L’Atletica AVIS Macerata, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Macerata, organizza la 1^ Edizione del “Il ragazzo più veloce di Macerata”, gara promozionale di atletica leggera” organizzata presso il Centro Fiere di Villa Potenza, sabato 30 novembre.
La manifestazione, gratuita e a carattere promozionale, è aperta alla partecipazione delle varie associazioni della città e degli alunni delle scuole medie e degli istituti superiori di Macerata, fino alla categoria allievi, nati nel 2003, nell’ambito delle iniziative previste e sostenute dal Comitato Provinciale della FIDAL di Macerata, il cui Delegato Sandro Antognini promuove sempre con grande passione, continuità e forte spirito di collaborazione, in partneship con le società sportive del territorio.
Verranno disputate gare giovanili di corsa veloce sulle distanze dei 50 e 60 metri, sia maschile che femminile, in una location nuova e originale: il Padiglione in PVC del Centro Fiere di Villa Potenza: appuntamento a partire dalle ore 14:30.
Le iscrizioni sono gratuite e possono essere consegnate presso la sede dell’Atletica AVIS Macerata entro giovedì 28 novembre.
Saranno però accettate anche iscrizioni e variazioni anche all’ora del ritrovo direttamente al Centro Fiere di Villa Potenza.
Premi: Medaglie ai primi tre di ogni anno di nascita.
Con questa nuova iniziativa l’Atletica AVIS Macerata intende portare l’atletica leggera anche in città o comunque fuori dalla sede istituzionale, lo stadio Helvia Recina, in un periodo in cui stanno per iniziare le gare indoor che purtroppo a Macerata non si possono svolgere. Sarà un’esperienza gioiosa e stimolante per tutti i ragazzi che non hanno paura del sano confronto, che rappresenta sempre un importante occasione di crescita personale e di stimolo a migliorare, nel rispetto dei coetanei anch’essi impegnati e coinvolti nella gara.
Ha patteggiato due anni e starà agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. È la misura cautelare stabilita dal giudice Barbara Cortigiano che ha ascoltato questa mattina, presso il tribunale di Macerata, il 36enne che ha aggredito ieri il direttore del Sert Gianni Giuli (LEGGI QUI).
“Il mio assistito si è detto esasperato per la situazione che stava vivendo” – ha spiegato l’avvocato Barbara Recanati, legale dell’utente del Sert -. Il 36enne ha riferito al giudice, durante l’udienza di convalida, di “aver trovato, più volte, le porte chiuse presso il centro di Dipendenze dell’Area Vasta 3 e quindi ieri, dopo l’ennesimo telefono chiuso in faccia, ha deciso di compiere l’estremo gesto per disperazione.”
Il 36enne, che vive da solo perché ha perso entrambe i genitori ed è senza lavoro, si è mostrato “pentito di quanto accaduto”, riferisce il legale Recanati.
L'uomo, durante l'udienza di convalida, ha spiegato di aver commesso il gesto “nel disperato tentativo di un aiuto e per poter cercare di ottenere un collocamento nella società.” Il giovane di San Severino ha anche spiegato di aver portato con sé il martello ma di non averlo utilizzato; avrebbe colpito invece il direttore del Sert con dei pugni in testa.
(In foto l'avvocato Barbara Recanati)
“Uso questo post per ringraziare tutti quelli che mi sono vicino, sento questo affetto presente che mi darà la forza di procedere nel mio lavoro. Ho rischiato la mia vita e oggi ne sono consapevole più di ieri”. Gianni Giuli, direttore del Sert di Macerata, affida a un post Facebook il suo ringraziamento ai tanti che ieri, dopo l’aggressione che ha subito, gli hanno mostrato vicinanza e sostegno (LEGGI QUI).
“Ringrazio Luciana.. la mia caposala che ha avuto il coraggio di difendermi a rischio della propria vita e spero che quello che mi è accaduto sia l’inizio di un cambiamento e di una presa di responsabilità politica sulle problematiche della salute mentale – ha concluso Giuli -. Mi conoscete io porterò avanti questa lotta per tutti gli operatori che sono impegnati in questo lavoro.”
Il direttore Giuli, dopo l’aggressione, era stato affidato alle cure del pronto soccorso del capoluogo da dove era stato dimesso nel tardo pomeriggio di ieri.
Il suo aggressore, un utente del Sert di 36 anni di San Severino Marche, dopo essere fuggito, è stato rintracciato nel giro di qualche minuto dai carabinieri di Macerata nei pressi della stazione e arrestato.
Dovrà rispondere di lesioni pluriaggravate, violenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
Si è svolta questa mattina a Macerata, presieduta dal prefetto Iolanda Rolli, la quarta riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica itinerante, alla presenza dei vertici della Polizia di Stato, con il questore Antonio Pignataro e dell'Arma dei Carabinieri con il Comandante provinciale il Colonnello Michele Roberti. Per la Guardia di Finanza ha partecipato il tenente colonnello Giuseppe Montagna.
Questo è l’ultimo degli incontri che il Prefetto ha voluto organizzare per avviare un costante, concreto rapporto con il territorio, prevedendo che periodicamente si svolgano riunioni del COSP nelle aree delle quattro Compagnie dei carabinieri della Provincia.
La finalità, come in più occasioni ribadito, è quella di rendere sempre più prossima e ragionata l'azione che il comparto sicurezza svolge a garanzia della sicurezza dei cittadini. Sono intervenuti i sindaci - o loro delegati - dei comuni di Macerata, Appignano, Corridonia, Montefano e Treia e i rappresentanti di altri Comuni della zona. La riunione del Comitato è stata preceduta da un incontro tecnico con il Comandante della Compagnia dei carabinieri di Macerata e con i Comandanti delle Stazioni dipendenti e dei reparti sede nel corso del quale è stata illustrata al prefetto la situazione dell'area.
Dopo una prima analisi dei dati statistici, da cui è emerso un complessivo calo del numero dei reati rispetto agli anni passati e la conferma di un territorio profondamente sano e votato alla legalità, i lavori si sono anzitutto concentrati su una programmazione delle attività da porre in essere sul territorio nel medio e lungo periodo. Si è registrata una completa unità di intenti e una totale condivisione degli obiettivi da raggiungere per garantire migliori condizioni di sicurezza. Le suddette azioni potranno essere favorite anche dalla concreta attuazione degli strumenti forniti dai più attuali sistemi di videosorveglianza e dalla cosiddetta "sicurezza partecipata", che forniscono un importante contributo nel perseguimento delle comuni finalità.
Molti comuni hanno fatto registrare la validità del “Controllo di Vicinato” e altri ne hanno di recente deliberato l’adozione. Particolare attenzione è stata riservata, anche, alle azioni di contrasto alle frodi e alle truffe informatiche, che già nel recente passato hanno visto poste in essere numerose operazioni della Polizia locale e delle Forze di polizia, che saranno ulteriormente implementate nel prossimo periodo anche con lo scopo di sensibilizzare la popolazione, a tutela della quale appare decisivo sviluppare campagne di informazione e rafforzare, con iniziative mirate, le politiche di collaborazione tra le Forze dell'ordine e i comuni, per una efficace attività di prevenzione.
L'incontro è stato anche l'occasione per affrontare il tema dello spaccio di sostanze stupefacenti e delle dipendenze in generale prevedendo un rafforzamento sinergico dell'attività di contrasto, secondo le indicazioni fornite dalla circolare recentemente diramata dal Ministro Lamorgese. È stata richiamata l’attenzione sull’esigenza di recuperare parchi e spazi pubblici e di coinvolgere, sempre più, le Polizie locali nella pianificazione delle attività poste in essere dalle Forze di Polizia, nell'ambito delle rispettive competenze istituzionali.
Il Prefetto ha colto l’occasione per svolgere alcune riflessioni sulle situazioni di dipendenza in generale. In particolare il confronto è stato utile per esaminare i settori nei quali poter intervenire per implementare ulteriormente gli effetti dell’attività di prevenzione e contrasto alle dipendenze, già svolta quotidianamente dalle Forze dell’ordine.
In questo senso è stata evidenziata l’esigenza di aumentare la consapevolezza nei giovani delle conseguenze derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti, dall’abuso di alcool, dal gioco d’azzardo e dall’uso incontrollato di social. Importante il ruolo della famiglia che può trovare un utile sostegno all’azione di formazione e di informazione oltre che nella scuola, nello sport, nei medici di famiglia, nell’associazionismo religioso quali compartecipi alle strategie di contrasto a tutti i fenomeni di dipendenza.
Infine il Prefetto ha voluto esprimere, anche a nome dei presenti, tutta la sua vicinanza e solidarietà al Dott. Gianni Giuli, direttore del Dipartimento dipendenze Area Vasta 3, per quanto accaduto nella giornata di ieri.
Lutto a Macerata per la morte di Gianni Crucianelli, fondatore e vice presidente del Coro Sibilla Cai avvenuta nei giorni scorsi all’età di 77 anni anni.
Crucianelli, appassionato di musica e di canto, fondò il Coro Sibilla Cai 43 anni fa insieme a don Fernando Morresi.
Il fondatore del Coro Sibilla Cai è venuto a mancare sabato 23 novembre mentre era ricoverato all'ospedale di Ancona a seguito di una operazione alla gamba.
“L’archeologia costituisce per me la memoria del futuro. Non dobbiamo immaginarla come uno sguardo rivolto al passato, ma piuttosto un cammino che porta al futuro”. Con queste parole il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato ha accolto l’importante delegazione libica che oggi e domani sarà impegnata in un denso convegno sulle missioni archeologiche tra i due Paesi.
Come ha ricordato il rettore stesso, i rapporti tra l’Ateneo maceratese e il paese nord africano sono risalenti e positivi. In questo percorso comune importante è stato il contributo del professor Antonino Di Vita. “Un pilastro dell’archeologia libica" lo ha definito il presidente del Dipartimento delle antichità della Libia Mohamed Faraj Al Faloos, ricordando l’importanza delle operazioni Unimc per la salvaguardia, in particolare, dell’imponente arco di Settimio Severo e del Mausoleo punico-ellenistico di Leptis Magna, una delle più ricche e importanti città romane dell'impero. “Anche in questo momento delicato e pericoloso, i nostri rapporti con Unimc non si sono mai interrotti – ha aggiunto il presidente, riferendosi alla stretta collaborazione con lo staff guidato dalla professoressa Maria Antonietta Rizzo che ha portato alla digitalizzazione dell’imponente archivio documentario e alla pubblicazione della rivista ufficiale Lybia Antiqua. L’ateneo e la sua missione archeologica hanno lasciato impronte visibili di quello che è stato fatto sia nel campo della ricerca e del restauro sia in quello formativo, contribuendo a far conoscere l’archeologia libica attraverso borse di studio e dottorati di ricerca. Speriamo di vedere presto i nostri colleghi tornare in Libia in un periodo di maggiore pace e serenità per tutti”.
L’archeologia, dunque, come risorsa economica, attraverso parchi archeologici e spazi museali, risorsa identitaria e inclusiva in cui la comunità si riconosce e come risorsa culturale, che unisce studiosi e, attraverso gli studiosi, unisce e affratella i popoli, al di là delle contingenze politiche.
“Noi vogliamo riprendere questo cammino così importante - ha aggiunto il rettore Adornato - e renderlo ancora più prezioso, non solo nel quadro dei rapporti tra i nostri due Paesi, ma nel più ampio panorama interregionale degli studi di archeologia”.
Il presidente Al Faloos era accompagnato da una rappresentanza del Dipartimento delle Antichità della Libia - composta dal direttore delle ricerche archeologiche Mustafa Turjman, dal direttore alle relazioni internazionali Bashir Galgham, dalla direttrice della sezione informatica Feryal Sharfeddin, dal capo delle ricerche archeologiche Mahmud Hadia, dai soprintendenti alle antichità Ezeddin Fagi per Leptis Magna e Abuojalah Rahoumah per Sabratha, entrambi siti Unesco, dalla direttrice della missione Unimc Maria Antonietta Rizzo.
In occasione del convegno sarà possibile visitare la mostra fotografica dedicata alle attività di Unimc in Libia allestita nell’atrio del Dipartimento di Giurisprudenza.
Del bonus #NatiOra, varato dall’Amministrazione comunale con il sostegno dell’Apm, ne possono beneficiare anche le famiglie che hanno adottato un bambino. Infatti, nel progetto che destina il voucher di 300 euro, sono compresi anche i bambini e a le bambine residenti che sono entrati nel 2019 nel nucleo familiare in seguito ad una adozione. Intanto in questi giorni si stanno inviando le lettere alle famiglie dei bambini nati fino al 31 ottobre 2019.
Il voucher può essere utilizzato per l’acquisto di tutti i prodotti per la prima infanzia (esclusi i farmaci) spendibile entro il 31 dicembre del 2020 nelle tre farmacie comunali di Macerata in corso Cavour 82, via Pace 3 e in via Bramante 97 a Piediripa
I genitori dei bambini interessati devono farne richiesta all’ufficio Servizi Sociali, in viale Trieste, 24, aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13 (telefono 0733.256540 –0733.256345).
Trenta gli anni dalla fondazione, sei i dipartimenti, quarantotto i corsi, decine gli iscritti ad ogni corso: sono i numeri dell’Università per tutte le età, il service più longevo del Rotary Club di Macerata, di cui nei giorni scorsi si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico presso la Società Filarmonico Drammatica.
All’evento ha partecipato anche il professor Marcello La Matina, docente di Filosofia del linguaggio dell’Ateneo maceratese, quale relatore dell’evento.
In apertura, il presidente del Club Luciano Pingi, nel ringraziare tutti gli Sponsor per il loro insostituibile contributo, il Comitato scientifico, i docenti e tutti coloro che rendono possibile il service, nato come Università della terza età per poi ampliare il suo bacino di utenza, ha ricordato il promotore, l’indimenticato past president Arrigo Antolini.
Giorgio Piergiacomi, consigliere delegato del Rotary Club per l’UTE, ne ha sottolineato la vitalità, dovuta al suo essere non solo centro di apprendimento e approfondimento, ma anche un polo di aggregazione e socializzazione tra le persone: "La capacità di creare relazioni, tra docenti e discenti e tra i corsisti, è il suo valore aggiunto".
"L’Università per tutte le età – ha aggiunto – è uno spaccato della nostra società, e nel periodo storico che stiamo vivendo, in cui viene meno la capacità di ascolto e la gentilezza viene scambiata per debolezza, le relazioni devono essere rese più solide".
Piergiacomi ha poi presentato l’offerta formativa dell’UTE, alla quale è ancora possibile iscriversi, articolata in sei dipartimenti (culturale-scientifico, linguistico, tecnico-manuale, tempo libero ed attività diverse, sport e benessere, eventi e manifestazioni) e quasi cinquanta corsi, la metà dei quali è iniziata mentre l’altra metà partirà a gennaio.
Al termine, nella sua prolusione, il Prof. La Matina ha parlato di “Ascoltare: un termine caduto in disuso?” suscitando un grande interesse e regalando a tutti i numerosi intervenuti un momento di riflessione sulla società del nostro tempo.
Negli ultimi decenni la Sanità ha avuto e sta avendo una forte attenzione al paziente fragile ed anziano, mettendo in atto tutta una serie di percorsi sanitari rivolti verso il domicilio del paziente, cercando sempre più di curare la persona nel suo ambiente familiare.
L’Italia (e le Marche non fanno eccezione) presenta una forte componente di persone anziane, fragili, malati cronici e disabili, e i servizi sanitari stanno evolvendo da una visione ospedalo-centrica ad una visione rivolta sul territorio e sui servizi domiciliari.
Lo sviluppo dell’Assistenza Sanitaria a domicilio è stato anche possibile grazie alla disponibilità di moderne tecnologie che permettono di poter curare il paziente a casa attraverso, per esempio, pompe d’infusione per il rilascio programmato di dosi di farmaci, possibilità di poter sostituire o mettere cateteri venosi che consentono sia terapie endovenose, ma anche una nutrizione artificiale appropriata e bilanciata, nonché eseguire esami Diagnostici, siano essi radiografici o ecografici, attraverso apparecchiature (ecografi /sistemi RX) portatili.
L’obiettivo è quello di portare l’assistenza verso il domicilio del paziente con fragilità e non il paziente nei servizi sanitari, evitando il più possibile spostamenti non appropriati.
La telemedicina può consentire di usufruire di esami diagnostici presso l’ambulatorio del Medico di Medicina Generale, la farmacia, il domicilio del paziente, con una successiva valutazione dello specialista. L’evoluzione tecnologica permette oggi di eseguire a casa del paziente: esami radiologici (RX) programmabili su arti superiori, arti inferiori, torace, bacino, anca, spalla, gomito, polso, ginocchio e caviglia, femore, gamba, omero, avambraccio, mano e piede, posizione PICC/CVC.
Recentemente l’Unità Operativa di Radiologia dell’AV3 si è dotata di un apparecchio portatile per la Diagnostica Radiologica Domiciliare da utilizzare per gli esami a persone fragili al loro domicilio o in RSA o in Cure Intermedie. L'esecuzione delle radiografie nel luogo di residenza del malato ha un effetto “rassicurante” e contribuisce a un miglioramento della qualità di vita dei pazienti.
L’acquisto è stato finanziato con delibera n. 1414 del 27/11/2017, con la quale la Giunta regionale ha approvato il programma di miglioramento e riqualificazione ai sensi dell’art. 1 e ss della Legge 11/12/2016 n. 232, finalizzato alla qualificazione dell’Assistenza Domiciliare, residenzialità/cure intermedie e supporto alla Telemedicina.
L’équipe multidisciplinare che effettua tali esami è composta: dai Tecnici Sanitari di Radiologia Medica(TSRM) che eseguono l’esame presso il domicilio del paziente; dai Medici Radiologi che refertano gli esami eseguiti, presso la Radiologia dell’Ospedale di Macerata; dai Fisici Medici dell’AV3 che periodicamente effettuano, insieme ai TSRM, controlli di qualità e radio protezionistici sulle apparecchiature RX in uso, attraverso procedure definite ad hoc per la Radiologia Domiciliare, così come rappresentate nelle normative sia Europee che Italiane.
Il servizio pubblico di Radiologia Domiciliare in AV3, attivo da ottobre 2018, è destinato esclusivamente a pazienti per i quali il trasporto in Ospedale è oggettivamente difficoltoso: persone affette da patologie polmonari, cardiache, oncologiche, neurologiche, osteoarticolari e per tutte quelle persone disabili con difficoltà di movimento o non deambulanti. La richiesta di esami e assistenza domiciliare deve essere effettuata da parte dei Medici di famiglia e Medici Specialisti e il costo della prestazione è quello del Ticket se dovuto, altrimenti, per le patologie invalidanti, quindi salvo rari casi, il servizio è gratuito. L’attività è in elezione, ed eventuali urgenze potranno essere garantite nei tre giorni previsti dalla norma.
Dall’avvio ad oggi, il nuovo servizio di Radiologia Domiciliare in AV3 ha effettuato circa 100 prestazioni presso il domicilio dei pazienti, in seguito alle richieste da parte dei Medici di Medicina Generale. E’ da sottolineare che tale attività è in incremento.
Il Servizio è garantito dal lunedì al venerdì, sia di mattino che di pomeriggio, su tutto il territorio dei 3 Distretti Sanitari in AV3 e la scelta della zona/orario per l’effettuazione della prestazione radiologica dipende sia dal numero delle richieste/esigenze del paziente che dalla loro distribuzione geografica.
L’erogazione di prestazioni radiologiche a domicilio significa anche ridurre gli accessi impropri alle postazioni di Pronto Soccorso, ai Servizi di Radiologia sia ospedalieri che territoriali e il ricorso a trasporto sanitario. Inoltre questo servizio permette anche di evitare il ricorso al CUP poiché è inserito nell’attività di presa in carico coordinata dall’Assistenza domiciliare integrata (ADI).
La Radiologia Domiciliare è pertanto parte integrante dei servizi assistenziali erogati dall’Area Vasta 3 per garantire i cittadini più fragili, sempre all’interno di una strategia dell’organizzazione sanitaria che pone al centro il paziente e le sue esigenze di salute.
La Scuola San Giuseppe di Macerata ha partecipato al Focus Live 2019 presso il Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo Da Vinci di Milano insieme all’artista Giuseppe La Spada per la seconda edizione del Festival di Focus che si è tenuto dal 21 al 24 Novembre 2019 a Milano.
La Scuola San Giuseppe era presente all’incontro dedicato a Quattro casi di scuola insieme ad altre tre scuole italiane :Reggio Children, I-C.Pontecagnano S.Antonio e Cinemovel Foundation con la seguente motivazione: Quattro Scuole di eccellenza: come la creatività può cambiare la scuola italiana
Il tema di questa edizione “Come vogliamo vivere nel 2029” ha visto la partecipazione di esperti, decine di laboratori, installazioni ed esperienze interattive, oltre cento tra incontri, dibattiti e spettacoli su ambiente, clima, genetica, intelligenza artificiale, migrazioni, viaggi nello spazio, robot e tanto altro. Iniziative speciali organizzate per il festival e attività per ragionare insieme sul futuro che ci attende e l’eredità che vogliamo lasciare alle prossime generazioni.
La Scuola San Giuseppe ha presentato il video ed il libro “Five saviours of the sea” prodotto insieme all’artista Giuseppe La Spada e Cecilia Gordigiani per il progetto We Are Drops .
Ľ importante esperienza di Focus-live premia passione e la determinazione dell’istituto scolastico maceratese nel portare avanti il nostro progetto nato appena un anno fa.
Wearedrops insieme ad altri artisti, a scienziati, agli insegnanti e ai ragazzi vuole ridefinire un nuovo concetto di ecosofia. “Essere considerati da Focus uno dei quattro progetti educativi più innovativi in Italia ci rende orgogliosi e infonde in noi la speranza che dal buon esempio può partire il cambiamento concreto - afferma Katiuscia Cassetta della Cooperativa che gestisce la scuola - . “Siamo grati per aver avuto l’occasione di presentare il lavoro “Five Saviours of the sea” insieme ad altre importanti e prestigiose scuole italiane. Ringraziamo tutti i bambini e ragazzi della Scuola per il massimo impegno e i loro insegnanti per la passione con cui riescono a generare amore, stupore e consapevolezza, rendendo semplici e divertenti concetti spesso troppo complessi. Questa sinergia permette di creare da tante piccole gocce una goccia più grande”.
La Camera di Commercio delle Marche ha organizzato questa mattina, presso la sede di Ancona, un seminario in tema di legalità ambientale per illustrare alle forze di polizia e agli Organi di controllo preposti al monitoraggio e alla vigilanza delle norme ambientali nuovi ed evoluti applicativi informatici realizzati per semplificare e velocizzare l’accesso ai dati dell'Albo Gestori Ambientali.
Tutte le imprese che effettuano la raccolta, il trasporto, il commercio e l’intermediazione dei rifiuti, nonché quelle che effettuano operazioni di bonifica dei siti e bonifica di siti e di beni contenenti Amianto hanno l’obbligo di iscriversi all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
La Camera di Commercio delle Marche gestisce la Sezione Regionale per le Marche dell’Albo Nazionale.
L'iscrizione all’Albo costituisce autorizzazione all'esercizio delle attività di raccolta e trasporto, commercio e intermediazione dei rifiuti svolgendo un’importante funzione di selezione e di qualificazione delle imprese le quali, per ottenere l'iscrizione, devono dimostrare il possesso di determinati requisiti soggettivi, di idoneità tecnica e di capacità finanziaria.
L'Albo tiene l'elenco informatico delle imprese iscritte e oggi sono state presentate nuove modalità di fruizione dei dati dell’albo mediante l’impiego delle più moderne tecnologie di interconnessione tra banche dati.
Il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini ricorda la recente sottoscrizione di un protocollo tra il sistema camerale nazionale e la Commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, con il quale L’Unioncamere ha consentito la più amplia condivisioni ai dati a disposizione della Camera di Commercio.
“Grazie a questo protocollo, è possibile collaborare per un’integrazione dei dati inerenti le tematiche ambientali di relativa competenza e favorire l’attività di controllo e di regolazione del mercato e insieme agire in contrasto all’illegalità in materia ambientale” ricorda il Presidente Sabatini.
Ha preso parte all’incontro anche Giorgio Menichelli, Presidente della sezione marchigiana dell'Albo, che ha sottolineato come questo non abbia più “solo un ruolo certificativo ma incida attivamente nella governance di una filiera tanto delicata e nel flusso dell’economia circolare, con una progettualità precisa sul fronte della tracciabilità dei rifiuti, coadiuvata dalla piattaforma informatica”
L’iniziativa odierna si inquadra fra le azioni messe in essere dalla Pubblica Amministrazione a sostegno del contrasto a fenomeni di criminalità. Il ciclo dei rifiuti è, infatti, un ambito particolarmente delicato si pensi alla intermediazione sulle partite di rifiuti che, peraltro nella regione Marche ha impatto anche sulle aree sismiche in riferimento allo smaltimento delle macerie.
A quattro anni dall’approvazione della legge che li ha introdotti, anche nelle Marche si registrano reati nei confronti dell’ambiente.
Nel 2018 le infrazioni accertate sono state 740. Le Marche, con il 2,8% delle infrazioni sul totale nazionale, si posizionano al quattordicesimo posto nella classifica delle illegalità ambientali con 823 denunce e 166 sequestri registrati.
In particolare nel ciclo illegale dei rifiuti, sono state 212 le infrazioni accertate, 341 le denunce e 72 i sequestri La provincia di Macerata domina la classifica regionale posizionandosi per prima con 62 infrazioni, 58 denunce e 21 sequestri, seguita da Ancona con 55 infrazioni, 135 denunce e 27 sequestri, Ascoli Piceno con 24 infrazioni, 33 denunce e 1 sequestri, Pesaro e Urbino con 22 infrazioni, 25 denunce e 8 sequestri. (fonte rapporto Ecomafia 2019. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia).
L'Arte è il luogo dell'espressione del sé, che in un contesto collettivo diventa territorio di confronto e di integrazione. La classe I F del Liceo Artistico di Macerata in collaborazione con alcuni ragazzi del I D e del I C, e con il supporto dei ragazzi con disabilità della nostra scuola e del progetto Mongolfiera dell'Anffas, hanno dato vita ad un progetto unico nel suo genere: ARTE. Ogni ragazzo ha firmato la propria opera attraverso l'iniziale del suo nome. Un insieme colorato di lettere, di vere e proprie autobiografie letterali, che unite insieme hanno composto parole significative: Amore. Accoglienza. Amicizia. Alfabeto.E tante altre ancora.
Martedì 3 dicembre, in occasione della giornata internazionale della disabilità, alle ore 11 ci sarà l'inaugurazione del progetto presso i Magazzini UTO, in vicolo Consalvi. Saranno presenti i professori David Miliozzi, Marco Franchini, Veronica Rossetti, Paola Ruffini, Paola Consolati e Marco Bozzi del Liceo Artistico Cantalamessa di Macerata, insieme all'equipaggio del progetto mongolfiera: Arianna Santoro, Marco Gentili, Rosaria Farina, Noemi Del Bianco, Scilla Sticchi, Chiara Bolognini. Interverranno l'assessore ai servizi sociali del Comune di Macerata Marika Marcolini e il Dirigente scolastico del Liceo Artistico Cantalamessa Claudio Mengoni. La mostra resterà aperta anche domenica 8 dicembre, dalle 10 alle 13, per ospitare il progetto Scuola Aperta del Liceo Artistico. Tutti insieme possiamo comporre un nuovo Alfabeto e creare un linguaggio di accoglienza e amore, quindi un mondo più ricco di gentilezza e di solidarietà.
Si è riunito ieri a Macerata il Consiglio Regionale della Cisl Funzione Pubblica Marche, in modalità allargata alle lavoratrici e lavoratori dipendenti delle Autonomie Locali Maceratesi.
Oggetto dei lavori è stata la Previdenza Integrativa nel Pubblico Impiego. "Da sempre - riferisce il Responsabile del Territorio di Macerata Alessandro Moretti - la Cisl Fp Marche è attenta a riservare occasioni di formazione ai propri associati e simpatizzanti. Al fine di rendere questa Categoria di lavoratori compiutamente informati sui propri dovere ma anche sui propri diritti, tra cui quello di scegliere liberamente se aderire o meno alla previdenza integrativa".
Il dott. Bottaroni, esperto nazionale del Fondo Perseo/Sirio, ha provveduto ad illustrare i contenuti del Fondo di Pensione Complementare dei lavoratori della Pubblica Amministrazione, previsto dal contratto di lavoro ed in grado di garantire ai suoi aderenti che tutte le attività siano eseguite nell’esclusivo interesse degli stessi e della tutela del loro futuro.
Un concorso letterario pubblicizzato tramite i vari canali mediatici e pubblicato nel sito della scuola, la passione per la scrittura e la decisione di partecipare scrivendo, come richiesto, un racconto a tema libero.
Questo è quanto ha fatto Elisa Re, studentessa del 3° G del Liceo Classico Linguistico “G. Leopardi” di Macerata.
Mai avrebbe pensato che il suo racconto, intitolato “La distanza di un sogno”, sarebbe stato selezionato tra i vincitori del concorso e pubblicato nell’antologia “Racconti Marchigiani” edizione 2019, della casa editrice Historica Edizioni in collaborazione con il sito Cultora.
Tra i numerosi racconti in concorso, solo 62 sono stati quelli selezionati perché rispondenti ai criteri richiesti: il rispetto delle caratteristiche del bando, la logicità del racconto, lo stile, la caratterizzazione dei personaggi e dei dialoghi.
La cerimonia di premiazione si è tenuta domenica 24 novembre all’Hotel Touring di Falconara.
Grande soddisfazione per la giovane Elisa che, emozionata, ha ritirato l’attestato di premiazione ed ha così avuto modo di presentare il suo racconto al pubblico presente in sala.
Il libro è disponibile nelle librerie marchigiane (con distribuzione Libro.co), sul sito di Historica, nelle principali fiere della piccola e media Editoria cui parteciperà l’editore e sui principali book-stores online.
Il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni è intervenuto in merito alle due aggressioni verificatesi nella giornata di oggi nei confronti del personale sanitario provinciale. Dapprima, in mattinata, il dottor Gianni Giuli, si è trovato minacciato con un martello da un paziente, e nel primo pomeriggio il centro "Beata Corte", a Caccamo di Serrapetrona, è stato oggetto di occupazione con una tentata rivolta interna (leggi qui).
"Due episodi gravi - sottolinea Maccioni - che si legano a quanto successo a Civitanova Marche la scorsa settimana. Una psichiatra e un infermiere sono stati malmenati in pronto soccorso, mentre il direttore del Sert di Civitanova Mario De Rosa è stato aggredito nel suo ufficio, minacciato da un paziente per pochi soldi. Episodi che devono farci riflettere in maniera molto seria, sono estremamente preoccupato. Dobbiamo fare una riflessione e analizzare il fenomeno molto attentantamente, anche con l'ausilio delle forze dell'ordine, delle amministrazioni comunali, della Questura e del Prefetto. Non siamo attrezzati per far fronte da soli a questa violenza dilagante. Bisogna ragionare insieme, anche con il coinvolgimento della Regione Marche, visto che queste situazioni si verificano anche in altre Aree Vaste".
Nella giornata di oggi Maccioni si trovava fuori provincia per motivi di lavoro, ma annuncia come da da domani parlerà "con coloro che sono stati coinvolti direttamente in questi episodi, per poi affrontare in maniera sistematica il problema. Non possiamo più sottovalutare quanto sta avvenendo".
Mancano pochi giorni al quarto sciopero globale per il clima di venerdì 29 novembre. Questa volta, i gruppi locali marchigiani di Fridays for Future hanno deciso di convergere in una piazza comune delle Marche, ad Ancona, per lanciare il loro messaggio.
"Ci rivolgiamo ai giovani, ai lavoratori, ai genitori, agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, agli studenti. Interrompere la routine per un giorno non è la fine del mondo, anzi potrebbe salvarlo - spiegano gli organizzatori -. Dopo le iniziative della scorsa settimana, l’azione di disturbo di mercoledì 20 novembre “I FALSI AMICI DEL PIANETA” al convegno di Greenwashing organizzato da Unimc con Confidustria dal titolo “Per un’economia amica del pianeta” e l’incontro sulla giustizia climatica e sociale di venerdì 22 all’interno del festival Cioccol’altro, abbiamo due appuntamenti di avvicinamento e preparazione allo sciopero. Mercoledì 26, si terrà una assemblea pubblica di preparazione delle azioni per il 29 novembre Block Friday e giovedì 27 la preparazioni di striscioni e cartelli da portare alla manifestazione. Entrambi gli appuntamenti sono al dipartimento di Filosofia nello Spazio occupazione climatica. Abbiamo organizzato il trasporto da Macerata ad Ancona in pullman gratuiti per chiunque volesse partecipare all’importante giornata del 29."
"Dopo le grandi mobilitazioni del 27 settembre che hanno visto manifestare milioni di persone in tutto il mondo, siamo ormai al quarto sciopero globale per il clima, siamo di nuovo pronti ad attraversare le piazze di tutta Italia - continuano gli organizzatori -. In concomitanza con la COP25 che si svolgerà a Madrid, con presidenza cilena, siamo di nuovo pronti a riprenderci le strade in tantissime e tantissimi, perché nonostante i proclami di governi e organi internazionali nulla sta cambiando realmente, perché vogliamo essere noi a cambiare il sistema che continua a distruggere la nostra vita nel nostro pianeta. Lo faremo in una giornata particolare, quella del “black friday”, simbolo del consumismo e di un sistema economico basato sul profitto a discapito dell’ambiente e delle persone. Lo faremo lanciando per il 29 novembre il “BLOCK FRIDAY”, giornata in cui bloccheremo le nostre città per mandare un messaggio chiaro ai maggiori responsabili dei cambiamenti climatici: cambiamo il sistema, non il clima!"
"Le nostre richieste sono chiare. Vogliamo giustizia climatica, che siano i ricchi e le grandi multinazionali inquinanti che hanno speculato sull’inquinamento della terra e sulle devastazioni ambientali a pagare il prezzo della riconversione ecologica e sistemica, che non siano aumentate le tasse sul consumo che impattano sulle classi popolari - continuano gli organizzatori -. Vogliamo intersezionalità; che il cambio di sistema riguardi tutte le forme di oppressione di cui esso è causa e per cui si caratterizza: quelle patriarcali, sessiste, razziste, colonialiste, machiste, oltre a quelle basate sulla logica dell’accumulazione e del profitto. Vogliamo la decarbonizzazione. Che si passi entro il 2025 alla produzione energetica totalmente rinnovabile e organizzata democraticamente con le realtà territoriali e venga assunto come obiettivo emissioni zero di CO2 entro il 2030 per l’Italia. Il budget di CO2 che possiamo emettere sta rapidamente consumandosi e restano poco più di 8 anni per restare sotto i 1.5°C. Vogliamo il futuro non il PIL. Che siano garantite le tutele a tutte quelle persone coinvolte nella transizione ecologica. Non accettiamo il ricatto tra lavoro, salute e tutela dell’ambiente. Vogliamo come unica grande opera la bonifica e la messa in sicurezza dei territori e siamo contrari a ogni grande opera inutile e dannosa. Vogliamo la dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica nazionale, che non sia un’ulteriore opera di greenwashing ma uno strumento utile a spianare la strada per un'immediata conversione ecologica."
All’interno del progetto Inclusione 3.0, coordinato da Catia Giaconi, docente di didattica e pedagogia speciale, mercoledì 27 novembre alle 16 all’Auditorium UniMc si terrà la terza edizione del “Premio Inclusione 3.0” dell’Università di Macerata volto a valorizzare associazioni e organizzazioni che hanno realizzato progetti inclusivi. Ventiquattro sono le realtà a livello nazionale e internazionale premiate dal Comitato Scientifico composto da Catia Giaconi, Filippo Gomez Paloma, Roberta Caldin dell’Università di Bologna e presidente SiPes, Arianna Taddei, Beatriz Rodriguez dell’Università del Brasile, Noemi Del Bianco, Ilaria D’Angelo.
“Questa terza edizione rispecchia l’impegno dell’Ateneo nel campo dell’inclusione e dell’innovazione attraverso la valorizzazione delle terza missione e dell’internazionalizzazione. Tra le realtà che si sono presentate, diverse sono Associazioni Nazionali e, per la prima volta, diverse sono state le candidature di centri di ricerca internazionali” precisa Catia Giaconi. Due premi speciali sono stati conferiti al docu-reality di Rai2 “O anche no”, condotto da Paola Severini Melograni e diretto da Davide Frasnelli, per l’elevato impegno sociale nella sfida ai pregiudizi sulla disabilità e al “Progetto e Film Fuori Centro” di Sandro Fabiani, per aver saputo raccontare inclusione, progettualità e autonomia nel mondo della disabilità, attraverso attori speciali. Ecco i progetti premiati nelle diverse categorie.
Nella sezione “Tempo libero, Sport e inclusione” il Premio verrà conferito a: “Chivasso Rugby onlus” di Torino, “BodyFly special needs”di Pesaro, l’associazione sportiva dilettantistica “Liberi nel Vento” di Porto San Giorgio, “Una parte del mondo-Virtus Buonconvento” di Fermo. Per la categoria “Arti e Inclusione”: la “Compagnia Simona Bucci” di Firenze, Associazione “Fuori Posto. Festival di Teatri al Limite” di Roma, “Progetto teatrale inclusione” della Comunità San Claudio, “Museo Omero” di Ancona, “Museo Facile. Sistema Integrato di comunicazione e accessibilità culturale” dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, progetto di Community Museum “COSMOpoLIS” di Roma. Per “Tecnologie e inclusione”: il progetto “Alba” di Torino; Cost-Ludi, a cura dell’Università di Bergamo. Nella sezione “Lavoro e inclusione” saranno premiate: “Frolla” di Osimo, “Tuttoincluso” di Anffas Macerata; “Ceralacca - Centro di Documentazione per l’inclusione” gestita da otto ragazzi con sindrome di down, portata avanti da Aipd e Università di Perugia.
Nella sezione “Inclusione ed empowerment”: l’associazione Cbm Italia con il progetto “CoRSU”, per un nuovo reparto di terapia intensiva per la cura della Sepsi al servizio della popolazione vulnerabile dell’Uganda, realizzato con il patrocinio dell’ospedale di Milano; “I-Can: Independence, capabilities, Autonomy, Inclusion, in quanto centro per la vita indipendente per le persone con disabilità nella striscia di Gaza, promosso da EducAid; “Storie straordinarie al femminile ”, dell’associazione Agfh, Fano e dall’Università di Urbino, un progetto che mira a rendere protagoniste visibili le donne in vari ruoli; Il filo dalla torre, Roma, con il progetto “Siamo nonni blu. Nonni e nipoti con autismo” volto a migliorare le relazioni intergenerazionali.
Tra le realtà internazionali, verranno premiate: il “Centro Lida”, dell’Università Statale di San Paolo, Brasile, centro di eccellenza per studenti con disturbi specifici di apprendimento e disturbi dell’attenzione; il “Centro Strategic Alternative Learning Techniques” dell’Università dell’Arizona, Usa, per l’impegno nell’inclusione di studenti con difficoltà di apprendimento e disturbi dell’attenzione; il programma “Adaptive Athletics Program”, sempre dell’Università dell’Arizona in quanto è il più ampio programma di sport adattivo degli Stati Uniti (con sede universitaria), poiché vanta sette squadre agonistiche di atleti con disabilità.
Giovedì 28 novembre 2019, dalle ore 09.00, a Macerata nell’Aula Verde del Polo Pantaleoni, l’Università di Macerata organizza il secondo dei quattro workshop previsti all’interno del progetto “Challenge”, questa volta incentrato sul tema “Migrazioni, politiche e vulnerabilità: il lavoro sociale e le buone prassi”.
Il progetto Challenge, a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (F.A.M.I.), di cui la Prefettura di Macerata è ente capofila, vede il partenariato dell’Università di Macerata oltreché dell’Università di Camerino, del Comune di Porto Recanati e dell’Ats On The road Onlus. L’obiettivo principale delle attività proposte è quello di strutturare modelli di governance più coordinati e funzionali del sistema dei servizi, attraverso la costituzione di reti stabili di cooperazione tra istituzioni e il rafforzamento delle capacità e delle competenze delle amministrazioni pubbliche coinvolte e dei portatori di interesse del territorio.
La giornata rientra tra gli incontri formativi proposti e vuole riflettere sulle politiche sociali, in un’ottica comparata, sul lavoro sociale e sulle situazioni di vulnerabilità, attraverso dati, strumenti e buone prassi messe in campo sul territorio.
A coordinare il workshop sarà Maria Letizia Zanier dell’Università di Macerata. Interverranno Eduardo Barberis dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”; Emmanuele Pavolini, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali di Unimc; Gianni Giuli, direttore del Dipartimento di Dipendenze Patologiche dell’Area Vasta 3, e Silvia Agnani, sociologa del Dipartimento di Dipendenze Patologiche dell’Area Vasta 3; Pina Ferraro, assistente sociale specialista/sociologa; Barbara Paolinelli, responsabile Unità organizzativa Siproimi e Minori e famiglia Asp Ambito 9; Giovanni Santarelli, dirigente Servizio politiche sociali e sport Regione Marche; Carla Scarponi, coordinatore dirigente Ats 15; Sergio Pollutri, tecnologo di ricerca Istat.
Ad introdurre i lavori saranno il rettore Francesco Adornato, il prefetto Iolanda Rolli, il sindaco di Porto Recanati Roberto Mozzicafreddo, la vice presidente Ordias Marche Marika Di Prodi e il presidente del consiglio delle lauree in Servizi sociali Mariano Cingolani.
Il convegno è accreditato dalle classi L-36 e LM-62 del Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali e dalle classi LMG/01, L-39 ed LM-87 del Dipartimento di Giurisprudenza. Inoltre, il convegno è accreditato presso l’Ordias Marche.
Da mercoledì prossimo, 27 novembre, per quattro settimane e quindi fino al 18 dicembre, gli ambulanti del mercato che solitamente stazionano in piazza della Libertà, sposteranno momentaneamente la propria attività in corso Cavour.
Il trasferimento, deciso in accordo con l’Amministrazione comunale, è dovuto all’installazione della pista di pattinaggio nella piazza centrale in occasione delle festività natalizie.
Le bancarelle verranno sistemate a metà del lato sinistro di corso Cavour, con direzione Monumento ai caduti a salire verso i Cancelli. Per quanto riguarda il traffico veicolare non subirà alcuna modifica. L’arteria stradale, infatti, rimarrà aperta alla circolazione delle auto con le stesse modalità di sempre.
Un utente del Sert, nella tarda mattinata di oggi, quando erano circa le 12:30, è entrato presso il presidio ospedaliero di Macerata, con in mano un martello, e ha aggredito il direttore Gianni Giuli con un paio di martellate che hanno anche puntato alla testa del dottore. L'aggressore, subito dopo, è fuggito. Giuli è riuscito parzialmente a ripararsi dall'attacco grazie all'avvertimento di un'infermiera.
I sanitari del 118 hanno subito prestato soccorso al professionista per poi trasferirlo al pronto soccorso. L'uomo è comunque rimasto sempre cosciente.
I carabinieri intervenuti hanno rintracciato l'aggressore, un 36enne disoccupato residente a San Severino Marche, pochi minuti dopo il grave episodio di violenza. L'uomo è stato bloccato nei pressi della stazione ferroviaria, dopo aver tentato la fuga, ed è stato portato in caserma per un interrogatorio dove ha riconosciuto le proprie responsabilità. Ne è stato disposto l'arresto per lesioni pluriaggravate, violenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Sarà trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Macerata sino all’udienza di convalida fissata per domani, martedì 26 novembre, nel corso della quale sarà difeso dall’Avv. Barbara Recanati del Foro di Macerata.
Gli accertamenti clinici e la TAC a cui Giuli si è sottoposto hanno dato esito negativo. Le sue condizioni non sarebbero gravi.