Venti persone sono state denunciate dai Carabinieri della Compagnia di Camerino per falso ideologico e indebita percezione di erogazioni statali. Tutti avevano dichiarato, producento documentazioni false, di essere stabilmente domiciliati a Pieve Torina, percependo così il contributo di autonoma sistemazione (CAS) a seguito del sisma dell'ottobre 2016. Stando ai risultati dell'indagine, i venti denunciati (tra cui uno straniero) hanno sottratto complessivamente alle case dello Stato una somma di poco superiore ai 100mila Euro.
L'intera inchiesta é partita nei mesi scorsi, anche a seguito di alcune segnalazioni, e le 20 denunce emesse, stando a quanto é dato sapere, potrebbero essere solo le prime di una lunga serie, visto che l'intero lavoro di indagine non riguarderebbe il solo comune di Pieve Torina.
Il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ha richiesto con nota ufficiale la convocazione di un Consiglio provinciale esclusivamente dedicate alle tematiche del sisma e della ricostruzione.
La lettera di richiesta è stata inoltra al presidente Antonio Pettinari e a tutti i membri dell’assise nella giornata di ieri. “Pur consapevole – scrive il primo cittadino di Camerino – di agire al di fuori della normativa prevista per la convocazione del Consiglio Provinciale, Le chiedo che venga convocato, nel più breve tempo possibile, un Consiglio Provinciale appositamente dedicato alle problematiche che questo territorio sta affrontando a seguito del terremoto”.
Francesco Parillo, 54 anni, professore associato presso la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino è stato condannato a tre anni di reclusione e cinque di interdizione dai pubblici uffici, oltre al pagamento delle spese processuali. Il risarcimento sará invece stabilito in sede civile.
Il docente, lo ricordiamo, era stato al centro di un vero e proprio scandalo che aveva travolto Unicam nell’aprile del 2015, dopo che nei suoi confronti erano scattati addirittura i domiciliari su ordine del Gip del tribunale di Macerata, per fatti che sarebbero avvenuti tra il 2011 e il 2013.
L’intera indagine aveva preso le mosse dalla segnalazione di uno studente, che aveva raccontato di essere stato molestato dal docente a ridosso di un esame universitario, producendo anche la registrazione audio di un incontro con il prof. Poi, i casi su cui si era concentrata l’attenzione degli inquirenti erano diventati complessivamente sette.
Una vicenda torbida e della quale il docente si era sempre dichiarato vittima, fornendo una sua versione per tutti i fatti contestati: in particolare la registrazione e una mail.
Oggi la pesante sentenza, che prevede anche il pagamento delle spese di costituzione di parte civile nei confronti di Unicam.
Tre cittadini nigeriani, due uomini e una donna, uno dei quali ospite di una comunità di Camerino e due del Gus di Macerata, sono finiti nei guai dopo essere stati fermati dai carabinieri mentre viaggiavano a bordo di un pullman.
I due uomini, infatti, avevano ingerito ovuli per un totale di 15 grammi di eroina pura.
L'operazione è stata messa a segno dai carabinieri di Tolentino in collaborazione con i colleghi della Stazione di Belforte, del Norm di Macerata e del Norm di Camerino.
I tre, due uomini di 20 e 26 anni e una donna di 24 anni, disoccupati e incensurati, sono stati individuati a bordo del pullman e alla vista delle divise hanno palesato un evidente nervosismo. Dopo i controlli di rito, sono stati sottoposti ad esami diagnostici ospecives a San Severino grazie ai quali è risultato che gli uomini avevano ingerito ovuli contenenti presumibili sostanze stupefacenti. Sottoposti a specifici trattamenti, i militari hanno recuperato alcuni ovuli contenenti in totale 15 grammi di eroina pura. Nel corso delle perquisizioni domiciliari, nel domicilio del nigeriano ospite a Camerino sono stati sequestrati un telefono cellulare e 300 euro probabile provento dell'attività di spaccio. Il materiale è stato sottoposto a sequestro. I tre sono stati tutti denunciati a piede libero.
Il prossimo venerdì 27 aprile, con inizio alle 9,30, presso la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, in via D’Accorso 16, i professori Ivo Biagianti, docente di Storia moderna dell’Università di Siena, e Gioacchino Garofoli, docente di Politica economica dell’Università dell’Insubria, presenteranno il volume miscellaneo “L’Italia centrale tra Medioevo e contemporaneità. Sistemi economici e culturali a confronto”, a cura di Emanuela Di Stefano e Catia Eliana Gentilucci, Quaderno del Consiglio regionale delle Marche, n. 242, in cui sono raccolti gli atti del Convegno pluridisciplinare svoltosi nella primavera del 2016, allo scopo di offrire un’analisi storica di lungo periodo e maturare sul tema un punto di vista consapevole.
L’incontro si aprirà con i saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari e del Direttore della Scuola di Giurisprudenza Rocco Favale.
Si tratta di un’opera divisa in più sezioni, alla quale hanno collaborato ricercatori e docenti di Università marchigiane, umbre, toscane e abruzzesi, che offre un quadro d’insieme delle diverse regioni mettendo a confronto aspetti istituzionali, demografici, socio-economici e culturali, ma anche un’occasione di approfondimento e dibattito sul tema della macroregione fra quanti hanno concrete responsabilità nella gestione economica e politica dei territori in esame.
Le riflessioni conclusive saranno affidate a Pietro Marcolini, presidente ISTAO, a Daniele Salvi, capo di gabinetto del presidente del Consiglio regionale delle Marche, e Gianluca Spinaci, Comitato delle Regioni dell’Unione Europea. A quanti parteciperanno verrà consegnata una copia del volume.
Di seguito il testo della lettera aperta al sindaco di Camporotondo, professor Emanuele Tondi, a firma di Leo Marucci, consigliere comunale di maggioranza di Camerino
Caro sindaco, io purtroppo la penso diversamente.Credo che non sia questo il momento del buonismo a tutti i costi, anche in una famiglia ci sono momenti di screzio, non siamo alla Mulino Bianco.Mentre un sindaco, congiuntamente alla sua (ex) Unione Montana, cerca di aiutare non solo il territorio che rappresenta, ma tutti gli altri comuni che sono nelle sue stesse condizioni, un altro sindaco mette in bocca di altri parole mai dette. Ecco già questo è un primo fattore discriminante grave.Non riesco più ad essere buono: non possiamo più mettere tutto in un unico calderone, non passato un anno e mezzo e nelle condizioni in cui siamo.
Quando si parla di far tornare le persone nelle proprie case SIAMO TUTTI UGUALI, nessuno vuole fare distinzioni di nessun genere.Quando si parla di AIUTARE TERRITORI TERREMOTATI non siamo tutti uguali!Vantaggi fiscali, aiuti per la socialità e l'economia, lavori pubblici, etc, non possono seguire gli stessi criteri per tutta l'area del cratere. Sarebbe condannare a morte un territorio vastissimo. Se ho gli stessi vantaggi ad investire in un comune appenninico e a Tolentino, spiegatemi chi sceglierà il primo sito al secondo?
Qua non ci sono piazze per ritrovarsi, non si hanno negozi per i commercianti la vita è dura.Si può e si deve lavorare UNITI, ma solo quando avremo la piena consapevolezza e conoscenza gli uni degli altri, senza secondi fini politico elettorali.
Leo Marucci, consigliere comunale Camerino
Da Roberto Paoloni, Responsabile Enti Locali PD Macerata, riceviamo
La recente visita del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nel territorio dell’alto maceratese accompagnato dalla Commissaria Straordinaria Sisma Paola De Micheli, ha suscitato un’ulteriore attenzione alle dinamiche legate alle varie problematiche connesse al territorio del “Cratere”. Alcuni sindaci maggiormente colpiti anche dall’ultima scossa di 4.6, hanno richiesto al Presidente Gentiloni e alla istituzioni presenti a Muccia, una differenziazione all’interno dei Comuni facenti parte del cratere e una riperimetrazione dei confini del cratere stesso.
Come Sindaci e Amministratori del Partito Democratico della provincia di Macerata, recentemente riunitisi, volevamo esprimere una breve considerazione: la nostra posizione sui temi legati al cratere è certamente quella di riconoscere in maniera molto chiara e netta che all’interno di esso vi siano delle divergenze rispetto ai danni subiti ma soprattutto rispetto alle condizioni di vita e di socialità in quei territori che hanno quasi completamente perso la maggioranza degli edifici pubblici e privati con la perdita di numerose attività produttive e commerciali.
Allo stesso modo vogliamo però affermare che i sindaci del PD hanno sempre tenuto una posizione moderata e attenta rispetto al tema dei comuni maggiormente colpiti, infatti anche il secondo piano delle opere pubbliche prevede giustamente maggiori finanziamenti per i comuni più in difficoltà, si è voluto con questo principio rispettare le esigenze specifiche di quei territori dove siamo consapevoli oggi le comunità, se pur assistite, si trovano ad affrontare problematiche complesse.Nel riconoscere sempre le differenze tra i vari comuni abbiamo però voluto affermare con forza un concetto cardine relativo alla ricostruzione e all’emergenza legate alle vicende del terremoto: un cittadino terremotato è uguale in qualsiasi Comune facente parte del cratere e anche fuori se ha subito dei danni ai propri immobili e attività. Comprendiamo le paure dei sindaci maggiormente feriti ma riteniamo che non sia il momento di dividersi poiché questa scelta non ci renderebbe certamente più forti.Tutti i Sindaci senza distinzione politiche hanno lavorato per il bene delle proprie comunità per cercare di ridare dignità, vita e socialità cercando di assistere sempre i propri cittadini.Non è crediamo il momento dei distinguo ma del lavorare insieme per il bene dei nostri territori, non è il momento di escludere ma di affrontare con unità le prossime sfide relative alla ricostruzione.
Riteniamo che sia il tempo di confrontarsi con il nuovo Parlamento e speriamo a breve con il nuovo Governo per risolvere le problematiche che stanno rallentando un processo articolato, viste anche le dimensioni ed il numero dei danni del fenomeno, riconoscendo con molta franchezza che rispetto alla ricostruzione vi sono dei problemi che vanno affrontati e risolti quanto prima.Siamo pronti a discutere con la Regione Marche, l’attuale Governo, il Commissario Straordinario e con tutti quei soggetti che possono con il loro contributo dare un aiuto ad affrontare le varie questioni relative al terremoto a partire dalle lungaggini che stanno impedendo, nonostante le risorse messe a disposizione, di vedere una reale ripartenza, pertanto siamo pronti a discutere seriamente per come snellire le procedure legate alla ricostruzione.Chiediamo quindi che il Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, utilizzi il ruolo che l’ANCI gli ha affidato ovvero Responsabile Sisma ANCI e convochi con urgenza una riunione tra tutti i Sindaci del Cratere almeno della nostra provincia in modo da discutere assieme quali siano realmente le difficoltà e le eventuali soluzioni per i Comuni maggiormente colpiti. Siamo infatti disponibili a discutere se servano norme speciali per i territori con maggiori danni, ovviamente valutando secondo un metodo valido per l’individuazione di quei paesi senza che qualcuno possa a secondo simpatie o amicizie escludere nessuno. La nostra visione è una visione di unità per evitare guerre tra poveri che non ci darebbero alcun risultato tangibile se non una ulteriore divisione e frammentazione tra i territori.
Su iniziativa di un gruppo di privati che prima del sisma dell'ottobre 2016 risiedevano nel centro storico di Camerino si è costituito un comitato che si pone la finalità di promuovere - mediante studi, ricerche e l'esercizio delle più opportune azioni civili - una sollecita e accurata ricostruzione del centro storico di Camerino, ora non più abitato dopo il terremoto. Il comitato si propone altresì di informare la cittadinanza sulle procedure amministrative necessarie per attuare la ricostruzione degli edifici del centro storico, nonché di monitorare e rendere pubblica ogni fase della ricostruzione; intende agire anche attraverso convegni, conferenze e dibattiti, incontri, campagne di sensibilizzazione a tema, corsi di formazione e seminari di aggiornamento, e vuole costruire quelle occasioni di incontro e socialità venute a mancare dopo il terremoto. Presidente del comitato che verrà presentato il 4 maggio e avrà anche un collegio scientifico, è stato eletto Francesco Nobili.
(Fonte Ansa)
La questione relativa a una possibile divisione in fasce dei Comuni del cratere del terremoto ha aperto una aspra polemica fra i sindaci di Camerino e Tolentino. Gianluca Pasqui e Giuseppe Pezzanesi non se le sono certo mandate a dire e lo scontro è finito anche sul personale.
A fare da "paciere" arriva il sindaco di Camporotondo di Fiastrone, il geologo Emanuele Tondi, che lancia un appello ad entrambi alla distensione.
"Cari Amici Sindaci Gianluca e Peppe e, per conoscenza, cara collega Rosa Piermattei" scrive Tondi "dispiace veramente molto leggere lo scambio di comunicati che vi siete inviati tramite la stampa e i social in questi giorni. Non tanto per l’oggetto del “contendere”, si possono avere idee diverse, ci mancherebbe, ma per i toni utilizzati, che rischiano di precludere ogni futura e quanto mai necessaria collaborazione.
Nei Vostri Comuni c’è l’Università, ci sono gli Ospedali, gli Istituti d’Istruzione superiore, la Contram, le Società di Servizio e tante altre cose VITALI per tutto il NOSTRO territorio. Noi (Piccoli Comuni) guardiamo a Voi con gli stessi occhi con cui i figli guardano i propri genitori.
Vi prego, fermatevi!!!
In questo periodo fare il Sindaco di un Comune come il vostro è veramente difficile, la solidarietà, credetemi, è incondizionata e totale. Ma incontratevi, discutete, e cercate di togliervi quei sassolini dalle scarpe che fanno male e camminare lentamente. Poi convocateci, per discutere insieme su come risolvere i tanti problemi del nostro territorio e delle nostre comunità. Ci sono tante battaglie da fare e opportunità da cogliere… fatelo (facciamolo) insieme;) #insiemeglielafamo".
“Significativa e confortante la risposta dei parlamentari marchigiani che erano stati invitati a trascorrere, per domani, sabato 21 aprile, una giornata nella nostra Camerino” – Così il sindaco Gianluca Pasqui ha annunciato che l’appello inviato nei giorni scorsi a deputati e senatori eletti nelle Marche è stato accolto.
La giornata prevedeva una visita in zona rossa alle ore 9 ed una successiva riunione, alle ore 11, insieme anche agli altri sindaci dell’ex Unione Montana di Camerino
Ad oggi, hanno già comunicato la loro presenza a Camerino per l’incontro di domani la senatrice Donatella Agostinelli, il senatore Giuliano Pazzaglini, l’on. Patrizia Terzoni, l’on. Paolo Giuliodori, l’on. Mario Morgoni, l’on. Francesco Acquaroli e l’on. Rachele Silvestri. Di questi, alcuni hanno fatto sapere che non parteciperanno alla visita alla zona rossa, ma che saranno sicuramente presenti alla riunione prevista per le ore undici. Il senatore Francesco Verducci e l’onorevole Simone Baldelli hanno invece fatto sapere che tenteranno di esserci, ma senza fornirne certezza.
Un movimento nato dal basso per rilanciare la microeconomia delle Marche colpite dal sisma, mostrare la propria vicinanza alle popolazioni dell’alto maceratese colpite dal sisma e far conoscere la bellezza e le ferite del nostro fragile entroterra al resto d'Italia.
“L’idea è nata a Marzo dello scorso anno da una telefonata con l’amica Roberta Grifantini di Camerino che ha subito accolto con entusiasmo la proposta di organizzare un cammino per la sua città, così come i miei fedeli compagni di cammino, Andrea Donzelli, Eraldo Bevilacqua e Luciano Grilli che mi hanno aiutata a concretizzarla” ci racconta Francesca Pucci, ideatrice dell’evento.
La prima edizione ha visto la partecipazione di oltre 130 camminatori provenienti da tutta Italia.
La stessa Roberta alla fine del cammino dello scorso anno ha lanciato un appello a nome di tutta la popolazione camerte: “Grazie al cammino abbiamo avuto con noi l’Italia più bella, quella della gente, aiutateci a mantenere alta l'attenzione, avremo bisogno della vostra presenza negli anni affinché l’Italia non dimentichi ciò che sta vivendo questo angolo di paradiso".
Queste parole ci hanno spinto ad organizzare la seconda edizione per tornare a camminare insieme, vivere questi meravigliosi paesaggi a passo lento, ascoltare chi li abita, riscoprire la bellezza ed il valore dei rapporti umani.
Tre giorni di cammino all'insegna della condivisione e della solidarietà per essere vicini alle popolazioni e sostenere in maniera concreta la micro economia dei paesi colpiti dal sisma attraverso il pernottamento nelle strutture ricettive, l'acquisto dei prodotti dell’enogastronomia locale offerti dagli esercenti di bar, ristoranti e locali presenti lungo tutto il percorso, ma anche quelli disponibili alla 12° edizione di "Cortili in fiore", la celebre festa di primavera di Camerino alla quale i camminatori prenderanno parte domenica 29 Aprile.
Si tratta di un percorso ad anello di 65 km che partirà sabato 28 alle ore 9 da San Severino Marche e toccherà i paesi di Serrapetrona, Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Caldarola, Pievefavera e Camerino per andare alla riscoperta di luoghi ricchi di suggestione a contatto diretto con realtà ambientali e naturalistiche di pregio e interesse.
L’iniziativa sembra proprio aver preso “piede”, in sole tre settimane dalla creazione dell’evento su Facebook sono state chiuse le iscrizioni con oltre 150 partecipanti provenienti anche queste volta da tutta Italia (Alessandria , Belluno, Bergamo, Como, Ferrara, Foligno, Milano, Perugia, Sassuolo, Ravenna, Roma, Reggio Emilia, Termoli, Treviso, Vicenza, Udine, sono solo alcune delle città di provenienza oltre alle tante città marchigiane). Da nord a sud, un’Italia unita sotto il segno della solidarietà.
In Cammino per Camerino 2018, organizzato dall’associazione “Qui ed Ora” di Osimo, ha il patrocinio di Comune di Camerino, Comune di Camporotondo di Fiastrone, Comune di San Severino Marche, Comune di Serrapetrona, Comune di Osimo, Università di Camerino.
Collaborano all’evento: Cortili in Fiore, IoNonCrollo, Cooperativa Risorse, Federtrek, Movimento Tellurico, Sezione CAI di Camerino e San Severino Marche.
Il ricavato sarà interamente devoluto all’associazione IoNonCrollo (nata a Camerino a seguito dei devastanti eventi sismici di ottobre 2016 per contribuire alla ricostruzione fisica, morale e sociale dell’intero territorio camerte attraverso la realizzazione di un quartiere delle associazioni https://www.iononcrollo.org/ ) e ai commercianti del centro storico che malgrado tutto hanno deciso di non mollare, scegliendo la strada più difficile per poter dare alla propria comunità un piccolo spaccato di normalità creando il ‘Camerino City Park’, una tensostruttura di 2000 mq che ospita 50 attività commerciali della zona rossa. Un parco commerciale e vitale, punto di incontro per tutti coloro che vivono la Città.
Per informazioni:
Email: camminopercamerino@gmail.com
Pagina Facebook: “In Cammino per Camerino – marcia solidale nelle terre del sisma”
Evento Facebook: “In Cammino per Camerino 2018”
Youtube: In Cammino per Camerino – Aprile 2017
Che ne sarà del parcheggio meccanizzato di Camerino, quali sono i danni riportati e in quanto tempo se ne potrà ripristinare la funzionalità? Sono solo alcune, in sintesi, delle domande che i rappresentanti di Comunità e Territorio, Fabio Trojani, Marco Fanelli ed Andrea Caprodossi, pongono all'amministrazione comunale di Camerino. Una interrogazione, dunque, per conoscere la situazione della importante struttura a ridosso delle antiche mura dlela città ducale che fino a prima del sisma era adibita a parcheggio in funzione di tutto il centro storico, con tanto di risalita meccanizzata.
Oggi quella struttura é inagibile. Ma anche se i danni si dovessero rivelare di lieve entità e facilmente superabili, é impensabile che quello spazio possa tornare alla sua funzione originaria, visto che il centro storico di Camerino é interamente zona rossa e a nessuno servirebbero, quindi, dei parcheggi. Una consapevolezza che il gruppo di minoranza fa propria, proponendo al sindaco una nuova destinazione per il parcheggio. Una proposta che prevede "la sistemazione immediata del parcheggio con risalita meccanizzata e subito dopo didestinare la struttura integralmente o in parte a deposito di mobili e suppellettili da parte dei cittadini del centro storico, che ne facciano richiesta durante la fase della ricostruzione degli edifici lesionati".
Da Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino, riceviamo
Alla seconda riga del suo comunicato stampa, il sindaco di Tolentino parla della “richiesta di scissione di alcuni comuni”. Già alla seconda riga, quindi, diventa difficile abbozzare ogni replica, visto che di richieste di scissione non ce ne sono mai state e che il termine “scissione” non è mai stato sulla bocca di nessuno dei sindaci.
Tuttavia a tante sciocchezze bisogna pur provare a dare una risposta. Prendo in prestito le parole di don Milani e, precisamente, l’affermazione “è ingiusto fare parti uguali tra diseguali”. Le citazioni, però, sono il puntello dei pensieri deboli e quindi provo a spiegarmi ancora, utilizzando da qui in avanti il plurale perché sono convinto che il mio pensiero è lo stesso dei tanti sindaci che realmente fanno i conti con il disastro del terremoto.
Nessuno ha mai detto che alcuni comuni devono essere esclusi dal cratere, ma è oggettivo e innegabile, persino per Pezzanesi, che ci sono comuni che hanno subito più danni di altri e che di questo passo non saranno mai ricostruiti. Nell’affermare e nel ribadire questo, nessuno ha mai parlato di San Severino, Tolentino o fatto nomi specifici di comuni ritenuti meno meritevoli. E’ necessario e fondamentale, però, che si individui uno standard in base ai livelli oggettivi di danno e che si proceda ad una suddivisione in fasce del cratere. Se Tolentino ci rientra, bene; se Tolentino non ci rientra (e di questo proprio Pezzanesi sembra esserne l’unico convinto), bene lo stesso, perché significa che ha problemi diversi che vanno trattati diversamente. Questo significa che se, paradossalmente, in provincia di Pesaro (ad esempio quella Sant’Angelo in Vado che Pezzanesi inserisce tra i comuni dell’ASSM e che sta, come invece é noto ai più, proprio in provincia di Pesaro) c’è un comune che ha subito il “tot” di danni stabilito, è giusto che quel comune sia nella prima fascia del cratere. Il cratere disegnato col compasso o con la riga e la squadra poteva essere funzionale nell’immediato, ma oggi è pura follia. Fermo restando, chiaramente, il principio che chiunque ha subito un danno debba vederlo riparato nel minor tempo possibile, ovunque si trovi.
Essere terremotati, caro Pezzanesi, non è un privilegio che fornisce la password all’Eldorado dei finanziamenti. Noi, quassù, ne avremmo fatto volentieri a meno. Avremmo preferito restare poveri e felici come eravamo e lungi da noi, proprio perché con il terremoto ci facciamo i conti tutti i giorni, sfregarci le mani in attesa che ci piovano denari dal cielo. Chi pensa che il terremoto sia il lasciapassare per spendere e spandere, il terremoto non lo ha visto mai.
L’unità dei terremotati, sia chiaro, la mina chi pensa che i terremotati sono tutti uguali, chi pensa che chi può ancora passeggiare nella sua piazza, fare acquisti nei negozi di sempre e condurre la vita che ha sempre condotto (con il solo contorno di qualche edificio puntellato) sia come chi una vita non ce l’ha più per niente ed ha dovuto rivedere ogni istante delle sue giornate. Io sono convinto che non ci sia un cittadino di Tolentino che pensa di essere stato sfortunato al pari di un cittadino di Castelsantangelo sul Nera e mi imbarazzo per loro nel pensare all’imbarazzo che gli ha creato e che gli sta creando il loro sindaco.
Comunque, visto che Pezzanesi non vuole venire a rendersi conto con i suoi occhi della situazione nei comuni a ridosso dell’epicentro, inviterò personalmente tutti i tolentinati a farlo, mettendo a disposizione una navetta gratuita che li accompagni nel centro storico, dove, lo ricordiamo, si entra solo con caschetto in testa, insieme ai Vigili del Fuoco, e oltrepassando un varco dell’esercito. Comunicherò data e orari.
Dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, riceviamo e pubblichiamo
La realtà del sisma è ben chiara a tutti noi, sappiamo perfettamente quali siano le drammatiche condizioni in cui versano i Comuni epicentro del sisma e di sopralluoghi e di occasioni per costatarne la gravità ne abbiamo avuti già tutti molti e non vi è quindi bisogno di escursioni supplementari, ma questo non può dar adito agli scissionisti di credere che realtà molto più grandi, in termini di popolazione e patrimonio immobiliare, come Tolentino o San Severino Marche, ad esempio, che hanno avuto interi quartieri semi distrutti e il cui dato per persone e immobili colpiti da solo supera la popolazione degli interi Comuni sostenitori della scissione, abbiano riportato danni meno importanti, anche se ovviamente in alcuni casi meno appariscenti a livello apocalittico.
A Tolentino e San Severino Marche, ovviamente, vanno aggiunti, realtà similari quali Caldarola, Serrapetrona, Castelraimondo, Fiuminata, Sarnano, San Ginesio, Cessapalombo, Camporotondo, Colmurano, Mogliano, Loro Piceno, Ripe San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Treia, Macerata, Corridonia, Pollenza, Matelica, ecc., luoghi dove la furia del terremoto, in alcuni casi, ha sconvolto duramente i connotati del patrimonio locale pubblico e privato.
Non è accettabile che qualche sindaco abbia inopportunamente ignorato tutto questo e invitato altri colleghi a sostenere la scissione, quantunque vantaggiosa o doverosa , a loro dire, per i loro territori. Soprattutto se questo sindaco corrisponde al nome di Pasqui i cui apprezzamenti nei miei confronti me li lascio scivolare addosso, Sindaco nominato notte tempo dal presidente nazionale dell’Anci su segnalazione non precisa di qualcuno, responsabile del coordinamento e portavoce dei sindaci del cratere delle quattro regioni colpite dal sisma che a seguito della nomina, a più di un anno a questa parte, si è rivelato talmente attivo sul problema del sisma da non convocare mai alcuna riunione dei sindaci stessi né tanto meno scrivere loro due righe su qualsiasi urgente tematica. Colui che pretende di dare lezioni al Sindaco di Tolentino, probabilmente per indole, non si è distinto per il gioco di squadra che avrebbe dovuto fare, dato il prestigioso incarico, ma per l’organizzazione della tentata fuga verso un cratere più gratificante rispetto a tutti gli altri danneggiati del sisma, con al seguito gli undici Comuni firmatari del documento ed inventa, per l’occasione, un nuovo metodo di convocazione dei tavoli di discussione, delegando per lo stesso invito il “Signor Sisma” in quanto a quella riunione casuale c’erano solo i Sindaci che avevano sentito la scossa, mancando di rispetto agli altri Sindaci del cratere.
I nostri paesi sono in parte distrutti o duramente danneggiati e quasi sempre, salvo casi estremamente particolari, hanno le stesse esigenze pubbliche o private dei Comuni scissionisti con problematiche profonde legate alla scuola, alla sanità, al sociale ed ai parametri che regolano queste materie e alla ricostruzione privata.
Chiedere un cratere dedicato, dopo le lotte fatte insieme e gli indubbi risultati raggiunti, ha, al di là delle scuse accampate, l’indubbio sapore dell’egoismo e dell’ineguaglianza di trattamento verso tutte le legittime aspettative dei tantissimi altri cittadini o imprese danneggiati e profondamente amareggiati a causa del sisma, la cui massa in termini di popolazione e di imprese può ritenersi colossale rispetto al dato numerico dei cosiddetti “Comuni in fuga”. Sottolineo, inoltre, con forza, che tutti loro o gran parte di loro hanno sempre trovato nella nostra Città e dalla nostra Città, supporto, collaborazione economica, sociale, occupazionale, sportiva e culturale. Fu il sottoscritto, ad esempio, in tempi recenti, a proporre il Comune di Camerino per la vicepresidenza all’interno dell’ambito ATO 3 (Gestione Risorse Idriche) e a proporre l’aumento percentuale sulle bollette che pagano i contribuenti di tutte le aree geografiche comprese quelle rivierasche, da destinare, giustamente, come risorse aggiuntive ai territori montani dove nascono le sorgenti idriche che vengono utilizzate fino al mare.
Sottolineo inoltre che la nostra ASSM spa azienda municipalizzata multi servizi ha accordi di gestione rete con i Comuni di Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo, Belforte del Chienti, Serrapetrona, Camerino, Sant’Angelo in Vado e che gli stessi Comuni sono anche soci all’interno dell’Assm spa. Il nostro ospedale, oggi reso inagibile quasi per la sua totalità per l’appunto dal sisma ha continuato ad erogare con continuità la quasi totalità dei servizi a cui era destinato, questo grazie alla caparbietà dell’Amministrazione comunale e alla disponibilità dell’Asur che ringraziamo, ed è sempre stato ed è tutt’ora punto di riferimento sanitario di moltissimi comuni dell’entroterra.
Tutto ciò conferma e rafforza la mia convinzione che il restare uniti, forti e coesi nelle radici della nostra terra ci farà vincere anche questa battaglia, durissima contro il sisma, con indubbio risultato sulla ricostruzione e sul rilancio dei nostri territori e siccome il lavoro e il credo nei valori che hanno reso grandi il nostro amato Paese nei secoli, è l’unica ragione che anima i nostri cuori e le nostre menti e non troviamo edificante replicare e quindi perdere tempo prezioso nei confronti di chi fa becere ironie sul tema dei Comuni presenti o non presenti alle riunioni della scorsa settimana in quel di Pieve Torina e Muccia, riducendo il dato di presenza solo a chi avesse avvertito o non avvertito le scosse – la dichiarazione si commenta da sola - né tanto meno abbiamo voglia di sprecare tempo prezioso per rispondere alle provocazioni di comitati che in queste ore continuano a emettere sentenze o giudizi senza né capo e né coda sulla gestione del post sisma, lasciando addirittura trasparire odio ed invidia su brillanti risultati ottenuti a favore della Città che dicono di voler tutelare, il che è tutto dire.
Da oggi, come abbiamo fatto sempre, ci imponiamo, possibilmente, di non dedicare il nostro tempo prezioso per rispondere a provocazioni senza fondamenta come quelle a cui abbiamo assistito in questi giorni e ci dedicheremo, come abbiamo sempre fatto, all’approfondimento e alle problematiche riguardanti non solo le nostre problematiche ma anche dei Comuni dell’entroterra che versa in grave stato di disagio e ai quali ci sentiamo, da sempre, profondamente legati.
Importante convegno a cura del Rotary di Tolentino e Camerino sul tema “La responsabilità sanitaria dopo la legge n.24 del 2017”. L’appuntamento è per il 20 aprile, alle 15, al Politeama di Tolentino. Nel corso dell’incontro verranno illustrate le principali disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché di responsabilità professionale di coloro che esercitano la professione sanitaria.
Il convegno si aprirà con il saluto delle autorità: Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino; Valerio Borzacchini, governatore del Distretto Rotary 2090; Gianfranco Coccioli, presidente del Tribunale di Macerata; Maria Cristina Ottavianoni, presidente dell’Ordine degli avvocati di Macerata; Americo Sbriccoli, presidente onorario dell’Ordine dei medici di Macerata; Alessandro Maccioni, direttore generale dell’Area vasta 3. Seguiranno, con moderatori Renzo Tartuferi, assistente del governatore e Stefano Gobbi, presidente del Rotary di Tolentino, gli interventi su “I problematici confini della responsabilità penale del medico dopo la legge Gelli-Bianco” del docente Carlo Piergallini, ordinario di diritto penale all’Università di Macerata; “Le novità in tema di responsabilità civile da attività sanitaria” di Patrizio Gattari, presidente di sezione del Tribunale di Milano; “La perizia e la consulenza tecnica nei procedimenti di responsabilità sanitaria: novità e problematiche” di Piergiorgio Fedeli, associato di Medicina legale all’Università di Camerino. L’evento è accreditato con 3 crediti formativi dall’Ordine degli avvocati di Macerata
C'è Nunzia con la sua bicicletta, Nenè che sugli sci "sembrava un angelo che volava", Eraclio e il suo commovente messaggio d'addio, Bebi e gli altri che riposano sotto i pini di Montalto e ancora Ruth e Augusto, Ivan, Elvio, Achille, Derna e Alessandro. Sono i partigiani della Resistenza marchigiana protagonisti di dieci canzoni di un disco di inediti del gruppo folk di Recanati Sambene: dieci tracce per ripercorrere fatti e personaggi del giugno 1944 quando, a Capolapiaggia di Camerino (Macerata), i nazisti decisi a sterminare i gruppi partigiani della zona, individuarono e fucilarono 59 persone.
Il primo lavoro discografico dei Sambene (in sardo 'sangue'), con la voce maschile di Marco Sonaglia, chitarrista e cantautore, e le due femminili di Roberta Sforza e Veronica Viviani, si chiama "Sentieri partigiani. Tra Marche e memoria" e uscirà il 24 aprile, prodotto da Michele Gazich. Per il brano 'Il vento della memoria' è stato realizzato anche un video. (Ansa)
Il president della Camera dei Deputati, Roberto Fico, sarà presto nelle Marche per visitare le cittadine più colpite dal sisma. Lo ha annunciato sul suo profilo Facebook, sottolinenando che la risposta dello Stato in questi due anni non é stata abbastanza efficace.
“Nelle scorse settimane – scrive il president nel suo post - fra i tanti messaggi di auguri ricevuti per la mia nomina c’è stato quello del Presidente della Regione Marche. Ho tenuto a rispondergli e a ringraziarlo anche per dare un messaggio ai nostri concittadini delle Marche e delle regioni del Centro Italia così duramente colpite dal sisma.
Una tragedia che non dimentico e rispetto alla quale serve uno sforzo maggiore rispetto a quello compiuto fino ad ora. Chi ha vissuto quel dolore, ha perso i propri cari e subito il distacco forzato dalla propria terra merita una risposta efficace da parte dello Stato, perché non c’è tempo da perdere.
Sono vicino a questi nostri concittadini ancor di più in questi giorni, nei quali la paura e il dolore si sono rinnovati a causa di nuovi episodi sismici. Per questo mi impegno a visitare quanto prima i luoghi colpiti dal terremoto del 2016”.
Aveva tentato una rapina, ma alla reazione della commerciante l’aveva uccisa. Poi, dalla Sardegna, era scappato rifugiandosi nelle Marche, tra Valfornace e Camerino, ospite di uno zio. Ma la polizia c’aveva messo poco a trovarlo e, una volta arrestato, ha confessato l’omicidio. Ora, Simone Delussu (questo il nome del ragazzo che oggi ha 20 anni), dovrà scontare una condanna a venti anni.
Una condanna che i familiari della donna uccisa, Lu Xian Cha (madre di due bambini di 4 e 10 anni), hanno definito fin troppo morbida, commentando così la decisione del giudice: “In Cina, per un fatto del genere, c’è la pena di morte”.
Ma in Italia no. E Delusso dovrà stare in carcere per i prossimi venti anni, con il processo che si è svolto secondo il rito abbreviato ed il giudice che ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche, portando così a venti anni la pena, rispetto all’ergastolo richiesto dal pubblico ministero.
Simone Delusso, lo ricordiamo, era stato arrestato a Camerino (qui il nostro articolo) la scorsa estate. Una notizia, quella del giovane che si era macchiato di un così grave delitto, che fece molto clamore nella città ducale e su tutto il territorio montano della provincia, dove il ragazzo sembrava condurre una vita assolutamente normale e lontana da trascorsi di criminalità. Ospite di uno zio che, come hanno accertato le indagini, era all'oscuro di tutto. Quando fu arrestato, attraverso i suoi legali dichiarò che per lui era “finito un incubo, non potevo più vivere con questo peso e finalmente potrò iniziare a espiare la mia pena”.
Prima importante trasferta per il Premio Internazionale Massimo Urbani di Camerino che per la sua XXII edizione decide di anticipare le consuete giornate finali del concorso previste per l’8 e il 9 di giugno nella città ducale, con due tappe itineranti in altrettanti prestigiosi jazz club della penisola.
Infatti il prestigioso concorso per solisti jazz under 30, organizzato da Musicamdo Jazz in collaborazione con il Comune di Camerino, l’Università di Camerino e Autolinee CONTRAM, istituito in onore del talentuoso sassofonista Massimo Urbani, disputerà la prima semifinale proprio questa domenica, 22 aprile, al Torino Jazz Club.
Delle tantissime proposte arrivate, sono solo in 16 ad aver superato la selezione: Attilio Sepe (sax), Federica Muscas (voce), Francesco Pollon (pianoforte), Leonardo Rosselli (sax), Tommaso Perazzo (pianoforte), Valentina Nicolotti (voce), Vittorio Esposito (pianoforte), Yazan Greselin (pianoforte), Andrea Paternostro (sax), Antonio Floris (chitarra), Claudio Jr De Rosa (sax tenore), Davide Angelica (chitarra), Gabriel Francesco Marciano (sax alto), Giulia Di Cagno (voce), Manuela Ciunna (voce) e Vittorio Cuculo (sax).
I primi otto si esibiranno sul palco del prestigioso jazz club sabaudo al cospetto di una giuria d’eccellenza costituita dal padrone di casa, Fulvio Albano, da Daniele Massimi, Direttore Artistico del Premio, da Fabio Giachino, pianista già vincitore del PIMU 2011 che con il suo trio (Davide Liberati al contrabbasso e Ruben Bellavia alla batteria) accompagnerà i concorrenti e il Direttore Artistico di Torino Jazz Festival, Giorgio Li Calzi.
Gli altri otto semifinalisti si esibiranno invece domenica 29 aprile al Ballad Caffè di Roma davanti ad un’altra importante giuria composta da Nunzia Fiorini, padrona di casa ed ideatrice di TramJazz, il pianista Andrea Rea che in trio accompagnerà i giovani musicisti in concorso, Daniele Massimi, il sassofonista Maurizio Urbani fratello di Massimo e la cantante Ada Montellanico.
La serata di Torino inizierà alle ore 20 con la cena di solidarietà, un momento per conoscere le eccellenze dell’enogastronomia dei tanti produttori delle zone colpite dal sisma. Tra loro la Salumificio Bartolazzi, il caseificio Amici, il pastificio Pasta di Camerino, il forno VAC e i produttori del vino Verdicchio di Matelica
A seguire, a partire dalle ore 21.30 inizieranno le audizioni che si concluderanno con la consueta jam session.
Superate le semifinali, i musicisti saranno poi chiamati ad affrontare il palco di Camerino con un’altra importante giuria pronta ad incoronare i vincitori: il trombettista Fabrizio Bosso, il sassofonista Rosario Giuliani e la cantante Ada Montellanico.
Eurotech, fornitore leader di piattaforme per abilitare applicazioni Internet of Things (IoT), annuncia la collaborazione tecnica con e-Lios s.r.l., azienda di Camerino (Macerata) specializzata nello sviluppo software a supporto delle piccole e medie imprese, nel progetto di studio dell’interconnessione e controllo remoto di macchine da caffè.
La collaborazione è nata grazie ad un progetto innovativo che vede coinvolta Simonelli Group S.p.A., azienda marchigiana che esporta macchine da caffè in tutto il mondo. I dispositivi della famiglia IoT Edge Gateways (ReliaGATE) di Eurotech e il software personalizzato di e-Lios hanno permesso a Simonelli Group di raccogliere i dati trasmessi dalle macchine del caffè dislocate nel mondo ed elaborarli in ottica 4.0.
Gli IoT Edge Gateway raccolgono ed elaborano i dati relativi a pressione, temperatura e tempi di erogazione di ogni singolo caffè e li inviano al software e-Lios che ne analizza le statistiche e li trasforma in indicazioni preziose per il perfetto funzionamento della macchina. L’obiettivo è controllare a distanza ogni parametro significativo e migliorare le prestazioni, i consumi e garantire un’assistenza di qualità.
“Eurotech sta diffondendo il concetto di ecosistema ormai da tempo” dichiara Giuseppe Surace CP&MO di Eurotech “e a conferma di questo approccio, la collaborazione con partner specializzati come e-Lios permette sviluppo e implementazione di architetture IoT in qualsiasi campo di applicazione”
“La sinergia tra software e-Lios, piattaforma e dispositivi Eurotech si è rivelato vincente ed ha dato vita ad un sistema per il controllo telemetrico delle macchine da caffè di altissimo livello” afferma Francesco Maccari, responsabile della Business Unit Industria 4.0 di e-Lios. “La soluzione può essere declinata per moltissimi altri casi d’uso. Il nostro software è scalabile e altamente personalizzabile e può integrarsi alla vasta gamma di sistemi Eurotech, adatti ad ogni tipologia di progetto”, conclude.
Il Gruppo Eurotech
Eurotech (ETH:IM) è una multinazionale che progetta, sviluppa e fornisce soluzioni per lʼInternet of Things complete di servizi, software e hardware ai maggiori system integrator e ad aziende grandi e piccole. Adottando le soluzioni di Eurotech, i clienti hanno accesso alle pile di software (stack) open-source e agli standard più recenti, a Multi- service IoT Gateway flessibili e robusti e a sensori sofisticati, allo scopo di raccogliere dati dal campo e renderli fruibili per i processi aziendali. In collaborazione con numerosi partner di un ecosistema mondiale, Eurotech contribuisce a realizzare la visione dellʼInternet delle Cose, fornendo soluzioni complete oppure singoli blocchi "best-in-class", dalla gestione dei dispositivi e dei dati alla piattaforma di connettività e comunicazione, dai dispositivi periferici intelligenti agli oggetti “smart”, con modelli di business idonei al mondo dell’impresa moderna. Per maggiori informazioni su Eurotech: www.eurotech.com.
e-Lios
Nata nel 2007 come spin-off dell’Università di Camerino, e-Lios s.r.l. è oggi una realtà in continua crescita, attiva nel campo dello sviluppo software.
Fin dalla fondazione l’azienda lavora sui sistemi ICT a supporto della digitalizzazione, interconnessione, e ottimizzazione dei processi delle PMI, in modo particolare del settore manifatturiero. Questi sistemi si sono evoluti oggi in soluzioni personalizzabili, complete ed integrate per il supporto della produzione e della supply chain nel settore INDUSTRIA 4.0.
Altri settori rilevanti per l’azienda sono quello turistico on portali territoriali, App mobile georeferenziate e realtà aumentata per valorizzare in modo innovativo il patrimonio artistico e culturale; quello dei trasporti con software per l’infomobilità, bigliettazione elettronica, gestione delle sanzioni, AVM e pianificazione delle reti di trasporto; smart PA con soluzioni software per migliorare l’organizzazione e i processi di tutti i settori delle PA ad elevata capacità di integrazione con software e basi dati eterogenee; web agency con applicazioni web personalizzate, siti web e e-commerce responsive, basati su CMS, in linea con tutte le novità tecnologiche e grafiche; mobile app con app personalizzate per dispositivi mobile su iOS, Android, Windows mobile, per una gestione innovativa delle attività di marketing e del lavoro da remoto. Il costante aggiornamento, l’attenzione alla qualità del software e alla soddisfazione del Cliente rendono e-Lios un partner ideale per le imprese che credono nell'innovazione come fattore trainante di sviluppo.