In occasione dell’anniversario dei massacri delle Foibe, eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra, da domani, giovedì 8 febbraio, fino a domenica 10, si svolgeranno delle celebrazioni in tutte le Marche.
Al Cinema Italia di Macerata, alle ore 21:00, si terrà la proiezione del film “Red Land (Rosso Istria)”, durante la quale interverranno Giuliano Piccini, esule da Lussino, e Luciano Hinna, esule da Zara.
A Fermo, venerdì 8, alle ore 21:00, si terrà una fiaccolata silenziosa presso Largo Vittime delle Foibe, con le testimonianze di Diego Zandel e Orazio Zanetti Monterrubbianesi.
Ad Ascoli Piceno, domenica 10, alle ore 17.30, si terrà il Corteo regionale con partenza alla stazione ferroviaria e arrivo in Piazza del Popolo.
Si è svolta in Ancona la prima fase del Campionato Regionale di società assoluto e giovanile di corsa campestre 2019 che qualificherà gli atleti e i club che accederanno ai Campionati Italiani, in programma a Venaria Reale (TO) il 9 e 10 marzo, e la squadra dell’Atletica AVIS Macerata ha esordito con ben quattro successi e tre podi, con ragazzi già in buona forma e nuovi protagonisti.
Nella categoria ragazze in bella evidenza una coppia di giovanissime di grande interesse: Elisa Marini e Anna Mengarelli, arrivate nell’ordine, che hanno condotto a turno la gara, svoltasi sulla distanza dei 1500 metri, mettendo in mostra un notevole talento per la specialità. La Marini poi si era già messa in luce come marciatrice, vincendo la prima gara indoor dell’anno nella 2 km. La coppia ha dettato il ritmo nel difficile percorso dello stadio Conti e non c’è stata storia per le altre; nella stessa gara all’undicesimo posto per Cecilia Costantini. Fra le cadette buona prova per Emma Baldoni sesta classificata e Serena Giorgetti al settimo posto.
Un bel gruppo di fuoco AVIS nei cadetti con l’esordiente Musawir Ali, argento nella prova dei 2500 metri, che ha già ha posto la sua candidatura per la formazione della squadra Marche in vista degli Italiani. Bella gara anche di Libero Samuele Marino e Leonardo Storani rispettivamente terzo e quarto, anche loro in corsa per un pass per Torino; buone anche le prove di Marco Pallotta nono, Cristian Foglia tredicesimo e Bernardo Matcovich quindicesimo.
Vittoria solitaria di Margherita Forconi esordiente nella categoria allieve, un oro importante che la ripaga per il suo impegno serio ed appassionato. Oro anche per Ilaria Piottoli nella categoria junior, dove la primatista marchigiana assoluta dei 3000 siepi ha dominato la prova sulla distanza dei 5 km., con le compagne di squadra Chiara Cecchini e Giulia Caligiana rispettivamente quarta e quinta.
Fra gli juniores maschi, vittoria in una gara molto combattuta di Barkinden Mamadou Diallo, con Andrea Virgili al quarto posto, Giacomo Antonino Marino al settimo e Nicholas Gironelli al nono. Da segnalare fra gli allievi su 5 km il nono posto di Pietro Rubini, in progresso in questa specialità.
Pasquale Bosco non è più l’allenatore della Menghi Shoes Macerata. Il tecnico ha deciso di rassegnare le dimissioni dopo la sconfitta di Lagonegro, dove i maceratesi hanno perso 3 a 1. La società ha deciso di accettare le dimissioni del coach e lo ringrazia pubblicamente per il lavoro svolto in questo percorso con la maglia biancoverde. Bosco lascia il segno a Macerata per le sue doti umane e per l’alta professionalità e la società intende rivolgergli il migliore in bocca al lupo per il proseguo della sua carriera. Nelle prossime ore verrà individuato il nuovo allenatore che avrà il compito di lavorare al meglio per un rush finale di stagione che i biancoverdi si aspettano più positivo possibile.
«Macerata li ha visti partire e ritornare, ha saputo tenerli a suo modo accanto a sé con il suo narrarsi leggero e il disegnarsi in trame sottili e imperfette»: è un legame indissolubile quello tra Macerata e i fotografi Carlo, Alfonso e Carlo junior Balelli, che Emanuela, figlia di quest’ultimo e presidente del “Centro studi Carlo Balelli per la storia della fotografia” ha descritto in modo evocativo e poetico nel suo intervento all’ultima conviviale organizzata dal Rotary Club di Macerata.
Oltre a lei erano presenti il vice presidente Nicola Di Monte e il consigliere Angelo Biagiola.
Al centro della serata, le magnifiche istantanee che dal 28 giugno al 30 settembre scorso sono state protagoniste, a Palazzo Ricci, della mostra “Macerata e la fotografia dei Balelli. Itinerario per immagini nel Centro storico. 1898 – 1960”, che ha avuto, tra gli altri, il sostegno del Club.
«La rassegna ha rappresentato un’importante attrattiva della città, che vuole confermarsi cuore pulsante e polo culturale per tutta la provincia: proprio questa finalità ci ha spinto, come Rotary Club, ad essere partner dell’iniziativa», ha affermato il presidente Stefano Quarchioni.
«Gli scatti documentano i cambiamenti avvenuti nel Capoluogo nell’arco di diversi decenni, e costituiscono una memoria da consegnare alle generazioni future affinché conservino la storia del passato, altrimenti destinato a svanire nel nulla - ha proseguito -. I giovani di oggi, ma non solo loro, sono sempre più coinvolti dal ritmo crescente della vita moderna e dai tempi imposti dai social media: tutti sembrano dimenticare più in fretta, rischiando così di rimanere senza radici».
Radici che riaffiorano e si ritrovano anche grazie ai progetti che il Centro studi promuove: «Da tempo - ha rivelato Emanuela Balelli - come Ente accarezzavamo l’idea di realizzare una mostra fotografica sul Centro storico maceratese, luogo fisico dove la dinastia dei Balelli ha operato e al quale, dopo le tante esperienze altrove, sono sempre tornati. Il fondo - ha spiegato - è subito apparso cospicuo e interessante, e da questo corpus fotografico sono state selezionate le immagini più significative, eseguite da Alfonso e da mio padre Carlo tra il 1898 e il 1960, che restituiscono un panorama complesso e in continua evoluzione, con evidenti trasformazioni architettoniche, culturali e anche sociali, in cui la storia della famiglia si intreccia a quella della città e della fotografia».
Venerdì 8 e sabato 9 febbraio, alle 21, con Macbettu di Alessandro Serra prosegue la stagione del Teatro Lauro Rossi promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata e dall’AMAT in collaborazione con la Regione Marche e il MiBAC.
Macbettu è lo spettacolo vincitore del prestigioso Premio Ubu 2017 e del Premio ANCT 2017 (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro), osannato dalla critica e amato dal pubblico, reduce dai recenti successi in Argentina è un vero cameo, da vedere, organizzato registicamente con la consapevolezza lucida del testo shakespeariano metafora della violenza fine a se stessa, ma soprattutto interessante per l’autonomia di azione e di estetica, per come esce dai percorsi risaputi della nuova scena italiana. È una produzione che nasce con Sardegna Teatro in collaborazione con Compagnia Teatropersona, una rilettura originale del Macbeth di Shakespeare in lingua sarda con sovratitoli in italiano.
"Siamo molto felici di avere a Macerata uno spettacolo tanto prestigioso e riconosciuto tra le migliori produzioni di questi anni. - afferma Stefania Monteverde assessore alla Cultura del Comune di Macerata.- L'idea nasce anche nell'ambito della rete delle città finaliste a Capitale Italiana della Cultura 2020, nella volontà di scambiare progetti culturali. Infatti, Macbettu nasce a Nuoro, una delle dieci città finaliste insieme a Macerata, con cui si sono avviate collaborazioni con lo spirito di promuovere le nostre città su scala nazionale".
Lo spettacolo al Teatro Lauro Rossi viene presentato anche nell'ambito del progetto Waiting For Mof19/Rossodesiderio che anticipa un tema della prossima stagione 2019 del Macerata Opera Festival, il Macbeth di Giuseppe Verdi.
Imperdibile l'appuntamento "Gente di Teatro" sabato 9 febbraio alle 17.30 alla Biblioteca Mozzi - Borgetti, l'incontro del pubblico con gli attori della compagnia per parlare dello spettacolo e scoprire il lavoro di produzione, un'occasione per conoscere e approfondire, aperto a tutti e gratuito.
Il Macbeth di Shakespeare recitato in sardo è, come nella più pura tradizione elisabettiana, interpretato da soli uomini. L’idea nasce nel corso di un reportage fotografico tra i carnevali della Barbagia. I suoni cupi prodotti da campanacci e antichi strumenti, le pelli di animali, le corna, il sughero. La potenza dei gesti e della voce, la confidenza con Dioniso e al contempo l’incredibile precisione formale nelle danze e nei canti. Le fosche maschere e poi il sangue, il vino rosso, le forze della natura domate dall’uomo. Ma soprattutto il buio inverno.
Sorprendenti le analogie tra il capolavoro shakespeariano e i tipi e le maschere della Sardegna.
La lingua sarda non limita la fruizione ma trasforma in canto ciò che in italiano rischierebbe di scadere in letteratura. Uno spazio scenico vuoto, attraversato dai corpi degli attori che disegnano luoghi ed evocano presenze. Pietre, terra, ferro, sangue, positure di guerriero, residui di antiche civiltà nuragiche. Materia che non veicola significati, ma forze primordiali che agiscono su chi le riceve.
Gli attori in scena sono Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Andrea Carroni, Giovanni Carroni, Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice Montervino. La traduzione in sardo e la consulenza linguistica è di Giovanni Carroni, la collaborazione ai movimenti di scena di Chiara Michelini, le musiche pietre sonore di Pinuccio Sciola, regia, scene, luci e costumi di Alessandro Serra. La produzione è realizzata con il sostegno di Fondazione Pinuccio Sciola, Cedac Circuito Regionale Sardegna.
Si tratta di un organismo consultivo per l’archiviazione dei documenti relativi alle stragi terroristiche.
La Presidenza del Consiglio, Segretariato Generale, ha nominato Luigi Lacchè, ordinario di storia del diritto dell’Università di Macerata, membro del Comitato consultivo di esperti chiamati a sovrintendere alle attività di versamento all’Archivio centrale dello Stato di documentazione declassificata relativi ai fatti delle stragi terroristiche, da piazza Fontana a Milano nel 1969 a quello del rapido 904 del 1984.
Si tratta di un comitato consultivo chiamato ad operare su una materia molto delicata - stragi, deviazioni dei servizi segreti, ecc. - e fondamentale per la conoscenza di pagine tragiche della storia italiana di alcuni decenni fa.
Ammontano a oltre quattro milioni di euro gli assegni vitalizi distribuiti dalla Regione Marche agli ex consiglieri nell'anno 2018. Si tratta di un beneficio distribuito a un totale di 114 politici, di cui 19 maceratesi.
A questo numero vanno aggiunti poi i familiari dei consiglieri scomparsi, che percepiscono il 60% della loro indennità sotto forma di reversibilità: in totale trentasei tra vedove o altri aventi diritto.
I BENEFICIARI - Per incassare l'assegno è sufficiente aver rivestito per uno o più mandati cariche pubbliche in regione (minimo 5 anni, ndr) e aver compiuto i 60 anni di età. Il totale delle somme distribuite nel 2018 ammonta a 4 milioni e 300 mila euro: gli importi lordi mensili, invece, variano da un minimo di 780 euro a un massimo di 4.578 euro.
Queste cifre sono consultabili all'interno del sito della Regione Marche in ottemperanza alle direttive sulla trasparenza.
FOCUS SU MACERATA - A livello provinciale a percepire l'assegno più "pesante" è l'ex assessore e vicepresidente nella giunta Spacca (2005/2010, ndr) Pietro Marcolini con ben 54.936 euro. All'ex sottosegretario della medesima giunta, Adriano Ciaffi spettano 32.060 euro lordi all'anno.
Tra i beneficiari anche l'ex sindaco di Macerata Giorgio Meschini (22.720 euro lordi).
Di seguito gli altri maceratesi che incassano vitalizi: Carlo Latini (47.515), Cesare Procaccini (44.218), Gianfranco Formica incassa (40.097), Fabrizio Grandinetti (35.816), Stelvio Antonini (32.322 euro), Cataldo Modesti (27.959), Ferdinando Foschi (23.053), Maria Assunta Brachetta (22.720), Antonio Canzian (22.720), Enzo Marangoni (17.040).
Tanti sono i civitanovesi presenti nella lista dei 114: l’ex vice-sindaco Giulio Silenzi percepisce 44.989 euro, Ottavio Brini 37.561, Galliano Micucci 30.768 (padre di Francesco, attuale consigliere regionale del Pd), Giuseppe Cerquetti 27.086, Ivo Costamagna 20.812, Erminio Marinelli 22.720.
L’assegno di reversibilità è stato, infine, assegnato alle famiglie di: Lorenzo Marconi (32.322), Romualdo Clementoni (24.469), Rodolfo Tambroni (22.749), Guido Bianchini (16.584), Luigi Cristini (16.584), Vincenzo Palmini (16.584) e Claudio Bruno Corvatta (15.712).
Si è svolto ieri sera, lunedì 4 febbraio, alle ore 21:00, l’incontro con Pierluigi Castagnetti, esponente della Democrazia Cristiana, all’Hotel Claudiani di Macerata.
All’incontro, organizzato dal Circolo Aldo Moro, hanno partecipato oltre 150 persone. Una sala gremita per ricordare Luigi Sturzo ai 100 anni dall’Appello ai Liberi e Forti. “Un buon segnale – spiegano gli organizzatori -, vista la grande partecipazione di pubblico, che sta a significare che non tutto è perduto.”
Una mattina tutta dedicata all’Erasmus, il più importante programma di scambi europei, è quella organizzata per domani, 6 febbraio, dall’Università di Macerata: 810 posti-scambio disponibili, 195 università europee partner di UniMC, 21 paesi tra cui scegliere per trascorrere dai tre ai dodici mesi di esperienza all'estero. Il bando Erasmus rappresenta una delle opportunità più accessibili e popolari per imparare una lingua straniera e vivere in una città universitaria europea, con il sostegno di una borsa di studio.
L’appuntamento è per le 11 all’Auditorium Unimc in via Padre Matteo Ricci. Dopo i saluti del rettore Francesco Adornato e della delegata alla relazioni internazionali Benedetta Giovanola, prenderanno la parola i delegati Erasmus dei cinque Dipartimenti. Saranno, quindi, presentati il bando Erasmus studio, che quest’anno scade il 28 febbraio, e il bando Erasmus Traineeship, che permette di ottenere borse per tirocini in enti e aziende estere. Nel corso della giornata e dell’aperitivo conclusivo, i partecipanti potranno conoscere alcuni studenti che racconteranno la propria esperienza e incontrare i volontari dell’Associazione Macerasmus, pronti a fornire dritte e consigli pratici per togliere dubbi e incertezze.
Dall’inizio di quest’anno è in vigore la riforma dei Reparti territoriali della Guardia di Finanza. Concepita per garantire una più diffusa presenza delle Fiamme Gialle sul territorio nello svolgimento della mission di polizia economico-finanziaria a tutela del bilancio pubblico, delle Regioni, degli Enti locali e dell’Unione Europea, la revisione fa seguito a quella che, a partire dal 2018, ha interessato i Reparti Speciali del Corpo rendendoli più snelli e operativi anche al fine di fornire maggiore collaborazione alle Authority di riferimento (Autorità Nazionale Anticorruzione, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Autorità Garante per la Privacy, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente e Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni).
Tra le novità introdotte con la nuova riforma, vi è l’istituzione del nuovo Gruppo territoriale alla sede di Macerata.
Posto alle dirette dipendenze del Comando Provinciale, opera assicurando una più efficace funzione di indirizzo e coordinamento dell’attività svolta, nell’ambito del territorio provinciale, dalle Compagnie (di Macerata e Civitanova Marche) e Tenenze (di Camerino e Porto Recanati) dipendenti.
Al comando del neo costituito Gruppo di Macerata, è stato temporaneamente posto il Ten.Col. Andrea Magliozzi, che continua anche nel comando del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Macerata.
Con l’aumento dei corsi di addestramento presso l’Accademia di Bergamo e la Scuola Ispettori e Sovrintendenti dell’Aquila saranno prossimamente assegnati a tutti i Reparti giovani Ufficiali ed Ispettori laureati che saranno successivamente chiamati a frequentare, presso le varie scuole di post-formazione ed alta specializzazione (Scuola P.E.F. del Lido di Ostia, Scuola Alpina di Predazzo, Scuola Nautica di Gaeta e di Addestramento Specialistico di Orvieto) specifici corsi per elevare, ancor di più, il livello di preparazione tecnico-professionale.
L’intento della recentissima riforma è evidente: non solo l’innalzamento della qualità della presenza dei Reparti sull’intero territorio, ma anche e soprattutto la crescita dei livelli di responsabilità, compiuto con l’affidamento di tutte le unità operative a militari di qualificata competenza.
La riforma, insomma, attuata proprio nell’anno in cui il Corpo festeggia i 245 anni dalla sua fondazione, giunge dopo l’istituzione della polizia economico-finanziaria avvenuta con il Decreto Legislativo 19 marzo 2001 n. 68 e risponde all’esigenza di adeguare la struttura ordinativa della Guardia di Finanza alle sempre maggiori richieste d’intervento istituzionale dettate dall’attuale contesto socio-economico.
Domani (mercoledì) le semifinali. Sabato a Macerata l’atto conclusivo. Pallavolo Macerata ed Helvia Recina a braccetto nell’organizzazione nel ricordo di due figure storiche: Adrio Giacomini e Tito Antinori.
Si scaldano i motori per la Coppa Marche di serie C. Domani sera (mercoledì) le semifinali e poi sabato le due finalissime. Nel maschile la Banca Macerata Medea se la vedrà contro Montesanto mentre l’altra semifinale sarà tra Civitanova e Agugliano.
Le due vincenti si sfideranno sabato pomeriggio alla Fratelli Cervi di Macerata. Poi appena finita la finale femminile (che si disputerà alla Marpel Arena) ci saranno le premiazioni della manifestazione.
Pallavolo Macerata ed Helvia Recina a braccetto nell’organizzazione dell’evento tanto atteso per il popolo del volley e in particolare per il mondo della serie C: in palio il Trofeo Adrio Giacomini tra gli uomini e il Trofeo Tito Antinori per le donne.
Adrio Giacomini e Tito Antinori che hanno rappresentato la storia delle due società maceratesi: Giacomini fondatore e storico presidente della Montalbano Volley (attuale Pallavolo Macerata) e Tito Antinori storico protagonista delle arancioni di Villa Potenza.
Secondo appuntamento organizzato dagli Amici dello Sferisterio presso la sala Biblioteca della Società Filarmonico Drammatica domani 6 febbraio alle ore 18. Con Fabio Sileoni e Pietro Molini si parlerà di Nicola Benedetti e "l'ombra" di Banco nel Macbeth di Giuseppe Verdi.
L'opera tratta dalla " spettacolosa tragedia di Shakespeare" definita dal Maestro stesso "una delle più grandi creazioni umane" debuttò a Firenze nel marzo 1847.
Sarà l'occasione per scoprire la figura del basso Nicola Benedetti che a Firenze ricoprì per primo il ruolo di Banco. Benedetti, nato a Pollenza (MC) nel 1821, cantò in Italia e all'estero e ottenne sempre ottimi successi.
Dieci studenti provenienti dalla Vocational School e dalla Mindge School di Taicang (Cina), accompagnati da due docenti e dai promotori dello scambio culturale Dario Marcolini della Vc Soccer e la Dott.ssa Sue Su, lunedì 28 gennaio sono stati ospiti dell’Istituto di Istruzione Superiore Matteo Ricci di Macerata. Accolti dal Dirigente Scolastico Rita Emiliozzi, dal Vicario prof. Dario Matteucci, dalle Prof.sse Alessandra Gattari (referente del progetto), Marilena Pacioni e Giulia Compagnucci, i giovani si sono confrontati con i colleghi marchigiani partecipando alle attività laboratoriali dell’indirizzo Chimica-Materiali e Biotecnologie seguiti dalla Prof.ssa Elisabetta Crucianelli, cui ha fatto seguito il bellissimo spettacolo delle pregevoli voci di interpreti pop presenti nelle classi e del corpo di ballo della Scuola, preparato dalla Prof.ssa Loretta Bianchini.
Una interessante e interattiva lezione di inglese-cinese tenutasi con gli studenti del 3M, grazie alla disponibilità della Prof.ssa Manuela Bruscantini, ha consentito di scambiare informazioni in merito a usi, costumi e prassi scolastiche. Non poteva mancare un bel momento conviviale con l’apprezzamento della cucina marchigiana evidenziata in tutta la sua ricchezza da fumanti porzioni dei noti “vincisgrassi”, tanto lontani dalla tradizione orientale quanto graditi.
Nel pomeriggio la delegazione di Taicang è stata accompagnata dalle Professoresse Rossella Vicentini e Carolina Rubio Lliarte a visitare gli splendidi ambienti della Biblioteca comunale “Mozzi-Borgetti” dove Andrea Ferroni e Claudio Concas hanno reso possibile la visione di antichi e preziosi volumi, gelosamente conservati. “Ciceroni” per l’occasione cinque studentesse della classe 3M-Indirizzo Turismo: Elena Bellesi, Margherita Muzi, Marina Sissi di Paolo, Maddalena Fiorentini e Letizia Ciucani che simpaticamente hanno regalato agli amici cinesi parte del loro tempo, in attesa di incontrarli ad Aprile quando una delegazione del “Ricci” volerà a Taicang.
Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del consigliere regionale, Francesco Micucci, in merito all'ospedale unico di Macerata/Pieve, in replica alle affermazioni del sindaco di Civitanova, Ciarapica (leggile qui):
"La scelta dell’ospedale unico a Macerata/Pieve porta la firma di Ciarapica che, alla Conferenza dei sindaci decisoria sulla collocazione della struttura, votò per la Pieve, senza rendersi conto che in quella sede e con il suo voto veniva deciso anche il futuro assetto sanitario della sua città, con l’ospedale cittadino destinato a svilupparsi solo come dipartimento delle emergenze. Mentre dava il via libera Ciarapica dichiarava (sulla stampa il 28 ottobre 2017) che la scelta della Pieve “era un giorno felice, positivo. È un grande risultato”.
Parole che non possono essere cancellate né dimenticate nelle analisi postume, perché definiscono le sue responsabilità rispetto all’oggi e al futuro della sanità a Civitanova.
Nei mesi successivi al voto sulla Pieve infatti, e per oltre un anno, non è mai stata una preoccupazione di Ciarapica adoperarsi per modificare i criteri che avevano portato l’ospedale unico alla Pieve. Adesso che la partita è chiusa e che il sindaco di Macerata Carancini gli ha dato scacco matto su tutti i fronti, si scopre paladino dell’ospedale di Civitanova e per carpire facile consenso elettorale arriva perfino a screditarlo, con i suoi allarmismi basati sui “corre voce” circa inesistenti trasferimenti di servizi o strumentalizzando inderogabili pensionamenti, e agisce con la stessa inadeguatezza e irresponsabilità con cui ha approcciato la questione dell’ospedale unico.
Senza star qui a ricordare tutte le volte che Ciarapica ha cambiato idea sulla vicenda, eccolo ora cavalcare in chiave elettorale il tema della sanità nella maniera più becera perché non si fa scrupolo di strumentalizzare l’ospedale di Civitanova per recuperare i gravi errori commessi e che ha capito con un anno di ritardo.
Quanto alle sue dichiarazioni circa presunti depotenziamenti, corroborati dal suo solito stile basato su “sospetti”, quindi allo stesso livello dei ‘corre voce’ di cui sopra, già ha risposto nei giorni scorsi il direttore di Area Vasta Maccioni, sbugiardando il sindaco dati alla mano.
Investimenti sono stati e saranno ancora fatti all'ospedale di Civitanova, i medici verranno sostituiti ed i servizi confermati. Attraverso il nuovo Piano Sanitario proveremo poi, nel rispetto della normativa vigente, a garantire anche per il futuro il maggior numero di servizi possibile per un territorio vasto come quello della costa maceratese.
Per ora non si vede in Ciarapica nessuna strategia né credibilità, ma solo tanta smania di costruirsi una carriera politica, magari in Regione, maneggiando il tema della salute".
Niente è scontato nello sport, infatti la scorsa settimana qualche piccola preoccupazione c’era stata per la partecipazione di Elisabetta Vandi, dell'Atletica AVIS Macerata, ai Campionati Italiani junior indoor, dove la forte atleta avisina era la favorita d’obbligo, forte del record italiano dei 400 (53”24) ottenuto lo scorso anno ai Campionati del Mondo junior a Tampere (FIN); poi però una volta in campo anche questa piccola nuvoletta è svanita. Infatti Elisabetta, con una batteria prudente il sabato si è potuta controllare e ha corso facile e fluida per verificare le sue attuali condizioni chiudendo in 56”53.
Domenica, in finale, correndo in quinta corsia, che nelle gare indoor, sempre molto concitate, è una posizione molto importante, ha potuto controllare la gara e con un secondo giro super ha vinto alla grande con un ottimo 54”77, lasciando il secondo posto alla bresciana Alessandra Bonora seconda in 56”07, con Letizia Tiso della Bracco Atletica terza con lo stesso tempo.
Un oro importante quello che apre la stagione 2019 perché a breve ci saranno i Campionati Italiani assoluti e incontri internazionali giovanili da onorare. Ma in gara era atteso anche Nicola Cesca nei 60 ostacoli promesse che con un bellissimo percorso gara: secondo in batteria in 8”25, secondo anche in semifinale in 8”14 ha trovato però una difficilissima finale, molto equilibrata. Alla partenza in quarta corsia ha avuto un avvio fulmineo ma con otto atleti che lottano spalla a spalla, racchiusi in pochissimi centesimi, sono bastati piccoli contatti nel passaggio degli ostacoli a modificare la classifica finale che ha visto il bravo ostacolista bianco-rosso al sesto posto con il tempo di 8”17. La gara è brevissima, basta un niente e non c’è più tempo per recuperare. Ma anche lui potrà giocarsi altre chance ai Campionati Italiani assoluti in programma sempre in Ancona fra 15 giorni.
Entra nel vivo anche nelle Marche la campagna congressuale in vista delle primarie del 3 marzo per la scelta del prossimo segretario nazionale del Partito Democratico. Giovedì 7 febbraio alle 21 il candidato alla segreteria nazionale del PD, Maurizio Martina, sarà a Macerata all'Ostello Ricci per presentare la sua candidatura e incontrare cittadini e sostenitori.
"Un'occasione per discutere sulle proposte per il Paese e per il PD e per promuovere un confronto libero tra prospettive e idee differenti capaci di ritrovarsi insieme, anche dopo le primarie, in uno spirito unitario e costruttivo, senza nostalgia o rancore, guardando al futuro e con l'intento di coinvolgere le idee e le energie di tutti."
Quattro persone di origine rom avrebbero compiuto 20 furti in abitazione in varie zone d'Italia prendendo di mira soprattutto anziani.
Sono stati arrestati a Teramo dai carabinieri della compagnia di Osimo sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Ancona per l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione pluriaggravati.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Numana e coordinate dalla Procura di Ancona. I colpi contestati sono stati messi a segno in varie province delle Marche (Ancona, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata), dell'Abruzzo (Chieti, Teramo), del Molise (Campobasso), dell'Emilia Romagna (Ravenna) e del Lazio (Frosinone).
Giovedì 7 marzo, alle 17, alla sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, si terrà il terzo incontro del ciclo di conferenze “Il racconto e il falò, quando il Paesaggio diventa un personaggio letterario”. Filo rosso di congiunzione di tutti gli appuntamenti previsti è il rapporto tra letteratura e paesaggio e si parlerà di come i luoghi e le ambientazioni influiscano sulle vicende narrate all’interno dei tanti capolavori di cui è costellata la storia della letteratura.
Protagonista del terzo appuntamento sarà Nikica Mihaljević, professoressa di letteratura italiana dell’Università di Spalato (Croazia), che presenterà un intervento dal titolo “Una, nessuna o mille tutte le città di Gabriella Kuruvilla.”
Spesso la letteratura italiana contemporanea, inclusa l’opera di Kuruvilla, ci fa riflettere sull’ipotesi che, con gli anni, lo spazio urbano diventa il soggetto in cui le vite dei residenti si rispecchiano. L’osservazione di una città, quindi, rivela, ai lettori-visitatori, le molteplici caratteristiche dei suoi abitanti e viceversa. Questa osservazione diventa ancor più interessante e ricca di spunti originali quando a farla è un’autrice come Gabriella Kuruvilla, tra le più interessanti scrittrici appartenenti all’ambito della letteratura italiana contemporanea, la quale, nella sua opera, affronta frequentemente i temi di migrazione e interculturalità e se ne è già parlato in un precedente incontro, sempre di Italia Nostra, in cui è stato presentato il libro dal titolo “The center cannot hold, quattro scrittrici migranti interpretano i malanni moderni” scritto proprio da Nikica Mihaljević insieme con Sonja Carić.
Quello di giovedì 7 febbraio sarà il terzo di una serie di otto appuntamenti a cadenza settimanale che si susseguiranno fino al prossimo 13 marzo. Il ciclo di conferenze è organizzato dalla sezione maceratese di Italia Nostra insieme al Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Macerata, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata. Tutti gli incontri sono accreditati come eventi formativi presso l’ordine degli architetti della provincia di Macerata.
Più di 200 milioni di persone in tutto il mondo fanno uso di droga per cui in ogni angolo dovremmo trovare materiali informativi che trattano questo argomento, tanto da controbilanciare l’effetto devastante di queste sostanze “tanto di moda” al giorno d’oggi. Infatti già negli anni ’60, il filoso e umanitario L. Ron Hubbard scrisse: “Il pianeta si è scontrato con una barriera che impedisce un progresso sociale su vasta scala: droga, farmaci e altre sostanze biochimiche. “
Per questo i volontari dell’associazione “Mondo Libero dalla Droga” questo fine settimana erano presenti all’ingresso dell’IPSIA “F. Corridoni” di Corridonia dove hanno consegnato nelle mani degli studenti gli opuscoli informativi di prevenzione alle droghe. Questo materiale informativo gratuito tratta le principali droghe in uso attualmente. L’attività è parte del programma “La Verità sulla Droga” appoggiato in modo decisivo dai volontari. L’iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare giovani e adulti a scoprire la verità sulla droga.
Questo programma, disponibile gratuitamente anche per educatori e insegnanti, prevede 24 kit di 14 opuscoli, un documentario, una guida per le attività da svolgere in aula e 16 spot educativi tradotti in più di 20 lingue sulle principali droghe attualmente in uso come l’Ecstasy, la Cocaina, la Marijuana, l’abuso di Alcool, il Crack, le Metanfetamine, l’Eroina, l’LSD e l’abuso di Antidolorifici (Ossicodone).
John racconta: “Il mio scopo nella vita non era vivere… era quello di poter raggiungere il massimo. Stavo scivolando in una spirale discendente verso il punto da cui non si torna indietro. Nell’arco degli anni ho fatto uso di cocaina, marijuana e alcolici con la falsa convinzione che mi avrebbero permesso di sfuggire ai problemi. Questo non ha fatto che peggiorare la situazione. Avevo tutto: un buon lavoro, soldi, una famiglia che mi voleva bene, tuttavia mi sentivo vuoto dentro. Come se non avessi niente. In 20 anni continuavo a ripetermi: “Smetterò definitivamente… questa è l’ultima volta”. Non è mai successo. Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato di arrendermi alla vita.”
Lo scopo dell’iniziativa è di dare la possibilità di scelta ai giovani e agli adulti fornendo loro fatti concreti sulle droghe, così che possano prendere una decisione fondata, dicendo no alla droga e aiutando gli altri a fare lo stesso. Per ulteriori informazioni visit ail sito www.noalladroga.it .
Una trentina di studiosi da tutto il mondo hanno visitato la mostra Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche, promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Macerata, con la collaborazione del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo ed Ermitage Italia e organizzata da Villaggio Globale International.
Gli esperti sono arrivati a Loreto per il convegno internazionale di studi Lorenzo Lotto: contesti, significati, conservazione che si è svolto nel fine settimana e che ha previsto anche una visita guidata all’esposizione di Palazzo Buonaccorsi con il curatore Enrico Maria Dal Pozzolo. Ad accoglierli a Macerata, il dirigente della Regione Marche Simona Teoldi, il vicesindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde e Giuliana Pascucci, curatrice del Museo civico di Palazzo Buonaccorsi.
Essendo una mostra di ricerca, i vari studiosi hanno potuto vedere da vicino e confrontarsi anche sulle tele che compongono la parte dei casi studio, tra cui il dipinto “Sacra famiglia” che proviene dal Duomo di Recanati e la cui attribuzione viene data a un pittore veneto-lombardo del XV secolo. Data la fattura dell’opera c’è l’ipotesi che l’autore possa essere un giovanissimo Lotto, tesi rafforzata dal documento di allocazione del polittico di San Domenico, laddove si fa riferimento al fatto che a Recanati del 1506 erano visibili alcune opere realizzate dal pittore nella sua “adolescenza”.
Intanto la mostra incassa record su record. Nella giornata di ieri, domenica 3 febbraio, sono stati registrati 1100 ingressi, cifra che fa oltrepassare ampliamente le 20mila presenze. Per la mostra Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche è l’ultima settimana di apertura (chiusura il 10 febbraio); dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18. Il percorso espositivo si completa necessariamente nel territorio marchigiano, collegandosi con i lavori lotteschi disseminati nei diversi centri e volutamente lasciati nei siti di appartenenza: Ancona, Monte San Giusto, Jesi, Mogliano, Cingoli, Recanati, Urbino e Loreto.
Il biglietto comprende: l’ingresso alla mostra; la visita di Palazzo Buonaccorsi e dello Sferisterio; CityTour a orari fissi. Prezzo intero 10 euro, previste varie riduzioni, anche per visite guidate per gruppi e scuole.