Il direttore generale biancorosso Beppe Cormio fa il punto sulla Cucine Lube Civitanova in un insolito weekend senza impegni agonistici per il rinvio della gara valevole per l’8° turno di ritorno al PalaEstra di Siena tra i padroni di casa dell’Emma Villas Aubay Siena e i campioni d’Italia. Il match, inizialmente in programma domenica alle 18.00, avrà presto una nuova collocazione in calendario. In seguito agli eventi sismici in Toscana un’ordinanza del primo cittadino senese ha disposto la chiusura di musei, teatri e impianti sportivi con riapertura lunedì. La questione più importante è che l’allarme terremoto rientri.
Così il direttore generale Cormio in nota stampa: “Siena è una città storica e non avvezza a situazioni di terremoto. L’allarme nelle nostre zone sarebbe stato meno rilevante perché purtroppo c’è maggiore abitudine. Anche l’impatto emotivo della tragedia di pochi giorni fa in Turchia può aver contribuito a creare apprensione. Va sottolineato che il palazzo dello sport è sempre il punto di raccolta per le forze dell’ordine e la protezione civile, quindi questa possibilità organizzativa andava preservata. Comprendiamo le esigenze del sindaco di Siena e dell’Emma Villas”.
Il rinvio dopo il ritorno alla vittoria può spezzare il ritmo della Lube? “Dal punto di vista sportivo è normale che dispiaccia non giocare. I ragazzi stanno spingendo molto in allenamento e la qualità è cresciuta, ma è anche vero che in settimana abbiamo avuto degli inconvenienti, qualche acciacco per Nikolov e Yant, un po’ di febbre per Zaytsev. Come tutti abbiamo le nostre magagne e ci adattiamo, siamo fatalisti. La partita andava rinviata…speriamo di non avere infortuni al momento di giocarla perché sarebbe un rimpianto. Ci siamo allenati tanti giorni di fila, i giocatori avranno anche un piccolo break, poi prepareremo la sfida cruciale con Piacenza”.
Quando potrebbe andare in scena la sfida con Siena? “Noi ci auguriamo di giocare sabato 25 febbraio, giorno delle Semifinali di Coppa Italia, in un orario pomeridiano. Questo perché scendere in campo durante la settimana spezzerebbe il ritmo degli allenamenti. Inoltre ci sono problemi noti che riguardano le basse temperature del PalaEstra, quindi mi auguro vivamente che il fischio d’inizio sia nel primo pomeriggio, magari intorno alle 15. Questa, però, è una scelta che spetta alla Lega Pallavolo una volta sentita la disponibilità delle due squadre. La Lube Volley ha esternato le proprie indicazioni”.
Domani è in programma un big match. Trento può battere Perugia? “Perugia è ‘condannata’ a vincere come il cantante Mengoni a Sanremo. Anche in situazioni del genere, come ho vissuto in prima persona quando ero a Trento, prima o poi si inciampa e lo scivolone è più facile che arrivi al cospetto di una squadra attrezzata, proprio come l’Itas. Anche se la Sir non sta dando il minimo segno di cedimento e ha due squadre a disposizione. Per me nessuno è infallibile, prima o poi Perugia potrebbe commettere un passo falso”.
La Cucine Lube deve difendere il quarto posto o può risalire in volata? “Non dobbiamo fare questi calcoli, ma abbiamo l’obbligo di giocare ogni partita con l’ambizione di portarla a casa e migliorare le performance per arrivare alla fase più calda di Champions League e ai Play Off di SuperLega nella migliore condizione possibile. Interpreteremo anche il ruolo inedito di chi non ha nulla da perdere. Spesso lo dicevano delle nostre rivali e ci lamentavamo, vedremo se questa nuova veste ci regalerà qualche vantaggio nell’interpretazione delle sfide.
L’obiettivo era quello di arrivare alle fasi clou con maggiore consapevolezza dei propri mezzi. “La squadra è stata fatta per valutarne la crescita e migliorarla. Ci sono stati sbandamenti e ce ne saranno altri. L’importante è avere pazienza e sostenere i ragazzi. Non va dimenticato che siamo una delle squadre più giovani del torneo, occupiamo il quarto posto in classifica e abbiamo raggiunto i Quarti di finale in Champions League, anche se ci aspetta un confronto durissimo con Ankara. Per fare ‘bingo’ dobbiamo essere considerati una rivelazione. Vogliamo raggiungere le Semifinali Play Off con l'idea di batterci per approdare in Finale. Ora, però, è d'obbligo concentrarsi sulla sfida con Piacenza, squadra che sta recuperando a tempo pieno Lucarelli e che vanta altri ex biancorossi di valore assoluto come Cester, Leal e Simon!”.
Nuove aperture straordinarie per il rilascio dei passaporti. "I cittadini che per il rilascio del passaporto hanno già fissato un appuntamento sull’agenda online per i prossimi mesi, ma che per particolari esigenze abbiano necessità di anticiparlo – fa sapere l’ufficio territoriale - potranno recarsi alla Questura di Macerata e al commissariato di Civitanova senza ulteriore appuntamento, rispettando le seguenti modalità di presentazione allo sportello per consegnare documentazione necessaria al rilascio del passaporto: 15 febbraio, 15 marzo, 15 aprile, 15 maggio, 15 giugno dalle 9 alle 14 i cognomi dalla lettera A alla lettera L; dalle 14 alle 19 i cognomi dalla lettera M alla Z”.
Civitanova Marche ha celebrato il "Giorno del Ricordo" in memoria delle Vittime delle foibe, dell’Esodo Istriano, Fiumano, Giuliano e Dalmata e delle vicende del confine orientale avvenute nel secondo dopoguerra. Una giornata dedicata all’informazione e alla riflessione su una delle tragedie del secolo scorso che per molti anni non venne raccontata nei libri di storia.
Le celebrazioni hanno preso avvio alle ore 8:30 con la deposizione da parte del Presidente del Consiglio, Fausto Troiani e del sindaco, Fabrizio Ciarapica di due corone d’alloro presso i giardini dedicati a Norma Cossetto sul Lungomare Sud, e presso il monumento dedicato ai "Martiri delle Foibe", in piazza Abba. Ad accompagnare il primo cittadino e il presidente Troiani, l'assessore ai servizi socio educativi, Barbara Capponi, il vicesindaco Claudio Morresi e alcuni consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, oltre alle massime autorità militari locali e a rappresentanti dell'Anmi, l’Associazione Nazionale dei Marinai d’Italia.
La Giornata commemorativa è proseguita poi, alle 9:30, nel Consiglio Comunale aperto organizzato all’Auditorium dei Licei Da Vinci alla presenza di circa trecento studenti e con la testimonianza del civitanovese Lucio Sotte, figlio di esuli istriani. Ad aprire e condurre i lavori è stato il presidente Troiani che, dopo i saluti di rito, ha dichiarato: "Il massacro delle Foibe è senza dubbio una pagina buia della storia nazionale e internazionale per troppo tempo dimenticata. L’istituzione del Giorno del Ricordo, nel 2004 con una legge, ha permesso finalmente alla tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, di conquistare la dignità della memoria ed arrivare semplicemente a rendere giusto onore al sacrificio umano".
"La storia - ha proseguito Troiani - è testimonianza di ciò che è stato. E come tale non va taciuta, ma ricostruita, documentata, studiata e tramandata e deve indurci a lavorare costantemente sulle nuove generazioni, educandole al rispetto dell’altro, al confronto e al riconoscimento per costruire, giorno dopo giorno, una comunità consapevole di ciò che è stato. Solo dalla piena coscienza e conoscenza di ciò che è avvenuto, possiamo maturare la giusta determinazione a fare in modo che simili avvenimenti non accadano più in futuro".
A prendere la parola dopo Troiani è stato il sindaco Ciarapica che ha ricostruito la storia di quegli anni terribili dal ’43 al 45’ che avvennero sul versante del nord est d’Italia, snocciolando numeri di vittime infoibate e esuli costretti a scappare e a trovare rifugio in Italia e nel mondo
"Oggi - ha dichiarato Ciarapica - è l’occasione per rendere omaggio a tutte quelle vittime e a tutti gli esuli che furono coinvolti in quella guerra terribile e silenziosa che ebbe origine da territori contesi, ma anche un momento di pacificazione, abbandonando finalmente risentimenti e divisioni che devono coinvolgere tutti a prescindere dalle ideologie politiche. Così come dobbiamo essere fermi nella condanna nei confronti di ogni dittatura, sia essa di destra o di sinistra".
Infine, Ciarapica si è rivolto direttamente agli studenti presenti: "È attraverso la cultura, la conoscenza e il rispetto che potremo costruire, tutti insieme, un futuro migliore. A voi ragazze e ragazzi che rappresentate il nostro futuro, faccio un appello affinché siate portatori di pace e perché l’intelligenza degli uomini sia impiegata solo in una direzione: per il bene, per il progresso, per l’emancipazione dei diritti e mai più per la distruzione".
Il terzo intervento istituzionale è stato quello dell'assessore Barbara Capponi che ha lavorato a stretto braccio con gli istituti cittadini e in particolare con l'istituto Grafico e Comunicazione. Infatti, il manifesto del ‘Giorno del Ricordo’, è stato realizzato dallo studente del Bonifazi, Leonardo Squadroni.
"Chiacchierando con i vostri colleghi dell'istituto grafico pubblicitario - ha sottolineato Capponi -, è emersa una questione che stamattina giro a voi: c'è un eccidio più meritevole di altri di essere ricordato? Ci sono dei morti che sono più importanti di altri? Nessuno mi risponde, sapete già la risposta. Però, volevo sollevare due questioni con voi: la prima che io vi ho messo in grande difficoltà, perché vi ho fatto una domanda sbagliata ma nessuno lo ha detto, perché è difficile dire all'assessore che la domanda che fa è sbagliata. Lo capisco però sarà questo quello che farà la differenza, quella di avere un pensiero critico nelle situazioni e dovrete avere il coraggio di dire ‘no’ a quello che influencer importanti vi proporranno".
"L'altra è che ci sarà sempre un motivo - ha proseguito Capponi - perché qualcuno possa essere ritenuto più meritevole o meno meritevole, finché non entriamo tutti nell'ottica che la vita di ciascuno sia preziosa. Il mio augurio è che oggi sia questo il vostro ricordo, perché voi possiate costruire per voi e per altri ricordi tutti meritevoli, perché tutti meritano ricordi belli".
La testimonianza del dottor Lucio Sotte, figlio di esuli istriani, è stata particolarmente chiarificatrice per la ricostruzione di ciò che avvenne in quella guerra. Dopo aver raccontato le vicende della sua famiglia che riuscì a scappare, ha fatto una ricostruzione storica di ciò che avvenne soprattutto dopo il 1945.
"I problemi iniziarono dopo il 1945, quando il regime di Tito iniziò la sua vendetta - ha detto Sotte - fu un genocidio? Probabilmente sì. Fu pulizia etnica? Sicuramente sì. Il clima di violenza aveva l’obiettivo di far sì che gli italiani, che erano tantissimi, se ne andassero e che quelle terre diventassero in tutto e per tutto jugoslave. A venire uccisi furono in primis i rappresentanti del Partito Fascista, poi quelli delle forze dell’ordine; quindi, italiani che avevano la sola colpa di essere tali e alla fine anche oppositori vari, qualsiasi persona venisse considerata genericamente un nemico".
"Gli italiani erano visti come tutti fascisti e padroni, per cui andavano eliminati - ha proseguito Sotte -. A Pola su 31 mila abitanti, in 28.500 se ne andarono. Mia madre era nelle liste di coloro che dovevano finire nelle foibe. Non ci finì solo perché aveva un amico partigiano che ogni volta metteva il suo nome in fondo alla lista, rinviando continuamente la sua esecuzione. Non ce la fece invece l’allora fidanzato di sua sorella: era slavo, ma era benestante e non si era iscritto ai partigiani per cui era malvisto e fu ucciso anche lui. Mio padre e mia madre furono tra gli ultimi a lasciare Pola: lo fecero solo 15 giorni dopo la nascita di mio fratello maggiore, il 5 settembre 1947, 10 giorni prima dell’entrata in vigore degli accordi con i quali la città diventava ufficialmente jugoslava".
"La stragrande maggioranza dei profughi finirono nei campi profughi, realtà di miseria e povertà, ma i miei da questo punto di vista furono fortunati: essendo insegnanti trovarono lavoro prima in Piemonte e poi, dal 1950, a Civitanova. Qui sono nato io nel 1951 e ricordo ancora quando, nel 1956, una volta calmatesi le acque, tornammo in Istria. Ci tornammo perché la mia famiglia era divisa a metà: i fratelli di mio padre erano tutti venuti in Italia, ma i parenti di mia madre erano rimasti là. Ricordo – ha concluso Sotte - distintamente la situazione: si parlava sottovoce perché c’era una dittatura e non si voleva correre rischi di essere ascoltati e poi ricordo i cimiteri, dove al posto delle croci c’erano tante stelle rosse. Il Partito comunista imponeva a tutti i dipendenti statali di avere la stella rossa al posto della croce sulla bara, ma all’epoca era praticamente impossibile non essere dipendenti statali".
Al termine degli interventi, gli studenti hanno presentato i loro lavori realizzati attraverso video, letture e musica. Gli istituti che hanno partecipato con elaborati, sono stati: la Scuola Media Mestica di Via Tacito, l’Istituto Bonifazi, Sezione grafica e Comunicazione, il Liceo Classico Da Vinci, l’IPSIA F. Corridoni e il Liceo di Scienze Umane, Stella Maris. All'ingresso dell'Auditorium sono stati esposti i lavori grafici degli studenti.
Incontro-confronto, nella sala giunta del Comune di Civitanova, tra amministrazione, Atac e alcune associazioni del territorio. Obiettivo, gettare le basi per una sempre più proficua collaborazione, a partire da un contributo, pari a 30mila euro, che "Atac ha deciso di stanziare a sostegno di realtà - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - che si impegnano in prima persona per il bene della comunità. Il vostro generoso impegno, spinto unicamente dal desiderio di una società sempre più integrata e inclusiva, non può prescindere da un supporto, che come amministrazione non vogliamo mai far mancare".
"Siete motivo di orgoglio e testimonianza di una comunità viva. Vi sono grato per quello che fate e per quello che continuerete a fare al servizio della nostra città. Ringrazio Atac per aver deciso di destinare parte degli utili dell’azienda alle associazioni". "Con questo contributo - ha detto Massimo Belvederesi, presidente Atac - vogliamo dare una mano alle associazioni del territorio che stanno svolgendo un ottimo lavoro. Non ci interessa se è stato fatto prima oppure no".
"L'importante è che abbiamo iniziato e che la nostra volontà è quella di continuare anche nei prossimi anni. Se ci saranno altri progetti siamo disposti a valutarli. Il nostro impegno - ha concluso - è quello di fare sempre di più e meglio".
Presenti all'incontro il sindaco Fabrizio Ciarapica, il presidente dell'Atac Massimo Belvederesi, il vicesindaco Claudio Morresi, l'assessore ai Servizi Sociali Barbara Capponi e le associazioni: Fiorenza Perugini delegata Ant, Amerina Orioli presidente dell'associazione "Come Ginestre", Francesca Biondi e Gloria Bedini per l'Anffas, Don Emilio Rocchi parroco di Santa Maria Apparente, Barbara Moschettoni per la Caritas, Elisa Melappioni presidente dell'associazione "Attivamente Alzheimer" insieme a Barbara Mazzoli. Per la Croce Verde presenti Maurizio Petrucci insieme ai consiglieri Sabina Manci, Mauro Fermani e Giuseppe Caputo.
"È bello vedere tante realtà del territorio con le quali il mio assessorato collabora già - ha detto l'assessore Barbara Capponi - Questo incontro è utile per confrontarsi e capire come possiamo aiutarvi nella vostra attività. È vero, le esigenze sono tante. Gli ultimi anni hanno cambiato la geografia dei bisogni, esasperando, e facendo emergere nuove criticità. Per questo ringrazio e sono grata a Atac per questa decisione presa in un momento particolare come quello che stiamo vivendo".
“L’ A. S. Volley Lube informa che la gara tra Emma Villas Aubay Siena e Cucine Lube Civitanova, valida per l’8a giornata di ritorno di SuperLega Credem Banca in programma per domenica 12 febbraio 2023, è rinviata a data da destinarsi” .
Lo comunica la stessa società biancorossa dopo aver recepito la comunicazione della Lega Pallavolo Serie A inviata al club in serata.
Questo in virtù dall’ordinanza urgente emessa dal sindaco di Siena Luigi De Mossi, in via cautelare e precauzionale, a causa degli eventi sismici che stanno colpendo la città in queste ore. Il primo cittadino ha deciso per la chiusura di tutti gli impianti sportivi comunali fino al 12 febbraio compreso.
Il comune di Civitanova sarà presente alla Borsa Internazionale del Turismo in programma a Milano dal 12 al 14 febbraio. Come da diversi anni, la città esporrà il proprio materiale promozionale all’interno dello stand "Noi Marche", associazione di promozione turistica del territorio fermano-maceratese nata nel 2012 e di cui il comune di Civitanova è capofila. Un altro punto informativo sarà ricavato all'interno del padiglione della Regione Marche, che ospiterà le diverse realtà del territorio.
A rappresentare l'amministrazione comunale ci saranno l'assessore al Turismo e grandi eventi Manola Gironacci, l’assessore all’Urbanistica e transizione ecologica Roberta Belletti, insieme ad alcuni consiglieri comunali. Presenti anche gli operatori della Dmo (Destination Marketing Organitation) Civitanova Turismo.
"L’appuntamento con la Bit – ha detto l'assessore al Turismo Manola Gironacci - ci permette di sviluppare relazioni e business, e condividere nuove esperienze e proposte. Gli operatori del settore possono confrontarsi e sviluppare nuove opportunità in un ambiente totalmente favorevole alla contrattazione e alla presentazione di pacchetti turistici, mettendo in mostra le bellezze del territorio. Il settore dei viaggi sta vivendo una fase di grandi cambiamenti: oggi più che mai è importante creare o rafforzare le relazioni e aggiornare le proprie conoscenze per supportare con efficacia gli operatori e viaggiatori nella loro evoluzione".
"Grazie al 'metaverso' possiamo fare da apripista al mondo reale in una ottica sostenibile e di Turismo naturalistico. Il crescente desiderio di immergersi nella natura ci spinge a creare un indotto turistico dedicato - aggiunge Gironacci -. La grande attenzione verso la sostenibilità sarà il tema principale delle nostre proposte per un viaggiatore sempre più attento, che vuole vivere la destinazione non “da turista”, ma con lo stesso rispetto e autenticità dei locali; un turismo lento e all'aria aperta".
"A Milano porteremo anche le nostre proposte e itinerari legati all’eco sostenibilità - ha dichiarato l’assessore alla Mobilità sostenibile Roberta Belletti - forti delle certificazioni della Bandiera Blu e della Bandiera Gialla Fiab. Da tempo lavoriamo in stretta sinergia con NoiMarcheBikeLife e con le associazioni del territorio che collaborano con il nostro Comune e insieme a loro cercheremo di rafforzare il nostro brand nella più importante vetrina di settore". In questi giorni è andato in stampa il nuovo opuscolo "Civitanova Marche, dieci motivi per visitarla", che contiene informazioni utili in comode schede e un gadget con la foto dell’area portuale.
La Cev ha comunicato date e orari della doppia sfida tra la Cucine Lube Civitanova e il sestetto turco dell'Halkbank Ankara nei quarti di finale della Champions League. I biancorossi, vincitori della pool C, esordiranno in trasferta alla Tvf Sc Baskent Sports Hall di Ankara martedì 7 marzo, alle 19 locali (17 italiane), mentre nel match di ritorno, decisivo per il passaggio del turno e in programma mercoledì 15 marzo, alle 20.30, sul campo dell’Eurosuole Forum di Civitanova Marche, saranno i trionfatori della pool B a far visita ai cucinieri.
Intanto, si è aperta martedì con un derby polacco l’andata delle fase playoff da cui usciranno le ultime tre squadre ammesse ai quarti di finale. Al "Centrum" di Dabrowa Gornicza i giganti dell'Aluron CMC Warta Zawiercie hanno lottato alla pari nel primo e nel terzo set contro i campioni d'Europa uscenti del Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, ma non è bastato (23-25, 19-25, 23-25). Nel match di ritorno lo Zaksa potrà contare sul vantaggio di partenza e sul fattore campo.
A 73 anni muore, ma regala una speranza a ben 3 persone, migliorandone la vita, "con un atto di immensa generosità". A comunicarlo il dottor Antonio Draisci, commissario straordinario dell'Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata nel commentare quanto accaduto all'ospedale di Civitanova, dove questa notte la dottoressa Anna Monaco, responsabile del reparto di Rianimazione, ha accertato la morte cerebrale di una paziente di 73 anni.
La donna era arrivata in ospedale per una grave emorragia cerebrale il 5 febbraio scorso e, nonostante le cure del caso, il quadro clinico è repentinamente peggiorato. La famiglia, già sensibile al tema della donazione, ha acconsentito al prelievo di organi interfacciandosi con gli stessi sanitari affinché questo gesto d’amore potesse essere possibile.
E così a Civitanova è giunta l’equipe chirurgica dell’Azienda Ospedaliera di Ancona che ha prelevato il fegato, già impianto nella stessa sede anconetana e i reni in attesa di destinazione.
"La donazione è un processo complesso - riferisce la dottoressa Daniela Corsi, sub commissario sanitario -, che richiede la collaborazione di più professionisti per diverse ore: medici, infermieri, oss, tecnici di elettroencefalografia e di radiologia, biologi e persino autisti, centralinisti e personale delle pulizie che fin da ieri hanno collaborato alla realizzazione di questo grande obiettivo. Il trapianto consente ai pazienti una qualità della vita che nessuna altra terapia sarebbe in grado di garantire".
La direzione dell’Azienda Territoriale Sanitaria di Macerata esprime "un grande ringraziamento ai familiari della paziente per la grande generosità dimostrata poiché la donazione è soprattutto cultura della solidarietà, si tratta di restituire un pezzo di vita a chi corre il pericolo di non averla più".
Maxi truffa sul Superbonus 110%. I finanzieri della tenenza di Camerino, unitamente ai carabinieri del reparto operativo - nucleo investigativo - coordinati dalla Procura di Macerata, hanno smantellato un'associazione a delinquere dedita alle truffe nel settore dell’edilizia: una famiglia di quattro persone e tre professionisti gestivano un sistema di truffe in materia di bonus edilizi (110%, ecobonus e sismabonus) per un valore di circa 4,8 milioni di euro in crediti fittizi individuati.
A presentare l’operazione il procuratore di Macerata Giovanni Fabrizio Narbone, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido con il tenente colonnello Massimiliano Mengastini, congiuntamente con il comandante provinciale della guardia di Finanza Ferdinando Falco e il comandante della tenenza di Camerino Elia Mascolo.
“Questo è il primo importante passo di un’operazione importante nel nostro territorio – esordisce il procuratore Narbone, primo a prendere la parola – . Un’operazione che è stata possibile grazie alla perfetta sinergia e armonia fra i due corpi di polizia giudiziaria, i quali hanno messo in campo le proprie competenze specifiche garantendone il successo”.
L’operazione era infatti originata dal nucleo investigativo dei carabinieri che stavano già indagando sulla famiglia a seguito di precedenti risalenti allo scorso 2019 per il reato di estorsione ai danni di un’azienda abruzzese che operava nel Maceratese. Durante le indagini i lavori si sono incrociati con quelli della GdF, portando alla decisione di collaborare per fermare l’attività illecita dell’associazione criminale.
“Man mano che le indagini andavano avanti ci si era resi conto di quelle che erano le finalità del gruppo – racconta il colonnello Candido - e, grazie al coordinamento della Procura di Macerata, si è fatto ricorso all’ausilio della Guardia di Finanza e alle sue competenze specifiche con cui è stato possibile approfondire gli aspetti fiscali della nostra indagine”.
“Da lì si è agito congiuntamente e si è riusciti a mettere insieme le risultanze autonome per ottenere un risultato operativo interessante – continua il comandante provinciale dei carabinieri - ciò che potevamo fare nel nostro ambito veniva integrato dagli accertamenti fiscali dei colleghi e il tutto ha consentito di ricostruire il quadro al completo e di interrompere l’azione criminale, la quale abbiamo scoperto essere molto viva sul territorio”.
Al centro del gruppo criminale c’era una famiglia di quattro persone di origini albanesi, ma residente a Tolentino: il dominus dell’operazione, 31enne con una lunga lista di precedenti, la moglie e la sorella, le quali avevano il ruolo di prestanome e intermediarie, e la madre, mente dietro le truffe con una laurea in Economia e Commercio conseguita in Albania.
Denunciati anche tre professionisti, complici della famiglia, che si occupavano della parte burocratica dell’attività fraudolenta: un architetto 66enne di Martinsicuro, un ex-commercialista di Tolentino (già radiato dall’albo e avvezzo all’attività criminale) e un consulente del lavoro (anch'egli tolentinate. Con l’ausilio dei tre professionisti, la famiglia gonfiava e falsificava le fatture rilasciate per lavori nel campo dell’edilizia, riuscendo a sfruttare i benefici delle norme vigenti e appropriandosi indebitamente di ingenti somme di denaro.
“Come Guardia di Finanza eravamo partiti con un’analisi di intelligence su tutto il territorio della provincia – spiega il comandante Falco - . In particolare abbiamo cercato di contrastare eventuale infiltrazioni criminali nell’economia legale della provincia nell’ambito della ricostruzione post sisma e in materia di superbonus 110%, ecobonus e sismabonus”.
“Siamo arrivati a Tolentino dove abbiamo individuato il sodalizio dedito ai lavori edilizi – continua il comandante provinciale della GdF - . Gli importi risultavano particolarmente considerevoli e c’era una forte discrepanza fra quanto dichiarato dalla famiglia nella denuncia dei redditi e la ricchezza manifesta. Abbiamo dunque avviato i relativi controlli ricostruendo la rete di truffe grazie anche ai dati fornitici dai carabinieri”.
“Il modus operandi consisteva nel gonfiare ampiamente le fatture dei lavori edilizi rispetto ai costi effettivi dei lavori eseguiti – conclude il colonnello Falco - . Questo, previo visto di conformità del commercialista e del consulente del lavoro conniventi, le false fatture venivano inserite nel portale dell’agenzia delle entrate, facendo maturare loro dei crediti fittizi che venivano conseguentemente monetizzati e riciclati e autoriciclati in immobili, gioielli e beni di lusso vari. Siamo così arrivati a oltre 2 milioni di crediti sequestrati”.
Per lavori da 300mila euro, dichiaravano fatture da un milione, ottenendo la differenza come credito per il superbonus, immediatamente monetizzato e reinvestito. Se un palazzo aveva 10 finestre, ad esempio, grazie all’aiuto dell’architetto ne facevano risultare 50 e le fatture lievitano. Gli altri due professionisti facevano in modo che le carte finissero nel cassetto fiscale e facevano ottenere il credito alla famiglia.
Eseguite sette ordinanze di misure cautelari nei confronti di altrettante persone, di cui 2 finite in carcere e 5 agli arresti domiciliari. Disposto il sequestro del profitto dei reati contestati per oltre 2.750.000, nonché numerosi immobili, ritenuti frutto degli illeciti ipotizzati.
Sono state, inoltre, eseguite numerose perquisizioni personali e domiciliari che hanno portato al sequestro da parte delle forze dell’ordine di: 10 fabbricati, 12 terreni, quattro autovetture, oggetti di lusso fra cui orologi rolex e gioielli preziosi, 13 quadri (di cui alcuni di grande valore), denaro contante e un assegno per circa 30.000 euro. Ancora in corso i lavori di indagine delle forze dell’ordine per recuperare la refurtiva mancante e nei confronti delle altre società facenti capo al sodalizio.
I reati ipotizzati vanno dal trasferimento fraudolento di valori al riciclaggio, all’autoriciclaggio e all’associazione per delinquere. A finire in carcere sono stati colui che è ritenuto a capo dell’organizzazione, un imprenditore 31enne di Tolentino e un professionista 66enne di Martinsicuro.
Agli arresti domiciliari sono finiti, invece: la madre, la sorella e la moglie del capo dell’organizzazione (e due professionisti) anch’essi residenti a Tolentino, uno dei quali risultava già radiato dal proprio albo professionale.
Ultimamente, a seguito della lettera della famiglia finlandese in fuga da Siracusa, si parla sempre più di un modello scolastico ispirato a quello finnico, un modello sicuramente virtuoso, soprattutto per la sua maggiore attenzione allo "star bene" degli studenti, modello che spinge forte proprio sull’aspetto che un ambiente armonioso e sereno facilita l'apprendimento.
Ed è così che un gruppo di insegnanti della scuola dell'Infanzia di Viale Vittorio Veneto dell’Istituto Comprensivo "Via Ugo Bassi" si sono dotate di pennelli, rulli, secchi di pittura e hanno tinteggiato un'ampia stanza della scuola e l’hanno allestita insieme ai bambini di 3 , 4 e 5 anni al fine di creare un laboratorio sensoriale a tema mare utilizzando materiale di riciclo.
Il progetto nasce nell’ottica di un di un percorso di curricolo verticale di educazione ambientale e civica scelto dall’Istituto Comprensivo Via Ugo Bassi per il corrente anno scolastico, un percorso didattico che intende promuovere negli alunni la conoscenza del proprio ambiente di vita, sensibilizzarli al rispetto della natura e far maturare la consapevolezza dell’importanza del ruolo di ciascuno e di tutti per poterla salvaguardare e contribuire così a perseguire gli obiettivi dell'Agenda Onu 2030 (Obiettivo 14. "la vita sott'acqua", conservare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile).
Il laboratorio multisensoriale è stato pensato e progettato come un piccolo luogo avvolgente ed accogliente, fatto di luci, colori, odori, essenze, oggetti e immagini. È un ambiente che stimola i sensi, vista, tatto, olfatto, udito, propriocezione (la capacità cioè di percepire il proprio corpo nello spazio) e senso estetico per promuovere benessere e accompagnare lo sviluppo senso-motorio e psico-relazionale e facilitare l’inclusione tra i partecipanti.
È un luogo che i bambini stessi definiscono "magico", che ha preso forma lentamente, grazie al loro contributo creativo: qui i bambini ricreeranno il rumore dell'infrangersi delle onde agitando i loro piedini su coralli di plastica colorata, sentiranno la difficoltà di camminare sui sassi, così come il piacere di infilare i piedini nella sabbia, entreranno in un antro marino per ascoltare la musica del mare attraverso le conchiglie o strumenti sonori di cartone, assaggeranno ciò che è salato e lo distingueranno dal dolce e dall’insipido attraverso l’angolo sensoriale del gusto.
Affonderanno le loro manine nella sabbia, faranno i castelli e scriveranno il loro nome, pescheranno con delle pinze le conchiglie dentro una vasca colma di acqua, annuseranno l'odore della brezza marina, faranno travasi di pastina e cercheranno di scoprire toccando, spiando e annusando gli oggetti nascosti nelle scatole magiche.
Infine attraverso un laboratorio artistico-creativo si immergeranno nei mondi marini di Monet, di Hokusai, di Turner e altri pittori ancora per fingersi marinai giapponesi in lotta con la grande onda o pescatori di un villaggio francesi che escono dal porto all’alba proprio quando il sole, nascendo, tinge di rosso le acque del mare.
Visitando il sito dell’Istituto Comprensivo Via Ugo Bassi di Civitanova Marche (www.iscviaugobassi.edu.it), sarà possibile scoprire tutti i progetti e i laboratori didattici attivati nel corrente anno scolastico dalle Scuole dell’Infanzia di Viale Vittorio Veneto, di Via Ciro Menotti e Di Via dei Mille.
Torna da domani (martedì 7) a lunedì 13 febbraio, la GRF - Giornata di Raccolta del Farmaco, in oltre 5.200 farmacie che aderiscono in tutta Italia. I cittadini potranno donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi (elenco è consultabile su www.bancofarmaceutico.org).
A Civitanova Marche la raccolta vedrà coinvolte 11 farmacie: le 6 Farmacie Comunali e le farmacie private Alighieri, Angelini, Fontespina, Foresi, Marcelli. I farmaci raccolti sosterranno realtà del territorio che si prendono cura dei bisognosi e che hanno espresso un fabbisogno di oltre n. 1900 confezioni di farmaci.
“L’Amministrazione comunale ringrazia il Banco Farmaceutico, i volontari e le associazioni che collaborano al progetto – ha detto l‘assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi - per la proattività e l’ottica di crescita culturale e di sensibilizzazione concreta della comunità e di ricaduta sul territorio al fianco delle persone più fragili. Invitiamo tutti i cittadini di Civitanova a partecipare a questa iniziativa lodevole”.
Durante l’edizione del 2022, nella provincia di Macerata sono state raccolte 4581 confezioni di farmaci (pari a un valore di € 33.895) in 38 Farmacie che hanno aiutato 2781 ospiti di 30 enti.
I farmaci raccolti (nel 2022, 479.470 confezioni, pari a un valore di 3.819.463 euro) saranno consegnati a 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura di almeno 400.000 persone in condizione di povertà sanitaria offrendo gratuitamente cure e medicine. Il fabbisogno segnalato a Banco Farmaceutico da tali realtà supera il milione di confezioni di medicinali.
Serviranno, soprattutto, analgesici e antipiretici, antiinfiammatori per uso orale, preparati per la tosse, farmaci per dolori articolari e muscolari, antimicrobici intestinali e antisettici. I volontari di Banco Farmaceutico saranno presenti nella giornata di sabato 11 febbraio. L’iniziativa è possibile grazie al sostegno di oltre 18.000 farmacisti (titolari e non) che oltre a ospitare la Grf la sostengono con erogazioni liberali.
Banco Farmaceutico invita i cittadini ad andare in farmacia per donare un medicinale per chi ha bisogno perché, come ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus: “La crisi internazionale ha causato un aumento del costo della vita che si ripercuoterà sulle famiglie povere, sulle stesse realtà assistenziali a cui si rivolgono quando hanno bisogno d’aiuto, ma anche su tante famiglie non povere".
"Donare un farmaco per chi non può permetterselo è un modo per esprimere, attraverso un semplice gesto di gratuità, il meglio della nostra umanità e per dare un segnale di speranza; una speranza di cui la nostra società, scossa prima dal Covid e ora dalla guerra alle porte dell’Europa, sente forte il bisogno, e che riecheggerà forte, sabato 11 febbraio (il giorno più importante della settimana di raccolta), anche in occasione della "Giornata mondiale del malato”.
Venerdì 10 febbraio, in seduta aperta di consiglio comunale in seduta aperta, la città di Civitanova Marche, celebrerà il "Giorno del Ricordo" in memoria delle Vittime delle foibe, dell’Esodo Istriano, Fiumano, Giuliano e Dalmata e "delle vicende del confine orientale" avvenute nel secondo dopoguerra.
La giornata commemorativa è stata istituita con la legge del 30 marzo 2004 e rappresenta un momento di ricordo, informazione e riflessione su una delle tragedie del Novecento italiano che per molti anni furono taciute e tralasciate dai libri di storia.
La data del 10 febbraio è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia, l'Istria, il Quarnaro, la città di Zara e l’intera provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, territori che in precedenza appartenevano all’Italia.
Il Consiglio Comunale avrà luogo a partire dalle ore 9:30, presso l'Auditorium dei Licei "Leonardo Da Vinci", in via Nelson Mandela con il seguente programma: introduzione del Presidente del Consiglio, Fausto Troiani; interventi del Sindaco, Fabrizio Ciarapica e dell’Assessore ai Servizi Socio-Educativi, Barbara Capponi; testimonianza del dottor Lucio Sotte, cittadino civitanovese e figlio di esuli istriani. All’iniziativa, infine, prenderanno parte attiva, esponendo i propri approfondimenti con letture e filmati, gli studenti degli istituti secondari cittadini di I e II livello.
Il manifesto del Giorno del Ricordo 2023 è stato realizzato, anche in questa occasione come per la Giornata della Memoria, dai ragazzi dell’Istituto Bonifazi, sezione Grafica e Comunicazione. Prima del Consiglio Comunale, alle 8.30, il Presidente del Consiglio, Troiani e il Sindaco Ciarapica, accompagnati dalle massime autorità civili e militari deporranno due corone d’alloro: la prima presso i giardini dedicati a Norma Cossetto sul Lungomare Sud, una delle vittime più conosciute di questa tragedia su cui sono stati scritti diversi libri, la seconda presso il monumento dedicato in memoria dei “Martiri delle Foibe”, in piazza Abba. Il Consiglio Comunale è aperto alla cittadinanza e potrà essere visibile collegandosi al seguente link: clicca qui.
Valmor, noto calzaturificio civitanovese specializzato nella realizzazione di sneakers per alcuni dei più rinomati brand internazionali del lusso, entrata da poco a far parte di Holding Moda, scommette sull’alta formazione e promuove corsi per immettere sul mercato figure specializzate. Il primo percorso, già avviato, per la formazione di addetti all'orlatura è stato organizzato in collaborazione con Polimoda, una delle migliori fashion school del mondo, e Randstad Italia.
"Il mercato delle calzature - ha detto Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova Marche durante una visita all'azienda - è da sempre uno dei principali settori produttivi del nostro territorio. Soprattutto in questo momento necessita di figure preparate a soddisfare richieste sempre più esigenti. Quindi ben vengano questi corsi, ancor più in aziende come la Valmor, una delle prime aziende calzaturiere a mettere a disposizione dei grandi marchi del lusso la propria esperienza e competenza. Mi congratulo con Mauro e Fiorella per questa iniziativa".
Ciarapica, insieme ai titolari Fiorella Torresi e Mauro Finocchi, ha visitato l'azienda che ha definito "un'eccellenza civitanovese che ha sempre puntato sul made in Marche e made in Italy " e salutato quelle che saranno le nuove orlatrici formate dalla docente Ombretta Scoponi.
"L’azienda - ha detto Mauro Finocchi - ha deciso di dar vita a questo corso con l'obiettivo di formare personale di alta qualità. Per noi rappresenta un punto di partenza e siamo determinati a continuare su questa strada. Oggi, sul mercato, mancano figure qualificate. Vogliamo dunque trasmettere competenze e passione alle nuove generazioni e dare loro un’occasione concreta di formazione e crescita”.
"Il corso di addetto all'orlatura di tomaie - commenta Silvia Salvatori, Unit Manager Randstad - ha una durata di 240 ore e immetterà sul mercato 12 nuove figure specializzate.
Grazie al finanziamento attraverso fondi forma.temp, Randstad, presente da ormai 17 anni sul territorio, attraverso una specialty con un team di tre persone dedicato (Lucia, Martina e Simona), ha deciso di raccogliere un'importante sfida: supportare le aziende non solo nel reperimento di personale esperto, ma anche nella formazione di nuove maestranze. In quest'ottica si inserisce il corso partito presso la Valmor, con la quale Randstad ha un rapporto ormai storico.
"Il calzaturificio Valmor, fondato negli anni '60, conta di raggiungere, per il 2023, la produzione di 1600 paia di scarpe al giorno assemblate da circa 150 dipendenti all'interno dello stabilimento di 4.000 metri quadrati nella zona industriale di Civitanova.
Almeno una trentina i giovanissimi, anche minorenni, coinvolti in una maxi rissa nel pomeriggio di domenica, dopo le 17, a Civitanova Marche, tra via Zara, via Vela e piazza Conchiglia.
Urla, pugni, calci, probabilmente diversi erano i gruppi coinvolti in quella mischia, che si è dispersa quando, scattato l'allarme, sono giunte le forze dell'ordine.
Non è la prima volta che a Civitanova accadono episodi analoghi, l'ultima volta un fatto simile si è verificato lo scorso ottobre nel quartiere di San Gabriele (leggi qui).
Violentissima scossa di terremoto di magnitudo 7,9 della scala Richter registrata nel sud della Turchia al confine con la Siria. Centinaia le vittime. In Italia è scattata l'allerta tsunami nell'Adriatico, anche per la costa marchigiana con diramazione, da parte del dipartimento della Protezione civile italiana, di un bollettino di allerta rosso soprattutto nella zona sud della regione. Il bollettino è stato comunicato sulla base dei dati elaborati dal Cat, centro Allerta Tsunami.
L'allerta è stata revocata anche se resta alta l'attenzione su Sicilia, Calabria, Puglia, Marche e Abruzzo. Alle 6.30, sospesa a titolo precauzionale la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni Sicilia Calabria e Puglia, con possibile successiva estensione alle regioni più a nord.
La situazione nelle zone drammaticamente colpite è disastrosa, vista l'alta densità abitativa e le decine di palazzi crollati. Un primo bilancio parla di oltre 300 vittime, ma il numero è in continuo aggiornamento. I più colpiti sono i centri abitati di Gaziantep, che conta oltre due milioni di abitanti, ed i vicini centri di Diyarbakir e Malatya, tutti nell'area dell'epicentro. Centinaia di persone sono disperse, rimaste sotto le macerie.
(Foto Ansa)
Cuore, carattere, vittoria. Nel 7° turno di ritorno della Regular Season la Cucine Lube supera la Top Volley Cisterna 3-1 (20-25, 25-18, 25-23, 27-25) davanti ai duemila spettatori accorsi all’Eurosuole Forum di Civitanova Marche, ritrovando tutto in un sol colpo. Dopo quattro sconfitte di fila in campionato ed un primo set passato al buio, in cui i fantasmi di un gennaio 2023 vissuto pericolosamente a secco di vittorie continuavano ad aleggiare sui cucinieri, i campioni d’Italia sono tornati.
La scossa decisiva per gli uomini di Chicco Blengini prende forma dalla panchina, proprio come spesso succedeva nella prima – positivissima - parte della stagione, e arriva forse nella partita più importante per Luciano De Cecco e compagni, che grazie ai 3 punti chiusi in cassaforte stasera, con quattro giornate di Regular Season della SuperLega Credem Banca ancora in calendario, consolidano il quarto posto solitario in classifica staccando di 3 punti la quinta posizione e garantendosi un cuscino di 7 punti all’interno della zona Play Off. Nella metà campo di casa a inizio gara ci sono Gabi Garcia nel ruolo di opposto, Bottolo a formare la diagonale di posto 4 con Yant, e Diamantini al centro con Chinenyeze.
La partenza buona è quella degli ospiti, bravi a mettere sotto pressione la ricezione dei cucinieri, a più riprese scarichi anche in attacco (43% di efficacia contro il 54% della Top Volley), ricavandone subito un buon break grazie all’efficacia dei contrattacchi innescati dall’ex Baranowicz. Laziali avanti di 7 lunghezze dopo le rigiocate firmate da Sedlacek (7 punti col 55%) e Bayram (3), l’ultimo punto del set (20-25) è invece dell’opposto croato Dirlic, autore di 6 punti, di cui 2 realizzati col muro.
La Cucine Lube inizia il secondo parziale con Anzani al posto di Diamantini, sin dall’avvio resta comunque Cisterna a tenere in mano il pallino della situazione, tanto da convincere Blengini – sul 7-10 – a mescolare le carte in campo inserendo Nikolov per Bottolo e Zaytsev per Gabi Garcia. La reazione è immediata: i campioni d’Italia trovano il primo vantaggio della partita sul 16-15 e subito la fuga decisiva, avviata da un ace di Zaytsev (19-16), proseguita con un contrattacco vincente di Yant (21-17), e messa al sicuro con un ace di Nikolov (22-17). Finisce 25-18 dopo un attacco di Yant, il più proficuo dei suoi con 4 punti e l’80% di positività.
Nel terzo set la Cucine Lube va in campo con il medesimo sestetto con cui aveva terminato il precedente, mantenendo il trend positivo sui binari di casa. Cucinieri avanti 7-3 dopo un attacco out degli ospiti, 10-6 dopo un ace di Yant che convince il tecnico ospite soli a cambiare Bayram con il cubano Gutierrez. Cisterna si rifà sotto a più riprese, ritrovando poi la parità a quota 19, con un contrattacco dell’ottimo Dirlic, che sarà il top scorer del match con 20 punti. Poi scrive addirittura il sorpasso, grazie ad un ace di Gutierrez (19-20). Nel testa a testa finale, la zampata vincente è dei marchigiani e arriva al primo set point, con Yant (6 punti, 56%) bravissimo a sfruttare le mani del muro avversario capitalizzando il pallone del 25-23.
Nel quarto parziale, equilibratissimo, Baranowicz e compagni trovano il break sul 18-20 murando Zaytsev, che viene sostituito da Gabi Garcia (con il contemporaneo ingresso di Diamantini per Chinenyeze). Proprio il portoricano pareggia a quota 20 con un ace. Il pallone finale, al terzo match point, lo mette a terra Diamantini, fermando col muro un attacco di Gutierrez (27-25). Marlon Yant, autore di 17 punti totali con il 57% in attacco e 1 ace, è l’Mvp della sfida.
Il tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: De Cecco 2, Yant Herrera 17, Diamantini 1, Garcia Fernandez 6, Bottolo 3, Chinenyeze 8, Gottardo 0, Balaso (L), D'Amico, Anzani 2, Zaytsev 8, Nikolov 16. N.E. Ambrose (L), Sottile. All. Blengini.
TOP VOLLEY CISTERNA: Baranowicz 1, Bayram 4, Zingel 9, Dirlic 20, Sedlacek 15, Rossi 4, Catania (L), Zanni 0, Gutierrez 9, Kaliberda 0, Mattei 0. N.E. Staforini, Martinez. All. Soli.
ARBITRI: Boris, (PV) – Florian (TV).
PARZIALI: 20-25 (25’), 25-18 (26’), 25-23 (28’), 27-25 (32’).
NOTE: Spettatori 2043, incasso 20.851,07 Euro. Lube battute sbagliate 19, ace 9, attacco 47%, ricezione 51% (25% perfette) muri vincenti 5. Cisterna battute sbagliate 21, ace 2, attacco 50%, ricezione 44% (21% perfette) muri vincenti 8. MVP: Marlon Yant.
La Feba Civitanova Marche piega la resistenza del Porto San Giorgio per 51-83 e continua la su corsa verso la vetta. Le momò, dopo una partita positiva, inanellano un altro successo della loro lunga striscia e si avvicinano sempre più alla vetta.
Nel prossimo turno, vincendo contro il Pink Basket, le biancoblu aggancerebbero in vetta Perugia e in virtù della differenza canestri chiuderebbero prime la regular season. Le ragazze di coach Iris Ferazzoli quindi proseguono nel loro ottimo momento, che le vede tra l’altro imbattute in questo 2023.
Partenza sprint per la Feba Civitanova che nel primo quarto chiude sul 10-30 e incanala la sfida sui binari giusti. Le momò schierano il tandem Secka - Jaworska dalle prime battute con le padrone di casa che non riescono ad arginare lo strapotere fisico del tandem sotto canestro.
Stesso copione nella seconda frazione, con le ragazze di coach Iris Ferazzoli che prendono il largo e di fatto chiudendo la pratica al riposo lungo sul 22-52.
Nelle ultime due frazioni, la Feba Civitanova può gestire il margine, dando spazio a tutte le giovanissime che mettono minuti di qualità nelle gambe. La sfida si chiude sul 51-83 finale.
PORTO SAN GIORGIO – FEBA CIVITANOVA 51-83 (10-30; 12-22; 22-15; 17-16)
PORTO SAN GIORGIO: Induti 5, Maistrini, Francello 2, Medori 8, Forò 5, Andrenacci 10, Nardoni 9, Giammarini 2, Lattanzi 6, Nociaro 1, Ragni 1 All. Saccoccia
FEBA CIVITANOVA: Severini 11, Sciarretta 7, Angeloni 1, Medori 1, Secka 9, Trobbiani 10, Binci 15, Jaworska 12, Malintoppi 12, Vigilia 2 All. Ferazzoli
Arbitri: Santoni - Gabrielli
Prima visita ufficiale del neoeletto Cda dell’Azienda dei Teatri alla Pinacoteca Civica Marco Moretti di Civitanova Alta, accompagnato dalla direttrice dei Teatri Paola Recchi.
Il consiglio ha incontrato la direttrice della Pinacoteca, Enrica Bruni, e insieme è stata realizzata una meticolosa riflessione sulla strutture e le opere contenute nel percorso museale. Quindi, è stato fatto un sopralluogo al teatro Annibal Caro.
“La Pinacoteca civica Marco Moretti è uno degli istituti culturali più prestigiosi del nostro territorio - le parole della presidente dei Teatri Maria Luce Centioni -. Nostra intenzione è quella di avviare una serie di viste propedeutiche ad un lavoro più attento e specifico per migliorare e valorizzare quanto abbiamo già di importante e pregevole nella nostra amata Civitanova.
Nel corso dell’incontro con la dottoressa Bruni abbiamo anche ragionato sull’importanza del teatro Annibal Caro, il palco sicuramente più affascinante della città. In vista della chiusura momentanea del Rossini, per gli indispensabili interventi di restyling, avremo modo di potenziare l’attività dell’Annibal Caro, dando modo alla cittadinanza di trovare maggiori occasioni per ammirarne tutta la bellezza. Colgo l’occasione per ringraziare la direttrice Bruni per il suo grande impegno. Perché da anni, con passione e dedizione, sta facendo crescere la nostra Pinacoteca”.
E proprio domani, domenica 5 febbraio, tornerà l’appuntamento con Domenica al museo, con l’apertura dalle 17.30 alle 20.30 della Pinacoteca Moretti. Per l’occasione, la direttrice Bruni converserà con gli ospiti su Biagio Biagetti, artista che seppe rinnovare e dare nuovo impulso all’arte religiosa in Italia. Inoltre, la direttrice Bruni presenterà l’opera di Biagetti esposta nel percorso museale: Le anime purganti del 1912. Ai presenti sarà dato in omaggio un calendario d'arte editato da Grafiche Fioroni.
La Virtus Basket Civitanova è lieta di annunciare l’ingaggio di Matteo Botteghi. Pivot di 203 centimetri, classe 1995, era da diverse settimane aggregato alla squadra per gli allenamenti dopo che nella scorsa stagione aveva vestito la canotta della Sutor Montegranaro (Serie B).
Originario di Rimini, cresce nel settore giovanile di Santarcangelo, iniziando ad affacciarsi in prima squadra, all’epoca in Serie B, già nel 2010. Resta agli Angels fino al 2013, avendo modo di muovere i primi passi tra i senior in Serie D (11,3 punti a gara nel 2012/2013), poi torna nella "sua" San Marino per vestire la maglia della Titano in Dnc, contribuendo con 4,1 punti e 4,6 rimbalzi.
Nel 2014/2015 ecco la prima volta fuori regione, salendo in Serie B per sposare la causa di Monsummano: qui si conferma con 3,0 punti e 2,3 rimbalzi a partita. Dall’annata toscana in avanti c’è solo Serie B nella sua carriera. Nel 2015/2016 torna a Santarcangelo con ruolo da protagonista, firmando una solida stagione da 7,2 punti (col 52% da 3) e 4,9 rimbalzi che gli valgono la chiamata, l’anno dopo, dall’ambiziosa Cento: coi biancorossi gioca anche i playoff, seppur il suo impatto sia meno produttivo (2,7 punti e 3,4 rimbalzi ad allacciata di scarpe).
Nel 2017/2018 scende a sud a Catanzaro, dove mette sul piatto 9,2 punti e 5,9 rimbalzi di media, prima di tornare nuovamente in Toscana, nel 2018/2019, per contribuire alla buona stagione di Empoli (5,3 punti e 5,3 rimbalzi a sera). La stagione 2019/2020, quella stoppata dal covid, era stata fino a quel momento la migliore per lui a livello di cifre personali: a Formia i numeri parlavano infatti di 11,4 punti e 6,1 rimbalzi di media.
Dopo la pandemia, inizia la stagione 2020/2021 a Fiorenzuola, che però lascia dopo sule due partite per scendere a sud, a Monopoli: qui contribuisce alla rocambolesca salvezza dei pugliesi, che vincono la serie di playout contro Pozzuoli rimontando da 0-2, con 7,1 punti e 7,7 rimbalzi.
La stagione scorsa, come anticipato, lo vede per la prima volta nelle Marche a due passi da Civitanova, in quel di Montegranaro: produce 6,4 punti e 6,9 rimbalzi ma è costretto a lasciare la squadra sul più bello a causa della rottura del tendine d’Achille patita in gara 1 di playout contro Cesena.
Per il neo virtussino anche diverse esperienze con le maglie della Nazionale italiana e sanmarinese. Dopo aver vestito la canotta azzurra in alcuni raduni estivi, infatti, ecco la scelta di sposare la causa di San Marino, partecipando a due edizioni degli Europei per i Piccoli Stati, nel 2016 e nel 2018: nella prima edizione porta a casa la medaglia di bronzo, nella seconda i biancoazzurri si fermano più indietro ma lui finisce secondo nella classifica dei migliori rimbalzisti del torneo (12,6 a partita, meglio solo il maltese oggi alla Sutor Montegranaro Tevin Falzon con 15).
Queste le sue prime parole da neo giocatore della Virtus: "Ho scelto Civitanova per diversi fattori. In primis la parte tecnica. Mi sono unito alla squadra per gli allenamenti ormai da un mese e ho potuto quindi vedere come si lavora in campo e fuori: squadra, staff e tutta l'organizzazione sono da categoria superiore. In secondo luogo, vengo da un infortunio importante che mi ha tenuto fuori per parecchio tempo e qui ho l'opportunità per riprendermi nel miglior modo possibile. Infine, la vicinanza alla famiglia, visto che io sono di Rimini, che è relativamente vicina, e la mia ragazza è di Porto San Giorgio".
Così coach Marco Schiavi: "Matteo è un ottimo giocatore, che ha conoscenza ed esperienza di categoria superiore. Ci darà maggiori sicurezze nel reparto lunghi in vista della seconda parte della stagione, in particolare guardando verso i playoff. Le premesse affinché faccia bene ci sono tutte".
Le considerazioni del gm Marco Pallotti: "Matteo è la migliore soluzione possibile in questo momento sul mercato, ma anche una firma che guarda al futuro. Come avevamo detto più volte, avevamo intenzione di inserire un lungo in più che non andasse ad alterare di molto il nostro equilibrio. E lui, venendo da un infortunio molto serio, in questa fase risponde all’identikit, anche se parliamo di un giocatore abituato a stare ai piani superiori, quei piani superiori cui aspiriamo anche noi".
(Credit foto: Sutor Basket Montegranaro)
Assolto in primo grado con formula piena dall'accusa di violenza sessuale e lesioni, ha avuto l'assoluzione confermata oggi dalla Corte di Appello di Ancona per non avere commesso il fatto.
Protagonista un 35enne, all'epoca militare dell'esercito, di origini siciliane, "che per il fatto di essere stato accusato di un reato non colposo è stato però escluso dalla carriera per un automatismo previsto dall'art.635 del codice dell'ordinamento militare" spiega il suo legale, l'avvocato Giorgio Carta di Roma.
I fatti risalgono al 2017. Secondo quanto ricostruito, l'uomo, padre da due mesi e in servizio in Trentino Alto Adige, si trovava a Civitanova Marche in visita alla moglie: entrato per errore nel bagno delle donne in un centro commerciale, avrebbe avuto un battibecco con l'addetta alle pulizie, che lo ha poi denunciato.
Nel 2020 la sentenza di assoluzione del Tribunale di Macerata, appellata dalla Procura maceratese, ma confermata oggi in secondo grado. Il legale ha annunciato che chiederà che l'assistito venga riammesso nell'esercito.
"Da dieci anni mi batto contro questo automatismo dell'art. 635 - ha aggiunto l'avvocato - ho sollevato varie questioni di costituzionalità, finora però senza esito". Le motivazioni della sentenza della Corte di Appello verranno depositate entro 90 giorni.
(Foto Ansa)