Camerino

I giovani di Confindustria in visita a "La Pasta di Camerino"

I giovani di Confindustria in visita a "La Pasta di Camerino"

I Giovani di Confindustria Macerata sono stati in visita all’azienda Entroterra Spa, titolare del marchio La Pasta di Camerino. Paolo Carlocchia, Presidente dei Giovani di Confindustria Macerata, era accompagnato da una delegazione di giovani imprenditori di Macerata: Susanna Paci, Francesca Orlandi, Silvia Biagiola, Carlo Rogante, Matteo Piervincenzi, Edoardo Giunchi, Eliana Cristalli, Alberto Grimaldi (Presidente Giovani Ance Macerata), Andrea Maurizi,  Asya Ciccioli, Diego Francinella, Luca Catinari, Luca Resparambia, Daniele Paolini, Michele Sasso. Con loro anche il Presidente del Gruppo Giovani Imprenditore delle Marche Simona Reschini   ed il Presidente dei Giovani Emilia Romagna con una rappresentanza regionale. Il gruppo è stata accolto dal giovane Amministratore delegato della azienda Federico Maccari, che ha fatto visitare ai colleghi lo stabilimento illustrando, con passione, le fasi di lavorazione della pasta, dicendo: “I nostri prodotti hanno una qualità determinata dalla selezione delle materie prime e da un metodo di lavorazione artigianale non industriale”. La delegazione ha avuto il piacere di conoscere anche il “mastro pastaio” Gaetano Maccari, padre di Federico e fondatore dell’azienda che oggi è leader per le Marche e terza a livello nazionale nel settore del mercato della pasta.  L’incontro è stato particolarmente significativo perché ha voluto sottolineare la vicinanza di Confindustria e dei Giovani Imprenditori al territorio dell’entroterra già duramente provato e nuovamente colpito dagli eventi sismici di questi giorni. Alla visita è intervenuto anche il Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari che nel suo saluto ha rafforzato il concetto di fare squadra e collaborare tutti alla rinascita del territorio da un punto di vista economico, sociale, commerciale, turistico, culturale.  

12/04/2018 10:35
Il "Comitato Montagnano" propone il Controllo del Vicinato

Il "Comitato Montagnano" propone il Controllo del Vicinato

“Controllo del vicinato”: si chiama così il progetto che il Comitato per la valorizzazione del quartiere di Montagnano di Camerino nei giorni scorsi ha formalmente sottoposto all’attenzione del Sindaco della Città. Un progetto che va oltre il singolo quartiere, coinvolgendo tutta la comunità camerinese, promosso dalla Prefettura di Macerata e ormai adottato da molti Comuni della zona, che non comporta oneri per l’amministrazione di tipo finanziario. Che, al contrario, porterebbe all’amministrazione benefici economici, come, ad esempio, la possibilità di fruire di un più ampio sistema di telecamere a costo zero. Il protocollo di intesa disporrebbe forme di partecipazione attiva della collettività: campagne di adesione rivolte ai cittadini volontari che vorranno farne parte attiva, formazione di gruppi equamente distribuiti nelle aree cittadine, incontri organizzativi periodici, collaborazioni strategiche con le istituzioni, in primis quelle locali, chiamate al ruolo fondamentale di coordinatrici.       L’idea nasce dalla fondamentale necessità di sentirsi sicuri nel vivere quotidiano: in particolare nelle nostre zone martoriate dal sisma del 2016 è fortemente sentita l’esigenza di scongiurare ulteriori situazioni di disagio, come i numerosi furti che colpiscono le nostre case inagibili e incustodite. Implementando le misure già a disposizione per il contrasto al fenomeno criminale ed ai comportamenti antisociali che insistono sul territorio, attraverso la creazione di una sinergia, si possono rafforzare controllo e prevenzione, in modo da evitare ogni forma di degrado urbano, rendendo anche più tempestivi ed articolati gli interventi delle istituzioni. Non di meno, soprattutto dopo il sisma, la partecipazione attiva della collettività alla cura del territorio permette di mantenere una solida rete di rapporti sociali e di evitare la frammentazione degli stessi. Nei Comuni in cui sono già attuative, tali misure permettono alle Forze di Polizia di giovarsi dell’apporto capillare della comunità.  Il Comitato si è reso pienamente disponibile ad essere parte attiva di un progetto che coinvolga la Città intera. Ha quindi proposto al Sindaco di aderire ad un programma che può far crescere la consapevolezza in noi di essere e resistere come comunità unita, utile a se stessa ed al futuro che lasciamo ai nostri figli, a coloro che sono rimasti dopo il sisma e a chi, lontano, lascia comunque il cuore ed i propri beni su queste colline. Attendiamo con entusiasmo una risposta positiva da parte del Sindaco e dell’Amministrazione. 

12/04/2018 10:20
Sisma, lo sfogo del sindaco Ceregioli: "Devono capire che questa é una guerra"

Sisma, lo sfogo del sindaco Ceregioli: "Devono capire che questa é una guerra"

"È stata necessaria una nuova forte scossa per riaccendere i riflettori sul terremoto. Ed il problema non è (o almeno non è solo) il fatto che qualche mobile all'interno delle SAE sia caduto, quanto il fatto che a quasi 20 mesi dalla prima scossa la 'ricostruzione' non sia praticamente partita" - é l'amaro commento del sindaco di Sarnano, Franco Ceregioli. Il primo cittadino paragona ciò che il territorio sta attraversando ad una vera e propria guerra e si dice convinto che non si possa affrontare una guerra con gli strumenti dell'ordinarietà. "Burocrazia e procedure, procedure e burocrazia - prosegue Ceregioli - l'apparato pubblico ha partorito un sistema che, alla prova dei fatti, si è dimostrato non adeguato alla soluzione di questa epocale sciagura. Il nostro sisma è stato paragonato, per i suoi effetti, ad una guerra: ed allora non si può affrontare una guerra con gli strumenti e le normative che si usano in tempo di pace". Un paragone che ha il sapore della provocazione, ma che sembra rendere perfettamente l'idea delle difficoltà che stanno vivendo i cittadini del cratere e le amministrazioni dei comuni colpiti, sempre più alle prese con delle normative che si stanno rivelando più devastanti del terremoto stesso. E ad elencare le problematiche principali é ancora Ceregioli, che aggiunge: "Emblematico il caso delle difformità edilizie che bloccano tantissime pratiche di ricostruzione: c'è ancora chi parla, in maniera assurda, di 'abusi', quando invece con un minimo di buon senso (suggerito dagli stessi ordini professionali dei tecnici) la questione potrebbe essere risolta con una specifica norma. Emblematico il caso di chi si è costruito una casetta di legno di pochi metri ed oggi si trova a dover affrontare un procedimento penale per abuso edilizio, senza pensare che le SAE hanno consumato migliaia di metri quadrati di territorio ed una norma dell'ultima finanziaria le rendono praticamente definitve, in barba alle pianificazioni urbanistiche esistenti. Emblematico il caso della restituzione delle buste paga pesanti e dei termini per le progettazione degli interventi di riparazione, che con un minimo di buon senso andranno prorogate, ma sulle quali non si sente più alcuna voce. Emblematico il caso degli indennizzi delle polizze assicurative (per il Comune di Sarnano ammontante a ben 3,5 milioni di euro) sostanzialmente confiscate dallo Stato, penalizzando così i Comuni che in maniera previdente si erano dotati di questa copertura assicurativa: non solo la ricostruzione pubblica non riparte (in proposito, le tempistiche e le relative procedure di affidamento rimangono un mistero), ma non si consente nemmeno ai Comuni più previdenti di poter spendere quanto legittimamente incassato dalle assicurazioni. L'elenco sarebbe lungo, ma mi fermo qui ...... e così proprio non va!!!" Uno sfogo, quello del primo cittadino di Sarnano, che sembra fare perfettamente il paio con quelli del sindaco di Camerino, Pasqui, del sindaco di Visso, Pazzaglini, del sindaco di Muccia, Baroni e di tanti altri sindaci che ormai chiedono a gran voce e da tantissimo tempo di prendere in considerazione una prospettiva di più reale e concreta vicinanza ai territori e ai problemi della loro gente. "Adesso, dopo l'ultima scossa - conclude Franco Ceregioli - tutti torneranno a parlare di terremoto (a proposito, grande risalto si è dato al fatto che la scossa sia stata "avvertita" anche a Roma) ... ma, oltre che a parlarne, cambieranno le cose?? Il terremoto, purtroppo, ha battuto il suo colpo ... sarebbe ora che battesse un colpo anche chi ha il potere (ed il dovere) di fare in modo che questi nostri magnifici territori, troppo spesso utilizzati solo per gli spot pubblicitari, non vadano verso l'oblio, causato, oltre che dal maligno mostro che abbiamo sotto i nostri piedi, anche dall'inerzia di chi sembra aver deciso di non voler decidere".

11/04/2018 20:00
Patrimonio in pericolo: sicurezza, prevenzione e rinascita. Doppio appuntamento a Macerata e Camerino

Patrimonio in pericolo: sicurezza, prevenzione e rinascita. Doppio appuntamento a Macerata e Camerino

Nell’anno Europeo del patrimonio Culturale, la Regione Marche, in collaborazione con il Ministero dei beni e delle Attività culturali e del Turismo, il Consiglio nazionale delle Ricerche, il Comune di Macerata, il Comune di Camerino, l’Università degli Studi di Macerata, l’Università di Camerino e la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Casa Italia, promuove il 13 aprile a Macerata e il 14 aprile a Camerino il convegno “Patrimonio in pericolo: sicurezza, prevenzione e rinascita. Riflessioni ed esperienze territoriali”.  Si tratta di un confronto pubblico sulle tematiche della prevenzione e della sicurezza del patrimonio culturale dopo il sisma, con la presentazione di strategie e di interventi messi in campo sia per il recupero dei beni che per il rilancio dell’attività di valorizzazione e delle capacità attrattive del territorio. In particolare, nella sessione in programma a Macerata saranno approfonditi i temi della rinascita per la comunità e dello sviluppo territoriale, mentre in quella prevista a Camerino, la mattina di sabato 14 aprile, si tratterà di sicurezza, prevenzione e ricostruzione.

11/04/2018 18:00
Camerino e Montevarchi, collaborazione tra musei

Camerino e Montevarchi, collaborazione tra musei

Il Sistema Museale di Unicam risponde prontamente alla richiesta del Museo Paleontologico di Montevarchi, che nei mesi scorsi, venuto a conoscenza dei danni subiti dal polo museale Unicam a causa del sisma del 2016, ha avviato una raccolta fondi a sostegno del progetto “Un Ducato per il Ducato”. Il responsabile scientifico del Museo delle Scienze Unicam, dott. Alessandro Blasetti, sarà infatti nel team che si occuperà dell’intervento di recupero dei resti di un Mammuthus meridionalis, ovvero l’elefante che più di un milione di anni fa popolava la nostra penisola. Un ritrovamento fortuito, come tante volte accade, ad opera di un cacciatore nell’autunno del 2016, quando una superficie ossea larga e piatta emerge dal terreno e si rivela essere, ad uno sguardo più esperto, la sommità del cranio di un elefante fossile: è così che le campagne di Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, restituiscono i resti di un Mammuthus meridionalis. Parte un lungo scavo, nella caldissima estate del 2017, che richiede la partecipazione di ditte specializzate: rimuovere dal terreno il fossile si rivela assai difficile, visto che al cranio sono ancora collegate le due lunghissime e fragili zanne. La rimozione del cranio, la complessa imbracatura, il suo recupero dalle balze scoscese della campagna di Terranuova ed il trasporto verso il luogo di restauro, si rivelano molto costosi e danno il via ad una campagna di crowdfunding che vede impegnata l’instancabile direttrice del Museo Paleontologico di Montevarchi, Elena Facchino, in una serie di iniziative in giro per la Toscana. Ma ciò non le impedisce, nei ritagli di tempo, di trovare spazio anche per una raccolta di fondi a favore del progetto “Un Ducato per il Ducato” del Museo delle Scienze di Camerino. Ora l’elefante attende in un capannone che sia terminato l’intervento di consolidamento e restauro, lento e delicato: ed è a questo punto che il Museo di Montevarchi chiede l’aiuto del Museo delle Scienze Unicam ed al suo responsabile scientifico, il dott. Alessandro Blasetti, grazie all’esperienza maturata nel corso dei decennali scavi paleontologici di Collecurti e Cesi, nel Comune di Serravalle di Chienti: ippopotami, elefanti, rinoceronti e tigri dai denti sciabola, ora protetti dalle teche nel complesso San Domenico ancora inagibile dopo la crisi sismica dell’autunno 2016, sono testimoni di un procedimento di restauro conservativo molto valido. “Sulla base di questa esperienza – ha sottolineato con soddisfazione il dott. Blasetti – siamo stati convocati per un parere sulle modalità di esecuzione degli interventi di consolidamento e restauro del preziosissimo fossile, perché questo patrimonio possa essere restituito a tutti i Valdarnesi all’interno delle sale espositive del Museo Paleontologico di Montevarchi, per raccontare nuove storie sulla savana italiana di un milione e mezzo di anni fa”.  

11/04/2018 16:00
Sisma, prima ricognizione a Camerino: 30 le richieste di sopralluoghi

Sisma, prima ricognizione a Camerino: 30 le richieste di sopralluoghi

Sono 30, al momento, le richieste di sopralluoghi pervenute all'ufficio tecnico del Comune di Camerino da parte dei cittadini, per verificare se la forte scossa di questa mattina abbia lesionato le proprie abitazioni fino a ieri agibili. Dopo una prima ricognizione, non sono stati riscontrati ulteriori danni a nessun edificio pubblico e le scuole sono rimaste aperte. La Polizia Municipale in mattinata ha eseguito un giro di ricognizione all'interno della zona rossa della città, il centro storico, e per il momento non si evidenziano danni ulteriori, anche se ogni situazione andrà valutata con più calma in un secondo momento. Priorità adesso è l'assistenza alla popolazione e risposte immediate sulle nuove necessità che possono essere nate a seguito del sisma di questa mattina. Il sindaco, Gianluca Pasqui, ha partecipato assieme al vicesindaco, Roberto Lucarelli, alla riunione che si è svolta a Pieve Torina con il capodipartimento, Angelo Borrelli, con il commissario, Paola De Micheli, e con i vertici regionali. “Soprattutto alla luce di questi nuovi eventi sismici, torna prepotente la necessità di rivedere il cratere e dividerlo in fasce in base al livello del danno – come Pasqui ha sottolineato nel corso dell'incontro e ha ribadito anche all'Ansa – qualsiasi discorso deve essere affrontato alla luce di un provvedimento che miri a considerare i reali bisogni dei Comuni. Non possiamo essere trattati tutti allo stesso modo e le scosse di oggi ce lo dimostrano ancora una volta”.

10/04/2018 12:17
I Farmacisti italiani a sostegno di Unicam

I Farmacisti italiani a sostegno di Unicam

Continuano a giungere importanti manifestazioni di sostegno e di vicinanza all’Università di Camerino, in questo caso particolare all’indirizzo della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute. La FOFI – Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, presieduta dall’on. Andrea Mandelli, ha infatti scelto di devolvere l’intero fondo istituito a seguito del sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016, che attualmente ammonta ad oltre 117 mila euro, a beneficio della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam, quale contributo per la realizzazione  di una farmacia didattica concepita come una moderna farmacia simulata ed articolata in tre locali, progetto fortemente voluto e sostenuto dal Direttore della Scuola prof. Francesco Amenta in accordo con la governance dell’Ateneo. “Ringrazio davvero di cuore, anche a nome di tutti i miei collaboratori e dell’intero corpo docente della Scuola, nonché di tutti i nostri studenti – ha sottolineato il prof. Amenta – i farmacisti italiani, la FOFI, il Comitato Centrale della federazione e il Presidente per la sensibilità e la generosità che hanno voluto dimostrare nei nostri confronti. Si tratta di un importante progetto che andrà a beneficio dei nostri studenti e della qualità della formazione che potranno acquisire scegliendo Unicam”. Grande soddisfazione è stata espressa anche dal Rettore Unicam Claudio Pettinari, che unendosi ai ringraziamenti nei confronti della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani per aver scelto di sostenere l’Ateneo, ha sottolineato come “poter offrire ai nostri studenti un servizio innovativo quale quello di una Farmacia didattica, consentirà di aumentare ancora di più il livello e la qualità dell’offerta formativa del nostro Ateneo”.  

10/04/2018 11:43
Pasqui alza la voce al vertice di Pieve Torina

Pasqui alza la voce al vertice di Pieve Torina

“Il cratere è qui, tra questi sindaci e queste facce stravolte e stremate. Il prossimo che mi parla di 138 comuni tutti allo stesso modo coinvolti mi farà perdere seriamente la pazienza”: è quanto ha detto il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, nel corso del vertice che di sta svolgendo a Pieve a Torina con il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, il commissario straordinario alla ricostruzione, Paola De Micheli, il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli e i sindaci del territorio colpito dal sisma. “Dobbiamo distinguere chi è distrutto e fa i conti tutti i giorni con questo sisma, oppure diteci chiaramente che dobbiamo andarcene tutti e che ve ne fregate di noi”,  ha aggiunto Pasqui. “Adesso il cratere va diviso in fasce - conclude il sindaco - a seconda dei livelli di danno per consentire procedure veloci e semplificate che permettano di continuare a vivere in queste zone” Fonte Ansa

10/04/2018 11:05
Camerino, Pasqui: "Avviati sopralluoghi, scuole aperte. Chi gioca a 'governopoli' non dimentichi cosa viviamo qui"

Camerino, Pasqui: "Avviati sopralluoghi, scuole aperte. Chi gioca a 'governopoli' non dimentichi cosa viviamo qui"

Sopralluoghi nelle scuole di Camerino, nessun motivo per tenerle chiuse. Il sindaco Gianluca Pasqui ha comunicato ai cittadini che non ci sono stati danni nelle scuole che quindi questa mattina restano regolarmente aperte. "Ancora una volta un risveglio brusco per tutti noi. Siamo già operativi, sin dai minuti successivi alla scossa principale" dice Pasqui "per i sopralluoghi negli edifici strategici. Per ora non abbiamo notizie di danni significativi e, in giornata, andremo a verificare anche il centro storico. Per quanto riguarda le scuole, non ci sono problemi di alcun tipo per le strutture e sono stati avviati sopralluoghi da parte dell'ufficio tecnico per accertare che tutto sia a posto anche all'interno delle aule (eventuali arredi caduti, ecc..., che comunque, per ora, non ci risultano) prima dell'inizio delle lezioni. Ho personalmente parlato con i dirigenti scolastici e, insieme, abbiamo concordato che non ci sono motivi per chiudere le scuole che, quindi, resteranno regolarmente aperte. Quanto a noi, quanto alle crepe che solcano ormai la nostra pazienza e il nostro cuore, facciamoci forza, diamoci coraggio! Quel coraggio che dovranno trovare anche coloro che, mentre giocano a "governopoli", non possono e non devono dimenticare quello che stiamo vivendo noi qui. Perchè a noi di giocare non va proprio... e pretendiamo concretezza!".

10/04/2018 07:21
Ancora una scossa, gente in strada

Ancora una scossa, gente in strada

Ancora una scossa, ancora di notte, ancora la paura, ancora le scene a cui, purtroppo, siamo abituati ormai da due anni. Il boato, tutto che inizia a tremare, le luci che si accendono e la gente che scende in strada, smartphone alla mano per controllare "quanto" e "dove". Erano le 5,11. I primi dati, per ora, riferiscono una magnitudo approssimativa di 4,7 e l'epicentro è localizzato ancora una volta a Muccia, a 2km di profondità. Si tratta di una stima che, come ormai noto e come spiegato nei giorni scorsi anche dal prof Tondi, potrebbe con il passare delle ore subire variazioni. Quello che è assolutamente certo è che la scossa si è distintamente sentita su tutto il territorio provinciale sia Maceratese che Ascolano, risvegliando ancora una volta la paura. Molte, soprattutto nei comuni del cratere, le persone in strada e che trascorreranno in auto il resto della nottata. 

10/04/2018 05:30
Sisma, Pasqui: "Più attenzione alle esigenze del trasporto pubblico"

Sisma, Pasqui: "Più attenzione alle esigenze del trasporto pubblico"

Il terremoto ha mutato la conformazione della nostra città e le esigenze della popolazione, che sta ancora affrontando la fase emergenziale. Emergenza che finirà solo quando gran parte della nostra popolazione rientrerà nelle abitazioni d’origine. Per questo si rende necessario, in questo momento, un potenziamento dei servizi di trasporto pubblico, che deve essere ripensato sul nuovo assetto cittadino e la nuova geografia urbana, anche alla luce delle aree Sae che sono in realizzazione. Per questo il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ha scritto una lettera al Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, al Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Paola De Micheli, al Dirigente del Servizio Protezione Civile, David Piccinini e al Al Dirigente del Servizio Trasporti della Regione Marche, Letizia Casonato. Infatti, l’art. 3 dell’ordinanza n. 444/2017 del dipartimento della protezione civile, relativamente al potenziamento temporaneo dei servizi di trasporto pubblico locale prevede che “La Regione predispone un piano di potenziamento per le finalità specificate nelle diverse norme”. “Se nella primissima fase dell’emergenza – questo un estratto della lettera inviata dal sindaco Pasqui – era stato necessario collegare la costa e, in particolare le strutture alberghiere ai nostri Comuni, ora dobbiamo fare in modo che le nostre popolazioni non rimangano isolate in aree SAE non sempre di facile raggiungibilità, che le scuole, l’università, i servizi essenziali siano raggiungibili anche con i mezzi pubblici da parte di ogni cittadino che non potrà rientrare nella propria casa. Ad esempio, ad oggi nel Comune di Camerino è in fase di completamento la realizzazione di n. 11 aree SAE dislocate su tutto il territorio comunale; dette aree, per una parte consistente, non sono previste come punti di fermata dell’attuale rete di trasporto pubblico locale; peraltro, il servizio di trasporto urbano era ampiamente sottodimensionato in rapporto alla popolazione ed ai servizi presenti (il comune di Camerino ha poco più di 60.000 km contro, ad esempio, i 1.146.084 km del Comune di Urbino). È necessario potenziare immediatamente gli attuali servizi ampliando la rete dei collegamenti adeguandola, come qualità e quantità, alle mutate esigenze delle popolazioni colpite dal sisma. I cittadini chiedono i servizi e sono preoccupati perché ad oggi non è prevista una copertura adeguata da parte dei servizi ordinari. Inoltre, le scuole e le università devono essere raggiunte dagli studenti che sono stati costretti a trasferirsi in località vicine o singolarmente o con le loro famiglie (Castelraimondo, Matelica, Esanatoglia, Macerata). Questi studenti avranno disagi logistici per molto tempo (anche le soluzioni abitative previste per l’Università di Camerino non saranno pronte in breve tempo), quindi è necessario un potenziamento di tutti i servizi extraurbani dell’area colpita dal sisma, non dimenticando, anche, i disagi degli studenti che da Visso, Castelsant’Angelo sul Nera, Ussita, Pieve Torina, ecc. devono giornalmente raggiungere Camerino. Da ultimo, si precisa che la spesa complessiva degli interventi di potenziamento dei servizi di trasporto nel medio termine tenderà, comunque, a diminuire in quanto i collegamenti con la costa verranno ridotti, pertanto, il potenziamento dei servizi da fare sarà sicuramente meno impattante di quelli con la costa che restano più costosi e più lunghi, ma questo potenziamento va immediatamente fatto”.  

09/04/2018 17:18
Gli ingegneri delle Marche: "Si combattono fantasmi, ma urge concretezza"

Gli ingegneri delle Marche: "Si combattono fantasmi, ma urge concretezza"

Gli ingegneri marchigiani replicano seccamente alle dichiarazioni del commissario alla ricostruzione, Paola De Micheli. Di seguito la nota diffusa da Feding Marche. “In una recente intervista, l’Onorevole Paola De Micheli, commissario straordinario alla ricostruzione, ha sostenuto che lo Stato pagherà tutte le spese affrontate dai cittadini per la ricostruzione, ma che non sanerà gli abusi e che non ci saranno condoni. Come è stato a più riprese denunciato dai tecnici marchigiani, uno dei principali problemi che ostacola la presentazione dei progetti agli U.S.R. è che su moltissimi fabbricati si riscontrano difformità edilizie e strutturali, che per essere regolarizzate necessitano di procedimenti lunghi ed incerti. Questo è un nodo delicato su cui la Federazione Ordini Ingegneri delle Marche intende fare definitivamente chiarezza a scanso di pretestuosi equivoci. La posizione della Federazione, di concerto con i presidenti degli ordini provinciali della nostra regione, è netta e non lascia spazio a fraintendimenti. La realtà è che non si tratta di abusi, e che nessuno di noi ha mai pensato di richiedere sanatorie o colpi di spugna. Nelle Marche non ci troviamo di fronte a una situazione di illegalità diffusa e i presunti abusi, come  l’Onorevole li ha definiti nell’intervista, sono in moltissimi casi lievi difformità, verosimilmente originate in assoluta buona fede. È infatti frequente che alcune modifiche dimensionali, se di questo si tratta, siano del tutto involontarie e legate anche agli strumenti di misurazione meno evoluti e ai sistemi costruttivi usati nel passato. È forse possibile parlare di “abuso” se una parete nella realtà è più lunga di qualche centimetro (ma in molti casi anche più corta), di quanto risulta da un disegno ingiallito, o se una finestra o una porta sono spostate di una spanna su un prospetto d’epoca disegnato a mano? Il sospetto è che sia la parola stessa a evocare fantasmi ideologici che impediscono valutazioni realistiche, assoggettando un territorio intero a un’ansia di legalità che nessuno di fatto ha mai inteso violare. Prova ne è che dagli ingegneri marchigiani non sono mai venute richieste di condoni, ma solo istanze per l’introduzione di procedure amministrative snelle che si concludano in tempi certi e che permettano di individuare i reali abusi, evitando deleterie e fuorvianti generalizzazioni. Anche per quanto attiene al pagamento delle spese, la realtà sembra andare ancora una volta in una direzione opposta a quanto affermato dal Commissario. Dopo il sisma del 2016 si sono susseguite ben 52 Ordinanze che hanno reso e rendono estremamente complesso elaborare un progetto anche solo per la riparazione dei danni lievi. Basti pensare che servono mediamente circa 40 elaborati tecnico amministrativi, e che molto spesso gli U.S.R. richiedono chiarimenti ed integrazioni, con tutto ciò che questo comporta in termini di dispendio di energie, tempo e denaro nella presentazione delle pratiche. Per di più, i costi che i tecnici devono anticipare per le prove tecnologiche sui terreni e sulle murature per poter predisporre i progetti, a fronte del pagamento dei compensi a distanza di uno o più anni, stanno mettendo in crisi il sistema con il rischio concreto di far chiudere molti studi professionali. Tra l’altro la normativa attuale prevede “contributi alla ricostruzione”, il che non equivale a copertura totale dei costi, che risultano spesso insufficienti. Tra le popolazioni colpite si è addirittura diffusa l’ipotesi, essendo difficile arrendersi all’idea di una burocrazia miope e fine a se stessa, che il “mostro” che è stato messo in piedi serva solo a dilazionare l’onere economico della ricostruzione. Quasi due anni di interlocuzioni a vari livelli istituzionali, di documenti e di proposte da parte degli ordini professionali, hanno avuto una modesta incidenza in qualche raro comma delle solite 52 ordinanze. Con l’unico risultato di disperdere il patrimonio di esperienza e di professionalità di chi opera sul proprio territorio, conoscendone a fondo le esigenze peculiari e le criticità. Infine, mentre si continua a discutere di dettagli senza affrontare con adeguata solerzia e incisività le scelte importanti, si fissano scadenze quantomeno improbabili e si erogano i contributi per l’autonoma sistemazione”.

09/04/2018 14:30
Successo per "La musica incontra la scuola" all'Istituto Strampelli di Castelraimondo

Successo per "La musica incontra la scuola" all'Istituto Strampelli di Castelraimondo

Quando la musica viene proposta e illustrata da professionisti che amano il loro lavoro e sono consapevoli delle grandi potenzialità che essa può offrire nascono momenti magici e belli. Questo è quanto avvenuto mercoledì 28 marzo presso l’istituto comprensivo N. Strampelli di Castelraimondo. Gli alunni della scuola secondaria di primo grado hanno assistito al concerto–lezione “La musica incontra la scuola” proposto dall’istituto musicale Biondi di Camerino. Per l’occasione il Trio formato da Vincenzo Correnti (clarinettista e direttore dell’istituto musicale) che ha guidato e condotto l’incontro-lezione, comprendeva anche Adrea Passini al contrabasso e Giacomo Correnti alla batteria. Un inizio molto particolare e toccante proposto dal M° Correnti ha letteralmente conquistato  gli alunni che in assoluto silenzio si sono fatti trasportare dalle note di un clarinetto malinconico e misterioso che girovagava nei diversi spazi della scuola fino a raggiungere la postazione centrale dell’atrio dove per incanto è iniziato il concerto che ha catturato l’attenzione degli alunni portandoli in un viaggio musicale di stili e generi diversi e alla conoscenza particolareggiati di strumenti usati per l’occasione. L’associazione Adesso Musica di Camerino (sez. istituto musicale Biondi) vuole ringraziare pubblicamente la dirigenza, i docenti, il personale e tutti gli alunni dell’istituto N. Strampelli di Castelraimondo per l’invito fatto.

08/04/2018 12:23
I giovani di Confindustria in visita alla zona Rossa di Camerino

I giovani di Confindustria in visita alla zona Rossa di Camerino

I giovani di Confindustria Macerata si sono recati in visita nella città di Camerino colpita duramente dal sisma del 2016 in concomitanza con la presenza del commissario straordinario De Micheli.  La delegazione dei giovani imprenditori era guidata dal presidente Paolo Carlocchia con Susanna Paci vicepresidente, Francesca Orlandi vicepresidente, Silvia Biagiola, Carlo Rogante, Matteo Piervincenzi, Edoardo Giunchi, Federico Maccari, Eliana cristalli, Alberto Grimaldi Presidente Giovani Ance Macerata, Asya Ciccioli Andrea Maurizi, Daniele Paolini, Luca Resparambia, Tobia Sardellini, Simona Reschini Presidente giovani Confindustria Marche, Kevin Bravi Presidente giovani Confindustria Emilia Romagna con una delegazione regionale. I giovani  hanno  incontrato il Sindaco Gianluca Pasquì che ha dichiarato “Il futuro senza presente non esiste e il presente è ancora di forte emergenza qui a camerino”. I giovani hanno subito dato la totale disponibilità a collaborare nella gestione del post sisma e il Presidente Paolo Carlocchia ha detto  “l’obiettivo di noi giovani è di fare sistema, pertanto ci mettiamo a disposizione per essere d’aiuto come Confindustria e come rete di imprenditori per far crescere il territorio”. Dopo L’incontro  in comune il sindaco ha accompagnato la delegazione a visitare la zona rossa sottolineando che andare nel centro di Camerino significa vedere una città che non esiste più e che la fase della ricostruzione deve essere certa e sicura, per evitare che si creino nuovamente situazioni di emergenza”. La visita è proseguita con l’incontro all’Università di Camerino con il Rettore Claudio Pettinari il quale nel suo intervento ha affermato che “dopo il terremoto c’è stata una delocalizzazione ma nonostante le grandi difficoltà siamo riusciti a far ripartire le lezioni e i corsi. Tra i vari progetti abbiamo quello della costruzione di un nuovo polo tecnologico che sarà un luogo di incontro con le aziende per sviluppare laboratori di ricerca per le stesse”. Il Presidente Carlocchia ha espresso a nome di tutto il gruppo l’interesse di creare un Accademy dichiarando: ”Oggi le aziende sentono il bisogno di avere personale specializzato e formato da avviare velocemente nel mondo del lavoro competitivo nei mercati internazionali”.   L’incontro si è concluso all’insegna di concrete prospettive di collaborazione tra l’università e i giovani di Confindustria Macerata.  

07/04/2018 20:33
Post sisma, 11 percorsi per far rinascere l'Appennino

Post sisma, 11 percorsi per far rinascere l'Appennino

Dai borghi in rete al capitale verde, dai progetti innovativi per la ricostruzione, alla valorizzazione della filiera zootecnica, alla creatività, al connubio cultura-turismo. Sono alcuni degli 11 percorsi per far rinascere l'Appennino marchigiano ferito dal terremoto, individuati in una ricerca commissionata dal consiglio regionale delle Marche e condotta nel giro di sei mesi da 40 docenti e 11 neo laureati delle quattro Università marchigiane. I risultati sono stati presentati nel rettorato dell'Università di Camerino."Dalla ricerca vengono spunti preziosi per una rinascita forte, concreta, lungimirante - ha detto il presidente Mastrovincenzo - Ora ci sono tutte le condizioni per sottoscrivere un patto per lo sviluppo" in fase di redazione da parte della giunta regionale. Al progetto hanno collaborato anche l'Università di Modena e Reggio Emilia e il Comitato nazionale per la strategia delle Aree interne. "Oggi è una tappa, la collaborazione con gli atenei proseguirà".    (fonte Ansa)

07/04/2018 17:42
Camerino, domenica 8 aprile il pianista jazz Alberto Napolioni  chiude la 48^ stagione concertistica

Camerino, domenica 8 aprile il pianista jazz Alberto Napolioni chiude la 48^ stagione concertistica

Si terrà domenica 8 aprile, alle 17:30 nell’aula magna del Polo Scolastico Provinciale, il settimo e ultimo appuntamento della 48^ Stagione Concertistica organizzata quest’anno dalla Gioventù Musicale di Camerino in collaborazione con l’associazione Musicamdo. Ospite della rassegna, che si è distinta per la qualità degli artisti invitati e l’apprezzata alternanza di musica classica e jazz, sarà il musicista camerte Alberto Napolioni che si cimenterà in una serie di improvvisazioni al pianoforte. Diplomato in pianoforte presso il Conservatorio "Pergolesi" di Fermo, Napolioni ha partecipato a diversi seminari studiando con musicisti di fama internazionale quali Aaron Goldberg, Chris Potter, David Binney, Scott Colley, Craig Taborn, Brian Blade, Dave Kikosky, John Taylor, Ben Allison, Stefano Battaglia, Franco D'Andrea. Nel 2011 è stato riconosciuto come "miglior solista" al concorso internazionale di musica jazz "Premio Jazz Live". Nel 2009 ha vinto una borsa di studio presso il prestigioso Berklee College of Music di Boston, premio indetto da Umbria Jazz. Napolioni ha collaborato con artisti dal calibro di Enrico Rava, Rosario Giuliani, Fabrizio Bosso, Jonathan Kreisberg, Massimo Manzi, Ares Tavolazzi, Tiziana Ghiglioni, Marco Tamburini, Francesco Cafiso, Walter Paoli, Massimo Moriconi, Daniele Di Bonavantura, Maurizio Urbani, Fabio Zeppetella, suonando per i più importanti festivals jazz d'Europa.  Dopo aver compiuto gli studi al Liceo Classico di Camerino, Napolioni ha poi frequentato parallelamente al Conservatorio l’Università, conseguendo la laurea magistrale, con lode, in Giurisprudenza. Per informazioni sui biglietti: gmi_camerino@libero.it; info@musicamdo.it, 328.6111678; 333.4598692. Ingresso libero per gli studenti delle scuole medie e superiori. Fondazione Gioventù Musicale d’Italia - Sede di Camerino  Viale Alighieri, 2 – 62032 Camerino (Mc) 0737.630193 - 338.3821153    www.jeunesse.it - gmi_camerino@libero.it

06/04/2018 08:11
Animali domestici e predizione degli eventi sismici: Unicam al convegno dell'UE di geoscienze a Vienna

Animali domestici e predizione degli eventi sismici: Unicam al convegno dell'UE di geoscienze a Vienna

Grazie ad una collaborazione nata subito dopo gli eventi sismici del 26 ottobre 2016, anche l’Università di Camerino parteciperà all’Assemblea Generale dell’EGU, l’European Geosciences Union, che si terrà a Vienna dall’8 al 13 aprile 2018. L’European Geosciences Union (EGU) ha lo scopo di fornire un forum scientifico a tutti quei ricercatori impegnati nelle varie discipline legate alle Geoscienze (Scienze della Terra, Planetarie, Spaziali), e vede la partecipazione di geoscienziati da tutto il mondo. Le attività che da anni vedono impegnati i professori Andrea Catorci e Paola Scocco in progetti di sostenibilità ambientale delle attività zootecniche finalizzati alla salvaguardia della biodiversità dei pascoli naturali e al rispetto del benessere animale, attraverso ricerche volte alla gestione conservativa degli ecosistemi pastorali in condivisione con le aziende agro-zootecniche del territorio,  hanno fatto sì che il prof. Martin Wikelski, Direttore al Max Planck Institute for Ornithology-Radolfzell, e la dott.ssa Uschi Müller, Project Manager di ICARUS (che ha tra le sue finalità quella di prevedere disastri mediante gli animali), arrivati all’indomani del sisma per improntare uno studio sul comportamento degli animali domestici in relazione alle scosse sismiche, si rivolgessero ai due docenti della Scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria di UNICAM per la pianificazione dei necessari rilievi. La consueta disponibilità dell’azienda Angeli di Capriglia di Pievetorina, ha consentito di radiocollarare soggetti di diverse specie animali che sono stati monitorati per vari mesi. I dati raccolti e analizzati hanno permesso di individuare modificazioni significative rispetto al livello basale, delle attività di accelerazione corporea collettiva degli animali, che precedono da 2 a 18 ore gli eventi sismici in funzione della distanza dall’ipocentro. I dati preliminari, che verranno presentati nella sessione “Predizione a breve termine dei terremoti e valutazione multi-parametrica tempo-dipendente del rischio sismico” costituiscono il punto di partenza per l’ottenimento di parametri che potranno in futuro essere integrati nei processi decisionali di gestione degli eventi sismici.

05/04/2018 15:30
Focus sulle Malattie sessualmente trasmissibili per la Giornata Mondiale della Salute

Focus sulle Malattie sessualmente trasmissibili per la Giornata Mondiale della Salute

A conferma del costante impegno a favore del territorio e in occasione della Giornata Mondiale della Salute 2018, il Rotary Club di Macerata insieme al Rotary Club “Matteo Ricci” e ai Club di Camerino e Tolentino organizza, sabato 7 aprile, un convegno dedicato alle malattie sessualmente trasmissibili, che avrà luogo nella cornice del Teatro Società Filarmonico-Drammatica nel capoluogo maceratese. Dopo l’accreditamento, che inizierà alle 9.15, sarà il presidente del Rotary Club di Macerata Gianluca Micucci Cecchi a presentare il convegno, moderato dal dottor Stefano Gobbi. Ai saluti delle autorità seguiranno gli interventi di esperti specialisti, vere eccellenze in campo medico: la sessuologa Antonella Ciccarelli, il ginecologo Mauro Tiriduzzi, il dermatologo Marco Sigona, l’infettivologa Paula Castelli e il medico legale Nunzia Cannovo. Concluderà, in tarda mattinata, Silvana Lisi, presidente del Rotary Club Macerata “Matteo Ricci”. Questo incontro, rivolto a genitori, docenti e formatori, va a completare il percorso iniziato con quello promosso dal Club “Matteo Ricci” per gli studenti delle scuole superiori, con l’obiettivo di affermare il valore della conoscenza e della consapevolezza su problematiche che riguardano tutti e in particolare le giovani generazioni. Ogni anno, infatti, milioni di persone nel mondo contraggono queste patologie, e l’età più a rischio è quella compresa tra i 15 e i 24 anni. Oltre alla sifilide, la gonorrea e l’IHV, che sono quellepiù conosciute, ce ne sono altre particolarmente diffuse, come la clamidia, l’herpes, il papilloma virus e le epatiti virali. È fondamentale informare ed essere informati perché spesso le infezioni che si trasmettono per via sessuale non provocano sintomi particolari, ma anche le persone malate senza sintomi possono contagiare il partner

05/04/2018 10:48
"Patrimoni delle Marche: ritorno al futuro", Unicam e Licei insieme

"Patrimoni delle Marche: ritorno al futuro", Unicam e Licei insieme

E’ anche grazie alla collaborazione con l’Università di Camerino che i Licei di Camerino, capofila del progetto, si sono aggiudicati un importante finanziamento di oltre 118.000 euro, nell’ambito del PON-Programma Operativo Nazionale del Ministero finanziato dai Fondi Strutturali Europei Programmazione 2014-2020, relativi al Potenziamento dell'educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico.   Il progetto, denominato “Patrimoni delle Marche: ritorno al futuro”, nasce in seguito al recente sisma che oltre ad aver gravemente compromesso la conservazione fisica dei beni culturale dell’Appennino, ne sta minando la loro stessa esistenza e memoria. Gli studenti del territorio sentono fortemente la necessità di prendersi in carico la tutela del patrimonio tangibile ed intangibile che caratterizza le loro stesse radici, e con questo progetto saranno coinvolti in una serie di attività laboratoriali da svolgere sul campo per sviluppare nei ragazzi, sia la consapevolezza del valore dei beni culturali come risorsa spirituale e materiale, sia per fornire loro gli strumenti per sviluppare una cultura digitale per una loro conservazione e valorizzazione innovativa.   “Sono davvero molto contenta e soddisfatta – ha dichiarato la professoressa Graziella Roselli, docente Unicam del Corso di Laurea in Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione ed il restauro - che le nostre proposte e le sinergie che proponiamo siano apprezzate non solo dalle scuole del territorio, con le quali collaboriamo proficuamente da tempo, ma anche a livello ministeriale. La soddisfazione è ancora maggiore dal momento che il progetto è risultato essere il primo tra tutti quelli presentati da Istituti scolastici della nostra Regione”.   Il progetto sarà organizzato in rete utilizzando le differenti competenze presenti: da quelle tecnico-informatiche possedute dall’ITIS Divini di San Severino Marche a quelle umanistico-scientifiche dei Licei di Camerino, Sarnano e San Ginesio, fino ad arrivare alle competenze tecnico naturalistiche dell’Istituto agrario Ulpiani di Ascoli Piceno. Collaboreranno poi i Musei di Camerino e i Musei Civici di Ascoli Piceno, nonché lo spin off Unicam A.R.T.& Co. “Il punto di forza del progetto – ha sottolineato la professoressa Roselli – è rappresentato dalla presenza di laureati del corso in Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione ed il Restauro di Unicam come tutor in aula e nei laboratori, che assisteranno e supporteranno gli studenti nelle loro attività con un approccio sicuramente diverso rispetto a quello dei professori, certamente più familiare ed accogliente, grazie ad una riduzione delle distanze anagrafiche e di ruolo”.   Obiettivo principale sarà dunque quello di coinvolgere attivamente i giovani studenti nella salvaguardia del nostro patrimonio, attraverso l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per garantirne la sopravvivenza.  

05/04/2018 10:09
Ancora una scossa in serata: 3,9 a Muccia

Ancora una scossa in serata: 3,9 a Muccia

Una giornata che si avvia a conclusione esattamente per come era cominciata: nel segno della paura. Un'altra scossa di terremoto, ancora una volta con epicentro a Muccia, si è verificata alle 20,45 ed è stata distintamente avvertita su tutto il territorio del cratere. Secondo l'INGV la magnitudo è stata di 3,9, esattamente come la scossa che si è verificata questa notte alle 4,19.  

04/04/2018 20:58
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