Camerino
Affitti in nero, scoperti redditi non dichiarati per oltre 111mila euro: operazione della Finanza a Camerino
Una vasta operazione della Guardia di Finanza della Tenenza di Camerino ha portato alla luce un articolato sistema di locazioni in nero e comodati d'uso gratuito fittizi, con la conseguente contestazione di 111.504 euro di redditi fondiari non dichiarati. L’attività ispettiva è stata avviata dopo l’analisi delle banche dati in uso al Corpo, dalle quali è emersa la posizione di un proprietario di numerosi immobili che aveva registrato diversi contratti di comodato gratuito. Una situazione fin da subito ritenuta sospetta dai finanzieri, poiché tra i comodatari - quasi tutti cittadini stranieri - e il proprietario non risultava alcun legame di parentela o altre circostanze tali da giustificare l'utilizzo gratuito delle abitazioni. Secondo gli investigatori, l’operazione appariva "irragionevole, antieconomica, irreale e immotivata", inducendo i militari ad approfondire il caso. Gli elementi raccolti, definiti "gravi, precisi e concordanti", hanno permesso di stabilire che i comodati erano in realtà locazioni simulate, utilizzate per occultare i redditi provenienti dagli affitti. Le verifiche hanno inoltre interessato altri immobili formalmente coperti da contratti di locazione regolari: anche in questi casi è emerso che i documenti erano stati registrati solo in un secondo momento, e per un periodo inferiore rispetto alla reale occupazione degli immobili. Attraverso la ricostruzione analitica e l'applicazione della presunzione prevista dall'articolo 41-ter del D.P.R. 600/1973 - che considera esistente un rapporto di locazione anche nei quattro anni precedenti in caso di omessa registrazione - i finanzieri hanno determinato l’ammontare dei redditi non dichiarati, assumendo come base il 10% del valore catastale dei fabbricati. Dalle verifiche è emerso inoltre che il proprietario aveva omesso di presentare la dichiarazione dei redditi in alcune annualità e, in altre, aveva presentato una dichiarazione infedele, riportando esclusivamente i compensi da lavoro dipendente e omettendo quelli derivanti dalle locazioni. L’operazione si inserisce nell’ambito del più ampio piano di controlli disposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Macerata, volto a contrastare sistematicamente le locazioni in nero e i cosiddetti "comodati simulati", fenomeni che danneggiano l’erario e alterano il mercato immobiliare regolare.
Unicam celebra il talento femminile: le docenti Mantovani e Censi premiate a Macerata
Anche le due docenti Unicam Maria Paola Mantovani e Roberta Censi sono tra le 36 donne che hanno ricevuto il Premio Personalità nel mondo del lavoro, organizzato dalla consigliera di parità della Provincia di Macerata Deborah Pantana e assegnato nei giorni scorsi nel corso di una cerimonia tenutasi presso il teatro della Filarmonica di Macerata. La professoressa Maria Paola Mantovani, docente della Scuola di Giurisprudenza e delegata del Rettore alla Parità di genere e la professoressa Roberta Censi, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, specializzata nel design e nella sintesi di nuovi biomateriali per applicazioni farmaceutiche e biomediche, sono state premiate per essersi distinte per impegno, professionalità e contributi significativi nel mondo del lavoro e nella comunità. L’assegnazione del premio rappresenta un riconoscimento importante non solo per il valore individuale delle due docenti, ma anche per l'impegno dell’Università di Camerino nel valorizzare l'eccellenza femminile, promuovere la parità di genere e sostenere percorsi di carriera di alto profilo in ambito giuridico, farmaceutico e scientifico. "Siamo davvero molto soddisfatti – ha affermato il rettore Unicam Graziano Leoni – per questo riconoscimento. Le professoresse Maria Paola Mantovani e Roberta Censi rappresentano non solo una eccellenza accademica e professionale, ma anche il profondo impegno dell’Università nella promozione dell’uguaglianza di genere, dell’innovazione e della ricerca a beneficio della comunità. I premi ricevuti sono motivo di orgoglio per tutta la nostra comunità universitaria e confermano che l’investimento su donne e talenti è la strada maestra per costruire un futuro più equo, inclusivo e sostenibile".
Giro d’Italia 2026 presentato ufficialmente con tappa nelle Marche: Pellizzari partecipa?
È stato ufficialmente presentato il percorso del Giro d’Italia 2026, un’edizione che promette spettacolo, grande impatto internazionale e un forte legame con i territori. La corsa rosa partirà l’8 maggio dalla Bulgaria e attraverserà l’intera Penisola fino al gran finale di Roma, ma per le Marche l’attenzione è tutta concentrata sulla tappa con arrivo a Fermo, che rappresenterà l’unica frazione marchigiana di questa edizione. Un appuntamento attesissimo dai tifosi e dagli appassionati locali, che potrebbe diventare anche il palcoscenico ideale per Giulio Pellizzari, giovane talento di Camerino, ormai stabilmente tra i protagonisti del ciclismo internazionale. Proprio Pellizzari è uno dei nomi più caldi in vista del Giro 2026. La stagione appena conclusa ha segnato per lui una vera e propria consacrazione, con due sesti posti nelle classifiche generali di Giro d’Italia e Vuelta a España e soprattutto con la prima vittoria da professionista ottenuta nella corsa spagnola. Risultati che lo hanno proiettato definitivamente tra i corridori più promettenti del panorama mondiale. In questi giorni il marchigiano sta vivendo la fase di transizione tra riposo e preparazione, dopo una vacanza negli Stati Uniti e alcune sessioni di lavoro specifico con la squadra, in attesa del primo ritiro pre-stagionale. È proprio lì che verranno definiti i programmi ufficiali, ma il sogno di tornare al Giro d’Italia è già stato espresso chiaramente: Pellizzari ha chiesto alla squadra di poter essere al via della corsa rosa e la decisione finale arriverà a dicembre. Nel suo percorso di crescita è stato fondamentale anche il rapporto con Primoz Roglic, con il quale ha condiviso corse, allenamenti ed esperienze di altissimo livello. Pellizzari ha raccontato di aver imparato moltissimo dal campione sloveno, sia dal punto di vista tecnico che umano, sottolineando quanto sia stato speciale vincere alla Vuelta sapendo di correre al fianco di un corridore che ha alzato le braccia al cielo quasi cento volte in carriera. Uno stimolo continuo a migliorarsi, lo stesso che ora troverà anche nella convivenza con Remco Evenepoel, arrivato alla Red Bull Bora Hansgrohe. Per Pellizzari si tratta di un’opportunità straordinaria per crescere accanto a due dei migliori ciclisti al mondo, in un ambiente ad altissima competitività. Tornando al Giro d’Italia 2026. Il percorso totale sarà di 3.459 chilometri con circa 50 mila metri di dislivello, una sola cronometro individuale di 40,2 chilometri, otto tappe di pianura, sette di media montagna e cinque di alta montagna con sette arrivi in salita. La Cima Coppi sarà il Passo Giau, mentre non mancherà lo sconfinamento in Svizzera con una tappa interamente in territorio elvetico. Dopo le tre frazioni in Bulgaria, la corsa risalirà l’Italia da sud verso nord toccando Calabria, Campania, Marche, Toscana, Valle d’Aosta e Friuli, prima di tornare a Roma per l’ultimo atto. Proprio nelle Marche il Giro vivrà uno dei momenti più attesi dal pubblico locale, con l’arrivo a Fermo, tappa caratterizzata da continui strappi e muri che spesso hanno regalato azioni spettacolari e sorprese. Per i tifosi marchigiani l’auspicio è di poter vedere Giulio Pellizzari protagonista sulle strade di casa, magari già in lotta con i grandi nomi del ciclismo mondiale. La sua possibile partecipazione resta per ora un punto interrogativo, ma l’idea di un talento di Camerino al via del Giro 2026, con una tappa marchigiana in programma, accende inevitabilmente entusiasmo e aspettative.
Unicam porta la scienza fuori dalle aule: grande successo per 'Scienza in Festa' tra convegni, libri, passeggiate e spettacoli
Grande successo per l’edizione 2025 di “Scienza in Festa – Winter Edition”, l’appuntamento promosso dall’Università di Camerino nell’ambito del progetto di public engagement denominato “ViceVersa”. Due giornate, venerdì 28 e sabato 29 novembre, dedicate alla scienza raccontata in modo coinvolgente, accessibile e multidisciplinare, tra incontri, passeggiate scientifiche, spettacoli, libri e aperitivi tematici.Un vero festival diffuso che unisce Camerino e Matelica, pensato per avvicinare cittadini, studenti e curiosi al mondo della ricerca, dell’innovazione e del public engagement.La prima giornata si è aperta a Camerino con il convegno sul tema “Oltre i confini dell’aula: il ruolo dell’Università nel dialogo con la società”, dedicato ad approfondire il ruolo strategico del public engagement nel sistema universitario contemporaneo, offrendo un confronto di alto profilo tra studiosi, professionisti e rappresentanti delle istituzioni che da anni si occupano di terza missione e impatto sociale. L’iniziativa, patrocinata da APENET-Associazione “Rete italiana degli Atenei ed Enti di Ricerca per il Public Engagement”, si è aperta con i saluti del rettore Graziano Leoni e l’introduzione del professor Claudio Pettinari; sono poi intervenuti il presidente di APENET Pier Andrea Serra, il rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra, il già rettore dell’Università Politecnica delle Marche Sauro Longhi, il presidente di Observa Science in Society Giuseppe Pellegrini, la prorettrice vicaria dell’Università Roma Tre Anna Lisa Tota, il presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro – ETS Rossano Bartoli, la presidente della Croce Rossa Italiana – Comitato Marche Rosaria Del Balzo Ruiti, il presidente di COOSS Marche Diego Mancinelli.“Il public engagement – ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni – è parte integrante della missione del nostro Ateneo e un tratto distintivo della nostra identità. Aprire le porte dell’Università alla società, condividere conoscenza, costruire alleanze con il territorio significa contribuire in modo concreto alla crescita culturale e civile delle comunità. Questo convegno nasce proprio con l’obiettivo di rafforzare la nostra capacità di dialogo e di collaborazione con il mondo esterno, nella convinzione che l’università possa e debba essere un attore sociale attivo e responsabile”.Nel pomeriggio poi è stata la volta della presentazione del libro “Vertigine” di Beatrice Mautino, una delle più autorevoli divulgatrici scientifiche italiane. Un racconto lucido e avvincente che esplora il confine tra percezione, scienza e meraviglia, in cui l’autrice ha accompagnato il pubblico presente in sala in un viaggio nelle storie di chi si affida alla scienza e di chi impara a farlo. La seconda giornata si è invece concentrata interamente a Matelica. “Algoritmi di guerra e grammatiche di pace: la scienza e i media nell’era dell’IA” è stato il tema del convegno promosso nella mattinata di sabato 29 novembre in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti delle Marche e Ucsi Marche, una giornata formativa dedicata in particolar modo ai professionisti dell’informazione, ma aperta anche al pubblico.Il convegno è stato aperto dai saluti del rettore Unicam Graziano Leoni e del presidente dell’Ordine dei Giornalisti Marche Franco Elisei. Sono poi intervenuti in qualità di relatori il fisico e divulgatore scientifico Valerio Rossi Albertini, che attraverso esperimenti mostrati al pubblico presente ha spiegato che cos’è l’intelligenza artificiale, quali sono le potenzialità ed anche i pericoli, il colonnello Paolo Zedda, esperto in missione operative internazionali che ha illustrato il ruolo dell’intelligenza artificiale nei conflitti armati, il dottor Matteo Angelinelli, esperto di IA del Cineca che ha illustrato il supercomputer Leonardo, ed il prof. Claudio Pettinari, docente Unicam e divulgatore scientificoIntenso il pomeriggio con diversi appuntamenti: si è iniziato con “Matelica Scientifica… segreta”, una passeggiata scientifica dai Giardini Libero Bigiaretti fino al centro storico accompagnati dai ricercatori Unicam all’insegna di storia, bellezza, botanica, memoria, tempo e tecnologia.Ci si è spostati poi al Teatro Piermarini dove è andato in scena lo spettacolare “Chemistry Show” con Alessandro Gnucci dell’Associazione Next e Corrado Di Nicola della sezione di Chimica di Unicam, tra esperimenti sorprendenti, fumi colorati e reazioni mozzafiato, che hanno divertito e coinvolto il numeroso pubblico in plateaLa giornata si è conclusa nel Foyer del Teatro con l’aperitivo scientifico che ha visto protagonisti il professor Gianni Sagratini, direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam, e il sindaco di Matelica Denis Cingolani, che hanno raccontato la scienza e la cultura enologica del territorio attraverso un calice di vino.“Sono davvero molto soddisfatto – ha sottolineato il Rettore Unicam Graziano Leoni – per il successo ottenuto ancora una volta dall’edizione invernale “Scienza In Festa”. Ringrazio l’Amministrazione Comunale di Matelica per la collaborazione, così come ringrazio il professor Claudio Pettinari, responsabile del progetto. Ancora una volta l’Università di Camerino ha scelto di uscire dalle proprie aule e dai propri laboratori per andare incontro alle persone e parlare con loro di scienza in maniera coinvolgente ed anche divertente”.
Nuova Farmacia "La Camerte": un segnale di rinascita per Camerino (FOTO e VIDEO)
L’inaugurazione della nuova Farmacia La Camerte, passata alla gestione della famiglia Cagnini, rappresenta per Camerino un momento carico di significato. Un segnale concreto di ripartenza e rinnovamento per un territorio che continua a ricostruire la propria identità dopo anni difficili. La comunità ha risposto con grande partecipazione, riempiendo gli spazi della struttura completamente ammodernata. L’evento si è aperto con gli interventi del Monsignor Francesco Massara, Arcivescovo di Camerino-San Severino Marche e Fabriano-Matelica, del professor Gianni Sagratini, Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco dell’Università di Camerino, del sindaco Roberto Lucarelli e della dottoressa Anna Maria Schimizzi, primario del reparto di medicina interna dell’ospedale di Camerino. Dopo il taglio del nastro e la benedizione del Vescovo, tutti i presenti hanno potuto visitare la nuova struttura, accolti dal direttore Naser Al Ahmad, dalle farmaciste Simona Serfaustini e Francesca Bartoli e dalla commessa Barbara Mogliani. La cerimonia è stata moderata da Daniela Gurini. Il sindaco Roberto Lucarelli ha espresso un ringraziamento sentito alla famiglia Cagnini: ha ricordato la lunga storia della farmacia sul territorio e sottolineato l’importanza di questa riapertura, non solo come servizio essenziale ma come punto di riferimento affettivo per tutta la comunità. Ha rivolto parole di stima anche al direttore Naser, “da giovane studente dietro al bancone del bar centrale” fino a oggi, guida di una realtà centrale per Camerino. Il Vescovo Massara ha definito la riapertura «un grande cerotto sulle ferite della comunità», mentre il professor Sagrantini ha ribadito il ruolo della farmacia come presidio territoriale, luogo non solo di distribuzione del farmaco ma anche di erogazione di servizi fondamentali. La dottoressa Schimizzi ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra ospedali e strutture come questa, unite da un obiettivo comune: “dare salute”. Con tono emozionato e sincero, Fabio Cagnini ha ringraziato la moglie per il sostegno, spiegando come questa nuova apertura rappresenti per la famiglia un dono alla città: “Quello che non si riesce a fare vogliamo farlo”. Una visione condivisa anche da sua moglie, l’ingegner Francesca Gubbiotti, che ha progettato gli spazi pensando alle esigenze dei cittadini, offrendo una farmacia moderna, accogliente e con un’area dedicata alla donna, esempio concreto di un approccio più attento e umano: "Abbiamo pensato ad una coccola per chiunque". Il direttore Naser Al Ahmad, arrivato a Camerino come studente palestinese nel 1986 e oggi profondamente legato al territorio, ha raccontato la scelta del nome La Camerte come un gesto d’amore verso la città. Ha presentato i nuovi spazi e i servizi tecnologici integrati, dai sistemi ECG agli holter pressorio e cardiaco, dagli esami ematici al profilo glicemico, insieme ad altre prestazioni offerte da professionisti che collaboreranno con la farmacia. Presente anche la consigliera di parità Deborah Pantana, che ha sottolineato l’importanza del presidio sanitario nelle aree interne: “Un segnale fondamentale per il territorio, soprattutto grazie all’innovazione portata da una titolare donna. Qui c’è uno slogan che voglio mettere in evidenza: ci prendiamo cura di te. È un obiettivo alto e importante. Mi piace molto l’attenzione dedicata alle donne, con un angolo tutto per loro. Come consigliera di parità non potevo mancare per valorizzare il lavoro di un’imprenditrice che è stata anche premiata come personalità femminile del mondo del lavoro quest’anno”. La nuova Farmacia La Camerte nasce così come simbolo di identità, resilienza e innovazione, un punto fermo che guarda al futuro con fiducia, radicato in un territorio che continua a voler rinascere.
Natale 2025 a Camerino: si vola con la mongolfiera e si celebra il torrone gigante
Il Comune di Camerino, in collaborazione con la Proloco e con la partecipazione di un’ampia rete di associazioni, scuole e realtà del territorio, presenta il calendario degli eventi del Natale 2025, un progetto realizzato con il contributo della Regione Marche / Let's Marche e un percorso che accompagnerà la città dal 29 novembre al 6 gennaio con tantissimi appuntamenti dedicati alla cultura, allo spettacolo, alla socialità e alle tradizioni che da sempre caratterizzano il periodo più atteso dell’anno. “Abbiamo messo a punto un calendario di iniziative davvero ampio, pensato per accompagnare la città durante tutto il periodo natalizio: spettacoli, attività creative, momenti dedicati ai bambini e tante occasioni di incontro. È un risultato che nasce dalla collaborazione con le molte realtà locali, che ringrazio per l’energia e la cura con cui contribuiscono ogni anno – evidenzia il sindaco Roberto Lucarelli – Invito tutti i cittadini a partecipare e a vivere insieme questo tempo di festa”. L’inizio ufficiale delle festività sarà affidato alla “prima” della stagione teatrale 2025-2026, in programma il 29 novembre (ore 21.15) all’Auditorium Benedetto XIII con lo spettacolo “Non si fa così” interpretato da Lucrezia Lante Della Rovere e Arcangelo Iannace. Un avvio di alto profilo che conferma Camerino come punto di riferimento culturale del territorio. Il clima di festa proseguirà subito dopo, il 2 dicembre (ore 22.30), con una delle serate più attese dagli studenti universitari: “XMAS HYPE – The University Winter Party”, al Sottocorte Village. Una notte di musica e divertimento che sottolinea ancora una volta il forte legame tra la città e la sua comunità universitaria. Il cuore del Natale pulserà ancora più forte l’8 dicembre, quando dalle ore 16.30 al Sottocorte Village si terrà la tradizionale accensione delle luminarie dal titolo “Accendiamo la magia”, accompagnata dalle attività per bambini con le Fiabe da Cantare, le esibizioni delle scuole primarie “Salvo D’Acquisto” e “Ugo Betti” e dai mercatini di Natale realizzati dalle Scuole dell’infanzia “Daniele Ortolani” e “L’Aquilone”. Un momento sempre molto partecipato, che rappresenta l’avvio ufficiale dell’atmosfera natalizia in città. Tra gli appuntamenti più attesi dalle famiglie torna, il 13 dicembre (ore 17), “Incanto di Natale” il suggestivo Villaggio di Babbo Natale, con animazione, magia e la possibilità per i più piccoli di consegnare di persona le loro letterine. Il fine settimana vedrà protagonista il 14 dicembre (ore 16.30), inoltre, il tradizionale Concerto di Natale della Cappella Musicale del Duomo, del Coro universitario e del Coro di voci bianche “Maurizio Cavallaro”. Un’intera giornata dedicata alla condivisione e alla musica, nel segno delle tradizioni più autentiche. Un evento decisamente particolare e molto amato è atteso invece per il 20 dicembre, quando dalle 16.30 in poi al Vallicenter sarà possibile salire sulla mongolfiera e osservare Camerino dall’alto in un’esperienza spettacolare e unica nel suo genere. Le festività proseguiranno poi con il classico appuntamento del 26 dicembre alle ore 18, data in cui l’Auditorium Benedetto XIII ospiterà il Concerto di Natale della Banda-Orchestra “Città di Camerino”. Nell’occasione ci sarà anche la premiazione del vincitore del 3° Bando di concorso di idee finalizzato alla presentazione di proposte e progetti tesi a rivitalizzare la situazione socio economica del territorio. A concludere il lungo calendario di iniziative sarà, come da tradizione, la Festa del Torrone del 6 gennaio (ore 16) al Sottocorte Village, giunta alla sua ventiquattresima edizione. La misurazione e il taglio del celebre torrone di Casa Francucci, insieme alla musica, all’animazione e alla partecipazione speciale di Barbara Capponi, offriranno alla città un altro momento atteso e ricco di sorprese. . Oltre a questi eventi, Il programma si completa con un ricco insieme di appuntamenti che accompagneranno Camerino per oltre un mese: dall’arte e dalla cultura del Museo Diocesano Giacomo Boccanera, aperto gratuitamente al pubblico, alla mostra dei Presepi nella Chiesa di San Venanzetto; dalle numerose Tombole al quartiere delle Associazioni, che animeranno le festività, alle attività del Centro per le Famiglie e agli incontri dedicati ai più giovani con Giochi di ruolo e da tavola, organizzati a “Uno Spazio per Crescere”. Un calendario diffuso che unisce tradizione, partecipazione e momenti di comunità.
Unicam esce dai laboratori per la winter edition de La Scienza in Festa: "Basta con le torri d'avorio" (VIDEO e FOTO)
Venerdì 28 novembre l'Università di Camerino ha aperto le porte al pubblico con "Oltre i confini dell'aula: il ruolo dell'Università nel dialogo con la società", un incontro focalizzato sulla divulgazione delle iniziative promosse dall'Ateneo nell'ambito del public engagement. L'appuntamento ha dato ufficialmente il via a quella che è la nuova winter edition di "La Scienza in festa", un festival del sapere scientifico pensato per promuovere una maggior consapevolezza dell'importanza della ricerca anche tra coloro che non appartengono all'ambiente accademico. "Questa versione invernale di "Scienza in festa" è la continuazione di un percorso che abbiamo iniziato da tempo con l'Università di Camerino: un percorso attraverso il quale vogliamo dimostrare quanto il public engagement sia fondamentale nel ruolo che le università rivestono all'interno delle dinamiche territoriali" ha affermato il professor Claudio Perfetti, coordinatore del progetto "Viceversa" di Unicam. Il professor Graziano Leoni, rettore dell'Università di Camerino, ha introdotto il tema del Public Engagement parlando della dimensione universitaria non soltanto come luogo di ricerca, ma anche come snodo di legami che si rendono protagonisti attivi nello sviluppo della comunità: "Un'università che non sa uscire dalle aule e dai laboratori non può definirsi tale. Gli atenei hanno la responsabilità sociale di riversare sul territorio e sui cittadini le scoperte, gli studi, le attività formative. Non ha più senso parlare di un'università arroccata: il mito della torre d'avorio è ormai anacronistico". Un'università, dunque, che riabbraccia il significato etimologico del termine, ossia quello di una corporazione di persone, una comunità il cui fattore di coesione, l'unico e insindacabile, è il sapere come bene superiore. "L'universitas - ha dichiarato Pier Andrea Serra, presidente dell'associazione APEnet e prorettore per la Terza Missione dell'Università di Sassari - deve essere un ente che fa della ricerca, della didattica e del trasferimento delle conoscenze un bene territoriale, capace di andare incontro alle esigenze delle comunità e delle società. Un luogo dove c'è un'università è allo stesso tempo un luogo che ha più prospettive e più supporto, anche e soprattutto in condizioni di difficoltà, come nel caso di Camerino. Senza l'università, probabilmente, alcuni territori avrebbero meno speranze di crescita e di ripresa". Territori, quindi, che vengono resi sempre più partecipi delle ricerche e dei progressi raggiunti all'interno delle aule. Alla base del public engagement stanno la volontà di coinvolgere attivamente la popolazione extra accademica e la divulgazione di nozioni che rischiano di rimanere completamente estranee a chi non possiede i mezzi per decifrarle. L'iniziativa proseguirà nella giornata di sabato 29 novembre, a Matelica, con diversi appuntamenti divulgativi, dall'incontro "Algoritmi di guerra e grammatiche di pace: la scienza e i media nell'era dell'IA", alla "passeggiata scientifica" per le vie del centro storico arricchita da fondamenti di Botanica, Storia, Sociologia e Tecnologia, fino allo spettacolo di chimica e all' "aperitivo scientifico" che avrà come protagonista il Verdicchio di Matelica.
Camerino, "Un inverno senza gabbie”: il rifugio Lndc lancia l'appello per le adozioni responsabili contro il freddo
LNDC Animal Protection lancia “Un inverno senza gabbie”, la campagna per incentivare le adozioni responsabili durante i mesi più freddi dell’anno. Un vero e proprio appello alla cittadinanza per adottare un cane recandosi presso il rifugio Lndc a Camerino, località Colle Altino, che fa parte delle 69 sedi sotto l’egida dell’associazione presenti su tutto il territorio nazionale. Aprire la porta della propria casa, ma soprattutto quella del proprio cuore, è un atto di amore e responsabilità che accompagna un cane per tutta la vita. Soprattutto con l’arrivo dell’inverno adottare un cane significa proteggerlo dal freddo, salvarlo dal buio e dalla solitudine di un box per regalargli il calore di una casa e l’abbraccio di una famiglia. Con l’arrivo del gelo, infatti, il contrasto tra la vita in un box e quella in una casa accogliente si fa ancora più evidente. La Campagna “Un inverno senza gabbie” lanciata da Lndc Animal Protection nasce proprio per ricordare che l’adozione non è soltanto un gesto di generosità, ma un atto di amore e responsabilità che cambia radicalmente la vita di un cane e arricchisce quella della famiglia che lo accoglie. Aprire la porta di casa a un cane non vuol dire solo offrirgli riparo, ma restituirgli la gioia infinita di vivere il calore di una famiglia e donargli dignità e speranza. Aprire la porta del proprio cuore, invece, significa scegliere di amarlo e accudirlo per sempre, perché adottare è una scelta che dura tutta la vita. Un cane non è un impegno temporaneo: è un compagno fedele che ripagherà ogni gesto d’amore con la sua dedizione incondizionata. “Ognuno di noi può diventare l’angelo custode di un cane che aspetta solo di essere accolto. Ogni adozione è un inverno in meno da trascorrere dietro in un box e un passo verso una vita piena di amore e dignità. Aprire la porta di casa significa aprire il cuore, ed è la scelta più speciale che si possa fare”, dichiara Piera Rosati, presidente di Lndc Animal Protection. La campagna “Un inverno senza gabbie” intende sensibilizzare i cittadini sull’importanza dell’adozione responsabile: una scelta consapevole che non solo salva la vita di un animale, ma rafforza il senso di comunità e di civiltà. La sede locale di Lndc Animal Protection rappresenta un punto di riferimento costante per chi desidera adottare in modo consapevole. Per conoscere i cani adottabili e ricevere informazioni, è possibile rivolgersi direttamente alla sezione locale scrivendo a rifugiocollealtino@gmail.com o chiamando il numero 320 199 48 07. Per visitare il rifugio è importante prima scrivere o chiamare per prendere un appuntamento.
Violenza di genere: l'Università di Camerino apre un "posto sicuro" contro le discriminazioni e parla di maschilità
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, l’Università di Camerino rinnova il proprio impegno a favore della cultura del rispetto, della parità e della prevenzione di ogni forma di discriminazione. Il prorettorato a persona, benessere e opportunità, la delega alla Parità di genere e il Comitato Unico di Garanzia (CUG) hanno promosso due iniziative che mettono al centro il dialogo, la consapevolezza e la costituzione di comunità universitarie più inclusive. Il primo appuntamento si è tenuto lunedì 25 novembre, alle ore 11, presso l’edificio ex Convento delle Carmelitane in via Viviano Venanzi 16: è stato inaugurato lo sportello di ascolto dedicato alle persone LGBTQIA+, rivolto a chi sia vittima di discriminazioni o violenze legate all’orientamento sessuale o all’identità di genere. Il servizio nasce grazie alla collaborazione tra Unicam e Rainbow Hub, con il contributo di UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e COOSS. Lo sportello offrirà uno spazio sicuro di accoglienza, supporto e orientamento, integrando le azioni già messe in campo dall’Ateneo per promuovere benessere, pari diritti e inclusione sociale. Il percorso è proseguito nella giornata di oggi 27 novembre 2025, con l’incontro-laboratorio “Cosa vuol dire fare l’uomo?”, che si è tenuto presso la Sala Convegni della Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” nel Campus universitario di Camerino, realizzato in collaborazione con l’associazione Mica Macho per discutere di maschilità e prevenzione della violenza. L’iniziativa, rivolta alla comunità studentesca e al personale Unicam, ha visto la partecipazione di Giacomo Zani dell’associazione Mica Macho, realtà nazionale impegnata nel ripensare criticamente i modelli di maschilità e nel sensibilizzare sul ruolo degli uomini nella prevenzione della violenza di genere. Hanno aperto l’incontro i saluti istituzionali del rettore, Graziano Leoni e della delegata del rettore alla parità di genere Maria Paola Mantovani. Le iniziative si inseriscono nel più ampio quadro delle politiche di benessere e pari opportunità che Unicam porta avanti in linea con la propria missione istituzionale e con le priorità europee in tema di diritti umani, inclusione e uguaglianza di genere. L’Ateneo conferma così la volontà di dotarsi di strumenti concreti di ascolto, prevenzione e supporto, valorizzando alleanze con il territorio e reti nazionali.
Camerino, super colpo in attacco: torna il bomber Mauro Iori
Il Camerino piazza un colpo da novanta per il proprio reparto offensivo. La società ducale è lieta di annunciare l’arrivo di Mauro Iori, che dopo la risoluzione consensuale del contratto con il Tolentino ha scelto di ripartire proprio da Camerino, nel girone B di Promozione. Attaccante esperto e prolifico, Iori ha maturato negli anni un percorso importante tra Promozione ed Eccellenza, categorie nelle quali si è sempre distinto per l’elevato numero di reti messe a segno. Cresciuto nel settore giovanile del Tolentino, ha esordito in prima squadra con i cremisi prima di iniziare un cammino ricco di tappe significative. Proprio a Camerino ha vissuto due stagioni fondamentali, nel biennio 2017/18 e 2018/19. Successivamente Iori ha indossato le maglie di Potenza Picena, Atletico Ascoli, Sangiustese, Jesina e Matelica, con cui ha conquistato un prestigioso campionato di Promozione realizzando ben 22 reti, per poi fare ritorno al Tolentino. Queste le sue prime parole in biancorosso: "Sono molto contento di tornare a Camerino dopo tanti anni. È una società solida ed ambiziosa, alla quale sono profondamente legato. Gli obiettivi sono chiari e non vedo l'ora di scendere in campo per dare il mio contributo nel raggiungerli. Ringrazio la società e tutto lo staff per la fiducia". Il suo arrivo rappresenta un innesto di assoluto valore per il Camerino, che sotto la guida del presidente Ivano Falzetti sta vivendo una stagione di grande livello: da neopromossa, la squadra si trova attualmente in zona playoff. L’arrivo di Iori aggiunge ora qualità, esperienza e soprattutto gol alle ambizioni ducali. Iori potrebbe già fare il suo debutto sabato, nel big match casalingo contro l'Azzurra Colli, terza forza del girone.
"Violenza sulle donne in aumento nel Maceratese: più 211 casi in un anno". L'Ast in campo per la prevenzione
L’Ast di Macerata ha ricordato stamattina la giornata internazionale contro la violenza sulle donne con un’iniziativa in ospedale a Civitanova e il convegno promosso dal Consultorio montano in collaborazione con il Comune di Camerino e rivolto alle ultime classi dell’Istituto di Istruzione Superiore Varano-Antinori. “L’Ast di Macerata attraverso le attività di cura e di prevenzione realizzate dai distretti e dai Dipartimenti territoriali è aperta alle richieste della popolazione, in modo particolare alle esigenze dei giovani – ha esordito il neo direttore Socio Sanitario Massimiliano Cannas. Questo incontro nelle scuole vuole sensibilizzare le giovani generazioni perché ognuno di noi può segnalare episodi di violenza e riconoscere i segnali inespressi per prevenire un fenomeno che secondo i dati Istat è in aumento”. “Ringraziamo l’Ast e il Consultorio di Camerino per averci donato simbolicamente una panchina rossa. La panchina rappresenta il luogo della riflessione, della meditazione che ci fa a comprendere l’importanza di essere solidali con gli altri, soprattutto attraverso l’ascolto, e di quanto sia fondamentale fare rete attraverso la scuola, la famiglia, il consultorio, l’ospedale, le forze dell’ordine per prevenire ogni forma di violenza. – ha esordito il preside professor Francesco Rosati davanti ad un’Aula magna gremita di studenti in ascolto. Tra i relatori la coordinatrice ostetrica Maria Teresa Gervasio che ha illustrato il ruolo del Consultorio insieme alle dottoresse Floriana Menga, psicologa, e Vanessa Stefani, sociologa che lavorano all’interno dello Spazio Giovani del Consultorio di Camerino, la dottoressa Maria Sellitti sociologa del Dipartimento di Prevenzione e la dottoressa Marta Tassetti, ginecologa dell’ospedale maceratese, mentre in rappresentanza del Comune di Camerino era presente l’assessora Erika Cervelli. La dottoressa Giorgia Scaloni della Direzione Medica di Macerata ha spiegato l’esistenza del Codice Rosa all’interno dell’Azienda sanitaria maceratese in vigore dal 2017. “Nell’ultimo anno sono stati 340 i casi segnalati nell’Ast rispetto ai 129 casi del 2024, si assiste ad un fenomeno in aumento”- ha spiegato la Scaloni.L’intervento della dottoressa Anna Moffa, dirigente della Squadra mobile della questura di Macerata ha illustrato agli studenti il codice rosso e i reati ivi contemplati, ma anche gli strumenti per denunciare episodi di violenza dall’ammonimento del questore alla denuncia vera e propria, segnalando anche il ruolo importante di sostegno svolto dai Centri anti violenza. Esiste poi l’App YouPol per segnalare, anche in forma anonima, episodi di bullismo, spaccio di sostanze stupefacenti e anche fenomeni di violenza, dove si possono anche caricare video e foto perché c’è un collegamento diretto con la Centrale Operativa. L’ospedale di Civitanova ha celebrato, invece, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne allestendo all’interno dell’area ospedaliera la panchina rossa e collocandovi sopra poesie e pensieri di vari autori con immagini dedicate al tema, per dare voce alle donne e promuovere una cultura del rispetto, dell’ascolto e della non violenza.
La scienza torna protagonista: a Camerino e Matelica la winter edition di "Scienza in festa"
Torna con una nuova edizione “Scienza in Festa – Winter Edition”, l’appuntamento promosso dall’Università di Camerino nell’ambito del progetto ViceVersa. Due giornate, venerdì 28 e sabato 29 novembre, dedicate alla scienza raccontata in modo coinvolgente, accessibile e multidisciplinare, tra incontri, passeggiate scientifiche, spettacoli, libri e aperitivi tematici.Un vero festival diffuso che unisce Camerino e Matelica, pensato per avvicinare cittadini, studenti e curiosi al mondo della ricerca, dell’innovazione e del public engagement.La giornata di venerdì 28 novembre si apre alle 9.30 al ChIP con l’incontro “Oltre i confini dell’aula: il ruolo dell’Università nel dialogo con la società”. Dopo i saluti del Rettore Unicam Graziano Leoni, si alterneranno interventi di studiose, studiosi ed esperti provenienti dal panorama nazionale per approfondire temi chiave della terza missione, del public engagement, della valutazione dell’impatto sociale e del rapporto tra università e comunità. Alle 17.30, sempre a Camerino presso il ChIP, sarà la volta della presentazione del libro “Vertigine” di Beatrice Mautino, una delle più autorevoli divulgatrici scientifiche italiane. Un racconto lucido e avvincente che esplora il confine tra percezione, scienza e meraviglia, in cui l’autrice accompagnerà il pubblico in un viaggio nelle storie di chi si affida alla scienza e di chi impara a farlo. La seconda giornata, sabato 29 novembre, si concentra invece interamente a Matelica. Dalle 9.30 il Teatro Piermarini ospita l’incontro, organizzato da Unicam in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti delle Marche e con il sostegno di Ucsi Marche, “Algoritmi di guerra e grammatiche di pace: la scienza e i media nell’era dell’IA”, con la partecipazione del fisico e divulgatore Valerio Rossi Albertini.L’evento costituisce la giornata inaugurale del nuovo Corso di qualificazione professionale realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti delle Marche, ed è aperto al pubblico.Nel pomeriggio, prenderanno il via diversi appuntamenti: alle ore 15 “Matelica Scientifica… segreta”: una passeggiata scientifica tra centro storico e Giardini Libero Bigiaretti, accompagnati dai ricercatori UNICAM, alla scoperta di botanica, storia, sociologia e tecnologia. Ci si sposterà poi al Teatro Piermarini dove alle ore 18 andrà in scena lo spettacolare “Chemistry Show” con Alessandro Gnucci e Corrado Di Nicola, tra esperimenti sorprendenti, fumi colorati e reazioni mozzafiato. Per finire alle ore 19 nel Foyer del Teatro è in programma l’aperitivo scientifico con il prof. Gianni Sagratini Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam, e il Sindaco di Matelica Denis Cingolani, per raccontare la scienza e la cultura enologica del territorio attraverso un calice di vino.La Winter Edition di Scienza in Festa, realizzata con il sostegno del Comune di Matelica, conferma il forte impegno dell’Università di Camerino per un dialogo aperto e continuo con il territorio, le scuole, le famiglie e il mondo della cultura. Un’occasione per esplorare la scienza attraverso linguaggi nuovi e coinvolgenti, nel segno della partecipazione e della condivisione.“Il successo delle precedenti edizioni – ha sottolineato il Rettore Leoni – ha dimostrato quanto Scienza in Festa sia diventato un appuntamento atteso e riconosciuto dal nostro territorio. Migliaia di persone, tra studenti, famiglie, cittadini e visitatori, partecipano con entusiasmo alle attività, confermando quanto sia forte il desiderio di avvicinarsi alla scienza quando essa viene raccontata con passione, responsabilità e linguaggi accessibili. Con questa Winter Edition rinnoviamo il nostro impegno nella terza missione e nel public engagement: portare la ricerca fuori dai laboratori, nelle piazze, nei teatri, nei luoghi della comunità, significa valorizzare il ruolo sociale dell’università e costruire un dialogo autentico con chi ogni giorno vive i nostri territori”.Tutti gli eventi sono gratuiti e la partecipazione è aperta a tutti quanti interessati. Il programma completo con le informazioni e le prenotazioni è disponibile nel sito https://viceversa.unicam.it
Camerino celebra Santa Cecilia: una giornata di musica e convivialità
Una giornata intensa e partecipata per celebrare Santa Cecilia, patrona della musica, con un ricco programma che ha unito fede, cultura e convivialità. La mattinata si è aperta con la Santa Messa nella Basilica di San Venanzio, impreziosita dalla partecipazione della Banda Musicale "Città di Camerino" e della Cappella Musicale del Duomo – Coro Universitario di Camerino. Le due realtà musicali cittadine hanno accompagnato la liturgia con brani di grande suggestione, sottolineando il profondo legame tra Camerino e la propria tradizione musicale. A seguire, oltre cento tra musicisti e coristi, tra cui tanti giovani e giovanissimi, si sono ritrovati per il pranzo conviviale presso il ristorante Etoile. Presenti il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, l’assessore Silvia Piscini e il presidente del consiglio Comunale Cesare Pierdominici. Nei saluti ufficiali, il Sindaco Lucarelli ha voluto sottolineare il valore della giornata con queste parole: "Oggi la musica ha avuto la voce e la voce ha avuto la musica", esprimendo il senso profondo di un evento in cui la comunità si è ritrovata unita nel segno dell’armonia. Sono intervenuti anche i presidenti Donatella Fedeli (Cappella Musicale del Duomo – Coro Universitario) e Gilberto Spurio (Associazione Adesso Musica), evidenziando l’importanza di una tradizione che coinvolge e fa crescere le nuove generazioni. Presenti anche i maestri Vincenzo Correnti e Silvio Catalini, riferimenti fondamentali per la vita musicale e corale cittadina. Il pomeriggio si è poi spostato all’Accademia della Musica, dove il pubblico ha potuto assistere al "Concerto di Santa Cecilia" eseguito dall’ESQ – Essential Saxophone Quartet (Luca Mora, Gabriele Giampaoletti, Valter Arcangeli e Roberto Micarelli). Il quartetto ha proposto un bel repertorio ricco e variegato, spaziando da brani classici a composizioni contemporanee, mettendo in evidenza la versatilità e la potenza espressiva del sassofono in una performance che ha conquistato i presenti. La festa di Santa Cecilia si conferma così un appuntamento sentito e partecipato, capace di valorizzare il patrimonio musicale cittadino e di rafforzare il senso di appartenenza della comunità camerte. Una bellissima giornata per omaggiare la patrona della musica e tutti coloro che, con passione e talento, la tengono viva a Camerino.
Unicam oltre l'aula: convegno sul ruolo strategico del Public Engagement
"Oltre i confini dell’aula: il ruolo dell’Università nel dialogo con la società” è il tema centrale del convegno che l’Università di Camerino (Unicam) organizza per il prossimo 28 novembre presso la sala stampa del ChIP. La giornata è interamente dedicata ad approfondire il ruolo strategico del public engagement (Terza Missione) nel sistema universitario contemporaneo. L’iniziativa, patrocinata da Apenet – Associazione “Rete italiana degli Atenei ed Enti di Ricerca per il Public Engagement” – intende offrire un confronto di alto profilo tra studiosi, professionisti e rappresentanti delle istituzioni. I lavori si apriranno alle 9.30 con i saluti istituzionali del rettore Graziano Leoni, cui seguirà l’introduzione alla giornata. La prima sessione del convegno affronterà le prospettive future del public engagement e il suo valore all’interno delle politiche universitarie. Il presidente di Apenet, Pier Andrea Serra, proporrà una riflessione sul ruolo e sulle potenzialità dell’engagement nel dialogo tra Atenei e società, mentre il rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietra, presenterà l’esperienza del proprio Ateneo, soffermandosi sui modelli e sulle buone pratiche. Il tema della valutazione sarà poi al centro dell’intervento di Sauro Longhi, già Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, che offrirà un’analisi sulle metodologie più efficaci per misurare l’impatto delle attività. La sessione proseguirà con l’intervento di Anna Lisa Tota, prorettrice vicaria dell’Università Roma Tre, che discuterà il rapporto tra università, etica e responsabilità sociale. La seconda parte della giornata sarà dedicata a esperienze e testimonianze concrete: Giuseppe Pellegrini, presidente di Observa Science in Society, offrirà una panoramica sulle pratiche di public engagement nelle università italiane. Seguirà l’intervento di Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro – ETS, che illustrerà un caso di collaborazione di successo con il terzo settore. La riflessione sul rapporto tra università ed enti del territorio continuerà con l’esperienza della Croce Rossa Italiana – Comitato Marche, presentata dalla presidente Rosaria Del Balzo Ruiti, e con l’intervento di Diego Mancinelli, Presidente di COOSS Marche, che evidenzierà il contributo delle cooperative sociali. “Il public engagement – sottolinea il rettore Unicam Graziano Leoni – è parte integrante della missione del nostro Ateneo e un tratto distintivo della nostra identità. Aprire le porte dell’Università alla società, condividere conoscenza, costruire alleanze con il territorio significa contribuire in modo concreto alla crescita culturale e civile delle comunità". L’incontro, che apre il programma dell’edizione 2025 di “Scienza in Festa-Winter edition” nell’ambito del progetto “ViceVersa”, è aperto a docenti, personale, studenti, enti, associazioni e a tutta la cittadinanza interessata ai temi della Terza Missione e dell’impatto sociale.
San Severino, tesori nascosti: incontro su storia e futuro Santa Maria in Valfucina
L’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, in collaborazione con il MAReC (Museo dell’Arte Recuperata), la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e con il patrocinio del Comune di San Severino Marche, promuove un’importante conferenza-incontro dal titolo "Santa Maria in Valfucina. Lo spirito del luogo, tra passato e futuro". L’iniziativa si terrà domani pomeriggio (sabato 22 novembre), a partire dalle ore 17, nella sede del MAReC a palazzo Vescovile, in via Cesare Battisti. La chiesa di Santa Maria in Valfucina, un tempo fulcro del più documentato monastero benedettino del territorio sanseverinate, le cui origini risalgono probabilmente all'XI secolo, è sopravvissuta a secoli di storia e a eventi sismici, tra cui quello dirompente del 1799, che ne distrusse gran parte della struttura abbaziale, e quello più recente del 2016. Oggi, dell’antico complesso, rimane solo la chiesa con un vero e proprio gioiello al suo interno: una cripta a tre navate caratterizzata da volte a crociera sostenute da colonne in pietra con capitelli scolpiti in modo figurativo, con motivi simbolici, antropomorfi, zoomorfi e geometrici. Reso inagibile dalle scosse di nove anni fa, il luogo di culto verrà interessato un complesso progetto di riparazione e miglioramento sismico promosso dall'Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche. L'unicità dell'iniziativa risiede nell'aver associato alle opere di restauro un rigoroso programma di studi e indagini archeologiche, il cui risultato sarà oggetto di future pubblicazioni scientifiche. L’équipe di lavoro, che si occupa della progettazione e delle indagini dal 2021, è coordinata dall’architetto Ilde Cipolletti dello studio Mc2lab e include l’ingegnere Marcello Muzzi e il geologo Roberto Ranciaro, oltre al contributo di diversi specialisti per le strutture e la sicurezza. Il recupero di Santa Maria in Valfucina si configura come un modello virtuoso di ricostruzione che coniuga la messa in sicurezza post-sisma con la valorizzazione della storia e dell’identità culturale.

cielo coperto (MC)



