In questi mesi sono arrivate al Comune di Macerata varie segnalazioni da parte dei cittadini che lamentano le difficoltà ad accedere in modo agevole agli uffici postali abilitati al pagamento delle pensioni e dei servizi postali a causa di aperture a giorni alterni. Nello specifico parliamo degli uffici postali di Collevario, Colleverde e del quartiere Pace; in quest’ultimo caso i cittadini hanno anche dato il via a una raccolta firme per chiedere la riapertura raccogliendo 304 adesioni.
In tutti e tre gli uffici postali della città infatti si copre solo l’orario della mattina e solo per tre giorni alla settimana.
Già lo scorso 20 ottobre il sindaco Sandro Parcaroli ha inviato una lettera alla responsabile di filiale, la dottoressa Beatrice Bacchiocchi, sottolineando che quella che i maceratesi stanno vivendo è una “situazione inaccettabile. Esiste infatti il rischio concreto che una fascia sociale così fragile come quella dei pensionati e delle persone anziane - soggetti sprovvisti degli strumenti per il ritiro delle pensioni attraverso il bancomat e/o i sistemi online - si ritrovi concentrata in un solo ufficio con effetti più rischiosi in relazione all’emergenza Covid. A questo si aggiungono anche le prolungate attese da effettuare all’esterno degli uffici per limitare il rischio di contagio che, in questo periodo dell’anno, espongono gli anziani al clima freddo”.
Nella lettera, il primo cittadino ha chiesto alla responsabile di filiale di valutare la modifica dell’organizzazione degli uffici in questione. Il sindaco Parcaroli ha interessato anche il questore Vincenzo Trombadore di tale vicenda.
La risposta da parte della responsabile di filiale ha evidenziato che “a oggi, dato l’aggravarsi della situazione epidemiologica nazionale, non è stato possibile dare seguito alla sua richiesta di ampliamento offerta dai predetti uffici postali. A ogni modo, l’azienda, a seguito della sua segnalazione, proseguirà con un costante monitoraggio al fine di valutare le necessarie azioni da adottare”.
“Un riscontro che non ci soddisfa dato che crediamo sia fondamentale procedere immediatamente al prolungamento degli orari di apertura negli uffici postali di Collevario, Colleverde e del quartiere Pace – ha concluso il sindaco Parcaroli -. Noi continueremo a monitorare la situazione che, purtroppo, non dipendente dalle nostre possibilità e decisioni”.
Il Comune chiede quindi alla responsabile provinciale di rendere partecipi, per procedere alla risoluzione di tale situazione, le aree successive di competenza delle Poste Italiane che sono, in ordine, la direzione regionale, quella del centro nord (che comprende Marche, Emilia Romagna, Umbria e Toscana) e infine quella nazionale.
In seguito ai controlli effettuati nell’ultimo mese dagli agenti della Polizia locale di Macerata sono state 30 le sanzioni elevate per abbandono dei rifiuti in città.
I primi controlli, effettuati in collaborazione con gli operatori del Cosmari, hanno riguardato diverse zone della città tra cui il centro storico, via Indipendenza, via Spalato, via Foscolo, via Valenti e contrada Botonto.
Oltre ai sacchetti abbandonati sono statti rinvenuti complementi d’arredo e rifiuti solidi urbani di varia tipologia.
“Come avevo annunciato – interviene l’assessore al Decoro urbano Paolo Renna – i controlli sono iniziati e proseguiranno in modo serrato anche in altre zone di Macerata dove il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sembra essere diventato una consuetudine. Da parte dell’Amministrazione comunale la tolleranza verso questo fenomeno continuerà a essere pari a zero. E’ importante mantenere l’ordine e la pulizia e per questo è fondamentale la collaborazione di tutti i cittadini perché una città pulita restituisce un territorio in cui si vive meglio”.
Incidente all'imbocco di corso Cavour, nei pressi del Monumento dei Caduti di Macerata, attorno alle ore 10:30 della mattinata odierna. Per cause in corso di accertamento un'anziana è stata investita da una Fiat 500, condotta da una donna.
Ancora da chiarire la dinamica del sinistro, la cui ricostruzione spetterà alle forze dell'ordine. Presenti sia gli agenti della Polizia Locale che quelli della Polizia.
Sul posto sono immediatamente accorsi i sanitari del 118 che stanno prestando alla donna investita le prime cure del caso. A seguito dei traumi riportati nell'impatto dalla signora, si è valutato di richiedere il supporto dell'eliambulanza che la trasferirà all'ospedale Torrette di Ancona.
Lo scontro è stato piuttosto violento, come testimonia lo stato in cui si trova il parabrezza della Fiat 500.
Si registrano momentanei disagi alla circolazione stradale per consentire il completamento delle operazioni di soccorso e la messa in sicurezza del tratto interessato dall'incidente, una delle arterie centrali del capoluogo.
"Qualcuno, come ci ha cortesemente segnalato qualche abitante di Macerata, ha levato o, per meglio dire, strappato e poi rubato, la foto di Pamela dal "suo" albero, nel giardinetto antistante la casa degli orrori". È quanto ha denunciato, via social, Alessandra Verni, madre di Pamela Mastropietro.
"A chi sia stato: perché lo hai fatto? Che fastidio ti dava? Perché, ancora, questo disprezzo?" ci si domanda attraverso la pagina Facebook "La voce di Pamela Mastropietro", gestita dai familiari.
Nel post di denuncia si legge ancora: "Forse sei uno di quelli che pensa e, magari, scrive pure sui social di "lasciare stare questa ragazza", quando viene portata come simbolo, in quanto vittima della lotta contro certe piaghe, ossia lo spaccio di sostanze stupefacenti, l'immigrazione irregolare (che, proprio per come è gestita, causa sofferenza a chi la subisce, pur avendo diritto alla protezione internazionale, e causa un aumento della criminalità organizzata etnica nel nostro Paese, come in altri) e la mafia nigeriana? Salvo poi non lasciarla stare in pace te, non avendo pietà neanche del ricordo di una giovane ragazza, violentata, uccisa con due coltellate, disarticolata chirurgicamente, depezzata, decapitata, scuoiata, scarnificata, esanguata, asportata di tutti i suoi organi interni, lavata con la candeggina e messa in due trolley proprio lì, in uno degli appartamenti dietro quel giardino? O sei semplicemente un cretino, ma di quelli che, però, solo per quanto fatto, meriterebbero una pena severa? In tutti i casi, vergognati".
"Torneremo presto, Pamela, e rimetteremo la tua foto" si conclude nel post.
Ecco gli ultimi aggiornamenti forniti dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da Coronavirus in provincia di Macerata: i numeri delle ultime 24 ore evidenziano una situazione di sostanziale stabilità.
Peggiorano i numeri di Macerata dove risultano positivi al Covid-19 310 cittadini: superata di nuovo quota 300 contagi, dopo il ribasso registratosi nella giornata dell'8 dicembre con 289 contagiati (leggi qui).
Stabile, secondo i dati diffusi dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, il numero dei casi positivi a Tolentino: sono 117 (una unità in più rispetto all'aggiornamento del 9 dicembre), mentre aumentano le persone che si trovano in quarantena, ad oggi 46 (+10).
Migliora, invece, la situazione Covid-19 ad Appignano dove i casi positivi sono 15 (10 in meno del precedente aggiornamento) mentre le persone in isolamento domiciliare fiduciario restano soltanto in due.
Tornano ad aumentare i contagi nel Comune di Castelraimondo dove si registrano tre nuovi casi nelle ultime 24 ore, che riportano il numero totale a 47, rispetto ai 44 di ieri. Anche a Camerino la situazione epidemiologica fa registrare un lieve peggioramento: sono 37 le persone positive al Covid (+2 rispetto all'ultimo report) e 9 quelle in isolamento fiduciario.
Numeri simili anche quelli che si rilevano a Pollenza, dove aumentano di una sola unità i contagiati che, ad oggi, sono 47. Trend pressoché inalterato anche a Treia dove si registrano 70 persone in isolamento domiciliare al cui interno vi sono 39 positivi al Covid. Nel Comune di Sant'Angelo in Pontano sono 3 i casi positivi al virus con una persona in isolamento domiciliare.
Dati stabili anche a San Ginesio, dove rimangono 8 i cittadini contagiati (di cui uno ricoverato) e 4 quelli posti in isolamento fiduciario. Stesso dicasi per Petriolo, dove l'Amministrazione Comunale ha reso noto come permanga a 10 il numero totale dei cittadini positivi al virus.
All’Helvia Recina, il cui impianto di illuminazione fu inaugurato per quella grande occasione, giocò una manciata di minuti appena dieci, ma bastarono al diciannovenne Paolo Rossi, non ancora Pablito, per mettere a segno un gol, il sesto di sette con cui la Juventus in quella felice sera del 24 settembre 1975 travolse negli ultimi 23 minuti la Maceratese che fino a quel punto aveva tenuto alla grande il campo 3 a 3 nell'amichevole, arbitrata dal ginesino Sancricca, organizzata grazie ai buoni uffici che Cesare Jonni teneva con Boniperti e il dottor Giuliano, rispettivamente presidente e dg della società bianconera.
L'avv. Giancarlo Nascimbene ricorda bene l'evento:" Cittadini, Esposto e Squarcia aveva replicato gol su gol ai vari Bettega, Damiani, Altafini. Era la Juve, allenata da Carletto Parola, pure di Anastasi, Capello, Furino, Morini e Cuccureddu che a Macerata segno' due reti. Noi giocavamo in serie D, la squadra era affidata a Sergio Carpanesi che mi aveva voluto, ancorche' fossi giovanissimo, direttore sportivo. Il 3 a 3 pure provvisorio contro le stelle juventine ci avevano gasato. Pensavamo di fare un grande campionato. Invece ci salvammo a fatica. Ricordo anche la cerimonia di benvenuto alla Juve nel salone d'onore di Palazzo De Vuco, con il sindaco Vinciguerra, il presidente sen. Tambroni e il dg Jonni. A servire da bere Gino, il mitico gestore del “caffè della Sportiva".
A marcare, senza apparente successo il futuro capocannoniere dei Mondiali '82, fu il capitano della Maceratese, l'intramontabile Peppe Rega.
Rossi fu ceduto di lì a poco al Como in serie A, poi al Lanerossi Vicenza dove esplose. In quella stessa squadra che allenata da Manlio Scopigno aveva trovato giusta valorizzazione un altro grande maceratese: Pino Ferretti, grande amico e compagno in 'difesa' di Rega.
Rossi, affermatosi, passò al Perugia dove ebbe modo di familiarizzare con il bravissimo portiere Nello Malizia, maceratese doc.
"La stagione 75-76 la ricorda bene - gongola al pensiero Nascimbeni - Il 'mio' Torino divenne campione d'Italia la prima ed unica volta dopo Superga e la Juve venne 'infilzata'...dopo che ci avevamo provato noi anche se per 67' all'Helvia Recina".
Su quello stesso campo dove, 10 anni più tardi, avrebbe giostrato Diego Maradona che in veste nazionale argentina Pablito azzurro sconfisse nell'82 in Spagna.
Due miti assoluti che s'incontrarono sotto il cielo di Macerata, tanto più terso di adesso nella luce sportiva.
In mattinata, il Prefetto Flavio Ferdani ha ricevuto presso il Palazzo del Governo, il Colonnello Emilio Giglio, Comandante del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (BO), in procinto di lasciare l'incarico di Comandante dell'Operazione "Strade Sicure" Raggruppamento Umbria - Marche.
Il contingente dei militari di "Strade Sicure" - impegnato in quattro capoluoghi della regione, tra cui Macerata, dove opera da novembre 2016 - supporta ed integra l'attività delle Forze dell'ordine nei servizi di controllo del territorio.
"Esprimo al Colonnello Giglio un sentito ringraziamento per la proficua e professionale collaborazione offerta dal Raggruppamento Genio Ferrovieri al servizio della comunità maceratese - ha dichiarato il Prefetto Ferdani nel salutare l'Ufficiale -. L’attività del personale delle Forze Armate che è stata pianificata nelle riunioni del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, si è rivelata di importanza strategica, sia sul versante del contrasto alla criminalità in alcune aree particolarmente colpite dagli eventi sismici, sia sul piano del ruolo svolto dagli stessi militari nei controlli per il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19".
Nell’occasione Il Prefetto ha voluto anche esprimere al neo comandante Colonnello Antonio D’Agostino del 3° Reggimento Guastatori di Udine gli auguri di buon lavoro per il nuovo incarico.
Si è tenuta oggi pomeriggio, per il quarto anno di fila, presso la Chiesa di Santa Croce a Macerata, la Liturgia dedicata alle persone con demenza celebrata da Sua Eccellenza il Vescovo di Macerata Monsignor Nazzareno Marconi. Una Celebrazione rivolta in modo particolare alle persone affette da demenza e a chi le assiste in quanto quest'anno più che mai c'è la necessità di essere vicini anche se distanti fisicamente e pregare insieme ricordando le persone che ci hanno lasciato a causa del Covid.
Un momento emozionante vissuto da un'intera comunità, trasmesso anche in diretta il streaming sul canale YouTube di AFAM Marche, volto a far sentire il sostegno alle persone fragili, agli anziani, a tutto il personale socio/sanitario, ai volontari, alle tante persone che soffrono.
“La liturgia, sempre officiata da sua eccellenza il vescovo Marconi all'interno del progetto ‘Macerata città amica della persona con demenza’ si svolge per il quarto anno consecutivo – spiega Manuela Berardinelli presidente dell'Associazione Nazionale Alzheimer Uniti Italia- . Anche il comune di Macerata è uno dei partner del progetto con cui condividiamo da sempre questo tipo di eventi. Ovviamo negli anni passati le persone presenti alla messa erano molte di più, certo è che anche questa occasione è stata un momento molto importante per tutta la comunità che si è ritrovata unita prima del Natale”.
“Nonostante il particolare momento alla messa di oggi erano presenti oltre 60 partecipanti, un dato importante. Considerata l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci siamo impegnati a mettere in piedi un collegamento streaming della liturgia al quale abbiamo invitato le case di riposo e tutte le altre associazioni che si occupano di Demenza – e sottolinea –ci tengo a ringraziare Sua Eccellenza il vescovo Monsignor Marconi che ancora una volta ha dimostrato la sua vicinanza accompagnandoci in questo percorso della città amica e la Chiesa di Santa Croce che da sempre ci ospita”.
Il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato si è unito alla Maratona di scienziati, professori e ricercatori organizzata dall’Università del Piemonte Orientale per Ahmadreza Djalali, il medico iraniano-svedese condannato a morte dalle istituzioni del suo paese per spionaggio. Djalali è stato un ricercatore del centro di Medicina dei disastri dell’Università del Piemonte orientale, della Vrije Universiteit di Bruxelles e del Karolinska Institutet di Stoccolma.
“L’Iran è un Paese di una storia secolare – sono le parole di Adornato -, di una civiltà raffinata e tra le più antiche del mondo e di straordinaria cultura. L’Italia ha un risalente legame di amicizia con la Repubblica Islamica dell’Iran e più ampiamente con la cultura islamica. Gli esempi potrebbero essere tanti.
Una conferma di questa amicizia è data, in particolar modo, dalla lettura ancora oggi diffusa in Italia delle poesie del poeta iraniano Shams al-Din Muhammad Shirazi, meglio conosciuto con lo pseudonimo politico Hafez, ovvero “colui che conosce a memoria” [si intende il Corano], vissuto tra il 1315 e il 1390, di cui vorrei citare un verso da dedicare a Ahmadreza Djalali. “Se pur segretato, velato, egli appare al mio sguardo / sotto gli occhi è pur sempre di questa mia mente serena”.
In nome di questi valori e del legame tra le nostre civiltà, rivolgo il mio appello per la liberazione di Ahmadreza Djalali. Che sia restituito alla ricerca e alla comunità degli studiosi, alla famiglia, al suo stesso Paese”.
Torna il Concerto di Natale della Scuola civica di musica Stefano Scodanibbio realizzato con il contributo della Regione Marche e il patrocinio del Comune di Macerata. Si terrà domenica 13 dicembre, alle ore 18, al teatro Lauro Rossi di Macerata. A suonare sarà l’orchestra Abreu, costituita dalle orchestre El Sistema Scuola Civica Scodanibbio di Macerata, Music Academy Ascoli Piceno, Liberamusica Pesaro, dirette da Matteo Torresetti.
Verranno eseguite musiche di Merle J. Isaac - Gypsy Overture, John Dowland - Ayre, Marc Antoine Charpentier - Carols Hector Berlioz - Aria from the oratorio, Joseph Haydn - Country Round, Jacques Offenbach - Waltz from the operetta, Richard Wagner - Hymn and Banner, George Friederic Handel - March, Dietrick Buxtehude - Sarabande, Ludwig van Beethoven -Theme from Choral Fantasia, Robert Schumann - Aria, Jgnace Pleyel - Chorale, Antonio Diabelli - Minuetto, Franz von Suppé - Boccaccio March, Petr Il'icTchaikovsky - Elegia, Jaques Offenbach - Barcarolle e Giuseppe Verdi - Marcia Trionfale.
Il concerto, a causa dell’emergenza sanitaria in atto, si svolgerà in assenza di pubblico e rispettando le norme sul distanziamento come da Dcpm sulle norme anti covid-19. Chi vorrà assistere al concerto potrà farlo virtualmente. L’evento, infatti, sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagine Facebook della Scuola di musica Scodanibbio e del Comune di Macerata.
Il modello Abreu è un modello didattico musicale nato in Venezuela da Antonio Abreu oltre 40 anni fa e consiste nel proporre ai bambini e ai ragazzi l'esperienza del suonare insieme, da subito, in orchestra. El Sistema è soprattutto un'esperienza aperta a tutti, senza preclusione di alcun genere, perché si pone come un metodo d’inclusione sociale e di educazione attraverso la musica, anche per bambini con disabilità, basato sulla pratica musicale inizialmente prevalentemente di gruppo, unendo la relazione umana, la condivisione artistica e il senso di responsabilità reciproca. In questo modo i bambini e i ragazzi possono crescere in una dinamica di rapporti positivi imparando insieme anche la musica. Il gruppo musicale diventa così una comunità umana dentro la quale si vive un processo di apprendimento che diviene occasione di crescita personale verso un grande obiettivo comune che è la realizzazione di un evento artistico.
L'esperienza di questo periodo di pandemia, in cui gli incontri tra persone sono stati ristretti, è che la musica è stata un'occasione coinvolgente per vivere la musica in sicurezza, i ragazzi sono stati felici di incontrarsi e suonare insieme il repertorio della grande musica. Infatti, grazie alla opportunità di poter provare in un salone molto ampio si sono potute rispettare le distanze e provare in sicurezza. L'orchestra Abreu è una felice esperienza che vede coinvolti i nuclei del Sistema della Marche ed è un'occasione di scambio e di conoscenza tra ragazzi di varie città.
"Periodo estremamente difficile quello che stiamo vivendo, non solo per l’emergenza sanitaria in atto dovuta alla carenza di strutture che non riguarda solo la mancanza di terapie intensive, ma alla drammaticità che si vive nei nostri ospedali, dove tutti ormai hanno paura ad andarci, quindi non si curano, perché è comunemente detto che proprio lì si prende il Covid - Lo afferma Deborah Pantana, ex-candidata al consiglio regionale delle Marche con il centrodestra, riguardo alla seconda ondata pandemica ancora in corso - Non è tollerabile nel 2020 pensare che uno si reca all’ospedale prende il Covid e lì muore, è inaccettabile quello che sta accadendo nel nostro Paese, per troppi anni si sono tagliati fondi per la sanità, per le scuole, per le strade e le infrastrutture, per dirottare tali soldi al salvataggio delle banche amiche della politica".
"Poi c’è il grande tema della sofferenza economica che stiamo vivendo - prosegue Pantana nella nota - tutto è diventato estremamente difficile, si lavora poco e il periodo commerciale più importante dell’anno, quello di dicembre fanno stare chiusi negozi, parrucchieri, ristoranti, perché chi ha aperto il suo negozio in un parco commerciale o chi ha un ristorante oggi è diventato, per questo Governo, portatore di Covid. Per il Governo bisogna lavorare dalle 5 della mattina fino alle 18 in modo tale che queste attività non contribuiscono alla circolazione del Covid. - e a tal proposito porge i seguenti interrogativi - Vorrei chiedere al Governo ma chi usufruisce di questi servizi alle 5 della mattina? Se tutti i negozi per una volta tutti uniti: sia quelli rionali, dei centri storici, dei parchi commerciali, dei centri commerciali, rimangono aperti sabato e domenica, prima di Natale, vorrei chiedere quale tipo di infrazione commettono se non quello di far sopravvivere la propria famiglia? E’ diventato un reato? Voglio vedere quale Sindaco ha ancora il coraggio di mandare i vigili urbani a fare le multe a questi negozi che rimangono aperti per la propria sussistenza, per non licenziare le persone, senza violare l’art. 13 della Nostra Costituzione. Ma se i ristoranti hanno fatto spese assurde per adeguarsi alle disposizione anti covid, perché oggi sono visti come portatori di Covid? Inspiegabile quello che sta succedendo in Italia".
"Non basta, il Dpcm del 3 dicembre prevede divieti di circolazione nelle ore notturne e l’obbligo di non uscire dal proprio Comune, nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno tuona la candidata alle ultime regionali nella lista "Civici per Acquaroli" - Tale decreto non solo è vessatorio, ma anche antigiuridico, inopportuno ed illegittimo. In quanto tutte prescrizioni contenute in questo documento, vanno contro diritti previsti dalla Costituzione e causano danni oggettivi alla popolazione".
"Innanzitutto non ci sono motivazioni giuridiche né scientifiche alla base del divieto di libera circolazione, in netto contrasto a quanto previsto all’art. 16 della Costituzione Italiana non risponde a esigenze sanitarie, né politico-amministrative, e nemmeno al principio di buon andamento sancito dall’art. 97 della Costituzione - precisa - Non rispetta il principio di proporzionalità, che prevede che gli atti amministrativi non vadano oltre quanto opportuno per raggiungere lo scopo necessario e addirittura viola l’art. 13 della Costituzione laddove, vietando lo spostamento al di fuori del proprio Comune nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno, configura una restrizione della libertà personale che non può essere adottata se non con atto motivato dall’autorità giudiziaria. L’istanza sottolinea addirittura come tale sacrificio totale della libertà di circolazione, oltre a non avere motivazioni logiche, né giuridiche, né scientifiche, crea addirittura i presupposti per condizioni di isolamento che potrebbero rendere necessario l’intervento di servizi sociali o sanitari, o delle forze dell’ordine, con ricadute sulla spesa pubblica".
"Infine, c’è il capitolo economico, non meno importante: «L’art. 1 del Dpcm, al comma 10, prevede l’apertura dalle 5 alle 18 di bar, pasticcerie, ristoranti e gelaterie e qui l’unico scopo che pare evidente è quello di impedire il diritto al lavoro per molte ore: chi usufruirebbe dei servizi di tali locali dalle 5 alle 8 del mattino? - si chiede la Pantana - La violazione del diritto al lavoro è una violazione dell’art 4 della Costituzione Italiana, ed inoltre questa limitazione va contro quanto previsto all’art.41 della carta costituzionale, ossia la libertà di iniziativa. Insomma, anche su questo fronte, il Dpcm prescrive regole illogiche per il contenimento del contagio e procura danno economico ai cittadini, con conseguente danno erariale, perché è ovvio che a fronte della caduta degli introiti per gli italiani, il gettito fiscale allo Stato sarà contratto".
"Alla luce di queste considerazioni, bisogna che i nostri Sindaci con un atto di coraggio si appellino a Conte inviando un istanza di revoca/annullamento di questo Dpcm del 3 dicembre - sentenzia - per un atto di buonsenso, per tutelare il benessere delle famiglie della propria comunità. Tutto questo non vuol dire irresponsabilità, ma buonsenso e coscienza di dover tutelare la salute di tutti, ma anche il diritto a lavorare e a condividere i momenti più importanti delle tradizioni cristiane con i propri cari. Lasciateci ancora sognare il Natale". Conclude la nota di Deborah Pantana.
Il libro di Edyta Magdalena Dabkowska e Anna Piglowska Kaczor nasce dal cuore ed è una sorta di diario che documenta l'intera "Pandemia in Italia": composto da interviste a vari circoli sociali. Acquistandolo si sostiene i volontari della Protezione Civile che sono gli sponsor principali dell'opera e i soldi della vendita saranno destinati a attività di assistenza sociale differenti.
"Abbiamo preferito avere storie vere piuttosto che storie inventate sotto il nome di persone sofisticate - raccontano le autrici - Il valore aggiunto, quindi, è l'autenticità delle emozioni che c'erano in quelle persone che ci hanno rilasciato le interviste. Dal punto di vista del giornalista è stato estremamente interessante: vedere medici, infermieri, aeronautica militare, protezione civile, artisti e gente comune in una situazione così estrema".
"Ci sono diversi modi per guardare alla pandemia, possiamo chiederci se la terapia si è rivelata peggiore della malattia. Possiamo analizzare il prezzo pagato dal lockdown : aumento della disoccupazione, depressione, altri traumi - spiegano - Forse la "chiusura" ci ha salvato da un numero enorme di morti per covid-19, ma ha peggiorato la situazione per i malati di cancro. Certamente, per noi giornalisti in termini di composizione, è stata una sfida estremamente difficile: scrivere un libro che fosse una raccolta di reportage".
"Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato nel successo del libro, partecipando alla promozione e che ci hanno rilasciato un'intervista , rendendolo molto prezioso - e aggiungono - Grandi cenni da medici, psicologi, criminologi, psicoterapeuti, psichiatri, artisti, economisti, piloti, Aeronautica Militare, Frecce Tricolori e anche le persone comuni che sono state colpite dal coronavirus e hanno accettato di raccontarci le loro storie. Siamo fermamente convinte che il libro sarà un ricordo e una testimonianza di questa pandemia per la prossima generazione". Concludono le autrici di "Pandemia in Italia".
Per prenotare il libro sarà possibile rivolgersi:
- Protezione Civile: 0733201377
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- Bar Paparazzi; Corridonia
- Erboristeria di Caterina Vassallo; Corridonia
- Parrucchieria Joo's hair by Sandra
- Macerata; Via Roma 220/ D
Il Presidente di Arci Marche e Arci Macerata, Massimiliano Sport Bianchini, commenta il mancato intervento del Governo sulla questione dell’associazionismo, ed in particolare sottolinea la gravità della scelta di mantenere chiusi i circoli Arci anche nelle zone gialle
“Nei prossimi giorni il Governo dovrà discutere dei possibili cambiamenti da adottare circa l’articolo 108 contenuto nella Legge di Bilancio 2021. Con questo articolo sarebbe eliminata l'esclusione dal campo di applicazione dell'IVA di tutte quelle attività delle associazioni che oggi vengono considerate non commerciali, perché svolte in diretta attuazione degli scopi statutari ed in favore dei soci (ad es. corsi di educazione popolare), o complementari alle attività istituzionali (ad es. la somministrazione dei bar sociali dei circoli).
Una misura che il mondo Arci ritiene inaccettabile, e che andrebbe a gravare ancor di più sui nostri circoli, che sono stati già duramente colpiti dai Decreti sull’emergenza Covid. La chiusura a cui le nostre strutture sono state costrette, sta privando interi territori di risorse fondamentali per il tessuto associativo, per la partecipazione civile e per la diffusione di cultura e socialità.
I circoli hanno fermato tutte le attività nel marzo scorso, durante il primo lockdown, ed hanno poi seguito scrupolosamente le norme e le direttive governative per garantire il rispetto della distanza interpersonale e il massimo della sicurezza per i nostri soci. Ora, con la Regione Marche in zona gialla (così come altre Regioni), abbiamo assistito alla riapertura di attività commerciali, di bar e ristoranti (seppur con orari ridotti), ma ai nostri circoli viene ancora impedito di poter operare.
Voglio ricordare che queste strutture non vivono prevalentemente di risorse pubbliche, ma fondano la propria autonomia economica sull'autofinanziamento da parte dei soci che si svolge senza finalità di tipo commerciale o di impresa. Molti dei nostri circoli hanno già chiuso definitivamente, e se non ci saranno subito aiuti concreti (le misure previste dai Decreti Ristori non bastano assolutamente) ed un cambio di rotta per permettere alle nostre strutture di lavorare in condizioni di sicurezza, molti altri chiuderanno a breve, per non riaprire più.
A fronte del grande impegno che il mondo Arci ha messo in campo in questi anni per supportare gli enti pubblici nell’affrontare crisi senza precedenti (dal sostegno alle aree interne nel post-sisma fino al progetto Riesco Marche relativo al sostegno a famiglie bisognose a causa dell’emergenza Covid), non è accettabile che ora ci si dimentichi delle decine di circoli che operano quotidianamente nei territori. La chiusura delle attività di somministrazione, la scarsezza delle risorse disponibili per il nostro ristoro e questa ultima misura nella Legge Bilancio, di fatto mettono a rischio la sopravvivenza di ARCI.
Chiediamo quindi al Governo - conclude Bianchini - di dare la possibilità alle nostre strutture associative di poter operare, di poter lavorare, di poter svolgere le attività sociali e culturali che da sempre ci contraddistinguono”.
Da Sabato 12 Dicembre gli ospiti di Villa Cozza potranno ricominciare ad incontrare i loro cari. In totale sicurezza. Molto velocemente e con tutte le accortezze che il momento richiede, l’IRCR Macerata ha allestito una Stanza strutturata ad hoc e dedicata esclusivamente agli incontri di persona fra i familiari e gli ospiti di Villa Cozza. Grazie alla generosità di Geotemaassociati & Flyengineering di Tolentino e di Giovanni Domizi (titolare di “Tende Domizi” di San Severino Marche) è stato anche possibile realizzare “HUG ME”, un angolo della Stanza in cui gli ospiti della struttura potranno riabbracciare i propri cari in tutta sicurezza. La Stanza è stata allestita nei locali dell'ex Centro Diurno. Vania Feliziani e Samuele Crucianelli, contitolari di Geotemaassociati & Flyengineering: “Peculiarità del progetto è che, pur avendo creato una stanza accessibile dall’esterno della struttura e completamente isolata, i fruitori potranno non solo tenersi per mano, ma abbracciarsi ed avere un contatto fisico in tutta sicurezza grazie all’idea progettuale e ai materiali messi in campo. Guanti monouso intercambiabili e superfici plastiche trasparenti facilmente igienizzabili, da una parte permettono di rispettare tutti i rigidi protocolli di sicurezza, dall’altra sono parte di un ambiente domestico ricreato. Il progetto ha infatti come valore quello di creare un’esperienza sensoriale a 360°, non soltanto la presenza e l’abbraccio con i propri familiari ma un incontro nel luogo delle relazioni familiari per eccellenza, la propria casa.” Un grazie dall’IRCR Macerata anche alla Cooperativa Sociale Meridiana che ha messo a disposizione il verde così da creare un’atmosfera più calda e confortevole e a Franco Tommassini Fotografo, per il suo contributo.
“Gli incontri potranno avvenire solo se preventivamente concordati telefonando al numero 0733-1712375 dal lunedì alla domenica dalle ore 9,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00. E’ questo un servizio che stiamo costruendo giorno per giorno, innovativo e necessario in questi tempi di pandemia: gli incontri saranno pianificati nel rispetto dell’erogazione dei servizi essenziali della struttura e dello stato di salute degli ospiti. Il servizio si strutturerà mano a mano grazie alla collaborazione di tutti, anche dei familiari. Avevamo promesso che pian piano saremmo tornati ad una certa normalità, ecco dunque un primo passo importante” dichiara Francesco Prioglio, Direttore Generale IRCR Macerata.
Apre “Il Chiosco magico”, uno spazio dedicato al Natale, alle famiglie e ai più piccoli che, in questo anno particolare, grazie al lavoro dell’associazione Amanuartes che ha allestito e decorato l’ambiente, potranno comunque incontrare Babbo Natale, scattare una fotografia con lui e inviare la tradizionale letterina. L’inaugurazione è prevista per sabato mattina, 12 dicembre, alle 12,30 alla presenza delle autorità.
Lo spazio è stato ricavato nell’immobile comunale in viale Trieste 3/5/7 dato in concessione dal Comune di Macerata all’associazione Amanuartes per il periodo natalizio, fino al sei gennaio del 2021. Il chiosco magico sarà aperto tutti i giorni feriali dalle 16 alle 19,30 e nei giorni festivi il mattino dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 15,30 alle 19,30 e sarà dedicato anche all’esposizione di oggetti di artigianato natalizio con creazioni realizzate con materiale di recupero, merletto a tombolo, ricamo, cucito creativo e ceramica artistica.
Il programma delle iniziative sarà arricchito poi dalla pesca natalizia, allestita nella sede di Amanuartes in via Crispi, a pochi passi dal Chiosco magico e da piazza Mazzini, nel centro di Macerata.
L’ingresso agli spazi sarà contingentato e le attività saranno svolte in sicurezza seguendo tutte le necessarie misure anti contagio da Covid-19.
Le attività saranno gestite dall’Associazione Amanuartes.
In queste Feste, a brillare tra le vetrine delle attività del centro storico di Macerata ci saranno anche le eccellenze dell’arte orafa.
La strada degli orafi è l’iniziativa promossa da Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo con la forte sinergia del Comune di Macerata e la collaborazione dei commercianti maceratesi, e vedrà nove imprese dell’alta gioielleria presentare all’interno di altrettanti e rappresentativi negozi del centro di Macerata creazioni orafe in pezzi unici. L’appuntamento è a calendario dal 12 dicembre al 6 gennaio 2021.
Per dare un ulteriore slancio al centro storico, amplificando una rete virtuosa, l’Associazione ha voluto da una parte illuminare ulteriormente le attività commerciali maceratesi, dando ai clienti la possibilità di ammirare opere di alta gioielleria. Dall’altra permettere agli orafi uno spazio aggiuntivo per far conoscere le proprie qualità. Si costruirà così un percorso del bello con un’interessante contaminazione tra moda e gioielli, contribuendo ad accrescere le opportunità promozionali e commerciali dei partecipanti.
L’idea rientra nella programmazione di A Natale Acquistiamo Locale, il progetto di Confartigianato che fa parte della più ampia campagna #acquistiamolocale. Una campagna che guarda alle nostre eccellenze anche per i doni natalizi, perché mai come in questo periodo festivo è fondamentale essere al fianco del settore produttivo.
Come spiega Giuseppe Verdenelli, Presidente del Gruppo Orafi di Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, “la gioielleria è sempre stata considerata un’arte nobile. Il gioiello è realizzato oltre che per celebrare momenti di vita, anche per donare gioia e bellezza. Il nostro settore è fortemente legato alla moda e al design e riesce ad esprimere la creatività ed il buon gusto anche in questi ambiti che caratterizzano il nostro “Made in Italy” . E’ pure per questo che la collaborazione tra laboratori orafi e negozi di prestigio diventa un fattore di attrattività e di richiamo di qualità e di promozione sinergica”.
Paolo Capponi, responsabile settore Moda Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, aggiunge che sono 394 le imprese orafe della regione Marche: di queste, 84 appartengono alla provincia di Macerata, 119 a quella di Ascoli Piceno e 67 alla provincia di Fermo.
“Con questa iniziativa – continua Capponi - troveremo per le strade maceratesi un piccolo museo che sarà spaccato di arte orafa. Che si contraddistingue per la sua bellezza, unicità e genialità. I nostri artigiani saranno accolti da alcuni dei più bei negozi del centro di Macerata, dove sarà allestito, per l’occasione, un apposito corner che permetterà sia ai clienti abituali che ai visitatori giunti per l’occasione, di ammirare le creazioni orafe e nel contempo le collezioni dei negozi ospitanti”. In questo momento storico – conclude Capponi - è estremamente importante creare sinergie e trovare strategie condivise per meglio affermare tutte le attività produttive dei nostri territori. La nostra Associazione ha lanciato la campagna promozionale #comprolocale proprio per incentivare ed esortate tutti ad acquistare, soprattutto in questo periodo del Natale, nei punti vendita locali. Preferendo produzioni che appartengano al vero Made in Italy. Vorremmo fare un sincero ringraziamento a tutti i negozianti del centro e all’Amministrazione comunale di Macerata, al suo Sindaco Sandro Parcaroli e al suo Assessore Laura Laviano”.
La strada degli orafi vede la partecipazione di:
Meletani Loft e Verdenelli Giuseppe.
Mila e Perucci Lorenzo.
Ibro Milena Boutique e Cestarelli Donatella
Di Pietro Donna e Verdini Stefano
Domizioli e Ripa Massimo
Galleria Ferretti e Gentili Alarico
Ottica Tasselli e Moriconi Maria Rosaria
Di Pietro Uomo e Baldassarri Elena
Romano Uomo e Nocelli Sandro
Trovata una siringa usata lungo via Pavese a Collevario.
L'amarissima scoperta, documentata con materiale fotografico, è stata fatta questa mattina da una giovane mentre era a a passeggio con il suo cane che, passando in quella zona, ha iniziato ad annusare tra i cespugli. L'immagine scattata mostra la siringa abbandonata in bella vista al lato della strada in una posizione pericolosa per chiunque si trovi a camminare da quelle parti.
"Solitamente il mio cane non si ferma mai in quel punto, oggi invece era molto interessato e annusava tutto intorno - spiega la ragazza - Ho cercato di guardare cosa destasse il suo interesse e così ho scoperto una siringa da insulina, ancora insanguinata e con l'ago inserito. Era stata buttata a lato strada, in mezzo all'erba bassa del marciapiede".
"Poteva finire peggio - avverte - il mio cane avrebbe potuto leccarla o magari un bambino avrebbe potuto raccoglierla e non sarebbe stata la prima volta - infatti quella zona riferisce che non si tratta del primo episodio, molte altre volte sono state rinvenute siringhe usate - Non voglio ne fare la paladina della giustizia ne condannare a priori chi si droga - conclude la ragazza - ma vorrei che almeno lo facessero senza attentare alla salute della gente".
E’ stato pubblicato nel sito del Comune un avviso che invita le Istituzioni della città, intese come enti pubblici con sede a Macerata e organi periferici dello Stato che operano nel territorio cittadino, a designare un loro rappresentante in seno al Consiglio delle donne, l’organismo istituito ai sensi dell’art. 28 dello Statuto comunale.
Del Consiglio delle Donne possono far parte anche rappresentanti degli organismi pubblici e privati della città che ne facciano richiesta. Per questo motivo l’avviso pubblico invita gli enti che perseguono finalità di parità, uguaglianza e tutela dei diritti a richiedere di essere componenti dell’organismo femminile e a indicare il proprio rappresentante.
Le richieste devono pervenire entro il 9 gennaio 2021 e possono essere inviate per posta ordinaria all’indirizzo: Comune di Macerata - Consiglio delle Donne - piazza della Libertà n.3, oppure via fax al n. 0733 256438, oppure via pec all’indirizzo comune.macerata@legalmail.it o all’indirizzo di posta elettronica segreteria.consigliodonne@comune.macerata.it. Per informazioni si può contattare il numero 0733.256379 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30.
Il 12 dicembre ricorre la Giornata dedicata al fenomeno delle persone scomparse, a chi inspiegabilmente, per varie cause, si allontana e di cui si perdono le proprie tracce. Un’occasione in più con il fine di migliorare gli strumenti di ricerca e prevenzione del fenomeno stesso.
La giornata rappresenta un valore simbolico e non solo; un momento commemorativo da un lato e dall’altro la possibilità di fare il punto sulla situazione da parte delle Istituzioni, nello specifico le Prefetture, deputate all’adozione del Piano Provinciale ricerca scomparsi, coinvolgendo tutta la comunità locale e l’associazionismo.
I dati parlano chiaro, nel nostro paese sono da rintracciare 61.826 persone: sono minori, adulti e anziani (dato dal 1 gennaio 1974 al 30 giugno 2020). Il 52,72% riguarda denunce di scomparse, rubricate dalle Forze dell’Ordine, nella fascia d’età minore degli anni 18.
Un trend crescente nel corso degli anni che si inquadra nell’ottica di una tragedia per l’intera comunità e non come fatto privato. Nelle Marche mancano all’appello 774 persone. Solo in provincia di Ancona sono da rintracciare 264 persone. Nella nostra regione nel 1979 sparì un minore: il piccolo Sergio Isidori che a soli 5 anni e mezzo scomparve misteriosamente da Villa Potenza (Macerata).
Ad oggi rimane tra i casi in Italia tutt’ora insoluti. Tra i casi di minori scomparsi l’Associazione ha seguito da vicino la vicenda di Cameyi Mosammet, 15 anni, scomparsa la mattina del 29 maggio 2010, da Ancona, i cui frammenti ossei sono stati ritrovati nel marzo 2018 nel cosiddetto “Pozzo degli orrori” a Porto Recanati (Mc).
Si è tenuta proprio il due dicembre scorso l’udienza preliminare al Tribunale di Macerata che vede imputato l’ex fidanzato, Monir Kazi. L’Associazione sta affiancando anche un papà marchigiano vittima di sottrazione internazionale di minore. Il padre in questione sta portando avanti una battaglia umana e giudiziaria a livello internazionale per ottenere il rimpatrio di sua figlia trattenuta unilateralmente sin dalla nascita in Grecia dalla madre.
Rimangono ancora avvolti da mistero i casi di scomparsa di: Giancarlo Bonaventura (scomparso a Pesaro il 9 gennaio 1978); Stefano Caraceni (scomparso a Macerata il 6 gennaio 1980); Terenzio Cecchini (scomparso a Pesaro il 23 giugno 1994); Tiziana Ricciarelli (scomparsa a Urbino il 25 giugno 1996); Rosanna Ghiselli (scomparsa a Urbino il 25 maggio 2002); Paolo Spegne (scomparso a Loreto – An - il 12 agosto 2005); Saverio Simonetti (scomparso a Penna San Giovanni – Mc- il 22 agosto 2010); Ivan Angelo Pegan (si imbarca dal porto di Ancona il 15 giugno 2013 per Durazzo – Albania); Carla Rovaldi (scomparsa a Fano –Pu- il 21 febbraio 2015); Luca Palombarini (scomparso a San Severino Marche – Mc – il 6 marzo 2015); Ines Sposetti (scomparsa a Massa Fermana – Fm- il 7 agosto 2015); Adriano Barchiesi (scomparso a Montemonaco –Ap -nel 2017); Rolando Cermaria (scomparso a Pesaro – il 12 marzo 2020).
Era il 9 dicembre 2019 quando l’Orchestra Fiati Città di Macerata, fece il suo esordio al Teatro Lauro Rossi di Macerata. Un anno di intensa attività per la neonata Orchestra.
Nonostante le soste imposte dai DPCM per fronteggiare l’emergenza epidemiologica in atto, l’Orchestra è riuscita ad inanellare ben 21 concerti, toccando ben 13 comuni della Provincia di Macerata.
Oltre 70 sono stati i musicisti che si sono alternati sui vari palcoscenici, 23 i brani musicali proposti per oltre due ore di musica a concerto. 4.000 spettatori, 60 gli articoli apparsi sulla cronaca locale riguardanti questa realtà musicale.
Nel corso di fine estate sono stati proposti una serie di concerti dal leitmotiv "Insieme per gli altri" al fine di sostenere l’operato di alcune Onlus presenti sul territorio che hanno consentito di raccogliere, in beneficienza, oltre 7.000 €.
È bene ricordare che l’ingresso per assistere ai concerti, anche quelli futuri, è totalmente gratuito, come pure i musicisti che si esibiscono non percepiscono alcun compenso, una realtà nata all’insegna della musica e della beneficienza.
Logicamente dietro questo meccanismo non poteva non esserci il coinvolgimento del tessuto sociale e il fondamentale sostegno di alcune prestigiose aziende del territorio senza le quali non sarebbe stato possibile raggiungere i numerosi obbiettivi finalizzati. Per tale motivo il direttivo dell’Orchestra di Fiati Città di Macerata rivolge un sentito ringraziamento a tutte le associazioni di volontariato che hanno aderito al progetto ed una particolare menzione alla sensibilità dimostrata da alcuni locali imprenditori che attraverso le loro aziende hanno creduto in questo progetto: Ing. Miccini Gabriele della Giessegi di Appignano, Luca Buldorini del Centro Funerario Città di Macerata, Sandro Pacaroli per Med Computer, Adriano Foglia per Aesse Forniture di Appignano, Paolo Fiorani per F.I.N.A. di Appignano, Pieluigi Giampieri per Giampieri di Appignano, Nando Ottavi per Simonelli Group di Belforte del Chienti, Gianluca Gasparrini per Mondo Infissi di Appignano, Sauro Carbonetti per Arredo Giò di Montecassiano, Mascia Orioli per Dormibene di Appignano, Ing. Yurek Mosiewicz e Dott. Angelo Calabrese per Tenute Murola di Urbisaglia, Francesco Pellerino per Logichem di Appignano, Enzo Marinacci per Grafiche Fioroni di Casette d’Ete, Andrea Domizioli per la Cooperativa Torquati di Macerata, , Algam Eko di Montelupone,
Sotto l’egida del direttivo, formato da dal presidente Gianni Silvi , dal M° Andrea Mennichelli, dal vice presidente Dario Matteucci e dai consiglieri di Mauro Francesco , Angelo Sopranzi e Osvaldo Bracalenti l’Orchestra di Fiati Città di Macerata unisce musicisti appassionati che condividono l’esperienza del fare musica come elemento aggregante, motivo di socializzazione e di partecipazione attiva al linguaggio dei suoni.
"Un ringaziamento a tutti i musicisti, che sotto la magistrale direzione del Maestro Andrea Mennichelli,hanno voluto condividere questa meravigliosa esperienza - scrivono i componenti dell'Orchestra Fiati in una nota - : Vanni Belfiore, euphonium, Simona Belli, sax tenore, Nicoletta Benedetti, sax contralto, Cesare Bisconti, batteria, Roberto Bronzi, tromba, Tonio Cananà, clarinetto, Andrea Canzonetta, tromba, Francesco Carducci, sax contralto, Carlacchiani Diego e Callacchiani Luigi, clarinetto, Sofia Cerquetella, sax contralto, Ferranti Andrea, voce solista, Francesco Frattalocchi, sax tenore, Giannetti Remigio, sax tenore, Sergio Giuli, sax tenore, Roberto Grassetti, clarinetto, Elio Graziosi, trombone (c), De Angelis Vincenzo, sax contralto e sax soprano, Massimiliano Mazzalupi, cornamusa, Michele Mennichelli, trombone, Nicola Mennichelli, percussioni, Ugo Pio Migliozzi, sax contralto, Gianni Pierucci, tromba, Nico Settimi, clarinetto, Simone Settimi, euphonium, Pietrani Piero, clarinetto, Antonio Sileoni, tromba, Carlo Stasi, sax baritono, Coccia Giorgio, basso elettrico, Tisba Simone, trombone, Leontini Dario, sax contralto, Illuminati Letizia, sax contralto, Tenerelli Simone, sax tenore, Zacconi Nazzareno, chitarra solista, Fiorani Paride, batteria, Di Prinzio Giorgio, sax baritono, Uncini Piero, euphonium.
Un sentito ringraziamento alle Amministrazioni Comunali che hanno ospitato gli eventi e anche a chi ha collaborato con l’Orchestra, in particolare alle presentatrici delle serate: Daniza Marziali e Alessandra Pierini, nonchè Giusi Minnozzi di Multiradio e Laura Barabucci di Videotolentino e Luciano Cartechini della Pro Loco di Macecata, infine una menzione particolare al collaboratore e batterista Cesare Bisconti per la sua straordinaria disponibilità.