Nella seduta del Consiglio Comunale di Caldarola andata in scena lunedì sono stati approvati, in via preliminare, i piani attuativi relativi alle aree perimetrate del Capoluogo e delle frazioni di Valcimarra e Croce. I piani, approvati all'unanimità, sono stati illustrati al consesso dal professor Francesco Rotondo dell’Università di Bari per conto dello studio Erre 4 e dall’architetto Giovanni Marinelli dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona, facendo seguito alla precedente presentazione pubblica che si era tenuta pochi giorni fa.
"Tutto ciò rappresenta un momento estremamente significativo per la nostra comunità e un traguardo importante, raggiunto dopo un percorso complesso, che si è voluto condividere con la cittadinanza, con i privati e con i loro tecnici - sottolinea il sindaco Luca Maria Giuseppetti. Un momento che rappresenta anche il frutto di un ripetuto e positivo confronto fra le forze politiche di maggioranza e minoranza, resesi sin da subito reciprocamente disponibili ad un dialogo costruttivo e propositivo, nell’interesse del paese".
Il Psr già adottato sarà conseguentemente implementato recependo le disposizioni dei piani attuativi, anche alla luce delle osservazioni che saranno eventualmente presentate, esaminate e accolte. Decorsi termini di legge per le osservazioni, e i necessari passaggi presso i competenti Uffici Pubblici, i piani diventeranno esecutivi e finalmente si potrà procedere al deposito e all’esecuzione dei relativi progetti, auspicando una primavera di rinascita, non solo dal punto di vista meteorologico.
Positivo al Covid il sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti: scattano i tamponi per tutti i dipendenti comunali. Lo rende noto lo stesso primo cittadino via social.
“Da ieri, l’ennesimo tampone che periodicamente facevo per una mia sicurezza verso gli altri, anche se vaccinato, sono risultato positivo , ora , come tanti vaccinati e purtroppo contagiati supereremo anche questo esame con pazienza , cura e tanta convinzione che a breve ritorneremo attivi come prima , state tranquilli e siate sempre ottimisti è un esame che supereremo facile. A tutti dico fate sempre attenzione e non abbassate la guardia”. Oggi verranno sottoposti a tampone tutti i dipendenti comunali, ma il municipio - che è stato già sanificato - rimarrà comunque aperto.
La giunta regionale delle Marche ha mantenuto la sua promessa, in fase di approvazione dell’assestamento di bilancio sono stati assegnati poco più di 100 mila euro, come prima tranche, per i lavori di completamento del Teatro Comunale di Caldarola. Lo rende noto il sindaco Luca Maria Giuseppetti.
L’impegno era stato preso, sia dall’assessore alla ricostruzione Guido Castelli, che dallo stesso presidente della Regione Francesco Acquaroli, durante due recenti visite istituzionali. I fondi serviranno per recuperare alcuni affreschi danneggiati dal terremoto, migliorare i camerini ed adeguare gli impianti di riscaldamento e raffrescamento. Un’ulteriore tranche di contributi sarà messa a disposizione dell’Amministrazione caldarolesi nei primi mesi del 2022.
È una bella soddisfazione” ha affermato il primo cittadino di Caldarola - “il presidente Acquaroli, insieme agli assessori Castelli e Latini, hanno compreso l’importanza di restituire un piccolo gioiello come il nostro Teatro a tutta la cittadinanza, perché per ricostruire un paese è necessario ricostruire anche i centri di aggregazione e socialità. Il mio ringraziamento va a loro soprattutto perché, con questa e con altre azioni concrete, si sono dimostrati sensibili alle necessità del nostro territorio”.
Nata da un’idea del sindaco Luca Maria Giuseppetti con l'appoggio della dirigente scolastica Fabiola Scagnetti, e sulle orme di una precedente iniziativa sviluppata qualche mese prima del terremoto del 2016 da un gruppo di caldarolesi, i ragazzi della terza media della scuola De Magistris di Caldarola sono stati entusiasticamente coinvolti in un progetto di approfondimento delle bellezze del loro paese di residenza, realizzato con la guida delle professoresse Mariella Feliziani e Cristina Mozzicafreddo e con il prezioso supporto dell’esperto Mauro Capenti.
I giovani hanno raccolto foto, cenni storici, aneddoti e curiosità su due illustri personaggi che hanno portato il nome di Caldarola fuori dai confini comunali, si tratta del Cardinale Evangelista Pallotta e il pittore Simone De Magistris a cui è intitolata la scuola che frequentano.
Il Cardinale Pallotta, divenuto prefetto della fabbrica di San Pietro sotto il pontificato di Sisto V, ingrandì ed abbellì il castello di famiglia e trasformò radicalmente il centro urbano abbattendo le porte medioevali e alcuni fabbricati circostanti per creare una spaziosa cittadina rinascimentale, secondo i dettami voluti dall'urbanistica sistina.
Per abbellire le residenze di famiglia il Cardinale Evangelista si avvalse dell’arte del pittore De Magistris, allievo di Lorenzo Lotto, che sin da giovanissimo si fece notare per le spiccate qualità artistiche. Faceva parte di una famiglia di pittori di Caldarola e, insieme ai fratelli Federico e Solerzio, svolse l'attività di pittore andando così a dar corpo alla cosiddetta “Scuola di pittura caldarolese”. A lui sono attribuite moltissime opere di importante rilievo come il “transito di San Martino”.
I ragazzi hanno realizzato delle mini-guide su 4 grandi temi caldarolesi: la storia di Evangelista Pallotta; Simone De Magistris il cui incontro con il Cardinale ha permesso di dare una svolta alla sua carriera; la famosa “stanzetta del Paradiso” custodita nel cuore di Palazzo Pallotta, sede del Comune di Caldarola fino al giorno del terremoto, completamente affrescata con scene di caccia; e la tela del “transito di San Martino”.
Al termine della presentazione delle mini-guide, ad opera degli stessi studenti, i ragazzi hanno posto domande al Sindaco Giuseppetti relative, in modo particolare, allo stato di conservazione delle opere che hanno approfondito purtroppo solo attraverso le immagini raccolte on line, poiché non più fruibili dal terremoto.
Il sindaco ha spiegato che è ferma intenzione della Curia, proprietaria di gran parte delle opere citate, ricostruire celermente le Chiese danneggiate da sisma e ricollocare le opere d’arte attualmente custodite nel deposito creato per l’occasione a San Severino. Mentre per quanto riguarda il Palazzo Pallotta e la Stanza del Paradiso, fortunatamente meno danneggiata del resto del palazzo, è già stato individuato lo studio tecnico incaricato di seguire i lavori, con la speranza di non dover attendere troppo per una prossima riapertura.
La scuola primaria De Magistris di Caldarola ha aderito alla campagna nazionale dedicata alla Festa dell’Albero, in collaborazione con “gli esperti di natura”, Fabiana e Patrizio Mazzamurelli. I bambini di tutte le classi elementari hanno organizzato diverse iniziative presentate nella mattinata di venerdì presso l’Auditorium della scuola. Canti, disegni, proiezioni di video con immagini satellitari della bellezza dei colori del pianeta Terra e poesie dedicate alla natura e ai suoi doni.
Il tema principale ruotava attorno all’importanza della vegetazione in generale, ma in particolare sul ruolo che gli alberi, nello specifico, hanno nella vita di tutti i giorni. L’iniziativa, insieme ad altri appuntamenti che saranno organizzati nei prossimi mesi, prende spunto dal programma Life Terra, un progetto europeo che si prefigge l’importante obiettivo di piantare 500 milioni di alberi nei prossimi 5 anni (di cui 9 milioni in Italia).
È infatti fondamentale il contributo degli alberi nella lotta alla crisi climatica per 'insostituibile ruolo che svolgono per la tutela dell'intero ecosistema e della biodiversità. Ai bambini del “De Magistris” i Mazzamurelli hanno donato, in segno di buon auspicio, una piccola pianta di quercia della varietà “Pubescens” che rappresenta la forza e il vigore, ampiamente diffusa nelle nostre colline e montagne. La piantina verrà accudita dagli alunni della primaria fino alla definitiva messa a dimora nell’area verde esterna della scuola, la prossima primavera.
Una bella e colorata rappresentazione che ha visto come entusiasta spettatore il primo cittadino Luca Maria Giuseppetti. La sua Amministrazione da sempre è molto attenta alla cura dell’ambiente, non solo nella gestione degli gli spazi verdi dedicati ai concittadini ma anche con tutta una serie di attività finalizzate alla massima riduzione dell’inquinamento.
Si è svolto questa mattina il primo incontro conoscitivo fra il prefetto di Macerata, Flavio Ferdani, il colonnello Nicola Candido e l’Amministrazione Comunale di Caldarola per fare il punto sul progetto e i tempi di realizzazione della nuova Caserma dei Carabinieri. La struttura sorgerà alle spalle dell’attuale sede del Comune e sarà realizzata in acciaio e legno proprio per accelerare il più possibile la procedura, considerando che i militari della stazione caldarolese sono alloggiati ormai da 5 anni nei container adibiti alle porte del paese (purtroppo la vecchia caserma è rimasta completamente compromessa dal sisma del 2016).
Con l'occasione il sindaco Luca Maria Giuseppetti ha voluto indicare quelli che sarebbero a tutti gli effetti i tempi di costruzione che, fatti salvi imprevisti legati al reperimento delle materie prime, dovrebbe prendere il via nei primi mesi del 2022 per concludersi entro l’estate. Si tratterà di progetto di 560 mq di struttura su due piani, il primo dedicato alla Caserma dei Carabinieri, il secondo all’archivio comunale, il tutto rispettando le norme ambientali, di sicurezza, termiche e antisismiche.
Il Sindaco Giuseppetti ha voluto poi accompagnare il Prefetto e il Colonnello nella piazza principale del paese per far conoscere il Palazzo Pallotta, sede del Comune prima del terremoto, con al suo interno affreschi di grande pregio e la bellissima Stanza del Paradiso, e concludere l'incontro con la visita alla Rhutten (azienda made in Italy) nell’ottica di valorizzare le attività economiche che contribuiscono allo sviluppo del territorio.
In molti comuni della Provincia di Macerata si sono svolte oggi, in occasione della festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, le celebrazioni per il Centenario del Milite Ignoto.
“Il Milite Ignoto fu, e rimane tutt’oggi, uno dei simboli dell’Unità Nazionale e in questo momento di ripartenza auguro a tutti di aprire la strada per una rinascita che abbia come capisaldi l’unità, l’importanza delle tradizioni e della storia e soprattutto il sentirsi parte di una comunità coesa e leale”. Sono le parole pronunciate dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli questa mattina nel corso della cerimonia di inaugurazione del monumento al Milite ignoto eretto nel cortile dell’ex distretto militare nei pressi del Sacrario militare, un luogo fortemente emblematico.
La cerimonia à stata organizzata in occasione del centenario del trasferimento della salma del Milite ignoto da Aquileia a Roma, dove fu collocata sull’Altare della Patria proprio il 4 novembre 1921, e fa seguito al conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Macerata al Milite ignoto assegnato con una delibera consiliare in adesione all’iniziativa proposta dall’A.N.C.I. - l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, su invito del Gruppo delle Medaglie d’Oro al valor Militare d’Italia, per il riconoscimento della “paternità” del Soldato che per cent’anni è stato volutamente ignoto e che invece così diventerà Cittadino d’Italia, rientrando nella simbologia che appartiene all’identità nazionale.
“Il maggiore riconoscimento, oggi, - ha detto ancora il sindaco Parcaroli che ha svelato il monumento insieme al Prefetto Flavio Ferdani e al presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani - va alle forze armate che, ogni giorno, contribuiscono alla nostra sicurezza con spirito di abnegazione e di leale sentimento verso la Patria. Grazie alla loro professionalità e alle qualità umane sempre dimostrate, le forze armate, e le loro famiglie, meritano, non solo oggi ma tutti i giorni, l’apprezzamento di tutti noi."
"Un ringraziamento va anche alla figura femminile e alla sua valenza storica e sociale - ha aggiunto il primo cittadino -. Un pensiero alle mamme, alle sorelle, alle mogli, alle nonne dei tanti soldati italiani che hanno perso la vita nell’adempimento delle loro funzioni. A queste donne, che hanno patito sofferenze e angosce, riconosciamo di essere state parte integrante della spinta propulsiva alla ripresa dato che, nel dolore ma con fierezza, si sono fatte portatrici di un grande carico di responsabilità. Un pensiero infine ai giovani che, grazie al supporto delle istituzioni, devono rendersi consapevoli dei valori di pace, democrazia e partecipazione alla vita sociale e politica del paese".
"Crediamo che questo spirito e questi valori costituiscano, almeno, il minimo doveroso riconoscimento a quei giovani che hanno sacrificato la loro vita per costruire un futuro migliore: quel futuro - ha concluso il primo cittadino - che oggi stiamo vivendo e che dobbiamo, ogni giorno, migliorare per il progresso, la convivenza civile e la qualità della nostra vita e delle future generazioni.”
Il monumento al Milite ignoto è una stele in marmo, in cui è stato anche posto un bozzetto ispirato alla guerra del ’15-’18. Si tratta di un'opera di Giovanni Colucci, presidente dell’Associazione nazionale dei Carabinieri.
Anche la città di Civitanova Marche ha celebrato oggi, in occasione della festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Centenario del Milite Ignoto. Una festa che ha preso il via in mattinata partendo dal centro e raggiungendo la Città Alta dove è stata deposta la prima corona di alloro presso la Targa in memoria dei Caduti di tutte le guerre, in viale della Rimembranza. La delegazione formata dal Sindaco Fabrizio Ciarapica, dal Presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi, dall’Assessore ai Servizi educativi e formativi e al Welfare Barbara Capponi e dalle massime Autorità militari, Associazioni combattentistiche e Associazioni di volontariato cittadine ha poi proseguito alla deposizione della seconda corona presso il Monumento ai Caduti di Piazzale Italia sul Lungomare Sud.
Il clou delle celebrazione è avvenuto in Piazza XX Settembre davanti a Palazzo Sforza, sede del Municipio, dove sono intervenuti oltre 200 studenti in rappresentanza di tutti gli istituti scolastici delle medie e superiori di Civitanova Marche. Lo speakeraggio della cerimonia è stato affidato al colonnello Nicola Ciccarelli, già presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Civitanova Marche, mentre gli ordini militari sono stato dati dal tenente Gianfranco Ciferri, presidente Unuci di Civitanova Marche.
Dopo la deposizione della Corona a Palazzo Sforza, la banda cittadina ha intonato l’Inno d’Italia, Il Piave e Il Silenzio. La cerimonia è stata aperta con l’intervento del sindaco Ciarapica che ha omaggiato tutte le Forze Armate e in particolare ha ricordato ciò che avvenne 100 anni fa con la traslazione della salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma per essere tumulata all’Altare della Patria.
“Quel viaggio di 100 anni fa fu per l’Italia un momento di grande unificazione - ha dichiarato il sindaco - dopo un periodo durissimo dovuto alla Prima Guerra mondiale che aveva ridotto la nostra nazione in una povertà assoluta e di disperazione e per certi versi paragonabile ad oggi in cui l’Italia – insieme al resto del mondo - ha subito e subisce le perdite, la sofferenza e la tragedia immane della pandemia. Un evento importante per tutti gli italiani che rappresenta e deve rappresentare anche un momento di riconciliazione per la nostra Patria”.
“Un giorno, quello che vogliamo celebrare oggi, di unificazione in cui la nostra Nazione si unisce in un abbraccio simbolico verso quel ragazzo senza nome, scelto fra altri 10, per ricostruire un futuro di unità - ha sottolineato Ciarapica -. Perché è dalle macerie che un popolo deve ripartire e ricostruire l’avvenire di tutti. Oggi è anche la Festa delle Forze armate, è doveroso ringraziare tutte le forze dell’ordine, le nostre donne e i nostri uomini che quotidianamente difendono la nostra libertà e la nostra incolumità in Italia e nei contingenti di pace nel mondo presenti in molti luoghi teatro di guerre o dove la democrazia non è ammessa, sappiamo quanto grande sia il valore dei nostri militari all’estero, riconosciuti da tutti per la loro grande umanità".
“Infine – ha concluso Ciarapica - non dimentichiamo e anzi onoriamo, con la signora Giovanna Paolone che ci accompagna da sempre, il nostro Eroe cittadino: il Maresciallo Piermanni, Medaglia d’Oro al Valor Militare, che 44 anni fa perse la vita in uno scontro a fuoco nella nostra stazione. Una figura straordinaria che Civitanova Marche ringrazia ancora per essersi sacrificato nell’esercizio delle proprie funzioni”.
Anche il Comune di Caldarola ha voluto celebrare la Festa delle Forze Armate deponendo 2 corone di alloro presso le lapidi commemorative presenti nel capoluogo.
Il Sindaco Luca Maria Giuseppetti, insieme ad alcuni rappresentanti dell’Amministrazione, ha ricordato tutte le vittime delle guerre e festeggiato la Giornata dell’Unità d’Italia con una breve ma simbolica celebrazione religiosa officiata da Don Eraldo Pittori. Ad accompagnare gli amministratori anche rappresentanti dei Carabinieri, della Protezione Civile e della Polizia Municipale.
Le due corone d’alloro sono state deposte sulle lapidi presenti nella piazza principale di Caldarola e nell’antistante Piazza 24 Maggio.
E’ stato celebrato anche a Tolentino il centotreesimo anniversario della ricorrenza del 4 Novembre, Anniversario della Vittoria, Festa delle Forze Armate e dell’Unità nazionale.
L’Amministrazione comunale ha promosso una cerimonia che, dopo la Santa Messa, ha previsto la formazione di un corteo che ha raggiunto il Monumento della Vittoria per l’apposizione di una corona di alloro per ricordare tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale e di tutte le Guerre. Il corteo ha poi raggiunto piazza della Libertà dove, dopo l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno di Mameli, è stato suonato il “Silenzio”.
Per celebrare questa importante ricorrenza sono intervenuti la vicesindaco Silvia Luconi, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Capitano Giulia Maggi, il Presidente del Consiglio comunale Carmelo Ceselli, gli Assessori Fausto Pezzanesi e Francesco Pio Colosi, il Consigliere Monia Prioretti e gli studenti degli istituti Frau e Lucatelli.
Presenti anche diverse associazioni combattentistiche e d’arma tra cui i carabinieri in congedo con il comandante Giuseppe Losito e l’Anpi con il presidente Lanfranco Minnozzi. Molto significativo il momento in cui Martina Ferretti e Nada Dhoum, studentesse dell’Ipia Frau hanno ricordato il centenario del Milite Ignoto che esattamente 100 anni fa, il 4 novembre 1921, fu tumulato nel sacello dell’Altare della Patria.
Il Feretro fu trasferito a Roma su ferrovia, con un convoglio speciale a velocità ridotta sulla linea Aquileia-Venezia-Bologna-Firenze-Roma, ricevendo gli onori delle folle presso ciascuna stazione e lungo gran parte del tracciato.
Pur essendo un giorno lavorativo, la cerimonia del 4 Novembre è stata partecipata e ha offerto, ancora una volta, molti spunti di riflessione sull’importanza della conoscenza della storia, sul ripudio alla guerra, sui più alti valori fondanti la nostra Costituzione come la democrazia, la libertà e la pace.
Al termine della manifestazione la vicesindaco Silvia Luconi e il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Capitano Giulia Maggi hanno apposto una corona di alloro sotto la lapide posta nel colonnato del Palazzo comunale, attualmente interdetta al pubblico a seguito del sisma, che ricorda il IV Novembre e che riporta i passi più importanti del generale Diaz per annunciare la fine del conflitto. Inoltre, nel corso della mattinata, sono state deposte corone di alloro al Famedio dei Caduti del Cimitero comunale e in via 4 Novembre.
Caldarola ha voluto ringraziare, durante la Messa della domenica celebrata dal parroco Don Vincenzo, tutti coloro che hanno reso meno sofferente e vuota la vita dei suoi concittadini in questi 5 anni post sisma. Infatti come tutti ricorderanno era il 26 ottobre del 2016 quando è iniziata una lunga scia di violentissime scosse sismiche che hanno cambiato per sempre le vite degli abitanti del centro Italia, e tra questi anche di Caldarola.
Tra il 26 e il 30 ottobre, in modo particolare, le 3 scosse più forti hanno gravemente lesionato circa l’80% delle case di Caldarola, il Castello Pallotta, il Monastero con la Torre del Cassero, la sede del Comune e la bellissima stanza del Paradiso, il Teatro e tutte le 24 chiese presenti nel territorio comunale e frazioni. In pochi secondi centinaia di anni di storia, e migliaia di storie personali, colpiti duramente e in alcuni casi irrimediabilmente.
Con questa funzione religiosa il Sindaco Luca Maria Giuseppetti ha voluto però celebrare ciò di che di buono ne è scaturito, ciò la solidarietà umana. Le centinaia di persone che si sono mobilitate da tutta Italia, in modo particolare dall’Emilia Romagna, per far fronte a tutte le necessità dei caldarolesi, soprattutto i più fragili: bambini e anziani.
Durante la Messa sono stati ringraziati i volontari che da subito si sono mobilitati per far fronte alle esigenze di un popolo sfollato, impaurito, infreddolito e disorientato, prima su tutti la Colonna Mobile della Protezione Civile dell’Emilia Romagna, un ringraziamento è andato anche ai volontari di protezione civile locali che hanno immediatamente risposto alle richieste d’aiuto, così come l’Esercito, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, le Polizie Locali, i Carabinieri in pensione, la Croce Rossa e altri corpi di volontariato.
Tanti, tantissimi gli aiuti arrivati anche dai privati, che hanno permesso ai cittadini di Caldarola di riprendersi dalle difficoltà più velocemente grazie alle donazioni che hanno restituito una scuola, un nuovo Municipio, nuove strutture per le attività sociali sia per i giovani che per gli anziani. Inoltre sono stati rinnovati, con nuovi giochi, i parchi e alcuni impianti sportivi. Diversi i centri ricreativi per gli anziani e numerosi fondi e le attrezzature per accelerare la ripresa sociale. "Con molti di loro è nato un rapporto di stima e profonda amicizia che prosegue ancora oggi" ha evidenziato il primo cittadino caldarolese.
"Questo senso di solidarietà, la volontà di mettersi a disposizione del prossimo con abnegazione, alcune volte trascurando la propria vita e i propri affetti, sempre però con il sorriso e la voglia di trasmettere gioia in un momento difficile di smarrimento, ha fornito un importante insegnamento a tutti i caldarolesi, con l’augurio che a farne tesoro siano proprio le nuove generazioni, spinte magari a fare altrettanto e abbracciare sempre di più la strada del volontariato animati da spirito di servizio" ha concluso Giuseppetti.
Nel corso di un incontro pubblico, in presenza e in streaming, l’Amministrazione Comunale di Caldarola e l’Università politecnica delle Marche hanno presentato i PUA, Piani Urbanistici Attuativi di ricostruzione che, di pari passo con il Programma straordinario di ricostruzione si pongono l’obiettivo di ridisegnare gli edifici privati e pubblici di Caldarola danneggiati dal sisma rispettando l’identità e la celebre architettura classica del paese, nota come “architettura sistina”.
Il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti ha ripercorso la serie di incontri che hanno anticipato questa presentazione del Piano come "un percorso necessario per cercare di ottimizzare al meglio le risorse per favorire una ricostruzione il più organica possibile".
"I tempi sono dettati dalla legislazione nazionale e dalla disponibilità economica - ha aggiunto il primo cittadino -. L'obiettivo è non fermarsi, con progetti chiari, ben delineati e senza sorprese".
Il Piano adottato sarà votato in consiglio comunale a fine novembre, fino a quella data il Comune e i tecnici dell’Università Politecnica sono comunque aperti a richieste, suggerimenti ed integrazioni.
Anche il Vice sindaco e Assessore alla ricostruzione Giorgio Di Tomassi ha confermato che gli incontri con i tecnici incaricati sono proseguiti, seppur in videoconferenza, anche durante la pandemia, al fine di raggiungere scelte condivise con tutti i cittadini. Gli obiettivi della ricostruzione sono: sicurezza, uniformità e fruibilità senza stravolgere l’aspetto originario del paese cinquecentesco.
Prima di passare alla presentazione delle tabelle tecniche, il vice sindaco Di Tomassi ha fatto anche il punto delle opere pubbliche in corso d’opera.
I lavori post sisma che hanno interessato il Teatro sono stati completati, mancano ora alcuni interventi complementari, tra i quali l’ammodernamento degli impianti, che saranno di ultima generazione, e l’ampliamento dei camerini, opere per le quali si è avuta pochi giorni fa la conferma della copertura finanziaria, dall’Assessore Regionale Castelli e dal Presidente Acquaroli.
Per il Palazzo Comunale la gara di progettazione è conclusa, mancano alcune verifiche dall’Anac, mentre l’Università La Sapienza di Roma sta eseguendo un rilievo storico e una mappatura totale dell'edificio, che permetteranno di ricostruire la cronologia e tipologia dei lavori eseguiti fin dal 1800 sull’edificio.
Rilievi che saranno preziosi anche ai fini della progettazione. Nell’ambito del PNRR, infine, è confermato il finanziamento di 36 milioni di euro per il primo stralcio della Pedemontana, che partirà proprio da Caldarola.
Il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune Andrea Spinaci ha anticipato ai cittadini presenti che il piano prevede l'acquisizione a patrimonio pubblico di alcune aree ed immobili privati e che, quindi, l’Amministrazione invita gli interessati a contattarli nei prossimi giorni per ogni approfondimento e/o proposta del caso.
E’ seguita la presentazione dei PUA da parte dell’Architetto Marinelli dell’Università Politecnica delle Marche. L’Architetto ha sottolineato che questa modalità di confronto, fortemente voluta dall’Amministrazione caldarolese, non era imposta dalla legge, ma ha permesso di avere un quadro di interventi condiviso e quindi maggiormente performante alle necessità dei singoli, grazie al coinvolgimento sin da subito di tecnici e cittadini.
"Nonostante l'evoluzione normativa abbia creato spesso incertezze, con ordinanze che lasciano spazi interpretativi, si è riusciti a delineare un Programma Straordinario di ricostruzione e un Piano Attuativo che lavorano in parallelo, per raggiungere gli obiettivi pubblici e privati, sia per il centro cittadino di Caldarola che per le frazioni" ha chiosato il sindaco Luca Maria Giuseppetti.
Torna ad infuocarsi la polemica legata all'utilizzo del telelaser in superstrada (SS 77 della Val di Chienti), nel tratto compreso tra i comuni di Caldarola e Belforte del Chienti. La nostra redazione, nella giornata di oggi, è stata tempestata dalle segnalazioni di automobilisti inferociti nel constatare come la misurazione della velocità da parte della Polizia locale non conosca sosta nemmeno con i lavori in corso.
Lavori che già presuppongono un limite di velocità fissato a 40 chilometri orari e un doppio senso di marcia in unica carreggiata poco prima dell'uscita di Belforte del Chienti, in direzione monti. L'accusa, proveniente dai più, è che il telelaser sia stato piazzato non dove serva veramente, ma in quei punti dove è più "facile" pizzicare chi calca troppo sull'acceleratore, superando i limiti di velocità.
"Si tratta soltanto di un modo per fare cassa - ci dice uno dei cittadini che ha contattato la nostra redazione -. A ciò si aggiunga il pericolo che una situazione del genere comporta, con il rischio che una brusca frenata possa facilmente generare un incidente stradale, visto l'incolonnamento di auto presente nei due sensi di marcia".
Peraltro, proprio in superstrada, nella mattinata di ieri si è verificato un incidente, all'altezza dello svincolo di Montecosaro, per via di un'inchiodata improvvisa dovuta alla presenza di un autovelox mobile (leggi qui).
Il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e la Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali Elena Leonardi hanno fatto visita nella giornata di ieri al comune di Caldarola, per un incontro fortemente voluto dal Sindaco Luca Maria Giuseppetti e dai componenti della Giunta e della maggioranza.
Si è espressa reciproca soddisfazione per l’annunciato finanziamento di 36 milioni di euro per il primo tratto della Pedemontana, che prenderà il via proprio da Caldarola, progetto nel quale il Presidente ha dichiarato di credere fermamente, ritenendola un’opera di fondamentale importanza per lo sviluppo per tutta la Regione.
Il confronto è proseguito affrontando il tema delle SAE, per la quale si è in attesa di un annunciato regolamento Regionale, che detterà i criteri sul loro utilizzo a distanza di 5 anni dal sisma. In questo lasso di tempo, infatti, le esigenze abitative degli occupanti sono in parte mutuate, per effetto della diminuzione o dell’aumento degli originari nuclei familiari assegnatari e anche per effetto delle prime ristrutturazioni private completate, iniziano a liberarsi alcuni alloggi.
Si è evidenziato che sono pervenute dai cittadini anche diverse richieste di locazione delle SAE, motivi per i quali è ancor più necessaria l’emanazione di una regolamentazione dettagliata che permetta di individuare la cornice entro la quale i Comuni potranno operare per stabilire le future assegnazioni. Il Presidente Acquaroli, compresa la necessità, si è impegnato personalmente ad inquadrare ogni aspetto del problema, insieme agli uffici preposti, per varare il predetto regolamento, anche insieme all'Assessore alla ricostruzione Guido Castelli.
Assessore Castelli chiamato in causa anche sul tema del Teatro: i lavori di ripristino post sisma della copertura del tetto sono terminati e per ultimare tutte le opere complementari, prima tra le quali la sostituzione e l’ammodernamento degli impianti, sarà disposto entro metà novembre un ulteriore finanziamento regionale, che permetterà il definitivo ripristino ottimale della suggestiva arena caldarolese, secondo quanto era stato già preannunciato dall’Assessore stesso nelle sue precedenti visite in Paese
Altro argomento trattato è stato quello della Torre del Cassero, lesionata dal sisma, di proprietà dell’ordine delle canonichesse regolari lateranensi, al quale appartengono anche le monache di stanza a Caldarola. L'Amministrazione Comunale ha illustrato la possibilità di stipulare con loro una convenzione, nella quale l’Ente si farebbe soggetto attuatore con il fine di rendere visitabile e utilizzabile questo spazio incantevole anche per eventi di alto livello, a fronte del reperimento dei fondi necessari alla sua ricostruzione ed al completamento degli interni, così da riqualificare compiutamente tutta l’area del borgo sul quale insiste il Castello Pallotta.
Il presidente Acquaroli, rimasto affascinato dalla bellezza della struttura e dalle innumerevoli potenzialità che la proposta permetterebbe di offrire, ha dato la propria disponibilità ad approfondire col suo staff tecnico il tema, in modo da cercare la soluzione migliore per reperire le risorse economiche necessarie, di importo non trascurabile.
Dopo l’approfondito tavolo di discussione, ha fatto seguito una visita della città, che ha portato il presidente Acquaroli anche all'interno del Palazzo comunale e nella spettacolare Stanza del Paradiso, per poi visionare il teatro ed il borgo del Castello, così da constatare personalmente i danni causati dal sisma ma anche la bellezza unica e suggestiva di questi luoghi.
A questa importante e gradita visita faranno seguito altri incontri, per approfondire le questioni ancora da risolvere ed individuare insieme le possibili soluzioni per un rilancio completo della cittadina.
Il Comune di Caldarola con il supporto dell’Area Urbanistica dell’Università Politecnica delle Marche e degli Studi Tecnici incaricati, ha completato la fase progettuale e predisposto i Piani Urbanistici Attuativi (PUA) per la loro adozione in Consiglio Comunale. Gli strumenti urbanistici Attuativi costituiscono il quadro normativo di riferimento per gli interventi edilizi di ricostruzione pubblici e privati nelle aree perimetrate ai sensi dell’ord. 25/2017.
I perimetri oggetto di Pianificazione interessano le aree del Capoluogo particolarmente lesionate dal sisma, ed identificati come: ambito “del Corso” (via Roma), ambito “dei vicoli” (via Caldoro e Piazza del Teatro); ambito “delle Conce” (interessato dal completamento della nuova viabilità a servizio del Centro Storico e del territorio). La redazione dei PUA ha interessato inoltre specifici nuclei storici-rurali particolarmente lesionati dal sisma e per i quali si è reso necessario elaborare uno strumento di coordinamento progettuale per le azioni pubbliche e private di ricostruzione: complesso del Castello di Croce, Castiglione, Valcimarra (Colle e Valle).
I PUA, nel rispetto dei caratteri storico-identitari e dei valori del territorio, indirizzano l’azione di ricostruzione pubblica e privata in termini dimensionali e qualitativi, con l’obiettivo di migliorare la qualità urbana in termini funzionali, di accessibilità, di sicurezza e di immagine urbana, conservandone i valori e migliorandone la funzionalità complessiva in termini di dotazione e utilizzo a servizio della comunità.
Al fine di assicurare la più ampia partecipazione pubblica ai sensi dell’ord. 36 e di coordinare le attività di ricostruzione, l’attività di predisposizione dei PUA è stata affiancata dalla redazione della proposta preliminare di PSR ai sensi dell’ord. 107/2020, adottata nel novembre 2020, e da tavoli di lavoro con i tecnici incaricati per gli interventi di ricostruzione privati.
L’attività ha consentito a tecnici e cittadini di segnalare le specifiche criticità ostative all’attuazione del singolo intervento e di orientare le scelte dei Piani per favorire la rapidità e speditezza della cantierizzazione degli interventi di ricostruzione (ultime segnalazioni pervenute: fine settembre).
E’ prevista una presentazione pubblica dei PUA in data 30 ottobre alle ore 11.30, a Caldarola, presso la Sala Tonelli.
All’approvazione dei PUA dovrà seguire il completamento dei progetti privati di ricostruzione e l’avvio della cantierizzazione degli interventi; con l’auspicio di aver iniziato a superare la crisi sanitaria, sull’avvio dei cantieri dovrà essere necessariamente posta l’attenzione prioritaria di tutta la comunità, dei tecnici e delle imprese, per ridare quanto prima funzionalità al Centro Storico e ai nuclei identitari del nostro territorio e tornare ad abitare in qualità e sicurezza i luoghi a tutti noi più cari.
Buone notizie per tutti gli appassionati lettori di Caldarola. Un gruppo di donne, capitanato dall’Assessore alla Cultura Teresa Minnucci, nato spontaneamente con l’unico scopo di creare un servizio e renderlo fruibile a tutti i cittadini, si è reso disponibile a tenere aperta la biblioteca caldarolese presente presso la sede della scuola “De Magistris”, proprio per permettere a tutti di coltivare la passione per la lettura e non sprecare il notevole patrimonio librario che negli anni l’Amministrazione Comunale è riuscita ad acquistare.
Proprio recentemente infatti il Comune ha acquisito nuovi volumi divisi per categorie e fasce d’età. Per i più piccoli inoltre prosegue l’adesione all’iniziativa nazionale “Nati per leggere”. Oltre a nuovi libri per bambini da 0 a 6 anni l’Amministrazione Comunale ha, su indicazione della dirigente scolastica Fabiola Scagnetti, acquistato anche libri in lingua inglese.
Le volontarie dal prossimo mese di novembre si impegneranno a tenere aperta la biblioteca 2 ore al giorno per 4 pomeriggi, alternandosi 2 alla volta. Il gruppo è aperto non solo all’adesione di nuovi volontari ma anche a proposte ed iniziative per gestire al meglio la biblioteca.
Si è concluso il progetto internazionale “global grant” avviato due anni fa a favore dell'Istituto comprensivo “Simone De Magistris” di Caldarola sostenuto dal Rotary di Adda Lodigiano in provincia di Lodi, Abbiategrasso di Milano, Macerata e Tolentino, dai club stranieri di Istanbul Yenikoy della Turchia, Chaumont della Francia, Donauworth della Germania, dal contributo della Fondazione Rotary e del Distretto 2050.
Nell'aprile 2019 sono state consegnate delle nuove attrezzature scolastiche e di servizio per l'auditorium e laboratorio di arti visive che hanno consentito la funzionalità effettiva del nuovo plesso scolastico ricostruito dopo il sisma. I club hanno sostenuto un costo di circa 46mila euro.
I primi di luglio del 2020, inoltre, è stato consegnato il “Premio Rotary”, riconoscimento assegnato ai migliori lavori multimediali svolti dalle classi della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto comprensivo “De Magistris”. Oltre agli attestati, sono stati donati 1800 euro spendibili in materiali educativi, formativi o multimediali o per realizzare un progetto di interesse comunitario.
E sabato mattina, proprio nell'auditorium e laboratorio di arti visive, c'è stata la cerimonia di consegna del secondo “Premio Rotary”, pari sempre a 1800 euro alla terza classe di Caldarola e di Belforte del Chienti. Consegnati anche gli attestati ai ragazzi.
Erano presenti il sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti, di Belforte del Chienti Alessio Vita, Carlo Locatelli responsabile per il club Adda Lodigiano del progetto, Veronica Biffi presidente Rotary Adda Lodigiano, Ovidio Ciarpella presidente Rotary Tolentino, Patrizia Scaramazza president incoming Rotary Macerata, Luca Faifer past president Rotary Abbiategrasso, l'assistente al governatore del Distretto 2090 Stefano Quarchioni, la dirigente scolastica Fabiola Scagnetti alla quale è stato consegnato il Paul Harris Fellow, il più ambito riconoscimento per un rotariano.
Per l'occasione dai club lombardi è giunta una delegazione di 15 rotariani.
Alla fine della cerimonia è stata distribuita una pubblicazione a fumetti, in italiano e in inglese, realizzata dai ragazzi, sotto la guida della docente Mariella Feliziani, sulle regole anti covid-19 da rispettare e da diffondere all'insegna del motto “Ognuno protegge tutti”.
Il piccolo volume verrà distribuito a tutti gli alunni. Tale lavoro fa parte delle attività del laboratorio di arti visive grazie alla donazione “global grant” dei club Rotary. Della conclusione del progetto a favore dell'Istituto comprensivo “De Magistris” si è parlato anche venerdì sera al ristorante “Le case” di Macerata alla presenza, oltre ai partecipanti della cerimonia a scuola, dell'assessore al comune di Caldarola Giorgio Di Tomassi, del consigliere comunale Giovanni Ciarlantini, del presidente del Rotary Macerata Mirella Staffolani.
I carabinieri della Compagnia di Tolentino in chiesa per fornire consigli e informazioni ai cittadini, in particolare gli anziani.
L'iniziativa, concordata con il prefetto Flavio Ferdani, mira a prevenire le truffe in danno dei più deboli, attraverso l'informazione e la conoscenza delle modalità di azione dei malviventi.
I carabinieri, con la collaborazione dei parroci e delle diocesi, al termine della messa domenicale, si sono recati sull'altare illustrano delle semplici precauzioni che - ogni giorno - possono essere adottate per difendersi dalle azioni criminose. I militari hanno, inoltre, illustrato le più comuni tecniche utilizzate dai truffatori che si spacciano per avvocati, appartenenti alle forze dell'ordine, impiegati dei servizi di fornitura acqua, gas e energia elettrica oltre che, addirittura, per sanitari, approfittando della pandemia in atto.
È stato spiegato che è sempre necessario porre attenzione e manifestare l'intenzione di controllare, chiamare il 112 e soprattutto non consentire a nessun estraneo di entrare in casa senza aver pima fatto tutte lel verifiche del caso.
Così i comandanti delle stazioni Carabinieri di Caldarola, San Ginesio e Penna San Giovanni si sono recati nelle rispettive parrocchie dove don Vincenzo, don Japin e don Francesco hanno ceduto loro la parola al termine della celebrazione, per mettere in guardia i cittadini e distribuire del materiale divulgativo che spiega le forme più comuni di truffa e invita i cittadini a chiamare sempre i carabinieri.
Analoghe iniziative saranno svolte nelle prossime settimane in numerose parrocchie del territorio per aiutare i nostri “nonni” a non cadere nella trappola di malintenzionati.
Una serie di concerti all'insegna della musica e della solidarietà in tutto il territorio marchigiano, ad organizzarli gratuitamente in diversi Comuni, in modo particolare in quelli colpiti dal terremoto, è l'Orchestra di Fiati “Insieme per gli altri” di Macerata diretta dal M° Andrea Mennichelli.
L’ultima “piazza” in ordine di tempo è stata quella di Caldarola che venerdì sera, 8 ottobre, ha ospitato la formazione musicale presso la sala Tonelli, ingresso gratuito con offerta devoluta in favore della Croce Rossa sede di Tolentino.
Nel corso della piacevole serata l'orchestra di fiati, che già si era esibita lo scorso anno sempre a Caldarola, ha eseguito musiche Jazz, Rock e Pop fino a brani di autori contemporanei e colonne sonore di film.
Particolarmente grato il sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti che, nel salutare i musicisti e il direttore Mennichelli, ha sottolineato l'importanza della solidarietà sempre presente a Caldarola. Infatti nonostante siano passati 5 anni dal terremoto continua ad essere sempre presente e attiva la sensibilità di cittadini e associazioni.
L'Amministrazione Comunale ha indicato proprio la Croce Rossa come beneficiaria dell’incasso del concerto di venerdì sera, perché "in tutti questi anni sono stati sempre vicini alla popolazione durante le concitate fasi post terremoto, ma non solo, si sono resi disponibili e altamente competenti anche nel periodo del lockdown dovuto alla pandemia. Un gruppo di volontari dal grande cuore ed estrema sensibilità".
Condanna per spaccio ad un anno e nove mesi di reclusione per il 29 enne cittadino albanese che nella giornata di mercoledì 4 ottobre era stato tratto in arresto dagli uomini della squadra mobile di Caldarola.
In seguito all'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, il cittadino albanese Veliu Endri è stato sentito durante l'interrogatorio di garanzia presso il Tribunale di Macerata e, a seguito della scelta del “patteggiamento”, è stato condannato alla pena della reclusione di un anno e nove mesi, oltre alla multa di euro mille.
Nei confronti dell’imputato, insieme alla condanna, il Giudice per le Indagini Preliminari - Dott. Domenico Potetti, ha disposto l'ulteriore confisca della somma di 13.670,00 €.
I Carabinieri della Stazione di Caldarola, nel quadro di specifici servizi attuati sul territorio per il contrasto al traffico di stupefacenti, hanno tratto, in arresto un cittadino di origine albanese che vive da molti anni nel paese. Si tratta di E.V., 29 enne, operaio e coniugato in loco.
L’indagine trae origine proprio dagli assidui controlli eseguiti sul territorio che, agli inizi del mese di marzo scorso, ha permesso di individuare il soggetto quale punto di riferimento per potersi accaparrare sostanze stupefacenti da parte di svariati giovani del luogo, prevalentemente tra Caldarola e Tolentino. Il giovane, da specifico controllo, è stato trovato in possesso di sostanze per il “taglio” di stupefacenti, bilancini, materiale per il confezionamento e denaro.
Le successive investigazioni, con servizi di osservazione e riscontri condotti, ha concesso così di raccogliere sufficienti elementi attraverso i quali i carabinieri sono riusciti a dimostrare che, nei soli sei mesi antecedenti, il giovane aveva posto in essere un numero elevatissimo di cessioni di stupefacente, nella fattispecie cocaina, nei confronti di ameno una quindicina di ragazzi del luogo.
L’ampio quadro probatorio raccolto ha permesso così di rapportare dettagliatamente i fatti alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata tanto da emettere una specifica ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’indagato, applicando nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari. Provvedimento che i militari hanno eseguire soltanto nel tardo pomeriggio del 3 novembre, atteso che l’interessato, nel frattempo, si era recato all’estero.
仨 sempre grazie all’azione di controllo del territorio, però, che il suo rientro a Caldarola non è passato inosservato ai militari che si sono messi subito sulle sue tracce sino a quando, appunto, nel pomeriggio di ieri veniva rintracciato e gli veniva applicata la misura restrittiva degli arresti domiciliari.
In effetti, le ricerche per il suo rintraccio, non sono state facili visti i frequenti spostamenti in territorio estero, tanto da non poter escludere, a tal riguardo, che il suo trasferimento all’estero sia stato dettato proprio dal tentativo di eludere la sua individuazione.
Con tale ed ulteriore operazione, gli inquirenti ritengono di aver messo fine ad un ennesimo canale di smercio di sostanze stupefacenti che si stava consolidando sul territorio.
Lo scorso giovedì 30 settembre è stato approvato il pacchetto sisma centro Italia collegato al PNRR, in forza del quale sono stati stanziati un miliardo e 780 milioni di euro per ricostruire e rivitalizzare le aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016-17.
Alle Marche sono stati destinati oltre 100 milioni di euro, per realizzare collegamenti trasversali alla SS77 della Val di Chienti (superstrada ndr).
Di queste risorse, 6 milioni saranno impiegati per la progettazione e 30 milioni per la realizzazione del primo stralcio esecutivo del collegamento Caldarola-Sarnano, che costituirà il tratto iniziale della Pedemontana delle Marche, destinata a creare una agevole via di transito da Caldarola fino ad Ascoli e Teramo.
"L’Amministrazione comunale ha sempre creduto nel rilancio di questo progetto, fermo dal lontano 1991, ed ha fortemente voluto quest’opera, di vitale importanza per tutti il territori colpiti dal sisma" sottolinea il sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti "Il percorso che ha portato al raggiungimento di questo straordinario risultato ha visto il supporto dei Comuni limitrofi: Cessapalombo, San Ginesio, Sarnano, Amandola, Comunanza, Camporotondo di Fiastrone, Serrapetrona e Belforte del Chienti, a riprova della forte unità d’intenti e della sinergia in atto tra tutti gli attori del palcoscenico del territorio montano, accomunati dalla ferma intenzione di rilanciare la rete dei centri medio- piccoli, fino a renderli protagonisti di un prossimo sviluppo socio- economico che possa favore anche il ripopolamento di queste splendide zone e renderle ancora più attrattive".
"La Regione Marche e l’Assessore Castelli, allo stesso modo, nel corso degli incontri tenutisi presso il Comune di Caldarola, avevano subito mostrato di comprendere la bontà dell’iniziativa e la sua enorme valenza per tutta l’area dei Sibillini" aggiunge il primo cittadino.
"Trova così finalmente approdo il disegno per la realizzazione della bretella viaria di collegamento a Caldarola, che - conclude Giuseppetti - favorirà non soltanto la ricostruzione del paese ma, in prospettiva, un rilancio della circolazione commerciale e di persone, restituendo alla cittadina il ruolo baricentrico che merita, per la sua storia e per il suo unico patrimonio culturale e artistico".
Ha fatto tappa a Caldarola il coloratissimo e bizzarro Taxi, Milano 25, di Zia Caterina, al secolo Caterina Ballandi. Una simpatica signora bionda, esagerata, estrosa, stravagante e rumorosa ma con alle spalle una grande storia d’amore, una storia nata da una sofferenza trasformata nel tempo in spirito di donazione e altruismo.
Nella tappa caldarolese Zia Caterina ha presentato il suo libro, scritto da Alessandra Cotoloni, dove racconta dall’inizio come è nata l’avventura del suo colorato taxi, lasciato in eredità dal compagno Stefano, il grande amore della sua vita scomparso prematuramente, ma che aveva espresso il desiderio di non lasciar morire con sé la grande passione per il suo Taxi “Milano25”.
La serata di lunedì 27 settembre è stata dedicata agli adulti, mentre martedì mattina Zia Caterina ha incontrato i bambini della scuola De Magistris.
Con le sue parole, ma soprattutto con i gesti, zia Caterina vuole trasmettere a tutte le persone la forza che l’amore incondizionato verso il prossimo dona anche a noi stessi. Con il suo taxi, quando non è in servizio per le vie di Firenze, accompagna i bambini negli ospedali, spesso aiutandoli ad affrontare con un sorriso e con tutta l’energia dell’Universo terapie difficili da sopportare o interventi lunghi e dolorosi. Il fine ultimo è quello di lasciare, in un momento di grande sofferenza, un ricordo allegro e colorato.
Purtroppo molti sono stati anche i bambini che non ce l’hanno fatta, per ognuno di loro ha creato un personaggio a fumetti e li conserva tutti su libricini che dona ai bambini e su colorati stickers con cui ha addobbato il suo taxi.
Anche i bambini della scuola primaria le hanno voluto regalare un momento emozionante, in poco tempo sono riusciti ad imparare due canzoni, per zia Caterina molto importanti perché dedicate a bambini che non ci sono più, cantate al suo arrivo all’interno dell’aula magna.
“Leggere il libro fa riflettere sulle vere sfide che la vita ti mette di fronte” ha dichiarato il Sindaco Luca Maria Giuseppetti “zia Caterina spiega come è riuscita a convertire il dolore per un lutto in azioni a disposizione del prossimo. Sono rimasto colpito dal capitolo in cui lei spiega ai suoi Supereroi, i bambini che accompagna in ospedale, la differenza che una vocale e una consonante possono fare sul significato di una frase. Quando qualcuno muore non si deve dire andato in cielo, ma nato in cielo, perché si nasce una seconda volta su una stella. Sarebbe un libro da rileggere almeno una volta l'anno per capire che ci lamentiamo per cose futili in confronto alle vere difficoltà che la vita mette di fronte ad alcuni di noi”
A fare da anello di congiunzione tra Zia Caterina e l’Amministrazione Comunale di Caldarola è stata l’imprenditrice emiliana Giorgia Rossi, titolare insieme alla famiglia della ditta FOl.Vez più volte sostenitrice di iniziative benefiche in favore dei caldarolesi dopo il terremoto. “Seguo il Taxi Milano 25 ormai da diversi anni ed ho voluto che zia Caterina, conosciuta in tutta Italia e all’estero, arrivasse anche nei centri più piccoli, periferici, per far conoscere la sua missione fatta di amore verso il prossimo”
“La mia è una rivoluzione gentile” ha affermato Zia Caterina “l’obiettivo simbolico del taxi è trovare una via per raggiungere la strada migliore, e a volte essere diversi è la chiave per fare la differenza, ma in fin dei conti ognuno ha il diritto di essere come vuole anzi, più si è diversi e più si è unici. Con le famiglie di questi bambini, che hanno conosciuto direttamente cosa è la sofferenza, piantiamo ogni giorno i semi di nuova speranza, sicuri che germoglieranno in mezzo a noi e doneranno amore a tutti, perché la morte non è la fine ma la trasformazione di quello che eravamo in amore ovunque, invisibile solo a chi non lo vuole vedere.”