Prosegue all'Abbadia di Fiastra la settima tappa della mostra fotografica "Va' Sentiero | Uno sguardo lungo 8.000 km", curata da Rica Cerbarano, Sara Furlanetto e Yuri Basilicò e promossa dalla Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata in collaborazione con la Fondazione Giustiniani Bandini e Meridiana Experience.
Il percorso espositivo, che propone circa 100 scatti della fotografa Sara Furlanetto e un video del videomaker Andrea Buonopane, ha il duplice obiettivo di raccontare la spedizione di un gruppo di giovani volontari lungo il Sentiero Italia e di porre l’attenzione sullo stato di salute delle montagne italiane.
Da un lato quindi la bellezza e la potenza dell’immagine fotografica che, come afferma la curatrice Rica Cerbarano, "ha un ruolo importante nella rappresentazione del mondo a lei contemporaneo e nella descrizione della società che le muta intorno", e dall’altro la restituzione di un’indagine puntuale sulle Terre Alte del nostro Paese, da considerare non come mero luogo ludico bensì come serbatoi culturali di inestimabile valore.
Tra il 2019 e il 2021, il giovane team dell’Associazione Va’ Sentiero ha percorso a piedi i 7.887 km del Sentiero Italia, il trekking più lungo del mondo, animati dalla volontà di dare risposte ad alcuni interrogativi. Come stanno le nostre montagne? Chi ci vive? Quali tesori conservano e quali criticità le affliggono? Il risultato di questa straordinaria avventura è stato un altrettanto straordinario lavoro di documentazione, che ha prodotto una quantità incredibile di informazioni e dati confluiti in diversi tipi di output.
In primis il sito www.vasentiero.org che raccoglie, per ciascuna tappa del Sentiero Italia mappe, tracce gpx, informazioni culturali, tecniche e logistiche, oltre a centinaia di foto, video e articoli. La mostra fotografica ovviamente, ma anche il libro edito da Rizzoli "Va’ Sentiero. In cammino per le Terre Alte d’Italia", una moderna guida a 25 itinerari tratti dal Sentiero Italia, che ha recentemente ricevuto lo storico premio Itas dedicato alla letteratura di montagna.
Ma non finisce qui, perché sta prendendo forma anche il film della spedizione grazie ad un premio economico che l’Associazione ha ottenuto dalla Fondazione Italia Patria della Bellezza. Il grande interesse nazionale e internazionale che sta riscuotendo il progetto Va’ Sentiero, vincitore nel 2022 del Grand Prix for Sustainability and Climate Action agli European Heritage Awards di Europa Nostra, è correlabile al suo grandissimo valore.
Se infatti i ragazzi del team hanno trovato le risposte alle domande che li hanno guidati lungo il Sentiero Italia, contemporaneamente hanno sollevato nuovi interrogativi e lanciato spunti su cui riflettere, relativi a temi cruciali per il futuro dei territori che hanno attraversato e del nostro Paese. Gli effetti del parossismo climatico, ad esempio, di cui siamo vittime e responsabili assieme, che in montagna sono ancora più evidenti, o dell’abbandono delle aree interne da parte di chi le abita e se ne prende cura, generando perdita di biodiversità, dissesto idrogeologico e squilibrio ambientale.
Tuttavia la spedizione ha riscontrato anche un timido cambio di rotta: un ritorno alla montagna soprattutto da parte di giovani desiderosi di sperimentare nuovi modelli di vita, di lavoro e di interazione con l’ambiente senza consumarlo. Insomma la strada fisica è stata lunga e lo sarà anche quella verso una piena riscoperta e valorizzazione di questa parte d’Italia fuori dai grandi circuiti e depredata dalle sirene dell’industrializzazione, tuttavia depositaria di un enorme patrimonio naturale, culturale e di tradizioni su cui costruire il proprio domani.
I giovani volontari di Va' Sentiero ci insegnano che c’è ancora un senso di prospettiva e di comunità per le Terre Alte italiane e ci invitano a metterci in cammino, perché camminare è un atto di rivoluzione come diceva negli anni Ottanta il "papà" del Sentiero Italia Riccardo Carnovalini.
Un banale incidente stradale senza feriti si è trasformato in un singolare episodio che ha visto coinvolti i militari del Radiomobile della Compagnia carabinieri di Camerino.
Dopo essere intervenuti lungo la SP 98, nel comune di Fiastra, per una macchina che era finita in un fossato dopo una manovra errata del conducente, i carabinieri hanno contattato il carro attrezzi per procedere alla rimozione del veicolo ormai non più marciante.
Con sorpresa dei militari, il conducente del mezzo di soccorso si è presentato in evidente stato di ebbrezza. Addirittura con un tasso alcolemico tre volte oltre il limite consentito. Per il sessantenne è scattato il ritiro della patente e la denuncia per guida in stato di ebbrezza, mentre il mezzo è stato affidato a un altro conducente della medesima ditta.
Tutti sanno quanto fiumi e laghi sono importanti per una comunità, ma non tutti forse conoscono la fragilità e la delicatezza di questi ambienti. È qui che entrano in gioco gli appassionati studenti dell’indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie dell'Istituto di Istruzione Superiore "Matteo Ricci" di Macerata, i quali da molti anni dedicano il loro impegno allo studio dei delicati equilibri degli ecosistemi acquatici.
Anche quest'anno, i giovani del "Ricci", guidati dai docenti del dipartimento di scienze - Annalisa Candelori, Sabrina Rapari, Elisabetta Crucianelli, Maria Letizia Falcioni - e dalla coordinatrice del progetto Maria Teresa Cottini, insieme all'assistente tecnico Lorenzo Morosini, hanno svolto articolate attività di analisi e ricerca sul campo per comprendere e salvaguardare le preziose risorse idriche del territorio. Le operazioni di campionamento si sono concentrate sulle acque di due luoghi di grande valore paesaggistico, come il Lago di Fiastra e il Fiume Fiastrone, punti di riferimento significativi per la biodiversità locale e per le attività ricreative e turistiche della regione.
Il gruppo è stato accolto con entusiasmo dal sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, il quale ha fornito un'approfondita panoramica sulla storia della costruzione della diga e ha illustrato l’impatto che l’impianto idroelettrico ha sulla vita della comunità locale.
L'obiettivo primario del progetto è stato quello di attribuire al corso d'acqua l'Indice Seca, un parametro che valuta lo stato ecologico delle acque superficiali secondo i nuovi standard di tutela ambientale. Questo approccio innovativo mira alla salvaguardia degli habitat naturali e della biodiversità che caratterizzano le nostre acque dolci, in linea con il Decreto Legislativo 159/99.
L’esperienza, oltre ad offrire un’opportunità di crescita per gli studenti che si trovano ad impiegare strumenti specialistici per la raccolta e l’interpretazione dei dati, si configura anche come un vero e proprio servizio nei confronti della comunità. Gli allievi, infatti, in questo tipo di situazioni, che in pedagogia prende il nome di service learning, sviluppano conoscenze e competenze proprio attraverso un servizio attivo a beneficio del contesto sociale.
“La sinergia tra educazione e territorio - sottolinea a tal proposito la Dirigente Scolastica Rita Emiliozzi - è essenziale per fornire agli studenti un’istruzione che non si ferma alla pura teorica, ma entra nella pratica e fornisce competenze per la vita. La scuola non è mai un’isola, ma un'istituzione strettamente connessa alla comunità, al cui benessere e progresso essa può e deve fattivamente contribuire”.
L'iniziativa non si esaurisce qui: i risultati delle analisi e delle valutazioni ambientali saranno diffusi dalla scuola attraverso il suo sito web e i suoi canali social, al fine di continuare l'opera di sensibilizzazione sui temi ambientali e promuovere azioni concrete volte a preservare le bellezze dei nostri ecosistemi per le generazioni a venire.
"È una nomina che cercherò di onorare nel miglior modo possibile, certo di assicurare il massimo impegno nella condivisione con il presidente regionale Anci, Marco Fioravanti, e gli altri sindaci del cratere, per portare avanti i tanti problemi della ricostruzione. Con rinnovata energia garantirò la più ampia disponibilità a collaborare con il commissario Castelli e con il presidente Acquaroli, consapevole dell’importante ruolo di rappresentanza territoriale che tale incarico mi assegna".
Commenta così, Sauro Scaficchia, sindaco di Fiastra, la designazione che il direttivo regionale dell'Anci Marche ha voluto riconoscergli nominandolo suo rappresentante in seno alla "cabina di coordinamento della ricostruzione" istituita presso l'ufficio commissariale per il sisma.
"Siamo in una fase cruciale e sarà fondamentale continuare a operare in piena sinergia con tutti gli attori della ricostruzione, a cominciare dai sindaci, per portare a compimento le tante opere avviate o in fase di progettazione. Vediamo finalmente la luce in fondo al tunnel e questo" conclude Scaficchia "è un grande segnale di speranza per i cittadini e per il futuro dei nostri territori".
I carabinieri delle Stazioni di Fiastra e di Valfornace, nel corso di un servizio congiunto, hanno rinvenuto e sequestrato 368 cartucce che ignoti autori avevano nascosto presso la ormai abbandonata chiesa di San Marco di Fiastra.
I proiettili erano appoggiati presso una stanza adiacente lo stabile sacro utilizzata in passato come alloggio del curato. Dato lo stato di conservazione non ottimale, si ritiene che le stesse fossero nascoste da tempo. Le cartucce risultano essere 360 calibro 12, 7 calibro 16, e 1 calibro 20.
Di tale attività veniva prontamente informata la Procura della Repubblica di Macerata, mentre il materiale sequestrato è stato versato per la successiva distruzione.
Gru all'opera a Fiastra per la demolizione della vecchia caserma dei forestali e la costruzione della nuova, destinata a ospitare nello stesso edificio, entrambi i corpi dell'Arma, carabinieri e carabinieri forestali. "È un ulteriore segno di vitalità per la nostra realtà e la conferma di quanto sia importante assicurare i servizi base alla popolazione" sottolinea il sindaco, Sauro Scaficchia.
"L'attività di controllo, tutela e sicurezza è fondamentale per ogni comunità, e sono anni che, come tanti di noi, carabinieri e carabinieri forestali sono allocati in strutture d'emergenza non avendo però mai fatto mancare il loro fondamentale contributo. Ora, finalmente" - prosegue Scaficchia - "vediamo il procedere dei lavori commissionati dall'Agenzia del Demanio che ci porterà, a breve, ad avere una nuova struttura con uffici operativi ed anche alloggi per i militari. È un altro pezzo importante della Fiastra che verrà e di cui cominciamo a scorgere il profilo. Ringrazio l'Arma per il costante supporto offerto alla popolazione e sono certo che, con la nuova caserma, rinforzeremo ulteriormente questo prezioso legame".
“Per i piccoli centri del cratere del sisma è fondamentale salvaguardare almeno i servizi di base. Ecco perché saluto con soddisfazione l’installazione, da parte di Poste Italiane, di una postazione bancomat in grado di sopperire alla mancanza di sportelli bancari”. “Tra l’altro, la ristrutturazione dell’edificio ha consentito l’abbattimento delle barriere architettoniche garantendo una migliore e più adeguata accessibilità”.
Il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, sottolinea l’importanza del servizio bancomat reso nuovamente fruibile per la popolazione: “La disponibilità di contanti, al di là della sempre più auspicata diffusione dei pagamenti elettronici, riguarda tutti, non solo i nostri cittadini ma anche i tanti turisti che vengono qui. È comunque un segno di attenzione verso la nostra comunità, e di questo ringrazio la direzione provinciale delle Poste Italiane di Macerata. Ora l’auspicio è che l’ufficio postale del nostro paese possa tornare alla pienezza dell’attività, a cominciare dall’implementazione dei giorni di apertura”.
Furto alla chiesa di San Paolo a Fiastra: i carabinieri Tutela Patrimonio Culturale restituiscono due preziose tavolette trafugate nel lontano 1982. La restituzione dei due dipinti olio su tela applicata su tavola raffiguranti due Misteri del Rosario - la Visitazione della Madonna a Sant'Elisabetta e la Salita di Cristo al Calvario - è avvenuta in via ufficiale questa mattina da parte del comandante del nucleo carabinieri per la tutela del patrimonio culturale (TPC) di Bologna, Giuseppe De Gori, a monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino e San Severino Marche.
La cerimonia si è svolta alla presenza del sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, del comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, Nicola Candido, della direttrice dei Musei e dei Depositi dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche, Barbara Mastrocola, e dello storico d’arte Matteo Mazzalupi.
Entrambi i dipinti su tavola furono rubati nel 1982 dalla Chiesa parrocchiale di San Paolo di Fiastra, insieme ad altri coi quali costituivano un ciclo completo dei quindici Misteri del Rosario, e sono stati individuati dal Nucleo Tpc (Tutela Patrimonio Culturale, ndr) di Bologna nel mese di novembre 2023.
L’accurata attività di indagine è stata sviluppata dai carabinieri dopo aver accertato, nel corso della regolare attività di controllo e monitoraggio dei beni venduti sulle piattaforme e-commerce in Italia, la commercializzazione delle due opere presso una casa d’aste bolognese.
Le immagini dei due dipinti asportati erano state inserite all'epoca del furto nella 'Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti' gestita dal Comando Tpc, e, proprio a seguito dei preliminari accertamenti condotti, i carabinieri ne è stato disposto l’immediato sequestro, impedendo così la loro ulteriore commercializzazione.
Per l’esito positivo della vicenda, sono risultati importanti i successivi accertamenti condotti dai carabinieri con la fondamentale collaborazione della dottoressa Barbara Mastrocola, direttrice dei Musei e dei Depositi dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche, che attraverso la consultazione degli Archivi del clero è riuscita a individuare una serie di documenti che confermano l’inventariazione delle due opere come appartenenti alla Chiesa di San Paolo di Fiastra.
Le tavolette recuperate sono due delle 15, raffiguranti i Misteri del Rosario, che incorniciavano a forma di U rovesciata una statua lignea policroma della Madonna col Bambino risalente agli inizi del XVI secolo. A conclusione delle attività condotte dai carabinieri dell’Arte, che vedono una persona indagata per ricettazione di beni culturali, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, ha così disposto il dissequestro delle preziose tavolette, consentendo all’Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche di poterle finalmente restituire alla collettività dopo un’attesa di oltre quarant’anni e di esporle poi all'ammirazione dei fedeli nella Chiesa di San Paolo di Fiastra, a completamento dei lavori di restauro.
Il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, ha firmato un decreto con cui trasferisce 420mila euro (su circa 3 milioni complessivi) all’Ufficio speciale per la ricostruzione della nuova area commerciale del comune di Fiastra. L’intervento è ricompreso nell’Ordinanza speciale in deroga dedicata alla ricostruzione pubblica del comune montano maceratese, che prevede uno stanziamento complessivo di 9,8 milioni di euro.
Il progetto per l’area commerciale prevede due fasi distinte, con l’obiettivo di non solo ripristinare ciò che è stato danneggiato, ma anche di migliorare e arricchire lo spazio pubblico per la comunità.
La prima fase dell'intervento prevede la ricostruzione dell'edificio lesionato dal sisma, che si trova nell’area, così da restituire alle attività commerciali un luogo stabile e sicuro in cui operare. La seconda fase dell'intervento si concentrerà sulla rigenerazione dello spazio pubblico urbano, rendendo l’area un luogo accogliente e multifunzionale. Sono inclusi nel piano di rigenerazione nuovi parcheggi e l'integrazione di zone di interscambio fra mobilità lenta e tradizionale, elementi questi che mirano a promuovere una maggiore sostenibilità e accessibilità nell'uso dello spazio urbano.
Un elemento chiave di questo piano è anche lo smontaggio e la ricollocazione dei moduli provvisori che attualmente ospitano le attività commerciali delocalizzate. Questa operazione non solo libererà lo spazio necessario per procedere con i lavori di rigenerazione, ma garantirà anche che le attività commerciali possano continuare a operare senza interruzioni significative durante il periodo di transizione. Il finanziamento coprirà diversi aspetti del progetto, dalla ricostruzione dell'edificio preesistente alla rigenerazione dello spazio pubblico, includendo finiture, sottoservizi e illuminazione.
“La sinergia con il presidente Francesco Acquaroli e l’Ufficio speciale per la ricostruzione delle Marche ha permesso di accelerare i processi e di imprimere un decisivo cambio di passo alla ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 2016. Vogliamo garantire interventi efficaci e rispondenti alle reali necessità delle comunità. La ricostruzione di Fiastra rappresenta un esempio concreto di come l'impegno congiunto delle istituzioni possa tradursi in risultati tangibili, a beneficio delle popolazioni e del tessuto economico locale”, commenta il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Guido Castelli.
Il presepe di Acquacanina è un progetto nato cinque anni fa dalla collaborazione delle associazioni e società fiastrane RicostruiAmo Fiastra, Asd Aquila e Cea Valle del Fiastrone. Tutto è partito da una serie di interrogativi tra cui il significato stesso del presepe e quale fosse il suo messaggio di speranza da mettere in scena.
Così ha preso origine il presepe della "Ri-nascita", dove, inizialmente, sono stati rappresentati i momenti di luce vissuti da una comunità allora costretta al buio del terremoto del 2016. Poi, negli anni successivi si è optato per delle tematiche più universali, sempre inerenti all’anno corrente: nel 2020, in piena pandemia, il presepe era incentrato sul tema della vicinanza, dei gesti di cura, affetto, amore che il Covid aveva cancellato.
Nel 2021 il filo tematico ha attraversato i diritti universali dell'uomo, con l'allestimento di un porto di mare in cui gente di varia nazionalità assisteva alla natività, simbolo di una speranza che nella messa in scena giungeva dal mare a bordo di una barca.
Nel 2022 la rappresentazione ha cambiato scenario e ha proiettato lo spettatore nell'ambientazione dai tratti apocalittici dei cambiamenti climatici. Due i macro ambienti: quello artico con i ghiacci alla deriva e quello desertico dove la gente resisteva con fatica alle intemperie. In questo caso, la Natività sorgeva in un'oasi posta al centro.
Quest'anno, visti i recenti sviluppi, a prevalere è stata la messa in scena delle guerre che stanno devastando il mondo; qui, il punto di vista è quello dei bambini. Così nel presepe è possibile osservare un mondo plasmato dai bambini, dove ciò che quest’ultimi desiderano si avvera, un mondo dove i loro diritti naturali, quelli di cui parla Zavalloni, sono garantiti. Proprio dietro l'angolo, però, c’è uno spazio deserto fatto di case bombardate e macerie. È lì che, in una stalla sgangherata, apparirà la Natività, affinché, anche tra le macerie, si faccia spazio la speranza.
Questo presepe è stato dedicato a Pietro Polverini, recentemente scomparso. Inoltre, in collaborazione con il comune di Fiastra e la popolazione tutta, verrà attivata una raccolta fondi per istituire una biblioteca comunale a lui dedicata, che funga da centro polifunzionale, centro di lettura, polo multimediale, videoteca: un luogo dove, un po' come nel nostro presepe, i ragazzi trovino terreno fertile per esaudire i loro desideri. Le offerte del Presepe verranno interamente devolute alla raccolta fondi.
Fiastra si prepara all'accensione dell'Albero di Natale. "È tutto pronto per dare il via a queste festività natalizie" sottolinea il sindaco, Sauro Scaficchia. "Aspetteremo il calar delle luci al suono della banda musicale di Fiastra che ci accompagnerà insieme ai mercatini dei prodotti tipici e locali. Un’atmosfera magica ed accogliente com’è giusto che sia per questo nuovo Natale tra le montagne e il lago. Coltiviamo la speranza che sia un anno di svolta per la ricostruzione, e che tanti nostri concittadini, ancora costretti a vivere nelle Sae, possano presto festeggiare il Natale in una casa vera".
L'appuntamento è per sabato due dicembre alle ore 16 presso l’area commerciale di Fiastra. "L’invito - conclude Scaficchia - è rivolto a tutti coloro che vogliano apprezzare le bellezze della nostra terra: siamo nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in un contesto naturale che regala cime innevate e l’incanto di uno specchio d’acqua dove queste cime si rispecchiano. Il luogo ideale dove respirare lo spirito del Natale".
La comunità di Fiastra piange la scomparsa di Pietro Polverini, a soli 30 anni. Il giovane si è spento questa notte, intorno alle 5, a seguito dell'improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute mentre era ricoverato all'istituto Santo Stefano di Porto Potenza Picena. Pietro lascia la mamma Maria Grazia, il papà Emilio, il fratello Martino e la nonna Angela. Grande appassionato di poesia, ricopriva il ruolo di senior tutor all'università di Macerata.
"Di Pietro dovrei ricordare quella sua sensibilità uscita da un altro tempo, dominata dal presentimento di ciò che misteriosamente poi è accaduto e che non era solo un limite, erano le tenebre dentro cui vegliare quelle parole così dense ed eleganti che ha fatto appena in tempo a donarci in forma di poesie - così lo ricorda in un toccante post su Facebook il professor Sergio Labate, docente di filosofia teoretica dell'università di Macerata -. Ma non è solo questo che mi commuove. Mi commuove pensarlo mentre giocando a tennis si ostinava a giocare il dritto in back solo perché il suo modello tennistico era l'improbabile stile di Marion Bartoli, oppure quando ostentava il suo tifo per il Sassuolo. Una vita pesante che improvvisamente diventava leggera come quella dei bambini e si scioglieva in un sorriso".
Il rito funebre si svolgerà martedì 14 novembre, alle ore 10:30, nella Basilica di San Nicola di Tolentino, muovendo dalla casa funeraria Rossetti in via La Malfa, a Tolentino. La salma verrà poi accompagnata al cimitero di Camporotondo di Fiastrone. Anche la redazione di Picchio News si stringe attorno al dolore della famiglia per l'improvvisa quanto dolorosa scomparsa di Pietro, ricordandone il sorriso e la competenza per il periodo in cui ci siamo pregiati della sua collaborazione.
"La notizia di una giovane vita spezzata crea sempre sgomento e smarrimento - sottolinea il rettore dell'università di Macerata, John McCourt in una nota di cordoglio -. Con ancora più forza vorrei far sentire ai genitori e a tutta la famiglia di Pietro la vicinanza dell’intera comunità universitaria e mia personale. Uno studente brillante e di spirito generosissimo, un ragazzo gentile il cui sorriso resterà per sempre nel ricordo dei suoi compagni di studio e dei professori che hanno avuto il privilegio di condividere con lui gli anni universitari, dentro e, soprattutto, fuori le aule".
Notte di tormenta a Fiastra a causa del forte vento, con alberi caduti, rami spezzati e conseguente interruzione della viabilità stradale e dell’energia elettrica. "Ancora una volta devo ringraziare la protezione civile per il pronto intervento attuato, agendo con competenza e celerità per assicurare, per quanto possibile, il ripristino di una situazione di normalità" sottolinea il sindaco, Sauro Scaficchia.
"Poter contare su queste persone, che sono state in piedi tutta la notte per risolvere le diverse criticità causate dal maltempo, rappresenta una sicurezza per tutta la cittadinanza. In accordo con i vigili del fuoco, già impegnati su tanti altri fronti, sono intervenuti dando prova di grande professionalità. È il segno di una collaborazione, di una partecipazione e di una vicinanza alla collettività fortemente sentita e viva, e per questo va elogiata", conclude Scaficchia.
Nuova iniziativa del Comune di Fiastra per gli over 65 in collaborazione con l’ATS XVIII e l’Unione Montana Marca di Camerino. Dallo psicologo di comunità al fisioterapista per contrastare la vulnerabilità delle persone anziane e offrire loro servizi, ascolto e occasioni di socialità. È il progetto promosso dal Comune di Fiastra, d'intesa con l'Ambito Territoriale Sociale XVIII e l’Unione Montana Marca di Camerino, finalizzato ad attivare interventi di assistenza domiciliare e di prossimità territoriale per le persone che hanno superato i 65 anni di età.
Più benessere e socialità grazie al supporto degli operatori. Gli interventi, che rientrano tra quelli a supporto delle Comunità delle Aree Interne già previsti dal Pnrr e denominati “Servizi e infrastrutture sociali di comunità”, mettono in campo diverse figure professionali. Dagli operatori sociosanitari, per l'attività di cura della persona e l'assistenza nella gestione della casa, agli educatori di prossimità con funzioni di ascolto, osservazione, informazione e orientamento, vicinanza, per garantire supporto e accompagnamento nello svolgimento di attività quotidiane come fare la spesa, sbrigare pratiche amministrative, ma anche socializzare e partecipare alle iniziative del territorio.
A disposizione degli anziani anche un fisioterapista, con l'obiettivo di dare un aiuto nella mobilità fisica e nel contrastare il declino fisico attraverso attività individuali e di gruppo, e uno psicologo di comunità contro il decadimento cognitivo e per garantire il benessere emotivo della persona e dei familiari.
Aver cura degli anziani, una priorità. “La presa in carico delle persone anziane non è solo una missione istituzionale per un Comune, ma un dovere” sottolinea il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia. “Dobbiamo aiutare gli anziani a essere parte attiva della società, dando risposte concrete ai loro bisogni e sostenendo le famiglie, soprattutto in contesti come il nostro. Lo facciamo anche grazie a questo progetto, che prevede il supporto di diversi professionisti uniti in un unico obiettivo: garantire ascolto e offrire aiuto nella quotidianità e nel tempo libero, perché il benessere passa anche attraverso la socialità e il sentirsi parte di una comunità. Per questo abbiamo inviato a tutti gli ultrasessantacinquenni residenti nel nostro comune una lettera in cui li informiamo di questa opportunità”.
Come richiedere il servizio. Per l'attivazione dei servizi è necessario contattare il numero di telefono 328.6463879, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle ore 16. Sarà possibile fissare un incontro con l'assistente sociale che valuterà i bisogni e gli interventi in favore della persona anziana e del suo nucleo familiare.
"Ci saranno anche i fuochi d'artificio in questo straordinario fine settimana. Tra Fiastra e Serravalle di Chienti vivremo una due giorni all'insegna del tartufo, del buon cibo, della musica e del divertimento. È la conferma che siamo sulla strada giusta, grazie anche a questa serie di eventi di forte richiamo turistico, le Terre del Tartufo in tour, che sta rafforzando la rete tra i comuni della Marca".
È Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, capofila del progetto, a presentare gli appuntamenti che animeranno sabato e domenica i due comuni: "Lake on Fire abbiamo chiamato il primo evento, proprio per dare risalto allo spettacolo pirotecnico. Poi ci sarà musica e un inedito dialogo tra Cesare Catà e il Doppiatore Marchigiano, oltre ovviamente a mercatini e alla sagra della castagna".
"Domenica invece invitiamo tutti sull'altopiano plestino, alla scoperta della basilica di Plestia, della botte dei Varano e dell'antico condotto romano di regolazione delle acque: lì assisteremo ad un concerto suggestivo e godremo di una degustazione di prodotti tipici offerta ai partecipanti. Territorio e cultura, il tartufo come chiave per farli apprezzare ad un pubblico ampio, una formula che funziona e che" conclude Gentilucci, "ci regalerà ottimi risultati".
Prossimi appuntamenti in Toscana, dove le Terre del Tartufo in tour saranno ospiti di una manifestazione nazionale dedicata al prezioso tubero, e Londra, per una serie di iniziative legate alla promozione del territorio della Marca di Camerino sempre in nome del tartufo.
Un territorio che, con le sue bellezze e le sue ricchezze, ispira poesia, alla poesia dedica un festival. Per tre giorni, dal 6 all'8 ottobre, le comunità di Muccia, Valfornace e Fiastra accoglieranno la prima edizione del Festival delle Visioni.
La rassegna, che parla della "visione" liberamente declinata nelle sue possibili interpretazioni, è ideata, diretta e organizzata dallo scrittore Marco Onofrio con la collaborazione della casa editrice romana Edilazio.
Otto straordinari poeti, provenienti da varie regioni italiane, animeranno l'evento culturale tra letture, conferenze e colloqui che, insieme a momenti musicali, si alterneranno lungo un percorso itinerante tra le bellezze turistiche e le ricchezze enogastronomiche dei monti Sibillini.
Protagonisti della prima edizione del Festival delle Visioni saranno Andrea Bolfi, Stefania Di Lino, Dante Maffìa, Gabriella Maggio, Chiara Mutti, Marco Onofrio, Antonella Rizzo e Francesco Tassone.
La cerimonia d’apertura è prevista per venerdì 6 ottobre, alle ore 15, nella sala conferenze dell'eremo del Beato Rizzerio a Muccia. Alle 17:30 ci si trasferirà al santuario della Madonna Col di Venti nel cui scenario verrà presentato un reading poetico al tramonto. Alle ore 19 la sala conferenze dell'eremo del Beato Rizzerio ospiterà invece "Polvere", performance di Marco Onofrio, con la partecipazione straordinaria di Andrea Bolfi e del rapper Fra' Sorrentino.
Sabato 7 ottobre, alle ore 10, nella piazzetta esterna dell’eremo del Beato Rizzerio nuovo reading poetico mentre alle 11:30, nella sala conferenze, Andrea Bolfi presenterà la sua performance dal titolo: "Un giovane capitano".
Nel pomeriggio alle ore 15:30 il Festival delle Visioni si trasferisce a Valfornace per una escursione, cui seguirà un breve reading poetico, al laghetto di Boccafornace. Alle 17:30, invece, sarà la chiesa di San Giusto, a San Maroto, ad ospitare un reading poetico insieme all’esibizione del coro "Monti Azzurri", diretto dal maestro Maurizio Maffezzoli.
Domenica 8 ottobre, alle ore 10, tè poetico nella saletta interna dell'eremo del Beato Rizzerio con Francesco Tassone. L’invito a partecipare è rivolto a chi non ha mai scritto una poesia e vuole imparare a farlo in modo rilassante e divertente.
Alle 12:15 l’incantevole scenario del Belvedere di Camerino ospiterà un breve reading poetico. La sala consiliare del comune di Fiastra accoglierà infine, a partire dalle ore 17:30, la chiusura della rassegna con una lettura poetica e un concerto dei "Visual Jazz Trio" (Marta Giulioni, voce; Simone Maggio, pianoforte; Lorenzo Scipioni, contrabasso).
Durante la tre giorni i poeti soggiorneranno a Muccia, presso l’eremo del Beato Rizzerio. In occasione della prima edizione del Festival delle Visioni l'operatrice cine-tv Dina Curione riprenderà vari momenti da cui saranno ricavati diversi video e un docu-film ufficiale.
La rassegna è sostenuta dall’agriturismo "Le Casette" di Campobonomo. Grazie alla lungimirante disponibilità del titolare, per l’occasione mecenate di cultura, l’imprenditore Fabrizio Fabrizi, la poesia potrà sposare le bellezze del territorio e le sue bontà enogastronomiche. La partecipazione a tutti gli eventi è libera e gratuita. Per informazioni ci si può rivolgere al numero di telefono 338/4680774 oppure si può inviare una email a info@edilazio.com
Sebbene quest’anno gli interventi per incendio boschivo non sono stati rilevanti a causa delle favorevoli condizioni metereologiche, e forse anche per una maggior attenzione e rispetto della natura da parte della popolazione, diversi invece sono stati gli interventi riferiti soprattutto a soccorso a persona e ricerca a persona”.
È quanto emerge dall’attività di potenziamento antincendio boschivo del comando provinciale dei vigili del fuoco di Macerata, che si è conclusa il 23 agosto. La stessa, convenzionata con la Regione Marche, ha avuto inizio il 15 luglio scorso per una durata complessiva di 40 giorni.
Quest’anno il Comando ha voluto attivare, a livello sperimentale, una “base avanzata temporanea dei vigili” nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e precisamente presso il Comune di Fiastra (località Acquacanina), quale punto di appoggio di una delle due squadre AIB (volontari aintincendei boschivi) previste per il potenziamento estivo.
“Grazie alla disponibilità fornita dal Comune di Fiastra, che ha dimostrato la massima collaborazione mettendo a disposizione a titolo gratuito locali completi di rete dati, postazione radio e centralino oltre che di un’autorimessa per il ricovero notturno dei mezzi, si è avuta la possibilità di garantire con maggior tempestività il soccorso tecnico urgente in un contesto ambientale di pregio qual è la parte nord del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, una zona molto vasta prevalentemente alto-collinare e montana che ricade nei comuni di Fiastra, Bolognola, Cessapalombo, San Ginesio, Valfornace, Pieve Torina", si legge in una nota dei vigili del fuoco.
Fiastra e Bolognola sono oggi rinomate località turistiche, nel cuore dei Sibillini, che richiamano un gran numero di turisti, anche da fuori regione, sia d’inverno che in estate.
Ne consegue purtroppo un crescente numero di infortuni e richieste di soccorso, soprattutto nei sentieri di montagna che conducono alle Lame rosse, alla Valle del Rio Sacro, o al Rifugio del Fargno, come pure nelle stesse località di San Lorenzo al Lago o Pintura di Bolognola, che il Comando dei vigili del fuoco di Macerata è chiamato a gestire tutto l’anno ed in particolare nel periodo estivo.
“La dislocazione estiva della base avanzata temporanea dei vigili del fuoco –affermano ancora i pompieri- oltre a un presidio antincendio boschivo in una zona e in un periodo particolarmente sensibile all’innesco di potenziali incendi boschivi, ha consentito quindi di testare positivamente la immediata risposta operativa di intervento per soccorso tecnico urgente, in un’aerea in cui attualmente non è ubicato alcun presidio permanente del comando provinciale dei vigili del fuoco di Macerata, determinando gradimento e senso di sicurezza nella cittadinanza”.
«Questo fine settimana appena passato ha fatto segnare per Fiastra un nuovo record: migliaia le persone che sono arrivate in paese ma, stavolta, non solo per godere del lago o delle Lame Rosse quanto piuttosto per assaporare il magico mondo di ‘Fiastra Fantasy’ o respirare il sacro nel racconto di Marche Storie "Sulle tracce di Francesco"».
«Questo perché abbiamo voluto mettere in campo proposte e iniziative di taglio culturale in grado di attrarre l'interesse e la curiosità di tanti valorizzando spazi come l'antica area del castello Magalotti e la chiesa del Beato Ugolino di Fiegni, luoghi altrettanto straordinari e suggestivi che, oltre agli spettacoli proposti, hanno incantato i presenti».
È soddisfatto il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, per l'esito degli eventi organizzati nel weekend: «Fiastra Fantasy è una conferma, anche se quest'anno abbiamo registrato il numero più alto di presenze da quando il festival esiste; Marche Storie è un nuovo esperimento perfettamente riuscito che ci ha visti coinvolti come promotori, insieme ai comuni di Montecosaro e Visso, sul tema di San Francesco, una collaborazione che ha funzionato alla grande».
«Tutto è filato liscio anche dal punto di vista organizzativo: «i servizi navetta e le aree parcheggio approntate» - sottolinea il vicesindaco Claudio Castelletti - «hanno consentito di poter gestire in modo ottimale il grande afflusso di gente, ed anche questo è un valore aggiunto per chi decide di partecipare a iniziative del genere. Un ringraziamento sentito va alle associazioni coinvolte, alle compagnie teatrali, alla Protezione Civile, a tutti coloro che hanno reso possibile centrare questo successo».
È passato da poco il settimo anniversario del sisma che, il 24 agosto 2016, ha messo in ginocchio il Centro Italia. Ad oggi, sebbene gli sforzi della ricostruzione stiano timidamente prendendo piede, non si può sicuramente dire che si è vicini all’obiettivo di ricucire completamente la ferita lasciata dal sisma sul territorio, sui paesi e sulle comunità.
I numeri della ricostruzione sono ancora bassi, nonostante un miglioramento negli ultimi due anni. Per quanto riguarda le strutture private, al giugno 2023 solo 8.922 cantieri sono stati chiusi, a fronte di una stima di oltre 50.000 interventi necessari.
Ancora oggi attraversare molti dei borghi terremotati del maceratese è come camminare in territori fantasma. I tetti scoperchiati e i muri mancanti aprono degli scorci di vita congelati nel tempo. Qualche sporadica gru rende l’idea che non sarà sempre così, ma il paesaggio delle frazioni più colpite cambia lentamente.
In questi luoghi, lo spopolamento è ancora un problema preoccupante. Un trend iniziato ben prima del terremoto, nei piccoli comuni montani delle Marche la popolazione è in declino da oltre vent’anni e il terremoto sembra solo aver accelerato questo andamento.
Ogni anno tra le dieci e le venti famiglie lasciano le proprie abitazioni. Un numero che in paesi di qualche centinaio di persone (solo Visso sfiora i mille) crea preoccupazione. È un dato ancora più importante se si considera che molti comuni montani del maceratese sono costellati di agglomerati di case sparsi in frazioni su un territorio vastissimo.
Proprio questi agglomerati più piccoli hanno subito il colpo più duro. Nella frazione San Martino di Fiastra, nell’agglomerato dei Moreggini, prima del terremoto si trovavano 14 abitazioni. Ai Moreggini, oggi, non vive più nessuno. San Martino è solo una delle tante frazioni rimaste vuote. Alcuni abitanti sono andati “al mare”, dove i terremoti non ci sono. Altri, quelli più anziani, sono stati accolti nelle case dei figli, che già da tempo avevano lasciato i piccoli borghi di montagna per spostarsi nelle città del maceratese. Non tutti se ne sono andati però, anzi, la maggior parte è rimasta.
Queste persone oggi vivono nelle SAE, le Soluzioni Abitative in Emergenza. Dopo un inizio travagliato nell’immediato post-sisma, oggi le SAE fanno parte del panorama dei paesi terremotati. Qui, attorno a queste piccole case prefabbricate si sono ricreate delle piccole comunità. Piccoli agglomerati che, per adesso, sostituiscono la piazza di paese. Le casette sono a schiera e posizionate il più vicino possibile ai borghi danneggiati.
Sette anni senza la propria casa sono tanti, e gli abitanti delle SAE hanno fatto di tutto per rendere queste abitazioni più accoglienti dentro e fuori, abbellendo le pergole, allestendo rigogliosi giardini e migliorando il mobilio interno. Qualcuno ha già deciso che qui rimarrà.
A Fiastra conosciamo Lidia Morzilli, 85 anni e un carattere incredibilmente energico. Come entriamo ci fa vedere una foto di sua figlia, ricercatrice al CERN, che durante una spedizione in Antartide ha affisso un cartello che segna la distanza da Fiastra: 15.915km. Nel frattempo, la signora Lidia ci spiega “Sono rimasta vedova, parte della mia famiglia è a Roma, dove ho vissuto e dove ora passo l’inverno. Ma da aprile a ottobre io sono qua. Continua: “Ho lasciato la casa di Fiastra a mia figlia, io preferisco rimanere qui".
Qui sarebbe l’area SAE di Fiastra, dove molte persone come lei hanno già deciso che rimarranno, anche quando le case terremotate saranno ricostruite. È facile capire perché: attorno a questi agglomerati di casette si è riformato un senso di comunità, amici o parenti prima sparsi sul territorio ora si ritrovano vicini e per molte persone anziane questo significa anche essere meno sole. Una delle preoccupazioni più grandi di Lidia è proprio quella che, man mano che le case verranno riconsegnate ai proprietari, l’area SAE si svuoti.
Sempre a Fiastra incontriamo Carlo D’Andrea, 82 anni, che qui vive da solo. Carlo rimane a Fiastra tutto l’anno e a breve dovrebbero finire i lavori nella sua casa in centro a Fiastra, a qualche centinaio di metri dall’area SAE. Anche lui, come la signora Lidia, con la quale è molto amico, ha preferito però lasciare la casa alla figlia per rimanere nella casetta. Per lui è più facile incontrare amici e conoscenze. Inoltre, ha appena piantato delle piante sempreverdi. Come molti altri, Carlo vede la SAE come la sua nuova casa, che sta arredando, abbellendo e nella quale intende rimanere.
Il 9 e il 10 settembre torna a Fiastra uno degli eventi più divertenti e attesi dell’anno dagli abitanti, adulti e bambini, del piccolo comune montano. È il Fiastra Fantasy, ormai arrivato alla sua sesta edizione, ambientato nella splendida cornice del Castello Magalotti. O meglio, ambientato nel misterioso mondo del Keemar, un luogo fantastico ideato da Gregorio Antonuzzo e basato su luoghi omologhi del maceratese.
Antonuzzo, meglio conosciuto come G.McAnton è l’ideatore delle storie magiche che prendono vita nel Keemar e che ha raccolto in tre libri in cui i territori più belli del maceratese si fondono con il fantastico universo parallelo delle terre dei Montazzurri.
Il Keemar, scrive Antonuzzo, non è solo un libro, ma uno strumento che permettere al lettore di immergersi in una realtà fantastica e parallela, entrare nel vivo delle battaglie dei protagonisti, combattere al loro fianco e infine visitare realmente i luoghi della narrazione. Insomma, essere trasportati dalle pagine alla realtà nel weekend in cui il Keemar prende vita al Fiastra Fantasy.
E i paralleli con il mondo reale non sono solo geografici, ma affondano nelle storie della tradizione popolare dei Monti Sibillini. Anche i personaggi del Keemar hanno radici profonde nelle leggende dei Sibillini, da sempre legate a fenomeni magici e storie di negromanzia.
Il Negromante è un personaggio fondamentale nel mondo del Keemar e di Fiastra Fantasy, dove quest’anno scenderà sul campo di battaglia, tra nani, orchi ed elfi. La guerra per il controllo del Keemar è, ovviamente, un gioco di ruolo aperto a tutti durante il weekend del Fiastra Fantasy. Un’esperienza pensata sia per i bambini che per gli adulti, con decine di giochi e attività che riempiranno le due giornate.
Oltre agli eventi principali, in cui si svilupperà in diretta la storia del mondo fantasy, il Castello Magalotti ospiterà anche tante altre realtà che arricchiranno la kermesse fiastrana. Saranno presenti numerose bancarelle di artigianato, stand gastronomici, giochi da tavolo e banchetti di sartoria per creare ed abbellire i costumi dei cosplayer.
A raccontarci della genesi di questo festival è il sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia: “Il tutto è iniziato come una scommessa durante la precedente amministrazione. Una scommessa vinta e portata avanti negli anni anche da questa amministrazione che vedendo ogni anno la crescente partecipazione ha creduto sempre più in questo evento, impegnando risorse e tempo.”
Se il festival nasce dalla mente di Antonuzzo e dal patrocinio del Comune di Fiastra, è anche grazie all’associazione RicostruiAMO Fiastra che l’evento continua a rinnovarsi di anno in anno, arricchendosi sempre di più di contenuti e attività.
Simona Balducci, che durante il resto dell’anno si occupa della Casa del Parco di Fiastra, nella settimana che porta al festival è completamente assorta dai lavori di preparazione, ma non è l’unica. “Tutti gli abitanti di Fiastra, ognuno a modo suo, contribuiscono alla realizzazione del festival”, ci racconta Simona.
“Sei anni fa, tramite l’associazione RicostruiAMO Fiastra, abbiamo messo in collegamento le persone di un territorio martoriato dal terremoto e abbiamo dato vita al primo Fiastra Fantasy.” In occasione del festival tutti fanno qualcosa: c’è chi collabora all’allestimento, chi aiuta ai banchetti e chi dà vita ai personaggi del mondo di Keemar, preparandosi all’arrivo del festival magico creando costumi stupendi.
L’importanza di un festival che mette in moto tutta la popolazione non è da sottovalutare secondo Simona. Per i fiastrani il festival è stato un passaggio fondamentale per ricreare un senso di comunità dopo il sisma del 2016, che ha lasciato il territorio devastato ed il comune quasi vuoto. “Il primo Fiastra Fantasy ci ha fatto capire che lavorare insieme per creare qualcosa aiuta a risollevare la comunità. È stato un modo per rialzarsi e iniziare a lavorare insieme sul territorio".