I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, del Nucleo Operativo della Compagnia di Osimo e quelli della locale Stazione, a Orte, dando, esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Ancona, hanno arrestato un uomo di 53 anni del luogo, ritenuto responsabile di quattro rapine in danno di altrettanti istituti bancari (tre consumate e una tentata).
La complessa attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona, ha preso le mosse da una rapina, perpetrata nel settembre del 2022 in danno della filiale di un noto istituto bancario di Camerano: due persone, con il volto coperto da passamontagna, avendo fatto accesso mediante effrazione di una finestra, riuscirono a farsi consegnare, da uno dei dipendenti, 140.000 euro.
Le successive indagini effettuate dai militari della Compagnia osimana in sinergia con i colleghi del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Ancona, hanno consentito di raccogliere elementi in ordine alla partecipazione dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine, in altro analogo episodio: una tentata rapina in danno di un istituto di credito ad Acquasparta nel Ternano, posta in essere nel gennaio del 2023, quando i componenti della “batteria” fecero un foro nella parete perimetrale della filiale, non riuscendo nel loro intento per l’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Terni, che riuscirono a identificare l’uomo e a localizzare una struttura ricettiva dove alloggiavano due complici.
Il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Ascoli Piceno è riuscito, poi, a raccogliere elementi di reità in ordine alla partecipazione dell’uomo in altre due rapine, poste in essere in danno di altrettanti istituti di credito, rispettivamente a Grottammare nell’ottobre 2022 e San Benedetto del Tronto a novembre dello stesso anno. In questi due episodi, sempre con il volto coperto da passamontagna e armati di taglierino, dopo aver fatto accesso nelle filiali mediante effrazione delle finestre, riuscirono a farsi consegnare la somma complessiva di 141.500 euro, per poi darsi alla fuga.
L’attività d’indagine ha evidenziato come l’uomo ricoprisse, nell’ambito della “batteria”, un essenziale ruolo nella preparazione dei colpi, come "basista" e come "palo", occupandosi, in primo luogo, degli aspetti logistici. Si procede in stato di libertà per altre 4 persone, ritenute appartenenti alla medesima compagine e, a vario titolo, coinvolte negli episodi di reato citati.
Il gip del Tribunale di Ancona, competente per il primo reato temporaneamente addebitato e, a causa del vincolo della continuazione, chiamato ad esprimersi anche sugli altri delitti, nel condividere le valutazioni fatte dalla locale Procura della Repubblica, ha sottolineato la minuziosa organizzazione, le collaudate modalità operative, la determinazione e l’audacia dimostrate, tutti indici di elevata professionalità e pericolosità degli indagati. A conclusione delle indagini l’arrestato è stato tradotto nella Casa Circondariale di Viterbo.
Bilancio dei controlli effettuati dalla polizia di stato nella provincia di Ascoli Piceno nella settimana compresa tra il 19 e il 25 febbraio: sono stati effettuati 60 posti di controllo, nel corso dei quali sono stati ispezionati 477 veicoli e 975 persone.
A seguito di tale servizio sono state elevate 2 contravvenzioni ad altrettanti locali, uno nel capoluogo e uno in provincia, per violazioni amministrative.
Sulla costa sono stati effettuati dal commissariato di San Benedetto del Tronto 22 posti di controllo, che hanno prodotto i seguenti risultati: 189 veicoli e 354 persone identificate. Sono stati inoltre eseguiti 16 controlli a persone sottoposte a regime di detenzione domiciliare
Nel capoluogo ascolano sono stati effettuati 20 posti di controllo e identificate 235 persone. I veicoli controllati sono stati 136. Gli interventi della volante sono stati complessivamente 24 di cui uno per lite in famiglia.
Il Posto di polizia ferroviaria di San Benedetto Tronto, nell’ambito dell’attività di prevenzione finalizzata ad incrementare i livelli di sicurezza ordinaria e i dispositivi di controllo, ha impiegato 13 pattuglie che hanno identificato complessivamente 215 persone, di cui 45 cittadini extracomunitari.
Nell’ambito dell’attività denominata “Rail Safe Day”, gli operatori della PolFer hanno prestato particolare attenzione agli impropri e anomali comportamenti in ambito ferroviario, tra cui, l’attraversamento dei binari, la salita e discesa dai convogli in movimento, l’indebita presenza sulla linea ferroviaria, il superamento della linea gialla in stazione e l’attraversamento dei passaggi al livello chiusi.
Nell’ambito di tali attività è stato arrestato un cittadino italiano evaso dagli arresti domiciliari e ha proceduto a multare un minore per aver attraversato i binari ed essersi fermato per scattare un selfie.
La sezione operativa di sicurezza cibernetica, inoltre, nell’ambito delle attività istituzionali della specialità, ha raccolto 5ìcinque denunce, di cui una per truffa trading on line, due per truffa on line, una per accesso abusivo a sistema informatico e una per falso. Inoltre è stata eseguita una perquisizione domiciliare per truffa on line.
Cyberstalking, diffamazione ed estorsione: sono i reati di cui è accusato un ventinovenne residente nelle Marche, indagato per avere perseguitato una donna bolognese conosciuta, solo virtualmente, su un sito di incontri.
Per il giovane, il Gip di Bologna ha disposto gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, misura eseguita dalla polizia a seguito di indagini avviate dopo che la vittima, una trentenne, si è rivolta alle forze dell'ordine, denunciando che da maggio 2023 veniva ripetutamente minacciata, molestata e diffamata.
L'uomo, frequentato solo online, tramite i social e conversando aveva raccolto diverse informazioni su di lei (luogo di lavoro, residenza, numero di telefono): con questi dati aveva creato account 'fake' a nome della donna e pubblicato annunci a carattere sessuale su siti di incontri.
Sempre spacciandosi per la vittima, aveva pubblicato su pagine social false confessioni di presunti abusi sessuali che lei avrebbe subito da parte di suoi familiari, ledendo così anche la loro reputazione. La trentenne avrebbe ricevuto anche minacce di morte per un imprecisato debito che avrebbe dovuto saldare. Tutto questo ha causato nella vittima uno stato di ansia e paura, tale da dover chiedere ad alcuni parenti di essere spesso accompagnata, per il timore che il suo persecutore potesse raggiungerla sotto casa.
I vigili del fuoco di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto sono stati impegnati, poco dopo l'una di oggi, in contrada Granaro, a Grottammare, per l'incendio sviluppatosi in un appartamento.
Dopo aver spento le fiamme, si è provveduto allo smassamento di quanto bruciato e alla messa in sicurezza di tutta la zona interessata dall'evento. Fortunatamente, al momento del rogo, nessuno era presente all'interno dell'abitazione. Ad innescare l'incendio sarebbe stato un cortocircuito.
Al termine delle operazioni di spegnimento, a seguito della verifica sulla staticità dell'immobile con il funzionario di guardia nel frattempo giunto sul luogo, lo stabile è stato dichiarato inaccessibile fino al ripristino delle normali condizioni di sicurezza ed igienicità.
Anche una nutrita delegazione marchigiana parteciperà alla manifestazione del 26 febbraio a Bruxelles quando gli agricoltori europei sfileranno dalla stazione Luxembourg fino a Roi de la Loi per "chiedere risposte immediate e concrete alla Commissione Europea".
Coldiretti, insieme alle altre associazioni agricole come gli spagnoli dell'Asaja, il Cap dal Portogallo e belgi del Fwa,"uniti perché dopo le parole occorrono i fatti". "Nel pacchetto semplificazione per l'agricoltura della Commissione - afferma Coldiretti - abbiamo letto alcune semplificazioni da noi proposte ma manca completezza e certezza dei dettagli”.
“Si sono, finalmente, accorti di alcuni aspetti su cui intervenire, come la condizionalità ambientale e la razionalizzazione dei controlli. Sono positive anche le ipotesi di intervento per i piccoli agricoltori. Però al momento sono solo dichiarazioni: i tempi delle aziende non combaciano con i tempi della burocrazia europea. Vogliamo risposte concrete e interventi immediati”.
“Non è più tempo di annunci, serve cambiare le regole che penalizzano l'agricoltura: lunedì saremo di nuovo a Bruxelles a manifestare in piazza insieme a migliaia di agricoltori per avere tempi e strumenti certi per cambiare le politiche europee che minacciano la sopravvivenza del settore".
"L'intero pacchetto sarà discusso lunedì a Bruxelles al Consiglio dei Ministri agricoli dell'Ue dalle ore 10 - fa sapere ancora Coldiretti - in concomitanza dei lavori si terrà la manifestazione che è stata preceduta, nei giorni scorsi, da una fitta sequenza di 40 assemblee che nelle Marche hanno riguardato i 36 uffici di zona territoriali e coinvolto migliaia di agricoltori per confrontarsi sui problemi che interessano le varie filiere e sulle prossime battaglie da combattere".
Tra i temi "la difesa del reddito degli agricoltori, gli aiuti ai giovani, scambi commerciali con Paesi esteri basati sulla reciprocità degli alti standard europei, l'applicazione della legge contro pratiche sleali affinché i prezzi non siano mai inferiore ai costi di produzione, la semplificazione, l'accesso al credito, un più efficace contrasto alla fauna selvatica; ma anche i bandi Psr, Pnrr Inail e nuova Pac 2024".
L’episodio risale allo scorso mercoledì. Trascorsa da poco la mezzanotte, i carabinieri della Compagnia di San Benedetto hanno ricevuto una telefonata di aiuto da parte di un 40enne, disoccupato, di origini brasiliane residente nella vallata, per l’aggressione ai suoi danni da parte del figlio 26enne della compagna.
I militari, subito accorsi, hanno accertato che il ragazzo, in stato di alterazione da assunzione di alcolici, per una critica – non digerita – nelle relazioni sociali, aveva iniziato a offendere e minacciare l’uomo, anche con l’utilizzo di un coltello da cucina, non riuscendo per la fulminea fuga del 40enne.
Non soddisfatto, il 26enne ha poi scagliato tutta la propria rabbia sull’autovettura dell’uomo, danneggiandone la carrozzeria e sfondandone i vetri.
Gli operanti, dopo averlo reso inoffensivo, lo hanno dichiarato in stato di arresto e, di concerto con l’autorità giudiziaria di Ascoli Piceno, lo hanno tradotto nel carcere di Marino del Tronto a disposizione del giudice. Lo stesso, convalidando l’operato degli inquirenti, ha disposto per il 26enne l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alle persone offese.
Sul portale Concorsi Online del Corpo (https://concorsi.gdf.gov.it), in data 1 febbraio 2024, è stato pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 12 tenenti in servizio permanente effettivo del “ruolo tecnico-logistico-amministrativo” del Corpo della guardia di finanza.
Tali posti sono ripartiti tra le seguenti specialità: due per amministrazione; due per telematica; due per infrastrutture; uno per motorizzazione-settore terrestre; uno per motorizzazione-settore navale; due per sanità; due per veterinaria.
Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che, alla data del 1° gennaio 2024, non abbiano superato il giorno di compimento del trentaduesimo anno di età (siano quindi nati in data non antecedente al 1° gennaio 1992), e alla data di scadenza del termine ultimo per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso, siano in possesso di una laurea specialistica o una laurea magistrale o titolo equipollente (con esclusione, quindi, dei diplomi universitari, delle lauree c.d. “triennali” o di “I livello”), in discipline attinenti alla specialità per la quale si concorre.
La domanda di partecipazione al concorso, da presentare entro le ore 12.00 del 2 marzo 2024, deve essere compilata esclusivamente in via telematica mediante la procedura guidata disponibile sul portale concorsi on line all’indirizzo “https://concorsi.gdf.gov.it” - dove è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio - seguendo le istruzioni del sistema automatizzato.
I concorrenti, ai fini della presentazione della domanda di partecipazione al concorso, devono munirsi di uno degli strumenti di autenticazione quali il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) o, altresì, il Sistema di identificazione digitale “Entra con CIE” con l’impiego della carta d’identità elettronica (CIE) rilasciata dal Comune di residenza.
ll giudice delle indagini preliminari del tribunale di Ascoli Piceno, Annalisa Giusti, ha convalidato l'arresto di Giovanna Pompei, la donna di Acquasanta Terme accusata di tentato omicidio e lesioni pluriaggravate per aver sparato un colpo di pistola contro il marito, Luigi Capriotti, vicesindaco della località termale.
L'episodio, di cui è saputo solo ora, è avvenuto nella notte fra il 18 e il 19 febbraio scorsi al culmine di una discussione fra i due coniugi. Dopo il fatto l'uomo, è stato soccorso e medicato all'ospedale Mazzoni di Ascoli per la ferita ad un braccio raggiunto dal proiettile sparato da una pistola 357 Magnum regolarmente detenuta dal Capriotti, titolare di porto d'armi in quanto cacciatore.
Le sue condizioni del ferito sono buone, ma nella dinamica del fatto la Procura di Ascoli ha ravvisato comunque gli elementi per contestare alla moglie della parte offesa l'ipotesi di reato di tentato omicidio; per questo è stato disposto ai carabinieri di sottoporre l'indagata agli arresti domiciliari in una abitazione diversa da quella del marito. Pompei, incensurata, è comparsa stamattina in tribunale, provata e dispiaciuta per quanto accaduto, e ha spiegato che il colpo di pistola è partito per sbaglio. Il giudice ha confermato gli arresti domiciliari.
Sono appena uscito dalla gremitissima sala dove è stato presentato il film di Damiano Giacomelli dal titolo: "Castelrotto". Intorno a me ci sono centinaia di persone che come me si muovono per uscire dal cinema quasi scontrandosi con quelle che cercano di entrare. Da più parti sento ripetere lo stesso aggettivo: 'Bello! ... Bello! ... Bello!' che rimbalza risuonando come fosse la sfera d’acciaio di un vecchio flipper.
Hanno ragione, il film è bello, anzi, per me molto bello, e la gente ha dimostrato tutta la sua curiosità a tal punto, da costringere gli organizzatori ad aprire un’altra sala per permettere al maggior numero di persone di riuscire a vederlo.
Era dai tempi della mia gioventù (una quarantina di anni fa) che non mi capitava una cosa simile, così come, poche altre volte, mi sono sentito turbato e coinvolto dalle immagini e dalla trama di un film in un modo così persistente e profondo. Sinceramente non comprendo se sia stato questo film a entrarmi nella mente, oppure se sono io ad essere rimasto intrappolato in quella particolare e suggestiva narrazione.
Fra non molto sarò a casa, e cercherò di fissare tutte le idee che ora si moltiplicano e si confondono nella mia coscienza. Userò il computer, in qualche modo emulando il personaggio principale del film: Ottone (pregevolmente interpretato da un Giorgio Colangeli in stato di grazia); che davanti alle sua vecchia macchina per scrivere, tra la pressione di un tasto e un altro, ci fa sapere: "Io, quando ci-ho tempo m’envento le storielle, e quelle bone me le scrio".
"Castelrotto" è un film che non può essere rinchiuso in un 'genere cinematografico': non è una 'commedia', non è 'dramma', così come non è un 'film noir”' né, tantomeno un 'poliziesco' poiché è tutto questo e molto altro ancora. È un'opera che offre diversi piani interpretativi e numerosi intrecci psicologici che ciascun personaggio inserisce nella storia grazie alle molteplici sfaccettature del suo essere, proprio come accade nella vita vera ad opera di ciascuno di noi; e forse è proprio questo il principale motivo che mi ha trascinato in questa storia quasi fossi uno dei suoi personaggi.
Da molto tempo coltivo la passione per la fotografia e quindi sono certo di aver visto "Castelrotto" privilegiando le scenografie, le inquadrature, le luci, i piani sequenza. Ecco perché, malgrado tutta la mia attenzione sul dipanarsi della storia, ho la netta sensazione di essermi perso qualcosa, proprio come accade nella vita di tutti i giorni. In questo caso però il problema è facilmente risolvibile, infatti, questo è il tipico film che avrò il piacere di rivedere con particolare attenzione almeno un altro paio di volte.
Ora però, vorrei farvi partecipi di alcune suggestioni regalatemi da quest’opera partendo proprio dal titolo, che sembra essere stata la scelta quasi obbligata e banale, proprio del nome del paese (anche se immaginario) ne quale si svolge la gran parte della storia. Ho detto: "sembra essere stata", perché non è così.
Ogni castello non è forse una costruzione difensiva attorniata da mura e posta solitamente su un rilievo geografico proprio come la maggior parte dei borghi marchigiani? Non è forse una costruzione nata per proteggere e infondere sicurezza a chi si trova nel suo interno? Quanti tra noi si “arroccano” dietro le tranquille mura del nostro “tran tran” quotidiano? Ma cosa succede quando questa sicurezza si rompe? Quando qualcosa di inaspettato come un "terremoto", materiale o ideale che sia, fa crollare le nostre certezze?.
La "verità della fragilità" erompe con particolare violenza nelle profondità del nostro animo. E questo è proprio quello che è successo a Ottone, quando un fatto di cronaca: la misteriosa scomparsa di un venditore ambulante che frequentava anche il suo paese; riapre le vecchie ferite di un dramma mai superato che lo ha reso e continua a renderlo fragile, vulnerabile, esposto all’inclemente giudizio della sua coscienza.
Ma la "rottura" non è fatta solo di aspetti negativi, passivi, depressivi poiché sa ben celare persino i loro opposti. Ricordo come fosse ora quel che da bambino combinavo con i miei giocattoli che a mio giudizio possedevano un aspetto più complicato degli altri.
Volevo conoscere ogni loro segreto, vedere cosa li facesse muovere in modo piuttosto che in un altro. Quella era la beata curiosità della fanciullezza che mi spingeva a smontarli pezzo dopo pezzo senza rendermi minimamente conto che mentre da un lato finalmente vedevo, dall'altro inesorabilmente rompevo.
Proprio come Ottone, che per darsi delle risposte ha dovuto necessariamente rimettersi in gioco, “mettersi allo scoperto”, rischiare, spingendosi ha cercare in luoghi assai bel celati dalle ombre. Ottone si è sempre sentito in colpa per la tragica morte di sua nipote. È stata la droga a portargliela via giungendo persino in uno sperduto paesino dell'Appennino centrale che si credeva ben protetto dai mali di un mondo assai poco “mondo”.
Quei fantasmi, a distanza di anni, hanno ripreso a tormentarlo come e forse più di prima. Il burbero, solitario e orgoglioso, Ottone, sente chiaramente di non essere riuscito a fare e ad essere quello che avrebbe dovuto e forse potuto fare ed essere. E questo anche nei confronti della moglie e della figlia, che vivono lontane da quella casa ormai fin troppo grande, anche se il suo perimetro di solitaria desolazione viene meno quando è stretto tra le amichevoli braccia paesane.
Proprio lui, che in qualità di maestro elementare del borgo, si era comportato come una specie di secondo padre per tutti i suoi alunni. All'inconscio di Ottone non resta che un appiglio, lo stesso appiglio che aveva trovato dopo la morte della nipote, lo stesso appiglio che ciascuno di noi a volte può trovare o persino costruire e cioè proiettare verso l’esterno quel sentimento autodistruttivo, attribuendo tutta o gran parte della responsabilità a qualcun altro, a ciò che ha disturbato gli "equilibri".
Ottone, da sempre, è più che sicuro della colpevolezza di chi è invece riuscito a sfuggire alla verità, e allora finisce persino col costruire delle false prove pur di forzare gli eventi per ottenere quello che sente di non avere ancora ottenuto, e cioè quel briciolo di umana giustizia che ciascuno di noi desidera.
Egli non è stato solo un maestro ma anche un giornalista, o meglio, un cronista di eventi; che adesso, stimolato dalla moglie che vive da molto tempo lontano dal paese e che lavora presso un giornale, si mette nuovamente davanti alla sua vecchia macchina per scrivere. Oltre a questo la moglie gli manda una studentessa (interpretata dall’aggraziata e sempre più brava Denise Tantucci) che aspira a diventare giornalista e che si presenta in qualità di "stagista".
Ed è qui che un nuovo piano interpretativo entra in questo affascinante affresco di vita. Non solo il gioco tra passato e presente di una vicenda drammatica, ma anche quello tra il passato modo di fare "il giornalismo di provincia" sulla carta stampata, e quello attuale, rappresentato soprattutto dall’informazione digitale non sempre legata alle testate giornalistiche accreditate.
Il primo, più intimista, meno sensazionalista, più garbato, per nulla influenzato dalla lunghezza di un articolo e dal tempo che occorre per leggerlo l’altro, sempre all’affannosa ricerca di vincere la "grade sfida" collezionando il numero più grande possibile di letture, di "Follower" e di "like" con notizie sempre più sensazionalistiche, incalzanti, ripetute, brevi, fatte soprattutto di immagini.
E Ottone, così, si ritrova a dover comprendere queste nuove regole del gioco. Alle volte però, mentre ci illudiamo di giocare con la vita, non capiamo che in realtà è la vita a giocare con noi e, infatti, il ritrovamento di alcune pagine scritte da sua nipote, indica ancora una volta a Ottone che dentro una verità se ne può celare benissimo un’altra. E allora la curiosità lo spinge a togliere un altro pezzo dal giocattolo, a togliere un ulteriore “velo” ma, con una precisa accortezza: svelare per ri-velare. E questo solamente per proteggersi il più possibile dalla luce nuda e accecante della verità.
La verità umana è un gioco di luci e di ombre, e non è mai semplice giocarci, né, tantomeno, "vincere". Il "giocattolo", proprio come quel "castello", giacciono rotti tra la polvere, e se qualcuno li vedrà e soprattutto capirà, forse da essi nascerà un nuovo inizio. Dal canto mio sto già pensando a quando andrò nuovamente a vedere il film "Castelrotto" di Damiano Giacomelli proprio per riuscire a comprendere.
La giunta regionale ha approvato il calendario di pesca per l’anno 2024, Legambiente Marche, presente con un suo componente nella commissione tecnico-consultiva regionale, che ha il compito di formulare proposte e pareri sul calendario, ha espresso la sua contrarietà su quanto portato in giunta e approvato.
"La legge regionale n. 11 del 2003, che ha istituito il calendario di pesca dando a esso il compito di definire norme per l'incremento e la tutela della fauna ittica, di fatto viene disattesa", spiega Legambiente. “Sono diverse le ragioni che ci hanno portato a bocciare il calendario piscatorio".
“L’anticipo del giorno di apertura della pesca alla trota, questo anticipo di un mese dell'apertura fa sì che la pesca si sovrapponga al periodo di frega/riproduzione della trota stessa e mettendo a rischio questo evento (la riproduzione) e in contraddizione con le ragioni stesse per cui il periodo fermo della pesca a questo pesce è stato istituito”.
“La riduzione per la trota della misura minime catturabile portata a 22 centimetro e l’aumento dei capi catturabili portati a 5; queste riduzioni delle regole porterà a un impoverimento ulteriore le nostre acque interne e le attività dei pescatori stessi”.
“Un’attività controllata e selettiva di pesca dilettantistica può rappresentare un volano per la salvaguardia e la valorizzazione turistica del territorio, in particolare delle nostre aree interne, come hanno capito altre regioni e stati esteri dove i nostri pescatori si recano rimpinguando le loro casse”.
“Con le decisioni prese dalla giunta regionale e il relativo depauperamento della nostra fauna ittica – prosegue Legambiente - non solo non si aiuta le aree interne, ma si riduce anche il numero di quanti prenderanno o rinnoveranno la licenze da pesca riducendo così la presenza dei pescatori guardiani e osservatori degli ambienti acquatici”.
“Legambiente invita i pescatori, ai quali siamo uniti in tante battaglie contro inquinamento, l’alterazione degli habitat, l’eccessivo prelievo delle risorse idriche a scopo industriale, agricolo e idropotabile, a far sentire la propria voce”.
Ascoli-Cremonese non passerà di certo alla storia per la sua spettacolarità o per il suo peso ai fini della classifica. La partita è infatti terminata con il punteggio di 0-0, con le due squadre che hanno guadagnato un punto che serve ben poco per il raggiungimento dei rispettivi obiettivi.
Il match che si è disputato al Del Duca ha però permesso a Fabrizio Castori di agganciare Eugenio Fascetti a quota 549 panchine in Serie B. Il tecnico bianconero diventa così l'allenatore in attività con più panchine nel campionato cadetto e il secondo di sempre dietro Guido Mazzetti (626).
Per l'allenatore di San Severino Marche è sicuramente un traguardo importante, raggiunto grazie alle varie esperienze in Serie B alla guida di Carpi, Cesena, Trapani e Ascoli. Un altro riconoscimento prestigioso dunque per Mister Promozioni, che è anche l'unico tecnico italiano ad aver scalato tutti i campionati, dalla terza categoria fino alla Serie A.
Cade con la mountain bike e non riesce più a proseguire: ciclista recuperato dai vigili del fuoco e dal soccorso alpino. È quanto avvenuto questa mattina lungo il sentiero dell'Asso, tra San Giacomo e Colle San Marco, nel territorio comunale di Ascoli Piceno.
L'uomo, di circa 50 anni, a seguito dei traumi riportati nella caduta, era impossibilitato a muoversi ed ha, pertanto, chiamato i soccorsi. A recuperarlo sono stati i vigili del fuoco ed il soccorso alpino.
Una squadra della centrale ascolana dei pompieri, con un fuoristrada, ha percorso la Frangifuoco e dopo aver caricato a bordo il ciclista, l'ha accompagnato al rifugio Paci dove ad attenderlo c'era un'ambulanza della Croce Verde. Una volta preso in cura dal personale sanitario, il cinquantenne è stato trasferito per accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale "Mazzoni" di Ascoli Piceno.
I carabinieri del Comando Provinciale di Fermo, insieme a quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, hanno condotto uno specifico servizio sul rispetto delle norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il controllo ha interessato il cantiere dei lavori di recupero e rifunzionalizzazione con interventi di efficienza energetica dell'ex mercato coperto di Fermo, finanziato con fondi per progetti di rigenerazione urbana nell'ambito del Pnrr.
L'appalto è stato aggiudicato da un raggruppamento temporaneo di imprese. Durante il controllo, sono stati identificati 12 operai (cinque stranieri in regola con la normativa sul soggiorno) dipendenti delle due imprese interessate, riscontrando gravi violazioni alla normativa prevista dal Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Gli amministratori unici delle due imprese sono stati deferiti in stato di libertà per gravi violazioni, in particolare relativamente alle norme riguardanti la difesa delle aperture, la viabilità nei cantieri, la rimozione dei dispositivi di sicurezza, la mancanza di protezioni verso il vuoto, gli obblighi del datore di lavoro e l'omessa vigilanza in ordine alla rimozione o modifica dei dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo. Sono state irrogate ammende per un totale di circa 40mila euro e il cantiere è stato sospeso. Le sanzioni sono poi state saldate e il cantiere riavviato.
Si amputa due dita della mano: donna trasportata a Torrette. Grave infortunio sul lavoro questa mattina in uno stabilimento industriale situato in via Pomezia a Porto d’Ascoli. Una donna ha subito gravi lesioni alla mano in seguito a un incidente con un macchinario
Per cause ancora da accertare, un macchinario con cui stava operando ha provocato l’amputazione di due dita della mano alla lavoratrice.
Immediatamente è stato richiesto l’intervento del 118, e sul posto si è recato il personale sanitario con un’ambulanza. La donna è stata stabilizzata e poi trasportata d’urgenza all’ospedale Torrette di Ancona in elisoccorso.
Tamponamento coinvolge due autotreni e un'auto: traffico in tilt in autostrada. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio, poco prima delle 15, in A14, al chilometro 302 + 250, all’interno della galleria San Francesco, corsia nord, nel territorio comunale di Grottammare.
Uno dei due mezzi pesanti trasportava rotoli di carta del peso di 23 quintali ognuno, due dei quali sono stati sbalzati sulla carreggiata. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto che, dopo aver messo in sicurezza i mezzi e l’intera zona incidentale, durante le operazioni di recupero dei mezzi e del carico hanno effettuato la scorta ad uno degli autotreni fino all’uscita dell'autostrada.
Uno solo degli autisti è stato trasportato in ospedale. Sul posto polizia autostradale, 118 e personale del soccorso stradale. Inevitabili le ripercussioni al traffico, si sono registrate code anche oltre i 3 chilometri, considerato che il tratto in cui è avvenuto il sinistro è già oggetto di lavori.
L'84enne scomparso ieri nell'Ascolano, nella zona di Venagrande, è stato trovato vivo stamattina, e in discrete condizioni di salute, da un elicottero dei vigili del fuoco che sorvolava l'area. Una volta portato a bordo grazie a un verricello, è stato affidato alle cure dei sanitari del 118 di Ascoli Piceno.
Le ricerche dell'uomo da parte dei tecnici della stazione di Ascoli Piceno del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico Marche, con i vigili del fuoco e i carabinieri, andavano avanti da molte ore dopo che, ieri mattina, l'84enne, residente a Venagrande, non aveva fatto rientro nella propria abitazione.
Erano dunque scattati i soccorsi. Sul campo, anche i tecnici del soccorso alpino che stanno perlustrando la zona, coadiuvati da un pilota Uas (drone dotato di termografica), sempre appartenente al servizio regionale. Sul posto anche i vigili del fuoco, con l'unità di comando locale, personale Tas (topografia applicata al soccorso), dei Nuclei Sapr (sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) e cinofili.
Prende male le misure in fase di parcheggio e precipita in una scarpata per dieci metri: donna recuperata dai vigili del fuoco. È quanto avvenuto nel pomeriggio di ieri, intorno alle 18:30, ad Offida.
L'auto, in fase di parcheggio, è terminata nella scarpata sottostante scivolando per circa dieci metri. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco di Ascoli Piceno che dapprima hanno provveduto a recuperare l'unica occupante del mezzo e riportarla sul piano stradale con l’ausilio di tecniche di derivazione speleo-alpino-fluviale e a mettere in sicurezza la vettura per evitare che potesse scivolare più in basso.
La donna è stata, quindi, consegnata alle cure del personale sanitario. Successivamente, con l'intervento dell’autogru, la vettura incidentata è stata riportata in superficie. Sul posto, per i rilievi di rito, sono intervenuti anche i carabinieri.
“Restituire all’agricoltura maggiore serenità e competitività e norme in grado di consentire agli addetti di poter operare al meglio e al passo con i tempi, certi del sostegno che viene dalle istituzioni”. Queste le parole espresse questa mattina, ad Ancona, dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, alla platea degli intervenuti all’assemblea regionale della Cia (Confederazione italiana agricoltori). “Salviamo l’agricoltura per salvare il futuro” è il titolo dell’incontro, con al centro l’impatto della nuova Pac (Politica agricola comune della UE) sull’agricoltura. “L’agricoltura sta vivendo un momento molto complesso – ha rimarcato Acquaroli, non dimenticando le questioni di attualità in questi giorni – In questo contesto occorre ribadire la sua centralità. È un settore che riteniamo assolutamente nevralgico e strategico per la crescita della nostra regione, dell’Italia e dell’Europa”.
Acquaroli ha ribadito la necessità di assicurare agli agricoltori un sostegno strategico. Il tema da porre sul tavolo è quello di un approccio diverso tra le politiche europee legate alla Pac. “Di fronte a percorsi alternativi che vengono proposti come soluzioni innovative per lo sviluppo del settore – ha detto Acquaroli – noi non ci stiamo. Occorre recuperare l’importanza reale dell’agricoltura a scapito di quelle alternative che stanno prendendo piede e hanno cominciato a essere calate nella discussione politica, col rischio di diventare negli anni normalità. Io credo che l’Italia e la Regione Marche su questa discussione debbano essere nettamente dalla parte di chi difende l’agricoltura tradizionale, convenzionale, biologica, fermamente convinti che l’agricoltura debba essere legata al lavoro dell’uomo, come è stato fatto finora e che si deve continuare tranquillamente a farlo con il sostegno delle istituzioni”.
“Senza di ciò – ha affermato il presidente - vedremo compromessa la valenza millenaria di un settore che va rispettato e la capacità produttiva dei nostri territori. Chi opera in agricoltura con consapevolezza sa che questo è un disegno che non può corrispondere al bene del settore e della nostra economia e al futuro delle nostre generazioni”.
“Vogliamo dunque riscrivere una pagina nuova per questo settore mettendo in campo tutta la disponibilità e voglia di lavorare insieme per dare fin da subito quelle risposte che vengono richieste. Le soluzioni sono le filiere produttive, l’aggregazione, vincendo a volte anche un certo tipo di atteggiamento conservatore, accompagnando le imprese in un percorso che possa portarle ad essere più competitive. Di questo ho parlato più volte con il ministro Lollobrigida e credo che i margini di intervento che noi potremmo mettere in campo, sia a livello regionale che nazionale per sostenere queste linee di indirizzo, siano reali, perché noi crediamo moltissimo nella possibilità che l’agricoltura torni ad essere un settore primario e attrattivo, specialmente per i giovani”.
Simpatico siparietto a Sanremo fra Russell Crowe e il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti. L'attore neozelandese è stato ospite di Amadeus nella terza serata del festival. Prima di salire sul palco dell'Ariston è stato però raggiunto dal sindaco Fioravanti, che gli ha consegnato una targa che ne attesta la cittadinanza onoraria ascolana.
Oltre alla targa e ad una maglia bianconera dell'Ascoli Calcio, il primo cittadino ha consegnato al più famoso dei gladiatori anche la gift box "Le Marche in Festival", contenente le migliori eccellenze gastronomiche picene. Non potevano mancare le gustosissime olive fritte, prodotto Made in Ascoli per eccellenza. Da qui la rivisitazione della celebre frase del film, con Russel Crowe che, mostrando fiero il dono ricevuto, recita: "Al mio segnale, friggete le olive".
"Ho sempre sentito una forte connessione con l'Italia". Le parole dell'attore sul palco dell'Ariston. Russel Crowe sarà ad Ascoli Piceno questa estate. L'11 luglio verrà infatti accolto in Piazza del Popolo, per quella che il sindaco Fioravanti definisce già come una serata indimenticabile.
Il 5 gennaio scorso a bordo della sua auto aveva travolto e ucciso un cane, ferendone la padrona e si era allontanato senza prestare soccorso alla donna caduta ad Acquasanta Terme (leggi qui).
Dopo le indagini dei carabinieri, la Procura di Ascoli Piceno ha chiesto e ottenuto dal gip la misura cautelare degli arresti domiciliari per il presunto responsabile, un 40enne, che è stata eseguita dai militari del Norm. L'uomo è accusato di tentate lesioni pluriaggravate, lesioni pluriaggravate, uccisione di animali, rifiuto di sottoporsi ad accertamento alcolimetrico, resistenza aggravata, modifica della autovettura sequestrata (a cui dopo il fatto aveva sostituito uno specchietto laterale danneggiato).
La misura cautelare è stata motivata dal rischio di reiterazione del reato. Resta da valutare la ipotizzabilità di reati più gravi. Secondo la ricostruzione degli investigatori nella tarda serata del 5 gennaio, lungo una strada di Acquasanta Terme, un'autovettura in corsa ha 'puntato' contro una ragazza che stava passeggiando con i suoi due cani, costringendola a trovare riparo dietro al guard-rail per non essere investita.
Poi l'automobile ha invertito la marcia e ha investito uno dei cani, uccidendolo, mentre la padrona che lo teneva al guinzaglio è stata strattonata ed è finita a terra. Il conducente si è dato alla fuga. Identificato dai carabinieri, e raggiunto, si era rifiutato di sottoporsi ad alcol-test e aveva opposto resistenza.