Crolla l'affluenza: nelle Marche si è recato alle urne meno del 20,72 % degli aventi diritto. I seggi sono rimasti aperti dalle 7 di questa mattina sino alle 23, per scegliere il nuovo sindaco nei tre comuni andati al ballottaggio in provincia di Macerata: Civitanova Marche, Tolentino e Corridonia. Nel Maceratese l'affluenza complessiva è stata del 26,66% dei potenziali votanti.
Questa, nel dettaglio, l'affluenza in ciascuno dei tre comuni chiamati al voto: Civitanova Marche (38,52%, contro il 51,71% del primo turno), Tolentino (51,05% contro il 55,68% della prima tornata), Corridonia (42,31%, 10 punti % in meno rispetto al primo turno). Lo spoglio è in corso in questi minuti, ha preso avvio subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti.
Arrivano i primi dati sull'affluenza alle urne. Seggi aperti dalle 7 di questa mattina fino alle 23 per eleggere il nuovo sindaco nei tre comuni andati al ballottaggio in provincia di Macerata: Civitanova Marche,Tolentino e Corridonia.
Nel Maceratese alle ore 12 l'affluenza è del 14,38% degli aventi diritto (15,19% al primo turno), in linea col dato regionale che si ferma al 14,75%.
Questa, nel dettaglio, l'affluenza in ciascuno dei tre comuni chiamati al voto: Civitanova Marche (12,85%, contro il 15,30% del primo turno),Tolentino (19,10% contro il 17,02% della prima tornata),Corridonia (12,6%, contro il 12,51% primo turno). Lo spoglio inizierà a partire dalle ore 23.00, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti.
Il respiro torrido dell’anticiclone Caronte ha ufficialmente effettuato il suo pieno ingresso nella stagione estiva marchigiana, risvegliando l’attenzione anche sulle criticità da tempo segnalate nel settore della produzione agricola a livello nazionale. Già nel mese di marzo, infatti, i dati Assam evidenziavano un forte calo delle piogge invernali (85% in meno rispetto alla media degli ultimi decenni), con conseguenze ben visibili oggi in ogni parte della regione.
Nella provincia di Macerata, ad esempio, la siccità ha iniziato a suscitare serie preoccupazioni fra gli agricoltori, giustificate da un repentino prosciugamento sia delle falde freatiche sia di quelle artesiane (quindi anche pozzi, fiumi e sorgenti). Basta una rapida incursione nella Contrada Campogiano (Corridonia), a pochi metri da un fiume Fiastra pericolosamente in secca, per entrare in contatto con chi la terra la lavora da almeno 40 anni e comprendere la gravità di una situazione che, in mancanza di interventi mirati e lungimiranti, rischia solo di peggiorare.
E’ il caso di Lauro Carducci (56 anni, agricoltore da sempre) e di suo figlio Francesco (27 anni, dedito al mestiere sin dal conseguimento del diploma di liceo), oggi impegnati nella raccolta del grano suglli oltre 100 ettari di terreno di loro proprietà. E che, trascorsa la stagione estiva, proveranno a concentrarsi sulla semina delle altre colture a ciclo corto e medio-corto. Qualora nel frattempo (appunto) la crisi idrica non sia andata ulteriormente peggiorando.
“Una siccità come quella di quest’anno onestamente non me la ricordo”, confessa Lauro. “Con questo caldo stiamo producendo il 35% del raccolto in meno, e questo condizionerà anche foraggio, mais e altre colture. Ci troviamo in uno stato di profonda incertezza: l’intero settore agricolo è in forte rischio anche per l’aumento dei costi delle materie prime, come gasolio, energia elettrica e concimi. Non so quanto potremo resistere”.
“E’ un problema grave che affligge un po’ tutta l’Italia”, aggiunge Francesco. “Le piogge scarseggiavano già nel periodo invernale, segno dei cambiamenti climatici in corso. La nostra produzione di grano è ai minimi storici: in un ipotetico futuro, i costi di irrigazione aumenteranno e, di conseguenza, le derrate alimentari ne risentiranno sensibilmente. Le soluzioni migliori oggi sono evitare gli sprechi, adottare sistemi di recupero dell’acqua, passare all’irrigazione a goccia e ad altri metodi che tutelino le falde e i depositi di acqua dolce. Non ultimo, puntare maggiormente sulle energie rinnovabili per ridurre l’impatto ambientale”.
Tutto pronto – o quasi – per il rush finale di queste elezioni Comunali 2022 nella Provincia di Macerata. Appurato il calo di affluenza alle urne rispetto alla tornata del 2017, il caos nei seggi imputato alla concomitanza con il voto per il Referendum Giustizia e la conclamata sfiducia da parte dei cittadini nei confronti di istituzioni e figure politiche, l’attenzione ora è tutta riversata sul ballottaggio dei Comuni di Corridonia, Civitanova Marche e Tolentino.
Un’altra domenica di votazioni quella del 26 giugno, divisa fra dovere civico e voglia di svago estivo: visti i precedenti, tutto lascia presupporre un’ulteriore incremento degli astenuti, a fronte dei pochi ma decisi simpatizzanti di una certa fazione politica o di quell’altra. Perché, alla fine, la competizione – seppur sul piano locale – sarà ancora una volta fra Centrodestra e Centrosinistra.
Il primo, forte sul piano nazionale della cavalcata estremista di Giorgia Meloni (leader FdI), abbastanza da deviare l’attenzione rispetto la caduta libera di Matteo Salvini (Lega) e le timide incursioni di Silvio Berlusconi (FI). Il secondo, fermo sulle posizione moderate di Enrico Letta – che con il suo PD ha registrato un consolidamento generale dei consensi grazie anche ai risultati finora ottenuti con le Comunali -, ma ancora più indeciso sulle alleanze da stringere in vista delle Politiche 2023. Soprattutto, dopo l’addio ai 5 stelle da parte di Luigi di Maio.
Un’analisi questa che, indubbiamente, avrà il suo peso a Civitanova nel confronto finale tra Fabrizio Ciarapica (FI) e Mirella Paglialunga (PD). Il sindaco uscente ha sicuramente convinto di più il proprio elettorato rispetto a 5 anni fa, ma non abbastanza da evitare un altro ballottaggio (leggi qui). Fatto interessante, se si considera una candidata Paglialunga che molti hanno definito “a digiuno di politica”: ma, a quanto pare, persuasiva nei suoi argomenti quel tanto che basta per provare a rovinare la festa a Ciarapica e soci (leggi qui). Va da sé che a giocare un ruolo decisivo saranno anche le possibili alleanze processate in queste ultime due settimane (da una parte piuttosto che dall’altra) con i candidati flop della prima tornata (leggi qui).
Fari puntati anche su Tolentino, dove i cittadini sono chiamati a scegliere fra Silvia Luconi (“Tolentino nel Cuore”, coalizione centrodestra) e Mauro Sclavi (Polo Civico). La favorita ed ex braccio destro di Giuseppe Pezzanesi (sindaco uscente) ha puntato per tutto il corso della propria campagna elettorale su argomenti come “ricostruzione e rilancio” della città. Di fatto, raccoglie un’eredità che – a detta di molti – rischia di far passare in secondo piano le urgenze del centro storico rispetto a quelle della periferia più industriale, sulla quale convergeranno buonissima parte dei fondi Sisma e del Pnrr. Dall’altro lato, ci sarà uno Sclavi che con ogni probabilità potrà godere dell’appoggio di Massimo D’Este e soci (oltre che dei suoi, già sbilanciati a destra), e per il quale il futuro di Tolentino dipende in primis dalla partecipazione attiva dei suoi abitanti (leggi qui).
In ultimo, saranno le coalizioni di Centrodestra e Centrosinistra – guidate rispettivamente da Giuliana Giampaoli e Manuele Pierantoni – a contendersi la prima poltrona di Corridonia. Sicuramente, la leader di “Cambiamo Corridonia” potrà contare sul pacchetto di voti che il cognato-deluso Sandro Scipioni vorrà cedergli, qualora fosse scemato nel frattempo il potere persuasivo degli argomenti elettorali (concentrati su comunicazione, marketing e brandizzazione della città). Sull’altro fronte, non sarà semplice per Pierantoni farsi carico ulteriormente delle aspettative dei gruppi consiliari di maggioranza che nei mesi passati ne avevano promosso la canidatura (leggi qui). Sicuramente, i voti di questo ballottaggio restituiranno una volta per tutte anche il 'feedback' popolare nei confronti dell’ultima amministrazione Cartechini: e quindi, anche la sincera volontà di dare o meno continuità a tutta una serie di progetti e investimenti messi (per il momento) sotto naftalina.
Due maceratesi e due anconetane, il Cleti cala il suo poker di semifinaliste: sono Corridonia, Academy Civitanovese, Ponterosso e Giovane Ancona. Al pari del fratello maggiore Velox, il terzo torneo curato dalla Maceratese, sempre con 28 formazioni al via ma riservato alla categoria Esordienti (a 9), sta per giungere al culmine. Curiosamente anche qui con le due province a fare la voce grossa sul rettangolo verde.
I quarti della storica manifestazione di calcio giovanile, arrivata all’edizione numero 36, e da sempre vetrina di talenti spesso approdati tra i professionisti, si sono giocati allo Stadio della Vittoria di Macerata tra martedì e mercoledì.
La prima sera ha visto entrambe le sfide terminare ai rigori, precedute dal 2-2 dei tempi regolamentari. Il primo pass l’ha preso la Giovane Ancona ai danni della Vigor Senigallia, quindi i penalty hanno premiato l’altro club dorico del Ponterosso contro Villa Musone.
Le altre due partite sono state altrettanto equilibrate e decise di misura. Il Corridonia ha avuto la meglio 3-2 sul Sa Castelfidardo e l’Academy Civitanovese 2-1 sul Real Metauro. Le semifinali si disputeranno sabato sempre sul sintetico dei Pini, alle 18 Ponterosso-Academy Civitanovese, a seguire alle 21 Giovane Ancona-Corridonia. Le vincenti martedì sera si contenderanno l’ambito torneo sognando di imitare la Recanatese che un anno fa si impose sulla Robur.
Auto tampona un mezzo pesante in superstrada: code e rallentamenti. L'incidente si è verificato, poco dopo le 18:30, lungo la SS 77 della Val di Chienti direzione Foligno, all'altezza dello svincolo di Corridonia (nello stesso punto questa mattina si era verificato un altro tamponamento, il sesto in una settimana). Per cause ancora in corso di accertamento, i mezzi sono entrati in collisione lungo la corsia di sorpasso.
Sul posto la Polizia Stradale con una pattuglia proveniente da Camerino, per svolgere i rilievi di rito e direzionare la circolazione, temporaneamente canalizzata su una sola corsia, con il supporto del personale Anas. Non si sono registrati feriti, solo code (sino a 3 chilometri) e disagi alla circolazione protrattisi sino alle 19:30. Presenti anche i Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza dell'auto e del camion coinvolti nell'incidente.
Tamponamento tra due auto in superstrada: code e rallentamenti. L'incidente si è verificato, poco dopo le 8:40, lungo la SS 77 della Val di Chienti direzione Foligno, all'altezza dello svincolo di Corridonia. Per cause ancora in corso di accertamento, due vetture sono entrate in collisione tra loro.
Sul posto la Polizia Stradale per svolgere i rilievi di rito e direzionare la circolazione, temporaneamente canalizzata su una sola corsia, con il supporto del personale Anas. Non si sono verificati feriti solo code e disagi alla circolazione.
Celebrato al Relais Borgo Lanciano di Castelraimondo, il "Galà della Fipav Macerata": 38 società, 3.561 tesserati tra atleti, dirigenti, allenatori ed arbitri per un movimento che richiama l'attenzione di tutto il panorama nazionale. Un'altra stagione da ricordare negli annali per la pallavolo della Provincia di Macerata e di tutte le Marche: come ha detto nel suo saluto il presidente CONI Marche Fabio Luna, “se ogni anno può sembrare impossibile fare meglio del precedente, alla fine ci si ritrova sempre con motivi in più per festeggiare”. Per l’occasione, il Comitato ha tenuto a tributare anche un ringraziamento speciale a Roberto Cambriani, per il sostegno dato a questo sport.
Presenti alla cerimonia – condotta da Marco Moscatelli, tra le rappresentanze degli enti sportivi e civili del territorio - la presidente del CT Macerata Tiziana Ferretti, il presidente del CR Marche Fabio Franchini, il segretario generale FIPAV Stefano Bellotti, il vice presidente della Lega Volley Albino Massaccesi, il presidente CONI Marche Fabio Luna, il delegato CONI Macerata Fabio Romagnoli, il presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli, la referente del Rettore Unicam per i rapporti con le imprese prof.ssa Elisabetta Torregiani ed il consigliere regionale dell’Assemblea Legislativa Marche Renzo Marinelli.
Un glorioso presente, con la promozione in A1 femminile della CBF Balducci HR Macerata che va ad affiancarsi al trionfo della Lube Civitanova Campione d’Italia, che ora ha anche una squadra promossa in B maschile. Senza dimenticare le promozioni della Corlpast Corridonia in B1 femminile e del San Severino Volley in C femminile.
Ma anche un radioso futuro, con il CT Macerata che ha conquistato quest’anno il Trofeo dei Territori maschile e femminile, grazie ai tecnici Demis Aguzzi, Nicola Bacaloni, Mauro Messi e Matteo Zamponi, con la Lube campione d’Italia Under 15 e campione regionale Under 13 ed Under 13 3v3, Under 15, Under 17 e Under 19. Un capitale non solo di risultati ma anche di valori, di entusiasmo e gioventù di cui chiunque sovrintende alla riuscita della pratica sportiva, in tutte le discipline e a tutti i livelli, sente la responsabilità.
Premiate anche le squadre vincitrici delle competizioni provinciali: Prima Divisione femminile - Pallavolo Recanati; Prima Divisione maschile - Volley Lube Civitanova; Under 19 maschile provinciale - Volley Lube Civitanova; Under 18 femminile - Polisportiva Appignano Volley; Under 17 maschile provinciale - Volley Lube Civitanova; Under 15 maschile provinciale - Volley Lube Civitanova; Under 13 femminile provinciale - Volley 79 Civitanova Marche; Under 13 3v3 maschile provinciale - Volley Lube Civitanova
Promosse in Prima Divisione femminile: Fea Telusiano Volley Monte San Giusto e Valfiastra Volley Colmurano; Volley Cup femminile Macerata - San Severino Volley
Auto contro moto in superstrada: traffico in tilt, interviene l'elisoccorso. L'incidente si è verificato, poco dopo le 10:30, lungo la SS 77 della Val di Chienti direzione Foligno, all'altezza dello svincolo di Corridonia. Per cause ancora in corso di accertamento, una moto e un'auto sono entrate in collisione tra loro.
Sul posto la Polizia Stradale di Camerino per svolgere i rilievi di rito e direzionare la circolazione, temporaneamente canalizzata su una sola corsia, con il supporto del personale Anas. Ad avere la peggio è stato il ragazzo in sella al motociclo che, dopo essere stato immediatamente soccorso sul posto dagli operatori del 118, è stato trasferito tramite eliambulanza all'ospedale Torrette di Ancona. Non risulterebbe, in ogni caso, essere in pericolo di vita. A causa del sinistro si sono creati temporanei disagi al traffico.
"Come Bach mi ha salvato la vita". Questo è il titolo dell'appuntamento,organizzato dalla Cooperativa Pars, che si terrà domenica 26 giugno, alle ore 19.30, presso l'Auditorium San Michele Arcangelo (contrada Cigliano 15, Corridonia). Vedrà come protagonista il pianista iraniano di fama internazionale Ramin Bahrami. La musica e le parole di Bahrami, oggi considerato uno dei maggiori conoscitori e interpreti di Bach, saranno gli elementi caratterizzanti di un vero e proprio spettacolo musicale.
L'unicità dell'incontro sta anche nella modalità in cui sarà realizzato. Dopo lo spettacolo, infatti, il pianista, gli organizzatori, gli ospiti della Comunità e coloro che si saranno prenotati per partecipare, potranno condividere il momento della cena, nel corso della quale si alterneranno musica e racconti del pianista.
Nicoletta Capriotti, presidente della Pars, dichiara: "C’è una frase di Bahrami, inserita nel suo libro, che ci ha colpito particolarmente. Parlando delle Variazioni Goldberg, Bahrami dice infatti che esse cominciano con un pezzo che sembra l’inizio, ma è la fine, senza tuttavia esserlo perché ogni volta è diverso. Per Bach non c’è fine e non c’è inizio. L’uomo non sa da dove viene né dove va e il simbolo che meglio rappresenta la nostra vita è quella dell’infinito".
L’esibizione di Ramin Bahrami si terrà il giorno in cui ricorre la Giornata Mondiale per la Lotta alla Droga. "La speranza che abbiamo - prosegue la presidente Pars - è che il 'Bach mi ha salvato la vita', segno di una paternità incontrata, trovi nei giovani che sono in cura per una dipendenza la stessa speranza del giovane Ramin, forse angosciato, dai cambiamenti bruschi vissuti in tenera età fino alla morte del padre. Come i tristi fatti di cronaca locale di questi giorni ci evidenziano, le famiglie hanno più che mai bisogno di incontrare qualcuno che dia loro coraggio per battersi contro la morte che sono tutte le droghe".
A trionfare, nelle preferenze, sono state le due liste civiche "Cambiano Corridonia" e "Corridonia Insieme", capaci di trainare le rispettive coalizioni. Questo quanto emerge dai risultati definitivi del primo turno per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale della città di Corridonia, che hanno decretato il ballottaggio tra la coalizione di Giuliana Giampaoli (3.355 voti, 48,93%) e quella di Manuele Pierantoni (2.440 voti, 35.58%). Terzo posto per Sandro Scipioni (1.061 voti, 15,47%).
Nessuno dei principali partiti nazionali correva con un proprio simbolo nella tornata elettorale. Questi tutti i voti di lista e le relative percentuali: Corridonia Insieme, 1.495 voti (24,42%); Pensare Corridonia 616 voti (10,06%); Corridonia Rinasce 515 voti (8,4%); Noi Cittadini 440 voti (7,18%); Cambiamo Corridonia 1.865 voti (30,46%) e Centrodestra Corridonia 1.191 (19,45%).
Regina delle preferenze, tra i candidati consiglieri, è Nelia Calvigioni con 652 voti (Cambiamo Corridonia), seguita da Francesco Andreozzi (261 voti, Corridonia Insieme). Terza più votata è Donatella Batocchi (193 voti, Corridonia Insieme), mentre in top five ci sono anche Gioele Giaché (187 voti, Cambiamo Corridonia) e Monica Segretti (184 voti, Corridonia Insieme). Nella liste a sostegno del candidato Sandro Scipioni i più votati, invece, sono stati Lina Agostinelli (74 voti) e Michele Perfetti (72).
Scontro fra due mezzi in superstrada: strada chiusa e traffico in tilt. L'incidente si è verificato, poco dopo le 10:30, lungo la SS 77 della Val di Chienti direzione Foligno, all'altezza dello svincolo di Corridonia. Per cause ancora in corso di accertamento, un'auto e un camion sono entrati in collisione tra loro
Sul posto la Polizia Stradale per svolgere i rilievi di rito e direzionare il traffico e il personale dei Vigili del fuoco per la messa in sicurezza dei mezzi coinvolti. A causa del sinistro si sono create code chilometriche sino allo svincolo di Montecosaro, con file che iniziano ancor prima della rampa d'ingresso della superstrada. Al fine del corretto svolgimento delle operazioni di soccorso è stato momentaneamente chiuso il tratto tra Morrovalle e Corridonia. I sanitari del 118 hanno provveduto a trasferire, per accertamenti, in ospedale il condecente della vettura. Le sue condizioni non risultano, tuttavia, essere gravi.
(Foto di repertorio)
"C'è delusione per aver conseguito soltanto il 35% delle preferenze, però sappiamo che al ballottaggio si aprirà un altro discorso. Quasi un cittadino su due non è andato a votare, abbiamo molto su cui poter far leva". A dichiararlo è Manuele Pierantoni, candidato sindaco del centrosinistra nonché vicesindaco uscente nell'amministrazione Cartechini.
Sarà lui a sfidare Giuliana Giampaoli nel ballottaggio in programma il prossimo 26 giugno. Decisivi sono risultati circa 60 voti, quelli che hanno diviso la candidata del centrodestra dalla vittoria al primo turno (leggi qui le sue dichiarazioni).
"Sicuramente la gran parte di coloro che sono rimasti a casa appartenevano al nostro elettorato. Dovremo lavorare molto sull'astensionismo, c'è margine. Possiamo recuperare", spiega fiducioso Pierantoni.
"Di certo il fatto di aver perso ben 8 punti percentuali di affluenza rispetto al 2017 fa riflettere - prosegue il vicesindaco uscente -. La campagna elettorale condotta dalla lista della Giampaoli, con attacchi e critiche continue, ha avvelenato il clima e di certo non ha aiutato in questo senso. In ogni caso, il giudizio dei cittadini va sempre rispettato".
Riguardo le prospettive di un'alleanza con Sandro Scipioni, Pierantoni si mostra possibilista: "Domani, a mente fredda, inizieremo le analisi. Di certo siamo aperti al dialogo, sebbene sino a questo momento non lo abbia mai valutato. Non perché pensassi di vincere, ma perchè eravamo concentrati sul nostro progetto e sul nostro programma. Nell'ultimo loro comizio prospettavano addirittura una festa. Di certo l'abbiamo rimandata".
“Eravamo arrivati al traguardo e mi dispiace non portare a casa il risultato per 50 - 60 voti. Ci avevo creduto ma siamo comunque in fase di verifica per quanto riguarda i voti di un seggio che non sono ancora stati ufficializzati. Temo però non sposteranno così tanto”. E’ visibilmente delusa Giuliana Giampaoli, candidata civica con il centrodestra per la prima poltrona di Corridonia.
E’ stata la più votata nel comune che maggiormente ha risentito dell’astensionismo dei cittadini: nei seggi elettorali: “L’enorme astensionismo si riflette sul trend nazionale e su tutta la provincia. Credo che anche il periodo pandemico abbia giocato un ruolo importante. E ci si è disamorati un po’ della politica”, spiega la Giampaoli.
“Sono soddisfatta perché abbiamo portato avanti una proposta nuova, una coalizione civica partitica che poteva avere tante variabili ma che si è dimostrata vincente. Nonostante non fossi al di dentro della politica, a parte gli ultimi cinque anni, i cittadini credo abbiano capito la proposta”, ha spiegato ancora la candidata sindaca.
Appuntamento allora per il prossimo 26 giugno, quando dall’altra parte delle schede elettorali per il ballottaggio ci sarà il vicesindaco uscente, Manuele Pierantoni. “Nei prossimi cinque anni non vogliamo solo riportare a casa dei risultati ma anche le persone ad appassionarsi alla politica. Per il ballottaggio voglio convincere gli indecisi e sappiamo che il ballottaggio è più difficile rispetto a un primo turno. Ma noi vogliamo andare avanti senza curarci delle polemiche”.
A dispetto delle percentuali di affluenza alle urne da parte dei cittadini aventi diritto al voto (il 55,09 %, in calo di 4 punti rispetto al 2017), c’è grande attesa in tutta la regione delle Marche per conoscere i risultati di queste Elezioni Comunali 2022. Anche nella provincia di Macerata, rappresentanti di lista e scrutatori distribuiti fra i seggi di Civitanova, Tolentino, Corridonia, Camerino e Valfornace si sono attivati dalle ore 14, procedendo al conteggio delle schede, che entro la giornata decreteranno i vincitori immediati (come Massimo Citracca e Roberto Lucarelli) di quest’ultima tornata elettorale e i ‘rimandati’ al ballottaggio previsto per domenica 26 giugno.
Già dalle prime battute dello spoglio, si respira una forte aria di tensione e aspettativa legata non solo ai nomi dei sindaci che guideranno le città della provincia maceratese per i prossimi 5 anni, ma anche quelli dei nuovi membri dei rispettivi consigli comunali. Per alcuni la sfida fra i contendenti si giocherà tutta sul filo sottile della credibilità e delle promesse fatte durante la campagna elettorale, oltre che della bandiera politica cui – in un modo o nell’altro – si è scelto d’esser rappresentati. Con conseguente risonanza sul piano nazionale legata all’esito delle amministrative nelle altre regioni.
Corridonia, tutto come previsto: si andrà al ballottaggio per l’elezione del primo cittadino che governerà il comune per i prossimi 5 anni. A sfidarsi nuovamente alle urne domenica 26 giugno saranno il candidato e la candidata sindaca dal centrodestra, Giuliana Giampaoli (48%) e il candidato primo cittadino del centrosinistra Manuele Pierantoni (35%).
Il vicesindaco e assessore al bilancio uscente, appoggiato da Corridonia insieme e Pensare Corridonia e figlio politico del sindaco uscente Cartechini, era dato per favorito nella bagarre elettorale che ha visto coinvolto il comune nelle ultime settimane. Giuliana Giampaoli, consigliera comunale di opposizione nel corso dell’ultima amministrazione e espressione locale del centrodestra moderato, è stata appoggiata dalle liste Cambiamo Corridonia e Centrodestra Unito.
A pendere come ago della bilancia sarà Sandro Scipioni, cognato della Giampaoli e grande deluso della competizione elettorale. Il pacchetto di voti che potrebbe mettere a disposizione di Pierantoni o della Giampaoli risulterà decisivo per l’elezione del prossimo primo cittadino di Corridonia.
Era stata la stessa candidata del centrodestra, nel corso di una delle ultime interviste prima del voto rilasciate ai microfoni di Picchio News, ad aprire a una possibile alleanza in previsione del ballottaggio proprio nei confronti di Sandro Scipioni. Al momento i giochi restano comunque aperti.
Giungono i dati definitivi dello spoglio elettorale a Corridonia. Dopo lo scrutinio delle 15 sezioni cittadine, Giuliana Giampaoli (3355 voti) candidata sindaco della coalizione di centrodestra, che ha sfiorato la vittoria al primo turno, dovrà confrontarsi al ballottaggio con Manuele Pierantoni (2440), candidato della coalizione di centrosinistra (espressione dell'amministrazione uscente), il prossimo 26 giugno. Decisiva una manciata di voti, ancora da quantificare con esattezza. Più staccato Sandro Scipioni (15%, 1061 voti), candidato della coalizione "Corridonia Rinasce".
Corridonia in questa tornata elettorale ha registrato un numero più basso in termini di affluenza rispetto a cinque anni fa, tendenza che si riscontra in tutti i cinque comuni del Maceratese chiamati ad eleggere sindaco e Consiglio comunale: ha votato il 50,77% degli aventi diritto (nel 2017 la percentuale era al 59,41%).
Editoriale. E’ record, ma in negativo. Dal 1946 a oggi non si erano mai raggiunti nella storia della Repubblica livelli così bassi di partecipazione popolare a un referendum. 20,9%, questo il dato definitivo giunto dal Ministero dell’Interno. Solo poco più di un elettore su cinque di quelli aventi diritto si è recato alle urne per esprimere una preferenza sul referendum per la giustizia promosso da Lega e Radicali.
Un raggiungimento del quorum del 50% che già nei mesi passati era parso come una chimera a giornalisti e analisti politici. Per quanto il tonfo fosse pronosticabile, risulta inatteso per le ampie proporzioni che registrano di fatto una pesante sconfitta per i suoi promotori. Più in generale, segnando una ulteriore sconfitta nei confronti del mondo della politica, incapace ancora una volta di prendere delle decisioni riversate su un popolo sovrano a fasi alterne.
Inutile è stato l’accorpamento con le amministrative che si sono svolte in oltre 1000 comuni italiani - 5 quelli interessati nel Maceratese - il referendum non è proprio andato giù agli elettori, che in molteplici casi hanno rifiutato le schede elettorali. E più in generale molto male sono andati i dati sull’affluenza in piccoli e grandi centri chiamati al voto, altro segnale di una disaffezione sempre più tangibile nei confronti di una classe politica mai attenta alle esigenze della popolazione, messa in ginocchio dal binomio guerra - pandemia.
Il precedente record negativo in termini referendari spettava al 2009, con la consultazione sulla legge elettorale che fu votata solo dal 23,7% degli aventi diritto. Altro tema considerato non di prim’ordine dal popolo italiano, evidentemente spinto a chiedere maggiore concretezza su tematiche di più stretta quotidianità.
Non si discosta dalla media nazionale neppure il Maceratese, dove l'affluenza complessiva si è attestata al 54,03% degli aventi diritto per quanto riguarda le comunali: oltre 6 punti percentuali in meno rispetto alla precedente tornata elettorale (60,09%). Bassa in provincia anche l'affluenza per il referendum, che supera di poco la soglia del 26%, andando però oltre la media nazionale.
A Corridonia il tonfo maggiore invece per quanto riguarda le amministrative: -8,64% di elettori. Seguono a ruota anche gli altri quattro comuni coinvolti in provincia, tutti in rosso, altro segnale di come la proposta politica non abbia fatto breccia negli elettori, che hanno preferito affollare le spiagge al posto delle cabine elettorali.
A Civitanova Marche - 7,72%; a Camerino, sconvolta dalla tragedia della morte del giovane Samuele Micarelli, -7,63%; a Tolentino -4,8%. Valfornace, il comune più piccolo tra quelli coinvolti e nel quale si è votato più per presenza sul territorio che non per affezione politica, è anche quello che ha risentito meno del contraccolpo: -3,5%.
Tutto in attesa dello spoglio per le elezioni amministrative che avrà inizio a partire dalle 14 di oggi e che porterà all’elezione nei comuni di Camerino e Valfornace o a un probabile ballottaggio nei comuni di Civitanova Marche, Corridonia e Tolentino. Ma a prescindere da come andrà e senza troppi giri di parole: la destra, promotrice dei cinque quesiti referendari sulla giustizia, ha già perso. E ha perso male. Segnali di nervosismo tangibili da parte di Silvio Berlusconi, presentatosi in favore di telecamere violando il silenzio elettorale nella giornata di domenica. Più in generale, è comunque tutto il mondo della politica a non passarsela particolarmente bene.
Saranno 423 in totale gli scrutatori e i presidenti di seggio che si ritroveranno a partire da questo pomeriggio per la vidimazione delle schede elettorali per le elezioni comunali di domenica 12 giugno nella provincia maceratese. Coinvolti nella bagarre per l'elezione del nuovo consiglio comunale e dei nuovi primi cittadini saranno i comuni di Civitanova, Tolentino, Corridonia, Camerino e Valfornace.
338 gli scrutatori designati, 85 i presidenti di seggio chiamati a vigilare sulla regolarità delle schede inserite nell'urna. Civitanova il comune più popoloso chiamato al voto: nelle 42 sezioni totali tra fisse, ospedaliere e volanti, saranno altrettanti i presidenti impegnati e 164 gli scrutatori totali. A seguire i comuni di Tolentino (76 scrutatori e 15 presidenti), Corridonia (60 scrutatori e 15 presidenti), Camerino (34 scrutatori e 8 presidenti) e Valfornace (4 scrutatori e 1 presidente).
Insieme alla scelta per i candidati sindaci e i componenti dei prossimi consigli comunali, gli elettori saranno chiamati al voto anche per il referendum sulla Giustizia. Nei circa mille comuni italiani dove, domenica 12 giugno 2022, insieme al referendum si voterà anche per le amministrative 2022 come nel caso dei cinque comuni maceratesi, il compenso sarà di 282 euro per i presidenti di seggio (seggi speciali 90 euro) e 208 euro per gli scrutatori (seggi speciali 61 euro).
In caso di partecipazione all'eventuale ballottaggio di domenica 26 giugno - probabile in 3 dei 5 comuni chiamati al voto - i compensi scendono a 150 euro per i presidenti di seggio e 120 euro per gli scrutatori e i segretari di seggio. In base alle disposizioni fornite dal Ministero dell'Interno, nei comuni di Camerino e Valfornace, entrambi sotto i 15 mila abitanti, sarà sufficiente raggiungere la maggioranza delle preferenze per poter essere eletti al primo turno.
Sono 17 in tutto i Comuni delle Marche al voto domenica 12 giugno per eleggere sindaci e membri dei rispettivi consigli comunali. In contemporanea, i seggi saranno aperti in tutti i Comuni anche per quando riguarda i 5 quesiti del referendum sulla Giustizia. Nella Provincia di Macerata, occhi puntati sulle amministrative di Civitanova Marche, Corridonia e Tolentino, dove il numero di abitanti supera le 15mila unità: pertanto, col sistema elettorale maggioritario a doppio turno, si prevede eventualmente il ballottaggio, in programma domenica 26 giugno. Completano la lista i centri di Camerino e Valfornace.
I CANDIDATI. A Civitanova Marche sarà sfida a sei, tra Fabrizio Ciarapica, Mirella Paglialunga, Silvia Squadroni, Vinicio Morgoni, Paolo Maria Squadroni e Alessandra Contigiani. A Corridonia, invece, saranno in tre a disputarsi la poltrona di sindaco: Manuele Pierantoni, Giuliana Giampaoli e Sandro Scipioni. Infine, a Tolentino la competizione vedrà protagonisti Silvia Luconi, Massimo D'Este e Mauro Sclavi. A Camerino e Valfornace – dove non è previsto ballottaggio né voto disgiunto – la fascia tricolore sarà contesa rispettivamente tra Roberto Lucarelli e Sandro Sborgia, e tra Massimo Citracca e Sandro Luciani.
QUANDO SI VOTA. Si vota in un unica giornata sia per le amministrative sia per i cinque quesiti sulla giustizia, dalle ore 7 alle ore 23. L'ordine di scrutinio prevede che alla chiusura dei seggi si proceda subito allo spoglio delle schede votate per ciascun referendum, mentre le operazioni di conteggio per le comunali vengono rinviate direttamente alle ore 14 di lunedì 13 giugno.
COME SI VOTA. Si potrà andare a votare in qualsiasi momento della fascia oraria indicata, presentandosi con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Sono ammessi al voto tutti i cittadini maggiorenni presenti nelle liste elettorali; possono votare anche i cittadini europei che vivono in quella città, ma solo se iscritti alle liste elettorali.
Per esprimere la preferenza per i candidati a consigliere comunale presenti nella lista votata, si deve scrivere il cognome della persona scelta negli appositi spazi accanto alla lista dove si è segnata una X. Anche qui rimane valida la doppia preferenza, purché riguardi un uomo e una donna. Nel caso in cui sia previsto il voto disgiunto, si può scegliere una lista che sostiene un candidato sindaco e poi un primo cittadino diverso, appoggiato da altre liste.
IL REFERENDUM. Sono cinque in tutto i quesiti referendari abrogativi che riguardano il tema della Giustizia. Al momento del voto, vangono fornite all’elettore 5 diverse schede di colori diversi: rossa per il primo quesito; arancione per il secondo; gialla per il terzo; grigia per il quarto e verde per il quinto. Se si vuole abrogare la norma sottoposta a referendum bisogna apporre una X sul segno SÌ; in caso contrario la X andrà segnata sul NO. I referendum saranno ritenuti validi se verrà raggiunta la maggioranza del 50%+1 degli aventi diritto al voto.
I CINQUE QUESITI NEL DETTAGLIO. Il primo quesito riguarda l’abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi. Il secondo quesito si riferisce alla limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c, codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale. Il terzo quesito tratta della separazione delle funzioni dei magistrati: abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati. Il quarto quesito verte sulla partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari: abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte. Il quinto quesito è relativo all’abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.
“Siamo giunti al termine di questa campagna elettorale, per noi meravigliosa, abbiamo avuto la vicinanza e l’attenzione della cittadinanza all’ascolto e al dialogo ogni sera nei vari incontri”. Queste le parole di Sandro Scipioni, candidato sindaco per la lista civica “Corridonia Rinasce”, al confronto il 12 giugno con Giuliana Giampaoli e Manuele Pierantoni.
“Gli argomenti toccati – prosegue la nota stampa - dalla gestione ai privati della Villa Fermani, alla Casa di Riposo e residenza autonoma (co-housing) al Mattattoio, agli impianti sportivi nuovi all’ippodromo, a tutte le questioni legate ai vari quartieri di Corridonia, Colbuccaro, San Claudio e Zona, nonché cultura, commercio, sociale e altro, ci danno la forza di proseguire nella strada imboccata con il progetto Missione Rinascita.
Il nostro obbiettivo è quello di creare la vera alternativa a Corridonia, non camuffata come la coalizione del centro destra, con forte presenza del passato di ex sindaci di altre appartenenze politiche e assessori, come chi dovesse andare ad amministrare lo facesse per procura, ma soprattutto le loro contraddizioni interne e divisioni sul programma e le rivendicazioni partitiche rendono molto precaria la stabilità della stessa compagine”.
“Per quanto riguarda il centro sinistra oppure l’Amministrazione uscente – aggiunge Scipioni - ci separa il programma in principal modo, l’edilizia scolastica completamente con visioni opposte alle nostre, e gli impianti sportivi.
Ringraziamo tutti i cittadini che vorranno sostenerci e votarci, non li deluderemo, noi siamo la novità e la vera alternativa, gli altri hanno già tutti amministrato portando al cupio dissolvi la Città”.
“Siamo liberi – conclude il candidato sindaco - non ricattabili e non abbiamo nessuno di noi interessi da salvaguardare, guardiamo il futuro con ottimismo, la nostra forza è l’umiltà, la semplicità di linguaggio e di stare con la cittadinanza sempre e ovunque, saremo presenti in ogni momento e pronti a dare sostegno e contributo nel risolvere i problemi quotidiani, siamo quelli del fare”.