Si è concluso il progetto, promosso dall’Unione nazionale avvocati per la mediazione (UNAM), dal titolo “Parliamone impariamo a comunicare per gestire i conflitti” al quale l'Istituto Tecnico Economico “Alberico Gentili” ha aderito proponendo agli studenti uno scorcio sulle dinamiche che regolano il conflitto.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari ha presentato il progetto ai ragazzi delle prime classi coinvolte, rappresentando l’importanza di acquisire le competenze relazionali che facilitino l’interazione con l’altro, agevolando l’incontro e limitando lo scontro.
Soft skills da utilizzare per il momento in classe e nel vivere quotidiano, ma che saranno indispensabili nel mondo del lavoro, dove l’intelligenza emotiva e le tecniche di comunicazione efficace sono requisiti che fanno la differenza, difatti, sempre più posizioni lavorative e concorsi richiedono capacità di team working e capacità di negoziazione.
L’avvocato Marisa Abbatantuoni, coordinatrice del progetto, oltre che mediatore commerciale e Counselor professionista afferma che "siamo condizionati dai nostri schemi mentali, blocchi e resistenze e da una cultura avversariale, basata sul paradigma: se io sono nel giusto, tu sei nello sbagliato, se io ho ragione allora tu hai torto, se tu attacchi io contrattacco, e questo porta alla ricorsività del conflitto e a delegare lo stesso ad avvocati, giudici e consulenti che dirimeranno la questione solo secondo diritto. Ci si deve domandare se questo soddisferà le parti e quale effetto avrà una eventuale sentenza sulle relazioni affettive, amicali, lavorative dei contendenti".
"La mediazione individua una diversa via, certo è che questo presuppone che si consapevolizzi una scelta, quella di uscire dal modello io ho ragione, tu hai torto accogliendone uno diverso e più ecologico, ossia quello che consapevolizza che ognuno di noi vede la realtà secondo il proprio punto di vista, o meglio secondo la propria mappa mentale, che non è ne giusto né sbagliato, ma semplicemente diverso da quello di qualcun altro. A questo proposito, mi piace raccontare ai giovani l’aneddoto del giudice saggio”.
La finalità del percorso di volontariato divulgativo, operato da Unam, in tutte le regioni italiane attraverso le sue 42 sedi ha la finalità di far comprendere agli studenti che è possibile relazionarsi in modo differente uscendo dallo schema ragione/torto operando un salto di paradigma nel quale il metodo avversariale viene sostituito da un metodo cooperativo fondato sull’ascolto attivo e sulla comunicazione non violenta.
“Tutti vogliamo essere ascoltati e capiti”, continua Abbatantuoni coadiuvata nell’ attività formativa oltre che dalla dirigente Gattari, anche dal vicepresidente dell’ordine degli avvocati di Macerata Massimo Gentili, dal presidente dell’Unam Macerata, Massimo Cesca e dai docenti membri del team Antibullismo-Cyberbullismo Sebastiano Marino, Paola Formica, Fabio Natali, Matteo Medori, Eleonora Ottaviani, Pietro Prosperi, “tuttavia nessuno vuole ascoltare, o meglio quando si confligge si ascolta per rispondere e raramente per capire. Ci si preoccupa di replicare a tono e se ad alta voce è meglio, ma non ci interessa di indagare quali bisogni ci siano sotto le prese di posizione e le richieste della persona che abbiamo difronte”.
“Imparare ad ascoltare” è il requisito fondamentale per abbassare il livello di conflittualità ed avere relazioni di qualità, tuttavia non tutti siamo stati educati a farlo in modo corretto e dunque questa incapacità nostra e dell’altro ci porta ad incagliarci sulle nostre posizioni senza riuscire ad individuare le innumerevoli possibilità con le quali potremmo comporre i differenti punti di vista, uscendo quindi dalla trappola del conflitto e migliorando la qualità della nostra vita.
L’Istituto Tecnico Economico “Alberico Gentili”, e il suo corpo docente, si distingue dunque per essere il capofila di un ambizioso progetto, quello di formare giovani che sappiamo abbracciare la cultura della cooperazione e non dello scontro.
Giovane studentessa universitaria trovata morta in casa. Il dramma si è consumato nel pomeriggio di oggi, poco dopo le 18, nell'appartamento in cui viveva, al sesto piano di un palazzo sito in via Severini a Macerata. La vittima è Samanta Marchegiano, 24enne di San Vito Chietino.
Secondo una ricostruzione, a lanciare l'allarme è stata una delle coinquiline di Samanta, che ha trovato la 24enne riversa nella vasca del bagno dell'abitazione. Il personale del 118, giunto sul posto, non ha potuto far altro che constatare il decesso della giovane.
Presente sul luogo del fatto anche il nucleo operativo dei carabinieri per gli accertamenti del caso. In base ai primi rilievi, non sarebbero stati trovati segni di violenza sul corpo della ragazza. Ogni ipotesi sulla causa del decesso è ancora al vaglio di chi indaga. Oggi la procura valuterà se possa essere utile e opportuno disporre un’autopsia.
I poliziotti della squadra "volante" identificano un ricercato e lo fermano: scatta l'arresto. La cattura è avvenuta lo scorso venerdì in via Don Minzoni, a Macerata, ma il fatto è stato reso noto soltanto oggi.
Nonostante l'uomo fosse sprovvisto di documenti di identificazione, tramite procedura di foto segnalamento e accertamenti della polizia scientifica, è stato ricostruito come si trattasse del sessantenne, originario di Spoleto, di fatto senza fissa dimora, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio (commessi su tutto il territorio nazionale), e autore di un furto avvenuto nel pomeriggio dello scorso 3 febbraio a Tolentino.
I poliziotti ne hanno proceduto, pertanto, all'arresto e al trasferimento presso il carcere di Ancona. II provvedimento cautelare è stato emesso dal Gip del Tribunale di Macerata in seguito a un'attività di indagine condotta dai carabinieri di Tolentino.
L'uomo, approfittando della momentanea distrazione del gestore di un distributore di carburante del centro tolentinate, si è introdotto nell'ufficio adiacente l'impianto e si è appropriato dell'intero incasso giornaliero che custodiva in un cassetto, pari a tremila e seicento euro.
Inoltre, è stato accertato come il sessantenne fosse stato ospitato per qualche giorno in una struttura ricettiva, dove si era presentato come sacerdote, allontanandosi senza saldare il conto, abbandonando al suo interno i propri effetti personali, che ne hanno consentito l'identificazione.
Aggiudicato l’appalto per la costruzione del nuovo padiglione del civico cimitero di Macerata che ospiterà 1792 loculi, divisi in numero di 448 per ciascuno dei quattro piani. Per l’opera di ampliamento, del valore di 4,4 milioni di euro, sono pervenute ben 116 istanze e l’impresa Iceed srl di Chieti si è aggiudicata l'appalto proponendo un ribasso del 23,619%.
Il progetto esecutivo contempla due corpi principali uguali per dimensioni e caratteristiche per l'inserimento dei loculi e la torre dei servizi (scale, ascensore, servizi igienici e locali tecnici) a uso di entrambi i fabbricati.
Con il bando è stata prevista la realizzazione del primo stralcio che ricomprende l'edificio prospiciente l'ultimo lotto realizzato e la torre dei servizi. L'edificio, parzialmente interrato, sarà esteticamente e strutturalmente simile a quelli precedentemente realizzati al fine di mantenere coerenza con l'aspetto funzionale e architettonico.
"Abbiamo mantenuto l’impegno previsto nel piano dei lavori pubblici di programmare l'ampliamento del civico cimitero, ma con una nuova impronta: abbiamo, infatti, progettato sia l’edificio che andrà in costruzione (per un totale di quasi 1.800 loculi) che l’altro lotto il quale verrà edificato quando se ne ravviserà la necessità con un progetto già disponibile e con locali tecnologici, scale e ascensori già presenti. Inoltre, provvederemo a destinare i risparmi di spesa derivanti dall’appalto per eseguire ulteriori opere di manutenzione straordinaria sul cimitero", ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori.
È il momento dei saluti tra la CBF Balducci HR e la centrale Francesca Cosi. Dopo due stagioni in arancionero ricche di grandi soddisfazioni come la promozione in Serie A1 ottenuta nel 2022 e lo storico esordio nel massimo campionato nell’annata appena conclusa, traguardi raggiunti grazie anche al suo fondamentale apporto, si dividono le strade tra il Club maceratese e l’atleta classe 2000.
La centrale bolognese prenderà infatti una direzione differente per il proseguo della sua carriera. "A Francesca Cosi va un grande ringraziamento per la professionalità, la costanza nell’impegno e la correttezza sempre dimostrati con la maglia della CBF Balducci HR: a lei anche un enorme in bocca al lupo per le future avventure che intraprenderà nel mondo del volley", sottolinea in una nota la società arancionero.
Saranno premiati il 4 maggio, alle ore 16:00, nella Sala consiliare del Comune di Macerata, i sindaci delle stazioni ferroviarie ad alta valenza turistica, ambientale e archeologica individuate dall’Associazione Europea dei Ferrovieri A.E.C.
A essere coinvolte e a ricevere il premio "Euroferr" saranno le stazioni ferroviarie di Macerata, Sforzacosta, Matelica, Morrovalle e Tolentino che sono state selezionate dall’Association Europeenne des Cheminots (AEC), dall’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico (UTP) e dall’Associazione nazionale ferrovieri del genio (ANFG), con il supporto del Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani (CIFI). La finalità del premio è valorizzare a fini turistici e storici i territori delle stazioni premiate.
"Siamo onorati di ricevere questo importante riconoscimento europeo, nel caso della nostra città per Macerata e per Sforzacosta, che valorizza e promuove la valenza turistica, ambientale e archeologica delle stazioni - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. È importante preservare le piccole stazioni che ci consentono di essere collegati al mondo fisicamente ma anche socialmente”.
"Siamo convinti che le stazioni non sono solo punti di transito ma anche magiche porte d’ingresso a meravigliosi e suggestivi territori ad alta valenza storica, turistica, ambientale e archeologica - ha commentato Antonio Garruto, segretario regionale dell’Associazione Europea dei Ferrovieri -. Le stazioni ferroviarie europee non sono solo il simbolo massimo di quella che è stata la rivoluzione industriale europea ma rimangono delle strutture, quando ben tenute, piene di fascino e di atmosfera che permettono di accedere facilmente ai nostri bellissimi borghi, a una ricca rete enogastronomica e all’ospitalità diffusa".
A Costantino Mortati, uno dei maggiori giuspubblicisti del Novecento e rettore a Macerata dal 1940 al 1942, è dedicato il convegno che si svolgerà all’Università di Macerata giovedì 4 e venerdì 5 maggio. Il convegno – dalle 15 giovedì all’Auditorium UniMc e dalle 9.30 di venerdì al Polo Pantaleoni – vede nel comitato scientifico Giancarlo Caporali, docente di diritto pubblico, insieme al collega Giulio Maria Salerno.
Alla due giorni, in cui studiosi e accademici esamineranno la figura di Mortati come uomo e come giurista, parteciperà da remoto anche Giovanni Grottanelli de’ Santi, decano dei costituzionalisti, che porterà un ricordo del docente, conosciuto proprio a Macerata.
Sono previsti inoltre gli interventi di Carlo Amirante della "Federico II" di Napoli, Antonio Cantaro dell’Università di Urbino, Giovanni Di Cosimo, Simone Calzolaio e Luigi Lacchè dell’Università di Macerata, Giovanni Bianco dell’Università di Sassari, Giovanna Montella e Angelo Antonio Cervati della Sapienza di Roma, Diego Quaglioni dell’Università di Trento, Felice Ancora dell’Università di Cagliari, Carlo Bersani dell’Università di Cassino, Silvia Illari dell’Università di Pavia. Sarà possibile seguire i lavori anche da remoto collegandosi al seguente link: clicca qui.
Costantino Mortati, nato nel 1891 a Corigliano Calabro e morto nel 1985 a Roma, è uno dei padri del diritto pubblico in Italia. Prima giudice e poi vicepresidente della Corte costituzionale, Mortati ha fatto parte anche della Commissione dei 75 a cui si deve l’elaborazione del progetto della Costituzione italiana. Innegabile la fama del giurista, che nel 1939 arriva a Macerata per ricoprire l’insegnamento di diritto costituzionale. Subito dopo è nominato rettore.
Il professor Caporali dopo un’intensa e appassionata attività di studio e di ricerca ha ricostruito il legame tra Mortati e Macerata: "Anche se in pochi anni, il giurista ha dato tanto all’Ateneo maceratese. Ha fatto costruire la Casa dello Studente, ancora oggi funzionante. Il patrimonio finanziario dell’ateneo è inoltre aumentato sotto il suo rettorato".
Un alone di mistero avvolge però la permanenza del giurista nel maceratese: nell’ottobre del 1942, Mortati è riconfermato rettore con regio decreto ma, come un fulmine a ciel sereno, nel novembre del 1942, viene improvvisamente trasferito all’istituto universitario navale di Napoli e lascia Macerata. Cos’è successo? Quale fu il motivo di questo improvviso spostamento? Anche di questo si discuterà nel convegno.
I mostri dal Medioevo alla tradizione cinese. Due imperdibili appuntamenti proposti dall’Università di Macerata per Macerata Racconta.
Mercoledì 3 maggio alle 17:30 la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti ospiterà la presentazione del libro “Il comico, il sacro, l’osceno” di Massimo Bonafin, a cura della casa editrice dell’Ateneo Eum. Introdotti dalla presidente delle Eum Simona Antolini, si confronteranno con l’autore Marina Montesano, professoressa di storia medievale, Mauro de Socio, dottore di ricerca in linguistica, filologia, interpretazione dei testi, e Salvador Spadaro, allievo della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi”.
Sono le intersezioni inattese, gli attraversamenti pericolosi, fra i tre complessi, il comico, il sacro, l’osceno, che specialmente percorrono questo libro, perché è proprio nelle zone di passaggio, di confine, di incrocio, che si verificano quei fenomeni in grado di riconfigurare le norme, i comportamenti, le aspettative, i pregiudizi del mondo ordinario, illuminando con nuove luci e prospettive quanto una cultura dà per scontato.
Venerdì 5 maggio, sempre alle 17:30 nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, l’Istituto Confucio propone un approfondimento sul tema “Mostri, animali mitici e fantasmi nell’immaginario cinese” con i docenti Massimo Bonafin, Giorgio Trentin e Marco Meccarelli.
Sabato 6 maggio, dalle ore 17 alle 19, si ripete l’iniziativa "Giardini aperti" a cura del gruppo informale di cittadinanza attiva "Spiazzati!". Dopo il successo della prima edizione nel 2017 e a sostegno dell’iniziativa di salvaguardia del piccolo spazio verde in via Don Minzoni, alcuni privati hanno risposto con entusiasmo alla richiesta di aprire i loro piccoli fazzoletti di terra, testimoni di antiche coltivazioni a scopo alimentare, "angoli fioriti che ossigenano il centro storico nel tempo, resistendo alla cementificazione", sottolineano i membri del gruppo.
Il percorso, libero e gratuito (predisposta mappa ad hoc), intende valorizzare alcune oasi di pace nascoste dietro insospettabili portoncini, frequentate solo dai loro proprietari, pochi bambini e dai gatti cittadini. I giardini privati vengono condivisi alla stregua di un bene comune in risposta all'esigenza diffusa di stare nel verde.
L'invito alla meraviglia si ripeterà in 8 spazi. Partenza suggerita alle ore 17 da Largo Donatori del sangue per raccontare il progetto di rigenerazione recentemente sottoposto al vaglio dell'amministrazione comunale, in seguito verrà visitato il Giardino della famiglia Torresi in via Spadalavini 5, il più eclettico grazie alla creatività del proprietario, poi il Giardino di Nisse, sempre aperto in piazza Nazario Sauro 6 che ospita l’immaginario di un'altra cultura e opere dell'artista australiano Gerard Murray.
Successivamente, insieme ai giardini Piergiacomi Massetani e Paternesi in vicolo degli Orti snc, dove grazie alla generosa collaborazione con lo scultore maceratese Sandro Piermarini saranno ospitate alcune sue opere d’arte e alle ore 18 ci sarà un incontro esplicativo sull’opportunità di coltivare la bellezza dentro e fuori le mura.
Una breve passeggiata porterà i visitatori al Giardino Carsetti Cambi in via Mozzi 87, dove la padrona di casa allestirà una mostra speciale sugli oggetti del galateo a tavola mentre in collaborazione con Ctr Fulvia Zampa leggerà alcuni brani al verde e nel Giardino della susina, in via Mozzi 101 dove si potranno ammirare "Gli acquarelli di Macerata". Un finale in bellezza è previsto nel Giardino Ermini dove Piero Piccioni alle 18:30 riprenderà il racconto di Italo Calvino dedicato ai gatti ostinati in città.
Campo coltivato in fiamme: vigili del fuoco al lavoro. Nel territorio maceratese, una squadra del comando provinciale è intervenuta in località Santo Stefano, con due automezzi.
Per cause ancora in corso di accertamento, a essere andato in fiamme è stato un campo coltivato a grano a lato della carreggiata stradale. Una densa colonna di fumo si è alzata dalla zona interessata. Dopo circa due ore d'intervento, i vigili del fuoco sono riusciti a domare il rogo e a bonificare la zona.
Macerata Softball coglie la seconda vittoria stagionale in trasferta sul difficilissimo campo della Rheavendors Caronno, nella quinta giornata del campionato di serie A1. Il successo arriva in gara 1 con un significativo 7-2, mentre in gara 2 le lombarde prevalgono 1-0 solo all’extra-inning.
Macerata già dalla prima gara mostra di essere in forma. Due doppi di Tittarelli e Severini portano a casa tre punti e danno un solido bottino da difendere a Luconi in pedana di lancio. Nel terzo attacco le ragazze di coach Benito Francia Ventura dilagano, aggiungendo quattro punti con quattro valide battute e un errore pesante sulla battuta di Roberts.
Caronno evita la sconfitta per mercy rule e tenta una difficilissima rimonta con gli RBI di Ambrosi e Rossini, ma non è abbastanza. Macerata conquista gara 1 con il punteggio finale di 7-2. La seconda sfida rispetta le previsioni di un match molto chiuso e per le sette riprese regolamentari nessuna squadra riesce a muovere il tabellone.
Ladner lancia una grande partita per Macerata, ma ancora meglio fa Torner per Caronno restando in aria di perfect game per oltre sei riprese (perso a causa di un suo errore di tiro) e concludendo con una no-hitter su otto inning con 15 K a referto.
L'unico punto della partita le padrone di casa lo conquistano sfruttando le regole del tie-break: Viola in seconda base viene prima spostata in terza su bunt e poi Sheldon con una volata di sacrificio al centro regala la vittoria per 1-0 a Caronno.
RISULTATI 5a GIORNATA SERIE A1
Sestese – Inox Team Saronno 0-13 (6°); 4-11
Taurus Donati Gomme Old Parma – Bertazzoni Collecchio 6-1; 2-7
Forlì – Metalco Thunders Castelfranco 6-0; 12-2 (4°)
Rheavendors Caronno – Macerata Softball 2-7; 1-0 (8°)
Mia Office Blue Girls Pianoro – MKF Bollate 1-7; 1-6
CLASSIFICA
Forlì (9 vittorie – 1 sconfitta, .900); Inox Team Saronno (8-2, .800); MKF Bollate (7-3, .700); Mia Office Blue Girls Pianoro, Rheavendors Caronno (6-4, .600); Bertazzoni Collecchio (4-6, .400); Macerata, Metalco Thunders Castelfranco, Taurus Donati Gomme Old Parma (3-7, .300); Sestese (1-9, .100)
La Maceratese passeggia sul campo del Marina nell’ultima giornata di campionato conquistando una vittoria per 3-1 ininfluente in termini di classifica. Entrambe le formazioni arrivano al match consapevoli delle proprie posizioni assicurate - retrocessione per i padroni di casa, salvezza per i biancorossi – e si affrontano senza paura.
La Maceratese prende rapidamente il controllo del pallino del gioco e domina sul campo per tutti i primi 45’: il primo vantaggio arriva su rigore conquistato e battuto da D’Ercole (21’) che, dal dischetto, sblocca il risultato. D’Ercole sfodera una prestazione magistrale e copre tutto il campo: è il 31’ quando serve con una pennellata in area Strano che, in girata, allunga per il raddoppio su cui si chiude il primo tempo.
Nella ripresa c’è una timida reazione da parte del Marina che non riesce però ad impensierire la Maceratese nelle prime battute. La partita si riapre solo negli ultimi minuti con il gol di Pierandrei (82’) che accorcia le distanze. De Julis (88’) chiude definitivamente i giochi con il tris e mette la firma in calce al campionato.
Il Marina saluta l’Eccellenza mentre la Maceratese festeggia per la salvezza conquistata.
Entra nel vivo la dodicesima edizione di Macerata Racconta dedicata al tema “I Mostri”. Tanti gli appuntamenti previsti per martedì 2 maggio oltre a quelli della mattina dedicati agli istituti scolastici - che vedranno la partecipazione dell’economista Francesco Maggio - e all’inaugurazione, prevista per le 17:00, dell’esposizione “I Mostri” realizzata dall’Accademia di Belle Arti di Macerata, a cura di Paolo Gobbi e con la collaborazione di Marina Mentoni e Federica Giulianini (la mostra sarà visitabile dal 3 al 7 maggio presso Gaba.Young in via Gramsci, 55 dalle 16:00 alle 20:00).
A partire dalle 17:00, la Libreria Giunti al Punto di corso Matteotti, proporrà “Jack and the Beanstalk”, letture animate e laboratorio in inglese per bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni (consigliata la prenotazione a maceratacentro@giunti.it).
Francesco Maggio, alle 18:30, sarà anche all’Auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti con “Frammenti di un percorso economico”, un modo diverso di parlare di economia, una disciplina che deve tornare a essere viva, bella e connessa non solo culturalmente ma anche sentimentalmente con la realtà. L’introduzione dell’incontro sarà affidata a Marina Peral Sanchez.
Al Teatro della Filarmonica, a partire dalle 21.15, il Generale Luigi Chiapperini e lo scrittore Gastone Breccia, due massimi esperti dei conflitti, ci aiuteranno a diradare le nebbie sulla guerra che minacciosamente è tornata ad affacciarsi in Europa. A che punto siamo e cosa può ancora accadere? Chiapperini e Breccia risponderanno a questa e ad altre domande durante l’incontro, introdotto da Mauro Gentili, dal titolo “Russia-Ucraina. Il ritorno della ‘Grande Guerra’ in Europa”.
Info e programma completo su www.macerata.racconta.it
Previste per mercoledì 3 e giovedì 4 maggio diverse iniziative, promosse dalla sezione di Filosofia e Scienze umane del Dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Macerata.
“Tempo della cura, cura del tempo” è il titolo del Colloquio di Etica organizzato dalle docenti Carla Danani, Donatella Pagliacci e Silvia Pierosara, arrivato quest’anno alla sua decima edizione, che prevede in entrambe le giornate interventi di accademici provenienti da varie università italiane e straniere nell’aula A della sede di via Garibaldi.
Il Colloquio, in continuità con i precedenti, riprende il tema dell’etica e della pratica della cura che, in un circolo virtuoso fra curare e prendersi cura, pone domande intorno al senso e al valore del vivere, costantemente in bilico tra salute e malattia, temi a cui il prof. Luigi Alici ha dedicato negli anni diversi studi, saggi, ricerche e riflessioni.
In quest’ottica si svolgeranno le due sessioni di cui la prima – mercoledì dalle ore 15:00 – intitolata “Tempi della vita e della malattia” vedrà i contributi di David Le Breton, Università di Strasburgo, Stefano Micali, Husserl Archives di Lovanio, e Giuseppina De Simone, Pontificia Università Lateranense, che porranno l’accento sulle varie accezioni del dolore, della sofferenza, del trauma, in relazione al tema cardine della cura.
La seconda sessione, “Nel tempo della fine” – 4 maggio dalle ore 09:00 – si avvarrà delle riflessioni del professore emerito UniMc Luigi Alici, di Augusto Tommaso Caraceni, Università di Milano, e di Rita Reschiotto, Istituto Universitario Salesiano, che si concentreranno sulle cure palliative e più in generale sull’esperienza della cura in prossimità della morte.
Il pomeriggio del 4 maggio sarà dedicato anche a due eventi celebrativi per Luigi Alici, professore emerito di Filosofia morale a UniMc dove è stato anche direttore della Scuola di Studi superiori “G. Leopardi”.
Il primo sarà la presentazione del volume “Nel segno della cura del bene. Scritti in onore di Luigi Alici” nel quale le curatrici Carla Danani, Donatella Pagliacci e Silvia Pierosara restituiscono la grande varietà dei temi con cui Alici si è confrontato e continua a confrontarsi. Lo stile profondo, rispettoso e insieme libero con cui il professore emerito si è sempre accostato all’indagine filosofica, le linee fondamentali della sua ricerca sottile e appassionata, che si è nutrita di ascolto e condivisione, lasciano emergere una solida e attuale proposta di comprensione del bene e di come questo possa concretamente realizzarsi nella storia.
Il secondo evento avrà luogo alle 17 del 4 maggio al Teatro Don Bosco con lo spettacolo teatrale Doomsday Clock. L’apocalisse arriva a mezzanotte che mette in scena, da parte di una compagnia professionista diretta da Laura Fatini, un testo tratto dalla lectio magistralis Fragilità globale. La via dell’Umanesimo tra Natura e Tecnologia, tenuta da Alici nel 2020 in occasione dell’inaugurazione dell'anno accademico dell’Università di Macerata alla presenza del Presidente della Repubblica. Lo spettacolo è a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Prenotazioni su www.unimc.it/doomsday.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata da Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente il tema del risarcimento danni a seguito di un sinistro stradale. Ecco la risposta del legale Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Civitanova Marche che chiede: “In caso di sinistro di un automezzo con danni superiori al suo valore di mercato, è possibile chiedere il totale risarcimento della riparazione?
A tal proposito risulta utile portare la recente vicenda risolta poi in Cassazione dopo che i giudici di merito hanno ritenuto liquidare la proprietaria di un’autovettura per equivalente e non in forma specifica in quanto i danni risultavano più onerosi del valore di mercato del mezzo incidentato, senza tenere conto però che, la liquidazione del danno in forma specifica e per equivalente si pongono in un rapporto di regola ed eccezione, «nel senso che la reintegrazione in forma specifica (che vale a ripristinare la situazione patrimoniale lesa mediante la riparazione del bene) costituisce la modalità ordinaria, che può tuttavia essere derogata dal giudice -con valutazione rimessa al suo prudente apprezzamento (“può disporre”)- in favore del risarcimento per equivalente, laddove la reintegrazione in forma specifica risulti eccessivamente onerosa per la parte obbligata».
Il concetto di eccessiva onerosità è stato interpretato dalla giurisprudenza nel senso che essa ricorre quanto il costo delle riparazioni superi notevolmente il valore di mercato del veicolo (Cass. civ. n. 10196/2022). Infatti «nel bilanciamento fra l'esigenza di reintegrare il danneggiato nella situazione antecedente al sinistro e quella di non gravare il danneggiante di un costo eccessivo, l'eventuale locupletazione per il danneggiato costituisca un elemento idoneo a orientare il giudice nella scelta della modalità liquidatoria».
Sulla base di tale premessa, il Collegio precisa che «deve dunque ritenersi che, ai fini dell'applicazione dell'art. 2058, comma 2, c.c., la verifica di eccessiva onerosità non possa basarsi soltanto sull'entità dei costi, ma debba anche valutare se la reintegrazione in forma specifica comporti o meno una locupletazione per il danneggiato, tale da superare la finalità risarcitoria che le è propria e da rendere ingiustificata la condanna del debitore a una prestazione che ecceda notevolmente il valore di mercato del bene danneggiato».
Inoltre viene precisato che «laddove il danneggiato decida -com'è suo diritto- di procedere alla riparazione anziché alla sostituzione del mezzo danneggiato, non risulta giustificato (perché si tradurrebbe in una indebita locupletazione per il responsabile) il mancato riconoscimento di tutte le voci di danno che competerebbero in caso di rottamazione e sostituzione del veicolo». In altre parole, laddove il giudice proceda alla liquidazione per equivalente, deve riconoscere necessariamente tutte le voci di danno che sarebbero spettate al danneggiato se non avesse scelto di riparare il mezzo, compresi i costi non effettivamente sostenuti ma che devono comunque essere considerati nella liquidazione per equivalente proprio per la natura intrinseca di tale tecnica liquidatoria.
Pertanto, in risposta al nostro lettore si può affermare che: “Laddove il danneggiato decida, ed è un suo diritto, di procedere alla riparazione anziché alla sostituzione del mezzo danneggiato, il giudice nella liquidazione del danno deve ricomprendere tutte le voci di danno che comporterebbero in caso di rottamazione e sostituzione del veicolo” (Cass. Civ., Sez. III, ordinanza del 20.04.2023 n. 10686).Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Sabato 29 aprile al Palazzetto dello Sport di Macerata è stato presentato il restauro, a cura del Comune, del "Prigione Michelangiolesco" donato nel 1988 dal Rotary Club alla Città, ed ora restituito al suo originario splendore.
All’evento erano presenti il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori e la presidente del Rotary Club di Macerata, Patrizia Scaramazza, i quali hanno presentato quest’opera ad un folto gruppo di cittadini e rotariani tra cui i due presidenti delle società sportive, Pietro Paolella per la GBF Balducci Helvia Recina e Gianluca Tittarelli per la Pallavolo Macerata.
"La scultura - ha spiegato l’autore, Ermenegildo Pannocchia - vuole evidenziare la lotta alle difficoltà che si può paragonare al gesto atletico dello sportivo". Un ringraziamento all’Amministrazione Comunale, al Rotary Club di Macerata, a tutti i consulenti e professionisti che hanno collaborato alla realizzazione del restauro e al rotariano Mario Belloni per il suo instancabile impegno al ripristino dell’opera.
Una parte del tetto viene giù. I vigili del fuoco sono intervenuti nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16:30, in via Galasso da Carpi, a Macerata, per il crollo di una porzione di copertura del tetto di un edificio a due piani, abitato. A dare l'allarme è stato proprio uno degli inquilini, spaventato dal boato avvertito al momento del cedimento.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata, con due squadre. La zona e la strada di accesso all'unità immobiliare sono state transennate e gli otto residenti momentaneamente evacuati in attesa del completamento del sopralluogo.
Sono ancora in corso gli interventi necessari per la salvaguardia della pubblica incolumità e per la messa in sicurezza dello stabile, anche attraverso la rimozione delle parti cadute nel solaio sottotetto.
Il Comune di Macerata si è aggiudicato il finanziamento di due milioni e 500mila euro previsto dal Pnrr (macro-misura B “Rilancio economico sociale”, sub misura B2 “Turismo, cultura, sport e inclusione”, linea di intervento B2.2 destinata a interventi per le aree del terremoto del 2009 e del 2016) per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ambientale e sociale del territorio.
Il Comune – primo nella graduatoria regionale per il punteggio del progetto - ha partecipato al bando, in qualità di “Un altro importante finanziamento per Macerata e per tutta la provincia dato che “MaMa Tourism Rebuild” prevede un’area di intervento che ricade nei 44 comuni del cratere e lo sviluppo di un progetto sinergico che ha messo in campo varie professionalità e il nostro attaccamento al territorio – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Un ringraziamento alla struttura commissariale per l’attenzione rivolta al rilancio di Macerata come fulcro di un intero territorio che, dopo il sisma, sta ripartendo e che deve fare leva, grazie alla spinta turistica, sulla propria identità e sulle proprie autenticità”.
“Altra straordinaria vittoria della nostra amministrazione. Questo passaggio cruciale ci consente di rendere finalmente le terre maceratesi, anche attraverso MaMa, una destinazione turistica con una rete strutturata e innovativa di servizi analogici e digitali per i visitatori che scelgono la nostra bellissima terra – ha aggiunto l’assessore al Turismo Riccardo Sacchi -. Il partner selezionato, costituito da una rete di imprese qualificate nel settore dei servizi turistici di livello, ha presentato una proposta di qualità che parte dal concetto di comunità come punto di forza: sono proprio le persone che abitano i nostri borghi e i nostri centri storici i primi testimonial dell’esperienza unica, emozionante e irripetibile in cui ci si può immergere nel nostro territorio. Macerata assolve così al suo ruolo di Ente capofila, in grado di farsi interprete delle enormi potenzialità dei comuni della provincia, in particolare di quelli colpiti dal sisma, per rilanciare e promuovere il territorio con una prospettiva internazionale e con il fine precipuo di generare forti ricadute economiche, di immagine e di incoming turistico”.
Il progetto che ha come obiettivo finale la costituzione di una DMS (destination management system) dell’intero territorio coinvolto prevede varie fasi. Dopo un’analisi preliminare del contesto, un monitoraggio dei flussi turistici e l’elaborazione di un modello di marketing, si procederà a mettere in campo un intervento di digitalizzazione grazie alla creazione di una piattaforma che possa ospitare circa 1400 strutture turistiche.
Gli obiettivi sono aumentare lo sviluppo del tessuto locale produttivo e creativo del turismo digitale, migliorare la diffusione e la distribuzione del prodotto turistico locale sul mercato italiano e internazionale e garantire la massima visibilità dell’offerta turistica generata dal territorio. Tra le fasi di azione ci sono anche la progettazione e la realizzazione di contenuti editoriali e redazionali di comunità, il coinvolgimento degli stakeholder del territorio e la creazione di una associazione tematica locale tra comuni che sia aperta ai privati. Il progetto, infine, prevede anche l’organizzazione di un modello di comunicazione che promuova le ricchezze del territorio con contenuti narrativi e descrittivi originali che valorizzino il patrimonio materiale e immateriale.
I comuni coinvolti nel progetto “MaMa Tourism Rebuild” sono Macerata (Capofila), Apiro, Appignano, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Montecavallo, Monte San Martino, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.
È terminata ieri, alle ore 18:30, l'installazione delle due statue di padre Matteo Ricci e di Paolo Xu sulla facciata della Cattedrale di San Giovanni, provenienti dalla Cina. Con questa attività giunge finalmente a compimento la fabbrica di San Giovanni, avviata il 12 marzo 1600 dal cardinale Ottavio Bandini.
Il vescovo Nazzareno Marconi conferma i suoi sentimenti di stima e di gratitudine per quanti a vario titolo e livello hanno collaborato al buon esito dell’opera: gli uffici di Curia, i professionisti della direzione lavori Michele Schiavoni, Henry Gullini e Aldo Tuzio; le imprese del Rti Edil 93 Srl - Eures Arte Srl - Eredi Paci Gerardo Srl; lo studio tecnico 4D Service.
In particolare la Diocesi ringrazia la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, e la città di Macerata con i loro settori, servizi e uffici di competenza.
"Ancora una volta - ha dichiarato il vescovo - si è dimostrato vincente il lavoro di squadra. È stata importante la reale collaborazione di tutti così come la qualificata competenza di ciascuno. Grazie a tutti".
Nell'ambito delle iniziative promosse dalla sezione di Filosofia e Scienze umane del Dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Macerata per celebrare il professore emerito di filosofia morale Luigi Alici, martedì 4 maggio, alle 17 al Teatro Don Bosco di Macerata, andrà in scena lo spettacolo teatrale "Doomsday Clock. L’apocalisse arriva a mezzanotte". L’ingresso allo spettacolo è gratuito fino ad esaurimento posti. È possibile anche prenotare online su www.unimc.it/doomsday.
La rappresentazione è stata ispirata a "Fragilità globale. La via dell'Umanesimo fra Natura e Tecnologia", la lectio magistralis tenuta nel 2020 da Alici in occasione dell’inaugurazione dell’anno, alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella, in cui si immagina un ipotetico dialogo tra un professore di filosofia e due suoi studenti, attorno alle tematiche della pandemia, l’Antropocene, i cambiamenti climatici, la Natura.
Così come nella lezione del filosofo, anche nello spettacolo i protagonisti sono tre, il Professore, Aurora e Leonardo, che osservano, da spettatori impotenti, scorrere di fronte a loro vari accadimenti storici e scientifici, dallo sgancio della prima bomba atomica ad oggi, commentandoli tra loro: Hiroshima, la Guerra Fredda, Chernobyl, il crollo del Muro di Berlino, la guerra nei Balcani, l'11 settembre, la Pandemia, incalzati dal muoversi delle lancette del Doomsday Clock, un metaforico orologio che segna quanto manca alla mezzanotte, ora della distruzione del pianeta da parte dell'uomo.
Lo spettacolo è messo in scena dalla compagnia Nuova Accademia degli Arrischianti di Sarteano diretta da Laura Fatini, drammaturga, pedagoga teatrale e regista, vincitrice con i suoi testi di importanti premi. Gli attori a muoversi sul palco, che sarà suddiviso solamente da tre teli, saranno Pierangelo Margheriti, Giulia Roghi e Luca Mauceri.
Il dialogo tra i personaggi alterna poesie, musica, azione scenica, momenti ironici e ricordi personali, e crea una narrazione che, assieme alla riflessione filosofica sulla responsabilità umana nel suo rapporto con la Natura, propone numerose tematiche, che vanno dall'informazione scientifica alla ricerca storico-politica. Lo spettatore viene così guidato in un percorso che accosta alla Storia dei grandi eventi le piccole storie personali e quotidiane, in cui ciascuno può riconoscersi.