Saluto delle Forze dell’Ordine, questa mattina, anche a Villa Pini, così come in altri presidi sanitari della provincia, come disposto dal Questore Antonio Pignataro per rendere omaggio e ringraziare medici e personale sanitario per il lavoro che stanno svolgendo in questo periodo così complicato.
E, dopo l’Inno Nazionale con le forze dell’ordine schierate nel piazzale della clinica, sono scrosciati gli applausi del personale e dei pazienti affacciati dalle finestre e dai terrazzi.
“Una cerimonia sobria e intensa – dice l’AD di Kos Care e di Villa dei Pini, Enrico Brizioli – che tutti i presenti hanno molto apprezzato e che ha avuto senza dubbio anche un effetto in qualche modo gratificante per il nostro personale che sta svolgendo un compito encomiabile con abnegazione e motivazioni”.
D’altronde la Clinica Villa Pini è scesa in campo a pieno regime a supporto della sanità pubblica in questa fase emergenziale e, da 16 giorni, opera come struttura Covid con 70 posti letto acuti a pieno utilizzo, di cui 12 di sub-intensivi, con 6 Anestesisti in turno.
Da ieri, poi, sono iniziate le prime dimissioni di pazienti post-critici da Villa Pini verso la struttura Residenza Anni Azzurri Valdaso di Campofilone, attivata a seguito dell’accordo siglato ieri stesso con Asur e Regione Marche che impegnerà la struttura progressivamente fino a 100 posti letto.
“In questo modo – continua Brizioli - viene assicurato il necessario turn over per l’invio di nuovi pazienti da tutti gli ospedali marchigiani. Nel frattempo stiamo alzando il livello di protezione delle nostre strutture (in cui, fin dal primo momento dell’emergenza, abbiamo seguito le disposizioni e i protocolli di sicurezza e precauzionali dettati dagli organismi preposti, Oms, Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute e Regione Marche), anche alla luce della progressiva evoluzione delle linee guida e delle conoscenze su come mitigare l’epidemia. E, sempre in coerenza con la costante evoluzione del dibattito scientifico sui sistemi di prevenzione della diffusione del Covid19, abbiamo deciso di acquistare direttamente 15.000 test anticorpali IgM/IgG che dalla prossima settimana utilizzeremo per mappare tutti i nostri pazienti e i nostri dipendenti".
"E' auspicabile - conclude Brizioli - che in questa fase vengano adottate misure sempre più forti di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, di igienizzazione e di controllo dei percorsi, di controllo delle dimissioni sul territorio solo a tampone negativo e di mappatura costante dei pazienti e degli operatori attraverso tamponi e test anticorpali”.
"Questa mattina il mercato ortofrutticolo di piazza Gramsci e di altri generi alimentari si è svolto senza assembramenti né code e nel pieno rispetto delle distanze di sicurezza". Così il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica ha commentato la ripresa del mercato alimentare del sabato, nonostante l'emergenza coronavirus.
"Le misure sono state garantite non solo dalla Polizia municipale e dalla Protezione civile, ma – ci tengo a dirlo - dall'alto senso civico dei cittadini che si sono comportati con buon senso e come prescritto dalle norme in vigore dall'inizio di questa emergenza. Come ho spiegato più volte - prosegue Ciarapica -, lo svolgimento del mercato alimentare è previsto dal decreto della Presidenza del Consiglio e avrebbe fatto bene, in questo periodo così difficile, chi non possiede competenza specifica in materia legislativa, a lasciare da parte interpretazioni faziose, utili solo a discreditare l'Amministrazione comunale e a sollevare polemiche preventive dando per certa la mancanza di senso civico delle persone".
"Le regole ci sono e si possono rispettare in qualsiasi situazione - puntualizza il sindaco -. Questa mattina, i cittadini e i tredici ambulanti che hanno svolto legittimamente la loro attività lo hanno dimostrato, mettendo in campo un altissimo senso di responsabilità, a differenza di chi preventivamente ha voluto causare confusione, allarmismo e tensioni, quando invece in questo momento c'è bisogno di calma e ponderatezza".
"Quanto accaduto stamattina dovrebbe servire da lezione a certa politica che approfitta anche delle emergenze per mettere in cattiva luce chi lavora, speculando sulle paure della gente. Non abbiamo organizzato una festa ma applicato la legge - conclude Ciarapica -: gli operatori, quei pochi a cui lo Stato consente di restare aperti in questo momento, hanno potuto svolgere il loro lavoro, i clienti hanno potuto acquistare i beni alimentari necessari, proprio come avviene ogni giorno nei supermercati e il Comune ha vigilato affinché tutto avvenisse nel rispetto delle norme, mentre l'opposizione, invece di collaborare, come dice di voler fare, finora ha creato solo bufere".
Proseguono i controlli da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Macerata nel territorio dell’intera provincia con uomini e donne di pattuglia nei vari comuni sia dell’entroterra che della zona costiera. Nella giornata di oggi è stato impiegato anche l’elicottero del 5° N.E.C. (Nucleo Elicotteri Carabinieri) di Pescara.
È particolarmente intensa l’attività di controllo messa in campo dall’Arma in questo periodo e, purtroppo, non accenna a diminuire il numero delle persone che non rispettano i divieti imposti.
Sempre più spesso si trovano, infatti, cittadini che inventano i motivi più strani pur di uscire di casa per fare un giro in città o peggio ancora, in spiaggia o nelle zone dell’interno.
Massiccio il controllo effettuato nella mattinata di oggi secondo le direttive del Colonnello Roberti, con sorvolo dell’elicottero dall’entroterra alle località balneari attraversando la città di Macerata, con posti di controllo presso i punti nevralgici di Tolentino, Civitanova Marche, Porto Recanati e Porto Potenza.
Complessivamente 42 i militari impiegati dall’Arma, guidati dai rispettivi Comandanti di Compagnia, con la collaborazione a Tolentino anche del personale della Polizia Locale, presente con 6 unità compreso il Comandante.
Sono state 330 le persone controllate, 7 i soggetti sanzionati amministrativamente ai sensi dell’art. 4 comma 1 del Decreto Legge del 25 marzo 2020 n.19. Inoltre, un cittadino tunisino è stato denunciato in stato di libertà ai sensi dell’art. 6 D.Lgs 286/98 poiché non aveva al seguito il documento di identificazione.
23 gli esercizi pubblici controllati, tutti rispettosi delle misure previste.
Continua, inoltre, in questi difficili giorni di piena emergenza sanitaria, l’azione di rassicurazione sociale e di assistenza quotidianamente svolta dagli operatori delle Centrali Operative dell’Arma.
Migliaia sono le chiamate che giungono al 112 – se ne contano mediamente 300 al giorno – dal tenore più disparato: a partire dai dubbi sulla possibilità di spostarsi per lavoro da un comune all’altro (ipotesi consentita) a consigli sanitari (per cui si suggerisce comunque di rivolgersi prima al proprio medico e poi ai competenti numeri di pubblica utilità 1500 o al numero regionale 800.936.677 a cui rispondono medici a disposizione dei cittadini per informazioni sull'emergenza e sui comportamenti da tenere).
Bisogna diffidare di finti addetti del comune che bussano alle case con la scusa di consegnare mascherine o per far compilare moduli per chiedere sussidi economici o ancora di finti operatori sanitari per effettuare tamponi a domicilio.
Sui social si registrano segnalazioni di persone che si presentano nelle case spacciandosi per incaricati dei Comuni, dell’Asur, della Croce Rossa.
Quindi si raccomanda a tutti i cittadini, specialmente alle persone sole ed anziane, di non aprire la porta di casa ma di contattare il 112 per segnalare ogni tentativo di truffa e di farlo immediatamente per consentire alle nostre pattuglie di intervenire con la massima tempestività.
In questa fase emergenziale, che ha comportato un netto calo dei reati predatori, con molte attività commerciali chiuse e con la maggioranza dei cittadini dentro casa, l’azione dell’Arma è prevalentemente volta alla prevenzione, all’informazione e alla sensibilizzazione del cittadino.
Ma allo stesso tempo non si ferma il controllo delle piazze sensibili di spaccio di stupefacenti, sia sulla costa che in area montana. Ne sono testimonianza la quotidiana e costante attività di monitoraggio e vigilanza sull’Hotel House, fortemente voluta dal Prefetto e svolta da tutte le forze di polizia e l’arresto della giovane coppia sorpresa l’altro ieri dai Carabinieri a Pioraco con 150 grammi di cocaina.
Anche oggi, come sabato scorso, le forze dell'ordine hanno reso omaggio a operatori e pazienti di tutti gli ospedali della provincia (qui foto e video). Le pattuglie si sono allineate con i mezzi davanti agli ingressi principali indirizzando il saluto al personale affacciato ai balconi e ad alcuni malati che hanno seguito dalla finestra le brevi cerimonie. In particolare a Civitanova, sia all’ospedale che alla Casa di Cura Villa dei Pini, il silenzio composto del personale schierato è stato interrotto dal rombo dell’elicottero dei Carabinieri, che ha voluto unirsi al significativo momento di rispetto e solidarietà tra le istituzioni.
Questa mattina, alle ore 12.00, rappresentanze delle Forze dell'ordine di Macerata - Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale e Guardia di Finanza - si sono recate presso gli ospedali di Macerata, Civitanova (ospedale e Villa Pini) e Camerino dove, dopo essersi schierate all'esterno delle strutture, hanno reso omaggio al personale medico e sanitario che sta lottando da settimane contro il Covid-19.
Presso l'ospedale di Macerata era presente anche il Questore di Macerata Antonio Pignataro, oltre al direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni. Presente presso l'ospedale di Civitanova anche il comandante del commissariato Lorenzo Sabatucci.
Tutti sugli attenti, gli uomini e le donne delle Forze dell'Ordine. Il saluto è stato accompagnato dalle note dell'Inno di Mameli. Un omaggio che è stato raccolto dal personale ospedaliero. Gran parte di medici, infermieri, operatori, infatti, si sono affacciati dai balconi delle strutture o sono usciti per ringraziare. Un omaggio, quello delle Forze dell'Ordine, che si è tenuto in varie parti d'Italia.
Fabio Balaso ha chiuso la seconda settimana di incontri con #campionidacasa, rispondendo alle numerose domande degli spettatori collegati alla diretta delle 18, sempre sulla pagina Instagram @asvolleylube. Il libero della Cucine Lube Civitanova, tra le tante curiosità raccontate, ha anche svelato qualche trucco tecnico per la ricezione, scopriamole insieme.
Buonasera Fabio, hai appena concluso l’allenamento a distanza col preparatore Merazzi, raccontaci come sta andando.
“Da casa, facciamo la solita routine: addominali e esercizi per braccia e gambe per tenere il più possibile il tono muscolare”.
Partiamo subito con le domande dai tifosi: che emozione hai provato nel dover sostituire Grebennikov?
“Sicuramente una grandissima emozione. È stata dura però ho dato tutto me stesso e spero di aver fatto il possibile per sostituire Jenia che resta tuttora il più forte al mondo”,
La vittoria più bella con la Lube?
“La Champions League a Berlino, affiancata allo scudetto vinto a Perugia”
Come sei diventato un pallavolista e ovviamente un libero così forte?
“Ho iniziato a 8 anni con la squadra del mio paese. Fino all’Under 16 facevo lo schiacciatore, poi per la statura sono passato al ruolo di libero”.
Come ti trovi a Civitanova?
“Mi sono trovato subito bene, mi hanno accolto benissimo sia la gente per strada che i tifosi. È un bel posto dove vivere anche per il mare che mi piace molto, sono felice di essere qui”.
Immaginavi mai di vincere così tanto?
“Sono contento di aver vinto così tanto in poco tempo, non mi aspettavo 4 successi consecutivi. Sono felice di far parte di questa squadra e società”.
Cosa si prova a ricevere battute come quelle di Leon o Simon? Quale avversario temi di più in battuta?
“Sono due battute sicuramente impegnative, le più temute quelle di Leon e Atanasijevic”.
Come hai vissuto l’esordio in biancorosso contro Padova?
“È stata una bella emozione, a Padova ho trascorso seri anni fantastici della mia carriera. Sono stato contento di rincontrare il pubblico di Padova”.
Consigli per la ricezione?
“Per la ricezione un consiglio è la rapidità di gambe, rimanere sempre compatti col piano di rimbalzo e concentrati sulla traiettoria della palla”.
Come vivi la quarantena?
“Per fortuna sono in compagnia della mia ragazza, la passiamo come tutti in casa. Facciamo pulizie, abbiamo un cagnolino da accudire, cuciniamo, guardiamo la tv”.
Il tuo rapporto con i tifosi?
“Fin dall’inizio mi sono trovato bene, dalla presentazione pre-campionato ho ricevuto tanti complimenti. C’è sempre tanto calore dai tifosi, sono molto legato a loro”.
Qual è il momento più difficile mentalmente durante la partita per un libero?
“Sicuramente nel finale del set, quando sei punto a punto. Rimanere concentrato sulle cose prestabilite, focalizzato sulla tattica di gioco studiata”.
In allenamento sei un fenomeno anche a schiacciare, è vero?
“Un fenomeno no, però ci provo (ride)”.
Sei uno dei pochi liberi che si prepara in ricezione stando sulle punte, come mai?
“È vero, l’ho notato anch’io. Mi viene naturale, cerco di essere sempre pronto per andare sulla palla anche quando arrivano fuori dal corpo”.
Il tuo starting six ideale?
“Bruno-Sokolov, Juantorena-Leon, Simon-Lisinac, Grebennikov”.
Com’è giocare in nazionale?
“È sempre una bellissima sensazione portare i colori dell’Italia sul petto. Sono onorato e contento di far parte di questo gruppo che si preparerà al meglio per le Olimpiadi posticipate al prossimo anno.”
Lo scherzo più divertente avvenuto in spogliatoio?
“Uno degli scherzi più frequenti è lanciarci l’acqua ghiacciata mentre siamo in doccia”.
Come ti trovi a ricevere tra Osmany e Leal?
“All’inizio è stato impegnativo, ci conoscevamo poco tempo e dovevamo ancora prendere feeling tra di noi, allenandoci è andata sempre meglio”.
Cosa ti manca di Padova come città?
“Per prima cosa la famiglia, ma anche l’affetto dei tifosi che avevo a Padova che sono diventati grandi amici”.
Come superi mentalmente gli ace consecutivi subiti?
“Non è facile superarli, devi pensare alla palla dopo che è sempre la più importante.
Quanto ti manca il Palasport?
“Molto, stare a casa senza allenamento diventa sempre più duro. Ero sempre abituato a vedere i miei compagni anche due volte al giorno, mi mancano molto”.
“Con grande senso di responsabilità e con estrema rapidità abbiamo risposto alla richiesta ufficiale (pervenuta in mattinata presso i nostri uffici), da parte della Regione di trasformare la Fiera di Civitanova Marche in un ospedale temporaneo per la cura dei pazienti gravi affetti da coronavirus”. Così il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica in merito alla richiesta della Regione sull’utilizzo della Fiera.
“L’abbiamo fatto con una Giunta riunita in mezz’ora per poter deliberare in fretta e dare il via libera all’immediato utilizzo dei nostri spazi fieristici. Ancora una volta, Civitanova Marche mostra collaborazione per i bene di tutti i cittadini marchigiani in difficoltà. Non potevamo far finta di nulla e girarci dall’altra parte in questo momento.
Se i nostri spazi fieristici sono risultati idonei - dopo gli studi di fattibilità realizzati da parte dello staff del Commissario straordinario per l’emergenza Covid 19 della nostra Regione, Guido Bertolaso - per l’allestimento della struttura, noi ci siamo. Civitanova c’è”. Ha continuato Ciarapica.
“Questo, a mio avviso, è il tempo della collaborazione e del senso alto delle istituzioni che insieme, al di là degli schieramenti politici, devono agire per un unico obiettivo, la salute dei nostri corregionali. Le Marche, purtroppo, ad oggi risultano essere la seconda regione più colpita d’Italia in proporzione al numero di abitanti, dopo la Lombardia”.
“Ora ci auguriamo che non ci siano intralci e che la Regione possa procedere rapidamente alla realizzazione del polo ospedaliero. Polo, che ci tengo a sottolineare, non sarà indispensabile solo per l’emergenza di oggi, ma servirà anche nell’immediato futuro – quando l’emergenza speriamo andrà a diminuire – per raccogliere i malati Covid 19 e permettere alle altre strutture ospedaliere di riprendere velocemente il lavoro ordinario, che ricordo in questo momento è stato sospeso e posticipato. Ma sappiamo bene che ci sono malattie e gravi patologie che non possono aspettare di essere curate e che non possono attendere il diminuire della pandemia.
Questa tragica emergenza deve insegnare a tutti che non ci possono essere divisioni politiche, né campanilismi di sorta. Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte per salvare vite umane. Ora il compito dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale è di poter portare avanti il progetto in tutta celerità”.
“Certi – ha concluso il Sindaco - di avere fatto il nostro dovere fino in fondo ci auguriamo di aver contribuito fattivamente al superamento del grave momento sanitario”.
Siamo pronti per la distribuzione dei buoni spesa: già dal pomeriggio di oggi, in tempi record, i dipendenti dei Servizi sociali chiameranno il primo gruppo di aventi diritto per consegnare il buono alimentare previsto dallo Stato. La consegna avverrà solo su appuntamento telefonico”. A dare la buona notizia, il sindaco Fabrizio Ciarapica, che questa mattina ha provveduto a completare l'iter burocratico per l'assegnazione delle misure di solidarietà previste dall'emergenza Covid-19, che a Civitanova raggiungeranno presumibilmente, secondo una stima ancora provvisoria quasi mille perone in base ai requisiti indicati nel bando e all'ordine cronologico di arrivo delle domande. (alle 14 di oggi sono circa 900 le domande pervenute ma il dato è in aggiornamento).
“Stiamo affrontando un'emergenza e questo comporta essere rapidi e veloci – ha spiegato Ciarapica. La scelta dell'Amministrazione è stata quella di aiutare tutti, comprese le persone che non hanno dimestichezza con l'italiano, o che a casa non possiedono un pc, una stampante o una scheda dati telefonica per effettuare il collegamento Internet. Mi sento di dover ringraziare di cuore ciascuno dei dipendenti dell'Ufficio Protocollo, dell'Urp comunale e l'ufficio messi e Servizi sociali che sono stati in prima linea a raccogliere le domande svolgendo questo lavoro importante nell'aiutare una ad una le persone che avevano necessità nella compilazione dei moduli, soprattutto residenti stranieri. Un lavoro prezioso che, se non fornito, ci avrebbe indotto a respingere le schede che avrebbero rischiato di arrivare incomplete. Un ringraziamento anche agli agenti della Polizia municipale e ai volontari della Protezione civile per il servizio di sicurezza”. C'è tempo fino a martedì 7 aprile per chiedere i sussidi, ma si è verosimilmente vicini al raggiungimento del budget di 262 mila euro.
“Siamo uno dei pochi comuni che lunedì ha emesso la delibera e venerdì ha avviato la consegna dei buoni – conclude il Primo cittadino di Civitanova. Va sottolineato inoltre, in questi momenti difficili, che Civitanova è la città con il più alto numero di abitanti della provincia e che il Comune versa in carenza di organico. Abbiamo invitato le persone a spedire le email o telefonate, ma le code che si sono create in questi tre giorni testimoniano che abbiamo raggiunto persone che sono davvero in difficoltà anche per la mancanza di mezzi che a volte diamo per scontati”.
L’invio della domanda potrà avvenire tramite posta elettronica all’indirizzo email: protocollo@comune.civitanova.mc.it o pec: comune.civitanovamarche@pec.it
Per informazioni sarà possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 09:30 alle ore 12:30 gli uffici comunali al numero 0733822285.
“È ufficiale: Ceriscioli ha scherzato sui 100 posti di intensiva alla Fiera di Civitanova e ne faranno le spese i malati gravi di Covid19. Dopo la Lega e i medici in prima linea, lo confermano, minacciando di ritirarsi dal progetto, anche gli imprenditori finanziatori e l’Ordine di Malta che raccoglie e gestisce le donazioni per conto della regione. In otto giorni nella Fiera hanno solo smontato un palco. Si vergogni: ha fatto spot sul web sproloquiando sulla sua preveggenza ed efficienza ed ora perde, per una delibera, quel tempo contro cui diceva di dover correre per salvare vite umane. La verità, cari Ceriscioli e assessore Sciapichetti che ci avete accusato di sciacallaggio politico, è che ci sono spese che dovreste sostenere voi o il comune e non riuscite a giustificare fondi pubblici da spendere in lavori a perdere: un problema che non avreste avuto con la palazzina dell’ospedale civitanovese visto che sarebbe stata riutilizzabile in ogni periodo e con ogni finalità.”.
Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega di Macerata, non le manda a dire al presidente della regione e all’assessore Sciapichetti che, nei giorni scorsi avevano liquidato come sterili polemiche politiche il suggerimento della Lega che, con il consigliere civitanovese Beruschi, aveva suggerito di prendere in considerazione la palazzina nuova dell’ospedale.
“I tempi di realizzazione si stanno allungando quanto l’elenco di coloro che denunciano il pressappochismo della giunta regionale PD – continua Merlini - Perché a Bertolaso non è stato prospettato il potenziamento dell’ospedale che avrebbe garantito la filiera sanitaria (radiologia, laboratorio analisi, farmacia, ecc.) con le stesse protezioni della fiera? Persino i finanziatori privati e i collaboratori di Bertolaso oggi sono del parere che sarebbe stato funzionale e avrebbe rappresentato una continuità operativa nel malaugurato caso si ripresentasse l’epidemia come più di uno scienziato ipotizza”.
Per Merlini l’uso della fiera è giustificato a Milano e a Bergamo, città con molti ospedali pienamente operativi e stracolmi, ma andava ponderato a Civitanova dove l’ospedale, presidio di riferimento per un bacino d’utenza di 100 mila persone, è stato svuotato per essere riservato ai soli malati Covid-19.
“La Regione, che in questi anni ha sciaguratamente chiuso tanti ospedali che oggi sarebbero stati provvidenziali, sta facendo poco o nulla per garantire la continuità e la sicurezza delle cure fondamentali, in particolare quelle oncologiche. Si affida al senso di responsabilità di medici e personale che, peraltro, vengono lasciati con scarsi dispositivi di protezione individuale. Le istanze di quanti chiedono di non abbassare la guardia sulla gestione ordinaria delle patologie devono essere al più presto accolte”.
Con Decreto del Dirigente Regionale 262 del 1.04.2020, sono stati emanati gli indirizzi ai Comuni per la presentazione di istanza di accesso alle borse di studio per l’anno scolastico 2019/2020 per studenti delle scuole secondarie di secondo grado, statali o paritarie.
Sarà ammesso al beneficio il genitore o chi rappresenta il minore appartenente a famiglie residenti nel Comune di Civitanova Marche il cui indicatore economico equivalente (ISEE) in corso di validità non sia superiore ad € 10.632,94.
Le domande, formulate sulla modulistica disponibile presso la Civica Residenza o scaricabile dal sito web del Comune (www.comune.civitanova.mc.it), dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo entro e non oltre il giorno 4.05.2020. Per rispettare le misure durante l'emergenza Covid-19, si raccomanda di usare i mezzi informatici o il telefono e di recarsi all'ufficio solo se non si può fare altrimenti e solo su appuntamento. Le istanze pervenute fuori termine e/o incomplete saranno escluse dal beneficio.
Alla domanda devono essere allegati i seguenti documenti:
Copia del modello ISEE; Copia di un documento di identità in corso di validità di chi sottoscrive la domanda. Per ulteriori chiarimenti, gli interessati potranno rivolgersi a: Ufficio Servizi Educativi-Formativi - Dott. Luca Macellari, e-mail: luca.macellari@comune.civitanova.mc.it. - tel. 0733822225
Conto alla rovescia per il destino della stagione agonistica. Preso atto del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio, che proroga le misure restrittive contro la diffusione del Coronavirus fino al 13 aprile, si è riunito ieri in videoconferenza il Consiglio di Amministrazione della Lega Pallavolo Serie A.
Valutate anche le dichiarazioni del Ministro Spadafora circa una possibile ripartenza dello sport a maggio, sono state convocate per lunedì 6 aprile le tre Consulte per valutazioni sul prosieguo delle stagioni. All'inizio della prossima settimana, quindi, la GoldenPlast Civitanova e le altre associate della Serie A3 Credem Banca potrebbero avere novità importanti o definitive sul torneo 2019/20, al momento sospeso per l'emergenza sanitaria.
Coach Gianni Rosichini: “Al primo posto c’è sempre la salute. L’auspicio è che l’emergenza sanitaria rientri e si possa giocare a maggio inoltrato per finire il torneo con la dovuta sicurezza. Non sarà facile portare a termine il Campionato di Serie A3 Credem Banca perché non tutte le società la pensano allo stesso modo, ma non so cosa deciderà la Consulta”.
L'emergenza coronavirus ha determinato l'esigenza per moltissime famiglie di essere sostenute in questo delicato momento in cui molte attività lavorative sono forzatamente bloccate e dunque non producono reddito. Nonostante questo molti sono i cittadini che hanno mostrato alle due istituzioni la disponibilità a poter aderire a una rete di aiuto, donando alimenti in favore di chi oggi è impossibilitato a lavorare.
"I civitanovesi mostrano in ogni emergenza il loro grande cuore, come stanno facendo anche in questa situazione con ogni mezzo. Li ringrazio sentitamente, perché il valore di una comunità si vede anche dalla risposta pronta e sensibile a chi ha necessità. Stanno emergendo nuove situazioni. Per cui oltre alla erogazione dei buoni spesa a cui il Comune sta lavorando sin dalla loro previsione, abbiamo deciso di affiancare una iniziativa di raccolta di alimenti specifici che ad oggi ci sono necessari, possibile sia per chi è costretto ad andare a fare spesa, sia per coloro che ordinano la spesa da casa.
Non a caso l' hashtag che abbiamo scelto è "dona un alimento anche da casa" per sottolineare che non vogliamo assolutamente incentivare uscite non necessarie, ma che chiunque vorrà donare un alimento potrà essere messo nella possibilità di farlo in totale sicurezza per se e per gli altri." commenta l'assessore al Welfare Barbara Capponi.
In questo periodo di emergenza la Caritas Diocesana Casa della Carità Don Ramini di Civitanova Marche ha continuato le sue attività, modificando soltanto le modalità operative per rispettare le normative ed assicurare la piena tutela. Sono continuate le attività della mensa , l'attività del dormitorio (solo per gli ospiti già presenti) e la distribuzione di alimenti .
In queste settimane sono aumentate le richieste rivolte alla Caritas ed la consegna di pacchi viveri viene svolta sia per le persone già registrate sia per le nuove richieste. Ecco perché diventa importante poter avere a disposizione altri alimenti oltre quelli già assegnati per le attività ordinarie, che sono stati ampliati grazie al finanziamenti del Comune e nuovi fondi assegnati dalla Diocesi di Fermo. Per continuare questa attività ed offrire alla persone che si trovano per la prima volta in situazione di difficoltà sarà attivata una raccolta di alimenti nei supermercati della città dove sarà possibile donare negli appositi contenitori e carrelli dedicati. Nel volantino sono indicati anche gli alimenti più necessari che si aggiungono a quelli già disponibili nel magazzino Caritas.
In particolare sono necessari olio, legumi vari, tonno e carne in scatola, latte a lunga conservazione, prodotti di igiene personale e prodotti a lunga conservazione.
E' fondamentale la collaborazione e l'aiuto di tutti attraverso un gesto semplice e concreto. E' stato già attivato un numero specifico, 347 8911558, tutti i giorni mattino e pomeriggio a cui è possibile ricevere informazioni e conoscere ed accordarsi sulle modalità di consegna degli alimenti che possano essere necessari, nella più totale riservatezza.
Con un post su Facebook pubblicato nella tarda serata di ieri il Comune di Civitanova Marche ha dato il via libera ai banchi degli ambulanti che vendono esclusivamente prodotti alimentari di stabilirsi in zona pescheria per la giornata di sabato come ammesso dai decreti governativi.
Nonostante le rassicurazioni date dal Comune riguardanti il rispetto delle corrette distanze di sicurezza fra le persone, sia in coda sia al momento dell’acquisto, sulla pagina social si è scatenata tutta l'ira e la preoccupazione dei cittadini civitanovesi che hanno manifestato il loro disappunto sulla decisione presa.
Sulla questione è intervenuto il sindaco Fabrizio Ciarapica che ha spiegato così chiarito la situazione: "Ribadisco la mia personale contrarietà ai mercati all’aperto - e non solo a quelli alimentari - come già espresso in passato con una ordinanza da me emanata il 4 marzo in cui avevo vietato i mercati assumendomi una forte responsabilità. Tuttavia la mia iniziativa è stata smentita successivamente dal D.P.C.M. del 25 marzo ritenendo ogni atto dei Sindaci in questa particolare emergenza inefficace.
"Tengo a riportare che nella circolare che precisa il D.P.C.M del 22 marzo 2020 è chiaramente scritto: ‘Nei mercati, sia all’aperto sia coperti può essere svolta unicamente l’attività di vendita di generi alimentari, nonché di ogni prodotto agricolo’. Facendo esplicito riferimento al permanere, naturalmente, il divieto di assembramento.
Chi ora critica l’apertura del nostro mercato alimentare dovrebbe chiedere lumi a chi queste decisioni le prende spesso in contrasto con se stesso. A questo pericoloso teatrino ormai siamo abituati a convivere, mi riferisco anche alla più recente polemica fra Palazzo Chigi e il Ministro dell’Interno sulle presunte passeggiate consentite o no e sul continuo aggiornamento del documento di auto dichiarazione per gli spostamenti.
Tuttavia mi duole sottolineare che in questa fase di pandemia da coronavirus è scoppiata anche una pandemia di schizofrenia, in cui si assiste a diversi tira e molla fra la Presidenza del Consiglio e gli enti locali, Regioni comprese.
Detto ciò, se alcuni consiglieri dell'opposizione non si fidano di me possono tranquillamente chiamare Palazzo Chigi vista la contiguità di partito politico.
Ero e resto convinto che il mercato possa essere un’occasione di contagio, ma purtroppo non mi è permesso evitarlo"
In seguito all’emanazione dei recenti Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, recanti ulteriori misure urgenti di contenimento del contagio da COVID-19 (Coronavirus), che si aggiungono alle precedenti ordinanze del Ministero della Salute e del Presidente della Regione, Il Comune di Civitanova Marche Con un'ordinanza firmata dal sindaco Fabrizio Ciarapica ha stabilito che tutti i parcheggi a pagamento di Civitanova Porto e Civitanova Alta, già affidati in gestione alla Civita. S, saranno utilizzabili gratuitamente dal 4 aprile 2020 fino al 13 aprile 2020.
Proseguono gli appuntamenti col format #campionidacasa, ospite del giorno un campione insolito: non un giocatore, non un allenatore bensì il direttore sportivo della Cucine Lube Civitanova, Beppe Cormio. Grazie alla lunga chiacchierata ha potuto fornire ai numerosi appassionati accorsi in diretta sulla pagina Instagram @asvolleylube, numerose notizie e novità sul futuro del movimento pallavolistico. Domani (venerdì), sempre alle 18, sarà Balaso a raccontarsi e a rispondere alle domande dei tifosi.
Buonasera Beppe, facciamo il punto della situazione della Cucine Lube in questo periodo di incertezza:
“Siamo fermi da moltissimi giorni, avevamo iniziato un’attività molto curata in ogni particolare, andavamo 2 a 2 in palestra col preparatore Merazzi. Il decreto imponeva restrizioni e non ce la sentivamo di non allinearci. La restrizione di ieri impedisce ai professionisti di qualsiasi disciplina di allenarsi al chiuso o all’aperto. Adesso seguiamo un programma di preparazione fisica a distanza in attesa di nuovi provvedimenti e di cosa si deciderà sul proseguimento della SuperLega e della Champions League”
Via con le domande dei tifosi: sei unico nel trovare talenti, si dice che Bruno ci lasci, hai in mente qualcuno?
“Ovviamente abbiamo fatto i nostri passi. Mi soffermo alla prima parte della domanda, il dispiacere più grande è lasciare un palleggiatore col quale siamo tornati a vincere tutto. Bruno ha spiegato che la sua è una scelta di vita. È un giocatore che ha dato tanto al volley mondiale quindi di fronte a certe richieste c’è poco da ribattere. Ho provato a prolungare il contratto, è sempre stato sincero e onesto, però di fatto credo si sia concretizzata la sua volontà”
C’è l’ipotesi di riapertura del campionato e/o della Champions League?
“Ciò che conta è cosa deciderà il governo, abbiamo saputo che c’era la possibilità di prolungare l’attesa fino al 14 aprile. Alcune società sono tornate alla carica per far chiudere in anticipo la stagione. Trovo questa cosa avventata: abbiamo aspettato un mese possiamo farlo per altri 10 giorni e poi di conseguenza ragionare sul nostro futuro. Si riprenderà solo in presenza delle condizioni atte a garantire la salute di tutti: atleti, pubblico e addetti ai lavori. La Champions League viene di conseguenza. È una decisione che va presa da chi ha a cuore il futuro del nostro sport ma soprattutto bisogna dare in questi momenti così tristi dei messaggi positivi, per molti addetti ai lavori è di vitale importanza”
Qual è stata l’operazione più difficile da portare al termine e quella con più rimpianti?
“Tra le più complicate quella di Kazyiski e Juantorena, veramente complesse che hanno richiesto mesi di trattative. Quella che non sono riuscito a portare a termine? Ricordo anni fa per prendere Henno in Francia e non sono riuscito, ma è successo altre volte. La più recente Russo che ha scelto di andare a Perugia”
Osmany ha rinnovato?
“La trattativa è stata definita ma a causa degli ultimi avvenimenti non è stata conclusa. Osmany è capitano e parte del club, siamo molto legati a lui per tanti motivi non solo quelli sportivi. Diciamo che starà con noi”
La Cucine Lube ha preso il giovane cubano Marlon Yant Herrera?
“Marlon è un ragazzino cubano già visto un anno e mezzo fa. È 2001 quindi dal prossimo anno potrà essere tesserato. In questa stagione in Francia ha giocato un campionato eccellente. Lo prenderemo e poi vedremo se troverà spazio in squadra”
Com’è nata l’idea del ritorno De Giorgi?
“Sicuramente è maturata con tanta sofferenza da parte mia la decisione di cambiare allenatore. Ritengo che quello che abbiamo fatto ora è frutto del grandissimo lavoro di Medei. Dobbiamo riconoscergli tanta professionalità, era un gruppo difficile da amalgamare. Le sue difficoltà erano le nostre, come sempre a pagare in queste situazioni è l’allenatore. Si è pensato ad un sostituto che potesse rappresentare una certa continuità. De Giorgi ha dimostrato grandissime capacità nel corso della carriera, è la persona adatta a creare un certo clima in squadra. Era un’idea di Giulianelli condivisa da tutti”
Che ne pensa del polacco Muzaj?
“È molto interessante, mancino, molto alto è un ottimo giocatore”
Bruno in uscita, entra De Cecco?
“Non è possibile stabilirlo, non ha ancora rinnovato quindi potrebbe fare al caso nostro. De Cecco, come Giannelli, Christenson, Toniutti sono i più grandi al mondo, deve venire un big e così sarà”
Grazie per la promessa che ha fatto in aereo ad una hostess dopo l’ennesima sconfitta. Disse: “farò di tutto per fare una squadra fortissima”, detto fatto!
“È un ringraziamento da rigirare alla Cucine Lube, viviamo grazie alla capacità imprenditoriale di questo gruppo. Potendo assoldare grandi campioni è tutto più facile, noi facciamo solo il nostro lavoro”
Più bella la vittoria del 2019 con Perugia o con Kazan?
“Ero molto positivo sul risultato finale della Champions League, vedevo la squadra al massimo. Non ero così convinto per lo scudetto, contro una squadra fortissima come la Sir, in un campo difficilissimo con un pubblico che non molla mai. Forse la gioia dello scudetto, proprio perché meno aspettata e ottenuta davanti ad un’avversaria così forte e degna è stata superiore”
Stankovic ritornerà?
“Ha una situazione molto particolare. Se diventerà italiano credo che già ci sia un club che gli ha offerto un contratto. Non si rinuncia facilmente ad un giocatore così, dal punto di vista umano è unico. Però penso che tornerà perché potrà sicuramente essere inserito nel club per svolgere gradualmente compiti importanti anche in seno alla società”
Kovar e Massari rimangono?
“Nel mio desiderio sì, privarsi di anche uno solo dei due giocatori è pesantissimo. Kovar giocherebbe titolare in quasi tutte le squadre del campionato, Massari è un ragazzo a cui voglio davvero tanto bene, se lo consoci te ne innamori”
Il tuo piatto preferito marchigiano?
“Sono un buon cuoco (inquadra il coniglio alla cacciatora cucinato per cena), a me piace cucinare, il mio piatto preferito nelle marche è una verdura che si condisce e basta: l’insalata”
Cosa ne pensi di Gonzi? Qualche giovane dell’A3 può essere portato in prima squadra?
“Azaria è un palleggiatore giovane e interessante. La sua carenza principale è il carattere dev’essere più spigliato e comandante. Credo lo vedremo in serie A in futuro. Ce ne sono altri come Ferri, Di Silvestre che il prossimo anno giocherà secondo me in A2 come protagonista e il libero d’Amico è molto interessante”
D’Hulst confermato?
“Se non ci sono offerte che gli garantiscono un posto da titolare in Superlega resterà con noi. Ho rispetto dei giocatori che vogliono essere protagonisti, è una persona meravigliosa. Faremo di tutto per tenerlo ma se come Marchisio dirà di avere opportunità di giocare lo lasceremo andare”
"In un momento in cui l'articolo 32 della nostra Costituzione, che tutela il diritto alla salute, è più che mai discusso, non si determina una visione obiettiva dell'insieme perché, spesso, l'interesse dei politici si stratifica delegittimando di conseguenza il futuro in sanità, di cui non esiste un progetto valido, perché non policentrico". Così Giovanna Capodarca-Agostinelli, presidente del Comitato Provinciale Pro-Ospedali Pubblici, interviene, in piena emergenza coronavirus, per rivendicare le mancanze della politica nella gestione della sanità regionale e provinciale.
"Siamo convinti che gli ospedali, oltre ad essere potenziati, debbano interagire in una sorta di patto etico – di rete, come si usa dire - tra la costa e la montagna, patto che escluda la competizione campanilistica. Infatti - sottolinea Capodarca-Agostinelli -, tutti i nosocomi sono strategici e importanti, per cui è necessario avere una visione d'insieme che non includa il profitto".
"Le cliniche private dovevano, a nostro avviso, essere (se necessario) precettate per ospitare i pazienti “covid19” anche se spesso non hanno reparti di terapia intensiva, al massimo, di semintensiva. Ci sono state grandi perplessità nei trasferimenti dei pazienti - aggiunge la presidente del Comitato Provinciale -, costretti a fare pericolosa transumanza da una struttura sanitaria ad un’altra: inoltre, anziché spendere risorse per realizzare il progetto dell'ospedale in fiera sarebbe stato assai più opportuno attivare le cure domiciliari e spendere denaro per effettuare dei tamponi, se necessario porta a porta".
"I tamponi devono essere effettuati, per primi, al personale sanitario deve avere però, in ogni caso, i mezzi per difendersi, cioè tutti i presidi sanitari adeguati - chiede Capodarca-Agostinelli -. Rivendichiamo la necessità di eseguire tamponi “a tappeto” e di conoscere se i posti letto – finita l’emergenza - saranno poi restituiti all’ospedale di Civitanova, nonchè di essere informati sulla fine che faranno i finanziamenti al privato se, malauguratamente, i previsti 100 posti non saranno realizzati".
"Intendo fare un doveroso ringraziamento a tutto il personale sanitario (medici, infermieri ,OSS, autisti) che - conclude Capodarca-Agostinelli -, con spirito di sacrificio ed abnegazione, fanno quotidianamente il proprio dovere pur correndo il rischio di contagiare i propri cari".
La guardia di Finanza di Civitanova è oggi intervenuta, tramite segnalazione anonima, a sanzionare un acconciatore beccato durante il servizio ad una cliente presso la propria parruchieria al centro di Civitanova. Dalle indagini si è scoperto che la cliente è residente nella provincia di Ancona cosa che aggrava ancora di più il fatto in questione.
Entrambi sono stati sanzionati con una multa di 290 euro. Il prefetto deciderà se il proprietario della parrucchieria, oltre alla somma pecuniaria, rischia anche il prolungamento della chiusura del locale anche dopo l'avvio generale delle attività al pubblico finita l'emergenza.
In ragione della constatata trasgressione, sarà analizzata anche la posizione fiscale della parrucchiera.
Sono in totale 554 le richieste arrivate in comune per i buoni spesa previsti dall'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri a titolo di solidarietà alimentare. Ieri nella tarda mattinata ne erano 160, ma altri sono arrivati nel pomeriggio a chiusura degli uffici. In totale, una quarantina di persone hanno inviato la richiesta via Pec, mentre 295 attraverso l'email fornita, mentre ben 220 si sono avvalsi dell'accesso diretto all'ufficio protocollo, con inevitabili code all'esterno di palazzo Sforza. Oggi è stata la Polizia municipale ad intervenire per garantire la giusta distanza e le norme di sicurezza.
I Servizi sociali hanno provveduto a pubblicare on line sulla rete civica i moduli, in modo da evitare l'afflusso agli sportelli. Per informazioni e chiarimenti si può telefonare al numero 0733 822285 dal lunedì al venerdì alle ore 09,30 alle ore 12,30 in orario di apertura degli uffici.
“Contiamo di andare verso la distribuzione dei buoni velocemente - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica – in modo da dare risposte nell'immediato a chi ha più bisogno. Il Comune ha espletato le pratiche burocratiche in tempi celeri e contiamo di erogare i sussidi con la medesima tempistica. Invitiamo nuovamente chi può ad avvalersi delle strumentazioni digitali o del numero telefonico per quanto necessario.
Con l'occasione informiamo anche la cittadinanza che nessun incaricato del comune sta passando per le case a distribuire mascherine, moduli o a fare controlli sanitari. Occorre diffidare di chiunque si presenti a casa chiedendo di entrare con queste motivazioni e nel dubbio segnalare alle Forze dell'ordine che abbiamo già allertato”. (Leggi qui per saperne di più)
Il Comune ha creato un Fondo di Solidarietà dove tutti possono fare donazioni a sostegno delle famiglie civitanovesi in difficoltà destinate all'emergenza alimentare ed alle emergenze legate alla malattia. Una iniziativa che sarà comunicata anche attraverso manifesti che saranno veicolati tramite social e affissi in città. Le donazioni solidali potranno essere conferite al conto corrente IBAN: IT 56 Y 03111 68874 000000017850 - UBI BANCA intestato a comune di Civitanova Marche, indicando come causale del versamento: Fondo di Solidarietà – Emergenza 2020.
Truffatori in azione a Civitanova. "Siamo del Comune veniamo a casa per consegnare le mascherine". È questa una delle scuse utilizzate dai malviventi per infondere fiducia negli anziani e nelle persone sole, per poi intrufolarsi nelle loro case e derubarle.
Sono state molte le segnalazioni pervenute alle forze dell'ordine della città rivierasca in queste settimane di lockdown.
Contattato l'anziano, i malfattori si fingono operatori del Comune che distribuiscono mascherine, o buoni spesa, o sanitari che effettuano tamponi a domicilio. Il tutto si rivela uno stratagemma per entrare in casa del malcapitato e derubarlo. Finora, fortunatamente nessuna tra le persone contattate è caduta nella trappola, e la truffa non si è concretizzata.
Anche l’Amministrazione comunale tramite la sua pagina facebook, ha messo in guardia la cittadinanza sulla situazione: "Nessun incaricato del Comune sta passando per le case a distribuire mascherine, moduli o a fare controlli sanitari. Diffidate di chiunque si presenti a casa vostra chiedendo di entrare e nel dubbio segnalate alle Forze dell'ordine".
"La scorsa settimana ho ricevuta una vera e propria richiesta d’aiuto da parte di molti commercianti del Centro. Con l’emergenza Covid-19, purtroppo, la città si svuota la notte ed è preda di chi approfitta, da sciacallo, per depredare negozi indisturbato. Anche i proprietari degli chalet mi hanno contattato per lo stesso motivo, forse anche peggiore. Lamentano effrazioni, atti di vandalismo (dalle porte spaccate ai teloni di protezione fatti a fette), furti ma anche, questa la differenza, l’allocarsi abusivo di senza fissa dimora,che si stabiliscono all’interno come se fosse casa loro". Così l'assessore alla Sicurezza e Cura Urbana di Civitanova Marche Giuseppe Cognigni riassume le richieste pervenutegli in questi giorni dai titolari di attività commerciali della città.
Per toccare con mano quanto sta avvenendo, ieri l'assessore - assieme a due proprietari di chalet - si è recato all’interno delle proprietà riferendo di aver visto "scene da incubo".
"Devastazione, feci e urina, cibo rovesciato su pavimenti e mura, cucchiai da preparazione droga e siringhe. Inoltre, in uno chalet, abbiamo sorpreso due magrebini che stavano dormendo - racconta l'assessore -. Sono stati allontanati dalle forze dell'ordine giunte sul posto, andando via con scherno e fare prepotente, sicuri che la Legge non li tocchi".
"Il Sindaco ha prontamente avvertito i Carabinieri, io stesso il Commissario di Polizia - riferisce Cognigni -. Entrambe le forze hanno assicurato pattugliamenti e presidi, la Polizia Locale due interventi notturni con turno 00.00 – 06.00 ma è evidente, fermo restando l’impegno cui tributo ogni stima da parte delle forze dell'ordine, che è una lotta impari con unità insufficienti rispetto a chi si muove, criminale, nell’ombra".
"I nostri concittadini e concittadine titolari di attività stanno contattando, giustamente, servizi privati di vigilanza, con costi aggiuntivi alla già precaria situazione economica e produttiva. Come Assessore, impegnato in prima linea, posso arrivare fino ad un certo punto. - lamenta l'assessore -. Questo attuale Governo non ci aiuta né è attento a certune problematiche, pensando quanto è orientato, più che a svuotare l’Italia dalla clandestinità, a decreti svuota-carceri".
Il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica ha ricevuto questa mattina, a palazzo Sforza, il dottor Alì Nasimi presidente del Centro islamico culturale di Civitanova, con sede nel quartiere di san Marone, che fa capo al centro di Macerata. Il gruppo ha raccolto cinquemila euro da donare al fondo solidale legato all'emergenza sanitaria causata dal Covid-19.
“Una gradita visita in questo momento difficile – ha riferito il sindaco Ciarapica – che sottolinea proprio l'importanza del fare comunità, al di là di ogni differenza religiosa e culturale. Un gesto che va oltre l'aspetto economico, chiaramente prezioso, perché assume un carattere umanitario che è senza confine. Ringrazio il Centro islamico di Macerata e Civitanova per la gradita donazione”.
Il dottor Nasimi ha accompagnato la donazione con una lettera in cui scrive: “Noi facenti parte integrante del tessuto sociale vogliamo contribuire, nel nostro piccolo, a sostenere le famiglie bisognose, i nostri concittadini di Civitanova Marche in questo momento di incertezze per tutti”. Con l'augurio che risorgano la pace e la serenità.