“Diecimila firme in due giorni nei quasi 100 gazebo dislocati su tutto il territorio marchigiano, un grande risultato reso possibile dalle centinaia di militanti della Lega che hanno sacrificato i loro sabato e domenica al freddo delle postazioni per informare i cittadini”.
Così il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, commenta soddisfatto i risultati dell’iniziativa voluta da Matteo Salvini in tutta Italia.
“Grazie alla Lega centinaia di migliaia di italiani hanno potuto informarsi su questo Meccanismo Europeo di Stabilità perverso, che se non verrà bloccato metterà a rischio i risparmi delle famiglie a vantaggio delle banche tedesche”, prosegue Arrigoni.
“Anche oggi con decine di gazebo ancora aperti – conclude il Senatore – grazie alle circa 4.800 firme raccolte nei nostri 42 gazebo, che si aggiungono alle 5.085 di ieri, la Lega delle Marche ha dimostrato la sua forza e la sua organizzazione sul territorio”.
“Nelle Marche la risposta dei cittadini all’appello di Matteo Salvini per fermare il MES è stata straordinaria: solo oggi (ieri, ndr.) infatti, nei 54 gazebo allestiti in tutta la regione dai militanti della Lega, sono state raccolte quasi 5.000 firme". Soddisfazione nelle parole del senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche.
"I gazebo, - ha proseguito Arrigoni - organizzati in pochi giorni, hanno coperto capillarmente tutte e cinque le province, dando la possibilità ai marchigiani di informarsi sulla pericolosità per l’Italia del Meccanismo Europeo di Solidarietà e di chiederne lo stop con la propria firma. Quasi 5mila marchigiani ci hanno messo la faccia. Li ringrazio per sostenere la Lega in questa grande battaglia per la sovranità e la democrazia, e ringrazio i nostri militanti che hanno trascorso questo sabato ai gazebo. Alcuni di loro sono ancora in piazza a raccogliere le ultime firme di giornata tra le luci natalizie e domani si replica con lo stesso entusiasmo" ha concluso il senatore.
Aveva perso parte del cranio e di un'orbita in un incidente stradale la giovane romana di 23 anni che è stata operata all'ospedale di Torrette, ad Ancona, nel reparto specialistico di Maxillo Facciale, dove le è stata applicata una protesi in titanio su misura.
Ad eseguire l'intervento una equipe del primario, il professor Paolo Balercia, con due chirurghi specializzati: Marco Messi originario di Macerata e Giuseppe Consorti di San Benedetto del Tronto. La ragazza era costretta ad indossare un caschetto protettivo, dopo l'incidente che l'aveva anche ridotta in coma.
Quando orma le speranze sembravano perse, un amico di famiglia l'ha indirzzata al reparto di Torrette. Martedì l'operazione che è durata quattro ore: ricostruiti il pezzo di cranio che non aveva più e l'orbita compromessa, prima in maniera 'virtuale' tridimensionale e poi in titanio. Ridotte al minimo le cicatrici.
Martedì la 23enne dovrebbe essere dimessa con il viso tornato quasi come lo aveva prima.
(Fonte ANSA Marche)
Un cortometraggio del fotografo e regista Lorenzo Cicconi Massi, originario si Senigallia, per rendere omaggio alle sei vittime della strage della discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo: verrà proiettato oggi, 8 dicembre, ad un anno esatto dai tragici fatti.
L'iniziativa rientra nel programma "L8 per il futuro-Da un concerto si torna senza voce, non senza vita", promosso da Regione Marche e Cogeu (Comitato Genitori Unitario) di Senigallia, con altre istituzioni e con il supporto di un gruppo di giovanissimi, per ricordare i cinque minorenni e la mamma di 39 anni, morti nella calca generata da spruzzi di sostanza urticante la notte dell'8 dicembre 2018 nella discoteca di Corinaldo. "Mi batte forte il tuo cuore" è il titolo del corto che verrà proiettato alle 20:00 di questa sera in piazza Garibaldi.
"La cosa che mi è stata chiara fin dall'inizio, quando ho accettato di realizzarlo, è che dovessero parlare i ragazzi, non gli adulti, senza polemiche né forzature" ha commentato il regista Cicconi Massi, esponente della 'scuola' fotografica di Senigallia, la stessa di Mario Giacomelli.
(Fonte ANSA Marche)
Tre terremoti in meno di trenta minuti, la prima di intensità 3.7 alle 22.55 con epicentro a Barete, nell’Aquilano ed a seguire altre due di intensità 3.4 alle 23.16 e 2.2 alle 23.21.
Le scosse sono state nitidamente avvertite nell’Aquilano, nell’Ascolano e sul versante Ternano dell’Umbria ma numerosi i post interrogatori anche sulle pagine social della realtà maceratese, relativamente al primo evento.
Le scosse non hanno fatto registrare danni a cose o persone.
"Esultiamo per l'accordo raggiunto nel vertice di governo". Così esordiscono nel loro comunicato i rappresentanti della segreteria provinciale del CONAPO (sindacato autonomo dei vigili del fuoco), in merito all'accordo sulla legge di bilancio, raggiunto ieri sera nel vertice di governo. 65 milioni di euro nel 2020, 125 nel 2021 e 165 strutturali dal 2022 per adeguare le retribuzioni e il sistema previdenziale dei vigili del fuoco a quello delle forze di polizia, che si aggiungono alle risorse per il normale rinnovo del contratto di lavoro, è il più grande stanziamento mai ricevuto dai Vigili del Fuoco".
"Quando il premier Conte il 23 ottobre ci aveva convocati a Palazzo Chigi - aggiunge soddisfatto Antonio Brizzi, segretario generale dello stesso sindacato - sul piatto c'erano solo 10 milioni, oggi il Governo ne ha stanziati 165 strutturali, segno che la nostra mobilitazione annunciata quel giorno a Conte non solo era giusta ma doverosa nei confronti della categoria che ci vantiamo di rappresentare, quale primo sindacato del personale operativo del corpo nazionale."
"Ringraziamo tutto il Governo a partire dal premier Conte che ha raccolto le nostre istanze, il Capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio che si è speso incessantemente per i Vigili del Fuoco, il fondamentale lavoro del vice ministro dell'economia Laura Castelli, del sottosegretario Carlo Sibilia che il 19 novembre aveva preannunciato il risultato ai 3 mila vigili del fuoco in protesta a Montecitorio, molti dei quali arrivati anche da Macerata, e di quanti a livello di governo e parlamentarehanno collaborato per questo grande risultato, a partite dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri" concludono.
Mantenere l'ora legale tutto l'anno. Lo sollecita una mozione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale delle Marche su proposta di Luca Marconi (Udc-Popolari Marche). L'atto impegna il presidente e la Giunta regionale a invitare il Governo "a pronunciarsi per il mantenimento dell'ora legale per gli indubbi vantaggi che essa comporta per il nostro Paese".
Si chiede poi all'esecutivo di inviare la mozione anche a tutti gli altri Consigli regionali, affinché si pronuncino sulla proposta, date le molte differenze geografiche, culturali ed economiche dal nord al sud Italia.
(Fonte ANSA Marche)
Verrà inagurata oggi, 7 dicembre, la mostra fotografica “The Ethiopian Way”, nata dal progetto fotografico di Matteo Guzzini e affidata alla curatela del noto critico Denis Curti.
Promossa dalle Missioni Estere dei Cappuccini delle Marche, l’esposizione, che presenta anche alcuni oggetti liturgici e di devozione dei fedeli della Chiesa ortodossa etiope, è realizzata in collaborazione con la Delegazione Pontificia per la Santa Casa di Loreto e la Regione Marche.
La mostra sarà aperta al pubblico con ingresso libero fino al 28 febbraio 2020.
Attimi di vero e proprio terrore quelli vissuti nella serata di ieri, intorno alle ore 22, al bar Blasco nella zona sud di Porto Sant'Elpidio. Il locale è stato completamente devastato e danneggiato dopo che una decina di uomini ha fatto irruzione all'interno.
Diversi gli accoltellamenti con evidenti scie di sangue che hanno macchiato la zona d'ingresso e l'interno del bar. Il bilancio è di tre feriti. Stando a quanto riferito dal proprietario del locale, i dieci uomini di nazionalità straniera, facenti parte di due bande diverse, avrebbero scelto il bar Blasco come teatro del loro scontro.
Sul posto, appena scattato l'allarme, è intervenuta la Polizia con le sue volanti e con la Scientifica per tentare di ricostruire quanto avvenuto e raccogliere quanti più elementi utili alle indagini, che vedranno anche il supporto dei carabinieri. Ancora ignoti i motivi che hanno portato allo scatenarsi di tanta violenza: non viene esclusa alcuna pista.
Gli autori della rissa sono riusciti a fuggire, ad esclusione dei tre che sono stati soccorsi dai sanitari della Croce Verde di Porto Sant'Elpidio e trasportati per accertamenti in ospedale.
Il sindaco di Porto Sant'Elpidio Nazareno Franchellucci si è così espresso in merito a quanto avvenuto questa notte, attraverso una nota ufficiale: "Si tratta di un episodio gravissimo, in una zona che da diverso tempo si sta riqualicando e che è costantemente presidiata dalle forze dell'ordine. Ho avuto modo di parlare con il Questore, e posso garantire che le forze dell'ordine stanno facendo il massimo per risalire ai responsabili dell'accaduto".
Il Presidente del Consiglio dei ministri, con la delibera del 2 dicembre 2019, ha riconosciuto per la Regione Marche lo stato di emergenza per gli eventi meteorologici di novembre 2019.
È stata stanziata la somma di 157.000 euro per la copertura dei primi interventi di somma urgenza.
“Esprimo soddisfazione per i tempi rapidi con cui è stata data risposta ai problemi causati dall’eccezionalità dei fenomeni che hanno colpito la costa marchigiana. Questo è un segnale positivo perché la delibera del governo prevede una successiva ricognizione dei danni che la Regione Marche ha stimato in circa 7 milioni di euro – commenta l’assessore Sciapichetti – I comuni che hanno risposto alla ricognizione dei danni sono 18”.
“Siamo soddisfatti per l’inserimento ma è una cifra insufficiente per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture, pubbliche e private, danneggiate. Auspichiamo una tempestiva integrazione del contributo ” conclude il presidente Ceriscioli.
Arrivano alla Regione Marche ulteriori 120milioni di euro da parte del Dipartimento della Protezione Civile per le spese emergenziali, previste fino al 30 aprile 2020, per il sisma.
Ad oggi l’ammontare complessivo delle risorse trasferite è di 1 miliardo e 144 milioni di euro, di questi 731 milioni sono stati rendicontati. “Questo ulteriore stanziamento è un segnale forte per i nostri territori e consente di dare continuità agli interventi di emergenza garantendo a tutti cittadini coinvolti le misure fino ad ora messe in campo” , commenta l'assessore Angelo Sciapichetti.
“Cornute e razziate. Queste le Marche in cui il PD gioisce per il contentino di una soprintendenza Mibac avuto dal ministro Franceschini che cede ad altri l’ossigeno per economia ed eccellenze del territorio. Noi della Lega ci siamo battuti fino all’ultimo per scongiurare che le opere d’arte danneggiate dal sisma lascino la regione per essere restaurate dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Per cosa dovremmo ringraziare il senatore PD Verducci visto che sono state svendute le professionalità e le prospettive delle Accademie di Belle Arti e dei professionisti marchigiani per un ufficietto di periferia in cui siederà qualche burocrate?”
L’onorevole treiese Tullio Patassini che, per conto del gruppo Lega, ha seguito alla Camera la conversione del nuovo Decreto legge Sisma, sottolinea il proprio sconcerto di fronte ai dirigenti e ai parlamentari PD "che si sono lasciati bellamente scippare - sottolinea - un volano economico non marginale per un territorio danneggiato e in recessione".
“I marchigiani - afferma Patassini rivolgendosi al senatore Verducci e al vicesegretario del PD Alessandrini -, hanno avuto la conferma che c’è poco da stare allegri con il PD. Franceschini e il suo partito hanno tolto la prospettiva di anni di lavoro qualificato non solo ai professionisti marchigiani del restauro, ma anche a tutto il comparto turistico-ricettivo. Quelli (e sono tanti) che avrebbero raggiunto le Marche sia per partecipare ai lavori che per vedere opere e cantieri di restauro ora andranno a Firenze, città che non ha certo bisogno di altra promozione ma di cui era sindaco un certo Matteo Renzi che sta puntellando il traballante governo Conte bis con le sue truppe”.
"Alla fine “giustizia è fatta”. Dalla settimana prossima verranno tolti i sigilli al Verde Mare a seguito dell’odierna sentenza di assoluzione perché “il fatto non sussiste”." A darne notizia è Fulvio Riccio, presidente del Comitato Salviamo il Verde Mare (il camping di Marina Palmense nel territorio comunale di Fermo), che è sempre stato al fianco del titolare Felice Chiesa, difeso dai legali Francesco De Minicis e Savino Piattoni."Dall'estate prossima migliaia di turisti potranno tornare nel campeggio a ripopolare quelle spiagge rimaste tristemente deserte per molto… troppo tempo! - scrive Riccio sulla sua pagina Facebook -. Nell'affollatissima sala dove si è pronunciata oggi la sentenza e dopo 4 ore di interminabile attesa, le lacrime di dolore e di commozione hanno lasciato spazio ai sorrisi ed alle lacrime di gioia. Ci siamo tutti battuti in questi anni nella piena convinzione che non ci fosse nessun illecito addebitabile al Verde Mare e per arrivare a questo bellissimo giorno. Le amarezze e lo sconforto degli ultimi 3 anni rimangono e saranno indelebili, ma oggi è giusto guardare con gioia avanti e pensare che a giugno potremo di nuovo piantare i nostri ombrelloni nella riviera fermana ritrovando gli amici di sempre. Oggi il mio pensiero più sentito è rivolto verso una persona. Un signore di “appena” 90 anni (Chiesa, ndr.) che fino a qualche ora fa era definito da qualcuno “fabbricatore di abusi” e che ora può fieramente dire di essere quello che noi tutti abbiamo sempre saputo: pienamente innocente!"
Il sequestro della nota struttura turistica fermana che registrava 180mila presenze nella stagione estiva, avvenuto nel febbraio del 2016, era stato notificato al titolare Chiesa dalla Guardia di Finanza. Il reato contestato era quello della lottizzazione abusiva. Chiesa era infatti oggetto di una inchiesta legata alla permanenza di 400 roulotte all'interno della struttura ricettiva: una edifcazione abusiva, secondo gli inquirenti, perseguibile penalmente.
Il 13 marzo del 2017 era arrivata poi la decisione del Tribunale del Riesame sulla riapertura del Verde Mare per la stagione estiva, una decisione che aveva in parte accolto quanto richiesto: era infatti stata accettata la richiesta di amministrazione giudiziaria escludendo però l'ultilizzo delle roulotte dei campeggiatori. Ad aprile perà la proprietà del Verde Mare aveva deciso di non avvalersi della decisione del tribunale del Riesame in quanto, come aveva spiegato a suo tempo Riccio, la procura aveva inserito delle clausole per la verifica del sequestro che erano difficili e gravose da sostenere in termini economici (vigilanza armata h24 e sette giorni su sette e l'installazione di reti metalliche su tutte le roulotte).
Oggi la decisione della magistratura che ha revocato il sequestro e assolto con formula piena il titolare del Verde Mare perché "il fatto non sussiste".
“In commissione ambiente al Senato la Lega ha fatto bene a chiedere e ottenere un ciclo di audizioni. Ascoltando stamane i sindaci di Norcia e Visso, le Reti delle Professioni Tecniche e i rappresentanti delle Regioni abbiamo avuto la conferma di quanto abbiamo sostenuto dall'inizio: questo decreto delude le aspettative dei territori colpiti dal terremoto e, inoltre, introduce norme così complesse che anziché velocizzare la ricostruzione rischiano di rallentarla ulteriormente”. Così i senatori leghisti in Commissione Ambiente e Territorio Paolo Arrigoni, responsabile regionale Lega Marche, Giuliano Pazzaglini e Luca Briziarelli.
“Emblematico che l'ing. Spuri, direttore USR, quale rappresentante della Regione Marche, abbia sottolineato come siano necessari dei correttivi per evitare il rischio di paralisi totale della ricostruzione. È quindi grave che la maggioranza giallorossa abbia deciso di 'blindare' il provvedimento già licenziato dalla Camera escludendo qualsiasi modifica migliorativa qui a Palazzo Madama” continuato i senatori.
“La Lega insisterà perché il decreto venga modificato e migliorato, per questo stiamo predisponendo emendamenti che affrontino e risolvano le questioni concrete emerse anche oggi. In particolare relativamente alla semplificazione delle procedure, al personale dei comuni e degli USR ed alle risorse stanziate” concludono.
Maledetta sfortuna: italiani e cattiva sorte in un’infografica
C’è chi incrocia le dita, chi stringe forte un cornetto rosso, oppure chi evita in tutti i modi di aprire un ombrello in casa. Possono cambiare le usanze o le credenze, fatto sta che gli italiani sono molto superstiziosi. Per approfondire il rapporto tra italiani e cattiva sorte, LeoVegas ha realizzato l’infografica “Maledetta Sfortuna”, in occasione della Giornata mondiale del Gatto Nero, che si è celebrata a novembre.
La fortuna è tradizionalmente vista come una dea bendata che distribuisce casualmente i suoi doni. Tuttavia, dati alla mano, ci sono alcune zone d’Italia molto più fortunate di altre. Il Piemonte è in testa per il suo altissimo rapporto di vincite procapite, che risulta essere addirittura 11 volte superiore di quello della Valle d’Aosta e il doppio di quello degli abitanti della Campania. Sul podio di questa speciale classifica troviamo al secondo posto la Sicilia e al terzo la Lombardia.
Tra credenze popolari e tradizioni antichissime, esistono ancora oggi diverse superstizioni che possono essere malauguranti o, al contrario, indicare un colpo di fortuna. Nell’infografica vengono ripercorse le origini e le curiosità che si celano dietro alcune di esse: ad esempio la scala aperta deve la sua cattiva nomea al fatto di essere un simbolo sacro per molte religioni, dunque passarci sotto sarebbe un sacrilegio.
Al contrario esistono alcuni piccoli oggetti o situazioni di buon auspicio e in grado di allontanare la cattiva sorte. Tra le più comuni troviamo il classico cornetto rosso, erede moderno dell’antica usanza risalente al 3500 a.C. di appendere corna di animali nei villaggi, o ancora trovare una coccinella rossa, colore beneaugurante, che ha sul dorso 7 puntini neri, numero considerato di buon auspicio.
L’assessore regionale all’Ambiente, Angelo Sciapichetti ha ricevuto questa mattina una delegazione cinese proveniente dalla provincia dello Jiangxi. L’incontro è stato promosso nell’ambito delle iniziative e delle relazioni che intercorrono da anni con la Fondazione internazionale Padre Matteo Ricci con sede a Macerata, città natale del missionario gesuita. Il presidente della Fondazione Dario Gradoni ha infatti ricordato i rapporti storici tra la Cina e l’Italia, sia culturali che commerciali, iniziati grazie a Matteo Ricci che visse dal 1593 al 1598 proprio nel capoluogo della provincia di Jiangxi.
L’assessore Sciapichetti nel dare il benvenuto, a nome della giunta regionale, alla folta delegazione composta da amministratori locali, rappresentanti del mondo produttivo e del commercio e degli affari esteri e guidata da Zhao Liping, segretario Generale del Comitato provinciale, si è detto onorato della visita, sia come assessore che come maceratese, orgoglioso di avere gli stessi natali di Matteo Ricci : “ Siamo storicamente legati alla Cina da accordi di partenariato commerciale e culturale – ha ricordato – e vogliamo intensificare le relazioni di amicizia che già ci legano. La Regione riconosce da sempre l’importanza della via che tracciò Matteo Ricci tanto da aver intitolato un palazzo istituzionale proprio a Li Madou. E sulle sue orme saremmo lieti di accogliere iniziative congiunte e disponibili ad un dialogo sempre più stretto. Del resto – ha proseguito – le nostre importanti realtà produttive, così come le istituzioni culturali guardano con sempre maggiore interesse alla Cina. E proprio in questo periodo la Regione Marche sta costruendo un accordo con la più importante agenzia turistica cinese per garantire collegamenti con l’Aeroporto delle Marche che sicuramente costituirà uno strumento di rilancio dello scalo marchigiano, a testimonianza della considerazione che la Cina è per le Marche un partner privilegiato. “ Infine Sciapichetti ha ricordato anche la prossima realizzazione a Macerata della sede dell’Istituto Confucio grazie alla collaborazione con l’Ateneo e “ ci auguriamo diventi sede di future relazioni internazionali tra Italia, Europa e Cina. “
All’incontro era presente anche il dirigente del Servizio valorizzazione e promozione Raimondo Orsetti che ha ricordato le iniziative e gli accordi commerciali e culturali che legano la Regione a quattro province cinesi , nonché la partecipazione a mostre ed eventi in Cina in occasione del IV centenario della morte di Matteo Ricci nel 2010.
“ Vi ringraziamo per la splendida accoglienza e gentilezza – ha detto il capo delegazione cinese – e siamo lieti di aver visitato questa bella terra di Matteo Ricci che visse nella nostra provincia e che per noi resta una figura importantissima della storia cinese. Siamo un popolo sentimentale e teniamo molto al valore dell’amicizia e dell’accoglienza. Matteo Ricci è stato una guida che non portò solo sentimenti religiosi ma prima di tutto di amicizia vera e noi vogliamo tramandare questi rapporti di amicizia con l’Italia e con le Marche alle nuove generazioni. “ Quindi Zhao Liping ha tracciato una panoramica socio economica della provincia centro – meridionale di Jiangxi, sulle rive dello Yangtze, che conta 46 milioni di abitanti e ha una tasso di crescita del Pil di oltre l’8%, piazzandosi al 16° posto nel Paese. Famosa per la porcellana, Jingdezhen è un centro di produzione da oltre 1000 anni. Quindi Zhao Liping si è auspicato che come con le altre province partner di accordi si possano quanto prima stringere rapporti commerciali e culturali tra Marche e Jiangxi sull’onda anche del memorandum governativo “ La via della Seta.” Il cordiale incontro si è concluso con uno scambio di doni: l’assessore Sciapichetti ha donato all’ospite un cofanetto con la preziosa carta di Fabriano e un volume sui Borghi storici delle Marche ed ha ricevuto un piatto in porcellana e un volume sui paesaggi della provincia cinese.
Lo scorso lunedì 2 dicembre, il direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Carlo Bifulco, si è recato a Bruxelles presso la sede del Comitato delle Regioni della Comunità Europea, per partecipare nel pomeriggio alla cerimonia di conferimento dell’importante riconoscimento ottenuto da Europarc Federation per il rinnovo dell’adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS).
Quella per il quinquennio 2019 -2023 è la quarta strategia sviluppata dall'Ente Parco relativa a progettualità strutturate con la collaborazione di amministratori locali, operatori economici, gestori di attività ricettive, associazioni di categoria e di volontariato. L'efficiente articolazione dei soggetti interessati in gruppi di lavoro tematici ha permesso di premere l'acceleratore sugli aspetti di conservazione e promozione delle risorse naturalistiche, su politiche di sviluppo mirate, sulla promozione e sul turismo mettendo in rete importanti risorse sia sul piano economico che progettuale ed operativo.
"Un percorso quello della CETS iniziato anni fa e mai arrestatosi, un lavoro costante che è il simbolo di come la comunità che vive entro i confini del Parco dei Monti Sibillini, unita, possa riuscire a produrre buone pratiche, idee vincenti e soprattutto una nuova economia che permetta all'intero territorio, anche e soprattutto dopo i danni arrecati dal sisma del 2016, di proiettarsi con convinzione verso il futuro", ha commentato Bifulco.
La cerimonia di Bruxelles ed il riconoscimento ottenuto dal Parco rappresentano il degno coronamento di un processo partecipativo con i principali stakeholders per la costruzione di una visione comune del sistema delle aree protette dove, anche nel settore del turismo, la eco-compatibilità diventa elemento cardine negli interventi di sviluppo. “Siamo orgogliosi di questo risultato” ha concluso Bifulco “perchè qualifica il nostro Parco come uno dei più attenti e responsabili verso politiche di tutela e valorizzazione del territorio sviluppate in un’ottica di partecipazione e condivisione con gli enti locali”.
In occasione della riunione del CRUM - Comitato Regionale di Coordinamento delle Università Marchigiane, svoltasi ieri, martedì, presso l’Università Politecnica delle Marche, il Presidente, professor Francesco Adornato, Rettore dell’Università degli Studi di Macerata ha incontrato il Rettore dell’UnivPM, professor Gian Luca Gregori.
L’incontro, nel segno del dialogo continuo, è stata anche l’occasione per verificare le opportunità di collaborazione comuni, su varie tematiche, tra i due enti.
"L’Europa non tutela abbastanza il Made in Italy. Occorre invertire la rotta e guardare con interesse alla Cina e a molti mercati esteri, Africa compresa. E il tessuto industriale italiano, specie quelli ‘distrettuale’ deve fare marketing di prodotto corale, generando brand value complessivo e particolare”. Così la presidente dell’Unione interparlamentare per il Corno d’Africa e parlamentare M5s Mirella Emiliozzi intervenendo all’incontro di oggi a Palazzo Chigi per la difesa del Made in Italy del calzaturiero marchigiano.Entrando nelle strategie di sviluppo, Emiliozzi ha sottolineato che il mercato cinese è uno dei primi che deve essere attenzionato dalle nostre imprese. L’Italia è il terminale della via della Seta Marittima, gli investimenti e la presenza cinese nel nostro Paese sono in continua crescita e questi “sono dati di fatto”, mentre dal punto di vista politico “le nostre relazioni commerciali e diplomatiche con Pechino sono ottime, anche se qualcuno vorrebbe farle fallire. È invece importante gestire il rapporto con il mercato cinese e le loro istituzioni da pari ed è questo il senso del protocollo d’intesa che l’Italia per prima in Europa, e proprio grazie al Movimento Cinque Stelle, ha firmato”. Per Emiliozzi occorre guardare con interesse anche il mercato africano. “Lavoro con i paesi del Corno d’Africa e anche lì ci sono nicchie di mercato - ha proseguito - che possono rivelarsi interessanti. Ci sono Paesi come il Ghana che crescono a ritmi vertiginosi”. Insomma, ci sono nuovi consumatori da servire, nuovi mercati da esplorare, nuovi passi da compiere. Da adesso, ha detto Emiliozzi “abbiamo uno strumento in più: il pacchetto di norme per rivalutare l’area di crisi industriale complessa del fermano maceratese. Il distretto deve rispondere alla chiamata presentando progetti di ampio respiro, audaci, innovativi, di quelli che servono per tornare a essere davvero competitivi”. Il 24 gennaio prossimo, ha concluso la deputata del M5s, “organizzeremo a Civitanova un incontro con un’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il know how italiano nel mondo, di attrarre investimenti, di aprire mercati. Tracceremo una rotta che possa portare le Marche all’Expo 2020 di Dubai. Le nostre scarpe non più come indumento per i piedi, ma come icona dell’innovazione”.
Le celebrazioni in occasione della ricorrenza di Santa Barbara a Macerata, come in tutta Italia, sono state dedicate quest’anno ai tre vigili del fuoco che hanno perso la vita in provincia di Alessandria lo scorso 5 novembre, Antonio Marco e Matteo, nell’esplosione di una cascina a Quargnento.
A Macerata, dopo la celebrazione eucaristica presso la chiesa di Santa Croce, officiata da Sua Eccellenza Monsignor Nazzareno Marconi, alla presenza delle autorità civili e militari della provincia, il Comandante Provinciale del Corpo Antonio Giangiobbe, ha snocciolato i numeri dell’attività svolta nel 2019 e ha consegnato alcune benemerenze di anzianità di servizio e lodevole servizio ai vigili del fuoco del Comando.
Al termine della cerimonia, in piazza Indipendenza, i vigili del fuoco, con l’ausilio dell’autoscala e con l’accompagnamento dell’Inno d’Italia hanno eseguito il dispiegamento del tricolore. Analoghe manifestazioni si sono svolte anche nelle sedi distaccate di Camerino, Civitanova e Tolentino.
“Un ringraziamento a tutto il personale del Comando: a loro va la mia personale gratitudine per il generoso impegno e la dedizione che mettono a servizio della comunità sottolineando sempre lo spirito di altruismo nella loro attività di soccorso urgente – ha esordito il Comandante Giangiobbe -. Un grazie anche alle organizzazioni sindacali e a tutte le persone che si sono adoperate in un territorio, come quello maceratese, gravemente danneggiato dagli eventi sismici del 2016 mostrando vicinanza alle quattro regioni colpite e alle loro popolazioni.”
"Nel 2019, sono stati 1751 gli interventi relativi al sisma mentre 5374 quelli in merito al soccorso - ha continuato Giangiobbe -. 202 gli interventi svolti tra luglio e agosto in merito allo spegnimenti di incendi per un totale di 90 ettare di bosco, 14 di campi coltivati e 42 di sterpaglie andati a fuoco. Non solo emergenza ma anche prevenzione; è infatti attivo, insieme ai colleghi di Civitanova Marche, il presidio in mare per i soccorritori acquatici e ugualmente quello di prevenzione incendi. In questo quadro si aggiunge poi l'attività di formazione di addestramento: sono 12 i corsi di formazione messi in campo dal Comando per un totale di 510 unità analizzate. È stato inoltre istitutito l'ufficio di polizia giudiziaria che ha seguito già 12 procedimenti in seguito, principalmente, a incendi."
Il prefetto di Macerata Iolanda Rolli ha poi consegnato le croci di lodevole servizio a Tarcisio Fermanelli, Roberto Schiavoni, Domenico Pazzelli e Laura Rogani. Croci di anzianità per Riccardo Castellani, Roberto Pietrella, Giuseppe Zitti e Frabrizio Bartolacci. Note di compiacimento a Delio Berrè, Roberto Battellini e Umberto Ionni.