Una classe speciale quella del 5P, anno 94/95 indirizzo programmatori dell’Istituto Tecnico Commerciale A. Gentili di Macerata, una classe che domenica 18 maggio si è riunita, alla gradita presenza anche dei professori Letizia Catarini, Paola Lorenzelli, Marco Mattiacci, Simonetta Piangiarelli e Daniela Tasso all’agriturismo Poggio Ajano di S. Maria in Selva per festeggiare i 30 anni dal conseguimento del diploma di maturità.
Innumerevoli gli aneddoti che gli ex allievi hanno raccontato di quegli anni spensierati trascorsi dentro e fuori la scuola, fra compiti, interrogazioni, esami ma anche feste e reunion. Infatti il 5P nel corso degli anni non si è mai perso di vista. Un gruppo di ragazzi e ragazze che, pur con personalità diverse, condividevano un legame indissolubile, fatto di amicizia, risate e sogni e questo spirito di unione li ha resi inseparabili anche dopo il diploma.
Terminata la scuola infatti nacque un comitato speciale con l’obiettivo di mantenere vivo quel legame magico organizzando periodicamente cene e incontri. Nel tempo si sono formate famiglie, sono state costruite carriere ma il 5P restava una costante, un punto fermo in un susseguirsi di cambiamenti. Si condividevano gioie ma anche dolori profondi, come la prematura scomparsa nel 2016 di Andrea Cipriani, l’anima organizzatrice del gruppo, il trascinatore, colui che più di tutti credeva nel valore di questi incontri. Quella scomparsa ha segnato profondamente tutti, ma invece di separare, ha rafforzato ancora di più quell’unione. Andrea è sempre presente in ogni ricordo, in ogni risata condivisa, in ogni brindisi levato insieme. Ed è grazie a lui e per lui che questi ragazzi continuano ancora oggi a ritrovarsi.
Il traguardo vissuto ieri non è un punto di arrivo, bensì un nuovo inizio. Perché il bello dei legami veri è che non invecchiano mai, si trasformano, evolvono. La classe del 5°P: Antonelli Michele, Breccia Michele, Canestrari Cristiano, Casoni Moreno, Cipriani Andrea, Colagiacomi Paolo, Delsere Simone, Evangelista Stefano, Fattori Cristina, Grilli Denise, Lambertucci Andrea, Manfrini Stefano, Mastrocola Mirko, Mengo Andrea, Micozzi Cristian, Mochi Romina, Monteverde Romina, Morresi Cinzia, Nocelli Tamara, Paolini Alessandra, Ruffini Leonardo, Ruggeri Carlo, Seghetta Michela, Sparvoli Michela, Torresi Moreno.
ARES Safety Macerata e Bertazzoni Collecchio pareggiano (7-1 e 2-3) il match disputato sul campo di via Cioci per l’ottava giornata della Serie A1 di Softball.
Con Macerata ha esordito la seconda straniera arrivata in settimana, la giapponese Wakako Chikamoto, che nella prima partita si è messa subito in evidenza realizzando un fuoricampo, il primo di ARES in questo campionato.
Al termine dell’incontro le giocatrici maceratesi hanno indossato una t-shirt con la scritta “FORZA LEO” e mostrato la casacca “LEO 10”. Un pensiero dedicato a Leonardo Matano, studente di 18 anni, giovane influencer sportivo conosciuto come Bomber Mata, a cui da un mese è stata diagnosticata la leucemia linfoblastica a cellule B.
Leo è il nipote di “Momo” Maurizio Mosca, già storico presidente di Macerata Softball e Maceratese. La società attuale, con questo gesto, ha voluto comunicare la solidale vicinanza al ragazzo e alla famiglia.
La doppia sfida tra ARES Safety Macerata e Bertazzoni Collecchio si è risolta in un pareggio, il terzo dei cinque incontri del turno di A1.
In Gara 1, Macerata divide i suoi punti al primo e al sesto inning: un doppio di Flavia Carletti, un singolo di Alisya Terrenzio e una valida di Chiara Giudice nella parte bassa della ripresa iniziale mettono immediatamente in salita la partita della Bertazzoni.
Luana Luconi concede alle emiliane sei valide e quattro basi per ball che si concretizzano in un unico punto, al sesto inning, segnato però da Arianna Ponzi su errore difensivo.
Sempre un errore difensivo è alla base dei due punti che Carolina Stellon ed Emma Fagioli portano a casa per Macerata con la stessa Fagioli in battuta, prima del fuoricampo da un RBI di Wakako Chikamoto che vale il 7-1 finale.
In Gara 2, Lindsay Lopez e la sua prestazione in pedana da 9 strike out (5 valide) permette a Collecchio di prendersi la vittoria, i cui primi punti arrivano peraltro con la stessa messicana nel box, perché è suo il singolo che porta a casa base Jazmin Jackson e Arianna Lori per lo 0-2 nella prima ripresa.
La segnatura di Macerata arriva con Alisya Terrenzio al quarto inning (a segnare è Gioia Tittarelli), ma al quinto le emiliane ristabiliscono la doppia distanza.
Nulla si muove sino alla parte bassa della settima ripresa, quando Macerata non va oltre il singolo di Marica Guglielmi che vale il 2-3, ma non consente alle marchigiane di restare in partita.
Nell’ottava giornata Forlì vince entrambe le partite con Rovigo e Castelfranco quelle con Parma, mentre sugli altri campi, oltre Macerata e Collecchio, Saronno e Bollate pareggiano nel big match, così come Caronno a Pianoro.
RISULTATI 8a GIORNATA SERIE A1
Mia Office Blue Girls Pianoro - Rheavendors Caronno 2-5 e 8-2
Inox Team Saronno - MKF Bollate 6-9 e 4-1
Italposa Forlì - Itas Mutua Rovigo 8-1 (al 6°) e 8-0 (al 5°)
Ares Safety Macerata - Bertazzoni Collecchio 7-1 e 2-3
Thunders Castellana - Pubbliservice Old Parma 5-4 e 8-1 (al 5°)
CLASSIFICA
MKF Bollate (14 vittorie-3 sconfitte) .824, Inox Team Saronno (12-4) .750, Mia Office Blue Girls Pianoro (11-5) .688, Rheavendors Caronno e Italposa Forlì (10-6) .625, Bertazzoni Collecchio e Thunders Castellana (7-9) .438, ARES Safety Macerata (4-11) .267, Itas Mutua Rovigo (3-11) .214, Pubbliservice Old Parma (1-15) .063.
L’Helvia Recina continua a sognare. La formazione di Villa Potenza conquista l’accesso alla finale playoff superando per 3-2 la United Civitanova nella semifinale andata in scena al Don Silvestro Contigiani, al termine di una partita intensa e ricca di emozioni.
Le due squadre si presentavano alla sfida con gli stessi punti in classifica (58), ma con la United favorita dalla miglior posizione negli scontri diretti, vinti entrambi in campionato. Un vantaggio che permetteva agli adriatici di giocare in casa con due risultati su tre a disposizione. Ma l’HR, trascinata da una prestazione di grande cuore e qualità, ha ribaltato tutto.
La partita si apre con i padroni di casa subito avanti al 16’: Mecozzi sorprende la retroguardia ospite e con un pregevole tocco sotto batte Simoncini per l’1-0. La risposta dell’Helvia Recina però è immediata: al 22’ Appignanesi scappa via in velocità e con freddezza firma il pareggio. L’inerzia passa nelle mani della squadra di Mister Cruciani, che continua a spingere e al 44’ trova il meritato vantaggio: Gattari disegna un gol da applausi che vale l’1-2 all’intervallo.
Nella ripresa l’HR gestisce il risultato con maturità, concedendo poco e trovando il tris al 67’: sugli sviluppi di un calcio d’angolo è Foglia a insaccare il 3-1. La United prova il tutto per tutto e accorcia le distanze ancora con Mecozzi all’88’, ma il forcing finale non basta. Dopo cinque minuti di sofferenza, il triplice fischio dà il via alla festa biancorossa.
L’Helvia Recina approda così alla finale playoff, dove sabato 25 maggio affronterà il Santa Maria Apparente, vittorioso 2-1 nell’altra semifinale contro il Real Porto. La sfida decisiva andrà in scena al Comunale di via Crivelli, a Civitanova.
Grande la soddisfazione di Roberto Carnevali, che, insieme a Mister Cruciani ha preso in mano la squadra a stagione in corso portandola in finale playoff con una grandissima rimonta. “Abbiamo fatto una vera impresa. Dopo il loro gol del 3-2, i minuti non passavano mai, sembrava che il cronometro fosse rotto. Faccio i complimenti alla United, è una squadra forte che gioca un bel calcio. E un ringraziamento speciale ai nostri tifosi: oggi sembrava di giocare in casa, c’era davvero tutta Villa Potenza allo stadio”.
Adesso manca solo l’ultimo passo. L’HR ci crede.
Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale di Macerata, la consigliera di maggioranza Sabrina De Padova ha espresso forti critiche nei confronti dell’amministrazione comunale e del Sindaco, contestando la recente delibera sul nuovo centro commerciale a Piediripa e denunciando l’assenza di una direzione politica chiara. Pur essendo stata eletta nella lista civica del primo cittadino, De Padova ha manifestato profonda preoccupazione per l’allontanamento dell’amministrazione dal programma originario e dalla volontà dei cittadini.
"Il Sindaco continua a ripetere che 'pensa alla città', ma la realtà racconta tutt’altro. È evidente a tutti che ci troviamo di fronte a un’amministrazione scollegata dalla realtà, dove prevalgono logiche personali. Si accusano gli altri di coltivare orticelli, ma le scelte adottate dimostrano esattamente il contrario.
La recente delibera sulla costruzione dell’inutile terzo centro commerciale a Piediripa non si sarebbe nemmeno dovuta prendere in considerazione. È un atto che ancora una volta favorisce interessi privati – come quelli del costruttore Simonetti – a discapito del bene pubblico.
I consiglieri comunali presenti in aula, tutti tranne uno del PD e uno della lista civica, hanno votato contro questa proposta. Hanno avuto il coraggio di assumersi la responsabilità di guardare al futuro di Macerata. Il voto contrario è arrivato da tutto il gruppo misto, da tutta la minoranza – fatta eccezione per un consigliere del PD – e da Fratelli d’Italia, che ha espresso un voto contrario e un’astensione. A favore, invece, si sono espressi Lega, Forza Italia e parte di Fratelli d’Italia.
Una posizione lungimirante, che difende la città da un modello di sviluppo vecchio, dannoso e iniquo.
Ma in tutto questo emerge la responsabilità politica più grave: l’assenza di una guida, di una regia, di una visione. Il Sindaco non ha mai realmente diretto questo Comune, non ha mai preso le redini in mano. Ha lasciato spazio al caos e all’anarchia amministrativa. Le divisioni interne e la mancanza di coesione sono la diretta conseguenza di questa leadership debole e inconsistente.
Quando mi sono candidata nella lista civica del Sindaco, ci siamo presentati con un programma chiaro, condiviso con i cittadini. E quel programma va rispettato, sempre, perché rappresenta un patto, un impegno serio. Tradirlo significa tradire la fiducia della comunità.
A Macerata serve una svolta. Serve coerenza e una visione che metta davvero al centro le persone, non i progetti dei soliti noti".
Nella serata di ieri,16 maggio, intorno alle 23:50, la Polizia di Stato di Macerata è intervenuta in piazza Mazzini, all’esterno di un locale, dopo una richiesta di soccorso da parte di un agente fuori servizio.
Un poliziotto, libero dal servizio, aveva infatti chiesto aiuto a causa di un uomo che, con atteggiamento molesto, stava importunando i clienti del bar. L’uomo, un cittadino extracomunitario, si era presentato nel locale inveendo e minacciando gli avventori. Dopo essersi qualificato come agente di polizia e aver mostrato il tesserino di riconoscimento, il poliziotto ha cercato di calmare il soggetto, ma la situazione è rapidamente degenerata in una colluttazione.
Il malintenzionato ha continuato a comportarsi in maniera aggressiva, lanciando insulti e minacce nei confronti dell’agente, tra cui: "io ti conosco poliziotto di merda... io c'ho un coltello, vi accoltello a tutti e due e a te ti ammazzo". Inoltre, l'uomo ha nascosto una mano dietro la schiena, lasciando intendere di avere un'arma. In risposta a tale minaccia, l'agente ha afferrato una sedia per difendersi dall'eventuale aggressione, mentre l'uomo ha tentato di colpirlo con un’altra sedia presente nel locale.
Poco dopo, sono arrivati i colleghi dell’U.P.G. e S.P., che sono riusciti a contenere l’aggressore e riportare la calma sul posto, garantendo la sicurezza dei presenti. Il cittadino extracomunitario è stato arrestato e successivamente deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, minacce e lesioni, ai sensi degli articoli 336, 337 e 582 del Codice Penale. L'uomo è stato rilasciato in stato di libertà.
L’agente di polizia libero dal servizio ha riportato lievi lesioni, con una prognosi di 7 giorni.
Un incendio è divampato nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16, in contrada Lornano, nelle campagne di Macerata. Le fiamme hanno interessato un campo di fieno appena tagliato, esteso su circa 3-4 ettari, generando una densa colonna di fumo visibile anche a distanza.
Cinque mezzi dei Vigili del Fuoco sono prontamente intervenuti sul posto, riuscendo a domare le fiamme in tempi rapidi e a mettere in sicurezza l’area. Le operazioni di spegnimento si sono concluse con una bonifica accurata per evitare la ripresa del fuoco.
Le cause dell’incendio sono ancora in fase di accertamento, ma tra le ipotesi più probabili figura un possibile cortocircuito in una cabina Enel situata nelle immediate vicinanze del campo. Sul luogo dell’incendio è intervenuto anche personale Enel per i dovuti controlli.
Fortunatamente non si registrano feriti né danni a persone o strutture circostanti. L’area è stata messa in sicurezza e monitorata fino alla conclusione della bonifica.
MACERATA - È stata inaugurata questa mattina il nuovo largo Li Madou, il cui nome richiama quello cinese di Padre Matteo Ricci, gesuita maceratese tra i protagonisti del primo dialogo tra la cultura europea e quella cinese. Sorto accanto alla sede del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell’Università di Macerata, il largo è frutto di un progetto di riqualificazione sostenuto dal Comune attraverso i fondi del Pnrr. Al centro dello spazio, un’opera simbolica: la statua raffigurante Padre Ricci accanto a Xu Guangqi, suo storico interlocutore e amico, donata dalla Fondazione Internazionale Padre Matteo Ricci e dal Consolato cinese.
Alla cerimonia, che ha seguito un incontro accademico ospitato dall’Università di Macerata, erano presenti il sindaco Sandro Parcaroli, il vicesindaco Francesca D’Alessandro, l’assessore all’urbanistica Silvano Iommi, il presidente della Fondazione Dario Grandoni, il rettore dell’ateneo John McCourt e la console generale della Cina a Firenze, Xin Qi. Un’occasione per celebrare il valore simbolico e culturale di uno spazio pubblico rinnovato, aperto non solo alla città ma anche al mondo.
L’assessore Iommi ha ricordato che il progetto affonda le sue radici nel 2008, quando il Consiglio comunale approvò all’unanimità un ordine del giorno per trasformare il piazzale Mazzini – spostandone il busto – in un nuovo centro urbano di incontro e riflessione. “Un luogo da vivere e non solo da attraversare”, ha sottolineato, “capace di ospitare manifestazioni e narrazioni turistiche attorno a una figura così identitaria per Macerata”.
Dario Grandoni ha parlato con emozione del lungo percorso che ha portato alla realizzazione della piazza: “Quattro anni di lavoro continuo. Oggi si respira un ambiente di dialogo, amicizia e conoscenza. I delegati cinesi hanno offerto contributi interessantissimi. È un momento importante di apertura”.
Dal canto suo, il rettore McCourt ha ribadito l’impegno dell’Università nel costruire ponti tra Italia e Cina: “Questa piazza cambia il volto di questa parte della città e porta luce. È un modo bellissimo per onorare una figura fondamentale del dialogo culturale tra i nostri Paesi. Vogliamo tradurre la memoria in percorsi concreti di didattica e ricerca per i nostri studenti”.
A chiudere arrivano le parole della console Xin Qi: “Padre Matteo Ricci arrivò in Cina oltre quattro secoli fa, ma il popolo cinese non lo ha mai dimenticato. Questa giornata serve a tramandare il suo spirito di uguaglianza, coraggio e dialogo. Celebriamo lui e Xu Guangqi come pionieri di un’amicizia che continua ancora oggi”.
Si è tenuta mercoledì scorso, nella cornice del Ristorante Le Case, una conviviale organizzata dalla Sezione Lega di Macerata alla quale ha preso parte il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, senatore Alessandro Morelli. All’incontro hanno partecipato dirigenti di partito, amministratori locali, soci e sostenitori, tra cui il commissario provinciale della Lega Macerata, Mauro Lucentini, il vicepresidente e assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Renzo Marinelli, la consigliera regionale Anna Menghi e il sindaco di Macerata nonché presidente della Provincia, Sandro Parcaroli.
Nel corso dell’iniziativa, il senatore Morelli ha illustrato alcune delle direttrici dell’azione di governo promossa dal suo partito, soffermandosi in particolare sulle politiche a favore dei piccoli Comuni, "spesso – ha sottolineato – meno ascoltati rispetto ai grandi centri urbani". Tra i punti toccati, anche il sostegno agli enti locali per la realizzazione di opere e progetti utili al territorio.
Il sottosegretario ha poi parlato delle recenti misure fiscali introdotte dal Governo, tra cui il taglio del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi, la revisione degli scaglioni IRPEF con l’aliquota unica al 23% fino a 28.000 euro di reddito e la flat tax, a favore di professionisti e piccole imprese. Tra i temi affrontati anche la sicurezza, con riferimento all’approvazione del recente decreto in materia, e il sostegno alla famiglia, attraverso misure come l’esonero contributivo per le lavoratrici madri e la proroga del fondo di garanzia per l’accesso al mutuo prima casa fino al 2027.
La serata è stata anche occasione di confronto tra amministratori locali e rappresentanti istituzionali, con la possibilità per i primi di presentare esigenze e proposte specifiche legate ai rispettivi territori.
Proseguono i controlli intensificati dei Carabinieri della Compagnia di Macerata, impegnati nella prevenzione dei reati contro il patrimonio e nella verifica del rispetto delle misure restrittive imposte dall’Autorità Giudiziaria. Due le persone deferite all’autorità giudiziaria in seguito a due distinte operazioni condotte nei giorni scorsi.
Nel primo caso, i militari della Stazione di Macerata, a conclusione di accurate indagini supportate dall’analisi dei filmati di videosorveglianza, hanno denunciato a piede libero un cittadino romeno di 30 anni, residente in provincia di Latina e già noto alle forze dell’ordine per reati simili. L’uomo è accusato di aver messo a segno un furto aggravato all’interno di un supermercato del capoluogo lo scorso aprile.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe agito in concorso con un complice non ancora identificato: i due avrebbero trafugato 20 bottiglie di liquori, per un valore complessivo di 642 euro, nascondendole all’interno di una borsa schermata, modificata ad hoc per eludere i sistemi antitaccheggio. Le indagini sono tuttora in corso per risalire all’identità del secondo soggetto coinvolto.
Nel secondo intervento, i Carabinieri della Stazione di Treia hanno deferito per evasione un 29enne pregiudicato, sottoposto alla misura della detenzione domiciliare. L’uomo è stato sorpreso fuori dalla propria abitazione in violazione delle prescrizioni imposte. Dopo un breve accertamento, è stato rintracciato e denunciato.
Ares Safety Macerata sabato 17 maggio alle ore 17 ospita sul campo di via Cioci il Bertazzoni Collecchio, per l’ottava giornata della Serie A1 di Softball. Il match vedrà il debutto della seconda straniera di Macerata, la giapponese Wakako Chikamoto, nata a Fukuoka nel 1998, gioca da interno e proviene dalla squadra Ogaki Minamo che milita nella East Division della Japan Diamond Softball League.
Ma a rattristare l’ambiente, è giunta la notizia che la mamma del manager cubano Rafael Garcia è scomparsa in patria. La società Macerata Softball nel suo insieme si è stretta con affetto intorno al proprio manager per la grave perdita.
Rafael Garcia in questo periodo maceratese ha conquistato l'apprezzamento di dirigenti, colleghi tecnici ed atlete per il suo contributo di esperienza, le qualità umane e per l’impegno a far crescere la squadra.
Sabato pomeriggio Ares Safety Macerata incontrerà Bertazzoni Collecchio che occupa il sesto posto in classifica e viene da un pareggio casalingo (1-2 e 3-1) con Thunders Castellana nella giornata precedente. Anche Macerata ha pareggiato sul campo di Itas Mutua Rovigo nel turno scorso, vincendo ampiamente 8-0 Gara 1, chiusa anzitempo al 5° inning.
Due punti realizzati in avvio e ben sei segnature alla quarta ripresa, con Luana Luconi che ha concesso poco o nulla all’attacco di Rovigo. Gara 2 invece è andata alle padrone di casa per 2-1, dopo un’appassionante sfida in pedana fra le due lanciatrici, Yamerky Guevara e la maceratese Elizabeth Avery.
Punti per Rovigo al quarto inning e Macerata accorcia al sesto. ARES Safety ha poi creato diversi presupposti per pareggiare ma senza concretizzare. Il match Macerata-Collecchio sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube della FIBS (https://www.youtube.com/watch?v=5t0qB_5QtsI).
Una stagione che resterà nella storia del Bayer Cappuccini, capace di chiudere al terzo posto nel campionato di Serie C1 - il massimo torneo regionale di futsal - e di conquistare con merito l’accesso ai playoff. Un cammino entusiasmante, culminato con la vittoria in semifinale contro il Cerreto d’Esi, prima della sconfitta in finale contro il Gagliole, al termine di una partita intensa e combattuta.
A tracciare il bilancio è Fabrizio Fattori, storico dirigente del club maceratese e da quest’anno presidente della società. "La stagione si è conclusa bene, soprattutto nella regular season. Abbiamo toccato l’apice in 21 anni di storia, chiudendo terzi in un campionato difficile, dove abbiamo affrontato vere e proprie corazzate. Basti pensare a Fermana Futsal e Gagliole, prime della classe, con rose allestite per il salto di categoria", ha dichiarato con soddisfazione.
Gli obiettivi a inizio anno erano chiari: fare meglio del sesto posto della stagione precedente. Una sfida ambiziosa per una società nata in modo quasi spontaneo, nel cuore del quartiere Cappuccini di Macerata: "Siamo nati come un gruppo sparuto di ragazzi che giocava nel campetto dei Cappuccini, senza strutture né organigramma. Il nostro spirito nasce lì, grazie a Padre Benedetto e all’attuale capitano Paolo Bonfigli. Oggi, affrontiamo squadre come Gagliole, Fermana, Cerreto, Sambenedettese…realtà che arrivano dalla Serie B e con obiettivi altissimi", ha ricordato Fattori.
La partita simbolo della stagione è stata senza dubbio la semifinale playoff contro il Cerreto, vinta 4-3 in rimonta: "Eravamo sotto 3-2 all’intervallo, ma nella ripresa siamo tornati in campo con una cattiveria agonistica incredibile, ribaltando il risultato. Una rimonta eroica, che testimonia il cuore e il carattere del nostro gruppo".
Contro il Gagliole, in finale, la squadra ha dato tutto, ma ha dovuto arrendersi al termine di una battaglia sportiva decisa solo ai supplementari. "Non abbiamo rimpianti. È stata una finale tiratissima, dove abbiamo dato tutto fino alla fine. Il Gagliole si è imposto 3-2 ai supplementari, dopo un match intenso e combattuto. Purtroppo siamo arrivati a questa finale con una rosa corta e colpita da infortuni pesanti, su tutti quello di Petetta. Più di così non si poteva chiedere. Abbiamo trovato grande unione e compattezza in un gruppo giovane e determinato", ha spiegato il presidente.
Non sono mancati i ringraziamenti. “Un elogio speciale va al nostro allenatore Emanuele Salvi, al direttore sportivo Gianluca Pennesi, a tutto lo staff e a tutti i ragazzi per la stagione straordinaria che ci hanno regalato”.
Infine, Fattori ha lanciato un messaggio di apertura al Cus Macerata, altra realtà cittadina di futsal che milita in Serie B: "Loro sono più avanti di noi, ma auspico che un domani si possa creare un legame più stretto, magari un'unica realtà sotto il nome di Macerata Futsal. Sarebbe bello presentarsi uniti alle istituzioni, con un progetto serio e strutture all’altezza". Il Bayer Cappuccini chiude così una stagione che profuma di impresa. Un traguardo che sa di partenza, con lo sguardo rivolto già al futuro del calcio a 5 maceratese.
Una stagione da incorniciare per lo sport maceratese, che in questa primavera 2025 sta vivendo un momento di autentico splendore. Dopo la promozione in Serie D della S.S. Maceratese e quella storica della CBF Balducci HR Macerata in Serie A1 di volley femminile, anche il mondo della palla a spicchi si prepara a scrivere un’altra pagina memorabile.
Il Basket Macerata, infatti, è pronto a giocarsi la finale playoff della Divisione Regionale 1. In palio c’è la promozione in Serie C e l’ultimo ostacolo sulla strada dei biancorossi ha il nome di Pesaro Basket. La serie finale, al meglio delle tre gare, prenderà il via questa sera – venerdì 16 maggio – alla palestra Celletta di Pesaro con Gara 1. Il match sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook ufficiale del Basket Macerata, permettendo a tutti i tifosi di seguire da vicino questa sfida decisiva.
La squadra guidata da coach Pozzetti arriva all’atto conclusivo dopo una semifinale combattutissima contro il Basket Auximum di Osimo, piegato 2-1 al termine di una serie intensa e spettacolare. Un traguardo importante, frutto del lavoro di un gruppo determinato, che ora punta al colpo grosso.
Con due promozioni già festeggiate e una terza ancora possibile, Macerata si conferma città vivace e ambiziosa sotto il profilo sportivo. Dalla passione dei tifosi ai risultati delle squadre, il 2025 sta regalando emozioni a non finire. E il meglio, forse, deve ancora venire.
Grazie alla solida collaborazione con AsLiCo e la sua pluriennale esperienza come centro di produzione di opere didattiche per ragazzi e famiglie, giunge quest’anno nel neoclassico salotto stellato dello Sferisterio l’opera "Falstaff – Gli allegri giocattoli di Windsore" a grande richiesta, dato il riempimento di tutta la capienza disponibile in sala in questa occasione per tutte le date riservate alle scuole, lo Sferisterio a Scuola ha eccezionalmente deciso di aggiungere una recita, il 14 giugno, per tutte quelle famiglie e bambini le cui scuole non aderiscono al progetto, rendendo così questa importante attività divulgativa sempre più aperta e coinvolgente per tutta la cittadinanza.
Un nuovo importante passo per un’istituzione che dell'inclusività ha fatto negli anni un suo peculiare vessillo in ogni direzione, una vera e propria cifra comunicativa all’insegna dell’abbattimento di ogni barriera e di un meticoloso lavoro di divulgazione culturale senza frontiere di sorta, in tal senso vero centro d’attivismo all’avanguardia rispetto a tutto il panorama nazionale.
E come ormai sanno bene migliaia di famiglie, docenti e ragazzi di tutte le Marche, le opere di Sferisterio a scuola non sono certo produzioni minori, anzi, la cura e il fascino degli allestimenti è altissima, proprio perché divertire, coinvolgere e stimolare un nuovo pubblico è una pratica che richiede un’attenzione e un lavoro meticoloso, specifico ed informato.
Così sarà anche per il già lodato Falstaff prodotto da AsLiCo e Opéra Grand Avignon, dove l’ultima opera di Verdi, ispirata alle Allegre Comari di Windsor e con intrecci all'Enrico IV, entrambi capolavori di Shakespeare, incontra l’immaginario onirico dello Schiaccianoci di Ciaikovsky o del celebre cartoon Toys, dando vita ai nuovi personaggi degli “allegri giocattoli di Windsor”, il cui decano, il robot Falstaff, non smentirà certo il celebre motto “Tutto nel mondo è burla”, in una vorticosa ed irresistibile girandola di colorati scherzi, imbrogli, beffe, travestimenti che non mancheranno di sedurre e divertire grandi e piccini.
Il cast giovanissimo ma di grande qualità, sarà formato dai freschi talenti selezionati dall’ormai celebre fucina di AsLiCo, da cui sono usciti nel corso dei decenni veri divi dell’opera di oggi; quindi, il Falstaff del 14 giugno sarà anche una grande opportunità per i melomani della regione per conoscere le voci dell’opera di domani e lo stato dell’arte proiettato nel futuro.
Sul podio dell’Orchestra Sinfonica G.Rossini Massimo Fiocchi Malaspina, versatile direttore con collaborazioni che vanno dalla Basilica di San Marco a Venezia, ove è Maestro di Cappella, fino al Clan Celentano o a celebri programmi televisivi come Fratelli di Crozza o Il Collegio di Rai2, per una resa musicale di sicuro impatto che non avrà nulla da invidiare al cartellone operistico principale. Inoltre solo per questa serata speciale parteciperanno allo spettacolo anche i Pueri Cantores “D. Zamberletti” di Macerata con il maestro del Coro Gian Luca Paolucci.
Questa mattina, presso l’auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del “Festival della Famiglia”, in programma dal 21 al 25 maggio. L’evento, promosso dall’Amministrazione comunale di Macerata, nasce in collaborazione con diverse realtà del territorio, tra cui Macerata Inclusiva, Scuola per Genitori, Confartigianato, Ancos, Lube Academy e Tuttoincluso. Una rete di soggetti uniti dall’obiettivo comune di promuovere e rafforzare il ruolo centrale della famiglia nella società, attraverso una settimana di appuntamenti culturali, educativi e ricreativi.
Alla conferenza stampa hanno preso parte l’assessore alle politiche sociali Francesca D’Alessandro, il consigliere comunale Marco Bravi, il giornalista Marco Moglie, il presidente di Ancos Claudio Chiacchiera e Luigi Pierini del Comitato Promotore della Festa Santa Maria della Pace, realtà che contribuirà attivamente alle iniziative di domenica.
Nel suo intervento, l’assessore D’Alessandro ha sottolineato quanto la famiglia sia al centro dell’azione amministrativa: «Stiamo puntando molto su questo tema, così importante e delicato. Il festival propone un percorso fatto di focus specifici, momenti di approfondimento e spazi di condivisione. Apriremo con la Scuola per Genitori, giunta alla sua terza edizione, un progetto pensato per offrire strumenti concreti alle famiglie, oggi più che mai disorientate davanti a un contesto complesso come quello dell’educazione dei figli». L’assessore ha poi evidenziato la volontà dell’amministrazione di sostenere le due principali agenzie educative, famiglia e scuola, affiancandole in un percorso comune: «Vogliamo lanciare un messaggio chiaro: le istituzioni ci sono. Insieme alle realtà private, costruiamo una vera comunità educante». L’apertura del festival si terrà a Treia, presso la Lube Academy, “una struttura simbolo della dedizione ai giovani e al sostegno delle famiglie”, ha aggiunto D’Alessandro.
Il programma si snoda in cinque giornate dense di eventi. Mercoledì 21 maggio, alla Lube Academy alle 21:00, si terrà a Treia l’incontro “Piccoli gesti, grandi risultati” della Scuola per Genitori, con la partecipazione di esperti come il neuropsichiatra infantile Maurizio Pincherle, la pedagogista Laura Dario, la psicologa Eleonora Salvucci, i pediatri Enrico Gasparini e Mirella Staffolani, e la docente UNIMC Alessandra Fermani, moderati dalla stessa D’Alessandro.
Giovedì 22 maggio, alle 21:00, la Filarmonica di Macerata ospiterà il concerto delle corali maceratesi “Totus Tuus”. Il consigliere Marco Bravi ha definito l’appuntamento “un’espressione libera e volontaria della passione per la musica, che unisce e rafforza il senso di comunità”.
Il 23 maggio alle 16:30, presso l’auditorium della biblioteca, il giornalista Marco Moglie condurrà l’incontro “Homo Cellularis – Vita da Smartphone”, un’analisi sull’impatto che le nuove tecnologie hanno sulle dinamiche familiari e sociali. «Questo – ha detto Moglie – è il problema dei problemi. Non riguarda solo le famiglie o l’educazione, ma tutti noi».
Sabato 24 sarà una giornata dedicata alla condivisione e al benessere familiare. Si comincerà alle 9:30 con una passeggiata da Cancelli a Villa Lauri, “Passi in famiglia”, con aperitivo finale presso la caffetteria Tuttincluso, in collaborazione con Confartigianato e Anffas. Nel pomeriggio, alle 15:00, la biblioteca Mozzi Borgetti ospiterà tornei di ping-pong e biliardino per ragazzi tra gli 11 e i 16 anni, in sinergia con il Consiglio degli Adolescenti. Alle 17:00, nella Sala Cesanelli dello Sferisterio, si discuterà invece del “declino demografico” e delle sue conseguenze, in un convegno che cercherà di individuare strategie per invertire la tendenza.
Il festival si concluderà domenica 25 maggio nel quartiere Pace, con una giornata di festa per tutte le famiglie. Alle 10:00, nella chiesa di Santa Maria della Pace, sarà celebrata la Santa Messa da monsignor Nazzareno Marconi. Dalle 15:30 alle 20:00 spazio a giochi, animazione, canti e merenda per i bambini. In serata, alle 21:00, intrattenimento musicale con il gruppo “I Miuri”. Luigi Pierini, a nome del comitato promotore della festa del quartiere, ha espresso la propria gratitudine: «Siamo contenti che il Comune abbia portato questo festival nel nostro quartiere. Ringraziamo padre Krzysztof. Con questo comitato promuoviamo da anni momenti di socialità e religiosità per la comunità».
Le Eum, Edizioni Università di Macerata tornano al Salone Internazionale del Libro di Torino con una presenza ricca di contenuti e nomi di rilievo. Dal 15 al 19 maggio, la casa editricesarà allo stand F28 del Padiglione 2, insieme alle altre University Press italiane coordinate da Upi, per presentare il proprio catalogo e le ultime pubblicazioni.
Momento centrale della partecipazione sarà l’incontro in programma sabato 17 maggio alle ore 10:30 nella Sala Madrid, dal titolo “Con un’altra voce. Un dialogo sulle parole degli esclusi”, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata.
Tra i protagonisti spiccano nomi noti del panorama culturale e giornalistico italiano: la sociolinguista Vera Gheno, la giornalista e volto di RaiNews24 Laura Tangherlini e il giornalista e autore televisivo Domenico Iannacone, da anni impegnato nel raccontare storie di marginalità e resistenza civile. Insieme a loro, interverranno anche Simona Antolini, presidente delle Eum, Roberto Mancini, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, e Marco Sabbatini, curatore per le Eum del volume “Una parola di verità” di Aleksandr Solženicyn, punto di partenza per una riflessione condivisa.
Un dialogo necessario per portare alla luce i vissuti e le voci di mondi al margine: le donne in una società patriarcale, i dissidenti, i profughi fuggiti dalla guerra. La consonanza delle voci escluse per riflettere sul futuro dell’umanità. Perché, come recita il sottotitolo dell’incontro, “portare alla luce i vissuti e le voci di mondi al margine” è un atto di consapevolezza sul presente e sul futuro dell’umanità. Il volume “Una parola di verità” presenta alcuni tra i discorsi più significativi di Aleksandr Solženicyn, scritti tra il periodo sovietico, l’esilio in Occidente e il ritorno in Russia. Dalla Lettera al Congresso degli scrittori sovietici del 1967 alla lezione per il Nobel, emerge la vigorosa ricerca della verità e la lotta contro le menzogne di stato. Il periodo americano, come dimostra nel discorso alla Harvard University del 1978, è caratterizzato da una lucida riflessione sulla crisi di valori che pervade anche l’Occidente. Una volta tornato in patria, Solženicyn ambisce ad ergersi a guida morale, come testimoniano il suo intervento alla Duma di Stato del 1994 e i successivi discorsi d’inizio millennio, in cui ribadisce la grave minaccia, sia per la Russia che per le realtà occidentali, generata dall’uso distorto del potere e della libertà.
Nel pomeriggio, le Eum saranno protagoniste anche all’interno dello spazio espositivo della Regione Marche con un secondo appuntamento: “Operattivamente”, in programma alle ore 13. L’iniziativa, a cura di Simona Antolini, Paola Nicolini, docente di psicologia dello sviluppo e dell’educazione, e Carlo Scheggia, giornalista professionista, con una lunga esperienza nel racconto della cultura e della società, è pensata per avvicinare i bambini tra i cinque e gli undici anni al mondo dell’opera lirica attraverso il gioco e la didattica.
Il Consiglio comunale ha detto no alla realizzazione del terzo centro commerciale a Piediripa, promosso dalla società F.lli Simonetti. A esultare per questo verdetto è la consigliera comunale del Gruppo Misto Sabrina De Padova, che ha definito il risultato “una vittoria per la città, per l’ambiente e per il buonsenso".
"Una proposta – continua De Padova – che, nonostante sia stata ripresentata più volte nel corso delle legislature, si è sempre dimostrata miope e profondamente sbagliata. Questa bocciatura non è solo una decisione amministrativa: è un atto politico e civico di responsabilità, a tutela del territorio, del commercio locale, della qualità della vita e dell’ambiente. È la dimostrazione che un’altra idea di sviluppo è possibile, e che la voce di chi difende il bene comune può ancora farsi sentire".
La consigliera, ex esponente della civica Parcaroli, ha inoltre rivelato di essere stata destinataria di un messaggio intimidatorio poco prima del voto: "Mentre mi recavo in aula – racconta – un assessore mi ha comunicato che per il mio precedente intervento critico contro il progetto del centro commerciale Simonetti potrei essere querelata. Non saranno le minacce a fermarmi. I cittadini hanno il diritto di sapere chi ha scelto di stare dalla parte del territorio".
Duro il giudizio sulla condotta della maggioranza: "Ancora una volta – conclude – ha obbedito ciecamente a logiche di partito, senza ascoltare le reali esigenze del territorio. Ma oggi è stata costretta a fare un passo indietro".
Il no al nuovo centro commerciale è stato motivato anche da considerazioni urbanistiche e ambientali. “Abbiamo detto No a un nuovo scempio urbanistico, No al consumo di suolo, NO all’ennesimo colpo al commercio di prossimità – conclude De Padova –. Abbiamo detto SÌ alla tutela ambientale, alla dignità dei quartieri, a un modello di sviluppo più giusto e sostenibile”. Una battaglia vinta, ma – promette – “la nostra lotta non si ferma qui”.
MACERATA - Dopo la bocciatura in Consiglio comunale del progetto preliminare per il centro commerciale Simonetti, i capigruppo di maggioranza Aldo Alessandrini (Lega), Pierfrancesco Castiglioni (Fratelli d’Italia), Antonella Fornaro (Udc) e Sandro Montaguti (Forza Italia) prendono posizione, rivendicando la coerenza dell’azione amministrativa e criticando l’atteggiamento della minoranza.
«Il Consiglio comunale resta sovrano su ogni decisione – dichiarano – e come capigruppo di maggioranza prendiamo atto della volontà espressa in aula. Tuttavia, è curioso il comportamento della minoranza, che oggi rinnega le scelte compiute nel passato».
Secondo i rappresentanti della maggioranza, infatti, l’intera operazione Simonetti affonda le sue radici nelle decisioni assunte dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra. «Fu la delibera n. 2 del 2008 ad approvare la variante parziale al Prg di Piediripa, trasformando l’area da direzionale e terziaria a distributiva e commerciale – ricordano –. A questa scelta fu data continuità con atti successivi, tra cui la delibera n. 47 del 2020, che approvava il Piano della Mobilità Sostenibile, prevedendo la realizzazione dell’ospedale e anche del centro commerciale Simonetti».
«Questa non è una delibera che ci appartiene – sottolineano i capigruppo –. L’abbiamo ereditata dal centrosinistra e, con senso di responsabilità, abbiamo votato in continuità amministrativa. Amministrare significa prendersi carico anche delle decisioni difficili e impopolari. Noi non ci siamo tirati indietro».
I quattro capigruppo inseriscono la vicenda Simonetti in un quadro più ampio di problematiche lasciate in eredità: «L’amministrazione comunale di centrodestra si è trovata a dover risolvere l’ennesima “patata bollente”, come altre questioni fallimentari: dalla controversia con Nuova via Trento – costata al Comune 2,8 milioni di euro – alla raccolta porta a porta, inefficiente e frutto di una visione ideologica, fino alla mancata individuazione tempestiva di una discarica, con ben 85 siti esaminati e mai risolti».
«Il caso Simonetti si trascina da almeno il 2008 – concludono – e rappresenta l’ennesima prova dell’assenza di una visione urbanistica organica da parte delle precedenti amministrazioni. Il fallimentare Piano casa e la lottizzazione Valleverde ne sono altri esempi. Sgomberiamo il campo dagli equivoci: questo procedimento non intacca in alcun modo la nostra maggioranza, che resta compatta e granitica nel sostegno al sindaco Sandro Parcaroli e all’amministrazione comunale. Ogni diversa interpretazione è frutto di congetture e comunicazioni distorte».
Il Consiglio comunale di Macerata ha bocciato, con un solo voto di scarto, la delibera per la realizzazione del centro commerciale Simonetti a Piediripa. Dopo un iter durato anni — iniziato quando al governo della città c’era il centrosinistra — il progetto si ferma: 15 i voti contrari, 14 quelli favorevoli, con un solo astenuto.
A risultare decisivo è stato il voto contrario di quattro esponenti che un tempo facevano parte della maggioranza: tre ora nel gruppo misto — Claudio Carbonari (ex Lega), Giordano Ripa (ex Lega e Fratelli d’Italia) e Sabrina De Padova (ex lista Parcaroli) — oltre ad Andrea Blarasin, consigliere di Fratelli d’Italia. A questi si sono aggiunti gli 11 voti dell’opposizione. Unico astenuto, il consigliere Bini, ex lista civica Parcaroli. Assenti due consiglieri: Cristina Cingolani (ex lista Parcaroli) e Maurizio Del Gobbo del Partito Democratico.
Duro colpo per i sostenitori del progetto, che mirava a realizzare una nuova struttura commerciale a ridosso della zona industriale di Piediripa, già fortemente interessata da attività di grande e media distribuzione.
Soddisfatto per l’esito della votazione Gianluca Tittarelli, direttore del Centro Commerciale Val di Chienti, contrario alla nuova apertura:“Nonostante tutto, ha vinto la ragionevolezza e il buon senso. Da sempre dico che, al di là degli schieramenti politici, si doveva ragionare su quella che è l’opportunità per la città e su quali conseguenze questa scelta avrebbe arrecato ai cittadini. Credo che si debbano risolvere i problemi che già esistono più che crearne altri”.
(In aggiornamento)
Mister Matteo Possanzini ripercorre l’incredibile stagione che ha portato la Maceratese alla conquista del campionato di Eccellenza, culminata con la vittoria ai calci di rigore nello spareggio contro il K Sport Montecchio Gallo. Un’annata fatta di grandi vittorie, emozioni forti e gol spettacolari, ma anche di momenti difficili, infortuni e critiche, a volte ingenerose.
Al centro del dibattito sin dalle prime giornate c’è stato lo stile di gioco: un mix raffinato di coraggio, controllo e creatività, fondato su un possesso palla ragionato, una costruzione elaborata e posizionale, e grande libertà negli ultimi metri. Un calcio pensato, non solo "di corsa": per chi ama il pallone come linguaggio e non solo come sport. Non tutti però lo hanno apprezzato, definendolo talvolta troppo lento. Ma proprio quella capacità di rallentare e controllare il ritmo è stata, secondo Possanzini, la vera forza della sua squadra.
“La nostra squadra è andata sempre alla velocità che richiedeva la partita. Molto spesso, quando rallentavamo, sentivo qualche mugugno allo stadio. Ma la nostra idea di calcio non è quella di andare a 100mila all’ora per 34 partite: non ho mai visto una squadra vincere così. A volte bisogna saper gestire i momenti. La capacità di controllare la partita rallentando appartiene solo alle grandi squadre. Se avevamo una qualità in più, era proprio questa”.
Una scelta coraggiosa, ma alla fine vincente. La Maceratese può festeggiare il ritorno in Serie D dopo dieci anni. Una promozione arrivata ai calci di rigore, vissuti da Possanzini con un mix di lucidità e cuore.
“Il momento in cui mi sono sentito davvero favorito è stato proprio ai rigori. A livello di portiere c’era una differenza evidente tra il nostro e il loro, lì mi sono sentito più forte. Ai tiratori cosa ho detto? Prima ho raccontato di un libro in cui un giocatore di pallanuoto, che lavora anche nello staff di Guardiola, diceva di immaginare la rete che si gonfia mentre vai al dischetto. Aiuta a segnare. Poi ho detto che li avremmo scelti insieme, con serenità. Chi parla dopo conta zero nel calcio. Non credo nell’inserire qualcuno solo per calciare: si dà fiducia a uno e la si toglie a un altro. Conta il cuore. Chi se la sente tira, chi no non va giudicato. Ho detto: ‘Giratevi verso la curva, guardate quanta gente ci crede. Fate quello che sentite’. Alla fine si sono messi d’accordo tra loro. Qualcuno non l’avevo mai visto tirare un rigore nemmeno in allenamento, ma lo hanno fatto con una freddezza incredibile”.
Tra i momenti più duri, lo scontro diretto perso a due giornate dalla fine, che sembrava aver consegnato il titolo al Montecchio. E invece…
“È stata l’unica partita della mia carriera in cui ho parlato alla squadra già nel viaggio di ritorno in pullman. Mai mi ero sentito così orgoglioso. Abbiamo dominato per 90 minuti nella metà campo avversaria. Abbiamo mostrato la nostra vera identità e di essere più forti di loror, più che nello spareggio. Magari altri nella società la pensavano diversamente, ma la nostra forza è stata proprio il confronto aperto. In quel momento però sentivo il dovere, da allenatore, di trasmettere orgoglio. La prestazione viene prima del risultato. Dovevamo continuare a crederci: se il Montecchio perdeva a Urbino, lo spareggio sarebbe stato tutto nostro. Non mi sento un veggente, ma sapevo che dovevo essere il primo a crederci. La sosta dopo quella sconfitta ci ha aiutato a ricaricare. E allenarci pensando allo spareggio, non ai playoff. Se noi avevamo perso a Urbino, anche loro potevano farlo”.
Difficili anche il pareggio beffa di Osimo e la sconfitta proprio a Urbino, dopo 16 risultati utili consecutivi e oltre un girone d’imbattibilità. Una battuta d’arresto che ha pesato anche dal punto di vista emotivo. “Dopo 16 partite da imbattuti perderne una era quasi fisiologico. E poi era successa una cosa molto più importante: il nostro capitano aveva perso il padre. Cogngini ha giocato anche col dolore al ginocchio e ha voluto esserci lo stesso. In quella settimana ho sentito tante critiche, dimenticando che questa squadra è sempre stata in testa. In quei momenti serve stare vicini. E la curva, anche ad Urbino, ci ha fatto sentire tutto il suo affetto. Anche la società si è ricompattata: ci siamo detti le cose in faccia, come doveva essere. È stato un momento chiave”.
Tanto si è detto anche del “vantaggio dilapidato”, dopo il +7 sul Montecchio maturato alla penultima dell’andata. Possanzini tiene a fare chiarezza. “Dopo la vittoria sul Montecchio, pareggiammo a Monturano: andammo sotto e pareggiammo con Nasic. Quella partita fu molto criticata, ma su quel campo avevano perso sia Chiesanuova che Montecchio. Lo vedo come un punto guadagnato. A +5 si è chiuso il girone, e quello è il vero distacco. Poi la federazione ha inspiegabilmente anticipato la partita del Montecchio col Fano, squadra che sarebbe scomparsa tre settimane dopo. Lo sapevamo tutti. Grazie a quella vittoria si portarono a -2 e poterono gestire la sosta in modo diverso. Una scelta vergognosa, in un campionato con investimenti e piazze importanti. Ma siamo stati superiori anche a questo”.
E proprio il Monturano, un girone dopo, ha dato alla Maceratese la possibilità dello spareggio, in virtù della sconfitta del Montecchio a Urbino. La Maceratese, però, ha fatto prima il suo dovere. “Avevo detto ai ragazzi che dovevamo pensare solo a noi. Niente playoff, niente calcoli. Dovevamo vincere e basta. Dopo 10 minuti era già 2-0. Quando l’Urbino ha pareggiato, ho visto la tribuna svuotarsi verso il bar con la tv. I ragazzi guardavano i telefoni del direttore. Quando è arrivato il gol dell’Urbino, lo stadio è esploso. Un’emozione fortissima, quasi come ad Ancona. Un’iniezione di forza incredibile”.
Uno spareggio che però è stato clamorosamente rinviato a due giorni dalla gara. Un’altra situazione non facile da gestire. “Quella sera abbiamo organizzato un asado al campo con gli argentini. Non si può avere fretta di vincere. Però mi ha dato fastidio leggere l’intervista di un dirigente del Montecchio che diceva: ‘Avevamo bisogno di questa sosta’. Forse in quel caso era meglio evitare una frase del genere. Non penso che qualcuno abbia forzato il rinvio, ci mancherebbe. Sono certo che è stato dovuto a un motivo di sicurezza e di ordine pubblico. Le scorie che derivano dalla partita precedente però incidono, lì qualcosa è stato falsato. Lo dico anche e soprattutto dopo una vittoria. Se avessi perso sarebbe un alibi, ma non è possibile giocarsi una stagione in una data diversa rispetto a quella programmata all’inizio dell’anno. Non è un fatto di favorire o sfavorire, ma di alterare il naturale corso degli eventi”.
Alla fine si gioca al Del Conero, ma non bastano nemmeno i 120 munuti. Si va ai rigori. E quando Lucero ha trasformato il penalty decisivo? “È stata una liberazione. Un momento sognato a lungo. Perché la nostra è stata una stagione di continuità, a differenza delle altre. Chi ci ha inseguito o ha condiviso la vetta con noi ha avuto fasi di rodaggio o calo. Noi abbiamo fatto 34 punti all’andata e 31 al ritorno. Si è parlato di punti persi e di acquisti che ci hanno fatto cambiare passo. Per me la chiave è stata un’altra: la continuità, il tirar fuori il meglio da ogni giocatore. Per questo sento che la vittoria è meritata”.
Ora finalmente la Serie D: una rivincita personale, ma anche il giusto premio per Mister Possanzini, che ha saputo rimettersi in gioco e riconquistarsi quello che gli era stato tolto. "Spero di poter disputare da protagonista la prossima Serie D. L’ho fatta da allenatore per una giornata a Pesaro e per 17 a Recanati e sono stato esonerato in entrambe le volte. Dopo Recanati, in seguito ad alcune dinamiche di gruppo vissute male, avevo perso un po’ di voglia di allenare e sono ritornato a Porto Recanati, dove avevo vinto la Promozione, per ritrovarla. Lì ho rivinto un campionato di Promozione e mi son detto: se son bravo ci arrivo per merito, non con le scorciatoie. Adesso ho vinto l’Eccellenza e quindi penso di meritarmi questa Serie D".
(Foto Francesco Tartari)
Dopo il positivo riscontro dello scorso anno, giovedì 22 maggio, alle 16:30, presso la Sala Polivalente dell'Ircr Macerata di piazza Mazzini 34 si terrà la seconda edizione di "Salviamoci la pelle!", appuntamento dedicato alla prevenzione dei tumori della pelle.
L’iniziativa prevede screening dermatologici gratuiti dalle 16:30 alle 18:30 seguiti da un convegno informativo aperto a tutta la cittadinanza. Tra i relatori, ci saranno i dottori Marco Sigona, specialista dermatologico; Daniele Dusi, specialista dermatologico e dermochirurgo e Paolo Lupetti, specializzando in dermatologia. L'incontro rappresenta una preziosa occasione per ricevere una valutazione specialistica dei nei e delle lesioni cutanee sospette e per approfondire le corrette abitudini di prevenzione, soprattutto in vista della stagione estiva.
La partecipazione agli screening è gratuita con prenotazione obbligatoria (è possibile chiamare il 342-1945653 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 14:00). "Iniziative di questo tipo rientrano pienamente nello spirito del progetto dell’Assessorato 'Attivi si nasce' che proprio in queste settimane vede il suo sviluppo in 'Attivi si nasce… in salute', ciclo di incontri dedicati al benessere psicofisico della persona - ha detto il vice sindaco e assessore alle politiche sociali, Francesca D'Alessandro -. Questo appuntamento tutto dedicato alla pelle si inserisce perfettamente nel calendario delle attività finalizzate a incentivare la consapevolezza e il benessere dei cittadini di tutte le età. Un ringraziamento ai professionisti che interverranno per la loro attenzione e disponibilità".
"Siamo costantemente al fianco delle associazioni del territorio per promuovere momenti di prevenzione, socialità e informazione a favore di tutta la comunità - ha aggiunto Amedeo Gravina, presidente Ircr Macerara -. Eventi come questo dimostrano quanto sia importante fare rete e collaborare per la salute e il benessere di tutti i cittadini".
L'iniziativa è promossa da Ircr Macerata in collaborazione con il Comune di Macerata, A.d.m. Associazione Dermatologica Maceratese, Isdin, BioNike e Sidco - Società Italiana di Dermatologia Chirurgica, Oncologica, Correttiva ed Estetica.