È scomparso alle prime luci dell'alba, Giovanni Petrella, ex maresciallo del disciolto Corpo delle guardie di pubblica sicurezza, una figura che ha fatto la storia della Squadra Mobile di Macerata negli anni ’70, allorquando gli succedette quale comandante il maresciallo Sebastiano Nuciforo.
Era nato a Campobasso, ma da giovane arruolato nella Pubblica Sicurezza fu trasferito a Macerata e qui è rimasto, complice la conoscenza dell’amore della sua vita, la signora Anna, con la quale ha formato la sua splendida famiglia, circondato dall’amore dei suoi figli, Gabriella, Paola, Vittorio e Letizia.
“Tanti gli episodi della Squadra Mobile, che lo hanno visto protagonista nella indagini”, lo ricorda l’ex questore Giorgio Iacobone. “Al di là di un omicidio avvenuto in piazza Garibaldi, una donna uccisa dal marito, l’attività della squadra mobile si limitava nei primi anni ’70 a prostituzione e gioco d’azzardo, ogni tanto si registrava il raid di furti in appartamento ad opera di ladri in trasferta, di regola provenienti da Roma, facilitati dall’usanza di lasciare le chiavi fuori dalla porta. Poi dalla seconda metà degli ’70 il dramma della droga, in specie eroina, che investì Macerata più di tante altre provincia e colpì in maniera drammatica tanti giovani”.
In un recente filmato realizzato dalla Sezione Anps di Macerata (Associazione Nazionale Polizia di Stato) sull’attività degli ’70 e ’80 il sovrintendente capo Petrella figura accanto a Diego Maradona, una foto risalente agli inizi degli ’80 allorquando il Napoli fece il ritiro estivo a Macerata, alloggiando a Villa Quiete e il maresciallo incaricato di comandare.
"Nonostante i suoi 97 anni curava l’orto sotto casa - ricorda ancora Icobone - ed era solito offrire ai colleghi che andavano a trovarlo i suoi prodotti, che mostrava con orgoglio esaltandone la genuinità. I funerali si terranno domani (15 novembre), alle ore 15, nella nella chiesa del Santissimo Sacramento (Cappuccini).
Quella delle piccole scuole, con spesso pochi studenti riuniti insieme in un’unica classe, o meglio, “pluriclasse”, non è un’immagine da cartolina da altri tempi, ma una realtà ancora oggi molto diffusa, soprattutto in quelle zone che risultano più isolate o comunque meno abitate.
Lo dimostra il forte interesse riscosso a livello nazionale dall’incontro sul tema organizzato dal Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo dell’Università di Macerata con il patrocinio dell’Istituto Nazionale di documentazione, innovazione, ricerca educativa, Indire, della rete Piccole scuole e dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche. Giovedì 16 novembre alle 17 al Polo Bertelli si svolgerà il seminario su curricoli, spazi, tecnologie e soluzioni pedagogiche alternative nelle piccole scuole a partire da due recenti volumi editi da Morcelliana.
Sono oltre 350 le registrazioni finora giunte, di cui il 74% di insegnanti in servizio nelle Marche ma anche in altre regioni italiane, come Piemonte, Lombardia, Campania, Puglia, Abruzzo, Liguria, Calabria, Sicilia e Sardegna. Presente anche una rappresentanza degli studenti iscritti ai corsi di laurea del Dipartimento. Circa la metà potrà partecipare all’evento in presenza, gli altri potranno seguirlo da remoto tramite piattaforma Teams.
I lavori, coordinati da Juri Meda, docente Unimc di Storia della pedagogia, saranno introdotti dai saluti del rettore John McCourt, dalla presidente di Indire Cristina Grieco, dalla direttrice generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche DonatellaD’Amico, la presidente del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria Anna Ascenzi. Interverranno Domenico Simeone dell’Università Cattolica di Milano e Lorella Giannandrea, direttrice del Dipartimento, oltre alle due autrici delle pubblicazioni realizzate nell’ambito del progetto di ricerca dell’Indire “Piccole Scuole”, Giuseppina Rita Jose Mangione e Laura Parigi.
“Nel corso degli ultimi anni – spiega Meda – nei confronti delle piccole scuole sono stati tenuti atteggiamenti eterogenei. In alcuni ambienti, esse erano viste come un lusso, una sorta di privilegio concesso a territori poveri e isolati, un inutile spreco di denaro pubblico. Altri le hanno considerate scuole di serie B. Oggi sono state rivalutate, divenendo un’eccezionale occasione di rilancio delle aree interne e, allo stesso tempo, possono divenire luoghi di straordinarie sperimentazioni pedagogiche, come quelle messe in atto nelle pluriclassi, che costituiscono dei laboratori spontanei di inclusione socio-culturale, educazione tra pari e trasversalità del curricolo”.
Nella mattinata di oggi, 14 novembre, è stata inaugurata a Macerata la sede del consolato onorario della Lituania. La prima domanda che può sorgere è «Quali sono i rapporti tra le due nazioni e perché Macerata come luogo d’elezione?».
A rispondere è il console onorario Antonello De Lucia il quale, per motivi professionali, un paio di anni fa, ha avuto modo di entrare a contatto con la realtà di questo paese scoprendo che c’è una grande attenzione, un ecosistema molto sensibile proprio verso la regione Marche, al suo tessuto culturale e aziendale.
Da qui l’idea di fondare l’unico consolato presente nella città maceratese: “Il nostro territorio col suo brand, nonostante abbia vissuto dei momenti difficili dal punto di vista economico, da fuori, è visto con grande interesse; da tutto ciò è scaturita l’iniziativa di dar vita a questa nuova e bella storia ”, ha affermato De Lucia
Quest’ultimo ha messo in luce le caratteristiche e le potenzialità di un paese piccolo quanto fortemente in crescita che, negli ultimi dieci anni, ha impiegato ingenti risorse nel campo delle innovazioni tecnologiche. Non a caso, ha sottolineato il console, molte aziende inglesi, post brexit, da Londra si sono trasferite a Vilnius e la Lituania stessa è un paese che sta investendo anche nel territorio italiano. Per rendere l’idea, basti citare l’impianto multimilionario di pannelli fotovoltaici che in Campania dà lavoro a centinaia di persone: “c’è una fertilità di rapporti economici: l’Italia importa ed esporta dalla Lituania”.
All’evento inaugurale hanno partecipato le maggiori rappresentanze istituzionali tra cui l’ambasciatrice della Lituania in Italia Dalia Kreiviene, il nuovo prefetto Isabella Fusiello, la vicesindaco Francesca D’Alessandro, l’assessore regionale Filippo Saltamartini, il comandante provinciale della Finanza Ferdinando Falco, il rettore dell’Università di Macerata John Mc Court, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido.
A prendere la parola dopo Antonello De Lucia, l’ambasciatrice Dalia Kreiviene che ha messo in evidenza come questo nuovo consolato onorario sia l’undicesimo in Italia nel corso degli ultimi trentadue anni di relazioni diplomatiche tra i due paesi. È poi entrata nel vivo del piano d’azione ribadendo l’importanza di instaurare un rapporto capillare, che dal piano nazionale arriva fino alle realtà locali delle singole regioni.
Sul solco di questa linea politica, ha fatto menzione delle aree di cooperazione fra la Lituania e la regione Marche, soprattutto per quanto concerne l’ambito del turismo e del commercio: “Vorrei sottolineare che l’Italia è da tempo un valido partner economico consolidato. Tuttavia, vedrei dei potenziali per estendere ancora di più il campo di collaborazione con un focus particolare sui settori forti di questa regione: quello tessile, la moda, l’arredamento e l’agroalimentare”.
Ha infine ricordato i settecento anni dalla fondazione dell’attuale capitale e di come, già nelle lettere del Gran Duca di Vilnius ai re e granduchi degli stati della vecchia Europa, si evinceva la fisionomia di un paese baltico aperto all’incontro, allo scambio tra culture, tra economie e persone.
A seguire l’intervento di Alice Pinna, account manager di Lithuania Travel che rappresenta l’Italia nell’ambito del turismo della Lituania tramite un’agenzia di marketing e comunicazione che è B2B: “Siamo felici di essere stati convolti in quest’occasione che a nostro avviso costituisce un ulteriore tassello, un’ulteriore testimonianza di quella che è la stretta relazione tra le due nazioni”. Infine la parola alle suggestive e affascinati immagini di un video incentrato sulle bellezze paesaggistiche e artistiche nonché il corredo delle tradizioni culturali e gastronomiche del paese baltico.
Anche quest'anno l'Alam, l'associazione laureati dell'Università di Macerata, organizza la Giornata del laureato, che si terrà la mattina di sabato 2 dicembre. Nata nel 2003, l’iniziativa vuole riunire insieme e festeggiare chi ha conseguito il titolo di dottore 25 e 50 anni fa. Quest’anno Unimc cerca, quindi, tutti coloro che si sono laureati nel 1973 o nel 1998.
Chi si è laureato in quegli anni e vuole partecipare alla cerimonia, può contattare l’Ateneo per comunicare i recapiti attuali, insieme ai dati anagrafici, il corso frequentato, la data di conseguimento della laurea, in modo da ricevere l’invito ufficiale, scrivendo un’email a comunicazione@unimc.it. L’Ateneo invita anche a passare parola ai colleghi di studio per raggiungere il maggior numero possibile di laureati e laureate.
Un pizzico di Macerata alla finale di Miss Italia svoltasi sabato scorso nella consueta location di Salsomaggiore Terme. La seconda classificata, Veronica Lasagna, ha indossato un abito realizzato da Silvia Serafini, giovane stilista maceratese.
La trentenne nel 2020, in piena pandemia, prende il coraggio per dar vita alla sua linea di abbigliamento "SS di Silvia Serafini", un brand di moda che si rivolge a donne sicure di sé stesse e a proprio agio nei capi che indossano, consapevoli della propria femminilità e libere di esprimersi anche attraverso le scelte di stile.
Per il progetto di "Miss Italia" la giovane azienda ha presentato un abito che promuoveva l'ecosostenibilità grazie all'utilizzo di tessuto sostenibile e certificato, nel suo processo, di riciclo per dare il proprio contributo alla riduzione dell'impatto ambientale.
Attraverso la partecipazione ad un bando indetto da Confartigianato per le imprese emergenti di questo settore, Silvia ha avuto la possibilità di mettere in mostra le sue doti sartoriali realizzando un abito unico: "Il tema su cui dovevamo basarci per la creazione dell'abito era legato all'Olimpo e alle sue dee, quindi mi sono ispirata a una dea greca - dice Silvia - per confezionare un vestito bianco con pochi accessori in oro".
La parte più difficile? "Realizzare un abito senza conoscere chi l'avrebbe indossato, non avevo alcuna misura a disposizione". Silvia ai nostri microfoni ha affermato di essere "orgogliosa, perchè dopo tre anni di sacrifici, i primi risultati arrivano". "Nonostante avessi molta paura e sentissi il progetto come una cosa troppo grande - conclude -, non ho mollato e in corso d'opera ho capito di potercela fare".
Torna il festival "de Sidera. A proposito di cosmogonie", giunto quest’anno alla seconda edizione. Si tratta di un percorso culturale di conoscenza e di riflessione, un fil rouge tra poesia e stelle, evocando de-sideri e con-siderazioni, in programma a Macerata dal 17 novembre al 4 dicembre.
"Si tratta di un festival - ha detto l’assessore alle Politiche giovanili Marco Caldarelli aprendo la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, insieme all’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi e al professor Guido Garufi -, essendo articolato in quattro giornate, portatore di un’ambizione non banale. In ‘de Sidera’ vorremmo un po’ di tutto, poter parlare di politica, letteratura, di poesia, di saggistica e di musica. È un’iniziativa interessante perché aperta, nuova, senza particolare recinti, il criterio di scelta non è politico ma affidato al gusto di ciascuno di noi. Vedrete che chi seguirà il Festival si porterà a casa qualcosa di importante, per la città e per lui".
"Quattro eventi sono un pretesto positivo per conoscerci meglio - ha detto il professor Guido Garufi introducendo gli eventi in programma -. ‘de Sidera’ è un festival che di anno in anno si replica presentando dettagli diversi e potrebbe diventare una struttura permanente irraggiando altri segnali durante l’anno sulla città. Voglio ringraziare gli assessori Caldarelli e Sacchi perché ci vuole coraggio a produrre un atto culturale di questo tipo, perché quello che facciamo rientra in un circuito un po’ diverso. La qualità della cosa è come una giacca di classe e allora, in questo caso, non conta il pubblico ma la qualità del pubblico".
"Promuovere un festival che prevede nel suo core business quello è già stato detto prima di me, è un atto di coraggio - è intervenuto l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. E’ un festival libero, forse perché non ha steccati ideologici e fa dell'approccio liberale la sua cifra. È un festival che più pop non si può, siamo liberi negli argomenti, nello scegliere gli autori, la forma d’arte e il contenuto. E quindi libertà di movimento e di scelta. Sottolineo, infine, la collaborazione e la sinergia benefica tra i due assessorati coinvolti benedetta dall’amministrazione comunale".
Tra letteratura, storia e società, il Festival, organizzato in sinergia dagli assessorati alle Politiche giovanili e agli Eventi, aprirà i battenti con un’anteprima regionale dal titolo “Corsi e ricorsi storici” con la presentazione di "Vico dei miracoli", il nuovo libro di Marcello Veneziani dove il giornalista e scrittore narra la vita di uno dei grandi filosofi italiani: Giambattista Vico.
Tutto scorre come in un racconto, ma tutto è veritiero: la nascita e l'infanzia travagliata; il lavoro di precettore; i primi passi accademici, le incredibili vicissitudini familiari, i rapporti con la Chiesa, i reali e la nobiltà, le opere incomprese, la vecchiaia, la morte e la farsa dei funerali ripetuti, la gloria postuma.
L’incontro, organizzato dall’associazione Antelitteram, per la direzione artistica di Filippo Davoli, si terrà venerdì prossimo, 17 novembre, alle 21.15, al Teatro della Filarmonica. Il calendario del Festival prevede poi per mercoledì 22 novembre, alle 21, al Caffè Basquiat, una serata particolare in compagnia di Luca Pucci e Alessandro Savi, autori del libro “Pronto, è il bar” che in tutta la provincia ha venduto più di mille copie ed è pronto alla ristampa. Il libro raccoglie e racconta un vasto repertorio aneddotico di personaggi frequentatori di bar e locali rappresentando uno spaccato sulle nostre tradizioni linguistiche e popolari.
Mercoledì 29 novembre, sarà la volta di Edoardo Salvioni che presenterà il nuovo libro di Guido Garufi "Non esiliarti", un’autoantologia dei versi dal 1972 ad oggi. L’incontro si terrà, alle 17.30, alla presenza dell’autore, alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti.
A chiudere il festival, lunedì 4 dicembre, alle 17.30, all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti sarà l’incontro intitolato "Lingua di Joyce e frazionamento dei linguaggi" a cura del professor John McCourt, magnifico Rettore dell’Università di Macerata e tra i massimi esperti al mondo di Joyce. L’intervento di McCourt sarà introdotto dal direttore artistico del Festival Filippo Davoli e da Guido Garufi. Tutti gli eventi sono gratuiti.
"Il pizzino che il non rimpianto ex sindaco di Macerata, Carancini, indirizza al neo direttore dell'Ast 3, Marco Ricci è grottesco, oltre che totalmente inopportuno. Un attacco preventivo su basi e politiche che, da sempre, sono riconducibili alla sua parte politica". Questa la dichiarazione del vicecapogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio regionale delle Marche, Pierpaolo Borroni, in replica alle esternazioni del consigliere Romano Carancini.
"È notorio, infatti, come sia stato il Pd assoluto maestro di occupazione di poltrone non sul merito, ma sull'appartenenza partitica. Basti guardare quanti ex dirigenti del Pd, ora occupino ruoli dirigenziali nella sanità privata e non solo - sottolinea Borroni -. Tornando sulle inopportune dichiarazioni di Carancini su valutazioni che è pronto a fare di Ricci e di chiunque altro, dimenticando che nessuno ne avverte il bisogno, mi preme evidenziare come la vera e propria ossessione del consigliere regionale sia, in realtà, Daniela Corsi".
"Carancini conosce bene tutti i meriti della gestione Corsi, ma finge strumentalmente di non ricordarseli, sperando che i maceratesi ci caschino - prosegue Borroni -. Ma così non è. Per amor di verità, ci tengo a tratteggiare i risultati e gli obiettivi raggiunti dalla Corsi. Parto dagli accordi con l'Istituto Iom oncologico per l’assistenza oncologica infermieristica domiciliare; l’acquisto di nuove tecnologie come l’acceleratore lineare, gamma camera, apparecchiature radiologiche multifunzionali, il Vitom per otorino, il mammografo per l’ospedale di Recanati, Pet Tac per Medicina nucleare, angiografo in fase di acquisizione".
"L’elenco è lungo e riguarda tutte le strutture dell'Ast 3: potenziamento dell'attività dei consultori con personale medico e ostetrico; gestione della fase Covid del 2021 con il fiore all'occhiello del Covid Hospital di Civitanova che, come promesso, vede ora tutte le attrezzature ed apparecchiature distribuite nei presidi ospedalieri territoriali, Cot e Case di comunità in itinere, ambulatori codici bassa intensità di cura, convenzione per l’Osteopatia in ospedale e territorio, allestimento Dialisi a Camerino - specifica Borroni -. Senza dimenticare come abbia messo mano, bene, anche alla struttura attraverso l’assetto degli incarichi di funzione e coordinamento e i contratti collettivi integrativi delle 3 aree negoziali del personale. E proceduto alla copertura dei Primari vacanti in particolare a Camerino con la conseguente riattivazione dell’attività di Cardiologia e Ortopedia".
"Infine, trasferimento Rsa a Montecassiano e internalizzazione Rsa di Recanati. Potrei andare ancora avanti, ma mi fermo qui per evitare di suscitare un forte malessere in Carancini e in tutto il Pd maceratese che era abituato a promuovere i loro iscritti e/o simpatizzanti, senza guardare al merito. Se ne facciano una ragione, la sanità marchigiana sta cambiando all’insegna dell’efficienza, della qualità, del merito, della professionalità. E non si torna più indietro", conclude Borroni.
"La tecnica non è più uno strumento nelle mani dell’uomo ma è diventato un mondo che ha ridotto quest’ultimo a funzionario degli apparati tecnici"; queste le parole del prof. Umberto Galimberti che sabato 11 novembre ha conquistato il pubblico accorso numeroso presso il Teatro della Filarmonica di Macerata.
L’incontro, intitolato come l’omonima Loggia maceratese che lo ha organizzato - “Evoluzione e Tradizione: l’umanità al bivio”- e magistralmente moderato da Evio Hermas Ercoli, il quale ha ripercorso anche la storia della Massoneria maceratese, è stato una preziosa occasione di riflessione sulla civiltà umana e sul suo destino in un presente sempre più dilaniato e minato da contraddizioni.
L’evento è stato presentato da Marco Vignoni, Secondo Gran Sorvegliante del Grande Oriente d’Italia, che ha illustrato le caratteristiche e le finalità dell’organizzazione, definendola una realtà non segreta ma riservata, che si propone di promuovere la cultura, il dialogo e la solidarietà. A seguire, l’introduzione di Marco Scali, Maestro Venerabile della loggia maceratese “Evoluzione e Tradizione n.1196” del G.O.I. il quale, nello spiegare i temi della tradizione iniziatica e della sua evoluzione nel contesto contemporaneo, ha voluto sfatare alcuni luoghi comuni che circondano la massoneria, presentandola come un'organizzazione trasparente volta al miglioramento di sé stessi e della comunità, togliendo così quel velo di mistero che aleggia sui “massoni incappucciati" e dall’identità inaccessibile.
Il primo relatore a prendere la parola è stato il giornalista e saggista Carlo Cambi, che ha fornito una lettura economica della tematica, affrontando il concetto dell’etica nelle società protestanti e non ed evidenziando le differenze tra le due concezioni: mentre per le prime ciò che conta è l’individuo, le seconde sono imperniate attorno alla società. Il problema, secondo Cambi, è che sta vincendo la finanza caratterizzata dall’accumulo delle società protestanti, legata soltanto al profitto, che genera disuguaglianza, sfruttamento e crisi. Cambi ha quindi invitato a riflettere su come riuscire a muoverci in maniera diversa e ritornare a quella finanza legata invece ai mezzi di produzione, all’intelletto, alle scoperte, che sono a disposizione di tutti e generano un profitto soltanto in quanto utili.
Successivamente, Galimberti ha posto un focus sulla relazione tra l’essere umano e gli effetti imprevedibili della tecnica. Quest'ultima in origine era uno strumento al servizio dell’uomo, mentre oggi è diventata una forza che lo domina e lo condiziona, dando luogo al fenomeno di una tecnica per la tecnica, che non ha alcuna finalità se non quella di produrre sempre nuovi risultati tecnici che sfuggono a ogni controllo. In questo scenario tautologico improntato alla distruzione, l’uomo perde il senso della storia, il senso del suo essere nella natura, diventando un mero esecutore, un “funzionario degli apparati tecnici”.
Di qui, secondo il filosofo, la necessità di cambiare paradigma culturale:" non più l’uomo al centro dell’universo ma la vita". Occorre abbandonare l’antropocentrismo e adottare un biocentrismo che riconosca l’uomo come parte integrante della natura e della biosfera. Come l’uomo ha compiuto un’evoluzione biologica passando dalla scimmia allo stato attuale così può avere la possibilità di un’evoluzione culturale, passando alla logica della fraternità, la stessa che Francesco D’Assisi aveva già intuito nelle Laudes Creaturarum definendo il sole ‘fratello’, la luna ‘sorella’.
L'incontro è stato accolto con grandissimo entusiasmo dai presenti fortunati (date le 250 persone rimaste fuori per via di una scelta della location poco fortunata da parte della giunta comunale) ed è stato anche un'occasione per conoscere a distanza ravvicinata che cos'è la Massoneria e come quest'ultima opera all'interno della società.
Oggi l'insediamento ufficiale del nuovo prefetto di Macerata, Isabella Fusiello, nominata qualche giorno fa e proveniente dalla questura di Bologna (leggi l'articolo). Durante la conferenza stampa ha subito fatto intendere quale sarà la sua linea d'azione, intervenendo nel concreto su tutto il territorio e collaborando con le forze dell'ordine per rendere la provincia maceratese un luogo sempre più sicuro.
"Sono arrivata ieri e sono rimasta piacevolmemte colpita dalla cittadina, molto pulita e accogliente - dichiara - sarò a disposizione dei cittadini e di tutte le autorità".
Fusiello poi afferma: "Sono stata messa al corrente circa le problematiche più critiche che abbiamo - e prosegue - ognuna di esse verrà analizzata e risolta. Teniamo a mente che non tutti i problemi si risolvono nel breve periodo". "Occorre il contributo di tutti, compresi i cittadini" è la linea guida del nuovo prefetto, che invita la comunità a essere attiva nella collaborazione per risolvere i problemi.
Menzionata, come di consueto, la problematica dell'Hotel House di Porto Recanati. Sulla faccenda, Isabella Fusiello afferma che "non è una questione facile. Andrà affrontata da vari punti di vista, non solo con la forza, data la presenza di oltre duemila persone che vi abitano all'interno".
In conclusione, Fusiello sottolinea l'impegno che metterà nel suo lavoro per il territorio e si augura di lasciare un bel ricordo alla fine del mandato.
Vittoria importante dei giovani biancorossi che dopo essere andati sotto di due set hanno reagito e ribaltato tutto, prendendosi due punti che permettono alla Axore di salire al quarto posto in classifica a quota otto. Alla Virtus Fano sfugge invece la possibilità di prendersi la testa del Girone B, distante ora un punto.
Una buona prestazione della Axore che conferma i progressi dei ragazzi di coach Cacchiarelli. Fin dall’inizio della partita infatti, i biancorossi sono riusciti a mettere in difficoltà un avversario forte come Fano, anche se nel primo set l’hanno spuntata gli ospiti, bravi a far girare in loro favore i momenti finali, 24-26. Ad inizio secondo set la Axore ha vissuto il suo momento di maggiore calo, con Fano che ha allungato ma i biancorossi sono tornati presto in partita anche grazie ai cambi; Macerata ha anche avuto le opportunità per fare suo il set ma non è riuscita a sfruttarla e ne hanno approfittato gli ospiti, 23-25.
La Axore non si è arresa però, i ragazzi hanno continuato a crederci visti i due set sfuggiti per un soffio, hanno lottato su ogni pallone e ribaltato l’inerzia: il terzo e il quarto set si sono chiusi in favore dei biancorossi 25-22 e 25-18, stavolta bravi i ragazzi della Axore a gestire anche i punti finali. Al tie-break è stata una vera e propria battaglia per ogni punto: Fano ha sfruttato un buon turno a servizio per scappare 8-4 al cambio campo, ma ancora una volta i biancorossi hanno reagito e ribaltato ogni pronostico. Macerata però è cresciuta, non ha mai perso l’approccio giusto alla gara e ha costruito il nuovo vantaggio con carattere e buon gioco: la partita si è chiusa con il 15-13 che ha regalato set e incontro alla Axore.
All’Università di Macerata riparte l’undicesima edizione dell’Alberico Gentili Lectures, il ciclo di conferenze intitolato al celebre giurista marchigiano, che da sempre regala ospiti illustri all’Ateneo e alla città. Quest’anno protagonista sarà il giudice della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo Péter Paczolay, per tre lezioni, da martedì 14 fino a venerdì 16 novembre all’Auditorium Unimc in via Padre Matteo Ricci 2 a Macerata. La discussione verterà sull’universalità dei diritti umani. Modera gli incontri Benedetta Barbisan, docente di diritto pubblico comparato e delegata del rettore per le relazioni internazionali.
Nello specifico, martedì 14 dalle 14 si parlerà di universalismo e relativismo dei diritti umani tra storia e sfide attuali; mercoledì 15 invece dalle 9 sarà la volta del ruolo delle teorie di sovranità, consenso, margine di apprezzamento e sussidiarietà nell’interpretazione dei diritti umani.
Il tutto si concluderà giovedì 16 novembre dalle 9 con la lezione sull’interazione giudiziaria nell'applicazione dei diritti umani a livello internazionale, regionale e nazionale. Per partecipare agli incontri, che si terranno in lingua inglese, è necessario registrarsi tramite il form online disponibile sul sito www.unimc.it.
Péter Paczolay è stato giudice presso la Corte Costituzionale Ungherese dal 2006 al 2015, quando il governo ha approvato rilevanti modifiche, e successivamente anche ambasciatore dell’Ungheria in Italia.
Venerdì 17 novembre 2023 alle 17.30 nella sala polivalente IRCR di Macerata, in piazza Mazzini 37/38, si terrà l’incontro culturale dal tema “Affrontare la crisi: Spunti e riflessioni sulla situazione economica” promosso dall’associazione culturale La Torre dei Valori.
Mattia Orioli, presidente dell’associazione culturale La Torre dei Valori, spiega: "Con gli amici dell’Associazione abbiamo pensato di fare un incontro culturale che possa essere utile alla cittadinanza trattando un tema sentito come quello della situazione economica e su come affrontare la crisi - e continua - certamente tematiche come queste così complesse e articolate non si possono trattare in un’unica sede o in un unico incontro, ma in generale abbiamo pensato comunque di offrire alcuni spunti, idee, conoscenze, riflessioni o anche semplici esperienze, su come affrontare una crisi, in particolare quella economica la quale tocca molteplici aspetti della persona in un moneto di crisi, e dove la società e la comunità possono al contempo insieme offrire strumenti di resilienza, solidarietà, conoscenza e consapevolezza su come fronteggiare situazioni di questo tipo".
L’intento è quello di dare un umile contributo propositivo e quindi non solo di analisi critica, che di fatto possa essere in qualche modo utile a chi verrà all’incontro aperto a tutta la cittadinanza. "Sin da subito ringraziamo i relatori per la loro disponibilità a trattare il tema suddetto, i quali saranno il cuore centrale dell’incontro, sostenuto anche ed infine dall’intervento di alcune associazioni di categoria o sindacati che vorranno intervenire dando un loro contributo di esperienze sul tema".
Sabato 11 novembre, in occasione della Giornata Nazionale delle Cure palliative, a Macerata, presso la Domus San Giuliano, il Reparto di Terapia del dolore Cure Palliative ha organizzato una giornata di studio dal titolo "Trattamento del dolore nel paziente oncologico": una giornata di formazione e confronto tra specialisti (oncologi, terapisti del dolore, radioterapisti, palliativisti), medici di medicina generale e personale del sistema sanitario Regionale. Ne parliamo con il dottor Giampiero Di Serafino, primario del Reparto di Terapia del dolore Cure Palliative.
Dottore com’è la situazione nella nostra provincia ?
"La nostra AST è un’eccellenza regionale nella Terapia del dolore grazie al lavoro comune svolto in questi anni tra specialisti, medici di medicina generale, medici e infermieri ospedalieri e personale amministrativo dell’AST.
Il convegno di oggi non è stato solo un importante corso formativo sul trattamento del dolore, ma anche un momento di confronto per definire percorsi condivisi per aiutare i pazienti oncologici con dolore".
Ma ci sono ancora delle criticità ?
"Certo c’è ancora molto lavoro da fare: dobbiamo assolutamente incrementare l’informazione del cittadino, ci sono zone della nostra provincia più disagiate su cui prestare una maggiore attenzione. E i percorsi concordati con i Medici di medicina generale hanno proprio questo fine: realizzare la presa in carico del paziente con dolore con una integrazione ospedale territorio realizzando la medicina di prossimità. Nessuno deve sentirsi solo: ne il paziente, ne i familiari, ne il medico di medicina generale. C’è ancora lavoro da fare, ma ogni lungo cammino è fatto di singoli passi e in questi anni ne abbiamo fatti tanti".
Come fare per accedere alla terapia del dolore o avere informazioni sulla Rete regionale della Terapia del dolore ?
"È molto semplice: basta chiedere al proprio medico di medicina generale o chiamare il reparto di Terapia del dolore Cure Palliative al numero 0733.2572826".
Per venerdì 17 novembre, dalle 16 alle 17.30, in occasione della Giornata Mondiale della Filosofia istituita dall’Unesco, la sezione maceratese della Società Filosofica Italiana, con la collaborazione del dipartimento di studi umanistici dell’Università di Macerata, ha organizzato un incontro online sul tema “Felicità e Desiderio”.
Protagonista dell’incontro sarà Costantino Esposito, ordinario di storia della filosofia e storia della metafisica all’Università “Aldo Moro” di Bari, autore di numerosissimi saggi, tra cui un manuale di Storia della Filosofia per i licei, realizzato a quattro mani con Pasquale Porro, e studioso di numerosi temi, tra cui quello che sarà al centro della giornata di venerdì.
“Si tratta - spiega Arianna Fermani, presidente della Sdi di Macerata- di un incontro che mira ad illuminare quello che costituisce, contemporaneamente, uno snodo fondamentale della riflessione storico-filosofica e una questione cruciale per le nostre vite. Proprio per questo, il nesso tra felicità e desiderio riguarda ciascuno di noi, ci interpella e ci chiama in causa in prima persona. Al fine di permettere la più ampia partecipazione possibile, abbiamo voluto proporre un incontro online, anche grazie alla collaborazione della Società Filosofica Italiana nazionale, che ha messo a disposizione la propria piattaforma, aperto a tutti gli interessati”. Per partecipare, è possibile collegarsi sul sito sfimacerata.wordpress.com. L’incontro, oltre ad essere rivolto a studenti e docenti dell’Ateneo, infatti, è aperto agli insegnanti e agli studenti delle scuole superiori della provincia di Macerata.
Macerata strappa una vittoria sofferta ma meritata, al termine di una partita combattuta, rimasta aperta fino all’ultimo punto e giocata con grande agonismo dalle due squadre. Il palazzetto della Rinascita Volley Lagonegro si è confermato caldo e la formazione di casa è riuscita a ribaltare tutto dopo il primo set conquistato dai biancorossi; sono stati bravi però i ragazzi di coach Castellano a non mollare e hanno prima mandato la gara al tie-break, poi vinto in un finale di fuoco.
LA CRONACA – Coach Castellano conferma il sestetto che ha superato Palmi: Casaro, Zornetta e Lazzaretto, Fall e Sanfilippo al centro, il Capitano Marsili, Gabbanelli libero. Per Lagonegro Vaskelis, Fioretti Armenante, Miscione e Pizzichini i centrali, Piazza palleggiatore e Fortunato libero.
Sempre avanti i biancorossi ad inizio del set ma un paio di errori permettono a Lagonegro di ribaltare 6-5. Gara in equilibrio, le squadre si inseguono poi arriva il break di Macerata: ace di Fall per il nuovo vantaggio, quindi Lazzaretto va a punto due volte, 11-14. Macerata mantiene il distacco anche nel finale e si prende il set: Marsili e Zornetta salvano sull’attacco di Lagonegro poi Casaro è il più lesto sotto rete; ci pensa sempre l’opposto biancorosso a firmare il 18-25.
La gara riparte con un bel recupero di Piazza che serve Vaskelis per il 5-4, Macerata insegue e ribalta: protagonista Fall al muro, i suoi punti valgono il 9-12. I biancorossi mancano l’occasione per scappare, il pubblico di casa carica i suoi e Lagonegro si ritrova agguantando il 17-17 con Molinari, time-out per coach Castellano. Finale tirato, padroni di casa avanti, Macerata accorcia ma si deve arrendere 25-22. Salgono agonismo e ritmo di gioco: i biancorossi non permettono a Lagonegro di scappare e con Lazzaretto recuperano 5-5, poi arriva anche il break per Macerata ma la gara resta equilibrata. Cresce Vaskelis e in diagonale trova il 15-14, i biancorossi commettono qualche errore di troppo e Lagonegro prova la fuga, 19-17.
I padroni di casa giocano sul vantaggio, i biancorossi annullano due match point poi chiude Vaskelis 25-23. Nuovo inizio di set combattuto, le squadre rispondono punto a punto, 6-6. Break Macerata che sale 8-12, Lagonegro reagisce: accorcia con un preciso diagonale di Armenante e completa il recupero con Vaskelis, 15-15. Una buona serie in battuta di Marsili favorisce il nuovo vantaggio biancorosso che allungano 15-19; Macerata gestisce nel finale e con il 21-25 rimanda tutto al tie-break.
Quiinto set in equilibrio 5-5, poi Lagonegro sbaglia in attacco: al cambio campo biancorossi avanti 6-8 grazie al tocco di Zornetta che anticipa il muro. Non mollano i padroni di casa e agguantano il 10-10, trovano anche il vantaggio 13-12 tra le proteste dei biancorossi per le decisioni dell’arbitro ma i ragazzi di coach Castellano reagiscono: ribaltano tutto con Fall e poi si prendono il set 13-15.
Arriva la sesta vittoria consecutiva, secondo posto confermato e un altro successo per 3-0 per la CBF Balducci HR: al Banca Macerata Forum le arancionere (rimaneggiate causa infortuni) archiviano in poco più di un’ora di gioco l’impegno non facile con la Pallavolo C.B.L. Costa Volpino, in una gara sostanzialmente guidata dall’inizio alla fine, con Fiesoli e compagne brave a contenere i tentativi di rientro della formazione lombarda che ci ha provato fino in fondo. MVP di giornata l’opposta Federica Stroppa, entrata a gara in corso e pronta a dare la spinta decisiva alle maceratesi. Top scorer Alessia Bolzonetti con 16 punti.
Coach Saja (premiato ad inizio gara dal direttore Lega Pallavolo Serie A Femminile, Enzo Barbaro, come Best Coach in A2 nella stagione 2022/23) parte con Bonelli-Korhonen, Mazzon-Civitico (Busolini ancora alle prese con il recupero dalla distorsione alla caviglia sinistra), Fiesoli-Bolzonetti (Vittorini ai box all’ultim’ore per un risentimento muscolare alla schiena), Bresciani libero. Per coach Cominetti in campo Dell’Orto-Boshnakova, Agazzi-Mazzoleni, Ghezzi-Lancini, Pacchiotti libero (in panchina il nuovo arrivo Alice Gay).
Nel primo set la CBF Balducci tiene il pallino del gioco in mano sin dall’avvio, sfruttando le difficoltà in attacco delle ospiti e spingendo con il servizio di Civitico e i colpi di Bolzonetti (6 punti) che valgono l’1-0. La schiacciatrice arancionera continua a martellare anche nel secondo set, firmando lo strappo decisivo nel cuore del parziale che porta le arancionere sul 2-0, nonostante i tanti cambi in corsa di Cominetti. Nel terzo set la C.B.L. Costa Volpino prova a tenere il passo arancionero ma deve cedere sotto i colpi di Stroppa MVP, Fiesoli (14) e Bolzonetti (16).
LA CRONACA
La CBF Balducci HR parte sotto 0-3 ma poi reagisce alla grande piazzando un parziale di 6-0 che vale il 6-3. Due muri di Mazzoleni riportano le lombarde a -1 (7-6), Fiesoli contrattacca il 9-6 ma poi non trova la riga (9-8) in lungolinea. Ne approfitta Lancini (10-10) ma Bolzonetti lavora bene a muro e mette a terra in contrattacco il nuovo +3 (13-10), Civitico il primo tempo del 15-11. Fiesoli tiene il +4 (17-13) e Bolzonetti mette l’ace del 18-13, Cominetti inserisce Rossi opposta e proprio lei firma il 18-16. Civitico riporta Costa Volpino a distanza da nove metri (20-16): il suo turno al servizio porta le arancionere sul 23-16: strappo decisivo, il parziale si chiude 25-19.
Buona partenza CBF Balducci HR nel secondo set (4-1), Cominetti tiene Rossi opposta e inserisce Magazza per Ghezzi, i colpi di Mazzoleni valgono il 5-5. Ora c’è più equilibrio (8-8), rotto dal muro di Fiesoli e dall’errori di Lancini (12-9): Saja mette dentro Stroppa per Korhonen. Costa Volpino non molla e riaggancia ancora (13-13) con il servizio insidioso di Lancini: si torna punto a punto, al centro entra Agbortabi per Agazzi (16-16) poi Bolzonetti in pipe e Stroppa a muro firmano il 20-17. Le lombarde non sfruttano due contrattacchi (23-20) e ancora Bolzonetti va a segno (24-20): chiude Mazzon 25-21.
Avvio stavolta equilibrato nel terzo set (6-6), Costa Volpino è in campo con la stessa formazione del terzo set e trova buone soluzioni in attacco approfittando anche del calo arancionero (7-10). La CBF Balducci HR ritrova subito la parità con Stroppa (10-10), Fiesoli si esalta ancora a muro (12-12) e Bolzonetti al servizio (14-12). Rientra Ghezzi stavolta per Lancini, le lombarde tornano di nuovo sotto (16-16) ma Rossi non trova il campo (18-16) e il successivo errore di Magazza vale il +3 (19-16) arancionero. Agbortabi firma a muro il nuovo -1 (22-21) ma Stroppa contrattacca il 24-21: chiude Mazzon in primo tempo 25-22.
La Maceratese di mister Pagliari inanella il secondo successo di fila contro una Sangiustese a caccia di punti. Il gol di Minnozzi arriva al termine di un primo tempo dominato dai biancorossi, costretti a difendere durante una ripresa più sofferta.
La Maceratese ha la meglio fin dal prime battute, con la conta dei calci d’angolo battuti che arriva a 7 prima del rintocco della mezz’ora. Un dominio biancorosso che si traduce nel sorpasso grazie alla magia di Minnozzi (38’) su punizione a pochi minuti dal duplice fischio. Si va a riposo sull’1-0.
Nella ripresa gli ospiti cambiano marcia e scendono in campo determinati a ribaltare il risultato. Gagliardini viene chiamato in causa sempre più spesso e il ritmo della Sangiustese cresce fino alle fasi finali. Finale al cardiopalma, con la Maceratese che divora un paio di occasioni per mettere in cassaforte il risultato, spezzato dal triplice fischio che consegna l’intera posta in palio ai padroni di casa.
Appuntamento per mercoledì 22 novembre presso il Teatro Don Bosco di Macerata per la presentazione e inaugurazione del nuovo Polo per l’infanzia ZeroSei.
La nuova struttura è il primo dei due lotti progettuali dell’intervento dell’“ABF Hub Educativo 0-11” di Sforzacosta ideato e promosso dalla Andrea Bocelli Foundation stessa in collaborazione con il comune di Macerata. Saranno presentati alla comunità gli spazi in cui avranno sede asilo nido e scuola dell’infanzia.
Il Polo è stato consegnato in 150 giorni di cantiere, come già avvenuto per le scuole donate dalla Fondazione alle comunità di Sarnano, Muccia e Camerino a partire dal 2018.
La ricostruzione di questa struttura è parte fondamentale e integrante del progetto di più ampio respiro che ha come focus la riqualificazione urbana del quartiere di Sforzacosta, con la creazione di un vero e proprio centro di incontro creativo e culturale per l’intera comunità.
L’evento di presentazione si svolgerà presso il Teatro Don Bosco di Macerata a partire dalle ore 11, dove interverranno i vertici ABF insieme al Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e al team multidisciplinare che ha lavorato alla progettazione e alla costruzione del Centro.
Proprio per il 22 novembre, il Il comandante della polizia locale di Macerata Danilo Doria ha firmato un’ordinanza relativa alla regolamentazione temporanea della circolazione per l’inaugurazione del “Centro ZeroSei”, in via Natali, a Sforzacosta.
Il provvedimento prevede dalle 7:00 alle 11:00 e comunque fino al termine della cerimonia, in via Natali, l’istituzione temporanea di segnaletica verticale di “senso vietato”, eccetto autorizzati, da porre all’intersezione con borgo Sforzacosta; la direzione obbligatoria dritta per entrambi i sensi di marcia all’intersezione con borgo Sforzacosta; il parcheggio consentito e riservato agli autorizzati dall’ingresso del lato di borgo Sforzacosta fino all’area di sosta antistante il “Centro Zerosei” e il divieto di sosta con rimozione coatta, eccetto autorizzati, su tutta l’area di parcheggio antistante il “Centro ZeroSei”.
Sono previsti inoltre, dalle 8:00 alle 14:00 e comunque fino al termine della manifestazione, in viale Don Bosco, il divieto di sosta con rimozione coatta, eccetto autorizzati, dall’incrocio con via Alighieri fino a piazza XXV Aprile e, in via Alighieri, il divieto di sosta con rimozione coatta, eccetto autorizzati e posti riservati alla ricarica dei veicoli elettrici, dall’incrocio con viale Don Bosco fino alla rotatoria con via Alfieri.
Oggi, a cinque anni dalla diagnosi di tumore, l'82% dei bambini e l'86% degli adolescenti sono in vita e tre bambini su quattro guariscono completamente, mentre settant'anni fa la mortalità era del 100%. È il dato del progresso nella cura delle malattie oncologiche pediatriche emerso durante la conferenza organizzata dal Lions Club Macerata Host con il patrocinio del Comune di Macerata.
Alla presenza del vicesindaco Francesca D'Alessandro, del consigliere regionale Anna Menghi, e del consigliere dell'Ordine dei Medici della provincia di Macerata Gian Luigi Innocenti, il folto pubblico intervenuto ha potuto ascoltare realtà e prospettive dell'oncologia pediatrica dalle dottoresse Martina Fornaro, direttrice UOC Pediatria dell'Ospedale di Macerata, Paola Coccia, direttrice SOsD Oncoematologia pediatrica dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, ed Enrica Fabbrizi, responsabile UOSD Pediatria dell'Ospedale di Civitanova Marche.
È imprescindibile investire nella ricerca per ottenere risultati sempre più efficaci e, anche se il cardine delle terapie è ancora rappresentato dalla radioterapia e dalle chemioterapie, la novità è costituita dai farmaci target, "intelligenti", perché consentono trattamenti sempre più personalizzati, una maggiore efficacia della terapia e un minor impatto in termini di tossicità.
Inoltre, l'immunoterapia cellulare aumenta le prospettive di guarigione dei giovanissimi pazienti. L'approccio integrato alla cura, infine, significa tenere in considerazione che nel percorso di guarigione incidono anche la cura dell'ambiente e il sostegno globale ai bambini e alle loro famiglie, in momenti di grande fragilità.
Alla tavola rotonda seguita alle relazioni hanno portato il proprio contributo la dottoressa Silvia Battistoni, dirigente medico dell'ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Civitanova Marche, in rappresentanza del primario Filiberto Di Prospero, per parlare del progetto del centro di oncofertilità, Luisiana Perini della Onlus Progetto G.a.i.a. di Civitanova Marche, e Beatrice Venanzetti, caposala del reparto di oncologia dell'ospedale di Macerata e vicepresidente dell'associazione OrchiDee di Corridonia.
"La lotta al cancro infantile e il sostegno all'oncologia pediatrica sono azioni che vedono il Lions International impegnato a livello mondiale attraverso una rete di quasi un milione e mezzo di soci nel mondo", spiega Massimo Serra presidente del Lions Club Macerata Host, che aggiunge: "Ringrazio tutti i soci del Club che si sono impegnati per la splendida riuscita di questa iniziativa. Servire è il nostro principio ispiratore, per questo siamo al fianco di cittadini, enti e associazioni con obiettivi molto concreti: la salute pubblica, la sensibilizzazione alla prevenzione, la raccolta di fondi per la ricerca e l'acquisto di strumenti utili alla diagnostica".
Si è svolto giovedì 9 novembre il viaggio al centro delle istituzioni italiane ed europee degli studenti iscritti ai percorsi “Economico-Giuridico” e in “Beni culturali e Turismo” del Liceo “G. Leopardi” di Macerata.
Accompagnati dai proff. Canullo, D’Amico, Farinelli e Giuttari, gli alunni si sono infatti recati a Roma per visitare il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. È stato così possibile entrare in contatto con la vasta collezione di opere d’arte contemporanea lì esposta, nata nel 2000 su iniziativa dell’allora Segretario Generale Amb. Umberto Vattani, e con alcuni tra i documenti più preziosi custoditi all’interno dell’Archivio storico della Farnesina.
Nel pomeriggio, mentre gli studenti del percorso in “Beni culturali e Turismo” attraversavano la città alla ricerca dei luoghi del potere, dal Palazzo di Giustizia a Palazzo Madama, da Montecitorio a Palazzo Chigi sino al Quirinale, gli alunni del “Giuridico-Economico” si sono recati all’Europa Experience David Sassoli, dove hanno simulato, attraverso un gioco di ruolo, i lavori interni del Parlamento europeo. Una giornata ricca di emozioni, con il privilegio di poter accedere all’interno di istituzioni che governano i processi decisionali italiani ed europei.