I militari della compagnia carabinieri di Tolentino continuano la loro intensa attività di contrasto allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti sul territorio. Nelle scorse ore, un uomo di 36 anni è stato denunciato all'autorità giudiziaria per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. L'indagine, durata circa un anno, ha permesso di appurare che il soggetto in questione aveva ceduto cocaina a un altro uomo in più occasioni durante tale arco temporale.
Le operazioni investigative hanno permesso di raccogliere prove concrete a carico dell'indagato, consentendo di interrompere l'attività illecita. Inoltre, sempre la compagnia carabinieri di Tolentino ha fermato un giovane di 21 anni durante un controllo stradale.
Il ragazzo, alla guida della propria autovettura, è stato sottoposto a una perquisizione veicolare, durante la quale sono stati trovati 1,8 grammi di hashish. A seguito del rinvenimento della droga, il giovane è stato segnalato alle autorità competenti e la sua patente di guida è stata immediatamente ritirata.
Il comando stazione carabinieri di Recanati ha arrestato un pensionato 69enne residente nel Comune, pregiudicato, su ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Ancona. L'uomo deve espiare la pena di anni 5 e quattro mesi di reclusione, per violazione degli obblighi di assistenza familiare e per bancarotta fraudolenta, reati entrambi commessi nel 2012. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Fermo.
Sul russare si fa da sempre ironia, ma non tutti sono a conoscenza del fatto che può non essere solo un "rumore", bensì anche un problema di salute. Per questo motivo Fisiomed ancora una volta viene incontro al territorio e lo fa nel modo più comodo e conveniente per i pazienti e gli interessati, vale a dire organizzando una giornata di screening gratuito sul tema.
L’appuntamento è per mercoledì 23 ottobre, a partire dalle 8:20, presso la sede di Corridonia in viale Trento 21. A ricevere, visitare e prendersi cura dei pazienti sarà la dottoressa Simonetta Calamita, specialista dei disturbi respiratori del sonno, nonché otorinolaringoiatra e foniatra.
"Russare: un rumore nella notte o un problema di salute?" questo il nome dato all’iniziativa, utilissima per approfondire, prevenire o limitare cause e sintomi. Parliamo d’altronde di un fenomeno assai diffuso, studi epidemiologici hanno evidenziato che l’80% della popolazione tende a russare durante il sonno e incappa in crisi di apnea caratterizzata da cessazione del respiro di diversa entità. La presenza di almeno 5 apnee per ora di sonno caratterizza la cosiddetta sindrome da apnea ostruttiva del sonno o osas.
CHI COLPISCE - Il sesso maschile in percentuale tripla rispetto alle donne. Tutte le età possono essere interessate, compresa quella adolescenziale con conseguente sonno agitato, secchezza delle fauci, disturbi dell’apprendimento, ritardo della crescita.
COME SI MANIFESTA - Il sonno è disturbato da frequenti risvegli, da sensazioni di soffocamento, da reflusso gastro esofageo e da un fastidioso e assordante rumore per il partner che spesso è costretto a cambiare letto.
EFFETTI E CAUSE - I fattori di rischio sono rappresentati dall’obesità, deposito di grasso al collo, alterazioni anatomiche nel distretto di pertinenza otorinolaringoiatrico, con patologie riguardanti il naso, il palato e la base della lingua.
Il paziente affetto da tale sindrome durante il giorno è stanco, si addormenta dopo pranzo, durante il lavoro, durante la guida dell’automobile. Attenzione, la sonnolenza diurna determinata dalla cattiva qualità del sonno è causa di incidenti sul lavoro e stradali (in Italia il 54% degli incidenti mortali avvengono per colpi di sonno durante la guida).
L’osas rappresenta a sua volta un fattore di rischio rilevante cardiovascolare (ipertensione, ictus, ischemie, insufficienza cardiaca). Evidente l’importanza di una corretta gestione della sindrome che necessiterebbe di una consulenza otorinolaringoiatrica.
Tale specialista con apposita videoendoscopia diurna o notturna (sleep endoscopy) e con apposito monitoraggio cardiorespiratorio o polisonnografia, evidenzia la gravità e la causa di tale sindrome e la corretta terapia che può essere posizionale, medica, chirurgica o protesica. Per info sullo screening gratuito su prenotazione: 0733/433816.
"Si è tornati a parlare questa mattina nel programma Storie Italiane, condotto da Eleonora Daniele su Rai 1, del caso di Leonardo, il ragazzo vittima di bullismo morto suicida a Senigallia con un colpo di pistola. A intervenire ai microfoni è stata la legale della famiglia, Pia Perricci, commentando l’atteggiamento ambiguo della scuola nei confronti dei genitori di Leo: “È arrivata solo una telefonata di meno di due minuti da parte del preside che nel pomeriggio di avantieri ha cercato di parlare di responsabilità al papà di Leo”, ha raccontato l’avvocato sottolineando la mancanza di una parola di conforto da parte del dirigente scolastico.
“Un papà che piange il figlio e che ha risposto ‘guardi non deve parlare con noi di queste cose ma ne parli col nostro legale, grazie per avermi fatto le condoglianze’. A quel punto il preside ha capito di aver fatto una gaffe e ha richiamato facendo le condoglianze anche alla moglie. Io credo che in tutta questa vicenda ci sia un comportamento di omissione totale”, ha poi aggiunto.
Sfuggente è anche l’atteggiamento dei professori raggiunti dall’inviato Alessandro Politi: “Allora per quanto ne so io, rispondendo di me e non di altri, io non ne avevo idea assolutamente, io mi occupo dei miei ragazzi e non vedo situazioni così problematiche lette sui giornali, non ho visto una correlazione fra ciò che ho letto e quello che viviamo tutti i giorni”, ha dichiarato un docente.
L’avvocato ha poi percorso gli ultimi istanti di vita del giovane, spiegando che un docente di sostegno era stato informato del disagio dal ragazzo: “Leo fra il 6 e il 7 ottobre si confida con i genitori che propongono di fare una denuncia ma in quel momento Leo non ha il coraggio per paura, perché voleva risolvere lui, non sappiamo. Poi il giorno 9, e di questo c’è traccia, parla con il docente dicendo di voler cambiare scuola, di non volerci andare più e di voler cambiare classe perché aveva dei problemi e non si trovava bene. Il docente risponde che c’era un obbligo scolastico e quali erano le possibilità ma non ritiene di dover telefonare ai genitori ed informarli del colloquio. Da lì a qualche giorno Leo si è suicidato pensando di non avere più scampo”.
È inoltre trapelata da poche ore la notizia di un brutto voto preso dal ragazzo, un’ulteriore possibile aggravante del gesto estremo: “Il gioco che sta facendo la scuola è brutto, doloroso e anche pericoloso. Non sappiamo da chi sia uscita la notizia, ma bisogna contestualizzare: il compito è stato corretto in classe alla terza ora del 14 ottobre come riporta il registro elettronico. Leonardo non sa di aver preso questo voto perché è già morto. Abbiamo anche notato che i genitori non hanno più accesso alla bacheca del registro, quindi non vedono più neanche le comunicazioni. Mettere il sospetto che Leonardo abbia potuto compiere il gesto indotto dal 4,5 è veramente un comportamento scorretto, di bullismo ulteriore e successivo alla sua morte”, ha infine concluso.
Gli scarichi omologati per Yamaha R7, ancorché di tipologia aftermarket, sono risorse molto utili per cambiare l’aspetto e la voce del gioiellino della casa giapponese. Non è un caso che l’installazione di un nuovo scarico sia tra le attività più frequenti dagli amanti delle due ruote: incide su molti parametri, costa il giusto, impone una spesa sostenibile.
Ne parliamo qui. Presenteremo gli effetti dell’installazione di un nuovo scarico sulla moto, forniremo consigli per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze, indicheremo dove acquistare uno scarico omologato per la Yamaha R7 capace di esprimere qualità e affidabilità.
Perché installare un nuovo scarico per la Yamaha R7
La Yamaha R7 è una moto pensata per la circolazione urbana ed extraurbana ma dall’anima profondamente sportiva. Il suo design ricorda quello delle moto da corsa e lo stesso si può dire delle prestazioni, che sono nettamente superiore alla media. Dunque, beneficia dell’installazione di componenti che potenziano questo aspetto, che evidenziano le peculiarità della moto, che riducono la distanza rispetto ai modelli da racing.
Componenti come gli scarichi aftermarket, per l’appunto. Gli scarichi aftermarket non sono originali ma non per questo esprimono una qualità inferiore. Anzi, la loro peculiare conformazione interna e l’impiego di materiali avveniristici consentono una velocizzazione dei fumi, a cui corrisponde un’ottimizzazione totale del consumo di carburante. In tal modo, si apprezzano effetti sotto tanti punti di vista: prestazioni, sound, esperienza di guida. Le prestazioni aumentano, il sound si fa più rumoroso e aggressivo, l’esperienza si fa più comoda (in virtù della riduzione del peso).
Ovviamente, abbiate cura di acquistare solo scarichi omologati per la vostra Yamaha R7. L’omologazione è necessaria per viaggiare su strada e impone limitazioni circa l’inquinamento acustico e atmosferico. Niente che possa inficiare la qualità dell’esperienza di guida.
Come scegliere lo scarico
La domanda di scarichi aftermarket è cresciuta negli ultimi anni. A questa domanda è corrisposta un aumento dell’offerta, che a sua volta si è tradotta nell’immissione nel mercato di una infinità di modelli. Risultato: è sempre più difficile scegliere, è sempre più facile cadere preda dell’imbarazzo della scelta.
Il primo consiglio, quando ci si approccia a questo mondo, è di passare in rassegna le proprie esigenze, capire il reale motivo che si cela dietro l’acquisto. Alcuni, alla prova dei fatti, puntano all’estetica, altri al sound, altri alla potenza. Saperlo è fondamentale, giacché, oggi come oggi, gli scarichi sono ben specializzati.
Per il resto, è bene analizzare alcuni parametri, i quali rivelano la capacità del modello di soddisfare questa o quella esigenze. Per esempio, si dovrebbe guardare ai materiali: l’acciaio garantisce potenza ma non durata, e assicura un sound roboante; la fibra di carbonio spicca per leggerezza e per un suono più vibrante e così via.
Infine, è sempre bene verificare la presenza dell’omologazione. Delle volte, i riferimenti sono incisi direttamente sullo scarico ma in ogni caso dovrebbero essere contenuti nei documenti trasmessi in concomitanza dell’acquisto. Chiedere esplicitamente informazioni al venditore, tuttavia, rimane un’ottima idea.
Dove acquistare scarichi omologati per Yamaha R7
Il consiglio più efficace è però un altro: scegliere con cura il rivenditore. In particolare, dovreste puntare i fari sui negozi che:
- Assicurano un’offerta non solo di qualità, ma anche ampia. In tal modo, massimizzerete le probabilità di trovare esattamente ciò che state cercando.
- Garantiscono un’esperienza d’uso comoda, che si pone dalla parte del cliente e non lascia spazio alle ambiguità.
- Erogano un servizio di assistenza completo, che fornisce un aiuto concreto in fase di valutazione.
A rispondere a questo identikit è soprattutto Roadsitalia. Si tratta di un rivenditore che però è anche un produttore. Esatto, produce in autonomia gli scarichi. Per giunta, conferendo ad esso una qualità sopraffina, valorizzata dall’attenzione al dettaglio tipica delle produzioni artigianali. L’offerta è comunque ampia, sicché si trovano molti modelli compatibili, molti scarichi omologati per Yamaha R7.
Sullo sfondo, uno staff pronto ad aiutare l’utente, ad accompagnarlo nella fase della scelta, a fornire un servizio che va oltre l’assistenza e sfocia nella consulenza vera e propria.
Cento chilometri di vero enduro tra le colline di Castelraimondo, Sefro, Pioraco e Camerino per circa 200 piloti che domenica scorsa (13 ottobre) hanno partecipato alla decima edizione della Motocavalcata Long Raid, manifestazione non competitiva organizzata dal Moto Club di Castelraimondo con il patrocinio del Comune.
I partecipanti sono partiti domenica mattina da piazza Dante e hanno percorso il 90% del tracciato in fuoristrada, con anche un punto ristoro fissato all’ex crossodromo del monte Gemmo. Terminata la manifestazione i piloti hanno gustato un ottimo pranzo presso il ristorante "La torre del buongustaio" in località Torre del Parco.
"Ringrazio il Moto Club di Castelraimondo guidato dal presidente Enrico Marinelli per il successo di questa splendida decima edizione della Motocavalcata che si conferma un evento molto apprezzato e partecipato - ha commentato l’assessore allo Sport Edoardo Bisbocci - al di là del valore sportivo della manifestazione, mi preme sottolineare anche come questa iniziativa sia un ottimo modo per far scoprire le nostre meravigliose colline a centinaia di piloti provenienti da tutta Italia".
La bellissima piazza Del Popolo è pronta ad accendere i motori in vista della 17esima edizione del Rally delle Marche che il 16 novembre partirà proprio dall’ovale simbolo della città degli Smeducci.
L’evento, organizzato dalla Prs Group con il patrocinio di Aci Sport, del Coni e del Comune di San Severino Marche, toccherà le province di Macerata ed Ancona e sarà valido per il campionato italiano rally terra. All’appuntamento motoristico prenderanno parte i piloti di livello nazionale e internazionale, provenienti da tutta Europa.
La cerimonia ufficiale dello "start" si terrà sabato 16 novembre, dalle ore 18:30 alle 20:30, ed offrirà al pubblico uno spettacolo unico sopra la piattaforma che verrà allestita in piazza dagli organizzatori. Durante il weekend di gara, la piazza ospiterà anche il riordino delle vetture, in programma per tutta la giornata di domenica 17 novembre, in tre momenti chiave della competizione, fornendo un'ulteriore occasione per ammirare da vicino le auto da corsa e vivere da protagonisti l'adrenalina del rally.
Il Rally delle Marche è un appuntamento imperdibile per gli appassionati di motori. Da sempre una vera e propria “carovana” segue le evoluzioni dei piloti trascinando con sé team, tecnici, esperti e numerosi visitatori. La manifestazione interesserà anche le strade settempedane, ovviamente: domenica sono in programma due prove speciali sugli sterrati tra le località Santo Stefano e Agello e sulla comunale Stigliano – quadrivio di Serripola al confine con Gagliole. Su questi stessi tracciati i concorrenti potranno effettuare le ricognizioni nella giornata di venerdì 15 novembre.
L’annata per la sezione atletica leggera del Cus Macerata sta volgendo al termine e Prato è stata sede della quarta e ultima prova del campionato italiano di marcia. Questa volta sull'impegnativa distanza della 20km, il Cus è stato rappresentato dalla rientrante Elisa Marini e dalla più esperta Giulia Miconi. E proprio Giulia ha regalato e si è regalata uno splendido terzo posto nella categoria Senior.
Sul percorso toscano tutto pianeggiante e in ottime condizioni di clima e temperatura, le atlete cussine hanno marciato quasi sempre appaiate, con la Miconi a guidare la Marini che esordiva con più di qualche timore su questa distanza.
Entrambe hanno tagliato il traguardo con un ottimo risultato cronometrico, valso come detto la medaglia di bronzo nella categoria senior per la Miconi (prossima alla laurea magistrale in Scienze Motorie). Elisa invece ha concluso al quarto posto tra le Juniores. Dunque appena sotto il podio, il piazzamento che lascia sempre un po’ di amaro. Va ricordato però che era al rientro nelle gare di marcia dopo una stagione segnata da problematiche articolari.
Ora manca solo un appuntamento per concludere la stagione agonistica 2024. Domenica il Cus sarà di scena a Grottammare, sempre con la marcia e con l’allieva Sofia Tomassoni.
La biblioteca comunale “Francesco Antolisei” Città di San Severino Marche da giovedì 24 ottobre, a partire dalle ore 18, ospiterà un ciclo di quattro incontri, dal titolo “Quella stanza tutta per sé”, dedicati all’esplorazione della scrittura al femminile nell’Ottocento.
L’iniziativa verrà accolta nella sala del Caffè letterario e sarà dedicata, per la prima delle quattro date in programma, al romanzo “Teresa” di Neera, pseudonimo di Anna Maria Zuccari.
Curata da Lucia Tancredi e realizzata in collaborazione con l’Associazione Sognalibro, la rassegna nasce grazie al contributo della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche e al patrocinio della Città di San Severino Marche.
“Quella stanza tutta per sé” riprende il titolo di un saggio di Virginia Woolf, libro che ha segnato un punto di svolta nella riflessione sul ruolo della donna nella cultura e nella società. Attraverso l’analisi del romanzo “Teresa”, le partecipanti saranno invitate a riflettere sul mondo femminile dell’Ottocento, sulle sue aspirazioni e sulle sue contraddizioni. Il laboratorio dedicato alla scrittura femminile si rivolge, in modo particolare, a tutte le donne interessate ad approfondire la storia della letteratura femminile e a scoprire nuove autrici. Gli incontri, caratterizzati da un approccio partecipativo e conviviale, offriranno l’opportunità di confrontarsi con altre donne, di condividere le proprie esperienze e di sviluppare le proprie capacità espressive.
A guidare gli incontri sarà Lucia Tancredi, scrittrice e docente nota per i suoi romanzi storici e per i suoi saggi dedicati all’arte e alla cultura. Tra le sue opere principali spiccano Io Monica e La vita privata di Giulia Schucht, romanzi che esplorano figure femminili dimenticate o poco conosciute. Lucia Tancredi è anche impegnata nella promozione della lettura e della cultura con eventi e conferenze.
Partono lunedì 21 ottobre i lavori per completare l'asfaltatura di Corso Garibaldi, nel tratto compreso tra via Carnia e via Aldo Moro. "Dopo aver terminato con notevole anticipo i lavori nel primo tratto - spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica – ultimiamo l’asfaltatura di tutto Corso Garibaldi. Successivamente partiranno i lavori nel restante tratto di Viale Vittorio Veneto. Due opere di riqualificazione importanti per un costo complessivo di 790 mila euro".
L’intervento, la cui ultimazione è prevista entro il 19 novembre, sarà suddiviso in due stralci per ridurre al massimo i disagi alla circolazione. Il primo prevede, sin da lunedì, la chiusura al traffico dall'intersezione con via Carnia sino all'incrocio con via Zavatti. In tale periodo il traffico proveniente da Corso Garibaldi sarà convogliato in direzione sud seguendo il seguente tragitto: Corso Garibaldi, via Carnia/via Nelson Mandela, via Zavatti e Corso Garibaldi.
Successivamente, in base all'avanzamento dei lavori verrà chiuso anche l'ulteriore tratto di Corso Garibaldi, da via Zavatti a via Aldo Moro. Durante tale periodo, verrà consentito l'attraversamento di Corso Garibaldi per le auto che provengono da via Zavatti. Per recarsi all'uscita sud della città, invece, il percorso alternativo sarà il seguente: Corso Garibaldi, Via Carnia o via Nelson Mandela, Via Zavatti, Via Marinetti, Via Aldo Moro.
Modifiche alla viabilità anche per le strade perpendicolari che confluiscono su Corso Garibaldi: per quanto riguarda via Zavatti verrà consentito l'attraversamento, in via Pasubio sarà interdetto il transito veicolare a partire dall'intersezione con Viale Vittorio Veneto, eccetto residenti.
Durante i lavori sarà vietata la sosta ambo i lati H24 lungo tutto il tratto oggetto di intervento, in base all'avanzamento dei lavori. La ditta appaltatrice è la ditta "Marche Asfalti s.r.l." di Morrovalle.
È nata Àlima (Associazione liberi movimenti artistici). Otto ragazze, amiche ed ex allieve della maestra Alina Bianchi, hanno dato vita a una nuova realtà con l’obiettivo di portare avanti le arti performative, a partire dalla danza e dal teatro. Non solo corsi con docenti qualificati. Ma anche spettacoli, mostre, workshop, collaborazioni di eventi, volti alla diffusione della bellezza.
Katia Donati (presidente), Agnese Pantaleone (vicepresidente), Rachele Bitocchi, Olimpia Bitocchi, Veronica Paccaloni, Virginia Ruggeri, Greta Borgognoni e Giulia Moretti, che facevano parte del gruppo stabile di danza “Il Gabbiano” della Fondazione Culturale Diffusione Danza di Recanati, hanno deciso di recuperare un luogo del cuore per tutta la cittadinanza: uno spazio all’interno del chiostro di Sant’Agostino, sede storica della scuola della maestra Bianchi. Chiuso da oltre un anno. Da quando l’insegnante purtroppo è venuta a mancare. Un posto che nell’ultimo secolo è stato anche circolo ricreativo e casa per associazioni. E che da sabato 19 ottobre tornerà a splendere e spalancare le sue porte grazie ad Àlima. Nel giorno dell’Open day, dalle 16.30, sarà nuovamente aperto al pubblico.
“Sarà occasione di incontro e presentazione del nostro amato progetto – spiega il direttivo, composto dalle otto socie -. Si potranno sperimentare di persona le attività proposte dalla nostra associazione e conoscere i maestri”. Per il corso di teatro (bambini, ragazzi e adulti) il docente è Rodolfo Salustri, mentre per le lezioni di tango (ugualmente a tutti i livelli) la maestra è Maria Paola Svampa.
“Il nostro progetto pone le sue radici nel recupero dello storico locale della Fondazione Culturale Diffusione Danza, della sua anima – continua il direttivo -. Vogliamo dare un risvolto contemporaneo alla storia che la maestra Alina Bianchi ha scritto in ben 56 anni di attività della Fondazione. Noi tutte siamo state sue allieve. Vogliamo dare una nuova veste a quanto di più prezioso ci ha trasmesso: la passione per l’arte e la cultura, che oggi ci spingono ad affrontare questa nuova avventura. Lo dobbiamo a lei”.
Nel 2010 la Bianchi aveva ricevuto un prestigioso riconoscimento, era stata nominata membro del Cid, il Consiglio internazionale della danza dell’Unesco. Nel 2016 era stata insignita come “cittadina benemerita” per la sua “attività di direttrice artistica, coreografa e insegnante della Fondazione Culturale Diffusione Danza, prima artefice e ispiratrice di una scuola di danza a Recanati”.
“Àlima è un’associazione di promozione sociale che desidera essere attiva sia a livello formativo che performativo – concludono le promotrici -, uno spazio di creazione, innovazione, e memoria, che nasce dall'esigenza di continuare a perseguire ciò che ci è stato insegnato. Ciò per cui vale la pena vivere, e ciò per cui, dopo un po' di tempo trascorso in apnea e in balìa delle onde, stiamo riemergendo”. Non a caso Àlima in arabo significa “sapiente” e in africano “figlia”. Un nome che porta con sé un senso di saggezza, intelligenza, conoscenza. E anima.
Quaranta anni compiuti lo scorso 13 ottobre e un match di grande prestigio come regalo: sabato alle 20:45 all'Alianz Stadium di Torino Gianluca Sacchi dirigerà Juventus-Lazio, match valido per l’ottava giornata di Serie A.
L’arbitro maceratese ritrova così la Juventus dopo 9 mesi, quando lo scorso 11 gennaio aveva arbitrato il match di Coppa Italia contro il Frosinone, vinto 4-0 dai bianconeri. In totale sono cinque le partite della Vecchia Signora dirette da Sacchi, per un bilancio di 3 vittorie, un pareggio e una sconfitta.
Cinque anche i precedenti con la Lazio, imbattuta con Sacchi con 4 vittorie e un pareggio. L’ultima volta che i biancocelesti sono stati arbitrati dal fischietto maceratese è coincisa con la festa scudetto dell’Inter dello scorso 19 maggio. Sarà dunque il gettone numero 59 in Serie A per Sacchi, che può così festeggiare il traguardo dei quarant’anni con un’altra partita di livello arbitrata in carriera.
(Credid foto: Ansa)
Vi piacerebbe essere sospesi tra le nuvole, in un cielo stellato tra il tramonto e l’aurora? È questa la straordinaria esperienza vissuta, nella scorsa settimana, da alcuni studenti frequentanti la classe seconda della scuola secondaria di I grado del Convitto Nazionale "Giacomo Leopardi" di Macerata, che hanno avuto l'opportunità di partecipare, in via sperimentale, nelle ore del Semiconvitto, a un laboratorio Shiatsu tenuto dalle esperte Marzia Marone e Simona Magna Detto Calcaterra, fautrici del progetto Shiatsu De Angeli per ragazzi, coadiuvate dagli esperti di Olistica Shiatsu Ikigai.
Ad accompagnare gli studenti nel futuribile setting di "Arti Native Digital", presso l’Ex Mercato delle Erbe di Macerata, l’educatrice Manuela Rapaccini e la vicepreside Barbara Fausti. L’iniziativa, inserita nella cornice del Festival Overtime, giunto alla sua 14esima edizione, ha visto l’interazione di alunni, alunne, educatori e docenti del Convitto che, accompagnati con mano e voce sapiente dagli Shiatsuka presenti, dopo una lezione teorica tenutasi al mattino presso la Biblioteca Mozzi Borgetti, hanno messo in pratica il dialogo Shiatsu tra operatori e riceventi attraverso la pressione di palmi, pollici, gomiti e ginocchia.
"La location ha lasciato tutti senza fiato - ha commentato la vicepreside Barbara Fausti -. La stanza allestita per il laboratorio era un cielo stellato in lento movimento su cui i materassini futon erano sospesi come nuvole. L'illusione è stata quella di immergersi in una sorta di paesaggio virtuale olografico, dove i colori soffusi tra l’azzurro, il rosa e il verde, proiettati su pavimento e pareti, e la musica rilassante di sottofondo, ricreavano un effetto di sospensione aerea e di rilassamento. L'entusiasmo tra gli alunni è stato palpabile, anche grazie alla grande professionalità degli operatori, che ringrazio sentitamente".
"Sembrava di essere nel bel mezzo di un’aurora boreale - raccontano gli studenti coinvolti - E questo ci ha permesso di predisporci al meglio per il laboratorio. Ci hanno infatti spiegato che ogni seduta Shiatsu deve avvenire in un ambiente calmo e confortevole per recepire i benefici del trattamento, ma non pensavamo certo di poter sperimentare un viaggio tra le nuvole. Non volevamo più andare via".
Il progetto ha avuto l’obiettivo di avvicinare i giovani allo Shiatsu, una pratica di origine giapponese che favorisce il benessere psico-fisico attraverso il tocco consapevole e la pressione sui punti energetici del corpo. Gli esperti, con anni di esperienza e certificazioni nella disciplina, hanno mostrato agli alunni come lo Shiatsu non solo aiuti a ridurre stress e tensioni, ma possa anche migliorare la concentrazione, la postura e la consapevolezza del proprio corpo.
Ne sono state introdotte le basi con un linguaggio semplice e accessibile, coinvolgendo ragazzi e ragazze con esempi pratici e attività di gruppo, in modo divertente. Gli studenti hanno imparato a individuare i "meridiani energetici" e, divisi in coppie di lavoro, sono stati affiancati da un professionista Shiatsu che li ha guidati negli esercizi.
Il dirigente scolastico Roberta Ciampechini si è detta particolarmente orgogliosa dell’iniziativa, che risponde in pieno alla mission educativa della scuola. "Siamo molto soddisfatti del riscontro positivo da parte di alunni e famiglie", sottolinea il dirigente.
"Il laboratorio si inserisce in un percorso di iniziative e di progetti-pilota pionieristici mirati alla cura dello studente come persona di cui siamo fieri - aggiunge -: al Convitto sperimentiamo in classe i protocolli del Mindful Teaching in collaborazione con l’Università di Macerata, e promuoviamo pratiche che possano garantire ai nostri alunni una maggiore consapevolezza di sé. Non solo: siamo attenti in questo settore anche al dialogo con le più recenti frontiere della tecnologia, nella convinzione che possano stimolare mente e corpo dei nostri alunni e che siano chiavi di volta preziosissime sia per la didattica che per ampliare le possibilità di comunicare e di star bene a scuola e fuori".
"A tal proposito, posso anticipare che, nelle prossime settimane, le classi seconde della scuola secondaria di I grado del Convitto saranno protagoniste, insieme ai loro insegnanti, di un nuovo eccezionale viaggio in una location speciale curata da Rainbow, Unimc e Università Politecnica delle Marche per saggiare dispositivi di ultimissima generazione in grado di tarare linguaggi e contenuti in base al proprio livello di apprendimento, come immersive rooms, virtual showcases, room scale e videomapping. Strumenti di grande valore per un uso consapevole, condiviso ed emozionale del digitale", conclude Ciampechini.
Dopo le polemiche di domenica scorsa per il mancato rigore concesso su Cognigni nel match perso contro la Sangiustese, la Maceratese, attraverso le dichiarazioni del proprio direttore sportivo Nicolò De Cesare, ha voluto richiamare maggiore attenzione da parte degli arbitri nei confronti della società biancorossa, che recrimina per un mancato cartellino rosso ai danni di Tempestilli per un duro intervento su Ciattaglia al 30’ del primo tempo.
Al 30' del primo tempo Ciattaglia è stato vittima di un duro intervento da parte di Tempestilli, che lo ha colpito con una violenta manata alla nuca dopo essere stato anticipato dall'avversario. Le immagini testimoniano l'evidente impatto: Ciattaglia è rimasto stordito a terra e ha dovuto essere trasportato in ospedale. Inizialmente, l'arbitro Malascorta aveva estratto il cartellino rosso per Tempestilli, ma in seguito ha rivisto la propria decisione, ammonendo il difensore con un giallo. Un intervento duro e scomposto, per cui il cartellino rosso non sarebbe stato affatto eccessivo.
In sala stampa De Cesare ha voluto complimentarsi con il Chiesanuova per il passaggio del turno, ma non ha esitato a sottolineare l'esigenza di maggiore attenzione da parte degli arbitri nei confronti della Maceratese.
“Faccio innanzitutto i complimenti al Chiesanuova per il passaggio del turno. Volevo però a nome del presidente e della società Maceratese chiedere rispetto per questa piazza, per questi tifosi e per noi che lavoriamo. Non capiamo le designazioni di questi arbitri, con le loro decisioni che iniziano a pendere un po’ troppo da una parte. Ci dicono che a fine anno gli errori si compensano, ma intanto pensiamo a fare le cose giuste. Non chiediamo assolutamente favori, ma semplicemente che si facciano le cose giuste”.
(Foto di Francesco Tartari)
De Cesare ha sottolineato quanto l'episodio di Tempestilli abbia influito sullo svolgimento del match, causando un clima di tensione in campo: "Quell'intervento ha cambiato la partita, innervosendola notevolmente. Prima il rosso, poi il giallo. E intanto Ciattaglia finiva in ospedale. Domenica la scorsa su un rigore palese Cognigni è stato ammonito per simulazione stiamo accumulando episodi contro di noi che fanno riflettere".
Il direttore sportivo ha poi lanciato un messaggio al designatore arbitrale Piccioni, ricordando che la Maceratese ha partecipato con il massimo rispetto all'incontro tenutosi pochi giorni fa con gli organi competenti, presentandosi con allenatore, direttore e capitano: “All’incontro che si è svolto pochi giorni fa la Maceratese era l’unica società presente con allenatore, direttore e capitano, in forma di rispetto per gli organi competenti. Ripeto, non chiediamo nessun favore ma semplicemente che le cose vengano fatte in modo giusto”.
Sulla partita, De Cesare ha espresso apprezzamento per l'atteggiamento della squadra, pur riconoscendo la necessità di migliorare: "Abbiamo preso gol sull'unico tiro avversario. I ragazzi hanno messo in campo l'atteggiamento giusto. La strada è quella giusta, dobbiamo continuare a lottare domenica dopo domenica."
Maceratese che avrà domenica prossima nel derby col Tolentino la possibilità di riscattare le due sconfitte in pochi giorni rimediate all’Helvia Recina. De Cesare è fiducioso: "Finché ci sono le prestazioni, siamo sereni. Andremo a Tolentino a fare la nostra partita, come sempre. Ogni domenica sarà una battaglia, ma siamo pronti."
La Giunta comunale ha approvato il progetto “BIOMIMICRY: promoting biomimicry-inspired habitat design solutions for biodiversity protection and restoration”; l’obiettivo del progetto è trovare soluzioni biomimetiche efficaci e innovative per la progettazione di ambienti, contribuendo alla protezione e al ripristino della biodiversità. Sono previsti, quindi, lo sviluppo e l’installazione di infrastrutture verdi sia nelle aree rurali che in quelle urbane, adottando i principi della biomimetica, al fine di attuare misure di adattamento al cambiamento climatico, che favoriscano uno sviluppo sostenibile.
Le varie fasi del progetto prevedono l’analisi dello stato dell’arte degli ecosistemi locali e delle loro caratteristiche (flora, fauna, idrologia, microclimi) e l’analisi delle buone prassi nel settore della biomimetica per sviluppare una strategia congiunta. Per Macerata è stata individuata come area pilota quella del MATT co-working doverranno installate strutture verdi ispirate alla biomimetica con l’obiettivo di proteggere e ripristinare gli insetti impollinatori. Infine, il progetto prevede anche capacity building, formazione e campagne di sensibilizzazione sull’importanza della biodiversità per i cittadini.
“Grazie a questo bando, nel comune di Macerata entra un concetto innovativo, quello della biomimesi, una disciplina che si ispira ai processi, alle strategie e alle soluzioni presenti in natura per sviluppare innovazioni e tecnologie – ha commentato l’assessore all’Ambiente Laura Laviano -. Attraverso l’osservazione degli organismi e degli ecosistemi, andiamo alla ricerca di idee che possano essere applicate in ingegneria, architettura, design e altre aree. Il fine della biomimesi è quello di promuovere soluzioni sostenibili e intelligenti, riducendo l’impatto ambientale”.
Il progetto, che ha una durata di 30 mesi ed è completamente finanziato per 240mila euro da fondi FESR e dal Fondo di Rotazione Nazionale, coinvolge il seguente partenariato: RIS (Raziskovalno izobraževalno središče dvorec Rakičan) - Slovenia (capofila), Comune di Macerata (PP), Croatian Green Building Council - Croazia (PP), Regional Development Agency for Central BiH - Bosnia Herzegovina (PP), Regional Development Agency Eastern Serbia - Serbia (PP), Public Institution for the development of the Međimurje County REDEA Croazia (PP), Parco Nazionale dell’Abruzzo, Lazio e Molise (PP); Municipality of Žabljak - Montenegro (PP).
Treia sarà di nuovo teatro di un'importante giornata all'insegna dello sport e dell'adrenalina. Domenica, a partire dalle 9, la città accoglierà la terza tappa dell'Enduro Marche Series 2024, uno degli eventi di mountain bike più attesi del calendario regionale.
L'evento, che si svolgerà a San Lorenzo tra i suggestivi sentieri del territorio, vedrà la partecipazione di atleti provenienti da tutta Italia. Le competizioni includeranno sia la categoria muscolare (Fattore K 173519) che quella E-Bike (Fattore K 173520), offrendo al pubblico la possibilità di ammirare spettacolari discese, salti e curve mozzafiato. Sarà una sfida che metterà alla prova non solo la resistenza fisica, ma anche la tecnica e il coraggio dei partecipanti.
Treia, con i suoi percorsi naturalistici e il paesaggio collinare, rappresenta una location ideale per gare di enduro di alto livello, consolidando il legame della città con il ciclismo e la promozione delle attività all'aria aperta. L'evento sarà un'occasione per vivere lo sport in un contesto naturale unico, promuovendo allo stesso tempo il turismo attivo nel territorio.
L'evento sarà un'occasione per vivere lo sport in un contesto naturale unico, promuovendo allo stesso tempo il turismo attivo nel nostro territorio. Programma della giornata: ore 9:00: apertura ufficiale della manifestazione; ore 10:00: inizio delle gare; ore 16:00: premiazione dei vincitori.
Il 20 ottobre al Mugellini Festival il sassofonista internazionale Francesco Cafiso, accompagnato dal Quintetto Gigli (archi) e Lucia Galli (arpa), si esibirà in un originale concerto omaggio a Puccini. Esposizione del fotografo del jazz Carlo Pieroni. Al Mugellini Festival non poteva mancare un tributo a Giacomo Puccini nel centenario dalla morte. In linea con la qualità artistica e musicale che da sempre caratterizza il festival, si è scelto di ricordare il grande compositore in un modo davvero originale.
Domenica 20 ottobre alle 17.30 presso la Cappella dei Contadini di Potenza Picena (MC) Francesco Cafiso, con il Quintetto Gigli (archi) e l’arpista Lucia Galli, terrà un concerto unico nel suo genere che accosterà le melodie pucciniane alle sonorità jazz del sassofono. Si tratta di un progetto in prima esecuzione nato come una sfida per far dialogare i linguaggi musicali, apparentemente lontani, del mondo classico e dell’universo jazz, mantenendo intatte le melodie.
"È uno spettacolo nato apposta per il Mugellini Festival - commenta Mauro Mazziero, direttore artistico insieme a Lorenzo Di Bella - che è motivo di grande orgoglio per noi perché unisce i marchigiani Quintetto Gigli e Lucia Galli con il grande maestro del sassofono di fama mondiale Francesco Cafiso. Sarà una serata imperdibile sia per gli amanti del jazz sia dell’opera".
Considerato un prodigio del jazz, Francesco Cafiso ha iniziato a suonare il sassofono all’età di nove anni e si è rapidamente affermato nel panorama internazionale. All’età di 13 anni il trombettista statunitense Wynton Marsalis lo invitò a partecipare a un tour europeo, lanciandolo così sulla scena mondiale. Cafiso suona oggi in tutti i teatri ed i più prestigiosi festival jazz del mondo. Ha collaborato con musicisti di fama internazionale, tra cui Joe Lovano, Hank Jones e Cedar Walton.
La sua musica combina tecnica impeccabile con un forte senso di improvvisazione, distinguendosi per il suo sound ricco di sfumature e profondità espressive. In onore all’anima jazz del concerto, la musica sarà accompagnata dall’esposizione di fotografie di Carlo Pieroni, che da oltre cinquant’anni è un punto di riferimento internazionale nell’ambito della fotografia nel mondo del jazz. Ospite speciale della serata sarà lo chef Massimo Garofoli che avrà una sorpresa per il pubblico. Giunto alla sua nona edizione, il Mugellini Festival unisce musica e arte visiva, creando un’esperienza multisensoriale unica. Ogni edizione propone un ricco programma nel quale la musica si intreccia con esposizioni di dipinti, sculture e installazioni d’arte, offrendo al pubblico una vera e propria fusione tra arti, al punto di diventare un riferimento per artisti e musicisti di fama internazionale.
Prossimi appuntamenti
20 ottobre ore 17.30, Cappella dei Contadini: Omaggio a Giacomo Puccini con Francesco Cafiso (sassofono), Quintetto Gigli, Lucia Galli (arpa), con la partecipazione di Massimo Garofoli ed esposizione di Carlo Pieroni.
27 ottobre ore 17.30, Cappella dei Contadini: incontro con l’artista con Anna Tifu (violino) e Romeo Scaccia (pianoforte), intervista a cura di Niccolò Rizzi ed esposizione di Ermenegildo Pannocchia.
3 novembre ore 17.30, Cappella dei Contadini: Franco Arminio “La bellezza che verrà”, con la partecipazione di La Macina Quartet (Gastone Pietrucci, Adriano Taborro, Marco Gigli, Roberto Picchio) ed esposizione di un disegno inedito di Pablo Picasso.
Importante appuntamento per l’Associazione civitanovese “Noi Allergici OdV” che ha preso parte al convegno “Dai voce al tuo respiro” organizzato, in occasione del trentennale della federazione nazionale “Federasma ed Allergie Onlus” presso l’IRCCS Salvatore Maugeri” di Tredate (Varese).
“Nel corso del convegno – dice Stefano Torresi, presidente di Noi Allergici Civitanova Marche - abbiamo avuto modo di condividere le attività svolte dalla nostra federazione nei 30 anni della sua attività e parimenti condiviso quanto fatto dalla nostra associazione negli ultimi anni e in quello corrente. Tra queste, le iniziative più rilevanti sono state il sostegno all’Unità Operativa di Allergologia di Civitanova Marche ed ai pazienti allergici che vi fanno riferimento, il finanziamento di corsi di formazione per il personale medico e paramedico delle nostre AST, a tutela di tutti i pazienti che nell’ambito ospedaliero possono manifestare reazioni molto gravi da ipersensibiltà a farmaci, anestetici e mezzi di contrasto. In quella occasione abbiamo voluto evidenziare più volte che queste iniziative sono state realizzate esclusivamente grazie al contributo ed al finanziamento del Banco Marchigiano”.
“Non possiamo non prestare le dovute attenzioni – dice Sandro Palombini, presidente del Banco Marchigiano – a soggetti che operano nel nostro territorio di riferimento con attività meritorie come fanno Noi Allergici che hanno rivolto le loro importanti iniziative sia verso i più fragili, ovvero le persone che soffrono di queste problematiche a vari livelli, sia verso i professionisti che se ne prendono cura”.
Il convegno di Tradate ha riunito istituzioni governative nazionali, docenti universitari, medici specialisti pneumologi e allergologi di rilevanza nazionale ed internazionale, operatori dei primari centri di ricerca e aziende farmaceutiche, con l’obiettivo di condividere obiettivi ed un’agenda che fissi le priorità degli interventi che si rendono necessari per riportare al centro dell’attenzione e tutelare in modo omogeneo nel territorio nazionale i pazienti allergici, molti dei quali con forme molto gravi ed invalidanti di malattia, non possono usufruire dei più innovativi ed efficaci percorsi terapeutici perché non adottati dal SSN ed in ogni caso per quelli già adottati non vi è uniformità tra le diverse Regioni italiane.
“Noi allergici” il prossimo 15 novembre tornerà con un evento formativo professionale del personale medico e paramedico marchigiano, dedicato all’interessante e delicato tema della gestione delle allergie nelle donne in gravidanza o in allattamento.
L'Asd Gagliole Calcio a 5 passa il turno di Coppa Italia Marche. I ragazzi di mister Mirko Rossini sudano le proverbiali 7 camicie contro l’Avenale, riuscendo ad imporsi per 6-4 dopo i tempi supplementari. Contro un avversario di categoria inferiore, ma comunque ostico e organizzato, i rossoblù non riescono a trovare la chiave di volta per avere la meglio degli avversari nei 60 minuti di gioco regolamentari e solamente nei supplementari i galletti riescono a trovare il passaggio del turno.
Primo tempo equilibrato che vive di un continuo botta e risposta tra le due formazioni, con il gol di Martin a cui risponde a stretto giro di posta Marrocchi mentre alla rete di Amankwah risponde nuovamente, con la sua personale doppietta, Marrocchi.
Il Gagliole non riesce a trovare lo strappo e solamente negli ultimi scampoli di primo tempo riesce a trovare la rete del 3-2 con Occhiuzzo e si va al riposo lungo sul 3-2. Ad avvio di ripresa Boutimah insacca il gol del 4-2 che sembra dare maggiori garanzie ai padroni di casa ma l’Avenale è squadra coriacea e nel finale di match, nel giro di due minuti, con Barigelli e Diego Fufi, che approfitta di un errore della retroguardia rossoblù, impatta sul 4-4.
I galletti provano a riversarsi in avanti per trovare il gol della vittoria senza successo. Servono i supplementari per cercare l'eventuale vincente del confronto. Gli ospiti perdono Beccacece per infortunio e calano di intensità così i padroni di casa riescono a passare in avanti grazie alla rete di Amankwah e nelle ultime battute del secondo tempo supplementare con Martin che certifica il 6-4 finale.
ASD GAGLIOLE C5 – AVENALE 6-4 (3-2 pt)
ASD GAGLIOLE C5: Schiavoni, Calisti, Occhiuzzo, Ocharan, Pupilli, Boutimah, Amankwah, Casoli, Ferjani, Panella, Valeri, Martin. All. Rossini
AVENALE: Fufi M., Cola, Fufi D., Pasqui, Campana, Calvisi, Passarelli, Marrocchi, Beccacece, Fufi L., Sciati, Barigelli. All. Novelli
Arbitro: Esposito di Fermo
Reti: 14’ Martin, 16’ Marrocchi, 20’ Amankwah, 23’ Marrocchi, 29’ Occhiuzzo // 1’st Boutimah, 27’ st Barigelli, 28’ st Fufi D. // 3’ pts Amankwah, 5’ sts Martin
Per dotare la cucina dei migliori elettrodomestici che semplificano la vita, occorre scegliere tra un frullatore, una centrifuga, uno spremiagrumi o un estrattore. È proprio quest'ultimo a rappresentare la scelta migliore grazie ai suoi numerosi pregi.
Che cos’è un estrattore di succo
L'estrattore di succo è un piccolo ma potente elettrodomestico molto simile a un mini frullatore molto comodo per realizzare ottimi centrifugati di frutta e verdura. Ne ricava una benefica e deliziosa spremuta tramite una tecnologia innovativa all'avanguardia. Grazie alla tecnica di estrazione a freddo, una vite infinita spinge lentamente gli alimenti inseriti verso il filtro fino a spremere il prezioso succo senza stracciare o sminuzzare gli ortaggi. Durante il processo non si genera calore che a molti sembrerebbe un’innocua conseguenza, ma è da evitare perché deteriora le proprietà nutrizionali di frutta di stagione, verdura, erbe aromatiche, semi, fiori edibili, frutta secca.
I vantaggi di un estrattore di succo
È presto detto come mai convenga preferire un estrattore di succo rispetto ad altri elettrodomestici che solo all'apparenza sono simili come centrifughe, spremiagrumi o frullatori. Sono, infatti, più numerosi i benefici assicurati da un estrattore che prepara frappè, smoothie e tanto altro ancora.
- Più succo. Un estrattore produce una maggiore quantità di centrifugato rispetto ad altri dispositivi. Infatti, i test e i confronti eseguiti nel corso del tempo hanno dimostrato che l'estrattore produce fino a un 10% di succo in più rispetto alla centrifuga. Separa più liquido dalla polpa e ciò produce anche uno scarto minore. Sebbene più diffusi, frullatori e spremiagrumi non preparano una spremuta nutriente, puro e dissetante per tutta la famiglia al pari di un estrattore.
- Più nutrienti. Per via del particolare funzionamento di un estrattore, il contenuto in nutrienti del succo è maggiore. La concentrazione di vitamine e sali minerali aumenta se si usa un estrattore al posto di una centrifuga o di un frullatore. Evitando di surriscaldare gli ingredienti, la spremuta preparata con un estrattore è più ricca, dal sapore gustoso e dal colore brillante.
- Più facile da lavare. La maggior parte degli apparecchi in circolazione sono difficili da smontare e pulire a fondo. Invece, un estrattore di succo si smonta in un attimo solo; i pezzi che sono venuti in contatto con gli alimenti si lavano comodamente in lavastoviglie: un bel punto a favore che fa guadagnare sia in termini di tempo che di comodità.
- Più ingredienti. Infine, un apparecchio come questo processa un numero maggiore d’ingredienti rispetto ad altri elettrodomestici. Si tratta soprattutto di verdure ed erbe a foglia verde che, a causa della loro componente fibrosa, sono inadatte a una normale centrifuga o a un comune frullatore. Che dire poi delle bevande ottenute da frutta secca? Si possono preparare esclusivamente con un estrattore, ammollando il preparato che si ottiene in normalissima acqua dal rubinetto. Sostituendo dispositivi obsoleti come frullatore, spremiagrumi e centrifuga con questa nuova tecnologia, è possibile avere un delizioso latte di mandorla fatto in casa.
Sostituire i denti mancanti può rappresentare un’importante decisione per chi desidera migliorare la propria salute orale, ma il costo spesso elevato delle cure dentistiche in Europa spinge molti pazienti a cercare alternative più convenienti all’estero. L'Albania è una delle destinazioni emergenti nel campo del turismo dentale, con cliniche di alta qualità che offrono risparmi significativi. Esploriamo perché il turismo dentale in Albania è diventato così popolare tra i pazienti internazionali e come scegliere la clinica migliore per il proprio trattamento.
Perché le Cliniche Dentali Albanesi Sono Così Popolari?
Negli ultimi anni, le cliniche dentali in Albania hanno registrato un boom di richieste da parte di pazienti stranieri, in particolare dall’Italia. Questo è dovuto a una serie di fattori chiave:
✔️ Prezzi competitivi: Il costo delle cure dentali in Albania è generalmente molto inferiore rispetto all’Italia e ad altri paesi europei. Questo rende accessibili trattamenti costosi come gli impianti dentali.
✔️ Standard di qualità elevati: Le cliniche albanesi si sono dotate di tecnologie all'avanguardia e materiali di alta qualità, spesso gli stessi utilizzati nei paesi dell’Europa occidentale.
✔️ Personale altamente qualificato: I dentisti in Albania hanno una formazione internazionale e un'esperienza consolidata nel trattare pazienti stranieri, in particolare italiani, con un focus sulla sicurezza e sull’efficacia.
✔️ Facilità di viaggio: Tirana, la capitale dell’Albania, è ben collegata con molte città italiane, rendendo facile e conveniente organizzare un viaggio di turismo dentale.
Come si Confrontano le Cliniche Dentali Albanesi con quelle Italiane?
Sebbene l’Italia sia nota per il suo eccellente sistema sanitario, molti pazienti scelgono di recarsi in Albania per le cure dentistiche per due motivi principali: il prezzo e la disponibilità immediata.
In Italia, le lunghe liste d’attesa e i costi elevati per interventi complessi come gli impianti dentali possono scoraggiare i pazienti. In Albania, le cliniche offrono:
Tempi di attesa ridotti: Le cliniche albanesi sono spesso in grado di programmare interventi in tempi molto rapidi.
Risparmi significativi: I trattamenti, inclusi gli impianti dentali, possono costare fino al 70% in meno rispetto a quelli in Italia, anche considerando le spese di viaggio.
La qualità dei materiali utilizzati e la formazione del personale medico sono allineati agli standard europei, quindi i pazienti non devono temere compromessi in termini di sicurezza o efficacia.
Quali Sono i 5 Elementi che Ogni Buona Clinica Dentale Dovrebbe Avere?
Quando si sceglie una clinica dentale, ci sono alcuni elementi essenziali da cercare per garantire che la qualità del trattamento sia elevata. Ecco i 5 fattori che ogni buona clinica dovrebbe avere:
- Personale qualificato e con esperienza internazionale: Il dentista dovrebbe avere una solida formazione e una vasta esperienza nel campo specifico dell’implantologia o del trattamento di cui hai bisogno.
- Tecnologie avanzate: La presenza di attrezzature moderne come la chirurgia guidata da computer o la tomografia 3D è fondamentale per un risultato preciso e sicuro.
- Recensioni e testimonianze positive: Verifica le esperienze di altri pazienti, in particolare stranieri, per capire il livello di servizio offerto.
- Trasparenza nei costi: La clinica dovrebbe fornire un preventivo chiaro e dettagliato, con tutte le spese incluse, evitando sorprese.
- Assistenza post-trattamento: Un buon centro odontoiatrico offre un’adeguata assistenza post-operatoria, fondamentale per la guarigione e per la durata del trattamento.
Come Funziona un Viaggio di Turismo Dentale in Albania?
Il processo per organizzare un viaggio di turismo dentale in Albania è semplice e fluido. Le cliniche albanesi sono abituate a trattare pazienti internazionali, quindi offrono servizi completi che rendono l’esperienza senza stress. Ecco come funziona di solito:
Consultazione online: Molte cliniche offrono consulenze online gratuite per valutare le tue esigenze specifiche e fornirti un preventivo personalizzato.
Prenotazione del viaggio: Una volta approvato il piano di trattamento, la clinica ti aiuterà a organizzare il viaggio, fornendo suggerimenti su voli e alloggi.
Accoglienza e trattamento: Al tuo arrivo, sarai accolto dalla clinica e sottoposto ai trattamenti concordati, che spesso si completano in pochi giorni.
Turismo e recupero: Durante il periodo di recupero, avrai la possibilità di visitare le bellezze locali, combinando così le cure dentali con una piacevole vacanza.
Perché Richiedere un Preventivo Gratuito da una Clinica Dentale Albanese Conviene?
Richiedere un preventivo gratuito a una clinica dentale in Albania non comporta nessun impegno, ma ti permette di confrontare i costi e i servizi offerti. Oltre ai prezzi più bassi, molte cliniche offrono piani di trattamento su misura, personalizzati in base alle tue esigenze specifiche.
Le consulenze iniziali gratuite, sia online che di persona, ti consentono di avere un'idea chiara del trattamento proposto e del risparmio rispetto ai costi italiani, senza alcun obbligo.
5 Cose da Tenere a Mente Quando Scegli una Clinica Dentale in Albania
Quando decidi di affidarti a una clinica dentale all'estero, ci sono alcuni aspetti importanti da considerare:
- Esperienza internazionale: Assicurati che la clinica abbia esperienza nel trattare pazienti stranieri, in particolare italiani, per una comunicazione efficace.
- Materiali utilizzati: Chiedi informazioni sui materiali degli impianti o delle protesi dentali per garantirti un risultato sicuro e duraturo.
- Recensioni dei pazienti: Cerca online le recensioni e le testimonianze di altri pazienti per valutare la reputazione della clinica.
- Trasparenza dei costi: Controlla che il preventivo includa tutte le spese, comprese quelle per il post-trattamento e i farmaci necessari.
- Assistenza per il viaggio: Molte cliniche offrono pacchetti che comprendono l’assistenza per il viaggio, inclusi trasferimenti e alloggio. Verifica se la clinica offre questo tipo di supporto.
La Migliore Clinica Dentale a Tirana: Family Dental Care
Se stai cercando un dentista in Albania che offra un trattamento di alta qualità a un prezzo competitivo, Family Dental Care a Tirana è una delle migliori opzioni. Con una lunga esperienza nel trattare pazienti italiani e un team di dentisti altamente qualificati, la clinica si distingue per la sua professionalità e per l’utilizzo delle più moderne tecnologie odontoiatriche.
Family Dental Care offre soluzioni avanzate come gli impianti dentali, il trattamento "All on 4" e "All on 6", che permettono di ripristinare intere arcate dentali a prezzi accessibili, senza compromettere la qualità. Il personale multilingue e il supporto logistico completo rendono questa clinica la scelta ideale per chi vuole combinare le cure dentali con un viaggio piacevole e senza stress.
In conclusione, il turismo dentale in Albania rappresenta una soluzione conveniente per chi cerca cure dentali di alta qualità a prezzi accessibili. Richiedere un preventivo gratuito a una clinica come Family Dental Care potrebbe essere il primo passo per risparmiare sulle cure dentistiche e allo stesso tempo godere di una vacanza indimenticabile.