Caldarola

Terremoto, solo in provincia di Macerata per il Cas si pagano sei milioni al mese

Terremoto, solo in provincia di Macerata per il Cas si pagano sei milioni al mese

La Regione Marche ha messo a disposizione nel proprio sito i dati relativi ai contributi di autonoma sistemazione erogati fino al mese di gennaio/febbraio 2017 sotto la rubrica “Contributi autonoma sistemazione - Nuclei familiari soggetti a ordinanza di sgombero di prima unità abitativa dichiarata inagibile a seguito degli eventi sismici Agosto Ottobre 2016 (O.C.D.P.C. 388/2016) - pagati al Comune fino all'ultimo rendiconto”. Questa la situazione che emerge da un’analisi delle informazioni relative ai comuni della provincia di Macerata maggiormente colpiti dal terremoto: Camerino vanta il numero più alto di persone “sfollate”, ben 4059 e 2336 nuclei familiari nel mese di gennaio 2017 che si sono ridotte a 3908 individui e 2258 nuclei a febbraio e per un importo complessivo che da euro 1.355.516,09 è sceso a euro 1.338.675,01. Il secondo comune con più persone fuori dalle proprie abitazioni ed in autonoma sistemazione è Tolentino: 3248 persone a gennaio e 3206 a febbraio per una cifra che si aggira intorno a un milione di euro. Quindi non c’è stata alcuna diminuzione significativa.   Nel comune di San Severino non è ancora stato rendicontato il mese di febbraio e a gennaio le persone fuori casa erano 2454 ed il contributo erogato è stato di euro 757.174,19 mentre Caldarola a gennaio ha ricevuto 192.316,13 euro per  640 individui.  A Macerata invece a febbraio il comune ha ricevuto 118.864,29 euro, cifra pressoché analoga a quella conferita nel mese di gennaio, per i 185 sfollati presenti . A Pieve Torina, San Ginesio, Visso e Muccia ancora non è stato liquidato il contributo di febbraio e a gennaio risultavano, rispettivamente, 791, 488, 442 e 413 persone senza casa. Infine il piccolo comune di Ussita conta ben 95 persone che usufruiscono del Cas per un contributo nel mese di febbraio di circa 30 mila euro.  Complessivamente, quindi, la cifra che ogni mese viene erogata per i contributi di autonoma sistemazione in provincia di Macerata, si aggira sui sei milioni di euro. Fatti due conti, e moltiplicata questa cifra per i mesi già trascorsi e per quelli che trascorreranno prima che gli sfollati possano far rientro nelle proprie abitazioni, ci si rende conto dell'enormità della mole di denaro necessaria a gestire il post sisma. E i ritardi, alla luce di questo, sono ancora più inammissibili, visto che ogni giorno lasciato trascorrere senza fare qualcosa per riportare la gente a casa, significa un fiume di soldi pubblici da spendere.  (In calce la tabella con i Cas erogati da ogni singolo Comune)  

07/03/2017 19:11
La solidarietà è di scena a Caldarola

La solidarietà è di scena a Caldarola

Se le istituzioni danno l'idea di essere poco presenti nei confronti dei comuni terremotati altrettanto non si può dire a Caldarola, se non altro sul fronte delle Associazioni più o meno pubbliche. Infatti anche in questi giorni tante sono state le testimonianze di vicinanza e sensibilità nei confronti della popolazione caldarolese. Ieri mattina, sabato 4 marzo, alcune rappresentanti della Fondazione"Marisa Bellisario" hanno fatto visita a Caldarola per donare banchi e sedie studiati con una tecnologia e un design di ultima generazione proprio per permettere ai bambini di fare lavori di gruppo supportati dalle più moderne tecnologie, questi tavoli componibili possono formare una sorta di margherita, e quindi una forma circolare, proprio per permettere loro di lavorare in gruppo con al centro computer o tablet. Erano presenti alla consegna la Presidente della fondazione Lella Golfo ed alcune rappresentanti nazionali. La promessa, dopo aver visitato il centro storico e fatto pranzo insieme, è di tornare nuovamente a Caldarola con altri progetti. Sentiti ringraziamenti sono arrivati dal Primo Cittadino Luca Maria Giuseppetti e dalla Dirigente Scolastica Fabiola Scagnetti. Nel pomeriggio invece c'è stata la presentazione di un bellissimo programma, sempre in favore dei bambini delle scuole di Caldarola, promosso da una mamma, Paola Magrini, in collaborazione con la consigliera Roberta Rovelli. Verrà realizzato in breve un progetto dal titolo "La terra tiene",un percorso espressivo di arteterapia. Finanziato dall'imprenditore Sandro Parcaroli, Amministratore Unico della Med Store, in collaborazione con l'Associazione di Fermo Spazio Insieme e gli educatori di Artemide di Assisi, il progetto è rivolto per il momento e 30 bambini, ma sarà ripreso probabilmente anche a settembre per tutti gli altri frequentatori della scuola "de Magistris" per esplorare la creatività di ogni studente attraverso dei laboratori di pittura, disegno, di gesti, di movimenti e di racconti attraverso la fantasia e l'immaginazione. I laboratori inizieranno sabato 11 marzo e proseguiranno per 12 lezioni. Il sindaco Luca Maria Giuseppetti ha ringraziato calorosamente tutti i collaboratori dell'imprenditore Parcaroli per questa felice iniziativa che attraverso l'arteterapia permetterà ai bambini di riacquisire una dimensione di naturalità dopo lo sconvolgimento causato dal terremoto.   Nella giornata di oggi invece, domenica 5 marzo, è partita un'altra iniziativa che ha visto ancora una volta coinvolti i bambini delle scuole, questa volta della prima e seconda media.Hanno raggiunto Caldarola il sindaco del Comune di Pedrengo (BG)Gabriele Gabbiadini, insieme al dirigente scolastico Luigi Airoldi per dar vita ad un progetto di gemellaggio del titolo "Diamoci una mano"in collaborazione con l'Oratorio del comune bergamasco, l'Associazione degli Alpini e il comitato dei genitori. I bambini della 1A e della 2° e B della scuola media saranno per tutta la settimana ospiti delle famiglie dei coetanei che hanno aderito all'iniziativa, trascorrendole giornate di scuola in classe insieme a loro. Una settimana di gemellaggio culturale che sicuramente farà tornare i bambini arricchiti di nuove esperienze. 

05/03/2017 20:34
Terremoto, in una settimana salvate 600 opere d'arte

Terremoto, in una settimana salvate 600 opere d'arte

Ci sono anche il piviale, due stole e la pianeta del cardinale Pallotta, che nel XVII secolo fece di Caldarola, la sua città natale, un paese-gioiello disseminato di tante opere d'arte, fra i 600 beni fra dipinti, statue lignee e documenti d'archivio messi in salvo nell'arco dell'ultima settimana dai comuni terremotati delle Marche: Caldarola appunto, Camerino, San Ginesio, Acquasanta Terme, Ussita. L'Unità di crisi dei beni culturali ha operato insieme a carabinieri, vigili del fuoco, Protezione civile e funzionari delle Diocesi di Camerino, Ascoli Piceno e Fermo. Fra i recuperi più importanti, 29 fra dipinti e statue di 'Scene religiose e santi', databili fra il XVI e il XVII secolo, prelevati delle chiese delle frazioni di Mergnano e Agnano di Camerino, dalla chiesa camerte della Madonna delle Carceri, e da Santa Maria in Vepretis a San Ginesio (Macerata). Un crocifisso cinquecentesco in legno policromo è stato portato via dalla Chiesa del Santissimo Crocifisso a Quintodecimo di Acquasanta. (Ansa)

05/03/2017 15:11
Caldarola, inaugurata l'area container: ospiterà 20 persone

Caldarola, inaugurata l'area container: ospiterà 20 persone

Oggi a Caldarola, nel maceratese, è stata inaugurata dal sindaco, Luca Giuseppetti, l'area container destinata a ospitare temporaneamente circa 20 persone. Lo comunica la Protezione civile. Sono dieci i comuni tra le province di Macerata e Perugia che hanno chiesto questa soluzione temporanea. Nelle Marche i comuni che hanno fatto richiesta dell'installazione di aree alloggiative in container, per un fabbisogno complessivo di quasi mille posti, sono otto. L'area di Caldarola si aggiunge a quelle già completate e consegnate nei comuni di Petriolo, Pieve Torina, Amandola, Tolentino, Camerino e Visso per una disponibilità alloggiativa di oltre 850 posti letto, utilizzati, attualmente, per ospitare circa 480 persone. Sempre nelle Marche sono in corso le operazioni di predisposizione dell'area di San Ginesio che potrà ospitare più di 40 persone (ANSA).

22/02/2017 15:40
I fan di Vasco si uniscono per aiutare Caldarola. E ad aprile maxi concerto con le cover del Blasco

I fan di Vasco si uniscono per aiutare Caldarola. E ad aprile maxi concerto con le cover del Blasco

Provano a costruire "Un mondo migliore". Arrivano da tutta Italia, si sono conosciuti su Facebook ed hanno deciso di aiutare le popolazioni terremotate. Unico comun denominatore la passione per la musica di Vasco Rossi. Otto persone, provenienti da Modena, Avellino, Bari, Roma, Foligno si sono incontrate a Caldarola per portare solidarietà, aiuti economici e materiali al paese dell'entroterra maceratese tra i più colpiti dal sisma del 30 ottobre. Insieme hanno creato un gruppo su Facebook: Quelli Che Si Muovono Per L'Italia Che Si Muove, e in circa due settimane hanno raccolto tra amici, conoscenti o semplicemente persone di buon cuore, 1.000 euro in contanti e numerose derrate alimentari consegnate domenica mattina nelle mani del sindaco Luca Maria Giuseppetti e del consigliere Roberta Rovelli. Hanno scelto Caldarola attraverso i racconti di una volontaria modenense della Protezione Civile che ha svolto servizio proprio nel paese dell'entroterra maceratese, Valentina Golinelli. A far parte dell'eterogeneo gruppo, nato senza alcun scopo di lucro sono : Giuseppe Anzalone, Deborah Tropia, Nicoletta Bruni, Sergio Vistocco, Annamaria Cionci, Italo Roberto, Patrizia Morganti e Valentina del Ieso. Hanno deciso di attivare una carta di credito Post-Pay Evolution col nr: 5333 1710 3355 3799 subordinata al Codice Fiscale: VST SRG 63A10 A509Z, con IBAN: IT 20O0 7601 0513 8284 3692 84371 intestata a Sergio Vistocco. Causale: "FAN DI VASCO PER CALDAROLA".   Ma la solidarietà non si esaurisce con la donazione di domenica, il gruppo vorrebbe organizzare un concerto per il mese di Aprile magari coinvolgendo band locali o cover band di Vasco Rossi, con il nobile fine di continuare a raccogliere fondi in favore di Caldarola.  

12/02/2017 22:40
L'ex sindaco di Caldarola al vetriolo: "Servono decisioni condivise. E vorrei una controperizia sull'inagibilità del Comune"

L'ex sindaco di Caldarola al vetriolo: "Servono decisioni condivise. E vorrei una controperizia sull'inagibilità del Comune"

Un post al vetriolo e l'ex sindaco di Caldarola Fabio Lambertucci apre un fronte di ampia discussione sul futuro di Caldarola, uno dei paesi dell'entroterra maceratese maggiormente colpiti dal terremoto. "Cosa si potrebbe fare per far ricominciare a vivere Caldarola?" questo è l'interrogativo che pone e si pone Lambertucci ampliando il discorso anche ai suoi concittadini. "Questo è cosa si chiedono i suoi abitanti. Quali saranno i tempi? Far ritornare le famiglie facendogli trovare i servizi essenziali e riaprire le attività commerciali chiuse da mesi! Mettiamo in sicurezza le case inagibili per via delle quali molte famiglie che hanno la casa agibile non possono far rientro nelle loro abitazioni. Acceleriamo sulle case che hanno bisogno di pochi lavori. Per le attività commerciali dal momento che il palazzo comunale è inagibile (su tale argomento ci sarebbe da parlare una settimana e chiederei una contro perizia per verificare), non portiamole in periferia! Sarebbe la fine del paese. Bocciata l'idea di mettere delle casette lungo il viale, perché non provare a creare un accordo con i proprietari dell'ex molino, un idea di un cittadino caldarolese e non mia che appoggio in pieno. Questo significa che chiunque potrebbe dare un suggerimento utile al paese. Potrebbe ospitare la cartolibreria ad un passo dalla scuola che verrà ricostruita per settembre, il negozio di alimentari comodo per la spesa di mamme che portano e riprendono i figli da scuola, frutta e verdura, un bar e tanto altro: sono circa 300 metri quadrati. Sarebbe vicino al nostro centro storico! Risanerebbe l'edificio anche da un punto di vista ambientale eliminando il tetto in amianto! Ridarebbe vita al paese. Attenzione: se le decisioni non si condividono, chi decide se ne assume direttamente le responsabilità! Solo insieme si può far rinascere la nostra Caldarola".

12/02/2017 21:43
Lutto nella sanità maceratese: muore ad appena 52 anni l'infermiere Giuseppe Pinzi

Lutto nella sanità maceratese: muore ad appena 52 anni l'infermiere Giuseppe Pinzi

Profondo cordoglio nel mondo sanitario maceratese per la prematura scomparsa, ad appena 52 anni dell'infermiere Giuseppe Pinzi. Originario di Caldarola, Pinzi si è spento all'ospedale di Macerata dove si trovava ricoverato da qualche giorno. Conosciutissimo per aver esercitato per anni la professione a Tolentino, successivamente ha lavorato a Macerata. Era andato in prepensionamento per problemi di salute.

07/02/2017 14:43
Maurizia Cacciatori a Belforte: grande successo per il pomeriggio di volley e solidarietà

Maurizia Cacciatori a Belforte: grande successo per il pomeriggio di volley e solidarietà

Grande successo di pubblico ieri per il torneo di minivolley #schiacciamolapaura, dedicato ai bambini e allo sport, organizzato da Erika Carassai in collaborazione con A.d.U.s. Caldarola Volley. La campionessa della pallavolo Maurizia Cacciatori ha portato nella palestra comunale di Belforte Del Chienti il sorriso e la sua grande energia: “Sono felice di passare il pomeriggio qui e giocare con i bambini. Vorrei trasmettere loro forza e coraggio: voglio veramente schiacciare con loro la paura del terremoto, per cominciare a ricostruire il futuro con fiducia e positività.” Maurizia Cacciatori ha giocato a volley con i bambini, firmato autografi e risposto alle domande dei piccoli sportivi che le hanno strappato una promessa: presto tornerà a Belforte Del Chienti per una nuova iniziativa. Impegnati nelle gare circa 100 bambini dai 5 ai 10 anni delle Società Volley di Caldarola, Camerino, Castelraimondo, Matelica, San Severino Marche, Esanatoglia, Pieve Torina e Tolentino. Il pomeriggio è stato aperto dal Sindaco di Belforte del Chienti Roberto Paoloni, che ha dato il benvenuto ai bambini, alle famiglie e a Maurizia Cacciatori, per poi passare la parola al Presidente della A.d.U.s. Caldarola Volley Simone Cataldi. Presenti anche Tiziana Ferretti, Responsabile Scuola e Promozione della FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo), e la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo S. De Magistris di Caldarola, Fabiola Scagnetti. Tutti hanno espresso la centralità dei bambini, dello sport e della scuola nel percorso di ricostruzione del territorio e della comunità, dopo i traumi causati dal terremoto; come pure l’importanza di manifestazioni all’insegna dell’amicizia e della solidarietà, come quella di ieri. Durante la manifestazione la A.d.U.s. Caldarola Volley ha venduto le t-shirt #schiacciamolapaura, il cui ricavato sarà devoluto all’Istituto Comprensivo “S. De Magistris” di Caldarola, per l’acquisto di materiale utile alle attività didattiche, sportive e ricreative che si svolgeranno nelle scuole dei Comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo, Serrapetrona, Cessapalombo, duramente colpiti dal sisma.

06/02/2017 09:24
Croce di Caldarola, colonia felina di diciotto gatti sterminata con il veleno

Croce di Caldarola, colonia felina di diciotto gatti sterminata con il veleno

Una strage in piena regola. Un gesto tanto vile quanto malvagio, messo a segno da qualcuno che non ha trovato di meglio da fare che sterminare una nutrita famigliola di gatti rimasti "orfani" dopo il terremoto. A raccontare quanto accaduto è Valentino Lampa, referente per Pievefavera dell'O.I.P.A - Organizzazione Internazionale Protezione Animali. "Un simpatico gruppetto di miagolosi fagotti di pelo animavano in questi ultimi mesi la zona rossa del Castello di Croce nel Comune di Caldarola, altrimenti deserta. Dopo la grande scossa sismica di fine ottobre, la colonia felina di Croce composta da 18 esemplari tra adulti e cuccioli, si è trovata improvvisamente anch'essa terremotata e senza quella che era una vera e propria "mamma umana" che, sfollata, non poteva più provvedere alle necessità dei diciotto gatti. Trovai un giorno" racconta Lampa "un messaggio della responsabile per la provincia di Macerata dell'O.I.P.A - Organizzazione Internazionale Protezione Animali di verificare la presenza e le condizioni di una colonia felina vicino a quella di cui io sono il referente a Pievefavera, appunto quella di Croce. Da quel giorno, oramai sono trascorsi oltre tre mesi, tutti i giorni salvo eccezioni mi reco ad accudire i mici. In questo tempo, loro hanno imparato a conoscermi ed io a conoscere loro. Al mio arrivo, presso il loro territorio c'e' chi richiede a gran voce e senza preamboli del cibo, chi prima vuole una bella dose di carezze chi un po' più in disparte e timoroso prima osserva un po' e poi si lascia andare. Naturalmente le gatte fanno le gatte e vengono a strofinarsi, tutti fanno le fusa, un bel concerto, che è il loro modo per ringraziare. In questi mesi ne hanno passate tante: il terremoto, la fame, il gran freddo, la tanta neve. Tante avversità che con l'aiuto di volontari, comprese le varie squadre della Polizia Municipale dell'Emilia Romagna che settimanalmente si sono avvicendate, sono state superate. Fiduciosi della mano amica dell'uomo in questi ultimi giorni da questa stessa mano sono stati traditi. Una mano, non più amica, ha vigliaccamente somministrato loro del veleno. Sì, del veleno che ha colpito i più fiduciosi i piccoli, i mezzi gatti come mi piace chiamarli. Tutti i giovani esemplari sono dispersi, sicuramente morti ad eccezione di uno morente insieme ad un adulto. Un gesto vile, difficilmente giustificabile che, da quanto abbiamo saputo, non è neanche il primo. Tutte le autorità competenti sono state allertate per rintracciare l'autore di questo gesto e sicuramente tutti vigileranno affinchè l'episodio non si ripeta". Alla fine, della colonia restano appena cinque esemplari, due sono moribondi, gli altri morti. E con loro la parvenza di umanità di chi ha compiuto questo gesto atroce.

05/02/2017 21:11
Errani ha deciso: ecco l'elenco delle scuole da ricostruire in provincia di Macerata

Errani ha deciso: ecco l'elenco delle scuole da ricostruire in provincia di Macerata

E' stata pubblicata l'ordinanza n.14 del Commissario per la Ricostruzione Vasco Errani che disciplina la "Approvazione del programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018". Nell'ordinanza vengono elencate le scuole da ricostruire e molte di queste ricadono nel territorio della provincia di Macerata.  Nell'elenco delle scuole da ricostruire ci sono: a San Ginesio le scuole di via Roma, l'istituto magistrale "Gentili" e l'Ipsia "Frau"; a Macerata il comprensivo "Mestica" e le medie "Alighieri"; le elementari "Santini" di Loro Piceno; l'istituto "De Magistris" di Caldarola; l'Itis "Divini" di San Severino; il comprensivo "Betti" di Camerino; la scuola primaria "Giacomo Leopardi" di Sarnano.  L'ordinanza prevede la "costruzione di nuovi edifici scolastici definitivi, in sostituzione delle scuole che non possono essere oggetto di adeguamento sismico secondo la disciplina delle Norme Tecniche per le Costruzione per gli edifici strategici di classe d’uso IV, in ragione dell’esistenza di vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i., ovvero dell’eccessiva onerosità degli interventi a tal fine necessari, da realizzarsi, per l’inizio dell’anno scolastico 2017-2018, con tecnologia a secco (strutture lignee, acciaio, cassero a perdere, calcestruzzo prefabbricato) nel rispetto della vigente disciplina di settore in materia di edilizia scolastica, con particolare riferimento alla disciplina delle Norme Tecniche per le Costruzioni per gli edifici strategici di classe d’uso IV, alla normativa in materia di risparmio energetico e di sicurezza antincendio; b) riparazione, con adeguamento sismico, degli edifici scolastici che hanno avuto un esito di agibilità “E” che consenta il riutilizzo delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018; c) affitto, montaggio e smontaggio di moduli scolastici provvisori per quelle scuole che verranno riparate, con adeguamento sismico, entro il settembre 2018". "Forse a tutti noi non è ancora chiara l'eccezionalità di questa emergenza con centinaia di Comuni da raggiungere in un contesto mai riscontrato prima. A fronte di tutto ciò, non abbiamo mai mollato il tema della ricostruzione. Abbiamo elaborato un piano per 21 nuovi complessi scolastici" ha detto Errani. Il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli ga firmato anche una circolare che proroga i termini per le domande di pensionamento per i docenti delle aree del terremoto al 13 febbraio.  Intanto, tutti i comitati Scuole Sicure del centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) sorti spontaneamente dopo i terremoti che hanno devastato questi territori dal 24 agosto 2016 ad oggi, raccordandosi, hanno dato vita oggi a una pagina su Facebook, il "Comitato Scuole Sicure Centro Italia". L'obiettivo comune è ottenere la sicurezza di tutte le scuole e ''quello che, per legge, doveva essere fatto già dal 2003, ossia la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici e il loro eventuale adeguamento sismico o eventuale ricostruzione''. C'è apprensione dopo l'allarme lanciato dalla Commissione Grandi Rischi sulla possibilità che ci sia un nuovo sisma di magnitudo fra 6 e 7, e l'invito a monitorare dighe e scuole in quest'area del centro Italia, e il Comitato chiede che vengano installati subito in tutta l'area Moduli ad uso scolastico provvisorio, i Musp.

24/01/2017 11:30
Caldarola: senza corrente elettrica da due giorni

Caldarola: senza corrente elettrica da due giorni

Tre frazioni del comune di Caldarola sono senza corrente elettrica dal 17 gennaio: ''l'allerta meteo è arrivata una settimana fa, non è il terremoto, che non puoi prevedere, eppure a Caldarola siamo rimasti senza luce e riscaldamento per 48 ore, e il black-out interessa ancora stamani parte del capoluogo e le tre frazioni''. Luca Maria Giuseppetti è il sindaco di Caldarola, uno dei comuni del terremoto sul versante maceratese. Anche a Caldarola ''c'è un metro e mezzo di neve - spiega il sindaco - ma ieri siamo riusciti a raggiungere tutte le frazioni. Ma non sono i sindaci a poter portare la luce, o ripristinare le linee telefoniche, non abbiamo la bacchetta magica''. (Fonte: Ansa)

19/01/2017 12:03
Consumi anomali di acqua potabile a Tolentino, Belforte e Caldarola: urgente controllare i contatori

Consumi anomali di acqua potabile a Tolentino, Belforte e Caldarola: urgente controllare i contatori

ASSM SpA segnala che nelle giornate di domenica 8 e lunedì 9 gennaio ha constatato un notevole aumento dei consumi di acqua potabile nella rete di distribuzione nei comuni di Tolentino, Caldarola e Belforte del Chienti. I consumi anomali sono probabilmente da attribuire all’ondata di freddo che ha provocato la rottura dei contatori e delle tubazioni di acqua potabile non protette dal gelo; al fine di evitare uno spreco di acqua si invitano i cittadini a controllare il vano contatore della fornitura di acqua potabile segnalando prontamente eventuali guasti al numero 0733-956030 in modo da permettere un immediato intervento da parte dei tecnici ASSM SpA che provvederanno a mettere in sicurezza l’impianto evitando la dispersione di acqua potabile.  

09/01/2017 19:51
Entro l’estate 1.599 volontari da impiegare nelle aree terremotate: pubblicato il bando

Entro l’estate 1.599 volontari da impiegare nelle aree terremotate: pubblicato il bando

Anche il volontariato nell’ambito del Servizio Civile Nazionale riguarderà le zone colpite dal terremoto 2016. Il Bando “Avviso agli Enti: Presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale per 1599 volontari da impiegare nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria” pubblicato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale prevede l’impiego di 1.599 volontari nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. I progetti dovranno essere trasmessi dagli enti esclusivamente alle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria entro le ore 14,00 del 10 marzo 2017. Il bando si riferisce alla presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale finalizzati alla ripresa della vita civile delle comunità colpite dagli eventi sismici ed a favorire il ritorno delle popolazioni alla normalità.  I destinatari del bando sono: gli enti iscritti all’Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome, aventi sedi di attuazione progetto nei comuni colpiti dal sisma 2016, di cui all’Allegato 1 del Bando e nei Comuni costieri che ospitano temporaneamente i terremotati.   I volontari saranno così ripartiti: Abruzzo 207 volontari; Lazio 453 volontari; Marche 617 volontari; Umbria 322 volontari.   Le Regioni interessate, una volta sentite le strutture del Commissario straordinario per le zone terremotate, coordinano i progetti per ciascun settore/ambito di intervento individuati dal bando, promuovendo la cooprogettazione degli stessi tra i diversi enti presenti sul territorio. Ciò può avvenire anche attraverso appositi incontri con i Sindaci dei comuni colpiti e con i responsabili degli enti, in modo da redigere uno, al massimo due progetti per ogni settore/ambito di intervento individuato. Per ogni raggruppamento di enti, che darà luogo alla cooprogettazione, dovrà essere individuato un ente capofila avente una capacità organizzativa sufficiente a supportare la complessità degli interventi proposti. La cooprogettazione è possibile tra enti appartenenti allo stesso Albo, ovvero tra enti iscritti all’Albo nazionale e ad uno degli Albi regionale e delle Province autonome.   I progetti dovranno realizzarsi esclusivamente in una singola Regione e nei seguenti settori/aree di intervento: a) Assistenza, con particolare riguardo alle fasce deboli b) Protezione Civile c) Patrimonio Artistico e Culturale d) Educazione e Promozione culturale, con particolare riferimento al supporto alle Amministrazioni Locali impegnate nei processi di ricostruzione e di ritorno alla normalità.   I progetti devono essere redatti secondo il modello di cui all’allegato 1 del Prontuario (parag. 3.3 e 4.6 del “Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale da realizzare in Italia e all’estero, nonché i criteri per la selezione e la valutazione degli stessi” approvato con D.M. 5 maggio 2016) , concernente i progetti da realizzarsi in Italia, essere firmati digitalmente dal legale rappresentante dell’ente capofila o dal responsabile del servizio civile nazionale del predetto ente indicati in sede di accreditamento e devono essere presentati esclusivamente in modalità online. Ogni progetto deve indicare un capofila, essere redatto per uno solo dei settori/aree intervento innanzi indicati e per una singola Regione.   Tutti i progetti presentati saranno esaminati dalle Regioni competenti e sottoposti ad una valutazione di idoneità riguardante la conformità degli stessi alle finalità stabilite dall’art. 1 della Legge 6 marzo 2001, n. 64, nonché alle modalità di redazione degli stessi previste dal Prontuario. I progetti risultati idonei sono pubblicati in appositi bandi regionali per la selezione dei volontari. Questo il link a cui trovare il bando: http://www.serviziocivile.gov.it/menusx/bandi/progetti-scn/2016_bandoprogsisma/

07/01/2017 19:13
Il sindaco di Monte Cavallo regala a Papa Francesco il calendario di Picchio News - VIDEO

Il sindaco di Monte Cavallo regala a Papa Francesco il calendario di Picchio News - VIDEO

E' stata una giornata particolare, sicuramente emozionante. Sono arrivati in tanti e da tutte le zone del centro Italia, colpite dalle forti scosse di terremoto di agosto e ottobre. Papa Francesco ha ricevuto tutti nell’aula Paolo VI, in Vaticano. "Una parola che è stata usata come un ritornello è ricostruire. Ricostruire i cuori ancor prima delle case": così Bergoglio durante l’udienza con le popolazioni giunte da Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. E poi ha aggiunto: "Il vostro è un dolore grande". L'udienza straordinaria di Papa Francesco è stata anche l'occasione per consegnargli una copia del calendario 2017 realizzato da Picchio News con le immagini dei luoghi del sisma. E' stato il sindaco di Monte Cavallo, Pietro Cecoli, a regalare al Pontefice il calendario di Picchio News, mostrato al Papa anche dal rettore di Unicam, Flavio Corradini. 

06/01/2017 16:01
I Sindaci del terremoto in udienza straordinaria dal Papa - VIDEO - FOTO

I Sindaci del terremoto in udienza straordinaria dal Papa - VIDEO - FOTO

"Ricostruire, ricominciare, ricominciare da capo, ma anche ricominciare senza perdere la capacità di sognare, sognare, avere il coraggio di sognare una volta di più". Lo ha detto il Papa a migliaia di terremotati del centro Italia - dalle diocesi di Rieti, Spoleto-Norcia, Macerata e Ascoli Piceno, accompagnati dai loro vescovi - ricevuti in aula Paolo VI, dopo aver ascoltato le testimonianze di due di loro.    Bergoglio si è quindi detto orgoglioso dei suoi parroci "che non hanno lasciato la terra, è buono avere pastori che se vedono il lupo non corrono". Ricordando di aver già ringraziato sia autorità che vigili del fuoco che volontari, il Pontefice ha, infine, rivolto un grazie anche a "tutti quelli che si sono immischiati in questo dolore vostro perché quando uno fa la lista sempre si vede chi non ha detto, no, a tutti". (Ansa) Nota del Comune di Castelraimondo Il sindaco di Castelraimondo, Renzo Marinelli, accompagnato dall’assessore Elisabetta Torregiani e da una delegazione di cittadini ha partecipato oggi all’udienza speciale per i terremotati di Papa Francesco, che si è svolta questa mattina in Vaticano. Il sindaco ha portato in dono al Pontefice una copia del libro che narra la storia dei 700 anni dalla fondazione di Castelraimondo, consegnato nelle sue mani al momento del saluto. Con grande sorpresa, il Santo Padre ha subito ricordato di aver conosciuto, quando si trovava in Argentina, un padre cappuccino originario proprio di Castelraimondo. Si tratta di Padre Giuseppe Gaggiotti, uomo di chiesa nonché storico della cittadina, autore del primo libro su Castelraimondo la cui prima edizione fu scritta a metà degli anni Settanta. “Una forte emozione – ha affermato il sindaco Marinelli – e una inaspettata sorpresa la lucidità con cui il Santo Padre ha immediatamente ricordato il nostro concittadino, conosciuto quando entrambi si trovavano in Argentina, un incontro che secondo alcune memorie deve essere avvenuto verso la fine degli anni Ottanta”. 

05/01/2017 14:37
L'odissea delle utenze per i terremotati: disagi e scarsa chiarezza nelle spese per allacci e chiusure

L'odissea delle utenze per i terremotati: disagi e scarsa chiarezza nelle spese per allacci e chiusure

Non bastano le enormi problematiche e le ingenti spese dovute a traslochi improvvisati per chi ha dovuto lasciare la propria abitazione a causa del terremoto. Per chi si è trovato una autonoma sistemazione (e chi ha l'inagibilità da novembre ancora deve vedere arrivare un centesimo del contributo previsto), c'è anche il (costoso) rebus delle utenze. Un mare magnum dove la chiarezza appare una chimera e dove le uniche certezze sembrano gli oneri a carico di chi, non certo per scelta, ha dovuto cambiare casa.Partiamo da un dato di fatto oggettivo. Nelle ordinanze di inagibilità viene chiaramente indicato di procedere "alla chiusura della erogazione delle forniture di acqua e gas". Difficile interpretare l'ordinanza in maniera diversa da quella di provvedere presso i distributori a staccare le utenze. Sarebbe stato sufficiente, invece, chiudere in autonomia i rubinetti? Forse. Di certo, chi ha provveduto presso i singoli gestori a staccare le utenze, nel momento in cui potrà fare rientro nella sua abitazione dovrà pagare nuovamente l'allaccio, per un importo stimato intorno ai 200 euro. La domanda è lecita: era obbligatorio staccare le utenze? Se sì, è normale che poi l'utente debba pagare nuovamente l'allaccio?Non basta. A chi ha staccato l'utenza del gas è arrivata anche un'altra beffa: 30 euro di spese per la chiusura del contatore. Oltre a tutto questo, chi è riuscito a trovare una nuova sistemazione, di certo non poteva pensare di andare ad abitare in una casa senza corrente elettrica. Così, ben prima che sui conti correnti dei terremotati venga accreditato un solo centesimo di contributo autonoma sistemazione, nelle nuove cassette della posta sono arrivate le bollette. Sì. Bollette con una 50ina di euro da pagare per l'allaccio della corrente elettrica (anche se questa è una semplice ipotesi, visto che la voce viene indicata sotto un generico "altri importi"). Curioso anche come venga indicato come periodo di fatturazione il mese di ottobre, quando in realtà i terremotati sono andati ad abitare nei nuovi domicili solo a novembre. Insomma, non bastano le traversie e i disagi per chi ha la casa inagibile. Ci sono anche tutte queste altre peripezie burocratiche da attraversare, con l'unica certezza che a rimetterci è sempre e comunque il cittadino.  

03/01/2017 12:54
Furbi, furbetti e furbastri: a caccia del biglietto del treno gratis anche chi non ha casa inagibile

Furbi, furbetti e furbastri: a caccia del biglietto del treno gratis anche chi non ha casa inagibile

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di vibrante protesta inviataci da una nostra lettrice, Letizia AnticoIn seguito alla possibilità offerta da Trenitalia agli “sfollati” (così si legge sul sito) di ottenere biglietti gratuiti, e avendo io casa inagibile (rientrando quindi, ahimè, nella categoria “sfollati”), mi sono recata alla Stazione di Macerata per usufruire di questa possibilità e prendermi il biglietto per andare a Milano, dove studio e dove devo tornare per dare gli esami.Si parlava già da giorni di file interminabili alla biglietteria, di lamentele da parte delle persone che dovevano attendere anche sette ore per un biglietto, del fatto che ci fosse un solo operatore attivo, ecc… lamentele più che lecite, certo, se quelle persone avessero avuto una reale necessità di ottenere i biglietti!Infatti, fattami coraggio, una volta arrivata in biglietteria ho iniziato a fare qualche domanda; cosa scopro?Delle trenta persone in coda, solo io e un’altra ragazza avevamo l’abitazione inagibile; il resto stava approfittando della situazione per… prenotarsi le vacanze!! Alla faccia dell’ “emergenza sismica”!Ciò è stato loro possibile, perché Trenitalia ha dichiarato che il biglietto si poteva ottenere “mediante la sola esibizione di un valido documento in cui si attesti la residenza” in uno dei Comuni colpiti, facendo così cadere il requisito di “sfollato”.Il biglietto sarebbe stato da concedere soltanto a chi presentava il documento che attestasse l’inagibilità della propria struttura abitativa, rilasciato dalla Protezione Civile dopo i vari controlli; invece è bastata una semplice carta d’identità. E così, il maceratese medio, fregandosene di chi non ha più una casa e di chi aveva più bisogno di quei biglietti, si è messo in fila alle biglietterie, intasandole.Ora, la maggior parte delle famiglie sfollate ha cose ben più importanti a cui pensare che sprecare sette ore della propria vita in coda a una biglietteria ferroviaria, quindi molti, come me e mio fratello, hanno dovuto rinunciare. Benché sfollati, dopo tutte le noie burocratiche, economiche e “psicologiche” che uno deve subirsi in queste situazioni, nemmeno la soddisfazione di viaggiare almeno una volta gratuitamente per raggiungere la propria sede universitaria o di lavoro, o semplicemente dei familiari; insomma, dopo il danno... la beffa.Trenitalia ha certamente sbagliato; forse si è sbagliato anche a non dare nessun comunicato alle biglietterie ferroviarie affinché si creasse un “ordine di priorità”, permettendo a chi aveva il foglio di inagibilità di saltare la coda. Meno d’accordo con le lamentale sulla “biglietteria unica”, sufficiente per completare le pratiche delle sole famiglie sfollate (di numero certamente più contenuto) quelle per le quali il biglietto gratuito doveva essere elargito e sulle spalle delle quali gli altri hanno vergognosamente mangiato.Infatti se fosse stato dato SOLO agli sfollati, non ci sarebbero state tante persone (ognuna delle quali faceva il biglietto per tutta la famiglia!) e in dieci minuti io avrei ottenuto il mio biglietto.Ho scritto a voi perché nei giorni scorsi si è parlato tanto di disorganizzazione, ma nessuno ha messo l’accento sull’ignominia di certa gente che si è fatta le vacanze sulle spalle dell’ “emergenza sismica”, senza alcun pudore. Perché se il servizio offerto è stato deprecabile, l’umanità delle persone avrebbe potuto far qualcosa per sanare l’errore, invece ne ha approfittato. Altro che solidarietà! “La Marca è la più ignorante ed incolta provincia dell’Italia, qui tutto è insensataggine e stupidità” scriveva Leopardi. E mi viene da pensare che le cose non siano cambiate poi molto da quel “secol superbo e sciocco”.E’ andata così, il biglietto me lo sono pagata, come sempre, dignitosamente. Invece la vostra, di dignità, è rimasta nell’atrio della Stazione di Macerata, in fila alla biglietteria.Letizia Antico

31/12/2016 13:34
Sciapichetti: "Basta allarmismi, i soldi per il CAS ci sono"

Sciapichetti: "Basta allarmismi, i soldi per il CAS ci sono"

Continuano le polemiche intorno al contributo di autonoma sistemazione, destinato a tutte quelle persone che, rimaste senza casa a causa dei tragici eventi sismici, si sono trovati costretti a trovare una nuova sistemazione. Per fare chiarezza abbiamo chiesto delucidazioni sull'argomento all'assessore regionale Angelo Sciapichetti, anche a seguito delle recenti esternazioni di alcuni primi cittadini che lamentavano l'assenza della Regione e la mancanza di liquidità."Ci tengo a chiarire - dice Sciapichetti - che da agosto al 20 dicembre la Regione Marche ha liquidato 15.770.332,77 di euro ripartiti tra contributo di autonoma sistemazione (circa 4 milioni) strutture alberghiere e ricettive (oltre 3 milioni), interventi in emergenza, pagamenti agli enti locali per lavori di somma urgenza, pagamenti a ditte private e anticipazioni agli enti locali (circa 7 milioni). Questi soldi sono stati già liquidati a chi ne ha fatto richiesta nella maniera opportuna. Va chiarito infatti che la pubblica amministrazione non può pagare a prescindere e i Comuni che fanno richiesta per quel che riguarda il CAS devono prima rendicontare: se si sono verificati dei ritardi è solo perché la Regione per liquidare deve verificare che tutto sia in regola da parte dell'ente richiedente"."In Regione - continua Sciapichetti - c'è un ufficio preposto che si è occupato finora di ricevere le richieste e, laddove fosse tutto in regola, liquidare i pagamenti. Ci sono delle regole che impediscono alla pubblica amministrazione di pagare quando le pratiche non sono complete o inesatte. Voglio però rassicurare sul fatto che i soldi ci sono e che è nostro preciso impegno continuare a liquidare secondo le necessità". A seguire una tabella con i pagamenti effettuati dalla Regione Marche alla data del 20 dicembre 2016.Euro 15.770.332,77 così ripartiti: - Pagamento Contributo Autonoma Sistemazione (rendicontato dai Comuni da agosto fino al 19 dicembre 2016): EURO 3.900.967,35 -pagamento alberghi,agriturismi,campeggi ecc: EURO 3.125.984,16 - Pagamento agli Enti Locali per lavori di somma urgenza: Euro 978.852,22 - pagamento interventi in emergenza Euro 503.072,03 - pagamento lavori somma urgenza ditte private: Euro 287.388 - Anticipazioni 30% agli Enti Locali per lavori di somma urgenzaEURO 6.907.069.00 TOTALE PAGAMENTI EFFETTUATI FINO AL 20 DICEMRE 2016 EURO 15.770.332,77POPOLAZIONE ASSISTITA - palestre,scuole,palazzetti dello sport, centri sociali,tensostrutture MC 1.160 - FM 168 - AP 212 - AN 0 = Totale 1.540 . autonoma sistemazione CAS MC 11.663 - FM 1.324 -AP 2.676 - AN 533 = Totale 16.196 - alberghi,campeggi,agriturismi ecc MC 5.037 - FM 124 - AP 752 - AN 205 = Totale 4.388 TOTALE POPOLAZIONE ASSISTITA NELLA REGIONE n. 29.304 

28/12/2016 16:43
Sisma, Realacci: "Ricostruire presto e bene"

Sisma, Realacci: "Ricostruire presto e bene"

"Nei territori di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo colpiti dal terremoto batte forte il cuore dell'Italia e il futuro di queste zone è il futuro dell'Italia. Occorre superare prima possibile la fase dell'emergenza e ricostruire presto e bene, nella legalità e nella trasparenza. Prioritario anche l'obiettivo di sostenere le attività economiche per ripartire con maggiore forza".Lo scrive Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, sul suo profilo facebook. "Siamo pronti come Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici a continuare fare la nostra parte anche nel 2017, valutando le esigenze che si presenteranno. Ritengo molto importate concentrarsi sin d'ora non solo sulla ricostruzione ma anche sulla ripresa del tessuto produttivo. Credo che una delle priorità debba essere un massiccio investimento sulla banda larga. La ripartenza dell'economia nelle zone colpite dal sisma è un elemento fondamentale per il futuro delle comunità" (ANSA).

28/12/2016 13:04
Fino a Natale svolte quasi 45mila verifiche FAST sugli edifici privati

Fino a Natale svolte quasi 45mila verifiche FAST sugli edifici privati

Sono 44.598 le verifiche effettuate su edifici privati dalle squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura FAST (Fabbricati per l'Agibilità Sintetica post-Terremoto), attivata dopo il terremoto in centro Italia. In base ai dati aggiornati al 23 dicembre - rendo noto il Dipartimento di Protezione civile - i controlli sono stati 20.699 nelle Marche, 14.182 in Umbria, 8.273 in Abruzzo e 1.444 nel Lazio.Gli edifici risultati agibili sono complessivamente 20.030, mentre sono 13.290 gli esiti di "non utilizzabilità" per temporanea, parziale o totale inagibilità, oltre a un 1.252 edifici che, pur non essendo danneggiati, risultano "non utilizzabili" per solo rischio esterno. A questi si aggiungono 10.026 edifici per i quali le squadre non hanno avuto la possibilità di accedere agli immobili e, pertanto, sono necessari ulteriori sopralluoghi. (Ansa)

25/12/2016 23:29
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