
Camerino

UniCam lancia la campagna per le immatricolazioni: “Più residenze, nuova specialistica food e realtà immersiva" (VIDEO e FOTO)
Questa mattina, la Sala convegni della Scuola di Studi Superiori "C. Urbani" ha fatto da cornice a un evento di grande rilievo per l'Università di Camerino. Con uno sguardo rivolto al domani, l'ateneo ha svelato la sua nuova campagna promozionale per le immatricolazioni, un manifesto che incarna la sua visione di un'istruzione superiore all'avanguardia, radicata nel territorio ma proiettata su scenari globali. Il nuovo claim scelto, “Studia dove tutto parla di futuro. Vivi dove tutto ti parla di te”, racconta con forza e autenticità l’esperienza universitaria in Unicam: un percorso di crescita accademica e personale all’interno di una comunità dinamica, inclusiva e radicata in un territorio unico. L'incontro con la stampa ha delineato un quadro dinamico, dove l'innovazione didattica, l'attenzione al benessere studentesco e l'apertura internazionale convergono per formare professionisti consapevoli e cittadini attivi. Il rettore Graziano Leoni ha aperto la conferenza con parole che hanno scandito la filosofia di Unicam, un'istituzione che ha saputo rialzarsi con dignità e determinazione dopo eventi come il terremoto e la pandemia. L'impegno per il recupero degli spazi fisici, con la creazione di nuovi laboratori e aule all'avanguardia, testimonia la volontà di offrire un ambiente destinato alla crescita e alla ricerca. Il Rettore ha sottolineato l'importanza di un'esperienza universitaria che vada oltre la mera acquisizione di nozioni, mirando a formare individui capaci di affrontare le complessità del mondo lavorativo e della vita stessa, attraverso quelle "soft skills", inclusa la creatività nella risoluzione dei problemi, oggi più che mai richieste. "Vogliamo esprimere con forza la nostra idea di come debba essere l'università. Veniamo da trascorsi difficili – il terremoto, il Covid – e stiamo superando tutte queste difficoltà. Oggi vogliamo rimarcare più che mai che Unicam è uno spazio da vivere insieme, deputato alla ricerca e allo sviluppo tecnologico. Abbiamo fatto uno sforzo significativo nel recuperare gli spazi fisici della città, come il Dipartimento di Chimica, con l'allestimento di nuovi laboratori e aule finalizzati ad attività formative e innovative. Dal 17 luglio potremo far vedere ai futuri iscritti questi spazi, una struttura che dà la possibilità di acquisire conoscenze tecniche ed esperienze di vita, utili a sviluppare e allenare quelle competenze richieste da tutte le aziende nel mondo del lavoro, come la capacità di risolvere questioni con creatività". Per quanto concerne l’offerta formativa, “quest’anno, si arricchisce con un nuovo corso di laurea magistrale, Scienza e Innovazione del Cibo, progettato come naturale prosecuzione del già esistente corso in Scienze Gastronomiche” spiega Leoni, precisando che tutti i corsi si svolgeranno in presenza e per questo motivo emerge la necessità di rafforzare il sistema residenziale: “Poiché la didattica è in presenza, servono alloggi – quest’anno una parte delle residenze (in totale 1200 gestite dall’Erdis) sarà assegnata già in fase di iscrizione”. Per incentivare il merito e il talento, sono state introdotte nuove borse di studio, tra cui le borse ‘Welcome in Unicam’, dedicate a studenti diplomati con votazioni da 80/100, mentre le borse negli anni successivi, chiamate ‘Talenti in Unicam’, premiano il rendimento e l’acquisizione crediti. Non mancano risorse anche per gli atleti; sono disponibili borse per studenti-atleti impegnati a livello agonistico nazionale, come nel caso di Elisa Cocciaretto, studentessa UniCam. Sull’accesso alle facoltà a numero programmato come Medicina Veterinaria, il Rettore chiarisce che “non prevede test d’ingresso vincolante, le iscrizioni sono aperte fino al 25 luglio, e il numero degli ammessi sarà definito in base ai primi cinque esami e a una graduatoria nazionale, con possibilità di trasferimento presso altri atenei se i posti verranno saturati; chi resterà fuori graduatoria vedrà comunque riconosciuti i crediti formativi in altri corsi Unicam”. Infine, Leoni chiude con un appello al senso di comunità: “In un’epoca di incertezza, è fondamentale ritrovare il piacere di stare insieme: solo così gli studenti possono sostenersi a vicenda. L'offerta formativa, cuore pulsante di ogni ateneo, si arricchisce di nuove prospettive, testimonianza di un'attenzione costante alle evoluzioni del mercato del lavoro e alle esigenze del territorio. L'introduzione di nuovi corsi di laurea e l'adozione di metodologie didattiche innovative riflettono la volontà di Unicam di formare figure professionali complete, in grado di affrontare le sfide del futuro. Giulia Bonacucina, prorettrice con delega alla Didattica, Orientamento e Formazione, ha delineato un percorso di costante innovazione, che coinvolge non solo gli studenti ma anche i docenti, chiamati a evolvere le proprie metodologie per rispondere ai cambiamenti generazionali. "Il percorso che Unicam sta intraprendendo è un percorso di innovazione per studenti e docenti. Stiamo coinvolgendo i docenti in termini non solo di contenuto, ma anche di competenze trasversali, per creare professionisti aperti al mondo del lavoro. Da quest'anno è ufficiale l'uso del metaverso e dell'Intelligenza Artificiale, a partire dalla realtà immersiva, con un occhio molto importante al futuro. È fondamentale la formazione dei docenti, che devono evolvere anche in base ai cambiamenti delle generazioni, con metodologie didattiche innovative che incentiveranno il lavoro di gruppo e la collaborazione, non solo la nozione, ma arrivando a costruire le proprie conoscenze. Stanno nascendo altri corsi di studio che usciranno il prossimo anno. Quello che vogliamo fare è aumentare le competenze trasversali degli studenti attraverso i cosiddetti percorsi ‘Minor’, declinati sotto tanti punti di vista, per ampliare le conoscenze e acquisire tanti tasselli che un domani si potranno spendere nel mondo del lavoro. Una didattica innovativa che permetta di essere buoni professionisti, ma anche buoni cittadini”. Emanuele Tondi, prorettore vicario, ha posto l’accento sul fatto che Unicam si pone come un ponte verso il mondo, offrendo agli studenti la possibilità di vivere un'esperienza accademica senza confini. A tal riguardo, l’Ateneo si distingue per un’attenzione particolare alla dimensione del globale, con l'implementazione di programmi che facilitano la ricerca in contesti internazionali, sia tramite stages, Erasmus sia attraverso l'acquisizione di doppi titoli di studio. La presenza di un ufficio dedicato e di ben quattro delegati all'internazionalizzazione testimonia la priorità che l'ateneo conferisce a questa dimensione. Con una notevole percentuale di studenti internazionali che compongono la comunità universitaria, Camerino si conferma un crocevia di culture, un luogo dove il dialogo e lo scambio arricchiscono l'intera comunità. "Crediamo molto nella formazione internazionale: chi si iscrive a Unicam deve considerarsi uno studente internazionale. Questo lo realizziamo con le collaborazioni con atenei in tutta Europa, ma anche extraeuropei, con i "joint degree". Crediamo in un futuro internazionale dove i confini nazionali siano trasparenti. Unicam è l'unica università ad avere quattro delegati all'internazionalizzazione, con un ufficio dedicato a questo. Grandi novità sono già in corso per ogni corso formativo: avere l'opportunità di essere uno studente internazionale, sia con stage che acquisendo un titolo di studio internazionale. A Camerino il 15% della popolazione studentesca è composto da studenti internazionali: c'è incastonato un nucleo del mondo". Dallo scorso 1° luglio è possibile iscriversi ad uno dei numerosi corsi di laurea attivati dalle cinque Scuole di Ateneo: Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie. Nel periodo estivo sono previsti numerosi appuntamenti di orientamento per scoprire Unicam: scegliendo tra Porte Aperte, Open Day e Laboratori Aperti, si avrà l'opportunità di fare visite guidate dei nostri campus, incontrare docenti e studenti attuali, assistere a lezioni dimostrative e partecipare a sessioni informative, visitare le strutture all'avanguardia di UNICAM ed i laboratori scientifici.

Elisa Orpello, delegata Coldiretti Giovani Macerata, ha sposato Marco Rossolini: una cerimonia tra amore e tradizione
Si è sposata ieri, domenica 6 luglio, Elisa Orpello, imprenditrice agricola e delegata provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Macerata, con Marco Rossolini, originario di Matelica, il coronamento di una storia d’amore dopo due anni di fidanzamento. La cerimonia religiosa si è tenuta nella Chiesa di Morro, nel Comune di Camerino. Ad accogliere la calorosa festa per i neo sposi Villa Castellani, a Mogliano. La giovane camerte è l’emblema di chi ha scelto di restare e puntare sull’azienda agricola di famiglia per vivere la propria vita nel cuore dell’entroterra maceratese, nonostante il terremoto del 2016, anzi, in questo periodo di grande difficoltà Elisa Orpello ha capito il legame indissolubile tra lei ed il mondo dell’agricoltura. Elisa, 28 anni, si occupa in particolare della valorizzazione del territorio con il suo agriturismo “Il Raggio di Sole” e del punto vendita connesso all’azienda agricola, dividendo così la sua attività tra Camerino e Pieve Torina. Lo scorso ottobre, per la categoria “Campagna Amica” è stata premiata all’Oscar Green Coldiretti. Ai neo sposi vanno i migliori auguri per una vita insieme ricca d’amore.

Incendio nei boschi di Capolapiaggia: intervento dei vigili del fuoco con l'elicottero
Un incendio è divampato nel tardo pomeriggio di oggi in una zona boscosa a Capolapiaggia di Camerino. Le fiamme si sono propagate intorno alle 18:30 e, alle 19:45, erano ancora in corso le operazioni di spegnimento da parte dei vigili del fuoco. Vista la difficoltà di accesso alla zona collinare in cui si è sviluppato il rogo, è stato necessario l’intervento di un elicottero, che sta effettuando lanci d’acqua per cercare di domare le fiamme. Il rogo interessa un’area situata sulla sommità di un versante impervio, rendendo particolarmente complicato l’intervento via terra. Dall’alto, si notano diverse colonne di fumo che si alzano da più punti del crinale, segno che le fiamme si sono diffuse in maniera irregolare e su un’area estesa.

Agriturismo La Finestrella, una storia lunga 27 anni: la famiglia Pelati e il cuore della cucina marchigiana
Daniela Pelati insieme alla sua famiglia gestisce l’Agriturismo La Finestrella a Camerino, nel cuore delle Marche. Si tratta di una piccola realtà a conduzione familiare dove ogni giorno cercano di fare sentire gli ospiti come a casa, coccolandoli con i loro piatti fatti con il cuore e con un’accoglienza semplice ‘quella vera’. Puoi raccontarci la storia della vostra azienda agrituristica? “Tutto è iniziato nel 1997 quando io e mio marito volevamo creare un posto tranquillo dove poter unire la nostra passione per la terra, la cucina, e la voglia di stare con i nostri affezionati clienti. L’agriturismo dunque è nato in maniera molto naturale e da allora è cresciuto con noi, infatti questo è il 27° anno di attività. Non abbiamo mai cercato di stravolgere nulla, puntiamo ancora sulla genuinità senza troppi ‘fronzoli’”. Si tratta di un ristorante a conduzione familiare, qual è la vostra concezione di “conduzione familiare” e quale la vostra offerta? “Per noi la ‘conduzione familiare’ vuol dire esserci e metterci la faccia ogni giorno su quello che possiamo presentare. Non è solo una scritta sul menù, siamo davvero tutti coinvolti. Io sono la chef, mio marito si occupa del lato più pratico, mia figlia di tutta la parte dell’organizzazione, dal gestire gli eventi e prenotazioni fino alla sala durante il servizio. L’altro mio figlio è con me in cucina. Ci teniamo che ogni piatto arrivi in tavola come se lo preparassimo per la nostra famiglia. Proponiamo solo quello che conosciamo bene quindi la cucina marchigiana, con ingredienti locali tipici e ricette che fanno parte della nostra storia”. Qual è la chicca del vostro agriturismo? “Senza dubbio potrei rispondere il panorama e la buona cucina. Dalla terrazza si apre uno scenario che lascia tutti a bocca aperta, senza parole, quindi chi vuole anche un po’ staccare la spina dalle giornate caotiche, può venire tranquillamente a rilassarsi tra le nostre colline, c’è silenzio e aria pulita. È il nostro angolo di paradiso, ci emoziona ogni volta vedere quanto riesca a colpire anche chi viene da molto lontano. In più la nostra chicca sono offrire dei veri piatti della cucina marchigiana tra cui gli gnocchi fatti a mano con ragù di papera, un classico maceratese, in più la nostra crescia calda che offriamo al posto del pane, per poterla gustare sia con gli affettati che con le nostre grigliate di carne totalmente locali, a km quasi 0, che provengono dalla nostra azienda agricola. In più abbiamo una nostra piccola pasticceria, proponiamo una scelta solo di dolci fatti in casa, dalla classica crema alla ‘maceratese’, quindi simile alla zuppa inglese, al tiramisù fatto con le uova delle galline da noi allevate, alle crostate farcite con le marmellate, ricavate dalle nostre materie prime coltivate in maniera biologica”. Un motivo per cui le persone dovrebbero venire da voi… “Per staccare la spina e per riscoprire la semplicità della cucina di una volta. Si mangia bene, si sta in pace e si respira un’atmosfera vera, senza forzature, dove puoi rallentare e goderti il momento senza fretta, in estrema tranquillità”. Progetti in cantiere? “I nostri progetti in cantiere sono parecchi, ogni stagione ci dà quella ispirazione in più per poter crescere, dopo 27 anni l’idea è quella di migliorarci sempre ma pian piano. Non vogliamo diventare altro, ma vogliamo fare sempre meglio”.

Unicam e Carabinieri, siglato accordo per la formazione professionale
È stato ufficialmente siglato stamattina, presso la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, l'accordo di collaborazione tra l’Ateneo camerte e l’Associazione professionale a carattere sindacale dell’Arma dei Carabinieri “Pianeta Sindacale Carabinieri – Assieme (P.S.C. – Assieme)”. A sottoscrivere l’intesa sono stati il rettore, Graziano Leoni, e il segretario nazionale dell’associazione, Vincenzo Romeo. L’iniziativa si inserisce nel percorso già avviato da anni dall’Università di Camerino, da sempre attenta a favorire la formazione accademica del personale delle forze di polizia e delle forze armate. Unicam, antesignana rispetto alle più recenti linee guida governative che promuovono l’arricchimento culturale del personale della Pubblica Amministrazione, amplia così il proprio impegno anche alle nuove realtà associative a carattere sindacale riconosciute nell’ambito delle forze armate. L’obiettivo dell’accordo è quello di sostenere la crescita professionale dei Carabinieri iscritti all’Associazione sindacale anche in funzione di un’evoluzione di carriera. I corsi di laurea triennali e magistrali dell’area giuridica sono stati strutturati per rispondere concretamente alle esigenze operative del personale in servizio, grazie anche a un sistema di tutoraggio dedicato che consente una gestione flessibile e funzionale del percorso formativo. Il progetto è stato coordinato dal professor Piergiorgio Fedeli, docente della Scuola di Giurisprudenza e referente dei rapporti tra Unicam e le forze di Polizia, e dal generale Marco Uggeri, già promotore di numerose iniziative in collaborazione con l’ateneo, che ha seguito i rapporti con l’associazione sindacale P.S.C. – Assieme.

Camerino immagina il suo domani: verso la conclusione il progetto partecipativo TRIALs
Si avvia alle fasi conclusive il percorso partecipativo per disegnare spazio futuro, società ed economia di Camerino, avviato cinque mesi fa su iniziativa di un gruppo di ricerca formato da Università di Camerino, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università La Sapienza di Roma, Università “D’Annunzio” di Chieti-Pescara, sotto la responsabilità scientifica del prof. Massimo Sargolini. Le attività hanno avuto come obiettivo quello di far emergere “dal basso” una visione sullo spazio urbano futuro, sulla socialità che lo abiterà e sull’economia che potrà svilupparsi. La ricerca TRIALs (Progetto di Rilevante Interesse Nazionale sulle aree del cratere sismico, con una sperimentazione operativa a Camerino e Norcia), prosegue lunedì 30 giugno, a partire dalle 18.45 presso il Centro sociale e i giardini di Montagnano: a seguito del lavoro sul campo con interviste, elaborazione di biografie e incontri periodici che hanno prodotto riflessioni e mappe di comunità, il gruppo di ricerca Polimi ha rielaborato queste informazioni in alcune mappe e indicazioni emerse dai e dalle partecipanti. Dopo un primo confronto su questi materiali, in programma alle 18.45, e un rinfresco con attività di interazione, alle 20, la giornata si concluderà con lo spettacolo teatrale “Terrae Motus Motus Animae” di e con Maria Anna Stella, produzione Centro Universitario Teatrale di Perugia.

Montelago Eco Trail, 15 km di "rinascita": in marcia nei luoghi del sisma nel nome di Paco Gentilucci
Per valli, e sopratutto monti e mulini attraversando tutti in maglietta gialla, quest'anno, la Valle del Potenza et cetera, la Marca di Camerino per dimenticare i guasti del sisma - e post - ricordando l'ultimo poeta tra i runners (Francesco Paco Gentilucci) per conquistare dopo 15 km il quarto trofeo a lui dedicato nella quinta edizione del Montelago. Organizza la Proloco di Muccia con la collaborazione di Cus Camerino, Fidal, Unione Montana del Potenza e Marca di Camerino e i comuni di Camerino, Sefro e Serravalle di Chienti. Il 'Percorso dei mulini' scatta (h.9.30) domenica prossima da Largo Fedeli a Muccia: dal paese epicentro del terremoto 2016 a Serravalle di Chienti (paese martire del sisma 1997) a Sefro e Camerino. Partenza e arrivo a Muccia per una gara erede dei 'Quattro Ponti' negli anni '80, allora dominio esclusivo dei runners kenioti. Già, perchè era riservata ai professionisti non come questa aperta a tutti con maxi 'pasta day' al termine della manifestazione. Il Montelago è dedicato a uomini e donne: tracciato unico di 15 km dedicato ad un poeta delle 'maratone': a Francesco Paco Gentilucci. "Lo scorso anno furono 130 a prendere il via" dice il sindaco Baroni alla conferenza stampa tenuta all'auditorium 'Lami' di Muccia. Con lui i sindaci di Serravalle di Chienti (Rinaldo Rocchi), di Sefro (Pietro Tapanelli) e dell'assessora Erika Cervelli (Camerino) per la brillante presentazione e conduzione di Marco Moscatelli. Con loro il nuovo presidente regionale Fidal, Fabio Romagnoli (esortato da Belardinelli a promuovere il podismo sportivo montano) e il professor Filippo Maggi, buon calciatore ai suoi buoni tempi. Dice al cronista in margine alla conferenza stampa : "Ho giocato da giovane contro l'Argentinos juniores, la squadra dei primi anni di Diego Armando Maradona". Il calcio, non a caso, ha fatto capolino alla presentazione del Montelago Eco Trail. Preannuncia infatti Belardinelli: "Dal 27 luglio al 3 agosto va in scena alle Calvie a Camerino il campionato europeo universitario per uomini (11 in campo per ciascuna squadra) e donne (7). Mancheranno soltanto gli Atenei di Russia ed Israele".

Camerino, screening gratuito in Comune: focus su cuore e bronchi
Giovedì 26 giugno alle ore 17, presso la Sala Consiliare del Comune di Camerino, si svolgerà un’iniziativa di prevenzione gratuita rivolta alla cittadinanza per sensibilizzarla sui rischi correlati agli errati stili di vita attraverso il controllo dei parametri vitali, e l’identificazione precoce delle patologie, con la presa in carico dei soggetti che presentano un rischio aumentato per le malattie cardiovascolari e la bronchite cronica ostruttiva. L’evento, che rappresenta ormai un appuntamento consolidato nel tempo, è organizzato dalle Unità Operative di Medicina Interna, Cardiologia e Diabetologia dell’ospedale di Camerino, che allestiranno presso la Sala Consiliare uno stand dove operatori sanitari dei rispettivi Reparti saranno a disposizione per sottoporre i cittadini a semplici esami, quali la valutazione della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca, un prelievo capillare per il controllo della glicemia e del colesterolo, la saturazione dell’ossigeno, la misurazione della circonferenza addominale e il peso corporeo. “La finalità dell’iniziativa è permettere ai cittadini di avere una valutazione circa la propria salute con la possibilità di intervenire laddove si riscontrino patologie già sviluppate o potenziali, attraverso la presa in carico nei nostri ambulatori dedicati – dichiara la dottoressa Anna Maria Schimizzi, primario della Medicina Interna di Camerino. Il Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025, infatti, sulla base delle indicazioni nazionali include interventi che riguardano la promozione e la tutela della salute, con un approccio universalistico e gratuito e una particolare attenzione alla fragilità. L’obesità, il tabagismo, l’alimentazione scorretta, la sedentarietà sono condizioni che mettono fortemente a rischio la qualità di vita della popolazione, favorendo la comparsa di importanti fattori di rischio per la malattia cardiovascolare, quali l’ipertensione arteriosa, le dislipidemie, il diabete mellito, il sovrappeso e/o la sindrome metabolica. Dopo una prima valutazione dello stato di salute dei cittadini, seguirà poi una tavola rotonda sul tema della malattia cardiovascolare e della bronchite cronica ostruttiva, dove saranno approfonditi i principali fattori di rischio e si parlerà delle tecniche di prevenzione grazie al contributo di medici e specialisti della salute dell’Ospedale camerte. "L’evento è stato possibile grazie al prezioso contributo della Croce Rossa Comitato locale e della Farmacia Comunale di Camerino oltre alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Roberto Lucarelli, sempre attenta alla salute dei cittadini", si legge in una nota dell'Ast. “Desidero ringraziare le dottoresse Schimizzi, Staine e Busciantella perché la prevenzione è l’unica arma che abbiamo a disposizione per combattere l’insorgenza delle patologie cardiovascolari e polmonari – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini –. Iniziative gratuite di questo genere mirano a rendere la popolazione consapevole dell’importanza della salute per migliorare la propria qualità di vita.

Camerino, Frangioni fa sua anche la GF Terre dei Varano
Una bellissima tre giorni dedicata alle due ruote ha contraddistinto Camerino, con le strade invase dalle bici per una sorta di festival culminato nella 16esima edizione della Granfondo Terre dei Varano. La manifestazione amatoriale ha regalato grandi emozioni a tutti i partecipanti grazie al suo bellissimo percorso e all’atmosfera che ha permeato la città per tutto il lungo weekend. Il percorso principale di 131 km per 2.350 metri ha confermato lo splendido stato di forma di Alessandro Frangioni (Team Go Fast) che dopo aver vinto la domenica precedente la Blockhaus Marathoon prta a casa un’altra classica del calendario del Centro Italia. In 4h08’13” Frangioni ha anticipato lo sprint staccando di 8” i rivali Francesco Manuel Bongiorno (FMB Cycling Team) e Paolo Ciavatta, suo compagno di colori che ha svolto un ammirevole lavoro per proteggere il suo attacco. A 21” è arrivato il vincitore uscente Ivan Martinelli (HG Cycling Team), a 36” Nicolò severa (DSM Cycling Team). Vittoria per Elisa Leardini fra le donne. La portacolori dell’Mg-K Vis Olmo Promotech ha completato il tracciato in 4h53’58” con un vantaggio di 19’13” su Lisa Di cesare (Team Cingolani Specialized) e 33’21” su Maria Cristina Prati (Team del Capitano). Nel percorso medio successo per Paolo Totò (Team Go Fast) ex ciclista professionista entrato recentemente a far parte della nazionale paralimpica come guida nel tandem. 3h13’27” il suo tempo finale con 3” su Pasqualino Loretone (Fuorisellabike) e 5” su Francesco Pirro, compagno di colori del vincitore. A Michela Gorini (Santini Squadra Corse) la prova delle donne in 3h36’20”, a seguire Veronica Coluccia a 6’17” e Daniela Cecchetti (Gm Bike) a 18’05”. La manifestazione, patrocinata dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini come anche dalla Regione Marche, da Marche Outdoor e dal Comune di Camerino, ha avuto il supporto dell’Anas e l’impegno di tanti ragazzi lungo il percorso e nella gestione dei servizi pre e post gara per una domenica che resterà nella memoria di tanti. La maniera migliore per accogliere l’estate.

Camerino, Il Drink Team conquista il BIG3 Camerino – FIP 3x3 Estathé Classic
Grande basket e spettacolo al torneo BIG3 Camerino – FIP 3x3 Estathé Classic, che ha visto trionfare il Drink Team, formato da Alessio Re, Leonardo Fianchini, Leonardo Ferretti e Stefano Eleonori. Una vittoria meritata dopo un percorso solido e convincente. Sul podio anche i Benny Floaters (2° posto – Alessandro Ancillai, Riccardo Tiranti, Lorenzo Salvatori, Luca Lombardelli) e i DAT Lab (3° posto – Simone Quartuccio, Lorenzo Cenerini, Tommaso Leoni, Filippo Aprile). Protagonista assoluto del torneo è stato Alessio Re (Camerino), premiato sia come MVP che come vincitore della gara del tiro da 3 punti, confermandosi uno dei migliori talenti in campo.

Camerino capitale del pedale: cronoscalata e Granfondo nel weekend delle Terre dei Varano
Terre dei Varano, antipasto contro il cronometro E’ una Camerino popolata da ciclisti e da maglie di tutti i colori quella che sta affrontando il weekend del solstizio d’estate. Per “colpa” della Granfondo Terre dei Varano, evento ultimo di un festival delle due ruote che ha preso il via ieri, venerdì, con la cronoscalata che da Via Adige a Castelraimondo ha portato a Crispiero, per 4,5 km con 280 metri di dislivello. Un antipasto agonistico molto apprezzato, che ha fatto registrare il successo di un laziale, Damiano Limardo dell’Anagniciclismo primo in 12’30” con 15” su Matia Burini (Uc Trasimeno) e 39” su Leonardo Buratti (Asd Giuliodori Renzo). Al sabato invece largo spazio ai randonneurs per una lunga pedalata che ha preso il via al mattino presto per affrontare ben 208 km per 4.100 metri di dislivello, toccando molti punti caratteristici di questa zona delle Marche. Domani il via alla Granfondo per la quale le iscrizioni sono andate moltiplicandosi nelle ultime ore. Due i percorsi a disposizione, il lungo di 144 km per 2.810 metri di dislivello e il medio di 118 km per 1.862 metri con grande attesa per conoscere chi raccoglierà il testimone di vincitore dai primi dello scorso anno, nello specifico Ivan Martinelli e Loretta Giudici. Appuntamento in viale Leopardi con partenza alle ore 7:45 per il lungo e alle 8:00 per il medio. Predisposti tutti i servizi pre e post gara con un grande dispiego di volontari lungo il tracciato. Ora la parola passa alle ruote…

Recanati, Federico Maccari (Pasta di Camerino) riceve il Premio Giuseppe Guzzini
Si è svolta questa sera, nella suggestiva cornice dell’Orto del Colle dell’Infinito, la IX edizione del "Premio Giuseppe Guzzini", riconoscimento all’imprenditoria etica voluto da Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) Marche per celebrare la memoria dell’imprenditore recanatese. Oltre ai componenti della famiglia Guzzini, hanno preso parte alla cerimonia il vicepresidente della Giunta della regione Marche Filippo Saltamartini e varie altre autorità religiose, civili e personaggi di spicco del mondo accademico e imprenditoriale, accolti da Stelvio Lorenzetti, vice presidente Nazionale Ucid, Alessandro Guzzini, adFinlabo SIM e organizzatore del Premio, Giuseppe Casali, presidente UCID Macerata ed Emanuele Pepa, sindaco di Recanati. Come da tradizione, gli organizzatori hanno inserito il conferimento del Premio nell’ambito di una tavola rotonda di taglio economico-sociale, condotta dal giornalista Vincenzo Varagona, a cui hanno partecipato S.E.R. Mons. Claudio Giuliodori, la senatrice Elena Leonardi, il prof. Flavio Felice ed il Cav.Lav. Stefania Brancaccio. Quest’anno il riconoscimento è andato a Federico Maccari, amministratore delegato "Pasta di Camerino", realtà leader nel settore della pasta secca alla semola e all’uovo. Maccari, imprenditore di seconda generazione, è stato premiato per il coraggio con cui ha deciso di proseguire l’attività intrapresa dai genitori, riuscendo a svilupparla in maniera significativa con un forte radicamento sul territorio. Pasta di Camerino è oggi un modello di azienda sostenibile che è riuscita a fare della qualità del prodotto, del legame con il territorio e della origine completamente italiana delle materie prime un fattore distintivo di successo. Federico inoltre ha manifestato un forte impegno anche nel sociale, innanzitutto sostenendo le famiglie dei propri collaboratori durante il difficile periodo seguito al sisma del 2016, e quindi anche attraverso la cooperazione con enti come il Banco Alimentare con cui l’azienda collabora ormai da anni. "E’ una grande emozione premiare un imprenditore così giovane, un segno di continuità con la tradizione e, al tempo stesso, di slancio verso il futuro – le parole del Presidente UCID Macerata, Giuseppe Casali – Questa iniziativa ha lo scopo di valorizzare aziende e imprenditori del territorio per il loro modo di fare impresa e per una managerialità rispettose dei valori dell'uomo e della dottrina sociale della Chiesa, conciliando lo sviluppo economico con quello del territorio". "E’ bello vedere l’affetto che ancora circonda la figura di mio padre – spiega Alessandro Guzzini – Vogliamo che questo premio continui e si rafforzi nel tempo e che possa rappresentare un segnale di speranza per il nostro territorio, attraverso la testimonianza di tanti imprenditori che come mio padre vedono l’impresa come una famiglia e come uno strumento di crescita sostenibile per tutta la comunità locale". Il prestigioso riconoscimento, che consiste in una scultura realizzata dal noto artista locale Ermenegildo Pannocchia, è giunto quest’anno alla nona edizione: in passato sono stati premiati Emanuela Scavolini, Battista Faraotti, Severino Capodagli, Nando Ottavi, Enrico Loccioni, Graziella Ciriaci, Andrea Lardini, Viliam Breveglieri. "Complimenti al vincitore e agli organizzatori di questo Premio, tanto denso di significato – la dichiarazione della senatrice Elena Leonardi – Dietro al Premio Guzzini c’è non solo la volontà di raccontare e valorizzare piccole e grandi eccellenze del territorio, tutte guidate da uno stile etico nel fare impresa, ma anche la voglia di celebrare un saper fare tutto marchigiano. Premiare un’azienda che è rimasta nel cratere del sisma nonostante le mille difficoltà dà un’ulteriore spinta di ripresa e resilienza a tutto il territorio". "Ringrazio Ucid e la famiglia Guzzini per questo riconoscimento, che mi riempie d’orgoglio – l’emozione del vincitore, Federico Maccari – Voglio condividere questo prezioso traguardo con i miei collaboratori e con la mia famiglia, da cui ho imparato tanto anche per il mio lavoro. L’attenzione al sociale e l’attaccamento alle nostre radici sono, probabilmente, connesse a questo successo: rispetto della tradizione, visioni, innovazione e valori di base quali la famiglia e le origini sono la ricetta della crescita di Pasta di Camerino, cresciuta di oltre il 100% in pochi anni nonostante il mercato della pasta sia oggi complesso e minacciato da credenze e abitudini che ne limitano il consumo”

Camerino, da geologa ad allevatrice per passione: "La Rinascita" di Barbara Bonifazi
Barbara Bonifazi è la titolare della Società Agricola “La Rinascita”, situata in località Sellano a Camerino. A maggio del 2017, dopo alcuni rallentamenti burocratici, Barbara ha costruito questa società, dandole un nome sia di speranza, visto che venivano dal terremoto, sia di rinascita sua personale, poiché ha cambiato del tutto sia stile di vita sia l’ambito in cui aveva studiato. Barbara ha quasi 36 anni ed è nata e vissuta a Camerino, nel 2016 ha preso la sua laurea magistrale in Geologia. Ma la vocazione per l’azienda agricola era forte in lei, gli ultimi due anni di università infatti li ha fatti lavorando nella società e studiando. All’inizio è stata dura, la laurea magistrale l’ha terminata soprattutto per i suoi genitori che erano orgogliosi che avesse preso questo titolo di studio. Barbara si era informata se poteva fare un’altra laurea, con la convalida di alcuni esami già dati, per qualcosa di più attinente a questo lavoro, ma non è stato possibile. Ha quindi chiuso il capitolo studi e nel 2016 è entrata a pieno ritmo in azienda nonostante le molteplici proposte arrivate per un lavoro da geologa. Ha fatto un cambiamento di vita drastico, con l’assunzione di diverse responsabilità, in particolare l’avere gli animali ed il dover stare comunque sempre lì, assentandosi solamente per brevi periodi. Puoi raccontarci la storia della società agricola “La Rinascita”? L’attività è nata dai tuoi bisnonni giusto? “L’attività era già nata dai miei bisnonni, poi i miei nonni hanno continuato con molte più pecore ma poche mucche e poi dopo la morte di mio nonno l’azienda era rimasta con pochi capi sia di ovini che di bovini. Da quando io sono entrata in azienda, abbiamo aumentato i capi, oggi contiamo tra fattrici e vitelli da ingrasso o da allevo 35-40 capi e per quanto riguarda le pecore sono circa 80, Vogliamo aumentarle perché abbiamo partecipato al CSR Marche che è scaduto lo scorso dicembre e ci hanno approvato la domanda. A breve dovremo fare una stalla più grande per aumentare la produzione di ovini. Poi abbiamo anche i maiali con i quali produciamo saluminel modo più naturale possibile, conservandone i vecchi sapori. Devo dire che è uno dei prodotti che le persone apprezzano di più, poi vendiamo anche carni fresche, soprattutto ovini e bovini. Eravamo partiti macellando pochi vitelli l’anno, ora ne macelliamo uno al mese, perché le persone apprezzano comunque il modo di allevarli. Coltiviamo sui 60 ettari di terra e poi abbiamo una parte di pascolo, in totale con i boschi ecc… sono sui 130 ettari. Non facciamo inseminazioni artificiali per le fattrici ma abbiamo il toro, cerchiamo di seguire il più possibile il ritmo della natura e l’allevamento viene cibato del raccolto dei nostri campi, quindi foraggio, abbiamo un mulino in cui facciamo una miscela di cereali, vengono ingrassati quindi con questi prodotti”. Come mai hai fatto questa scelta di vita “Ho fatto questa scelta non a caso, c’era da portare avanti o comunque affittare, io sono cresciuta in questo posto insieme ai miei nonni che mi hanno tramandato dei forti valori sia per la terra, sia per i sacrifici, sia per gli animali. La maggior parte degli insegnamenti li devo a loro ma anche a mio padre da cui ho avuto il pieno appoggio alla mia scelta, mia madre non era d’accordo e tuttora ancora si ostina a farmi cambiare idea, credo che arriverà ad un punto che si rassegnerà. Mio papà nei periodi più intensi mi aiuta, è stata una scelta per passione, per presidio del territorio. Era un brutto periodo, con il terremoto tutti lasciavano o si allontanavano da queste zone che erano state colpite, io invece ho deciso di rimanere e di lottare per quello che avevo deciso, nonostante i tanti problemi e difficoltà. Non è stato assolutamente un ripiego, è un lavoro che non riesci a fare se non hai la passione, è stato un qualcosa che mi è venuto da dentro, anche il non abbandonare tutto quello che avevano fatto i miei nonni. Sicuramente è un lavoro in cui non si finisce mai di imparare, si può sempre migliorare. Il contadino non è più una figura come quella di una volta, non è quella persona che non è studiata, anzi ci vuole formazione e conoscenze in tutti gli ambiti, specialmente quando si parla di allevamento e di coltivazione. Non si tratta solo di governare le bestie, devi avere un po’ la cultura di tutto. Puoi ritrovarti a fare il meccanico, il veterinario, è un po’ un lavoro multitasking. Se non ti piace quello che fai non riesci a farlo. Il discorso che ho fatto a mia madre è il seguente: ‘Ma tu vuoi vedere una figlia felice o una figlia triste obbligata a fare un lavoro che non le piace?’, ed allora È una scelta di cui devi essere consapevole, dei sacrifici, degli sforzi e dei giorni estivi in cui i lavori sono molto più intensi, e vedi amici ed amiche al mare o in giro e te non puoi andare. Devi averci tanta passione per decidere di fare questo”. Carni, salumi, confetture e non solo… puoi parlarci un po’ dei tuoi prodotti? Qual è secondo te il più caratteristico? “Carni ovine, suine e bovine, salumi, confetture e miele perché abbiamo anche circa 60 arnie posizionate in un luogo incontaminato, sono poste sotto il Monte Primo, il miele è prodotto in modo totalmente naturale. Sono parecchi anni che non riusciamo più a produrre miele d’acacia o melata di bosco, ma solo millefiori, perché il clima sta cambiando e quindi la raccolta dei fiori nel periodo dell’acacia non riescono a farla. Il prodotto più apprezzato direi che è il salame spalmabile, amato sia dai grandi che dai piccoli, ma anche delle carni le persone sono molto soddisfatte”. Hai un sogno nel cassetto? “Ho tantissimi sogni nel cassetto, ma il mio sogno più grande è stato realizzato perché faccio quello che mi piace. Se un lavoro si fa con passione, non è mai un lavoro, soprattutto ho trovato anche un ragazzo accanto a me che mi dà la possibilità di seguire questo sogno e che mi aiuta insieme a mio papà. Vorremmo ampliare la nostra offerta facendo godere l’entroterra in ogni suo aspetto con un progetto che prevede la realizzazione di un B&B, ma i passi vanno fatti piano piano. Le persone apprezzano questi luoghi, molte ci hanno chiesto se avevamo un agriturismo o un B&B dove trascorrere le giornate, ci piacerebbe quindi realizzare questo progetto. Ci vorrà del tempo e dei sacrifici ma spero che un giorno ci riusciremo”.

Unicam, "l’87% dei laureati magistrali è occupato a cinque anni dal titolo"
L’Università di Camerino si conferma tra gli atenei italiani con buoni risultati in termini di occupabilità, soddisfazione degli studenti e apertura internazionale. Lo evidenziano i dati del Rapporto AlmaLaurea 2025 sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati, che fotografano una situazione complessivamente positiva per chi sceglie di studiare a Unicam. Secondo il rapporto, l’87,4% dei laureati magistrali biennali di Unicam risulta occupato a cinque anni dal titolo, mentre ad un anno dalla laurea il tasso di occupazione è del 83,3%, superiore alla media nazionale. Buoni anche i dati per i laureati triennali che non hanno proseguito con la laurea magistrale: l’82% di chi ha scelto di immettersi direttamente nel mondo del lavoro risulta occupato, anche in questo caso con percentuali superiori rispetto alla media regionale e nazionale. Significativa anche la percezione dell’efficacia del titolo di studio: l’81,3% dei laureati Unicam a un anno dalla laurea e il 90,9% a cinque anni considera la propria laurea utile e spendibile nel contesto professionale. Il rapporto AlmaLaurea mette in evidenza anche un alto grado di soddisfazione tra gli studenti: il 92,9% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente; l’89,3% ritiene il carico di studio adeguato; il 95% giudica adeguate le aule (tra coloro che le hanno utilizzate). Più in generale, il 94,2% si dichiara soddisfatto dell’intera esperienza universitaria.Infine, il 77,9% degli intervistati sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso Ateneo. Unicam si distingue anche per la presenza di studenti stranieri, pari all’8,8% del totale, con un dato che arriva al 20,2% per le lauree magistrali. La percentuale di laureati provenienti da fuori Regione Marche è del 31,3%. Rilevante anche il dato relativo ai tirocini: il 76,9% dei laureati ha svolto un tirocinio o stage riconosciuto durante il percorso universitario. L’11,9% ha invece svolto un periodo di studio all’estero, con percentuali più alte nei corsi magistrali. «I risultati del Rapporto AlmaLaurea – commenta il rettore Graziano Leoni – rappresentano una conferma importante del lavoro svolto all’Università di Camerino. I dati mostrano che la laurea continua a essere un investimento per il proprio futuro. Vedere che i nostri laureati trovano un’occupazione adeguata, sono soddisfatti dell’esperienza vissuta e sceglierebbero ancora Unicam è per noi motivo di orgoglio».

The Ladders al Beatles Day di Mons: la band marchigiana vola in Belgio per un omaggio ai Fab Four
È ufficiale, The Ladders, la storica band marchigiana dedicata ai Beatles, parteciperà al Beatles Day Mons 2025, il principale festival beatlesiano del Belgio, in programma sabato 27 settembre presso il Lotto Mons Expo, nella città di Mons. Sul palco insieme a Riccardo Scarponi (Macerata) e Mauro Cimarra (Jesi) ci saranno anche due musicisti di Camerino, Massimo Gerini e Brizio Romagnoli. Il Beatles Day di Mons, nato nel 1988 e giunto alla sua 36ª edizione, è uno degli appuntamenti europei più longevi e seguiti dedicati alla musica dei Fab Four, con ospiti e tribute band da tutta Europa e migliaia di spettatori ogni anno. Tra concerti, esposizioni, memorabilia e incontri, il festival è un punto di riferimento per i fan e per i musicisti che portano avanti l’eredità musicale dei Beatles. The Ladders, band nata ormai quasi 15 anni fa, vanta centinaia di concerti in tutta l’Italia e anche all’estero. Non è la prima volta, infatti, che il gruppo porta la musica dei Beatles oltre i confini nazionali, anche di recente ha partecipato al festival Thunfest e ad altri eventi in Svizzera, consolidando la propria presenza in ambito internazionale. Lo show che proporranno ripercorrerà la carriera della band di Liverpool, dagli scatenati rock’n’roll degli esordi fino agli ultimi grandi classici facendo rivivere il rivoluzionario spirito degli anni ’60. «Essere stati invitati alla più grande manifestazione dedicata ai Beatles di Mons è per noi un bel riconoscimento – raccontano i membri della band – Suonare in contesti internazionali così importanti è sempre un’emozione e una grande opportunità di crescita. Per dirla come i Beatles in Michelle: Ladders e Mons, “Très bien ensemble”». Nel frattempo, gli spettacoli dei Ladders non si fermano nei mesi estivi: il calendario eventi è in costante aggiornamento sul sito ufficiale (theladders.it), dove è possibile trovare tutte le prossime date.