È la forza della storia con tutto il suo fascino a tornare protagonista del menswear di Tombolini che, in occasione di Pitti 104, sceglie di affiancarsi ancora una volta allo sport più antico e tradizionale d’Italia, il calcio storico fiorentino.
Proprio i calcianti, gladiatori senza tempo di una disciplina unica nel suo genere, sono stati scelti nuovamente dal brand marchigiano come ambasciatori di quei valori di tradizione, innovazione e resilienza che Tombolini persegue da sempre e che caratterizzano quel binomio tra moda e sport riassunto nel suo stile e, in particolare, nella sua linea Tmb Running.
La capsule è stata presentata con un evento a Pitti, dove è stato proiettato un inedito docufilm dedicato a raccontare i calcianti di oggi che, ogni anno, rievocano i loro antenati e la prima partita da loro disputata nel 1530 quando, assediati dalle truppe di Carlo V, giocarono a palla in piazza Santa Croce in segno di sfida contro i nemici. E non solo.
All’evento erano presenti 8 calcianti, due per ognuna delle quattro squadre che disputano annualmente il Torneo di San Giovanni – la cui finale si svolgerà sabato 24 giugno –, che indosseranno i modelli della capsule. Questi gli atleti: Athos Rigucci e Pietro Cappelli degli Azzurri di Santa Croce; Raffaele D’Eligio e Rodrigue Nana dei Bianchi di Santo Spirito; Riccardo Lo Bue e Marco Casamassima dei Rossi di Santa Maria Novella e Niccolò Petricella e Giovanni Prezioso dei Verdi di San Giovanni.
L’essenza dell’Italia racchiusa in una collezione capace di esplorarne le fascinazioni rimanendo fedele a un’idea di eleganza innovativa e sempre in movimento è al centro del menswear SS 24 di Tombolini.
Leggerezza in primo piano per rileggere una volta di più la tradizione sartoriale insita nel dna del brand aperta all’esplorazione di quel ben vestire in cui il classico è rivolto al futuro. La differenza la fa l’innovazione e l’anima dinamica di Tombolini che veste l’uomo contemporaneo nella complessa versatilità del vivere trovando sempre nuove declinazioni del suo stile.
La proposta più formale e classica di Tombolini fa perno sulla visione light dell’easy to wear in cui trovano spazio giacche, abiti e shirt. Sempre l’abito, irrinunciabile, è protagonista e testimone di una rinnovata attenzione per un quiet luxury quotidiano, in cui estetica e benessere vanno di pari passo. Ma non solo, anche le giacche casual destrutturate della linea Dream realizzate nei modelli doppiopetto e lo Sportswear reversibile di Tombolini sono l’ideale per un guardaroba contemporaneo.
La visione di Tombolini accoglie anche una capsule Cerimonia ricca di texture cangianti e di tessuti nobili, in cui si esprimono alla perfezione le linee e le vestibilità più costruite.
Leggerezza, dunque, per l’anima dei modelli chiave del guardaroba maschile di Tombolini - Zero Gravity dove agli abiti, per lo più in doppiopetto, si alternano capispalla più casual come sahariane e modelli di giacca- camicia, pratici e irrinunciabili nella stagione estiva.
Il dettaglio in più sono i tessuti - cotoni, lini, lane e sete- pregiatissimi e resi quasi impalpabili dalla tecnologia hi tech, che amplificano la perfezione dei tagli e assicurano la massima morbidezza. Sia nella versione deluxe, con i divertenti smoking facili da indossare che, naturalmente, in chiave sostenibile, attributo imprescindibile dello stile del brand, con l’abito Zero Gravity Washable, lavabile in lavatrice a 30 gradi e sempre perfetto.
La palette interpreta i colori dell’italianità più vera, richiamandosi idealmente a città e luoghi iconici: così accanto ai grigi, ai beige e ai toni pietrosi lucani si accostano gli smeraldi e i borgogna veneziani; i blu luminosi accanto agli arancio tipici di Portofino si incontrano con le tonalità marittime adriatiche.
Il dinamismo del brand si esprime nella proposta TMB Running, con il suo connubio tra moda e sport, dove sono i tessuti tecnici – il jersey stretch in primis e poi i nylon ecosostenibili e riciclati (Ryc)– a regalare ai capi performance uniche in termini di resistenza agli agenti atmosferici. Le giacche in nylon e in Jersey sono leggerissime mentre gli accessori si arricchiscono di t-shirt e sneakers.
Blu spezzati con bianchi e fragola; beige con gli azzurri, verdi con i lime per la parte running mentre la matrice tecnica sceglie il nero abbinato a bianco e il bordeaux insieme a ghiaccio e nero.
L’Assemblea dei Soci della Bcc di Recanati e Colmurano, riunitasi in presenza sabato 6 maggio, ha approvato all'unanimità il bilancio di esercizio 2022 con un utile lordo record di 7,158 milioni di euro, oltre a riconfermare l’intero Consiglio di Amministrazione per il triennio 2023-2025.
Nella seduta del 10 maggio il Cda ha riconfermato le cariche già ricoperte per il triennio precedente con Sandrino Bertini in qualità di presidente, Paolo Maggini e Gerardo Pizzirusso nei ruoli di vicepresidente oltre agli amministratori Mirella Ascani, Silvia Burini, Giacomo Camilletti, Alfredo Giampaoli, Emanuela Serenelli e Roberto Toninel. Compongono il collegio sindacale, il presidente Pasquale Morbidoni e i sindaci effettivi Luca Mira e Tatiana Seghetta.
L'attenzione posta dal Cda della Banca, coniugata con l’impegno e la dedizione dei dipendenti, hanno permesso di affrontare le impegnative sfide quotidiane, apportando un contributo costante e significativo al successo dell’Istituto per il raggiungimento di obiettivi particolarmente sfidanti.
Lo testimoniano i dati della raccolta (diretta e indiretta) che sfiora quota 835 milioni di euro, in crescita del 6,26%, e degli impieghi lordi che ammontano a circa 360 milioni di euro, con un +3,4% rispetto al 2021, con un Npl ratio pari a 3,78%, a cui corrisponde un Npl al netto degli accantonamenti di 0,98%. La Bcc di Recanati e Colmurano conferma l'impegno e la determinazione a sostegno dell’economia locale, al fianco di soci, famiglie, imprese ed istituzioni del proprio territorio.
Il dato consuntivo premia la BCC di Recanati e Colmurano che, dopo gli ottimi risultati registrati lo scorso anno, chiude il bilancio di esercizio 2022 con utile lordo di 7,158 milioni di euro, ”il miglior risultato conseguito dalla banca nei suoi 70 anni di attività, celebrati proprio nell’anno 2022”, fa sapere l’istituto di credito.
I dati di una banca in ottima salute sono stati presentati durante l’Assemblea dei soci, quest’anno riunitasi finalmente in presenza sabato 6 maggio. Oltre all’approvazione del bilancio di esercizio 2022, c’è stata la riconferma del Consiglio di Amministrazione della banca, “segno evidente di una piena sintonia tra compagine sociale e governance, fondamentale per il consolidamento e la crescita dell’istituto”.
“Un risultato straordinario che rappresenta un’importante garanzia per il territorio – si legge in una nota della banca - specie in un contesto di mercato complesso quale quello attuale, fortemente condizionato dal conflitto in Ucraina, dalla crisi energetica e dalla spinta inflazionistica”.
“Fare utili per una banca di Credito Cooperativo significa infatti aumentare l’affidabilità e quindi la sicurezza dei risparmi della clientela, ma soprattutto aumentare il patrimonio e quindi le opportunità per sostenere e far crescere l’economia della comunità”.
“In quest’ottica la BCC di Recanati e Colmurano ha rafforzato la propria vicinanza all’economia territoriale come documentano gli impieghi lordi alla clientela che ammontano a circa 360 milioni di euro (+3,41% rispetto al 2021), destinati prevalentemente alle piccole e medie imprese ed alle famiglie. Non è mancato inoltre il sostegno ai giovani, come testimonia il grande successo ottenuto dai prestiti universitari, con oltre 200 mila euro di finanziamenti concessi ai giovani studenti”.
“All’aumento degli impieghi si è accompagnato un netto miglioramento della qualità del credito, con un NPL Ratio pari a 3,78% (6,11% nel 2021) e dei crediti “in bonis” che ammontano ad oltre 350 milioni di euro, segnando un +4% rispetto all’anno precedente. Si conferma la positiva politica di gestione dei crediti deteriorati, processo già avviato dalla banca negli scorsi anni, diminuiti di circa il 37,15% rispetto al 2021”.
“Nel corso dell’ultimo anno la BCC di Recanati e Colmurano ha ulteriormente rafforzato la propria solidità patrimoniale con il Cet1 Ratio (indicatore della solidità di una banca secondo i parametri BCE) che segna una crescita del 18,95% rispetto all’esercizio precedente ed il Total Capital ratio che sale del 22,3% rispetto al 2021, indici di solidità ampiamente superiori rispetto ai limiti regolamentar”i.
“Migliorano in modo significativo rispetto al 2021 anche il margine di interesse (+34,8%) ed il margine da servizi, (+3,3%) e, nonostante l’andamento instabile dei mercati, la raccolta totale diretta e indiretta, segna un +6,3% rispetto all’esercizio 2021, sfiorando quota 835 milioni di euro a conferma della grande fiducia della clientela nei riguardi dell’Istituto”.
“Una performance eccellente in tutti gli obiettivi programmati per l’anno 2022, documentata anche dal riconoscimento speciale ottenuto dalla BCC di Recanati e Colmurano, che si è classificata al terzo posto, a livello nazionale (tra le Banche Medie del Gruppo BCC Iccrea) nella speciale classifica dell’Iccrea che valuta i volumi realizzati con il Gruppo”.
“Il forte segnale di solidità e stabilità, la capacità di coniugare l’efficienza operativa con la centralità del cliente, anche in contesti difficili come l’attuale congiuntura economica, consente alla BCC di Recanati e Colmurano di guardare al futuro in maniera serena e proattiva, accettando le sfide della modernità e della digitalizzazione per offrire nuove opportunità, rispondere alle mutevoli necessità di soci e clienti, con l’obiettivo di creare sempre più valore nel territorio in un’ottica di socialità, mutualità, localismo e cooperazione”.
“I traguardi di questo percorso virtuoso ed evolutivo intrapreso dalla BCC negli ultimi anni sono frutto della lungimiranza del Cda che d’intesa con la direzione e supportato dalla insostituibile professionalità dei dipendenti e dalla presenza costante della capogruppo Iccrea, ha prodotto un gioco di squadra a vantaggio della comunità e dei suoi attori”.
“Un gruppo – conclude la nota- che condivide un obiettivo comune può raggiungere risultati inaspettati ma mai impossibili. È proprio nello spirito di appartenenza che si racchiude il segreto dei 70 anni di attività celebrati nel 2022 dalla BCC Recanati e Colmurano; anni di crescita durante i quali la banca è diventata un punto di riferimento nel territorio, come cooperativa al servizio dei soci e come azienda di credito al servizio di famiglie e imprese”.
Come spesso accade nei paesi, una persona si conosce solo attraverso il suo soprannome o grazie a un nome convenzionale, che è un modo popolare per "iniziarla" all’esclusivo mondo della piccola comunità. Nel nostro caso, a Colmurano con il nome di Clorinda erano in molti a conoscerla. Mentre, il cognome Cestarelli suscitava in pochissimi un collegamento con lei. Quando però si nominava la sua professione, tutto il paese, come per magia, sapeva di chi si stesse parlando: lei era e rimarrà per sempre…"l’Ostetrica".
Una "denominazione" che un tempo aveva un valore assai maggiore di quello che adesso le si attribuisce, anche perché l’Ostetrica aiutava le gestanti a mettere al mondo i loro figli principalmente nell'intimità dei luoghi dove vivevano, e questo perché la tradizione voleva che il figlio aprisse gli occhi per la prima volta...nel "suo mondo".
Era una professione che un tempo solo le donne avrebbero potuto e dovuto svolgere e nella maggior parte dei casi da sole o, con il provvidenziale aiuto di una o due donne che spesso non appartenevano alla "casa", ma amiche o semplici vicine che conoscendo molto bene la situazione cercavano di dare una mano. Il "Dottore" sarebbe stato chiamato esclusivamente nei casi in cui ci fosse stato qualche particolare problema che avesse potuto mettere a rischio la felice conclusione del comunemente chiamato “lieto evento”.
Ecco perché per quasi tutti i colmuranesi era "l’Ostetrica" a rappresentare, in più d’un senso, la nascita, la vita, il futuro, la speranza; anche se purtroppo per alcuni sfortunati quel nome non faceva pensare ad altro che alla “morte”, cioè al dolore causato durante il parto dall’irreparabile perdita di chi si amava da molto tempo ma anche dalla perdita del tanto atteso frutto di una unione che sarebbe vissuta nella buona e nella cattiva sorte.
Così come, e in casi non così remoti, dalla perdita di tutto, e cioè di una moglie e di un figlio tanto cercati, finalmente trovati, ma dolorosamente perduti per sempre in un atto d’amore. In tempi non troppo lontani un discreto numero di famiglie versava in condizioni economiche non particolarmente agiate e, tra queste, erano molte a risiedere in campagna; a volte in case assai lontane dai seppur piccoli centri abitati; quindi, non era così infrequente che le Ostetriche si dovessero recare in luoghi isolati e desolati che offrivano ambienti decisamente poco adatti a un parto, che per sua natura avrebbe potuto rivelarsi particolarmente “difficile”.
Non di rado, provenendo da quei luoghi, Clorinda sarebbe stata costretta a tornare a casa a notte inoltrata, percorrendo strade senza luci…magari sotto un violento temporale e con solo un “canestrino” di uova ancora tiepide stretto in grembo: il prezioso e sotto certi aspetti simbolico compenso di gente che non avrebbe potuto darle niente altro se non l’eterna riconoscenza.
Davanti a tutto questo Clorinda aveva reagito forgiando un carattere tutto suo, e non avrebbe potuto fare altrimenti per sopravvivere a tutto quel carico di responsabilità, a tutto quello che i suoi occhi e soprattutto il suo cuore avevano visto e provato. Era una donna decisa, forte, a volte necessariamente dura, ma al contempo dolce, amorevole, comprensiva e disponibile.
Per isperata fortuna siamo riusciti a metterci in contatto con una persona che non vuole rivelare il suo nome esclusivamente per non adombrare in alcun modo l’importanza e il valore di Clorinda e della professione che svolgeva. Considerando quello di cui stiamo parlando, non è possibile non condividere la sua scelta. Questa persona ha dato un importante contributo, sicuramente uno degli innumerevoli, che però ci permette di comprendere il grande valore umano dell’Ostetrica di un paese che fu.
"Non ricordo quando, né chi sia stato a rendermi partecipe di un ricordo che avrei dovuto conoscere in altro modo, considerando lo stretto legame che intrattenevo con chi lo aveva vissuto in prima persona, ma che purtroppo, come spesso capitava in quei tempi, sarebbe stato altrimenti nascosto nella storia dei singoli individui semplicemente per la ferrea morale che un tempo tutti rispettavano e che non mancava di produrre una sorta di giustificabile pudore", racconta.
"Si trattava di mia madre, che a un certo punto della sua vita cominciò ad avere delle perdite nelle sue "parti intime". A quei tempi non era facile, specialmente per una donna, rivelare quel tipo di disagio, persino a un medico, che raramente era una donna - continua -. Ma per fortuna, a Colmurano, c’era chi poteva ricevere quel genere di confidenza e non solo perché si trattava di una donna, ma principalmente perché si trattava di colei che, come si diceva in paese: 'ne ha viste talmente tante da capire tutto quel che c’è da capire'. Quella preziosa e per certi versi insostituibile persona era l’Ostetrica de Cammurà, alla quale mia madre si rivolse gettando alle ortiche e con estrema leggerezza, qualsiasi tipo di titubanza".
"Clorinda, come sempre e come faceva con tutti, prese talmente a cuore la cosa da occuparsene anche personalmente, e fino a che tutto, purtroppo, si concluse drammaticamente - prosegue -. Questo ricordo potrebbe essere considerato assai banale, ma non è così; infatti, prima di trarre conclusioni affrettate ed errate vorrei che retoricamente ci domandassimo: quanti, tra coloro che conosciamo (e a questi aggiungerei noi stessi) prenderebbero talmente a cuore il problema di un'altra persona da giungere al punto di farlo diventare un loro problema e di considerarlo tale fino alla sua soluzione? A questa provocatoria domanda ne aggiungerei un’altra: quanti, tra noi, conoscendo fatti personali e assai delicati, manterrebbero questi segreti fin dentro la propria tomba?".
"Chiedo questo perché ho appena saputo da Romano, il figlio della compianta Clorinda Cestarelli, che sua madre gli aveva a suo tempo rivelato una cosa che sul momento lo aveva particolarmente turbato: 'Quando chiuderai la mia bara, chiuderai con me anche migliaia di segreti'. Ed io, nel massimo rispetto di quelle profonde e toccanti parole mi domando: quante e quali storie sono rimaste celate in quel grande cuore talmente forte da riuscire a sostenerle tutte?".
Ciò che avete letto è solamente un piccolo tributo fatto a un mondo che il tempo ha celato a diverse persone. Un mondo fatto di piccoli paesi dove le Ostetriche rappresentavano molto più di quello che facevano.
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Colmurano piange Cristian Cardarelli. L'uomo, 43 anni, è morto ieri pomeriggio nella sua abitazione in seguito a un malore risultatogli fatale. A lanciare l’allarme un familiare che si è accorto subito della gravità della situazione.
Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, che hanno provato a rianimare il 43enne, senza esito. Il medico dell’emergenza non ha potuto far altro che constatare il decesso di Cardarelli.
Come da prassi in questi casi, sono intervenute le forze dell’ordine. Viste le cause naturali della morte, la salma è stata subito rilasciata alla famiglia per la camera ardente e i funerali.
Non sono stati quindi disposti ulteriori esami sul corpo del 43enne. La notizia del decesso di Cardarelli si è subita diffusa nella piccola frazione di Passo Colmurano lasciando sgomenti i residenti.
Francesco lascia la madre Angela, il padre Enrico e la nonna Lidia. Il funerale avrà luogo domenica, alle 11:15, alla chiesa parrocchiale di Colmurano.
Cordoglio a Colmurano per la scomparsa di Nello Minnozzi, deceduto nella mattina di sabato 25 febbraio nella sua abitazione di Macerata, venti giorni dopo aver compiuto novantasei anni.
Era nato a Colmurano, dove ha vissuto fino a qualche anno dopo il matrimonio.Era un dipendente della provincia, distaccato all’ufficio di igiene presso l’ospedale Civile di Macerata.
Negli anni ottanta era stato un attivo sostenitore e membro della Democrazia Cristiana della nostra provincia. Conosciuto e rispettato anche negli ambienti politici romani, dove si recava frequentemente mantenendo un particolare rapporto con il senatore Danilo De Cocci.
Non ha mai mancato di dimostrare i forti legami con la comunità di Colmurano dove passava il periodo delle vacanze e partecipava a tutte le manifestazioni e le ricorrenze.
È stato socio, ma soprattutto presidente, della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Colmurano, partecipando fino all’ultimo anche alle manifestazioni organizzate da questa storica Associazione.
Mario Lambertucci lo ricorda con particolare commozione: "Ho avuto il piacere, negli anni in cui sono stato Presidente della Società Operaia di Colmurano, di parlare con lui e con malinconia, abbiamo condiviso i ricordi dei bei tempi in cui tutto sembrava essere più umano, come le manifestazioni del Carnevale dei bambini, che negli anni settanta e ottanta riscuotevano un successo enorme dovuto principalmente all’organizzazione e alla numerosa partecipazione di famiglie che provenivano da tutta la provincia".
La comunità di Colmurano si unisce al dolore della famiglia Minnozzi, in particolare a quello delle figlie, Patrizia e Silvia; della nipote Maria Stella e dei generi, Alessandro e Alberto.
La funzione religiosa sarà celebrata lunedì 27 febbraio, alle ore 10:00, presso la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Macerata, partendo dal "Centro Funerario Città di Macerata", sito in via dei Velini 235.
“Triste destino quello che coinvolge la natura del paesino collinare di Colmurano, dove da anni agisce indisturbata la famigerata Banda della Scure. La denuncia arriva da Andrea Seri, ex consigliere di opposizione di Colmurano, il quale lamenta il continuo abbattimento di piante da parte dell’amministrazione comunale, facendo riferimento, in particolare, ai tigli della piazza principale che faranno presto posto a una strada, in base al progetto di riqualificazione del centro storico.
"Tutto cominciò tanti anni fa - spiega Seri in una nota - a farne le spese furono degli alberi di alto fusto, che coronavano la cinta muraria ovest del paese, tagliati e mai sostituiti neanche con dei piccoli arbusti per decorarne la zona, ma dove ora regna un groviglio impenetrabile di piante incurate e cespugli, che circondano ciò che resta di una gancia di bocce, dove per poter giocare, si dovrebbe prima tagliare l’erba alta fino al ginocchio”.
"Successivamente furono tagliati dei tigli nei giardini lungo il viale, racconta ancora Seri. Anche in questo caso non furono mai ripiantati i due alberi dal profondo e rispettoso significato. Si continuò con il taglio dei pini lungo la statale 78, per il rifacimento del marciapiede”. “Poi fu il turno delle mura ovest del cimitero, dove altre piante furono tagliate per far posto a dei cipressi meglio ordinati. Contemporaneamente fu tagliato anche un abete vicino all’acquedotto”
“A distanza di poco toccò alle mura nord del cimitero, dove fu previsto il taglio di tutti i pini, che in modo ordinato facevano ombra alle auto parcheggiate accanto alla strada ed accompagnavano le persone all’ingresso, il tutto per far posto ad un parcheggio, che sappiamo benissimo, non risolve il problema dei parcheggi in caso di funerale, poiché la gente parcheggia anche lungo la strada”.
“A seguire è tristemente toccato anche agli alberi della piazza principale del paese, il centro storico epicentro e fulcro di tanti ricordi e luogo ampiamente utilizzato durante le feste cittadine, il tutto per così dire, riqualificare la piazza. I tigli lasceranno il posto a una strada, sembra senza parcheggi per i cittadini o semplicemente per chi deve andare in Comune, alle poste o semplicemente a godersi un buon caffè”.
“Ora in paese - spiega l'ex consigliere comunale - si è aperta una diatriba tra i cittadini, c’è chi da un lato parla di piante malate, chi dall’altra chiede una perizia botanico vegetazionale sulla malattia che forse affliggeva i poveri tigli”.
“E mentre tra gli abitanti già si scommette su quali saranno le prossime piante condannate a morte, oramai ne sono rimaste assai poche, in molti si chiedono se veramente non c’era un’altra soluzione per salvare capra e cavoli e non strappare ai cittadini, i tanti ricordi passati nelle panchine poste sotto a quelle piante, dove magari ancora riecheggiano i racconti dei tanti anziani o le promesse di eterno amore della gioventù”.
“Dopo questo ennesimo episodio di gratuita crudeltà verso la natura che ci garantisce la vita, mi auguro che per il futuro non dovremmo più assistere impotenti al delirio di onnipotenza dei nostri, a mio parere, sciagurati amministratori”, conclude Seri.
Una carambola ha coinvolto quattro auto questa mattina, intorno alle 9, lungo la statale 78 nel territorio comunale di Colmurano. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, le vetture sono entrate in collisione tra loro, in seguito a un semi frontale con conseguente tamponamento. Nell’impatto, una di esse è finita nella scarpata.
Una volta scattato l’allarme, sono giunti sul posto i soccorsi del 118 e dei vigili del fuoco. Il bilancio è di cinque feriti (tre uomini e due donne tra gli occupanti dei mezzi) trasferiti all’ospedale di Macerata. Nessuno di loro verserebbe, tuttavia, in gravi condizioni.
A causa del sinistro si registrano disagi al traffico, la strada è stata chiusa il tempo del completamento delle operazioni di soccorso.
Tradizione, innovazione, dinamicità e resilienza: questi i valori che da sempre contraddistinguono la Maison Tombolini e che hanno trovato nel calcio in costume un rappresentante prestigioso e riconosciuto in tutto il mondo.
I Calcianti, moderni gladiatori, da sempre portano avanti una tradizione unica nel suo genere con un forte elemento identitario per i cittadini di fiorentini. Si riconferma così il legame indissolubile tra Tombolini e lo sport, che nel passato ha vestito anche la Roma.
In occasione di Pitti Uomo, i Calcianti di parte Rossa e Azzurra, protagonisti dell’ultimo torneo, hanno indossato la linea TMB Running nata dalla necessità di reinventare i codici dell’abbigliamento formale per una più contemporanea modalità di vivere il quotidiano.
"La passione per lo sport fa da sempre parte della nostra storia, il nostro fondatore, mio nonno Eugenio, era anche un bravo tennista e calciatore, e mai come oggi ci troviamo a condividere gli stessi valori e una nuova visione sull’evoluzione del ‘formalwear’' - dichiara Silvio Calvigioni Tombolini, direttore marketing, comunicazione e commerciale dell'azienda - .
Sono stati ospiti allo stand Tombolini i calcianti: Pietro Cappelli e Athos Rigucci degli Azzurri Santa Croce e Riccardo Lo Bue e Marco Casamassima dei Rossi di Santa Maria Novella.
Per l’occasione, un digital show ha presentato in anteprima la nuova collezione FW 2023 Tombolini e le capsule collection Zero Gravity.
Il "Newformal" Tombolini a Firenze si lega al calcio storico: un binomio vincente che rinnova il forte legame del brand con il mondo e i valori dello sport. Tradizione, innovazione, dinamicità e resilienza: questi i valori che da sempre contraddistinguono la Maison e che trovano nel calcio in costume un partner prestigioso e riconosciuto in tutto il mondo.
I Calcianti, moderni gladiatori, da sempre portano avanti una tradizione unica nel suo genere, con un forte elemento identitario per i cittadini fiorentini. Si riconferma così il legame indissolubile tra Tombolini e lo sport, che nel passato ha vestito anche la Roma. Per l’occasione i Calcianti di parte Rossa e Azzurra, protagonisti dell’ultimo torneo, indosseranno la linea TMB Running nata dalla necessità di reinventare i codici dell’abbigliamento formale per una più contemporanea modalità di vivere il quotidiano. "La passione per lo sport fa da sempre parte della nostra storia - afferma Silvio Calvigioni Tombolini, direttore marketing, comunicazione e commerciale - Il nostro fondatore, mio nonno Eugenio, era anche un bravo tennista e calciatore, e mai come oggi ci troviamo a condividere gli stessi valori e una nuova visione sull'evoluzione del formalwear".
Ospiti allo stand Tombolini i calcianti: Pietro Cappelli e Athos Rigucci degli Azzurri Santa Croce e Riccardo Lo Bue e Marco Casamassima dei Rossi di Santa Maria Novella. Per l’occasione, un digital show presenterà in anteprima la nuova collezione FW 2023 Tombolini e le capsule collection Zero Gravity.
Colmurano in lutto per la morte di Donato Erodiade. L'uomo si è spento ieri sera presso l’ospedale di Macerata all'età di 85 anni. Era un imprenditore piuttosto noto nel Maceratese perché già giovanissimo aveva iniziato a fare il sarto, a Colmurano, proseguendo insieme alla moglie Maria, purtroppo morta in giovane età. Proprio con la consorte nel 1996 fonda l'atelier che ancora oggi porta il suo cognome e che da qualche tempo è gestito dalla figlia Monica e dal genero.
La qualità dei tessuti unita alla pregevole manifattura hanno da sempre caratterizzato il brand della sua azienda, e a tal punto da permettergli di entrare nel mondo dello spettacolo giungendo a collaborare con lo Sferisterio di Macerata.
D'altronde, era un uomo estremamente puntiglioso e pretendeva, prima di ogni altro da sé stesso, il massimo; caratteristica questa, che magari dall'esterno poteva essere considerata non sempre in modo positivo ma che per un artigiano come lui, non poteva essere altro che un grandissimo pregio.
Fino all'ultimo si è interessato delle collezioni e non ha mai mancato di dare quei consigli che solo la lunga esperienza e la profonda passione per la sua arte rendevano di inestimabile valore. Lascia la figlia, Monica, il figlio Luca e il genero Enzo, i nipoti Anna Maria con Mirko ed Emanuele con Anna, le pronipoti Anastasia e Priscilla, la sorella Fulvia.
I funerali si svolgeranno mercoledì 21 dicembre alle ore 15:30 nella Chiesa Parrocchiale di Colmurano, partendo dalla casa funeraria “Pietas” di Passo Ripe San Ginesio. Seguirà il trasporto al cimitero di Urbisaglia.
Grande successo per la seconda edizione di BCinCin Recanati, l’aperitivo omaggio per soci e clienti organizzato dalla Bcc di Recanati e Colmurano sabato 17 dicembre, sotto il loggiato comunale in piazza Giacomo Leopardi; un’occasione speciale per scambiarsi gli auguri di Natale e brindare al nuovo anno.
Il loggiato comunale si è trasformato in un mercatino del gusto, con stand enogastronomici locali che hanno permesso ai partecipanti di degustare i prodotti del territorio.
Tra le aziende aderenti all’iniziativa: D’Andrea Giovanni, Cantine Colpaola, Terre di Serrapetrona, Tenuta Piano di Rustano, I Tre Filari, Oleificio Cartechini, la Collina Incantata di Balloriani Amelio, il Norcino di Properzi Franco, Forno di Matteo, Associazione Le Paccucce, Corradini Sas.
All’interno dell’atrio comunale si è svolta la tradizionale premiazione dei soci più giovani della banca e dei soci con più anni di iscrizione. Inoltre il presidente della BCC di Recanati e Colmurano, Sandrino Bertini e il direttore generale Davide Celani hanno premiato il sindaco del Comune di Recanati Antonio Bravi e il sindaco del Comune di Colmurano Mirko Mari, con un ringraziamento per il legame storico che contraddistingue la banca e le due città.
Sono state consegnate anche le donazioni raccolte durante l’evento Le note delle eccellenze a teatro del 22 ottobre, e rivolte alle cooperative sociali del territorio, la “Ragnatela” e “Terra e Vita”. Un gesto che conferma l’importante impegno sociale della Banca.
Ad arricchire la serata, il quartetto di sassofonisti The Bad Brother’s Saxophone Quartet e la pianista Elena Baldoni, eccellenze musicali del territorio, promosse dalla Civica Scuola di Musica “Beniamino Gigli” di Recanati.
Non sono mancati infine bellissimi giochi di luce ed allestimenti natalizi che hanno reso l’evento un vero e proprio momento di festa e divertimento per tutti. Si sono conclusi dunque tutti gli eventi e le iniziative organizzate nel corso dell’anno dalla Bcc di Recanati e Colmurano per festeggiare i 70 anni di attività. Un legame con il territorio che la Banca si impegna di rinnovare per i prossimi anni.
Sabato 17 dicembre, il loggiato di piazza Giacomo Leopardi a Recanati, ospiterà la seconda edizione di BCinCin, l'aperitivo di Natale omaggio per soci e clienti organizzato dalla Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano dalle ore 17:00 alle ore 20:00.
L’evento, ad ingresso libero, si svolgerà sotto il loggiato comunale e all’interno dell’atrio comunale trasformato per l’occasione in un mercatino natalizio, con stand enogastronomici allestiti da produttori provenienti dal territorio marchigiano. L’area dell’evento sarà parzialmente riscaldata ed attiva anche in caso di maltempo.
Tutti i soci e i clienti della BCC Recanati e Colmurano che hanno effettuato in questi mesi, sul sito www.recanati.bcc.it, la registrazione online per la prenotazione dei coupon omaggio, avranno anche la possibilità di degustare i prodotti offerti.
L’apertura degli stand è prevista alle ore 17,00; numerose le aziende aderenti all’iniziativa, da produttori vitivinicoli a produttori di salumi e formaggi, fino alle aziende specializzate nei tradizionali prodotti natalizi.
Non mancheranno inoltre i saluti istituzionali dell’amministrazione comunale e momenti di intrattenimento musicali curati da artisti locali, oltre che la tradizionale premiazione dei soci più giovani e dei soci iscritti da più anni.
Durante l’evento ci sarà anche la consegna delle donazioni alla cooperativa sociale Terra e Vita e alla Ragnatela, ricavate durante la serata del 22 ottobre – Le note delle eccellenze a teatro – organizzata dalla Bcc di Recanati e Colmurano.
Le numerose adesioni pervenute testimoniano il vivo interesse per l’iniziativa, quale occasione speciale per scambiarsi tutti insieme gli auguri di Natale. L’evento BCinCin andrà a concludere il ricco calendario di eventi ed iniziative organizzate nel corso dell’anno dalla Banca per festeggiare i 70 anni di attività sul territorio.
La migliore birra di Natale è de Il Mastio di Colmurano. Le eccellenze birraie marchigiane sempre sulla cresta dell’onda. La Rock Noel è stata premiata, infatti, da UnionBirrai, associazione di categoria che raggruppa il maggior numero di birrifici Italiani, come migliore birra di questo stile dedicato al Natale.
“La Rock Noel, Belgian Strong Ale, del Birrificio Il Mastio – spiega l’azienda - è una birra prodotta con una speciale ricetta segreta, successivamente affinata in bottiglia almeno 8 mesi prima di essere bevuta, in modo da far amalgamare alla perfezione il suo gusto maltato alla leggera speziatura di cannella e zenzero. È ottima per accompagnare le festività natalizie con tutti i sui piatti succulenti e dolci di fine pasto. Passione e natura nel bicchiere.
Scuole riaperte dal 9 dicembre nei sei comuni maggiormente interessati dai fumi provocati dalle fiamme scaturite dall'incendio che ha interessato due notti fa la Rimel di Pollenza. È quanto deciso a seguito della riunione del Centro Coordinamento Soccorsi tenutasi a mezzogiorno presso la prefettura di Macerata.
"L'incendio risulta quasi completamente estinto, con alcuni ridotti focolai residui tenuti sotto controllo e per i quali prosegue l'attività di spegnimento" informa in una nota la prefettura, che aggiunge come - in base ai primi dati forniti relativamente alla qualità dell'aria - i parametri risultino "in miglioramento".
È stato, quindi, concordato che le attività didattiche e lavorative potranno ricominciare a partire dal 9 dicembre. Alla popolazione dei territori dei comuni di Pollenza, Tolentino, Urbisaglia, Corridonia, Colmurano e Macerata si raccomanda, in ogni caso, "di non raccogliere e utilizzare ortaggi a foglia larga e di provvedere al ricovero al chiuso degli animali da cortile".
Alla riunione hanno preso parte il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, i sindaci dei comuni di Pollenza, Tolentino, Urbisaglia e Colmurano, i rappresentanti della questura, della provincia, dei comuni di Macerata e Corridonia, dell'Arpam, dell'Asur Area Vasta 3 e dell'Apm.
++ AGGIORNAMENTO ORE 19:30 ++
Il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli ha firmato un'ordinanza che dispone, per la giornata del 7 dicembre, la sospensione delle attività educative e didattiche delle scuole d'infanzia "Liviabella" e primaria "Natali" e del nido d'infanzia "Bimbomania". Alla popolazione residente a Sforzacosta, viene anche raccomandato di utilizzare "per fini alimentari di persone e animali l'acqua in confezione o l'acqua della rete idrica urbana".
Disposta la sospensione delle attività didattiche nella giornata di domani anche a Pollenza per gli asili nido ‘Fate e Folletti’ e ‘Piccole Canaglie’ e il nido domiciliare ‘Le Formiche di Tatanna’, tutti ubicati a Casette Verdini. Restano chiuse la scuola primaria ‘C. Urbani’ e la scuola dell'infanzia ‘Arcobaleno'.
Chiusi stabilimenti produttivi, palestre, attività industriali e commerciali (ad esclusione di pizzerie e lavanderie) siti nel raggio di un chilometro dalla ditta interessata dal rogo. Vietato consumare frutta e ortaggi provenienti dai terreni dell'intero territorio di Pollenza fino all'esito delle analisi Arpam che si avranno entro due/tre giorni. Ancora ignote le cause del rogo. I titolari escludono però che si tratti di dolo (leggi qui gli ultimi aggiornamenti).
Domani a Urbisaglia, Colmurano e Tolentino sospese le attività didattiche in tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido. A Corridonia chiusi i plessi scolastici della frazione di Colbuccaro: la scuola d'infanzia e la scuola primaria, oltre alla scuola d'infanzia di Campogiano.
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A seguito dell'incendio verificatosi la scorsa notte presso la Rimel Srl di Pollenza, questa mattina, presso la Prefettura di Macerata, si è riunito il Centro Coordinamento Soccorsi, al quale hanno preso parte il questore, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, i sindaci dei comuni di Pollenza, Tolentino, Urbisaglia e Corridonia, i rappresentanti del comando provinciale dei carabinieri, della provincia, dei comuni di Macerata e Colmurano, dell'Arpam e dell'Area Vasta 3.
Nel corso della riunione è stata esaminata la situazione relativa alla località interessata dall'incendio e alle aree limitrofe.
Sulla base delle indicazioni fornite dagli organi competenti in ambito sanitario e ambientale, già recepite in apposite ordinanze sindacali, si raccomanda alla popolazione dei territori dei comuni di Pollenza, Tolentino, Urbisaglia, Corridonia, Colmurano e Macerata:
- di evitare per quanto possibile la pratica di sport all'aperto in prossimità delle aree interessate dalla propagazione dei fumi causati dall'incendio;
- di tenere le finestre e gli impianti di areazione chiusi;
- di non raccogliere ed utilizzare ortaggi a foglia larga;
- non utilizzare acque provenienti da cisterne all'aperto o da recupero pluviale e di utilizzare l'acqua potabile anche ad uso animale;
- di provvedere al ricovero al chiuso degli animali da cortile e di usare dispositivi di protezione individuale (mascherine) negli spazi all'aperto.
Per quanto riguarda il comune di Tolentino, è consentito negli allevamenti di animali, esclusivamente l'utilizzo di foraggio per uso alimentare stoccato al coperto, nelle zone di seguito indicate: C.da Salcito, C.da Pace, C.da Ributtino, C.da Redentore, C.da Casone, C.da Cisterna, C.da Pianarucci, C.da Santa Croce, C.da Rotondo, C.da Rancia, C.da Divina Pastora, C.da Abbadia di Fiastra e le vie e piazze ricomprese nel territorio all’interno delle contrade.
"Aprite quella porta": è questo il titolo del progetto con cui l'istituto comprensivo di Colmurano è risultato tra i vincitori del prestigioso bando nazionale "Visioni fuori luogo", parte del programma "Cinema per la scuola", a cura del Ministero dell'Istruzione e del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. A fianco dell'istituto capofila sono presenti altri due istituti comprensivi (San Ginesio e Caldarola) e l'Ipsia Renzo Frau.
Il progetto prevede la realizzazione in forma laboratoriale di una serie audiovisiva di breve formato per il web, nella cui produzione gli allievi degli istituti lavoreranno fianco a fianco con professionisti del settore. Nella prima fase del progetto sono inoltre previsti laboratori specifici dedicati ai diversi mestieri del cinema, propedeutici alle riprese.
Responsabile scientifico e autore del progetto "Aprite quella porta" è il regista e sceneggiatore Damiano Giacomelli, che commenta così il buon esito del bando: "Fare cinema nelle scuole nel 2022 è un esercizio centrale per diverse ragioni: dalla possibilità di educare spettatori più consapevoli, all'esercizio di una sana visionarietà, passando per le diverse competenze tecniche che compongono questa pratica. Sono sicuro che sarà un'esperienza importante, per noi come per gli allievi".
Nello sviluppo del progetto, Giacomelli è affiancato dai dirigenti e docenti degli istituti, tra cui il vicepreside dell'Ic di Colmurano Paolo Spada. Anche il dirigente Claudio Orazi conferma l’importanza del progetto, che "permetterà agli alunni coinvolti di mettersi in gioco, di raccontare qualcosa di se stessi e del proprio territorio utilizzando un linguaggio diverso".
Tra i partner di progetto, oltre agli istituti scolastici e ai comuni che ospiteranno le riprese, sono presenti la società di produzione cinematografica YUK! film, la Fondazione Marche Cultura, l'associazione Officine Mattòli, la società consortile Piceni Art for job e l'associazione Borgofuturo. Il progetto si svilupperà nell'arco di sei mesi e la presentazione del prodotto finale è prevista per la fine dell'anno scolastico.
Si è svolto nella serata di sabato l'incontro organizzato dall'Avis e dal comune di Colmurano intitolato "La violenza non è mai amore", in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. L'evento si è tenuto presso il museo Ventura di Colmurano e hanno partecipato, oltre al sindaco Mirko Mari, la commissaria delle commissione pari opportunità della Regione Marche Antonella Ciccarelli, e Patrizia Peroni, dirigente della Divisione polizia anticrimine della questura di Macerata.
Nel corso dell'incontro le due esperte sulla tematica hanno dialogato con i cittadini su come riconoscere i segnali della violenza domestica e suggerimenti per tutelarsi e difendersi. Nel corso dell'iniziativa sono è stato diffuso materiale dell'iniziativa della Polizia di Stato "Questo non è amore".
Un altro lutto addolora l'intera comunità di Colmurano: Norina Ciccioli si è spenta all'età di 85 anni. Una malattia che forse la stava aspettando, silenziosa, da qualche anno, e che quando si è rivelata l’ha portata via senza troppi indugi.
Donna minuta e di carattere, che preferiva fare più che parlare, ma che quando parlava esprimeva senza tanti giri di parole ciò che pensava, a chiunque le si trovasse davanti. È stata un vero pilastro della comunità di Colmurano e non solo perché in occasione di tutte le manifestazioni del Borgo che ruotavano attorno ai prodotti gastronomici, da sempre, aiutava dietro le quinte senza mettersi mai in risalto, ma soprattutto perché, a saperla guardare, insegnava, senza volerlo, molte più cose di valore di quelle che la modernità offre con estrema parsimonia grazie alle tecnologie.
In particolare, sorprendeva la sua grande energia, e in più di un senso; infatti, non si lasciava mai intimorire dalla fatica, ed era capace di stare sopra il fuoco a girare la polenta per ore, senza dare alcun segno di stanchezza; così come, quando occorreva spostare qualche oggetto anche molto pesante, non ci pensava due volte ad aiutare, dimostrando una forza che non ci si aspettava di trovare in una donna con quella corporatura e con una età non ben definibile; sì, perché Norina, dimostrava di essere molto più giovane della sua età. Le esequie si svolgeranno oggi, alle ore 10, presso la Chiesa parrocchiale di Colmurano.
Giovedì 27 ottobre alle ore 16.00 presso l’Auditorium Unimc di Macerata in Via Padre Matteo Ricci si terrà il convegno sul tema Pnrr: Dalla digitalizzazione alla transizione ecologica nelle Pmi – Come accedere ai bandi ed ottenere finanziamenti.
"Sarà un importante momento di confronto con le imprese, i professionisti e tutti i soggetti interessati ad approfondire le opportunità del Pnrr con l’obiettivo di favorire l'ottenimento delle agevolazioni derivanti dai fondi del piano, grazie ad una consulenza specialistica oltre che di integrare, laddove necessario, le fonti di finanziamento delle imprese con il credito bancario, favorendo la loro transizione ecologica e digitale", si legge in una nota della Bcc.
Tra i relatori Carlo Napoleoni del Gruppo Bcc Iccrea che presenterà brevemente le iniziative progettuali ed il sistema di offerta che il Gruppo Iccrea mette a disposizione delle imprese negli ambiti oggetto del Pnrr; a seguire Giorgia Obici del Gruppo FinService, società leader della finanza agevolata, presenterà la missione primaria del Pnrr focalizzando l’attenzione sulle componenti della digitalizzazione e dell’innovazione nelle Pubbliche medie imprese.
Concluderà i lavori il Giuseppe Marsala di Bit Spa, società di consulenza e servizi tecnico-finanziari, che presenterà la missione due del Pnrr. Verranno analizzati nel dettaglio i bandi attivi ed in fase di attivazione in tema di efficienza energetica ed energia rinnovabile oltre che valutati tutti i benefici di un’azienda “green”. Non mancheranno inoltre momenti di dibattito e confronto tra i partecipanti. Il convegno è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.