Camerino celebra uno dei suoi figli più illustri. Il 4 febbraio 1892 nasceva, infatti, nella città ducale, il poeta e drammaturgo Ugo Betti. Proprio per rendergli omaggio, torna quest’anno “Il Premio letterario” a lui intitolato e presentato lo scorso settembre. Sarà la XVIII edizione che vedrà le premiazioni il 9 e il 10 giugno quale culmine di un lungo percorso animato da diversi eventi e il coinvolgimento delle scuole.
Tra le iniziative che precederanno il Premio si prevedono la rappresentazione a Camerino del dramma «Corruzione a Palazzo di giustizia», portato in scena dalla compagnia teatrale «Piccola Ribalta» di Civitanova Marche; l’organizzazione, in primavera, di uno o più «itinerari bettiani» nel centro storico di Camerino e nella campagna camerte, in particolare nei pressi della tenuta di Camorsciano (ovvero di quel che resta di essa). Nell’autunno del 2022 sarà celebrato il centenario della pubblicazione della raccolta di poesie «Il re pensieroso», scritte da Ugo Betti in gran parte nel periodo della prigionia (1917-1919) a Celle Lager (Hannover), durante la Prima guerra mondiale.
La manifestazione pubblica prevederà un’introduzione storico-critica e la recita di poesie tratte dal libro. Ha ripreso il suo lavoro anche il rinnovato Centro studi teatrali e letterari «Ugo Betti» intendendo rinnovare una tradizione che ha visto in passato il coinvolgimento fattivo delle scuole nel promuovere la conoscenza dell’opera “bettiana”. Ugo Betti morì a 61 anni, in una clinica romana, dove si ricoverò negli ultimi giorni di una malattia incurabile. Nel 1963 nacque il Premio Betti per iniziativa dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo, presieduta dal professor Domenico Cavallaro.
Politica nel caos a Camerino. L’ex sindaco della città ducale Sandro Sborgia, attraverso un comunicato stampa che pubblichiamo integralmente, replica alle ultime dichiarazioni rilasciate dai consiglieri dimissionari, Marco Fanelli, Giovanna Sartori e Riccardo Pennesi (Leggi qui).
“Apprendo dagli organi di stampa che i tre dimissionari avrebbero reso nota “la verità” dei fatti che avrebbero portato alla congiura della notte del 29 gennaio scorso, quando unitamente alla minoranza consiliare hanno rassegnato le dimissioni in massa alla presenza di un notaio che ne ha autenticato le firme. Un’altra verità, dunque, rispetto a quella comunicata all’indomani delle dimissioni, così come diverse furono le verità a giustificazione della costituzione del gruppo consiliare “per Camerino”. Sembra di vedere un navigatore satellitare impazzito che a ogni errore di percorso, procede al ricalcolo del tragitto.
Avrebbero lamentato un problema di “mancanza di democrazia” nell’adozione di scelte “profondamente sbagliate e persino dannose”, di cui la più grave avrebbe riguardato il progetto di ricostruzione. La dichiarazione non poteva che provenire dall’ex assessore ai lavori pubblici e urbanistica Marco Fanelli, lo stesso che appena insediato ebbe a dire che non era il caso di concentrare tutti gli sforzi sulla ricostruzione della città, in quanto ci sarebbero voluti almeno trent’anni prima di rivederla.
Colui che criticava tutto l’impegno che altri consiglieri profondevano per la ripresa degli interventi di messa in sicurezza degli immobili del centro storico, ritenuti una perdita di tempo; lo stesso che non fu presente alla riapertura del centro storico. Stiamo parlando dell’assessore che non ha mai partecipato a una sola riunione sulla ricostruzione; sulla predisposizione del Programma Straordinario così come alla predisposizione dell’Ordinanza Camerino (una delle prime Ordinanze emesse dal Commissario Legnini) attraverso la quale furono stanziati quasi 20 milioni di euro per il restauro degli immobili pubblici considerati strategici per la ripresa della Città (comune - teatro, rocca borgesca, banca marche, parcheggio meccanizzato ecc.)”.
“A tal proposito intervenne per dichiarare che non si poteva dar loro priorità di esecuzione perché il personale dell’Ufficio Tecnico aveva già troppo lavoro da fare. Come a dire che avevamo perso tempo. Parallelamente però pubblicava sui social commenti stratosferici sul grande risultato raggiunto, Quando si dice la coerenza. Si tratta dello stesso assessore che mal sopportava la presenza del sindaco e di altri consiglieri lavorare all’interno dell’Ufficio Tecnico perché ne compromettevano il ruolo di protagonista, senza comprendere che l’autorevolezza è una qualità che si conquista con la competenza, l’esempio, la dedizione, lo studio, il sacrificio, il duro lavoro e la passione e soprattutto con quella qualità umana che ogni individuo dovrebbe avere nell’approcciarsi a situazioni nuove di cui poco o nulla conosce: l’umiltà’.
Un assessore che ha brillato esclusivamente per la sua assenza: che non si è mai occupato di un piano di manutenzione delle strade o del verde pubblico; che non ha mai avuto contezza né di quali fossero i lavori da fare, né di quale fosse lo stato di avanzamento di quelli in corso. Un assessore che non si è mai occupato di risolvere situazioni tanto urgenti quanto delicate: vedasi la risoluzione di un grave problema sanitario pendente da anni, nella zona denominata “fosso dello scarico” alla quale dovetti provvedere in prima persona.
L’avvio dei lavori di rifacimento del manto stradale della frazione Mecciano - Mergnano, per i quali è dovuto intervenire il sindaco una volta constatata la situazione di grave e colpevole ritardo, imponendo all’ufficio di procedere con la massima urgenza, giustificandosi poi con gli abitanti giustamente indignati; i lavori per la sistemazione della strada che dalla località Le Calvie conduce all’Ospedale e per quella che dalla località “I Ponti” conduce alla frazione Canepina di cui, però, non ha mancato di comunicare alla stampa l’imminente avvio.
Un assessore che ebbe persino il coraggio di risentirsi perché erano stati eseguiti lavori di pulizia della cinta muraria cittadina a sua insaputa; l’assessore che incaricato di provvedere alla possibilità di installare un chiosco ai giardini della Rocca Borgesca disse che non si sarebbe mai potuto fare. I fatti hanno poi dimostrato il contrario e non certo per merito suo. Per non parlare della necessità di seguire le opere necessarie al campus universitario per i quali, su richiesta dell’università, dovetti intervenire direttamente con il Genio Civile a risolvere una situazione che il nostro assessore ai lavori pubblici era stato incapace di superare.
Diverse furono le occasioni di dissenso nei confronti del sindaco che aveva proposto e poi sottoscritto la convenzione con la nostra Università per la cessione dell’immobile “Rotary Palace” di via Madonna delle Carceri, da utilizzare per la creazione di un avanzatissimo laboratorio di prove sui materiali che la Città rischiava di perdere in favore di quella di Ascoli se non avessimo provveduto in tempo. Le proteste e le urla dell’assessore alla cultura quando il sindaco, per evitare la chiusura dell’Archivio di Stato, prima trasferì presso quella sede una unità di personale del comune e poi, una volta in pensione l’ultimo dipendente dell’Archivio, dispose l’impiego di tre unità di personale percettore del reddito di cittadinanza.
Grazie a quelle scelte, la sezione dell’archivio di Stato di Camerino è una delle pochissime sezioni italiane ancora rimaste aperte. Lo stesso dicasi per lo spostamento della Biblioteca “Valentiniana” della quale né l’assessore ai lavori pubblici né tantomeno la signora assessora alla cultura si sono mai interessati.
Al contrario, la giudicarono impossibile senza il ricorso a ditte esterne il cui impiego avrebbe comportato l’impegno di ingentissime risorse (qualche centinaia di migliaia di euro) di cui il comune non disponeva. Poco importa se si tratta di denaro pubblico derivante dai tributi dei contribuenti. Per non parlare dell’impegno riguardo il settore Istruzione, completamente dimenticato sia dall’assessore alla cultura, titolare della delega, che di quello ai lavori pubblici per gli interventi di manutenzione delle strutture.
Basta leggere le cose fatte dalla roboante assessora, pubblicate sui social in queste ore. Non una sola parola riferita alla scuola, semplicemente perché della scuola, dei ragazzi e delle famiglie non è mai importato nulla nonostante i gravissimi disagi giovanili più volte segnalati. Ad accorrere sempre e solo Sindaco e altri amministratori. E questo evidentemente dava fastidio.
Riguardo i rapporti che avremmo dovuto avere con le altre istituzioni locali e in particolare con l’Università e la Diocesi, veniva sollecitata da entrambi gli assessori dimissionari, la necessità di tenere una linea tutt’altro che conciliante. Una visione miope e infantile del modo di amministrare una Ccttà complessa quale la nostra. Quelle riferite sono solo alcune delle vicende vissute. Ve ne sarebbero molte altre che evitiamo di raccontare per quel senso di pudore che ancora rimane.
Il sindaco non si sottrae alle critiche rivolte al suo modo di fare politica o di gestire l’attività amministrativa. Ha preso posizioni forti nei confronti di quanti minacciavano la stabilità e la permanenza di servizi essenziali della città. Ammette di non essere stato affatto tenero con le amministrazioni regionali che si sono alternate a riprova di non aver mai privilegiato il colore politico dell’amministrazione di turno.
Ha sempre ritenuto che fosse suo preciso dovere proteggere i servizi esistenti e possibilmente potenziarli. Rivendica le battaglie fatte in nome della preservazione dell’ospedale di Camerino verso cui la passata amministrazione aveva palesato tutto il suo disinteresse; per l’allargamento dell’Unione Montana contro i soprusi di quanti hanno un concetto distorto della partecipazione e temuto per la messa in pericolo dei loro miseri interessi; per scongiurare il concreto rischio per la nostra città di ospitare una discarica di rifiuti. Sarebbe la fine per il nostro territorio. Erano in gioco interessi importantissimi ed era preciso dovere del sindaco difenderli, ad ogni costo, anche a rischio di procurarsi qualche inevitabile inimicizia. Rifarei ogni cosa.
Riguardo i comportamenti dittatoriali che avrebbe tenuto nell’ambito dei rapporti interni alla maggioranza, non si può non rilevare come quelle accuse piuttosto che colpire la persona del sindaco, offendono la dignità degli altri consiglieri. Nessuno può essere portato a credere, infatti, che personalità del calibro dei consiglieri Ortenzi, Marassi, Sfascia, Jajani e Ortolani fossero manipolabili, incapaci di ragionare con la loro testa, terrorizzati e sottomessi al carattere autoritario e dittatoriale del sindaco. I tre consiglieri dimissionari probabilmente pensavano di avere a che fare con un burattino, inesperto di fatti amministrativi e manovrabile a loro piacimento. Immagino si siano accorti immediatamente di aver fatto male i conti.
Tengo a precisare, per parte mia, di aver sempre operato con estrema trasparenza e correttezza. Mai mi sono rivolto ai consiglieri Pasqui e Lucarelli per proporre accordi inconfessabili. Quantomeno bizzarro che a insinuare la possibilità di un possibile dialogo con la minoranza siano gli stessi che per mesi hanno tramato per abbattere l’amministrazione”.
“Si tratta dei tre consiglieri che hanno tentato di imporre al sindaco la convocazione del consiglio comunale per l’adozione di una variante al PRG il cui iter per l’approvazione, è bene ricordarlo, ebbe inizio con l’amministrazione Pasqui. A proporla, questa volta, l’assessore Fanelli, lo stesso che si dichiarava contrario a un ulteriore consumo di suolo quando si trattava di realizzare alloggi di edilizia popolare, ma evidentemente favorevole se il sacrificio fosse utile al soddisfacimento di una richiesta proveniente da un privato”.
eccato però che l’istruttoria per l’adozione di quella “piccola variante”, giudicata contraria all’interesse generale anche dal resto della compagine amministrativa, evidenziava numerose lacune e criticità di ordine tecnico e giuridico, i cui esiti sono stati comunicati ai tre proponenti con l’invito a ritirare la richiesta.
Accade che nel pomeriggio del venerdì 28 gennaio, a poche ore dall’appuntamento con la minoranza, Fanelli, Sartori e Pennesi, valutate le pesanti osservazioni sulla vicenda, decidono di ritirarsi in buon ordine e trasmettono una nota diretta al sindaco con la quale viene chiesto di “sospendere” l’istanza di convocazione del consiglio comunale per l’adozione della variante al PRG. Di li a qualche ora si ritroveranno insieme a Pasqui & c. per sottoscrivere l’atto di dimissioni che non permetterà più alcuna convocazione di alcun consiglio comunale.
Un profondo senso di compassione attraversa la mia anima al pensiero di vedere i tre consiglieri di maggioranza, nel cuore della notte, all’interno di uno studio commerciale, in una fredda sera d’inverno, sottoscrivere quello sciagurato documento con il quale hanno decretato la morte dell’amministrazione comunale e con essa il tradimento della volontà popolare”.
"Oggi l’amministrazione della città è affidata ad un Commissario Prefettizio che di solito viene chiamato ad assumere le funzioni di direzione in momenti drammatici e tragici della vita amministrativa di una comunità. Ma nel nostro caso è diverso: questo è amore”
“Esiste una terza missione per l’Università?”: è stato questo il tema del seminario tenuto oggi all’Università di Camerino dal professor Riccardo Pietrabissa, Rettore dello IUSS-Scuola Universitaria Superiore di Pavia e tra i massimi esperti su queste tematiche.
L’incontro è stato aperto dai saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari e ha avuto un’ampia partecipazione tra i componenti della governance, docenti, ricercatori e studenti dell’Ateneo, sia in sala che in collegamento streaming. “Ringrazio il collega ed amico Riccardo Pietrabissa – ha sottolineato Pettinari – per il prezioso contributo che ci ha fornito grazie alla sua esperienza e competenza su queste tematiche".
"Come sottolineato anche nel Piano Strategico di sviluppo dell’Ateneo per il periodo 2018-2023, uno degli obiettivi del nostro Ateneo è quello di interagire direttamente con la società e con il proprio territorio di riferimento attraverso il trasferimento di tutte quelle conoscenze, competenze, innovazioni prodotte dalla ricerca dell’Ateneo, sia per lo sviluppo economico che per la diffusione della cultura in una accezione più ampia. E’ quanto viene ora comunemente definito come “Terza Missione”, che Unicam persegue con estrema convinzione” ha aggiunto il rettore.
“La terza missione esiste – ha affermato il professor Pietrabissa – deve solo essere interpretata. Le università sono brave a fare ricerca e formazione, ma non hanno ancora preso piena consapevolezza che la loro missione è anche utilizzare queste attività per creare progresso nella società. Il progresso della società, infatti, è la misura reale del ruolo di un'università. Dobbiamo far capire ai cittadini, ai politici ed ai nostri colleghi che un'università deve valorizzare i suoi giovani migliori e selezionare le sue ricerche migliori al fine di generare il progresso”.
Al termine dell'incontro i due Rettori hanno firmato un accordo di collaborazione per attività di formazione, ricerca, innovazione, imprenditorialità e trasferimento tecnologico
"In questi giorni sono state riportate molte notizie sulla motivazione che ha portato alla sfiducia dell'ex Sindaco, ma non quelle reali. Le scelte portate avanti incondizionatamente e senza possibilità di confronto alcuno, non condivise nel merito ci hanno fatto riflettere e preoccupare da più di un anno". È quanto dichiarano i tre consiglieri del gruppo 'Per Camerino' Marco Fanelli, Giovanna Sartori e Riccardo Pennesi.
"Di questo ne era a conoscenza anche l'ex Sindaco al quale da tempo avevamo rappresentato la nostra contrarietà alle modalità per niente democratiche con cui venivano portate avanti le decisioni" spiegano i consiglieri che, sulla ricostruzione, puntualizzano: "Appena insediati tramite Marco Fanelli, assessore ai lavori pubblici, iniziarono una serie di colloqui con diversi progettisti ed esperti urbanisti che concordavano sulla necessità di avere un piano di recupero della città e un dettagliato piano di cantierizzazione. Vi fu così la proposta di individuare allo scopo un pool di esperti come era stato fatto nel '97".
"La proposta dell’Assessore Fanelli fu subito bocciata in favore della regola del “chi primo arriva, parte con i lavori”. Non c’è stato ascolto neanche dopo aver suggerito di coinvolgere i progettisti privati sin da subito in questa partita" aggiungono i membri di 'Per Camerino'. "La grave lacuna della mancata redazione del piano di recupero poteva essere colmata con il PSR, senonché anche in questo caso, non si è voluto ricorrere a professionisti esperti in cantieristica, pertanto il Psr, seppure abbia portato a dei finanziamenti, non ha colmato il vuoto nella programmazione ed organizzazione degli interventi di ricostruzione".
"Ciò non ha aiutato i progettisti che non hanno potuto procedere in modo ordinato alla predisposizione dei progetti: aprire cantieri in modo casuale in centro storico e innescare una ricostruzione 'non ordinata' rischia di causare ritardi clamorosi come accaduto in altri casi, oltre a problematiche nelle forniture. Accanto a ciò si sono aggiunti altri fondamentali aspetti di tipo strategico gestiti senza mai condividere scelte e metodo, che hanno contribuito a isolare e danneggiare la città" proseguono i consiglieri.
Vengono portati ad esempio i mancati rapporti "con gli organi elettivi regionali" e "la guerra portata avanti dentro l'Unione Montana della Marca di Camerino". "Il volersi imporre spesso con autoritarismo, soprattutto all’interno degli uffici ha generato molte tensioni - si aggiunge - ed in alcuni casi un pessimo ambiente lavorativo, tanto che qualcuno stava pensando di andare a lavorare altrove. Perdite di professionisti seri e preparati in questo momento non ce lo possiamo permettere perché inciderebbero profondamente sulle tempistiche di ricostruzione".
In merito al commissariamento, sottolineano Fanelli, Sartori e Pennesi, "è stato fatto del terrorismo gratuito facendo leva sulle fragilità di una cittadinanza già provata. Un Commissario nominato in attesa delle elezioni non ferma niente. Gli uffici hanno lavoro da portare avanti in autonomia per anni e il commissario con la sua firma sostituisce Sindaco, Giunta e Consiglio. Così come andranno avanti le pratiche della ricostruzione che sono istruite dagli uffici".
"Noi abbiamo provato inutilmente per mesi a convincere a cambiare metodo di lavoro e farci partecipi delle decisioni" affermano i consiglieri nel riferirsi al loro rapporto con l'ex sindaco Sborgia "Abbiamo tentato in tutti i modi, in ultimo anche creando un gruppo consiliare a parte. Sarebbe stato più facile conservare la poltroncina da assessori e consiglieri e continuare a prendere l’indennità, accettando qualsiasi tipo di proposta, anche con la consapevolezza che alcune erano profondamente sbagliate, ma il bene della collettività non si persegue di certo in questo modo".
"Anche l’ex Sindaco dovrebbe prendersi delle responsabilità: era stato chiamato a guidare la squadra con equilibrio e saggezza e non lo ha fatto. Troppo facile scaricare la colpa additando tre persone, come se fossero matte, che non hanno a cuore la città dove sono nate e cresciute, dove stanno lavorando e crescendo i propri figli" concludono Marco Fanelli, Giovanna Sartori e Riccardo Pennesi.
“Questo 'teatrino' messo in scena dagli ormai ex amministratori, i quali dovrebbero vergognarsi se ancora ne hanno la capacità e dignità di farlo, è uno sfregio che la città di sicuro non merita, anche in considerazione del particolare momento che essa vive”. Così, in una nota, il coordinamento socialista di Camerino intervenendo sulle dimissioni di 7 consiglieri - 4 di minoranza e 3 di maggioranza - che hanno decretato la fine dell'amministrazione Sborgia.
“Questi signori – continuano i socialisti guidati da Nando Ferretti - non si sono resi conto, ne’ prima ne’ ora che sono fuori dall’amministrazione, che la nostra Camerino è una citta “sull’orlo di una crisi di nervi”. È una grave colpa questa, ma quella più grave appartiene a coloro che sono dietro le quinte (sempre rigorosamente nascosti) che, fingendosi di caricarsi sulle spalle il fardello delle responsabilità di guida della città, fanno i loro comodi”.
“Nella scorsa tornata elettorale hanno di fatto costituito (senza mai apparire) una squadra principalmente composta dalla quasi totalità di elementi con poca o nessuna esperienza sia di amministrazione che di politica, cosa questa necessaria per amministrare al meglio un Ente che si deve rapportare con le altre realtà esistenti nel territorio; basta ricordare le difficoltà di rapporto e le relative diatribe con l’Unione Montana, con i Comuni vicini, con i rappresentanti territoriali che siedono in Regione, difatti basta ricordare gli auguri ‘al vetriolo’ che furono fatti dal sindaco quando il suo predecessore nonché nostro concittadino fu eletto in Regione".
"Potremmo continuare, ma per decoro ci esimiamo dal farlo. Facciamo solo presente ai ‘maneggioni e maldicenti’che operano dietro le quinte, che il loro tempo è finito e non tollereremo, come gruppo socialista, una campagna elettorale come quella precedente piena di insulti, di falsità e di veleni, ma priva di contenuti e di prospettive reali”.
“Noi socialisti – proseguono - non partecipammo, ne rimanemmo volutamente fuori perché l’offesa e l’aggressione personale non ci appartengono, e quello che si vide in certe riunioni organizzate ad arte per incattivire la campagna elettorale ci lasciò basiti.
“Esimi ‘uomini ombra’ dovreste sapere che il ruolo di amministratori va dato a chi sa comunicare con chiarezza, educazione e rispetto per il prossimo (soprattutto per chi non ti ha votato) il tutto condito da ascolto attivo ed empatia.
I socialisti si rivolgono poi direttamente a Sborgia.“Ex sindaco ci perdoni, ma ci permetta di dirle: prenda il buono quando le tocca (eletto) ma anche il male quando le viene (sfiduciato). Lasci le mezze frasi e le mezze illazioni, anche in considerazione della scesa in campo di avvocati con relative puntualizzazioni sulle sue esternalizzazioni, crediamo che tutto ciò rechi nocumento alla città e questo non è un bel vedere, la invitiamo a prenderne atto, anche perché la verità ha i piedi di piombo, ma poi arriva dappertutto.
Sinceramente avendo vissuto dall’esterno tutta la vicenda, non ci sentiamo per onestà intellettuale di giudicare l’atto di dimissioni dei suoi Consiglieri, dato che è una scelta strettamente personale, a volte anche sofferta e dolorosa, ma che va sempre rispettata quando si è in democrazia. Per quanto riguarda la minoranza essa ha solo svolto il suo ruolo, piaccia o non piaccia è cosi”.
"Quello che ci permettiamo di giudicare, perché è stato sotto gli occhi di tutti, è il suo modo di amministrare lei ha utilizzato un modello personale e padronale di Amministrare la cosa pubblica, sicuramente non paritario, altrimenti non avrebbe subito tali azioni. Pertanto lei deve riconoscere la propria sconfitta (con signorilità se ci riesce) cercandone la ragione nei propri errori. Se è convinto di non averli commessi si ripresenti al giudizio dei cittadini sarebbe il modo più consono per prendersi la rivincita”.
Il prefetto di Macerata Flavio Ferdani ha ricevuto stamane in Prefettura il Commissario Prefettizio del comune di Camerino, il dottor Paolo De Biagi, incaricato di reggere l'Ente dopo la sfiducia al sindaco Sandro Sborgia (leggi le sue parole qui).
Al neo commissario - cui sono stati conferiti i poteri spettanti al primo cittadino, alla giunta e al consiglio comunale - il prefetto ha espresso gli auguri di buon lavoro. L'incontro ha rappresentato l'occasione per un primo scambio di conoscenze sui principali temi territoriali.
"Formulo al commissario De Biagi - ha dichiarato il prefetto - i migliori auguri di buon lavoro, che sarà caratterizzato dalla piena e leale collaborazione che contraddistingue i rapporti istituzionali tra enti locali e Prefettura e garantirà competenza e professionalità".
La nomina del commissario si è resa necessaria a seguito delle dimissioni presentate da sette consiglieri sui dodici assegnati al comune di Camerino. Il commisario De Biagi, già prefetto a Terni, e attualmente in quiescenza, ha ricoperto numerosi incarichi presso la Prefettura di Pesaro Urbino e di Ancona, svolgendo numerosi incarichi commissariali e - da ultimo - quello di commissario straordinario del comune di Padova.
De Biagi sarà affiancato dal dottor Carlo Ferraccioni, vice prefetto aggiunto in servizio presso la Prefettura di Macerata, in qualità di sub commissario, chiamato a collaborare e coadiuvare il commissario nell'espletamento dell'incarico affidato.
“Non posso che prendere atto, con profondo rammarico, delle dimissioni presentate dai consiglieri Marco Fanelli, Giovanna Sartori e Riccardo Pennesi insieme a quelle dei consiglieri di minoranza Pasqui, Lucarelli, Nalli e Falcioni, formalizzate nel cuore della notte, nelle stanze di uno studio commerciale, per impedire a un’amministrazione comunale, democraticamente eletta e fortemente desiderata dalla stragrande maggioranza dei cittadini, di continuare nel suo percorso di ricostruzione della città”.
È quanto afferma il sindaco di Camerino Sandro Sborgia all’indomani del clamoroso ammutinamento di parte della sua maggioranza. “L’epilogo di un patto scellerato - spiega -, probabilmente sottoscritto alcuni mesi prima con la formazione del gruppo ‘Per Camerino’, forse originato da una sempre più marcata insofferenza alla convivenza con un nucleo di persone che avevano deciso di porsi al servizio della comunità senza secondi fini o interessi personali da promuovere, animati solo dalla volontà di far bene”.
“In questi due anni e mezzo di mandato amministrativo, ci siamo adoperati per assicurare un’azione amministrativa in grado di fronteggiare e risolvere i grandi problemi lasciati sul tappeto dalla passata gestione, insieme a tutti quelli che si sono in seguito presentati” aggiunge Sborgia “Un lavoro duro e silenzioso, condotto quotidianamente e senza risparmio con l’esclusivo intento di onorare gli impegni presi con la collettività, incuranti di quel pezzo di squadra totalmente impegnata alla cura della propria immagine, alla continua ricerca di consenso, ossessionata dalle manie di protagonismo”.
Sborgia considera “chiaramente inconsistenti le motivazioni addotte a giustificazione dell’atto compiuto”. Bensì, sottolinea, “confermano l’esistenza di altre e diverse nascoste ragioni, per le quali evidentemente non si poteva consentire a quest’amministrazione di proseguire oltre. Una brutta pagina non solo politica ma anche umana”.
“La piena consapevolezza della reale dimensione delle questioni da affrontare in favore dei bisogni e delle necessità della popolazione, avrebbe dovuto indurre i dimissionari ad una più attenta e meditata riflessione sulle gravi conseguenze che tale scelta inevitabilmente produrrà. Innumerevoli erano i modi e le possibilità per contrastare l’operato dell’Amministrazione. Si è optato per quello peggiore” ribadisce il primo cittadino.
Sborgia ricorda, inoltre, la “posizione ferma e decisa” assunta “a difesa dei presidi fondamentali” come l’ospedale e “la necessità di scongiurare la possibile collocazione di una discarica di rifiuti nel nostro territorio”. “E’ stato per me un onore e un privilegio avere avuto al mio fianco persone di enorme spessore umano e morale - prosegue - dalle quali ho tratto preziosi insegnamenti di vita che porterò per sempre con me: la dottoressa Anna Ortenzi, la dottoressa Lucia Jajani, l’ingegnere Luca Marassi, la dottoressa Maria Giulia Ortolani e il dottor Stefano Sfascia che più di tutti ha pagato il prezzo di una scelta fatta in nome dell’amicizia e dell’amore incondizionato per la nostra città”.
“Non dimentico le tante persone che hanno collaborato a titolo gratuito e senza le quali non avremmo conseguito i risultati sperati. Tra essi una menzione particolare merita l’architetto. Michele Tromboni il cui contributo è stato determinante per la redazione del Programma Straordinario di Ricostruzione” aggiunge il sindaco.
Ringraziamenti vengono espressi anche al segretario generale Paolo Cristiano (“per la sua spiccata competenza e professionalità”), al personale dipendente del comune di Camerino (“in questi due anni e mezzo ha affiancato l’Amministrazione con abnegazione e spirito di servizio”), al rettore Unicam Claudio Pettinari e all’Arcivescovo Francesco Massara (“per l’affetto, il sostegno e la grande vicinanza che non mi hanno mai fatto mancare. Mi consola saperli presenti alla guida delle più importanti Istituzioni della Città, a garanzia e sicurezza di tutta la popolazione”), al commissario Legnini (“per l’impegno continuo, instancabile che profonde in favore di tutte le popolazioni colpite dal sisma e per la grande disponibilità che ha sempre offerto alla nostra città”), ai sindaci del territorio (“ho condiviso questo entusiasmante percorso amministrativo, consapevole del ruolo e delle grandi responsabilità che onorano con impegno e sacrificio”).
"Al Commissario Prefettizio che sarà chiamato ad assumere la responsabilità di guidare la città, rivolgo gli auguri più sinceri di buon lavoro, sicuro che le difficili scelte che sarà chiamato a compiere nei prossimi mesi, saranno adottate per il bene e nell’interesse esclusivo della collettività. Alla cittadinanza rivolgo il mio grazie più sentito per l’onore e il privilegio che mi sono stati riservati, certo che saprà anche in questo difficile momento, trovare la strada per rialzare la testa e uscire ancor più rafforzata da questa difficile situazione” conclude Sandro Sborgia.
Entra in cantiere con il Green pass scaduto: sanzionati un operaio edilie e il suo datore di lavoro. Si era sottoposto a tampone con esito negativo ottenendo un Green pass valido per un arco temporale limitato. Con quello aveva accesso all’attività lavorativa mostrando immediatamente il certificato verde che però alla scadenza naturale non aveva provveduto a rinnovare. L'uomo aveva poi conservato la copia cartacea del certificato scaduto senza procedere al rinnovo con un un altro tampone.
Un trucco illegittimo che non è sfuggito ai Carabinieri della Compagnia di Camerino, nel corso dei controlli svolti nell’ambito del territorio relativi ai cantieri della ricostruzione post sisma. I militari hanno sanzionato infatti sia il lavoratore sprovvisto di valido certificato che il datore di lavoro responsabile di non aver sviluppato i dovuti accertamenti.
I consiglieri dei gruppi consiliari “Radici al Futuro” (Gianluca Pasqui, Antonella Nalli, Roberto Lucarelli e Stefano Falcioni) e “Per Camerino” (Marco Fanelli, Giovanna Sartori e Riccardo Pennesi) comunicano di aver proceduto questa mattina a sfiduciare il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, rassegnando congiuntamente le loro dimissioni. Tra loro anche due assessori, Giovanna Sartori e Marco Fanelli.
"Questa sofferta e doverosa decisione è stata presa, insieme, dopo una lunga ed attenta riflessione nell’esclusivo interesse della città e con grande responsabilità istituzionale - sottolineano in una nota congiunta i consiglieri -. È stato scelto di farlo ora così da consentire di andare al volto tra qualche mese, già nella prossima primavera 2022".
"I mesi passati sono stati caratterizzati da un sempre maggiore accentramento dell’azione amministrativa e dei processi decisionali strategici per il futuro di Camerino sulla persona del sindaco il cui risultato si è tradotto in una situazione di stallo e di completo isolamento della città nei confronti del territorio e delle istituzioni locali e regionali. La completa mancanza di visione futura associata a tale comportamento personalistico ha di fatto impedito la possibilità di lavorare alla pianificazione della rinascita della nostra Camerino" puntualizzano compatti i componenti dei gruppi consiliari "Radici al Futuro" e "Per Camerino".
"Ad oggi, infatti la città non ha un “vero” piano di ricostruzione così come evidenziato nelle ultime riunioni che si sono tenute con i progettisti che chiedevano a gran voce un cronoprogramma degli interventi che consentisse loro di programmare la consegna e l’esecuzione dei progetti - precisano ancora i consiglieri -. Anche per le aree perimetrate la situazione è lontana dall’essere definita nonostante il tempo trascorso. A nulla sono valsi i nostri innumerevoli tentativi di intraprendere una fattiva collaborazione volta all’interesse della collettività.
"Tante sono le opportunità perse e le scelte sbagliate. A partire dalla mancata presentazione di progetti nell’ambito dei fondi relativi ai Contratti Istituzionali di Sviluppo, dove il sindaco in autonomia ha deciso di accodarsi ad un progetto predisposto dal Comune di Muccia, fino al modesto finanziamento ottenuto nell’ambito dei fondi complementari sisma PNRR dove il Comune di Camerino ha ricevuto somme di gran lunga inferiori a tutti gli altri Comuni del cratere - concludono i consiglieri -. Ciò per l’incapacità di fare rete con il territorio e coltivare fattivi rapporti con le istituzioni. Ora è il momento di voltare pagina, insieme, iniziando un percorso condiviso che riporti fiducia tra i cittadini e restituisca a Camerino la giusta centralità nel territorio".
Quarto fine settimana di Open Day nelle Marche per i cittadini over 18. "Continua lo sforzo organizzativo predisposto da Regione Marche ed Asur per accelerare la campagna vaccinale della terza dose anche alla luce delle novità emanate dal Governo, che ha autorizzato dal 10 gennaio il richiamo booster dopo 4 mesi (120 giorni) dalla seconda dose e fissato dal 1° febbraio la scadenza del Green Pass dopo sei mesi" sottolinea l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.
Dal 15 febbraio gli over 50 inoltre, dovranno avere il super Green pass per accedere ai luoghi di lavoro pubblici o privati. L’accesso agli Open Day non sarà illimitato: all’arrivo bisognerà dotarsi di numero fino ad esaurimento dei posti disponibili in base alle dosi e al personale sanitario disponibile nelle sedi. Si ricorda che per le prime dosi l’accesso alle sedi vaccinali è possibile ogni giorno senza prenotazione.
In provincia di Macerata, insieme al recupero delle terze dosi anticipati, saranno a disposizione dei cittadini non prenotati 300 dosi all'hub vaccinale di Piediripa e 100 dosi all'hub vaccinale di Camerino.
Di seguito il calendario:
AREA VASTA 1
Sabato 29 gennaio
PESARO - PVP Iper Rossini via Juri Gagarin h.8.30 -13: 100 dosi (insieme al recupero terze dosi anticipate)
FANO - PVP Codma via T. Campanella h. 14-20: 100 dosi (insieme al recupero terze dosi anticipate)
Domenica 30 gennaio:
FANO - PVP Codma via T. Campanella h. 14-20: 100 dosi (insieme al recupero terze dosi anticipate)
AREA VASTA 2
Sabato 29 gennaio
SENIGALLIA - PVP Caserma Vigili del Fuoco Via Arceviese H. 8-13 / 14-18: 200 dosi (insieme a recupero terze dosi anticipate)
FABRIANO – Via di Vittorio 1 (ex CRI) h.9-13 / 14 -18: 500 dosi
Domenica 30 gennaio:
FABRIANO – Via di Vittorio 1 (ex CRI) h.9-13 / 14 -18: 500 dosi
AREA VASTA 3
Sabato 29 gennaio
CAMERINO Località Vallicelle h.8 -13: 100 dosi (insieme al recupero di terze dosi anticipate)
Domenica 30 gennaio:
MACERATA Centro vaccinale via Teresa Noce h. 8-13: 300 posti (insieme al recupero terze dosi anticipate)
AREA VASTA 4
Sabato 29 gennaio
MONTEGRANARO Ex Ospedale: h. 8.30 - 19.30: 600 dosi
È attivo, da questa mattina alle 8.30, il nuovo ambulatorio vaccinale pediatrico di Camerino che dall’ospedale è stato trasferito nel quartiere Vallicelle, nell’area di Protezione civile. Una prima giornata in cui tutto si è svolto con grande ordine e la massima efficienza tant’è che è proprio il dottor Antonio Barboni ad aggiornare il sindaco Sandro Sborgia, rassicurando sulla buona riuscita del servizio: “L’Ambulatorio è stato attivo dalle 8,30 senza intoppi. Grazie a nome della dottoressa Franca Laici e tutto lo staff”.
Il nuovo servizio sarà disponibile a Camerino non più ogni 15 giorni, ma tutti i mercoledì dalle 8.30 alle 13. “È di fondamentale importanza aver intensificato questo servizio per tutte le famiglie che ne hanno bisogno - aggiunge il sindaco Sandro Sborgia - un ringraziamento a tutte le persone che si sono adoperate per la buona riuscita del trasferimento e dell’operatività”.
Su iniziativa dei rappresentanti degli studenti nel comitato per lo sport dell’Università di Camerino Maria Faganello, Chiara Carrara e Luca Caproli, il CUS ha organizzato una giornata sulla neve a Bolognola. “Nonostante nevicasse i ragazzi, specialmente i principianti, si sono divertiti tantissimo, si legge in una nota degli universitari che hanno partecipato all'iniziativa. È positivo avere queste strutture vicino all’Università di Camerino con Bolognola ski e il gestore Francesco Cangiotti, il Comune di Bolognola, la scuola dei maestri di sci, così come anche Sarnano e, si spera, presto Frontignano.
Queste strutture potranno consentire all’Università e al sistema scolastico dell’Alto Maceratese di offrire anche le discipline sportive invernali agli studenti. I partecipanti hanno avuto l’occasione di provare anche lo snowboard, è probabile che in futuro si proverà anche lo sci di fondo e non sono mancate le ciaspole per chi voleva calpestare la neve”.
C’è anche un po’ di Unicam nella Nazionale Italiana di Fioretto maschile, che continua a mietere successi a livello internazionale e ad occupare il gradino più alto del podio. Nel quartetto che ha sconfitto la Francia nei giorni scorsi nella finale della tappa di Coppa del Mondo di Parigi aggiudicandosi così la medaglia d’oro, infatti, era presente anche il giovane marchigiano Tommaso Marini, studente Unicam iscritto al corso di laurea in “Scienze sociali per gli enti non-profit e la cooperazione internazionale”, attivato dalla Scuola di Giurisprudenza.
“Ho sempre desiderato ed ambito – ci ha raccontato Tommaso Marini - di entrare a far parte del quartetto della Nazionale ed aver ottenuto una importantissima vittoria proprio nella mia prima gara in squadra mi riempie naturalmente di orgoglio. Sono molto soddisfatto di questi miei primi passi in azzurro e mi auguro un cammino sempre più vincente”. Accanto ad una brillante carriera sportiva, Tommaso ha voluto affiancare anche la formazione universitaria, scegliendo l’Università di Camerino.
“Ho scelto Unicam – ha proseguito Marini – per la particolare attenzione che rivolge agli studenti che praticano attività sportiva a livello agonistico, sia per quanto riguarda le attività didattiche che per i servizi messi a disposizione. Mi sono iscritto al corso di laurea in 'Scienze sociali per gli enti non-profit e la cooperazione internazionale' perché credo che sia un corso molto attuale e molto interessante dal momento che approfondisce diversi argomenti di attualità e che possono ampliare molto il bagaglio culturale dell'individuo che li studia. Non sempre è facile conciliare studio ed attività agonistica, ma grazie ad una programmazione ben definita degli studi ed alla disponibilità dell’Ateneo e della mia tutor, riesco a dare il massimo”.
“Sono davvero molto orgoglioso di poter annoverare Tommaso Marini nella famiglia Unicam – ha sottolineato il Rettore Pettinari – e anche a nome dell’intera comunità universitaria mi congratulo con lui per questa importante vittoria, con l’augurio che sia solo preludio di un futuro ricco di successi. L’Università di Camerino ha da sempre investito nello sport, nella convinzione che esso sia importante nella vita di ciascuno di noi e rappresenti un fondamentale momento di formazione, condividendone etica e valori.”
Da qualche anno, inoltre, l’Ateneo mette a disposizione, in collaborazione con il CUS Camerino, borse di studio riservate a studenti che praticano attività sportiva ad alti livelli, al fine di perseguire la finalità di diffusione della cultura dello sport e di favorire la prosecuzione degli studi permettendo ad alcuni atleti meritevoli di proseguire l’attività sportiva. Il nuovo bando è disponibile nel sito www.unicam.it e la scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 31 gennaio 2022.
L’ambulatorio vaccinale pediatrico di Camerino si trasferisce. Da mercoledì 26 gennaio sarà, infatti, spostato dall’ospedale di Camerino in una struttura del quartiere Vallicelle accanto al centro vaccini anti Covid, anch’esso operativo nel quartiere della città, nell’area di Protezione civile. L’ambulatorio vaccinale pediatrico sarà operativo tutti i mercoledì, e non più una volta ogni quindici giorni, dalle ore 8 alle 13.30.
Via libera oggi dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per l’adozione di un “Codice della ricostruzione”. “Una riforma di portata storica, che punta a definire un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma, con l’attuazione di un modello che garantisca certezza, stabilità e velocità di questi processi, e che al tempo stesso assicuri una ripresa delle attività economiche e sociali nei territori colpiti” hanno sottolineato il Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, che hanno contribuito alla stesura del testo.
Oggi in Italia sono in corso almeno sette ricostruzioni post sisma, ciascuna con le sue regole, le sue procedure, un proprio modello di gestione. Il “Codice” nasce proprio per superare questa frammentazione, che genera confusione normativa e diseguaglianze nei diritti riconosciuti ai cittadini colpiti dalle catastrofi naturali. La delega propone la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alle ricostruzioni nell’ambito della Presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con possibilità di nomina di Commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse, e l’introduzione di uno “stato di ricostruzione”, distinto e susseguente allo “stato di emergenza”. Sarà possibile in sostanza realizzare quel passaggio coordinato tra prima assistenza alla popolazione e gestione dello stato di emergenza, affidati al sistema di Protezione Civile, e la successiva fase di ricostruzione.
Si introducono, inoltre, alcuni principi nuovi ed importanti. Innanzitutto, quello che i processi di ricostruzione non si limitino alla riparazione materiale dei danni, ma assicurino ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico, ad esempio con gli aiuti alle imprese. Si prevede poi che, in caso di danni molto elevati e di situazioni complesse, si possa attuare una ricostruzione pubblica dei centri urbani e storici dei comuni più colpiti attraverso progetti unitari. Per il rifacimento delle opere pubbliche si prevedono anche semplificazioni e meccanismi di accelerazione, come l’obbligo di utilizzare centrali uniche di committenza. Per la prima volta, inoltre, si apre alla possibilità di introduzione di polizze assicurative private per il ristoro dei danni da sisma, delegando il Parlamento a valutare l’eventuale introduzione di forme di indennizzo diverse dal contributo pubblico.
Molte delle soluzioni proposte dalla delega sono mutuate dalle esperienze passate, ed in particolare dalle più recenti innovazioni nella ricostruzione post sisma 2016, come il modello di gestione multilivello delle grandi ricostruzioni, affidate ad una Cabina di coordinamento, guidata dal Capo del Dipartimento o dal Commissario, con i presidenti delle Regioni interessate, i rappresentanti dei sindaci ed il Capo Dipartimento della Protezione Civile, con il quale vengono stabilite precise modalità di raccordo nel passaggio dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione. Viene poi confermato il modello amministrativo delle attività di ricostruzione, basato sugli Uffici Speciali Regionali, che assistono i comuni anche nella pianificazione urbanistica e attuano gli interventi pubblici più rilevanti, così come quello del monitoraggio, basato sulle piattaforme digitali, e dei controlli di legalità, con il rafforzamento della Struttura di missione del Ministero dell’Interno.
La nuova struttura della Presidenza del Consiglio potrà essere dotata di un contingente di personale tecnico altamente specializzato, ricorrendo a professionalità attualmente impegnate nelle ricostruzioni dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia. “Tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile darà il suo contributo di esperienza al grande cantiere normativo che prenderà il via grazie alla legge delega approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. È un risultato particolarmente importante perché da tempo sentivamo l’esigenza di armonizzare, in caso di grandi terremoti, il superamento dell’emergenza e la fase di ricostruzione.
La scelta del Governo consente di avviare questo percorso che garantirà ai cittadini non solo una pronta risposta all’emergenza ma anche uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale” ha aggiunto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Si tratta di una proposta virtuosa, resa possibile dalla collaborazione e dalla condivisione delle esperienze di tutti. L’idea di fondo è quella di assicurare una policy stabile della ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, ispirata ai principi di semplificazione, accelerazione dei tempi e dello sviluppo. Un modo per individuare un’ordinarietà nella straordinarietà dell’emergenza ricostruzione perché, come suggerito dalla Corte dei Conti, anche nella fase successiva all’emergenza è necessaria una regolamentazione che individui modelli organizzativi e procedurali idonei a dare certezza e a ridurre i tempi della ricostruzione” ha detto il Capo del Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande.
“Ringrazio il Governo per l’approvazione del disegno di legge delega che potrà finalmente essere sottoposto all’esame del Parlamento, presso il quale pende già il disegno di legge dell’On.le Pezzopane. Mi auguro che si proceda celermente con l’approvazione del testo, in tempo utile per il varo del Codice entro la Legislatura, una riforma che potrà finalmente dare certezze ai cittadini, alle imprese e agli enti locali dei territori colpiti dai terremoti, così superando le lungaggini e le incertezze che hanno da sempre caratterizzato l’avvio dei processi di ricostruzione“ ha concluso il Commissario Giovanni Legnini.
Per il secondo anno consecutivo l’Università di Camerino ha aderito, unico Ateneo delle Marche, al Progetto NERD? (Non È Roba per Donne), progetto nato da una collaborazione fra IBM Italia e il Dipartimento di Informatica dell'Università la Sapienza di Roma nel 2013, con l’obiettivo di diffondere la passione per l'informatica tra le giovani studentesse al fine di orientare le loro scelte universitarie, e ad oggi conta la partecipazione di migliaia di studentesse provenienti da tutta Italia.
Il progetto, animato dalle volontarie IBM, si prefigge di mostrare come l'informatica sia una disciplina creativa, interdisciplinare, sociale, e basata sul problem solving, attività nella quale le donne eccellono. “Siamo davvero molto felici di poter partecipare anche quest’anno a questo progetto – ha sottolineato la professoressa Barbara Re, docente della sezione di Informatica di Unicam nonché Prorettrice alle Pari opportunità, tutela e garanzia della Persona dell’ateneo camerte – favorito anche da un contatto di una nostra ex studentessa. L'obiettivo del progetto è quello di far avvicinare al mondo dell'informatica, e più in generale alle materie scientifiche, le ragazze delle scuole superiori italiane, mostrando loro quanto sia falso il luogo comune per cui le discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) siano considerate prettamente maschili”.
Il Progetto prevede alcune sessioni plenarie ed alcuni laboratori durante i quali le ragazze, provenienti dagli ultimi anni delle scuole superiori di secondo grado, impareranno in maniera semplice, veloce e divertente a progettare e realizzare una chatbot sulla piattaforma IBM Cloud (https://www.ibm.com/cloud/), avvicinandosi così al nuovo mondo dell'intelligenza artificiale. Nel corso dell’evento plenario, che si è tenuto in Unicam in modalità telematica nel pomeriggio di ieri 20 gennaio, è stato illustrato il progetto alle oltre 150 studentesse delle scuole superiori della Regione Marche partecipanti.
L’incontro si è aperto con i saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari, della delegata all’orientamento di Unicam Valeria Polzonetti, del responsabile della sezione di Informatica Flavio Corradini; sono poi seguite le testimonianze di Floriana Ferrara, CSR Manager IBM Italia e Leader Progetto NERD?, di Barbara Re, docente della sezione di Informatica Unicam, di Gemma di Federico, laureata Unicam e dottoranda presso la Technical University of Denmark, di Matilde Marcelletti, studentessa Unicam in Informatica e e Software Application Developer DevQ S.r.l.
Ospiti d’eccezione il Maggiore del Ra.C.I.S. Daniela Tricca, che ha raccontato il suo percorso professionale di donna informatica a servizio dell'Arma dei Carabinieri, Sara Servili, fondatrice e CEO Fidoka S.r.l. e Cinzia Cecchini di Soroptimist. A chiudere l’incontro Giuliana Bianchini, Senior Consultant IBM Italia e Tutor Progetto NERD? Camerino, che ha illustrato nel dettaglio il progetto. Sono poi in programma due giornate di laboratori, in cui sarà spiegato cos'è l'Intelligenza Artificiale e sarà insegnato come progettare e realizzare una chatbot, nonché l’evento conclusivo di premiazione. Le ragazze selezionate tra coloro che presenteranno i migliori progetti parteciperanno ad un ministage di tre giorni presso una delle aziende partner del progetto.
È stata sottoscritta oggi la convenzione tra il commissario straordinario alla ricostruzione sisma 2016, Giovanni Legnini e il direttore della Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici dell'Agenzia del Demanio, Filippo Salucci.
La convenzione affida alla Struttura dell'Agenzia la progettazione e il monitoraggio di 39 interventi su caserme e strutture demaniali da ricostruire in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, indicati dall'ordinanza speciale in deroga numero 27 firmata lo scorso 14 ottobre dal commissario Legnini.
Gli edifici finanziati dall'ordinanza, che sono soprattutto caserme danneggiate dal sisma, si trovano nei Comuni di Camerino, Arquata del Tronto, Montegallo, Fiastra, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Visso, Castelsantangelo Sul Nera, Ussita, Ascoli Piceno, San Severino Marche, Montemonaco, Castignano, Tolentino, Accumoli, Amatrice, Cittaducale, Rieti, Fiuminata, Norcia, Sant'Anatolia di Narco, Spoleto, Cerreto di Spoleto, Montereale, Sulmona, Teramo e Castelli.
La Struttura per la progettazione dell'Agenzia Demanio si occuperà delle fasi preliminari, di project management, di supporto tecnico e monitoraggio della maggior parte degli interventi, 39 su un totale di 41 (dei restanti due se ne occuperà l'Arma dei carabinieri), con l'obiettivo di rendere il processo più snello e coordinato possibile, garantendo allo stesso tempo i più alti standard di sicurezza sismica ed efficienza energetica degli edifici da realizzare o riparare.
A coordinare gli interventi dell'ordinanza resta comunque il Tavolo permanente istituito e presieduto da Legnini ."Si tratta di un'ordinanza importante e innovativa - sottolinea il commissario - sia per le procedure introdotte sia per l'impatto che avrà sul territorio, dato che questi presidi sono fondamentali non solo per le forze dell'ordine che così ritroveranno delle sedi nuove, ma anche per le comunità a cui restituiamo luoghi strategici per la sicurezza e che spesso fanno parte anche del bagaglio identitario del paesaggio cittadino che il terremoto ha così radicalmente sconvolto"
Due open day vaccinali a Camerino nelle giornate di sabato 22 e 29 gennaio. Lo comunica l'amministrazione comunale della città ducale. Saranno disponibili altre due date, al centro vaccinale operativo nel quartiere Vallicelle, in aggiunta all’apertura del martedì e giovedì. Gli open day saranno dalle 8 alle 13, in entrambe le giornate, e sarà possibile accedervi senza prenotazione.
In particolare, l’Asur specifica che sarà effettuata la vaccinazione a coloro che avevano la prenotazione nel mese di febbraio e che sono stati avvisati tramite un sms (circa 350 dosi) e a coloro che si presenteranno senza avere alcuna prenotazione (circa 100 dosi).
Prenderà il via il prossimo 21 gennaio la prima edizione della winter school sul Rilevamento Geomorfologico, promossa dalla sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam e coordinata dal professor Gilberto Pambianchi.
Configurato come un vero e proprio percorso di perfezionamento e aggiornamento professionale, il corso si propone di diffondere le metodologie e i criteri di rilevamento e cartografia geomorfologica, le modalità di organizzazione concettuale dei dati per il sistema di archiviazione digitale ed è rivolto a laureati in Scienze Geologiche, dottorandi, dottori di ricerca, liberi professionisti, funzionari di enti.
“Abbiamo voluto proporre una Scuola – sottolinea il prof. Pambianchi – volta a formare figure professionali altamente specializzate nel campo della geologia, idonee a soddisfare le esigenze del mondo del lavoro, con particolare riguardo al fabbisogno di specialisti nel campo del rilevamento geomorfologico. Siamo davvero molto soddisfatti che la nostra proposta sia stata ritenuta di alto livello, come testimoniato dai 36 iscritti provenienti da tutta Italia”.
Le attività formative della scuola prenderanno il via con una cerimonia inaugurale prevista, in modalità da remoto, per venerdì 21 gennaio alle ore 15, e comprenderanno lezioni teoriche, sia online che in presenza, esercitazioni e laboratori in aula, rilievi sul terreno e infine un campo obbligatorio di rilevamento geomorfologico.
Al termine del percorso formativo i partecipanti avranno acquisito le conoscenze necessarie per una loro futura e auspicabile collocazione presso Enti e strutture pubbliche e private o nel campo della libera professione, nel settore della pianificazione territoriale e mitigazione dei rischi naturali. Personale tecnico con tali caratteristiche e competenze è infatti particolarmente richiesto sia in Italia sia in tutta la Comunità Europea.
La Scuola è istituita dall’Università di Camerino in collaborazione con l'AIGeo – Associazione Italiana di Geografia Fisica e Geomorfologia, ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e il Consiglio Nazionale dei Geologi.
Cinquanta anni di Gioventù Musicale a Camerino, celebrati nel libro in uscita in questi giorni: “50 Stagioni Concertistiche” scritto da Mario Mosciatti, Francesco Rosati e Corrado Zucconi G. Fonseca. Un lungo cammino raccontato per immagini e parole attraverso la testimonianza anche di grandi artisti che hanno calcato i diversi palcoscenici di Camerino: a partire dal Collegio Granelli, la vecchia aula magna dell’Università, la Sala della Muta, il teatro Filippo Marchetti, la Chiesa di San Filippo, il Convento di San Francesco, l’Auditorium Benedetto XIII.
Oltre 20 luoghi in cui sono stati ospitati concerti di musica classica, spettacoli di teatro da camera, musica jazz con i maggiori esponenti del panorama italiano e internazionale, intelligenti contaminazioni con le arti visive e l’architettura, balletti. Mezzo secolo, portato bene, vissuto col costante impegno di avvicinare i giovani alla musica classica e al jazz, ma non solo, attraverso grandiosi musicisti e ballerini. L’attività svolta con e nelle scuole, poi, ha dato anche un contributo didattico in città, oltre che culturale.
Fondata ufficialmente nel 1957, dopo un paio di stagioni concertistiche, che videro tra gli altri il famosissimo chitarrista spagnolo Narciso Yepes, la sezione camerte della Gioventù Musicale si fermò per riprendere definitivamente nel 1969, tenuta a battesimo dall’Università di Camerino. Il primo concerto della GMI fu organizzato da Corrado Zucconi e Giuseppe Nobili su richiesta del Rettore di allora, Pietro Perlingieri.
Uno straordinario successo scandito da oltre 700 eventi (considerando anche quelli del Camerino Festival che per tante edizioni è stato organizzato proprio dalla Gioventù Musicale), con artisti tra i più famosi al mondo: Alirio Diaz, Severino Gazzelloni, Giorgio Gaslini, Angela Hewitt, Michele Campanella, Uto Ughi, Fresu, Chet Baker, Bollani, il ballerino Raffaele Paganini, l’etoile Monica Perego, Mario Brunello, per citarne solo alcuni, sempre nella consapevolezza del lavoro portato avanti con competenza e passione nella città ducale.
Concerti dei quali è possibile quasi avvertire e rivivere l’intensità del momento attraverso la ricca galleria fotografica contenuta nel libro. Testimonianze riportate da Corrado Zucconi e Francesco Rosati, presidenti della GMI rispettivamente dal 1969 al 1990 e dal 1991 ad oggi. I primi articoli pubblicati dall’Appennino Camerte riportano il lettore alle origini della storica rassegna concertistica che allora, come ora, vuole andare avanti dando un sempre più forte segnale di speranza e rinascita affinché la musica non sia un privilegio di pochi, ma un patrimonio di tutti (come riporta anche il libro).
L’opera è stata stampata da Arte Lito, che è anche sponsor, e gode del contributo di Regione Marche, Università di Camerino e Comune di Camerino. La presentazione ufficiale del libro avverrà sabato 19 febbraio 2022 ore 11 presso l’auditorium dell’Accademia della Musica “Andrea Bocelli” alla presenza del Rettore Unicam Claudio Pettinari, il sindaco Sandro Sborgia, la Presidente nazionale della GMI Rita Virgili, l’assessore alla Cultura del Comune di Camerino Giovanna Sartori.