Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa al risarcimento dei danni dovuti dall’affittuario a seguito di un contratto di locazione immobiliare.
Ecco la risposta del legal Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: “A quali responsabilità va incontro l’inquilino, che alla scadenza di un contratto di locazione ad uso abitativo, riconsegna l’immobile danneggiato?”
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto delicata, su cui spesso ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione, sancendo il generale principio giuridico secondo il quale:
“Qualora, in violazione dell'art. 1590 c.c., al momento della riconsegna la cosa locata presenti danni eccedenti il degrado dovuto al normale uso della stessa, incombe al conduttore l'obbligo di risarcire tali danni; pertanto, il locatore può addebitare al conduttore la somma necessaria al ripristino del bene nelle stesse condizioni in cui era all'inizio della locazione, dedotto il deterioramento derivante dall'uso conforme al contratto” (Cass. Civ.; Sez. III; sentenza n.23721del 16/09/2008) .
Infatti l’art. 1590 c.c. al comma 1°, escludendo la naturale alterazione dello stato dell’immobile, conseguente all’utilizzo prolungato dello stesso, fissa in capo all’affittuario l’obbligo di riconsegnare in buone condizioni la cosa locata, stabilendo testualmente: “Il conduttore deve restituire la cosa al locatore nello stato medesimo in cui l'ha ricevuta, in conformità della descrizione che ne sia stata fatta dalle parti, salvo il deterioramento o il consumo risultante dall'uso della cosa in conformità del contratto”.
In aggiunta, con la recentissima Ordinanza n. 6596/2019, la Suprema Corte chiamata a pronunciarsi sulla colpevolezza del conduttore di un immobile riconsegnato con danni di gran lunga eccedenti il normale utilizzo, ha valutato la circostanza relativa alla gravosità della messa in ripristino dell’appartamento, estendendo la sua responsabilità, oltre che al risarcimento del costo dei lavori di ristrutturazione occorrenti, anche al pagamento dei canoni d’affitto per il periodo necessario alle riparazioni effettuate dal locatore, non potendo quest’ultimo disporre in nessun modo del proprio immobile, né dunque, trarne alcun vantaggio.
Difatti, la Corte adita, ha fatto proprio il principio giuridico secondo il quale, qualora a causa della condotta posta in essere dal conduttore, sia preclusa al locatore la diretta disponibilità dell’immobile, quest’ultimo conservi in ogni caso, il diritto a conseguire il corrispettivo convenuto, equiparando il periodo necessario per i lavori di restauro, alla ritardata restituzione dell’immobile, disciplinata dall’art. 1591 c.c., il quale prevede espressamente che: “Il conduttore in mora a restituire la cosa, è tenuto a dare al locatore il corrispettivo convenuto fino alla riconsegna, salvo l’obbligo di risarcire il maggior danno”.
Pertanto, in linea con la più recente giurisprudenza di legittimità ed in risposta alla domanda del nostro lettore, si può affermare che:
“Qualora, in violazione dell’art. 1590 c.c., al momento della riconsegna l’immobile locato presenti danni eccedenti il degrado dovuto a normale uso dello stesso, incombe al conduttore l’obbligo di risarcire tali danni, consistenti non solo nel costo delle opere necessarie per la rimessione in pristino, ma anche nel canone altrimenti dovuto per tutto il periodo necessario per l’esecuzione e il completamento di tali lavori, senza che, a quest’ultimo riguardo, il locatore sia tenuto a provare anche di aver ricevuto – da parte di terzi – richieste per la locazione, non soddisfatte a causa dei lavori” (Cass. Civ. ; Sez. III; Ord. n. 6596 del 07/03/2019). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Sì ai comitati di quartiere, ma senza elezioni: a selezionare i membri è la giunta comunale. Risale allo scorso anno la decisione dell’Amministrazione di Macerata di reintegrare nel tessuto politico cittadino i sopracitati comitati di quartiere. La proposta del consigliere leghista Andrea Blarasin, approvata dalla maggioranza e dai 5S nel novembre 2021 con l’astensione dell’opposizione, torna a suscitare perplessità sulla natura democratica e partecipativa dell’iniziativa.
Se tali organi avevano in precedenza una natura elettiva, per cui i membri dei consigli di quartiere erano nominati dai cittadini e rappresentavano una forma di associazione politica ‘dal basso’, la nuova formula prevede la designazione diretta dei 15 consiglieri: 8 individuati dalla maggioranza, 4 dalla minoranza e i restanti 3 estratti a sorte. Una scelta dettata dalla fretta, stando alle dichiarazioni iniziali di Blarasin, il quale al tempo aveva detto che i comitati sarebbero tornati a far affidamento al processo elettorale qualora fossero aumentati i fondi.
Ad intervenire in merito alla questione è David Miliozzi, consigliere della lista civica ‘Macerata Insieme’: “Questi consigli di quartiere, i cui componenti sono nominati dai partiti in una poco legittima spartizione del potere, mortificano questo strumento e la partecipazione stessa. Senza neanche rendersene conto hanno messo in piedi una manovra da regime comunista bolscevico, con la politica che arriva ad amministrare i più piccoli spazi di libertà popolare”.
“L'invadenza e la prepotenza dei partiti sono diventati in questi due anni una sciagura per Macerata - commenta Miliozzi -. Adesso Lega e Fratelli d'Italia hanno imposto i loro consigli di quartiere, di fatto distruggendone il senso e minando la libertà di pensiero. Vi immaginate? 4 consiglieri a te e 8 a me... 8 consiglieri nominati da Lega e fratelli d'Italia che ubbidiscono ai partiti, per cui tutto va sempre bene, e quelli di minoranza per cui nulla va bene. L’ennesima presa in giro alla città”.
“La partecipazione è la forma più alta di democrazia. Senza reale coinvolgimento della comunità - conclude -, a cominciare dalle periferie, non esiste alcuna partecipazione, come nel caso dell'antenna all'Oasi, messa lì senza alcun confronto con i cittadini. Noi di Macerata Insieme siamo per la vera partecipazione, che nasce sempre dal basso, e mai da una nomina politica”.
La Vigor Basket Matelica premiata a Macerata per lo storico traguardo della promozione in Serie B. “Diploma” al merito sportivo per la società cestistica matelicese che ieri pomeriggio, venerdì 2 dicembre, ha ricevuto un importante riconoscimento assegnato dalla delegazione provinciale del Coni Macerata presieduta da Fabio Romagnoli.
Sul palco del teatro Don Bosco sono saliti l’attuale presidente della Vigor Basket Matelica Monica Sonaglia e il presidentedella scorsa stagione (ora general manager dei biancorossi) Stefano Bruzzechesse. A premiarli ci ha pensato l’assessore allo Sport del Comune di Matelica Graziano Falzetti. «Sono tanto orgoglioso quanto felice di aver consegnato questo premio alla società della Vigor Basket – ammette Falzetti – lo storico traguardo della Serie B è un risultato incredibile che di fatto lo ha reso uno degli eventi più importanti dell’anno sportivo della provincia maceratese. Il riconoscimento è più che meritato e il mio ringraziamento va alla dirigenza della società e alla famiglia Ciccolini dell’Halley che continua a investire nel basket e negli altri sport praticati a Matelica».
Giunge al termine un percorso lungo e travagliato per la chiesa di San giovanni. Dopo 25 anni e due eventi drammatici, il terremoto umbro-marchigiano del 1997 e il sisma del centro Italia del 2016, la chiesa riaprirà finalmente le sue porte ai fedeli dopo 14 mesi di lavori e 3,2 milioni di euro spesi per i lavori di restauro.
La chiesa, dedicata a San giovanni Battista e San Giovanni evangelista, verrà inaugurata il 17 dicembre prossimo, esattamente 400 anni dopo la morte del suo ideatore, il grande arcihetto marchigiano Rosato Rosati.
"Dovevamo restituire San Giovanni alla città - ha dichiarato il vescovo Nazzareno Marconi- Era un progetto che avevamo in mente ma che non riuscivamo a realizzare. L'amministrazione comunale di Macerata e la regione hanno scelto la chiesa di San Giovanni come edificio simbolo a cui destinare i fondi europei per la valorizzazione e messa in rete del patrimonio culturale."
Nel corso della conferenza stampa, tenutasi presso la biblioteca Mozzi Borgetti, ha preso la parola l'architetto Giovanni Issini, soprintendente della sezione archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata: "La riapertura della chiesa è un evento importante per la città, in particolare il nostro contributo è stato di intraprendere un'azione a livello legale per riconoscere il valore storico, culturale e urbanistico dell'edificio."
Infine è intervenuto il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli: "La chiesa di San Giovanni è immensa e bellissima, quando sono entrato mi è sembrato di essere a San Pietro. Stasera accenderemo le luci delle vie e la guarderemo illuminata".
"É stato bello vederla crescere - ha concluso il primo cittadino- Stiamo facendo rivivere la città nelle sue bellezze. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato al progetto.”
Si apre una voragine in pieno centro storico a Macerata. Ad allertare la polizia municipale è stato Francesco Girardi della Gf Costruzioni nella mattinata di ieri, che aveva notato un sanpietrino mancante in prossimità di Piazza Lauro Rossi.
All’arrivo dei vigili sul luogo, è stata accertata la profondità della voragine ad oltre due metri, con il terreno sottostante ai sanpietrini sprofondato a seguito di una perdita d’acqua. “Oltre alla tubatura dell’acqua rotta – commenta un tecnico APM presente al cantiere – a causare lo sprofondamento sono state anche le cattive condizioni delle volte che, usurate dal tempo, hanno ceduto”. Si è dunque proceduto con i lavori di allargamento di consolidamento, riassestando il terreno sottostante ai sanpietrini per chiudere la voragine. Il termine delle operazioni è previsto per stasera.
La Giunta comunale di Macerata ha espresso parere favorevole alla fattibilità della proposta di partenariato pubblico-privato, presentata dalla Koinonia Plus Cooperativa Sociale, per l’affidamento in concessione della gestione dei servizi cimiteriali del comune di Macerata volta al recupero edilizio dei loculi cimiteriali, all’adeguamento dell’impianto elettrico con relativo piano energetico, all’adeguamento e ammodernamento dei locali della camera mortuaria con successiva realizzazione di una sala autoptica e altre opere di manutenzione straordinaria delle strutture.
Dopo che la delibera sarà presentata, per l’approvazione, al prossimo Consiglio comunale, si procederà con l’apertura della gara pubblica per consentire a tutte le società di settore la possibilità di partecipare all’affidamento del servizio.
"Obiettivo del partenariato è di migliorare sensibilmente il servizio - spiega il sindaco Sandro Parcaroli -, rigenerare le strutture cimiteriali che hanno evidente necessità di manutenzione nonché, contestualmente, effettuare il recupero edilizio dei loculi cimiteriali in scadenza di concessione offrendo alla cittadinanza l’opportunità di ricongiungere i propri cari defunti senza sostenere spese".
Le opere individuate nel progetto riguardano anzitutto il completo ammodernamento dell’impianto elettrico, la sostituzione di tutte le lampade votive, l’implementazione dell’illuminazione sia nei viali in cui ci sono le cappelline che in quelli pedonali delle tombe a terra, nonché la realizzazione di un impianto di produzione di energia da fotovoltaico per abbattere i costi di gestione.
Un secondo intervento riguarderà la ristrutturazione della camera mortuaria, attualmente in stato di forte degrado, con la realizzazione anche di una sala autoptica con tecnologia di ultima generazione BLS3.
Altro intervento riguarderà il piano di recupero dei loculi con la ricollocazione delle salme inconsunte a scadenza della concessione e la ristrutturazione di tutte le facciate in cui verranno effettuate le operazioni di estumulazione così da restituire un’immagine anche esteticamente dignitosa al complesso monumentale.
Quanto alle strutture in cattivo stato manutentivo, saranno effettuati il risanamento e la tinteggiatura della struttura a colombari nella parte vecchia, nonché il risanamento dei corrimano, della pavimentazione e delle copertine dei muretti.
"Il progetto tecnico concerne anche il risanamento delle tegole sulle mura perimetrali con ripristino anche delle pareti. Un importante intervento di ristrutturazione riguarderà il risanamento delle colonne in cemento armato in cui sono ubicati i loculi multipiano" spiega Parcaroli.
Si procederà, inoltre, al ripristino dell’asfaltatura dei vialetti nelle parti ammalorate in tutte le zone del cimitero e al ripristino e restauro del monumento nella zona centrale dei campi di inumazione in cui ha sede l’ossario. Infine, verrà rigenerata la palazzina d’ingresso in cui sarà allestito l’ufficio front office per l’accoglienza dei visitatori.
Oltre alle opere strutturali, il progetto prevede una particolare attenzione alla cura e manutenzione ordinaria della struttura: pulizia quotidiana dei camminamenti, delle fontane e delle vetrate, mantenimento a raso di tutti i tappeti erbosi, potatura di siepi e, in generale, maggiore attenzione al decoro.
Colleverde in festa per la "Castagnata Solidale". L'evento, organizzato dalla Pro Loco di Macerata nell'ambito delle attività promosse dall'assessorato attività produttive, è in programma per sabato 3 dicembre, dalle ore 15 fino a sera, in via Zincone.
La Pro Loco di Macerata allestirà uno stand per la distribuzione di castagne e vin brulè il cui ricavato verrà donato alla Croce Verde di Macerata a sostegno delle attività sociali dell'associazione. Per l'occasione, i commercianti della zona proporranno le loro delizie. La festa sarà animata da Radio Nuova Macerata, che trasmetterà in diretta musica e interviste ai passanti.
Incontro oggi tra il rettore dell’Università di Macerata John McCourt e i vertici di Confindustria Macerata, il presidente Sauro Grimaldi e il direttore Gianni Niccolò. E’ stata ribadita la volontà di lavorare insieme per lo sviluppo del territorio, attraverso la messa a punto di progetti di ricerca comuni anche in linea con il Pnrr.
Il confronto con l’associazione degli industriali sarà importante anche per poter offrire un’offerta didattica in linea con le attuali esigenze del mondo del lavoro nonché per la redazione del nuovo Piano strategico, che dovrà indicare indirizzi, obiettivi e strategie dell’Ateneo per i prossimi anni.
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Un modello innovativo per gestire e valorizzare i parchi archeologici: è il frutto di un progetto europeo, Transfer, coordinato dall’Università di Macerata, e finanziato per 1,6 milioni di euro dal Programma di cooperazione transnazionale Adriatico Ionico. Un'iniziativa pionieristica, che va oltre l’approccio tradizionale di carattere conservativo e che si sta sperimentando in sette parchi pilota di altrettanti Paesi della regione Adriatico-Ionica.
Per l’Italia si entra ora nella fase finale con la stesura di un Piano di gestione e valorizzazione, anche in chiave turistica, per il parco archeologico di Urbs Salvia, frutto della collaborazione tra Ateneo, Direzione del Parco archeologico, Comune di Urbisaglia, Direzione regionale musei Marche e Soprintendenza Archeologia belle arti paesaggio per le provincie di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
I benefici ricadranno sull’intero territorio. Per questo, in vista dell’adozione definitiva del piano, prevista per gennaio, il Comune di Urbisaglia ha organizzato per lunedì 5 e martedì 6 dicembre momenti di confronto con i rappresentanti di enti e istituzioni locali.
Alla prima giornata sono stati invitati i sindaci dei Comuni dove ricadono i parchi archeologici individuati nel 1994 con legge regionale 16: Suasa, Sentinum, Fossombrone, Falerone, Cupra Marittima, San Severino Marche. Il giorno successivo sarà, invece, la volta dei sindaci del territorio limitrofo al parco, come Loro Piceno, Colmurano, Macerata, Petriolo, Tolentino, Pollenza, Corridonia, Ripe San Ginesio e San Ginesio, insieme ai rappresentanti di Fondazione Giustiniani Bandini, Fondazione Carima e Gal Sibilla.
“Il lavoro svolto insieme da anni anche in collaborazione con la Soprintendenza che sarà presente agli incontri con il dott. Stefano Finocchi – commenta il coordinatore Roberto Perna, professore di archeologia UniMc - ha conseguito risultati eccellenti nell’ultima valutazione dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario relativamente alla Terza Missione, confermando il ruolo strategico e propulsore dell’archeologia per lo sviluppo del territorio. Il confronto con gli interlocutori, invitati in questi due giorni, è fondamentale per elaborare insieme nuovi percorsi e strategie comuni di crescita”.
“Il nostro lavoro sulla pianificazione oggi - continua Sofia Cingolani, direttrice del Parco archeologico - può trovare nuove e fattive forme di attuazione grazie al passaggio, ancora in via di perfezionamento, del parco di Urbs Salvia alle competenze della direzione regionale musei Marche e a nuove forme di collaborazione con la Soprintendenza”
Il modello di gestione dei parchi archeologici, frutto del progetto Transfer vuole rendere il patrimonio culturale motore di sviluppo economico generale, individuando attività economiche sostenibili, come, ad esempio, nuovi servizi e itinerari turistici, e sviluppando servizi tecnologici come realtà aumentata e immersiva, per incrementare la fruizione dei parchi e ampliarne il pubblico.
Il Museo di Storia naturale arricchisce il suo patrimonio con nuove acquisizioni, donazioni e affidi ad opera di enti pubblici e collezionisti privati, quali: un esemplare di lupo appenninico, nuove collezioni di insetti, conchiglie, minerali e altri reperti naturalistici.
"Il Museo di storia naturale rappresenta un fiore all’occhiello della nostra rete museale grazie al suo ricchissimo patrimonio, peraltro molto apprezzato - ha affermato l’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta -. Un Museo che cercheremo di far essere sempre più all’avanguardia inserito in un contesto naturalistico che ne potenzia l’offerta e le possibilità di fruizione e che rappresenta un ottimo volano anche dal punto di vista turistico. Naturalmente un ringraziamento da parte dell’amministrazione comunale va agli Amici del Museo di Storia naturale che con passione e dedizione si prendono cura delle collezioni e della struttura.”
L’ultimo arrivo è proprio quello di un lupo appenninico (Canis lupus italicus), diffuso nella nostra regione, ritrovato senza vita nel territorio di Ascoli Piceno e recuperato dagli operatori del Centro Recupero Animali Selvatici (Cras).
Grazie a un finanziamento dell’amministrazione comunale, le risorse sono state reperite dall’assessore allo Sviluppo Economico e all’Ambiente Laura Laviano, è stato possibile l’intervento di conservazione effettuato dal laboratorio “Tassidermia di Stefano Panfili” di Gubbio. L’esemplare è stato consegnato nelle scorse settimane e ora sarà esposto in uno spazio apposito per valorizzarne al meglio la visione da parte dei visitatori.
"Abbiamo deciso di promuovere questa iniziativa per permettere ai visitatori del Museo di Storia Naturale di poter ammirare l’esemplare di lupo appenninico che, come sappiamo, è molto diffuso nel nostro territorio ma difficile da avvicinare - è intervenuto l’assessore all’ambiente Laura Laviano -. Anche in questo caso la sinergia e la collaborazione tra assessorati ha permesso di valorizzare un’eccellenza della nostra città quale è il Museo di Storia Naturale".
"Si tratta di un’acquisizione molto importante per il museo, in quanto specie caratteristica della fauna locale - ha commentato Federico Landi, presidente dell’associazione Amici del museo di Storia Naturale che collabora con il comune di Macerata nella gestione della struttura -. La sua esposizione aiuterà i visitatori a conoscere meglio la specie presente nelle nostre zone, soprattutto appenniniche, protetta dalla Legge 157/92".
“Nell’ultimo anno di attività - ha spiegato ancora il presidente dell’associazione Amici del museo di Storia naturale - il museo ha incrementato il suo patrimonio di 473 uccelli, 6.600 insetti, 10.038 conchiglie, 930 minerali e 1.089 reperti di altre sezioni naturalistiche, provenienti non solo dai nostri territori, ma anche da varie parti del mondo, tra cui spiccano una foca monaca (Monachus monachus), quattro esemplari di aquila reale (Aquila chrysaetos), due gufi reali (Bubo bubo) e altri interessanti esemplari."
La presentazione delle acquisizioni è stata l’occasione per riflettere sulla questione degli spazi espositivi e più in generale della sede della struttura che sarà argomento di condivisione con l’amministrazione comunale. "Stiamo allestendo, inoltre, una nuova illuminazione e delle nuove bacheche. Si tratta di un’opera importante e faticosa che stiamo portando avanti di concerto con l’assessore alla Cultura e all’Istruzione Katiuscia Cassetta e i suoi collaboratori", ha concluso Landi.
Camino al bioetanolo si incendia: una donna trasferita a Torrette con l'eliambulanza. Le fiamme sono divampate nella tarda mattinata di oggi, poco prima delle 14, nella dimora storica dei Conti degli Azzoni sita in contrada Cimarella, a Villa Potenza di Macerata.
In base a una prima ricostruzione, il camino sarebbe andato a fuoco mentre la donna, una 38enne che lavorava come cuoca all'interno dell'edificio, era intenta a rifornire lo stesso. Nel ritorno di fiamma conseguente è rimasta ustionata a una mano, all'avambraccio destro e a una gamba. Bruciata anche una poltrona.
Sul posto sono subito intervenuti i vigli del fuoco di Macerata per spegnere l’incendio e mettere in sicurezza l’immobile. I sanitari del 118 presenti, constatate le condizioni della donna, hanno allertato l'eliambulanza. L'elicottero del soccorso, atterrato nei pressi della villa, ha poi trasferito la 38enne in codice rosso all'ospedale dorico di Torrette. In base alle informazioni, la donna non si troverebbe, comunque, in pericolo di vita.
Dottorati di ricerca dal taglio internazionale, orientati alle nuove frontiere della formazione, inclusa la transizione digitale, in grado di preparare non solo all’accademia, ma anche al mondo professionale: sono i corsi dell’Università di Macerata che quest’anno contano oltre quaranta iscritti e hanno visto giungere al traguardo una trentina di dottori di ricerca.
A loro l’Ateneo ha dedicato la giornatà di lunedi 1 dicembre all’auditorium UniMc, con il benvenuto ai nuovi arrivati e la consegna delle pergamene a chi ha concluso il percorso quest’anno. "E’ necessaria questa connessione fra saperi tradizionali e innovazione per poter agire nel mondo attuale senza essere autoreferenziali e chiusi nei limiti di una disciplina”- ha ribadito il rettore John McCourt.
Proprio nei giorni scorsi il Senato accademico ha approvato i fondi per la mobilità di dottorandi e dottorande, così da consentire loro esperienze in centri di studio e ricerca all’estero, testando, allo stesso tempo, la validità della formazione conseguita nel sistema italiano.
Altri obiettivi sono l’individuazione di una sede per la Scuola di dottorato e una connessione con la casa editrice di Ateneo Eum per la pubblicazione dei lavori di tesi. "La scuola – ha detto la direttrice Laura Melosi - è il punto di riferimento per la formazione e la gestione delle carriere. Non è un percorso di facile accesso, non sarà un percorso di poco sforzo ma è sicuramente un percorso di crescita."
Secondo l’ultima indagine AlmaLaura, il tasso di occupazione dei dottori di ricerca dell’Università di Macerata a un anno dal titolo è del 95,8%. La maggior parte di loro, l’83%, svolge una professione intellettuale, scientifica e di elevata specializzazione, non solo in campo accademico, c’è chi ha vinto assegni di ricerca a Maastricht, ma anche in altri settori, tanto che sono stati fatti gli esempi di ex studenti ora occupati all’interno di Ministeri o della Fao.
Il rettore McCourt ha rilevato anche una problematica di carattere nazionale. “Alla presentazione del supercomputer Leonardo all’Università di Bologna, come rettori abbiamo fatto presente alla Ministra Anna Maria Bernini la necessità di prevedere un percorso successivo al dottorando, tramite assegni di ricerca o altre forme per garantire la continuità degli studi, soprattutto in considerazione dell’importante investimento nel settore previsto dal Pnrr”.
Durante la cerimonia hanno presentato i nuovi corsi di dottorato i coordinatori Anna Ascenzi, Benedetta Barbisan, Massimo Meccarelli, Roberto Lambertini e Enzo Valentini in rappresentanza di Luca De Benedictis.
Ecco i nomi dei dottori di ricerca 2022 di UniMc. Per il corso in Global studies: Elisabetta Baldassini, Andrea Bruscia, Fabio Coacci, Nicola Costalunga, Giovanna Lauria. Per il corso in Human Sciences: Elisa Cirilli, Martina Crescenti, Concetta Ferrara, Sofia Montecchiani, Silvia Notarfonso.
Per il corso in Quantitative methods for policy evaluation: Lorenzo Di Giorgio, Perla Irasema Rivadeneyra García, Elisa Scibè, Saverio Storani. Per Scienze giuridiche: Tarak El Haj, Gabriel Faustino Santos, Jacopo Fortuna, Olena Liakh, Gian Piero Marcellini, Gianmario Mietti, Alessia Novelli, Federica Passarini, Gianluca Sampaolo, Stefano Torregiani. E, infine, per Studi linguistici, filologici, letterari: Cristiano Biondini, Paola Ciandrini, Roberto Lauro, Gioele Marozzi, Federica Marti, Andrea Rossi.
Il rettore dell’Università di Macerata John McCourt, a nome di tutta la comunità universitaria e suo personale, esprime il più sentito cordoglio per la scomparsa del professore e avvocato Ginesio Mantuano, maestro di vita e di pensiero per intere generazioni di studenti. Aveva 85 anni. L'ateneo tutto, nel ricordare le profonde doti intellettuali e umane dello studioso, si unisce commosso al lutto della moglie Fernanda e dei figli Pietro e Armando.
In pensione da quasi quindici anni, il professor Mantuano è stato punto di riferimento nell’insegnamento del diritto ecclesiastico a Unimc. Autore di numerosi studi e manuali sui vari istituti del diritto canonico, è stato anche avvocato della Sacra Rota.
Colpo di mercato di caratura mondiale per la Cbf Balducci Hr Macerata: il Club arancio-nero comunica di aver ingaggiato per la stagione 2022-2023 la palleggiatrice olandese Laura Dijkema, classe 1990 per 184 centimetri di altezza.
Atleta simbolo della Nazionale arancione e con grandissima esperienza a livello internazionale, Dijkema torna a giocare nel massimo campionato italiano dopo la stagione vissuta a Novara (con cui ha conquistato lo scudetto nel 2017) e l’avventura a Firenze da metà stagione 2017-2018 fino al 2019-2020. La regista oranje, che attualmente si sta allenando in Olanda, raggiungerà l’Italia nei prossimi giorni e sarà a disposizione di coach Luca Paniconi al Banca Macerata Forum a partire da martedì 6 dicembre. Giocherà con la maglia numero 24.
Nelle ultime due annate Laura Dijkema è scesa in campo nel campionato russo, vincendo nel 2021 il titolo con la maglia del Lokomotiv Kaliningrad e giocando la stagione successiva fino a marzo 2022 al Leningradka San Pietroburgo. In precedenza per la regista olandese, oltre ai primi anni da giocatrice vissuti in patria, anche quattro stagioni nel campionato tedesco (Suhl, Münster e Dresda, due scudetti conquistati in quest’ultima squadra) e una in Turchia all’Halkbank Ankara.
Con la maglia arancione della Nazionale olandese (oltre 400 presenze ufficiali), con cui ha preso parte anche all’ultimo Mondiale giocato proprio ad ottobre nei Paesi Bassi, può annoverare due argenti conquistati agli europei del 2015 e del 2017, la partecipazione alla semifinale Olimpica di Rio 2016, il bronzo al World Gran Prix del 2016.
"Sono molto felice della possibilità di tornare a giocare in Italia, lì posso dire di sentirmi a casa e inoltre amo il campionato italiano, di altissimo livello. Quando Macerata mi ha fatto l’offerta per venire a giocare alla Cbf Balducci Hr ho avuto buone sensazioni e si è instaurato subito un ottimo feeling con il club, così mi sono detta: sì, andiamo - le prime parole in arancionero di Laura Dijkema -. L’obiettivo sarà cercare di restare in Serie A1 e metterò a disposizione tutti le mie energie, positività ed esperienza a favore della squadra".
"Ho seguito il match giocato dalle ragazze domenica scorsa contro Bergamo, ho visto tanta passione nell’ambiente e molta voglia di combattere di campo, contenta di vedere i festeggiamenti finali per la vittoria. La prossima settimana inizierò la mia avventura a Macerata e non vedo l’ora di cominciare. Aspetto tutti i tifosi al palasport in arancio, che ovviamente è un colore che amo molto perché ricorda la maglia della mia nazionale" conclude Dijkema.
Un anno e 4 mesi di reclusione, questa la pena comminata per il reato di stalking a un avvocato di Macerata, riconosciuto colpevole di aver minacciato e picchiato la ex compagna, un medico che, dopo aver sopportato le vessazioni per un lungo periodo, temendo per la sua incolumità e per quella dei suoi congiunti, ha deciso di denunciarlo.
I fatti risalgono al periodo intercorso tra il 2012 e il 2015: scenate folli di gelosia, continue chiamate e videochiamate per esercitare un assiduo controllo su di lei, pedinamenti, botte, sia durante che dopo la fine della loro relazione.
Il legale ha sempre difeso con forza la sua posizione negando fermamente le accuse mosse contro di lui: è stato invece prosciolto, per intervenuta prescrizione, dalle accuse di lesioni e violenza privata. Verosimilmente l'avvocato ricorrerà in appello contro la sentenza di primo grado del tribunale di Macerata.
Un suv T-Roc posteggia fuori dagli appositi spazi e non permette la manovra ad un autobus della Apm che da viale Piave deve immettersi in via San Giovanni Bosco: traffico bloccato per oltre mezz'ora. È quanto avvenuto attorno alle 12:30 di questa mattina, a Macerata.
La situazione, soltanto da pochi minuti, è tornata alla normalità dopo la conducente del mezzo, ignara delle problematiche causate, ha fatto ritorno al proprio veicolo, posteggiato al di fuori delle strisce in prossimità della farmacia Petracci.
La circolazione lungo il viale è rimasta completamente paralizzato per circa 40 minuti con la formazione di code ed inevitabili disagi. Dopo aver rimesso in moto il proprio mezzo, la donna è stata bloccata dagli agenti della polizia locale che provvederanno a comminare alla donna le sanzioni del caso.
Il Cavaliere Franco Prato, personaggio poliedrico e pietra miliare della città di Macerata, si è spento oggi a 84 anni. Classe 1938, è stato un valente vigile del fuoco negli anni Settanta senza mai abbandonare la sua vocazione artistica.
Il suo l'ingegno lo portò a creare un museo permanente chiamato "Parco della Fantasia", sorto su un terreno alle porte di macerata. Il suo intento era di ripercorrere artisticamente ed attraverso testimonianze la storia della sua città dal 1850 ad oggi (qui un nostro servizio "Il Parco della Memoria").
Una realtà molte volte osteggiata dalla cittadinanza, forse non abituata a vedere l'arte al di fuori dei canonici musei. Nel suo Parco svettava una 500 gialla, simbolo del cambiamento, di un'Italia che iniziava a muoversi autonomamente, una 500 adibita alle competizioni sportive, simboleggiando che anche i piccoli possono giocare sfide con i piu potenti.
Poi mille altre opere, alcuni semplici reperti di una vita ormai passata, altri invece oggetti rinnovati, plasmati dalla mano dell'artista per divenire forma nuova con una memoria da tramandare. Proprio per questo era soprannominato "il tramandatore", un nomignolo che teneva molto a cuore.
Una passione, quella per l'arte, che andava di pari passo con la passione per le due ruote tanto da spingerlo negli anni 70 a fondare l"HR motoclub", un'associazione motociclistica che diede negli anni grande rilevanza a Macerata, creando il "Motor Show", una manifestazione di rilevanza nazionale che richiamava pubblico e costruttori da tutta italia
Nel 1993, su richiesta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, era stato nominato "Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana" proprio per le sue innumerevoli virtù. Nel recente passato era stato vittima di spiacevoli episodi nati proprio dalla sua viscerale passione per l'arte e per i motori, tanto da vederlo vittima di aggressioni da cui è sempre uscito malconcio ma mai biasimevole.
Era difficile non notarlo in città dove girava con i suoi veicoli che rispecchiavano la sua anima artistica ed eclettica, arricchiti di vistose personalizzazioni Ci lascia oggi, senza clamore, ma continuando a farsi notare nelle opere e nelle pagine della storia della città di Macerata. La redazione di Picchio News si unisce al cordoglio della famiglia porgendo le piu sentite condoglianze.
Incontinenza urinaria femminile: un sintomo invalidante e molto comune che coinvolge le donne a tutte le età e ne modifica in senso negativo la qualità di vita. Nella popolazione di età compresa tra i 15 ed i 64 anni la prevalenza fra le donne marchigiane va dal 30 al 60%, e il problema è tanto più evidente quanto maggiore è l’età della paziente.
È questo l’argomento del nuovo convegno che si terrà venerdi 2 dicembre all’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche, organizzato dal dottor Filiberto di Prospero, direttore della unità operativa complessa di ginecologia ed ostetricia dell'ospedale di Civitanova Marche e presidente del convegno insieme alla ginecologa e sua collaboratrice Elisabetta Garbati, responsabile scientifica.
L’evento, di rilevanza regionale, che per la sua importanza riunisce in dibattito direttori delle U.o.c. e dirigenti medici di ginecologia, urologia e medicina fisica e riabilitativa, ostetriche e fisioterapisti delle Marche, affronterà l’argomento con una disamina delle tecniche diagnostiche e terapeutiche più moderne e porrà particolare attenzione alle strategie preventive.
All’apertura dell’evento parteciperanno l’assessore alla sanità regionale Filippo Saltamartini, il sindaco della città Fabrizio Ciarrapica, la direttrice sanitaria di Area Vasta 3 Daniela Corsi, il presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Macerata Romano Mari.
Per l’occasione sono stati coinvolti anche i rappresentanti delle più importanti istituzioni e società scientifiche del settore, come il professor Andrea Ciavattini, direttore clinica ostetrica e ginecologica Ospedali Riuniti delle Marche- Ancona, il dottor Gianluca Grechi direttore U.O.C di Ginecologia ed Ostetricia Ospedale di Jesi e responsabile regionale AIUG (Associazione Italiana UroGinecologia), e il dottor Mario Massacesi, direttore U.O.C di Ginecologia ed Ostetricia Ospedale di Senigallia e Responsabile regionale AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani).
"Il nostro reparto si avvale di una Unità operativa semplice di Uroginecologia, della quale è Responsabile la dottoressa Elisabetta Garbati, che si inserisce in un progetto complessivo più ampio che parte dall’assistenza e prevenzione in gravidanza e puerperio fino ad approdare alla chirurgia vaginale e del pavimento pelvico - spiega il dottor Di Prospero -. Grazie a questo riconoscimento, siamo riusciti ad istituire un servizio ambulatoriale che supporta le donne con incontinenza urinaria, e che le accompagna nel percorso di prevenzione, diagnosi e terapia medico-chirurgica”.
L'appuntamento sarà occasione per un Up to Date di settore sull’incontinenza urinaria femminile, una problematica molto diffusa e sentita che merita oggi più che mai un confronto multidisciplinare.
Non riesce l’impresa alla CBF Balducci HR Macerata che deve cedere in tre set alla forza della Prosecco Doc Imoco Conegliano nell’anticipo della dodicesima di andata di A1 femminile, lottando però alla pari per tutto il primo set e nella prima metà del secondo parziale, strappando applausi ai quasi 1400 presenti nella giornata dedicata allo sponsor Banca Macerata.
Tutt’altra gara nel terzo set quando le venete, nonostante il turnover scelto da coach Santarelli, mettono il turbo e chiudono in fretta il match confermando di avere una rosa di assoluta qualità: MVP Kathryn Plummer, 18 punti e il 55% in attacco. Fiesoli top scorer in casa maceratese con 10 punti all’attivo.
Coach Paniconi va ancora con Ricci in palleggio, Malik opposta, Cosi-Molinaro centrali, Abbott-Fiesoli schiacciatrici, Fiori libero. Napodano ancora in panchina come schiacciatrice. Santarelli per Conegliano dà spazio in parte al turnover con Carraro in regia in diagonale con Plummer, De Kruijf-Squarcini al centro, Gray-Robinson in banda, De Gennaro libero.
La Prosecco Doc Imoco parte con grande concentrazione e costruisce con servizio e contrattacco il +5 (2-7 con Robinson), Abbott risponde dai nove metri con due ace consecutivi (6-8) e Fiesoli attacca due volte di fila per la parità (8-8). La reazione della CBF Balducci HR galvanizza il pubblico del Banca Macerata Forum, poi Conegliano torna a mettere pressione al servizio con Gray (ace del 10-14 per la canadese).
Un paio di errori in campo arancio-nero permettono alle venete di allungare ancora (11-17), poi Malik ferma Robinson a muro e contrattacca il nuovo -2 (15-17). Fiesoli e compagne restano attaccate al set (18-20) anzi salgono a -1 con il muro di Cosi (20-21), Malik prima non trova il campo (20-23) poi tiene lì la CBF Balducci HR che con Molinaro sotto rete torna a -1 (23-24) ma poi deve cedere al mani out di Robinson (23-25). Sono 5 i punti di Alessia Fiesoli, 3 muri all’attivo per le arancio-nere.
Le arancio-nere partono ancora più cariche nel secondo set, Malik firma il 4-1 in contrattacco, Conegliano reagisce con Plummer (5-4) e trova la parità sull’errore dell’opposta israeliana che non trova le mani del muro (7-7). La Prosecco Doc Imoco va sul +3 grazie al muro di Gray e ai colpi di Plummer (8-11) e allunga ancora con l’ace di Squarcini (10-14), Molinaro non ci sta (12-14) e nemmeno Fiesoli (15-18) ma l’attacco veneto e la battuta riprendono a fare la differenza (ace De Kruijf e Gray da posto 2, 15-21).
Entra Okenwa per Malik, ora la Prosecco Doc Imoco spinge sull’acceleratore e chiude 16-25. Attacco di Conegliano al 59% in questo secondo set, 6 i punti di Gray.
Nel terzo parziale resta Okenwa in campo, Conegliano va subito sull’1-4 ma Abbott e Molinaro confezionano la parità (6-6), solo un guizzo perché le venete tornano immediatamente a prendere il set in mano e volano con un maxi parziale fino al 7-16 sul turno al servizio di Carraro.
C’è spazio per Aurora Poli al centro per Cosi e Milanova in regia, le arancio-nere non trovano però più la convinzione dei set precedenti (10-22), le venete chiudono 11-25.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Cosi 4, Napodano, Fiori (L), Abbott 6, Accorsi (L), Ricci 1, Quarchioni n.e., Okenwa 1, Molinaro 5, Milanova n.e., Fiesoli 10, Malik 8, Poli 1, Piccotti n.e.. All. Paniconi
PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO: Carraro 2, Plummer 18, Robinson 11, Squarcini 2, De Kruijf 4, Gennari n.e., Gray 14, De Gennaro (L), Haak n.e., Pericati, Furlan, Wolosz n.e., Fahr (L).
(FOTO ROBERTO BARTOMEOLI)
Alla guida con un tasso alcolico superiore ai limiti consentiti per legge: denunciate tre persone per guida in stato di ebbrezza alcolica. È l’esito dei controlli effettuati dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Macerata. Nelle ultime 48 ore sono stati disposti numerosi posti di blocco, in vari punti della città, con l’ausilio di altri comandi delle stazioni dipendenti.
Il bilancio complessivo è stato di tre persone denunciate alla Procura della Repubblica di Macerata per guida in stato di ebrezza alcolica, in quanto trovati al volante con un tasso alcolemico superiore a 0.80. Per gli automobilisti è scattato anche il ritiro delle patenti di guida e il sequestro delle rispettive vetture. I controlli saranno intensificati e proseguiranno per tutto il mese di dicembre