Gianmarco Tamberi si regala una serata da sogno allo stadio Olimpico di Roma. "Gimbo" conquista la medaglia d'oro nel salto in alto ai campionati europei disputati 'in casa', ma non soltanto. Stampa una misura da capogiro, 2.37, che vale il record della rassegna continentale oltre che la miglior misura dell'anno a livello mondiale. Il viatico ideale verso i giochi olimpici di Parigi.
E pensare che a metà gara, dopo il secondo errore alla quota di 2.29, sulle spalle del saltatore azzurro aleggiasse lo spettro della medaglia d'argento, grazie all'exploit dell'ucraino Lavskyy.
Ma il terzo tentativo, nonostante un tocco dell'asta, è stato quello buono. Da lì in poi Tamberi ha dato spettacolo infilando una serie di salti sensazionali alla prima prova: 2.31, 2.34 e 2.37.
Non sono mancate le gag per "Gimbo" al termine della gara. Oltre al bacio appassionato alla moglie Chiara, anche le molle tirate fuori ironicamente da un paio di scarpe. Uno show dei suoi, un campione che non smette di stupire davanti agli occhi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Per noi è un risultato importante perché riteniamo che questo è il risultato del lavoro che stiamo facendo quotidianamente a tutti i livelli, sul territorio, nelle istituzioni, per cercare di raccontare quella storia nuova che avevamo raccontato e annunciato durante le elezioni regionali del 2020".
Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, a margine della conferenza stampa di Carlo Ciccioli, neo parlamentare anconetano di Fratelli d'Italia dalle Marche dove il partito ha raccolto il 32,9%.
"Era un banco di prova importante perché non ci possiamo nascondere, non lo abbiamo mai fatto intorno alle elezioni europee a praticamente 15 mesi dalle elezioni regionali - ha aggiunto - ma soprattutto con un banco di prova che erano le amministrative su tantissimi comuni.
Era fondamentale capire l'andamento, cioè quello che era il sondaggio più veritiero che si poteva commissionare. I cittadini - ha sottolineato il presidente della Regione Marche - hanno dato una risposta a mio avviso inequivocabile alle europee dove la coalizione del centrodestra ha ottenuto un risultato che conferma quello che era il risultato del 2020 alle regionali e migliora di molto il risultato delle elezioni politiche. Quindi - ha concluso - è una coalizione in salute e che a mio avviso raccoglie anche tante riforme che stiamo mettendo in campo".
La Corte d'Assise di Ancona ha pronunciato la condanna all'ergastolo per Tarik El Ghaddassi, il quarantaduenne marocchino colpevole dell'omicidio della moglie avvenuto la notte tra il 10 e l'11 ottobre 2022 a Padiglione di Osimo, in provincia di Ancon. Il verdetto è giunto dopo due ore di camera di consiglio, riguardante il femminicidio che ha causato la morte di Ilaria Maiorano, una donna osimana di 41 anni e madre di due bambine.
Il giudice Carlo Cimini ha letto il dispositivo, confermando le aggravanti contestate dalla procura: El Ghaddassi è stato riconosciuto colpevole di omicidio volontario pluriaggravato per crudeltà, futili motivi, maltrattamenti, la presenza delle figlie minorenni e il fatto di aver commesso il crimine durante gli arresti domiciliari.
Il procuratore aggiunto Valentina D'Agostino ha descritto El Ghaddassi come un individuo "malato di gelosia", che ha persino cercato di cancellare le prove del suo crimine.
Durante l'udienza di maggio, la Procura aveva richiesto l'ergastolo. D'altra parte, la difesa, rappresentata dall'avvocato Domenico Biasco, ha cercato l'assoluzione per il capo d'accusa, sostenendo invece l'omicidio preterintenzionale.
L'imputato, scortato dalla polizia penitenziaria, era presente in aula, così come i parenti della vittima, sua madre e suo fratello. El Ghaddassi è stato detenuto dal giorno del delitto. I familiari della vittima, assistiti dall'avvocato Enrico Ciafardini, hanno agito come parte civile, insieme alle figlie minorenni affidate a un tutore, rappresentate dall'avvocato Arianna Benni e dall'avvocato Giulia Marinelli. La sentenza ha ordinato a El Ghaddassi di pagare un risarcimento danni di 400mila euro per ciascuna delle figlie (di 7 e 10 anni), 250mila euro alla madre della vittima, Silvana Salvatore, originaria di Introdacqua (L'Aquila), e 165mila euro al fratello Daniele Maiorano. La difesa ha già annunciato il ricorso in appello.
L’incubo per i tifosi dorici è realtà: la Covisoc ha bocciato la domanda dell'Ancona, escludendo il club dalla partecipazione al prossimo torneo di Serie C. La decisione è stata determinata dai mancati pagamenti degli stipendi di marzo e aprile, che hanno precluso all'Ancona l'accesso alla competizione. Ora si dovrà capire come evolverà la situazione del club biancorosso e in quale campionato ripartirà. Tanta la delusione fra i supporters anconetani, che negli ultimi anni avevano ricostituito una tifoseria all’altezza dei grandi palcoscenici, coinvolgendo tanti giovani e riaccendendo in città la passione per i colori biancorossi.
Al posto dell'Ancona sarà ripescato il Milan Under 23, lasciando così fuori dalla Serie C anche la Recanatese, che si trovava al secondo posto nella graduatoria dei ripescaggi. I leopardiani, dopo la cocente retrocessione subita al termine della sconfitta con la Vis Pesaro, avevano sperato in una clamorosa riammissione alla lega professionistica. Con l'unico posto vacante assegnato al Milan Under 23, la squadra del patron Guzzini ha invece la certezza di dover affrontare la prossima stagione in Serie D.
Luca Paolorossi è il nuovo sindaco di Filottrano. Il candidato sindaco della lista "Noi per Filottrano" è stato eletto primo cittadino con una percentuale del 41,56%, corrispondente a 2.137 voti. Il famoso sarto e imprenditore ha avuto la meglio su Silvia Lorenzini di "Filottrano in Comune" e sulla sindaca uscente Lauretta Giulioni di "Viva Filottrano", che hanno ottenuto rispettivamente il 30,77% (1.582 voti) e il 27,67% (1.423 voti).
La vittoria di Paolorossi è il frutto di una campagna elettorale intensa e ben condotta, in cui il neosindaco ha saputo conquistare la fiducia dei cittadini grazie al suo carisma e alla sua visione ambiziosa per il futuro di Filottrano. Durante la campagna, Paolorossi ha messo in evidenza progetti e idee mirate a migliorare la qualità della vita nella cittadina e rilanciare un senso di appartenenza e di identità che, a suo modo di vedere, si era affievolito a Filottrano. Così è riuscito ad attirare un consenso ampio e trasversale. La sua personalità autentica e la sua grande motivazione hanno fatto poi il resto, regalandogli così i 5 anni di mandato elettorale.
Non solo il consenso e la fiducia, in questi mesi di campagna elettorale Paolorossi è riuscito a conquistare anche l'affetto dei suoi elettori. La sua elezione è stata infatti salutata da un tripudio di festeggiamenti, con grandi abracci e caroselli in giro per il paese.
Nel suo primo risveglio da sindaco di Filottrano Luca Paolorossi ha poi voluto ringraziare pubblicamente i suoi elettori con un post sui social media, dimostrando il suo entusiasmo e la sua gratitudine. Ecco il suo messaggio: "Buongiorno a tutti… Grazie a tutti quelli che mi hanno votato, grazie a tutti quelli che mi hanno criticato, grazie a tutti quelli che mi hanno supportato… ieri mattina mi sono svegliato come un normale cittadino… oggi grazie a Dio mi sono svegliato e sono il primo cittadino di Filottrano più “normale” di tutti i primi cittadini d’Italia. Mi hanno visto arrivare ma non mi hanno saputo fermare… oggi niente relax, voglio andare a salutare tutti i dipendenti comunali e poi nel pomeriggio, ritorno modalità sarto consegna abiti…”
Parole che riflettono dunque non solo la gioia di Paolorossi per la vittoria ottenuta, ma anche il suo impegno e la sua determinazione nel mettersi subito a lavoro per il bene della comunità. Il neosindaco ha inoltre manifestato la volontà di incontrare subito i dipendenti comunali, segno di un approccio collaborativo fin dai primi giorni del suo mandato. Con questa elezione, Filottrano si prepara dunque a una nuova fase amministrativa sotto la guida di Paolorossi.
Scontro all'incrocio tra un furgone e una Mini: il bilancio è di tre feriti, tra cui due bambini di 8 e 9 anni. È quanto avvenuto questa mattina, poco prima delle 8, in via Maggini, all'incrocio con via Monte San Vicino, nel territorio comunale di Ancona.
Secondo una prima ricostruzione l'impatto sarebbe avvenuto frontalmente, a causa del mancato rispetto di un semaforo. Ai rilievi del caso procedono gli agenti della polizia locale. Ad avere la peggio la donna che si trovava al volante dell'autovettura (estratta dall'abitacolo dai vigili del fuoco di Ancona) ed i due minori che si trovavano nei sedili posteriori. Per i tre feriti è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell'ospedale di Torrette per accertamenti.
Praticamente illeso, invece, il conducente del furgone. Sino al completamento dei soccorsi e della messa in sicurezza della zona interessata dal sinistro si sono registrati disagi alla viabilità.
Alleanza Verdi e Sinistra, oltre all'ottimo risultato registrato a livello nazionale dove si attesta quasi al 7%, "vince" le elezioni per quanto riguarda le preferenze espresse dagli elettori fuori sede, ovvero coloro che per la prima volta hanno potuto votare senza l'obbligo di dover tornare al luogo di residenza se domiciliati temporaneamente - per motivi di studio - fuori regione.
Nella regione Marche, in linea con quanto ottenuto nel resto d'Italia, il partito che ha come leader Nicola Fratoianni e Sergio Bonelli ottiene ben il 41,98% (55 voti). A seguire il Partito Democratico (29,77%, 39 voti) e il Movimento Cinque Stelle (9,16%, 12 voti). Quarto posto per Azione (7,63%) e soltanto quinto per Fratelli d'Italia (4,58%), che è comunque il miglior partito della coalizione di centrodestra. Stesso numero di preferenze (2) per 'Forza Italia - Noi Moderati' e 'Pace Terra Dignità'. Una in più per 'Stati Uniti d'Europa'.
"Preoccupano la bassa affluenza, un dato su cui riflettere e che non da oggi caratterizza ogni tornata elettorale, ed i risultati ottenuti dalla destra in molti paesi. Desidero ringraziare le elettrici e gli elettori che ci hanno dato fiducia e le iscritte e gli iscritti che hanno permesso di raggiungere un risultato impensabile alla vigilia dell’appuntamento elettorale", è il commento del coordinatore provinciale di 'Alleanza Verdi e Sinistra' Leonardo Piergentili, che prosegue: "Ringrazio anche Agnese Santarelli, l’assemblea regionale le ha chiesto di accettare la candidatura e si è messa a disposizione con grande impegno; oggi è la candidata più votata nelle Marche ed ha ottenuto un risultato di tutto rispetto nell’intera circoscrizione".
"A Macerata - continua Piergentili - AVS arriva al 7,5%: è un traguardo che ci dà grande fiducia e ci responsabilizza in vista delle prossime elezioni amministrative: invitiamo tutte le forze del campo progressista a costruire il programma dell’alternativa alle destre per riprendere il governo della città e della Regione: i risultati dimostrano che questa alternativa non può che avere un cuore rosso e verde".
Il pensiero finale di Piergentili è per Ilaria Salis: "Dopo mesi di silenzio, la sua vicenda è ora nota a tutte e tutti. Le sue immagini in catene ci hanno indignati. Il governo è rimasto sostanzialmente in silenzio ed è servito il rumore della sua candidatura nelle nostre liste per ottenere gli arresti domiciliari. La sua elezione al Parlamento europeo è una vittoria dello Stato di diritto".
Dopo oltre 20 anni le Marche tornano ad essere rappresentate nel Parlamento europeo e con almeno due candidati eletti: l'ex capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale Carlo Ciccioli, psichiatra anconetano, e il sindaco uscente dem di Pesaro Matteo Ricci, che hanno fatto il pieno di preferenze.
Un ulteriore ingresso dalle Marche potrebbe scattare per il Pd, tra rinunce al seggio e se i resti premiassero la Circoscrizione di Centro, con l'ex sottosegretaria al Mise e deputata Alessia Morani, sempre espressione del Pesarese, che si gioca l'elezione all'Europarlamento sul filo di lana con il giornalista romano Marco Tarquinio, quando mancano ancora un migliaio di sezioni da scrutinare a Roma. Nulla da fare per tutti i candidati provenienti dal Maceratese: Anna Menghi (Lega), Mirella Emiliozzi (M5S), Evelin Di Lupidio (Libertà), Roberto Mancini (Pace,Terra, Dignità), Roberta Sforza (Pace,Terra, Dignità), Marianella Fioravanti (Democrazia Sovrana e Popolare), Beatrice Spitoni (Democrazia Sovrana e Popolare).
L'ultima parlamentare europea eletta nella circoscrizione Italia-Centro era stata Luciana Sbarbati, repubblicana eletta al Pe per la prima volta e nel 2004 confermata con 113mila preferenze nella Lista Uniti per l'Ulivo. In seguito le Marche non hanno più espresso parlamentari europei fino ad oggi. Di seguito tutte le preferenze andate ai candidati marchigiani nella ciroccrzione Italia centrale.
Fratelli d'Italia (Fdl)
Carlo Ciccioli: 47.122
Anita Privitera: 4.597
Lega
Mirco Carloni: 14.167
Anna Menghi: 3.552
Forza Italia- Noi Moderati
Graziella Ciriaci: 6.125
Partito Democratico (PD)
Matteo Ricci: 84.373
Alessia Morani: 31.883
Michele Franchi: 7.776
Movimento Cinque Stelle (M5S)
Mirella Emiliozzi: 3.063
Sergio Romagnoli: 3.620
Alleanza Verdi Sinistra Italiana
Agnese Santarelli: 5.901
Sabrina Santelli: 2.153
Azione-Siamo europei
Germano Craia: 1.692
Massimo Seri: 3.739
Umberto Trenta: 1.190
Stati Uniti d'Europa
Tiziano Busca: 2.514
Libertà (lista ex sindaco Messina, Cateno De Luca)
Evelin Di Lupidio: 81
Alternativa Popolare
Francesco Petrelli: 160
Pace, Terra, Dignità ( Lista sostenuta da Michele Santoro)
Roberto Mancini: 2.136
Roberta Sforza: 1.841
Democrazia Sovrana e Popolare (di Marco Rizzo)
Marianella Fioravanti: 704
Beatrice Spitoni: 498
Affluenza alle Urne
L'affluenza per le elezioni amministrative nei 148 comuni delle Marche chiamati alle urne è stata complessivamente del 63,04%, in precedenza 67,34% .Nei tre capoluoghi di provincia chiamati al rinnovo l'affluenza è stata: ad Ascoli (66,52%) in precedenza 70,23%; Pesaro e Urbino, 64,19% (queste ultime due città costituiscono insieme co-capoluogo di provincia).
"Conferma del massimo impegno nel preservare l'identità storica e la continuità della Società U.S, Ancona S.r.l." e l'impegno "che verranno adottate tutte le possibili iniziative utili a perseguire il miglior interesse della collettività e della stessa tifoseria".
Il presidente dell'Ancona Tiong Chiong parla oggi, attraverso lo studio legale Giangrande - che precisa sarà l'unica fonte per informazioni che riguardano il suo ruolo -, per la prima volta dall'apertura della crisi della società.
E ribadisce "con fermezza la bontà di tutta l'attività da me personalmente svolta nell'interesse dell'U.S. Ancona, così come l'importanza degli ingenti investimenti finanziari da me nel tempo apportati in società, e che gli accadimenti emersi negli ultimi giorni andranno nelle sedi preposte accertati e ricostruiti con attenzione, nelle relative cause, origini, responsabilità".
Con un comunicato del legale spiega inoltre che "le vicende che negli ultimi giorni stanno interessando la società U.S. Ancona S.r.l. impongono di intervenire in prima persona presso le sedi istituzionali e nel dibattito pubblico, anche a tutela della mia onorabilità e del mio operato". Tiong Chiong spiega d'aver raccolto "l'invito del sindaco di Ancona a un prossimo incontro, che potrà celebrarsi allorché sarò presente di persona in Italia per tentare di gestire al meglio la situazione venuta purtroppo - e contro ogni mia intenzione e volontà - a crearsi".
A fronte della diffusione di notizie e informazioni "non veridiche e non rispettose della fedele evoluzione dei fatti - tiene a sottolineare il presidente -, ho ritenuto necessario incaricare professionisti di fiducia di rappresentarmi in via esclusiva anche nelle interlocuzioni con gli organi di stampa, per cui ogni ulteriore e diversa fonte di promanazione di dichiarazioni a me riferite dovrà considerarsi indebita e non autorizzata".
Tenta di rubare gli scooter parcheggiati in strada: arrestato dagli agenti delle volanti di Ancona, la notte scorsa, un 34enne di origine colombiana. Dovrà rispondere di furto pluriggravato continuato.
Le squadre delle volanti sono intervenute nella zona della sede della Regione Marche dopo la segnalazione di una persona, di cui è stata data una sommaria descrizione, che tentava di forzare degli scooter parcheggiati e di metterli in moto.
L'uomo è stato intercettato dai poliziotti mentre scendeva da un motorino, poi risultato avere segni di forzatura nel blocco d'accensione. Alla vista degli agenti, il 34enne si è dato alla fuga ma è stato immediatamente fermato. Sulle sue mani sostanza grassa mista a polvere nera, come quella presente nei vani motore dei veicoli.
Nella zona è stato poi scoperto un altro scooter privo di bloccasterzo e con i fili d'accensione manomessi. L'uomo è stato portato negli uffici della Questura per gli ulteriori accertamenti. I proprietari dei motocicli danneggiati hanno presentato denuncia.
Il colombiano, per i fatti accertati e per numerosissimi precedenti penali a suo carico, tra i quali per reati contro il patrimonio, nonché la reiterazione degli stessi in tempi ravvicinati, è stato arrestato. È ai domiciliari in attesa del rito per direttissima.
Tratto in salvo dal tentativo di suicidio grazie all’intervento provvidenziale dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile. È successo tutto nelle ore pomeridiane di giovedì, verso le ore 17:00, a Fabriano. Un uomo voleva farla finita trafiggendosi con un grosso coltello da cucina all’interno della propria abitazione e in presenza del figlio minore, ma l’energico e tempestivo intervento dei militari della locale Compagnia ha scongiurato l’insano gesto.
"Sono veramente colpito nel constatare che i nostri carabinieri siano sempre pronti ad affrontare emergenze di questo tipo e che la soddisfazione personale nell’aver salvato una vita umana da un gesto così folle, è condivisa da noi tutti, non possiamo fare a meno di congratularci per l’impegno e per l’autocontrollo anche nella gestione di un intervento a rischio". Così in una nota il segretario generale regionale Paolo Petracca.
"Quando la sofferenza diventa insopportabile e non si intravede più alcuna via d’uscita, quando non si trova più alcun sollievo ai dispiaceri si pensa che la droga, l’alcol, e infine la morte siano l’unica liberazione, a qualsiasi età purtroppo - aggiunge Petracca -. Quando una persona decide di farla finita non c’è via di scampo, ma non stavolta! Oggi siamo qui a congratularci con i militari che hanno con determinazione, persuasione e tempestività operato nell’intervento".
"È stato l’ennesimo intervento provvidenziale di un equipaggio di militari intervenuti in situazione di grande emergenza, che ancora una volta sono riusciti a scongiurare una tragedia con sangue freddo e professionalità - spiega Stefano Carancini, segretario generale provinciale di Ancona -. Il nostro è un lavoro di prevenzione e repressione della criminalità ma anche di vicinanza alla popolazione che richiede grande empatia e sensibilità in situazioni come questa in cui ci troviamo ad affrontare momenti drammatici e di pericolo anche per l’incolumità dei militari. E’ indubbia l’altissima professionalità dimostrata da chi ha operato. Congratulazioni ai colleghi".
Avrebbero commesso furti in alcune in aziende dell’Umbria, dell’Emilia Romagna, del Lazio e delle Marche, impossessandosi complessivamente di merce per un valore di oltre 265mila euro, sei persone arrestate questa mattina dalla polizia in provincia di Caserta.
Il personale della questura di Perugia, con la collaborazione della squadra mobile di Caserta, a conclusione di una vasta e articolata attività investigativa, ha dato esecuzione - a Parete e Villa Literno (Caserta) - a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Perugia nei confronti di cinque cittadini romeni con età comprese fra i 32 e i 39 anni e un cittadino pakistano di 40, ritenuti gravemente indiziati dei reati di furto aggravato in concorso e tentato furto in concorso.
Le indagini, svolte dalla squadra mobile della questura di Perugia, erano partite nel giugno dello scorso anno, quando quattro degli indagati - secondo la ricostruzione degli investigatori - dopo aver forzato il cancello di ingresso di un'azienda agricola del capoluogo umbro, avevano rubato diversi elettrodomestici. Successivamente, all'esterno, avevano forzato una cisterna e i pozzetti di ispezione dei pannelli fotovoltaici impossessandosi di 420 litri di gasolio e del cavo elettrico dell'impianto della lunghezza di 900 metri circa, per un valore stimato di circa 100.000 euro.
La visione dei filmati di videosorveglianza di cui era dotata l'azienda e gli ulteriori approfondimenti svolti, hanno consentito al personale della squadra mobile di Perugia di risalire all'identità di tre cittadini romeni e del cittadino pakistano ritenuti coinvolti nei fatti.
L'attività investigativa è poi proseguita anche attraverso l'ascolto di numerose intercettazioni telefoniche e all'analisi dei sistemi Gps dei cellulari. I quattro, insieme agli altri due romeni sono ritenuti gli esecutori materiali - riferisce la Procura di Perugia - di altri furti in aziende agricole e del settore primario a Bertinoro (Forlì Cesena), episodio avvenuto nella notte tra il 17 e 18 agosto 2023; Viterbo, nella notte tra il 23 e il 24 agosto 2023; Rimini, nella notte tra il 4 e 5 giugno 2023; Mombaroccio (Pesaro Urbino), nella notte tra l'11 e il 14 agosto 2023; Cesena, nella notte tra il 23 e 24 agosto 2023; e un tentativo di furto in un'azienda di Valmontone (Roma), il 31 agosto 2023.
Nello specifico i ladri, alternandosi di volta in volta nella commissione dei reati e, in alcuni casi, in concorso con persone rimaste al momento ignote, di notte - utilizzando quasi sempre strumenti da scasso - si sarebbero introdotti all'interno delle aziende impossessandosi, a seconda dei casi, di gasolio per oltre 1.500 litri, cavi elettrici per una lunghezza totale di oltre 9 chilometri, tre furgoni e attrezzature da lavoro varie.
Acquisito il provvedimento del Gip, la polizia ha attivato le ricerche. Dei sei indagati, uno è già detenuto per altri reati nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, quattro - residenti in Campania - sono stati rintracciati e rinchiusi nella stessa struttura penitenziaria e uno è attualmente irreperibile. Per trovarlo saranno attivate ricerche anche in ambito internazionale.
Un abnorme quantitativo di rifiuti ferrosi illecitamente trasportati e lavorati con la movimentazione di oltre 7mila tonnellate di rottami in cui figuravano più di 70 imprese, dislocate principalmente nella Provincia di Ancona e Macerata; una frode fiscale da circa due milioni di euro con emissione di fatture per operazioni inesistenti da parte di società senza struttura.
Lo hanno scoperto le Fiamme Gialle del Comando provinciale di Ancona con un'operazione coordinata dalla Procura, denominata "Metal Castle", condotta dalla Compagnia di Falconara Marittima. Il gip di Ancona, su richiesta della Procura, ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di disponibilità patrimoniali e finanziarie per un valore di oltre mezzo milione di euro.
Sono state denunciate otto persone per utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, occultamento di documenti contabili, traffico illecito di rifiuti e gestione rifiuti non autorizzata; un'ulteriore contestazione per i denunciati riguarda l'ipotesi di indebita percezione del Reddito di cittadinanza: avrebbero falsamente dichiarato di non aver conseguito redditi negli anni oggetto di indagine per ottenere il beneficio statale per l'importo complessivo di oltre 50mila euro.
Dietro il traffico illecito, secondo gli accertamenti, si celava una frode fiscale finalizzata a emettere fatture per attività mai eseguite, da ditte individuali con sede a Falconara, gestite da soggetti di etnia rom privi dei mezzi, del personale e attrezzature per svolgere una così vasta e delicata attività commerciale.
La finanza ha segnalato 70 imprese rappresentate e amministrate nella quasi totalità dei casi da soggetti risultati evasori totali, e prive di autorizzazioni e requisiti ambientali per operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti.
Le investigazioni sono consistite in indagini tecniche, ricostruzioni documentali e accertamenti bancari: è emerso come, nonostante nei confronti di alcuni indagati fossero già intervenuti provvedimenti volti ad inibire l'illecito smaltimento di rifiuti ferrosi, gli stessi continuassero a porre in essere le attività criminose in totale spregio della normativa di settore.
È tutto pronto per la 46ma edizione del Pellegrinaggio a piedi Macerata – Loreto, promosso dal 1978 da Comunione e Liberazione, che si terrà nella notte tra sabato 8 e domenica 9 giugno, con partenza dal Centro Fiere di Macerata (dove fu accolto nel 1993 Giovanni Paolo II), con la Santa Messa delle 20.30, celebrata, da monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione e delegato del Papa per il Giubileo del 2025.
Il presidente del Comitato, Ermanno Calzolaio, ha illustrato le ragioni di questo Pellegrinaggio, che rinnova una tradizione nata dall’intuizione di monsignor Giancarlo Vecerrica, il quale nel 1978 lo propose ai suoi studenti: partirono in 300
Da allora ci si mette in cammino portando ognuno il proprio bisogno. “Arriviamo sfiduciati e partiamo pieni di speranza” hanno detto i numerosi pellegrini che lo scorso anno hanno partecipato dalle zone alluvionate. E così molte altre testimonianze. “Come è possibile questo?”: la domanda della Madonna di fronte all’annuncio dell’Angelo diventa il tema di questa edizione, a sottolineare che “nel Pellegrinaggio accade qualcosa che, io per primo, voglio scoprire per me: cosa rende possibile affrontare ogni circostanza con fiducia, con speranza?”
La ragione di tanto desiderio di partecipazione, individuale, a piccoli o numerosi gruppi non solo dall’Italia (ben 125 i pullman accreditati finora) sta proprio nel porre a tema il bisogno dell’uomo, in una situazione in cui raramente interessa l’io, la persona.
Le testimonianze che saranno proposte ai pellegrini documenteranno proprio questo, anche dalle situazioni più drammatiche: da Mosca, da Haifa, attraverso la testimonianza di Luca, di Frontiere di Pace, che dall’inizio dell’emergenza si prende cura dei bisogni della popolazione in Ucraina.
Richiesta di aiuto, di rincontrare la speranza per sé e per i propri cari, ma anche desiderio di ringraziare per un bene ricevuto, come accade per monsignor Nazzareno Marconi che compirà il cammino nei suoi dieci anni di nomina a vescovo della Diocesi di Macerata.
Con lo stesso sentimento di gratitudine, il colonnello, Ferdinando Falco, comandante provinciale della guardia di finanza, nei 250 anni dalla fondazione del corpo militare più antico, ha annunciato che anche una nutrita delegazione di militari della Guardia di Finanza, tra i pellegrini e i tedofori (che accompagnano la fiaccola benedetta mercoledì scorso da Papa Francesco), parteciperà all’“evento gioioso” del Pellegrinaggio.
Il vescovo Marconi, nel ricordare il nuovo incarico di monsignor Rino Fisichella come delegato per il Giubileo 2025, ha sottolineato la scelta del tema “Pellegrini nella speranza”. Una sintonia che presenta da un lato l’esperienza di accoglienza, compagnia, riscoperta della fede compiuta dal cammino del Pellegrinaggio di tutti questi anni (“pellegrinaggio è per tutti, in primo luogo per chi si sente peccatore; per tutti quelli che stanno nel buio, nella notte c’è una luce, sperimentata con l’arrivo al mattino dalla Madonna”) e dall’altro la valorizzazione dell’esperienza del pellegrinaggio nella vita del popolo cristiano che avverrà proprio durante il Giubileo.
Monsignor Vecerrica, ha affermato che il Pellegrinaggio è del Papa e dei Vescovi, ricordando la valorizzazione a partire da Giovanni Paolo II (con la consegna: “D’ora in poi questi giovani me li devi seguire uno ad uno”) fino a Papa Francesco che ha mostrato sempre la sua vicinanza con una telefonata augurale e benedizione ai pellegrini, fin dalla edizione del 2013, anno della Sua elezione. L’attesa vale anche per sabato prossimo. Intanto un messaggio scritto con la benedizione è arrivato da parte del cardinal Parolin a nome del Papa.
Non si assume alcun merito, monsignor Vecerrica: “è la Madonna che attrae” ha risposto al Papa che lo salutava all’Udienza Generale di mercoledì scorso, benedicendo la Fiaccola della Pace.
Tutto pronto quindi per il cammino di sabato notte, come ha assicurato il responsabile storico della logistica Massimo Orselli, sottolineando la bella collaborazione con enti ed autorità (le Prefetture e questure delle due province di Macerata e Ancona), in particolare con il Comune di Macerata, con il quale è stato possibile individuare ed organizzare la sede per la partenza di quest’anno.
Francesca D’Alessandro, vice sindaco di Macerata, intervenendo ha fatto presente "che è stato un impegno dovuto, per l’orgoglio che il Pellegrinaggio rappresenta per tutta la città, sia per la portata internazionale dell’evento che per le ragioni che lo muovono, affondando nella tradizione sociale, culturale e religiosa del nostro popolo e della stessa Europa".
Il ringraziamento del Comitato Pellegrinaggio va agli oltre 1000 volontari, tra cui professionisti che offrono la loro competenza specifica e che dedicano impegno e tempo ai vari servizi necessari: l’accoglienza dei pellegrini, la segreteria, l’ufficio stampa, la liturgia, l’amplificazione lungo il cammino, la diretta streaming, i servizi per la predisposizione della sicurezza, i servizi medici sia al Centro Fiere che durante il cammino.
Raggiungere il Centro Fiere è piuttosto semplice, tenendo anche conto della possibilità di un servizio navette gratuito che partirà da Macerata fin dalle 15.30 di pomeriggio, con ritorno al termine della celebrazione della Santa Messa.
Chi non potrà camminare, avrà la possibilità di seguire il pellegrinaggio, a partire dalla celebrazione al Centro Fiere e per tutta la notte, attraverso la diretta sul canale YouTube del Pellegrinaggio e sul sito www.pellegrinaggio.org.
L'Ancona non parteciperà al prossimo campionato di Serie C. La notizia non è ancora ufficiale ma è ormai cosa certa. A causa del mancato pagamento degli stipendi di marzo e aprile da parte di Tony Tiong, che ha dichiarato problemi di liquidità nonostante fino a poco tempo fa si discutesse dei piani per la prossima stagione, l’iscrizione al campionato professionistico non potrà essere effettuata.
Di fronte a questa situazione, Roberta Nocelli e Mauro Canil hanno cercato disperatamente di trovare i 450.000 euro necessari per i pagamenti, riuscendo a ottenere i fondi nella serata di martedì 4 giugno grazie a un imprenditore disposto a rilevare il club, a patto che l’Ancona rimanesse in serie C.
Tuttavia, nonostante i bonifici siano stati effettuati in tempo, non è stato possibile registrarli come avvenuti entro il 4 giugno, come richiesto dalle norme federali, portando così allo storno dei bonifici e alla restituzione dell'importo al suo committente. Questo ha comportato la rinuncia alla licenza per la Serie C, condannando l'Ancona a ripartire, nel migliore dei casi, dalla serie D.
Il futuro dell'Ancona calcio è ora incerto, con il sindaco Daniele Silvetti che ha espresso preoccupazione e chiesto chiarezza e rispetto per la città ei tifosi. Domani è previsto un incontro tra lo stesso sindaco, Mauro Canil e Roberta Nocelli, mentre nella serata di venerdì 7 giugno si terrà un corteo organizzato dalla Curva Nord.
Il sindaco Silvetti ha dichiarato la necessità di valutare la situazione economica e patrimoniale del club, escludendo ipotesi irrealistiche e cercando di stabilire un piano concreto per il futuro sportivo della città. Ha esortato le forze locali a unirsi per sostenere il club e garantire certezze ai tifosi, sottolineando l'importanza di avere partecipazioni locali per recuperare la situazione.
L'Ancona è stata dunque travolta dal tradimento di Tony Tiong, che ha fatto crollare i sogni di una città intera. L'illusione di un futuro in serie C è svanita in un lampo, lasciando dietro di sé solo tanta delusione e incertezza.
Si chiamano Stefan e Mandela, hanno 3 e 10 anni, e sono alte rispettivamente 3 e 5 metri. Il Parco Zoo Falconara accoglie con grande entusiasmo due nuove giraffe, arrivate nella struttura alcune settimane fa. La più giovane proviene dallo zoo di Kolmården, in Svezia, mentre la più grande dallo zoo di Montpellier, in Francia. Entrambe si sono subito ambientate al meglio ed hanno fatto amicizia con Biton, storica giraffa del Parco.
L’animale, 11 anni, era rimasto solo dopo la recente scomparsa di Cody, giraffa di Rothschild. Il giardino zoologico marchigiano si è quindi attivato celermente per dare a Biton nuovi compagni di vita. Il coordinatore della specie, valutata la situazione nei vari zoo d’Europa, ha trovato i due esemplari maschi più idonei a ricreare il gruppo, ovvero Stefan e Mandela.
Le due giraffe sono arrivate nella struttura di Falconara a una settimana di distanza l’una dall’altra e dopo un periodo di acclimatazione all’interno della stalla dove hanno fatto conoscenza, sono uscite nell’area esterna del reparto. Tra i tre animali c’è stata subito sintonia, infatti sono già molto uniti. Scrutano l’ambiente e mangiano fieno, foglie, pellet e frutta. Ai visitatori più curiosi non sfuggirà il loro bellissimo manto, ognuno diverso dall’altro in quanto appartengono a tre sottospecie diverse.
Le due giraffe sono solo le ultime arrivate in ordine di tempo. La stagione 2024 del Parco Zoo Falconara, infatti, è iniziata con la grande novità dei tre canguri grigi orientali e con un super ospite: il pitone reticolato, uno dei serpenti più lunghi del mondo. Un anno davvero speciale per il giardino zoologico che recentemente ha festeggiato anche la nascita di una cucciola di okapi, rara specie minacciata di estinzione.
Nel pomeriggio di martedì 4 giugno, durante un'operazione antidroga, la polizia di Jesi ha arrestato in flagranza di reato un nigeriano di 30 anni residente a Castelplanio per detenzione ai fini di spaccio di cocaina e hashish.
L'episodio è avvenuto intorno alle 17:30 durante un controllo in via Setificio. Alla vista degli agenti, l'uomo, che ha precedenti specifici per droga, ha tentato la fuga nei vicoli limitrofi, cercando di disfarsi di un pacchetto di sigarette contenente stupefacenti. Non riuscendo a raggiungerlo a piedi, gli agenti hanno utilizzato uno scooter fornito da un passante per inseguirlo e bloccarlo, portandolo poi in Commissariato.
All'interno del pacchetto di sigarette sono state trovate 9 dosi di hashish, per un totale di 7,66 grammi, e una dose solidificata di cocaina di 3 grammi. La perquisizione è poi proseguita nell'abitazione del sospettato a Castelplanio, dove è stata trovata un'ulteriore dose di hashish del peso di 0,28 grammi su un tavolo da cucina.
Non avranno dormito sonni tranquilli questa notte i tifosi dell’Ancona, così come non li dormiranno fin quando la Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio) non si pronuncerà sulla validità dei pagamenti effettuati in extremis che garantirebbero al club dorico l’iscrizione alla prossima Serie C.
Nel pomeriggio di martedì 4 giugno, come un fulmine a ciel sereno, era arrivata la notizia del rischio di iscrizione al prossimo campionato professionistico per l’Ancona a causa dei mancati stipendi di marzo e aprile, per una cifra attestata intorno ai 450 mila euro. A questa si sono aggiunte le dimissioni dell’addetto stampa Paolo Papili e le contestazioni da parte dei tifosi sotto la sede societaria di via Schiavoni. I supporters biancorossi si sono radunati lì in centinaia e hanno aspettato, in un clima di grande tensione, l’evolversi della vicenda sino alla mezzanotte, termine ultimo per presentare i pagamenti mancanti. Gli stessi avevano avuto un colloquio con l’amministratrice delegata Roberta Nocelli, che disperata spiegava loro la situazione e sperava in un’iscrizione “quantomeno alla Serie D”.
Qualche minuto prima della deadline, una delegazione della Curva Nord è stata fatta entrare all’interno della sede societaria ed è stata informata che il bonifico di 450.000 euro era stato effettuato, ma “il benefattore” è risultato anonimo. Alcuni indizi sulla sua identità avevano inizialmente portato all’ex presidente dell’Anconitana Stefano Marconi, ma il sindaco del capoluogo Daniele Silvetti ha dichiarato che a versare la cifra necessaria per l’iscrizione alla Serie C è stato Mauro Canil. Secondo alcune indiscrezioni, l’ex presidente del Matelica, proprietario del 5% delle quote societarie dell’Ancona, avrebbe saldato l’importante cifra, a patto di ottenere a zero il restante 95% in mano a Tony Tiong.
Sarà dunque importante capire quale sarà il futuro assetto societario dell’Ancona, ma soprattutto aspettare il verdetto della Covisoc sull’esito, buono o meno, delle operazioni effettuate a ridosso della mezzanotte. I tifosi attendono speranzosi, confidando di vedere anche il prossimo anno la propria squadra in Serie C.
L'Ancona sarebbe a rischio iscrizione per la prossima Serie C 2024-2025. La notizia, un fulmine a ciel sereno, ha iniziato a prender forma dall'ora di pranzo di oggi, martedì 4 giugno. A mezzanotte c'è la deadline per consegnare tutta la documentazione necessaria, che in casa dorica attualmente mancherebbe di alcuni elementi imprescindibili.
Condizionale d'obbligo, ma dai primi riscontri non risulterebbero ancora pagati - si attendeva il versamento per questa mattina - i compensi ai tesserati per quel che concerne le mensilità di marzo e aprile da parte della società del presidente Tony Tiong. Allo stesso tempo, il responsabile della comunicazione Paolo Papili ha rassegnato le proprie dimissioni. Anche il sindaco Daniele Silvetti si sta muovendo in prima persona per risolvere la situazione. Allo stato attuale la dirigenza biancorossa, insieme a mister Roberto Boscaglia, si trova nella sede di via Schiavoni. Da Tiong, al momento, ancora nessuna risposta.
Si è appena concluso il lungo fine settimana dedicato ai Campionati Italiani Master di Scherma, organizzati dalla Fondazione Bentegodi all’interno del Palazzetto Gavagnin di Verona. Da giovedì 30 maggio a domenica 2 giugno hanno incrociato le lame più di mille schermidori che si sono contesi i titoli tricolore individuali e a squadre, nelle varie categorie d’età. Ottimo il bottino della Scherma marchigiana che ha collezionato un titolo nazionale nel Fioretto maschile cat.0 (24+) e la Coppa Italia di Fioretto maschile 2 (50+).
Giovedì 30, nella categoria femminile 40+, Elisabetta Giovannetti, della prestigiosa Accademia della Scherma di Fermo, ha brillato raggiungendo il dodicesimo posto nella spada femminile.
Il giorno successivo, venerdì 31, è stata la volta dei maestri della spada maschile 40+. Matteo Pedone, del Club Scherma Pesaro, ha conquistato l'argento, mentre il compagno di squadra Matteo Bugari si è piazzato al tredicesimo posto. Ancora, Przemyslaw Szym Wolny del Club Scherma Jesi ha raggiunto il 32º posto. Nella categoria maschile 24+, Rodolfo Castelli, Alessio Ionna e Giovanni Galeazzi del Club Scherma Ancona si sono distinti rispettivamente al 43º, 49º e 60º posto.
Sabato 1° giugno è stata una giornata di trionfi nel fioretto maschile. Vincenzo Erman, del Club Scherma Senigallia, ha ottenuto un'incredibile vittoria, diventando Campione Italiano nella categoria maschile 24+. Al terzo e quinto posto si sono classificati Marco Giacchetta del Club Scherma Ancona e Marco Vannucci del Club Scherma Senigallia. Nella categoria maschile 40+, Przemyslaw Szym Wolny e Nicola Fogolin del Club Scherma Jesi hanno raggiunto rispettivamente il tredicesimo e il quindicesimo posto. Marco Pennazzi del Club Scherma Ancona ha conquistato l'ottavo posto nella categoria maschile 50+, portando a casa la Coppa Italia, seguito da Vannucci Dino e Giovanni Gambitta del Club Scherma Jesi e Ancona.
Infine, domenica 2 giugno, Vannucci Dino del Club Scherma Jesi ha ottenuto il 31º posto nella spada maschile categoria 50+.