A poco più di due settimane dalle deleghe assegnate dal presidente della provincia di Macerata Sandro Parcaroli, i partiti di maggioranza sono in azione sul tema caldo di questi mesi, quello della progettazione per i bandi legati al Pnrr. Il consigliere e coordinatore provinciale della Lega Luca Buldorini ha promosso un incontro con i segretari provinciali dei partiti di centro-destra per discutere sul tema: oltre al già citato Buldorini, erano presenti Massimo Belvederesi per Fratelli d’Italia, Riccardo Sacchi e il vice Corrado Perugini per Forza Italia, oltre a Luca Marconi e Marco Cardarelli per l’Udc.
"L’obiettivo - afferma l’esponente leghista Luca Buldorini - è la condivisione di una strategia unitaria che porti alla sottolineatura dell’intero territorio provinciale maceratese, tutti insieme per valorizzare le tante eccellenze e presentarle come facenti parte di un brand. Un progetto condiviso per mettere in rete enti, istituzioni e ordini professionali professionali al fine di rendere il territorio più attrattivo senza sprecare risorse economiche ed umane dietro i velleitarismi dei singoli, ancor più anacronistici se si guarda allo scenario europeo cui si riferisce il Pnrr."
"L’idea, accolta e condivisa dal centrodestra, segno di grande unità, di visione e di strategia - spiega -, è quella di mettere a disposizione anche dei Comuni più piccoli, che da soli non avrebbero la forza di presentare progetti, l’organizzazione tecnica della Provincia e di coinvolgere anche gli Ordini e Collegi professionali attraverso la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa per la selezione dei professionisti che manifesteranno interesse".
"A breve chiederemo quindi un incontro, aperto anche ai professionisti esterni, per attivare la sinergia tra gli Enti locali e gli Ordini e Collegi professionali, professionalità pubbliche e non, per fare squadra in modo sinergico e virtuoso, attivare progetti ed accedere ai finanziamenti" anticipa Buldorini.
"Non il tutti contro tutti che si è visto finora per l’accesso ai finanziamenti, perfino ricorsi al Tar di un Comune contro l’altro: Comuni piccoli e grandi, la Provincia e i tecnici dei vari Ordini e Collegi professionali insieme per raccontare il territorio provinciale maceratese e cercare di intercettare i finanziamenti del Pnrr. Non ultima verrà coinvolta anche la Regione Marche che su input del Governatore Acquaroli e dell’assessore Castelli si è già attivata in tal senso per ridare fiato ad un territorio che ha tutte le potenzialità per fare bene con una efficace guida politica" conclude Luca Buldorini.
Cucine Lube Civitanova di nuovo alle prese con il Covid-19. Al termine del match di Champions League giocato ieri sera all’Eurosuole Forum contro lo Zaksa, dai tamponi rapidi post partita sono emerse delle positività tra i tesserati biancorossi.
In seguito al tampone molecolare a cui è stato sottoposto il gruppo squadra questa mattina, sono risultati positivi al Covid quattro atleti e due membri del gruppo squadra. Al momento i sei tesserati sono asintomatici o con sintomi lievi e si trovano in isolamento fiduciario.
Lo staff medico della Lube Volley continuerà a monitorare la situazione nei prossimi giorni. La dirigenza del Club, come da regolamento, ha comunicato la situazione alla Lega Volley. I cucinieri erano già stati colpiti da un focolaio Covid nel mese di dicembre 2021 (leggi qui).
Aggiornamento delle 19:15
L' A.S. Volley Lube informa che la Lega Pallavolo Serie A ha disposto il rinvio a data da destinarsi della gara Cucine Lube Civitanova - Top Volley Cisterna, in programma domenica 20 febbraio (ore 18) e valevole per la 9a giornata di ritorno della SuperLega Credem Banca, causa positività al Covid di più di tre biancorossi. Rinviata anche la sfida in programma tre giorni dopo in quel di Verona.
Ampio il successo dell’iniziativa della raccolta del farmaco su tutto il territorio provinciale Maceratese, lanciato a Civitanova dalla progettualità dell'assessorato alle Politiche Sociali "Città con l'infanzia" tramite l'evento streaming "Vittoria" che ha raggiunto ad oggi ben 1638 visualizzazioni.
Sono stati resi noti i dati definitivi della raccolta farmaci che, organizzata a livello nazionale, nasce per offrire un contributo concreto a sostegno delle persone e delle famiglie che versano in condizioni di povertà sanitaria, impossibilitati a poter acquistare i medicinali di cui hanno bisogno. In totale sono stati raccolti a Civitanova 905 farmaci, con un incremento rispetto all’anno scorso di ben 207 prodotti farmaceutici (circa il 23% di aumento).
Il successo dell’iniziativa è dovuto alla importante adesione dei cittadini, alla complessa e funzionale macchina organizzativa messa in piedi dall’impegno dei volontari e dalla professionalità dei farmacisti a servizio della raccolta, e dalla massiccia partecipazione delle farmacie aderenti, pubbliche e private. Quest’anno a Civitanova hanno aderito moltissime farmacie, ovvero Angelini, Foresi, Marcelli, Roani Fontespina e Cruciani e per la prima volta tutte e sei le farmacie comunali aderenti in blocco.
Nella provincia di Macerata sono stati complessivamente 4.628 i farmaci raccolti (300 in più rispetto allo scorso anno) per un valore commerciale della raccolta pari a 33.687euro. "Un incredibile circolo virtuoso che vede il contributo silenzioso e concreto di tanti – ha dichiarato l’assessore Barbara Capponi - Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile, nei vari ruoli, questo risultato. In un momento difficile economicamente e socialmente come quello che stiamo attraversando, vedere addirittura un incremento delle adesioni delle farmacie e delle donazioni è la risposta più bella e tangibile di una comunità sana e attenta alle esigenze di chi ha più necessità".
Pur essendo terminata la raccolta dei medicinali presso le farmacie, è ancora possibile sostenere il “Banco Farmaceutico”, aiutando concretamente, anche per le spese legate alla consegna e spedizione farmaci, con una donazione www.bancofarmaceutico.org/come-puoi-aiutarci
“Considerato il gentile consiglio di dotarsi di un team per il recupero di informazioni corrette abbiamo deciso di rispondere pubblicamente all’Assessore Belletti sia a nostro nome, come giovani inascoltati, che a quello della candidata sindaco Silvia Squadroni nella sua coraggiosa visione”.
A parlare e a “metterci la faccia” sono Lavinia Bianchi, studentessa magistrale in comunicazione di 24 anni, e Giuseppe Lepretti, laureando in giurisprudenza di 25 anni. Il riferimento va alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore al bilancio del Comune di Civitanova, Roberta Belletti, in merito all’Ufficio Europa.
“Ci permettiamo di ricordare all’ Assessore Belletti che l’idea politica di Silvia Squadroni è la disperata necessità di cambiare la macchina amministrativa – puntualizzano Lepretti e Bianchi -, purtroppo ancorata a declassate mentalità che, soprattutto con la vostra visione amministrativa, ha raggiunto l’apoteosi”.
Per questo motivo quando “parliamo di 'istituire' un Ufficio Europa, lo facciamo in un’ottica di completo rinnovamento”, aggiungono domandandosi come “il sindaco ancora non si sia pronunciato sulle possibilità di sviluppo che la città potrebbe avere grazie ai fondi del Pnrr”.
“Ci chiediamo perché, ancora, ci si ostini a non coinvolgere i cittadini civitanovesi nelle scelte da intraprendere - incalzano Bianchi e Lepretti -. È lecito supporre che il delegato in questione non abbia idea della tecnicità, dell’attenzione e visione che le azioni e le progettazioni alla presentazione di un progetto per ricevere i fondi del Pnrr richiedono”.
“Ed è questo il punto: è necessario che l’amministrazione inizi a collaborare con specialisti e tecnici del settore, compiendo una preventiva raccolta degli interessi effettivi della nostra comunità” spiegano i due giovani.
"Il programma di investimenti da presentare con il PNRR rientra nell’ambito del Next Generation EU - ricordano Bianchi e Lepretti -. A questo punto è lecito chiedersi se il Delegato di Giunta sia a conoscenza del fatto che il 2022 è l’Anno europeo dei giovani. Secondo l’Europa sono i giovani che, attraverso il loro impegno e partecipazione diretta, possono costruire un futuro migliore, più verde, digitale e inclusivo. Com’è possibile allora che nessuno finora abbia dialogato con loro?".
"La vera sfida che ci aspetta non è tanto l’intercettazione dei fondi europei per le innovazioni urbanistiche le cui opere, innegabilmente importanti, non risultano però sufficienti a perseguire l’altissimo scopo di un simile ufficio. La vera battaglia, soprattutto a seguito dell’emergenza pandemica, oggi è incentivare orizzontalmente lo sviluppo territoriale, culturale e ambientale del nostro territorio, nonché andare a creare un ponte tra cittadini e l’Europa facendo conoscere l’intero universo della programmazione europea nei diversi settori della gioventù, istruzione, ambiente, turismo e sociale incentivando anche la mobilitazione per motivi di studio e formazione tra i diversi Paesi dell’Unione" concludono Lepretti e Bianchi.
Vuoto incolmabile nel mondo delle due ruote. Questa notte si è spento all'età di 64 anni Roberto Seghetta, conosciuto da tutti come "Il Professore". Fatale una malattia. Per oltre quaranta anni ha dedicato la sua vita alle moto e, nel settore meccanico, tutti i motociclisti hanno avuto occasione di conoscere quanto le sue competenze fossero eccezionali.
Roberto lascia la moglie Mirella. Da oltre 25 anni era socio della ditta Moto Racing di Civitanova Marche, concessionaria e centro autorizzato Honda. La camera ardente è allestita presso la casa funeraria Soft di Montecosaro, mentre i funerali avranno luogo venerdì 18 febbraio alle ore 15, nella parrocchia di San Lorenzo Martire, a Montecosaro Alto.
La Cucine Lube Civitanova chiude la Pool C da capolista con 15 punti all’attivo, ma viene beffata in casa al tie break dai campioni d’Europa dello Zaksa nell’ultimo atto della Fase a Gironi. I biancorossi recuperano due volte lo svantaggio contro il sestetto polacco, ma pagano a posteriori un terzo set regalato (da 24-21 a 24-26) e lo sprint dei rivali al tie break.
Il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle espugna il quartier generale dei cucinieri dopo una maratona di due ore e un quarto (22-25, 25-21, 24-26, 25-21, 10-15) di fronte a oltre 1000 supporter di casa.
Un risultato dall’impatto emotivo differente rispetto allo scivolone del 2021 che compromise il passaggio del turno. La battuta d’arresto contro i campioni d’Europa rischia di relegare la Lube al ruolo di quinta testa di serie alle urne dei Quarti di Finale con lo spauracchio di un sorteggio scomodo, ma la definizione del ranking sarà chiara solo domani quando si completerà il quadro delle Pool.
Determinante la partita stellare del top scorer ed MVP Semeniuk (24 punti con il 74%, 3 ace e 1 muro) e una Lube a corrente alternata nonostante i 10 ace a 6 per i biancorossi e il Simon delle grandi serate (22 punti con il 70%, 4 ace e 4 muri).
Nel primo set (22-25) lo Zaksa, trainato da Semeniuk (7 punti col 71% e 1 block), emerge in attacco con il 48% contro il 42% dei biancorossi. Tirato anche il secondo con le squadre appaiate fino al 21-21.
Lo Zaksa attacca meglio, ma incassa 4 ace (3 di Garcia), due nella volata decisiva (25-21). Il terzo parziale sa tanto di beffa per la Lube, che arriva sul 24-21 per poi lasciarsi ipnotizzare dal servizio di Smith e scivolare sul 68% in attacco degli avversari (24-26).
Anche il quarto set è una battaglia sportiva che si risolve nel finale con un Simon famelico, capace di mettere a referto 10 punti (25-21). Al tie break lo Zaksa ne ha di più: i polacchi partono in quarta (2-8) e resistono agli assalti biancorossi (10-15).
Venerdì 18 febbraio, alle ore 13, la formazione cuciniera conoscerà il nome della rivale nei Quarti, mentre domenica (ore 18) ospiterà la Top Volley Cisterna all’Eurosuole Forum per la 9ª di ritorno della SuperLega Credem Banca.
La cronaca
Con Zaytsev in panchina come jolly da spendere come innesto in posto 2 o in banda, i biancorossi scendono in campo con De Cecco in cabina di regia e Gabi Garcia opposto, Simon e Anzani al centro, Yant e Lucarelli laterali, Balaso libero. Gli ospiti propongono lo stesso sestetto del match di andata con Janusz al palleggio per l’opposto Kaczmarek, Smith e Huber al centro, Semeniuk e Sliwka in banda, Shoji libero.
Testa a testa in avvio. Dura poco il doppio vantaggio biancorosso (8-6) nonostante il buon momento a muro. I polacchi mettono il naso avanti con un attacco non contenuto per poi allungare con la battuta corta di Semeniuk (12-14).
Si procede a strappi: Yant impatta (14-14), ma qualche sbavatura spinge Blengini al time out (14-17). La potenza di Yant, il mirino di Garcia dai nove metri, il muro di casa e un attacco out dei rivali capovolgono la situazione (18-17), ma il primo set si conferma rocambolesco.
Lo Zaksa ricostruisce il vantaggio volando a +3 dopo l’ace di Janusz (18-21). I campioni d’Europa passano alla seconda palla set su un errore in battuta della Lube (22-25).
Gara equilibrata anche nel secondo set. L’avvio è per gli ospiti (6-8), ma la Lube c’è e per due volte colma il divario di due punti mettendo in mostra il secondo ace di serata di Garcia (13-13) per poi passare avanti complice un attacco di Kaczmarek sull’asta (15-14).
Qualche errore biancorosso tiene a galla il Grupa Azoty che torna avanti (16-17), almeno fino all’ace di Lucarelli e al muro di Jant (20-18). Gli avversari non mollano (21-21), ma regalano alla Lube due attacchi out e incassano altri due ace di Garcia (25-21).
Terzo set beffardo. Partenza autoritaria della Lube, avanti 6-2 dopo l’ace di Simon, che poi fa esplodere l’Eurosuole Forum con il primo tempo del 10-6. Semeniuk resta la spina nel fianco, sua la stoccata che buca il muro e dimezza lo svantaggio (15-13). Il numero 13 dei polacchi si ripete (20-19).
L’infrazione ospite e il muro di Simon (7 punti nel set) danno ossigeno (22-19), ma anche questa volta i campioni d’Europa restano in corsa (22-21). Dopo il servizio out e il pasticcio a rete di Sliwka (24-21), la Lube soffre le battute di Smith e paga un calo di tensione subendo 5 punti. Lo Zaksa si prende il terzo set (24-26).
Nel quarto parziale i polacchi giocano con l’entusiasmo di chi accarezza l’impresa (8-10), ma Simon azzanna ogni pallone (10-10). Sotto di 3 punti (12-15), ma forti dell’esperienza e della cattiveria agonistica di Zaytsev, entrato nell’azione precedente per Garcia, Civitanova cerca la rimonta e la trova con le battute di Simon (16-15).
Il palas esplode sulle prodezze di Anzani (19-17) e Lucarelli (20-18), poi assiste all’infrazione ospite e all’errore di Kluth (22-19).Nel finale Simon colpisce a ripetizione e chiude il set con il suo decimo punto (25-21).
Doccia fredda in avvio di tie break (2-8). Blengini gioca la carta Sottile, ma i rivali amministrano il vantaggio (4-10). Il gioco biancorosso riprende quota e sul diagonale di Lucarelli (7-11) Cretu chiama un time out. Lo Zaksa passa su un’infrazione biancorossa (11-15).
Il tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez 14, Sottile, Marchisio, Jeroncic ne, Balaso (L), Lucarelli 11, Zaytsev 3, Simon 22, De Cecco 1, Anzani 3, Penna ne Yant 14. All. Blengini.
GRUPA AZOTY KEDZIERZYN-KOZLE: Kaczmarek 3, Rejno ne, Janusz 1, Staszewski ne, Kluth 12, Sliwka 8, Semeniuk 24, Smith 10, Kalembka, Kozlowski ne, Zalinski, Shoji (L), Banach (L) ne, Huber 19. All. Cretu
ARBITRI: Fabrice COLLADOS (FRA), Erdal AKINCI (TUR)
PARZIALI: 22-25 (26’), 25-21 (30’), 24-26 (31’), 25-21 (30’). Tot.: 2h 15’.
NOTE: Cucine Lube 21 battute sbagliate, 10 ace, 9 muri vincenti, 48% in attacco, 48% in ricezione (28% perfette). Zaksa 22 battute sbagliate, 6 ace, 9 muri, 56% in attacco, 48% in ricezione (24% perfette). Spettatori: 1.113. MVP: Semeniuk.
"Piena solidarietà a tutte le famiglie, titolari di concessioni demaniali e stabilimenti balneari, che a causa della direttiva Bolkestein, rischiano di ritrovarsi senza lavoro e senza attività, costruita con decenni di impegni e sacrifici. Dopo una pandemia, che ha stravolto gli equilibri mondiali e messo a dura prova anche il turismo locale, a cui si aggiunge il caro bollette, riteniamo questa decisione, ad esclusivo vantaggio di grandi gruppi multinazionali, un altro duro colpo". A dichiararlo è il direttivo 'Vince Civitanova'.
"Siamo di fronte ad una vertenza di natura europea certo, ma anche Vince Civitanova si schiera a favore della tutela di un settore vitale del nostro tessuto economico che ha contribuito a rendere un’eccellenza la nostra costa. Stabilimenti balneari, spesso a conduzione familiare, che hanno costruito la loro storia e quella di Civitanova - si sottolinea in una nota stampa -, rappresentando anche punti di riferimento per intere generazioni".
"Bagnini che hanno dimostrato efficienza e capacità imprenditoriale: in sinergia con l’amministrazione comunale, hanno contribuito a rilanciare il turismo cittadino, a dare lustro e decoro ad una città che da tempo è diventata una cittadina turistica molto ambita. Difendere, dunque, questa categoria è assolutamente prioritario. Per questo ci auguriamo che si riesca a trovare una soluzione, la migliore possibile" conclude il direttivo della lista.
“Il Governo Draghi vuole mettere in atto un vero e proprio esproprio ai danni di 30mila imprese balneari italiane che avrà durissime conseguenze economiche e sociali anche nelle Marche. I nostri parlamentari daranno battaglia in parlamento mantenendo la barra dritta anche su questa delicata situazione con coerenza e a favore di tante imprese familiari marchigiane”. Questo il commento dal consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Elena Leonardi all'indomani della riforma delle concessioni balneari votata all'unanimità dal Cdm.
“Si tratta di uno stop fino a fine 2023 e conseguenza il via libera a gare dal primo gennaio del 2024. Ci sono nazioni come Portogallo, Spagna e Croazia che hanno rinnovato le concessioni per qualche decennio senza che l'Unione europea intervenisse, creando di fatto una condizione che avvantaggia gli Stati nostri competitor nel settore turistico. È sconvolgente la decisione del Cdm di condannare un comparto strategico per la nostra Nazione come quella dei balneari.
Nelle Marche sono ben oltre 550 le imprese balneari attive che danno lavoro a più di 2.800 addetti. Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di piccole e medie imprese a conduzione familiare che, ora, rischiano di perdere tutto non riuscendo fronteggiare le proposte delle multinazionali straniere. Le nostre belle coste, infatti, sono molto appetibili e l’ingresso di multinazionali potrebbe comportare un forte aumento della disoccupazione locale e, nel contempo, a un abbassamento della qualità dei servizi offerti.
Anche in questo caso – conclude Leonardi – ci siamo mostrati, per l’appunto con i fatti, l’unica forza politica coerente che proverà, in tutti i modi, a modificare questo emendamento per tutelare migliaia di lavoratori marchigiani e italiani”.
Più che pensare alla costituzione dell’Ufficio Europa, alla candidata Squadroni consiglio di dotarsi di un team per il recupero delle informazioni corrette. Tra un costrutto denigratorio e l’altro rivolto all’attuale Giunta, infatti, nel suo ultimo intervento l’avvocato Squadroni ha inserito per la prima volta una proposta, che è quella di istituire in Comune un Ufficio Europa; un’idea brillante, se non fosse che già tale ufficio esiste fin dai tempi dell'ex sindaco Corvatta”.
Così l’assessore al bilancio del Comune di Civitanova, Roberta Belletti, in merito alle dichiarazioni della candidata sindaca Silvia Squadroni, che aveva avanzato nei giorni scorsi la proposta di istituire un Ufficio apposito per intercettare i fondi europei e seguire le pratiche
“Il sindaco Fabrizio Ciarapica, sin dall’inizio del mandato elettorale, ha puntato sullo sviluppo dell’Ufficio Europa, assegnando nel 2017 la delega alla “Progettazione europea per le strategie di sviluppo” abbinandola all’Assessorato alla Crescita culturale”, replica Belletti.
“L’Amministrazione, in questi anni, si è avvalsa in maniera proficua della professionalità degli addetti che operano in questo sportello per intercettare i fondi UE, ed oggi è davvero fuori luogo leggere sulla stampa le dichiarazioni della Squadroni che dovrebbe meglio informarsi su questa, come su altre questioni che con ritmica e ragionata cadenza tira fuori per cercare visibilità sui giornali”.
“La polemica,tuttavia, mi dà davvero una preziosa occasione, da assessore al personale, per mettere in luce l’instancabile lavoro di tanti uffici comunali sul fronte della ricerca fondi, e li voglio ringraziare per il lavoro svolto in sinergia con i vari settori di palazzo Sforza e quindi con i diversi Assessorati soprattutto in questi due anni in cui le risorse umane non hanno potuto lavorare a pieno regime causa assenze per malattia o smartworking causa Covid”.
“Candidata Squadroni, “intortare” i civitanovesi è esattamente quello che sta facendo lei con ogni mezzo a sua disposizione per arrivare ad occupare una poltrona”, aggiunge l’assessore al bilancio. Mi limito di seguito a ricordare solo alcuni dei finanziamenti già richiesti, partendo dall’ultimo: costruzione di nuovo edificio scolastico in via De Pinedo; nuova palestra accanto all’Eurosuole forum; lavori di messa in sicurezza ed efficientamento energetico porzione edificio ex liceo classico; lavori di riqualificazione urbana con efficientamento energetico e miglioramento sismico palazzo Ciccolini Civitanova Alta, via Vetreria, e case popolari; progetto definitivo scuola materna IV Marine (finanziati euro 995.000), lavori di riallineamento scogliere - primo stralcio a nord dello stabilimento La Lampara; riqualificazione comparto Trieste; oltre 200 mila euro già ottenuti per la manutenzione stradale da impiegarsi nel 2022. "L'elenco è lungo e gli uffici sono a disposizione", conclude.
Sembra essere iniziato per gli italiani un graduale ritorno alla normalità post pandemia. Ma per il definitivo decorso del green pass bisognerà aspettare ancora alcuni mesi, in base all’evoluzione della curva epidemiologica.
Lo precisa il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. «Se la campagna vaccinale raggiungerà il suo obbiettivo sarà ragionevole parlare di un ulteriore allentamento delle misure restrittive. Ma bisogna riparlarne il 31 marzo, giorno in cui è stato stabilito il termine dello stato d’emergenza».
Nulla di certo quindi, per ora: l’obbligo di esibire il green pass resterà ancora in vigore per accedere a negozi, mezzi di trasporto, palestre, ristoranti e bar. Una misura "prudente e cautelativa" da parte del Governo, che preferisce attendere i numeri ufficiali delle terze dosi prima di prendere ulteriori decisioni in materia.
Di fatto, l’unico allentamento finora adottato rimane quello di poter stare all’aperto senza mascherina, già concesso dall’11 febbraio 2022. Evitando gli assembramenti.
Tuttavia, secondo alcune proiezioni, è possibile prevedere la riapertura progressiva di alcuni locali.
Per bar e ristoranti, ad esempio, l’obbligo della mascherina all’aperto per sostare al tavolo scadrà direttamente il 1° aprile; il discorso dovrebbe valere in breve tempo anche per le consumazioni all’interno.
Lo stesso non vale per piscine e palestre, che ancora dovranno attendere aggiornamenti in merito. Di contro, le prime concessioni spetteranno a circoli sportivi ed attività all’aperto.
Sui mezzi di trasporto, invece, esibire il green passa sarà ancora obbligatorio, senza alcuna scadenza prevista. Prudenza che interesserà anche cinema e teatri, a differenza delle arene dove verrà accordata una maggiore libertà in vista dell’estate.
Per quanto riguarda i negozi, la proposta avanzata dai rappresentanti di categoria è quella di limitare gli acquirenti al possesso del semplice green pass di base – ottenuto tramite tampone o anche prima dose. Il che dovrebbe portare a una graduale eliminazione dell’obbligo, sostituito dall’ingresso contingentato.
Infine, la certificazione verde di base per i lavoratori sarà l’ultima misura ad essere allentata, senza escludere eventuali proroghe. Fermo restando l’obbligo del vaccino per gli over 50 fino al 15 giugno 2022, attualmente per il Governo appare impossibile eliminare del tutto e in tempi brevi il controllo per l’ingresso presso uffici e fabbriche.
Il 23 settembre 2020 Francesco Acquaroli vinceva le elezioni sottraendo la Regione Marche agli ultimi cinquant’anni di governo di centrosinistra. Il tempo di annunciare i membri ufficiali che avrebbero composto la nuova giunta e, nell’arco di poche settimane, dai reparti dell’opposizione scattò il ricorso al Tar. Il motivo? Sei uomini alla guida di Palazzo Raffaello e solamente una donna: Giorgia Latini.
Un anno il tempo trascorso per la decisione dei giudici amministrativi motivata dalla sentenza 557 del 23 giugno 2021: “La presenza di una sola donna è sufficiente a garantire la rappresentanza di entrambi i sessi all’interno della giunta regionale” (Statuto della Regione Marche, art. 3 comma 2. e art. 7, comma 2). Tutto regolare, quindi.
A distanza di otto mesi, l’opposizione è tornata alla carica con un nuovo ricorso firmato da 62 esponenti, tra cui la consigliera uscente Paola Maria Petrucci, la consigliera regionale Pd Manuela Bora, il candidato governatore di Dipende da Noi, Roberto Mancini e l’ex magistrato e presidente regionale Vito D’Ambrosio. Con una pronuncia rimandata direttamente al Consiglio di Stato.
La richiesta: annullare i decreti regionali che regolano la nomina degli assessori e attribuiscono le varie deleghe. Le ragioni dei ricorrenti vanno ricercate in quella che, da parte della giunta Acquaroli, risulta essere un’aperta violazione di tutta la normativa italiana ed europea in materia di parità di genere.
I riferimenti di Petrucci e colleghi rimandano alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, al Preambolo Dichiarazione dei diritti umani ONU, alla Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne adottata delle Nazioni Unite del 1979, al Trattato dell’Unione Europea fino alla Costituzione Italiana.
Una serie di norme che per loro natura dovrebbero garantire, se non la parità di genere assoluta, “una presenza femminile più equilibrata con almeno due componenti all'interno dell'amministrazione regionale". Nulla che però, a livello giurisprudenziale, possa di fatto vincolare le scelte operate in materia dal presidente Acquaroli.
Il presidente della Regione Marche, in merito alla tematica quote rosa, è fin qui apparso diviso tra apparente progessismo in salsa berlusconiana e una concezione della figura femminile strettamente adiacente a un concezione da Ancien Regime.
L’ottava edizione del premio “Città-Cultura-Solidarietà” 2022 è stato assegnato al cronista Vittorio De Seriis. La cerimonia si è tenuta questo pomeriggio al Teatro Rossini. Il riconoscimento è pensato dall’associazione Arte e rivolto ai civitanovesi che si sono distinti per il loro impegno in società, con la presidente Anna Donati che ha in apertura tracciato il profilo di De Seriis, “giornalista e galantuomo, curioso di tutto e legato alla cultura e all’arte”.
"Sono commosso ed emozionato - le parole di De Seriis -. Ho visto crescere la città nel corso degli anni, raccontando mostre, la Civitanovese o il Consiglio comunale: ho dato tanto, ma ho ricevuto molto di più”. A consegnare la targa, la Donati con il sindaco Fabrizio Ciarapica. Il premio ha come partner Comune e Azienda dei Teatri (presenti alla cerimonia la direttrice Paola Recchi e la vice presidente Michela Gattafoni) e sponsor Profumeria Vittoria, Farmacia Angelini, Bar Centrale e Libreria Ranieri.
Originario di Ancona, De Seriis si trasferì in città per il suo lavoro di ferroviere, iniziando a collaborare con alcuni quotidiani locali. Come con Il Resto del Carlino, già sul finire degli anni Sessanta. Appassionato di scrittura, curioso di natura, Vittorio De Seriis si contraddistingue per la sua penna poliedrica: si è infatti occupato e si occupa di qualsiasi argomento, con una verve spiccata per le sue grande passioni, quali lo sport (e l’amata Civitanovese) e la cultura.
Da sempre seguitissime sono infatti le sue recensioni come critico d’arte, con ritratti attenti dei pittori del territorio e non solo. I colleghi apprezzano il taglio scelto da De Seriis per narrare i fatti, giornalista che calibra le parole riuscendo a cogliere ogni aspetto positivo della notizia. Uno scrittore attento a tutte le sensibilità, aperto al dialogo e al confronto. Attualmente è cronista per CivitanovaLive.
A seguire, si è tenuta la relazione del professor Alessandro Delpriori all’interno dei Martedì dell’Arte, su “Caravaggio e le Marche”. I Martedì dell’Arte, lo ricordiamo, sono promossi dall’associazione Arte con il patrocinio del Comune il supporto dell’Azienda dei Teatri di Civitanova. Con l’occasione, la presidente dell’associazione Arte Donati ha ringrazino il suo segretario Luigi Telloni per l’indispensabile contributo.
Si attendevano le reazioni dei lavoratori ultracinquantenni, allo scattare oggi 15 febbraio 2022 dell’obbligo di esibire il green pass. Molti quelli che, finché hanno potuto, hanno evitato il vaccino. Altri insistono sui tamponi giornalieri.
Nonostante la campagna di immunizzazione ancora in atto e il rallentamento della variante Omicron, le Marche restano divise sul tema della certificazione verde. E le ultime misure restrittive del Governo hanno influenzato ulteriormente alcune linee di pensiero che vedono nel pass uno strumento inutile, buono solo per avere maggiore controllo sulle persone.
Le varie aziende del marchigiano, del resto, non hanno potuto fare altro che adeguarsi di volta in volta a tutte le norme, soprattutto all’indomani dell’ultimo picco di contagi registrato dopo le vacanze natalizie, che hanno messo a dura prova l’attività produttiva. Qualcuno è stato persino costretto a chiudere i battenti.
Insieme al presidente e amministratore delegato di I.C.A. Group Sandro Paniccia abbiamo fatto il punto sul nuovo obbligo per gli over 50, cui si lega il decreto-legge 127/2021 in materia di “green pass per i lavoratori”.
Come sta procedendo questo primo giorno di controlli? Finora non stiamo avendo problemi. Solo in Italia abbiamo circa 450 dipendenti, e cerchiamo di far rispettare loro tutte le regole. Devo dire che sono in molti ad essersi vaccinati in vista di questo nuovo obbligo, soprattutto che fino adesso aveva evitato di farlo.
Di quante strutture parliamo? Due stabilimenti produttivi in Italia: il più importante a Civitanova e un altra in provincia di Vicenza . E poi altre tre filiali, rispettivamente A Pesaro, Treviso e Lissone.
Come avvengono i controlli per il possesso del green pass? Ci affidiamo a un software che ne verifica la validità. I dati ottenuti a campione poi, tramite piattaforma INAIL, vengono inviati direttamente al Ministero della Salute. Quello che non possiamo sapere è come questi certificati siano stati ottenuti.
E riuscite a garantire la genuinità di questi controlli? Ormai è da più di un anno che mettiamo in piedi manovre di sicurezza. E il Sistema del Ministero della Salute provvede alle veriche sul possesso dei green pass. Il problema vero per noi sono i contagi: dopo le vacanze abbiamo sofferto la mancanza del 15% della forza lavoro.
Lei ha avuto difficoltà con qualche dipendente rispetto all’obbligo di vaccinarsi? So che c'è chi non l'ha fatto. Ma di base a noi titolari non è permesso sapere chi si vaccina e chi no.
E come intendente procedere rispetto a questi potenziali “no vax”? In nessun modo, non possiamo obbligare nessuno. Oltre alla salute, adesso gli over 50 rischiano anche le multe.
Così non rischiate di effettuare dei controlli troppo” alla leggera”? Noi ci limitiamo a seguire le direttive previste, e a garantire il minimo dei controlli previsto dalla legge: il 20% del personale. Noi natuiralmente garantiamo il massimo di questi controlli.
Che reazioni ci sono state da parte dei vostri dipendenti ultracinquantenni? Non ho ancora ricevuto comunicazioni a riguardo.
Il Comune di Civitanova Marche ha indetto una selezione pubblica per l'individuazione di un dirigente (profilo tecnico) con contratto a tempo determinato, cui affidare la direzione dei Servizi tecnici-Lavori pubblici del V settore.
Tra i requisiti, si richiede il diploma di laurea (vecchio ordinamento ante D.M. 509/99) in Ingegneria civile o Ingegneria edile o Ingegneria edile-Architettura, nonché titoli equipollenti ai sensi della normativa vigente.
In alternativa, laurea specialistica 28/S o 4/S (decreto ministeriale n.509/1999) o laurea magistrale (decreto ministeriale n.270/2004) LM-23, LM-24 cui i predetti diplomi di laurea del vecchio ordinamento sono equiparati secondo quanto stabilito dal Decreto Interministeriale del 9 luglio 2009 (G.U.7.10.2009 n.233).
Coloro che intendono partecipare alla selezione dovranno presentare domanda utilizzando preferibilmente lo schema allegato all’avviso e reperibile sul sito web del Comune di Civitanova Marche e nel sito web del sistema informativo provinciale (www.sinp.net).
Le domande dovranno pervenire al protocollo dell’Ente all’indirizzo: Comune di Civitanova Marche, p.zza XX Settembre, 93 - 62012 Civitanova Marche, entro e non oltre il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento ovvero presentate a mano presso l’ufficio protocollo del Comune di Civitanova Marche (piazza XX Settembre n. 93) nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13,00 e il martedì e il giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30. Avviso integrale qui
È stato pubblicato l’avviso per l’individuazione delle famiglie che potranno beneficiare di cinque alloggi a canone concertato in via Capitano Cagni, attualmente sfitti, a Civitanova Marche.
Il Comune concederà in locazione gli appartamenti per la durata di sei anni, con contratto rinnovabile, a famiglie soggette a perdita di immobile a seguito di esecuzione forzata per nuclei di 3-4 persone che hanno a loro interno soggetti invalidi con una percentuale pari o superiore al 67% e/o con certificazione per problematiche di salute mentale rilasciata da strutture sanitarie pubbliche.
Un alloggio di mq. 64,00 andrà per nuclei familiari di 3-4 persone con figli minori a carico e uno dei due genitori disoccupato e con invalidità superiore o pari al 67% e un alloggio di mq. 45,00 per nuclei monogenitoriali di 2 persone con minori a carico che vivono in situazioni di alloggio procurato a titolo precario a carico di Enti Pubblici o Privati del Terzo Settore. Nel caso gli alloggi disponibili non vengano integralmente assegnati agli aventi diritto, verranno offerti in affitto sulla base si ulteriori criteri specificati nell’avviso.
La domanda deve essere redatta in bollo da 16 euro utilizzando esclusivamente l’apposito modello predisposto e scaricabile dal sito del Comune di Civitanova Marche e pervenire entro e non oltre il 16 marzo 2022, con le seguenti modalità: consegna a mano negli orari di apertura degli uffici (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12 - il martedì e il giovedì dalle 15,30 alle 17,30); consegna tramite raccomandata a/r e consegna tramite pec all’indirizzo: comune.civitanovamarche@pec.it.
L’Ambito territoriale sociale quattordici ha pubblicato, inoltre, un avviso per la richiesta di contributi a favore della famiglia, relativi al fondo nazionale Politiche Sociali annualità 2020 e al fondo famiglia annualità 2021 per tre tipologie di interventi.
Il primo riguarda le misure a sostegno della nascita e per l'adozione di figli (aiuto per garantire solidarietà alle ragazze madri, in situazione di difficoltà, mediante aiuti di natura materiale). Il secondo intervento è rivolto al superamento di situazioni di disagio sociale o economico (contributi economici a favore di famiglie con numero di figli pari o superiore a quattro, fiscalmente a carico; sostegno alle famiglie con figli minori di età, rimasti orfani di uno o entrambi i genitori e sostegno economico a nuclei familiari, con figli minori, già in carico ai servizi).
La terza misura ha come obiettivo il rafforzamento dei Centri per la famiglia e scuole per genitori in collaborazione con le istituzioni pubbliche e del terzo settore per la realizzazione di seguenti attività di mediazione familiare, realizzazione di servizi informativi per i genitori separati o divorziati e finalizzati a rendere effettivo l'esercizio del ruolo genitoriale; realizzazione di percorsi di supporto psicologico diretti al superamento del disagio, al recupero della propria autonomia ed al mantenimento di un pieno ruolo genitoriale.
La domanda va presentata esclusivamente per via telematica utilizzando il browser Chrome attraverso credenziali SPID, CIE o CNS accedendo dal sito www.ambitosociale14.it al seguente link: clicca qui , dalle ore 11.00 del 16/02/2022 alle ore 23.59 del 21/03/2022
Possono accedere ai benefici di cui al presente avviso, i cittadini italiani, comunitari e extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno in corso di validità almeno annuale residenti nei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale n. 14 (Civitanova Marche, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Monte San Giusto, Potenza Picena, Porto Recanati e Recanati), in possesso dei requisiti previsti per ciascuno degli interventi di cui ai successivi punti, al momento della presentazione della domanda.
La tragedia di Giuseppe Lenoci porta con sé l’eco di altri giovani come lui che hanno perso la vita a “causa del lavoro”. Persone come Luana D’Orazio (22 anni), stritolata da un orditorio manomesso, o come Lorenzo Parelli (18 anni), schiacciato da una putrella. E poi ci sono i morti in itinere, come Giuseppe: quelli che hanno perso la vita durante il tragitto verso il posto di lavoro. Un percorso di almeno 100 km il suo, privo dei controlli che uno stage dovrebbe di norma prevedere.
La necessità di trovare un lavoro nel 2022 si scontra oggi non solo con le tanto discusse morti bianche, ma si lega sempre più a doppio filo con il futuro dei più giovani. Costretti a scendere in piazza per rivendicare il loro diritto a un domani migliore.
Nel frattempo, i sindacati proseguono con gli accomodamenti fra le parti – azienda e operaio – e le manovre previste anche dall’arrivo del PNRR. Perché molta sarà la forza lavoro impiegata per la ricostruzione post pandemia. Il che significa dover effettuare maggiori controlli per evitare altre tragedie. Ma sarà davvero così? Lo abbiamo chiesto a Giuseppe Galli, segretario regionale della CGIL Marche.
Cosa pensa della morte di Giuseppe Lenoci? La dinamica non è ancora chiara. Di per sé la questione delle morti sul lavoro è ormai un problema conclamato, così come la gestione dell’alternanza scuola-lavoro per gli studenti. Come era regolamentata l’attività svolta da questo ragazzo?
Lei già in passato aveva maturato riflessioni sull’alternanza scuola-lavoro? Noi del sindacato abbiamo sempre appoggiato l’affiancamento ai ragazzi sul posto di lavoro. Più in generale, tutti dovrebbero ricevere un’adeguata formazione preventiva e contare sulla giusta sicurezza. Spesso i rischi vengono sottovalutati.
Quindi per lei la formazione del lavoratore resta alla base di tutto? È il cuore della prevenzione. Possiamo fare tutti i controlli possibili - il Governo ha anche recentemente inasprito le sanzioni nei confronti delle aziende - ma come sindacato pensiamo che non basti questo come deterrente.
Quindi la sicurezza sul lavoro quanto deve essere garantita dai controlli e quanto dalla formazione? Direi 30% e 70%. Se la gente non conosce i rischi correlati alle attività, il problema non si risolve.
Questo però non rischia di ridurre le responsabilità di un titolare d’azienda che già si preoccupa di far crescere la produzione? Secondo me no. La Scuola Edile di Ascoli è un esempio: sta formando ragazzi che saranno preparati ai rischi, rispetto a chi viene buttato direttamente nei cantieri. C’è da dire che il PNRR amplificherà molto questo genere di lavoro nei prossimi mesi.
La disgrazia di Giuseppe Lenoci è solo l’ultimo caso di giovani morti sul lavoro. Però rimangono i casi di Luana D’Orazio e Lorenzo Parelli. Lo Stato dovrebbe garantire l’accesso ai ragazzi a tutte le opportunità, e con maggiore sicurezza.
Lenoci rientra nella categoria degli “infortuni in itinere”. Secondo i dati, almeno una morte su quattro avviene con queste dinamiche. È stata una fatalità: le morti in itinere vengono in generale considerate in maniera minore rispetto a quelle che avvengono sul posto di lavoro. Non sappiamo nemmeno se di mezzo c’è la formula dell’alternanza scuola-lavoro. Ma se ci pensi, quanti ragazzi potrebbero correre certi rischi solo perché vanno in Erasmus?
Quindi manca l’adeguata formazione anche presso gli istituti scolastici? Molte strutture in Italia e nelle Marche erano già presenti prima ancora che entrasse in vigore l’offerta formativa dell’alternanza scuola-lavoro.
Con l’arrivo del PNRR e la grande quantità di lavoro prevista per la “ricostruzione”, voi come sindacato come pensate di garantire la giusta sicurezza ai lavoratori? Gli imprenditori devono rispettare le leggi e dare garanzie; noi per legge abbiamo la figura del preposto che deve effettuare i controlli e rapportarsi con gli RLS. Il sindacato può solo cercare di formare quanti più rappresentanti possibili (d.lgs. 81/08). Non c’è bisogno di altre leggi. Purtroppo sono poche le imprese disposte a investire nella formazione dei lavoratori.
“Non solo la pandemia ma anche la burocrazia sta continuando ad uccidere le imprese, la situazione è diventata ingestibile”. E’ un grido d’allarme quello di Giuseppe Tosoni, presidente dell'Associazione nazionale Tutela Impresa, che tenta di far luce sugli ultimi provvedimenti approvati dal Ministero lo scorso 31 gennaio e riguardanti le istruzioni generali comuni ai modelli "Redditi 2022" per le Società di capitali.
“Da parte degli imprenditori c’è la volontà di recepire le disposizioni fornite, ma è possibile che per non incorrere in sanzioni ci si debba rapportare a modelli dichiarativi di aggiornamento che prevedono 915 pagine di istruzioni?” Una giungla normativa fatta di 369 pagine dedicate alle persone fisiche, principalmente dipendenti e pensionati, 246 alle società di persone ed altre 300 a quelle di capitali. Richiamando Tacito, per Tosoni “Moltissime sono le leggi quando lo Stato è corrotto".
“Non è possibile spiegare diversamente tutta questa moltitudine di leggi imbarazzanti che spesso confliggono tra loro e si modificano costantemente. Da Tacito sono trascorsi duemila anni, ma i nostri politici hanno solo esteso il labirinto normativo ormai senza più vie di uscita”, spiega il presidente di Tutela Impresa.
Per Tosoni “sarebbe sufficiente codificare le norme appartenenti alla stessa materia in testi unici obbligatori escludendo leggi, leggine ed interpretazioni che rendono illeggibili le stesse norme. La nostra associazione, sempre attenta alle esigenze delle imprese per la tutela da ingiustizie fiscali e bancarie, nei prossimi giorni chiederà chiarimenti e interventi a Draghi e Mattarella con l’obiettivo di avviare un percorso di sburocratizzazione necessaria ai fini della sopravvivenza del lavoro nel nostro Paese”.
Al netto di una quarta ondata di contagi che sembra affievolirsi, di una gestione governativa bisognosa di ricorrere a nuovi obblighi e ordinanze – giustificata dalla necessità di raggiungere l’immunità di gregge e dalle fasi di collasso altalenante della Sanità – i dubbi sull’effettiva utilità dei vaccini restano per molti italiani ancora in piedi.
All’indomani delle ultime misure adottate nei confronti degli over 50 – ad oggi la comunità più refrattaria alla profilassi – il nostro Paese conta ancora 2,284 milioni di ultracinquantenni potenzialmente no vax, distribuiti all’interno di quel 10% totale di irriducibili di tutte le età.
Dopo due anni di emergenza, le argomentazioni addotte in merito a quella che risulta essere una “sfiducia patologica” sono ancora le stesse. “Il vaccino non è stato sperimentato”, “il Covid non esiste”, “siamo sotto dittatura sanitaria”, “chissà cosa c’è nel siero” miste a cospirazioni governative, informazione asservita al potere e un pozzo senza fondo di certezze.
Eppure, se si prendono in esame i dati rilasciati dall’Iss nel periodo compreso fra fine novembre e inizio del 2022 – nel quale cioè è stato evidenziato l’ultimo, grande picco di contagi legato alla variante Omicron – è possibile ricostruire quelli che sarebbero stati gli scenari plausibili qualora la campagna vaccinale non fosse mai stata realizzata.
Dal 10 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022 sono stati confermati circa 1.983.622 casi di Covid-19, di cui il 19,9% sono risultati non vaccinati, a fronte del 10% comprensivi anche di booster. Di conseguenza, i ricoverati no vax sono arrivati al 48%, mentre i vaccinati al 4,9%. Sul fronte terapie intensive e decessi, i numeri arrivano a 66% e 45,9% (no vax), rispetto ai più contenuti 2,8% e 4,2% (si vax).
Nel periodo preso in esame i casi positivi sarebbero potuti ammontare a circa 3.206.604 qualora nessuno fosse stato vaccinato. Ovvero un numero triplicato rispetto quello reale. Va da sé che i ricoveri ordinari avrebbero potuto quadruplicarsi (77.557 anziché 19.647) e addirittura arrivare a cinque volte tanto per le terapie intensive (11.093 anziché 2.075).In ultimo, la stima dei decessi sarebbe stata di 11.702 unità, a fronte degli effettivi 3.141. E se invece la copertura vaccinale avesse raggiunto il 100%? Casi positivi: 1.334.088. Ricoveri ordinari: 6.336. Terapie intensive: 393. Morti: 880.
Colto da un malore mentre si trova all'interno della sala Bingo Supernova: uomo di 66 anni muore durante il trasporto verso l'ospedale di Civitanova Marche. Nonostante sia stato immediatamente soccorso, per l'uomo, originario di Siena, non c'è stato nulla da fare. È quanto avvenuto nel tardo pomeriggio, intorno alle 19.
Quando gli operatori dell'emergenza della Croce Verde di Macerata sono arrivati sul posto, le condizioni del 66enne sono apparse sin da subito disperate. I sanitari hanno fatto di tutto per strapparlo alla morte, senza successo. Ancora da accertare la natura del malore accusato dall'uomo.
“La Lega continua a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale alle chiacchiere inconsistenti di una sinistra che ha amministrato la regione per decenni senza produrre fatti, rispondiamo con interventi concreti sostenuti da finanziamenti importanti". Così il commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti, commenta i 923 milioni del Pnrr destinati alle Marche "per interventi in esecuzione, in cantierizzazione e in progettazione che consentiranno ai marchigiani di disporre di una sanità di territorio".
"Grazie a questi fondi verrà potenziata la sanità in tutti i territori della regione, non soltanto nelle aree centrali, ma anche in zone periferiche. Da sempre sosteniamo la necessità di creare una rete sanitaria in grado di soddisfare le esigenze di tutti i marchigiani - ricorda Marchetti -. Oggi, grazie all’impegno dell’Assessore Regionale alla Sanità della Lega, Filippo Saltamartini, stiamo portando a compimento il nostro progetto".
"Verranno realizzati tre nuovi ospedali a Pesaro, Macerata e San Benedetto del Tronto - spiega il commissario leghista - a Urbino, Fano, Senigallia, Fabriano, Civitanova Marche, Ascoli Piceno vedranno la luce nuove strutture per le emergenze, mentre a Cagli, Fano e Tolentino tre nuovi ospedali di comunità/hospice".
"Per quanto riguarda le strutture ospedaliere in esecuzione - prosegue - arriveranno fondi anche per Salesi, INRCA, Fermo e Amandola, mentre a Pergola si procederà con la ristrutturazione integrale del nosocomio".
"Verranno inoltre predisposte ben 33 riqualificazioni di strutture sanitarie e ospedaliere esistenti, alle quali si aggiungono 34 interventi di adeguamento. Si tratta di un importante investimento a garanzia della salute dei marchigiani - conclude Marchetti - continueremo ad impegnarci per realizzare ogni altro obiettivo utile a rendere più agevole l’accesso alle cure in tutto il territorio regionale”.