La Yfit Macerata, campione in carica, si qualifica per un'ennesima finale di Coppa Marche al termine della stagione regolare. Una cavalcata vincente che ha visto le maceratesi trionfare in nove gare sulle dieci disputate, con l’unica sconfitta riportata nel match di ritorno contro l’Ancona Respect 2001.
La squadra di mister Clyde Torresi e Marina Fiorentini disputerà il prossimo marzo - in data ancora da definirsi con esattezza - la finale contro la seconda classificata del torneo, la stessa Vis Pesaro 1898 sconfitta lo scorso anno che proverà nuovamente a conquistare il titolo.
Lo storico dà per favorite le maceratesi che, anche in stagione regolare, hanno riportato due convincenti vittorie per 5-3 e 3-2, ma sarà solo il campo a decretare la regina delle Marche.
Per cinque giorni sarà il parquet del PalaPrincipi di Potenza Picena a ospitare il raduno Academy della Nazionale italiana di basket in carrozzina. Da domenica scorsa e fino a giovedì 22 dicembre un gruppo composto da atlete e atleti under 22, provenienti da tutta la penisola (Lecce, Padova, Torino, Sassari e Parma, questi i club di provenienza), seguirà un fitto programma teorico e pratico con lo staff della Nazionale maggiore guidato dagli allenatori Roberto Ceriscioli e Fabio Castellucci, coadiuvati dall’assistente aggregato Andrea Calò, dalla fisioterapista Sheila Bellito e dall’accompagnatore Emanuele Ciancaglioni.
La giovanissima brigata azzurra ha ricevuto il saluto del sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini e di Mario Ferraresi, presidente del Santo Stefano Kos Group, società ospitante che milita nel campionato di serie A1 già Campione d’Italia 2019.
“È un vero onore ospitare un raduno tecnico della Nazionale di basket in carrozzina – ha sottolineato il primo cittadino – la comunità potentina ha il grande privilegio di avere concittadini paratleti, molti dei quali di livello internazionale, quali eccezionali ambasciatori del nostro territorio e di questo ne siamo orgogliosi”.
“Il progetto Academy, ideato dalla federazione italiana pallacanestro in carrozzina, ha come obiettivo quello di formare e selezionare giovani giocatrici e giocatori da inserire nel giro dei probabili azzurri – ha riferito Roberto Ceriscioli, vice allenatore della Nazionale maggiore e coach in serie A del Santo Stefano Kos Group – cerchiamo di affinare in loro tecnica e tattica di gioco ma soprattutto la mentalità di essere al servizio della squadra”.
Una grande orchestra di venti elementi capitanata da Marco Postacchini e la partecipazione straordinaria della cantante jazz Marta Giulioni per un concerto innovativo e contemporaneo. Lunedì 26 dicembre alle ore 18, il tradizionale concerto di Santo Stefano regalerà agli spettatori un’ora e mezza di grande musica, un pomeriggio di melodie e canzoni con una band dallo stile inconfondibile. Un progetto musicale ispirato agli standard e all’ultimo album della formazione One Finger Snap. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Associazione Tolentino Jazz.
La Marco Postacchini Big Band nasce come estensione di una formazione più piccola, Marco Postacchini Octet, che opera nel territorio nazionale e ha già al suo attivo, oltre che diversi concerti nei principali festival del centro Italia, tre album contenenti musiche originali composte e arrangiate per 5 fiati e sezione ritmica, “Lazy Saturday”, “Do you agree?” (con Ospite Fabrizio Bosso), “Old stuff, new box” (con ospiti Fabio Zeppetella e Ada Montellanico) prodotti dalla Notami Jazz.
Un collettivo capace di unire le caratteristiche tipiche del combo tradizionale all'esigenza di formare un jazz contemporaneo e innovativo dal punto di vista del sound e dei contenuti con brani composti ed arrangiati appositamente per questo tipo di organico dallo stesso Marco Postacchini. La Big Band è reduce da una recentissima registrazione di un disco contenente nove arrangiamenti originali per big band.
L'intera registrazione è stata curata da Johannes Wolleben (uno dei fonici che lavorano in pianta stabile al Bauer Studio a Ludwigsburg in Germania). Si è esibita in diverse rassegne e festival jazz come "I giovani titani" (Roma), "7 giorni in jazz" (Montemarciano), "Jazz Village 2009" (Pesaro), "Note e Sapori" (Todi), e molti altri.
Marco Postacchini svolge una regolare attività concertistica con diverse formazioni come Marco Postacchini Octet- MP’s Jazzy Bunch (di cui è leader e compositore delle musiche), Machine Head quartet, Blackbird sextet, Vertex quintet, Roberto Zechini Quintet "A deep Surface", Out of the Blues quartet, Manzi - Solarino Quintet e molte altre.
Ha collaborato con importanti musicisti del panorama jazz nazionale e internazionale come Massimo Manzi, Rita Marcotulli, Maurizio Giammarco, Federico Malaman, Rosario Giuliani, Flavio Boltro, Massimo Nunzi, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Marco Tamburini, Enrico Rava, Aldo Romano, Ada Montellanico, Fabio Zeppetella, Gabriele Mirabassi, Simone Zanchini, Francesco Cafiso, John Taylor, Kenny Wheeler, Rossana Casale Paolo Belli, Sergio Caputo e Raphael Gualazzi, per citarne alcuni.
Ha partecipato a più di cinquanta produzioni discografiche come side-man, pubblicando tre album a suo nome, tutti registrati dal Marco Postacchini Octet, prodotti dalla Not.A.Mi. Marta Giulioni è una cantante jazz, si è perfezionata con Diana Torto, Susanne Abbuehl, Joey Blake, Aaron Goldberg e altri. Si esibisce dal vivo in vari locali, jazz club, festival e rassegne con varie situazioni in tutta Italia e all’estero.
È stata scelta per far parte dell’Orchestra Nazionale Jazz dei Conservatori Italiani sotto la guida di Pino Jodice con la quale ha preso parte ai più importanti festival jazz italiani ed ha collaborato con artisti di fama internazionale. Nel 2020 è stata finalista al premio Massimo Urbani e una delle vincitrici del bando "Air: Artisti in Residenza".
Biglietti a partire da 12 euro disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle ore 20 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino.
È stata completata la ristrutturazione del collegio Bongiovanni di Camerino, ribattezzato oggi "Residence Next Generation" e di proprietà della Curia vescovile. Ci sono voluto 20 mesi di lavori per recuperare i danni causati dalle scosse sismiche del 2016.
Oggi l'inaugurazione dei locali ristrutturati alla presenza, tra gli altri, della sottosegretaria dell'Università e della Ricerca Augusta Montaruli, del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, del commissario straordinario alla ricostruzione post terremoto Giovanni Legnini e del rettore dell'ateneo camerte Claudio Pettinari. A fare gli onori di casa il vescovo, monsignor Francesco Massara e il sindaco Roberto Lucarelli.
"Questa è la prova che la ricostruzione si può fare e si può fare bene - ha detto il vescovo -. È una ricostruzione strutturale, sociale ed economica ed è un segno tangibile che se c'è la collaborazione tra tutti gli enti gli obiettivi si possono raggiungere". "È la più grande struttura che si riapre oggi nel centro storico con 130 posti letto che saranno affidati all'Università di Camerino e quindi destinati agli studenti - ha aggiunto monsignor Massara -, una speranza anche per gli altri che devono iniziare ancora la ricostruzione".
"La sottosegretaria Montaruli ha evidenziato l'importanza della ristrutturazione dell'edificio "per la città di Camerino e per tutta l'università italiana. Sono disposta fin da subito a lavorare perché Unicam sia ulteriormente potenziata".
"Questa ricostruzione sia un forte stimolo per l'avvio di altri cantieri del centro storico", ha invece detto il commissario Legnini. "Oggi è una giornata molto importante e la filiera istituzione ha dimostrato di funzionare", ha sottolineato infine il governatore Acquaroli. Aggiungendo che "c'è una ricostruzione più importante che è quella di dare un futuro a questi territori, riportare famiglie, imprenditori e giovani".
Acquaroli ha sottolineato l'importanza di collegare le zone terremotate e in generale le Marche al resto del Paese e del mondo: "Dobbiamo superare il gap infrastrutturale con l'aiuto anche delle istituzioni nazionali ed europee", ha concluso.
La copertina spetta di diritto ad Elena Fabiani che con 233,600km è la vincitrice al femminile e 4^ Assoluta alla 24h di Barcellona. Migliora il proprio personal best di oltre 19km ed è la seconda italiana di sempre dietro alla compagna di squadra del team Grottini, Eleonora Rachele Corradini (235,677km Verona 17.09.22) e davanti la campionessa Monica Casiraghi (231.390 km, Brive 14.05.10), ora tecnico Federale collaboratrice di Paolo Germanetto del settore ultradistanze.
Si conclude quindi nel migliore dei modi l’annata agonistica dell’ultramaroneta friulana nata e residente a Udine, classe 77 con una prestazione che la colloca in 20^ posizione nelle graduatorie mondiali del 2022 di 24h di corsa. La prima stagione tra le file del Grottini team era iniziata con il primato personale nella 100km del Conero con 8h37’39” e il suo miglior tempo persone di 1h27’56 nella mezza maratona di Brugnera a Marzo.
Un anno solare strepitoso per la Fabiani considerando anche il terzo posto nella leggendaria 100km del Passatore a Maggio (gara vinta da Eleonora Rachele Corradini) e la maglia azzurra al campionato Europeo di 24h a Verona. Un risultato frutto di un lavoro iniziato oltre due anni fa quando decide di farsi seguire e affidarsi ai consigli di Paolo Bravi, attuale allenatore. Un continuo miglioramento che le permette già da subito di ottenere per più volte i propri primati personali in tutte le distanze (1/2 Maratona, Maratona, 6h, 100km, 12h e appunto 24h). Determinazione, impegno, costanza, resilienza, perseveranza e passione caratteristiche che accomunano molti ultramaratoneti e che come in Elena, mamma, farmacista, volontaria e appunto runner di lunghe distanze sono elementi fondamentali per raggiunge grandi risultati.
Francesca Bravi chiude il 2022 con la 5^ posizione ed un ottimo crono di 1h22’33” alla 44a edizione dell’ Invernalissima a Bastia Umbra correndo 26” più forte di quanto aveva fatto a Febbraio sempre in Umbria ma a Terni prima dell’infortunio che l’ha tenuta lontana dai campi di gara per diversi mesi. Federico Cariddi si piazza secondo alla Appignano XMAS 4 Run, torna in pista Michele Belluschi alla 40^ Corsa da Natal – Ascona in Svizzera, Canton Ticino, cogliendo un eccellente ottavo posto con 18:15.9.
Una laurea sotto l'albero di natale: Dennis Rapaccini si laurea in Ingegnieria Elettronica presso l'Università Politecnica delle Marche. Il giovane, originario di Chiesanuova di Treia, ha conseguito questa mattina il titolo di laurea con la valutazione di 99 su 110.
La discussione della tesi, dal titolo "Sviluppo tramite FAUST di un algoritmo multieffetto per chitarra ad implementazione si DSP 5harc", si è tenuta alle 12 nelle sale dell'Università politecnica delle Marche, dipartimento di Ingegnieria Elettronica.
Il babbo Giordano, la mamma Rossana, la sorella Desirè e i nonni Antonio, Anita, Franco e Milena si congratulano con Dennis per il traguardo conseguito ed esprimono i loro più sinceri auguri, a cui si aggiunge anche la redazione di Picchio News.
Un uomo di 88 anni di Fermo è morto ieri sera copito da una pallottola vagante durante una battuta di caccia al cinghiale a Croce di Casale, nel territorio di Comunanza, in provincia di Ascoli Piceno.
Era con un'altra ventina di cacciatori, è stato visto accasciarsi e sulle prime si è pensato ad un malore: i presenti si sono poi accorti che aveva una ferita sanguinante al torace che lo ha condotto alla morte.
Inutile l'intervento dei sanitari del 118. Sul posto sono giunti i carabinieri di Comunanza che hanno identificato tutti i componenti della battuta di caccia. La salma è stata messa a disposizione della Procura di Ascoli Piceno che ha aperto un'inchiesta.
Tutti i fucili dei partecipanti alla battuta di caccia sono stati sequestrati; gli accertamenti balistici determineranno quale arma ha sparato il colpo mortale.
"Gettare delle ombre sugli importi finanziati senza conoscere le reali situazioni e le disposizioni di legge, determina nel cittadino un'immagine non reale dell'attività amministrativa in essere. Il ruolo da consigliere comunale è sicuramente un ruolo importante, di controllo dell'attività amministrativa e di sollecitazione della giunta di portare a soluzione alcune tematiche che interessano la cittadinanza”. L'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Civitanova, Ermanno Carassai, risponde alle consigliere comunali Mirella Paglialunga e Letizia Murri in merito all’intervento sui fondi Pnrr, per gli asili nido.
“E dunque logico – continua Carassai - che il consigliere debba essere informato ma nel contempo che si informi. Mi chiedo, dunque, se era necessario predisporre un’ interrogazione per conoscere l'effettiva entità degli importi finanziati, la proprietà delle aree scelte e le tempistiche stabilite con la disciplina del Pnrr quando per acquisire tale informazioni era sufficiente un semplice colloquio, anche telefonico, con il funzionario preposto”.
“Deduco, dunque, che il fine è sicuramente un altro. Le cifre citate dalle consigliere sono diverse in quanto non considerano gli incrementi di prezzo comunicati successivamente all’approvazione della graduatoria, dal Ministero. Pertanto gli asili nido finanziati sono i seguenti: riqualificazione per Il Grillo Parlante (1.001.000 euro con incremento capienza per 7 bambini) e Il Cavalluccio Marino (1.210.000 euro con incremento di 15 posti). Asili ex novo nella zona San Marone (2.494.800 euro con 60 posti).
“Zona ex Micheletti (1.344.000 euro con capienza di 28 unità) importo, questo corretto dal Ministero in conformità della scheda di progetto; zona Fonte San Pietro nella città Alta (1.108.800 euro con capienza di 28 posti). Strutture, che nel complesso, permetteranno un incremento totale di 138 posti in più rispetto ad oggi”.
“Per quanto attiene alla tempistica, la disciplina del Pnrr prevede: aggiudicazione lavori entro il 31 marzo 2023; inizio lavori entro il 30 giugno 2023 e fine lavori il 31 dicembre 2025. salvo eventuali proroghe ministeriali in quanto gli enti locali si trovano in estrema difficoltà per quanto attiene i pareri relativi alla soprintendenza o per eventuali varianti urbanistiche”.
Sui luoghi scelti Carassai spiega: "Il bando del Pnnr prevedeva che il comune fosse nella disponibilità delle aree e quindi viste le tempistiche la scelta è ricaduta in queste zone". Poi aggiunge: “La realizzazione di tali strutture finalizzate alla fascia di età fino a 3 anni permetterà di raggiungere gli obiettivi fissati da Lisbona in quanto si supererà l’obiettivo prefissato del 33% di copertura dei servizi socio-educativi”.
Tombolate, serate danzanti, una speciale cassetta postale dove imbucare le letterine per Babbo Natale, doni per i più piccoli e, poi, uno spettacolare gran finale con l’arrivo della Befana in piazza.
Valfornace presenta il suo ricco programma per le prossime festività. Un cartellone carico di iniziative quello del comune e della Pro Pieve pensato per i più grandi ma anche, e soprattutto, per i bambini che, accanto all’ingresso dell'ufficio postale, troveranno una speciale buca per le lettere dove lasciare la corrispondenza da recapitare direttamente al più famoso degli abitanti della Lapponia.
"Babbo Natale – è scritto nella stessa – aspetta impaziente di leggere tante parole stupende che siano scritte da piccole manine. Non vede l’ora di mettersi in cammino per consegnare a tutti un regalino. Perciò scrivete in fretta, prima che parte con tutta la slitta".
Gli appuntamenti di fine e inizio anno, che saranno preceduti il 23 dicembre dalla consegna di un dolce pensiero agli alunni delle scuole, si apriranno il 26 dicembre con una tombolata in programma al palazzetto dello sport di Pievebovigliana. Un'altra tombolata verrà poi riproposta anche il 5 gennaio, sempre al palazzetto dello sport, in attesa dell’arrivo della nonnina sulla scopa.
Il 6 gennaio in piazza Vittorio Veneto "Arriva la Befana!", a partire dalle ore 15, con la musica della Banda di Fiastra, divertimento, castagne e vin brulè per tutti. In caso di maltempo ci si sposterà al palazzetto dello sport.
Il 7 gennaio serata danzante con Roberto Carpineti, organizzata dall’associazione Asd P.F.F. del gruppo ruzzola Pievebovigliana. Da segnalare anche l’evento "Arriva la Befana" organizzato dalla Pro Loco di Fiordimonte per il 6 gennaio. Partenza alle ore 8:30 da Castello poi La Valle e alle ore 9:30 area Sae Piani Campi, infine Nemi e le altre frazioni.
Investimenti per quasi 180 milioni per la costruzione di nuove scuole, palestre, caserme e l’adeguamento sismico di palazzi di proprietà della Provincia di Macerata da qui al 2024. A questi si aggiungono ulteriori 83 milioni previsti tra 2022 e il 2024 per la viabilità. Oltre ad alcuni fondi propri dell’Ente ci sono finanziamenti che arrivano dal Ministero e dall’ufficio ricostruzione.
Il punto è stato fatto dal presidente Sandro Parcaroli durante la conferenza di fine anno a cui hanno partecipato anche il vicepresidente Luca Buldorini, i consiglieri Laura Sestili e Andrea Mozzoni e i dirigenti dei diversi settori: Luca Addei (Affari generali e Sua), Luca Fraticelli (Patrimonio ed edilizia scolastica), Matteo Giaccaglia (Viabilità) e Maurizio Scarpecci (Ambiente).
"Sono stati dodici mesi entusiasmanti e pieni di impegni sia per portare avanti quanto era già stato programmato, che per proseguire con le nuove progettazioni - spiega il presidente Sandro Parcaroli -. Siamo solo all’inizio, c’è ancora molta strada da fare, spesso in salita viste le continue criticità del nostro territorio, ma al mio fianco ho scoperto di avere una grande squadra, a partire dal segretario Ennio Guida, passando per i dirigenti, i consiglieri di maggioranza, i tecnici che quotidianamente si impegnano per rispondere alle esigenze dei territori".
"Stiamo intervenendo - prosegue Parcaroli - su diverse strade provinciali e abbiamo anticipato oltre 500mila euro per sopperire ai danni seguiti all'alluvione di settembre. Le scuole restano una delle priorità e i tecnici stanno lavorando per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi, ma anche per realizzare nuovi plessi innovativi".
"Tutto questo nonostante, anche quest’anno, la Provincia debba dare allo Stato oltre 10 milioni di euro per la finanza pubblica e abbia entrate in costante calo, basti solo pensare che l’imposta provinciale di trascrizione (Ipt) ha subìto un calo del 10% (quasi un milione di euro) rispetto allo scorso anno perché le immatricolazioni diminuiscono costantemente, mentre l’Rca è scesa dell’1% su un importo complessivo di 12 milioni. Tagli continui che non hanno, però, inciso sul bilancio dell’ente che risulta ancora sano e dove, anche per il 2023, spiccano interventi importanti" conclude Parcaroli.
SCUOLE ED EDIFICI PUBBLICI - Per quanto riguarda gli edifici di proprietà della Provincia, gli interventi più consistenti interessano le scuole, tra questi ci sono: la costruzione del nuovo polo di Cingoli (36 milioni con fondi dell’Usr) e di quello di Tolentino (31 milioni sempre dall’Usr), la progettazione della nuova scuola innovativa all’Agraria di Macerata (7,9 milioni, fondi Inail), l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico dell’Itis Mattei di Recanati (3.830.200, fondi Pnrr), l’adeguamento sismico del liceo Varano di Camerino (3.866.500, fondi Usr), ampliamento del liceo scientifico di Civitanova (2.406.807, fondi Miur), adeguamento sismico del liceo scientifico di Macerata (8.787.500, fondi Usr), il miglioramento sismico della sede dell’Accademia di Belle Arti a Macerata (6.536.000, fondi Usr), l’adeguamento dell’Ipia di Matelica (2.775.456, fondi Usr), l’adeguamento dell’Itcg di Matelica (4.185.508, fondi Usr) e l’ampliamento dell’Itis a Recanati (1,2 milioni, fondi Miur).
Tra gli altri interventi che caratterizzeranno i palazzi di proprietà della Provincia nella città di Macerata, 2.520.000 sono previsti per la sistemazione del Provveditorato, 13.336.000 per la Prefettura e 3.817.000 per la Questura. Ulteriori 3,2 milioni sono stati destinati alla sistemazione del palazzo della Provincia, in corso della Repubblica, 6.100.000 per il miglioramento sismico della caserma dei carabinieri, 5 milioni per la caserma dei vigili del fuoco, a cui si aggiungono 471.314 euro per la sistemazione dell’autorimessa dei vigili del fuoco, i cui lavori sono già in corso.
VIABILITA' - Relativamente al piano viabilità 2021, attualmente sono 22 gli interventi residui ancora in corso, per un importo complessivo di 6.435.597 euro. A questi si aggiungono altri 45 interventi relativi al piano opere pubbliche 2022 per ulteriori 13.818.614 euro, per lo più ultimati.
Tra quelli più consistenti 2.530.000 euro sono previsti per il risanamento della provinciale 113 "Sant’Angelo-Monte San Martino"; 500mila euro sono previsti per i lavori di risanamento e messa in sicurezza del ponte lungo la provinciale 25 "Cingolana"; 200mila euro per i lavori di messa in sicurezza e allargamento del ponte sulla provinciale 16 "Caldarola-Camporotondo"; 450mila euro per l’allargamento del ponte sulla ex 77 “Tolentino-Camerino”; 450mila euro per l’allargamento e il consolidamento del ponte sul Potenza lungo la provinciale 53 “Murat” a Passo di Treia, 400mila euro per interventi sulla muratura e sulla struttura del ponte sulla provinciale 113 “Sant’Angelo-Monte San Martino” e 450mila euro per la messa in sicurezza del ponte sul Tennacola sulla provinciale 113 "Sant’Angelo-Monte San Martino".
Oltre questo, altri 5,5 milioni sono previsti per la manutenzione straordinaria della pavimentazione delle strade. Consistente anche il piano delle opere pubbliche 2023-2024 in cui spiccano le seguenti progettazioni: il consolidamento e la sostituzione di giunti e barriere sul ponte lungo la provinciale 46 “Fermana” a Villa San Filippo per 2.036.891 euro e la realizzazione del nuovo ponte sul Chienti a Piediripa (in affiancamento a quello esistente) per cui sono previsti 7.057.387 euro.
STAZIONE UNICA APPALTANTE - Nel 2022 la consulenza svolta dall’Ufficio per le Espropriazioni provinciale ha riguardato 26 procedure per 14 Enti, di cui 7 di opere connesse alla ricostruzione post sisma, 9 relative a opere finanziate con fondi Pnrr/Pnc e 10 relative ad altre tipologie di opere pubbliche. Sono 78, invece, le gare della Stazione unica appaltante seguite per gli altri Enti, di cui 57 per lavori
Scegliere come sistema di riscaldamento per la propria casa i termoarredi significa acquistare dispositivi che, oltre alla funzione primaria di riscaldare gli ambienti, fungono anche da arredi che possono adattarsi alla perfezione allo stile dell’abitazione.
In questo modo, si riesce a creare un connubio perfetto che dona al nostro ambiente il giusto comfort, senza rinunciare al lato estetico. I termoarredi possono essere di varie tipologie e hanno delle caratteristiche molto particolari: andiamo a vederle nel dettaglio.
Caratteristiche dei termoarredi
Un termoarredo può riscaldare i diversi ambienti della casa, dal bagno al salone. Ne esistono di diversi modelli, che si adattano alla tipologia di utilizzo di cui abbiamo bisogno.
I vantaggi, quando si sceglie di avere in casa dei termoarredi, sono quindi i seguenti:
- Lato estetico: esistono tanti dispositivi diversi sul mercato, realizzati con materiali di qualità, di vari colori e dimensioni, che si adattano alla perfezione allo stile della casa. Alcune aziende produttrici consentono anche la personalizzazione dei termoarredi, per avere un risultato ancor più affine ai gusti del cliente.
- Dimensioni: le dimensioni dei termoarredi design possono essere più contenute rispetto a quelle di un termosifone tradizionale. Inoltre, hanno in genere uno spessore minore e quindi occupano meno spazio all’interno degli ambienti.
- Capacità di asciugatura e riscaldamento: parlando soprattutto di scaldasalviette, i termoarredi che vengono installati nel bagno, questi apparecchi, oltre a riscaldare l’ambiente, presentano una struttura in grado di accogliere abiti, asciugamani e accappatoi. In tal modo, li riscaldano e asciugano, così da renderli pronti a un nuovo utilizzo.
- Pulizia: grazie alla loro struttura, l’igiene e la pulizia dei termoarredi è molto veloce e pratica, rispetto a quella dei termosifoni tradizionali.
Come funzionano le varie tipologie di termoarredi?
Ogni tipologia o modello di termoarredo è caratterizzata da un suo funzionamento particolare. Vediamo insieme quali possiamo trovare in commercio:
- Termoarredi elettrici: questa tipologia di termoarredo è molto semplice da installare, in quanto basta collegarlo alla corrente elettrica. Sfruttando una resistenza elettrica, che si esprime in una potenza compresa tra i 100 e i 300 Watt, l’apparecchio è in grado di produrre calore grazie al liquido termovettore o resistenza a secco che sono situati all’interno dei montanti e dei collettori. Il termoarredo elettrico è ottimo all’interno di case in cui non è presente un impianto a gas, per cui può essere installato anche nelle case vacanze, non sempre provviste di impianto di riscaldamento;
- Termoarredi idraulici: questa tipologia di dispositivo si differenzia da quello elettrico in quanto si aziona come i comuni termosifoni. È collegato alle valvole dell’impianto di riscaldamento, l’acqua calda circola al suo interno e riscalda l’ambiente;
- Termoarredi misti o ibridi: il funzionamento di questi dispositivi è detto appunto “misto”, poiché al loro interno si ha contemporaneamente il sistema idraulico e quello elettrico. Il funzionamento nell’una o nell’altra modalità avviene a seconda delle impostazioni disposte dall’utilizzatore.
La disposizione del termoarredo
Un’altra importante differenza che caratterizza le varie tipologie di termoarredi è la disposizione, che può essere verticale o orizzontale. Un tempo quelli verticali venivano utilizzati soprattutto per il bagno, oggi invece li possiamo trovare anche nelle altre stanze della casa. La scelta dell’orientamento dei termoarredi dipende soprattutto dallo spazio in cui devono essere inseriti.
I materiali dei termoarredi
I materiali con i quali sono prodotti i termoarredi possono essere acciaio o alluminio.
I termoarredi in acciaio hanno la caratteristica di essere durevoli e resistenti. Inoltre, hanno la capacità di riscaldarsi in poco tempo e, di conseguenza, riescono a rilasciare il calore molto velocemente all’interno dell’ambiente. Sono largamente scelti perché riescono a tenere calda una stanza abbastanza a lungo anche dopo essere stati spenti. La possibilità di lavorare l’acciaio con facilità, concede a questi apparecchi la possibilità di essere realizzati con forme particolari e fantasiose, anche in versione cromata.
I termoarredi in alluminio rispetto a quelli in acciaio, hanno un peso inferiore. Grazie alla loro leggerezza, si possono applicare alle pareti con molta facilità. Ecco perché, solitamente, se si possiedono muri sottili o divisori si opta per elementi realizzati con tale materiale. Inoltre, si riscaldano in tempi brevissimi, ma di contro anche il raffreddamento avviene quasi subito e quindi non riescono, come avviene invece nel caso di quelli in acciaio, a trattenere il calore per diverso tempo dopo che si sono spenti.
In passato erano particolarmente diffusi i termoarredi in ghisa, oggi però hanno lasciato spazio ai materiali sopra citati.
Come scegliere i termoarredi?
Prima di scegliere il giusto modello di termoarredo è importante valutare diversi fattori, così da poter rispondere al fabbisogno termico del proprio appartamento e dei propri ambienti. Come prima cosa, è importante valutare le dimensioni e l’aspetto della stanza, oltre al punto preciso nel quale devono essere installati i dispositivi.
È possibile calcolare il fabbisogno termico con un metodo empirico effettuato dagli idraulici. È possibile in tal modo stabilire il numero di moduli dal quale devono essere composti i termoarredi, partendo dall’analisi della camera in cui saranno installati. Inoltre, per il calcolo è importante conoscere la resa termica, che cambia da un termoarredo all’altro.
Il numero dei moduli stabilito farà sì che il fabbisogno termico venga soddisfatto. Calcolare il fabbisogno termico è importante per evitare che la stanza nella quale sono installati i termoarredi si surriscaldi troppo o, al contrario, non si scaldi abbastanza.
Si sono svolte questa mattina, alle ore 13,00, le prove di evacuazione antincendio presso i quattro plessi lavorativi comunali in ottemperanza alle disposizioni del sulla sicurezza sul lavoro.
Dopo il suono dell’allarme, i dipendenti sono scesi in piazza XX Settembre ed hanno seguito le istruzioni della Sea Gruppo srl di Fano, ditta incaricata per la sicurezza RSPP del comune.
Il segretario generale Sergio Morosi ha inoltre riepilogato le norme di comportamento e le buone prassi, mostrando il quadro elettrico posizionato su vicolo Sforza, sottolineando l’importanza di seguire le procedure corrette in caso di emergenza ai nuovi assunti che hanno effettuato per la prima volta l’esercitazione.
“Siamo proprio felici che la festa degli asili nido comunali si sia tenuta sotto la centralissima Galleria Europa. “È stata una festa piena di allegria e di colori. Bravissimi i bambini che con la loro simpatia e spontaneità ci hanno regalato straordinarie emozioni”. Queste le parole dell’assessore alle Politiche Sociali Elena Lucaroni in occasione della feste degli asili nido a Tolentino
Ad aprire l'evento, sabato 17 dicembre, l’accensione delle luci dell’albero che era stato posizionato proprio al centro della Galleria e che è stato abbellito con le palline realizzare dagli stessi bambini. Poi tanta musica, canzoncine da cantare tutti insieme e tante festa. Non è mancato l’arrivo di Babbo Natale che a nome dell’Amministrazione comunale ha consegnato un piccolo dono a tutti i bimbi.
“Voglio ringraziare tutte le famiglie per aver partecipato e aver apprezzato la nostra scelta di condividere la festa con tutta la città, ha proseguito l’assessore Lucaroni. Inoltre il mio personale ringraziamento e quello di tutta l’Amministrazione comunale lo rivolgo a tutto il personale degli asili nido comunali, dell’Ufficio Servizi Sociali e a tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita dell’evento".
"Un perfetto lavoro di squadra per un pomeriggio pieno dei migliori sentimenti del Natale, condiviso tutti insieme e riscoprendo non solo come luogo di passaggio, ma di aggregazione: la Galleria Europa”. Ad animare l’evento ha contribuito anche Giusi Minnozzi con Multiradio live.
Situazione covid in progresso nelle Marche nella settimana 9-15 dicembre, secondo il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe che rileva un miglioramento dell'incidenza per 100mila abitanti (428,4) e una diminuzione dei nuovi casi di -18,7% rispetto alla settimana precedente.
Sopra media nazionale i posti letto in area medica (23%) mentre sono sotto media nazionale i posti letto in terapia intensiva (1,3%) occupati da pazienti Covid-19. La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 12,8% (media Italia 10,6%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da COVID-19 da meno di 180 giorni, pari al 1,9%.
La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 12% (in linea con la media Italia 12%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 4,5%.
Marche sempre indietro nel tasso di copertura vaccinale con quarta dose, che è del 21,% rispetto alla media Italia del 28,4%. La popolazione 5-11 che ha completato il ciclo vaccinale è pari 20,6% (media Italia 35,3%) a cui aggiungere un ulteriore 2,% (media Italia 3,2%) solo con prima dose.
Gimbe fornisce anche l'elenco dei nuovi casi per 100mila abitanti dell'ultima settimana suddivisi per provincia: Fermo 559 (-14,7% rispetto alla settimana precedente); Ascoli Piceno 515 (-15,1%); Macerata 411 (-9,3%); Ancona 388 (-25%); Pesaro Urbino 311 (-21,8%)
Il 16 dicembre scorso, presso la società Filarmonico Drammatica Macerata, in occasione della conviviale degli auguri di Natale del Rotary Club di Macerata, Andrea Baldassarri e Pierluigi Piani hanno fatto il loro ingresso rispettivamente nel Rotary Club di Macerata e nel Rotaract Club Macerata.
Il valente Andrea Baldassarri, direttore Credit Agricole Macerata, è stato presentato dal noto commercialista Luciano Pingi, nonché grande socio rotariano. Baldassarri è stato presentato ed accolto a braccia aperte, dimostrante delle sue grandissime capacità curriculari.
Il giovane 26enne romano, Pierluigi Piani, innamorato delle Marche, si è dimostrato già membro valente nel suo periodo di aspirantato, condividendo con il Club maceratese le proprie capacità ingegneristiche e le proprie passioni per le arti marziali e per gli scacchi.
La cena è stato motivo di festeggiamenti e auguri: oltre alle prossime feste natalizie si è festeggiato anche il compleanno di un socio Rotary, Franco Malagrida, membro storico del club
Attraverso "la ruota della fortuna" si sono giocati i premi della serata, che sono stati elargiti dalle attività commerciali maceratesi per contribuire alla solidarietà e beneficienza che da sempre il Rotary e il Rotaract perseguono.
Grande successo per la seconda edizione di BCinCin Recanati, l’aperitivo omaggio per soci e clienti organizzato dalla Bcc di Recanati e Colmurano sabato 17 dicembre, sotto il loggiato comunale in piazza Giacomo Leopardi; un’occasione speciale per scambiarsi gli auguri di Natale e brindare al nuovo anno.
Il loggiato comunale si è trasformato in un mercatino del gusto, con stand enogastronomici locali che hanno permesso ai partecipanti di degustare i prodotti del territorio.
Tra le aziende aderenti all’iniziativa: D’Andrea Giovanni, Cantine Colpaola, Terre di Serrapetrona, Tenuta Piano di Rustano, I Tre Filari, Oleificio Cartechini, la Collina Incantata di Balloriani Amelio, il Norcino di Properzi Franco, Forno di Matteo, Associazione Le Paccucce, Corradini Sas.
All’interno dell’atrio comunale si è svolta la tradizionale premiazione dei soci più giovani della banca e dei soci con più anni di iscrizione. Inoltre il presidente della BCC di Recanati e Colmurano, Sandrino Bertini e il direttore generale Davide Celani hanno premiato il sindaco del Comune di Recanati Antonio Bravi e il sindaco del Comune di Colmurano Mirko Mari, con un ringraziamento per il legame storico che contraddistingue la banca e le due città.
Sono state consegnate anche le donazioni raccolte durante l’evento Le note delle eccellenze a teatro del 22 ottobre, e rivolte alle cooperative sociali del territorio, la “Ragnatela” e “Terra e Vita”. Un gesto che conferma l’importante impegno sociale della Banca.
Ad arricchire la serata, il quartetto di sassofonisti The Bad Brother’s Saxophone Quartet e la pianista Elena Baldoni, eccellenze musicali del territorio, promosse dalla Civica Scuola di Musica “Beniamino Gigli” di Recanati.
Non sono mancati infine bellissimi giochi di luce ed allestimenti natalizi che hanno reso l’evento un vero e proprio momento di festa e divertimento per tutti. Si sono conclusi dunque tutti gli eventi e le iniziative organizzate nel corso dell’anno dalla Bcc di Recanati e Colmurano per festeggiare i 70 anni di attività. Un legame con il territorio che la Banca si impegna di rinnovare per i prossimi anni.
Si è tenuto l’ultimo incontro del 2022 promosso dal consiglio delle donne, voluto dalla presidentessa Sabrina De Padova, presso gli Antichi Forni di Macerata. L'evento dal titolo ’Mai una gioia’ ha avuto come ospite il professor Sergio Labate, docente di filosofia Teoretica presso l’UNIMC.
Erano presenti tra gli altri la consigliera provinciale di parità Deborah Pantana, la vice questore Patrizia Peroni, la presidentessa di Macerata Cultura Paola Ballesi, la vice presidente Ninfa Contigiani e la consigliera Laura Orazi, la pediatra Mirella Staffolani.
Nel dibattito scaturito durante l'incontro sono stati molteplici i temi toccati dal filosofo Labate, interrogato dagli astanti sulla felicità, la resilienza e il multitasking come limiti alla realizzazione identitaria femminile. Fra le riflessioni poste in luce: la fretta consumisitica del nostro tempo, e la matrice prestazionale inculcata nell'ideale di felicità che sposta il focus dall'intensità dell'emozione al quantitativo consumo ossessivo dei beni.
Le risposte del professor Labate hanno individuato nella cultura lo stumento utile a rallentare i ritmi di vita e ad apprezzare la quotidianità. L’incontro, partecipato e con il vivo interesse degli spettatori, ha sollevato paure condivise: su tutte la preoccupazione dell’atteggiamento psicologico delle nuove generazioni, incapaci di “annoiarsi” e di concentrarsi su elementi valoriali.
“Il lupo è il maggior predatore dei cinghiali pertanto, ai fini del contenimento degli stessi, riaprire la caccia al lupo sarebbe assai dannoso; per di più nei rarissimi casi ove essa è stata consentita, si è visto che gli attacchi agli animali negli allevamenti, sono addirittura aumentati”. È quanto afferma Europa Vede Macerata dopo che la Regione Marche ha approvato a una proposta di legge per la Camera dei Deputati che permetterebbe di riaprire la caccia al lupo,
Come se non bastassero, a livello nazionale, gli emendamenti alla manovra di bilancio per trasferire le competenze in materia di fauna selvatica dal Ministero dell’Ambiente a quello dell’Agricoltura e per consentire di sparare nelle aree protette, nei centri abitati (alla faccia della sicurezza) e in tutti i periodi dell’anno”, continua il gruppo di Europa Verde.
“La proposta - spiega - permetterebbe l’abbattimento di determinati esemplari di lupi purché le vittime delle predazioni siano sottoposte ad accurate e costose indagini genetiche per risalire al Dna del predatore, in modo tale che si possa dimostrare che ad uccidere sia stato proprio un lupo”. “Eppure ricordiamo a tutti che attualmente esistono vari indennizzi agli allevatori sia per le predazioni da lupi, sia per quelle da cani randagi o inselvatichiti”.
“La PDL della Regione Marche presuppone che la quasi totalità delle predazioni degli animali da allevamento sia attribuibile ai lupi, quando invece è dimostrato, dall’esame delle loro feci, che le prede preferite dai lupi sono i cinghiali e i caprioli”.
“L’unica soluzione sono le misure di prevenzione e la custodia responsabile degli animali con adeguate recinzioni e soprattutto con l’ausilio dei cani pastori abruzzesi, una specie che per secoli è stata selezionata e quindi si è “specializzata” proprio nella difesa delle greggi dai lupi. Lo dimostrano i progetti Life (MedWolf, Life WolfAlps solo per citarne alcuni) e anche l’esperienza sul campo degli stessi allevatori abruzzesi che convivono pacificamente da secoli con i lupi”.
“Chi l'ha votata tra l'altro - conclude il partito - ignora che il Comitato scientifico permanente della convenzione di Berna, ha recentemente ribadito che il lupo resta una specie particolarmente protetta. Come Europa Verde riteniamo che la Regione Marche debba occuparsi di ben altre priorità e urgenze piuttosto che gridare: al lupo, al lupo”.
Il caldo abbraccio della lana, la morbida accoglienza di un materasso confezionato secondo la tradizione e la qualità indiscussa delle materie prime naturali impiegate nei manufatti Quacquarini. La risposta alle rigide temperature prospettate dall’inverno ormai alle porte, in un anno in cui i riscaldamenti sono disincentivati dall’impennata dei costi dell’energia, viene offerta dall’azienda di Castelraimondo specializzata nella produzione di materassi, materassini, trapunte e guanciali con la tecnica tramandata da tre generazioni.
Un sistema letto naturale Quacquarini è in grado di offrire l'esperienza di riposo più ottimale, rispettando le specifiche esigenze di ogni cliente grazie alla vasta gamma di soluzioni naturali: dai materassi a molle a quelli tradizionali con crine di cavallo, passando per le trapunte realizzate su misura, imbottite in lana Merinos, seta, cashmere e pelo di cammello. Da scoprire anche il calore naturale delle materie prime selezionate dall’azienda marchigiana e lavorate minuziosamente a mano dalle esperte artigiane dell'azienda.
La provenienza dei materiali naturali impiegati nella lavorazione è certificata dai sigilli di garanzia applicati su ogni prodotto: dal marchio EDFA che salvaguarda le oche da allevamento allo standard Downpass per il trattamento etico dei piumaggi impiegati, ogni manufatto firmato Quacquarini Materassi è il frutto della sapienza artigianale conservata negli anni, che fa dell’ambiente e della sostenibilità naturale motivo di vanto e orgoglio. I piumini d’oca sono realizzati su misura e vengono cuciti a mano con i migliori piumaggi reperibili (su tutti il pregiato piumino d’oca siberiano).
È proprio nelle intrinseche qualità native dei pregiati materiali naturali utilizzati che risiede il segreto dei manufatti Quacquarini: anallergici, ergonomici e senza elementi plastici, la comodità e il calore offerti da un sistema letto naturale dell’azienda di Castelraimondo sono impareggiabili se paragonati a altri prodotti sintetici e industriali presenti sul mercato. La tradizione manufatturiera e la semplicità si fanno lusso ed eccellenza.
Trasferta amara per la Halley Matelica sul campo della General Contractor Jesi. I biancorossi rincorrono sin dal primo minuto e crollano nel terzo periodo, incassando la 12° sconfitta in altrettante gare giocate. Stavolta poco spazio per le recriminazioni: troppo sciupona in attacco e troppo fragile in difesa la Vigor per poter pensare di passare su un campo ostico come il PalaTriccoli.
Coach Trullo prova a sorprende in avvio lanciando l’ex di turno Mentonelli in quintetto al posto di Gallo ma l’avvio di gara sorride ai padroni di casa. Merletto crea per sé e per gli altri, la difesa vigorina non morde e Jesi decolla rapidamente a +10 (18-8 al 6’ con la firma di Filippini).
L’ingresso del play napoletano e di Enihe dà almeno un po’ di brio all’attacco dei biancorossi, che però latitano in difesa. La General Contractor, pur senza incantare, controlla una Halley che spreca troppo, tra errori banali e palle perse, per poter mettere paura. Una tripla di Marulli fa salire Jesi a +13 (38-25 al 16’), che però manca il colpo del ko e subisce l’improvvisa reazione della Halley, che con un break di 0-8 nel finale di secondo quarto si riaffaccia a -5 (38-33 al 19’ con canestro di Riccio su rimbalzo d’attacco). Peccato che Ferraro e Gatti nell’ultimo minuto ricaccino indietro Matelica, che va negli spogliatoi sotto di 9 (42-33).
La spallata però la General Contractor la dà all’inizio del terzo quarto. Due triple di Filippini (3/15 in stagione prima di stasera) e una a testa di Ferraro e Rocchi fanno decollare i biancoblu a +22 (66- 44 al 25’), un paio di bombe di Vissani e qualche guizzo di Seck tengono vagamente la Halley in vita, ma la difesa non riesce ad arginare la strepitosa serata balistica dei padroni di casa, che volano via senza più voltarsi indietro, ampliando il distacco fin sopra i 30 punti.
Per i biancorossi, comunque, non è ancora finito il 2022: giovedì sera a Cervia si recupera il match contro la Tigers Romagna, formazione che ha solo 2 punti in classifica: una gara che ha il sapore dell’ultima spiaggia.
Questo il commento di coach Trullo: «Nel primo tempo abbiamo sbagliato facili tiri, anche in contropiede, che ci avrebbero consentito di restare punto a punto. Abbiamo chiuso a -9 all’intervallo, poi nel terzo e quarto periodo loro ci hanno breakkato, prendendo slancio con due triple del loro pivot e poi trovando sempre maggiore fiducia. Siamo finiti sotto di 20 e a quel punto non c’è stata più partita. Dopo il primo tempo pensavo che ce la saremmo potuta giocare fino in fondo, ma così non è stato. C’è poco da dire, bisogna tirarsi su le maniche perché mancano ancora tante partite e dobbiamo pensare a giocare meglio già dalla prossima a Cervia, che sarà molto importante. È uno scontro diretto tra virgolette, perché si sfidano le ultime due della classifica: dovremo giocare una partita molto più attenta rispetto ad oggi, anche se affrontavamo un avversario di prima fascia. Dobbiamo essere consapevoli che quella di giovedì è una partita cruciale per noi»