Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 6 decessi.
Sono tre i decessi registrati nei presidi ospedalieri dell'Anconetano: una 85enne e una 69enne, entrambe orginarie del Capoluogo di Regione sono spirate a 'Torrette' mentre una 75enne di Osimo ha trovato la morte al nosocomio di Jesi.
All'ospedale di Pesaro hanno perso la vita una 83enne di Mondolfo e un 89enne di Cagli e infine in provincia di Fermo, presso la Residenza Valdaso, si è spenta una 92enne di Porto Sant'Elpidio.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2915 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (960), mentre sono 486 quelle totali nella provincia di Macerata.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4274 tamponi: 2323 nel percorso nuove diagnosi (di cui 624 nello screening con percorso Antigenico) e 1951 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 12,9%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 299 (48 in provincia di Macerata, 88 in provincia di Ancona, 59 in provincia di Pesaro-Urbino, 46 in provincia di Fermo, 49 in provincia di Ascoli Piceno e 9 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (49 casi rilevati), contatti in setting domestico (93 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (81 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (11 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (7 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 54 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 624 test e sono stati riscontrati 37 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
In diminuzione di 5 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 545, di cui 68 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Sono, invece, 30 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 130 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 50 al Covid Hospital e 30 a Camerino. Altre 9 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una certa stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 12,9% oggi, rispetto al 12,5% di ieri.
Stiamo vivendo in un momento che anche per le persone più resistenti e forti può essere comunque stressante. Per fortuna ci sono alcune erbe officinali che possono aiutarci e dare una mano al nostro organismo in maniera completamente naturale. Di fatto, ci sono i rimedi utili per sconfiggere lo stress, utilizzando esclusivamente erbe e piante. Le due categorie di erbe e piante utili contro lo stress
Alcune piante possono aiutare reamente tutte le persone che hanno bisogno di mantenere lucida la concentrazione sul lavoro o che hanno scarsa vitalità. Esistono due categorie di piante ed erbe utili contro lo stress: le erbe adattogene e quelle rilassanti, che hanno diverse particolarità, come vedremo di seguito. E bisogna anche sapere che queste erbe e pure molti altri prodotti di erboristeria inerenti al problema dello stress si possono trovare comodamente nei negozi online, da ricevere direttamente a casa propria.Le erbe adattogene
L’uso delle piante adattogene durante i periodi di stress ci permette di rimanere più sani e resistere agli squilibri dovuti al logorio della vita di tutti i giorni. Le erbe adattogene non sono pensati per il benessere di una sola parte del corpo, ma per tutto l’organismo.Gli adattogeni sono contenuti in molti cibi e soprattutto vengono consumati come intagratori alimentari, tra questi il ginseng che ha proprietà rivitalizzanti. Ma anche l’eleuterococco con proprietà toniche, antifatica e antistress, perfetto da assumere per migliorare la concentrazione, il metabolismo e l’umore. La pianta di guaranà è invece considerata davvero una ottima soluzione per la salute del corpo e della mente, riducendo la percezione della fatica. Infine la rhodiola è nota anche come la radice d’oro, una pianta adattogenache aiuta il corpo ad adattarsi bene ai cambiamenti, sia quelli stagionali che climatici. Le erbe rilassanti
Ci sono poi alcune erbe efficaci che hanno un effetto calmante e rilassante, queste solitamente vengono consumate tramite infusi oppure tisane. Tra le principali erbe rilassanti ricordiamo la valeriana, che assieme alla camomilla è la pianta calmante più conosciuta. Le sostanze contenute nella valeriana inducono la sensazione di rilassamento e di sonno, ottima anche per chi soffre di insonnia. Il biancospino è un sedativo rilassante naturale, agisce anche a livello cardiaco, per questo motivo viene chiamata la pianta del cuore. Infine la melissa è una pianta antiossidante utilizzata principalmente contro lo stress e l’insonnia, ma è ottima anche per calmare mal di testa dovuto al nervoso.Conoscendo tutti i prodotti naturali che aiutano a combattere lo stress in questo periodo particolarmente faticoso, è possibile stare meglio tutti quanti. Un aiuto che viene a riequilibrare lo stato mentale e la stanchezza fisica, adattando l’organismo a vari livelli di stress e nervoso.
"Ieri è uscita una nota dell’Ufficio Scolastico Regionale marchigiano a firma del suo Direttore Generale Ugo Filisetti. Non è la prima volta che, in occasione di celebrazioni nazionali, Filisetti scrive riflessioni indegne di cui francamente non si sente affatto il bisogno".
A scriverlo è la Segreteria regionale del Partito democratico delle Marche, esprimendo una netta presa di posizione circa il messaggio inviato agli studenti dal direttore generale dell'USR Marche in occasione del 25 aprile, Festa della Liberazione
"Credevamo che l’apice si fosse raggiunto con l’invito alle armi, fatto agli studenti qualche mese fa con la sua folcloristica retorica militarista. Invece si è toccato il fondo con una lettera di qualche giorno fa le cui parole sono un’offesa alle imminenti celebrazioni per la Festa della Liberazione" puntualizzano dal Pd.
"È grave equiparare le idee, ignorando e omettendo i fatti storici, i contenuti ideali, i crimini e i meriti, sia dal punto di vista storico-scientifico sia dal punto di vista istituzionale, soprattutto da chi ricopre incarichi pubblici - aggiungono i dem -. Non è accettabile che fascismo e nazismo vengano minimizzati come semplici “ragioni” e “sogni” di chi combatté contro Alleati e Partigiani. Si tratta di un atteggiamento molto pericoloso che, lungi dal fondare solidi legami di unità nella comunità nazionale, avvalla la circolazione di revisionismi profondamente nocivi".
"Chiediamo al dottor Filisetti: quando auspica un superamento delle antitesi, dei rancori e delle demonizzazioni si riferisce al superamento della lotta affinchè simili idee e atteggiamenti non si affermino più nel nostro Paese?" si chiedono dalla Segreteria regionale del Partito Democratico.
"Vogliamo ricordare che furono la formazione dei gruppi partigiani e dei movimenti di liberazione e la successiva stesura della Costituzione i reali momenti di superamento dei conflitti, delle divergenze e dei rancori, tra tutte le forze politiche italiane dai comunisti ai cattolici, dai monarchici ai liberali. Nella lotta per la Liberazione prima e nella fase costituente poi, seppero confrontarsi nel reciproco rispetto, animate da comuni ideali di democrazia e uguaglianza sanciti dalla carta costituzionale. Auguriamo a tutti buon 25 Aprile: non si festeggia "la fine della seconda guerra mondiale", ma la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo" concludono dal Pd .
Di seguito proponiamo il messaggio integrale del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche, Marco Ugo Filisetti, a cui si fa riferimento:
"Il 25 aprile del 1945 è la data scelta per festeggiare la fine della seconda guerra mondiale in Italia, con la vittoria delle Nazioni alleate (principalmente Stati Uniti d’America, Unione Sovietica, Impero Britannico, Francia) con l’apporto del Comitato di Liberazione Italiano e del Corpo Italiano di Liberazione, sulla Germania nazista e sulla Repubblica Sociale Italiana, formalizzata con la resa delle truppe tedesche a Medesano (Parma) il 29 aprile e degli ultimi reparti della RSI il 3 maggio a Rovereto.
La seconda guerra mondiale causò tra gli Italiani oltre 300.000 Caduti militari e 150.000 civili: a tutti Loro, unitamente ai Caduti di tutte le altre Nazioni va il nostro commosso e reverente ricordo, senza distinzione di parte.
Quell’immane conflitto ha visto un’Italia scissa e martoriata, un’ Italia che si è fronteggiata per le rispettive ragioni, per i rispettivi sogni di cui era carica: uno scontro marcato dal ferro e dal sangue che ha diviso, frantumato.
Ma dopo quella grande catastrofe ci sia ora il superamento delle antitesi disperate , delle demonizzazioni reciproche, il riconoscimento per tutti nella propria storia, per ricostruire giorno per giorno questa Italia, per proiettare nel mondo un’Italia unita forte, libera, con un suo destino, che possa fronteggiare col lavoro la competizione mondiale.
Questa è la missione forte affidata a voi nuove generazioni: non la fazione, non la setta, non i rancori, non gli odi dietro i quali i popoli si sfaldano, ma costruire la Comunità, per l’Italia di questo nuovo millennio.
E quindi rimanete sempre uniti, pur nelle diverse idee, siate amicizia, strumento di una amicizia per cambiare la società e siate coraggiosi come solo la gioventù sa esserlo.
I nostri padri e nonni con il “25 aprile” ci hanno dato una nuova Costituzione con progetti ideali, lucidi, ispirati ad un alto senso di giustizia, ma questa Costituzione resterà opera vana se tutti insieme, comunque la si pensi, non riusciremo a dare un’anima, non riusciremo a dare una passione alla nostra Comunità nazionale, perchè i progetti si realizzano se diventano passione, se diventano fede, se diventano destino”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4374 tamponi: 2297 nel percorso nuove diagnosi (di cui 718 nello screening con percorso Antigenico) e 2077 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 12,5%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 287: 55 in provincia di Macerata, 29 in provincia di Ancona, 94 in provincia di Pesaro-Urbino, 43 in provincia di Fermo, 53 in provincia di Ascoli Piceno e 13 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (41 casi rilevati), contatti in ambito domestico (86 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (93 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (8 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (3 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (9 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato).
Per altri 45 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 718 test e sono stati riscontrati 43 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 12,5% oggi, rispetto al 14,4% di ieri.
In diminuzione di 25 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 550, di cui 70 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 52 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 130 pazienti (+2 rispetto a ieri): 50 all'ospedale di Macerata, 50 al Covid Hospital e 30 a Camerino. Altre 6 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata
"Ieri sera ho sentito un profondo senso di orgoglio e gratitudine nel vedere che la nostra Regione è prima nella classifica per somministrazione dei vaccini. Premettendo che la vaccinazione non deve essere una competizione tra Regioni, e che l’importante è l’efficienza e l’efficacia del servizio, mi ha però fatto molto piacere vedere le Marche in quella posizione".
A comunicarlo, attraverso un post sul proprio profilo Facebook, è il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.
"Il mio grazie va all’Assessore Saltamartini, al Servizio salute, agli enti e alle aziende ospedaliere e a tutti gli operatori e ai volontari che instancabilmente stanno lavorando per mettere in sicurezza quanto prima la popolazione marchigiana" ha aggiunto il governatore.
Lo stesso assessore alla sanità Filippo Saltamartini nei giorni scorsi aveva dichiarato di voler raggiungere entro luglio la soglia dei 900.000 cittadini marchigiani vaccinati, ma al contempo aveva lamentato una mancanza di dosi che rallentava il processo (leggi qui).
L'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha raccomandato di continuare a somministrare una seconda dose del vaccino di AstraZeneca tra 4 e 12 settimane dopo aver somministrato la prima, in linea con le informazioni sul prodotto.
"Il rapporto rischi-benefici del vaccino di AstraZeneca rimane positivo per gli adulti in tutte le fasce d'età".
Sostiene l'Ema in una nota, in cui rileva che "i benefici della vaccinazione aumentano con l'aumentare dell'età e dei tassi di infezione". L'Agenzia europea del farmaco (Ema) nella sua nuova valutazione ribadisce che i benefici del vaccino di AstraZeneca superano i rischi, ricordando che sono "le autorità nazionali a considerare altri fattori e come utilizzare al meglio i vaccini.
(Fonte: ANSA)
Per la Regione Marche i tavoli all'aperto sono quelli che si trovano in strutture aperte "su almeno tre lati". Lo annuncia il vice presidente della Regione Marche e assessore alle attività produttive Mirco Carloni con un video messaggio su facebook.
"La Regione Marche ha predisposto un'interpretazione che fa chiarezza sulle riaperture in zona gialla - spiega -: porticati, dehors, gazebo aperti su tre lati sono da considerarsi all'aperto". "Molte attività di somministrazione, bar e ristoranti ci hanno chiesto di chiarire il concetto di tavoli all'aperto -aggiunge -, con gli uffici abbiamo costruito un'interpretazione, inviata anche alle associazioni di categoria, ai Comuni e alle Prefetture, chiara e univoca. Quello che mi hanno preparato gli uffici della Regione e che abbiamo condiviso è che è all'aperto una struttura aperta almeno su tre lati: un deorhs, un loggiato, un porticato, una veranda, se aperti almeno su tre lati, possono essere considerati all'aperto. Spero che questo serva a rendere più semplice la riapertura per molti bar e ristoranti".
Se la veranda o portico utilizzato è circondata da vetrate scorrevoli, si legge nel documento, "queste debbono essere aperte sempre aperte almeno su tre lati, in quanto altrimenti si incorrerebbe in un luogo chiuso, dove è vietato svolgere attività di ristorazione".
(Fonte: ANSA)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 8 decessi correlati al Covid-19.
Due vittima sono state registrate in provicia di Macerata: si tratta di un 71enne di Appignano che si è spento presso l'Ospedale di Macerata e un 89enne di Pieve Torina che ha trovato la morte presso la Residenza Valdaso.
Sono state tre anche le vittime nei presidi sanitari della provincia di Ancona: una 95enne di Belvedere Ostrense al noscomio di Jesi, un 88enne di Ancona all'INRCA del Capoluogo di Regione e un 78enne di Osimo a 'Torrette'.
Una 81enne di Fano e una 81enne di Mondolfo sono spirate all'Ospedale di Pesaro mentre al 'Murri' di Fermo è una 91enne del posto.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2904 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (957), mentre sono 484 quelle totali nella provincia di Macerata.
"Il ministro Roberto Speranza mi ha confermato che da lunedì la nostra regione tornerà gialla". Attraverso una stringata nota diffusa sui social il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli conferma il ritorno - dopo oltre due mesi - in zona gialla a partire dal 26 aprile.
Ci si potrà, dunque, spostare liberamente senza green pass o autocertificazione, mentre per spostarsi da o verso regioni rosse o arancioni servirà il pass (rappresentato dal certificato vaccinale, di negatività al tampone o di guarigione dal Covid).
In zona gialla, riprenderanno diverse attività. Sarà possibile pranzare o cenare solo nei luoghi di ristorazione con tavoli all'aperto.
Riapriranno anche i musei, mentre gli eventi in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e in altri locali o spazi anche all'aperto saranno svolti solo con posti a sedere preassegnati con distanza di almeno un metro; la capienza non può essere superiore al 50% di quella massima, ma con un tetto di 1.000 spettatori all'aperto e 500 al chiuso.
Alcuni eventi si potranno riservare solo a chi abbia certificato verde. In relazione all'andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all'aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.
Ancora in zona gialla, saranno consentiti gli sport all'aperto, anche di contatto.
L'indice Rt nazionale di contagio del Coronavirus in Italia scende ancora e raggiunge quota 0,81 rispetto allo 0,85 della scorsa settimana. È quanto emerge, secondo quanto si apprende, dall'ultimo monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Iss sull'andamento dell'epidemia per il periodo 12-18 aprile.
Questa settimana si osserva ancora una lievissima diminuzione della incidenza dei casi di Covid-19, pari a 157,4 per 100.000 abitanti (per la settimana 12/04/2021-18/04/2021) contro 160,5 per 100.000 abitanti della settimana precedente (05/04/2021-11/04/2021).
Questa mattina, in una zona boschiva all'interno del territorio comunale di Appignano del Tronto, i Vigili del Fuoco della stazione Ascoli Piceno sono intervenuti per soccorrere un lupo rimasto impigliato ad una zampa su un laccio.
Sul posto presenti anche i Carabinieri Forestali, veterinario, Polizia Provinciale e addetti del CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) della Regione Marche.
Successivamente, l’animale è stato sedato dal veterinario per consentire il districamento ed è stato poi preso in consegna dal CRAS per le cure e la successiva liberazione.
Ritorno in classe al 70% per le scuole superiori nelle province di Ascoli e Fermo e niente doppi turni in tutta la regione. Queste le principali decisioni prese nel corso della riunione del Tavolo di confronto convocato per oggi dall’Ufficio scolastico regionale e svoltosi in seduta congiunta con il tavolo regionale per la sicurezza, presenti anche gli assessori regionali Latini e Castelli e i rappresentanti di ANCI e UPI.
Nel corso della riunione convocata a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Legge n. 52 del 22 aprile 2021, sono state esaminate, a fronte dell’evoluzione dell’emergenza epidemiologica e dello stato delle vaccinazioni del personale scolastico, le risultanze dei tavoli prefettizi delle due province, in cui è stato garantito il servizio di trasporto in sicurezza per la percentuale al 70% di studenti .
Per le altre province, in attesa degli esiti dei relativi tavoli, ci si attesta per ora su una previsione di copertura del servizio di trasporto al 60%, rimettendo all’autonomia della singole scuole, in base alla loro specificità e capacità organizzativa, rendere possibile il raggiungimento della quota di presenze stabilita, ferme restando eventuali interlocuzioni in corso tra Regione Marche e Governo centrale e relative conseguenti formalizzazioni delle stesse.
Introdotto dal primo Decreto Rilancio, il Superbonus prevede la detraibilità al 110% dei costi sostenuti per quelle ristrutturazioni edili che vanno a migliorare l’efficienza energetica e la tenuta sismica degli edifici.
Matteo Petracci, referente per CNA Macerata del settore Costruzioni, inquadra la situazione dell’agevolazione statale: “La misura è stata accolta positivamente da tutti in quanto contribuiva alla rigenerazione urbana, aiutava le famiglie a risparmiare, rimetteva in moto le economie di diversi settori, aumentava la sostenibilità ecologica del Paese e, da ultimo, metteva al sicuro molte abitazioni da eventuali nuovi terremoti”.
La teoria che sta dietro al Superbonus è quindi perfetta; tuttavia, secondo i dati pubblicati dall’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, in tutto il territorio nazionale sono appena 6500 i cantieri avviati, meno di 150 quelli nella regione Marche: “Come spesso accade nel nostro Paese - spiega Petracci - la teoria e la pratica hanno distanze siderali. Molti sono i nodi emersi nella realtà applicativa del provvedimento, tanto che la maxi detrazione fiscale è ancora al palo”.
Il referente dell’Associazione di categoria maceratese elenca le principali criticità: “Innanzitutto l’aumento indiscriminato dei prezzi delle materie prime che si è innescato; i costi di calcestruzzo, legno, isolanti e vernici sono cresciuti dal 10 al 30%, il ferro e l’acciaio sono più che raddoppiati, tutto ciò che viene impiegato nelle ristrutturazioni oggi costa di più. Di conseguenza, fioccano gli asterischi sui preventivi delle ditte fornitrici che, accanto alla cifra finale, specificano la riserva di poter aumentare i costi al momento dell’effettiva consegna della merce”.
Sono quindi comprensibili ed evidenti le difficoltà degli operatori date da questa infinita incertezza: “I costi - sottolinea Petracci - sono diventati superiori ai prezzi stabiliti nei prezziari di riferimento e c’è la forte preoccupazione che questa speculazione possa rallentare la già non veloce ricostruzione post-sisma. Si tratta di un’inflazione settoriale a due cifre che mette a rischio la politica di efficientamento energetico e di rilancio dell’economia che cerca di far leva sulla riqualificazione del patrimonio edilizio, invalidando dal punto di vista nominale anche i massimali stabiliti per legge dei Superbonus oltreché i bilanci delle imprese”.
L’occasione dei Bonus e dei Superbonus sembrava aver riacceso le speranze di un comparto penalizzato da più di 10 anni di crisi; ora, alla luce di quanto sta accadendo, l’ottimismo sta svanendo lasciando spazio alle incertezze: “Lo sentiamo dai nostri associati, il risultato prodotto da questa situazione è che oggi le imprese ci pensano bene prima di prendere nuovi lavori perché potrebbero rivelarsi a perdere e, fatto ancor più grave, si sta diffondendo l’idea che sia antieconomico lavorare nella ricostruzione; questo non ce lo possiamo permettere”.
La CNA Macerata propone quindi 3 forti interventi da parte del legislatore. Chiede innanzitutto che i prezziari siano rivisti e aggiornati quanto prima possibile. "A questo occorre aggiungere una forte semplificazione delle procedure, accompagnata da una unica interpretazione delle norme e dei regolamenti; troppi attori pubblici coinvolti con proprie interpretazioni, tra Agenzia delle Entrate, Enea e vari Ministeri, si è creata una assurda sequela di discrepanze. Necessario anche far superare la prudenza delle banche nella fase di cessione del credito; questo atteggiamento si traduce in molti istituti nella richiesta di innumerevoli documenti per verificare i presupposti e le condizioni essenziali" conclude Petracci.
È stato pubblicato dalla Regione Marche l’Avviso per manifestazione di interesse per interventi di edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dal sisma 2016, finanziato con 30 milioni di Euro assegnati dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica).
Il bando, con scadenza lunedì 3 maggio, è diretto sia all’Erap che ai Comuni inseriti nel cratere sismico ed è teso principalmente alla riqualificazione dei centro storici, assegnando maggior punteggio per interventi di riuso e recupero così come a quelli destinati all’adeguamento e miglioramento sismico degli edifici contenuti in tali zone.
Il tutto si evince dai criteri di classificazione delle proposte così come approvati dalla Giunta con Delibera 483 del 20 aprile.
“Obiettivo di questa importante dotazione di fondi – spiega l’Assessore alla Ricostruzione Guido Castelli - è agevolare il recupero e la ristrutturazione degli edifici di edilizia popolare siti nei centri storici, specie dei piccoli comuni, essendo quelli che più necessitano di interventi di riqualificazione perché maggiormente lesionati dal sisma".
"Tuttavia – prosegue – saremo in grado di soddisfare anche l’esigenza dei comuni a più alta tensione abitativa, così come per interventi di nuova costruzione. Siamo convinti che questo avviso sia il giusto mix per soddisfare tutte le richieste e pensiamo che si possa riuscire a realizzare fino a 300 abitazioni popolari. Sarà nostra cura analizzare attentamente tutte le proposte, non escludendo, terminata questa già cospicua somma, di poter stanziare altri fondi”.
L’importante somma di 30 milioni di euro del bando si aggiunge ad altre misure che presto interesseranno le stesse aree del cratere: “Penso al miliardo e 780 milioni per la rigenerazione economica prevista dal Recovery Plan che darà nuova linfa vitale al tessuto sociale di quelle zone, e, più in generale, alla ricostruzione privata che finalmente sta vedendo la luce – aggiunge Castelli - Ma come ho sempre detto: la ricostruzione materiale a nulla serve se non riporteremo la gente in quei luoghi. Questo intervento, perciò, vuole favorire il loro ripopolamento anche con una proposta dedicata espressamente alle fasce di popolazione meno abbienti”.
Un mosaico di proposte, dunque, per creare nelle zone del sisma un modello di rilancio delle aree interne dell’Appennino che, secondo l’assessore al Bilancio, potrà essere un modello per tutta la nazione: “Nel cratere il terremoto non ha fatto altro che anticipare problemi che presto riguarderanno tutte le aree interne d’Italia. Ecco perché – conclude Castelli – vogliamo che si faccia del cratere non solo il più grande cantiere d’Europa, ma anche il riferimento per studi e soluzioni di interventi ben più completi e strutturati per il recupero di zone oggi desolate”.
"LVMH accresce fino al 10% la quota già posseduta in Tod's. Si consolida con questa operazione la ventennale amicizia tra la Famiglia Arnault e la famiglia Della Valle", annuncia una nota.
Diego Della Valle & C, società controllata da Diego Della Valle, ha sottoscritto con Delphine, società interamente detenuta da LVMH, un contratto per la vendita di 2.250.000 azioni di Tod's, pari al 6,80% del capitale sociale.
Lvmh già possiede il 3,2% del capitale di Tod's. A seguito del completamento dell'operazione, che sarà seguita il prossimo 28 aprile, Diego Della Valle deterrà, direttamente e indirettamente, una partecipazione pari al 63,64% del capitale sociale di Tod's e LVMH deterrà una partecipazione pari al 10,00%.
"L'amicizia con Diego Della Valle e la sua famiglia risale a oltre 20 anni fa. E' un legame forte, cementato da valori umani e professionali comuni. Siamo molto contenti di rafforzare ancora di più questa partnership", commenta Bernard Arnault.
E Diego Della Valle dice: "Sono molto contento, con questa operazione, di consolidare un'amicizia che lega me e la mia famiglia a Bernard e alla sua famiglia da oltre 20 anni. La condivisione dei valori del lusso, della qualità e della desiderabilità dei prodotti potrà essere un ottimo motivo per pensare ad eventuali opportunità da cogliere insieme nel futuro".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4187 tamponi: 2266 nel percorso nuove diagnosi (di cui 514 nello screening con percorso Antigenico) e 1921 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 14,4%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 326: 75 in provincia di Macerata, 88 in provincia di Ancona, 79 in provincia di Pesaro-Urbino, 26 in provincia di Fermo, 42 in provincia di Ascoli Piceno e 16 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (57 casi rilevati), contatti in ambito domestico (103 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (80 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (15 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (12 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato) e 2 casi provenienti da fuori regione.
Per altri 55 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 514 test e sono stati riscontrati 43 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'8%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un lieve incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 14,4% oggi, rispetto al 13,4% di ieri.
In diminuzione di 21 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 575, di cui 70 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Sono, invece, 41 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 128 pazienti (numero invariato rispetto a ieri): 50 all'ospedale di Macerata, 48 al Covid Hospital e 30 a Camerino. Altre 8 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata
Dal 14 giugno 2021 sarà possibile presentare domanda a Invitalia per ottenere finanziamenti senza interessi. L’agevolazione è dedicata a micro, piccole e medie imprese di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
“Rilancio PMI Cratere Sismico” è il nuovo incentivo, promosso dal Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016 e gestito da Invitalia, che sostiene il ripristino e il riavvio delle attività economiche danneggiate dagli eventi sismici avvenuti in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria a partire dal 2016.
Le iniziative imprenditoriali finanziabili riguardano tutti i settori: industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi, commercio, turismo, produzione agricola, pesca e acquacoltura.
Si rivolge alle micro, piccole e medie imprese, esercitate anche nella forma della libera professione individuale, presenti nei territori dei comuni delle regioni interessate. Riguarda esclusivamente le realtà produttive già costituite e attive al momento in cui si sono verificati i terremoti e le cui sedi siano state dichiarate inagibili a causa degli eventi sismici stessi.
L'incentivo consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero che copre il 100% delle spese sostenute ed è finalizzato a realizzare nuovi prodotti, processi o servizi, oppure a migliorare i processi e le linee produttive.
I programmi di spesa agevolabili non possono superare l’importo complessivo di 30.000 euro e comprendono costi di investimento per attrezzature, macchinari, impianti, beni immateriali e lavori edili. Nel caso l’importo complessivo delle spese da realizzare fosse superiore a 10.000 euro, una parte delle stesse potrà essere costituita da costi di gestione, in misura non superiore al 50% delle spese di investimento.
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono inoltre essere stati avviati successivamente alla presentazione della domanda e realizzati entro i 18 mesi successivi alla concessione delle agevolazioni.
Il finanziamento agevolato, senza alcuna forma di garanzia ed erogato in anticipo in un’unica soluzione, dovrà essere restituito secondo un piano di ammortamento di massimo 10 anni, con un periodo di preammortamento di 3 anni.
Le risorse finanziarie complessivamente disponibili, pari a 10 milioni di euro (al lordo dei costi di funzionamento dell’incentivo), e gli eventuali nuovi stanziamenti destinati all’intervento, sono ripartiti su base regionale come segue:
- Abruzzo: 10%
- Lazio: 14%
- Marche: 62%
- Umbria: 14%
A partire dalle 10.00 del 14 giugno 2021 sarà possibile fare richiesta per ottenere le agevolazioni. La domanda potrà essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma di Invitalia.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.
Tre vittime sono state registrate presso le strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di una 92enne di Macerata spirata all'Ospedale del Capoluogo di Provincia mentre un 76enne di San Severino e un 73enne maceratese hanno trovato la morte presso il Covid Center di Civitanova Marche.
Cinque decessi sono stati segnalati nei presidi medici anconetani: un 88enne di Camerano all'INRCA di Ancona, una 84enne di Chiaravalle all'INRCA Residenza Dorica, una 82enne jesina al nosocomio di Jesi e sempre nella stessa città, una 90enne di Morro d'Alba e una 93enne del posto si sono spente presso Villa Serena.
Una 68enne di Ascoli Piceno è deceduta all'Ospedale di San Benedetto del Tronto così come in quello di Pesaro dove è venuto a mancare un 87enne del posto, infine una 98enne di Piandimeleto è spirata alla Residenza Sanitaria pesarese Galantara.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2896 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (955), mentre sono 482 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 97,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Una delegazione della Regione Marche rappresentata dal consigliere regionale Andrea Putzu (Presidente Commissione Sviluppo Economico) e Gianluca Caramanna (Consulente del Presidente per le Politiche del Turismo) nei giorni scorsi si è recata in Russia per lavorare a sinergie turistiche e commerciali di rilancio. La collaborazione con la Russia è un progetto fortemente voluto e sostenuto dal Presidente Francesco Acquaroli.
La delegazione ha partecipato all'iniziativa "La Regione Marche e S7 Airlines verso nuove prospettive in Russia" svoltasi presso l'ambasciata d'Italia a Mosca alla presenza dell'Ambasciatore Pasquale Terracciano e della Responsabile Enit di Mosca Irina Petrenko.
L'iniziativa che ha visto tra i relatori anche il Responsabile vendite per l'Europa di S7 Airlines Alexander Martynov ha avuto come scopo quello di promuovere e presentare l’ampia offerta turistica delle Marche ad una platea di selezionati tour operators e giornalisti di settore in Russia, in vista della ripartenza del settore turistico.
La collaborazione con la compagnia aerea S7 si propone per sviluppare nuovi flussi turistici e commerciali nelle Marche utilizzando un partner strategico e molto presente in Italia. Appena sarà possibile, sempre in collaborazione con S7, la Regione Marche organizzerà un educational per far scoprire a nuovi operatori le bellezze e le potenzialità della nostra terra.
I rappresentanti della Regione Marche hanno anche incontrato la Camera di Commercio Italo-Russa, nella loro sede di Mosca, per rafforzare i rapporti e scambi commerciali tra la nostra Regione e la Federazione Russa, Paese potenzialmente strategico per le nostre imprese.
La "Giornata Mondiale della Terra" è lo scenario in cui Tunit – brand di Med Group e protagonista del mercato dei gadget tech Apple style – ha deciso di lanciare “Tunit Bio”, la nuova linea di cover biodegradabili realizzate con Apinat Bio e prodotte in Italia da Biomood S.r.l. di Montegranaro (Fermo).
Le cover, specificatamente progettate per iPhone, sono perfettamente in linea con l’attenzione alla sostenibilità ambientale promossa da Apple, ma hanno anche un risvolto sociale, considerando il coinvolgimento della Cooperativa Sociale Sammartini nel loro confezionamento.
La linea “Tunit Bio” è frutto dell’amore per il nostro pianeta e della ricerca scientifica, infatti l’Apinat Bio, materiale con il quale sono realizzate le cover, è l’unico al mondo completamente biodegradabile in condizioni di compostaggio secondo la norma EN13432 e il packaging utilizzato è riciclabile e prodotto con bio-plastica ottenuta dal mais e carta riciclata.
Le cover “Tunit Bio”, ultraleggere ed in grado di garantire una riduzione del rischio di scalfiture alla scocca dell’iPhone, si distinguono nel loro mercato per essere le prime a prendersi cura della cosa più importante che abbiamo: la vita sulla terra. E’ significativo che queste cover vengano presentate oggi per celebrare l’importanza che dobbiamo riconoscere alla cura del nostro pianeta ed è interessante sottolineare come siano nate dall’impegno di due realtà imprenditoriali marchigiane, legate al loro territorio e protagoniste di un esempio virtuoso di economia sostenibile.