Domenica 13 marzo alle 9.30 presso il teatro “Lauro Rossi” di Macerata, si terrà il Forum distrettuale del Rotary Distretto 2090 dal titolo “Le donne nel Rotary una sfida per il futuro”. L’evento, aperto a tutta la cittadinanza e voluto dal Governatore del Distretto Sergio Basti, è curato in collaborazione con i Rotary Club Macerata e Macerata “Matteo Ricci”. La manifestazione, moderata da Carlo Cambi, giornalista Rai e socio del Rotary Macerata, è patrocinata dal Comune e dall’Università di Macerata. Alle testimonianze di alcune donne del Rotary, si aggiungono gli interventi di ospiti d’eccezione come l’ex dirigente della Banca d’Italia ed ex presidente della Rai Anna Maria Tarantola, e Lucia Annibali, vittima di uno dei casi di aggressione con l’acido più noti degli ultimi anni, che presenta il libro “Io ci sono - storia di un non amore”. Il Pdg Mario Giannola alla conferenza stampa di presentazione dell’evento ha dichiarato che il Distretto 2090 (Abruzzo, Marche, Molise, Umbria) supera, sebbene di poco, la media di presenza femminile dei club Rotary italiani, ancora ferma al 15%, facendo parte degli unici due Distretti italiani su tredici che contano la presenza di almeno una donna in ogni club. Rita Servidei, presidente del Rotary Macerata, e Graziano Grelloni, presidente del Rotary Macerata “Matteo Ricci”, sono orgogliosi del fatto che la città di Macerata ospiti un forum così importante per il suo messaggio di uguaglianza. Giannola ricorda però che solo dal 1989 le donne sono ammesse al Rotary e che la battaglia per la parità è ancora da vincere, considerando che in alcune realtà, ad esempio del nord Italia, esistono ancora club esclusivamente maschili. Compito del Rotary è quello di continuare a rimuovere ogni ostacolo ed essere in prima linea per combattere la piaga del sessismo nel lavoro e nella società.
Dal 27 al 29 febbraio 2016 il Tortona Fashion District è tornato ad essere il vero centro creativo di Milano grazie alla Fiera WHITE, la rassegna patrocinata dal Comune che con i suoi 500 marchi mette in mostra il meglio della moda contemporanea: “Un'edizione, quella di quest’anno, particolarmente attraente ed attrattiva, grazie all'attenta selezione dei brand ed alla vocazione sempre più internazionale, come dimostrano i 142 marchi esteri presenti al salone. I visitatori sono stati 21.000, con un incremento del 15% rispetto all’edizione di febbraio 2015. Gli operatori internazionali provenivano da Cina, Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti, mentre dall’Europa i buyer provenivano da Germania, Francia e Spagna.” Così commenta Daniele Macellari, titolare della ditta di abbigliamento Giovanna Nicolai e Presidente Regionale Confartigianato Abbigliamento.Con una superficie allestita di circa 18.000 mq su tre location site in via Tortona 27 - 35 e 54 e oltre 20.000 visitatori, WHITE ha proposto un mix di brand attenti alle più importanti novità, arricchendo la sua offerta grazie alle 12 Special Area in cui i brand hanno presentato e raccontato le loro collezioni. A partecipare a questo esclusivo salone internazionale che, nel corso delle tre giornate ha svelato le nuove collezioni Moda donna ed Accessori, sono state anche alcune aziende marchigiane selezionate da Confartigianato Imprese Macerata e presenti in Fiera grazie al contributo di Ex.It, l'Azienda Speciale della CCIAA di Macerata volta alla promozione e il sostegno alla commercializzazione delle produzioni locali delle piccole e medie imprese sia in Italia che all'estero. Di queste, ben 7 sono imprese associate a Confartigianato Macerata, tutte 100% made in Italy: Sergio Amaranti di Civitanova Marche, Art Pelle di Corridonia, Redwood e London di Monte San Giusto, Halmanera di Potenza Picena, Karma of Charme di Sant’Elpidio a Mare e Yab di Morrovalle.“Il WHITE - continua Macellari - oltre ad avere il merito di essere un riferimento per la moda contemporanea e per tutti i giovani stilisti, designer e artisti che hanno bisogno di un'occasione per farsi conoscere e apprezzare dagli addetti ai lavori, è soprattutto un'importantissima vetrina per promuovere le produzioni artigiane di qualità “made in Italy”.“Parallelamente al WHITE - afferma Paolo Capponi, Responsabile Ufficio Export Confartigianato Imprese Macerata - si è svolto il Mido Eyewear Show, il più grande evento internazionale dedicato al settore mondiale dell’eyewear e la Fiera Super, il progetto di Pitti Immagine e Fiera Milano dedicato agli accessori e al prêt-à-porter donna in concomitanza con la Milano Fashion Week. Gli ingressi sono stati 6000, di cui 20% stranieri. Le maggiori performance riferite agli ordini per Paese provengono da Stati Uniti, Russia, Corea del Sud e Francia, mentre il Paese numero uno per visitatori è il Giappone. Le nostre aziende sono molto soddisfatte e auspico il prosieguo di questo tipo di interventi e la partecipazione a sempre più fiere di settore, necessari per intercettare nuovi buyer e nuovi mercati. I nostri artigiani sono sempre alla ricerca di nuove opportunità per far conoscere le proprie creazioni e la Fiera White, che ha visto una grande partecipazione di operatori commerciali sia italiani che stranieri, ha rappresentato un’ottima vetrina: i buyer hanno apprezzato l’innovazione nei materiali e nel design delle nostre aziende, le stesse hanno avuto la possibilità di allacciare nuovi rapporti commerciali procurandosi ordini da negozi di altissimo livello. Una partecipazione, quindi, assai positiva per le nostre piccole aziende, e di questa opportunità dobbiamo un ringraziamento alla CCIAA di Macerata, sempre attenta a recepire le esigenze degli artigiani.”Sempre nell’ambito della promozione del 100% Made in Italy segnaliamo che Confartigianato Imprese Macerata sta organizzando per il 5 Aprile 2016 un Incoming del comparto Agroalimentare presso il Cosmopolitan Hotel di Civitanova Marche, con operatori commerciali provenienti da tutta Europa; infine sono in fase di programmazione un Incoming Abbigliamento e un Incoming Calzatura – Pelletteria.
Il bilancio 2015 per l’Italia, come destinazione scelta dai potenziali investitori esteri, è positivo: segnano un +18% le richieste di immobili italiani da parte di stranieri che vogliono comprare una seconda casa in Italia. Questo il dato diffuso da Gate-away.com nel suo report annuale relativo al mercato immobiliare e la domanda estera. Nel focus di approfondimento per le Marche, risulta un forte interesse per la provincia di Macerata (29,86%), seguita da quella di Ascoli Piceno (27,35%), Fermo (17,85%), Ancona (16,36%) e Pesaro Urbino (8,58%). Cupra Marittima, Sarnano e Arcevia hanno conquistato il podio nella classifica delle località marchigiane più richieste su Gate-away.com, che ha sede a Grottammare, ed è il portale dedicato esclusivamente ai potenziali acquirenti esteri in cerca di una seconda casa in Italia. Il sito monitora 150 paesi nel mondo e ogni anno stila la classifica delle preferenze in base alle istanze in arrivo. “Le Marche sono fra le regioni in forte crescita e si posizionano stabili nella top ten delle preferite da ben tre anni - commenta Simone Rossi, direttore generale di Gate-away.com - con un incremento del 48,2% rispetto al 2014, che dimostra il forte interesse degli stranieri per la nostra regione. I britannici sono i principali sostenitori delle Marche, seguiti da statunitensi e tedeschi, ma si discostano di poco olandesi e belgi. I dati per le Marche rispecchiano quindi il trend nazionale - prosegue Simone Rossi - ma sono due gli aspetti interessanti da tenere in conto. Il primo è la predilezione dei potenziali acquirenti di nazionalità meno scontate come svizzeri, brasiliani, svedesi e australiani. Il secondo aspetto è l’enorme opportunità offerta alle agenzie immobiliari e ai privati che vogliono vendere casa agli stranieri: il 59% delle richieste arriva per abitazioni fino a 250mila euro. Ciò significa - conclude Rossi - che tutti possono proporre il proprio immobile, non c’è solo il mercato del lusso relativo a immobili al di sopra dei 500mila euro, che comunque nelle Marche conquista un significativo 12%”.Considerando il trend nazionale, le capitali da cui arrivano più richieste sono Londra, Parigi, Stoccolma, Bruxelles e Monaco: “Non a caso - sottolinea Walter Di Martino, responsabile del marketing - Gate-away.com è stata presente alle fiere internazionali di settore in quattro delle prime cinque capitali da cui arrivano maggiori richieste. Uno dei nostri scopi è quello di presentare l’Italia con le sue eccellenze, non solo il suo patrimonio immobiliare. Chi vuole investire e comprare una seconda casa nel nostro paese, in realtà compra una destinazione e il sogno dell’Italian lifestyle. Le Marche offrono sicuramente tutto quello che i potenziali acquirenti esteri desiderano”. Solitamente la scelta cade per proprietà già abitabili o anche da ristrutturare, immobili indipendenti - più case che appartamenti - e anche se la piscina non risulta essere più un elemento determinante, vengono sicuramente considerate soluzioni immobiliari che la comprendono. Per quanto riguarda alcune propensioni dei potenziali acquirenti esteri, una delle tendenze emergenti degli investitori ‘abituali’ come inglesi e americani, è quella della ricerca di luoghi meno inflazionati dal turismo di massa: la bellezza del paesaggio rimane sempre un imperativo da soddisfare.Chi è il potenziale compratore estero alla ricerca di una seconda casa in Italia? La maggioranza degli utenti attivi nelle ricerche e nell’invio di richieste è di sesso maschile (65,42%), mentre è significativo il dato relativo alla fascia di età fra i 35 e i 44 anni, pari al 17,4% delle istanze: segno che una discreta disponibilità economica non è forse solo più una prerogativa di chi è in procinto di andare in pensione, già sognando il “buen retiro” in Italia.
"Franco Moschini. Vita di un imprenditore del bello": non poteva chiamarsi diversamente la "biografia" del presidente di Poltrona Frau, l'uomo di Macerata che ebbe l'intuizione di portare l'azienda da Torino a Tolentino facendola diventare negli anni un vero e proprio simbolo internazionale della bellezza e del lusso, oltre che della straordinaria bravura degli artigiani maceratesi.E a scriverla non poteva essere che l'amico di sempre, il sociologo Francesco Alberoni, aiutato in questo lavoro dal figlio Giulio.Il volume di 334 pagine, edito da Leima Edizioni, è già disponibile nelle librerie e racconta la storia di un imprenditore illuminato, sempre attento e sensibile alla realtà locale. Recentemente, ad esempio, si è fatto totalmente carico della ristrutturazione dell'ex cinema Politeama Piceno a Tolentino per poter restituire alla città un luogo dove fare cultura e aggregare i giovani.Nella scheda di presentazione del libro si legge: "Franco Moschini è presidente di Poltrona Frau. Dopo l'acquisizione di quello che era un marchio storico dal gusto classico, ha saputo ripensarlo e rilanciarlo in un'ottica di design, facendone un brand di culto internazionale. Marchigiano profondamente amante della sua terra, Moschini è uno di quegli imprenditori che hanno reso celebre il Made in Italy nel mondo, credendo sempre con convinzione nel gusto e nella cultura artigianale italiani".
Allerta meteo della Protezione Civile delle Marche valida dalla mezzanotte di oggi a quella di domani.Il rapido transito di una saccatura alimentata da aria artica marittima, determinerà un rafforzo della ventilazione con conseguente aumento del moto ondoso e deboli nevicate.Nevicate deboli con cumulate fino a 15-20cm nelle zone appenniniche sopra gli 800m e con cumulate fino a 5cm nella fascia altimetrica tra 500m e 800m del settore settentrionale; occasionalmente e per breve durata le nevicate potranno raggiungere le zone basso-collinari del pesarese al confine tra Marche e Romagna.VENTO durante la notte e fino alla prima parte della mattinata i venti saranno sud-occidentali moderati con raffiche fino a burrasca forte su tutta la fascia appenninica e alto-collinare, poi dalle ore centrali della giornata rapida rotazione da nord-ovest con intensità media di vento fresco e raffiche fino a tempesta su tutta la fascia costiera e basso-collinare.MARE molto mosso o agitato nel pomeriggio, con onda proveniente da nord-ovest; nella seconda parte della giornata si segnala la possibilità di mareggiate
Ventisette anni, ascolano, laureato in Storia contemporanea all'Università di Macerata, “nativo democratico” – come lui stesso si definisce, perché la sua prima ed unica tessera è stata quella del Partito Democratico –, già vice segretario regionale dei Giovani Democratici delle Marche e segretario del circolo dei GD di Ascoli dal 2012 al 2015. Francesco Di Vita è il nuovo segretario regionale dei GD marchigiani. Successore di Roberto Tesei, Di Vita è stato eletto all'unanimità alla guida dei giovani dem domenica 28 febbraio nel corso del Secondo Congresso regionale dei GD Marche, tenutosi all'Hotel Claudiani di Macerata. Un ampio momento di confronto, sviluppatosi per oltre otto ore, su quanto fatto negli ultimi quattro anni, nel corso del mandato appena conclusosi e su quanto c'è da fare per la stagione appena avviata.“Ci candidiamo ad essere la classe dirigente non del futuro ma del presente – tiene a sottolineare il neo segretario dei Giovani Democratici, Francesco Di Vita –, supportando il partito nelle battaglie che andrà a fare e stimolandolo se si dimostrerà timido su alcune questioni. Attenzione particolare, ovviamente, la dedicheremo, come fatto in questi anni, alla riforma regionale del diritto allo studio. Siamo, infatti, convinti che si debba lavorare per giungere alla figura dello 'studente unico marchigiano', perché ciascun ragazzo, indipendentemente da dove risieda o a quale università sia iscritto, possa avere pari servizi ed opportunità. In particolare – prosegue Di Vita –, nelle prossime settimane proseguiremo il nostro lavoro per la riforma degli Ersu e ci auguriamo che si arrivi ad un Ersu unico nelle Marche, con cabina di regia regionale e non ci siano tentativi da parte di attori locali di intervenire cambiando tutto perché niente cambi.Saremo molto attenti, per quanto riguarda la gestione dei territori, alla riforma della sanità – aggiunge Di Vita –; anche su questo punto, siamo per l'omologazione dei servizi per tutti i cittadini, perché tutti possano avere pari diritti e pari prestazioni. Siamo, invece, convinti che la discussione sulla realizzazione degli ospedali unici sia da rinviare ad un secondo momento”.Nella platea, presente anche la deputata Irene Manzi, l'assessore regionale Angelo Sciapichetti ed il segretario regionale del Partito Democratico Marche, Francesco Comi.“I Giovani Democratici delle Marche sono una forza straordinaria della quale siamo orgogliosi – ha detto Comi –. Una comunità di giovani preparati, motivati, che lavorano o studiano e che hanno fatto una scelta coraggiosa e di campo. È la scelta di chi ha deciso non consumare inutilmente il bene più prezioso che ha, il tempo, e vuole spenderlo anche per provare a cambiare il mondo, i suoi conservatorismi, i suoi egoismi, le ingiustizie e le disuguaglianze”. Il segretario, poi, nel suo intervento ha detto alla platea dei giovani dirigenti PD che “sbaglia chi si illude che il rinnovamento sia solo un fatto anagrafico. Essere giovani non basta. Occorre coraggio e studio: il coraggio di anticipare, sperimentare, progettare soluzioni e strade nuove, ma soprattutto la curiosità di studiare, approfondire i problemi”.Il Congresso regionale di domenica ha segnato il passaggio di testimone dall'ex segretario, Roberto Tesei, al neo eletto, Di Vita. “Siamo fieri di quanto fatto in questi quattro anni di attività e dei risultati raggiunti – ha detto Roberto Tesei –. Nei comuni e nelle città della nostra regione, sono tanti gli amministratori, i segretari e i dirigenti che arrivano dalle fila dei Giovani Democratici. Con la presenza della nostra generazione, abbiamo contribuito a rinnovare il PD delle Marche”.Molteplici i temi passati in rassegna con i tanti interventi dei Giovani Democratici: dalla scuola al sistema universitario, dalla riforma del diritto allo studio alla youth guarantee e alle start up, dai diritti all'educazione all'integrazione, dall'accoglienza alla cittadinanza europea, dalla cura e tutela dell'ambiente alla giustizia sociale, dalla lotta alla criminalità organizzata ai diritti sostanziali delle donne, tra cui la completa attuazione a livello regionale della legge 194/1978 sull'interruzione volontaria di gravidanza.Presenti, ovviamente, anche i neo segretari provinciali dei GD, Giovanni Monaldi (PU), Silvio Gregorini (AN), Lorenzo Montesi (MC), Mirco Catini (FM) e Filippo Della Rupa (AP), nonché il Presidente dell’Assemblea dei GD, Marco Pettinari.
Oggi, primo marzo 2016, sarebbe dovuto partire un nuovo progetto in ambito sanitario.Ma in realtà, come spesso accade in questi casi, c'è ancora molta confusione e soprattutto sembrano ancora rimaste nel limbo delle buone intenzioni le proposte che avrebbero dovuto semplificare la vita dei pazienti. L'iniziativa consiste nel passaggio dalla tradizionale ricetta rossa cartacea a una ricetta online: in questo modo il medico potrà prescrivere il farmaco al proprio paziente che potrà ritirarlo in qualsiasi farmacia d'Italia presentando solamente il proprio tesserino sanitario.Sostanzialmente il medico inserisce la prescrizione del farmaco da acquistare in un database nazionale, cosicchè il paziente possa ritirarlo in qualsiasi punto vendita.Un progetto molto valido e interessante grazie al quale si eliminerebbero anche inutili sprechi di carta, che è però rimasto ancora incompiuto per cavilli burocratici. Ad oggi, l'unica differenza è che dalla ricetta rossa si è passati a una ricetta bianca, sempre cartacea. Ci vorrà ancora del tempo, quindi, prima che l'intera operazione possa entrare completamente a regime.
Si erano immediatamente accese le polemiche durante le recenti festività natalizie, quando il governatore della Regione Marche Ceriscioli diede a Sara Giannini, ex assessore regionale, un incarico di «esperta in materia di economia», una consulenza da 55.168,92 euro lordi dal primo gennaio al 31 dicembre del 2016. Di fatto, alla Giannini andranno 4.500 euro lordi al mese più 2.000 euro di eventuali rimborsi spese e l’incarico costerà alle casse della Regione un totale di 73.645,95 euro.Forza Nuova aveva subito gridato allo scandalo e annunciato battaglia attraverso le parole del coordinatore regionale Davide Ditommaso.“Ceriscioli ha confezionato alla Giannini un bel regalo, tutto in famiglia PD ovviamente - esordiva Ditommaso -firmando il 24 dicembre un decreto che proroga all’ex assessore l’incarico di collaborazione con il capo della giunta delle Marche in qualità di «esperta in materia di economia».Questa proroga rappresenta un insulto verso tutti i marchigiani ai quali si continuano a chiedere sacrifici e ai quali si tagliano servizi fondamentali.Nelle casse della Regione non ci sono soldi per garantire un sistema sanitario dignitoso, si chiudono ospedali e punti nascite, eppure i fondi per incarichi d’oro, tanto costosi quanto inutili, si trovano sempre.Forza Nuova ritiene scandaloso il modo in cui Ceriscioli continui a sperperare il denaro pubblico dei marchigiani, in perfetta continuità con l’amministrazione Spacca.La Regione Marche ha già numerosi dipendenti qualificati e adeguatamente stipendiati in grado di amministrarne le finanze, non c’è alcun bisogno di ricorrere a consulenze, tanto meno di personaggi di partito e dalle dubbie competenze specifiche”.Ditommaso aveva annunciato che FN avrebbe provveduto a presentare un ricorso alla Corte dei Conti della Regione Marche per chiedere conto della regolarità della condotta del Presidente Ceriscioli.Lo stesso Ditommaso in una nota stampa di oggi rende noto di aver depositato l’esposto come annunciato in precedenza. “FN mantiene le promesse -afferma Ditommaso- come anticipato all’indomani della proroga dell’incarico alla Giannini, avvalendomi dell’assistenza dell’ufficio legale del movimento ho presentato il 24 febbraio un esposto recante la mia firma alla Procura della Corte dei Conti regionale al fine di impugnare il Decreto 298 del Presidente della Regione contenente la proroga della consulenza.FN ritiene che vi siano tutti i presupposti di legge per annullare tale Decreto, in particolare il fatto che non sia specificato in cosa realmente consista questa salata consulenza.Mi auguro - conclude Ditommaso - che la Corte dei Conti censuri la condotta di Ceriscioli mettendo fine almeno a questa ennesima provocazione nei confronti di tutti i marchigiani”.
La quindicesima edizione del master in “Manager di Dipartimenti Farmaceutici” è stata inaugurata nei giorni scorsi presso il Polo didattico-scientifico UNICAM di San Benedetto del Tronto. Il master, promosso in collaborazione con la Società Italiana di Farmacia Ospedaliera, la Società Italiana di Farmacologia, l’Area vasta n. 5 della ASUR Marche e l’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo, è rivolto a laureati in Farmacia e in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche.“Anche per questa edizione, la quindicesima, – sottolinea il professor Carlo Cifani, professore associato di Farmacologia della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute e direttore del Master – abbiamo ottenuto un notevole numero iscritti, ben 50, provenienti da 18 regioni, a conferma del forte e continuo interesse che il Master suscita nel territorio nazionale. Ogni nuova edizione del Master risponde a precise esigenze che emergono dal mondo della professione nelle strutture sanitarie. I cambiamenti in atto nel Servizio Sanitario Nazionale ed in particolare l’obiettivo di ottimizzare l’impiego delle risorse nella spesa farmaceutica, richiedono la formazione di personale con competenze e professionalità adeguate”.Oltre alle competenze scientifiche inerenti il farmaco, la professione di Farmacista nel Servizio Sanitario Nazionale ha infatti sempre più bisogno di forti competenze manageriali. La necessità di un Farmacista Manager scaturisce dalla complessità del ruolo professionale che il Farmacista è chiamato a svolgere.Quest’anno inoltre l’offerta formativa Unicam nel settore si è ampliata con l’attivazione del corso di perfezionamento in Gestione Manageriale del Dipartimento Farmaceutico, che ha preso l’avvio sempre nella mattinata di giovedì 25 febbraio nella sede Unicam di San Benedetto del Tronto e che ha registrato il numero massimo consentito di 50 partecipanti.Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti il Magnifico Rettore Prof. Flavio Corradini, il Pro Rettore Vicario Prof. Claudio Pettinari, il Direttore Generale Dr. Luigi Tapanelli, il Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco Prof. Francesco Amenta, il Presidente della Società italiana di Farmacia Ospedaliera Dr.ssa Laura Fabrizio, ed il Direttore Scientifico Dr.ssa Piera Polidori, il Direttore del Dipartimento Farmaceutico dell’Area Vasta 5 ASUR Marche Dr. Isidoro Mazzoni e il Direttore del Dipartimento di Farmacologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera di Bergamo.
Tragedia intorno alle 19.30 di oggi lungo la strada che da Passo Sant'Angelo porta a Sant'Angelo in Pontano. Un uomo di Sant'Angelo in Pontano, Gino Francia, ha perso la vita a seguito di un drammatico incidente.Quasi certamente a causa del fondo stradale viscido per la pioggia, l'uomo ha perso il controllo della sua auto all'altezza di un ponte e, dopo aver sfondato la recinzione laterale, è precipitato per oltre dieci metri con la macchina che si è capovolta, schiacciandolo letteralmente all'interno.Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118, ma per l'uomo ormai non c'era più niente da fare. I pompieri stanno ancora intervenendo con una autogru per recuperare l'auto e la salma della vittima. Per i rilievi sono intervenuti gli agenti della Polizia Stradale.L'uomo lascia tre figli, titolari di un'impresa edile a Sant'Angelo in Pontano.
Quattro nuovi casi di listeriosi umana sono stati segnalati nelle Marche: accertamenti sono in corso per verificare se sono collegati allo stesso ceppo individuato per un gruppo di casi registrati nella regione dallo scorso maggio, due dei quali con esito mortale, gruppo nel frattempo da 13 a 17 casi. Le nuove segnalazioni, due in provincia di Macerata, due in quella di Ancona, riguardano persone di età variabile da 52 a oltre 80 anni, tutte sofferenti di patologie precedenti o immunodepresse. Una donna del Maceratese, con un quadro clinico critico pregresso, è stata ricoverata in Rianimazione. Le indagini riguardano le possibili fonti di infezione: le Listeria è un batterio molto diffuso nell'ambiente, ubiquitario e 'opportunista', tollerato entro limiti fissati dalle norme europee anche negli alimenti; in condizioni normali è sufficiente un antibiotico per sconfiggere l'infezione, mentre può rappresentare un rischio per persone debilitate o immunodepresse.Le Autorità competenti locali, regionali e ministeriali, con il supporto dell'Istituto Superiore di Sanità, Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise (in qualità di Laboratorio Nazionale di Referenza per Listeria monocytogenes), stanno lavorando insieme per individuare le fonti di contaminazione degli alimenti che hanno determinato un incremento dei casi di listeriosi umana nelle Marche a partire dal maggio 2015. Fino al 25 febbraio 2016 - rende noto la Regione Marche - i casi umani identificati come appartenenti al medesimo gruppo (cluster) d'infezione sono in totale 17 (inizialmente erano 13, di cui due chiusi con altrettanti decessi), compresi cinque emersi nel 2016. Da gennaio sono stati inoltre registrati 2 casi sporadici non riconducibili al medesimo ceppo di Listeria monocytogenes e 4 casi per i quali gli accertamenti molecolari sono ancora in corso.Non si segnalano ulteriori decessi e i nuovi casi riguardano quasi esclusivamente persone affette da patologie o condizioni debilitanti o che erano in terapia con farmaci che riducono la risposta immunitaria.Il 24 febbraio 2016 il Laboratorio Nazionale di Referenza per Listeria monocytogenes ha concluso la prima parte delle analisi sui campioni prelevati il 3 febbraio 2016 presso il salumificio marchigiano di Monsano, confermando la presenza del ceppo di Listeria monocytogenes, caratterizzato da un medesimo profilo genetico (tramite metodica PGFE e sequenziamento totale del genoma batterico) di quello responsabile di alcuni casi umani.Sono inoltre stato individuati attraverso le indagini epidemiologiche, altri stabilimenti di produzione collegati allo stabilimento di Monsano salumificio marchigiano, nei quali sono stati effettuati campionamenti ambientali e dei prodotti alimentari, le cui analisi sono tuttora in corso. E proseguono le indagini su tutti gli altri operatori alimentari potenzialmente collegati alla ditta di Monsano.Ad oggi - fa sapere la Regione Marche -, a causa dei lunghi tempi di incubazione della forma sistemica di malattia (70-90 giorni) e della complessità nella completa identificazione dell'origine delle contaminazioni ambientali ed alimentari, è possibile che, nonostante le misure già disposte, si verifichino altri casi.
C'era anche Beppe Bigazzi come ospite d'onore alla prima giornata della seconda edizione del Festival della Biodiversità che si è tenuta oggi a Montalto di Cessapalombo.Lo storico Palazzo Simonelli, nella frazione di Montalto di Cessapalombo, ha tenuto a battesimo l'iniziativa promossa dall'Unione Montana dei Monti Azzurri, mettendo in mostra i sapori e le produzioni del territorio e le sue aziende.Bigazzi, noto per le sue presenze in televisione nei programmi culinari, in particolare La prova del cuoco, ha mostrato di apprezzare moltissimo le produzioni del territorio maceratese e già ieri sera ne aveva avuto un ghiotto antipasto, cenando insieme al presidente dell'Unione Montana Giampiero Feliciotti e al sindaco di Camporotondo Emanuele Tondi all'osteria Il Sigillo.E’ uno dei 5 progetti finanziati dalla Regione Marche – dice con orgoglio il Presidente Giampiero Feliciotti – fra i tanti presentati, e questo esprime l’impegno che da anni il territorio sta facendo con grande coesione di tutti i comuni.Apriamo a Cessapalombo, all’interno del parco dei monti sibillini per dare un significato aggiunto allo scopo del progetto stesso.Biodiversità è una parola importante e scoperta di recente – usata per la prima volta nel 1986 dall’etmologo Edward O.Wilson. un tema molto facile ma spesso interessa solo studiosi di settore mentre invece dovrebbe interessare ognuno di noi.A nessuno importa nulla- ha ribadito Beppe Bigazzi – mettiamo al mondo figli, pochi per la verità, poi gli diamo da mangiare le più grandi zozzure di questo mondo. Il Papa ha sintetizzato molto bene: se non ricreiamo l’agricoltura di una volta, non ci resta che pregare.Abbiamo voluto imitare l’America ma non abbiamo le grandi distese dove le macchine fanno il loro mestiere. Nei nostri paesaggi –molto bene esposti dal professor Catorci dell’università di Camerino – non si reggono perchè sono scoscesi. Quindi occorre tornare all’uomo e dire stop alle licenze dei supermercati o farsi cedere uno spazio riservato alle eccellenze nostrane.Infatti, il progetto e lo scopo del bando vogliono essere l’animazione territoriale dei prodotti salvati dalla regione da rischio erosione genetica e rimessi sul mercato.Una serie di testimonianze che Feliciotti ha riproposto per richiamare il consumatore turista nei luoghi di produzione e far conoscere le loro peculiarità.Da Si.gi e la sua ricerca per la pera angelica fino alla vernaccia ferma di Sandrino Quadraroli ormai volata nei mercati americani e francesi fino allo zafferano di Cessapalombo dell’azienda Maurizi Luigino dell’associazione Tipicità dei Sibillini passando addirittura per il carbone della giovane azienda di Giovanni Tomasselli: queste solo alcune delle aziende che rappresentano la forza di questo progetto.Solo l’inizio di un percorso che l’Assam nella persona di Ambra Micheletti sta seguendo nelle quattro tappe che il progetto prevede ritrovandosi con persone di nicchia tra uliveti o in cantina fino ai filari di mela rosa in fioritura nei prossimi mesi.La chiusura sarà invece a scopo prettamente tecnico e vedrà il 29 maggio in occasione dalla sagra del fungo a Cessapalombo un incontro di presentazione di pacchetti turistici e workshop con tutti i tour operator marchigiani, come primo step della borsa del turismo in campagna che si terrà a settembre a San Ginesio con 25 buyers di paesi internazionali.Sul sito dell’Unione Montana sarà possibile seguire ogni evento e partecipare se interessati.
L'Helvia Recina torna a muovere la classifica dopo due sconfitte consecutive e strappa un prezioso pareggio alla Biagio Nazzaro.Finisce senza reti la sfida con i biagiotti con i ragazzi di mister Lattanzi che tengono bene il campo, pur tra mille difficoltà, e rischiano solo nel finale di subire il gol di quella che sarebbe stata una sconfitta immeritata. Senza gli squalificati Tacconi e Romanski, con Argalia e Midei ai box, mister Lattanzi è costretto a schierare Ionni al centro della difesa con il recuperato Ballini, fermo da due settimane, e con Grassi e Di Crescenzo titolari pur in non perfette condizioni fisiche. Il primo tempo è povero di emozioni con le due squadre che coprono bene gli spazi togliendo ossigeno alle rispettive manovre avversarie e badano soprattutto a non scoprirsi. Ci provano Rossini e Pieralisi con conclusioni deboli e Cavaliere da lontano senza esito per la Biagio, Pietrella e Montanari su punizione per l'Helvia senza esito e l'unica vera palla gol è per D'Errico sul quale Isidori si oppone alla grande. Nella ripresa il ritmo è più alto ma le occasioni sono ancora poche fino alla mezzora. Pian piano l'Helvia risente della stanchezza e arretra il baricentro, cercando le ripartenze senza riuscire mai ad incidere davvero, e nel finale la Biagio ha tre buone occasioni per segnare. Prima Isidori si oppone su un destro da fuori di Santoni, poi Cavaliere manca sotto misura la deviazione vincente su un diagonale di Diego Rossini e a ridosso del novantesimo è Negozi a colpire l'incrocio dei pali su una girata di prima in area sulla quale nulla avrebbe potuto Isidori. Finisce con un nulla di fatto che accontenta tutti, soprattutto l'Helvia Recina che torna a muovere la classifica e in una giornata, e una settimana alle spalle, complicata ritrova morale e convinzione, oltre ad un punto pesante che a fine stagione potrebbe fare la differenza. “Siamo stati bravi a non concedere niente ad una Biagio Nazzaro in un ottimo momento di forma – ha commentato a fine gara Roberto Lattanzi – e solo nel finale abbiamo rischiato qualcosa. Sapevamo che avremmo sofferto a causa delle assenze, dei giocatori in non buone condizioni fisiche e della panchina corta e devo fare i complimenti ai ragazzi per come hanno saputo lottare e tenere testa ad una squadra molto forte. E' un pareggio che ci permette di muovere la classifica e ora spero di recuperare qualche elemento per affrontare al meglio la trasferta di Colbordolo, gara molto importante per la nostra stagione domenica prossima”.
Il vertice dei Giovani Democratici delle Marche si rinnova. Domenica 28 febbraio, infatti, si terrà il secondo Congresso regionale dei GD, a partire dalle ore 10.30 all'Hotel Claudiani, in vicolo Ulissi a Macerata.“Sono passati quattro anni dalla prima assise della nostra organizzazione giovanile – ricorda il segretario regionale dei Giovani Democratici delle Marche, Roberto Tesei – e in questo tempo abbiamo contribuito, a ogni livello, al rinnovamento del Partito Democratico, al consolidamento dei nostri obiettivi politici, al nostro radicamento, ad offrire una nuova classe di giovani amministratori a servizio dei nostri territori, a produrre momenti ed opportunità di approfondimento e confronto sui grandi temi che animano la nostra generazione: scuola, sistema universitario regionale e riforma del diritto allo studio, youth guarantee e start-up, diritti, cittadinanza, educazione all'integrazione, all'accoglienza, alla cittadinanza europea, alla cura e alla tutela dell'ambiente.Il Congresso – prosegue Tesei – sarà un'occasione per fare il punto sul lavoro svolto, ma anche e soprattutto per creare un momento di confronto con tutti i ragazzi dei Giovani Democratici della nostra regione, con le associazioni e con i soggetti politici e istituzionali che vorranno portare il proprio contenuto”.Al Congresso parteciperà anche il segretario regionale del Partito Democratico delle Marche, Francesco Comi e sono stati invitati i parlamentari, i consiglieri regionali e tutti gli esponenti della classe dirigente del PD Marche.
Domenica 28 febbraio 2016 il gran finale del 2' Torneo "Giovani Speranze" si disputerà nella Città di Recanati sull'impianto del Villa Musone Calcio, organizzatrice della manifestazione, l'evento è patrocinato dalla Regione Marche e dal Comune di Recanati. Grandi numeri ed enorme partecipazione, 36 squadre partecipanti, il meglio del panorama giovanile marchigiano ed alcune società abruzzesi hanno animato dal 21 Dicembre la manifestazione, circa 700 i piccoli calciatori della categoria Esordienti coinvolti per quello che è il più grande torneo Regionale di settore giovanile nel periodo invernale. Gare molto equilibrate diverse delle quali hanno visto il loro esito finale solo dopo la lotteria dei calci di rigore, tante emozioni che hanno arricchito il percorso di questi piccoli calciatori fino ad arrivare alle finali di domenica 28 febbraio . Ed allora ecco chi si giocherà la vittoria e la conquista del prestigioso trofeo. La prima a conquistare l'accesso alle finali è stata la Jesina che in una gara dall'esito incerto ha battuto 2 a 0 nei quarti il Porto S.elpidio, nel secondo quarto di finale esce vincitrice l'Academy Civitanovese contro l'Ancona 1905 per 5 a 2, le due squadre hanno dato vita ad una gara intensa, un'iniziale supremazia dorica alla quale pur soffrendo i civitanovesi hanno resistito con ordine per poi passare in vantaggio alla prima occasione. Partita perfetta dei rossoblu che vincono meritatamente mettendo in campo concentrazione e un'organizzazione rara per la categoria. Il terzo quarto porta in finale il Calcio Lama, che ha battuto la Giovane Ancona ai rigori dopo l'1 a 1 nei tempi regolamentari, i piccoli rigoristi ascolani non sbagliano mai e portano i loro compagni alle finali. Ma i complimenti vanno ad entrambe le contendenti che hanno dato vita ad una splendida partita dimostrando nonostante la diversità di "scuola" calcistica di essere accomunati da una sportività che a fine gara li ha portati ad applaudirsi reciprocamente coinvolgendo in un commovente applauso tutti i presenti, come al solito i più piccoli riescono a dare grandi lezioni ai più grandi. L'ultima finalista a sorpresa è la United Civitanova che batte la Vigorina Senigallia per 1 a 0, la quale era risultata vincitrice dell'edizione 2015 ed era tra le favorite. Finali che vedranno la prima gara alle ore 9.30 Jesina United Civitanova e a seguire ore 11 Calcio Lama Academy Civitanovese, le perdenti giocheranno per aggiudicarsi il terzo posto alle 15.30 e a seguire la finalissima per il primo posto. Oltre alle squadre verranno premiati il capocannoniere il miglior portiere ed il "giovane favoloso" cioè il miglior giocatore del torneo, tutte le informazioni numeri e statistiche si possono trovare sul sito del Villa Musone Calcio.
Tagli della Regione ai trasporti e diversi bambini dell'entroterra che frequentano corsi sportivi rimangono a piedi. E una mamma lancia un appello al presidente Luca Ceriscioli.La vicenda parte da un servizio navetta che era stato istituito per trasportare i bambini lontani dal centro sportivo e accompagnarli a fare attività sportiva. Con comprensibile entusiasmo, erano stati in diversi ad aderire. Ma la Regione ha dovuto imporre dei tagli e il servizio si è improvvisamente interrotto, lasciando a piedi i bambini e, di fatto, impedendo a tanti di loro che non hanno la possibilità di essere accompagnati da genitori o nonni di non poter proseguire i corsi.E' stata una mamma di Pieve Torina, Sonia Girolami, a prendere in mano la situazione e a scrivere per email un accorato appello per il ripristino del servizio al presidente Ceriscioli: "Sono la mamma di due bambini di cui purtroppo uno affetto da sindrome di Down. Le scrivo perché in questi giorni ho saputo che sono stati fatti molti tagli nel settore del sociale. Credo che dovrebbe essere l'ultimo settore che andrebbe penalizzato, lei non crede? Voglio segnalare (qui parlo anche a nome di tanti genitori della mia zona che si trovano in difficoltà come me) che avevamo il servizio del Trasporto Piccoli Atleti dove i nostri figli salivano sul pulmino partendo dal comune di residenza (per mia figlia era Pieve Torina) per essere accompagnati al centro sportivo. Anche in questo servizio ci siamo ritrovati da un giorno all'altro sprovvisti, avendo pagato ognuno il suo corso abbiamo perso anche soldi perché non tutti, come nel mio caso, hanno potuto continuare per problemi familiari come lavoro, mezzo per arrivarci e altro. Le chiedo cortesemente di riuscire a riattivare questo servizio - conclude la mamma - almeno magari fino alla fine dei corsi per dare la possibilità a tutti questi bambini di poter completare l'attività sportiva che ognuno di loro aveva iniziato a settembre".
Allerta meteo della Protezione Civile delle Marche per vento forte e possibili mareggiate.L'allerta è valida dalle 6 di domenica mattina alla mezzanotte. L'avvicinarsi di una perturbazione atlantica determinerà un rafforzo della ventilazione sud-orientale sulle regioni adriatiche, con conseguente aumento del moto ondoso e possibilità di mareggiate.Lungo tutta la fascia costiera e nelle zone basso-collinari i venti saranno sud-orientali con velocità media di vento moderato o teso e raffiche fino a burrasca forte, le intensità maggiori si registreranno nel pomeriggio di domenica; nelle zone interne la velocità media sarà di vento moderato e la raffica raggiungerà i valori di burrasca. Mare da molto mosso ad agitato nel pomeriggio con onda proveniente da sud-estNella seconda parte di domenica l'evento raggiungerà la sua massima intensità e si avrà la possibilità di mareggiate lungo le coste.
Nasce dalla fusione di Pievebovigliana e Fiordimonte il primo nuovo Comune della provincia di Macerata.Si chiamerà Valfornace e riunirà sotto lo stesso nome le quasi novecento anime di Pievebovigliana e le poco più di duecento di Fiordimonte. Il nome recupera l'antica denominazione di Fiordimonte, Fornace, dovuta al fiume che la attraversa.Per il taglio del nastro di inaugurazione del nuovo Comune bisognerà aspettare il 2017 come hanno spiegato questa mattina i sindaci Sandro Luciani e Massimo Citracca.Nonostante i primi contatti tra le due amministrazioni comunali in merito risalgano al 2013, il progetto si è interrotto con l'entrata in vigore della nuova normativa in materia che ha stabilito come le unioni dovessero avere una popolazione complessiva superiore a 5.000 abitanti ovvero a 3.000 nelle zone montane.Però al blocco del piano di unione a livello istituzionale è seguita una progressiva intensificazione della collaborazione tra i due Comuni nell'erogazione di diversi servizi tra cui i servizi di Polizia Municipale, di raccolta differenziata, di trasporto pubblico, nonché i servizi scolastici, come ha rivelato il Sindaco di Pievebovigliana "i residenti d Fiordimonte gravitano a Pievebovigliana per usufruire di vari servizi e dunque ci sembrava logico portare a compimento tale progetto".L'armonia tra le due amministrazioni si evince anche dal fatto che il documento riguardante l'unificazione, che sarà inviato alla Regione, sia stato deliberato all'unanimità da entrambi i consigli comunali.Ad ogni modo l'iter di realizzazione del progetto richiede tempi lunghi in quanto prima di arrivare alla formale deliberazione dell'istituzione di questa nuova entità dovrà essere convocata la Conferenza delle Autonomie Locali, cui seguirà l'indizione del referendum attraverso il quale i cittadini dei due Comuni potranno esprimersi in merito alla fusione che orientativamente è previsto per il prossimo 17 aprile.Gli esponenti della Regione presenti alla conferenza hanno espresso il pieno appoggio dell'ente regionale verso l'unione. L'assessore regionale con delega agli enti locali, Fabrizio Cesetti, si è congratulato con i due Sindaci sottolineando che"la fusione delle risorse darà vita ad una realtà più forte e più capace di garantire migliori servizi ai cittadini l'iniziativa e che l'iniziativa rappresenta un'idea istituzionale di futuro da cui anche altri comuni dovrebbero trarre esempio". L'altro componente della Giunta regionale, Angelo Sciapichetti, ha ribadito "la volontà della Regione Marche di portare a compimento questo risultato in tempi celeri poiché certo degli effetti positivi di esso sia in termini di risparmio che di efficienza e inoltre sperando in un effetto trascinamento di altri Comuni".Il successo del progetto è da ricercare nell'attivo coinvolgimento della popolazione nell'attuazione dell'unificazione come evidenziato dal Vice Sindaco di Pievebovigliana, Annalisa Sentuti. Anche il Segretario del Comune di Fiordimonte ha specificato che "non si tratta di una fusione a freddo ma di un terreno preparato per anni" e soprattutto ha accentuato come "lo svolgimento in modo accorpato dei servizi condurrà ad una diminuzione dei costi di gestione che si tradurrà in un potenziamento reale dell'economia e della qualità della vita per i cittadini", senza tralasciare un punto essenziale, ovvero la prerogativa per i Consigli Comunali attuali di deliberare lo Statuto del futuro Comune Valfornace. L'esercizio di tale facoltà consente loro di dare il via ad "un modello amministrativo basato sui Municipi, creazioni che permettono il trasferimento dei servizi senza rinunciare alla rappresentatività del territorio".
Ci sono "novità in arrivo" per la sicurezza delle Marche. Lo ha detto il presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) Giacomo Stucchi, spiegando che "se il Governo decide di potenziare la dotazione di forze dell'ordine di un territorio, si vede che un motivo c'è".Del potenziamento nelle Marche aveva parlato anche il sottosegretario all'Interno Manzione, rispondendo a un' interrogazione dei parlamentari di M5s. "Sono poche le regioni che ottengono un aumento di agenti - ha spiegato Stucchi -, se lo ottengono è perché dietro c'è un'esigenza reale, come è successo a Milano per Expo o come sta succedendo a Roma per il Giubileo". Esigenza reale, che secondo il presidente del Copasir potrebbe essere legata al rischio di uno spostamento della rotta dei migranti dai Balcani all'Adriatico. "Il porto di Ancona - ha aggiunto - è uno degli elementi che impongono una riflessione, ma il problema riguarda tutta la costa adriatica" e servono controlli preventivi. (Ansa)
«Una risposta più e più volte sollecitata che lascia l’amaro in bocca per l’assenza di una reale presa di posizione politica». E’ il duro commento dell’on. Lara Ricciatti (Sinistra Italiana) alla risposta della ministra della Salute Lorenzin sulla chiusura dei punti nascita di Fabriano, Osimo e San Severino.«La risposta del ministero è deludente sotto molti aspetti – osserva Ricciatti -, innanzitutto perché si limita a ribadire quello che prevede l’Accordo Governo-Regioni in riferimento alla ‘Linee di indirizzo sul percorso nascita e riduzione del taglio cesareo’, riepilogando quanto ha deciso la Regione Marche sulla riorganizzazione dei punti nascita.Nascondendosi dietro qualche tecnicismo la Ministra ha volutamente evitato qualsiasi presa di posizione che ritengo doverosa in un caso come questo, dove si incide in modo diretto sulla qualità dei servizi primari offerti ai cittadini.Una risposta inaccettabile perché riduce ad un mero dato contabile (le soglie di 500 e 1000 parti annui) il riconoscimento della qualità di un punto nascita. Quel parametro è solo un riferimento, usarlo come elemento determinante della qualità di un reparto equivale a umiliare la professionalità e la passione dei medici e del personale sanitario che ogni giorno opera con dedizione.Le statistiche sui rari casi di incidenti in quelle sale parto dovrebbero essere un dato ben più solido rispetto alla mera individuazione di un criterio numerico astratto».«Ho avuto modo di visitare i punti nascita di Fabriano, Osimo e San Severino – ricorda la deputata di Sinistra Italiana – e francamente mi risulta difficile credere che valgano più quelle soglie numeriche fissate per legge, rispetto alla storia di reparti che dispongono di due sale all’avanguardia per il parto dolce (come a Fabriano), di un percorso nascita riconosciuto dall’Unicef (ad Osimo), o un reparto punto di riferimento per tutta la regione per l’indiscussa professionalità dei medici e di tutto lo staff (è il caso di San Severino).La verità è che Governo e Regioni hanno fissato un parametro che non tiene assolutamente conto delle necessità delle comunità, e a quello chiedono di uniformarsi senza possibilità di mediazione. Le possibilità di deroga c’erano e ci sono ma, come conferma nella risposta il ministero della Salute, la Regione Marche non ha ritenuto opportuno attivarle, facendo una scelta politica chiara, della quale risponderà di fronte ai cittadini».“Fa rabbia dover ascoltare come motivazione di quei tagli la maggiore sicurezza per partorienti e nascituri. Se Governo e Regione ritengono che siano necessari per garantire sicurezza ulteriori figure specialistiche, si proceda ad una intelligente integrazione del personale medico. Gli sprechi della sanità non sono certo gli investimenti nel personale sanitario. Non si può chiudere la valvola dell’ossigeno e poi lamentarsi che il paziente non respira più. La sanità è un diritto primario che va garantito a qualsiasi costo.Ma fa ancora più rabbia – conclude Ricciatti – constatare come quegli stessi esponenti politici che nelle recenti campagne elettorali in questo territorio hanno rassicurato i cittadini sulla sanità, come la Ministra Lorenzin e il Presidente Ceriscioli, oggi mettano la firma su delle chiusure che non vanno tanto per il sottile, ignorando in modo, anche sprezzante, sia la professionalità degli operatori che le comunità interessate, che a gran voce continuano a chiedere il mantenimento di quei presidi territoriali”.