Come da tradizione l’Aeronautica Militare, anche quest’anno, ha rinnovato la propria devozione alla Beata Vergine Lauretana partecipando alle festività mariane che si sono celebrate a Loreto (Ancona) il 9 e 10 dicembre.
Una tradizione, di cui proprio quest’anno ricorre il centenario e che risale al 1920 quando papa Benedetto XV proclamò la Madonna di Loreto “patrona degli aeronauti”.
La sera del 9 dicembre il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso insieme con il Comandante delle Scuole/3^Regione Aerea, Generale di Squadra Aerea Aurelio Colagrande e il Comandante del Centro di Formazione Aviation English (Cen.For,Av.En.), il Colonnello Luca Massimi hanno partecipato, presso la Basilica di Loreto, alla recita del Santo Rosario presieduta da S. E. Mons. Fabio Dal Cin, Arcivescovo Delegato Pontificio.
Come da tradizione, al termine della recita del Rosario, i sottotenenti del corso “Turbine V” dell’Accademia Aeronautica hanno portato a spalla, sul sagrato, la statua della Beata Vergine Maria di Loreto per la supplica e la benedizione alla città e al mondo.
Le commemorazioni si sono concluse la mattina del 10 dicembre con la solenne Celebrazione Eucaristica a cura di S. E. Mons. Fabio Dal Cin a cui hanno preso parte il Colonnello Luca Massimi e il vice comandante del Cen.For.Av.En., colonnello Cataldo Loiodice insieme ad una rappresentanza del personale del Centro.
Come dichiarato dal colonnello Massimi nel suo discorso: <<Il legame spirituale che ci lega alla Beata Vergine è un qualcosa di profondo che nasce col sogno stesso della nostra professione: per noi aviatori e per tutta la gente dell'aria, questa festività rappresenta un momento di riflessione sul nostro quotidiano impegno umano, sociale e professionale. Questa commemorazione esalta il significato della nostra missione, fornendo a ciascuno di noi rinnovata spinta per affrontare, con umiltà, ma anche con profonda e salda motivazione, i nostri compiti al servizio della collettività>>.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3071 tamponi: 1890 nel percorso nuove diagnosi (di cui 626 nello screening con percorso Antigenico) e 1181 nel percorso guariti.I positivi sono 323 nel percorso nuove diagnosi (63 in provincia di Macerata, 21 in provincia di Ancona, 147 in provincia di Pesaro-Urbino, 37 in provincia di Fermo, 47 in provincia di Ascoli Piceno e 8 da fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (41 casi rilevati), contatti in setting domestico (75 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (84 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (10 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (9 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (6 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (13 casi rilevati), screening percorso sanitario (4 casi rilevati) e 1 rientro dall'estero. Per altri 80 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 626 test e sono stati riscontrati 53 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un leggero decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 17,08% oggi, contro il 18,37% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche dall'inizio dell'emergenza sanitaria è di 33.383 per un totale di 259.267 campioni testati. Scende il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 587 (-16 rispetto a ieri), di cui 86 in terapia intensiva (+1). Sono, invece, 36 le persone dimesse dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 129 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 62 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Nel pronto soccorso di Civitanova Marche sono ospitate 7 persone.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
Ecco gli ultimi aggiornamenti forniti dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da Coronavirus in provincia di Macerata: i numeri delle ultime 24 ore evidenziano situazioni in miglioramento.
L'andamento viene avvalorato dai dati diffusi dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi dove il numero dei casi positivi scende a 116 (-28 unità rispetto all'aggiornamento del 4 dicembre) così come le persone in quarantena che ad oggi sono 36 (-35). Restano invece stabili a 125 i pazienti positivi al Covid-19 nel Comune di San Severino Marche dove, nelle ultime ore, sono scese considerevolmente le persone in isolamento domiciliare sanitario che da 27 passano a 15.
Migliora considerevolmente la situazione Covid-19 a Civitanova Marche dove, i casi positivi sono 267 mentre le persone in isolamento domiciliare fiduciario sono 128: "Il trend positivo nella diminuzione di contagiati che era iniziato nei giorni scorsi si sta confermando - afferma il sindaco Fabrizio Ciarapica - Affinché la situazione continui a migliorare manteniamo il comportamento responsabile finora adottato che ha permesso il calo dei contagi".
Cala il trend dei contagi anche nel Comune di Cingoli dove il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie, registra 27 pazienti positivi (-7 rispetto all'ultimo report) mentre sono 34 quelle in isolamento fiduciario. Si conferma in discesa la situazione epidemiologica nel Comune di Castelraimondo dove si registrano tre nuovi guarito nelle ultime 24 ore, dopo i 15 di due giorni fa, che porta il numero totali dei contagiati a 44. Anche a Camerino la situazione epidemiologica risulta sempre in costante miglioramento: ad oggi sono 35 le persone positive al Covid (-7 rispetto all'ultimo report) e 12 quelle in isolamento fiduciario.
Numeri positivi anche quelli che si registrano a Corridonia dove calano di 43 unità rispetto, rispetto al report diffuso una settimana fa, il numero dei contagiati che ad oggi sono 139 con 50 persone in isolamento domiciliare (-35). Trend positivo anche a Treia dove si registrano 4 nuovi guariti e 4 persone in più fuori dalla quarantena che fanno scendere i dati complessivi rispettivamente a 67 e 38 così come nel Comune di Sant'Angelo in Pontano dove rispetto ai numeri dell'ultimo aggiornamento: diminuiscono a 2 i casi positivi al virus (-4 rispetto al precedente report) con una persona in isolamento domiciliare.
Dati pressoché stabili a San Ginesio dove rimangono 8 i cittadini contagiati e 2 quelli posti in isolamento fiduciario mentre l'Amministrazione Comunale di Petriolo ha reso noto un ulteriore miglioramento della situazione Covid-19: sono infatti 6 i pazienti guariti registrati dall'ultimo report che fanno andare a 10 il numero totale dei cittadini positivi al virus. Non si registrano nuovi casi positivi né guariti a Caldarola: per cui la situazione attuale registra 10 persone affette da Coronavirus e una persona in isolamento fiduciario.
Buone notizie da Pioraco dove il primo cittadino Matteo Cicconi. ha annunciato: "Si comunica che da oggi il nostro Comune è Covid free! Ciò ci deve far intraprendere comportamenti sempre più scrupolosi al fine di evitare qualsiasi forma di contagio".
Peggiorano lievemente invece i numeri di Morrovalle dove negli ultimi giorni sono risultati positivi al Covid-19 altre 2 cittadini che fanno salire il numero totale dei contagiati a 70 mentre diminuisce quello dei soggetti in quarantena passati da 27 a 19. Torna a registrare, dopo due giorni, 310 casi di positività al virus il comune di Macerata che appena ieri era riuscita ad assesstarsi sotti i 300 contagiati (289) amuntano anche i cittadini in isolamento domicialiare che passano da 188 a 270.
Carlo Vecchioli, medico con una grande passione per la natura, torna ad incantare il pubblico del web con straordinarie immagini catturate nelle foreste del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. E proprio la pagina facebook del Parco, in più occasioni, ha ospitato i suoi video che hanno collezionato migliaia di visualizzazioni. Stavolta tocca al cervo che, in un video della durata di poco meno di quattro minuti, viene raccontato in tutte le fasi della sua vita: dalla ricerca del cibo alle dispute d’amore, dal riposo dalla calura estiva all’allattamento dei cuccioli, un susseguirsi di immagini suggestive che hanno il pregio della spontaneità e della bellezza.
“Le immagini catturate da quel fantastico mezzo che sono le videotrappole - sottolinea Vecchioli - sono l’ultimo atto di un percorso iniziato tanti anni fa con la lettura di libri e ricerche e, successivamente, arricchito da anni di osservazioni pazienti e solitarie compiute in tutte le stagioni dell’anno, sino a condividere la vita stessa degli animali studiati. Il mio motto è condividere il mondo degli animali osservandoli in punta di piedi”.
La popolazione dei cervi nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini è andata crescendo negli anni dopo la sua reintroduzione avvenuta nel 2005 e si attesta ad oggi, a circa 8/900 capi. Sono ancora in fase di elaborazione i dati relativi all’ultimo censimento tenutosi in ottobre che saranno resi noti non appena disponibili. “Parliamo di un mammifero che ha ritrovato nel Parco un contesto naturale di assoluto pregio in cui svilupparsi e giocare un ruolo importante sul piano della valorizzazione del patrimonio faunistico del territorio” sottolinea Andrea Spaterna, presidente dell’Ente. “Voglio ringraziare personalmente Carlo Vecchioli per la straordinaria qualità delle sue testimonianze, che attestano la grande passione che lo anima in questa certosina ricostruzione delle varie fasi della vita degli abitanti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini”.
Continua la serie di Marche Webinars di Hesis: Venerd' 11 dicembre con inizio alle 10:30 si terrà, dalla sala di web-conference delle Cantine Moncaro, il webinar: “Produzioni Agroalimentari e Mercati Internazionali".
Il webinar ha come obiettivo comune quello di accrescere la consapevolezza dell’importanza delle produzioni nelle scenario internazionale in modo da agire in maniera cordonata per aumentare le quote di export di prodotto marchigiano. E’ importante offrire assistenza alle nostre imprese mediante opportunità concrete e di visione, finalizzate alla progettazione di azioni efficaci che aiutino ad uscire dal buio di questo periodo.
Sarà un seminario ricco di testimonianze e proposte da parte di rappresentanti delle istituzioni, delle imprese, di opinion makers di settore e per l'occasione il programma della web-conference:
Saluti di Benvenuto: Doriano Marchetti – Presidente Moncaro
Intervengono
Riccardo Strano – Presidente Hesis
Francesco Battistoni – Senatore della Repubblica , Vice Presidente IX Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare Mirco Carloni – Vice Presidente della Regione Marche , Assessore Regionale all’Agricoltura
Mirco Carloni – Vice Presidente della Regione Marche , Assessore Regionale all’Agricoltura
Mirko Bilo’ – Consigliere Regionale delle Marche e Componente II^ Commissione Sviluppo Economico.
Modera: Salvatore Piscitelli – Consigliere Hesis
LINK per collegamento https://terrecortesimoncarosoccoopagr.my.webex.com/meet/d.bartoccio
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati nove decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio maceratese si è registrato un decesso: la vittima è una 90enne di Potenza Picena spirata all'ospedale di Macerata, dove si trovava ricoverata.
Sono tre le vittime nell'Anconetano: una 76enne di Monterubbiano deceduta a Torrette, una 98 anconetana all'INRCA di Ancona mentre una 83enne è spirata al nosocomio di Jesi. Anche Nel Pesarese ha registarto due decessi: una 96enne di Cantiano si è spenta all'ospedale del capoluogo mentre un 87enne di Vallefoglia è morto alla RS Galantara.
Il Servizio Sanitario regionale registra 2 vittime nell'Ascolano: uno all'ospedale di San Benedetto, dove è spirato un ascolana di 77 anni mentre nosocomio di Ascoli Piceno è spirato, una 91enne di Acquasanta Terme. Una vittima anche al "A.Murri" di Fermo dove è deceduta una 92enne originaria di San Benedetto del Tronto
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1373 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (594), mentre sono 238 quelle totali nella provincia di Macerata.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
È tornato in Aula il presidente della Regione Marche. Francesco Acquaroli ieri ha terminato il periodo di isolamento iniziato lo scorso 27 novembre, in seguito all'esito positivo del tampone a cui si è sottoposta la moglie ed oggi ha partecipato alla seduta del consiglio regionale.
"Provo una sensazione piacevole e positiva dopo questo isolamento forzato che ovviamente era dovuto - dice Acquaroli -. Ho lavorato tantissimo tramite il cellulare e gli altri mezzi informatici di cui siamo dotati però chiaramente ho sempre prediletto la presenza e l'incontro fisico perchè credo che possa essere un elemento ulteriore anche per comprendersi meglio. Per questo prediligo lavorare in presenza".
Inoltre il presidente Francesco Acquaroli, chiamerà il ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere una modifica all'ultimo Dpcm relativo all'emergenza sanitaria da Covid-19. "Oggi pomeriggio proverò a chiamare il ministro Speranza per chiedere se è possibile rimettere mano a questo Dpcm - dice Acquaroli-. Per chiedere ufficialmente, anche se tramite una telefonata, di poter avere da parte del Governo almeno un'audizione su queste questioni che ritengo siano paradossali in alcuni casi".
Il governatore marchigiano descrive poi la caratteristica del territorio marchigiano fatto di tanti piccoli Comuni. "La richiesta numero uno è quella di applicare la logica del buon senso - continua Acquaroli -. Noi abbiamo alcuni territori dove nel lato destro di una strada provinciale c'è un Comune mentre nel lato sinistro della stessa strada ce n'è un altro. In base al Dpcm noi chiederemmo ai nostri cittadini il 25-26-31 dicembre di non attraversare la strada: sono dei paradossi a cui dobbiamo mettere mano per non cadere nel ridicolo. Un conto è mettersi in sicurezza rispettando tutte le misure precauzionali mentre un conto e' scendere nel ridicolo".
L'ex parlamentare di Fratelli d'Italia specifica poi che "il rischio che si va ad innescare in alcune situazioni è un rischio praticamente inesistente" ed inoltre che "paragonare uno dei tanti borghi del nostro entroterra con una grande città è sbagliato di principio".
(Agenzia DIRE)
"A fine gennaio arriveranno 80.000 dosi di vaccino per circa 40.000 operatori del settore sanitario, della sanità privata e delle Rsa". Lo ha detto l'assessore regionale alla Sanità delle Marche, Filippo Saltamartini, a margine della seduta consigliare odierna parlando del vaccino per il Covid-19. Nelle Marche arriveranno 80mila dosi per 40mila persone perchè il vaccino creato prevede un richiamo dopo la prima iniezione.
L'ex parlamentare marchigiano ha anche parlato dello screening di massa che partira' dal 18 dicembre nei capoluoghi di provincia marchigiani mediante utilizzo di tamponi rapidi antigenici. "Saremo la prima Regione ad eseguire un test di queste dimensioni- dice Saltamartini-. L'Asur metterà a disposizione il personale necessario. Oggi pomeriggio incontriamo i tecnici di laboratorio del servizio sanitario mentre venerdì incontreremo tutti i sindaci per verificare quali sono le strutture in cui eseguire il test: vanno attivati dei 'drive-in' covid e, qualora non ci fossero queste aree, occorre predisporre spazi all'aria aperta dove i cittadini potranno eseguire il tampone.
L'obiettivo è di sottoporre 900.000 marchigiani a questo screening sia per vedere l'estensione della pandemia sia per comprendere il fabbisogno dei vaccini".
(Fonte: Agenzia DIRE)
Prende il nome dal cardiochirurgo giapponese Shigeyuki Ozaki la tecnica innovativa per la ricostruzione della valvola aortica che non prevede l’impianto di protesi biologiche o meccaniche, ma si serve del tessuto prelevato dal pericardio del paziente per creare una “valvola su misura”. Oggi, solo alcuni Centri di Alta Specialità in Italia impiegano questa metodologia, tra questi il Maria Cecilia Hospital, ospedale accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale, unica struttura in Emilia Romagna ad utilizzarla.
L’Unità Operativa di Cardiochirurgia di Maria Cecilia Hospital, coordinata dal dott. Alberto Albertini, ha recentemente trattato un paziente di 54 anni affetto da una severa insufficienza aortica proprio con la tecnica Ozaki.
“Maria Cecilia Hospital è l’unico centro in Regione ad adottare la tecnica ricostruttiva Ozaki– commenta il dott. Albertini –. Questa metodica chirurgica ci consente di ricreare la valvola aortica senza applicare protesiartificiali, ritagliando “su misura” una nuova valvola direttamente dal pericardio del paziente stesso. Una nuova prospettiva di trattamento che mette al centro il benessere a lungo termine del paziente”.
La tecnica Ozaki può essere applicata in tutti i pazienti che vengono operati per la prima volta alle valvole cardiache ed è una metodica operatoria particolarmente indicata per i casi di bicuspidia aortica, ovvero quando la valvola presenta solo due cuspidi invece che tre; una malformazione congenita, diagnosticata a circa il 3% della popolazione, che non implica necessariamente un difetto di funzionamento dell’apparato ma può comportare un deterioramento più rapido della valvola malformata rispetto a quella naturale.
M.G., ex sportivo agonista, rientrava in questa particolare casistica. Il paziente inoltre era sotto monitoraggio cardiologico regolare da 20 anni a seguito di una diagnosi di stenosi della valvola aortica. Nel 2016 gli viene riscontrata anche un’insufficienza aortica moderata che diventa di grado severo nel giro di pochi anni.
“Abbiamo scelto di adottare la tecnica Ozaki perché il paziente avrebbe evitato le problematiche legate all’impianto di valvola biologica o meccanica – spiega il dott. Albertini –. Con una valvola meccanica sarebbe stato vincolato a vita ad una terapia farmacologica di anticoagulanti, mentre con la valvola biologica sarebbe andato incontro al naturale deterioramento della stessa dopo circa 10/15 anni, con necessità di ulteriore intervento di sostituzione. La tecnica Ozaki ci ha permesso invece di creare una nuova valvola aortica su misura utilizzando tessuto autologo, risolvendo inoltre il difetto di bicuspidia (patologia che richiede altrimenti intervento di ricostruzione estremamente complesso). Le valvole Ozaki registrano funzionalità migliori rispetto alle protesi attualmente disponibili”.
La tecnica Ozaki porta evidenti benefici per il paziente: la protesi creata con tessuto autologo ha una maggiore durata nel tempo rispetto alle protesi biologiche e, proprio perché viene costruita a partire da tessuto del paziente stesso, pertanto non estraneo all’organismo, non vi sono rischi di reazioni del sistema immunitario.
Entrando nel merito della tecnica Ozaki, “si tratta di una procedura che prevede un approccio chirurgico tradizionale. Viene effettuato in anestesia generale e dura circa 3 ore. Anche il post operatorio è simile ad un comune intervento di cardiochirurgia: il decorso è di circa 7 giorni in reparto e non è necessaria alcuna terapia specifica dopo le dimissioni”, spiega il dott. Albertini.
Il paziente è oggi a casa e potrà riprendere l’attività sportiva amatoriale a tre mesi dall’intervento e una piena attività a sei mesi. Un percorso graduale verso la piena normalità: “Una volta giunto a casa ho iniziato la rieducazione con la semplice camminata a piedi, partendo da dieci minuti continuativi fino ad arrivare a mezz'ora; dopo circa un mese ho iniziato con la bici da camera senza carico, tenendo una frequenza massima di 100 bpm. Sto seguendo una tabella di allenamento di lungo periodo che spero mi consentirà di uscire con la bici da corsa entro giugno 2021, naturalmente a ritmi non elevati (entro i 150 bpm), tornando così a praticare sport”, racconta M.G.
Avvicendamento sui banchi del Consiglio regionale in seguito alle dimissioni del consigliere Mauro Lucentini, capogruppo della Lega, destinato a subentrare in Parlamento all’assessore regionale Giorgia Latini. Al suo posto entra per surrogazione Marco Marinangeli, primo dei non eletti nella circoscrizione di Fermo. “Giorno straordinario ed emozionante” le prime parole di Marinangeli.
Il passaggio di consegne era sostanzialmente già noto a seguito della nomina della deputata Giorgia Latini ad assessore regionale, con conseguenti sue dimissioni dalla Camera. Proprio la Camera è la destinazione del dimissionario dal Consiglio regionale delle Marche Mauro Lucentini che, alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 si era piazzato al secondo posto dietro Giorgia Latini, nel collegio plurinominale Marche 1.
Marco Marinangeli, nato il 31 maggio 1966 a Porto San Giorgio, Comune dove è stato assessore, candidato sindaco e ha finora svolto il ruolo di capogruppo della Lega. “E’ un giorno straordinario ed emozionante – ha affermato Marinangeli rivolgendo un saluto all’Aula – anche e soprattutto per la nuova responsabilità di cui sono stato investito”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2087 tamponi: 1246 nel percorso nuove diagnosi (di cui 335 nello screening con percorso Antigenico) e 841 nel percorso guariti.I positivi sono 229 nel percorso nuove diagnosi: 38 in provincia di Macerata, 76 in provincia di Ancona, 83 in provincia di Pesaro-Urbino, 4 in provincia di Fermo, 20 in provincia di Ascoli Piceno e 8 da fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (31 casi rilevati), contatti in ambito domestico (55 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (86 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (12 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti in ambito assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (6 casi rilevati), screening percorso sanitario (5 casi rilevati) e 2 rientri dall'estero.
Per altri 27 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 335 test e sono stati riscontrati 10 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 18,37% oggi, contro il 13,8% di ieri.
In aumento di due unità, rispetto alla giornata di ieri, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 603, di cui 85 in terapia intensiva (-2). Sono, invece, 19 le persone dimesse dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 129 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 61 al Covid Hospital e 18 a Camerino. Nei pronto soccorso provinciali sono ospitati 7 pazienti (5 a Civitanova e 2 Macerata).
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
La Regione Marche dopo un lungo iter, ha scelto di affidare alle sole farmacie l'esecuzione dei test rapidi sierologici. Una scelta che le parafarmacie aderenti al Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane, Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie Italiane e Federazione Farmacisti e Disabilità Onlus, contestano alla radice.
"Già dal mese di ottobre abbiamo offerto la disponibilità delle parafarmacie - ricorda Daniela Clini coordinatrice per le Marche - ad eseguire test rapidi per scoprire e tracciare i potenziali positivi, da oltre un mese otteniamo risposte inadeguate. Abbiamo consegnato ben due dossier, con relativi protocolli per ridurre il rischio di contagio, risposte zero. Negli incontri avuti con funzionari ed assessori della regione, ci hanno sempre detto che i test sierologici non interessavano in quanto non utili ad individuare i positivi al momento del test. Allora abbiamo rinnovato i dossier ed offerto disponibilità ad effettuare tamponi rapidi antigenici alla popolazione. Nessuna risposta".
"E bene che la popolazione sappia che i test su sangue capillare, i sierologici, non servono per diagnosticare un'infezione in atto, ma per rilevare nel sangue la presenza o meno di anticorpi prodotti in risposta all'infezione (se IgM positivi: infezione recente; se IgM negativi e IgG positivi: infezione passata) - aggiunge Daniela Clini -. Per questo motivo non hanno un’utilità diagnostica, ma possono essere utilizzati per sapere se c'è stata infezione a distanza di tempo, non sono indicati per rilevare un'infezione nel preciso momento in cui sono effettuati. Un test anticorpale negativo può avere vari significati: una persona non è stata infettata, oppure è stata infettata molto recentemente (meno di 8-10 giorni prima) e non ha ancora sviluppato la risposta anticorpale al virus, oppure è stata infettata ma il titolo di anticorpi che ha sviluppato è, al momento dell’esecuzione del test, al di sotto del livello di rilevazione del test. Al contrario, i tamponi rapidi antigenici, che comunque in caso di positività debbono essere confermati dal test molecolare, sono in grado di rilevarla".
"Sono stati fatti rilievi circa il rapporto di convenzione tra le parafarmacie e la Regione e circa la piattaforma informatica da utilizzare per la segnalazione degli eventuali positivi, rilievi inesistenti perché sia il rapporto di convenzione che la piattaforma informatica di segnalazione esistono già - evidenzia la Clini -. Quanto all'essere o meno annoverati tra le professioni sanitarie è bene fare chiarezza: all'interno delle parafarmacie opera un farmacista laureato ed abilitato come nelle farmacie, se non è professione sanitaria quella che opera nelle parafarmacie in egual modo non lo è quella presente nelle farmacie".
"Probabilmente in Regione Marche esiste una certa difficoltà da parte dei funzionari ad ascoltare voci diverse da quelle in capo ai titolari di farmacia, ma è arrivato il momento che anche loro si rendano conto che esistono altre realtà. Il virus non risponde a logiche corporative, è bene che le risposte alla pandemia coinvolgano più soggetti, soprattutto se tale offerta è spontanea e a costo zero. La nostra disponibilità rimane" conclude la coordinatrice Daniela Clini.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati quattro decessi e che di altre cinque persone, decedute nei giorni scorsi, è stata definitivamente accertata la diagnosi di Covid. Le persone decedute comunicate oggi sono pertanto nove.
Sono quattro le vittime registrate all'ospedale di Jesi, dove si sono spenti un 88enne di Offagna, una 94enne di Jesi, una 84enne di Fabriano e un 70enne di Cingoli. Un decesso anche al nosocomio dorico di Torrette: si tratta di un 61enne di Macerata, senza patologie pregresse.
Due decessi sono avvenuti all'Ospedale di Pesaro: una 82enne di Saltara e un 87enne di Pesaro.
Si registrano due decessi anche al "A.Murri" di Fermo: si tratta di una 75enne di Montegranaro e di un 88enne di Fermo.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1364 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (592), mentre sono 237 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Con il nuovo Dpcm in vigore dal 4 dicembre tra le misure restrittive per le festività natalizie vi è quella relativa alla chiusura degli impianti sciistici. Vista la drastica decisione del Governo nazionale, l’assessore regionale agli Enti locali Guido Castelli ha incontrato in videoconferenza i sindaci dei comprensori sciistici per trovare una volontà condivisa e cercare possibili soluzioni nel rilanciare il sistema economico dei comuni montani già gravemente messi alla prova dopo il sisma.
“Ho voluto fortemente fare questo incontro – ha sottolineato Castelli – per avere un confronto con i sindaci dei comprensori sciistici marchigiani e sentire da loro quali sono le esigenze del mondo della montagna con particolare riferimento alla preoccupazione dei gestori degli impianti a fune che vedranno l’apertura della stagione invernale solo dopo il 7 gennaio. La Regione affronterà in maniera sistemica le politiche della montagna e delle Aree interne che in questo momento stanno soffrendo parecchio dal punto di vista dell’economia turistica. Nella manovra finanziaria regionale che andrà in Consiglio tra il 28 e il 29 dicembre, espliciteremo la nostra strategia su queste tematiche che anche l’assessore Baldelli sta seguendo con grande scrupolo. Auspico di effettuare nei tempi brevi un altro incontro con i gestori degli impianti per valutare al meglio la condizione complessiva delle stazioni”.
Tra le questioni affrontate sindaci e assessore hanno condiviso la creazione e la promozione di un brand unico che metta in rete tutti i comprensori montani cercando di valorizzare gli impianti a fune non solo d’inverno, ma anche durante il periodo estivo per permettere alle persone di andare alla scoperta della montagna e dei bellissimi paesaggi a piedi o con la mountain bike. Hanno anche condiviso la possibilità di omogenizzare i sistemi gestionali informatici dei Comuni e dei consorzi sciistici per l’acquisto di abbonamenti stagionali e skipass direttamente online e comodamente con un click.
Bentornati cari lettori in questi primi giorni di zona gialla in primis vi raccomando di continuare a rispettare le regole di distanziamento ed uso delle mascherine. In Italia come nella nostra regione sembra che il calo dei contagi si sia attestato attorno al -10% settimanale, valore certamente positivo che permette di sospendere quello che tristemente chiamavo orologio della morte, il problema che il margine è abbastanza poco. Non ci vuole molto affinché i contagi possano riprendere a salire da come si era visto almeno nella nostra regione tra gli effetti della zona gialla e arancio non sembrano esserci particolari differenze, comunque per questa settimana e la prossima nei contagi vedremo gli effetti della zona arancione.Continua la discesa di ricoveri e terapie intensive ma finalmente si arresta anche la crescita dei decessi; speriamo dunque che questa sia stata la settimana di picco.Regione rossa rimane unicamente l’Abruzzo che in realtà sta tentando uno strappo con il Governo per anticipare il ritorno ad arancione. La nostra regione rimane sempre nella parte buona della classifica e manteniamo il secondo posto come territorio con meno decessi nella seconda ondata dopo la Calabria. Questa settimana la maglia nera va al Veneto che mostra contagi in salita ed una incidenza quasi doppia rispetto alla media nazionale.Oggi voglio un attimo concentrarmi sullo screening: la regione Marche ci fornisce quotidianamente anche il numero di sintomatici che ho raccolto in maniera certosina elaborando il rapporto tra sintomatici e casi totali rilevati. Il grafico è mediato a 7 giorni e finora non ho mai visto questi dati raccolti e pubblicati.
Possiamo notare coma da metà ottobre si sia stabilizzato, questo indica che lo screening ed analisi epidemiologiche nelle Marche sono state in crisi da fine settembre a metà ottobre ma poi si è riusciti a non farsi sfuggire molti casi, forse uno dei motivi per cui abbiamo avuto pochi decessi nella seconda ondata.Parliamo invece del piano lanciato dalla regione Marche su uno screening completo della popolazione, operazione certamente molto costosa se si dice che un tampone rapido costi 8€ parliamo solo di tamponi costi che possono raggiungere quelli del Covid hospital di Civitanova a cui dobbiamo sommare quello del personale impiegato in questa operazione. Guardando come operano i cinesi per rendere queste operazioni efficaci temo che la nostra sarà abbastanza inutile per i seguenti motivi:
- Effettuata a zone in tempi diversi, ovvero citta grandi poi medie poi piccole in circa 3 settimane. Quindi fanno in tempo a rimescolarsi i testati con i non testati
- Le regioni intorno a noi hanno contagi simili o maggiori di noi, sono operazioni efficaci in luoghi dove i contagi sono più alti della media non inferiori
- Siamo in zona gialla quindi nel frattempo che si testa un comune vi sarà comunque una elevata movimentazione di persone.
Quindi l'effetto di una operazione molto costosa potrebbe essere decisamente limitato. Se si volesse fare seriamente occorrerebbe:
- Rendere il controllo obbligatorio o quasi
- Effettuarlo in brevissimo tempo,massimo 3 giorni
- Nei giorni di testing dovrebbe essere introdotta una limitazione agli spostamenti anche più stretti di Marzo in pratica andrebbe eliminato ogni contatto sociale
- Successivamente una chiusura degli accessi dall'esterno alla nostra regione
Ovviamente è quasi impossibile realizzare una operazione simile, ma se si potesse fare avremo un calo dei contagi probabilmente di un buon 90%, effettuarla 2 o 3 volte a qualche settimana di distanza eliminerebbe quasi del tutto il virus. Purtroppo effettuata in tempi dilatati avrà molto meno effetto forse quasi nullo rispetto alle normali indagini epidemiologiche.
In Italia non è stato mai usato ma sarebbe da iniziare a provare il pool testing come avviene in Cina ovvero vengono mischiati più tamponi insieme da 3 a 10 per essere esaminati in una volta , se il risultato è negativo tutti sono negativi, se uno e positivo si riesaminano i singoli casi. Potenzialmente ridurrebbe i costi dell'operazione anche dell'80%.
Ecco gli ultimi aggiornamenti forniti dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da Coronavirus in provincia di Macerata: i numeri delle ultime 24 ore evidenziano situazioni in miglioramento.
L'andamento viene avvalorato dai dati diffusi dal sindaco di Camerino, Sandro Sborgia dove il numero dei casi positivi scende a 42 (-6 unità rispetto al precedente aggiornamento) mentre rimane stabile il numero della persone in quarantena che ad oggi sono 9. Numeri positivi anche quelli che si registrano a Macerata dove ad oggi dove calano di 6 unità rispetto a ieri il numero dei contagiati che ad oggi sono 310 con 193 persone in isolamento domiciliare (-20).
Scende il numero dei pazienti positivi al Covid-19 nel Comune di San Severino Marche. Secondo gli ultimi dati forniti dal Gores, il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie, i contagi sono 125 cui si devono aggiungere altre 27 persone in isolamento domiciliare fiduciario. Numeri in aumento invece a Monte San Giusto dove negli ultimi giorni sono risultati positivi al virus altre cinque cittadini che fanno salire il numero totale dei contagiati a 73 mentre diminuisce sensibilmente quello dei soggetti in quarantena passati da 31 a 10.
Dati pressoché stabili a Cingoli e San Ginesio dove nel primo caso si registra ancora la presenza di 36 soggetti cotagiati ed altri 43 in isolamento domilciliare (-1 da ieri) mentre nel seocndo sono ancora 7 soggetti positivi al virus con un persona in quarantena. Continua a scendere il numero di soggetti positivi al coronavirus nel comune di Castelraimondo che ad oggi sono 47, grazie alla negativizzazione di 15 cittadini.
Positivo anche il trend a Sarnano dove il sindaco Luca Piergentili ha reso noto che "sulla base delle comunicazioni ufficiali pervenute dalle competenti autorità sanitarie, 2 persone già positive sono guarite - ed ha aggiunto - Alla data odierna pertanto tra i residenti del Comune di Sarnano risultano complessivamente 15 persone positive al Covid-19 e 6 persone in isolamento fiduciario".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 18 decessi correlati al Covid-19.
Sono due le vittime registrate nelle strutture all'ospedale di Civitanova: dove si sono spenti un 74enne di Urbisaglia e un 57enne di Macerata,
Sette decessi sono avvenuti all'Ospedale di Pesaro: si tratta di una 62enne, una 92enne e un 80enne orginari di Fano, un 90enne di Colli al Metauro, un 91enne di Macerata Feltria,un 86enne di Acqualagna e una 90enne di Orciano di Pesaro
Nelle strutture ospedaliere anconetane si sono verificati quattro decessi: uno al nosocomio di Senigallia dove è spirata una 87enne del posto, un 87enne anconetan a Torrette mentre all'Ospedale di Jesi sono morti un 61enne di Cerreto d'Edi e una 91enne di Fabriano.
Si registrano tre decessi al "A.Murri" di Fermo: si tratta di una 76enne di Porto Sant'Elpidio cogiuntamente ad un 88enne e un 85 entrambi di Sant'Elpidio a Mare
Una vittima registrata anche all'ospedale di San Benedetto del Tronto, dove ha perso la vita una 81enne di Castorano. Infine all'ospedale di Ascoli Piceno è deceduto un 79enne residente nella stessa città capoluogo.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1355 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (590), mentre sono 235 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
Tornano i temporali per il giorno dell’immacolata. Per l’intera giornata di domani 8 dicembre la Protezione Civile della Regione Marche ha diramato un’allerta meteo “gialla” idrogeologica per le zone interne e in modo particolare al sud del territorio marchigiano.
Il transito nuvoloso o molto nuvoloso, in particolare sui settori interni durante la prima parte della giornata. A partire dal tardo pomeriggio o sera le schiarite diventeranno più ampie e durature. Precipitazioni diffuse e più intense al mattino, sparse e più deboli al pomeriggio quando saranno in graduale esaurimento.
A fine giornata le cumulate saranno maggiori sui settori interni. Localmente i rovesci potranno risultare intensi. Limite delle nevicate inizialmente attorno ai 1200m, in rialzo verso i 1500mcon temperature: minime in lieve aumentoe massime in lieve diminuzione
Venti meridionali di brezza tesa sui settori interni, con raffiche fino a vento forte, e di vento moderato lungo la fascia costiera. Forte gradiente tra la costa ed il mare aperto, dove l'intensità sarà maggiore e le raffiche raggiungeranno vento forte o burrasca.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1400 tamponi: 935 nel percorso nuove diagnosi (di cui 411 nello screening con percorso Antigenico) e 465 nel percorso guariti.I positivi sono 145 nel percorso nuove diagnosi (19 in provincia di Macerata, 57 in provincia di Ancona, 54 in provincia di Pesaro-Urbino, 4 in provincia di Fermo, 8 in provincia di Ascoli Piceno e 3 da fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (29 casi rilevati), contatti in setting domestico (19 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (59 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (7 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (4 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (3 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati) e 1 rientro dall'estero. Per altri 20 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 411 test e non sono stati riscontrati casi positivi.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 15,50% oggi, contro il 18,27% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche dall'inizio dell'emergenza sanitaria è di 32.538 per un totale di 254.011 campioni testati. Rimane invariato, rispetto a ieri, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 600, di cui 82 in terapia intensiva (dato stabile). Sono, invece, 17 le persone dimesse dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 126 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 59 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Nei pronto soccorso provinciali sono ospitati 4 pazienti a Civitanova
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 10 decessi correlati al Covid-19.
Sono due le vittime registrate nelle strutture all'ospedale di Civitanova: dove si sono spenti un 89enne di Morrovalle e un 71enne di Monte San Giusto.
Nelle strutture ospedaliere anconetane si è verificato un decesso, all'Inrca di Ancona è morta una 89enne della città dorica.
Tre decessi sono avvenuti all'Ospedale di Pesaro: si tratta di un 86enne e una 89enne pesarese e di un 64enne di Vallefoglia.
Nella Rsa di Valdaso-Campofilone è spirata una 94enne di ascoli Piceno, mentre all'ospedale di Fossombrone si è verificato il decesso di un 66enne residente a Gabicce Mare.
Una vittima registrata anche all'ospedale di San Benedetto del Tronto, dove ha perso la vita un 76enne di Teramo. Infine all'ospedale di Ascoli Piceno è deceduto un 83enne residente nella stessa città capoluogo.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1337 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (583), mentre sono 233 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche: