Si è tenuto il discorso inaugurale del nuovo governo a maggioranza di centrodestra: la premier Giorgia Meloni ha esposto le sue intenzioni programmatiche toccando molti punti, dall'iniziale dedica alle donne che hanno segnato la storia del paese alla posizione internazionale dell'Italia, non trascurando temi come giustizia, fisco, presidenzialismo e reddito di cittadinanza. Accompagnato dai lunghi applausi della maggioranza, il discorso si è protratto per oltre un'ora, rispondendo alle contestazioni dell'opposizione - muta e immobile in aula oggi - e paragonando l'Italia a una nave in mezzo alla tempesta "seppure la più bella del mondo".
Durante l'intervento, la neoeletta presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dedicato anche delle parole di vicinanza al popolo marchigiano, recentemente colpito dall'alluvione: "Servono investimenti strutturali - dice Meloni - per affrontare l'emergenza climatica, le sfide ambientali, il rischio idrogeologico e l'erosione costiera, e per accelerare i processi di ricostruzione dei territori colpiti in questi anni da terremoti e calamità naturali, come la drammatica alluvione che nella notte tra il 15 e il 16 settembre ha sconvolto la Regione Marche".
"Consentitemi, insieme a tutti voi, di rinnovare qui il cordoglio per le vittime e la vicinanza a tutta la comunità: siamo al vostro fianco e non vi abbandoneremo, contate su di noi". Parole volte a rassicurare il popolo marchigiano, già piegato dall'ultimo sisma del 2016 e ancora in attesa della ricostruzione.
In ultima istanza, la prima ministra prospetta un possibile "Piano Enrico Mattei per l'Africa", un accordo "virtuoso" che dovrebbe favorire la crescita tra UE e Italia, a sostegno dei paesi africani, "in particolare per contrastare le emergenti realtà estremiste islamiche dei paesi subsahariani". Meloni invoca quindi un "ritorno al ruolo strategico che l'italia ha sempre ricoperto nel mediterraneo. Non faremo alcun passo indietro".
"Ringrazio il Presidente Meloni per la vicinanza e l'attenzione che ha dimostrato, nel suo discorso programmatico, nei confronti del territorio marchigiano drammaticamente colpito dagli eventi alluvionali del 15 e 16 settembre scorsi e anche delle aree duramente colpite dal sisma, ha dichiarato il presidente regionale Francesco Acquaroli. È un segnale per noi importante, che testimonia non solo la sensibilità verso le emergenze ma contemporaneamente un approccio a tematiche fondamentali quali la sicurezza del territorio e il cambiamento climatico".
(Fonte Foto: Ansa)
Nelle Marche prosegue l'altalena nel numero di ricoveri (ora 162; +2 rispetto a ieri mentre ieri erano calati della stessa entità) e nell'ultima giornata si registrano 689 nuovi positivi al coronavirus su 1.590 tamponi mentre l'incidenza di casi ogni 100mila abitanti scende ancora (da 457,38 a 433,78). Lo comunica la Regione.
Altre due persone decedute e il bilancio regionale di vittime con Covid nella regione sale a 4.149. I positivi al coronavirus nell'ultima settimana sono stati 6.523 (ieri erano 6.687) e le quarantene sono scese da 9.930 a 9.471 (-459). Negli ospedali ci sono cinque degenti in Terapia intensiva e quattro in Semintensiva (numeri stabili) e 153 nei reparti non intensivi (+2). Oltre ai ricoverati, ci sono 23 persone in osservazione nei pronto soccorso (ieri erano 24).
Accusa un malore al cimitero: muore un 80enne a San Benedetto del Tronto. L’uomo era in visita alla tomba di alcuni parenti, quando improvvisamente ha accusato un malore e si è accasciato a terra
A soccorrerlo sono state alcune persone che si trovavano nelle vicinanze che hanno immediatamente dato l’allarme. Sul posto è intervenuta l’ambulanza del 118 partita dall’ospedale cittadino.
Il personale sanitario ha tentato disperatamente di rianimare l’80enne, anche mediante l’utilizzo del defibrillatore e con ripetuti e prolungati massaggi cardiaci. Ogni manovra di soccorso, però, si è rivelata vana. Per gli accertamenti di rito sono intervenuti gli agenti della polizia locale.
Il governo Meloni è pronto, stavolta per davvero: la leader di Fratelli d'Italia accetta l'incarico affidatogli dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e presenta la lista dei ministri: sono 24, di cui 6 donne, con due vicepremier.
Il giuramento si terrà nella mattina di sabato 22 ottobre, alle 10 al Quirinale, poi l'esecutivo sarà pienamente operativo. La formazione del governo si è svolta in tempi piuttosto rapidi, come ha sottolineato anche Mattarella, a meno di un mese dall'uscita dalle urne.
Matteo Salvini e Antonio Tajani ricopriranno il ruolo di vicepremier, rispettivamente come ministro delle Infrastrutture e titolare degli Esteri. Carlo Nordio guiderà la Giustizia, Giancarlo Giorgetti il ministero dell'Economia, Matteo Piantedosi sarà al Viminale, Guido Crosetto alla Difesa. Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Cambiano i nomi di molti ministeri: ad esempio, lo "Sviluppo economico" diventa "Imprese e made in Italy", le "Politiche agricole" diventano "Agricoltura e sovranità alimentare" e nasce il "ministero dell'Istruzione e del merito". Rivoluzione anche per il Mise che diviene minsitero delle "imprese e del made in Italy", per il ministero del sud si chiamerà anche "del Mare" e infine quello della Famiglia e pari Opportunità si chiamerà anche della "natalità".
"Rivolgo con lo stesso spirito di collaborazione il buon lavoro al nuovo governo che domani mattina con il giuramento inizierà a svolgere i suoi compiti", ha commentato il presidente della Repubblica. "Mario Draghi ha fatto fronte all'esigenza di guida de Paese, concludendo la sua attività col consiglio europeo, lo ringrazio ancora una volta. Vi ringrazio per l'attenzione con cui avete seguito i lavori per la formazione del nuovo governo - ha aggiunto Mattarella -. Questa volta il tempo è stato breve, non è passato nemmeno un mese dalla data delle elezioni e questo è stato possibile per la chiarezza dell'esito elettorale".
Si svolgerà domenica 23 ottobre, alle 10.30 presso Palazzo Chigi, la tradizionale cerimonia del passaggio di consegne tra il presidente uscente, Mario Draghi, e il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni. Al termine della cerimonia, alle 12.00, si terrà la prima riunione del Consiglio dei Ministri.
Di seguito la lista dei ministri:
Ministeri con portafoglio:
AFFARI ESTERI: Antonio Tajani che sarà anche vicepremier
INTERNO: Matteo Piantedosi
GIUSTIZIA: Carlo Nordio
DIFESA: Guido Crosetto
CONOMIA: Giancarlo Giorgetti
IMPRESE E MADE IN ITALY: Adolfo Urso
AGRICOLTURA E SOVRANITA' ALIMENTARE Francesco Lollobrigida
AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA: Paolo Zangrillo
INFRASTRUTTURE E MOBILITA' SOSTENIBILI: Matteo Salvini che sarà anche vicepremier
LAVORO E POLITICHE SOCIALI: Marina Calderone
ISTRUZIONE E MERITO: Giuseppe Valditara
UNIVERSITA' E RICERCA: Anna Maria Bernini
CULTURA: Gennaro Sangiugliano
SALUTE: Orazio Schillaci
TURISMO: Daniela Santanché
Ministeri senza portafoglio:
RAPPORTI CON IL PARLAMENTO: Luca Ciriani
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: Gilberto Pichetto Fratin
AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE: Roberto Calderoli
SUD E MARE: Sebastiano Musumeci
SPORT E GIOVANI: Andrea Abodi
FAMIGLIA, NATALITA' E PARI OPPORTUNITA': Eugenia Roccella
DISABILITA': Alessandra Locatelli
RIFORME: Elisabetta Casellati
AFFARI EUROPEI, COESIONE TERRITORIALE E PNRR: Raffaele Fitto
(Fonte ANSA)
Sono state tutte rinviati a giudizio le 19 persone fisiche e le 15 aziende coinvolte nell'inchiesta sulle presunte irregolarità su appalti e subappalti delle casette d'emergenza per i terremotati, le Sae (soluzioni abitative di emergenza)”. La decisione è arrivata ieri pomeriggio, durante l'udienza preliminare che si è tenuta al Tribunale di Ancona davanti alla gup Francesca De Palma.
A processo, che si aprirà il prossimo 9 marzo davanti al collegio penale, andranno diversi imprenditori oltre a vertici ed ex vertici della Protezione Civile regionale delle Marche come l'ex capo del servizio David Piccinini, anconetano di 55 anni, e il dirigente attuale Stefano Stefoni, all'epoca responsabile unico del procedimento, 61 anni, di Civitanova Marche (Macerata).
Stando alle accuse i lavori sarebbero andati a ditte impegnate nella ricostruzione per il sisma 2016 senza però verificarne i requisiti come la certificazione antimafia. A rimetterci sarebbero state poi le opere stesse, eseguite male e in troppa fretta.
A processo andranno anche 15 società, tre sono marchigiane, della provincia di Pesaro Urbino, che si sono occupate dei lavori. Le accuse, per tutti, a vario titolo, sono di truffa, falso, abuso di ufficio e frode nelle pubbliche forniture.
(Fonte Ansa)
L’assessore alla sanità Filippo Saltamartini è il nuovo vice presidente della giunta regionale, mentre i consiglieri regionali della Lega Andrea Maria Antonini e Chiara Biondi subentrano rispettivamente agli assessori uscenti Mirco Carloni e Giorgia Latini, sempre in quota Lega.
Ad Antonini vanno le deleghe decisive a Sviluppo Economico, Agricoltura, Caccia e Pesca, mentre Biondi è il nuovo assessore a Cultura, Sport, Istruzione e Pari opportunità. Un risultato che soddisfa il commissario regionale della Lega, Riccardo Augusto Marche: "La decisione è stata presa dopo un lungo confronto con il segretario federale Matteo Salvini, - racconta -, nella Lega Marche ci sono donne e uomini di grande esperienza, ciascuno con competenze tecniche specifiche e fondamentali".
"Abbiamo fatto una scelta che valorizzi sì le competenze, tenendo anche conto anche del giudizio degli elettori, - spiega - dato che Antonini e Biondi sono risultati i più votati nelle rispettive province alle elezioni regionali del 2020".
"Un ringraziamento agli assessori uscenti Mirco Carloni e Giorgia Latini, neoeletti deputati, per il lavoro svolto in giunta - aggiunge Marchetti - In questi anni sono stati un punto di riferimento, una presenza costante sul territorio e hanno contribuito fattivamente a dare avvio alla rinascita delle Marche. Lasciano un’eredità importante, ma sono convinto che Andrea Antonini e Chiara Biondi dimostreranno sin da subito di essere all’altezza ciascuno del proprio ruolo: a loro va un grande in bocca al lupo per la nuova avventura che li attende".
"In Consiglio Regionale entrano in surroga Monica Acciarri per la Provincia di Ascoli Piceno e Lindita Elezi per quella di Ancona - prosegue Marchetti - anche a loro spetta il compito fondamentale di proseguire il lavoro di un gruppo che ha sempre dato prova di essere coeso e produttivo. La squadra della Lega è pronta a fare la sua parte: con impegno e serietà continueremo a lavorare per le Marche, garantendo la stessa attenzione a tutti i territori - conclude Marchetti - nessuno sarà lasciato indietro".
Si va verso la formalizzazione del nuovo assetto della giunta regionale delle Marche guidata da Francesco Acquaroli, che potrebbe arrivare in serata o domani, con l'ingresso di Andrea Maria Antonini, Chiara Biondi (entrambi della Lega) e Goffredo Brandoni, ex sindaco di Falconara Marittima al posto, rispettivamente, di Mirco Carloni, Giorgia Latini (Lega) e Guido Castelli (Fdi) eletti in Parlamento alle ultime politiche.
Ad Antonini le deleghe economiche (Sviluppo economico, commercio, industria, agricoltura), a Biondi quelle finora appannaggio di Giorgia Latini, tra le quali quelle relative a Istruzione, Cultura, Pari opportunità; Brandoni - dopo l'uscita di scena di Carlo Ciccioli in seguito anche alle polemiche suscitate dalle sue dichiarazioni nell'aula consiliare sull'alluvione per le quali si era poi scusato - avrà alcune delle deleghe che erano di Castelli, tra le quali Bilancio, Personale e fondi europei con il Pnrr.
Le deleghe sulle grandi infrastrutture (porto, aeroporto e interporto) potrebbero restare al presidente Acquaroli, che ha già annunciato che tratterrà per sé la ricostruzione post sisma (oltre al turismo), in attesa che si concretizzi l'ipotesi di un sottosegretario che potrebbe prenderle in consegna, almeno in parte. Per avere questa figura è necessaria una modifica dello Statuto, già arrivata in giunta, ma che deve passare anche al vaglio del Consiglio regionale: per l'iter completo potrebbero servire comunque diversi mesi.
Quanto ai subentri nell'Assemblea legislativa al posto di Biondi arriva Lindita Elezi (Lega), Monica Acciarri in luogo di Antonini (Lega) e Simone Livi per Elena Leonardi (Fdi). Restano in ballo le presidenze di commissione Sanità e Governo del Territorio, lasciate da Leonardi e Antonini; tra le ipotesi, Nicola Baiocchi per la prima, e Luca Serfilippi per l'altra.
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In serata è arrivata l'ufficializzazione delle deleghe ai tre nuovi assessori. A comunicarlo è stato lo stesso presidente Acquaroli, in un post su Facebook. "Si tratta di una scelta in continuità con la linea tenuta precedentemente, e cioè di dare spazio a profili di comprovata esperienza amministrativa che possano fin da subito mettersi a disposizione dei marchigiani", ha spiegato.
"Voglio anche chiarire che la scelta caduta su Goffredo Brandoni è stata il frutto di una riflessione volta ad evitare ogni strumentalizzazione possibile sul dramma dell’alluvione, che purtroppo avrebbe avuto inevitabilmente delle ripercussioni sia sul dibattito che sul clima intorno ad una vicenda che impone la massima responsabilità e il rispetto di tutti", ha aggiunto.
"Ringrazio il consigliere, capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, che mi ha affidato la valutazione sulla scelta da fare, per la comprensione e la maturità dimostrata con questo comportamento" ha concluso Acquaroli.
Nel dettaglio, ad Andrea Maria Antonini andranno le seguenti deleghe: sviluppo economico, industria, artigianato, commercio, fiere e mercati, pesca marittima, tutela dei consumatori, internazionalizzazione, agricoltura, alimentazione, foreste, sviluppo rurale, agriturismo, zootecnia, industria agroalimentare, bonifica, produzione e distribuzione dell’energia, green economy, fonti rinnovabili, digitalizzazione, cooperazione internazionale allo sviluppo, Marchigiani nel mondo, caccia e pesca sportiva.
A Chiara Biondi sono state assegnate le seguenti deleghe: valorizzazione dei beni culturali, promozione e organizzazione delle attività culturali, musei, biblioteche, spettacoli ed eventi, istruzione, Università e diritto allo studio, sport, promozione sportiva, piste ciclabili, politiche giovanili e volontariato, pari opportunità, partecipazione. A Goffredo Brandoni vengono assegnati invece: bilancio, finanze, demanio e valorizzazione del patrimonio, credito, provveditorato ed economato, rapporti con le agenzie, gli enti dipendenti e le società partecipate, organizzazione e personale, trasporti, reti regionali di trasporto, enti locali e servizi pubblici locali, aree di crisi industriali, politiche comunitarie. Restano invariate le deleghe degli assessori in carica. Le funzioni di vicepresidente sono state assegnate all’assessore Filippo Saltamartini. Il presidente Acquaroli terrà per sé la delega alla ricostruzione.
Le persone detenute in dieci province delle regioni Abruzzo, Lazio, Molise, Marche e Umbria avranno l’occasione di lavorare nei cantieri di oltre 5.000 opere di ricostruzione pubblica e in quelli di 2.500 chiese danneggiate dal terremoto 2016.
Lo stabilisce il protocollo d’intesa siglato oggi, nella sede del Ministero della Giustizia, tra il commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Matteo Maria Zuppi, il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Enzo Bianco, e il vicepresidente Ance con delega per la ricostruzione del Centro Italia Piero Petrucco. Era presente anche il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi.
L’obiettivo del protocollo è quello di aumentare le opportunità di lavoro, strumento indispensabile per il pieno reinserimento sociale di chi sta scontando una pena detentiva in 35 istituti del Centro Italia. Il numero dei detenuti coinvolti dipenderà dal programma dei lavori e dai cantieri individuati. Le modalità di inserimento lavorativo verranno definite in base ai profili dei singoli detenuti e alle esigenze delle aziende.
Al commissario straordinario spetterà la funzione di raccordo delle attività, mentre il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria individuerà gli idonei e favorirà il loro inserimento in cantieri vicini alle strutture detentive, in accordo con la magistratura di sorveglianza.
La Cei promuoverà, presso le imprese impegnate nella ricostruzione degli edifici di culto, l’utilizzo di manodopera da parte dei detenuti valutati idonei. Ance diffonderà alle proprie strutture territoriali e, per il loro tramite, anche agli enti bilaterali del sistema, i contenuti del Protocollo; allo stesso modo, anche Anci nei Comuni che ospitano strutture penitenziarie.
Con il protocollo viene definito anche un Comitato paritetico di gestione, composto dai rappresentanti dei firmatari, che sarà istituto entro 15 giorni, con il compito di promuovere e monitorare le attività previste dal documento e di coordinare le azioni degli enti e dei soggetti che hanno aderito.
“Ricostruire gli edifici, per ricostruire anche le proprie vite e sentirsi parte della comunità: ha un fortissimo significato simbolico il protocollo che permetterà ad alcune persone di uscire dal carcere, per lavorare nei cantieri dei paesi feriti dai terremoti, ha affermato la ministra Cartabia.
“Attraverso il lavoro, il tempo della detenzione si orienta verso all’obiettivo costituzionale della rieducazione e del reinserimento sociale. Il lavoro in carcere è stata una delle mie priorità in questo anno e mezzo al Ministero. E sono particolarmente felice di questa firma, a conclusione del mio mandato, perché progetti come questo o come l’accordo siglato con il ministro Colao con le aziende di telecomunicazione per la posa della fibra permettono di guardare al carcere anche come una risorsa per l’intera collettività”.
Giovanni Legnini: “L’accordo concluso oggi è densò di significati. Consentire ai detenuti che ne hanno titolo, sulla base delle disposizioni dell’ordinamento penitenziario , di lavorare nei cantieri pubblici e di ricostruzione delle Chiese nell’enorme cratere del centro Italia (con un numero di oltre 5.000 opere pubbliche e di 2.500 Chiese finanziate e da finanziare) rappresenta una bella opportunità per inverare il principio della funzione rieducativa della pena e per le Imprese di formare ed utilizzare personale motivato a dare un contributo a tale importante finalità pubblica” .
Ringrazio il ministro Cartabia per la grande e nota sensibilità sul tema, il Capo del Dap e i presidenti della Cei, dell’Ance e dell’Anci per la loro adesione al protocollo. Adesso si tratterà di attuarlo con la stessa dedizione e sensibilità dimostrati nella definizione dell’accordo”. “Il protocollo rappresenta un passo importante sulla strada della responsabilità comune”, ha dichiarato il cardinale Matteo Maria Zuppi.
“Se vogliamo che il carcere non sia solo punitivo, ma soprattutto redentivo dobbiamo smettere di pensarlo come una realtà isolata, a sé stante, emarginata. Dare ai detenuti la possibilità di lavorare è un modo per farli sentire parte della comunità, per dare loro una prospettiva di futuro e un’alternativa valida per non tornare a delinquere una volta scontata la pena. Il fatto che siano impegnati in cantieri per la ricostruzione, pubblica e religiosa, è poi un segno di speranza e un incoraggiamento a costruire insieme il nostro domani”.
“Questo protocollo rafforza la collaborazione avviata dieci anni fa con il Ministero della Giustizia sul tema dei lavori di pubblica utilità nei Comuni”, ha fatto eco a Zuppi il presidente del Consiglio Anci Enzo Bianco. “Abbiamo dato vita ad un programma sperimentale per attività lavorative extramurarie dei detenuti attraverso progetti concreti a favore delle comunità locali”.
“Oggi vogliamo sottolineare una volta di più l’importanza che il lavoro ricopre in ogni percorso riabilitativo, insieme a tutti i soggetti firmatari dell’intesa. È un’opportunità significativa per i detenuti di impegnarsi concretamente nei territori così duramente colpiti dagli eventi sismici del 2016”.
“È una duplice ricostruzione: della vita dei detenuti su un percorso di riabilitazione e di quei territori, in favore delle comunità locali. Gli amministratori locali sanno bene infatti che il carcere dev’essere un luogo dove scontare la pena, ma anche una occasione di recupero e reinserimento nella nostra società”.
Il vicepresidente Ance Petrucco: “Questo protocollo rappresenta anche un’opportunità per le imprese di formare e occupare nuova manodopera in opere importanti per la rinascita di un territorio ferito dal terremoto. Si tratta di un impegno che può garantire risvolti positivi sia dal punto di vista sociale che economico, in linea con gli obiettivi che Ance vuole perseguire”.
"Nessuna rottura del rapporto di collaborazione né alcuna preclusione rispetto alle iniziative e ai progetti degli Istituti storici delle Marche”. Questa, fa sapere l'Ufficio scolastico regionale delle Marche – la risposta al comunicato diffuso dagli istituti storici di Macerata e Ascoli Piceno sulla "non assegnazione di due docenti in distacco presso le loro rispettive sedi" da parte dello stesso Usr (leggi qui).
"La collaborazione tra l'Usr e istituti storici delle Marche - prosegue l'Ufficio scolastico regionale - è sempre stata positiva e volta a ogni possibile collaborazione, prestando sempre attenzione alle iniziative promosse dagli stessi tramite il gruppo progetti nazionali” - afferma ancora - .
“Il problema è che la legge non consente più il distacco di personale docente di ruolo in maniera continuativa e organica presso altri enti, distogliendoli dall'insegnamento, con oneri a carico dell'erario per la necessità di una loro sostituzione con personale a tempo determinato".
"Quindi nessuna rottura del rapporto di collaborazione né alcuna preclusione rispetto alle iniziative e ai progetti volti a favorire l'insegnamento della storia proposti dagli istituti di storia contemporanea", prosegue l'Usr.
“Un elenco degli argomenti da proporre, frutto dell’esperienza dell’Istituto nazionale 'Ferruccio Parri' di Milano e degli istituti marchigiani che ad esso fanno capo - fa sapere l'Usr - è stato discusso a inizio estate in un incontro, l’11 luglio, con l’obiettivo di consentirne la valutazione da parte delle scuole nella loro autonomia e il loro eventuale inserimento nell’ambito della programmazione dell’offerta formativa adottata da ciascuna. Si era di conseguenza in attesa della loro declinazione in una proposta attuativa che definisca, come specificato nella riunione stessa, un piano di lavoro articolato in progetti da proporre alle scuole".
"Non rientra peraltro tra le competenze dell’Usr esprimere giudizi in merito al ruolo degli istituti storici e delle loro esperienze, - conclude l'Ufficio scolastico regionale delle Marche - tantomeno volti a un pregiudiziale loro disconoscimento come in effetti mai avvenuto”.
“Si condivide pertanto l’auspicio per l’attuazione del protocollo d’intesa, recentemente rinnovato, tra il Ministero dell’Istruzione e l’Istituto nazionale 'Ferruccio Parri' Rete degli Istituti per la Storia della resistenza e dell’Età Contemporanea, nel rispetto del medesimo e ovviamente della norma di legge e dell’autonomia delle istituzioni scolastiche".
Lancia i suoi due cani pittbull contro gli agenti di polizia, ma non riesce ad evitare l'arresto. È accaduto lo scorso 14 ottobre, ma la notizia è stata diffusa oggi, a San Benedetto del Tronto. I poliziotti hanno effettuato un blitz in un appartamento occupato da nordafricani dove avevano notizia di attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Una volta entrati sono però stati aggrediti dai due cani privi di guinzaglio.
Approfittando del diversivo, un tunisino pluripregiudicato, che dormiva in una delle stanze, ha appallottolato un paio di boxer, lanciandoli dalla finestra. Tuttavia gli agenti, nonostante i cani, si sono accorti del movimento e si sono precipitati in strada, recuperando l'indumento al cui interno erano celati due involucri in cellophane contenenti 16 dosi di eroina già confezionate per lo spaccio.
Ravvisati gli estremi della flagranza del reato di detenzione ai fini di cessione di sostanza stupefacente, constatato che si trattava di un soggetto con numerosi precedenti specifici penali e di polizia e con numerosi alias, nonché dalla recente sottoposizione alle misure di prevenzione della sorveglianza speciale, gli agenti lo hanno condotto nel carcere di Ascoli Piceno.
È un momento d’oro per la produzione vitivinicola marchigiana, che a suon di riconoscimenti in Italia e all’estero sta consolidando sempre più la sua capacità attrattiva nei confronti dei wine lover di ogni latitudine. A dare ulteriore conferma di ciò è la pubblicazione dei risultati dell’Organic wine international award 2022, concorso enologico che da quattordici anni seleziona i migliori vini biologici provenienti da tutto il mondo.
Le sessioni di degustazione svoltesi nelle scorse settimane in Baviera hanno infatti incoronato due cantine del Piceno, capaci di conquistare con i loro vini ben sei medaglie: l’azienda agricola Fiorano di Cossignano e Terra Argillosa di Offida.
Il Marche rosso Igt “Ser Balduzio” 2017 di Fiorano, conquistando ben 99 punti su 100 e la conseguente medaglia "Grande oro", ha ottenuto il primo posto assoluto tra centinaia di etichette provenienti da tutto il mondo, ex aequo con il Puglia Igt “Il nostro Rosso” della cantina pugliese Mare Magnum.
A completare il podio tutto italiano della competizione è stato un altro rosso di Fiorano, il Marche rosso Igt “Gallo Otto” 2018, blend di Montepulciano e Syrah vinificato in anfora. Una medaglia d’oro è arrivata anche per il Marche bianco Igt "Giulia Erminia".
Tre i brindisi anche per la cantina Terra Argillosa di Offida, che si è aggiudicata la medaglia d’oro con il "Marche Syrah Igt" 2019 (90 punti) e il Marche Cabernet Franc – merlot Igt Fatjà 2019 (95 punti), riuscendo anche a conquistare una medaglia d’argento con il Marche Petit Verdot Igt 2014, a dimostrazione della grande longevità che caratterizza i vini rossi delle colline picene, capaci di coniugare grande piacevolezza a una spiccata propensione all’affinamento in bottiglia.
A guidare gli esperti degustatori internazionali nella selezione delle migliori bottiglie in gara è stato il metodo di valutazione "Par" messo a punto da Martin Darting: la qualità dei vini è giudicata a partire dalle caratteristiche dei rispettivi territori d’appartenenza per permettere ai consumatori di riconoscere quelli capaci di eccellere nelle diverse aree di produzione, interpretandole al meglio.
"Per la prima volta, con il nuovo anno scolastico, tutti gli Istituti storici marchigiani della Resistenza e dell'Età Contemporanea saranno privati dei docenti che tradizionalmente venivano assegnati dall'Ufficio Scolastico Regionale, su indicazione degli istituti stessi".
Lo denunciano, attraverso una nota congiunta, gli istituti storici di Macerata e Ascoli: "Si tratta di figure numericamente esigue (all'inizio 5 poi progressivamente ridotte), ma di fondamentale importanza, in quanto referenti della didattica e anello di congiunzione con scuole e territorio delle rispettive province".
"Le difficoltà dei rapporti con l'Usr Marche si erano acuite già da qualche anno - precisano gli Istituti - ma nonostante i crescenti problemi (peraltro assenti nelle altre regioni) alcuni istituti storici avevano potuto avvalersi dei docenti che, dopo aver superato la selezione per i progetti nazionali, venivano di fatto utilizzati negli istituti stessi.
Da quest'anno, nel bando che disciplina la selezione del personale per i progetti sopra citati - affermano - è stato azzerato da parte dell'Usr Marche qualsiasi riferimento all'insegnamento della storia e agli Istituti della Resistenza e dell'Età Contemporanea; inoltre è stata negata la possibilità di utilizzare in maniera continuativa e organica il personale docente di ruolo (si parla di 2 unità nelle Marche) negli istituti storici che ne avevano fatto richiesta, come avvenuto negli anni precedenti e come normalmente succede nella altre regioni italiane".
"A ciò si aggiunga - proseguono - che non è stata presa in alcuna considerazione dalle autorità scolastiche regionali la proposta di un piano di lavoro per il nuovo anno scolastico, presentata all'inizio dell'estate e frutto della preziosa esperienza dell'Istituto nazionale 'Ferruccio Parri' di Milano e degli istituti marchigiani che ad esso fanno capo"
Un cittadino straniero è stato travolto da un'auto questa mattina lungo la strada statale Salaria a Centobuchi, frazione di Monteprandone.
Sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari che, constata la gravità delle condizioni dell'uomo, hanno chiesto l'intervento dell'elisoccorso.
L'eliambulanza ha provveduto a trasportare il ferito all'ospedale regionale di Torrette dove è stato sottoposto a tutti gli accertamenti clinici e radiografici. Non è in pericolo di vita. Sul posto le forze dell’ordine per i rilievi di rito.
Balzo di ricoveri per Covid-19 nelle Marche nell'ultima giornata: +9 degenti portano il totale da 121 a 130. Ora in terapia intensiva ci sono sei persone (+4), tre in Semintensiva (invariato) e 121 in reparti non intensivi (+5). E' quanto si evince dall'ultimo report stilato dalla Regione.
In 24ore sono 1.120 i positivi rilevati (8.544 in una giornata) sui 3.213 tamponi eseguiti; l'incidenza di casi ogni 100mila abitanti ha fatto segnare una nuova lieve discesa (da 569,08 a 568,15).
Cinque le persone decedute in correlazione con il Covid; il totale regionale a quota 4.135. Lo fa sapere la Regione Marche. Oltre ai ricoverati, sono 20 le persone in osservazione nei pronto soccorso. Le quarantene salgono a 11.504 (+216).
È stato ritrovato morto Michael Agostini, il 27enne di San Benedetto del Tronto, di cui non si avevano notizie da martedì 11 ottobre quando si era recato ad Arquata del Tronto, sempre nell'Ascolano, a cercare funghi nei pressi di una proprietà di famiglia fra le frazioni di Faete e Spelonga.
Il giovane, sposato e padre di una bambina che nei giorni scorsi ha compiuto un anno, è stato trovato in un dirupo, probabilmente vittima di una caduta accidentale la stessa mattinata di martedì, visto che la moglie Chiara aveva cercato di contattarlo al telefonino intorno alle 14 senza però ricevere risposta.
Alle ricerche, che sono andate avanti senza sosta, hanno partecipato il soccorso alpino e speleologico delle Marche, i carabinieri, i vigili del fuoco oltre a diversi volontari. Anche la moglie è stata tutti i giorni alla ricerca del marito e oggi ha lanciato un appello sui social a chi ne avesse notizie.
Agostini conosceva benissimo la zona in cui stava effettuando l'escursione, ci andava da quando aveva 4 anni perché ci sono proprietà della famiglia.
Nuovo rialzo del numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche (+6) a 121, mentre l'incidenza di positivi ogni 100mila abitanti scende lievemente per il secondo giorno consecutivo. Lo comunica la Regione Marche nel consueto aggiornamento giornaliero.
Attualmente nella regione ci sono due persone degenti in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), tre in Semintensiva (-1) e 116 nei reparti non intensivi (+6). Sono 1.239 i casi di positività accertati in un giorno (8.558 in una settimana) in base a 3.418 tamponi e l'incidenza ogni 100mila abitanti è diminuita da 578,72 a 569,08. Una persona è deceduta e il totale di decessi è ora a quota 4.130. Le quarantene sono arrivate a 11.288.
In considerazione della grave escalation della guerra in Ucraina, la Coalizione Europe for Peace ha proposto una nuova ed ampia mobilitazione nazionale per richiedere ancora una volta un serio e forte impegno finalizzato alla convocazione di una Conferenza internazionale di pace.
“Siamo infatti di fronte ad una contrapposizione tra Russia e Stati Uniti, che passa per l’Ucraina - ha dichiarato il presidente dell’Università per la pace Mario Busti - e che si sviluppa su più livelli visibili e invisibili: dalla guerra economica all’accaparramento delle risorse, dalla propaganda elettronica agli attacchi haker, fino al dominio nell’intelligenza artificiale militare. Si tratta di una ‘guerra grande’ a cui il movimento per la pace deve articolare parimenti una risposta nonviolenta su più piani: culturale, spirituale, educativo, economico, giuridico e sociale”.
“Colpisce la grave assenza dell’Europa unita e dell’ONU come attori in grado di contribuire in maniera determinate all’immediato cessate il fuco ed al negoziato”, ha aggiunto Tamara Ferretti della segreteria nazionale ANPI e Presidente dell’ANPI di Ancona. Il fine settimana individuato è quello del 21-23 Ottobre. Per l’appello e per tutti gli ulteriori approfondimenti, si rimanda al link: https://sbilanciamoci.info/in-piazza-subito-per-fermare-la-guerra/ .
Nelle Marche, l’Università per pace ha invitato tutti i sindaci, tutti gli enti, le organizzazioni e le associazioni sensibili al tema ad organizzare tanti eventi diffusi nelle città della regione, come ad esempio flash mob, presidi e banchetti, incontri di approfondimento nelle piazze. Lo scopo: unire idealmente tutte le Marche all’insegna della pace e della richiesta di una seria azione diplomatica quale uniche vie per la soluzione del conflitto.
Ad oggi sono in corso di organizzazione eventi nelle città di Ancona (Piazza Roma, Sabato 22 - ore 17,00), Ascoli Piceno (Piazza del Popolo, Sabato 22 - ore 18,00), Fano (Pincio, Sabato 22 - ore 17,30), Pesaro (Biblioteca Bobbato, Domenica 23 - ore 18,00) e Senigallia (Piazza Saffi, Domenica 23 - ore 17,30).
Nel 2021 nelle Marche si sono registrate 1671 morti cardiache improvvise: un trend in crescita se si pensa che nel 2020 erano state 1462, e l’anno prima 1104. La morte cardiaca improvvisa (SCD) è il termine medico per indicare una morte inaspettata che si verifica per cause di origine cardiaca entro un’ora dall’insorgenza dei sintomi. Il 16 ottobre è la giornata mondiale dedicata alla rianimazione cardiopolmonare.
“Ho partecipato all’ultimo convegno ‘Morte cardiaca Improvvisa e dintorni’ patrocinato dall’Università di Macerata – ha detto l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – e molto interesse rivestono gli eventi drammatici di morte improvvisa in giovani atleti apparentemente sani, spesso asintomatici. Importante è la presenza e l’utilizzo di defibrillatori, specie quelli automatici, che ormai devono essere presenti anche in palestre, supermercati, persino luoghi di culto. E per la cosiddetta Legge del Buon Samaritano approvata nel 2021 ciascuno può utilizzarli senza commettere reato, anche perché le istruzioni si trovano sugli apparecchi".
"La regione - ha aggiunto - si sta adoperando per aumentare i corsi BLSD (Basic Life Support Defibrillation ) e il numero dei defibrillatori, ma stiamo lavorando anche ad una app che incroci i defibrillatori presenti e le persone formate al loro utilizzo, perché questi fenomeni statisticamente colpiscono una persona su 1000”.
Nelle Marche ci sono 1290 DAE (Defibrillatori Automatici Esterni) mappati: 394 in provincia di Ancona, 257 nel pesarese, 212 nel maceratese, 199 nel fermano e 228 nell’ascolano. Dal 2018 ad oggi sono stati organizzati con la regione 3797 corsi e ci sono 35166 soggetti che sono stati autorizzati all’uso del DAE. Solo nel 2021 sono stati fatti 897 corsi e 355 retraining, e sono state autorizzate all’uso 8717 persone, mentre 2948 hanno fatto il retraining.
E’ stato dimostrato che un tempestivo intervento con compressioni toraciche e l’uso del defibrillatore prima dell’arrivo dei mezzi di soccorso migliora gli esiti di salute di cittadini vittime di arresto cardiaco. “Prima della fine dell’anno – ha annunciato Saltamartini - approveremo la progettualità preliminare per la app smartphone in grado di mappare i defibrillatori presenti incrociandoli con i cittadini (First Responders) disposti a intervenire grazie alla contestuale geolocalizzazione del DAE più vicino, esattamente come accade in Emilia Romagna”.
Inoltre, il programma “Comunità attive”, inserito nel Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025 è dedicato alla promozione dell’attività fisica, anche in ambito scolastico, che è riconosciuta efficace nella prevenzione di numerose patologie.
Sono stati individuati nelle Marche i primi tre casi di variante Omicron del Sars-CoV-2, BA.2.75", ribattezzata con il nome di Centaurus. Lo riferisce il virologo Stefano Menzo, responsabile del laboratorio di Virologia dell'azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, rendendo noti i risultati dell'ultima flash survey dell'Iss (Istituto Superiore di Sanità). I tre casi sono stati individuati tutti in provincia di Ancona.
Nelle Marche al momento, oltre ai tre casi di variante del virus cosiddetta Centaurus, "è prevalente la variante Omicron BA.5, mentre Omicron BA.4 è scomparsa" dice il virologo Menzo all’Ansa, aggiungendo di aver individuato, circa un mese fa, anche un caso di influenza stagionale, per ora isolato.
Nella regione, intanto, prosegue l'incremento dell'indice di positivi al Covid ogni 100mila abitanti che nell'ultima settimana (5-11 ottobre) è arrivato a quota 570, e si evidenzia un aumento anche dei nuovi casi (9,5%) rispetto alla settimana precedente.
Nella 'classifica' provinciale dei contagi il valore più alto si registra ad Ascoli Piceno 613 (+14,2% rispetto alla settimana precedente); poi Fermo 598 (+7,7%), Macerata 575 (+5,4%), Ancona 555 (+15,5%), Pesaro e Urbino 476 (+4,4%).
Per quanto riguarda i ricoveri correlati al Covid, Gimbe ha riscontrato nelle Marche numeri superiori alla media nazionale per saturazione di posti letto in Area medica (11,7% rispetto alla media italiana del 9,8%) e, invece, di molto sotto la media nazionale in terapia intensiva (0,4% rispetto al 2,4%).
Sul fronte vaccini, la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 12,3% (media Italia 10,2%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 2,4%. La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 11,1% (media Italia 11%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 5,8%. Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose è del 12,3% (media Italia 18,7%)
Infine la popolazione di età compresa tra 5 e 11 anni, che ha completato il ciclo vaccinale è pari 20,5% (35,2% Italia) più un ulteriore 2,1% (media Italia 3,3%) solo con prima dose.
VNotes (vaginal natural orifice transluminal endoscopic surgery) è il nome di una tecnica chirurgica innovativa, sviluppata e importata dal Belgio, che consente di eseguire interventi endoscopici sulla pelvi femminile senza incisioni sull’addome.
Recentemente, l'innovativa tecnica è stata introdotta dal professor Andrea Ciavattini, direttore della Clinica di Ostetricia e Ginecologia e del Dipartimento Materno Infantile del presidio ospedaliero ad alta specializzazione Salesi, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, collocando così l’ospedale di Ancona tra i pochi centri in Italia e in Europa a praticarla.
“La vNOTES, permettendo una visione più ampia e definita, supera i limiti della chirurgia tradizionale permettendo così di unire i benefici della chirurgia vaginale con quelli della laparoscopia moderna, portando ad una riduzione dei tempi operatori, un dolore postoperatorio quasi annullato e quindi ad un recupero rapido dopo l’intervento con ridotti tempi di degenza - indica il professor Andrea Ciavattini - inoltre, nella maggior parte dei casi, è possibile la dimissione già entro le prime 24 ore dall’intervento. Alla ridotta degenza si aggiunge anche il vantaggio estetico di una chirurgia senza cicatrici.
Con questa tecnica è possibile eseguire interventi maggiori sull’utero per la cura della fibromatosi uterina e della patologia pretumorale (isterectomia, miomectomia) ma anche sugli annessi per il trattamento delle cisti ovariche e per la salpingectomia e/o annessiectomia profilattica per le pazienti con familiarità per i tumori dell’ovaio e della mammella”.
Il direttore generale - Michele Caporossi - esprime soddisfazione per le continue innovazioni tecnologiche messe in campo costantemente dall’Azienda sanitaria marchigiana. “ Lo sviluppo tecnologico può offrire tutte le opportunità per rispondere al meglio ai bisogni sanitari della persona e della comunità - dichiara Michele Caporossi - l’innovazione tecnologica e la grande professionalità dei nostri medici e degli operatori sanitari rendono sempre più attrattivo il nostro nosocomio regionale”.
Presso la Clinica di Ostetricia e Ginecologia di Ancona sono state già sottoposte ad intervento mediante tecnica vNOTES numerose pazienti riscuotendo nella totalità dei casi un elevato grado di soddisfazione da parte delle stesse, essendo riusciti a coniugare un risultato chirurgico ottimale ad un rapido ritorno alle comuni attività quotidiane.