Il Progetto di Ricerca di Ateneo Climapp-FAR coordinato dal Prof. Andrea Catorci della Struttura Operativa “Biodiversità e gestione degli ecosistemi” della Scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria ha tra le finalità principali la sperimentazione di azioni utili ad implementare la sostenibilità economica del pascolo semi-estensivo nelle aree montane, effettuato sui pascoli naturali appenninici, che costituiscono uno dei giacimenti di biodiversità più importanti dell’Unione Europea e che come tale sono tutelati da normative comunitarie.
All’interno delle attività sperimentali del gruppo formato da anatomici, fisiologi e zootecnici (sia di UNICAM che di UNIPG), coordinato dalla Prof.ssa Paola Scocco, e con la determinante ed esperta collaborazione della Azienda Di Pietrantonio di Belforte del Chienti, sono stati prodotti 3 formaggi pecorini in differenti momenti stagionali del pascolo corrispondenti a diverse condizioni chimiche del foraggio ed a diverse forme di regime alimentare delle greggi.
Il 31 marzo e l’1 aprile presso il Polo Lodovici di UNICAM si è svolto un partecipato “consumer test” per testare il differente gradimento dei 3 formaggi pecorini da parte dei consumatori cui ha fatto seguito “un'asta sperimentale” per definire la “disponibilità a spendere” del consumatore per un prodotto artigianale di alta qualità nutraceutica ed organolettica, e fortemente caratterizzato da una marcata sostenibilità ambientale e ottenuto da animali liberi di pascolare su un pascolo ad elevato grado di biodiversità e che, a seconda della specifica alimentazione degli animali, può avere un bouquet floreale o un elevato contenuto di vitamine ad azione antiossidante.
L’indagine di mercato è stata effettuata dal Prof. Maurizio Canavari del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università Bologna, che da anni si occupa di marketing agroalimentare, con lo scopo di individuare il reale valore di mercato di prodotti di alta qualità e le strategie per la loro promozione che passa anche attraverso la formazione del consumatore, in modo da poter garantire maggiori guadagni alle aziende.
"Questo è un ultimatum al governo: o entro una settimana incontreremo a un tavolo il governo, i capigruppo di Camera e Senato e il commissario Vasco Errani oppure bloccheremo l'Italia: basta parole, vogliamo dei fatti". E' il messaggio lanciato nel corso di un presidio davanti a Montecitorio dai comitati delle zone terremotate del centro Italia, tra cui 'Quelli che il terremoto' e 'La terra trema noi no'. Arrivati con fischietti e striscioni, dicono, dalle 4 regioni colpite in rappresentanza di 131 comuni, i portavoce del presidio lamentano scarsa concretezza nella macchina della ricostruzione: "Ci manca una casa, ci manca una prospettiva, non c'è informazione. Nulla è operativo, i decreti non sono attuativi - spiegano - manca la volontà. In sette mesi hanno portato 25 container travestiti da casette, e hanno fatto pure la sfilata. Non ci sono gli aiuti alle imprese. La scorsa settimana Gentiloni ha parlato di cose che non esistono: il miliardo l'anno nel decreto non c'è. Siamo stanchi di parole: se non otterremo risultati concreti bloccheremo il Paese".
La manifestazione (dal titolo 'La ri-scossa dei terremotati'), riferiscono i portavoce, si è svolta in contemporanea in 10 Comuni del cratere: "Tutta Italia è solidale con noi, vogliamo un cronoprogramma ufficiale - dicono ancora al microfono - Non ci dite che non ci stanno i soldi, perché per le banche i miliardi sono stati trovati in una notte. Hanno assunto 30 persone alla presidenza del Consiglio. Queste persone non meritano più rispetto, noi non vi amiamo, vi vogliamo mandare a casa, ridateci i nostri soldi". Tra le felpe di Amatrice e Accumoli e le magliette 'Daje Marche', c'erano striscioni contro la rivista Charlie Hebdo (che pubblicò una discussa vignetta sul terremoto), o 'Abbandonati da 37 mesi senza casa, lavoro e soldi'. In piazza anche dei figuranti in abiti dell'Antica Roma: "Noi - si legge nel loro cartello, abbiamo costruito il Pantheon in 330 giorni: voi in 7 mesi che avete fatto?".
I manifestanti hanno bloccato la SS 'Salaria' a Trisungo, frazione di Arquata del Tronto, dove c'erano circa 200 persone. Oltre ai terremotati del luogo e di Acquasanta Terme erano presenti delegazioni di Castelluccio, Cascia, Samugheo. Rispettate il nostro dolore e le vostre promesse", "Non molliamo", "Arquata vive", "Arquata non muore" le scritte su striscioni e cartelli. I manifestanti hanno portato un trattore, ma qualcuno ha collocato lungo la strada anche un tavolo con delle sedie. Sul luogo polizia, carabinieri e polizia municipale.
"Sono solidale con la protesta in corso in queste ore nei luoghi del cratere sismico". Lo dice all'ANSA il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci -. Una protesta che condivido, contro un'eccessiva burocratizzazione del sistema che è alla ricerca di una procedura perfetta e, intanto, la mia terra muore". Una protesta - aggiunge - "contro la miriade di procedure per i moduli commerciali, che non possono essere evase. Contro l'enormità degli atti necessari per procedere alle demolizioni". In qualità di presidente dell'Unione Montana Marca di Camerino (Comuni di Fiastra, Serravalle del Chienti, Muccia, Pieve Torina e Camerino), Gentilucci intanto ha scritto al prefetto di Macerata Roberta Preziotti per evitare l'ulteriore spostamento degli sfollati dai camping e hotel della costa.
Intanto, proprio stamattina è iniziata la demolizione della scuola di Pieve Torina, dove si si comincia a pensare alla ricostruzione. "C'è speranza che la nuova scuola possa essere pronta per il 12 settembre, ospiterà 120 ragazzini - dice il sindaco Alessandro Gentilucci -. Intanto stiamo lavorando per il primo step della nuova sede. Abbiamo anche iniziato a ridurre la zona rossa".
"Invito i colleghi sindaci dei Comuni veramente terremotati della provincia di Macerata a restituire insieme a me le fasce tricolori al prefetto perché è impossibile pagare le ditte che hanno eseguito per le amministrazioni comunali lavori anche importanti". E' l'appello di Luca Giuseppetti, primo cittadino di Caldarola (Macerata), il cui territorio "è zona rossa al 60%, di cui il 90% pesantemente danneggiato". "Ci siamo sobbarcati i problemi dei cittadini e anche delle imprese - si sfoga con l'ANSA nel giorno della protesta dei comitati dei terremotati -. Qui ci sono delle aziende locali che hanno fatto lavori importanti per la preparazione delle aree per le casette". "Il Comune ha fatto delle anticipazioni di cassa, ma le nostre risorse sono limitate - spiega -, avremo dato sì e no il 10% delle somme dovute. Se lo Stato non interviene, queste ditte andranno 'a zampe all'aria. Finora ci sono stati soldi solo il Cas e per l'ospitalità degli sfollati".
Un grande gesto di solidarietà per l’Associazione IoNonCrollo. L’azienda Hilti Italia ha consegnato oggi, presso la sede dell’associazione al City Park di Camerino, l’assegno frutto della raccolta fondi portata avanti negli scorsi mesi tra tutti i dipendenti, che insieme hanno raccolto la somma di 14.463,50 euro.
Una cifra importante quella che Marco Corbella, direttore vendite Centro Italia, Sebastiano Franco, area manager, e Danilo Ippoliti, account manager, hanno consegnato nelle mani del presidente Claudio Cingolani e di alcuni volontari di IoNonCrollo e che andrà a finanziare il progetto del Quartiere delle Associazioni, per ridare alle circa 80 associazioni cittadine che oggi non hanno più una sede poiché nel centro storico oggi distrutto, un nuovo posto per riunirsi ed operare a favore della ripresa sociale della città.
“Con grande felicità – hanno detto i responsabili di Hilti Italia – siamo venuti qui oggi per consegnare il frutto della nostra raccolta. Un risultato importante che ci ha confermato ancora una volta la grande umanità e solidarietà dei nostri oltre mille dipendenti, che ne hanno compreso l’importanza e si sono spesi affinché questo gesto fosse così significativo. La nostra è un’azienda che lavora anche nel sismico, lavora per prevenire, per studiare le soluzioni affinché quello che è successo non accada più. Quando succede però non possiamo essere insensibili ed è nostro dovere trasformare quello che da sempre incarna il nostro spirito aziendale in gesti concreti come questo. Ai circa 1.000 dipendenti dell'azienda è stato proposto di contribuire alla costruzione del Quartiere acquistando una matita, che una volta utilizzata potrà dar vita ad una piantina. Per ogni euro donato dai dipendenti, Hilti Italia ha devoluto 2 euro a favore del progetto. L'azienda ha deciso di investire ed essere riusciti a raggiungere tutti insieme questa cifra per noi è motivo di grande soddisfazione e contentezza. Come abbiamo scritto a tutti i nostri dipendenti, coltiviamo insieme una speranza!”.
“A nome di tutta l'associazione – ha detto il presidente Cingolani – non posso che ringraziare la Hilti Italia per il grande gesto e la solidarietà dimostrataci in questi mesi. Iniziative come queste e come tutte quelle che settimanalmente vengono organizzate per sostenere il Quartiere e l'associazione ci fanno capire che la strada è quella giusta e ci fanno essere orgogliosi di essere italiani. Un grazie in particolare va a Hilti Italia e a tutti i dipendenti che in prima persona si sono spesi per aiutarci e sostenere il nostro progetto”.
Straordinaria serata quella che ha visto protagonistI, ieri, a partire dalle 21,15 presso l’Auditorium Benedetto XIII di Camerino, stracolmo di studenti e pubblico, Raphael Gualazzi, Francesco Cafiso special quartet ed una scatenatissima P-Funking Band.
Insieme #conilfuturoperilfuturo, per regalare oltre due ore di spettacolo puro, allegria e ottima musica, ai moltissimi studenti presenti, ad un pubblico numerosissimo, coinvolto e partecipe, che ha concluso l’appuntamento scendendo nel proscenio e ballando insieme ai musicisti e agli artisti.
Hanno aperto la serata il talento, la maestria che si fa quasi genio, e la passione per un tipo di musica che tocca mente e cuore, di Raphael Gualazzi che non si è risparmiato nell’eseguire pezzi di jazz, blues e ragtime, con il suo particolarissimo sound.
Cafiso, tornato a Camerino diverse volte dopo aver vinto il premio Massimo Urbani nel 2001 all’età di 12 anni, non si è risparmiato e ha dedicato l’esibizione alla città, “di cui mi sento parte e che ho nel mio cuore. Quando Musicamdo mi ha chiamato, - ha proseguito l’artista, - non ho esitato un attimo ed ho accettato l’invito con gioia. Sono certo che questa città tornerà bella come e più di prima”.
A chiudere, l’energia esplosiva della P-funking Band, una miscela di funk, discomusic, hiphop, soul, rhythm’n’blues, jazz, magistralmente interpretata con le coreografie di 15 scatenatissimi musicisti funkers che hanno coinvolto il pubblico e regalato momenti di allegria ed entusiasmo unici.
“Sappiamo da dove ripartire, - ha dichiarato il Prorettore vicario Claudio Pettinari, - stiamo ricreando una socialità che il terremoto ha messo a dura prova, sembra si sia persa, ma noi abbiamo il dovere di ricostruirla e ce la stiamo mettendo tutta, l’abbiamo dimostrato fin dal primo momento e stiamo proseguendo: tutti insieme, associazioni, Università, Comune, studenti, cittadini, dobbiamo restituire a questo territorio quello che ci ha dato in tanti anni, dobbiamo farlo per noi, affinché domani possiamo proseguire a costruire con il futuro e per il futuro”.
La serata è stata organizzata grazie alla sinergia tra l’Università di Camerino, l’Associazione Musicamdo, il Comune di Camerino, l’Università degli Studi di Urbino.
Un cammino all'insegna della condivisione e della solidarietà per essere vicini alle popolazioni messe a dura prova dal terremoto e sostenere in maniera concreta la micro economia di questi paesi.
Come? Attraverso l'acquisto dei prodotti dell’enogastronomia locale offerti dagli esercenti di bar, ristoranti e locali presenti lungo tutto il percorso. Ma anche quelli disponibili all’11° edizione di ‘Cortili in fiore’, la celebre festa di primavera di Camerino alla quale i camminatori prenderanno parte domenica 30 Aprile.
La partenza è prevista per sabato 29 aprile alle ore 9:00 da San Severino Marche. Passando da Serrapetrona si arriverà nel pomeriggio a Camporotondo di Fiastrone. Domenica si partirà alla volta di Camerino passando da Caldarola.
Lunedì 1° maggio attraverso un suggestivo sentiero tra boschi e gole si tornerà a San Severino Marche. Entrambi i pernottamenti saranno nei palazzetti dello sport messi a disposizione dai comuni di Camporotondo di Fiastrone e Camerino. L’ itinerario, di agevole percorribilità, è stato studiato in collaborazione con le sez. CAI di Camerino e San Severino Marche.
“ A passo lento si abita un paesaggio e sono le cose più semplici a diventare le più importanti” - ha spiegato Francesca Pucci, ideatrice dell’evento – Dalla similitudine tra la metafora del cammino e la vita di chi è ripartito da zero nasce l'idea di questa iniziativa.
L’evento è gratuito e chiunque può aggregarsi al cammino in qualunque parte di esso, sotto la propria responsabilità.
Per info e iscrizioni:
Email: camminopercamerino@gmail.com
Facebook: “In CAMMINO per CAMERINO”
Il Miur e l’Università degli Studi di Camerino hanno definito l’accordo che prevede lo stanziamento di risorse ad hoc per il rilancio dell’ateneo colpito dal sisma. L’intesa è stata approvata oggi dagli organi di governo dell’ateneo e sarà firmata nei prossimi giorni dalla Ministra Valeria Fedeli e dal rettore Flavio Corradini.
Nello specifico, per il quadriennio 2016-2019, è previsto uno stanziamento massimo pari a 11 milioni di euro per il 2016, a 10 milioni per il 2017, a 8 milioni per il 2018, a 6 milioni per il 2019.
I primi 11 milioni, in particolare, serviranno: a compensare le mancate entrate dovute alla minore contribuzione studentesca (7 milioni); per la ricostruzione, la riqualificazione e la messa in sicurezza degli edifici danneggiati dal terremoto (3 milioni); per il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche ed informatiche e della teledidattica (1 milione).
“L’Università è un elemento fondamentale per la vita e per la crescita culturale, economica e tecnologica di un territorio - dichiara la Ministra Valeria Fedeli -. L’accordo consentirà all’Università degli Studi di Camerino di riprendere velocemente quel ruolo di garanzia della vitalità del proprio territorio e di centro di conoscenze e competenze tecnologiche che ha permesso a molte realtà produttive di consolidarsi e raggiungere livelli di eccellenza nazionali ed internazionali”.
"Ringrazio la Ministra Fedeli e tutto il MIUR per l'attenzione e la sensibilità nei confronti dell'Università di Camerino. Oggi il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione di UniCam hanno approvato l'accordo. Riprendo con grande felicità e soddisfazione" commenta il rettore Flavio Corradini "il convincimento della Ministra Fedeli perché onora l'Università di Camerino e la sua vocazione. L’accordo consentirà all’Università degli Studi di Camerino di riprendere velocemente quel ruolo di garanzia della vitalità del proprio territorio e di centro di conoscenze e competenze tecnologiche che ha permesso a molte realtà produttive di consolidarsi e raggiungere livelli di eccellenza nazionali ed internazionali. Non deluderemo certamente le aspettative. Avanti tutta!".
La Fondazione Carima fa ritorno “Sulle strade della Solidarietà”, che stavolta la conducono verso l’entroterra maceratese duramente colpito dai recenti eventi sismici.
Stamattina, all’Abbadia di Fiastra, ha infatti donato dieci automezzi ad altrettanti Comuni del cratere, che sono: Bolognola, Caldarola, Camerino, Matelica, Monte Cavallo, Muccia, Penna San Giovanni, Sefro, Treia e Valfornace.
“Dopo il contributo per la ripartenza di UNICAM – ha spiegato la Presidente Del Balzo – o la Fondazione Carima risponde concretamente ad un’altra esigenza ritenuta prioritaria, con un investimento significativo di circa 150.000 euro. Abbiamo deciso di riunirci qui, perché anche questo luogo tanto caro a tutti noi porta le ferite del terremoto, ma sta gradualmente tornando a vivere, dandoci la speranza nella futura ripresa dell’intera area colpita”.
Il Presidente della Provincia Pettinari ha ringraziato i Sindaci, che stanno affrontando con il coraggio e la tenacia propri di questa terra una situazione difficilissima, e la Fondazione Carima, che continua a dimostrare vicinanza e sostegno al territorio, ricordando quanto sia determinante nella fase attuale l’unità tra le istituzioni.
L’Assessore Sciapichetti ha ricordato come i Sindaci siano i primi volontari che dal 24 agosto combattono senza sosta contro gli effetti devastanti del terremoto, ribadendo poi che solo lavorando senza divisioni e polemiche sarà possibile dare un futuro alla comunità maceratese, la quale ha bisogno di essere ricostruita nei luoghi, a livello economico, ma anche di persone che si sentono smarrite perche hanno perso tutto.
La cerimonia si è conclusa con la benedizione solenne del Vescovo di Macerata, il quale ha riconosciuto alla Fondazione il merito di essersi relazionata direttamente con i Sindaci per capire cosa di semplice e concreto servisse loro.
La Fondazione Carima proseguirà quindi il percorso intrapreso destinando i fondi per il 2017 agli interventi post sisma più urgenti da realizzare, che sono oggetto di un’accurata valutazione da parte degli organi istituzionali, nella consapevolezza di costituire un punto di riferimento per la comunità locale nella fase di grave difficoltà che sta attraversando il nostro territorio.
“Sulle strade della solidarietà” è una delle principali iniziative promosse dalla Fondazione Carima in favore delle categorie sociali deboli, con l’obiettivo di supportare il periodico rinnovo del parco macchine di enti pubblici e privati non profit che prestano assistenza ai soggetti più fragili del proprio territorio di riferimento.
Opendorse srl Unicam e Officina 2630.it - Capire la ricostruzione organizzano “Normazione sul sisma”: corso rivolto ai partecipanti alle selezioni delle Pubbliche Amministrazioni. Il corso si articolerà in 3 lezioni da 2 ore ciascuna a partire da lunedì 3 aprile p.v., e terminerà lunedì 10 aprile. Rivolto a tutti coloro che si apprestano ad affrontare le selezioni dei concorsi indetti degli Enti pubblici ai fini dell’implemento del personale degli uffici preposti all’emergenza, fornisce un’ampia preparazione sulle varie materie di esame:
· strumenti del diritto amministrativo - organizzazione e poteri di emergenza, imparzialità, trasparenza ed efficienza, atti amministrativi, provvedimenti amministrativi, ordinanze
· tutela dei beni culturali
· semplificazione amministrativa: autorizzazioni e comunicazione inizio lavori - SCIA - CIL – CILA
Ai fini dell’attivazione del corso il numero degli iscritti non può essere inferiore a 10. SCADENZA ADESIONI: sabato 1 APRILE 2017. Il corso si terrà presso la Scuola di Giurisprudenza - Aula 3 - Campus Universitario, Via D’Accorso, Camerino (mc).
Per informazioni, costi e modalità di iscrizione: www.officina2630.it/capire-la-ricostruzione, sezione “Prossimi Eventi”- officina2630@gmail.com
La cultura come strumento di sensibilizzazione e socialità. L’arte come collante di una comunità e linfa vitale per pensare a domani. La pianificazione della ricostruzione post sisma per l’Ordine degli Architetti della Provincia di Macerata passa anche da queste cose e proprio per questa ragione domani (29 marzo) alle ore 21.15 supporterà l’evento #conilfuturoperilfuturo che vedrà esibirsi all’Auditorium Benedetto XIII di Camerino due big del panorama nazionale e internazionale, il compositore e pianista Raphael Gualazzi e il talentuoso sassofonista Francesco Cafiso scoperto a 11 anni proprio dal team di Camerino del Premio Urbani.
L’evento organizzato dall’Associazione Musicamdo Jazz, Unicam, il Comune di Camerino, il Premio Internazionale Massimo Urbani, l’Università di Urbino, Tam Tutta un’altra Musica e il Marche Jazz Network servirà per raccogliere fondi per la ricostruzione.
Accanto ai due grandi artisti che hanno voluto dare il loro contributo dimostrando una grande sensibilità e grande vicinanza al terribile evento, anche l’esibizione energica della P-Funking Band, la marching band che dopo aver calcato il palco del Primo Maggio a Roma ha accompagnato le giornate del Premio Urbani dello scorso anno proprio a Camerino.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Andrea Caprodossi:
"Il terremoto ha segnato e segna maledettamente il nostro tempo.
Ognuno di noi sa esattamente dove ha vissuto la terribile esperienza del 26 ottobre e dove stava la mattina del 30 ottobre.
Osserviamo i giorni che passano, con un senso di angoscia e di sgomento per quanto avremmo potuto fare e non è stato fatto o per quanto dovremmo fare.
Non c’è un calendario univoco, poiché ognuno di noi ha il suo, fatto di scadenze, di progetti, di pensieri.
Come consiglieri di minoranza, del gruppo consiliare Comunità e Territorio, abbiamo sin da subito comunicato e manifestato al Sindaco la nostra disponibilità alla collaborazione durante l’emergenza, superando le divisioni che in passato ci sono state e che ci hanno visto a volte su posizioni differenti.
L’emergenza non tollera contrapposizioni, poiché Sindaco e Protezione civile hanno la responsabilità diretta di lavorare per un obiettivo comune: la messa in sicurezza delle persone e delle cose e la tutela dell’incolumità pubblica.
Una fase questa che, data la celerità con cui devono essere prese le decisioni, poco si presta al confronto ed alla condivisione.
Ormai tuttavia, sebbene la fase emergenziale non sia finita, ci sono decisioni da prendere che determineranno il futuro della nostra città, scelte che devono essere fatte sulla base di un progetto per Camerino che dovrà essere il più possibile condiviso e che una volta iniziato dovrà essere percorso interamente, senza tentennamenti né ripensamenti.
Ricostruire non basta e il sisma del 2016, essendo un fatto epocale, ci ha fatto capire che forse non potremo ricostruire, al di là degli slogan, “come era e dove era”: occorrerà ripensare un nuovo modello di città e di sviluppo.
Camerino può e deve diventare un modello virtuoso di ricostruzione e di sviluppo sostenibile; di questo siamo responsabili tutti, amministratori in primis.
Collaborazione, confronto e dialogo sono gli ingredienti fondamentali, motivo per cui abbiamo avviato un costante confronto con il Sindaco che si è dimostrato disponibile a coinvolgere la minoranza nelle valutazioni e nelle scelte progettuali, predisponendo apposite commissioni consiliari che permetteranno un costante confronto costruttivo e saranno uno strumento prezioso nei processi decisionali.
Non è il momento dei personalismi o dei distinguo, ma occorrono dialogo e proposte costruttive, Noi ci siamo per il futuro della nostra città.
Vorremmo infine ringraziare pubblicamente il personale comunale, per il lavoro svolto fin qui, con dedizione e disponibilità, e tutti i volontari che tramite le associazioni che hanno dato sostegno alla nostra comunità ed hanno permesso di diminuire enormemente i disagi dei cittadini.
Grazie a tutti"
La solidarietà chiama, i grandi artisti rispondono. Dopo il terribile sisma che ha messo in ginocchio Camerino e moltissime realtà dell’alto maceratese, l’onda solidale, che parte proprio dalla sensibilità di illustri artisti, si sta facendo sempre più dirompente. E così mercoledì 29 marzo, a partire dalle ore 21.15 presso l’Auditorium Benedetto XIII di Camerino, Unicam e Musicamdo Jazz in collaborazione con il Comune di Camerino e l’Università degli Studi di Urbino, e con il contributo dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Macerata e il supporto del cappellificio di Montappone Hats&Dreams, accolgono a braccia aperte alcuni tra i più grandi artisti del nostro panorama musicale: Raphael Gualazzi e Francesco Cafiso con il suo special Quartet.
I due musicisti, sensibili alla causa, hanno voluto dare sostegno e vicinanza all’Università, al più importante concorso per solisti jazz, il Premio Urbani e alla comunità della città ducale regalando una performance unica con il solo obiettivo di tenere accesi i riflettori sulla terribile situazione e aiutare la raccolta fondi per la ricostruzione.
Per la serata, che si articolerà in tre set musicali distinti, si è scelto l’hashtag #conilfuturoperilfuturo, un proposito e un vero e proprio progetto per dare nuova vita al domani di una città e di un’intera comunità.
Il primo set sarà quello che vedrà sul palco il sassofonista siciliano Francesco Cafiso con il trio marchigiano composto da Alberto Napolioni al piano, Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. Cafiso torna a Camerino, città che lo aveva scoperto ad appena 12 anni quando nel 2001 gli conferì il prestigioso primo posto al Premio Internazionale Massimo Urbani. La storia del musicista ragusano è una fatta di incontri eccezionali. Dopo aver vinto il Premio Urbani infatti, a soli 13 anni, incontra uno tra i più grandi trombettisti al mondo, Wynton Marsalis. Da allora nella sua carriera giovanissima e talentuosissima si avvicendano palchi importanti e riconoscimenti di altissimo livello.
Il secondo tempo della serata è affidato invece a Raphael Gualazzi, il pianista urbinate conosciuto al pubblico radiofonico soprattutto dopo le sue fortunatissime incursioni al Festival di Sanremo. Fortissima la sua passione per jazz, blues e ragtime si impone nel panorama musicale con il suo sound internazionale.
A chiudere l’energia della P-Funking Band che proprio lo scorso anno, a giugno, aveva sfilato tra le stradine del centro storico accompagnando le giornate ricche di attività del Premio Internazionale Massimo Urbani. Una miscela esplosiva di funk, discomusic, hiphop, soul, rhythm’n’blues, jazz che si affianca alle coreografie di 15 scatenati musicisti funkers.
Tre momenti di grande musica ad accompagnare la danza di una comunità pronta a combattere la prossima battaglia, quella con un futuro da costruire con energia e lungimiranza.
BIGLIETTI: Intero € 10,00 / Ridotto € 5,00 (studenti UNICAM, possessori di MARCHEJAZZCARD)
Acquistabili da mercoledì 22 marzo c/o Pro Loco di Camerino (City Park) orario 10,00 - 13,00.
Dalle 18,30 del giorno dello spettacolo c/o Auditorium Benedetto XIII/Colle Paradiso
INFO: 338/4666069
Sabato scorso, 18 marzo, alle ore 9,30 presso la palestra dell'I.P.S.I.A. G. Ercoli di Camerino (nell'ambito della rassegna "La musica incontra la Scuola", promossa dall'associazione ducale Adesso Musica), è stato proprio il compianto clarinettista italiano, tra i più apprezzati virtuosi nel panorama jazzistico italiano e internazionale, ad aver ispirato il camerinese Vincenzo Correnti alla creazione di uno spettacolo musicale dal nome "il mio Henghel".
Il maestro Vincenzo Correnti accompagnato, dal suo inseparabile clarinetto e da quattro musicisti camerinesi (Matteo Morosi al trombone, Chiara Ercoli al pianoforte, Andrea Passini al contrabbasso e Giacomo Correnti alla batteria), ha omaggiato Henghel Gualdi con un percorso tra musica e ricordi condividendo con il pubblico, oltre ai brani più celebri e i cavalli di battaglia di quest'ultimo, anche il racconto dei momenti artistici e umani vissuti nel periodo di collaborazione tra i due. L'intento de "Il mio Henghel" oltre a quello di omaggiare il Gualdi artista e uomo, facendo sì che lo si possa ricordare come merita, è quello di raccogliere fondi (provenienti da donazioni volontarie), durante le rappresentazioni, al fine di costruire una sede per l'Istituto Musicale Nelio Biondi di Camerino, da decenni un'istituzione culturale per tutto il territorio e ormai da mesi privo di una sistemazione autonoma a causa del recente sisma.
'Si vede la preoccupazione di una perdita culturale di questo territorio a causa dei recenti eventi sismici: i giovani sono la migliore risposta perché vogliono resistere e ricostruire''. E' quanto il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, in visita non ufficiale nelle zone terremotate delle Marche, ha detto nel suo intervento all'Istao, secondo una nota diffusa dall'Istituto Adriano Olivetti.
Ignazio Visco, accompagnato dal sindaco Gianluca Pasqui, è stato in visita a Camerino, nella zona rossa, e poi ad Ancona, dove ha incontrato alcuni imprenditori e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo nella sede dell'Istituto Adriano Olivetti, di cui ha fatto parte. Gli incontri si sono svolti a porte chiuse. "Ho illustrato al Governatore - ha detto Mastrovincenzo - la drammatica situazione creatasi a causa del terremoto, e l'ho ringraziato per aver visitato la regione e i territori interessati dal sisma dove ha portato solidarietà agli amministratori locali e alle popolazioni''. ''Ho evidenziato anche il ruolo che il sistema bancario può svolgere sia nella fase della ricostruzione che nel sostegno alle tante realtà che stanno affrontando crisi aziendali''. Il presidente dell'Istao Pietro Marcolini ha sottolineato ''la disponibilità del nostro amico Governatore della Banca d'Italia, che è animatore della nostra comunità sociale con il suo contributo prezioso di analisi e proposta economica''. (Ansa)
Serata speciale per la Band musicale dei funkers. Mercoledì 29 marzo, saliranno sul palco del Centro Culturale Benedetto XIII inaugurando i festeggiamenti per i primi 10 anni di attività. La band ,sempre più ambascatrice del groove made in italy sarà sul palco insieme ad artisti del calibro di Raphael Gualazzi e al Francesco Cafiso quartet.
Camerino si rialza ballando, è quetso il leitmotiv del concerto per UnicamJazz #conilfuturoperilfuturo
Non potevano mancare un altra band nostrana la P- Funking band, che promette una serata “da 10 e lode.La popolare street marching band che, dopo aver partecipato negli anni scorsi agli Aperitivi internazionali, torna a Camerino come attesa ospite della serata UnicamJazz #conilfuturoperilfuturo. Mercoledì 29 marzo, dalle 21.15, ci saranno infatti anche i funkers vestiti d'arancione sul palco del Centro culturale Benedetto XIII per la serata promossa dall'Università di Camerino e da Musicamdo Jazz.
Insieme a Raphael Gualazzi e al Francesco Cafiso quartet, la band capitanata dal trombettista Riccardo Giulietti metterà il proprio originale melting pot sonoro di black music, schegge funk e potenti innesti dance al servizio dei camerinesi, duramente colpiti dai terremoti dell'anno scorso ma pronti a rialzarsi. Residenti e studenti – sono oltre 1000 gli universitari attualmente ospitati nelle strutture dell'Unicam – a cui sarà dedicata una serata ad alto tasso di energia. “Vogliamo che anche con un evento come questo – spiegano dalla Band – Camerino trovi la forza per reagire e rimettersi in marcia. Anche per noi sarà un appuntamento speciale, perché il 29 marzo sarà una sorta di anteprima: a maggio festeggeremo infatti i nostri primi 10 anni di attività e siamo molto contenti che sia proprio Camerino a tenere a battesimo il nostro compleanno”. Dieci anni di note e chilometri in marcia per l'Italia e l'Europa – la Band è una vera e propria ambasciatrice del groove made in Italy, con concerti a Parigi, Madrid e Bratislava – che ha portato i funkers ad essere ospiti fissi dei più importanti festival musicali della Penisola e a calcare più volte il prestigioso palco del Concertone del Primo Maggio.
Dal professor Massimo Sargolini, docente di Urbanistica all'Università di Camerino, riceviamo
A URBANFEST (seminario organizzato dall'Ordine degli Architetti della provincia di Macerata a Belforte del Chienti, 17/03/2017), si è svolta un'interessante riflessione sul protagonismo delle comunità nella ricostruzione del territorio devastato dal sisma.
Il giorno seguente, in un altro importante appuntamento nazionale di Cittadinanzattiva, al Palazzo dell'Arengo, sede del Municipio di Ascoli Piceno, sono state esplorate diverse ipotesi di partecipazione delle comunità al processo di ricostruzione.
Denominatore comune delle due giornate di studio è stato il riconoscimento del ruolo straordinario che, in questo speciale momento storico che stiamo attraversando, può essere svolto dalle comunità locali nel delineare sentieri di sviluppo per quelle aree dell'entroterra appenninico che aspirano a divenire nuove, importanti, polarità territoriali.
E' in atto una sfida di ricostruzione urbana e territoriale di dimensione europea. Lo notiamo, oltretutto, dall'interesse con cui molti nostri colleghi universitari, provenienti da diversi atenei italiani e stranieri, ci osservano e ci invitano a partecipare a seminari e convegni sulla ricostruzione del Centro Italia, che si stanno svolgendo in diverse sedi europee. Molte direttive di orientamento dei fondi strutturali regionali si stanno adeguando alle nuove esigenze territoriali connesse agli eventi disastrosi; come pure le call di ricerche e fondi per la cooperazione internazionale. In tanti temono che possa essere in gioco la sopravvivenza di un importante sistema identitario dell'Appennino Umbro Marchigiano.
Purtroppo, non basta poter dire che si ripristinerà lo stato ante sisma, proprio perchè, prima del 24 agosto 2016, si era già di fronte a un trend di progressivo abbandono dell'entroterra, in cui ogni decisione di governance era in bilico tra desiderio di innovazione, permanenze difficili da gestire e non meglio identificabili "nostalgie del passato", in cui i casi di povertà reale aumentavano ed era a rischio la tenuta sociale.
Si tratta, dunque, di cogliere l'occasione del sisma per creare una soluzione di continuità con il passato e mettere in campo tutte le forze di pensiero e di governo necessarie per sviluppare nuove strategie di rigenerazione della città e del territorio e far sì che le montagne tornino ad essere (come lo son state in un lontano passato) centralità territoriali (Fernand Braudel).
Purtroppo, si sta prolungando il periodo dell'emergenza non solo perchè ci sono ancora troppi sfollati, non solo perchè siamo ancora in crisi sismica, ma soprattutto perchè non riusciamo a elaborare il sisma con lucidità, per trovare un sentiero da percorrere tra l’alienazione delle new towns e l’utopia irrealizzabile della ricostruzione perfetta. Tutto ciò sta complessificando i processi di ricostruzione e sviluppo.
Alcune scelte dell'emergenza se compiute in ritardo o malamente potranno compromettere la rinascita dell'Appennino. Mai come ora è necessario che ognuno faccia, puntualmente, la sua parte:
1) lo Stato garantisca, con regole chiare, la sicurezza dell'abitare senza compromettere i caratteri identitari e la riconoscibilità dei paesaggi dell'Appennino. Diversamente, l'attrattività di questi luoghi si affievolirebbe nel tempo e sarebbe persino difficile riportare a casa quei cittadini che sono stati, temporaneamente, spostati sulla costa;
2) i governi locali, supportati dal Governo centrale, adottino tutte le misure necessarie per mantenere sul territorio un’adeguata offerta di beni/servizi di base, i quali definiscono la “cittadinanza”, che è una condizione fondamentale per garantire il permanere della residenza. La stessa Strategia Nazionale per le aree interne si muove in questa direzione e, nel formulare le prime idee guida, opera in stretto rapporto con le periferie dello Stato;
3) le comunità locali, supportate dal Governo locale, producano idee per migliorare le prospettive socio economiche degli abitanti di queste terre, attraverso l'elaborazione di progetti di sviluppo in grado di favorire la creatività, l'innovazione e il coinvolgimento delle forze endogene. Occorre ripensare le aree interne come smart territories, fondando ogni scelta sullo sviluppo sostenibile e su rapporti intensi e paritari (senza inibizioni e sottomissioni) con la globalità.
Soprattutto riguardo quest'ultimo punto, c'è bisogno di un progetto di comunità. Nel raggiungimento di quest'obiettivo, l'Università potrà avere un ruolo speciale, supportando, dal punto di vista tecnico-scientifico, una nuova visione strategica, nonché la formazione di nuove competenze e nuovi processi organizzativi, che sono sintetizzabili nella cosiddetta "terza missione dell'Università" di cui tante volte, e in diverse sedi, si è parlato, ma la cui applicazione ha presentato, talvolta, ostacoli insormontabili.
L'Università può contribuire a ritrovare una rinnovata interpretazione delle diverse identità territoriali, a favorire una nuova sinergia uomo-natura, strutturale ai fini della cura del territorio, della qualità della vita degli abitanti, della salvaguardia dei caratteri dei luoghi e del patrimonio ambientale e storico-culturale per le generazioni future.
L'Università può interagire, riconoscersi e relazionarsi con le comunità locali, con il loro ambiente di vita e con le dinamiche naturali, per avviare un processo di sviluppo sostenibile costruito sui caratteri, le risorse, le identità e le specifiche dotazioni dei diversi ambienti di vita.
L'Università può stimolare la creatività e la pluralità di pensiero, favorendo il confronto tra pensieri talora confliggenti, considerando una ricchezza le diversità di approccio e di risposte alla crisi.
In conclusione, dalla catastrofe del terremoto le comunità potrebbero uscirne, addirittura, rinforzate, se verrà loro dato modo di ritrovare e ricostruire, nel progetto di futuro (non solo nel ricordo del passato), la loro identità, che non si è persa tra le traversie immani della distruzione fisica.
Ancora un importante successo per la ricerca di eccellenza di Unicam.
Il dott. Augusto Amici, ricercatore Unicam della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, è uno dei membri del team internazionale impegnato nel lavoro di ricerca che ha portato alla scoperta di una proteina, la p140Cap, in grado di limitare la crescita del tumore mammario e di diminuirne la capacità di dare origine a metastasi.
Lo studio, coordinato dalla professoressa Paola Defilippi del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze della Salute dell'Università di Torino, è stato appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Nature Communications.
“La proteina – spiega il Dott. Amici è molto importante proprio perché inibisce la proliferazione cellulare in tumori sovraesprimenti l’oncogene ERBB2, ed è stato dimostrato che proliferando meno le cellule sono anche meno metastatiche.
All’IFOM di Milano hanno analizzato le cartelle cliniche di oltre mille pazienti, ed hanno individuato una correlazione tra l’elevata espressione della p140Cap nei tumori mammari e la risposta alle terapie antitumorali.
Il nostro ruolo è stato quello di confermare in modelli murini transgenici il dato clinico ottenuto”.
Lo studio ha evidenziato quindi che la presenza della proteina p140cap rappresenta una sorta di protezione dalla proliferazione del tumore mammario.
Il Dott. Amici lavora da anni sempre con successo e con riconoscimenti internazionali sulla biologia dei tumori ERBB2 positivi, in particolare il suo gruppo ha realizzato dei vaccini antitumorali contro questo oncogene.
Ancora una volta, dunque, la ricerca di Unicam si conferma ricerca di eccellenza in settori molto importanti dal punto di vista sia sanitario che sociale.
Alle 19.00 circa di ieri il parroco di Muccia ha ricevuto una telefonata da parte di un sedicente parrocchiano il quale gli chiedeva la somma di Euro 400,00, asserendo di averne impellente bisogno per evitare il sequestro della propria auto, rimasta coinvolta in un incidente sulla Superstrada, da parte della Polizia.
Il parroco, certamente impietosito dalla richiesta, ma incuriosito anche dall’insolito modo di riceverla, ha riferito all’interlocutore di non credere al racconto tentando di chiudere la conversazione telefonica ma questi, insistendo nella richiesta, ha passato la comunicazione ad altra persona che, qualificandosi quale poliziotto ha chiesto al sacerdote di fornire l’aiuto richiesto dal “parrocchiano”. A questo punto, il religioso che si trovava in chiesa ha avvisato i militari della Stazione di Serravalle di Chienti, già impegnati nei servizi di controllo del territorio insieme ai colleghi del Battaglione Campania.
I Carabinieri hanno immediatamente raggiunto il sacerdote e sono riusciti a bloccare due persone che stavano cercando di allontanarsi a bordo di un’audi A3 i quali poco prima avevano tentato di riscuotere la somma di denaro pattuita con l’anziano prelato. I due furfanti sono stati identificati in D.M.V. 36enne di origini pugliesi e O.A.D. 35enne di Macerata, entrambi residenti a Civitanova Marche, sono stati accompagnati presso gli uffici dell’Arma dove D.M.V., già gravato da specifici precedenti di polizia, è stato tratto in arresto per tentata truffa aggravata mentre il complice è stato deferito in stato di libertà per i medesimi delitti. Per l’arrestato la Procura della Repubblica di Macerata ha disposto la traduzione presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida e del rito direttissimo.
L’operazione è maturata nell’ambito dei servizi antisciacallaggio, quotidianamente predisposti ed attuati ad opera dei Carabinieri della Compagnia di Camerino, coordinati dal Capitano Vincenzo Orlando, insieme ai colleghi dei Battaglioni Mobili in supporto alle aree terremotate proprio per rendere maggiormente incisivi i controlli del territorio.
Tragico incidente questa mattina intorno alle 9.40, lungo la strada provinciale 132 Varanese. nel territorio di Sfercia di Camerino.
Per cause in corso di accertamento, sono entrate frontalmente in collisione una Chevrolet Aveo condotta da una giovane e una Jeep. Ad avere la peggio è stata la ragazza che nel tremendo urto ha perso la vita. La giovane, 20 anni, è una studentessa universitaria di Montecassiano. Si chiamava Francesca Neri Meschita, di origini brasiliane: era molto conosciuta per il suo impegno con i tamburini del Palio dei Terzieri e per la passione per la pallavolo.
Per estrarla dalle lamiere sono dovuti intervenire i vigili del fuoco della sede distaccata di Camerino.
(In aggiornamento)
Importante incontro questa mattina presso il Centro Operativo Comunale di Camerino per il sindaco e gli amministratori, che hanno ricevuto la visita dell’architetto Mario Cucinella.
Urbanista di fama internazionale, Cucinella è un grande amico delle Marche e già nelle scorse settimane aveva effettuato un sopralluogo a Camerino, stimolato dalla proposta del sindaco Pasqui di “fare di questa città il caso di studio della ricostruzione”. “Vogliamo – ha spiegato Pasqui – dare un seguito concreto ad una proposta che ormai da settimane portiamo avanti con convinzione. Siamo certi che Camerino, per le sue caratteristiche, possa essere il luogo dove strutturare un percorso virtuoso relativo alla ricostruzione e alla messa in sicurezza degli edifici.
Vogliamo che il futuro sia un progetto chiaro ed è venuto il momento di cominciare a lavorarci, coinvolgendo tutti gli attori. Questo non significa che abbiamo superato l’emergenza, ma ora che siamo riusciti ad allineare la gestione dell’emergenza, abbiamo il dovere, anche morale, di pensare la città di domani, quella che lasceremo ai nostri figli”. Un incontro con un importante professionista, quindi, ma anche un significativo confronto sugli aspetti da tenere a mente nel programmare la ricostruzione, oltre che sui fari guida che segneranno i percorsi da intraprendere.
“Mi piacciono le sfide – ha spiegato l’architetto Mario Cucinella –. Soprattutto mi piacciono quelle sfide che vanno oltre il mero aspetto professionale e toccano il lato umano delle cose. C’è una grande idea da trasformare in progetti, per rifare grande una cittadina straordinaria e restituire a questa gente la prospettiva di futuro che merita. Qui. Non altrove. Oggi abbiamo posto le basi per provare a lavorare insieme e sono convinto che già dai prossimi giorni riusciremo ad essere operativi. Affrontare una questione alla volta è certamente il modo migliore per gestire e superare l’emergenza, ma è chiaro che non può essere il metodo per la ricostruzione di una città, del suo tessuto sociale ed economico e di una comunità intera. Cercheremo insieme una visione”.
La prima data potrebbe essere quella del 7 aprile, per un tavolo di lavoro con tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte nella ricostruzione.
Una sezione speciale della Protezione civile dedicata ai beni culturali e il coinvolgimento delle università nel recupero delle opere d'arte, che deve essere fatto sul territorio e con le forze del territorio.
Sono le priorità contenute in una mozione votata all'unanimità al Teatro Piermarini di Matelica durante una riunione straordinaria del Consiglio Superiore per i beni culturali e paesaggistici, dedicata alle aree colpite dal terremoto. L'incontro si è svolto in seduta pubblica. Erano presenti 12 consiglieri su 18, che prima hanno visitato Camerino e poi Matelica. A seguire le audizioni di tutti gli attori impegnati nel fronteggiare il dramma del sisma: Protezione civile, ministero dei Beni culturali, atenei.
La mozione sarà presentata al Consiglio dei ministri. "Siamo soddisfatti - ha detto il sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori - anche perché con le proposte emerse verrebbero valorizzati molti giovani del territorio''.
(Fonte Ansa)