E' stato presentato il triangolare di beneficenza “Prevenzione Senza Rigore!” che vedrà coinvolte la Nazionale di Calcio DJ, la Nazionale Italiana Calcio Circo e la Selezione LILT Sezione di Macerata. L’evento inizierà il 1 ottobre alle ore 16 allo Stadio Universitario camerte Livio Luzi. In serata dalle 22:30 con la festa live al Lanciano Forum di Castelraimondo con i DJ della Nazionale. Al presidente della LILT-Sezione di Macerata dott. Marcello Pannelli, a cui sarà devoluto l’incasso della manifestazione, l’onore di presentare l’evento: “Una giornata molto importante per la solidarietà nei confronti della nostra associazione che si occupa di prevenzione oncologica da circa 20 anni. Auspichiamo la partecipazione di quante più persone possibili anche per contribuire ad una causa nobile come quella della LILT, che fa visite di prevenzione a tutta la provincia di Macerata”. L’evento si avvale anche dell’apporto dell’UNICAM e del CUS Camerino, che confermano quindi la loro disponibilità alla collaborazione in questo tipo di eventi per il territorio. “Veniamo da un’estate molto ricca, con gli Europei Universitari di Volley e i raduni estivi FIDAL, ma è importante lavorare anche per il sociale – ha dichiarato il presidente del CUS Stefano Belardinelli – Lavoriamo anche con molti giovani, quindi avvertiamo queste problematiche e sentiamo di dover operare al meglio. Questo evento è anche occasione per continuare la nostra collaborazione con la LILT, che ha una grande tradizione di lavoro sul territorio. Si tratta di una manifestazione molto bella, che unisce un momento sportivo sul campo ad un momento serale di aggregazione e divertimento”. Presente anche l’assessore allo sport e alla cultura del Comune di Castelraimondo Elisabetta Torregiani, a commentare un evento che coniuga sport in campo e cultura della solidarietà: “Sicuramente un connubio ben architettato – ha dichiarato – Ci si diverte, si gioca, ma si pensa anche al sociale e grazie all’attività della LILT si può fare qualcosa per chi è meno fortunato. Sì quindi alla spensieratezza, ma con un occhio anche a qualcos’altro”.
Prosegue a Camerino il sodalizio tra la città e gli amanti del plain air o, per dirla in Italiano, delle vacanze in camper. Si è svolta lo scorso fine settimana, infatti, nell’ambito delle iniziative dell’Associazione Bandiere Arancioni, l’ottava festa nazionale del Plain Air. Ovviamente la città di Camerino ha aderito all’iniziativa, mettendo a punto un programma per l’ospitalità e le visite alla città che ha riscosso un notevole successo. Sono stati oltre trenta, infatti, i visitatori che nella giornata di sabato hanno raggiunto Palazzo Bongiovanni, prima tappa del tour, per l’ormai tradizionale “aperitivo con il sindaco”. “E’ un appuntamento che si rinnova – ha affermato il primo cittadino – nel segno della promozione della nostra città. E’ importante guardare al turismo anche in quei settori considerati di nicchia e per questo, ormai da anni, Camerino lavora sodo, grazie anche all’infaticabile collaborazione dei volontari, per adeguare le aree attrezzate e renderle sempre più ospitali”. Volontari che si sono dati da fare a vario titolo non solo per quanto riguarda le aree di sosta. E’ il caso, ad esempio, dei Volontari per i Monumenti che nel fine settimana hanno permesso la visita ai luoghi più interessanti della città. Nella serata di sabato i partecipanti hanno potuto visitare il Palazzo della Musica, con il concerto a cura dell’Accademia Italiana del Clarinetto e dell’Istituto Musicale Nelio Biondi, mentre nel pomeriggio di domenica porte aperte al teatro, assistendo alla commedia “Basta che voti!”.
Si chiama <D-Plus> ed è una evoluzione del <Dada-Zen> che si occupa di più di ristorazione, il nuovo locale inaugurato ieri sera alle ore 19 e si rivolge in particolare ai giovani. Questo il nuovo format del locale, gestito degli stessi proprietari e coordinato da Michele Lambertucci, che guida uno staff di circa 12 giovani. Il bar, che propone aperitivi e snack, soprattutto per le ore serali e del dopocena con sottofondo musicale, si propone come un ritrovo per i tanti giovani, universitari e cittadini, dando loro l’opportunità di stare in compagnia, ascoltando anche musica nel dopo cena. Per questo resterà aperto solo dal mercoledì al sabato dalle 18 fino alle 3. Sorge di fronte al <Dada Zen>, degli stessi proprietari nelle centralissima via XX settembre, a due passi dall’ex tribunale e ritrovo di molti studenti universitari per le serate a loro dedicate. La nuova struttura è anche segnale di vitalità della città, quella data dai tanti giovani la frequentano per motivi di studio soprattutto, quindi anche per l’economia del centro. Elegante l’interno, sullo stile dei locali tipici e di tendenza europei, con richiami alle metropoli più note, europee e mondiali ed a personaggi del mondo dell’arte e dello spettacolo.
E’ stato conferito nei giorni scorsi al professor Andrea Di Cicco, docente della sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie, il premio scientifico internazionale “Outstanding Achievement Award (Edward Stern Prize)”, il più alto riconoscimento della International X-ray Absorption Society (IXAS) che viene consegnato a chi ha raggiunto risultati di eccezionale rilevanza nel settore.Il premio è stato consegnato nei giorni scorsi a Karlsruhe, in Germania, in occasione della conferenza XAFS16 (16th International Conference on X-ray Absorption Fine Structure), che ha visto la partecipazione di oltre 550 partecipanti, e che proprio Unicam ha ospitato nel 2009.“Sono ovviamente molto orgoglioso di aver ottenuto questo Premio – sottolinea il Prof. Di Cicco – che rappresenta il coronamento di oltre venti anni di lavoro sulla spettroscopia di assorbimento di raggi X. Si tratta di una tecnica che ha una valenza multidisciplinare perché si applica a discipline scientifiche quali la fisica, la chimica, la biologia per lo sviluppo di nuovi materiali per l’energia. Per tutte le attività che si sviluppano intorno alla spettroscopia, Camerino può essere considerato un centro di diffusione mondiale”.Con questo premio si riconosce l’eccellenza e la qualità sia della ricerca che delle attività di didattica e di formazione svolte dal prof. Di Cicco nei confronti degli studenti che nel corso degli anni hanno frequentato i corsi di laurea in Fisica dell’Università di Camerino. “Molti dei miei studenti attualmente stanno svolgendo attività di ricerca in importanti istituzioni europee: sono molto soddisfatto anche per loro, perché il risultato che ho conseguito è dovuto in qualche modo anche a loro”.Dal nuovo anno accademico, poi, l’offerta formativa della Fisica di Unicam offrirà una opportunità in più: accanto al curriculum tradizionale del corso di laurea in Fisica, sarà attivo anche un nuovo curriculum in “Innovazione Tecnologica”, più orientato verso le molteplici applicazioni della Fisica allo sviluppo tecnologico ed al mondo produttivo.
Il direttore del Dipartimento d’Arte Europea del Metropolitan Museum di New York, Keith Christiansen, ha fatto visita per l’intera giornata di domenica alla città di Camerino. Con Christiansen, che è considerato fra i massimi esperti al mondo di pittura italiana ed è tra i più famosi critici d’arte negli Stati Uniti, anche Carl Brandon Strelhke, curatore Emeritus del Philadelphia Museum of Art. Due ospiti illustri, quindi, giunti in città grazie anche al sindaco di Matelica, Alessandro Del Priori, che (come ha avuto modo di affermare) “sta lavorando ad un sogno con il collega di Camerino, Gianluca Pasqui” e che avrà i due importanti studiosi come ospiti a Matelica per la mostra “Luca di Paolo e il Rinascimento nelle Marche”. Camerino, dunque, come prima tappa di un tour su tutto il territorio, alla scoperta delle meraviglie nascoste tra le nostre colline. “Fantastico” è stata la parola che Keith Christiansen ha pronunciato più spesso durante la sua visita a Camerino, cominciata nella mattinata all’interno della chiesa di Santa Maria in Via. Accolti dalla dottoressa Barbara Mastrocola, direttrice del museo arcidiocesano e curatrice delle collezioni civiche di Camerino, e dal sacerdote don Giancarlo Pesciotti, i due illustri studiosi statunitensi hanno voluto prima di ogni altra cosa prendere visione delle due opere del Valentin De Boulogne custodite appunto nella chiesa di Santa Maria in Via. Due opere, esposte nella sacrestia, che, insieme ad un'altra custodita ad Apiro, potrebbero volare presto al Metropolitan di New York e al Louvre di Parigi, per la prima grande mostra monografica interamente dedicata al pittore caravaggesco e che lo stesso Christiansen sta curando. Sia l’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro che la commissione d’arte sacra arcidiocesana hanno già espresso un primo parere favorevole al prestito delle opere e la visita del direttore del Dipartimento d’Arte Europea del Metropolitan aggiunge un altro tassello importante per definire, oltre l’interesse, anche i termini e le garanzie degli eventuali prestiti. Dopo il pranzo, sempre accompagnati dallo storico dell’arte e sindaco di Matelica , Delpriori, e dalla dottoressa Mastrocola, i due studiosi hanno fatto visita al museo arcidiocesano, dove ad accoglierli c’era anche il professor Pier Luigi Falaschi, che ha avuto modo di illustrare le opere custodite, oltre che di fornire chiarimenti sulla figura del cardinal Giori. Una visita durata quasi due ore, con Christiansen e Strelhke che hanno avuto modo di complimentarsi per la qualità dei contenuti e l’eccellenza delle opere, oltre che per la sensibilità dell’arcidiocesi verso l’arte. Più tardi, sempre in compagnia del sindaco del Priori, della dottoressa Mastrocola e del professor Falaschi, i due studiosi statunitensi hanno raggiunto la Pinacoteca di Camerino, restando letteralmente incantati per la straordinarietà delle opere, alcune delle quali già oggetto in passato dei loro studi. A colpire maggiormente, e non poteva essere altrimenti, l’Annunciazione di Giovanni Angelo d’Antonio, che Christiansen ha definito “il capolavoro sorprendente di un artista di grande eleganza e raffinatezza, fresco, vivace e mai paludato”. “A Camerino – ha concluso – custodite meraviglie”. “Ospitare personaggi così è un onore grandissimo – ha affermato il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui – Ringrazio l’amico Alessandro del Priori per aver dimostrato grande apertura verso il territorio e aver lavorato per il bene non solo della sua città. Con Alessandro stiamo ponendo le basi per un grande e ambiziosissimo progetto, di cui però non voglio svelare altro per adesso. Ovviamente un sentito grazie va anche alla dottoressa Mastrocola e al professor Falaschi per la disponibilità e l’amore che dimostrano ogni volta verso Camerino”.
E’ stato realizzato dall’artista camerte Giuseppe Gentili il monumento che ricorderà il sacrificio degli Alpini in guerra e in questo caso quelli di Camerino, il cui gruppo festeggerà a breve gli 85 anni dalla fondazione. L’opera, realizzata nello stile del maestro Gentili, specialista nella lavorazione del ferro e dei metalli, per la prima volta abbina anche la pietra (come simbolo della terra e della montagna, teatro dei conflitti delle due grandi guerre. Individuato anche il suo posizionamento, sarà posizionata nella zona dei giardini pubblici della Rocca dei Borgia, vicino all’altro emblema in ricordo dei caduto, la statua della Libertà che dà il nome all’omonimo piazzale. La scultura realizzata in poco più di due mesi dal maestro Gentili sarà collocata fra la statua ed i campi da gioco della Rocca dei Borgia, all’interno di un’aiuola del parco cittadino già scelta dal comune. <Mi sono ispirato alle guerre ed ai suoi simboli – ha detto l’artista, con la stella alpina e la piuma degli alpini che dominano ai lati il monumento e poi con i ferro al centro a rappresentare le varie ferraglie utilizzate in guerra, armi, carri-armati, bulloni, schegge e quant’altro si può immaginare. E’ un monumento che ricorda le guerre e che vuol trasmettere un messaggio di pace, come tante altre che ho realizzato, vedi l’Uomo di Sarajevo su tutte. Vorrei solo che venga custodita e salvaguardata bene anche da atti vandalici>. Soddisfatti dell’opera del maestro i vertici del gruppo Alpini di Camerino. Sono in corsi gli ultimi ritocchi presso il laboratorio di Gentili a Santa Lucia di Camerino.
Giuseppe Gentili