Sul territorio nazionale saranno presto assegnati più poliziotti, ma Macerata non è nemmeno contemplata. E certi temi non possono aspettare. Vanno affrontati! Anche se è il giorno di Pasqua. Deve averla pensata così il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, che è tornato a parlare di “emergenza sicurezza” nelle Marche e, in particolare, nella provincia di Macerata. Annunciando che darà presto avvio ad una raccolta firme affinché sul territorio sia rafforzata la presenza delle forze dell’ordine.
“Ancora cadaveri e ossa rinvenute – scrive nel suo sfogo di Pasqua, affidando al profilo Facebook riflessioni e preoccupazioni - quale mattanza dobbiamo attendere per avere più agenti e carabinieri nelle nostre strade? La Regione dell'ipocrisia sull'insicurezza”.
Parole forti, quelle dell’ex senatore della Repubblica e oggi primo cittadino di Cingoli. Parole di chi sente addosso la responsabilità di un territorio che, a quanto pare, non è quell’oasi di pace e sicurezza che si pensava fino a qualche mese fa. Il riferimento, è chiaro, è all’ennesimo, preoccupante, fatto di cronaca che sta sconvolgendo la nostra provincia, proprio all’ombra dell’Hotel House. “Sono anni – prosegue Saltamartini - che predico nel deserto. Insieme ad alcuni valorosi concittadini di Cingoli abbiamo pure organizzato una manifestazione davanti alla Prefettura per avere più controllo del territorio e più carabinieri. Nelle prossime settimane verranno assegnati i nuovi poliziotti in tutta Italia. Macerata non è neppure contemplata. Ma esistono ancora i rappresentanti del popolo? C'è qualche parlamentare che possa esercitare il suo potere di sindacato ispettivo?”
Domande, quelle del primo cittadino di Cingoli, che sembrano più che legittime e che, probabilmente, interpretano anche il sentimento di molti, con Saltamartini che conclude: “Annuncio la partenza di un camper per la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare. Quelli che abbiamo mandato a Palazzo Madama e Montecitorio spero possano iniziare a lavorare. Dobbiamo chiedere e pretendere un rafforzamento degli organici di polizia e carabinieri: più agenti per le strade se vogliamo garantire sicurezza. E dobbiamo muoverci adesso. Questo è il momento. La democrazia dal basso richiede sostegno”.
L'associazione Territori di Incontro – la rinascita delle valli ha scritto al presidente del Consiglio dei ministri, al capo dipartimento della Protezione Civile, al commissario straordinario ricostruzione sisma 2016 e ai deputati e senatori eletti nelle Marche, per chiedere un decreto che modifichi urgentemente le legge 229 su “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016”.
Prioritariamente "si chiede che il “cratere”, composto da 138 Comuni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, sia diversificato in base al danno riscontrabile sul territorio, in funzione dell’applicazione delle misure legate alla ricostruzione post sisma, ma soprattutto delle agevolazioni e delle misure finanziarie necessarie per la rinascita e la ripresa di tutte le attività sociali, culturali ed economiche nei Comuni distrutti e maggiormente colpiti dal sisma. Si richiedono altresì alcune modifiche riguardanti il superamento dell’emergenza, nonché la semplificazione e l’accelerazione della ricostruzione". In particolare l'associazione chiede di "modificare l’art.8-bis (salva Peppina), ad oggi difficilmente applicabile; di prorogare i termini di presentazione delle perizie giurate Aedes e dei termini di presentazione dei progetti di edifici con danni lievi e gravi; di dare la possibilità ai privati di installare temporaneamente manufatti ad uso magazzino e deposito fino al ripristino dell’agibilità del fabbricato danneggiato; di poter modificare, nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico e nel rispetto della volumetria preesistente, la sagoma dei fabbricati nel caso di demolizione e ricostruzione; di estende le normative regionali sul piano casa alla sanatoria delle difformità edilizie, nei limiti volumetrici e di superficie già previsti nei rispettivi ordinamenti, ricomprendendo anche la sanatoria paesaggistica e strutturale".
Potrebbero appartenere addirittura ad un bambino i resti umani rinvenuti quest'oggi (leggi) nel terreno intorno all'ormai tristemente famoso "pozzo degli orrori", all'ombra dell'Hotel House. Si tratta, per lo più, di frammenti di ossa e solo gli esami scientifici disposti dalla Procura potranno fornire certezze ulteriori. All'ipotesi che alcune delle parti trovate potrebbero essere di un bambino si é arrivati per via delle dimensioni delle ossa. Quelle trovate nei giorni precedenti, e che apparterrebbero ad una donna di corporatura minuta, infatti, erano decisamente più grandi.
Le condizioni del materiale repertato, comunque, lasciano supporre che dal momento dell'occultamento ad oggi siano trascorsi diversi anni e lo stato di conservazione rende difficile la classificazione, tanto che in un primo momento si era pensato che i resti potessero appartenere a più di due persone. Invece, con lo scorrere delle ore, si parla con sempre maggiore insistenza di ossa di soli due corpi. Uno dei quali, forse, di un bambino.
Intanto, sulla base delle poche certezze degli investigatori, continua a restare in piedi l'ipotesi che gran parte dei resti rinvenuti potrebbero essere quelli di Camelyi Mosammet, anche perché in quella stessa zona sono stati trovati oggetti molto simili a quelli che la ragazza aveva con se nel giorni della scomparsa
E' chiaro, a questo punto, che quel terreno sotto il palazzone multietnico potrebbe custodire segreti atroci. Già ieri gli investigatori avevano deciso di interrempere le opere di scavo all'interno del pozzo e di estenderle all'area circostante, proprio nella convinzione che potesse esserci dell'altro. Un sospetto a quanto pare più che fondato visto che i resti umani trovati questa mattina erano ad appena 20/30 cm sotto il terreno. Difficile, a questo punto, capire se le ricerche saranno interrotte o se, invece, si deciderà di esaminare più a fondo l'intera proprietà.
AGGIORNAMENTO: Porzioni di bacino, costole, dita e un avambraccio tra le circa trenta ossa trovate quest'oggi a poco più di un metro di distanza dal "pozzo degli orrori". La maggior parte dei reperti é compatibile, purtroppo, con il corpo di un essere umano di sesso femminile e di giovane età. Altri sono, invece, riconducibili a quelli del corpo di un bambino tra gli otto e i dieci anni. Gli investigatori suppongono che la nuova area di scavo possa essere "il luogo di sepoltura". Tutti i resti rinvenuti in giornata, così come quelli trovati nei giorni precedenti, dopo le misurazioni saranno inviati a Roma, presso la Polizia Scientifica, per essere esaminati con l'adeguata strumentazione.
Neonata muore dopo tre giorni in rianimazione per una una presunta asfissia. Una tragedia che si è consumata all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona e a perdere al vita è stata una neonata fermana.
I genitori tramite il loro legale hanno chiesto che vengano effettuati esami più approfonditi per fare luce su eventuali colpe di chi ha fatto nascere la bambina.
La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo a carico dei sanitari che hanno assistito al parto, ma si tratta di un atto dovuto per poter procedere con l’autopsia, che sarà svolta questa mattina.
Da quel pozzo é venuto fuori di tutto e per ora l’imperativo categorico è “scavare”. E’ chiaro, infatti, che in un terreno sostanzialmente abbandonato si trovino ossa anche di animali e che, quindi, in questa fase i resti repertati sono solo quelli palesemente umani. Quelli, cioè, riconducibili a ossa umane già a prima vista, per caratteristiche e dimensioni. E, ad oggi, sono circa cinquanta. Ma non è escluso che, dopo più approfonditi accertamenti, il numero possa essere destinato a salire. L’altro dato certo è che le ossa repertate appartengono a più di un corpo e che, in due casi almeno, dovrebbero essere di persone molto giovani.
Si continua a scavare, quindi, e anche oggi il lavoro della scientifica e dei vigili del fuoco sul posto si è fermato solo per un’oretta, tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio. Ma non sono emerse ulteriori novità. Le condizioni di lavoro non sono semplici, perché l’area è molto ristretta e ormai si è arrivati a quasi quattro metri di profondità. Con l’aiuto di un argano dei Vigili del Fuoco viene calata una persona alla volta, che accumula terra e materiale in un catino e la porta in superficie. Poi riscende. Mentre, a pochi metri, il materiale estratto viene letteralmente setacciato (video).
Intorno, fuori dalle transenne che delimitano l’area sottoposta a sequestro, un via vai continuo di giornalisti e curiosi, che prosegue ormai da tre giorni.
Si scava, quindi, e si passa al setaccio ogni piccolo frammento di terra, nella convinzione che se il pozzo ha ormai "fatto trovare tutto ciò che c'era da trovare", la zona potrebbe nascondere ancora qualcosa. Più specificatamente l’area circostante, con gli inquirenti che, stando ad alcune indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, estenderanno le ricerche ad un perimetro più vasto. Già domani mattina un bobcat dovrebbe entrare in funzione per ripulire ulteriormente la zona e valutare se procedere a veri e propri scavi ulteriori.
Tutto il resto, per ora, è fatto di sole ipotesi. Alcune, però, decisamente credibili: come quella secondo cui alcuni dei resti potrebbero essere della ragazza scomparsa ad Ancona otto anni fa, Cameyi Mosammet. Ma solo la comparazione del dna, già disposta dalla Procura della Repubblica di Macerata, potrà fornire definitive conferme.
Intanto, a Porto Recanati sta per prendere il via la stagione turistica che, generalmente, comincia proprio con le festività pasquali. Ed è chiaro che quanto sta accadendo all’ombra dell’Hotel House rischia di avere un peso significativo anche per gli operatori del settore turistico. C’è preoccupazione e il timore è che l’immagine che questo fatto di cronaca e il palazzone multietnico rendono della cittadina costiera possa in qualche modo condizionare la scelta dei turisti, vanificando investimenti e sforzi economici in vista della stagione estiva.
“Da avvocato aspetto di vedere le carte, perché non posso affidarmi a sole indiscrezioni giornalistiche e la cautela è un dovere professionale. Da zio, invece, dico che noi non cerchiamo per forza un colpevole, ma vogliamo che il colpevole, o i colpevoli, siano assicurati alla giustizia. Perché chi ha fatto tutto questo a Pamela è una bestia feroce” – Sembra voler ricorrere alla “compartimentizzazione” lo zio di Pamela Mastropietro, l’avvocato Marco Valerio Verni. E commenta così, sia sotto il profilo professionale che sotto quello dei sentimenti, la notizia secondo cui nell’appartamento di via Spalato, a Macerata, è stato trovato solo il dna di Innocent Oseghale e nessuna traccia, invece, di Lucky Desmond e Awelima Lucky, gli altri due in carcere per l’omicidio di Pamela Mastropietro.
“In carcere –afferma l’avvocato – ci sono tre persone e tutti gli indizi sembrano confermare un collegamento tra loro e la barbara morte di Pamela. Se, poi, questi indizi si trasformeranno in prove è presto per dirlo. Non è solo questione di tracce o di dna. Ho letto anche io la notizia secondo cui nell’appartamento di via Spalato sarebbero state trovate solo tracce di Oseghale e non degli altri due, ma devo dire che in questi mesi sulla morte di Pamela è stato detto di tutto, verità e invenzioni, e, pur concedendo il beneficio dell’attendibilità, non posso certo commentare, come avvocato, qualcosa che non ho verificato o accertato attraverso lo studio delle carte. Ho fiducia massima, come più volte ribadito, nel lavoro degli inquirenti e sono certo che nulla sarà lasciato al caso o affrontato con superficialità”.
Nessun commento, quindi, solo cautela e fiducia nella giustizia, con Marco Valerio Verni che, poi, mette da parte la toga per reindossare i panni di chi quella ragazza ammazzata e fatta pezzi l’ha avuta sulle sue ginocchia da bambina. E parla da zio: “Quello di Pamela non è un semplice omicidio – dice – E’ una storia allucinante che ha avuto per protagoniste delle bestie feroci. Noi non vogliamo uno o più colpevoli contro cui sfogare il nostro dolore, noi vogliamo che sia trovato il colpevole o i colpevoli. E ci sembra più che sacrosanto, perché chi ha fatto tutto questo a Pamela è una bestia feroce che deve marcire nelle nostre galere. Abbiamo, quindi, il dovere di tenere alta l’attenzione per rendere giustizia a Pamela sul piano specifico, ma anche, più in generale, per stimolare un’analisi sociale approfondita e concreta su questioni che l’Italia non può più sottovalutare”.
Inevitabile, dunque, un collegamento con i recenti fatti di Porto Recanati dove, in un terreno a pochi metri dall’Hotel House, sono stati trovati resti umani (https://picchionews.it/cronaca/tra-i-resti-anche-il-frammento-di-un-cranio-si-continua-a-scavare-all-ombra-dell-hotel-house).
“Sto seguendo con attenzione questo nuovo fatto di cronaca che interessa la provincia di Macerata – aggiunge l’avvocato Marco Valerio Verni – non voglio assolutamente cedere a facili strumentalizzazioni su analogie o fantomatici collegamenti con l’omicidio di Pamela e sul tessuto sociale del Maceratese. Sarebbe, ad oggi, inutile e prematuro. Oltre che ingiusto nei confronti delle persone di un territorio che con noi si sono rivelate straordinarie. Mi dispiace che in questo territorio, dopo l’omicidio di Pamela, sta venendo fuori di tutto, restituendo all’esterno un’immagine che non è certamente quella del tessuto sociale della provincia. Dai maceratesi, per quanto ci riguarda, abbiamo ricevuto sempre grandissimo calore, affetto, solidarietà e del territorio possiamo dire solo cose buone. Delusioni, quando ne abbiamo provate, sono arrivate dalla politica, non certo dalla gente”.
"Una vicenda sconcertante e dai contorni ancora incerti che getta ulteriori ombre sulla situazione già molto grave in cui versa la nostra provincia e alla quale serve dare risposte immediate" - Esordisce così la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi, che commenta la vicenda dei resti umani scoperti ieri accanto all'Hotel House.
"Siamo ormai perennemente sulla cronaca nazionale e non solo: la Provincia di Macerata e il Comune di Porto Recanati stanno avendo una pubblicità che non ci saremmo mai immaginati anche se sono anni che ripetiamo di essere in emergenza criminalità.
Esprimo una forte preoccupazione per un quadro complessivo di grave criticità: droga, immigrazione clandestina, Hotel House, scippi, furti a ripetizione nelle case, prostituzione in aumento; la bomba è innescata ed occorre un intervento forte e risolutivo. Proprio quello che avevo chiesto – afferma la Leonardi – al Ministro dell'Interno Minniti, consegnandogli personalmente a settembre una richiesta di intervento sulla situazione dell'Hotel House. Richiesta però che è rimasta lettera morta mentre nella Provincia di Macerata e non solo a Porto Recanati, è successo di tutto e di più: basti pensare alla vicenda agghiacciante della povera Pamela.
Occorre fermezza – continua la rappresentante del partito della Meloni – le forze politiche debbono impegnarsi per evitare che si degeneri ancora e la nostra area diventi quello che non ci saremmo mai augurati, nessuno giri la testa dall'altra parte, sevono misure eccezionali per il rispristino di legalità e sicurezza.
Un impegno concreto dovrebbe venire anche dall'Amministrazione comunale che non può più affrontare, minimizzando, la gravità degli eventi: Porto Recanati deve tornare ad essere un'isola felice, così come tutte le Marche, un luogo di concreta legalità e sicurezza per residenti e turisti".
Simone Riccioni ha "inaugurato" ufficialmente la sua stagione estiva con un pranzo dell'amico Manuele Bacaloni, del ristorante Skipper di Porto Sant'Elpidio. L'attore e scrittore, soprattutto in estate, è tra gli habitué del ristorante sul lungomare dove ha sempre un posto riservato per gustare le prelibate proposte dello chef.
Riceviamo e pubblichiamo dal segretario provinciale del Partito Comunista, Cesare Procaccini
"La proposta di legge n.145 della giunta regionale marche approvata dalla commissione Sanità del consiglio regionale è gravissima. Di fatto avvia un vasto processo di privatizzazione della sanità pubblica oltre quanto già avvenuto di recente. Si chiudono ospedali pubblici come quelli di polo lasciando ampi territori sprovvisti di servizi sanitari per favorire strutture private pagate dal servizio sanitario regionale.
Anzichè efficentare la sanità pubblica la giunta Pd delle marche preferisce indebolirla con scelte che non trovano nessuna giustificazione e aggravano la disparità di sevizi erogati. Anzichè investire nella riqualificazione e assunzione del personale medico,infermieristico e tecnico per abbattere le liste di attesa per le diagnosi di prevenzione, la giunta Ceriscioli consegna e paga a società e cliniche private strutture e macchinari pubblici.
Tutto cio' è inaccettabile e succede dalla deriva ultraliberista del Pd a tutti i livelli e dalla mancanza della sinistra e dei Comunisti da quasi tutte le istituzioni. Tuttavia il Pci si battera' unitariamente alle forze che vogliono la Sanita' contro questa proposta antipopolare. Bisogna rafforzare la Sanita' Pubblica,eliminare sovrastrutture come l'Asur "Azienda Unica" l'Ars "Agenzia Sanitaria", accorpare i Distretti Sociali alle Aree vaste uno per provincia. La contrarieta' del Pci alla privatizzazione della Sanita' è irriducibile e al tempo stesso seria e propositiva".
Il termine del 31 marzo per le schede Aedes riguarda solo gli incarichi già affidati. E’ l’estrema sintesi della nota a firma del commissario straordinario per la ricostruzione, on. Paola De Micheli. Un chiarimento che arriva a pochissime ore dalla scadenza del termine stesso e che, se da un lato non soddisfa in pieno le richieste del territorio, dall’altro lascia tirare un piccolo sospiro di sollievo. La scadenza "riguarda unicamente i casi in cui sia stato già formalmente conferito a un tecnico l'incarico di provvedere alla redazione delle schede" – si legge nella nota - Per tutti gli altri casi non v'è dubbio che alla redazione delle schede Aedes possa provvedersi anche in epoca successiva al 31 marzo 2018". La commissaria ricorda che "riguardo alle possibili situazioni di difficoltà in cui potrebbero trovarsi i professionisti incaricati in relazione ai tempi lunghi incontrati per giurare le perizie in tribunale, si rammenta la possibilità di avvalersi al tal fine anche dei notai, essendo la relativa spesa rimborsabile in sede di liquidazione del compenso al professionista".
(fonte Ansa)
C’è anche il frammento di un cranio tra i resti umani rinvenuti dalla scientifica a Porto Recanati. Le operazioni di scavo sono andate avanti per tutta la giornata di oggi e hanno portato alla luce una ventina di ossa, tutte di piccola dimensione. I macabri rinvenimenti lasciano supporre che quel pozzo, dismesso ormai da decenni, ha custodito i resti di diverse persone. Una di queste potrebbe essere la quindicenne Cameyi Mossamet, scomparsa ad Ancona nel maggio 2010, ma non ci sono ancora conferme in tal senso. L’unico dato certo, per ora, è che la procura della Repubblica di Ancona ha riaperto l’inchiesta sulla scomparsa della ragazza, archiviata ormai qualche anno fa, e che la Procura della Repubblica di Macerata ha invece aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio e occultamento di cadavere. Dell’indagine si occupa il sostituto procuratore Rosanna Buccini, che ha affidato ai medici legali Roberto Scendoni e Mariano Cingolani il compito di effettuare gli esami necessari sui resti rinvenuti.
Con il passare delle ore, tuttavia, parallelamente ai tremendi ritrovamenti, crescono anche i dubbi e le domande. In primo luogo ci si chiede dove, se davvero le ossa ritrovate sono di più corpi, possano essere stati occultati gli altri resti. E poi, ad alimentare macabre ipotesi, ci sono le dimensioni di questi resti, in alcuni casi non compatibili nemmeno con la corpuratura, per quanto esile, di una quindicenne. Si continuerà a scavare, quindi, almeno fino a quando il terreno continuerà a fornire elementi utili. Non solo all’interno del pozzo dismesso, dove si sono concentrati fino ad ora gli sforzi degli investigatori, ma anche, con tutta probabilità, nel terreno circostante.
“La legge regionale 145/17 è l’ennesima dissennata proposta che il Pd e le altre forze che sostengono Luca Ceriscioli mettono sul piatto in tema di sanità, a dimostrazione di come il bene dei cittadini sia completamente secondario nelle scelte strategiche della giunta marchigiana. Come M5S riteniamo il provvedimento pessimo e inaccettabile, in particolar modo perché le conseguenze dello stesso sembrano chiaramente voler essere tenute nascoste ai cittadini. In pratica si spalancano le porte alla sanità privata perché possa correre in soccorso di quella pubblica al fine di sanare le sue carenze: tutto il contrario di ciò che la gente chiede. La vicenda non meraviglia più di tanto, visto che da quasi tre anni le Marche hanno un governatore che si tiene ben stretta la delega alla sanità strizzando ripetutamente l’occhio ai privati a scapito del pubblico. A certe scelte siamo tristemente abituati, considerata la drastica riduzione di fondi perpetrata ai danni degli ospedali pubblici del nostro territorio di cui il presidente Ceriscioli è il diretto corresponsabile. I risultati sono: blocchi del turnover del personale sanitario e colpi di scure ai posti letto. Quegli stessi posti letto che ora, con l’affidamento per convenzione ai privati, potrebbero pure ricomparire in alcuni nosocomi, facendo la fortuna dei soliti noti. Un altro sfregio nei confronti dei marchigiani da parte di una giunta secondo la quale il concetto di diritto alla salute pare sempre più labile, ma che non perde un attimo quando c’è da favorire gli interessi dei gruppi “amici” privati. Questa legge merita solo una dura e ferrea opposizione, senza se e senza ma”.
E’ quanto dichiarano in una nota congiunta i senatori e i deputati marchigiani del MoVimento 5 Stelle.
Si è svolta a Senigallia la finale regionale di tennis dei campionati studenteschi degli istituti superiori (categorie allieve/allievi) per l’anno scolastico 2017/18. In campo sette squadre e sette individualisti in rappresentanza delle scuole vincitrici delle rispettive competizioni provinciali.
Al termine di tutti gli incontri, successo, per gli individualisti, di Sofia Rocchetti, del Liceo Scientifico “Da Vinci” di Jesi, e di Luca Evangelisti, dell’ITIS “Mattei” di Urbino. Nel confronto fra le squadre, hanno conquistato la vittoria le ragazze del Liceo Scientifico “Marconi” di Pesaro (Matilde Magrini, Elena Omiccioli e Viola Polimeno) e i ragazzi del l’Istituto di Istruzione Superiore “Savoia-Benincasa” di Ancona (Alessandro Napolitano, Francesco Scarpelli e Jacopo Sottocornola).
Tutti parteciperanno alle finali nazionali dei Campionati studenteschiche si svolgeranno a Genova dal 25 al 28 aprile prossimi.
Contemporaneamente si è disputata, sempre a Senigallia, la finale regionale di Badminton, che ha visto classificarsi al primo posto il Liceo Scientifico “Torelli” di Fano. Secondo gradino del podio per l’Istituto di Istruzione Superiore “Polo 3” della stessa città, mentre, per il terzo posto, ex aequo per due scuole di Macerata, l’Istituto Tecnico Commerciale “Gentili” e l’Istituto di Istruzione Superiore “Bramante”.
Non è purtroppo prevista quest’anno, da parte del Ministero dell’Istruzione, una finale nazionale per badminton. Va peraltro registrato l’incremento del numero di partecipanti a questa disciplina nella nostra regione che si sta diffondendo nelle scuole di ogni ordine e grado.
“Nelle Marche sarà vietata ogni combustione di rifiuto o dei suoi sottoprodotti.” Questo l’obiettivo della proposta di legge presentata dal Consigliere regionale Sandro Bisonni, Vice Presidente della Commissione Ambiente della Regione.
“Con questa norma – afferma Bisonni – si intende eliminare qualsiasi possibilità di bruciare rifiuti o CCS (combustibile solido secondario), in tutto il territorio regionale.
Entrando nello specifico, l’attuale Piano regionale dei rifiuti individua tre scenari di smaltimento: tutto in discarica, recupero di materia, brucio tutto. Sulla base di questo Piano, le ATA, Assemblee territoriali di Ambito, redigono il Piano d’Ambito in materia di rifiuti, un atto operativo che specifica come saranno gestiti i rifiuti nel territorio di competenza. Un atto che individua azioni ed investimenti risultato di un mix di questi tre indirizzi potendo contare su una totale libertà di movimento. Per assurdo un ATA potrebbe anche decidere di bruciare tutto. Ma quella della combustione dei rifiuti non é assolutamente accettabile perché antieconomica, dannosa per l'ambiente e per la salute dei cittadini e rappresenta il motivo per cui ho presentato una proposta di legge che limiterà le azioni ad un mix delle prime, eliminando la possibilità della combustione dei rifiuti e di ogni suo derivato ad esclusione di quanto porta alla produzione del gas metano finalizzato all’impiego nei trasporti e in sostituzione dei combustibili fossili oggi utilizzati, per l’indiscutibile vantaggio che ne consegue.”
Una volta approvata la legge, le Province saranno obbligate a modificare i loro Piani d’Ambito che dovranno adeguarsi a quanto stabilito nella normativa, prevedendo un impiantistica che escludendo la combustione si dovrà orientare verso azioni costituite da un mix tra lo smaltimento in discarica e il recupero dei materiali attraverso la differenziazione che, sia chiaro, costituisce l’obiettivo primario da perseguire anche grazie alla mia legge, approvata martedì scorso dal Consiglio regionale, sulla tariffa Puntuale dei rifiuti.”
A chiederlo a gran voce sono gli esponenti di Forza Nuova, che sembrano voler individuare nel palazzo multietnico il simbolo del degrado di una intera provincia e di un territorio che, ormai, non può più definirsi tranquillo. L’occasione, chiaramente, è fornita dai recenti fatti di cronaca e, nello specifico, dal rinvenimento di resti umani all’interno di un pozzo a poche decine di metri dall’Hotel House.
"È ormai chiaro che il territorio Maceratese versa in condizioni pietose, di degrado assoluto e che lo sviluppo dell'immigrazione selvaggia abbia aumentato il rischio di perdere ogni speranza di sicurezza - afferma la coordinatrice di Forza Nuova, Martina Borra- Non è più possibile da parte dei cittadini fare una passeggiata con tranquillità. Non è accettabile che, nel 2018, si debba aver ancora il timore di girare liberi per i nostri quartieri - continua l’esponente di FN - La misura è colma e siamo stanchi di questa situazione. Siamo stanchi di non sentirci più padroni a casa nostra. Siamo stanchi di vedere orde di immigrati che la fanno da padroni nel nostro territorio. Vogliamo la verità! Chiediamo un forte incremento del controllo e pretendiamo l'espulsione per chi commette reati in suolo italiano. E mi raccomando - conclude polemicamente Borra - continuate a parlarmi di quanto sono belle l'immigrazione, la politica del 'refugees welcome' e l'accoglienza”.
Il 29 maggio del 2010 era stata vista mentre entrava all'Hotel House di Porto Recanati. Poi, di lei, nessuna notizia. Una vicenda, quella della quindicenne Camey Mosammet - passata quasi in sordina all'epoca dei fatti, mentre l'Italia era con il cuore in gola per il giallo di Sara Scazzi - e che ora torna tragicamente alla memoria nel giorno in cui, proprio in un casolare a ridosso dell'Hotel House, sono state rinvenute ossa umane. Secondo i primi accertamenti quei resti sono compatibili con quelli di una giovanissima donna.
Saranno gli esami più approfonditi, disposti dalla Procura della Repubblica, a chiarire definitivamente se le ossa umane trovate in quello che ormai é stato ribattezzato "il pozzo degli orrori" siano o meno della quindicienne Camey Mosammet, scomparsa da Ancona, appunto, nel maggio del 2010. Ma tante, decisamente troppe, coincidenze lasciano supporre che quella che oggi é solo un'ipotesi troverà presto conferma. La ragazza, secondo quanto riportato da Penelopemarche (leggi la storia) era andata a trovare il fidanzatino all'ottavo piano dell'Hotel House. Vicino alle ossa trovate ieri anche una scarpa bianca, compatibile con il numero della quindicenne e simile a quelle indossate al momento della scomparsa. Ci sono anche immagini di quel giorno che confermano l'incontro tra i due. Poi, della giovane nessuna notizia, nonostante le indagini serrate condotte ad Ancona e nonostante siano state ascoltate le testimonianze di molte persone che avevano avuto a che fare con la quindicenne e la sua famiglia prima della scomparsa.
Intanto, nel pozzo degli orrori si continua a cercare, così come si continua a scavare nei terreni circostanti. E sembrerebbe che siano stati rinvenuti anche altri resti umani, alcuni dei quali non riconducibili a quelli trovati al mattino. L'ipotesi é che lì ci sia un vero e proprio cimitero.
Il Commissario per la ricostruzione Paola De Micheli e il direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini hanno firmato il protocollo sulla sospensione delle rate di rimborso dei mutui sugli edifici inagibili nell'area del cratere del terremoto che ha colpito nel 2016 in centro Italia.
Il Collegato Fiscale alla Legge di Stabilità 2017 ha prorogato fino al 31 dicembre 2018 la sospensione del pagamento delle rate di ammortamento dei mutui sia per i proprietari di prime case distrutte dagli eventi sismici, sia per gli edifici inagibili destinati ad attività produttiva. Inoltre, per gli immobili all'interno delle zone rosse, il termine è posticipato al 31 dicembre 2020. L'accordo definisce dunque i piani di ammortamento dei finanziamenti a rimborso delle rate sospese."La legge - sottolinea De Micheli - prevedeva la sottoscrizione di questo accordo entro il 30 giugno 2018 ma abbiamo ritenuto di accelerare i tempi per dare maggiori certezze ai cittadini.
(Fonte Ansa)
Terza edizione pasquale del progetto "I Menù delle Feste", promosso da Confartigianato Imprese Macerata per la promozione delle eccellenze ricettive del territorio e della tradizione in cucina.
Ne "I Menù di Pasqua 2018", oltre 35 proposte di menù e 30 ristoranti aderenti tra cui scegliere in base a luogo e piatti preferiti, e in alcuni casi l’opportunità di menù alternativi vegetariani, per bambini e da asporto.
Il progetto dei Menù si lega a quello della guida cartacea "La Provincia a Tavola" di cui nel 2017 è stata pubblicata la seconda edizione, la 2.0. Sono circa 200 i locali del territorio provinciale tra ristoranti, pub, enoteche e bar che dal 2015 ad oggi hanno aderito all'iniziativa, e molte le aziende artigiane dell'agroalimentare a cui è stata data visibilità.
Anche in questa edizione de "I Menù di Pasqua 2018", così come per "I Menù di Natale 2017", alcuni ristoranti hanno deciso di preparare i loro piatti utilizzando prodotti delle aziende colpite dal sisma, e tali menù saranno contrassegnati da un particolare marchio. “I Menù di Pasqua 2018” sono consultabili gratuitamente nel sito Confartigianato e nella pagina Facebook La Provincia a Tavola.
“Oltre all'organizzazione di eventi specifici per il settore, alla Guida e ai Menù - afferma Riccardo Golota, Responsabile del settore Ristorazione e Pubblico esercizio di Confartigianato Imprese Macerata - da Aprile a Maggio si svolgerà un ricco programma di corsi di formazione, che inizierà con la seconda edizione del progetto "Dal bar alla cucina", dedicato ai professionisti che verrà presentato ufficialmente il 17 aprile insieme ai partner bar.it e Mymarca.it. Novità di quest’anno è il precorso dedicato agli operatori del settore turismo, che verrà invece presentato il 14 maggio e ultimato entro lo stesso mese in vista della stagione estiva. Questa è l’'ennesima dimostrazione di come Confartigianato sia realmente vicina agli operatori del food e del turismo enogastronomico".
Nove le misure di custodia cautelare in carcere irrogate a seguito della chiusura dell'operazione "Biancaneve 2017" portata avanti dai finanzieri di Ascoli Piceno e iniziata con l'arresto di un 31enne residente a Pedaso nel gennaio 2017.
A casa dell'uomo vennero infatti ritrovati bel 154 grammi di cocaina, una pistola, dei proiettili, 2.000 euro contraffatti e 900 derivanti dall'attività di spaccio.
Un sodalizio criminale di matrice italiana, albanese e magrebina che, secondo gli investigatori, era in grado di riversare ogni settimana lungo la costa ben 500 grammi di cocaina e 200 grammi di eroina per un valore stimato di 70mila euro settimanali.
Dopo diversi arresti e sequestri nel corso del 2017 il quadro si è chiuso nelle ultime ore con l’arresto di nove persone.
Parte sotto i migliori auspici il nuovo collegamento Ryanair Perugia – Francoforte, programmato con due frequenze settimanali, ogni martedì e sabato, fino al 27 ottobre prossimo. Nella mattinata di oggi – martedì 27 marzo – all’arrivo del primo volo proveniente da Francoforte si è tenuto il consueto “battesimo di volo” per festeggiare l’inaugurazione della nuova rotta.
Oltre 300 i passeggeri prenotati sui voli inaugurali (pari ad un riempimento medio dell’81%), dove erano presenti anche alcuni rappresentanti del territorio che si sono recati a Francoforte per un evento di presentazione della destinazione Umbria. Quasi al completo i voli in partenza e in arrivo programmati nel week end di Pasqua, con al momento venduti il 98% dei biglietti disponibili.
Un nuovo collegamento che oltre a favorire lo sviluppo del turismo – la Germania rappresenta ad oggi il principale mercato per arrivi in Umbria e nel centro Italia – permetterà di volare comodamente alla scoperta di Francoforte, capitale tedesca della finanza nonché città ricca di attrazioni culturali ed architettoniche quali il Römer - municipio e simbolo della città - la Goethehaus - la casa natale di Goethe ora adibita a museo sulla vita del famoso scrittore - ed i numerosi parchi ed aree verdi dove concedersi momenti di relax. Tra le attrazioni più suggestive va segnalato anche lo splendido skyline di grattacieli tra cui spicca la Main Tower, il grattacielo di 56 piani da cui ammirare un panorama mozzafiato ed avere un assaggio di quello che è il lato più moderno di Francoforte.
Nel frattempo proseguono le iniziative di promozione della nuova rotta: Sviluppumbria sta presentando proprio oggi l’offerta turistica umbra nel corso di un evento organizzato a Francoforte in collaborazione con Enit e Ryanair, mentre prosegue la campagna pubblicitaria programmata da SASE nell’intera catchment area, con un focus particolare sui territori confinanti di Marche e Toscana. La compagnia ha inoltre lanciato una nuova offerta per volare ad aprile, con tariffe da 9,99 euro a tratta, incluse tasse e bagaglio a mano. I biglietti in promozione sono acquistabili, fino ad esaurimento, solo su www.ryanair.com.