Belforte del Chienti

Decreto terremoto, ecco cosa cambia nei procedimenti civili, amministrativi e penali

Decreto terremoto, ecco cosa cambia nei procedimenti civili, amministrativi e penali

In sede di conversione è stata confermata la tanto discussa sospensione dei processi civili e amministrativi pendenti alla data del terremoto, sino al 31 maggio 2017 per il sisma del 24 agosto e sino al 31 luglio 2017 per le scosse del 26 e del 30 ottobre.  Fanno eccezione le cause di competenza del tribunale per i minorenni e quelle relative ad alimenti; i procedimenti cautelari e quelli per l'adozione di provvedimenti in materia di amministrazione di sostegno, di interdizione, di inabilitazione; i procedimenti per l'adozione di ordini di protezione contro gli abusi familiari; quelli di cui all'articolo 283 del codice di procedura civile e tutte le cause per le quali la trattazione ritardata può produrre un grave pregiudizio. Sono inoltre rinviate a dopo il 31 maggio o il 31 luglio 2017 le udienze civili, amministrative e di competenza di altre giurisdizioni speciali, salva espressa rinuncia dei soggetti interessati. Sospensione dei termini La sospensione, per la medesima durata, interessa anche i termini processuali, perentori, legali e convenzionali, sostanziali e processuali, che comportano prescrizioni e decadenze da diritti, azioni ed eccezioni.Restano sospesi, poi, i termini per gli adempimenti contrattuali, quelli relativi ai processi esecutivi e alle procedure concorsuali, quelli di notificazione dei processi verbali, di esecuzione del pagamento in misura ridotta, di svolgimento di attività difensiva , quelli per la presentazione di ricorsi amministrativi e giurisdizionali, quelli di scadenza dei vaglia cambiari, delle cambiali e di ogni altro titolo di credito o atto avente forza esecutiva. Procedimenti penali Per quanto riguarda, invece, i procedimenti penali, sono sospesi (a seconda dei casi sino al 31 maggio o sino al 31 luglio 2017) i processi penali pendenti in qualsiasi stato e grado, i termini stabiliti per le indagini preliminari e per proporre querela e, salvo rinuncia, quelli previsti a pena di inammissibilità o decadenza per lo svolgimento di attività difensiva e per la proposizione di reclami o impugnazioni. La sospensione riguarda, contestualmente e sino a che sono sospesi o rinviati il processo o i termini, anche il corso della prescrizione.  Continuano a fare il loro normale corso le udienze di convalida dell'arresto o del fermo, i giudizi direttissimi, le convalide dei sequestri e i processi con imputati in stato di custodia cautelare, mentre i processi a carico di minorenni restano esclusi dalla sospensione dei processi penali pendenti e da quella dei termini stabiliti per le indagini preliminari e per proporre querela. Fonte: (www.StudioCataldi.it)

15/12/2016 15:49
Emergenza sisma, il decreto è diventato legge

Emergenza sisma, il decreto è diventato legge

La Camera approva in via definitiva e all'unanimità quelli che erano  decreti emanati dal Governo per l'emergenza sisma. Il provvedimento è ora, diventato legge."Approviamo oggi un provvedimento importante e molto atteso - dichiara la rappresentante del Partito Democratico, Irene Manzi- che in  120 giorni dal primo sisma del 24 agosto e in meno di 60 dalle terribili scosse del 26 e 30 ottobre delinea una quadro chiaro di interventi e risorse per procedere non solo alla gestione dell'emergenza ma all'avvio della fase più importante della ricostruzione. Penso sia giusto dare atto al governo Renzi di essere intervenuto con rapidità stanziando, tanto nel decreto oggi approvato quanto nella legge di bilancio, risorse significative per avviare i progetti di ricostruzione e delineando un quadro di interventi complessivo ed ampio ". Il provvedimento contiene numerose disposizioni che riguardano la ricostruzione privata e quella pubblica, gli interventi a sostegno delle scuole e per il recupero dei beni culturali, le misure a sostegno delle imprese, del commercio, del mondo agricolo ed artigianale per consentire una rapida ripresa delle attività. "I due decreti oggi approvati  costituiscono un punto di partenza fondamentale per poter avviare la ricostruzione- prosegue la Manzi- Un punto di partenza che deve spingere tutte le istituzioni, nazionali, regionali e locali, a continuare a lavorare insieme  con il Commissario straordinario per mettere in campo rapidamente un progetto ampio ed ambizioso di recupero del nostro territorio, così gravemente colpito dal sisma. So che non mancano problemi e difficoltà ( sulle quali anche in sede parlamentare abbiamo presentato come parlamentari Pd delle Marche numerosi ordini del giorno diretti ad indirizzare l'azione del governo) , ma ritengo che con il lavoro congiunto di tutte le comunità, le categorie produttive, le forze sindacali ed i rappresentanti istituzionali sia possibile portare avanti un lavoro congiunto che consenta di superare le criticità e di cogliere la sfida più importante che abbiamo davanti:  la positiva ripartenza delle nostre comunità. Proprio per questo voglio ringraziare il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, per la vicinanza e gli impegni concreti che anche ieri, durante il suo discorso di insediamento alla Camera, ha voluto manifestare ed assumere a sostegno delle nostre regioni. È' un segnale di vicinanza importante e non retorico che testimonia che l'attenzione sui problemi di quelle terre non è mai scesa e continua ad essere al primo punto dell'agenda politica ed istituzionale"."I comuni interessati - commenta l'on. Emanuele Lodolini - dal decreto legge terremoto approvato oggi pomeriggio sono 131, la stragrande maggioranza dei quali marchigiani. Il decreto prevede interventi integrati sul territorio, sicurezza, trasparenza e legalità (con l’istituzione di una ‘struttura di missione’ del Viminale, controlli da parte di Anac e Corte dei Conti e l’istituzione di un elenco speciale dei professionisti abilitati), mediante l’uso delle buone prassi e sulla base di positive precedenti esperienze quali la ricostruzione emiliana e la sorveglianza degli appalti di Expo.La sfida che il Parlamento si è posto è ricostruire rapidamente territori ricchi di storia e di cultura quanto deboli a livello sociale e umano mantenendo integro il tessuto umano e civile e restituendo forza e futuro a quello sociale ed economico. L'istituzione degli Uffici speciali per la ricostruzione post sisma sosterranno questo processo.Il decreto stabilisce di ricostruire oltre alle prime case anche le seconde fuori dal cratere se lesionate e affittate come prima casa."La sfida è: Vincere la scommessa della ricostruzione e quella di far tornare a vivere i cittadini nei territori colpiti dal sisma".Il decreto finanzia le micro e piccole imprese, dà sostegno ai lavoratori, sostiene le aziende agricole e lo spostamento temporaneo all’interno delle stesse comunità di piccoli esercizi commerciali quanto di aziende più grandi. Favorisce inoltre l’autorganizzazione dei cittadini e stabilisce l’aumento del personale degli enti locali. La dotazione assegnata nel decreto per il 2016 al fondo della ricostruzione è pari a 266.427.000 euro. A questi vanno aggiunti gli interventi previsti nella legge di Bilancio: 100 milioni per il 2017 e 200 milioni di euro annui dall’anno 2018 all’anno 2047 per la concessione del credito d’imposta per l’accesso ai finanziamenti agevolati, di durata venticinquennale, previsti per la ricostruzione privata.Sicuramente oggi si è scritta una pagina nella storia di questo paese, una pagina nella quale la politica si è messa davvero al servizio dei cittadini e delle imprese ed in cui le Marche hanno avuto un posto di rilievo per uscire da una tragedia come quella del sisma del 24 agosto e del 30 ottobre".

14/12/2016 14:40
Mattarella: "Impegno crescente per la ricostruzione delle zone terremotate"

Mattarella: "Impegno crescente per la ricostruzione delle zone terremotate"

"L'impegno per la ricostruzione di tutte le zone terremotate deve essere sempre maggiore. I concittadini colpiti non saranno mai lasciati soli e avranno sempre accanto la solidarietà delle istituzioni: io sono personalmente impegnato per questo". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale. Il Capo dello Stato sarà giovedì prima ad Amatrice, quindi ad Arquata e Acquasanta.Il presidente Sergio Mattarella, durante la cerimonia al Quirinale per gli attestati e distintivi d'onore agli "Alfieri della Repubblica", ha insistito con forza sulla necessità di non rilassarsi sui tempi della ricostruzione post terremoto, riferendosi anche ai precedenti dell'Aquila e dell'Emilia. Più in particolare, si è rivolto ai sindaci dei comuni colpiti incitandoli "ad accompagnare le istituzioni". "Non smettete di esortarle, di chiedere alle istituzioni impegno crescente", ha detto ancora il capo dello Stato, il quale ha ricordato che "i sindaci hanno sulle loro spalle il peso principale" della tragedia, cioè "il raccordo tra persone e istituzioni". Per questo Mattarella ha chiesto ai sindaci di "no risparmiare sollecitazioni alle istituzioni". E il ragionamento del presidente si è chiuso con una assicurazione: "Io sono personalmente impegnato per questo".

13/12/2016 14:39
Gentiloni, impegno nelle zone colpite dal sisma priorità del governo

Gentiloni, impegno nelle zone colpite dal sisma priorità del governo

"Spetta a me indicare le priorità del governo. La prima è senz'altro l'intervento nelle zone colpite dal terremoto".Lo dice il premier Paolo Gentiloni in Aula alla Camera. "Abbiamo avuto - sottolinea - una risposta straordinaria ma siamo ancora in emergenza e dalla qualità della ricostruzione dipende la qualità del futuro di una parte rilevante del territorio dell'Italia centrale e da questi passi che faremo dipende anche la forza che avremo nel programma a lungo termine su Casa Italia, che interviene sugli elementi più profondi dei danni che vengono provocati dagli eventi sismici nel Paese"(ANSA).

13/12/2016 14:21
Nasce Epicentro, il contenitore culturale che rivitalizzerà le aree terremotate

Nasce Epicentro, il contenitore culturale che rivitalizzerà le aree terremotate

Alle scosse telluriche hanno deciso di rispondere con un terremoto culturale. Nasce Epicentro, il progetto di rivitalizzazione culturale del territorio del cratere voluto da Maurizio Serafini e Luciano Monceri dei Moritimer Mc Grave assieme alla conduttrice radiofonica Loredana Lipperini.Oggi su Facebook è stato pubblicato il logo e il manifesto di quello che vuole essere una cassa di risonanza di eventi musicali, teatrali, letterari ma anche escursionistici tesi a raccogliere fondi a sostegno dei terremotati.“Al di là della ricostruzione edile - ci ha detto Maurizio Serafini – nell’immediato futuro il problema da risolvere sarà quello di non lasciar morire l’anima di un’area che potrebbe essere rivitalizzata con progetti culturali che sappiano riattivare un’economia già fragile.”Al progetto Epicentro hanno già aderito le attività imprenditoriali, le associazioni culturali e tutte le amministrazioni comunali dell’area del cratere poste a cavallo dell’appennino tra Marche e Umbria. Una zona che il duo Serafini-Monceri conosce benissimo e da sempre porta nel cuore, visto che ogni anno vi organizza il Montelago Celtic Festival e il Cammino Francescano della Marca. Eventi questi che continueranno a fare attività di incoming, e che costituiranno l’ossatura del progetto/contenitore Epicentro dal quale nasceranno tante iniziative culturali distribuite nei vari centri del terremoto.“Non possiamo anticipare ancora nulla – continua Serafini – ma quando hanno sentito il nostro progetto, nomi importantissimi del panorama culturale e artistico nazionale ci hanno risposto con un entusiasmo incredibile”.

12/12/2016 18:46
Il terremoto in Emilia e nelle Marche: per la burocrazia due modi diversi di affrontare l'emergenza

Il terremoto in Emilia e nelle Marche: per la burocrazia due modi diversi di affrontare l'emergenza

A un mese e mezzo dalle scosse del 26 e del 30 ottobre, di chiaro, francamente, c'è ancora poco. La stragrande maggioranza dei cittadini che si è procurata una autonoma sistemazione attende ancora di vedere un centesimo dopo aver improntato cifre inevitabilmente alte per traslochi improvvisi e inaspettati, così come tante strutture ricettive, molte delle quali ospitano gli sfollati fin dalla scossa del 24 agosto. Fra dieci giorni o poco più sarà Natale, ma sarà un Natale strano, inevitabilmente dimesso, soprattutto per l'aspetto economico che dopo il terremoto per tante famiglie è diventato ancora più stringente. Poi ci sono le analogie e le differenze con altri eventi simili in Italia. Ad esempio, il Decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 recante “Interventi urgenti per le popolazioni colpite dagli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e il 29 maggio 2012” convertito dalla Legge n. 122 dell'1 agosto 2012 contiene la disciplina della c.d. ricostruzione nei territori delle regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia colpiti dal terremoto nel 2012. In questa sede cercheremo di individuare le differenze rispetto alle disposizioni che riguarderanno la nostra regione. A un primo colpo d’occhio, una differenza notevole rispetto ai decreti 189 e 205 del 2016 che regolamentano la situazione nelle nostre realtà da poco investite da ben tre terremoti: un decreto a fronte di uno, con la metà di articoli. Il tutto nell’ottica della politica emergenziale che giustifica interventi rapidi e semplificati. In secondo luogo l’esigenza di ritornare alla normalità, soprattutto “ in termini di indotto economico” emerge con evidenza nelle disposizioni della disciplina: All’articolo 1 “Ambito di applicazione e coordinamento dei Presidenti delle Regioni” al  comma 2 si legge che “Ai fini del presente decreto i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operano in qualità di Commissari delegati. I presidenti delle Regioni sono direttamente nominati commissari delegati, e non un commissario esterno che non conosce il territorio e la sua realtà. Inoltre il comma 11 dell’articolo 3 stabilisce che “ I Direttori regionali, rispettivamente, dell'Agenzia regionale di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, della Direzione generale di Protezione civile, polizia locale e sicurezza della Regione Lombardia, nonché dell'Unità di progetto di Protezione civile della Regione Veneto, provvedono, anche per il tramite dei Sindaci, per le occupazioni di urgenza e per le eventuali espropriazioni delle aree pubbliche e private occorrenti per la delocalizzazione totale o parziale, anche temporanea, delle attività. Qualora per l'esecuzione delle opere e degli interventi di delocalizzazione sia richiesta la valutazione di impatto ambientale ovvero l'autorizzazione integrata ambientale, queste sono acquisite sulla base della normativa vigente, nei termini ivi previsti ridotti alla metà”. Espropriazioni consentite senza privilegiare quelle di suolo pubblico rispetto al privato, come invece previsto per il sisma del 2016. All’articolo 3 “Ricostruzione e riparazione delle abitazioni private e di immobili ad uso non abitativo; contributi a favore delle imprese; disposizioni di semplificazione procedimentale”, comma 5 si dice chiaramente e senza tanti giri di parole che   “5. Al fine di favorire il rapido rientro nelle unità immobiliari ed il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro nei comuni interessati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, nelle more che venga completata la verifica delle agibilità degli edifici e strutture ordinari effettuate ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 maggio 2011, i soggetti interessati possono, previa perizia e asseverazione da parte di un professionista abilitato, effettuare il ripristino della agibilità degli edifici e delle strutture”. Già nelle more dunque del completamento della verifica di agibilità si può procedere ai lavori. Inoltre il comma 7 aggiunge che “ Al fine di favorire la rapida ripresa delle attività produttive e delle normali condizioni di vita e di lavoro in condizioni di sicurezza adeguate, nei comuni interessati dai fenomeni sismici iniziati il 20 maggio 2012, di cui all'allegato 1 al presente decreto, nonché per le imprese con sede o unità locali al di fuori delle aree individuate dal presente decreto che abbiano subito danni a seguito degli eventi sismici, accertati ai soli fini di cui al presente comma sulla base delle verifiche effettuate dalla protezione civile o dai vigili del fuoco o da altra autorità od organismo tecnico preposti alle verifiche, il titolare dell'attività produttiva, in quanto responsabile della sicurezza dei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni, deve acquisire, nei casi di cui al comma 8, la certificazione di agibilità sismica rilasciata, a seguito di verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti (cap. 8 - costruzioni esistenti, del decreto ministeriale 14 gennaio 2008), da un professionista abilitato, e depositare la predetta certificazione al Comune territorialmente competente. I Comuni trasmettono periodicamente alle strutture di coordinamento istituite a livello territoriale gli elenchi delle certificazioni depositate. Le asseverazioni di cui al presente comma saranno considerate ai fini del riconoscimento del danno”. Il professionista certifica l’agibilità sismica e l’attività riparte. Il comma 7-bis. Precisa poi che “In relazione a magazzini, capannoni, stalle e altre strutture inerenti alle attività produttive agroalimentari, adibite alla lavorazione e conservazione di prodotti deperibili oppure alla cura degli animali allevati, eccetto i prefabbricati, è necessaria e, sufficiente, ai fini dell'immediata ripresa dell'attività, l'acquisizione della certificazione dell'agibilità ordinaria e ancora sul punto il comma 8 bis “ Ai fini della prosecuzione dell'attività produttiva o per la sua ripresa, nelle more dell'esecuzione della verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti, in via provvisoria, il certificato di agibilità sismica può essere rilasciato dal tecnico incaricato, in assenza delle carenze di cui al comma 8 o dopo che le medesime carenze siano state adeguatamente risolte, attraverso appositi interventi, anche provvisionali”. La verifica di sicurezza ai sensi delle norme vigenti dovrà essere effettuata entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto (comma 9). Sui crediti vantati dalle imprese l’articolo 7 bis introduce un’altra importante novità: “1. La pubblica amministrazione, inclusi le regioni, gli enti locali e gli enti del Servizio sanitario nazionale, provvede al pagamento dei crediti certi, liquidi ed esigibili vantati dalle imprese fornitrici di beni e servizi o esecutrici di opere pubbliche, ubicate nei territori colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012 di cui all'allegato l al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 1° giugno 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno 2012, entro il termine di sessanta giorni, fermo restando il rispetto dei saldi di finanza pubblica e, per gli enti territoriali, compatibilmente con i vincoli derivanti dall'applicazione del patto di stabilità interno”. Articolo inserito dalla legge di conversione 1° agosto 2012, n. 122. Interessante è poi l’articolo 19 bis introdotto dalla legge di conversione che parla di “zone a burocrazia zero”: “In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2013, nei territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012, si applica, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la disciplina delle zone a burocrazia zero prevista dall'articolo 43 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 12”. . Infine da notare la tempistica degli interventi sul sisma: Il sisma si è verificato nei giorni 20 e 29 maggio 2012 ed il Governo ha emanato il D.P.C.M. del 21 maggio 2012 con cui è stato dichiarato il rischio di compromissione degli interessi primari, ai sensi dell'art. 3, comma 1, del decreto-legge 245/2002. Con tale D.P.C.M. è stato disposto il coinvolgimento delle strutture operative nazionali del Servizio nazionale della protezione civile ed al Capo del Dipartimento della protezione civile è stato dato l'incarico di Commissario delegato per l'adozione di ogni indispensabile provvedimento su tutto il territorio interessato dal sisma per assicurare ogni forma di assistenza e di tutela degli interessi pubblici primari delle popolazioni interessate, nonché ogni misura idonea al superamento del contesto emergenziale e per la salvaguardia delle vite umane.  Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2012 è stato quindi dichiarato lo stato di emergenza in ordine agli eventi sismici  nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova della durata di 60 giorni, a partire dal 22 maggio 2012, ovvero fino al 21 luglio 2012 (art. 1). Per tutta la durata dello stato di emergenza, viene attribuita al Capo Dipartimento della Protezione Civile la funzione di emanare ordinanze per l’attuazione degli interventi finalizzati a: organizzare e coordinare i servizi di soccorso ed assistenza alle persone colpite dagli eventi; soddisfare le prime necessità delle popolazioni colpite attraverso la realizzazione di interventi provvisionali; ripristinare e reintegrare i beni di pronto impiego utilizzati nelle zone terremotate, per garantire l’operatività del Servizio nazionale di protezione civile in caso di future emergenze. Tali provvedimenti sono emanati d’intesa con le regioni interessate, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi dell’ordinamento giuridico (art. 2). Allo scadere dello stato di emergenza, le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia provvedono, ciascuna per la propria competenza, a coordinare in via ordinaria gli interventi per il superamento della situazione emergenziale in atto (art. 3).  Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, lo stato di emergenza è stato esteso territorialmente alle province di Reggio Emilia e Rovigo e temporalmente fino al 29 luglio 2012 ed è stata disposta la delega al Capo del Dipartimento della protezione civile ad emanare ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. Successivamente lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 maggio 2013 (art. 1, comma 3, del decreto legge n. 74 del 2012). Seguono: il D.M. Economia e finanze 1° giugno 2012 , la  deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, la  Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, il D.P.C.M. del 9 agosto 2012, il D.M. Economia 24 agosto 2012 , la proroga, al 30 novembre 2012, la delibera del Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2012, la delibera del Consiglio dei Ministri 4 luglio 2012, il D.P.C.M. 16 ottobre 2012, la delibera del 31 gennaio 2013, il D.P.C.M. 8 febbraio 2013, la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2013  ed il D.P.C.M. 28 dicembre 2012. Sotto invece le ordinanze: ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile (O.C.D.P.C.) n. 1 del 2012 del 22 maggio , l'O.C.D.P.C. n. 2 del 2 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 3 del 2 giugno 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 9 del 15 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 15 del1° agosto 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 29 del7 dicembre 2012 che ha così novellato l'art. 3 dell'O.C.D.P.C. n. 15 del 1° agosto 2012., l'O.C.D.P.C. n. 42 del 24 gennaio 2013. Ciò che emerge è un intervento normativo rapido e diretto a livello di governo centrale che ha ridotto l’esigenza da parte del Capo Dipartimento della Protezione civile di ricorrere allo strumento emergenziale per eccellenza: le ordinanze di protezione civile. A oggi invece nelle zone colpite dal sisma di ottobre e novembre 2016 non abbiamo ancora un decreto convertito in legge ma già una decina di ordinanze emergenziali. Fra queste, quella del commissario straordinario Errani sulla "riparazione dei danni lievi". Manca, però, il provvedimento con il cui il Commissario “d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze” definisce  “i criteri e le modalita’ attuative” del contributo pubblico “anche per garantire uniformita’ di trattamento e un efficace monitoraggio sull’utilizzo delle risorse disponibili, e assicurare il rispetto dei limiti di spesa allo scopo autorizzati”. E deve essere ancora emanato il prezziario, ovvero il provvedimento che stabilisce “la metodologia di calcolo del contributo basata sul confronto tra il costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attivita’ produttive e delle parti comuni di ciascun edificio e i computi metrici estimativi redatti sulla base del prezzario unico interregionale”, che deve essere “predisposto dal Commissario straordinario d’intesa con i vice commissari nell’ambito del cabina di coordinamento di cui all’articolo 1, comma 5, tenendo conto sia del livello di danno che della vulnerabilità”. Lo sfogo di un professionista maceratese la dice lunga sul sentore che c'è... "Dopo aver letto e riletto l'ordinanza 17 novembre 2016 (Riparazione immediata di edifici e unita' immobiliari ad uso abitativo e produttivo danneggiati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi, temporaneamente inagibili) del Commissario Errani, elenco i miei dubbi principali: 1. possibile che per i paesi tipo Tolentino per cui non sono state avviate le procedure fast, bisognerà attendere le schede Aedes per iniziare i lavori di riparazione dei danni lievi, nonostante una ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti? 2. possibile che i lavori di pronti intervento/messa in sicurezza (mai nominati nell'ordinanza) non saranno ammessi al contributo? 3. possibile che un cittadino che abbia voglia di effettuare i lavori di messa in sicurezza / riparazione dei danni lievi prima della certificazione dei tecnici Aedes dei danni, a fronte di un'ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti, non avrà diritto di accedere ai contributi? A questo punto mi è venuto in mente di andare a cercare l'ordinanza dello stesso Commissario Errani ai tempi del sisma in Emilia (Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012) ed ho trovato le risposte che cercavo: 1. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 2, comma 2: il contributo può essere richiesto purchè il comune abbia emesso un'ordinanza di inagibilità temporanea, parziale o totale. La scheda o una valutazione effettuata dai tecnici comunali o regionali è necessaria per stabilire la tipologia del danno e le modalità di intervento. 2. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 3, comma 4: le opere di pronto intervento e per la messa in sicurezza dell'edificio rientrano nel costo dell'intervento ammesso a contributo. 3. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 9, comma 1bis: anche gli interventi eseguiti senza scheda AeDES subito dopo il sisma, prima della pubblicazione o entrata in vigore delle ordinanze, è sufficiente una perizia asseverata di un professionista che dichiara di aver effettuato gli interventi per recuperare l'agibilità dell'immobile, purchè abbia tenuto traccia (documentazione fiscale e documentazione fotografica dei danni subiti e correlati al sisma). A questo punto mi chiedo: come mai le ordinanze sono diverse nonostante il Commissario sia lo stesso e (presuppongo) sia i marchigiani che gli emiliani-romagnoli sono comunque cittadini italiani?". Ce lo chiediamo tutti. 

12/12/2016 15:19
Terra dell'Arte: "Non lasciateci soli in questo momento"

Terra dell'Arte: "Non lasciateci soli in questo momento"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell'associazione Terra dell'arte:"A chi ama la nostra terraDopo un lungo silenzio, dovuto agli eventi sismici del 26 e 30 ottobre ci sembra giusto fare il punto della situazione. Per prima cosa alcuni numeri per dare un'idea precisa di quello che è successo. Premesso che fortunatamente non si sono avute vittime, bisogna sottolineare che questo terremoto ha messo a dura prova la resistenza e l'economia della Provincia di Macerata, in particolare dell'entroterra. Tolentino, San Severino Marche, San Ginesio, Caldarola e molti altri comuni hanno avuto seri danni al patrimonio abitativo ed a quello artistico. Più di 20.000 persone senza casa e circa l'80% del patrimonio di chiese e monumenti inagibile nella sola Regione Marche. La prospettiva non è delle migliori. Nello specifico anche il comune di Belforte del Chienti, dove ha sede operativa Terra dell'Arte e dove ha sede il Museo MIDAC, ha pagato il suo tributo anche se in forma meno drammatica. L'ex chiesa di San Sebastiano, casa del Museo MIDAC, e Palazzo Bonfranceschi, centro culturale dedicato ad accoglienza di turisti ed alle residenze artistiche sono agibili al 100%.L'attenzione di Terra dell'Arte, come presenza attiva nel territorio, è ora diretta a far sì che quanto accaduto non paralizzi le attività artistiche e culturali che l'hanno contraddistinta negli ultimi dieci anni. Il nostro sistema di auto-sostentamento, che è stato creato al fine di poter sviluppare le attività culturali ed artistiche coprendone i costi mediante lo sviluppo di un turismo di qualità, è messo a dura prova. Il nostro appello ha quindi due obiettivi: fare sapere a tutti che siamo agibili e operativi, sia pure con le difficoltà descritte; chiedere a tutti, in primo luogo a coloro i quali ci hanno sempre sostenuto, di non lasciarci soli in questo momento.In termini concreti stiamo per lanciare una campagna di tesseramento per l'anno 2017, che sarà il quindicesimo anno di attività per la nostra associazione, e una campagna di raccolta fondi finalizzata a poter sostenere i costi in questo momento e nel prossimo futuro. È la prima volta che ci attiviamo in tal senso avendo da sempre finanziato con le nostre sole risorse tutte le nostre iniziative. Il Museo e il Palazzo Bonfranceschi sono aperti e visitabili a richiesta nei fine settimana. È sufficiente una telefonata o una email di contatti ai recapiti indicati al termine del presente comunicato. Seguiteci sui nostri siti, blog e pagine social per partecipare fattivamente alle nostre attività. Un abbraccio fraterno a tutti coloro i quali ci hanno manifestato la loro solidarietà e un abbraccio ancora più forte a tutti i nostri conterranei che in questo momento stanno lottando per i propri bisogni primari.+39 0733 90 64 05 / +39 393 21 400 65 terradellarte@gmail.com midac.terradellarte@gmail.com".

12/12/2016 12:35
Niente Imu per le abitazioni inagibili

Niente Imu per le abitazioni inagibili

Niente Imu per le case inagibili. Il 16 dicembre scade la seconda rata Imu, ma per i proprietari delle case danneggiate dal terremoto la scadenza non sarà un problema in più da affrontare.Il decreto 189 prevede infatti che tutti i fabbricati che si trovano nei comuni del cratere, distrutti oppure oggetto di ordinanze sindacali di sgombero per inagibilità totale o parziale, non concorrano alla determinazione del reddito al fine del pagamento delle imposte su persone e società, e siano esenti dal pagamento di Imu e Tasi, a partire dalla scadenza del 16 dicembre.Nel caso in cui non ci sia una ordinanza di sgombero per la mancanza di verifica da parte dei Comuni, ancora in corso per l'enorme mole di edifici da valutare, ai fini dell’esenzione i contribuenti possono dichiarare al Comune la distruzione dell’immobile o la sua inagibilità.I ministeri degli Interni e dell’Economia dovrebbero emanare a giorni un provvedimento per compensare i Comuni del mancato introito dell’imposta sugli immobili e sui servizi indivisibili. L’esenzione di Imu e Tasi è prevista dall’articolo 48 comma 16 del decreto 189, non modificato nel corso dell’esame in Senato. L’approvazione definitiva del provvedimento, che è comunque già in vigore, è prevista per lunedì o martedì e rispetto al testo approvato dal Senato non sono previsti cambiamenti.

11/12/2016 21:59
Belforte si trasforma nel Villaggio di Babbo Natale

Belforte si trasforma nel Villaggio di Babbo Natale

La Pro Belforte in collaborazione con il Comune di Belforte del Chienti organizzerà domenica 18 dicembre una nuova manifestazione per il nostro territorio denominata “Il Villaggio di Babbo Natale”.L’evento, che si svolgerà a Borgo Santa Maria, vedrà l’allestimento di un piccolo villaggio dove i bambini potranno portare la letterina direttamente a Babbo Natale. Troveranno ad attenderli simpatici elfi che insieme ad altre numerose attrattive renderanno la giornata speciale. Sarà possibile infatti fare un giro su teneri pony, visitare i laboratori didattici, divertirsi con il truccabimbi oppure gustare crepes alla nutella o cioccolato caldo direttamente alla fabbrica del cioccolato.Inoltre per dare modo alle attività commerciali ed artigianali della zona che hanno visto ridursi sensibilmente le occasioni di esporre e vendere i propri prodotti per il sisma delle ultime settimane, si è deciso di ricreare un mercatino natalizio adiacente al Villaggio di Babbo Natale. 

09/12/2016 17:21
Un media tour nei Cinque Comuni tra Gusto, Ospitalità, Cultura e Paesaggio

Un media tour nei Cinque Comuni tra Gusto, Ospitalità, Cultura e Paesaggio

Il terremoto in questi mesi ha messo a dura prova le Marche ma lo spirito dei marchigiani proprio non molla, anzi guarda avanti. È con questo spirito positivo e ottimista che nasce un breve media tour a sostegno di cinque borghi della provincia di Macerata.Belforte del Chienti, Caldarola, Cessapalombo, Camporotondo e Serrapetrona sono i comuni che ospiteranno sabato 10 Dicembre un gruppo di Bloggers e Instagramers marchigiani che abitualmente si occupano di turismo ed enogastronomia.Un viaggio e due itinerari per condividere l’essenza dei borghi delle Marche: accoglienza, enogastronomia, ricchezze storiche e paesaggistiche e tutto ciò che rende unici questi luoghi.Il primo itinerario dedicato al Gusto e all’Ospitalità vedrà i nostri bloggers e instagramers gironzolare tra Camporotondo e Cessapalombo alla scoperta di due eccellenze del territorio. Il secondo, dedicato alla Cultura e al Paesaggio, li porterà a Belforte, Serrapetrona e Caldarola.L’iniziativa nasce dall’idea di chi vive ogni giorno la quotidianità di questi comuni. Erika Carassai, con l’aiuto di Chiara Palmieri (Instagramers Macerata), e il fortissimo sostegno delle amministrazioni pubbliche e di aziende private hanno dato vita al media tour #5borghidascoprire, che teniamo a sottolineare è a budget zero. Bloggers e instagramers viaggeranno con mezzi propri e le strutture offriranno gratuitamente il loro apporto, questo è un esempio di come la comunità dei social può fare qualcosa di concreto per chi in questo momento è in forte difficoltà. Vi invitiamo a seguire quest’avventura e condividerla affinchè abbia il maggior impatto possibile.Strutture e Organizzazioni coinvolte:Comune di Belforte del ChientiComune di SerrapetronaComune di CaldarolaComune di CamporotondoComune di CessapalomboAzienda Agricola Luigino MauriziB&B Al Respiro nel boscoCaseificio Di PietrantonioMIDAC (Museo di arte contemporanea) – Belforte del ChientiPer maggiori informazioni: igersmacerata@gmail.com

08/12/2016 10:28
Fuori dagli alberghi entro il 7 gennaio chi non ha i requisiti: ordinanza di Curcio

Fuori dagli alberghi entro il 7 gennaio chi non ha i requisiti: ordinanza di Curcio

Via dagli alberghi chi non ha i requisiti. E' questo il senso della nuova circolare firmata dal capo dipartimento della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che riguarda le procedure per assicurare un’adeguata assistenza alle popolazioni colpite dai terremoti di agosto e ottobre presso strutture alberghiere che si sono rese disponibili a garantire tale ospitalità transitoria, anche al di fuori del territorio comunale o regionale di provenienza dei cittadini. Così, chi dopo il terremoto è ospitato negli alberghi ma non ha più i requisiti, dal  7 gennaio avrà 5 giorni di tempo per trovare un’altra sistemazione o potrà restare nella struttura pagando di tasca propria. L'unica eccezione riguarda chi ha dei figli che stanno frequentando la scuola nel comune dove hanno trovato ospitalità.L'ordinanza di Curcio recita: “A seguito dei terremoti del 26 e 30 ottobre, infatti, per tutelare la pubblica incolumità è stato deciso, anche in forma generalizzata e non formalizzata, – ricorda la prociv nazionale – di allontanare le persone dagli edifici e dai centri abitati interessati dalle scosse e di accoglierle in strutture al coperto, data l’evoluzione delle condizioni meteoclimatiche nelle aree interessate e della conseguente impossibilità di assistere adeguatamente i cittadini stessi attraverso l’allestimento di aree attendate. Come noto, l’assistenza alberghiera era stata esplicitamente ricompresa, dopo il terremoto del 24 agosto con l’art. 4 dell’ordinanza n. 394/2016, tra le diverse misure attivabili per garantire una assistenza transitoria, dopo la chiusura delle aree di accoglienza in tenda, ai residenti in edifici valutati, a seguito delle verifiche di agibilità, con un esito “diverso da A”, ovvero non agibile”.Dopo i terremoti del 26 e 30 ottobre, che hanno comportato un’estensione del territorio interessato e un conseguente incremento del numero degli edifici da controllare, le verifiche di agibilità degli immobili attraverso le schede Aedes e con procedure speditive FAST sono in corso e richiederanno, necessariamente, diverse settimane. In questo periodo di tempo, quindi, la perdurante precarietà è riconosciuta quale elemento che dà accesso alla fruizione dell’ospitalità alberghiera in forma generalizzata fino alla messa a regime delle procedure di verifica di agibilità/utilizzabilità delle abitazioni. In tal senso, fino al 6 gennaio 2017 (incluso), i Comuni interessati dagli eventi sismici dovranno attestare, alla data dei terremoti, la semplice condizione di residenza/dimora abituale delle persone ospitate segnalate, tramite le Regioni, dalle strutture alberghiere. Tale attestazione sarà necessaria per coprire, con le risorse disponibili per la gestione dell’emergenza, le spese sostenute.Contemporaneamente, sempre entro il 6 gennaio prossimo, le Regioni e i Comuni devono predisporre delle procedure univoche per individuare, non più in modo generalizzato ma puntualmente, le persone che possono essere ospitate nelle strutture ricettive in quanto: residenti/dimoranti in edifici classificati con esito diverso da “A” delle schede AEDES, o per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo residenti/dimoranti in edifici classificati con esito “non utilizzabile” nella scheda FAST residenti/dimoranti per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo o risulti programmata, da parte del Comune, una verifica a tappeto residenti/dimoranti in edifici ricadenti all’interno di “zone rosse” Tutte le persone che non rientreranno in questi casi, a partire dal 7 gennaio avranno cinque giorni per organizzare il rientro in abitazioni agibili/utilizzabili o, comunque, per lasciare la sistemazione in albergo, termine dopo il quale le spese saranno poste a loro carico. Il termine dei cinque giorni verrà applicato anche ogni qualvolta le condizioni specificate verranno meno in date successive al 6 gennaio 2017, con il procedere delle verifiche di agibilità.Questa procedura non si applica per le famiglie ospitate in alberghi di Comuni diversi da quelli di residenza che, per l’anno scolastico in corso, hanno figli iscritti a Istituti scolastici nei Comuni di accoglienza. Per loro, infatti, permane il diritto di rimanere nelle strutture alberghiere ad esse assegnate". Secondo quanto si apprende dalla stessa protezione civile nazionale, sono in campo 164 squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura FAST (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto) sugli edifici privati attivata, dopo gli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre, nelle Regioni Umbria, Abruzzo, Marche e Lazio. Nella Regione Marche dalle 10.210 verifiche effettuate risultano 3.778 (46%) edifici agibili e 365 che, pur non essendo danneggiati, risultano “non utilizzabili” per solo rischio esterno. Sono invece 4.112 (50%) gli edifici “non utilizzabili” mentre 1.955 le verifiche senza esito.

07/12/2016 17:44
“Vetrine Sibilline – Ci ritorNiAmo”: nuovo progetto CNA per le zone terremotate

“Vetrine Sibilline – Ci ritorNiAmo”: nuovo progetto CNA per le zone terremotate

I recenti eventi sismici hanno modificato pesantemente non solo il volto della nostra terra, ma anche la realtà economica e sociale delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, in particolar modo le zone dell’entroterra, cuore di gran parte del mondo produttivo artigianale marchigiano, luoghi che custodiscono un patrimonio artistico e culturale a rischio scomparsa. Il terremoto, oltre a produrre migliaia di sfollati, disagi ai servizi, alla viabilità, centri storici pericolanti (laddove non siano totalmente scomparsi, con la conseguente necessità di messa in sicurezza delle opere d’arte), sta provocando lo spopolamento di borghi e cittadini, una gravissima battuta d’arresto della produttività e dell’economia turistica legata alle peculiarità della zona dei Sibillini.Da quel 24 agosto, gli uffici CNA ricevono le richieste di aiuto e supporti degli imprenditori: da allora, siamo al lavoro sul campo per diffondere informazioni, dare supporto logistico, mettere in contatto la domanda e l’offerta di servizi, di condivisione di laboratori e magazzini, di affitto di abitazioni e locali; dal 25 agosto giriamo il territorio per incontrare cittadini e imprese e discutere del decreto governativo, per aiutare nell’interpretazione di quanto previsto. Insomma, per capire cosa fare, e farlo subito.Anche per questo, per aiutare il territorio a non mollare, è partito “Vetrine Sibilline – Ci ritorNiAmo”, progetto targato Cna Marche Sud, avviato per sensibilizzare l'acquisto dei prodotti tipici e tradizionali delle zone del Fermano, Maceratese e Ascolano colpite dagli eventi sismici. CNA propone una vetrina di aziende che aderiscono al progetto, con l'obiettivo di promuovere l'acquisto dei prodotti enogastronomici quale veicolo di rilancio, economico ma anche turistico, dei territori che in questo momento sono in grande difficoltà a seguito del terremoto. Si tratta di imprese del settore agroalimentare, aziende agrituristiche, vitivinicole, oleifici, birrifici, produttori di miele, confetture, prodotti di norcineria, dolci e liquori. Lo slogan del progetto è "Ci ritorNiAmo" perché siamo convinti che sia fondamentale ritornare a rivivere quelle zone, ridandogli il valore che meritano. Basta cercare Vetrine Sibilline sui siti delle CNA territoriali di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, consultare l'elenco delle imprese, scegliere i prodotti e contattare le aziende. In occasione delle prossime festività, CNA Macerata promuove cesti regalo solidali realizzati in collaborazione con il Circuito Marchex e con il portale web Marca Camerino: per informazioni www.mc.cna.it oppure 0733/27951.

05/12/2016 11:02
Referendum, nelle Marche e in provincia di Macerata vince il No

Referendum, nelle Marche e in provincia di Macerata vince il No

Netta la vittoria del No nelle Marche.Il commento a caldo del segretario regionale del Pd, Francesco Comi, lascia poco spazio alle interpretazioni: "Peccato per il risultato. Sono amareggiato dell'esito e non ho motivo di nasconderlo. Abbiamo perso un'occasione. Chi ha votato contro la riforma si è caricato sulle spalle una grande responsabilità. Questo Paese aveva e ha bisogno di proposte costruttive".A votare per il referendum costituzionale, in tutta la regione, è stato quasi il 73% degli aventi diritto. La percentuale più alta in provincia di Pesaro Urbino (74,87%) quella più bassa in provincia di Macerata (70,84%) che ha registrato a sua volta la più bassa affluenza alle urne nel comune di Pieve Torina (47,21%), quella più alta, invece, a Muccia (89,84%).A Camerino domina controtendenza il Sì con il 53,71. Anche a Sefro vince il Sì con il 51.77 per cento, a Caldarola con il 50,28 (uno scarto di cinque voti), ad Apiro con il 55,59 e ad Appignano con 50,65 per cento.Incredibile parità a Poggio San Vicino con 63 voti al Sì e 63 voti al No: annullata una scheda.Trionfo del No a Bolognola: 50 voti (76,92 per cento) contro i 15 del Sì.Nel capoluogo di provincia, tendenza nazionale rispettata: a Macerata il No si afferma con il 54,85 per cento.Anche a Civitanova domina il No con un netto 58,05 per cento.A Loro Piceno è un voto a fare la differenza a favore del No: 641 a 640 con una percentuale del 50,04. A Cingoli il No si afferma con il 56,46 per cento, a Tolentino con il 53,16, a Porto Recanati con il 57,59, a San Severino con il 58,83, a Visso con il 61,59, a Serravalle con il 57,12, a Serrapetrona con il 57,22, a San Ginesio con il 52,18, a Ripe San Ginesio con il 58,74, a Pioraco con il 57,07, a Pievebovigliana con il 62,26, a Penna San Giovanni con il 58, a Morrovalle con il 56,57, a Montecassiano con il 54,39, a Monte Cavallo con il 51,67, a Mogliano con il 52, a Gagliole con il 61,11, a Fiordimonte con il 59,52, a Fiastra con il 54,10, a Esanatoglia con il 59,29, a Cessapalombo con il 63,44, a Camporotondo con il 52,74, a Belforte con il 54,19, a Urbisaglia con il 55,49, a Treia con il 55,46, a Sant'Angelo in Pontano con il 54,13, a Muccia con il 57,23, a Montecosaro con il 59,39.Nei comuni di Acquacanina, Castelsantangelo sul Nera e Ussita, colpiti dagli eventi sismici, non sono state costituite le sezioni elettorali. Nei comuni di Fiastra e Pieve Torina, colpiti dagli eventi sismici, è stato costituito un numero ridotto di sezioni elettorali, pari a 1.

05/12/2016 01:04
Buona affluenza al voto nei Comuni del sisma

Buona affluenza al voto nei Comuni del sisma

Anche se molti residenti hanno scelto di votare nelle zone in cui sono sfollati, l'affluenza alle urne per il referendum sulla riforma costituzionale è buona nelle zone terremotate delle Marche, dove i seggi (spesso accorpati) sono stati allestiti in sedi alternative, dalle tensostrutture alle palestre."Sì, la gente viene e sta votando" dice il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci. "Nonostante il cielo plumbeo" è serena la voce del sindaco di Pievebovigliana Sandro Luciani: "c'è una buona affluenza".Rallentamenti a Visso, che per il referendum raccoglie anche le sezioni elettorali di Ussita e Castelsantagelo sul Nera: "sono andato direttamente al seggio, nella palestra delle scuole - racconta il sindaco di Ussita Marco Rinaldi -, ma lì ho scoperto che prima bisognava ritirare un attestato presso il Comune, che si trova in un modulo in zona il Piano. Non è semplice spostarsi, ci sono varchi e controlli, perché il centro di Visso è zona rossa. Insomma, per votare ci ho messo un'ora".Secondo quanto appreso dall'Ansa, nelle Marche si attesta al 20,22% l'affluenza alle urne alle 12 per il referendum sulla riforma costituzionale. A Macerata ha votato il 19,14% degli aventi diritto al voto.

04/12/2016 14:43
Sisma, da Cuneo un messaggio di speranza: "Cedo gratuitamente il mio ristorante a chi ha perso la propria attività"

Sisma, da Cuneo un messaggio di speranza: "Cedo gratuitamente il mio ristorante a chi ha perso la propria attività"

La solidarietà verso le popolazioni colpite dal sisma non si ferma e questa volta arriva da Cuneo. Il messaggio arriva da Giovanni Bottero, un pensionato di 66 anni che, dalla pagina Facebook del suo ristorante, scrive a tutti i ristoratori del Centro Italia a cui il terremoto ha distrutto o reso inagibile il proprio ristorante mettendo a disposizione, a titolo gratuito, la propria attività.Questo il messaggio integrale che si legge su Facebook."Mi chiamo Giovanni Bottero, sono un pensionato di 66 anni che per molti anni ha lavorato come ristoratore. Vivo a Limone Piemonte, nota località turistica invernale in provincia di Cuneo, nota per il suo comprensorio (90km di piste da sci), sono proprietario di un locale “ristorante” che dopo il mio pensionamento e per motivi di salute è da più di un anno inattivo. Ieri sera, dopo aver visto, per l’ennesima volta, immagini catastrofiche delle zone terremotate del centro Italia, mi sono trovato a fare un pensiero. Mi sono immedesimato in uno di quei ristoratori che ad un tratto hanno visto il lavoro di una vita crollargli davanti agli occhi. Ho pensato a come mi sarei sentito se da un secondo all’altro, mi avessero detto che il mio ristorante non era più agibile e che ci sarebbero voluti mesi o forse anni per poter oltrepassare di nuovo la porta di ingresso. Sicuramente scoraggiato, disarmato, disperato. Quando investi tutto in un progetto che poi diventa un progetto di vita che da sostentamento a te ma soprattutto alla tua famiglia, per quanto possa calarmi nella situazione, non riesco e non posso quantificare lo stato d’amino che si possa provare. Sentire la terra che trema e che polverizza una tua creatura. Si perché, da ex ristoratore, credo fortemente che il proprio ristorante, sia una creatura, una parte di te, un’appendice di se stessi. Mentre facevo queste riflessioni, mi sono sentito pervaso da un sentimento di frustrazione e di rabbia e mi sono ritrovato a partorire quanto segue: per tutti i ristoratori (unici proprietari o famiglia) del Centro Italia a cui il terremoto ha distrutto o reso inagibile il proprio ristorante. Sono disponibile a dare in comodato d’uso gratuito il mio ristorante, totalmente attrezzato, fino a quando non sarete nella condizione di poter riappropriavi del vostro. Non voglio soldi, ne per l’affitto ne per altro. Dovrete solamente coprire personalmente le spese vive dell’utilizzo (luce, gas, tasse, imposte) Per il pernottamento, vi posso offrire ad un prezzo modico, un appartamento sito vicino all’attività ma non è un elemento vincolante. Per dirla in parole povere, potrete pernottare dove vorrete, il ristorante ve lo do in ogni caso. Non ci saranno condizioni legate alla durata. Appena potrete tornare a gestire la vostra attività, liberi di andare. Quello che vorrei, è dare la possibilità, a chi vorrà coglierla, di continuare il proprio mestiere e di sentirsi ancora parte di un progetto di vita. Il ristoratore è per sempre, io lo so bene! Info Tel. Giovanni 380 5332937"

03/12/2016 15:17
Sindaci dei comuni terremotati a Loreto insieme a Errani e Curcio

Sindaci dei comuni terremotati a Loreto insieme a Errani e Curcio

I sindaci dei comuni terremotati di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, insieme al commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani e al capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, prenderanno parte il 9 dicembre alle 21, nella Basilica di Loreto, a una messa per le popolazioni terremotate concelebrata dal segretario di Stato card. Pietro Parolin, dal card. Edoardo Menichelli, presidente della Conferenza episcopale marchigiana e dal card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale umbra.Interverranno anche mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti, della cui Diocesi fa parte anche il comune di Amatrice, e l'arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Domenico Boccardo. Al termine ci sarà una processione solenne di tutti i sindaci al seguito dell'immagine originale della Madonna di Loreto. "Si tratta di un momento di grande solennità e raccoglimento - ha detto il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi - al quale noi sindaci ci avviciniamo con grande partecipazione" (ANSA).

03/12/2016 14:55
Coraggio Marche: un sito per raccontare i produttori in difficoltà

Coraggio Marche: un sito per raccontare i produttori in difficoltà

"Il patrimonio culturale si deve ricostruire, un'eccellenza si deve tutelare": è questo lo slogan del progetto Coraggio Marche, nato come risposta concreta all'emergenza sisma che ha sconvolto il centro Italia."Coraggio Marche" è un sito con un grande cuore che racconta e fornisce informazioni sulla condizione delle piccole aziende del territorio colpite dal sisma e costrette ad affrontare enormi difficoltà economiche. A ideare il sito, l'agenzia di comunicazione Marvel Adv in collaborazione con lo chef Errico Recanati del Ristorante Andreina."L'iniziativa nasce dalla volontà - racconta lo chef Recanati - di dare visibilità ai produttori di qualità che, in questo momento, da soli non hanno la forza di poter comunicare il loro lavoro nella giusta maniera. Attraverso la rete di colleghi e di associazioni di settore e al lavoro di promozione messo in atto da Marvel Adv, il sito continua giorno dopo giorno a dare voce alle aziende e a questi produttori che a causa del terremoto rischiano di perdere il lavoro di una vita intera. L'idea è stata quella di mettere in piedi qualcosa che fosse più duraturo e continuativo di una o più cene, che comunque in futuro verranno sicuramente organizzate con i prodotti presenti nel sito, una sorta di vetrina per le aziende che, attraverso il web, possono sicuramente raggiungere un pubblico molto vasto".I criteri di selezione delle aziende sono due: il fatto di essere state tutte duramente colpite dal sisma e di produrre vere e proprie eccellenze del territorio. Tra le aziende troviamo la Norcineria Altonera, di Castelsantangelo Sul Nera (Macerata), l'Apicoltura di Filippo Solibazzi di Amandola, l'azienda agricola Le Spiazzette sempre di Amandola, che produce confetture di frutta. E la pasta secca di Terra Nostra, pastificio e ristorante/pizzeria di San Ginesio."Il sito è in continuo aggiornamento - continua Errico Recanati - e la selezione delle aziende è stato anche per me un modo di conoscere personalmente storie e prodotti di qualità. Una conoscenza che vorremmo trasmettere al consumatore attraverso le storie che nel sito vengono raccontate. I produttori possono essere contattati personalmente dagli utenti interessati ad acquistare il prodotto, una possibilità in più per le aziende di farsi conoscere, di stringere legami diretti con i consumatori e di affrontare questo momento drammatico. Senza queste aziende le Marche sarebbero ancora più povere di quanto non le abbia rese il sisma, per questo crediamo fermamente nel fatto che vadano aiutate nel migliore dei modi".

03/12/2016 12:35
Sisma, parte da Cervinia la raccolta fondi per Belforte del Chienti

Sisma, parte da Cervinia la raccolta fondi per Belforte del Chienti

Il Comune di Cervinia, vera perla della Valle d’ Aosta, ha deciso di devolvere tutto il ricavato di numerose iniziative natalizie al Comune di Belforte del Chienti e di far partire una raccolta fondi da parte di cittadini e privati in favore del comune maceratese terremotato.A partire dall’8 Dicembre in occasione dell’accensione dell’Albero di Natale e oramai la consueta manifestazione per degustare la Torta da Guinness di oltre 300 metri per le vie del centro del paese, che attrae da tempo migliaia di sciatori, turisti e cittadini, l’Amministrazione Valdostana ha stabilito che durante questa partecipatissima occasione verrà effettuata una raccolta fondi attraverso la vendita della torta gigante.Il ricavato di tutte le iniziative di dicembre e gennaio organizzate dall’Amministrazione di Cervinia verrà donato al Comune di Belforte del Chienti.Commosso e felice il Sindaco di Belforte del Chienti Roberto Paoloni:“Con una cortese telefonata il Presidente del Consiglio Comunale di Cervinia Luca Ferrari mi ha espresso l’intenzione di aiutarci in questo momento di grande difficoltà per il nostro paese.Abbiamo molto apprezzato il gesto di solidarietà, non solo sul piano economico: utilizzeremo queste risorse per rendere il nostro paese migliore di come era prima del sisma, ma soprattutto sul piano umano sapere che un paese intero si stia mobilitando per noi è certamente motivo di commozione e di speranza per la rinascita di Belforte del Chienti.Sarò felice di conoscere l’Amministrazione, i cittadini di Cervinia, i commercianti e gli imprenditori per ringraziarli personalmente. Credo che da oggi grazie a questo gesto nasca una vera fratellanza tra Belforte del Chienti e Cervinia.Essere consapevoli che ci sia una comunità intera che nei brutti momenti ci voglia aiutare concretamente è per noi motivo per dare ancora più valore al grande sforzo che stiamo compiendo per tornare ad una normalità molto ambita.Colgo l’occasione per ringraziare Deborah Camaschella Sindaco di Cervinia, che ho sentito telefonicamente, per il bellissimo gesto di solidarietà e di amicizia”

03/12/2016 10:15
Da Busca a Belforte del Chienti: sostegno, solidarietà e calore

Da Busca a Belforte del Chienti: sostegno, solidarietà e calore

Lunedì 28 novembre, una delegazione del comune di Busca (Cn) è stata accolta a Belforte ed ha portato sostegno, solidarietà e calore alla nostra terra.I rappresentanti del comune cuneese sono stati accompagnati dalle autorità locali nelle varie zone colpite ed hanno potuto “toccare con mano” i danni causati dal sisma. Alcuni nostri concittadini hanno raccontato le loro esperienze: c’è chi ancora vive nel terrore aspettando la prossima scossa e chi si sta pian piano “abituando” alla nuova provvisoria situazione, ma in tutti è apparsa chiara la voglia di voler ricostruire e ripartire.A conclusione della mattinata trascorsa insieme, i membri della delegazione hanno descritto questo viaggio nelle zone terremotate come un’esperienza davvero toccante, formativa e ricca di emozioni.Grazie ai fondi raccolti da Comitati e Pro Loco del comune di Busca, ci sono stati donati 2 gazebi e 6 stufe. Il Sindaco Roberto Paoloni è stato inoltre omaggiato di una felpa della squadra di volley buschese e di un libro.

02/12/2016 12:52
Dodici milioni di euro contro il dissesto idrogeologico nelle Marche

Dodici milioni di euro contro il dissesto idrogeologico nelle Marche

“Siamo molto soddisfatti e ringraziamo il Governo per l’accordo raggiunto e le risorse messe a disposizione, ulteriore testimonianza di attenzione verso le Marche.Questo importante accordo di programma porta dodici milioni di euro nel nostro territorio contro il dissesto idrogeologico, a rafforzamento dell’azione del governo regionale su questo delicato versante. L’attenzione posta su Recanati, poi, ha un ulteriore significato di considerazione per la provincia maceratese, la più martoriata dal sisma in termini di danni materiali. Ha anche un valore simbolico, coinvolgendo una tematica culturale e di richiamo turistico caratterizzante le Marche nel mondo e che in questo momento è più che mai importante tutelare”.Angelo Sciapichetti, assessore all’Ambiente, oggi a Roma per la firma dell’accordo di programma sul dissesto idrogeologico con il Ministro Gian Luca Galletti, commenta così le rilevanti risorse messe in moto dall’intesa raggiunta. Dopo un percorso tecnico e politico di condivisione, in cui la Regione ha promosso con determinazione ogni possibile sostegno dello Stato per fronteggiare il dissesto del territorio in un momento così difficile per le Marche, verrà infatti sancito il finanziamento di circa dodici milioni di euro per tredici interventi di riduzione del rischio da frana e alluvione. In particolare, circa 5,8 milioni andranno a finanziare interventi per il consolidamento e la mitigazione del dissesto idrogeologico del Colle dell'Infinito e del Paesaggio Leopardiano a Recanati (Mc), un milione di euro andrà a consolidare il centro abitato di Montelparo (Fm), 850mila euro andranno invece a sistemare l’area in frana per erosione fluviale del Fiume Tronto ad Ascoli Piceno. Risorse per 600mila euro verranno investite, poi, a Rosora (An), per la sistemazione del centro abitato, 590mila euro andranno alla sistemazione idraulica del Fiume Esino, a Falconara Marittima (An), 500mila euro verranno impiegati a Cossignano (Ap) per il consolidamento del centro storico, altri 500mila euro a andranno a Belforte del Chienti (Mc) sempre a sistemazione del centro abitato. L’area in frana in località Domo a Serra San Quirico (An), verrà sistemata attraverso 400mila euro e sempre 400mila euro andranno ad Acquaviva Picena (Ap), per l’area in frana nel versante nord del centro abitato, altri 400mila euro andranno a consolidamento e protezione del versante in frana nel centro abitato di Montecchio, nel Comune di Vallefoglia (Pu). Investimenti per 300mila euro saranno effettuati rispettivamente a Santa Maria Nuova (An) e Montalto delle Marche (Ap), mentre infine 250mila euro saranno usati per sistemazioni nella Gola della Rossa a Serra San Quirico.

01/12/2016 18:36
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