A Camerino, presso la chiesa del seminario in via Macario Muzio, sabato 14 dicembre alle ore 16,30, si terrà un incontro pubblico nel corso del quale verrà presentato il restauro di tre opere danneggiate dal sisma, finanziato dal Consiglio Direttivo Nazionale di Italia Nostra. I tre beni culturali che avevano subito i danni del terremoto del 2016 sono: un "San Girolamo", dipinto olio su tela del XVII secolo e di artista ignoto che raffigura San Girolamo fuori dalla Grotta, nell’atto di scrivere il libro ispirato dalla luce divina; una"Madonna con Bambino e santi", dipinto olio su tela del XVI secolo, che raffigura la Madonna in trono e Gesù Bambino in braccio con il globo celeste in mano e giovani santi al suo fianco che sono probabilmente i santi fratelli Cosma e Damiano (i dipinti erano entrambi presenti nella Chiesa di S. Maria delle Grazie di Camerino); un Crocifisso ligneo di artista e periodo ignoti conservato nella Chiesa di San Benedetto a Cessapalombo.
lavori di restauro sono stati completati e quindi sabato 14 si effettuerà la “restituzione” dei tre capolavori alle comunità locali. "In una ricostruzione che tarda ad avviarsi c’è un immenso patrimonio artistico su cui si fondano le comunità del nostro entroterra e che dobbiamo salvare" questo l’obiettivo che Italia Nostra si è posto con l’urgenza di far qualcosa di sostanziale legato al rischio e all’importanza della posta in gioco ma anche con l’entusiasmo nel dare un segno di vicinanza ed un contributo alla ricomposizione di comunità così provate dalle devastanti scosse del 2016.
Le opere d’arte restaurate sono state indicate dalla Soprintendenza e dal Segretariato Regionale del Mibact per le Marche, per il loro elevato valore artistico ma anche per il forte danneggiamento che presentavano. A coordinare l’intervento per Italia Nostra è stato il presidente della Sezione di Macerata arch. Antonio Pagnanelli. La presentazione del restauro di queste opere vedrà la presenza dei sindaci di Camerino, Sandro Sborgia e di Cessapalombo, Giuseppina Feliciotti, dell’arcivescovo Francesco Massara, della direttrice del museo diocesano di Camerino Barbara Mastrocola, del Comandante Grasso del NTPC, di Pierluigi Moriconi della Soprintendenza, dei restauratori Kevin Angelani e Silvia Conte, dello storico Don Sandro Corradini e degli esponenti di Italia Nostra. Le tre opere saranno in mostra e quindi visibili alla cittadinanza nella sala espositiva allestita nel magazzino del Mibact in cui sono state ricoverate parte delle opere d’arte spostate dagli edifici pericolanti, ubicato proprio nelle adiacenze della sede della presentazione.
Prima della presentazione si svolgerà un sopralluogo alla zona rossa del centro storico di Camerino. L’accesso sarà consentito solamente alle persone autorizzate e quindi chi volesse partecipare al sopralluogo è necessario che invii i propri dati all’indirizzo di posta elettronica macerata@italianostra.org entro e non oltre lunedì 9 dicembre.
Arriva il mercato contadino: Camerino sposa il chilometro zero e incentiva la green economy grazie al protocollo d'intesa firmato con SlowFood Marche. I produttori del territorio al centro del progetto per incentivare le attività agricole.
Presentata questa mattina, la collaborazione prevede un impegno per tutto il 2020 in cui si svolgeranno 9 mercati, con un programma di continuità anche negli anni successivi.
"Firmiamo e portiamo a termine un progetto che si chiama “Mercato della terra”, su cui stiamo lavorando da diversi mesi col dottor Pazzi - ha detto l'assessore alla cultura e al turismo Giovanna Sartori - Ai mercati parteciperanno produttori che vendono prodotti solo SlowFood. È una scelta voluta per mettersi dalla parte dei piccoli produttori e green, è la scelta di filiera corta, leggera e con particolare attenzione a questi aspetti da parte nostra. Da domenica 8 dicembre partirà il primo “Mercato della terra”. Quando diciamo che vogliamo accostare la ricostruzione del tessuto sociale e urbano, possiamo dire che questo progetto va in questa direzione. Si metteranno sotto la lente d'ingrandimento diversi luoghi della città e ci sarà il coinvolgimento di un territorio".
Il sindaco Sandro Sborgia ha voluto sottolineare come il protocollo d'intesa s'inserisca con "quanto vogliamo fare con le attività agricole del nostro territorio. È un segnale che vogliamo dare a tutti gli imprenditori agricoli. A loro diciamo di continuare con la produzione di qualità. Produttori, ma anche un occhio ai consumatori: prodotti a km0, senza uso di pesticidi, fertilizzanti così da fare in modo che sulle nostre tavole e sulle tavole delle nostre scuole ci siano prodotti sani. SlowFood in questo è maestro, nel garantire qualità. Mettere in correlazione il mondo produttivo della nostra zona e il mercato vuole essere un modo anche per rendere Camerino punto di riferimento per l'entroterra con attenzione particolare al mondo agricolo locale".
È il terzo "Mercato della terra" organizzato da SlowFood nelle Marche, che vedrà sempre più al centro i piccoli produttori, come spiegato da Ugo Pazzi, presidente di SlowFood Marche: "Il mercato della terra apre un dialogo importante con le amministrazioni in un percorso che faremo insieme nei prossimi anni, a tutela dei piccoli produttori. Il progetto è ambizioso. Un mercato contadino prevede un grande coordinamento. Non si tratta di un semplice e banale mercato: è previsto un disciplinare con una serie di criteri da rispettare. SlowFood ha sottoscritto un accordo con Svim (Sviluppo Marche) nella persona dell'amministratore unico Gianluca Carrabs per un sostegno concreto alle aree interne delle Marche con un occhio particolare a quelle colpite dal sisma".
Il capitano Roberto Nicola Cara cederà in maniera pro tempore il Comando della Compagnia Carabinieri di Camerino al Sottotenente Paolo Rinaldi per un periodo di tempo variabile dai sei mesi sino ad un massimo di nove. Cara, in questo lasso temporale, presterà servizio in Kuwait nell'ambito dell'Operazione "Prima Parthica"/ Inherent Resolve condotta dalla Coalizione Internazionale guidata dagli Stati Uniti al fine di contrastare l'organizzazione terroristica del Daesh, anche nota come Isis. L'avvicendamento avverrà a partire da giovedì 12 dicembre.
L’azienda di trasporto pubblico locale di Camerino Contram SpA saluta il 2019 con l’evento di fine anno “Contram 20.20: comunicare passato, presente e futuro” e si proietta al futuro con tanti progetti importanti in cantiere.
“Il nostro obiettivo è anche dare servizi a chi è più disagiato alle persone che vivono nel territorio montano - ha detto il presidente Stefano Belardinelli – siamo diventati un grande gruppo societario, abbiamo oltre 200 dipendenti, il bilancio sfiora i 20 milioni di euro, le risorse vanno in gran parte nelle tasche delle famiglie dei nostri dipendenti; di conseguenza le risorse investite rimangono nel nostro territorio”.
In una sala gremita di dipendenti e ospiti erano presenti anche diversi sindaci dei comuni soci, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il Rettore di Unicam Claudio Pettinari, il Presidente dell'’Unione Montana Marca di Camerino Alessandro Gentilucci, il vice sindaco del Comune di Fabriano Ioselito Arcioni. A conclusione di serata il presidente Stefano Belardinelli ha voluto ringraziare i dipendenti in quiescenza e ha salutato i presenti lanciando il nuovo video aziendale prodotto dalla Eunited Media che sintetizza quanto l’azienda cerca di fare il possibile per stare vicino ai propri utenti.
“In commissione ambiente al Senato la Lega ha fatto bene a chiedere e ottenere un ciclo di audizioni. Ascoltando stamane i sindaci di Norcia e Visso, le Reti delle Professioni Tecniche e i rappresentanti delle Regioni abbiamo avuto la conferma di quanto abbiamo sostenuto dall'inizio: questo decreto delude le aspettative dei territori colpiti dal terremoto e, inoltre, introduce norme così complesse che anziché velocizzare la ricostruzione rischiano di rallentarla ulteriormente”. Così i senatori leghisti in Commissione Ambiente e Territorio Paolo Arrigoni, responsabile regionale Lega Marche, Giuliano Pazzaglini e Luca Briziarelli.
“Emblematico che l'ing. Spuri, direttore USR, quale rappresentante della Regione Marche, abbia sottolineato come siano necessari dei correttivi per evitare il rischio di paralisi totale della ricostruzione. È quindi grave che la maggioranza giallorossa abbia deciso di 'blindare' il provvedimento già licenziato dalla Camera escludendo qualsiasi modifica migliorativa qui a Palazzo Madama” continuato i senatori.
“La Lega insisterà perché il decreto venga modificato e migliorato, per questo stiamo predisponendo emendamenti che affrontino e risolvano le questioni concrete emerse anche oggi. In particolare relativamente alla semplificazione delle procedure, al personale dei comuni e degli USR ed alle risorse stanziate” concludono.
Martoriata dal terremoto e chiusa dal 24 agosto 2016 riapre , dopo i lavori di restauro, la Basilica di San Venanzio a Camerino, che è fra le più grandi del cratere sismico. La cerimonia di inaugurazione si terrà domenica 15 dicembre.
"È una grande gioia per la città, perché rappresenta un simbolo di rinascita per tutto il territorio, una speranza che diventa realtà", afferma Monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino e San Severino Marche", in una video-intervista realizzata dal giornalista Pino Ciociola per "Avvenire".
I lavori di restauro sono stati realizzati in otto mesi, grazie all'intervento di privati che hanno preso in mano la situazione, nello specifico la fondazione "Arvedi - Buschini". Il costo dell'opera si è aggirato intorno ad un milione e ottocentomila euro. Da sottolineare come lo Stato avesse stanziato precedentemente quattro milioni di euro, il doppio di quanto poi sarebbe servito, ma tre anni dopo non aveva neppure appaltato i lavori, come afferma l’autore del video, il giornalista Pino Ciociola. La struttura è stata restaurata rimanendo fedele all'originale.
"Questa basilica è la riprova che la ricostruzione si può fare" , continua Monsignor Massara. "Se la chiesa rappresenta un segno di speranza - gli fa eco Marco Gentilucci, parroco della chiesa di San Venanzio - , questa lentezza sulla ricostruzione e la mancanza di una chiara visione sul futuro, crea nella gente del cratere sismico molto scoraggiamento.
Di seguito il video realizzato da Pino Ciociola per "Avvenire"
Le qualità nutrizionali e cosmetiche del latte d’asina, conosciute fin dall’epoca egizia e romana, sono ufficialmente certificate dai ricercatori Unicam.
Lo scorso mese di novembre è stato pubblicato dalla Cambridge Scholar Press, casa editrice legata alla prestigiosa Università di Cambridge, un volume intitolato “The Therapeutic, Nutritional and Cosmetic Properties of Donkey Milk” e scritto dai docenti della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam, prof. Paolo Polidori e prof.ssa Silvia Vincenzetti, nel quale vengono descritte le qualità nutrizionali, terapeutiche e cosmetiche del latte di asina. La produzione e il consumo del latte d'asina costituisce una antica tradizione alimentare in buona parte del bacino Mediterraneo, soprattutto nelle Regioni dell’Italia meridionale. L’uso di questo particolare latte è da sempre stato rivolto principalmente ai bambini affetti da allergia alle proteine del latte vaccino.
“Numerosi studi condotti presso i nostri laboratori, pubblicati in numerose riviste internazionali caratterizzate da elevato fattore di impatto, - hanno sottolineato i professori Polidori e Vincenzetti - hanno ampiamente dimostrato gli effetti benefici di questo latte ipoallergenico e nutraceutico. I risultati conseguiti hanno un impatto su 3 aree strategiche come il settore primario agricolo, l'industria agroalimentare e la sanità umana”.
Tra i particolari risultati descritti nel libro, oltre agli aspetti nutrizionali, si è giunti a caratterizzare le qualità cosmetiche del latte di asina, rinomate sin dai tempi di Cleopatra e Poppea, giungendo oggi a determinare i composti antiossidanti presenti in questo latte, capaci di valorizzare notevolmente i prodotti cosmetici a base di latte di asina. Nel libro sono riportati tutti i risultati determinati negli studi condotti sia nei laboratori di UNICAM che in altri studi svolti sia da ricercatori italiani che stranieri, inclusi anche recenti studi pubblicati in Cina. Si tratta in sostanza del primo libro pubblicato su scala mondiale, in lingua inglese, nel quale vengono compendiate tutte le principali caratteristiche del latte di asina, inclusi gli aspetti zootecnici legati all’allevamento delle asine.
Va sottolineato poi che il libro sarà anche adottato come materiale didattico per l’Università di Cambridge, ulteriore attestazione della qualità dei lavori di ricerca in esso contenuti.
L’Istituto di Geofisica e Vulcanologia – INGV apre una nuova sede presso l’Università degli Studi di Camerino. La sede era stata approvata lo scorso novembre dai Consigli di Amministrazione dei due Enti.
Grande soddisfazione del Rettore di Unicam prof. Claudio Pettinari e del Presidente INGV prof. Carlo Doglioni, che hanno fortemente voluto il rafforzamento e la istituzionalizzazione di una collaborazione già in essere tra i due Enti.
La Sede INGV, che prevede anche il dislocamento presso Unicam del personale dell’ente di ricerca, svolgerà attività di ricerca e di supporto alla didattica mediante la condivisione di laboratori e strumentazioni. La Sede INGV disporrà, inoltre, di un budget annuale per il finanziamento di borse di dottorato, assegni di ricerca e tecnici laureati aggiuntivi, ovvero spese relative alle collaborazioni scientifiche dei due Enti.
L'inaugurazione si terrà il prossimo 11 dicembre a Camerino, presso il Polo di geologia, con inizio alle ore 15:00. Dopo i saluti del Rettore Claudio Pettinari, del Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e del Presidente INGV Carlo Doglioni, si terranno gli interventi di Emanuele Tondi, docente della Sezione di Geologia e Direttore della sede INGV di Unicam, David Vitali, Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, David Piccinini, Dirigente del Servizio Protezione Civile della Regione Marche. Seguirà la lectio del prof. carlo Doglioni sul tema "Terremoti: VALE la pena studiarli".
L'Appennino da rivivere dopo il terremoto nel Centro Italia del 2016, protagonista, oggi, a Fabriano, nella quarta tappa del roadshow di Cia-Agricoltori Italiani, dedicato al progetto il "Paese che Vogliamo".
Secondo format già rodato, il viaggio di Cia, nelle aree interne, arriva a fare il punto tra comuni del cratere con l’appuntamento interregionale delle Cia di Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise. Affidata, dunque, ai tavoli tematici e all’incontro conclusivo per la presentazione del documento di sintesi, la riflessione sui cinque asset strategici, secondo Cia, allo sviluppo dell’Italia e fondamentali per la tenuta e la rinascita delle zone colpite dal sisma.
Infrastrutture fisiche e digitali, governo del territorio, filiere produttive, fauna selvatica, enti locali e politiche europee, gli ambiti da cui ripartire, soprattutto nelle zone terremotate, la cui rinascita, a tre anni dalla prima scossa, è ancora frenata da una ricostruzione lenta e complicata. Sulle vite di 600 mila persone residenti nelle quattro regioni coinvolte, pesano oltre a dolore e amarezza, anche tante macerie (ne restano da smaltire 797 mila tonnellate su 2 milioni, ben 463 mila solo nelle Marche). Pesa sulla quotidianità di 50 mila sfollati, una ricostruzione ferma al 4% nei comuni praticamente distrutti, con oltre il 50% dei danni. Rallentano sciaguratamente, la corsa contro lo spopolamento, in territori già vulnerabili, i ritardi e le inefficienze di una burocrazia rigida e inadeguata all’emergenza. Per ripristinare condizioni sufficienti, ci vorranno 20/25 anni. Nel frattempo, la faccenda conta tre governi, 86 ordinanze, 2 mila provvedimenti attuativi per 138 comuni.
A Fabriano, Cia-Agricoltori Italiani ha ricordato che va gestita un’area, quella che rientra nel cratere, di 8 mila km quadrati con più di 15 mila km di rete stradale (11 mila km di competenza comunale) a servizio di quasi 2 mila centri urbani (131 comuni per 8 province). Emblematico il caso delle Marche, la regione più grande con i suoi 348.473 mila abitanti, 30 mila sfollati (su 49.285 totali) e 15.297 aziende agricole, alle prese con il 75% delle criticità per dissesto idrogeologico causato dal sisma. Un territorio, il cui gap infrastrutturale costa 6 miliardi al Pil annuo regionale e che, con Abruzzo, Umbria e Lazio si divide dal 2016, circa 1 miliardo di euro per 1400 interventi di ripristino e messa in sicurezza delle infrastrutture, come previsto dal Ministero delle Infrastrutture e in buona parte appaltati. Tra i fondamentali, restano i tempi di attuazione, senza dimenticare che la penisola, tra l’altro, è a prescindere, uno dei paesi europei più interessati a fenomeni franosi con il Centro Italia ad alto rischio.
“Non esistono comuni di serie A e di serie B. Occorre tenerlo a mente, soprattutto quando si parla di aree interne e post sisma - ha precisato Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani -. Il roadshow che stiamo realizzando, lo ribadisce ora, anche in vista del passaggio al Senato del Decreto Sisma. A riguardo, bene la proroga al 2020 dello stato di emergenza, ma vanno superati ancora tanti cavilli burocratici. Si lavori sodo alla messa in sicurezza delle strade - ha concluso Scanavino -. Serve una mappatura scrupolosa per l’accesso di nuovi comuni al fondo dedicato di 5 milioni. Risollevare le regioni terremotate, vuol dire rimettere in sesto l’Italia”.
La tappa marchigiana dedicata all'Appennino ha riunito intorno ai tavoli oltre 100 rappresentanti di istituzioni, enti, organizzazioni e società civile. “È la conferma di una forte volontà di coesione - ha detto Mirella Gattari, presidente di Cia Marche.- È urgente concreta sinergia tra i nostri territori, serve ad accelerare il ricambio generazionale, a trovare benefici fiscali fondamentali per la ripresa dell'economia, a ridurre i gap che li tengono lontani dai grandi centri”. Quindi “chiediamo piani di sviluppo mirati, legge quadro nazionale sull'Appennino e attenzione vera dell'Europa”, ha aggiunto Gattari nella tavola rotonda conclusiva, a nome del coordinamento che -oltre a Cia Marche - ha coinvolto le Cia di Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise. Rispettivamente rappresentate dai presidenti regionali Matteo Bartolini, Fabrizio Pini, Mauro Di Zio e Nicolino Potalivo.
All’evento, che ha ricevuto il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, sono intervenuti Luca Ceriscioli, presidente Regione Marche; Gabriele Santarelli, sindaco di Fabriano; Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera; Nando Ottavi, presidente Simonelli Group; Michele Maiani, presidente Uncem Marche; Gino Sabatini, presidente Camera di Commercio Marche.
Con la tappa di Fabriano, arriva online la piattaforma dedicata al progetto Cia “Il Paese che Vogliamo”. Metterà a disposizione documenti e approfondimenti, ma darà soprattutto l’opportunità di contribuire lasciando suggerimenti e proposte.
Il noto musicista Christian Meyer (batterista del gruppo Elio e le storie tese) è stato insegnante per un giorno degli alunni dell'Istituto comprensivo Ugo Betti, a Camerino.
Una bella giornata sui banchi di scuola scandita dal ritmo della sua batteria, nell’ambito del progetto creato proprio da lui, che si è andato ad inserire all’interno del progetto FabriJazz For Kids. Proprio il Comune di Fabriano ha scelto il Comune di Camerino quale partner dell’iniziativa che è stata molto apprezzata dagli insegnanti, ma anche e soprattutto dai piccoli alunni divertiti e affascinati da Meyer. Dalle origini della musica ai suoni contemporanei, dal jazz al rock, gli alunni si sono immersi in un mare di musica, trasportati dall’energia contagiosa del noto batterista. Un insegnante d’eccezione in una giornata di scuola diversa dalle altre, ma ricca per le classi dell’Istituto comprensivo che hanno potuto godere di una lezione insolita e speciale.
A seguire Meyer è stato accompagnato in zona rossa dall'assessore alla cultura Giovanna Sartori e dal preside dell'Istituto Comprensivo Ugo Betti, Maurizio Cavallaro.
L’Università di Camerino è risultata vincitrice di una delle cinque borse di studio messe a disposizione dalla Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, nell’ambito dell'iniziativa "Dottorati e progetti di ricerca in materie umanistiche".
I progetti candidati in questa terza edizione sono stati 56 provenienti da 25 università italiane.
Il progetto di ricerca vincitore denominato “Leadership culturale per lo sviluppo rurale” è stato presentato dalla prof.ssa Lucia Ruggeri, docente della Scuola di Giurisprudenza, nell’ambito del dottorato di ricerca su “Il diritto civile nella legalità costituzionale”.
Grazie a questo finanziamento, la dottoranda Karina Zabrodina svolgerà uno studio sulla regolamentazione post-sisma e sulla rivitalizzazione delle zone colpite dal terremoto. Con un approccio multidisciplinare si analizzeranno possibili direttrici di sviluppo promuovendo l’uso della cosiddetta leadership culturale.
La dottoressa Zabrodina fruirà di periodi di formazione all'estero in un centro di eccellenza quale è la Toyo University di Tokyo in Giappone, con la quale la Scuola di Giurisprudenza di Unicam ha attiva una proficua collaborazione.
Alla cerimonia tenutasi ieri a Milano era presente anche il Rettore Claudio Pettinari, ospite della manifestazione unitamente al team di ricerca camerte.
“A nome dell’intera comunità universitaria – ha sottolineato il Rettore Pettinari – mi congratulo con la prof.ssa Ruggeri e con il suo gruppo di ricerca per aver ottenuto questo importante risultato, volto alla formazione di giovani ricercatori, con una potenziale ricaduta sullo sviluppo del nostro territorio”.
Domani, mercoledì 4 dicembre, si celebra la ricorrenza di Santa Barbara, patrona del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
A Macerata ci svolgerà una celebrazione eucaristica, officiata da Monsignor Nazzareno Marconi, presso la Chiesa di Santa Croce alle ore 09:30, alla presenza delle autorità civili e militari della provincia.
A seguire il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Antonio Giangiobbe, relazionerà sull’attività svolta nell’anno 2019 e consegnerà alcune benemerenze per anzianità e lodevole servizio a dipendenti dei Vigili del Fuoco del Comando.
Al termine della cerimonia religiosa e civile, presso Piazza Indipendenza, i Vigili del Fuoco di Macerata, con l’ausilio dell’autoscala e l’accompagnamento musicale dell’inno d’Italia, eseguiranno il dispiegamento del tricolore.
Analoghe manifestazioni si terranno anche nelle sedi distaccate del Comando dei Vigili del Fuoco della Provincia di Macerata: Camerino, Civitanova Marche e Tolentino.
(Foto delle celebrazioni dello scorso anno)
A un anno esatto dalla firma gemellaggio, è stato nuovamente ospite di Camerino il Comune di Agna, paese in provincia di Padova. La delegazione accompagnata dal sindaco Gianluca Piva è stata accolta in Comune dal primo cittadino della città ducale, Sandro Sborgia, dalla vicesindaco Lucia Jajani, l‘assessore Stefano Sfascia e i consiglieri Luca Marassi e Riccardo Pennesi.
Una visita gradita e tanto apprezzata per rafforzare il legame nato dopo il sisma, rinnovando l’amicizia tra i due Comuni. «Siamo stati molto contenti di questa visita – ha detto la vice sindaco Lucia Jajani – È stato bello incontrarci e ascoltare quanto tengano a Camerino. Ci hanno raccontato che, dopo una visita a seguito del terremoto, la città è rimasta nel loro cuore e da quel momento è iniziato un bel rapporto con diverse iniziative di solidarietà per la nostra comunità. Una in particolare riguarda l’Istituto comprensivo Ugo Betti, con cui vorrebbero organizzare un campo scuola di due giorni per i bambini. Tra le idee c’è quella di adottare un monumento cittadino da manutenere con la collaborazione di altre realtà locali. Ci è sembrata carina anche l’idea di poter creare dei collegamenti con la nostra Corsa alla Spada a scopo promozionale, magari. Vorrebbero dedicare una sezione della loro Biennale artistica a degli artisti di Camerino e non è mancato uno scambio enogastronomico. Tra le loro attività c’è, infatti, un grande mercato di prodotti tipici nel quale saranno inserite anche alcune delle nostre specialità. A primavera saremo noi a ricambiare la visita” conclude la vice sindaco Lucia Jajani.
L’incontro si è concluso con la visita alla zona rossa insieme al Gruppo Misericordia Toscana, ospite negli stessi giorni dell’Associazione IoNonCrollo.
"Una donna straordinaria che nel lavoro non si è mai risparmiata, riuscendo a far fronte anche a situazioni complesse e portando avanti progetti ambiziosi", così il Presidente dell'Unione Montana di Camerino, nonché sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci descrive Rosalba Catarini, che ha da poco lasciato l'incarico di direttrice e segretaria generale dell'Ente. Al suo posto Angelo Montaruli con il quale il dialogo è stato costante per un efficace passaggio di consegne.
La Catarini, classe 1957, dopo una vita trascorsa nella pubblica amministrazione, ha scelto la pensione. Tante le esperienze maturate nella sua carriera, dagli inizi come funzionario amministrativo alla Provincia di Macerata e Segretario Generale della Comunità Montana del San Vicino, all'incarico assunto nel 2009 come direttore e segretario generale proprio dell'Unione Montana di Camerino. Negli anni, dovendo far fronte anche ad una riduzione del personale, è stata responsabile di tutti i servizi dell'Ente, ha gestito il passaggio burocratico dell'Unione Montana ad Unione Montana di Comuni, ha portato avanti la richiesta per l'autorizzazione alla realizzazione parco eolico ed ha gestito l'ambizioso progetto dedicato allo sviluppo delle aree interne. "Alla Catarini va il mio sentito ringraziamento e gli auguri per tutto ciò che vorrà realizzare nella sua vita privata", ha sottolineato Gentilucci
Giovane studente, di appena 18 anni, in arresto per spaccio. La Compagnia Carabinieri di Camerino lo ha colto in flagranza di reato nel corso di specifici servizi messi in atto nella notte odierna, intorno alla mezzanotte e mezza.
A seguito di una perquisizione personale e domiciliare sono stati rinvenuti in suo possesso cinquanta grammi di hashish e diverse dosi di droghe sintetiche del tipo metanfetamine pronte per la vendita al dettaglio, un bilancino di precisione e una serie di strumenti utili al confezionamento delle dosi.
Il giovane studente, incensurato, si trova agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo che avverra’ questa mattina.
“Anticorruzione. A che punto siamo? A 7 anni dalla legge 190/2012” è stato il tema della giornata di studi organizzata dalle Università del Veneto e tenutasi lo scorso 29 novembre a Venezia presso la sede dell’Università IUAV, alla quale ha preso parte in qualità di relatore e coordinatore dei lavori anche il Direttore Generale UNICAM, il dottor Vincenzo Tedesco. L’incontro ha voluto rappresentare un contributo al dibattito sull’importanza della legalità nell’amministrazione pubblica, con l’obiettivo di rafforzare il senso collettivo di consapevolezza e responsabilità.
Su impulso della Direzione Generale, infatti, anche Unicam sta lavorando molto sui temi dell’anticorruzione e della trasparenza, attraverso la riorganizzazione degli uffici e delle procedure dell’Ateneo e con una serie di attività seminariali di formazione sia per il personale interno che per il personale impiegato negli enti pubblici del territorio.
“Aver chiamato il sottoscritto a coordinare i lavori di un incontro che vede coinvolte tutte le Università del Veneto, è certamente un chiaro segnale di apprezzamento per quanto Unicam sta facendo in tema di anticorruzione e trasparenza - ha dichiarato il Direttore Tedesco. – Il nostro auspicio è quello di proseguire su questa linea e coinvolgere in un percorso sempre più condiviso, quanti vorranno unirsi a momenti di riflessioni e dibattito come questo confronto, utilissimo per poter organizzare al meglio le attività collegate a questa tematica”.
Ragazze e ragazzi della classe 1969 collegati con la città di Camerino (nati, residenti, studenti e addirittura sindaci, visto che tra di loro c’era anche il primo cittadino di Camerino, Sandro Sborgia) si sono ritrovati oggi domenica 1 dicembre 2019.
Dopo aver partecipato alla Santa Messa nella tensostruttura delle Mosse, dove sono stati benedetti dal celebrante, i cinquantenni si sono trasferiti al ristorante Villa Fornari per festeggiare tutti insieme e spegnere le 50 candeline.
Un’occasione per ricordare e raccontarsi, come avviene nelle più classiche reunion, tutti rigorosamente con la maglia “Made in 1969 Original Vintage”.
Proseguono gli appuntamenti del progetto Donaction con le scuole della regione. Questa mattina i volontari delle associazioni aderenti hanno incontrato gli studenti e le studentesse del Liceo Scientifico motorio Varano di Camerino. Tanti gli spunti di riflessione sul tema della donazione e della solidarietà sociale che hanno coinvolto e acceso nei giovani un interesse propositivo e creativo sul tema, un impegno culturale, una importante responsabilità civile.
Giunto alla quita edizione il progetto promosso dalla Regione Marche e dalle associazioni di volontariato Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue), Lifc Marche (Lega Italiana Fibrosi Cistica Marche), Aido (Associazione Italiana Donazione Organi Tessuti Cellule), Antr (Associazione Nazionale Trapianti di Rene), Aned (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto Onlus), Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo). e Adisco (sezione regionale Marche cordone ombelicale).
Dopo gli appuntamenti in classe gli studenti e le studentesse sono stati invitati ad elaborare un testo giornalistico o un spot video che racconti con creatività il significato che loro stessi danno alla donazione degli organi. Da quest’anno, inoltre, i giovani possono esprimersi anche attraverso la fotografia, l’illustrazione, la grafica, la pittura, e per gli istituti alberghieri anche l’elaborazione di una pietanza che riassuma i concetti di riuso e salute. Il dettaglio del concorso sul sito www.donactioncontest.it, e sulle pagine social dedicate su Facebook, YouTube e Instagram. Donaction si concluderà con la premiazione degli elaborati più meritevoli e delle scuole aderenti cui sarà regalato materiale didattico e tecnologico.
Torna per la sua seconda edizione “Indie Rock made in Marche", l’appuntamento organizzato da Musicamdo con il patrocinio non oneroso del Comune di Camerino che porta nella città ducale il meglio della scena indie rock italiana. Obiettivo della manifestazione è quello di raccogliere fondi per la realizzazione di una sala prove da realizzare a Camerino, nonché quella di promuovere la musica rock indipendente attraverso anche il coinvolgimento di band locali tra le quali spiccano i premiatissimi Chen Bizarre oltre a i Radio Warszawa e Aris con il suo DJ set rock.
Sabato 30 novembre alle ore 21.30, all’interno dell’hangar della Contram in via Le Mosse, arriverà il rock intenso e corrosivo di Giorgio Canali&Rossofuoco, grande protagonista del rock alternativo italiano presente sulla scena dalla fine degli anni '80 ad oggi. Rocker, produttore e ingegnere del suono, ha siglato collaborazioni importanti con la PFM, i Litfiba, i Verdena, i Noir Desire e Le Luci della centrale elettrica.
Dalla fine degli anni 70' Canali inizia a frequentare la scena musicale romagnola, dal punk delle prime esperienze alla ricerca sonora e alle sperimentazioni elettro/elettroniche. Come tecnico del suono arriva a collaborare con Litfiba, Timoria, CCCP, ai CSI, PGR e POST CSI.
Pendolare instancabile fra Italia e Francia, parallelamente alla nascita e alla crescita dei CSI, vive per cinque anni l'avventura Noir Desir, in qualità di tecnico del suono live e studio della band transalpina maturando una sensibilità musicale che lo riporta alle origini del punk e del rock senza fronzoli.
Tanta energia, poesia, creatività ed anarchica bellezza non poteva non essere immessa nei suoni di molti di quelli che sono divenuti, nel tempo, alcuni dei migliori artisti del rock italiano. Accanto a lui, negli avvicendamenti del palcoscenico poi la partecipazione tra gli altri dei Chen Bizarre, rock band nata nel 2014 dall’unione tra Mauro Mosciatti, voce e chitarra, Simone Freddi, basso, Carlo Ciarrocchi, chitarra, e Lorenzo Eugeni, batteria e che può già annoverare un ricco bottino. Il loro sound originale non è infatti passato inosservato, raccogliendo ottime recensioni e aggiudicandosi riconoscimenti importanti al “Lorenzo Live Rock Days”, a “San Remo Rock 2018”, all’ “Arezzo Wave 2018”, al contest “Marshall” e allo “European Social Sound”.
Una vetrina importante per loro e per tutte le band emergenti del nostro territorio che potranno mettersi in mostra al cospetto di un mostro sacro della scena rock di ieri e di oggi. Ingresso con libera donazione. Il ricavato è destinato alla realizzazione di una sala prove a Camerino.
L'arcivescovo di Camerino-San Severino e amministratore apostolico di Fabriano-Matelica Monsignor Francesco Massara si è concesso in un'intervista al giornalista Giacomo Galeazzi de 'La Stampa', nella quale ha sottolineato la situazione di perdurante criticità che attraversano i territori colpiti dal sisma del 2016. Una situazione di disagio che, però, sottolinea Massara non abbatte la speranza: “Malgrado le promesse mancate, si rinasce se si lavora insieme. Nella nostra diocesi il sogno più grande e maggiormente diffuso tra la popolazione è quello di poter ritornare nelle proprie case”.
In questi giorni Massara ha partecipato alla riunione tenutasi alla Cei assieme agli altri vescovi del cratere, per poi incontrare a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte: "Ho portato alla sua attenzione la necessità di sostenere un tessuto socio-economico messo in ginocchio dal sisma”, perché “case e chiese senza attività produttive si riducono a musei vuoti, a edifici senza vita”.
Nell'intervista l'arcivescovo annuncia la riapertura della basilica di San Venanzio, a Camerino: “Il 15 dicembre, alle 17, si apriranno nuovamente alla comunità le porte di uno degli edifici sacri più significativi e amati delle Marche. La Messa, dopo la riapertura, sarà presieduta dal nunzio in Italia, l’arcivescovo Emil Paul Tscherrig. Ho esteso a tutti i cittadini l'invito ad essere presenti, vista l'importanza di questo evento per Camerino e non solo. Si tratta, infatti di un importante segno di rinascita di tutto il territorio. La basilica è la più grande chiesa di tutta la diocesi e una delle più grandi di tutta la regione. I lavori, seguiti quotidianamente dal parroco don Marco Gentilucci e dall'ingegnere Piergiuseppe Moretti, sono stati finanziati interamente dalla Fondazione Arvedi Buschini di Cremona”.
“La basilica è stata ricostruita e sistemata in tempi record - prosegue Massara nell'intervista a 'La Stampa' -. I lavori sono iniziati lo scorso marzo. Sono stati impiegati solo fondi privati. È di quattro mesi fa l’ordinanza che ha sbloccato i lavori in 600 delle 3 mila chiese danneggiate dal sisma del 2016 in Centro Italia. L’ordinanza 84 del 2019 stanzia 275 milioni di euro e ha introdotto procedure semplificate per interventi al di sotto della soglia dei 600 mila euro di lavori. Le diocesi hanno assunto il ruolo di soggetto attuatore e gli interventi sono di fatto equiparati alla ricostruzione privata".
L'arcivescovo, infine, pone all'attenzione la grande sofferenza che il sisma ha portato con sé in questi tre anni nelle popolazioni colpite: "Qui al terremoto strutturale si è affiancato un terremoto dell’animo e, cosa ancora più grave, delle promesse non mantenute. Il nostro popolo ha sofferto molto e si è aggrappato alla fede e alla famiglia. Nonostante la prova davvero gravosa, è una comunità combattiva, di grandi lavoratori che vuole vedere rinascere quello che ha perso. In tre anni c’è stato un notevole aumento degli ansiolitici e degli antidepressivi. Mancano centri di aggregazione, punti sociali di incontro. E, in questi tre anni, e senza che i mass media abbiano riferito i contorni di questa immane tragedia collettiva, ci sono stati oltre venti suicidi, un aumento del 73% di antidepressivi e del 53% di decessi degli anziani. La ricostruzione è un fenomeno estremamente complesso. Siamo alle prese con una burocrazia che non aiuta. Abbiamo bisogno dello snellimento delle pratiche e delle procedure, altrimenti si blocca l’intero processo. L’incubo è quello di ‘burocratizzare’ la vita delle persone".