Dopo il grande afflusso di genitori e studenti di domenica 1 dicembre, l’Ipseoa “Varnelli” apre ancora le porte ai visitatori domenica 15 dicembre dalle ore 15,30 in poi.
Un’occasione importante per “toccare con mano” l’eccellente qualità del “Varnelli”, un’iniziativa dedicata all’informazione e all’orientamento per gli studenti che vogliono affrontare il percorso di formazione nell’Istituto. La visita sarà scandita da incontri con docenti e staff della scuola per parlare dei possibili sbocchi lavorativi e ricevere informazioni sui percorsi formativi, sui programmi didattici, sulle strutture e i servizi offerti. Un’occasione anche per conoscere gli studenti già iscritti, dialogare con loro e avere tante utili informazioni sulla scuola, un unicum nella provincia di Macerata.
L’Istituto alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli, capitanato dalla Dirigente Scolastica Maria Rosella Bitti, rappresenta, infatti, da vari decenni un polo di formazione d’eccellenza, il punto di riferimento per generazioni di professionisti del settore turistico-alberghiero, una realtà scolastica consolidata anche dai numerosi e pregevoli riconoscimenti che costantemente riesce ad ottenere, sia in ambito nazionale che internazionale.
"Questa scuola non delude le aspettative, rappresentando una realtà privilegiata di educazione alla professionalità in quanto si prefigge di aiutare i giovani nel processo di formazione della propria identità, offrendo una vasta scelta di indirizzi professionalizzanti inerenti i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera, quali: Cucina, Sala e Vendita, Accoglienza turistica, Produzioni dolciarie artigianali e industriali, senza dimenticare l’indirizzo di studi per “Operatore dei servizi di promozione dello sport, del benessere e del tempo libero” di recente attivazione - spiega la dirigente -. Una realtà didattica aperta al territorio, attenta alle problematiche e ai bisogni formativi della Comunità, allo sviluppo coerente di conoscenze, abilità e competenze professionali che gli alunni devono possedere al termine del percorso di studio, un percorso volto a coniugare la piena integrazione tra l’istruzione generale e cultura professionale (differentemente dai corsi professionali o dalle scuole di recupero anni) per creare e favorire lo sviluppo di interessi e valori di alto profilo umano e fornire l’acquisizione di abilità flessibili e trasversali che rendano più agevole l’introduzione nel mondo del lavoro o la prosecuzione degli studi universitari, opzione che sempre più frequentemente gli studenti scelgono - prosegue -. L’attività formativa viene sviluppata anche attraverso la programmazione di manifestazioni ed esercitazioni speciali, oltre all’ apertura di un vero e proprio ristorante didattico aperto al pubblico tre giorni a settimana, tutte attività che offrono agli studenti occasioni privilegiate di apprendimento tramite il contatto con persone esterne alla scuola e con situazioni reali di lavoro."
"Il Piano dell’Offerta Formativa è fortemente orientato verso gli obiettivi della promozione dell’autostima degli alunni, della salute e del benessere di tutte le persone che lavorano nella scuola, della collaborazione con le famiglie e con le strutture territoriali. I rapporti con il mondo del lavoro sono estremamente curati attraverso lo svolgimento di stage e attività di alternanza scuola-lavoro presso le più importanti strutture ristorative e alberghiere di tutto il territorio regionale e nazionale, con l’organizzazione di periodi di lavoro all’estero, ad esempio in Spagna, in Francia, in Australia, a Malta (anche per facilitare l’apprendimento delle lingue straniere)" ha concluso la Dirigente.
Controlli della Polizia rinforzati in provincia, come disposto dal questore Antonio Pignataro, per contrastare il traffico e il consumo di stupefacenti e gli effetti negativi della cosiddetta “movida”.
Nel corso dei servizi attuati nella notte tra sabato 7 e domenica 8 dicembre sono state controllate tre discoteche: rispettivamente a Macerata, Civitanova Marche e Porto Recanati. L’attività si è concentrata in particolare sulla verifica delle condizioni di sicurezza dei locali e sul contrasto dall’uso di stupefacenti da parte dei giovani. Nel corso dei controlli sono state sequestrate a carico di ignoti e a carico di due giovani della provincia cocaina, hashish e marijuana. Due persone sono state segnalate alla Prefettura ex art. 75 del D.P.R. 309/90.
Nel corso dei controlli sono state contestate tre violazioni amministrative relative alle norme che regolano la conduzione dei locali pubblici e rilevate altre modalità di esercizio delle attività di intrattenimento che saranno oggetto di ulteriori approfondimenti.
I servizi verranno ripetuti per tutto il mese di dicembre e nel mese di gennaio 2020 con l’obiettivo non di ostacolare il divertimento dei giovani ma di contrastare tutte le situazioni di pericolo nell’ambito dei locali di intrattenimento, di uso di sostanze stupefacenti e abuso di sostanze alcoliche.
Le famiglie che vivono nell’area Sae del villaggio terremotati “Campagnano”, nel rione San Michele a San severino, hanno ricevuto un pacco natalizio donato dal Gruppo noviziato 1980 Agesci Roma 65, dai genitori del gruppo Agesci Roma 138, dalla Scuola di scherma del Collegio Svizzero di Roma che già in passato avevano fatto sentire calore e vicinanza a chi in città, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, è rimasto senza un tetto e che dal dicembre 2017, ormai due Natali fa, ha trovato ospitalità nelle strutture abitative emergenziali.
Alla consegna dei pacchi ha preso parte anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, intervenuto insieme ai volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, coordinati da Dino Marinelli.
Aperitivo Cabaret si tinge di rosa con Maria Pia Timo, la surreale vendicatrice telefonica della TV. Sabato 14 dicembre alle ore 21,15 presenta al Politeama di Tolentino "Doppio Brodo Show", il manuale della donna imperfetta. Uno spettacolo comico dedicato alle donne, dove verranno messe a confronto le epiche figure delle nostre nonne, donne di casa come l’adzora (matriarca romagnola ed emiliana) e le attuali figure femminili, donne mogli, madri, lavoratrici.
Maria Pia Timo l’avete potuta vedere in tv nei panni della Sos Tata e nelle vesti della sua surreale vendicatrice telefonica di Zelig. L’avete vista anche su RAI 2 stravaccata sui divanetti di QUELLI CHE IL CALCIO, al fianco di Simona Ventura prima, Victoria Cabello e Nicola Savino. Prima ancora su RAI 2, accanto a Belen Rodriguez nel varietà STAMO TUTTI BENE. Oppure su La 7, nel ruolo della femminista in QUORK, il divertente talk-show comico, con Rocco Barbaro, Rosalia Porcaro e Giovanni Cacioppo. Dapprima ancora l’avevate, probabilmente, vista sui cuscini della fortunatissima trasmissione DUE SUL DIVANO (LA 7), mentre duettava con Enrico Brignani, Ugo Dighiero, Paolo Belli, Vito, Enzo Salvi, Sabina Nobile e Antonelli Fassari. Sul grande schermo ha debuttato con PUPI AVATI, nel cast de GLI AMICI DEL BAR MARGHERITA al fianco di Neri Marcorè, Diego Abatantuono, Fabio De Luigi, Luigi Lo Cascio.
Quanto sia cambiato in Italia il modo di vivere, la società, le usanze, in meno di cinquant’anni ha dell’incredibile. Diamo scontati preziosi alleati come detersivi, lavatrice, fornelli, frigorifero, nella gestione delle nostre ‘facili’ famiglie di figli unici o quasi. Senza di questi, servivano stratagemmi, conoscenze e un’organizzazione ferrea, soprattutto quando i familiari di cui occuparsi raggiungevano la ventina. Ammettiamolo: noi non ce la potremmo fare! Grazie ad un lavoro di mesi, anni, di raccolta di testimonianze proprio di queste ultime reduci di un’epoca che va scomparendo, è nato un meraviglioso bagaglio di racconti da fare rivivere in scena. Sono serviti interi pomeriggi di chiacchiere e chiacchiere, tra risate e momenti di sincera commozione, in giro per la campagna, in casolari sull’Appennino o in villette vista mare, per sondare l’anima della più autentica donna delle nostre campagne. Come si crescevano i figli un tempo e come non lo si sa più fare oggi, cos’è il matrimonio oggi e cos’era all’ora, e soprattutto come si cucinava e si mettevano a tavola eserciti di commensali allora, mentre oggi ci si barcamena a malapena tra buste di surgelati e fast food.
A metà tra reading, lezione culinaria e monologo comico, sul palco prende vita uno spettacolo (con sottofondi musicali folk-retrò) che è come un pentolone di brodo, con tanti ingredienti diversi, che cuoce lento e a lungo sulla stufa e sa scaldare il corpo e gli animi, e produrre un lunghissimo sorriso.
Prima dello spettacolo possibilità di apericena a 5€ prenotando entro venerdì 13 dicembre.
I biglietti per lo spettacolo sono disponibili al Botteghino del Politeama, aperto tutti i giorni (escluso sabato e domenica) dalle 17,00 alle 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo.
Aperitivo Cabaret è organizzato in collaborazione con Gobbi Tappezzerie e continua l’11 gennaio con L’amore ai tempi dello storytelling, lo spettacolo firmato Terzo Segreto di Satira con Paola Giannini, Marco Cacciola e Lorenzo Frediani.
“Sono giorni, anzi settimane, che invio la mia lettera di Natale al Presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio dei Ministri ma, ad oggi, non ho ancora avuto risposte. Cosa chiedo? Che sia sbloccata l’assurda situazione della ricostruzione dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” e che il cantiere di quest’opera così importante sia completato nel minor tempo possibile”. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, mostra l’impotenza di chi vede passare giorni e settimane senza che si muova nulla davanti ai cancelli chiusi di una delle opere pubbliche più importanti di tutta l’area cratere. Per la nuova scuola settempedana, infatti, con l’Ordinanza n. 14 del 2017 il Commissario alla Ricostruzione ha previsto un intervento di circa 14 milioni di euro.
“Ho fatto appello alla sensibilità del Capo dello Stato, unanimemente riconosciuta da tutto il popolo italiano, e all’attenzione del premier Conte, perché per l’istituto, che rappresenta un punto di riferimento per l’intera provincia, giungesse almeno una speranza. Vorrei ricollegarmi a quanto espresso in queste ultime ore anche dal presidente della Provincia, Antonio Pettinari, che ha mostrato grande preoccupazione sui contenuti dell’attuale Decreto sisma che rischia di bloccare ogni lavoro e ogni pianificazione riferita proprio all’edilizia scolastica del territorio. Abbiamo bisogno di misure di semplificazione e accelerazione, abbiamo bisogno che il patrimonio scolastico sia ricostruito subito. Solo così potremo dare un futuro e un’istruzione ai nostri giovani, alle generazioni che saranno il nostro domani. Come possiamo guardare al futuro senza scuole? Come possiamo avere la fiducia delle famiglie di tanti studenti se, come istituzioni, non veniamo ascoltate da istituzioni a noi superiori? Come possiamo dare una speranza a tanti terremotati che hanno deciso di restare qui a combattere?”.
Lo sfogo del primo cittadino settempedano è amaro. Il sindaco Piermattei ricorda: “A seguito degli eventi sismici dell’ottobre 2016 abbiamo dovuto abbattere il vecchio Itis “Divini” e, in attesa della realizzazione di una nuova sede, abbiamo deciso di ospitare provvisoriamente gli studenti in altri edifici. A tre anni di distanza, e ricordando gli auspici e le parole proferite da Mattarella e Conte in occasione delle loro visite ufficiali nei nostri territori, credo che domandare il ritorno alla normalità sia il minimo. Tanto più per le scuole che costituiscono la base di formazione per le prossime generazioni e, quindi, la costruzione del futuro di questi nostri territori come ho più volte scritto nelle mie lettere di richiesta di interventi. Purtroppo l’iter di realizzazione del nuovo edificio ha conosciuto incredibili blocchi e rallentamenti dovuti a ricorsi giudiziari tanto che si è potuto procedere alla consegna del cantiere solo a settembre di quest’anno. Tuttavia quando sembrava che la strada per una celere realizzazione dell’intervento fosse ormai spianata sono stati rinvenuti alcuni reperti archeologici che hanno causato un nuovo blocco e un forte rallentamento nell’area più a ovest. Da diverse settimane, poi, si sono interrotti inspiegabilmente anche i lavori del corpo palestra. Nonostante le continue richieste al Commissario Straordinario alla Ricostruzione per avere un cronoprogramma non riusciamo ad ottenere alcun riscontro”.
Nelle innumerevoli missive indirizzate al Capo dello Stato e alle altre autorità il sindaco si è sempre detto convinto che “tale opere, una volta terminata, rappresenterà un forte segnale della presenza dello Stato in territori che hanno subito grandissimi disagi per via dei drammatici eventi sismici del 2016. Tale presenza - conclude oggi la Piermattei invitando le autorità a sbloccare la situazione - purtroppo sembra andare e venire. Non ci resta che sperare, dunque, nel miracolo di Natale”.
Avrà luogo domenica prossima presso il Teatro di Villa Potenza ad inizio ore 18 il Concerto di Natale organizzato dall’Associazione Territoriale Penelope Marche onlus in collaborazione con la Pro Loco. Il concerto è dedicato alle famiglie delle persone scomparse ed è in ricordo di Eraldo Isidori (familiare di persona scomparsa venuto a mancare il 16 dicembre 2018).
Il concerto sarà un’occasione di condivisione e di felicità in vista del Santo Natale, ma contemporaneamente un momento per non dimenticare sia le persone scomparse di cui non si hanno più notizie che le loro famiglie che vivono sulla propria pelle questo dramma. Secondo i dati forniti dall’Ufficio commissariale per le persone scomparse, nel nostro paese sono da rintracciare al 30 giugno 2019 quasi 60mila persone. Nelle Marche mancano all’appello 750 persone. Il concerto si avvale della preziosa presenza del Coro Pueri Cantores “D. Zamberletti” di Macerata diretto dal M° Gian Luca Paolucci con accompagnamento al pianoforte del M° Annarosa Agostini. Sarà presente per l’occasione Allì Caracciolo che darà lettura di alcune poesie tra cui “Goccia” scritta da Giorgia Isidori. La poesia è stata premiata in occasione della sesta Edizione del Concorso Internazionale di Poesia, Prosa e Arti Figurative organizzato dall’Associazione Culturale no profit “La Finestra Eterea”, iniziativa che si avvale del patrocinio del Comune di Cinisello Balsamo e della Città Metropolitana di Milano. La poesia inserita nella sezione: poesia singola nasce e si sviluppa dopo la morte di Eraldo Isidori. “Ho materializzato la perdita di mio padre – sottolinea la Isidori – come una presenza, la goccia che scava l’anima è lui”. La poesia scivola nel ricordo della scomparsa di Sergio e si chiude lasciando nel lettore buoni intenti.
Questa la motivazione conferita alla poesia “Goccia” a firma del Presidente dell’Associazione no profit:, Rosario Medaglia: “Tutto poggia su pilastri che sembrano eterni poi…il crollo e anche le parti inossidabili vengono aggredite e anche l’anima”.
Il concerto si snoderà attraverso un repertorio perlopiù natalizio. A presentare la serata Paola Olmi giornalista de “Il Resto del Carlino”. L’evento, ad ingresso gratuito, è organizzato in collaborazione con la Pro Loco di Villa Potenza. Il Concerto di Natale si inserisce appieno nella settimana dedicata proprio agli scomparsi. Il Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, Prefetto, Giuliana Perrotta, ha, infatti, proposto la giornata del 12 dicembre come occasione ed incontro dedicato alla tematica in questione al fine di poter avviare un sano e costruttivo confronto tra Istituzioni ed organismi del volontariato per attuare sempre più efficaci azioni di intervento. Il 12 dicembre è dedicato in ricordo di una donna e mamma di due bambini di cui, da più di venti anni, si sono perse definitivamente le tracce. L’Associazione per l’occasione è stata invitata a prendere parte a vari incontri operativi predisposti dalle Prefetture delle Marche.
“La funzione di Internal Audit quale ulteriore strumento per garantire la Trasparenza dei processi”, è il titolo della 5a Giornata della Trasparenza organizzata dall’ASUR Marche (Azienda Sanitaria Unica Regionale della Regione Marche), che si terrà giovedì 12 dicembre 2019, dalle ore 14.00 alle 17,30, presso le sedi della Direzione Generale e delle cinque Aree Vaste nel territorio
Visto l’apprezzamento delle precedenti giornate tenute in teleconferenza, si conferma la modalità seguita dall’ASUR Marche, al fine di permettere la più ampia partecipazione possibile della cittadinanza.
L’incontro si svolgerà contemporaneamente nelle 6 aule multimediali regionali: nella Direzione Generale- in Via Oberdan, 2 ad Ancona; per l’Area Vasta 3, a Macerata in via Santa Lucia 26; nell’Area Vasta 1 di Fano, in via Ceccherini 38. Presso l’aula multimediale di Fabriano Area Vasta 2, in via Scala 26, a Fermo, Area Vasta 4, in via Zeppilli 18 ed infine ad Ascoli, Area Vasta 5, in via degli Iris1.
Anche in questa occasione -come nelle precedenti-, le associazioni dei consumatori e utenti sono state molto attive nel collaborare con l’ASUR all’organizzazione dell’evento, grazie anche all’accresciuta sensibilità sui temi della legalità e trasparenza.
Nel corso della giornata saranno presentati i documenti principali adottati dall’ASUR: il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza e il Piano Triennale della Performance, oltre alla Relazione della Performance, con particolare riferimento ai risultati delle singole Aree Vaste.
Furto con spaccata nella notte a Porto Recanati, nel negozio di telefonia Fast Repair. Tutto è avvenuto intorno alle 3:15 e le azioni del malvivente sono state riprese dalle telecamere di videosorveglianza interne all'esercizio commeciale.
L'uomo, entrato a volto completamente coperto, ha inizialmente preso a calci la porta per poi spaccarla con un bastone. Una volta che si è aperto un varco è entrato e ha rubato tre telefoni cellulari I-phone (ultimo modello) per un valore di circa quattro mila euro.
Subito è scattato l'allarme e la proprietaria ha visto la scena dirattemente sul suo telefono cellulare, collegato alle telecamere del negozio.
Su quanto accaduto indagano i carabinieri della stazione di Porto Recanati.
Tamponamento a catena in via Bramante a Macerata; una donna incinta finisce in ospedale. È quanto accaduto nella tarda mattinata di oggi, intorno alle 12:00, lungo una delle arterie stradali principali del capoluogo.
Il tamponamento è avvenuto tra tre vetture che stavano procedendo in direzione di Piediripa: ancora ignote le cause.
Immediato l'arrivo sul posto dei militi del 118, dei vigili del fuoco e della Polizia locale.
I sanitari hanno subito soccorso le persone incidentate e hanno trasportato una donna incinta che si trovava sulla prima auto tamponata al pronto soccorso del nosocomio del capoluogo in via precauzionale: le sue condizioni non sarebbero gravi.
Il tamponamento ha causato non pochi disagi alla circolazione visto anche l'orario di punta.
Un’anziana barricata in casa e un intruso che si infila dalla finestra. È l’inizio di Un autunno di fuoco, nuovo appuntamento della stagione teatrale del Rossini, organizzata dall’Azienda dei Teatri di Civitanova con Eclissi Eventi.
Giovedì 12 dicembre alle 21.15, Milena Vukotic e Maximilian Nisi portano al Teatro Rossini di Civitanova una commedia dolce e graffiante, diretta da Marcello Cotugno su testo di Eric Coble, sui delicati e spesso esplosivi rapporti tra madri e figli.
Alessandra, la protagonista, non è un’anziana indifesa, ma un’artista quasi ottantenne alla resa dei conti con la sua famiglia per stabilire dove trascorrerà i suoi ultimi anni di vita. Con una passione vulcanica e una pila di bombe Molotov, Alessandra si chiude in casa minacciando di dar fuoco a tutto piuttosto che finire in una casa di riposo. L’intruso è Chris, il più giovane dei tre figli, colui che con la madre ha avuto il rapporto più problematico, tanto da allontanarsi dalla famiglia per molti anni. Ed è sempre lui a dover convincere Alessandra a lasciare la sua casa.
Biglietti da 13 a 25 euro, acquistabili presso la biglietteria del Teatro Rossini, on line su Ciaoticket, e nelle rivendite autorizzate da Ciaoticket.
Info e prenotazione: tel 0733/812936 - 0733/865994.
La stagione di prosa vede anche la presenza dei partner etici: Croce Verde, ANT, Associazione Come ginestre, Lega del Filo d’oro, Attivamente Alzheimer, Admo, Anfass E Associ (Associazione Solidarietà Civitanovese). Ogni partner etico ha la possibilità, durante i vari appuntamenti, di presentare i servizi offerti e le modalità con cui ciascuno può contribuire al loro funzionamento come volontari e/o come sostenitori economici e riceverà anche uno sconto del 10% sul prezzo del biglietto.
A Macerata, una bella e gradevole giornata di sole ha accolto i concorrenti della 30^ Staffetta 100 x 400 dell’Atletica AVIS Macerata contribuendo al successo di questa particolare manifestazione dove i valori dello sport, lo spirito di squadra e di appartenenza, il piacere di esserci per passare il bastoncino al compagno di allenamento e di gara, sono stati sempre presenti. Nella fascia orario centrale la tribuna si è riempita di appassionati, tifosi e ogni concorrente, in particolare i più giovani, ha avuto grandi applausi di incoraggiamento e di apprezzamento. I più piccoli in particolare hanno sempre avuto il tifo e il sostegno di tutto il gruppo del Centro Olimpia che nel rettilineo finale ha accompagnato i protagonisti nell’ultimo 100 metri.
Sono stati 116 alla fine gli staffettisti e non sono pochi vista la particolare giornata di Festa.
Alle ore 9.00 lo starter Mario Mozzoni ha sparato il minuto di silenzio in ricordo di Paola Bettucci, la brava collaboratrice dell’Atletica AVIS Macerata scomparsa a settembre che allo stadio Helvia Recina era di casa e poi subito il via alle partenze.
Nel dettaglio, la frazione più veloce è stata quella di Federico Vitali, un giovane cingolano di talento che sta crescendo in fretta a livello tecnico, che ha migliorato il crono dello scorso anno in 52”2. Fra le ragazze invece la più veloce è stata Elisa Marini, il giovane talento della marcia maceratese che si è espressa in 65”8
L’atleta più giovane è stata Viola Carducci n. 84 che ha corso in 1’55”5 mentre fra i maschi è stato Paolo Fineschi n. 48 che nella sua frazione ha fatto registrare il tempo di 2’13”5.
Presente anche il gruppo del nordic walking dell’Atletica AVIS Macerata, già in pieno allenamento in vista della stagione agonistica 2020, diretto dagli istruttori Simonetta Barucca e Marco Capponi.
Alla fine è da registrare il tempo finale della manifestazione alla 100^ frazione con 2h18’14”, il migliore degli ultimi 10 anni.
L’evento è stato anche l’occasione, per la società bianco-rossa del Presidente Fabio Romagnoli, per presentare ad atleti, famiglie e autorità i programmi del 2020, perché la nuova stagione agonistica è alle porte e prenderà il via già a gennaio con le prime gare indoor e le corse campestri, con importantissimi appuntamenti in calendario.
Nuovi appuntamenti di Scuola Aperta all’Istituto Agrario di Macerata. Sabato 14, dalle ore 14.30 alle 17.30, e domenica 15 dicembre dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30, la scuola diretta dalla prof.ssa Antonella Angerilli apre le porte a studentesse e studenti che devono scegliere il proprio percorso di studio.
Nel fine settimana ci sarà quindi l’occasione per visitare l’intera struttura che vanta un’azienda agricola di più di 50 ettari dove poter mettere in pratica le nozioni trattate in classe e nei laboratori.
Gli indirizzi didattici quinquennali sono due: Tecnico Settore Tecnologico – indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” e Professionale Settore Servizi – indirizzo “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale.
Il primo corso quinquennale fornisce competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti e al rispetto dell’ambiente. Il corso ha un biennio comune per poi dividersi in ulteriori indirizzi: Produzioni e trasformazioni, Gestione dell’ambiente e del territorio, Viticoltura ed Enologia. Gli studenti che seguono l’articolazione di Viticoltura ed Enologia possono frequentare un sesto anno per acquisire la specializzazione di “Enotecnico”.
Il secondo, sempre della durata di 5 anni (biennio comune, secondo biennio e anno finale), offre competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari e agroindustriali, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea. Nei primi tre anni gli studenti possono seguire anche un percorso di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per conseguire al termine del terzo anno la qualifica regionale per operatore agricolo o operatore della trasformazione agroalimentare.
La riunione dei soci di fine anno è stata l’occasione per la Fondazione Carima di ripercorrere dodici mesi di attività. Il 2019 si conclude per l’ente con un bilancio positivo: sono stati infatti investiti quasi 1.5 milioni di euro in favore del territorio provinciale, tra progetti finanziati ed iniziative promosse direttamente. Gli interventi di maggior rilievo riguardano i settori “Arte, attività e beni culturali”, “Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa” e “Volontariato, filantropia e beneficenza”.
Nel primo, al quale sono stati destinati complessivamente 600.000 euro, si va dalla tutela e conservazione del patrimonio culturale maceratese nell’ambito dell’Art Bonus alle rassegne artistiche quali Rosso Desiderio. Il Novecento svelato a Palazzo Ricci, organizzata in sinergia con il Macerata Opera Festival, e Obiettivo sul Fronte. Carlo Balelli e le squadre fotografiche militari nella Grande Guerra all’Abbadia di Fiastra, che ha riscosso notevoli consensi di pubblico tanto da essere stata prorogata. Non sono mancati poi gli eventi, come il concerto del jazzista di fama internazionale Gonzalo Rubalcaba sempre nella suggestiva cornice del complesso abbaziale o quello della Banda dell’Arma dei Carabinieri allo Sferisterio. Da ultimo, ma non certo per rilevanza, il museo Palazzo Ricci che ha raddoppiato il numero di visitatori rispetto al 2018, grazie all’inserimento strategico nella rete civica Macerata Musei.
Nel settore della sanità, dove si rileva una progressiva riduzione dell’intervento pubblico, la Fondazione Carima ha dato seguito al proficuo rapporto instaurato nel tempo con l’AV3 dell’ASUR Marche deliberando un programma biennale di donazioni da 750.000 euro, che prevede la dotazione di 16 tecnologie a beneficio di 5 presidi ospedalieri della provincia di Macerata, ad integrazione del piano di investimenti dell’azienda sanitaria. Si tratta di acquisti mirati, il cui valore di mercato supera il milione di euro, finalizzati al raggiungimento di obiettivi socialmente rilevanti e di pubblica utilità, quali l’innovazione tecnologica degli ospedali provinciali, il miglioramento delle prestazioni sanitarie erogate, la riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure ed una capillare distribuzione territoriale delle apparecchiature mediche.
Per il settore del volontariato, al quale sono andati complessivamente 350.000 euro, il 2019 è stato invece l’anno dei fondi; la Fondazione Carima ha infatti aderito a due progetti, uno di rilevanza nazionale ed uno regionale, entrambi con forti ricadute sul territorio maceratese. Si tratta del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che rappresenta il più vasto intervento di sistema delle Fondazioni di origine bancaria coordinate dall’ACRI, grazie al quale a fronte di un investimento di 750.000 euro nel quadriennio 2015-2019 sono tornate risorse per circa 3.5 milioni di euro sotto forma di finanziamenti a progetti che interessano direttamente la provincia di Macerata, in via esclusiva o insieme alle province limitrofe. Il secondo è il Fondo di garanzia per il Terzo Settore, nato dalla collaborazione tra la Consulta tra le Fondazioni bancarie marchigiane e la Direzione Impact del Gruppo Intesa Sanpaolo, che hanno siglato un accordo per il rilascio di garanzie fideiussorie in favore degli enti no profit, necessarie per partecipare a bandi a valere su fondi europei, nazionali o regionali.
E per i prossimi anni c’è una novità che riguarda gli ambiti di intervento della Fondazione Carima: “Sicurezza alimentare e agricoltura di qualità” e “ Protezione e qualità ambientale” sono i due nuovi settori introdotti dai documenti di programmazione istituzionale, che adeguano l’attività dell’ente alle mutate necessità della collettività locale e che consolidano il rapporto di collaborazione in essere con la Fondazione Giustiniani Bandini.
Pienone ieri a Civitanova per la festa dell'Immacolata: moltissime persone hanno popolato la città costiera in occasione dell'apertura della Casa di Babbo Natale (ore 17 al Lido Cluana).
In piazza XX settembre invece, sotto palazzo Sforza, il fantastico spettacolo delle fontane danzanti di Dominici's mentre a Fontespina, l'associazione Omega-3 ha dato vita al tradizionale "focaraccio".
Insomma una domenica di appuntamenti e di festa che ha visto anche lo spettacolo delle balene dispettose, la pista di ghiaccio, attività e laboratori: momenti che faranno da cornice al ricco cartellone di "A Natale regalati Civitanova".
Foto di Luigi Gasparroni
<<L’associazione Frazioni e Centro ricostruiamo Macerata sosterrà Mattia Orioli, ed il suo progetto politico per la città, nelle elezioni Comunali di Macerata 2020>>
Questo è quanto dichiarato dalla Presidentessa delle Frazioni e Centro Anna Capitani, la quale spiega << Con Mattia Orioli, socio fondatore della nostra associazione e già in passato presidente della stessa, abbiamo portato avanti in questi anni una serie ininterrotta di iniziative le quali hanno rappresentato un terreno culturale e di lavoro che sarà capitanato da Orioli in un progetto di più ampio respiro; infatti alle elezioni comunali che si terranno a Macerata nel 2020, indistintamente dalla presenza o meno del nostro simbolo, appoggeremo comunque ed in pieno la persona di Mattia Orioli, nelle sue azioni e nel suo impegno e progetto politico, sarà lui quindi il nostro portavoce, si spera all’interno dell’assise più alta comunale, affinché possa rappresentare il lavoro che abbiamo sino ad oggi fatto, e rappresentare le nostre idee e le nostre istanze che partono da noi cittadini.
Mattia, in questi anni oltre ad aver lavorato nell’associazione di cui né è stato fin dagli esordi promotore, ha dimostrato nel tempo di saper coniugare una visione generale per la città, rappresentando diverse e plurali sensibilità cittadine, che vanno dal civismo, alla politica partitica, sempre con un’attenta visione rivolta alla gente, alla città, ai valori>>
La Presidentessa delle Frazioni e Centro, Anna Capitani aggiunge e conclude << l’impegno, i progetti e la visione che sta costruendo Orioli per la città, parte proprio dal basso, rappresenta per noi l’apice del lavoro che tutti insieme come associazione abbiamo fatto in questi anni, proprio partendo dalle tematiche e dalle questioni che riguardano la città, e voglio ricordare alcune delle tante iniziative fatte: Riscopriamo Macerata, spunti di riflessione per uno sviluppo sostenibile; Quale sicurezza? Dubbi e proposte; Macerata Sfregiata, criminalità dilagante e realtà occultate; Sferisterio, i suoi primi venti anni di lirica 1967 – 1987; Una visione futura per Macerata; ed infine Macerata Libera Macerata, idee ed esperienze per il futuro della città.
Pertanto daremo il massimo appoggio a Mattia Orioli, perché crediamo nel disegno politico avanzato, e saremo al suo fianco nell’impegno costruttivo e propositivo per il bene della nostra città, Macerata>>
Si è inaugurata con successo, presso la Pinacoteca di Ascoli Piceno, la mostra del Premio Marche, biennale nazionale d’Arte Contemporanea che ha avuto la medaglia del Presidente della Repubblica. Prima tappa con l’esposizione dei tredici artisti marchigiani vincitori della rassegna regionale 2018. Così le loro diciotto opere trovano spazio nelle sale dell’arte antica. Sono quelle di Franco Alessandroni di Sassocorvaro (Pesaro); di Iuliia Bazyaeva; di Anthony Bufali di Monsano (Ancona); Giulio Catelli, nipote di Arnoldo Ciarrocchi; Sandro Ciriscioli di Pesaro, vincitore del premio della critica Alfredo Trifogli (ex sindaco di Ancona e fondatore del Premio Marche). Poi Stefano Dania di Porto San Giorgio; Andrea Fabietti di Camerata Picena (Ancona); Francesco Gioacchini di Loreto (Ancona); Bruno Marcucci di Cagli (Pesaro); Hisako Mori di Macerata; Riccardo Ruggeri di Civitanova Marche; Paolo Sacchini; Federico Sinatti, urbinate trapiantato a Ostra Vetere (Ancona).
La mostra è curata da Paola Ballesi che ha intrattenuto il pubblico con una visita guidata. Prima la presentazione dell’iniziativa: "La Pinacoteca è uno scrigno importante – ha sostenuto Stefano Papetti, direttore delle raccolte comunali di Ascoli Piceno – che conserva opere antiche in abbinamento con il contemporaneo. L’importanza delle opere è data dalla qualità, non dall’epoca di quadri e sculture".
Sono intervenuti anche Stefano Tonti, presidente Amia, l’associazione che organizza il Premio Marche, dopo i saluti del sindaco Marco Fioravanti e dell’assessore Donatella Ferretti. Il Premio Marche proseguirà il 22 febbraio 2020 quando si inaugurerà la mostra “Il tempo, lo sbaglio, lo spazio: Gino De Dominicis”, a cura di Andrea Bruciati, che parte dall’arte non convenzionale dell’artista anconetano dell’immortalità, Gino De Dominicis, per Arrivare a Sandro Chia della Transavanguardia, a Michelangelo Pistoletto (Arte Concettuale, Arte Povera), a Marisa Merz, unica esponente donna dell’Arte Povera e vincitrice del Leone d’oro alla carriera alla 55° Biennale di Venezia 2013; alle immagini del noto fotografo senigalliese Mario Giacomelli. Comprendendo anche lo scultore Valeriano Trubbiani, Omar Galliani, Paolo Annibali, Stefano Tonti, Paolo Benvenuti e tanti altri. Oltre alla mostra monografica su Cecco D’Ascoli curata da Stefano Papetti.
Intanto la mostra dei 13 marchigiani vincitori del Premio Marche regionale 2018 sarà aperta fino al 29 febbraio 2020, da martedì a venerdì ore 10-13.
Ottavo sigillo per l'ABM che supera anche la seconda in classifica, Ascoli, e si prende un consistente vantaggio sulle dirette avversarie in graduatoria.
Una partita vinta agevolmente davanti ad un buon pubblico, 70-52 il finale, ottenuta con un ottimo approccio ai due lati del campo, limitando al meglio lo spauracchio Hamilton in difesa (prima volta sotto i 20 punti nel campionato) e sfruttando altrettanto bene i vantaggi nel pitturato in attacco come testimoniano i 18 rimbalzi offensivi conquistati dai biancorossi. Va detto che le assenze di Mazzella e Ciccorelli in casa ascolana sono state per certi versi determinanti anche se non si può non citare il fatto che in casa ABM le assenze erano quattro e di altrettanta qualità.
La cronaca registra un primo parziale sprint per i ragazzi di coach Palmioli che spinti da un immarcabile Bartoli, 18 di valutazione nei primi nove minuti, prendevano decisamente il controllo della gara chiudendo il primo quarto sul +9 e dando un preciso indirizzo alla partita. Gli ospiti cercavano di reagire ma i maceratesi riuscivano ogni volta a rintuzzare i tentativi di riavvicinamento dei ragazzi di coach Caponi continuando ad accumulare un vantaggio sempre maggiore che solo nel finale, con in campo i giovanissimi delle panchine, veniva leggermente eroso.
Soddisfazione in campo maceratese che viene così espressa da coach Palmioli al termine della partita:
" Sicuramente le assenze degli ascolani hanno condizionato la partita in nostro favore, la nostra superiorità sotto i tabelloni è stata evidente, noi abbiamo disputato una buona partita facendo quello che dovevamo fare, evidenzierei la difesa su Hamilton che è stata molto efficace; cercando il pelo nell'uovo abbiamo sbagliato troppe soluzioni facili, soprattutto vicino a canestro che ci avrebbero permesso di controllare meglio la gara ma siamo stati bravi ad evitare che Ascoli si riavvicinasse troppo nel punteggio ogniqualvolta che ci hanno provato. Adesso testa alla prossima trasferta di Morrovalle, una squadra in salute che ha appena espugnato Fermo, ben allenata e ricca di ex che vorranno, come è prevedibile, ben figurare con la capolista".
Basket Maceratese - Ascoli Basket 70-52
Macerata: Spina, Tondi, Centioni 5, Santinelli 3, Bartoli 16, Nardi 17, Illuminati 2, Naspi 2, Antonante 9, Core 4, Severini 8, Tomassini 4. All. Palmioli Ascoli: Santini 11, Falcioni 11, Regnicoli, Troiani, Mattei 13, Horvat 1, Banson, Hamilton 14, Falà 2, Nanni, Rapposelli. All. Caponi
L'associazione Cittadini in Cammino, presieduta da Flavio Corradini, sta organizzando per sabato 14 dicembre, alle ore 8,30, presso l' Auditorium dell'IIS Leonardo Da Vinci in via Mandela a Civitanova Marche, un convegno dal titolo "La Sanità che Vorrei - Analisi, Proposte e Soluzioni per la Salute nelle Marche ".
Per l'occasione mecoledi 11 dicembre, alle ore 12, presso il Bar Ternana in via Deca degli Abruzzi sempre a Civitanova si terrà una conferenza stampa di presentazione dove si parlerà dell'incontro e verranno anticipati i progetti dell'associazione nell'ambito della sanità regionale.
L'evento vuole essere un momento di riflessione sulla realtà sanitaria invitando a mettersi in cammino insieme, dare tempo, spazio, energie su quanto ci accade, utilizzando gli strumenti che abbiamo a disposizione con la stessa serietà metodologica, scientifica, con cui affrontiamo il lavoro di aggiornamento e ricerca in ospedale, sul territorio, in università e con il gusto di arrivare a vedere brillare lo scopo del nostro lavoro - la “cura” della persona - nella pratica quotidiana e nell’organizzazione dei luoghi della cura.
Oggi la situazione che molte persone che lavorano in sanità si trovano a vivere è pesante e contraddittoria e l’unico dialogo rimane spesso un cedere al comune lamento. Chi a vario titolo opera in Sanità sta sperimentando un periodo di grande incertezza, che riguarda lo scopo stesso del proprio lavoro, le modalità attraverso le quali questo si realizza e le risorse disponibili. Tale incertezza è ancora più amplificata in chi esprime il bisogno di salute, i nostri pazienti, spesso disorientati: la quantità di sanità è esplosa richiedendo risorse crescenti e paradossalmente può capitare di avere una sanità al servizio del suo apparato, piuttosto che al servizio della salute dei cittadini.
"Crediamo che questo momento storico rappresenti l’occasione per una sfida radicale ai professionisti della salute e ai cittadini che chiedono salute - spiegano gli organizzatori -. Per questo motivo abbiamo deciso di chiederci esplicitamente “Quale Sanità vorresti?”, nel tentativo di comprendere come sia possibile, nonostante le difficoltà, riprendere a costruire qualcosa di positivo, stabile e gratificante. Come garantire che continui a funzionare in termini di appropriatezza, efficacia e sostenibilità? Analisi dei bisogni (identificando le criticità e le possibili cause), allocazione delle risorse, appropriatezza e ricerca; questi sono a nostro parere i temi da cui ripartire, ad un’unica condizione: qualsiasi nuova intrapresa acquista un valore se la Persona nella sua interezza e complessità è posta al centro."
Venerdì 6 dicembre, presso il Centro culturale Benedetto XIII di Camerino, la scuola primaria Salvo D’acquisto ha messo in scena “Paese che resta, accende la festa”, opera scritta e diretta dall’insegnante Alessia Barboni, condivisa dal corpo docente della scuola e dal dirigente che nell’ambito del progetto “Pronti: si va in scena!” hanno espresso la volontà di mantenere viva nei bambini e coltivare in loro la consapevolezza che esiste un centro storico della città. I monumenti della piazza principale della cittadina ducale si animano, non sono mai stati abbandonati, le luci non si sono mai spente da quel fatidico 26 ottobre 2016.
"La nostra gente è ferita ma piano piano guarirà anche se non deve dimenticare, perché in fondo è la forza del passato che fa nascere consapevolezza per affrontare il presente e guardare al futuro - hanno spiegato gli insegnanti -. Nel cuore del centro storico, il tempo si è fermato. L’unico rumore che interrompe il silenzio spettrale delle vie storiche in questi giorni è quello degli operai, intenti nei preparativi per il Natale. Il sindaco vuole addobbare a festa la piazza per ridare vita alla città, alla zona rossa e invitare anche quelle famiglie che si sono allontanate per il terremoto. Molti sono scettici e senza slancio, non ci credono, c’è una grande stanchezza generale della popolazione. I preparativi continuano, anche se a rilento. Il sindaco dice che coinvolgerà anche i giovani e le scuole, che sono il futuro della città."
Come per incanto i palazzi del centro si animano e si anima anche la statua del papa, il palazzo Ducale, la sede storica dell’università, inagibile, e di fronte il duomo, ricostruito dopo il sisma del 1799, che ora ha finestre e campanili imbragati, sorretti dai tiranti d’acciaio. Dialogano e ricordano antichi splendori e anche antiche dispute. Si sentono abbandonati. Nella zona commerciale, in un ipotetico “Village Center” il cui nome unisce simbolicamente le due zone commerciali della città, tutti sono indaffarati nei preparativi. Sulla scena si alternano alberelli, pacchetti tra le riflessioni dei negozianti, dialoghi tra chi fa acquisti per Natale, commenti dei giovani disillusi che si ritrovano in uno dei pochi punti di aggregazione della città.
"Cambiamento non significa necessariamente perdita e basta, ma nuova consapevolezza per affrontare il futuro. Le abitudini ci portano a rimanere fermi sulle nostre posizioni e quando ci capita qualcosa, pensiamo che sia colpa del destino o di qualcun altro - continuano -. Non pensiamo che il destino lo costruiamo noi, giorno per giorno, e che qualsiasi cosa accada, abbiamo la forza e la libertà di poter cambiare il nostro modo di vedere le cose e di agire pur rimanendo consapevoli delle nostre radici."
"La vita va avanti, adattiamoci e rimbocchiamoci le mani, ma manteniamo accesa la luce del centro storico, che è come la spia luminosa di un tvcolor in standby e prima o poi tornerà a rivivere la quotidianità. Il risultato di cui andiamo fieri, è il frutto di un lavoro di una squadra formata da dirigente, insegnanti, alunni, educatori e collaboratori che hanno creduto nel progetto impiegando energie e risorse. Un’idea nata in piena estate pensando alla necessità di mantenere vivo nei bambini il ricordo e la consapevolezza che esiste un centro storico della città" concludono gli insegnanti.
Conoscere il metano, come nasce, come viene utilizzato e quali sono le sue potenzialità. In classe, l’energia del metano diventa argomento di studio, di discussione ma anche di gioco e divertimento grazie all’iniziativa “Energia mi piace” pensata proprio per gli alunni delle scuole medie.
Con il supporto degli esperti di Italgas, i ragazzi potranno esplorare le caratteristiche di questa fonte energetica, per molti ancora sconosciuta, tra le più sostenibili, sempre disponibile e sicura; arriva nelle case e ci aiuta a soddisfare molte necessità, dalla cottura dei cibi, alla produzione di acqua calda, al riscaldamento degli ambienti.
Oggi l’appuntamento riguarda gli studenti della seconda e terza classe della Scuola Media Carlo Alberto Dalla Chiesa di Esanatoglia.
All’iniziativa parteciperanno circa 40 studenti che sono stati attivamente coinvolti in momenti di approfondimento, con la proiezione di slide, alternati a momenti di gioco con quiz interattivi sull’insieme dei temi discussi.