Altri comuni

I 60 mila "assistenti civici" del ministro Boccia scatenano l'ira del mondo della politica e non solo

I 60 mila "assistenti civici" del ministro Boccia scatenano l'ira del mondo della politica e non solo

  È in arrivo una truppa formata da 60 mila "assistenti civici" che avranno il compito di dare una mano al Paese ma soprattutto ai Comuni collaborando nel far rispettare il distanziamento sociale nei parchi, spiagge e locali ma anche per sostenere la parte più debole della popolazione in questa Fase 2. Il lancio di questa nuova figura, che sarà individuata su “base volontaria”, è stato annunciato con una nota dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, e da Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci. Il reclutamento partirà dopo il 25 maggio e sarà gestito dalla Protezione civile, così come era già accaduto nel pieno dell’emergenza sanitaria con i bandi di reclutamento di medici e infermieri da inviare nelle zone rosse d’Italia. In settimana infatti sarà emanato un bando rivolto a “inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali", dopodiché, i nuovi profili selezionati saranno coordinati dalla Protezione Civile che indicherà alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale e come ultimo step starà ai Sindaci dei Comuni stabilire in quale attività sociale saranno impiegati. "Dopo le migliaia di domande di medici, infermieri e operatori socio sanitari, arrivate alla Protezione Civile nel momento maggiore emergenza negli ospedali italiani, ora è il momento - ha spiegato il ministro Boccia - di reclutare tutti quei cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazione di grande senso civico". Il presidente dell'Anci Decaro ha ricordato: "sono stati i volontari, con noi amministratori a prendersi cura di chi aveva più bisogno nella fase del lockdown. È ai volontari che vogliamo affidare le nostre comunità in questa nuova e complessa fase: quella in cui proviamo a convivere con il virus e impariamo a difenderci, anche tornando a una vita meno compressa dai divieti. Da questa emergenza possiamo uscire solo stando uniti e collaborando ognuno per la sua parte, con senso di responsabilità". La proposta del Ministro Boccia, intorno alla quale si è scatenata una vera e propria bufera, non è stata accolta di buon grado dal mondo della politica le cui principali critiche hanno riguardato la pericolosità del compito unitamente alle tante perplessità sull'affidare un lavoro di controllo e sicurezza a persone senza preparazione e senza sapere nulla sul loro conto. "Le decisioni assunte, senza preventiva consultazione del ministero dell'Interno, per l'istituzione della figura degli 'assistenti civici' in relazione alle misure di contrasto e di contenimento della pandemia Covid-19, non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio", hanno precisato fonti del Viminale all’agenzia Ansa. Non si è di sicuro risparmiato in critiche l’ex europarlamentare ed ex ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda che ha aspramente attaccato il progetto del Ministro Boccia definendolo: “del tutto inaccettabile” e poi ha continuato:  "La guardia civica va bene per il Venezuela. Pasquale Tridico dell'Inps non ci ha inondato di soldi, Vincenzo Boccia non ha speso 1 euro dei fondi europei e il commissario Arcuri ha fallito, questi messaggi paternalistici da questi 3 incapaci sono inaccettabili. Fate il vostro lavoro perché gli italiani hanno già fatto il loro". Ha affermato in un video pubblicato sui social l’attuale leader di Azione, Calenda - Come possiamo pensare che 60mila persone, senza arte né parte e formate chissà come, con un bando che arriverà persino in ritardo, si mettano a girare per l'Italia a dire agli italiani cosa devono fare sulla base di norme di cui nessuno capisce nulla – e infine ha ribadito - Questa cosa della guardia civica non può accadere”. Anche il giornalista Nicola Porro nella sua consueta rubrica quotidiana "Zuppa di Porro" non ha di certo elogiato l'iniziativa del Francesco Boccia: "La proposta degli assistenti civici è davvero incredibile - ha esordito Porro durante il video pubblicato sulla propria pagina facebook - è un'idea imbarazzante e dimostra che chi ci governa non ha la più pallida idea di come giri il mondo - e prosegue - secondo la follia di questo governo , un gruppo di inoccupati dovrebbero controllare gli stanziamenti e altre irregolarità delle persone che per più di due mesi sono state rinchiuse in casa; credo che sia del tutto fuori dal mondo".    

25/05/2020 17:11
Covid-19, al via i test sierologici: oltre 5.000 i cittadini marchigiani coinvolti

Covid-19, al via i test sierologici: oltre 5.000 i cittadini marchigiani coinvolti

Hanno preso il via oggi i test sierologici nella Regione  Marche.  Sono oltre 5.000 i cittadini marchigiani coinvolti per capire il livello di immunità della popolazione all'infezione da coronavirus. Lo ricorda la Croce Rossa Italiana Marche, che partecipa alla campagna, promossa dal Ministero della Salute, Iss e Ospedale Spallanzani, in collaborazione con l'Asur. e con il Servizio Salute della Regione Marche. Sono 150mila i cittadini coinvolti in tutta Italia con partecipazione decisa a random. La Cri avrà un duplice ruolo: contattare telefonicamente i cittadini chiamati a partecipare, tramite il call center regionale, ed effettuare il prelievo, che sarà analizzato dal laboratorio di virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona. Ogni cittadino "estratto" sarà contattato dal numero 06 55101400. Oltre 20 gli operatori Cri che contatteranno i marchigiani per fissare, dopo  un questionario, la data per il prelievo. Circa 45 i punti allestiti dalla Croce Rossa in tutte le Marche, in collaborazione con Asur e distretti. Nel comune di  Macerata sono circa 200 le persone che potranno sottoporsi al controllo gratuito, al via da mercoledì, e selezionate dall'Istat. Del servizio se ne occupa la Croce Rossa.

25/05/2020 15:20
Coronavirus Marche, diminuisce il numero totale dei ricoverati: nessun nuovo caso nel Maceratese

Coronavirus Marche, diminuisce il numero totale dei ricoverati: nessun nuovo caso nel Maceratese

ll Gores ha comunicato che i nuovi positivi riscontrati nelle ultime 24 ore sono 2 su un totale di 398 nuove diagnosi effettuate, a cui si aggiungono 157 tamponi effettuati all'interno del percorso guariti: i nuovi casi rilevati sono uno nella provincia di Ancona e uno in quella di Fermo. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6716 su un totale di 61347 campioni testati.  Il numero dei pazienti dimessi o guariti sale a 4059 (31 in più rispetti a ieri), mentre quello dei ricoveri scende a 108, contro i 114 di ieri, tra i quali 13 in terapia intensiva.    Di seguito, nel dettaglio, i dati del Gores  

25/05/2020 14:30
Sciopero dei lavoratori della sanità privata: "Si attende il rinnovo del contratto da 14 anni"

Sciopero dei lavoratori della sanità privata: "Si attende il rinnovo del contratto da 14 anni"

“Inaccettabile che da 14 anni i lavoratori della sanità privata,  nelle Marche sono oltre 4.000, siano senza contratto nazionale” . Così, in una nota, Luca Talevi Segretario generale della Cisl Fp Marche che chiede il rinnovo del contratto nazionale per gli operatori della sanità privata. “I soggetti che operano in convenzione, accreditamento o concessione con il sistema pubblico devono operare nel rispetto dei diritti dei lavoratori tra cui il primario è il rinnovo del contratto nazionale alla sua scadenza naturale, prosegue il Segretario Cisl Fp Marche . Purtroppo le associazioni datoriali Aris ed Aiop mettono in discussione la sostenibilità del rinnovo contrattuale dopo aver sottoscritto, a livello nazionale, un verbale presso il Ministero con le Regioni ed il Governo, ottenendo conferme sull'impegno delle Regioni per agevolare lo sblocco della trattativa.   Lavoratori che hanno garantito servizi essenziali e di qualità  in tutta le Marche anche durante l'emergenza Covid, dando anche la disponibilità ad operare nei reparti Covid creati all'interno di alcune strutture private, e mettendo quotidianamente a rischio la propria incolumità fisica, meritano di veder riconosciuta la loro dignità e professionalità almeno con il rinnovo del contratto nazionale. Il 18 giugno le segreterie nazionali confederali di  categoria hanno indetto lo sciopero nazionale dei lavoratori della Sanita Privata e si chiede al Presidente Ceriscioli, al quale è stata mandata nei giorni scorsi apposita comunicazione, di adoperarsi, nell'ambito delle sue competenze, per lo sblocco di una situazione senza precedenti. La  Cisl Fp Marche, in linea con le azioni di mobilitazione e sensibilizzazione della vertenza organizzate con  Fp Cgil e Fpl Uil , ritiene fondamentale un apposito incontro organizzato dalla Regione ,  con le rappresentanze datoriali regionali Aris ed Aiop, per verificare tutte le azioni atte ad agevolare la sottoscrizione del CCNL prima del 18 giugno .   La dignità agli "eroi" della sanità privata va riconosciuta con fatti concreti e non solo a parole”, conclude.

25/05/2020 13:32
Covid-19, "Governo e Regione Marche stanzino risorse per il sostegno psicologico"

Covid-19, "Governo e Regione Marche stanzino risorse per il sostegno psicologico"

Disturbi d’ansia, depressione, somatizzazioni, stati dissociativi. Sono questi i principali sintomi  e le relative emergenze riscontrate nella popolazione dagli psicologi marchigiani nei quasi tre mesi di emergenza Coronavirus. “E purtroppo lo scenario futuro non promette miglioramenti – spiega Katia Marilungo, presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche -: anche a causa della crisi economica, dall’avanzare del disagio sociale ma anche dal non completo ritorno alla normalità, il quadro non fa che peggiorare e se non verranno tempestivamente attuati interventi e misure preventive incisive in termini di benessere psicologico potrebbe essere davvero troppo tardi. Ad oggi – aggiunge - sono ben 200 gli psicologi marchigiani che hanno aderito al progetto del GORES e della Protezione Civile della Regione Marche e che hanno offerto gratuitamente la loro professionalità e il loro tempo per aiutare i cittadini in difficoltà in questo particolare momento, rispondendo alle richieste di sostegno psicologico pervenute al Numero Verde dedicato. E numerosi – spiega Marilungo - sono stati anche i colleghi professionisti che attraverso associazioni, enti, cooperative e su iniziativa personale hanno attivato sportelli on-line gratuiti e che ancora oggi sono a disposizione della cittadinanza. A tutti loro va la nostra gratitudine, ma non possiamo continuare a chiedere un altro sforzo così grande agli psicologi marchigiani. Servono fondi e servono politiche a favore del sostegno psicologico alla persona: i colleghi del servizio pubblico sono allo stremo e da troppo tempo ormai riscontriamo un sotto organico di psicologi all’interno dei servizi sanitari nazionali. Senza contare che anche il tempo e l’energia dei volontari ha un limite. Servono impegno e azioni concrete a livello istituzionale – incalza la presidente dell’OPM - e una visione che si allineai al concetto di salute dell’OMS e includa la salute psicologica tra le priorità sanitari”. Le nostre abitudini e soprattutto le nostre relazioni sociali sono state radicalmente modificate durante tutto il periodo del lockdown e purtroppo sappiamo molto bene che l’emergenza Coronavirus ha influito e influirà notevolmente sulla psiche dei cittadini. A dimostrarlo è stato anche l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite pubblicato dall’OMS in materia, ma anche i tanti studi e ricerche che proprio in questi giorni vengono pubblicati sugli effetti devastanti del Covid-19 sul nostro benessere psicologico. Secondo i dati pubblicati dal CNOP, 8 italiani su 10 ritengono che il ricorso allo psicologo possa aiutare a gestire questa fase e richiedono che il sistema pubblico assicuri assistenza psicologica. In particolare, la quasi totalità degli italiani richiede a gran voce la presenza di psicologi negli ospedali (90%), nelle strutture per anziani (87%), nei servizi sociali (84%), in aiuto ai medici di famiglia e nell’assistenza domiciliare (79%), in aiuto agli studenti (73%), nei luoghi di lavoro (72%). Inoltre il 62% pensa che avrà bisogno di un supporto psicologico per affrontare la normalità, quando prima dell’emergenza Coronavirus, solo il 40% degli italiani si era rivolto ad uno psicologo per sé o per altri membri della famiglia. Infine, 7 italiani su 10 ritengono che debbano essere attuate al più presto strategie di prevenzione psicologica a livello collettivo. "Se la quarantena è stata un momento transitorio della nostra vita  – aggiunge Katia Marilungo - ora è la paura e l’incertezza del nostro futuro a renderci ancora più fragili. Il tanto decantato “ritorno alla normalità” non ci sarà mai: nulla sarà più come prima, ma nessuno sa come sarà. Il cambiamento così repentino a cui ognuno di noi si è dovuto adattare in così poco tempo ha senz’altro portato a conflitti interiori che hanno generato una sofferenza psicologica. Problematiche che non possiamo sottovalutare e per cui purtroppo è facile prevedere nel prossimo futuro un aumento degli esordi psicopatologici, dei problemi connessi alle dipendenze, all’integrazione, alla convivenza a più livelli, ma anche ad un possibile aumento di suicidi”. E conclude: “A fronte di questo scenario, è chiaro a tutti come sia urgente e necessario investire maggiori risorse nei servizi psicologici e scongiurare il rischio di un aumento dei casi di disagio psicologico nei prossimi mesi. Ad oggi – spiega la presidente dell’OPM - il Governo non ha fornito fino a questo momento risposte adeguate non prevedendo risorse dedicate per questa tipologia di intervento. Per questo motivo siamo a richiedere un’azione immediata e mirata in merito, affinché si possa intervenire al più presto sugli effetti psicologici che il Coronavirus ha portato con sé, dando risposte concrete ai cittadini che chiedono aiuto in un momento così complicato e delicato come quello che stiamo vivendo. È necessario farlo subito– conclude - prima che sia troppo tardi”.    

25/05/2020 12:42
Coronavirus Marche, solo 2 nuovi casi su 398 tamponi analizzati nelle ultime 24 ore

Coronavirus Marche, solo 2 nuovi casi su 398 tamponi analizzati nelle ultime 24 ore

Il Gores ha comunicato che i nuovi positivi riscontrati nelle ultime 24 ore sono 2 su un totale di 398 nuove diagnosi effettuate, a cui si aggiungono 157 tamponi effettuati all'interno del percorso guariti: i nuovi casi rilevati sono uno nella provincia di Ancona e uno in quella di Fermo. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6716 su un totale di 61347 campioni testati. L'incidenza giornaliera del rapporto tra positivi e campioni analizzati è dello 0,50%, in decrescita rispetto alla giornata ieri (1,22%). Il rapporto totale tra tamponi effettuati e il numero di positivi continua, invece, la sua lenta e costante discesa attestandosi oggi all'10,94%, ieri era dell'11,1%   Di seguito, nel dettaglio, le tabelle trsmesse dal Gores

25/05/2020 08:47
Coronavirus Marche, un decesso nelle ultime 24 ore: la vittima è una donna di 87 anni

Coronavirus Marche, un decesso nelle ultime 24 ore: la vittima è una donna di 87 anni

Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Risulta purtroppo morta a causa del coronavirus un'altra persona . Si tratta di una 87enne di Colli al Metauro, deceduto all'ospedale di Pesaro. La donna presentava patologie pregresse. Salgono a quota 995 le vittime complessive nella regione, dall'inizio della pandemia. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (527),mentre sono 165 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 94,9 % dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.  Ecco la tabella resa nota dal Gores:

24/05/2020 18:09
Ordinanza 100, via alle nuove procedure. Lettera del Commissario Legnini

Ordinanza 100, via alle nuove procedure. Lettera del Commissario Legnini

Da domani, 25 maggio, gli Uffici speciali per la ricostruzione potranno accettare le nuove richieste di contributo con la nuova procedura di certificazione degli interventi affidata ai progettisti e l’indicazione di tempi certi di conclusione dei procedimenti, stabiliti dall’Ordinanza 100 del 9 maggio scorso. Sul sito internet del Commissario, www.sisma2016.gov.it sono stati pubblicati oggi tutti i testi normativi, la Relazione illustrativa, le schede sintetiche, gli strumenti operativi, le guide ad uso dei tecnici per il calcolo del contributo e la presentazione delle domande. Si potrà consultare anche una Nota che chiarisce i criteri di applicazione delle vecchie Ordinanze eduna lettera del Commissario Straordinario, Giovanni Legnini, indirizzata a tutti gli attori della ricostruzione, dai tecnici, ai cittadini. Ecco il testo: "In occasione dell’avvio delle nuove procedure di semplificazione previste dall’Ordinanza 100, abbiamo voluto produrre degli strumenti di illustrazione e approfondimento delle decisioni assunte e dei conseguenti profili attuativi. L’intento sotteso ai documenti di sintesi ed illustrazione che presentiamo è quello di rendere il più possibile agevole la lettura e l’applicazione delle nuove disposizioni da parte dei progettisti, degli uffici tecnici comunali, degli USR e degli altri attori della ricostruzione. L’obiettivo, nei prossimi giorni, sarà anche quello di fornire ai privati cittadini e alle imprese strumenti di informazione su un nuovo assetto di regole improntato alla chiarezza e alla comprensibilità. Si tratta di un passo importante verso un’estesa e responsabile partecipazione e condivisione della “comunità della ricostruzione” che deve crescere e svilupparsi per far sì che il processo di rinascita dei territori colpiti dal sisma possa finalmente decollare e procedere con un ritmo spedito. A tali importanti decisioni, seguirà nelle prossime settimane una nuova Ordinanza per aggiornare e meglio definire i rapporti con le professioni tecniche. Il legislatore e il Commissario hanno richiesto ai professionisti impegnati nella ricostruzione l’assunzione di responsabilità aggiuntive, alle quali si intende far seguire nuove disposizioni finalizzate a fornire un quadro di maggiori certezze sulle regole e sulle condizioni, anche economiche, di esercizio delle loro prestazioni. Proseguiremo il lavoro con la messa punto delle linee guida sui Programmi Straordinari di Ricostruzione, con procedure meno complesse per la ricostruzione delle Chiese e concluderemo il percorso di semplificazione entro l’estate con l’adozione di un Testo unico sulla ricostruzione privata. Sono consapevole che occorra anche un intervento deciso sulla ricostruzione pubblica e sul rilancio economico e sociale dei territori colpiti. Su tali decisivi temi mi auguro che il Governo ed il Parlamento, con i quali stiamo sviluppando il necessario confronto, provvedano al più presto ad emanare quelle norme primarie e misure straordinarie che tutti gli attori sociali e istituzionali del cratere richiedono".  

24/05/2020 12:15
Coronavirus Marche, un altro decesso nelle ultime 24 ore: la vittima è un uomo di 70 anni

Coronavirus Marche, un altro decesso nelle ultime 24 ore: la vittima è un uomo di 70 anni

Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Risulta purtroppo morta a causa del coronavirus un'altra persona . Si tratta di un 70enne di Ancona, deceduto all'ospedale di Torrette. L'uomo presentava patologie pregresse. Salgono a quota 993 le vittime complessive nella regione, dall'inizio della pandemia. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (526),mentre sono 165 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 94,9 % dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.  Ecco la tabella resa nota dal Gores:

23/05/2020 18:42
Fase 2 nelle Marche, spostamenti tra Regioni: firmato l’accordo con l’Abruzzo

Fase 2 nelle Marche, spostamenti tra Regioni: firmato l’accordo con l’Abruzzo

I presidenti della Regione Marche Luca Ceriscioli e della Regione Abruzzo Marco Marsilio hanno firmato nel pomeriggio di ieri la comunicazione ai prefetti di Ascoli Piceno e Teramo, informando che - con decreto delle rispettive Regioni - è stata determinata la possibilità, per i congiunti residenti nelle province di confine, di autorizzare la visita a congiunti residenti nelle province confinanti a partire dal 23 maggio.  Sono dunque consentiti al momento gli spostamenti dalla provincia di Ascoli Piceno alla provincia di Teramo, e viceversa, nei termini previsti dai rispettivi decreti regionali e dalla comunicazione dei due presidenti ai prefetti. Sia la Regione Marche sia la Regione Abruzzo hanno dichiarato la propria disponibilità a procedere analogamente anche con i presidenti delle altre Regioni confinanti. “Con questo provvedimento diamo una risposta alle tante persone che in questi mesi non sono riusciti a incontrare i propri congiunti, pur vivendo a pochi chilometri di distanza, a causa dei confini geografici. Un primo passo verso un ritorno alla normalità, seppure con le dovute e necessarie precauzioni da rispettare, a cui richiamo ancora una volta ogni cittadino”, ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.  “Proseguiamo gradualmente con le riaperture, non solo delle attività, ma anche degli spazi per i cittadini – ha detto il presidente Luca Ceriscioli – e la visita ai congiunti di province confinanti di altre regioni, dopo mesi di chiusura, può essere considerata come un motivo di necessità, anche considerando il fatto che le persone appartenenti a province di confinanti di regioni diverse sono distanti a volte solo pochi chilometri, o addirittura poche centinaia di metri le une dalle altre”.

23/05/2020 10:12
Grandine e maltempo, danni alle imprese agricole: le Marche chiedono aiuto al Governo

Grandine e maltempo, danni alle imprese agricole: le Marche chiedono aiuto al Governo

La vicepresidente della Regione Marche Anna Casini ha scritto questa mattina al Ministro Bellanova per presentare una richiesta di attivazione di misure compensative in seguito all'evento atmosferico eccezionale del 19/20 maggio registratosi in alcuni comuni marchigiani, situati principalmente tra le province di Ascoli, Fermo e Macerata.  “Le intense precipitazioni e grandinate, accompagnate da forti raffiche di vento” – dichiara la Vicepresidente  – “hanno comportato un’impressionante quantità di danni alle imprese agricole per la distruzione delle produzioni cerealicole, orticole, vitivinicole e olivicole oltre ad un notevole danneggiamento di beni privati e pubblici e a rilevanti disagi alla popolazione“. I comuni, che si sono fin da subito attivati per far fronte all’emergenza, hanno rilevato la notevole importanza dei danni subiti dagli imprenditori agricoli sia per la perdita delle produzioni che per i danni alle strutture e infrastrutture connesse all’attività agricola e, seppure con una prima valutazione parziale e speditiva, hanno manifestato grosse preoccupazioni per la tenuta dell’economia locale.  “Questa ulteriore avversità si va infatti ad aggiungere alle enormi difficoltà per i danni che sono stati registrati e che perdureranno ancora a lungo per la pandemia COVID-2019 in un’area che purtroppo accusava già molte difficoltà di ripresa dopo la crisi sismica che l’ha colpita a partire dal 2016. Le imprese agricole” – continua la vicepresidente – “hanno manifestato tutte le loro criticità evidenziando anche difficoltà al ricorso alle assicurazioni delle produzioni agricole visto che gli effetti delle misure anti pandemia COVID-19 hanno precluso agli agricoltori la possibilità di recarsi presso i propri CAA per presentare manifestazione di interesse o il PAI per la stipula delle assicurazioni considerando anche i lunghi periodi di inattività o riduzione delle attività gli uffici agricoli delle organizzazioni professionali agricole e dei centri di assistenza agricoli. "Questa parte produttiva regionale rischia quindi di affrontare un periodo di esasperazione delle condizioni delle imprese agricole a cui la possibilità di un intervento compensativo per la perdita delle produzioni potrebbe dare un sollievo economico e la possibilità di evitare l’abbandono del territorio" ha concluso la vicepresidente. La richiesta presentata al ministro è stata dunque quella di attivare le misure di aiuto per la perdita di produzione di cui all’art. 5 del dlgs 102/2004 e di promuovere il superamento degli ostacoli normativi.

23/05/2020 09:36
Coronavirus Marche, 8 nuovi casi positivi su oltre mille tamponi: 3 nella provincia di Macerata

Coronavirus Marche, 8 nuovi casi positivi su oltre mille tamponi: 3 nella provincia di Macerata

Il Gores ha comunicato che i nuovi positivi riscontrati nelle ultime 24 ore sono 8 su un totale di 1006 nuove diagnosi effettuate: 2 in provincia di Pesaro Urbino, 2 ad Ancona, 3 a Macerata, 1 fuori regione. Alle nuove diagnosi, si aggiungono i tamponi effettuati per il percorso guariti e quelli di controllo dei positivi del percorso sierologici.  I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6697 su un totale di 59673 campioni testati. L'incidenza giornaliera del rapporto tra positivi e campioni analizzati è dello 0,79%, in decrescita rispetto alla giornata ieri quando era dello 1,13% . Il rapporto totale tra tamponi effettuati e il numero di positivi continua, invece, la sua lenta e costante discesa attestandosi oggi all'11,22%, mentre ieri era all'11,40%. Il numero dei pazienti dimessi o guariti sale a 3939, mentre quello dei ricoveri scende a 116 (di cui 15 in terapia intensiva).  Di seguito, nel dettaglio, i dati del riportati dal Gores

22/05/2020 10:09
Fase 2, nelle Marche riaprono le scuole di musica e di canto: Ceriscioli da il via libera

Fase 2, nelle Marche riaprono le scuole di musica e di canto: Ceriscioli da il via libera

Il presidente Luca Ceriscioli ha firmato il Decreto n. 161, che consente le esercitazioni musicali e coreutiche, nel rispetto delle misure precauzionali previste dalla normativa vigente. In particolare il decreto indica la necessità di prevedere una organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e di adottare misure organizzative di prevenzione e protezione, anche con riguardo alle specifiche esigenze delle persone con disabilità. Decreto valido dalle ore 00.00 del 22 maggio 2020

22/05/2020 09:24
Cercare casa a Pesaro: 3 cose da sapere prima dell'acquisto

Cercare casa a Pesaro: 3 cose da sapere prima dell'acquisto

State cercando una casa da acquistare a Pesaro ma non sapete bene come orientarvi? Se non siete della zona, sicuramente vi conviene informarvi bene prima di andare alla ricerca di un immobile perché i fattori che possono fare la differenza sono diversi. Pesaro è senza dubbio una città meravigliosa, in cui la qualità della vita è buona e trasferirsi da queste parti è senz'altro un'ottima idea. Prima di lanciarsi nell'acquisto di un immobile però conviene sempre avere le idee chiare e capire quali siano le zone migliori e come comportarsi per evitare brutte sorprese. Oggi vi diamo alcuni consigli che vi torneranno senz'altro utili per trovare la casa dei vostri sogni a Pesaro ed evitare fregature. #1 Comprare casa nel centro storico: una buona idea Se la vostra intenzione è quella di andare a vivere nella nuova casa e quindi trasferirvi a Pesaro, cercare un immobile in vendita nel centro storico può essere una bellissima idea. Si tratta infatti della zona migliore dal punto di vista culturale, ricca di suggestioni e davvero meravigliosa. Passeggiare per il centro della città è piacevole e non si tratta di una località particolarmente caotica quindi si sta proprio bene. I prezzi medi delle case in vendita a Pesaro nel centro storico sono piuttosto convenienti, contrariamente a quello che si potrebbe pensare. Vale dunque la pena prendere in considerazione anche questa zona, perché merita sicuramente di essere inclusa in quelle papabili. #2 Comprare casa a San Bartolo: ottimo investimento Se al contrario la vostra intenzione è quella di acquistare una casa per poi affittarla ai turisti o rivenderla entro qualche anno, allora non vi conviene limitare la vostra ricerca al centro storico. Uno dei migliori quartieri, il più gettonato dal punto di vista turistico è senz'altro San Bartolo che si trova direttamente sul mare. Parliamo di una zona piuttosto esclusiva e rinomata, in cui i prezzi medi delle case sono più elevati rispetto a quelli del centro storico. La maggior parte dei vacanzieri però preferisce soggiornare sul mare quindi cerca immobili in affitto in questo quartiere e non è affatto difficile trovare qualcuno interessato nel periodo estivo. #3 Rivolgersi ad un'agenzia per la compravendita Un errore che si potrebbe pagare molto caro nel momento dell'acquisto di un immobile a Pesaro come in molte altre città è quello di stipulare il contratto direttamente con il venditore privato. Non rivolgersi ad un'agenzia immobiliare è infatti davvero rischioso ed il gioco non vale proprio la candela in questo caso. Quando si acquista una casa si mettono sul tavolo parecchi soldi e ci sono moltissime valutazioni preliminari da effettuare per essere certi di non prendere fregature. La cosa migliore è dunque affidarsi ad un'agenzia perché è in grado di offrire maggiori tutele ed un grado di sicurezza sicuramente più elevato. Per quanto una casa possa apparire meravigliosa e in ottimo stato, le insidie che può nascondere sono sempre parecchie e non bisogna mai sottovalutare i rischi. Concludere la compravendita con un privato è davvero troppo pericoloso e non ne vale la pena. 

21/05/2020 23:45
Coronavirus Marche, sono 12 i nuovi casi: 4 in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, sono 12 i nuovi casi: 4 in provincia di Macerata

Il Gores, come di consueto, ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 12 sui 1063 analizzati: di cui 1 in provincia di Pesaro Urbino, 4 nel Maceratese, 6 nel Fermano e 1 di fuori regione. In particolare il Gores segnala che i tamponi effettuati nella provincia di Fermo sono relativi ad attività di controllo (controlli preoperatori e/o controlli su particolari categorie di lavoratori). I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6689 su un totale di 58667 campioni testati. L'incidenza giornaliera del rapporto tra positivi e campioni analizzati è dell'1,13%, in aumento rispetto alla giornata ieri quando si è fermata allo 0,21% . Il rapporto totale tra tamponi effettuati e il numero di positivi continua, invece, la sua lenta e costante discesa attestandosi oggi all'11, 40%, mentre ieri era all'11, 59%. Di seguito, nel dettaglio, i dati del riportati dal Gores  

21/05/2020 10:22
Fase 2, consentiti gli spostamenti nei territori di confine: c’è il via libera della Regione Marche

Fase 2, consentiti gli spostamenti nei territori di confine: c’è il via libera della Regione Marche

Il presidente della Regione Marche ha firmato il decreto n. 159 del 20/05/2020, in base al quale sono consentiti gli spostamenti anche al di fuori della Regione Marche, nei limiti della provincia o del comune confinante, da parte di residenti in province o comuni collocati a confine tra Marche e altre regioni. Gli spostamenti sono consentiti previa comunicazione congiunta tra presidenti di Regione, presidenti delle Province o sindaci dei Comuni tra loro confinanti ai prefetti competenti. Il decreto è entrato in vigore alle ore 00 del 21 maggio 2020. Qui il testo integrale del decreto

21/05/2020 09:15
Fase 2, dal 25 Maggio nelle Marche riapriranno palestre e piscine: Ceriscioli firma il decreto

Fase 2, dal 25 Maggio nelle Marche riapriranno palestre e piscine: Ceriscioli firma il decreto

Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha firmato il decreto che prevede che l’attività svolta presso palestre e piscine è consentita a decorrere dal 25 maggio 2020, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, senza alcun assembramento e nel rispetto delle specifiche Linee guida settoriali disponibili sulla seguente pagina internet del Governo italiano A partire da questa data, sono consentite, con le medesime regole, anche le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, nonché l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso ogni altra struttura ove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico. www.sport.governo.it/it/emergenza-covid-19/lo-sport-riparte/

20/05/2020 20:08
Coronavirus Marche, tre decessi nelle ultime 24 ore: una vittima all'Ospedale di Civitanova

Coronavirus Marche, tre decessi nelle ultime 24 ore: una vittima all'Ospedale di Civitanova

Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 3 persone. Nelle strutture sanitarie maceratesi il Gores ha registrato il decesso di una donna di 80 anni originaria di Osimo che si è spenta al Covid-Hospital di Civitanova Marche. Mentre le altre vittime sono due donne di 92 e 94 anni della provincia pesarese che si sono spente all'ospedale di Pesaro dove si trovano ricoverate. Salgono a quota 990 le vittime complessive, dall'inizio della pandemia. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (524),mentre sono 164 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 94,8 % dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.  Ecco la tabella resa nota dal Gores:  

20/05/2020 18:08
Atletica, Giuseppe Ottaviani compie 104 anni: "Festeggio con un buon caffé"

Atletica, Giuseppe Ottaviani compie 104 anni: "Festeggio con un buon caffé"

Ancora un traguardo per Giuseppe Ottaviani, che oggi compie 104 anni. “È festa se stiamo insieme, ma ancora non si può... però un buon caffè al bar non ce lo toglie nessuno, anche se da portar via. Auguri a tutti, amici miei”. Questo il bel messaggio che il centenario dell’atletica ha voluto inviare sui social in questa giornata speciale. Nato il 20 maggio 1916 e straordinario esempio di longevità attiva, il marchigiano di Sant’Ippolito è stato protagonista nelle ultime stagioni alle rassegne tricolori e internazionali master, conquistando titoli e primati mondiali di categoria. Sempre con entusiasmo e passione, fedele al suo motto: “L’atletica è gioia! Lo sport fa bene alla salute, regala felicità e ti fa stare con gli altri”. Nel 2011 ha realizzato i suoi primi record mondiali M95 nel salto in lungo e nel triplo, poi nel 2014 è diventato l’atleta italiano con il maggior numero di vittorie in un’unica manifestazione iridata (10 medaglie d’oro ai Mondiali master indoor di Budapest) e nel 2016 è stato il primo italiano a gareggiare nella categoria M100 in una rassegna tricolore e il più applaudito agli Europei master indoor di Ancona, raccontati anche in due documentari a lui dedicati. L’anno scorso ha ricevuto il titolo di Commendatore dell’ordine al merito della Repubblica Italiana prima di partecipare agli Europei master di Jesolo. A “Peppe” i più sentiti auguri da tutta l’atletica marchigiana.

20/05/2020 16:16
Covid-19, responsabilità penale datore di lavoro. Confartigianato: "Ok i chiarimenti dell’Inail, ma serve una legge"

Covid-19, responsabilità penale datore di lavoro. Confartigianato: "Ok i chiarimenti dell’Inail, ma serve una legge"

In merito al delicato tema della responsabilità del datore di lavoro in caso di contagio da Covid-19 di un proprio dipendente in occasione di lavoro, Confartigianato continua la sua azione sindacale nei confronti di Inail, Governo e Parlamento. “E’ impensabile addossare la responsabilità agli imprenditori nei confronti dei propri dipendenti che contraggono il Covid – dichiara il Presidente Renzo Leonori -. Questo è un problema grave che Confartigianato ha denunciato subito, perché il Covid-19 è un rischio generico e non professionale e non può essere attribuita responsabilità civile e penale al datore di lavoro. Se l’Inail ha fornito una prima parziale risposta positiva, ora serve una norma che stabilisca tale principio”. L’Istituto nel fornire precisazioni in ordine alla responsabilità penale e civile del datore di lavoro, sembrerebbe infatti considerare un cambiamento di indirizzo rispetto alla tesi della presunzione semplice di origine professionale del contagio e, quindi, del conseguente infortunio sul lavoro, specificando che “che dal riconoscimento come infortunio sul lavoro non discende automaticamente l’accertamento della responsabilità civile o penale in capo al datore di lavoro. Il datore di lavoro risponde penalmente e civilmente delle infezioni di origine professionale solo se viene accertata la propria responsabilità per dolo o per colpa”. In altre parole, la responsabilità datoriale per infortunio va attentamente indagata ed accertata, attraverso la dimostrazione del dolo o della colpa del datore di lavoro, i cui criteri sono pertanto differenti da quelli previsti per il riconoscimento del diritto alle prestazioni assicurative. Sotto il profilo penale, in particolare, il riconoscimento dell’infortunio da parte Inail non assume alcun rilievo, considerata la presunzione di innocenza e l’onere della prova, a carico del pubblico ministero. Per quanto riguarda la responsabilità civile del datore di lavoro è poi sempre necessario l’accertamento della colpa di quest’ultimo per aver causato l’evento dannoso. “Bisogna ribadire  - aggiunge Leonori - che questo virus è un rischio biologico generico che riguarda l’intera popolazione e pertanto le responsabilità improprie e i conseguenti rischi di ingiustificato contenzioso, non possono essere addossate ai datori di lavoro. Abbiamo chiesto al Governo ed al Parlamento una disposizione di legge che preveda espressamente l’esonero della responsabilità civile e penale del datore di lavoro in caso di contagio di un proprio dipendente. La precisazione dell’Inail va sicuramente nella giusta direzione ma, alla luce della molteplicità delle modalità del contagio e la mutevolezza delle prescrizioni da adottare sui luoghi di lavoro, oggetto di continuo aggiornamento da parte delle autorità, non basta”.  

20/05/2020 13:32
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.