È un bilancio di previsione per il prossimo triennio "prudenziale" per "non mettere in difficoltà la tenuta del sistema in un momento complicato, ma che non rinuncia a fare scelte e seguire priorità" ed è anche un bilancio "che ci vede impegnati nel contrasto alle difficoltà derivanti dall'alluvione e dai rincari dell'energia, che cerca di guardare e andare incontro alle esigenze delle categorie più deboli e al sistema sanitario" che "sta soffrendo".
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, insieme alla Giunta, ha presentato così il bilancio 2023-2025 appena approvato dall'esecutivo. Acquaroli ha annunciato l'intenzione di portare avanti tutte le opere "con l'anticipo dei fondi Fsc (per lo sviluppo e la coesione), in previsione della nuova programmazione europea, con i Poc (Programma Operativo Complementare)".
Dopo due anni di pandemia, focus sulla sanità (borse di studio per medici e specializzandi e attrezzature sanitarie per le strutture) e sul sociale, "per oltre 20 milioni di euro complessivi" con la possibilità di trovare altre risorse con gli assestamenti in corso d'opera.
Tra le priorità, dopo la disastrosa alluvione di settembre il dissesto idrogeologico con un investimento di 21 milioni di euro, "uno stanziamento che non ha precedenti e di cui sono orgoglioso"; ristori per 2,5 milioni di euro "per chi ha perso l'auto o il furgone".
Si potrà inoltre contare su un miliardo della nuova programmazione dei Fondi Ue, da attivare però con il cofinanziamento per il quale ci sono oltre 130 milioni di euro, Poi 9 milioni per la coesione territoriale per i volti dall'Aeroporto delle Marche verso Roma, Milano e Napoli, 2,5 milioni per bonus per l'installazione di impianti di energia rinnovabile per le famiglie in difficoltà, un milione per la ventilazione meccanica nelle scuole.
“L'impulso più importante per la ripresa – ha ribadito a questo proposito l’assessore al Bilancio, Goffredo Brandoni - è l'utilizzo dei fondi europei, i quali hanno come noto bisogno di un cofinanziamento. Abbiamo recuperato tutte le risorse necessarie e sono soddisfatto del fatto di essere riusciti a garantire per il triennio prossimo la quota di cofinanziamento, portandola a 140 milioni di euro, che permetteranno di attivare gli interventi della nuova programmazione europea 21-27 che partirà nel corso del 2023”.
Una scossa di terremoto magnitudo 3.7 è stata registrata alle 6.30 dagli strumenti dell'Istituto Nazionale di Fisica e Vulcanologia sulla costa in provincia di Pesaro-Urbino. Il movimento tellurico si è verificato a 9 chilometri di profondità.
Sono poi seguite altre tre scosse di magnitudo 2.5 alle ore 6.32, di 2.26 alle 6.39 e di 2.1 alle 6.42. Infine alle 8.08 un'altra di magnitudo 4.0 a 10 chilometri di profondità.
La scossa è stata sentita da parte della popolazione della provincia di Pesaro Urbino, qualche segnalazione è arrivata anche da Ancona. Ai vigili del fuoco non sono giunte, al momento, richieste di intervento.
Lui tenta un approccio, lei lo rifiuta: l'uomo dà in escandescenze rifiutandosi di farla scendere dall'auto.Durante un controllo ad un'autovettura, che procedeva a zig zag lungo la SS16 Adriatica in direzione nord, i militari di una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di San Benedetto del Tronto hanno aiutato una donna in pericolo.
A bordo della vettura c'erano un uomo e una donna che stavano discutendo animatamente. Durante la verifica dei documenti di circolazione, i carabinieri si sono accorti che lei, una 38enne residente a San Benedetto del Tronto, cercava di richiamare la loro attenzione, facendo intendere di trovarsi in pericolo.
A quel punto, terminati gli accertamenti, hanno lasciato andare via l'uomo e trattenuto la 38enne con la scusa di procedere ad altre verifiche in caserma. La donna ha raccontato di avere conosciuto il giovane, un 28enne residente del Fermano, sui social qualche giorno prima.
Mentre erano in macchina, lui aveva tentato un approccio, ma al rifiuto di lei aveva avuto uno scatto d'ira, durante il quale le aveva dapprima impedito di scendere dall'automobile e successivamente a forte velocità si era allontanato verso luoghi sconosciuti. Il giovane è stato denunciato in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria e dovrà ora rispondere di violenza privata.
(Fonte Ansa)
La migliore birra di Natale è de Il Mastio di Colmurano. Le eccellenze birraie marchigiane sempre sulla cresta dell’onda. La Rock Noel è stata premiata, infatti, da UnionBirrai, associazione di categoria che raggruppa il maggior numero di birrifici Italiani, come migliore birra di questo stile dedicato al Natale.
“La Rock Noel, Belgian Strong Ale, del Birrificio Il Mastio – spiega l’azienda - è una birra prodotta con una speciale ricetta segreta, successivamente affinata in bottiglia almeno 8 mesi prima di essere bevuta, in modo da far amalgamare alla perfezione il suo gusto maltato alla leggera speziatura di cannella e zenzero. È ottima per accompagnare le festività natalizie con tutti i sui piatti succulenti e dolci di fine pasto. Passione e natura nel bicchiere.
Sabato 10 dicembre non scatterà la sperimentazione che dal 26 novembre regolava la circolazione stradale per il miglioramento del traffico e della sicurezza durante il mercato settimanale. Lo rende noto il Comune di Civitanova Marche.
La Giunta aveva deliberato l’11 novembre scorso di avviare una sperimentazione consistente nella deviazione del traffico delle automobili dal vialetto sud in corso Garibaldi e di quello di viale Vittorio Veneto in via Cavour nell'orario 9-13.
Ieri l’amministrazione comunale ha deciso la sospensione del provvedimento e ha trasmesso al comando dei Vigili la comunicazione di predisporre il ripristino della situazione ex ante.
Sospesa anche la Ztl domenicale nel periodo delle festività natalizie e di fine anno e cioè nelle domeniche del 4,11,18,25 dicembre 2022 e 1 e 8 gennaio 2023. Sarà riattivata a partire da domenica 15 gennaio 2023.
Legambiente interviene duramente dopo l’ennesimo incendio che ha interessato la provincia di Macerata (leggi qui). “Non si può continuare a sostenere una situazione di questo tipo – dichiara Marco Ciarulli presidente di Legambiente Marche – la provincia negli ultimi anni è stata interessata da questi fenomeni con una frequenza preoccupante, con ricadute ambientali e di salute sul territorio indiscutibili”
L’associazione, ogni anno racconta i reati ambientali attraverso il suo dossier “Ecomafia” anche sul tema dei rifiuti. Nelle Marche, dal 2013 al 2021, situazioni di incendi negli impianti di trattamento, smaltimento e recupero di rifiuti sono stati 19, appena l’1,5% sul totale nazionale di 1293 eventi di questo tipo. Numeri molto bassi quelli marchigiani, a maggior ragione preoccupanti per una provincia, quella di Macerata, che sembra essere diventata il luogo in cui questi incendi si verificano con costanza.
“Che l’incendio sia stato accidentale o meno non sta certo a noi dirlo – prosegue Ciarulli – ma è chiaro che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe. Stiamo parlando di impianti molto delicati e complessi che trattano rifiuti speciali e a maggior ragione la prevenzione dovrebbe essere una priorità. Forse questi sistemi di prevenzione non sono efficienti? È evidente che qualche pezzo della filiera non funziona, ma ovunque sia il problema non è più accettabile che ambiente e cittadini debbano costantemente pagarne lo scotto, con disagi ambientali immediati, e potenziali pericoli di salute nel lungo periodo”.
L’associazione ricorda come negli ultimi anni episodi di questo tipo siano stati frequenti: 2 volte alla ORIM, la Macero Maceratese, 2 volte al Cosmari ed oggi Rimel.
“Infine – conclude Ciarulli – ci preoccupano le conseguenze anche del settore di riciclo e recupero. Ad ogni incendio o disastro ambientale legato a questo settore, ci si allontana dal modello di economia circolare che vorremmo veder sviluppato nel nostro territorio".
"Diventa più difficile investire nel settore, le assicurazioni diventano più onerose e la sfiducia generale dei cittadini comprensibilmente aumenta. Questi eventi sono un danno per tutti, se non assumiamo il concetto di prevenzione come priorità assoluta, non ne usciremo mai".
Il Torrone di Camerino, prodotto simbolo della città ducale, è protagonista di un racconto popolare di quelli che attraversano le generazioni e che sono capaci di abbattere le barriere del tempo. La tradizione di questa autentica golosità si perde nei secoli: il primo documento nelle Marche nel quale si utilizza il termine torrone, riferito al dolce natalizio come lo intendiamo oggi, risale al 1793, come risulta da un documento depositato presso il notaio camerte Stefano Ricci.
Un dolce profondamente radicato nella tradizione popolare camerinese, tant’è vero che in passato veniva realizzato in ogni focolare domestico, con devota ritualità, per prepararsi alla celebrazione del Natale.
Recentemente ha quasi rischiato di scomparire, per poi risorgere grazie all’impegno di una famiglia, gli Attili, che hanno riportato in auge quello che è considerato un vero e proprio patrimonio del territorio, al punto che nel 2020 il Torrone di Camerino ha ricevuto il riconoscimento della De.c.o.
Nel complesso iter che ha condotto questa rinomata golosità a godere della prestigiosa investitura, un ruolo di primo piano hanno recitato i ricercatori del corso di laurea di Scienze gastronomiche dell’antica Università di Camerino.
Sabato 10 dicembre a partire dalle 17:30, all’Étoile Bistrot di Camerino andrà in scena "Il racconto del torrone", un frizzante show che attraverserà passato, presente e futuro della suadente, dolcissima e croccante specialità.
Per l’occasione arriverà a Camerino Tinto, voce storica di Decanter Radio Rai 2 e volto noto di Camper su Rai 1, in compagnia del mastro gelatiere Raoul Trozzo e di Barbara Settembri, chef dell’Accademia di Tipicità, per celebrare il Torrone di Camerino.
In questa rappresentazione la tradizione diventa spettacolo con i racconti di Paolo Attili, cultore e custode del Torrone camerinese nonché patron di "Casa Francucci", e di Marisa Pennesi Copponi, memoria storica dell’enogastronomia locale.
L’evento darà il via al countdown del programma di manifestazioni organizzate per le feste natalizie, costituendo un’anteprima dell’attesissimo e ormai classico appuntamento del 6 gennaio, quando a Camerino tornerà la Festa del Torrone, nuova sede di tappa del Grand Tour delle Marche 2022, il circuito di eventi promosso dall’organizzazione di Tipicità con Anci Marche, in collaborazione con la Regione Marche e la partnership progettuale di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking.
Tutto esaurito ieri sera al Teatro della Filarmonica per il debutto di “Presente liberale. Festival nazionale del libero pensiero”, il nuovo format della città di Macerata promosso dall’assessorato al Turismo, Sport ed Eventi e organizzato in collaborazione con la casa editrice Liberilibri.
Grande soddisfazione per il sindaco Sandro Parcaroli, che nel suo saluto ha voluto sottolineare «la novità e l’unicità dell’iniziativa che ci permetterà di dare vita a un laboratorio di idee creando sempre un maggiore fermento culturale in città», e per l’assessore Riccardo Sacchi, che ha evidenziato «l’esigenza di creare quello spazio aperto di incontro e dibattito che mancava con ospiti di alto profilo su tematiche che toccano la vita quotidiana di ognuno di noi, dalla politica all’economia, dalla giustizia alla cultura, ma viste da una prospettiva differente rispetto al pensiero unico dominante».
Ospite d’eccezione il giornalista e conduttore televisivo Nicola Porro, che nel corso dell’incontro sul tema “Essere liberali oggi. Abbattere pregiudizi e censure”, ha anche presentato in anteprima il suo ultimo libro dedicato ad Antonio Martino e intitolato Il Padreterno è liberale.
Affiancato da Michele Silenzi, direttore editoriale insieme ad Aldo Canovari della casa editrice maceratese e da Lorenzo Maggi, fondatore dell’associazione Lodi liberale, per quasi due ore, Porro ha intrattenuto il pubblico raccontando numerosi aneddoti sul rapporto con il grande economista, che fu anche suo maestro, e che lo chiamò come portavoce quando venne nominato ministro degli Affari esteri.
Porro ha affrontato anche diverse tematiche legate all’attualità, ponendo l’attenzione «su alcuni gravi rischi che sta correndo oggi la nostra società: dal fanatismo ambientalista diventato la nuova religione dell’Occidente, a una macchina burocratica mostruosa e soffocante, a un buonismo imposto dall’alto che minaccia dolcemente l’individuo togliendogli piano piano qualsiasi libertà, anche di sbagliare».
«Mi considero un divulgatore del pensiero liberale - ha affermato il noto giornalista - che cerco di diffondere attraverso il mio lavoro. L’unico consiglio che posso dare è: ricercate e frequentate persone intelligenti, e leggete libri scritti da persone intelligenti, anche se la pensano in maniera diversa da voi». A fine serata anche l’annuncio a sorpresa del suo imminente ingresso come nuovo socio nella Liberilibri.
Si è costituito il coordinamento regionale delle Marche a sostegno della candidatura di Stefano Bonaccini alla segreteria nazionale del Partito Democratico. "Sosteniamo Stefano Bonaccini - affermano i promotori - perché pensiamo che saprà coniugare nel miglior modo possibile esperienza di governo, capacità politica e di rappresentanza concreta dei bisogni delle persone e dei territori"
Ad aderire sonno il consigliere regionale ed ex sindaco di Macerata Romano Carancini, il segretario provinciale del Pd Macerata Angelo Sciapichetti, il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena, l'ex presidente della regione Marche Luca Ceriscioli, l'ex deputato di Potenza Picena Mario Morgoni, il consigliere comunale di Macerata Narciso Ricotta e l'ex consigliere regionale di Tolentino Francesco Comi.
"Ci hanno convinto le sue parole d’ordine: lavoro, sanità e scuola pubblica, lotta alle diseguaglianze, crescita inclusiva, sostenibilità, investimento nei saperi e nelle nuove tecnologie - proseguono nella nota i promotori -. In lui riconosciamo una leadership forte e convincente che guiderà una opposizione alla destra senza sconti ma sempre costruttiva e che ci farà tornare a conquistare la fiducia degli italiani per vincere le prossime elezioni".
"Il suo progetto di partito è accogliente, plurale e paritario: donne e uomini saranno insieme protagonisti della nuova stagione democratica in cui la contaminazione delle idee e delle culture sarà un valore e non un luogo di potere fine a sé stesso. Nessuno deve più pronunciare le parole 'abbandono' o 'scissione'. Con la sua guida costruiremo un Partito Democratico aperto e vincente capace di rappresentare le migliori esperienze del progressismo europeo" concludono i promotori.
Oltre agli esponenti già citati, hanno aderito alla candidatura di Stefano Bonaccini tra gli altri: Paola Allegri, Silvana Amati, Alessio Amici, Michele Amurri, Luciano Arcangeli, Alberto Bacchiocchi, Enea Barazzoni, Mario Barca, Desire’ Basili, Marco Belardinelli, Chantal Bomprezzi, Manuela Bora, Thomas Braconi, Claudio Cardinali, Patrizia Canzonetta, Anna Casini, Paola Castricini, Floriano Casali, Claudio Cavallaro, Domenico Ceccaroli, Enrico Cencetti, Michele Chiarabilli, Manuela Ciaruffoli, Matteo Ciuffreda, Loris Crucianelli, Andrea Di Virgilio, Camilla Fabbri, Giorgia Fabri, Cristian Fanesi, Emanuele Feduzi, Federica Fiordelmondo, Daniela Ghergo, Bruno Giunchetti, Andrea Gubbiotti, Alessandra Kadem, Mauro Lazzarini, Nicola Loira, Marco Luchetti, Veronica Magnani, Antonio Marcelli, Emanuela Marguccio, Antonio Mastrovincenzo, Almerino Mezzolani, Adriana Mollaroli, Paola Montecchiani, Alessia Morani, Daniele Olivi, Donatella Paganelli, Roberto Paoloni, Matteo Pascucci, Riccardo Pasqualini, Alessandro Pellegrini, Giuseppe Pochini, Luca Polita, Ignazio Pucci, Simone Pugnaloni, Angelo Renzoni, Chiara Ridolfi, Alessandra Rocchetti, Carlo Sabbatini, Giorgia Sampaoli, Andrea Sartori, Giovanna Sartori, Monica Scaramucci, Cinzia Scardacchi, Gianluca Scattu, Marco Sebastianelli, Riccardo Tonti Bandini, Silvia Venerucci, Gianluca Vichi, Daniele Vilone, Leonardo Virgili.
Oggi molti italiani conoscono già l'importanza del green e della sostenibilità. Il nostro pianeta richiede a gran voce un nostro intervento diretto, anche a livello quotidiano, per poter continuare ad offrirci un contesto sano in cui vivere (e sopravvivere). Ebbene, quando si parla di green, entra in gioco anche un fattore come lo sport, e la necessità di mantenersi in forma. Oggi, dunque, andremo ad approfondire proprio questo aspetto.
Plogging: lo sport che fa bene all'ambiente
Il plogging è una parola che deriva dalla combinazione di "plocka upp" ("raccogliere" in lingua svedese) e jogging. Si tratta di una nuova tendenza fitness, in grado di unire le gioie e i vantaggi della corsa all'attenzione nei confronti della natura. Con il passare del tempo sta diventando sempre più famosa, tanto che adesso se ne parla anche in radio e sui social. Ma in cosa consiste esattamente? Non è affatto difficile da spiegare: in pratica, mentre si corre nei parchi o in città, ci si ferma di tanto in tanto per raccogliere i rifiuti abbandonati da qualcun altro.
In realtà si può fare plogging anche passeggiando, dato che non è necessario correre, oppure quando si va in bicicletta. Soprattutto per chi è alle prime armi con una tipologia di attività del genere, può tornare utile dare un’occhiata ad alcuni mezzi specifici, come quelli presenti nell’area dedicata alla bici elettrica da trekking su Bikester.it. In questo modo si utilizzerà un mezzo per nulla inquinante, e adatto a chi non se la sente ancora di fare escursionismo su due ruote con le sole proprie forze.
L'obiettivo del plogging è infatti quello di sensibilizzare sul tema della tutela dell'ambiente, stimolando al tempo stesso l'attività fisica. Il plogging sembra un gesto semplice, ma se fatto con una certa frequenza e da migliaia di persone può davvero fare la differenza.
Altre attività ecosostenibili per mantenersi in forma
Chiaramente esistono anche altre attività quotidiane che possiamo mettere in pratica, per andare incontro al pianeta che ci ospita, e non è detto che riguardino lo sport. Si fa ad esempio riferimento all'alimentazione green, che prevede la scelta di cibi biologici e a chilometro zero, così da ridurre il nostro impatto sul pianeta (impronta di carbonio). Altre attività interessanti? Ad esempio la raccolta dell'acqua piovana e il compostaggio dei rifiuti organici.
Tornando allo sport, c'è un altro sistema che può darci la possibilità di mantenerci in forma andando anche incontro alla natura. Anche se non sempre è possibile, soprattutto in inverno, è bene fare attività fisica all'aperto, preferendo i parchi alle palestre. Oggi, poi, l’allenamento outdoor è sempre più ottimizzato dalla tecnologia, grazie a smartband e indumenti intelligenti, come le scarpe che tracciano il percorso fatto. Il motivo per cui preferire l’esterno è molto semplice: sfruttando la luce naturale, si evita il consumo di energia elettrica. Inoltre, se si decide di allestire una palestra in casa, è possibile scegliere dei fornitori di energia elettrica green così da alimentare anche macchinari come il tapis roulant, che consumano parecchio.
È la prima cittadina di Potenza Picena ad intraprendere la carriera in magistratura. Elena Belvederesi, 32 anni, nei giorni scorsi ha giurato fedeltà alla Repubblica presso il Tribunale di Ancona dove ha già preso ufficialmente servizio.
Laureatasi in Giurisprudenza all’Università di Macerata ha successivamente svolto, per un anno e mezzo, tirocinio volontario presso la Procura del capoluogo dorico. Abilitata alla professione di avvocato ha superato il concorso in magistratura lo scorso mese di novembre e dal 6 dicembre è stata assegnata al Tribunale di Ancona.
“Tanta determinazione e tanti sacrifici – ha riferito con giusto orgoglio il papà Aldo, già luogotenente dei carabinieri – è quello che ha voluto sempre fare ed è riuscita a coronare il suo sogno. Sono certo che saprà svolgere un ruolo così delicato e difficile nel migliore dei modi”. Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini che a breve incontrerà il neo magistrato.
È iniziato oggi il processo per l’automobilista di 28 anni, F. C. R., di origini rumene ma residente a Recanati, accusato di omicidio stradale a seguito della morte del passeggero che trasportava a bordo, sul sedile anteriore, Asif Mahmood, 39 anni di origini pakistane e residente a Corridonia.
Il Pubblico Ministero della Procura di Macerata Vincenzo Carusi, titolare del procedimento penale, al termine delle indagini preliminari ha chiesto il rinvio a giudizio dell’indagato quale esclusivo responsabile della tragedia e, riscontrando la richiesta, il Gup del Tribunale, Domenico Potetti, ha fissato per oggi l’udienza preliminare.
Nel corso della quale i familiari della vittima si sono costituiti tutti parte civile, "in quanto la compagnia assicurativa dell’auto, Adriatic Assicurazioni, pur trattandosi di un terzo trasportato che ha diritto sempre e comunque alla tutela risarcitoria, non li ha sin qui risarciti di un solo euro". A dichiararlo è il consulente legale Andrea Polverini, che assiste i genitori e i fratelli di Mahmood, affidatisi a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell'avvocato Massimo Cesca, del foro di Macerata.
I legali dell’imputato, da parte loro, hanno chiesto il rito abbreviato condizionato all’espletamento di una consulenza tecnica medico legale per riaccertare le cause del decesso del trentanovenne, istanza motivata da una perizia di parte che sosterrebbe la tesi che la morte, avvenuta dopo quasi un mese di agonia, non sarebbe stata dovuta ai gravissimi politraumi riportati in seguito al sinistro, ma ad altre patologie subentrate a causa di malpractice medica dei sanitari che hanno avuto in cura il paziente.
Il giudice ha ritenuto di accordare la richiesta della difesa rinviando il processo all'udienza dell’8 febbraio 2023 in cui nominerà un proprio consulente tecnico medico legale per accertare il punto.
Il terribile incidente è avvenuto 13 ottobre 2021, alle 15, a Porto Recanati. L’imputato procedeva in via dell’Industria alla guida di una Fiat Multipla in cui trasportava, sul sedile del passeggero anteriore, Asif Mahmood, quando ha improvvisamente perso il controllo del mezzo.
La macchina ha sbandato sulla destra andando a cozzare con violenza contro il muretto di recinzione dell’abitazione al civico 26. Le condizioni di Mahmood dopo l’impatto sono parse subito gravi, tanto che il medico del 118 accorso con l’ambulanza della Croce Gialla di Recanati (sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Civitanova Marche, ndr), ha allertato l’elisoccorso per trasportarlo il più in fretta possibile all’ospedale Torrette di Ancona, dov’è giunto in stato di coma e in prognosi riservata.
Qui il trentanovenne ha lottato per quasi un mese tra la vita e la morte, ma il 10 novembre 2021 il suo cuore ha cessato di battere. Agli agenti della Polizia locale di Porto Recanati intervenuti per i rilievi il conducente della Multipla, che se l’è invece cavata con ferite non gravi, ha dichiarato di aver sterzato bruscamente a destra per evitare un presunto veicolo proveniente dal lato opposto che avrebbe invaso la sua corsia di pertinenza.
Non è stata rinvenuta dagli inquirenti alcuna prova circa la supposta presenza di questo altro mezzo, e sull’asfalto non vi era alcuna traccia di frenata. Gli agenti, attribuendo il sinistro alla perdita di controllo della vettura, al termine degli accertamenti hanno anche sanzionato il conducente per violazione dell’articolo 141 comma 2 e 11 del Codice della Strada, relativo, appunto, alla perdita di controllo dell’auto.
Il giovane rumeno è stato subito iscritto nel registro degli indagati per il reato di lesioni colpose stradali gravissime, capo d’imputazione diventato poi omicidio stradale dopo la morte di Asif: l’autopsia disposta dal Pm, anche in ragione del lasso di tempo intercorso tra il sinistro e il decesso, affidata al medico legale dottoressa Donatella Fedeli, dell’ospedale di Macerata, ed eseguita il 13 novembre 2021, ha confermato il nesso di causa tra decesso e lesioni riportate nel sinistro.
Alle operazioni peritali ha partecipato anche il dottor Marco Palpacelli quale medico legale di parte messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A. Al termine delle indagini preliminari, il dottor Carusi ha chiesto il processo per F. C. R., con l’accusa di aver causato la morte del passeggero "per negligenza, imprudenza e/o imperizia e in violazione degli art. 141 commi 1,2 e 11 Cds, procedendo a una velocità di 74 km/h in luogo dei massimi prescritti 50 km/h e comunque mancando di regolare la velocità di guida alle caratteristiche concrete della strada, perdendo così il controllo della vettura e provocandone l’impatto con il muretto posizionato al di fuori della carreggiata". Si è così arrivati all’udienza preliminare di oggi e alla richiesta, accolta, da parte dell’imputato del rito abbreviato condizionato alla nuova perizia medico-legale.
La notizia dell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza relativa allo chalet Calamaretto di Civitanova Marche è circolata ormai da giorni. Coinvolto nell’indagine anche l’assessore della giunta Ciarapica, Giuseppe Cognigni, cui è stata contestato il reato di “rivelazione dei segreti d’ufficio” riferiti al suo assessorato: avrebbe avvisato di togliere i bidoni dell’immondizia dallo chalet perchè sarebbe avvenuto un contollo della polizia locale a seguito di proteste e segnalazioni.
Ferma la presunzione di innnocenza sino alla sentenza definitiva, i consiglieri comunali di centrosinistra di Civitanova hanno chiesto al sindaco Ciarapica di "sospendere immediatamente e temporaneamente l’assessore Cognigni Giuseppe da qualsiasi incarico e di ritirargli di conseguenza tutte le deleghe fino al necessario chiarimento processuale. Ciò darà modo all'assessore di far valere le sue ragioni senza condizionamenti e alla città di avere un assessore nel pieno delle sue funzioni, su tematica delicate come ambiente e sicurezza".
"Non dobbiamo dimenticare",proseguono i consiglieri "che l’assessore in questione, fra le altre deleghe, ha anche quella della sicurezza e della cultura della legalità. L’assessore indagato non può più garantire la neutralità necessaria ad un uomo di governo della cosa pubblica".
"Respingo con fermezza la richiesta di sospensione del collega di giunta - così il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, in merito alla richiesta di sospendere l'assessore Cognigni -. Nel farlo stigmatizzo l'ipocrisia giustizialista degli autori, i quali, nel mentre professano osservanza al principio di presunzione d'innocenza, chiedono l'adozione di misure cautelari (la sospensione) che neanche la stessa autorità giudiziaria ha richiesto.
"Una nuova, palese dimostrazione della spregiudicata distorsione politica di cui sono capaci i nostri oppositori, doppiopesisti del garantismo" conclude Ciarapica.
Crolla una grotta in viale della Repubblica, nei pressi dell’abitazione al civico 37, e provoca una voragine sulla strada. Il Comune di Civitanova Marche ha subito emesso un’ordinanza per interdire l’accesso all’unità immobiliare coinvolta, seppur già inagibile e non utilizzata, ed invita tutti i proprietari dell’immobile di presentare, entro 5 giorni, un progetto a firma del tecnico abilitato per la chiusura delle cavità crollate e di effettuare l’intervento di ripristino del sottofondo e pavimentazione stradale.
I tecnici del comune, con l’ausilio della squadra di pronto intervento, hanno subito transennato l’area predisponendo la deviazione del traffico su via del Porto, la strada che all’altezza di Porta Zoppa si raccorda alla comunale San Domenico. In mattinata si è provveduto ad ispezionare il piano seminterrato che dà accesso alla grotta, per rilevare lo stato dei luoghi.
Il crollo non ha interessato le strutture portanti dell’edificio, né quelle degli edifici vicini. La cavità si estende dalla parete esterna dell’immobile verso nord, al di sotto del marciapiede e della carreggiata stradale.
Attualmente i tecnici dell’Atac stanno effettuando verifiche sulle reti tecnologiche per rilevare eventuali danneggiamenti. Viale della Repubblica resterà interdetta al traffico fino al ripristino e messa in sicurezza della sede stradale.
Scuole riaperte dal 9 dicembre nei sei comuni maggiormente interessati dai fumi provocati dalle fiamme scaturite dall'incendio che ha interessato due notti fa la Rimel di Pollenza. È quanto deciso a seguito della riunione del Centro Coordinamento Soccorsi tenutasi a mezzogiorno presso la prefettura di Macerata.
"L'incendio risulta quasi completamente estinto, con alcuni ridotti focolai residui tenuti sotto controllo e per i quali prosegue l'attività di spegnimento" informa in una nota la prefettura, che aggiunge come - in base ai primi dati forniti relativamente alla qualità dell'aria - i parametri risultino "in miglioramento".
È stato, quindi, concordato che le attività didattiche e lavorative potranno ricominciare a partire dal 9 dicembre. Alla popolazione dei territori dei comuni di Pollenza, Tolentino, Urbisaglia, Corridonia, Colmurano e Macerata si raccomanda, in ogni caso, "di non raccogliere e utilizzare ortaggi a foglia larga e di provvedere al ricovero al chiuso degli animali da cortile".
Alla riunione hanno preso parte il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, i sindaci dei comuni di Pollenza, Tolentino, Urbisaglia e Colmurano, i rappresentanti della questura, della provincia, dei comuni di Macerata e Corridonia, dell'Arpam, dell'Asur Area Vasta 3 e dell'Apm.
È finalizzato alla valorizzazione dei dialetti marchigiani il bando che la Regione ha pubblicato per la concessione di 15 mila euro di contributi per l’annualità 2022. "Salvaguardare i dialetti delle Marche nelle loro espressioni orali e letterarie, popolari e colte - dichiara l’assessore alla Cultura Chiara Biondi - è importante perché la lingua rappresenta una parte integrante della nostra cultura regionale".
"Il dialetto - aggiunge Biondi - racconta ed è la nostra storia, un patrimonio intorno al quale sono nate canzoni, poesie, opere teatrali e detti popolari che vanno conservati e mantenuti. Attraverso questo bando vogliamo promuovere progetti che tutelino le lingue dialettali marchigiane, centrali per il senso di appartenenza delle comunità".
Sono beneficiari del bando i comuni, le Unioni di Comuni e altre forme aggregative tra comuni su specifici progetti, oltre alle università, le organizzazioni e associazioni culturali iscritte ai registri regionali e i soggetti privati senza scopo di lucro orientati alla salvaguardia e valorizzazione dei dialetti. Il cofinanziamento obbligatorio minimo da parte del soggetto proponente dovrà essere almeno del 20%.
La richiesta di contributo va trasmessa al Settore Beni e Attività Culturali, via Gentile da Fabriano n. 9 - 60125 Ancona, esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata al seguente indirizzo: regione.marche.funzionebac@emarche.it
Un finale d'anno da ricordare: Riccardo Mancinelli diventa dottore magistrale in Ingegneria Meccatronica. Il giovane, originario di Corridonia, ha completato a soli 24 anni l'impegnativo percorso di studi conseguendo il massimo dei voti con il 110 e lode, bissando così la valutazione ottenuta al termine della triennale.
La discussione della tesi, dal titolo "Sviluppi di un sistema di visione per la calibrazione automatizzata di sistemi robotici industriali", si è tenuta con successo questa mattina al DISMI di Reggio Emilia, dipartimento di Ingegneria Meccatronica.
Oltre al suo percorso accademico, Riccardo ha parallelamente curato l'ingresso nel mercato del lavoro, tanto che già collabora con l'azienda Zapi Group a Poviglio, in provincia di Reggio Emilia, dove si occupa di sviluppare e testare software per gli inverter dei motori elettrici. I genitori, i parenti e gli amici gli porgono le più vive congratulazioni, a cui si aggiunge anche la redazione di Picchio News.
Il settempedano Cristiano Cappellacci, campione di tiro a volo, tra i premiati alla Festa dello Sport del Coni Macerata, appuntamento che ha visto consegnare riconoscimenti a ben 42 stelle del movimento sportivo provinciale.
A brillare, fra tanti big, proprio Cappellacci che ha ricevuto la "Stella al Merito Sportivo". Sul palco con lui per la premiazione, insieme al numero uno del Coni regionale Fabio Luna, anche l’assessore allo Sport del Comune di San Severino Marche, Paolo Paoloni.
Entro il 31 dicembre del 2022 saranno consegnati i lavori e dovranno avere una durata di 3 mesi. Ingrana la marcia l’intervento di rimozione della copertura in cemento-amianto del cineteatro Rossini e per la ricopertura con efficientamento energetico tramite installazione di un impianto fotovoltaico con potenza nominale pari a 110,72 kWp. Ad aggiudicarsi i lavori, con un ribasso d’asta del 14.952%, è la ditta Consorzio Imprenditori Edili di Modena.
"L’ultimo spettacolo al teatro Rossini è previsto per il 6 febbraio 2023 - ha spiegato Ermanno Carassai, assessore ai Lavori Pubblici nell’incontro con i responsabili della sicurezza del comune e dei Teatri, insieme all’ufficio tecnico e all'ingegnere Egidio Santucci, che ha redatto il progetto -. I lavori di approntamento del cantiere, infatti, non vanno ad ostacolare gli eventi".
"Quando il teatro verrà chiuso si procederà alla copertura delle poltrone e successivamente con lo smantellamento del manto - aggiunge l'assessore -. È prevista la posa in opera di pannelli sandwich, di color terra, come richiesto dalla Soprintendenza e struttura portante in corten. Sarà installata una linea vita e per la rimozione dell’amianto dovrà essere redatto un apposito protocollo di bonifica".
"La viabilità subirà delle modifiche su viale Trieste e lungo Vicolo Sforza che saranno comunicate a tempo debito. Si tratta di un intervento particolarmente importante - conclude Carassai - perché tende a eliminare un manto di copertura potenzialmente pericoloso e a realizzare una struttura atta a garantire un rilevante risparmio energetico sia per il teatro che per l’adiacente sede municipale".
Si avvicina l’ultima rappresentazione dell’anno per il Sic, lo Stabile di Innovazione Circense. L’appuntamento è al teatro Feronia per sabato 10 dicembre, a partire dalle ore 20:45. Ad arrivare dalla Svizzera sarà la compagnia Baccalà con lo spettacolo "Pss Pss", creato con la regia dell’indimenticabile Louis Spagna.
Ispirato all’era dei film muti, in "Pss Pss" due clown contemporanei salgono sul palco vuoto per una performance senza tempo, fisica ed espressiva, tenera e geniale, virtuosa e divertente. Il poetico e mozzafiato armeggiare sul palco del duo formato da Camilla Pessi e Simone Fassari, fra disavventure e acrobazie, attraverso i linguaggi universali del corpo e dello sguardo, porterà lo spettatore a sorridere fino all’uscita dal teatro e oltre.
Un lavoro esilarante che è stato apprezzato in tutto il mondo, vincitore di 14 premi internazionali, tra cui il premio Cirque Du Soleil al 30° Festival Mondial du Cirque de Demain, l’Audience Prize di Ginevra, la Medaglia di Bronzo al Festival di Wuqiao (Cina) e di Mosca e, da ultimo, il premio al Festival di Adelaide come migliore Performance di Teatro Fisico, Pss Pss è stato eseguito più di 700 volte, in oltre 50 paesi e in 5 continenti, con grande successo di critica e pubblico.
Personaggi senza parole, acrobatica, giocoleria e acrobatica aerea che mettono in scena l’innocenza e la crudeltà dell’essere. Uno spettacolo per tutti, a partire da 9 anni, che fa scoprire come silenzio e gravità restituiscono autenticità all’umano.
La compagnia Baccalà vede insieme Camilla Pessi e Simone Fassari che, dopo aver frequentato insieme la Scuola Teatro Dimitri in Svizzera, fanno diverse esperienze in vari circhi e cabaret internazionali, in paesi lontani e senza incontrarsi per anni.
Un giorno del 2004 Camilla raggiunge Simone per sostituire la sua precedente partner: è l’occasione in cui nasce la loro complicità artistica e umana. Insieme hanno poi perfezionato le caratteristiche e le tecniche dei loro personaggi, fino a creare il repertorio artistico con il quale hanno girato e continuano a girare il mondo.
Nel 2008 Valerio Fassari, artista di teatro, musicista e vero amico, si è unito alla compagnia per accompagnarla e sostenerla durante la partecipazione ad importanti festival internazionali di circo come a Mosca, in Cina e a Parigi al Festival du Cirque de Demain.
Da quel momento la collaborazione si è sviluppata fino al punto da influenzare il lavoro del duo, e grazie al suo occhio esterno i Baccalà hanno approfondito la dimensione del clown teatrale e del gioco. Il 2010 è l’anno in cui il regista Louis Spagna completa questo lavoro di ricerca firmando la creazione dello spettacolo "Pss Pss".