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Le Marche tornano ad essere sferzate dal Garbino: nuova allerta meteo per vento

Le Marche tornano ad essere sferzate dal Garbino: nuova allerta meteo per vento

La regione Marche continua ad essere interessata da flussi occidentali che, interagendo con la catena appenninica, determinano episodi di venti intensi di Garbino. Per la giornata di domani, 5 maggio, è stata diramata un'allerta meteo della Protezione Civile, valida sino alla mezzanotte.  Nell'entroterra marchigiano - con provenienza sud/ovest - si prevede vento teso e raffiche fino a burrasca nelle zone collinari e burrasca forte o tempesta nelle zone alto collinari e montane. L'intensità delle raffiche sarà in diminuzione già dalla serata. Il cielo sarà parzialmente nuvoloso con diminuzione della copertura sempre nella seconda parte della giornata.  Ci sarà la possibilità di isolati piovaschi, di carattere debole, nel settore montano. Le temperature saranno in lieve aumento, mentre il mare poco mosso. 

04/05/2021 12:37
Covid-19, contagi in discesa nelle Marche: l'andamento del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid-19, contagi in discesa nelle Marche: l'andamento del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Bentornati cari lettori, quella appena passata è stata una settimana abbastanza tranquilla in merito all'andamento del contagio da Covid-19. Si è avuto, infatti, un generalizzato calo dei casi positivi. Fatti salvi i soliti ritardi dovremo iniziare ad osservare eventuali effetti delle riaperture dopo la metà della settimana appena cominciata. I contagi sono in calo anche se - d'altro canto - non sembrano voler scendere i sintomatici: questo è fondamentalmente l'unico parametro che non convince nella situazione attuale.  Vediamo che il calo dei contagi si è generalmente attestato al 10% settimanale e su questa grandezza si sono stabilizzati anche i cali dei dati ospedalieri e dei decessi. L'Italia è quasi tutta gialla ad eccezione del Sud che è in gran parte arancione e della valle d'Aosta che è passata in zona rossa, ma generalmente si nota un miglioramento abbastanza omogeneo in tutta la Penisola.  Sul fronte delle vaccinazioni siamo a buon punto anche con le prime dosi agli over 70: si potrebbe ipotizzare che per le prime settimane di giugno i casi gravi saranno davvero pochissimi, parallelamente a quanto avviene nel Regno Unito. 

04/05/2021 10:41
Coronavirus, 204 nuovi casi oggi nelle Marche: 38 quelli in provincia di Macerata

Coronavirus, 204 nuovi casi oggi nelle Marche: 38 quelli in provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4416 tamponi: 2191 nel percorso nuove diagnosi (di cui 662 nello screening con percorso Antigenico) e 2225 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 9,3%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 204: 38 in provincia di Macerata, 28 in provincia di Ancona, 56 in provincia di Pesaro-Urbino, 31 in provincia di Fermo, 46 in provincia di Ascoli Piceno e 5 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (46 casi rilevati), contatti in ambito domestico (34 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (80 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (11 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 30 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 662 test e sono stati riscontrati 33 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 5%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente (contrassegnata dai meno tamponi effettuati a seguito del weekend del primo maggio): incidenza al 9,3% oggi, contro il 18,6% ieri. In diminuzione di 7 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (475), di cui 69 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 30 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 126 pazienti:49 all'ospedale di Macerata, 51 al Covid Hospital e 26 a Camerino. Altre 4 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.

04/05/2021 10:19
Vive in casa per tre mesi con il corpo della madre morta nel letto senza dire nulla: denunciato

Vive in casa per tre mesi con il corpo della madre morta nel letto senza dire nulla: denunciato

I carabinieri hanno trovato a Falconara Marittima il corpo di una 78enne morta da circa tre mesi, in avanzato stato di decomposizione e ancora adagiato sul letto della propria camera. Viveva un'abitazione in via Flaminia con il figlio di 47 anni, che non avrebbe denunciato la morte dell'anziana - ma la circostanza è ancora al vaglio degli investigatori - per percepirne la pensione. La scoperta è stata fatta il primo maggio ma la notizia è trapelata soltanto ieri. È stata la figlia della donna a dare l'allarme perché insospettita dei comportamenti del fratello. Gli chiedeva notizie sulle condizioni di salute della madre e il 47enne le rispondeva sempre che stava bene, senza però darle la possibilità di vederla. L'uomo è stato denunciato per occultamento di cadavere, ma si si sta valutando anche l'ulteriore ipotesi di truffa. Agli inquirenti avrebbe detto di essersi chiuso in se stesso dopo il decesso della madre avvenuto tre mesi fa. Il pm Rosario Lioniello ha disposto l'autopsia. Un primo riscontro del medico legale sul corpo avrebbe confermato un decesso avvenuto circa 90 giorni fa, probabilmente per cause naturali e nel sonno. 

04/05/2021 09:27
Resta con la zampa incastrata tra due lastre di calcestruzzo: cavallo liberato dai vigili del fuoco

Resta con la zampa incastrata tra due lastre di calcestruzzo: cavallo liberato dai vigili del fuoco

La zampa resta incastrata tra due lastre di calcestruzzo, sopra un canale: per recuperare un cavallo sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. È quanto avvenuto nel pomeriggio odierno ad Ancona, nella frazione di Poggio.  La squadra dei vigili del fuoco presente sul posto ha distanziato le lastre, utilizzando il divaricatore idraulico e i cuscini Wetter, liberando così la zampa dell'animale che - fortunatamente - non ha riportato lesioni gravi.  

03/05/2021 20:10
Saltamartini: "Assegnazioni variate". Slitta la seconda dose per circa 5 mila marchigiani

Saltamartini: "Assegnazioni variate". Slitta la seconda dose per circa 5 mila marchigiani

"La Regione Marche sta assicurando un grande sforzo nella gestione delle vaccinazioni per garantire la massima copertura vaccinale alla popolazione regionale nella fascia delle categorie prioritarie, tanto che si registra uno dei migliori dati per il pieno utilizzo del vaccino. La programmazione in base alla diversa tipologia di utenti, si rende complessa a causa delle variazioni nelle assegnazioni da parte del Commissario Covid". A renderlo noto è l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, che aggiunge come, in ogni caso, "grazie ad un anticipo nella forniture di vaccino precedentemente prevista per lunedì 3 maggio, è stato possibile mantenere l’attuale svolgimento delle somministrazioni e soddisfare le richieste prenotate, ma si è configurata una criticità sulla disponibilità di vaccino Pfizer in relazione alla gestione dei richiami nel corso di questa settimana. In particolare, per il giorno 5 maggio, data in cui è prevista la consegna di una ulteriore fornitura". Come è noto, la somministrazione della seconda dose deve essere effettuata in un range di date e in fase di vaccinazione viene indicato un appuntamento che però può subire modifiche proprio in ragione della indisponibilità di vaccini. La Regione Marche informa, quindi, i cittadini prenotati per il richiamo nei prossimi giorni della possibilità di uno slittamento della data rispetto a quella indicata nel foglio rilasciato al momento della vaccinazione e per questo verranno avvisati singolarmente sull’eventuale differimento. Uno slittamento che potrebbe interessare sino a 5mila persone.  “Tra oggi e domani (martedì) - spiega ancora l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini - riusciamo a mantenere un riequilibro tra le varie Aree vaste e tra prime e seconde dosi, solo riducendo le somministrazioni per le categorie protette e caregivers (prime dosi). Tuttavia da sabato è previsto il ritorno a 12.000 inoculazioni al giorno”. 

03/05/2021 18:10
Coronavirus Marche, sei vittime nelle ultime 24 ore: tre sono della provincia di Macerata

Coronavirus Marche, sei vittime nelle ultime 24 ore: tre sono della provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati sei decessi correlati al Covid-19. Una vittima è stata registrata in provincia di Macerata: si tratta di un 64enne di Tolentino che ha perso la vita al Covid Hospital di Civitanova Marche. Sono stati due i decessi segnalati alla Residenza Valdaso, dove sono spirati una 82enne di Mogliano e una 87enne di Montecosaro.  Due vittime si sono avute anche all'Aou Ospedali Riuniti di Ancona: si tratta di un 83enne di Polverigi e di una 87enne di Jesi. Al "Murri" di Fermo si è, invece, spento un 91enne di Sant'Elpidio a Mare.  Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2951 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (970), mentre sono 493 quelle totali nella provincia di Macerata.

03/05/2021 17:53
Marche, un corso per diventare Oss rivolto agli studenti delle Professionali: al via dal 2021/22

Marche, un corso per diventare Oss rivolto agli studenti delle Professionali: al via dal 2021/22

La giunta regionale mette in atto una nuova misura per la formazione di figure professionali che operino nel settore socio-sanitario del sistema pubblico e privato: lo comunicano, al termine della consueta seduta settimanale dell’esecutivo, gli assessori all’Istruzione, Giorgia Latini, e alla Sanità Filippo Saltamartini. Si tratta di specifici percorsi per l’acquisizione­ della­ qualifica­ di ‘Operatore Socio-Sanitario’ da­ parte di studenti che­ frequentano­ gli­ Istituti­ Professionali di Stato ad indirizzo ‘Servizi­ Socio-Sanitari’ per l’anno scolastico 2021/2022. “Un percorso formativo integrato che, contestualmente a quello curriculare di istruzione del IV e V anno, permette agli studenti interessati di acquisire la qualifica di OSS per accrescere competenze e conoscenze che­ possono­ essere­ valorizzate come crediti formativi – dichiara Latini – . La Regione vuole offrire un’occasione in più per ampliare, in base alle proprie attitudini,  le possibilità di un futuro inserimento nel mercato del lavoro e contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico dopo il terzo anno”.  “L’emergenza sanitaria da Covid che ha investito l’Italia e le Marche  nel corso del 2020 e nella prima parte del 2021 - aggiunge Saltamartini - rende ancora più attuale la necessità di strutturare specifici percorsi finalizzati alla formazione di figure professionali che operino nel settore socio-sanitario del sistema pubblico come di quello privato. Mai,­ come­ in ­questo ­preciso ­periodo­ storico, infatti, ­è­ assolutamente ­importante e attuale dotare­ tutte le strutture socio-sanitarie di­ figure­ qualificate ­che,­ ­in­ maniera ­competente,­ ­possano ­affiancare ­il ­personale­ medico ­e infermieristico nella gestione delle pratiche mediche ordinarie e ­nella gestione di emergenze sanitari e sociali­”. L'offerta formativa per l'anno scolastico 2021-22 prevede il finanziamento di 15 percorsi di cui 4 rivolti a quanti frequentano i corsi serali e sono iscritti al IV e V anno del percorso ordinamentale. L'azione formativa promossa dalla Regione Marche prevede un monte ore complessivo pari a 440, articolato sulle due annualità del IV e del V anno del percorso curriculare. Le restanti competenze previste per il conseguimento della qualifica vengono certificate dalla scuola stessa attraverso il riconoscimento di crediti formativi. L'intervento è sostenuto finanziariamente dalle risorse a valere sul POR Marche FSE 2014/2020 per complessivi 396.000 euro.  

03/05/2021 16:34
Ricostruzione aree terremotate, il Pd: "La montagna ha la possibilità di un futuro da protagonista"

Ricostruzione aree terremotate, il Pd: "La montagna ha la possibilità di un futuro da protagonista"

La ricostruzione di qualità nelle aree terremotate è stato il tema di un webinar promosso dai gruppi consiliari del Partito Democratico delle Regioni Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio. Oltre ai capigruppo delle diverse assemblee legislative, vi hanno preso parte Giovanni Legnini, commissario per la ricostruzione, e Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. “Se oggi la Ricostruzione è partita – ha detto il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi – lo si deve certamente al cambio di passo impresso dall’arrivo del commissario Giovanni Legnini, che con una serie di ordinanze ha permesso di semplificare la normativa vigente e superare l’impasse venutasi a creare a causa dell’inadeguatezza che ha caratterizzato la gestione commissariale precedente, espressione del governo giallo-verde". "Ma se oggi è possibile guardare con ottimismo a questo processo, che dovrà aprire un nuovo capitolo per le popolazioni delle aree interne colpite dal sisma, lo si deve anche al miliardo e 700 milioni di fondi europei inseriti nel Recovery plan, ottenuto grazie al lavoro svolto nell’ambito dell’Unione dall’ex ministro Gualtieri - aggiunge Mangialardi -. Quei soldi arriveranno e dovranno assolutamente essere impiegati per una ricostruzione di qualità, capace non solo di ripopolare la montagna, ma anche di valorizzare questi luoghi, sanando le fratture venutesi a creare”. La ricostruzione di qualità è un problema particolarmente sentito nelle aree marchigiane colpite dal sisma e il gruppo assemblare del Partito Democratico delle Marche se ne sta facendo carico: “Nel 2016 – spiega la consigliere Anna Casini - il terremoto ha devastato tanti piccoli comuni marchigiani. Grazie al commissario Legnini la Ricostruzione ha preso finalmente il via con una particolare attenzione degli edifici sia privati che pubblici, a partire dalle scuole. L’obiettivo è non replicare gli errori della ricostruzione abruzzese, per questo nel Centro Italia ci stiamo impegnando per una ricostruzione di qualità che riconsegni alle popolazioni locali la bellezza dei loro luoghi”. Sulla questione interviene anche il consigliere regionale Romano Carancini, già sindaco di Macerata, comune del cratere e capoluogo della provincia più colpita dal sisma del 2016: “Per quanto fondamentale, la ricostruzione fisica non può prescindere dal dovere di restituire ai territori feriti dal sisma la loro anima. Dunque, accanto all’elogio e al costante sostegno a chi ha permesso di sbloccare tanti progetti di ricostruzione, è essenziale il recupero filologico della bellezza dei nostri borghi e occorre far rinascere la montagna, partendo dalle generazioni più giovani. È a questi giovani che bisogna restituire le opportunità che il terremoto ha negato in questi anni in termini di lavoro e formazione". "Per farlo è necessario rimettere al centro dell’agenda di governo il rilancio sociale ed economico e il ruolo delle Università. Chi governa ha il compito di indirizzare questa rinascita, in cui il lavoro delle persone, il riconoscersi tra persone e territorio e come comunità costituiscano le fondamenta per scrivere una nuova storia - prosegue Carancini -. Non può essere ciò che eravamo prima. La montagna ha l'opportunità, oggi come non mai dopo terremoto e pandemia, di ricostruirsi un futuro da protagonista, una rigenerazione della propria identità più forte delle disgrazie, ma anche aperta, accogliente e consapevole di custodire una bellezza ambientale inedita, originale, sognata. Le Marche senza la propria montagna e senza le proprie comunità interne sono una terra priva di anima e l'anima dà la forza dell'abitare”.  

03/05/2021 16:09
Marche, la Croce Rossa consegna la bandiera ad Acquaroli: "Siete un punto di riferimento"

Marche, la Croce Rossa consegna la bandiera ad Acquaroli: "Siete un punto di riferimento"

La bandiera della Croce Rossa il prossimo 8 maggio sarà issata per tutta la giornata accanto a quella della Regione Marche nella sede di Palazzo Raffaello ad Ancona. Il vessillo è stato consegnato il 29 aprile, nel giorno di Santa Caterina da Siena protettrice delle infermiere volontarie, al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli da una delegazione della Croce Rossa in occasione della ricorrenza dell’8 maggio, quando, in tutto il mondo, si festeggia il lavoro di soccorso che svolgono quotidianamente milioni di volontari della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale.  “Siete un punto di riferimento essenziale per tante comunità – ha detto il presidente Acquaroli - Le vostre sedi sono diffuse, capillari, coinvolgenti e soprattutto sempre pronte a fianco della popolazione. L’impronta che lasciate è forte, perché forti sono i valori alla base dell’associazione”. La festività cade il giorno della nascita di Henry Dunant (08.05.1828), considerato il fondatore dell'Associazione. L'obiettivo, è quello di avvicinare la cittadinanza al movimento della Croce Rossa e far conoscere quali sono i compiti svolti dai volontari. Durante questa giornata si svolgono simulazioni di primo soccorso (ad esempio sul come comportarsi davanti ad una situazione di emergenza prima dell'arrivo dell'ambulanza) e vengono spiegate le campagne attive a livello nazionale ed internazionale. La delegazione in Regione era guidata dal dott. Andrea Galvagno presidente CRI Marche. Con lui Maria Serena Rosini - vice Presidente Cri Marche -, Andrea Corinaldesi consigliere Cri Marche e Carmen Gregoretti ispettrice Regionale delle II.VV. (Infermiere Volontarie). Nelle Marche i volontari della Croce Rossa sono oltre seimila.  

03/05/2021 13:34
Controlli interforze nel weekend: 21 le sanzioni elevate, 12 giovani sorpresi senza mascherina

Controlli interforze nel weekend: 21 le sanzioni elevate, 12 giovani sorpresi senza mascherina

Controlli interforze durante il weekend nel Fermano È di 21 sanzioni per violazione delle regole anti-covid il bilancio dei controlli effettuati nel fine settimana da personale della Polizia di Stato, militari dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto ed equipaggi delle Polizie Locali di Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant'Elpidio, con posti di controllo e verifiche dinamiche sulle strade e nelle zone di aggregazione spontanea della costa. Identificate circa 500 persone, controllati più di 150 veicoli e quasi 60 esercizi pubblici di ristorazione. Poche le sanzioni per violazioni al Codice della strada, mentre sono state complessivamente 21 quelle contestate per l'inottemperanza alle norme anti pandemia. Sono 12 le sanzioni elevate da carabinieri e polizia soprattutto nei confronti di giovani, per il mancato uso della mascherina (o la mancata disponibilità al seguito) in luoghi di aggregazione spontanea. I multati hanno un'età media di circa 20 anni. Nove gli esercizi di ristorazione sanzionati dal personale della Divisone Amministrativa della Questura di Fermo per il mancato rispetto delle disposizioni nazionali e regionali in materia.  Nei Comuni di Porto San Giorgio, Porto Sant'Elpidio e nel quartiere di Lido di Fermo i poliziotti hanno riscontrato, in particolare, la violazione delle norme inerenti la somministrazione dei pasti all'aperto - soprattutto in verande chiuse ma solo con le finestre aperte e per il mancato rispetto del numero massimo di clienti per tavolo. (Fonte Ansa) 

03/05/2021 12:00
Riapre i battenti il Parco Zoo: è festa per la nascita di un cucciolo di scimmia saki

Riapre i battenti il Parco Zoo: è festa per la nascita di un cucciolo di scimmia saki

Il Parco Zoo Falconara festeggia la ripartenza della stagione 2021 con un lieto evento e l’arrivo di nuove specie.  È venuto alla luce nelle scorse settimane Sakè, cucciolo di scimmia saki dalla faccia bianca, figlio di Gino e Lynette, la coppia ospite della struttura da due anni.   I primi visitatori lo hanno conosciuto questa mattina, lunedì 3 maggio, quando il giardino zoologico marchigiano ha riaperto i cancelli.  Per conoscere il sesso del piccolo saki, che al momento vive aggrappato alle spalle della mamma, occorrerà attendere: solo con il passare del tempo si saprà con certezza se Sakè avrà la tipica maschera bianca sul pelo bruno, caratteristica esclusiva dei maschi.  Intanto, per la ripartenza, in ritardo a causa delle restrizioni legate all’emergenza Covid, il Parco Zoo ha messo al primo posto la salute dei visitatori adottando un rigido protocollo di sicurezza per l’accesso: previsti, tra l’altro, il divieto di assembramento, l’obbligo di mascherina e l’acquisto dei biglietti on line la domenica e nei giorni festivi sul sito (www.parcozoofalconara.com à shop à biglietteria).  Quest’anno la struttura di Falconara si è arricchita di nuove specie.  Direttamente da uno zoo tedesco è arrivata una famiglia di cinque tamarini imperatore, composta dal papà e quattro figli. I nuovi ospiti, originari del Sud America, sono piccole scimmie dai lunghi e vistosi baffi bianchi.  Tra le new entry anche quattro esemplari di spatola bianca, grande volatile dal piumaggio candido e l’originale becco appiattito e a forma di spatola, che condividono la voliera con l’ibis eremita, raro uccello migratore a rischio estinzione.  Allargata, infine, la famiglia dei rettili con l’arrivo di due pitoni verdi arboricoli. La specie deve il suo nome al colore della livrea che negli adulti è verde o azzurra, mentre nei giovani è rossa o gialla. Si tratta di pitoni di dimensioni contenute e aspetto longilineo.  Il Parco Zoo Falconara è aperto tutti i giorni, dalle 9 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30).

03/05/2021 10:54
Coronavirus Marche, 59 casi su 318 nuove diagnosi: rapporto tamponi/positivi al 18,6%

Coronavirus Marche, 59 casi su 318 nuove diagnosi: rapporto tamponi/positivi al 18,6%

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 779 tamponi: 318 nel percorso nuove diagnosi (di cui 52 nello screening con percorso Antigenico) e 461 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 18,6%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 59 (7 in provincia di Macerata, 16 in provincia di Ancona, 30 in provincia di Pesaro-Urbino, 2 in provincia di Fermo, 2 in provincia di Ascoli Piceno e 2 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (18 casi rilevati), contatti in setting domestico (13 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (14 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (1 caso rilevato), contatti in ambiente di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (1 caso rilevato), screening percorso sanitario (1 caso rilevato) e 1 caso proveniente da fuori regione. Per altri 9 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 52 test e sono stati riscontrati 2 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 4%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente (cosa consueta nei weekend visto che vengono fatti tamponi più mirati): incidenza al'18,6% oggi, contro il 13,6% ieri. Rimane invariato, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (482), di cui 69 in terapia intensiva (+2 rispetto a ieri). Sono, invece, 12 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 128 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 53 al Covid Hospital e 25 a Camerino. Altre 4 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.

03/05/2021 09:37
Coronavirus Marche, un decesso nelle ultime 24 ore: la vittima è spirata all'ospedale di Pesaro

Coronavirus Marche, un decesso nelle ultime 24 ore: la vittima è spirata all'ospedale di Pesaro

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si è verificato un decesso correlato al Covid-19. Si tratta di una 93enne di Fano che è spirata all'ospedale di Pesaro.  Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2945 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (970), mentre sono 490 quelle totali nella provincia di Macerata.  

02/05/2021 18:31
Errori e disattenzioni sulla scena del crimine

Errori e disattenzioni sulla scena del crimine

Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.  “L’impronta scarlatta dell’assassino che scagiona la Franzoni” fu la notizia riportata da tutti i maggiori quotidiani nazionali dell’epoca, quando tutta Italia era mediaticamente coinvolta dal delitto avvenuto a Cogne, in cui fu ucciso il piccolo Samuele. Ma qualcosa non quadrava! Furono i consulenti tecnici incaricati dalla Procura di Aosta che scoprirono che la famosa “impronta dell’assassino” non era stata impressa sul sangue e/o col sangue, bensì che era stata stampata come un timbro sul luminol. Fu scoperto che prima era stato spruzzato il luminol e che l’impronta era arrivata solo dopo. Cosa era accaduto? Lo ammise in aula con deposizione spontanea in un’udienza del Cogne bis, il fotografo svizzero che fu accusato di aver inquinato la scena del delitto del piccolo Samuele Lorenzi: “Per errore ho lasciato l’impronta sulla porta della camera da letto della villa di Cogne, dove mi ero recato per fare fotografie ai risultati del trattamento del luminol per conto del collegio difensivo – ha detto – e volevo presentare le dimissioni dall'istituto per cui lavoro, ma i miei superiori mi hanno dissuaso dal farlo perché la condizione in cui avevo lavorato quella notte poteva spiegare un incidentale contatto con la porta”. Il delitto di Cogne ebbe immediatamente un forte impatto mediatico. I carabinieri preposti alle indagini si trovarono innanzi ad una scena del delitto compromessa a causa dei numerosi accessi sui luoghi anche a seguito dei tentativi di soccorso di numerose persone. Alla fine, arriva la svolta e viene accusata di omicidio volontario la madre del piccolo Samuele, Annamaria Franzoni. A 19 anni dal terribile delitto la donna, che dopo anni di detenzione è ritornata in famiglia, non ha mai confessato la sua colpevolezza mentre gli esperti, nel giugno del 2006, conclusero che la Franzoni avrebbe sofferto di un grave disturbo di personalità e avrebbe compiuto il delitto in uno “stato crepuscolare” per cui può aver ucciso il suo bambino ma l’ avrebbe rimosso. Il caso è risolto ma molti ancora si chiedono se Annamaria è colpevole o innocente. Questo è solo uno, forse il primo di tanti casi mediaticamente altisonanti, in cui si è iniziato a parlare dell’importanza della fase del sopralluogo, che ha quale fine  quella importantissima di assicurare le fonti di prova, chiarire la dinamica del crimine  ed identificarne l’autore. L’analisi della scena del crimine è una tappa fondamentale delle indagini che nella maggior parte dei casi diventa determinante per la risoluzione del caso stesso. Proprio per questa sua rilevanza occorre adottare tutta una serie di regole per un corretto intervento. Le indagini tecniche consistono in un’opera di ricerca che ripercorre a ritroso l’iter del crimine per ricostruire, tra l’altro, lo scenario, il modus operandi dell’autore, fornendo utili dati per la sua identificazione. La legge in Italia non prevede l’individuazione del così detto ”Responsabile della scena del crimine”: ossia di una figura istituzionale che si faccia carico di conservare il più intatto possibile l’ambiente interessato da un delitto. Eppure la conservazione ottimale del luogo del delitto è una componente indispensabile per raccogliere prove “non corrotte”, utili ai fini delle indagini. Un reperto degradato, mal conservato, contaminato da agenti esterni non potrà rivelarsi decisivo in sede dibattimentale, una scena del crimine mal gestita può dar luogo a gravi conseguenze. Proprio per l’importanza che le tecniche investigative assumono nell’indagine su di un fatto delittuoso, esse richiedono la   conoscenza e l’attuazione di adeguati protocolli di svolgimento e una specifica e sempre aggiornata professionalità in chi le compie.  

02/05/2021 12:05
I giovani calciatori acquistano la libertà: abolito il vincolo sportivo

I giovani calciatori acquistano la libertà: abolito il vincolo sportivo

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall'avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili al mondo dello sport ed in particolare alla recente riforma del diritto sportivo con l’approvazione in data 24.11.2020 da parte del Consiglio dei Ministri di 5 dei 6 decreti legislativi in attuazione della Legge Delega n. 86/2019 in materia di riforma dell'ordinamento sportivo e di semplificazione del sistema sportivo. Di seguito l’analisi dell’avvocato Oberdan Pantana su tale vicenda. Mentre sulla Superlega Europea è scontro totale, dal 1° luglio 2022 le limitazioni alla libertà contrattuale dell’atleta, individuate come vincolo sportivo, sono eliminate; le Federazioni sportive nazionali possono dettare una disciplina transitoria che preveda la diminuzione progressiva della durata massima dello stesso. Decorso il termine di cui sopra il vincolo sportivo si intende abolito (art. 31 del D.lgs. 28.02.2021, n. 36).  La questione del vincolo sportivo è annosa, ha impegnato fiumi di inchiostro in dottrina e giurisprudenza, ma non è mai stata risolta e quindi il legislatore è finalmente intervenuto. Il vincolo sportivo è quel rapporto giuridico che vincola, in conseguenza del tesseramento, un giocatore ad un club in forza del quale l’atleta si obbliga a svolgere la propria attività agonistica esclusivamente con la società con cui si tessera. L’obbligo di tesseramento annuale è stato fissato sino al compimento del 16esimo anno del giocatore e, fino ad oggi, il tesseramento annuale in ambito dilettante era previsto solo in favore dei ragazzi sotto i 14 anni. Dal 14esimo al 16esimo anno di età si poteva decidere di continuare a giocare presso la società di appartenenza con un vincolo annuale, tranne se si decideva, fin dal primo tesseramento successivo al 14esimo anno, di un vincolo pluriennale, la cui durata veniva fissata sino al termine della stagione in cui il ragazzo compiva 25 anni. Per il calcio bisogna fare riferimento alle NOIF - Norme Organizzative Interne della FIGC e, in particolare, all’art. 32 che disciplina i giovani dilettanti il quale così recita: 1. I calciatori, giovani, dal 14esimo anno di età anagraficamente compiuto possono assumere con la società della Lega Nazionale Dilettanti, per la quale sono già tesserati, vincolo di tesseramento sino al termine della stagione sportiva entro la quale abbiano anagraficamente compiuto il 25esimo anno di età acquisendo la qualifica di “giovani dilettanti”. Appare evidente come il diritto fondamentale dell’atleta di svolgere liberamente l’attività agonistica in forma non professionistica sia gravemente compromesso dal vincolo sportivo, al quale egli si assoggetta per un tempo irragionevole con la famigerata sottoscrizione del “cartellino” che ne certifica la relazione con una società. In dottrina si è sempre sostenuto che il vincolo sportivo per un tempo indeterminato o irragionevolmente lungo deve ritenersi nullo di diritto ex art. 1418 c.c. perché contrasta con i principi generali stabiliti dalla Carta Costituzionale, dall’art. 1 della Legge 23.03.1981, n. 91 secondo cui “l’esercizio dell’attività sportiva, si essa svolta in forma individuale o collettiva, sia in forma professionistica o dilettantistica, è libero”; sino ad oggi però il vincolo sportivo è stato sempre salvato sulla base della cd. “patrimonializzazione dell’atleta”. Si è infatti sempre sostenuto che il vincolo sportivo trova la sua ragion d’essere nell’esigenza di evitare la dispersione del patrimonio sociale che, costituito dagli atleti tesserati, sarebbe l’unica fonte di sostegno dell’attività agonistica nelle associazioni dilettantistiche. Così l’atleta è diventato una “res in commercio” come dimostra la persistente e diffusa speculazione economica di prestiti, compravendite di calciatori anche nelle piccole società. Di sportivo non vi è nulla se non una mentalità che ha portato alla mercificazione delle prestazioni sportive. Finalmente il legislatore italiano è intervenuto abolendo il vincolo sportivo e disciplinando la materia nel senso che: Le Federazioni Sportive Nazionali prevedono con proprio regolamento che, in caso di primo contratto di lavoro sportivo: a) le società sportive professionistiche riconoscono un premio di formazione tecnica proporzionalmente suddiviso, secondo modalità e parametri che tengono conto della durata e del contenuto formativo del rapporto, tra le società sportive dilettantistiche presso le quali l'atleta ha svolto attività dilettantistica, amatoriale o giovanile ed in cui ha svolto il proprio percorso di formazione, ovvero tra le società sportive professionistiche presso le quali l'atleta ha svolto attività giovanile ed in cui ha svolto il proprio percorso di formazione; b) le società sportive dilettantistiche riconoscono un premio di formazione tecnica proporzionalmente suddiviso, secondo modalità e parametri che tengono adeguatamente conto della durata e del contenuto formativo del rapporto, tra le società sportive dilettantistiche presso le quali l'atleta ha svolto attività amatoriale o giovanile ed in cui ha svolto il proprio percorso di formazione. La misura del premio di cui al presente articolo è individuata dalle singole federazioni secondo modalità e parametri che tengano adeguatamente conto dell'età degli atleti, nonché della durata e del contenuto patrimoniale del rapporto tra questi ultimi e la società o associazione sportiva con la quale concludono il primo contratto di lavoro sportivo.  A mio giudizio l’abolizione del vincolo sportivo interpreta i principi costituzionali e non nuocerà al mondo dei dilettanti perché metterà fine solo alla mercificazione della prestazione sportiva. Capisco che è un cambio di prospettica Copernicano ma era tempo di arrivarci e ora tutti gli interpreti lo devono vivere con molta serenità di giudizio e di intenti. D’altra parte in Europa il vincolo sportivo esiste ancora solo in Grecia e in Italia. Nato come salvaguardia per le società più piccole è diventato di fatto una fonte di guadagno e di ricatto impedendo la libertà individuale.  Di sicuro interesse, per completare il quadro, sono gli artt. 25, 26 e 29 con i quali vengono introdotte le figure dell’amatore sportivo e del lavoratore sportivo. Rammento per l’amatore sportivo che oltre la soglia di € 10.000,00 le entrate diventano professionali per l’intero importo con necessità di inquadrare il rapporto come "lavoratore sportivo", definito come colui che "senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, esercita l'attività sportiva verso un corrispettivo al di fuori delle prestazioni amatoriali", tramite un contratto di lavoro subordinato anche a termine non superiore ai 5 anni, autonomo o co.co.co con tutte le ricadute di natura tributaria e previdenziale conseguenti. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

02/05/2021 09:56
Vaccini, Saltamartini: "A maggio arriveranno meno dosi di quelle che possiamo somministrare"

Vaccini, Saltamartini: "A maggio arriveranno meno dosi di quelle che possiamo somministrare"

"Speravamo nel secondo trimestre, come ampiamente annunciato, di poter svoltare sulle vaccinazioni. Ma il calendario dei rifornimenti segnala ancora per maggio, bonaccia. Dal primo al venti maggio arriveranno 220.000 dosi, molte di meno di quelle che potenzialmente possiamo somministrare”. Lo dichiara, tramite un post Facebook, l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, il quale fa il consueto punto sulla situazione vaccinale nelle Marche. “Ieri abbiamo inoculato quasi 14.000 vaccini, ma oggi, primo maggio, siamo dovuti scendere di 3 forse 4000 dosi” prosegue l’assessore. “E pure domani si dovrà calare. Probabilmente lunedì dovremo rinviare molte prime dosi. Torneremo a 12.000 vaccini al giorno verso la fine della prossima settimana. Anche io vorrei capire questi fantomatici milioni di sieri quando arriveranno” lamenta Saltamartini. “Intanto – prosegue -  chiedo scusa per il disagio creato a molte persone ultraottantenni che si erano recati a San Severino e senza nessun preavviso hanno trovato chiuso il punto vaccinale". "Altro disagio per l'invio di appuntamenti per insegnanti che poi hanno vista respinta la loro richieste di essere vaccinati. Sarebbe stato tutto più semplice con un sms. Ma è andata così. Ho chiesto una relazione per valutare l'accaduto, ma assumo sulla mia persona la responsabilità”. "Cerchiamo, tuttavia, come ho fatto aprendo questo slot di comunicazioni con i cittadini, di guardare le cose positive. Le Marche sono saldamento in testa (oggi in seconda posizione) come efficienza tra numeri di dosi ricevute e dosi somministrate". "In secondo luogo il sistema dei punti vaccinali aperti a dicembre con lo screening di massa funziona.Non resta che attendere che l'UE e l'Italia possano ottenere, prima dell'inizio dell'estate, le dosi che servono per la profilassi di massa”, conclude Saltamartini.  

01/05/2021 19:45
Coronavirus Marche, un decesso nelle ultime 24 ore: la vittima si è spenta all'ospedale di Fermo

Coronavirus Marche, un decesso nelle ultime 24 ore: la vittima si è spenta all'ospedale di Fermo

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si è verificato un decesso correlati al Covid-19. Si tratta di un 91enne, originario di San'Elpidio a Mare, che si è spento all'ospedale 'A.Murri' di Fermo. Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2944 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (969), mentre sono 490 quelle totali nella provincia di Macerata.

01/05/2021 18:46
Terremoto nel calcio, spuntano le chat con l'ex arbitro Morganti: "Giudizi truccati per arrivare in Serie A"

Terremoto nel calcio, spuntano le chat con l'ex arbitro Morganti: "Giudizi truccati per arrivare in Serie A"

"Devi togliere un 8.60 e mettere un 8.70...". Sta scoppiando una vera e propria bufera nel mondo arbitrale del calcio italiano. Tutto è partito da una denuncia presentata dai tesserati dell’Associazione Italiana Arbitri Niccolò Baroni e Daniele Minelli che hanno portato alla luce dei giustizi post-gara adeguatamente ‘ritoccati’ per favorire il salto in serie A di alcuni fischietti. A scoperchiare il vaso di pandora una chat WhatsApp segreta composta dai componenti della commissione arbitri del torneo cadetto in cui si legiferava appunto su cambi di voti ad hoc. I messaggi risalgono al 21 agosto 2020, quando, a campionato concluso, si stila la graduatoria finale degli arbitri: "Ci mancano ancora tutti i voti dei playoff, nomi e schede di promossi e dismessi», esordisce Davide Garbini (membro della Can B, oggi unificata con la Can A) che ha il file Excel aperto. Morganti dà una prima indicazione: «8.60 a tutti». Poi suggerisce: «Prova Abbattista 8.70» e qualche messaggio dopo posta un’emoticon sorridente. C’è poi una terza persona, non identificata, che ha un’idea: «Occorre mettere 8.70 a Sacchi, a Fourneau e Abbattista…». Garbini rimanda l’elenco, modificato: «Viene così coi tre 8.70»". Minelli e Baroni fanno ricorso, respinto dal tribunale federale nazionale, ma vengono contattati da Di Fiore che dice loro che lui quell'8.70 ad Abbattista non l'ha mai dato ma che si era fermato a 8.60 e quel 0,10 per la promozione gli è stato dato da qualcun altro. Il referto lo conferma e da qui la denuncia alla Procura di Roma. Anche la Procura della Federcalcio è da settimane al lavoro sulla denuncia, secondo la quale sarebbe stata manipolata la graduatoria degli arbitri della Can B dell'Aia della stagione 2019-20, attraverso la falsificazione dei voti attribuiti dagli osservatori che avrebbero poi determinato le dismissioni di alcuni associati". Lo apprende l'Ansa da fonti della Federcalcio. "La Procura Figc diretta da Giuseppe Chinè nelle scorse settimane ha già svolto decine di interrogatori ed ha inoltre acquisito una serie di documenti presso gli uffici dell'Aia. La conclusione delle indagini è prevista nei prossimi giorni”.

01/05/2021 16:57
Primo Maggio, i messaggi della Giunta Acquaroli: "Nelle Marche troppe ferite aperte per il lavoro"

Primo Maggio, i messaggi della Giunta Acquaroli: "Nelle Marche troppe ferite aperte per il lavoro"

"Vi auguro di trascorrere un buon primo maggio. In particolare il mio pensiero oggi va a chi, a causa delle restrizioni per contrastare la pandemia, ha visto ridotta la possibilità di lavorare". E' quanto affermato dal Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli in occasione della Festa dei Lavoratori che ricade in una situazione sociale ed economica che l'emergenza sanitaria ha reso ancor più complessa e difficile, il presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini ricorda "le tante, troppe ferite aperte nella nostra Regione, tutti quelli che sono senza lavoro, che equivale a essere senza dignità di persona. Troppo poco e troppo superficialmente affrontiamo, e quasi mai con il dovuto coraggio, la questione di dare un'occupazione stabile a chi la sta cercando - ammonisce - Non è un percorso irreversibile quello dell'uscita anzitempo dal lavoro, degli anni di cassa integrazione. E pensiamo a molti giovani che neppure hanno entrambe le possibilità". Secondo il presidente uno dei problemi è quello di essersi abituati al fatto che "così vanno le cose, per l'economia su scala globale, le dinamiche economiche, la straordinaria trasformazione dei luoghi di lavoro, delle modalità produttive, che travolgono tutti nell'onda di un diverso sistema in cui l'occupazione nei nostri territori diminuisce sempre di più. Si è dei perdenti .- sottolinea - se si pensa che non sia possibile fare nulla per cambiare".  l messaggio di Latini è quello che "dobbiamo osare, imporre un sistema di lavoro che appartenga alle Marche ed ai suoi cittadini, con riduzione di sacche di privilegi derivanti da una politica, e non dai politici, che risulta non essere autorevole se non è in grado di togliere il gravame burocratico che ingessa tante iniziative e di tutelare i lavoratori nel loro status di persona con dignità di essere rispettata quando è al servizio degli altri. Se non osiamo - insiste -, la diseguaglianza, che la pandemia ha allargato fra garantiti e non garantiti, ci porterà a scontri sociali tra chi chiede giustizia e sopravvivenza e chi non sente la necessità di condividere con gli altri le sue prerogative". "Osiamo ora come Regione, come marchigiani e come cittadini . esorta - per tutelare il lavoro come deve essere inteso nel 2021 e negli anni a venire. Il nostro pensiero va oggi ai lavoratori, alle loro vite di sacrifici, alle persone che chiedono lavoro, ai giovani che desiderano occupazione".    

01/05/2021 13:17
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