Sono stati oltre 450 le studentesse e gli studenti delle scuole superiori di tutta Italia, che hanno partecipato questa mattina al primo appuntamento dell’edizione 2021 di Porte Aperte in Unicam, l’iniziativa dedicata all’orientamento alla scelta universitaria. Quest’anno gli incontri, che si tengono in modalità telematica, hanno preso il via oggi sabato 6 febbraio e si ripeteranno sabato 20 febbraio, venerdì 26 marzo, giovedì 29 aprile per consentire la più ampia partecipazione degli studenti delle scuole superiori di tutta Italia.
Collegati dalle proprie abitazioni o dalle loro classi in Sicilia, Lombardia, Umbria, Sardegna, Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo, Piemonte, Veneto, Toscana, Trentino Alto Adige, Campania, oltre che naturalmente dalle Marche, tutti i partecipanti hanno potuto confrontarsi con docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, che hanno illustrato l’offerta formativa attivata dalle cinque Scuole di Ateneo, Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie, e sono stati a disposizione per ogni approfondimento ed informazione.
La mattinata si è aperta alle ore 9.30 con una sessione plenaria in diretta streaming nel corso della quale sono intervenuti il Rettore Unicam Claudio Pettinari, la Delegata all’Orientamento Valeria Polzonetti, Samuele Grasselli in rappresentanza degli studenti Unicam e Mariano Carcatella del Cus Camerino. I partecipanti si sono poi collegati nelle stanze virtuali dei corsi di laurea, dove i docenti hanno illustrato il corso con seminari ed attività specifiche, e gli studenti hanno potuto interagire in diretta facendo domande per chiedere informazioni o chiarire dubbi o semplici curiosità.
"Unicam vi aiuterà a soddisfare la vostra voglia di scoprire, fate la scelta giusta” è stato l’augurio del Rettore Pettinari a tutti i partecipanti. “Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha proseguito il prof. Pettinari – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro Ateneo, un Ateneo vivo e vivace che non si è mai fermato, né con il sisma né con la pandemia, garantendo alle studentesse ed agli studenti tutti i servizi, le attività didattiche e la possibilità di conseguire il titolo di studio nei tempi previsti. Non solo: anche per il prossimo anno accademico attiveremo un nuovo corso di laurea, quello in Informatica per la comunicazione digitale. Abbiamo posto l’attenzione su tutti i punti di forza e le eccellenze di Unicam, attraverso i quali formeremo donne e uomini capaci di essere attori consapevoli dello sviluppo del nostro Paese”.
“Sperando di poterci vedere di nuovo in presenza con le future matricole ed aprire loro davvero le porte dell’Università di Camerino – ha sottolineato la professoressa Polzonetti – questa iniziativa rappresenta comunque un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che interverranno avranno l’opportunità di avere tutte le informazioni per iniziare a ‘costruire il proprio futuro’. Queste giornate dedicate alla scelta del proprio percorso universitario rappresentano un appuntamento importante per conoscere Unicam, i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con i docenti e gli studenti dell’Ateneo”.
Il programma completo è disponibile nel sito www.unicam.it/porteaperteonline, nel quale sono illustrati dettagliatamente tutti i corsi di laurea, sia triennali che magistrali e magistrali a ciclo unico, anche attraverso video di docenti e di studenti e laureati dell’Ateneo.
Il Rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari, è stato il più votato tra i 6 nuovi membri eletti oggi all’interno della Giunta esecutiva della CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane.
Il prof. Pettinari ha ottenuto 34 voti su 82 votanti, il maggior numero di preferenze tra quelle espresse ai sette candidati in lista. Gli altri componenti eletti sono Paolo Andrei dell’Università di Parma, Giovanni Betta dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Raffaele Calabrò dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, Francesco Cupertino del Politecnico di Bari, Giovanni Francesco Nicoletti dell’Università della Campani Luigi Vanvitelli.
“Sono molto orgoglioso di questo risultato – ha sottolineato il prof. Pettinari – che mi consentirà di rappresentare all’interno della Giunta CRUI le diverse anime degli atenei italiani che compongono la Conferenza. La situazione che stiamo vivendo, pur nella sua gravità, ci fornisce una grande occasione di cambiamento e sviluppo, che potremo cogliere solo se sapremo collaborare e, uniti, progettare percorsi virtuosi che non lascino indietro nessuno, che sappiano coniugare trasparenza e autonomia, qualità e crescita dei singoli Atenei. In questa fase occorre mettere in campo una strategia di “una diseguale pari opportunità” per permettere a tutti gli atenei di poter reagire secondo le proprie specificità e caratteristiche. Sono convinto, e credo lo siano anche i colleghi che hanno sostenuto la mia candidatura, che la CRUI debba rappresentare esigenze differenti riuscendo ad essere e fare sintesi fra tutte, ribadendo il suo ruolo di primo interlocutore nei confronti del Governo, del Parlamento e delle associazioni di categoria, abbattendo le contrapposizioni, aumentando le collaborazioni”.
L’elezione della nuova Giunta CRUI si è tenuta completamente online, grazie all’utilizzo della piattaforma open source Eligere, interamente sviluppata dal sistema universitario.
Completano la giunta i 5 membri ancora in carica: Ferruccio Resta del Politecnico di Milano, Francesco Adornato dell’Università di Macerata, Salvatore Cuzzocrea dell’Università di Messina, Rosario Rizzuto dell’Università di Padova, Maurizio Tira dell’Università di Brescia.
Il Comune di Camerino ha predisposto il progetto definitivo ed esecutivo della strada comunala Caselle-Ponte della Cerasa, una delle arterie principali della città, finanziata con un milione di euro.
Si tratta della strada che conduce all’ospedale della città ducale, dalla provinciale 256, collegando anche agli impianti sportivi in località Le Calvie e la caserma dei vigili del fuoco in località Caselle. L’arteria viaria da anni necessita di importanti lavori. Il primo consistente danno si era verificato, infatti, nel 2012, quando le abbondanti nevicate di quel febbraio provocarono una frana con conseguente distaccamento della sede stradale, in un tratto che è tuttora regolato dal semaforo a senso unico alternato. Nel 2016, poi, il terremoto ha ulteriormente influito sull’aggravarsi delle condizioni al manto stradale rendendolo sconnesso e pieno di avvallamenti. L'ufficio tecnico ha anche affidato la predisposizione della relazione geologica.
Si tratta dell'ultimo atto prima che si possa andare a gara per affidare i lavori:“Finalmente cominciamo a vedere avvicinarsi la realizzazione dei lavori, dopo che siamo riusciti, in sede di approvazione di CIR, a ottenere dall'USR una cifra maggiore di quella prevista inizialmente, che consente praticamente un intervento per quasi tutta la lunghezza del tratto stradale.
Un'opera importante che i cittadini aspettano da molti anni e che realizzeremo appena trascorsi i tempi tecnici necessari per l'espletamento della procedura di gara – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli – Oltre ad essere una strada molto utilizzata dalla cittadinanza, è spesso utilizzata anche da mezzi di soccorso, quindi si tratta di un intervento che era estremamente necessario”. Un primo intervento di ripristino era stato effettuato dall'Unione montana Marca di Camerino, che è risultata assegnataria di fondi regionali, per un intervento di manutenzione straordinaria per il recupero e consolidamento della scarpata in frana, adiacente alla sede stradale fino alla sponda in erosione del fosso sottostante e il ripristino della corsia stradale, per un tratto localizzato lungo il corso del torrente, di lunghezza limitata a venti metri".
Avrà inizio sabato 6 febbraio l’edizione 2021 di Porte Aperte in Unicam, il consueto appuntamento dedicato all’orientamento alla scelta universitaria. Quest’anno gli incontri, che si terranno in modalità telematica, prenderanno il via sabato 6 febbraio e si ripeteranno sabato 20 febbraio, venerdì 26 marzo, giovedì 29 aprile per consentire la più ampia partecipazione degli studenti delle scuole superiori di tutta Italia.
Docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, saranno a disposizione dei partecipanti per illustrare l’offerta formativa dell’Ateneo e per ogni approfondimento ed informazione.
La mattinata del 6 aprile si aprirà alle ore 9.30 con una sessione plenaria in diretta streaming nel corso della quale interverranno il Rettore Unicam Claudio Pettinari, la Delegata all’Orientamento Valeria Polzonetti, un rappresentante del Cus Camerino ed uno studente Unicam.
I partecipanti si collegheranno poi nelle stanze virtuali dei corsi di laurea, dove i docenti illustreranno il corso con seminari ed attività specifiche, e gli studenti potranno interagire in diretta facendo domande per chiedere informazioni o chiarire dubbi o semplici curiosità.
“Sperando di poterci vedere di nuovo in presenza con le future matricole ed aprire loro davvero le porte dell’Università di Camerino – ha sottolineato la prof.ssa Polzonetti – questa iniziativa rappresenta comunque un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che interverranno avranno l’opportunità di avere tutte le informazioni per iniziare a ‘costruire il proprio futuro’. Queste giornate dedicate alla scelta del proprio percorso universitario rappresentano un appuntamento importante per conoscere Unicam, i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con i docenti e gli studenti dell’Ateneo”.
“Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha ribadito il Rettore Unicam Claudio Pettinari – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro Ateneo, un Ateneo vivo e vivace che non si è mai fermato, né con il sisma né con la pandemia, garantendo alle studentesse ed agli studenti tutti i servizi, le attività didattiche e la possibilità di conseguire il titolo di studio nei tempi previsti. Non solo: anche per il prossimo anno accademico attiveremo un nuovo corso di laurea, quello in Informatica per la comunicazione digitale. Abbiamo posto l’attenzione su tutti i punti di forza e le eccellenze di Unicam, attraverso i quali formeremo donne e uomini capaci di essere attori consapevoli dello sviluppo del nostro Paese”.
Il programma completo è disponibile nel sito www.unicam.it/porteaperteonline, nel quale sono illustrati dettagliatamente tutti i corsi di laurea, sia triennali che magistrali e magistrali a ciclo unico, anche attraverso video di docenti e di studenti e laureati dell’Ateneo.
Il teatro a casa grazie ad AMAT. Torna AMATo teatro a casa tua! che dopo il successo della prima edizione, propone l’Atto Secondo che terrà ancora compagnia attraverso spettacoli teatrali e musicali in streaming sul sito: https://marcheinscena.it/. Un tour che inizierà proprio da Camerino. Venerdì 5 febbraio, sabato 6 alle ore 21.15 e domenica alle ore 17 nella nuova Accademia della musica “Franco Corelli” andrà in scena “Rossinando”. Un appuntamento con un Rossini giocoso con la Banda Osiris realizzato da Comune di Pesaro, Comune di Camerino, Regione Marche / L’Europa con noi per ripartire – Por Fesr Marche 2014-2020, AMAT e MiBACT nell’ambito del progetto Rossinimania per le Marche. Gioachino Rossini è l’artista marchigiano che tutto il mondo ci invidia. Il suo genio ho oltrepassato ogni frontiera, fisica e di genere, uscendo dai confini della musica per contaminare la cultura tutta e, cosa più importante, la vita quotidiana dei suoi coevi e di chi è venuto dopo. Rossini è pop: è arrivato perfino ad ottenere il primato tra i compositori di jingle più utilizzati in pubblicità. Da questa intuizione nasce l’incontro con la Banda Osiris, un ensamble di dotti musicisti che da sempre lavora sulla desacralizzazione della musica colta attraverso sapienti iniezioni di ironia, che per l’occasione confeziona un gustoso progetto ad hoc. Il programma torna a offrire alla Platea delle Marche - e non solo – momenti di ‘invasione’ ed ‘evasione’ propri dell’esperienza teatrale. Sette spettacoli in streaming compongono un vero e proprio cartellone dal 5 al 26 febbraio con l’intento di cogliere l’occasione che questa sfida storica dell’emergenza sanitaria rappresenta. Facendo di necessità virtù, attraverso l’utilizzo del digitale AMATo Teatro a casa tua! offre l’opportunità di “dilatare” la platea degli splendidi teatri marchigiani rivolgendosi a un pubblico senza confini, come permette appunto l’utilizzo dello spazio web.
Una serie di appuntamenti dai teatri di Ascoli Piceno, Camerino, Fabriano, Fano, Macerata, Pesaro e San Benedetto Del Tronto su iniziativa dei rispettivi Comuni con la Fondazione Teatro della Fortuna di Fano, l’AMAT, la Regione Marche e il MiBACT.
Un Rossini giocoso con la Banda Osiris nella nuova Accademia della Musica di Camerino appena inaugurata.
Gioachino Rossini è l’artista marchigiano che tutto il mondo ci invidia. Il suo genio ho oltrepassato ogni frontiera, fisica e di genere, uscendo dai confini della musica per contaminare la cultura tutta. Rossini, lo si è detto abbondantemente nel corso delle manifestazioni del 150enario, è pop: è arrivato perfino ad ottenere il primato tra i compositori di jingle più utilizzati in pubblicità. Da questa intuizione nasce l’incontro con la Banda Osiris, un ensemble di dotti musicisti che da sempre lavora sulla desacralizzazione della musica colta attraverso sapienti iniezioni di ironia, che per l’occasione confeziona ad hoc un progetto per la nuova Accademia della Musica di Camerino, il terzo grande progetto firmato dalla Andrea Bocelli Foundation, realizzato nel cratere del sisma che ha colpito le Marche. Una casa della musica, fucina didattica e artistica degna della nobile tradizione che da secoli caratterizza la vita culturale di Camerino. Si tratta di un divertissment dove il virtuosismo sconfina nel parossismo, dove la piacevolezza delle arie si accompagna ai lazzi, dove l’incanto delle composizioni si sposa con il divertimento. La Banda Osiris per due giorni ha abitato gli spazi dell’Accademia e della città di Camerino, riempiendoli di musica. Non essendo possibile fruire dal vivo di questa esibizione, fatta di momenti suonati, altri parlati, altri comici, lo spettacolo è diventato un prodotto video pronto per essere trasmesso in streaming. Lo spettacolo, strutturato come un varietà comico musicale della durata di circa 100 minuti, ripercorre il meglio del repertorio rossiniano reinventandolo. L’idea è quella della sovversione creativa come antidoto contro la depressione e lo sconforto causato dalle calamità: il terremoto prima e ora questa terribile pandemia che ha costretto la musica a stare fuori dai luoghi di aggregazione e dei teatri.
Sorpreso con della cocaina nonostante una condanna ancora in corso: nella rete dei carabinieri finisce P.J., un uomo di 42 anni residente a Matelica, nullafacente e pregiudicato per droga.
I carabinieri di Camerino lo hanno tratto in arresto, a seguito dell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il quarantaduenne, pregiudicato per delitti inerenti il traffico di sostanze stupefacenti e già condannato ad una pena di 7 anni e 9 mesi, era sottoposto a provvedimento di affidamento in prova con obbligo di permanenza notturna, presso la propria abitazione.
Più volte l'uomo era incorso in numerose violazioni delle prescrizioni imposte dal Tribunale di sorveglianza di Ancona; non ultima quella del 30 gennaio scorso, quando era stato sorpreso dai carabinieri in possesso di cocaina e di un coltello a serramanico.
Per questa ragione era stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.
L’ufficio di sorveglianza di Macerata, valutati gli atti trasmessi dai carabinieri della Compagnia di Camerino, ha revocato l’affidamento in prova, disponendo pertanto la custodia cautelare in carcere.
Nel corso del tardo pomeriggio di ieri, P. J. veniva rintracciato nella sua abitazione di Matelica e quindi tratto in arresto: è stato tradotto presso la casa circondariale di Fermo.
Il nuovo anno si apre per Unicam con un importante finanziamento europeo nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie - Innovative Training Network, per il progetto “ODECO: Towards a sustainable Open Data ECOsystem”, coordinato per Unicam dal prof. Andrea Polini della sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie, progetto che opera nell’ambito degli Open Data.
Si tratta di un progetto di ricerca e formazione che prevede un approccio olistico agli open data, affrontando il problema non solo dal punto di vista tecnologico, ma multidisciplinare; vi sono infatti coinvolti anche gruppi di ricerca anche nell’ambito sociale oltre che informatico, una sinergia di competenze al fine di poter permettere quello che è stato chiamato un utilizzo circolare degli open data, ossia un utilizzo e una creazione di open data mettendo al centro gli utenti
Il partenariato del progetto è composto da università europee, Technische universiteit Delft che è anche coordinatore, Katholieke Universiteit Leuven, Centre National de la Recherche Scientifique, Universidad de Zaragoza, University of the Aegean, Aalborg University, oltre naturalmente ad Unicam, e 10 aziende, proprio con l’obiettivo di creare la massima interazione tra il mondo della produzione ed il mondo della ricerca.
Il progetto mira in principal modo alla formazione di nuovi ricercatori, tanto che le attività saranno realizzate proprio da dottorandi, per selezionare i quali saranno messe a disposizione 15 borse di studio, di cui 2 per l’Università di Camerino, nell’ambito dell’utilizzo di tecniche di data analytics e machine learning e tecniche di co-creazione di dati.
Si creerà quindi a livello internazionale una sorta di scuola di dottorato su queste tematiche, che prevede anche momenti di formazione comune attraverso seminari, mooc e scuole estive che vedranno la partecipazione di tutti e 15 i dottorandi selezionati per il percorso.
“Siamo davvero molto soddisfatti – ha sottolineato il prof. Polini – per questo successo, scaturito anche grazie all’attività che il gruppo di ricerca Unicam sta portando avanti da anni nell’ambito dell’e-gov, sfociato nell’organizzazione della più importante conferenza scientifica mondiale sui temi dell'e-government (EGOV 2019), in occasione della quale è stato possibile avviare i contatti con le istituzioni straniere presenti nel network del progetto”.
"Mi associo al grido di allarme del collega di Camerino Sandro Sborgia sull’attuale situazione e sul futuro dell’Ospedale di Camerino". È quanto afferma in una nota il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci facendosi anche portavoce dei sindaci di Muccia, Monte Cavallo e Valfornace.
"Attendiamo, e di ciò ne sono certo, un’immediata risposta della Regione Marche - aggiunge Falcucci - volta ad assicurare e a porre in essere tempestive misure tese a ripristinare l’immediata efficienza del reparto di Ortopedia, un’eccellenza da tutti riconosciuta, e dell’importantissimo ruolo che rivesta una storica e preziosa struttura sanitaria per l’entroterra maceratese".
"Vogliamo una pari attenzione, giustamente riconosciute ad altre aree omologhe quali Amandola, Urbino e Fabriano, per tutte le popolazioni montane che da sempre vivono una serie di disagi sotto il profilo viario, sanitario, scolastico, sociale ed economico - puntualizza il sindaco di Castelsantangelo sul Nera -. Senza queste necessarie e oggettive garanzie, la stessa ricostruzione post sisma 2016, che tenta di partire quanto prima, verrebbe fortemente compromessa".
"Sono altresì certo che nella imminente rivisitazione del Piano Socio Sanitario della Regione questi delicatissimi aspetti verranno affrontati e individuate le soluzioni più idonee per lenire le sofferenze che le popolazioni montane dell’intera regione vivono da troppo tempo" conclude Falcucci.
Saranno il Commissario straordinario Giovanni Legnini e il suo capo ufficio stampa Mario Sensini, domani venerdì 29 gennaio alle 14:30, a chiudere il lungo percorso di didattica del Master di II livello in “Aree interne. Strategie di sviluppo e rigenerazione post eventi catastrofici”, avviato ad aprile 2020 presso la Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino, con la direzione scientifica di Massimo Sargolini.
In questa edizione del Master, giunto alla sua 14esima edizione, il tradizionale grande tema della valorizzazione delle aree montane, in particolare quelle dell’Appennino centrale, si è innestato su una riflessione a tutto tondo sui percorsi di rinascita e ricostruzione post sisma 2016 e post Covid-19.
Dopo i saluti del rettore Unicam, Claudio Pettinari, e un’introduzione del direttore del Master, Massimo Sargolini, e del segretario generale di Symbola, Fabio Renzi, in rappresentanza della Fondazione per le qualità italiane partner nell’organizzazione del corso, la giornata di studi proseguirà con un intervento su “La comunicazione nei processi di ricostruzione dei territori e delle comunità”, a cura di Mario Sensini, e con una riflessione del Commissario Legnini su “Il rilancio nel post sisma tra visione, ricostruzione e partecipazione”.
Il percorso didattico del Master Aree Interne, durato oltre 260 ore a cui seguiranno oltre 300 ore di stage fino ad aprile 2021, ha avuto l’obiettivo di formare ricercatori e professionisti provenienti da ambiti professionali e di studio molto diversi, toccando tematiche e discipline complementari.
Dalle dinamiche insediative, con un’analisi del ruolo delle comunità locali, dell’identità territoriale e del capitale umano per lo sviluppo dei territori più fragili, agli aspetti socio-economici, con un focus su sviluppo sostenibile e innovativo e leve culturali; dai paesaggi e risorse naturali in aree montane, con approfondimento di temi quali la biodiversità e la gestione sostenibile, al turismo naturalistico nelle aree intere e nelle aree protette montane, con esempi di piani di sviluppo socio-economico e marketing territoriale; dagli strumenti legislativi nazionali ed europei, con particolare riferimento ai territori montani e alle aree protette, al rapporto Natura-Città per delineare un nuovo modello di sviluppo per costruire nuovi spazi di relazione tra città, montagna e aree interne, con particolare attenzione al caso Appennino.
I candidati al titolo di Master hanno anche potuto conoscere casi studio visitando comuni e comunità colpiti dal sisma del 2016: da Arquata a Pescara del Tronto, da Camerino a Cessapalombo, da Bolognola a Fiastrafino ai Sibillini. Da qui la consapevolezza che fondamentale nel processo di ripensamento, rinascita, ricostruzione di questo territorio è e sarà la partecipazione delle comunità.
“Investire nell’alta formazione e nella ricerca – commenta Sargolini a chiusura del corso – è condizione imprescindibile per costruire un futuro possibile in aree caratterizzate da straordinarie risorse non opportunamente valorizzate”.
“Persona, Sapere, Istituzione” sono questi i tre precetti che erano affiancati all’hashtag università che campeggiava sulle pareti dell’Auditorium “Benedetto XIIII” in occasione dell’inaugurazione del 685mo anno accademico dell’Università di Camerino.
Un’atmosfera senza dubbio diversa rispetto all’anno passato dove una platea piena di ragazzi è stata forzatamente sostituita da telecamere e maxi schermi, indispensabili per garantire il distanziamento ed ottemperare alle misure per contrastare la pandemia.
Si è aperta sulle note ‘Don’t stop me now” dei Queen la cerimonia del nuovo anno accademico di Unicam che si è svolta in maniera telematica rappresentando quindi un profondo momento di riflessione, nel quale si sono comunque rafforzate le motivazioni e senso di appartenenza di tutto l’ateneo.
A fare padrone di casa è stato il primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia, che dopo aver virtualmente accolto gli ospiti, ha iniziato il suo intervento mettendo in risalto il ruolo di Unicam delfinandola: “Una Istituzione che da secoli continua a tener fede a quella che è la sua fondamentale funzione formativa delle giovani generazioni – ha esordito - Per secoli la nostra Università ha raccolto e superato le sfide del tempo e delle vicende umane che hanno segnato la nostra civiltà. Luogo di incontro di culture e sensibilità diverse, ha formato e continua a formare schiere di ragazzi secondo i valori di Libertà, Uguaglianza, Solidarietà scolpiti nella nostra Carta Costituzionale”.
Una sfida al futuro e una promessa ai nuovi studenti fatta alla presenza di del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e del Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi: “In questo tempo caratterizzato da profondi sconvolgimenti della vita sociale della nostra comunità, alle prese con la doppia emergenza Unicam rimane il faro di questo entroterra tanto martoriato – ha continuato Sborgia che poi ha rivolto il suo personale messaggio di buon anno accademico - i nostri giovani hanno dimostrato un grande senso di responsabilità e forza d’animo, per questo voglio dedicar loro le parole di un grande italiano, Mario Rigoni Stern affinché il suo insegnamento possa essere da guida e trovarvi preparati quando sarete chiamati ad affrontare le sfide che il destino riserva a ciascuno di noi: ‘Leggete, studiate e lavorate sempre con etica e con passione; ragionate con la vostra testa e imparate a dire di no; siate ribelli per giusta causa; difendete sempre la natura e i più deboli; non siate conformisti e non accodatevi al carro del vincitore; siate forti e siate liberi, altrimenti quando sarete vecchi e deboli rimpiangerete le montagne che non avete salito e le battaglie che non avete combattuto”.
E’ stato poi proprio un giovane studente a dare seguito alle parole del Sindaco di Camerino: “Vediamo oggi la vita dell’ateneo in maniera diversa ma con lo stesso spirito di appartenenza – ha detto Riccardo Cellocco Presidente del Consiglio degli Studenti - l’anno appena concluso ci ha visto affrontare un ulteriore emergenza che forse non avremmo mai pensato di vivere ma anche in questo caso Unicam ha saputo reagire – ha evidenziato – per quanto riguarda noi studenti la pandemia ha messo a rischio quella comunità che si è sempre dimostrata forte e legata alla propria università. L’ateneo durante questo periodo non ha mai abbassato la testa mettendo in campo tutte le potenzialità possibili come ad esempio il garantire la continuità della didattica – ha concluso Riccardo - In quanto studenti dobbiamo cogliere il meglio da questa esperienza per cercare di uscirne più consapevoli dei nostri mezzi e prepararci ad affrontare il futuro come cittadini responsabili e capaci di fornire risposte ai problemi del mondo”.
Sono stati tanti i punti di vista esposti, rispetto al delicato momento storico, dei tanti interpreti del mondo Unicam. Come quello della Rappresentante del personale tecnico e amministrativo Donatella Fedeli che ha affermato: “Il periodo che stiamo vivendo è estremamente difficile ma siamo consapevoli che questa emergenza ha contribuito ad accrescere la nostra fiducia nella scienza. Essa insieme alla ricerca devono portare ad un miglioramento della società in cui la persona avrà sempre un ruolo centrale”. Dello stesso avviso Dennis Fiorini intervenuta in rappresentanza del personale docente e ricercatore: “ricordo l’emozione provata nel rivedere gli studenti in aula nel primo giorno di lezione dell’ultimo semestre; poi a distanza di un mese eravamo di nuovo separati da uno schermo che sembrava non riuscire a trasmettere i degnali giusti –ha raccontato- ci siamo riadattati nuovamente trasformando le nostre vie di comunicazione. Non è quello che vogliamo per il futuro ma abbiamo capito che possiamo affrontare questa emergenza senza arrenderci e tutto ciò sarà un nuovo modo per aprire la mente”.
Anche il Direttore Generale Unicam Vincenzo Tedesco ha voluto dare il suo contributo al solenne momento accademico “La pandemia ha generato discontinuità nella vita delle famiglie e ora questo 2021 si traduce come un anno di sacrifici ma allo stesso tempo ricco di opportunità –ha dichiarato – ogni persona ha una sua unicità e all’Università di Camerino cerchiamo di adottare un modello di gestione dove non si lascia indietro nessuno. Conoscere il potenziale umano presente e sfruttarlo al meglio è un fattore determinate che non possiamo dimenticare”.
Collegato da remoto è stato presente anche il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli: “Avrei preferito essere in presenza in modo da stare vicino ad una comunità che dopo essere stata colpita dal sisma 4 anni fa e oggi dalla pandemia, ha dimostrato sempre dimostrato grande forza ed oggi è un assoluto esempio di ripartenza che è riuscito a dare speranza ad un territorio intero – ha sottolineato - voglio ricordare la grande funzione sociale ed economica che svolge l’ateneo di Camerino; un punto di riferimento per tanti studenti che è sempre cresciuto nei secoli riempiendo di orgoglio l’intera regione – ha continuato Acquaroli - è questa la sinergia che vogliamo e che ci fa ben sperare per un futuro pieno di soddisfazioni al quale noi come istituzione vogliamo collaborare”.
A sviscerare numeri e ha illustrare i tanti progetti in programma nel futuro prossimo e immediato ci ha pensato il Rettore Unicam Claudio Pettinari: “Il mio mandato rettorale continua ad essere caratterizzato dall’hashtag universitas al quale quest’anno abbiamo aggiunto delle indicazioni di un percorso che costituiscono un tutt’uno inscindibile nella formazione di donne e uomini che saranno protagonisti del futuro – ha annunciato - il 2020 ha cambiato il nostro modo di fare le cose ma abbiamo affrontato questa prova come noi di Unicam sappiamo fare: vedere i problemi, riconoscerli e risolverli – il Rettore ha poi enunciato gli importanti dati che hanno caratterizzato quest’anomalo 2020 - Non abbiamo interrotto nessuna attività nemmeno in pieno lockdown svolgendo 8.200 esami e facendo laureare 336 studenti, numeri analoghi a quelli del 2019 . L’Ateneo ha affrontato lo sconforto che la pandemia ha generato con l’unica arma disponibile ‘esserci sempre’ – ha precisato- sono aumentati i corsi di laurea così come gli immatricolati che sono il 33% in più rispetto allo scorso anno e a questi numeri si affianca anche la conferma, per il 17esimo anno, del primo posto dell’Università di Camerino nelle classifiche Censis per gli atenei italiani fino a 10 mila iscritti – l’ultimo messaggio Pettinari l’ha rivolto proprio ai ‘suoi’ ragazzi - mettetevi in gioco e non perdete l’occasione di ribellarvi alla falsità ma fatelo con gentilezza. Catturate ciò che la vita ha in serbo per voi, non fermatevi ai primi ostacoli perché chi ha coraggio non si ferma e sciogliete la paura con la luce dell’intelligenza”.
La parola poi è virtualmente passata al Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi che ha messo in evidenza l’importanza sociale dell’ateneo camerte: “685 anni che testimoniano la secolare tradizione del nostro sistema universitario. In un momento così difficile per il nostro paese le università hanno avuto una straordinaria reazione rimanendo perfettamente in linea con il 2019 e questo è un chiaro segnale della grande volontà del personale tecnico-amministrativo, dei docenti e soprattutto degli studenti che sono stati capaci trasformare questa emergenza in una ulteriore occasione di impegno. Le università dell’entroterra rappresentano un grandissimo patrimonio del paese perché garantiscono equilibrio sociale e combattono la desertificazione. Oggi contrastare il divario scoiale e geografico deve essere una delle missioni principali dei nostri atenei– ha incalzato ili Ministro Manfredi - dobbiamo progettare la ripartenza dell’Italia mettendo al centro le competenze e dando centralità alle persone coniugando. Il Recovery fund sarà un’occasione straordinaria dove noi abbiamo dato spazio a formazione e ricerca con delle risorse complessive pari a 15 miliardi ma dovremo essere capaci di mettere in campo dei progetti estremamente competitivi in una ottica europea e globale”.
L’intervento conclusivo è stato affidato al Presidente della Camera dei Deputati l’ onorevole Roberto Fico: “Non ci può esser futuro senza le università e i centri di ricerca che necessariamente devono essere supportati in maniera strutturata – ha precisata - L’università di Camerino rappresenta un riferimento molto importante per il territorio e voglio esprimere il mio plauso a tutti per aver assicurato la continuità della didattica nonostante i danni derivanti dal sisma e pandemia – sul tema ricostruzione ha quindi aggiunto - purtroppo dopo oltre 4 anni i centri storici dei paesi del cratere restano ancora in parte inagibili ma voglio ribadire l’impegno del Parlamento di dare il suo apporto al recupero, ripopolamento e rilancio economico delle aree colpite dal sisma – ha chiosato il Presidente Fico - mi auguro che da questa fase così complessa della nostra storia si possa creare una rapporto più sistemico e sistematico a tutti i livelli istituzionali, inclusa l’università, affinché il Paese possa tornare a crescere”.
Nella Giornata della Memoria, è stato insignito della Medaglia d’Onore Corrado Maraviglia, camerte, catturato e fatto prigioniero dalle forze armate tedesche, deportato poi internato, in un campo di concentramento in Germania nel 1943. Liberato nei primi giorni del luglio 1945 fu rimpatriato in Italia il 19 luglio dello stesso anno, facendo poi ritorno a Camerino. Deceduto nel 2015 Corrado Maraviglia ha portato con sè il triste ricordo di quegli anni, di “cui non ha mai parlato volentieri”, come ha riportato il nipote.
Con una cerimonia sobria, alla presenza del sindaco Sandro Sborgia, il Prefetto Flavio Ferdani ha consegnato al figlio Adriano e al nipote Stefano Maraviglia il riconoscimento riservato ai cittadini italiani militari e civili ed ai familiari dei deceduti che sono stati deportati o internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra nell'ultimo conflitto mondiale. “Un riconoscimento che rende omaggio a coloro che hanno pagato il prezzo della libertà anche con la loro vita – ha detto il sindaco Sandro Sborgia - non devono venire meno il ricordo e la memoria che rischiano di perdersi col tempo che passa. In questo senso, tutti noi abbiamo l’obbligo di impegnarci affinchè quei fatti non si ripetano”.
Importanza della memoria sottolineata anche dal Prefetto Ferdani che si è soffermato anche sul significato della cerimonia e del sacrificio di tutte quelle persone che, loro malgrado, sono state coinvolte in quelle vicende. Grande l'emozione di Adriano Maraviglia, figlio di Corrado, che ha raccontato quello che suo padre, molto restio a parlare di quella esperienza, ha comunque riferito, segnato da una vicenda avvenuta proprio nel periodo più bello e spensierato della sua vita.
Un video per non dimenticare la Giornata della Memoria, con l’obiettivo di informare e testimoniare al tempo stesso, l’impegno delle Istituzioni sui temi della memoria della Shoah. Anche a Camerino furono internati italiani e stranieri ritenuti pericolosi o sospetti o appartenenti a gruppi sociali che il Regime intendeva emarginare. I primi internati arrivano a Camerino nel 1940.
L’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Anpi, Unicam ed Etra (Accademia delle Arti Sceniche e Visive di Camerino ha deciso di veicolare il Giorno della memoria attraverso la realizzazione di un video che sarà condiviso anche con le scuole. “L’obbligo di non dimenticare è un po’ il messaggio che vogliamo far passare – ha detto Giovanna Sartori, assessore alla cultura – Parlo di obbligo perché deve essere davvero un compito da tramandare anche alle nuove generazioni e che spetta a tutti noi. Quest’anno, non potendo proporre iniziative in presenza come quello scorso, abbiamo pensato a un video che dal titolo che pone di fronte a un’importante interrogativo: “Perché nessuno fece nulla?”. Sono domande che non devono perdersi e l’uso della memoria come racconto crediamo sia una delle forme più efficaci per stimolare la riflessione dei bambini e dei ragazzi sulla Shoah. Il video è anche l’occasione per riflettere criticamente sulla nostra identità e sul tempo nel quale ci troviamo a vivere, considerando l’irrinunciabile necessità di sensibilizzare ed educare al valore della memoria come strumento di formazione del senso civico e del rispetto delle differenze”.
La Shoah, ponendosi come domanda, invita ad una revisione critica della vita, ad una maggiore attenzione nei confronti di ciò che ci succede intorno, ci invita al cambiamento. Il video è realizzato con la regia e la sceneggiatura di Maria Sole Cingolani, riprese e montaggio di Giorgio Tortoni; l’illustrazione di Elisa Conforti, con la partecipazione di Pauline Giachetta e un omaggio a Primo Levi. Un ringraziamo a Mario Mosciatti, presidente dell'ANPI sezione di Camerino, per aver messo a disposizione il suo grande lavoro di ricerca storica ("L'internamento libero a Camerino").
La legge numero 211 del 20 luglio 2000 ha riconosciuto il 27 gennaio giorno della memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani internati nei campi nazisti.
Le storie di 16 cittadini della provincia di Macerata deportati e internati avranno voce nel “Giorno della Memoria”, la cui ricorrenza verrà celebrata nei comuni di rispettiva residenza nel rispetto della normativa anticovid con la consegna delle medaglie d'onore concesse dal Presidente della Repubblica su proposta della presidenza del Consiglio dei Ministri.
Quindici medaglie saranno consegnate dal Prefetto Ferdani, unitamente ai Sindaci di rispettiva residenza agli eredi degli insigniti mentre una sarà consegnata al signor Bruno Baldassarri, classe 1920 sopravvissuto ai lager, ancora in vita e residente a Tolentino.
"La cerimonia costituirà un giorno fondamentale per rammentare come l'Olocausto e le tragedie che ne sono derivate non si esauriscono nel tempo, ma costituiscono tragici eventi che sono parte della storia e dell'essenza stessa dell'umanità. È fondamentale quindi un impegno che si rivolga a ciascuno di noi per mantenere la memoria di coloro che hanno superato la soglia dell'orrore e per operare invece a favore dell'armonia tra gli uomini" ha ricordato il Prefetto Ferdani.
Di seguito si riportano i nomi delle persone insignite:
COMUNE
MEDAGLIE
MACERATA
MARCHEGIANI Pacifico
VECCHI Sante
POTENZA PICENA
CENTO Idolo
NATALI Gino
CIVITANOVA MARCHE
CAMELI Concetto
CICCARELLI Ulderico
MASSI Celestino
CORRIDONIA
SALVATELLI Mariano
TOLENTINO
BALDASSARRI Bruno
CANZONETTA Antonio
SCARPACCI Ezio
ZANETTI Mario
BELFORTE DEL CHIENTI
MEO Vincenzo
CAMERINO
MARAVIGLIA Corrado
CINGOLI
TOBALDI Pietro
MONTECASSIANO
PORFIRI Giuseppe
Una proposta di legge al Consiglio regionale per riattivare il tribunale di Camerino. È quanto espresso dal sindaco di Camerino Sandro Sborgia che ha partecipato alla riunione del comitato nazionale “Riapriamo i tribunali”, che da anni si batte per la riapertura dei tribunali soppressi.
Il presidente, l’avvocato Agnusdei, ha fatto il punto della situazione in merito allo stato in cui versa l’amministrazione della giustizia nei territori interessati dalla riforma legislativa. Ancora una volta è stata ribadita e sottolineata la necessità di promuovere ogni iniziativa percorribile che consenta la rivisitazione della geografia giudiziaria nel senso di riattivare il funzionamento delle sedi giudiziarie soppresse, anche in considerazione del fatto che le finalità perseguite dalla riforma in termini di efficienza e risparmio di spesa sono state totalmente disattese. Nell’ambito della riunione, il Sindaco Sandro Sborgia ha avuto modo di esprimere la posizione della città di Camerino, non solo condividendo le ragioni espresse dai presenti, ma proponendo anche di coinvolgere e interessare i Consigli regionali, proprio come è stato fatto anche in Abruzzo, seguendo dunque l’esempio di altre amministrazioni che si sono mosse in quella direzione. Una proposta voluta affinchè i Consigli regionali approvino la proposta di legge che prevede la ripresa delle funzioni giudiziarie già esercitate presso i tribunali soppressi. “In questo senso – ha detto il sindaco Sandro Sborgia - l’amministrazione della città ducale trasmetterà al Consiglio regionale delle Marche una nota con allegata la proposta di legge affinché venga espressa unanime volontà dei componenti per riattivare le funzioni giudiziarie già esercitate dal tribunale di Camerino. È un momento fondamentale in cui muoversi tutti nella stessa direzione e fare fronte comune considerata la fondamentale importanza del tribunale per la città e tutto un territorio”. La prossima riunione del comitato è prevista per il 30 gennaio.
Riapre, dopo oltre 4 anni dal sisma, corso Vittorio Emanuele II a Camerino. Nel primo pomeriggio di oggi il sindaco Sandro Sborgia ha tolto la transenne che fino ad oggi hanno delimitato come "zona rossa" la via principale del centro storico della città ducale.
Presenti alle cerimonia di apertura, oltre al primo cittadino, l'Arcivescovo di Camerino Monsignor Francesco Massara, il rettore Unicam Claudio Pettinari, il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari e il consigliere regionale Renzo Marinelli. Ha partecipato, in quanto cittadino camerte, anche il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli accompagnato dal questore Vincenzo Trombadore.
"È un momento importante e significativo per la nostra città e l'intera comunità, con la riapertura del corso ci riappropriamo di una porzione importante del centro storico", ha esordito Sborgia. "Intanto proseguono le altre messe in sicurezza - ha aggiunto - L'obiettivo è quello di liberare quanto prima l'intero centro storico dalla zona rossa e iniziare la ricostruzione dei nostri palazzi, delle nostre case, dei nostri edifici simbolo. Sono passati più quattro anni dal sima, ma finalmente questo momento è arrivato”.
“Ho camminato in questi di sampietrini da ragazzino, ma è la prima volta che lo faccio da rettore, questo pezzo di strada ha un sapore diverso” – gli ha fatto eco il rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari .
“A breve riusciremo a ripartire con la ricostruzione del palazzo Ducale e vescovile e del collegio Bon Giovanni. Questa strada collegherà nuovamente il cuore dell'ateneo con altri pezzi dell’università e questo è fondamentale per noi”.
Di speranza ha parlato l'Arcivescovo della diocesi di Camerino e San Severino, Monsignor Francesco Massara.
“La prima volta che sono passato nel centro storico, ciò che mi ha colpito è stato il silenzio surreale di questa città, ma ora incominciamo a vedere un raggio di sole. Siamo a buon punto anche con i lavori sulla cattedrale e penso che, se collaboriamo, ognuno di noi può dare un apporto di speranza concreta per la ricostruzione”.
Successivamente ha preso la parola il presidente provinciale Antonio Pettinari: “Sono qui come amico della città, oggi è un altro passo avanti verso la ricostruzione che ci dà forza. È bello che le istituzioni locali siano compatte e unite e collaborino tra di loro. Camerino deve tornare ad essere punto di riferimento del territorio della montagna, ma perché ciò avvenga vi è bisogno di sinergia tra le varie parti in causa. Le aree interne non possono essere lasciate sole, solo lavorando tutti insieme possiamo accelerare la ripartenza".
L’ultimo ad intervenire è stato il consigliere regionale ed ex sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli: “Oggi è un grande giorno, la riapertura del corso è un segnale importante di speranza che vogliamo dare al territorio, affinché coloro che sono stati costretti a lasciare Camerino possano ritornare”.
"La Regione – ha continuato il consigliere - crede nelle aree interne e nella ricostruzione, ci sta a cuore Camerino come tutto il territorio. Vogliamo investire in queste zone come nella costa, noi ci siamo”.
Successivamente i presenti hanno svolto una giro simbolico lungo Corso Vittorio Emanuele II: finalmente si intravede uno spiraglio di luce in fondo al tunnel .
“#Universitas: Persona, Sapere, Istituzione” sarà il tema dell’inaugurazione del 685esimo anno accademico dell’Università di Camerino che si terrà il prossimo 28 gennaio, in modalità esclusivamente telematica in osservanza delle misure per contrastare la pandemia.
Come ogni anno, l’inaugurazione è dedicata, oltre che ad un momento di riflessione interna, nella quale si riscoprono e si rafforzano motivazioni e senso di appartenenza, anche ad un’analisi più generale di quanto sia importante il percorso universitario per la formazione delle giovani generazioni, ancora di più in questo particolare momento storico che stiamo tutti vivendo.
Sono previsti gli interventi del Presidente della Camera dei Deputati on.le Roberto Fico e del Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi.
L’evento, che si terrà a partire dalle ore 10:00 e che sarà possibile seguire in streaming collegandosi al canale youtube VideoUnicam (https://www.youtube.com/VideoUnicam), si aprirà con i saluti del Sindaco del Comune di Camerino Sandro Sborgia, del Presidente del Consiglio degli Studenti Riccardo Cellocco, della Rappresentante del personale docente e ricercatore Dennis Fiorini, della Rappresentante del personale tecnico e amministrativo Donatella Fedeli, del Direttore Generale Vincenzo Tedesco, del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
Il Magnifico Rettore, prof. Claudio Pettinari, terrà poi la relazione al termine della quale sarà dichiarato ufficialmente aperto l’anno accademico.
Lunedì 25 gennaio 2021 ripartono in presenza al 50% le scuole superiori della Regione Marche. Contram Mobilità è pronta ad accompagnare gli studenti in totale sicurezza e nel rispetto delle normative in vigore.
La società consortile che gestisce ed eroga il trasporto pubblico locale nella provincia di Macerata è pronta a partire con circa 40 autobus in più, a potenziamento delle tratte più frequentate (su base degli abbonamenti, delle indicazioni dei plessi scolastici e dei flussi di frequentazione delle linee), per garantire il rispetto della capienza consentita: il 50% dei posti totali dei mezzi, siano essi posti a sedere o in piedi.
Gli utenti sono quindi invitati a non accalcarsi sul primo autobus disponibile perché questo è seguito da una corsa bis. Come fu a settembre, anche lunedì alle principali fermate e terminal sarà presente del personale Contram Mobilità e degli steward unicamente dediti a dare informazioni sulle linee e indicazioni sul rispetto delle distanze e l’obbligo di indossare la mascherina attendendo il bus.
Tramite l’App aziendale “Contram Mobilità”, disponibile gratuitamente sia per iOS che per Android, sono state già inviate notifiche (circa 20.000 contatti sono stati raggiunti) con tutte le indicazioni per viaggiare in sicurezza con i bus Contram. Inoltre la Contram Mobilità già da qualche giorno ha avviato una campagna di comunicazione su diversi canali e in diversi formati proprio per fornire ai propri utenti tutte le informazioni necessarie sotto forma di “pillole di sicurezza”.
Il DTU Stefano Belardinelli: ”Affrontiamo questa nuova ripartenza con il massimo impegno inteso sia come potenziamento delle linee, grazie a tutti i lavoratori che avranno un maggiore impegno e a tutte le aziende consorziate, sia come rispetto di tutte le norme di sicurezza e igienizzazione dei mezzi che vengono sanificati ogni giorno dal nostro personale addetto. Mai come ora, nel pieno del servizio invernale, l’offerta del servizio pubblico marchigiano è stata così corposa: in tutta la provincia saranno attivati circa 40 bus aggiuntivi rispetto alla situazione pre-Covid, sulla base delle indicazioni emerse dal tavolo di coordinamento provinciale, per accompagnare il nuovo avvio della didattica negli oltre 25 istituti scolastici di 2° grado del maceratese dislocati in numerosi Comuni della provincia".
"Grazie ad un importante confronto con il Prefetto, che ci teniamo a ringraziare per il prezioso supporto e stimolo, abbiamo anche avviato una campagna di comunicazione con nuovi strumenti ed applicazioni per informare i nostri utenti su quanto abbiamo fatto e quanto continueremo a fare per garantire il massimo rispetto delle normative anti-Covid. A tutti gli studenti un buon rientro con l'invito a informarsi riguardo le attività di Contram Mobilità attraverso i numerosi canali aziendali attivi e l'apposita App” conclude Belardinelli.
Una nuova vita per la Rocca dei Borgia a Camerino. È stato, infatti, affidato l’incarico per la realizzazione del progetto per la nuova scala per i giardini cittadini che rappresenterà la terza via di fuga necessaria per poter adeguare il piano di sicurezza che al momento condiziona gli ingressi, non consentendo di ospitare più di 200 persone contemporaneamente. Un intervento dal costo totale di poco inferiore ai 100.000 euro.
I termini massimi previsti entro i quali le prestazioni oggetto dell’affidamento dovranno essere eseguite sono la disposizione del progetto di fattibilità tecnica ed economica in 30 giorni, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione nei successivi 40 giorni per poi partire con i lavori. “La realizzazione della terza via di fuga della Rocca borgesca – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Marco Fanelli – è un’opera che la città aspetta da diversi anni ed è per questo che l'abbiamo inserita tra le opere da realizzare con priorità e sulle quali investire. Le norme sulla sicurezza degli spettacoli pubblici, infatti, sono cambiate e la terza via di fuga consentirà di tornare ad avere completamente a disposizione uno spazio fondamentale per tutti, in piena sicurezza. Recuperare gli spazi, dopo il sisma, è ogni volta un nuovo traguardo conquistato. Con la situazione determinata dal Covid, per giunta, diventa ancora più importante dal momento che posti più ampi consentono di evitare assembramenti e al contempo di vivere la città. È un'opera fondamentale anche per il fatto che abbiamo favorito una strategia di valorizzazione della Rocca dei Borgia che rappresenta uno dei luoghi più belli della nostra Regione, dal quale poter godere di un panorama meraviglioso, con una vista unica, adatto a famiglie, giovani e meno giovani, gruppi di amici o coppie. La scorsa estate è stata anche la cornice di diversi matrimoni e, fin dal primo giorno, abbiamo ritenuto che la nuova via di fuga fosse non solo prioritaria, ma anche necessaria per la città" conclude Fanelli.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 15 decessi correlati al Covid-19.
Quattro le vittime registrate in provincia di Macerata: un 81enne di Visso e un 87enne di Esanatoglia sono deceduti all'ospedale di Camerino, mentre un 72enne di Montecassiano e una 82enne di Montecosaro sono spirati al Covid-hospital.
Nel territorio anconetano sono state quattro le vittime: un 69enne di Filottrano e un 82enne di Castelplanio si sono spenti al nosocomio di Jesi, mentre una 37enne di Falconara e una 91enne del capoluogo hanno perso la vita rispettivamente a Torrette e all'Inrca
Sei i decessi registrati all'ospedale di Pesaro, le vittime sono: un 83enne di Pergola, un 87enne, un 76enne, una 86enne e una 82enne tutti originari di Fano e infine un 85enne di Cagli. Inoltre un 86enne di Sant'Ippolito è spirato all'ospedale di Fossombrone
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1825 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (775), mentre sono 309 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Tutto pronto per la riapertura di corso Vittorio Emanuele, il corso principale nel centro storico di Camerino. Una giornata chiave quella di oggi con l’ultimo sopralluogo, in quella che è ancora zona rossa, da parte del Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, insieme al sindaco Sandro Sborgia.
Lavori di messa in sicurezza che hanno visto le ditte impegnate anche di domenica e con la neve nelle ultime settimane, proprio nella volontà di non rimandare più un momento tanto atteso nella città ducale, come quello rappresentato dalla riapertura del corso che è così la prima via d’accesso a tornare fruibile nel centro storico, nonché quella principale.
Proprio ai suoi lati ci sono, infatti, la sede del Comune di Camerino, il teatro Filippo Marchetti e altri palazzi storici che necessitano di importanti interventi di ricostruzione.
“Terminiamo oggi le messe in sicurezza in una parte importante del centro storico che così torna fruibile e potremo riaprire, riappropriandoci di un’altra parte della città e strappando alla zona rossa ancora altri importanti metri – ha detto il sindaco Sandro Sborgia – Purtroppo mancava ancora la maggior parte delle messe in sicurezza da completare fino a un anno e mezzo fa, ora siamo oltre il 90 per cento e sono fondamentali per intervenire, altrimenti sarebbe impossibile entrarvi e garantire la tutela delle persone, anche quelle che lavoreranno per la ricostruzione".
"La riapertura del corso rappresenta un momento fondamentale. È un simbolo per tutta la cittadinanza e un forte messaggio di speranza. A riprova di questo, per le feste di Natale appena passate abbiamo voluto riportare le luminarie anche in quella parte della città che per noi non è né va dimenticata – continua Sborgia - La presenza del commissario Legnini, che ha tenuto a battesimo quella che è la prima passeggiata in centro, è stata altrettanto fondamentale per discutere tutta un’altra serie di operazioni di ricostruzioni che saranno possibili grazie alla riapertura del corso”.