La Civitanovese esce sconfitta dalla trasferta sul campo de L'Aquila nella prima giornata del Girone F di Serie D. I rossoblù, guidati da mister Sante Alfonsi, hanno ceduto con un netto 3-0 ai padroni di casa, capaci di fare la differenza nel secondo tempo grazie alle reti di Banegas (doppietta) e Giampaolo.
Alfonsi ha schierato la Civitanovese con il modulo 4-3-1-2: Petrucci tra i pali; linea difensiva composta da Franco, Passalacqua, Diop e Cosignani; a centrocampo Visciano, Macarof e Ruggeri; Ercoli sulla trequarti a supporto delle punte Brunet e Toccafondi.
Il primo tempo si è giocato sul filo dell'equilibrio, con entrambe le squadre attente a non scoprirsi. Al 9', L'Aquila ha creato la prima occasione da gol con una ripartenza di Giampaolo e Belloni, ma l'intesa non è stata delle migliori. Al 19', un pericoloso tiro a giro di Giampaolo è stato neutralizzato da un'ottima chiusura di Diop. La Civitanovese ha provato a rispondere al 37', con una buona azione di Visciano che ha liberato Toccafondi, ma la conclusione di Ercoli è finita a lato. Prima dell'intervallo, Macarof ha tentato un tiro dalla distanza, senza però impensierire il portiere avversario.
Nel secondo tempo, L'Aquila è rientrata in campo con maggiore determinazione. Al 7' è arrivato il vantaggio dei padroni di casa su calcio di rigore trasformato da Banegas, dopo un fallo di Petrucci su Keita. Passano solo due minuti e Giampaolo, con un colpo di testa, firma il raddoppio che taglia le gambe alla Civitanovese. Nonostante gli ingressi di Pierfederici e Zanni per dare nuova linfa alla squadra, la Civitanovese ha faticato a trovare spazi. Al 27', L'Aquila ha chiuso la partita con un'altra prodezza di Banegas su punizione, infilando la palla sotto l'incrocio dei pali. Nel finale, i rossoblù hanno cercato il gol della bandiera, ma senza successo. Al 40', Russo ha colpito un palo per L'Aquila, mentre al 44' Petrucci ha compiuto un grande intervento su Guidobaldi, evitando un passivo ancora più pesante.
Il tecnico Sante Alfonsi ha commentato così a fine partita: "Siamo dispiaciuti per il risultato, ma abbiamo affrontato una squadra di grande qualità. Dobbiamo ripartire dalle cose buone fatte nel primo tempo e lavorare per migliorare. La stagione è lunga e c’è tempo per rimediare."
La Civitanovese inizia il campionato con una sconfitta pesante, ma il percorso è ancora lungo e c'è tutto il tempo per recuperare. Il prossimo appuntamento vedrà i rossoblù impegnati in casa, dove cercheranno di riscattare questa battuta d'arresto e di conquistare i primi punti stagionali. L'Aquila, invece, parte col piede giusto e si candida a protagonista del Girone F.
Foto di Luca Pitone
Il Ponte del Diavolo di Tolentino torna a vestirsi a festa proponendo la rievocazione che ricrea momenti di vita del Duecento e la leggenda. Diverse le novità previste per la nuova edizione. La manifestazione “Sul Ponte del Diavolo … tra storia e leggenda” è a cura dell’associazione artistico culturale “I Ponti del Diavolo", presieduta da Carla Passacantando.
L’iniziativa, comunque, aprirà i battenti il prossimo 10 settembre, alle 21, in piazza della Libertà per la consegna del premio “Ponte del Diavolo” al cittadino tolentinate dell’anno. Quest’anno l’associazione, di concerto con l’Amministrazione comunale, ha deciso di attribuirlo a don Vitantonio Zecchino, parroco della parrocchia Spirito Santo e referente dell’Unità pastorale n.9. Verranno consegnate anche delle menzioni d’onore all'associazione musicale "Nazareno Gabrielli" - Città di Tolentino; all’attore Fabrizio Romagnoli; a Riccardo Ruggeri, modello; a Leonardo Pasotti, direttore dell’Unità operativa complessa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale di Camerino; ad Andrea Mosca, medico di base; a Jania Khalil, studente e infermiere; a Cristina Casadidio, ricercatrice postdoc all’Università di Camerino; agli imprenditori Giuseppe e Gianluca Ciavaroli, titolari della Autotrasporti Ciavaroli Duilio e figli e Ciavtrans; all’imprenditore Rodolfo Mucci; alla Pallanuoto Tolentino femminile.
Partecipano all’evento la Fashion Gia. Man. Dance di Morrovalle, l’associazione musicale “Nazareno Gabrielli - Città di Tolentino. La manifestazione è organizzata in collaborazione con il comune ed è patrocinata dalla Prefettura di Macerata come del resto le altre iniziative inserite nella rassegna ‘’Sul Ponte del diavolo … tra storia e leggenda’’. Seguiranno l’11 settembre, alle 21, la messa che sarà celebrata da mons.Giancarlo Vecerrica e la rievocazione delle ‘’Antiche canestrelle’’ all’area verde del Ponte del diavolo. Si proseguirà il 14 settembre, alle 21, con la partenza del corteo storico da piazza Don Bosco per piazza della Libertà dove ci sarà uno spettacolo per poi raggiungere il Ponte del diavolo per la rievocazione della leggenda con il gruppo storico e la competizione tra sbandieratori delle cinque contrade. Parteciperà nella veste di attore nella leggenda il cane Billy, l’unità cinofila del comune di Tolentino.
Sfilate, tamburini del ‘’Gruppo tamburini’’ e sbandieratori di Offagna, allieteranno il centro storico. Ci sarà una esibizione del gioco della ruzzola grazie al Comitato provinciale di Macerata della Figest, Federazione italiana giochi e sport tradizionali. E questa una delle novità della nuova edizione della manifestazione. Testimonial della serata sarà l’attore Massimiliano Morra. Al termine, come negli altri due appuntamenti, ci sarà una degustazione di prodotti tipici.
Per l'organizzazione si ringraziano Assm e Terme di Santa Lucia, Montanari, Rhutten, Associati fisiomed, Gioielleria Tesei Valli, Talamonti, Parrucchieria Michela, Artigiansementi, Flati, Crucianelli rest edile, Ciavaroli, Avis, Ales, Vissani macchine, Cantina Serboni, Floridea, Varnelli, Nerea, Tre mori, Cartoleria Filelfo.
Non hanno voluto mancare ad un appuntamento tanto rituale quanto sentito il sindaco settempedano Rosa Piermattei e l’assessore allo Sport Paolo Paoloni, intervenuti al palasport Albino Ciarapica sabato scorso per vivere con intensità e commozione il 10° Memorial Greta Ortenzi.
Le quotate formazioni della Halley Thunder basket Matelica e delle Panthers Roseto, impegnate nello stesso girone del torneo di serie A2 femminile, hanno dato vita a quattro quarti intensi in vista dei futuri impegni in campionato, per poi unirsi all’abbraccio della famiglia Ortenzi, presente al completo con i genitori della scomparsa Greta, Francesco e Donatella, ed il fratello minore Ruggero.
Il primo cittadino Piermattei e l’assessore Paoloni hanno ricordato di fronte ad un buon pubblico di appassionati della palla a spicchi la figura della giovane settempedana Greta Ortenzi, studentessa al quinto anno dell’Istituto tecnico “E. Divini”, giocatrice e appassionata di pallacanestro battuta dalla leucemia a soli 19 anni nel 2012. Cresciuta nella Sab San Severino, aveva indossato la maglia proprio della Thunder Matelica che continua ad onorarla e a serbarla nel cuore, come i concittadini settempedani.
Passando al dato agonistico, la Halley Thunder Matelica, nella sua prima “uscita” di pre-season, si è aggiudicata la decima edizione del “Memorial Greta Ortenzi” superando la Aran Cucine Panthers Roseto per 56-45 al termine di un test appassionante e tirato. Il punteggio è stato azzerato al termine di ogni quarto: due sono stati vinti dalle matelicesi, uno dalle rosetane ed il conclusivo è terminato in parità. Al termine del confronto abbraccio generale a centro parquet alla memoria di Greta Ortenzi.
Sabato 7 settembre lo Stadio Livio Luzi ha ospitato il Meeting UNICAM Open 2024 Trofeo Città di Camerino, ottava edizione della manifestazione, accogliendo ben 230 partecipanti per un pomeriggio di grande atletica che ha offerto sfide entusiasmanti e risultati di autentica eccellenza.
Un ottimo 1’50”68 è valso a Federico Vitali dell’Avis Macerata, la vittoria negli 800 metri maschili e il Trofeo Città di Camerino per il miglior risultato tecnico maschile.
Nelle corse maschili grandi performance anche per il podio dei 200 con Lorenzo Angelini dell’Avis Macerata si è imposto con un tempo di 21"67, seguito da Alexandr Muzi della Stamura Ancona (21"90) e Daniele Cetrone della Imola Sacchi AVIS (22"20). Nei 5000 il trionfo di Marco Ricci, autore di un eccellente 15’21”80, fa esultare i padroni di casa del CUS Camerino, che accolgono con soddisfazione anche l’ottimo 3° posto di Michele Bami negli 800 m (1’57”61). Nei 1500 metri, 1° posto per Battista Vennera dell’Amatori AMA Civitanova. Da sottolineare anche l’ottimo 2’39”82 con cui il cadetto Manuel Rogani della Stamura Ancona si è aggiudicato la gara dei 1000 m di categoria.
Nei salti, sfida entusiasmante anche nel salto in lungo, dove Valerio De Angelis dell’Atletica Virtus Lucca ha vinto con 6,87 metri, davanti a Mattia De Angelis dell'ASA Ascoli Piceno (6,75 m), e Andrea Tazza del Mezzofondo Club Ascoli (6,63 m). Nel salto in alto maschile, Lorenzo Falappa del Team Atletica Marche ha vinto con 1,71 m, esattamente come il 2° classificato, Davide Attene dell’Atletica Olbia.
Nel settore lanci, importante la misura di 14 metri registrata nel peso uomini da Gianmarco Difilippo dell'Atletica Studentesca Rieti Andrea Milardi, mentre il CUS Camerino festeggia un importante record regionale nel peso ragazzi con l’ottimo 17,28 m di Tommaso Zitelli, che ha migliorato addirittura di quasi un metro il primato regionale precedente.
Proprio dai lanci è arrivato il miglior risultato tecnico femminile, premiato con il Trofeo Unicam: lo ha conquistato Ludovica Montanaro dell'Atletica Gran Sasso Teramo, trionfatrice nel lancio del peso femminile con 13,49 metri. Gaia Ruggeri dell’Atletica Fabriano ha vinto il lancio del giavellotto con una misura di 40,22 metri.
Per quanto riguarda le corse, Alessandra Rivellini del Team Atletica Marche ha vinto i 200 metri con 26"03, mentre Aurora Fornari dell'Atletica Civitanova si è imposta negli 800 metri con 2'25"11. Azzurra Ilari del Circolo Minerva ha conquistato la gara dei 5000 metri femminili con 17'47"53, e Emma Berlini dell’ Atletica Montanari Gruzza ha vinto i 400 metri ostacoli con un tempo di 1'04"19.
Ruggeri dell’Atletica Fabriano ha trionfato nel salto in lungo con 5,24 metri e Sofia Polstiankina ha conquistato il gradino più alto del podio nel salto in alto.
Presenti a premiare i ragazzi, il presidente e il segretario generale del CUS Camerino, Stefano Belardinelli e Roberto Cambriani, il delegato del Rettore UNICAM allo Sport prof. Filippo Maggi, il referente del CONI Macerata Fabio Romagnoli e l’assessore allo Sport del Comune di Camerino Silvia Piscini.
Camerino e il suo Centro Universitario Sportivo incassano il successo della manifestazione, che ha offerto una giornata memorabile di sport e competizione a tutti i partecipanti e spettatori presenti e per lo staff cussino ha rappresentato un’ottima occasione per scaldare i motori in vista della Finale “A” Argento dei Campionati di Società su pista, in programma allo stadio Livio Luzi i prossimi 21 e 22 settembre. Una occasione per ricordare a tutti i giovani partecipanti quanta attenzione dedica allo sport l'Università di Camerino.
Un grande successo da ogni punto di vista e una splendida settimana da ricordare per Camerino e per il territorio circostante: si è chiusa ieri l’edizione 2024 del FIM Enduro Vintage Trophy ospitata dalla Città, la competizione internazionale più importante riservata alle moto d’epoca da Regolarità con oltre 400 piloti iscritti da ben 16 Paesi di tutto il mondo.
Le ultime gare e lo spettacolo, festoso, della cerimonia di chiusura hanno caratterizzato la giornata conclusiva del grande evento. Cerimonia che ha visto la presenza di tutta l’Amministrazione comunale, dell’assessore regionale Chiara Biondi, del vice presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui, del prorettore Unicam Emanuele Tondi.
Per quanto riguarda il risultato sportivo, successo finale proprio per i padroni di casa dell’Italia che conquista per il terzo anno di fila (quarta vittoria complessiva) il FIM Enduro Vintage Trophy. Una successo meritato, con la grande soddisfazione espressa dal presidente FMI Giovanni Copioli, per la formazione composta da Giorgio Grasso, Tullio Pellegrinelli ed Enrico Tortoli, con Team Manager Francesco Mazzoleni.
“I quattro giorni del FIM Enduro Vintage Trophy hanno fatto registrare un risultato eccezionale - dice il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli - con una grande soddisfazione da parte di tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione e anche da parte di tutti i cittadini. Siamo molto contenti del bilancio finale dell’evento, segno che Camerino è ancora una grande Città di tradizione motociclistica e di motori. Abbiamo colto al meglio l’opportunità e il grandissimo regalo dell’organizzazione dell’evento, arrivati da parte dal presidente Federazione Motociclistica italiana Giovanni Copioli e del presidente della Federazione internazionale Jorge Viegas, che proprio venerdì ho avuto il piacere di incontrare a Camerino e con cui abbiamo parlato anche di futuro”.
“Sicuramente il grazie va a tutti i cittadini a tutti i volontari e a tutte le associazioni che si sono impegnati per la Città - prosegue il primo cittadino - mettendo in moto la macchina dell'accoglienza che da sempre dà a chi viene a Camerino. Si è chiusa una manifestazione stupenda, che ci ha riportato indietro di cinquant'anni ricordando la mitica Sei Giorni del 1974. La cosa bellissima è stata vedere che motociclisti, cittadini e ragazzi impegnati erano un tutt'uno. Il grazie va al presidente del Motoclub Stefano Ronconi e con lui ringrazio tutto il direttivo le forze dell'ordine, tutti i dipendenti comunali che si sono messi a disposizione per una riuscita eccellente di questa bellissima manifestazione che certamente rimarrà nella storia così come ci è rimasta quella del 1974”.
Inoltre alle premiazione finale ha partecipato il camerte Cesare Bernardi che con il Team Italia ha vinto nel 1981 la Sei Giorni all'isola d'Elba. “La presenza di Cesare sicuramente qualifica la Città - commenta Lucarelli - perché segna ancora di più il legame tra la Sei Giorni e la città di Camerino. Il grazie va al nostro concittadino Cesare Bernardi perché è stato veramente un momento bello vedere premiare Cesare con alcuni suoi compagni di squadra con cui ha corso e vinto nel 1981. Segno che la Città di Camerino continua a ricoprire ancora oggi un punto di riferimento per il mondo dei motori”.
Ubriachi pretendono bevande alcoliche e al rifiuto del barista lo minacciano di morte. È accaduto la notte scorsa all'interno di un bar di via Flaminia, ad Ancona.
Due di loro, di origine camerunense di circa 30 e 40 anni, con diversi precedenti, sono stati arrestati per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e collocati agli arresti domiciliari su disposizione dell'autorità giudiziaria.
I poliziotti intervenuti dopo la segnalazione di una situazione che poteva degenerare hanno invitato gli uomini a lasciare il locale per identificarli e ricostruire l'accaduto.
All'esterno del locale, però, i due hanno reagito nei confronti degli operatori aggredendoli verbalmente e si sono opposti alla richiesta di esibizione dei documenti.
Dopo vari tentativi di mediazione, agli uomini è stato chiesto di salire a bordo dell'auto di servizio per procedere ad una compiuta identificazione presso gli uffici della Questura. A quel punto si sono avvicinati altri connazionali che hanno provato a strattonare i poliziotti.
Vista la situazione, sono stati condotti immediatamente in Questura. Nelle prossime ore sarà valutata l'applicazione di idonee misure di prevenzione nei confronti dei due soggetti.
"Beautiful souls recognize beautiful souls. Keep being genuine, your people will find you". In una semplice frase troviamo un principio fondamentale per la nostra vita: le belle anime riconoscono le belle anime, conserva la tua essenza più vera, persone simile a te ti troveranno.
Come si fa ad essere il più possibile fedeli alla propria natura? Quando nasciamo la nostra anima è pura ed autentica, poi man mano che cresciamo veniamo contaminati e condizionati dai nostri genitori, dalla scuola, dalla realtà esterna.
Per ritrovare parti di noi che nel tempo abbiamo dimenticato, potremmo cominciare a guardare indietro ai giochi che amavamo fare da piccolini; le peculiarità che ci hanno contraddistinto allora si avvicinano alla nostra reale indole; poi, a volte, crescendo ci scordiamo di tutto ciò, lasciando nascosti e non coltivati aspetti della nostra natura veramente importanti.
Quando ci ritroviamo succede un miracolo, cominciamo a far pulizia di tutto ciò che non ci appartiene, perché sentiamo che sono situazioni, persone, attività che invece di donarci energia ci indeboliscono mentalmente e fisicamente. È la nostra anima sopraffatta che si ribella e vuole risplendere, vuole esprimersi nella sua naturale bellezza.
Per arrivare a tale consapevolezza abbiamo bisogno di fare un faticoso e spesso doloroso lavoro interiore, perché significa scardinare certezze che abbiamo dato per scontato fino a questo momento, è il tempo per mettersi in gioco e conoscersi con le proprie risorse e fragilità.
È un viaggio dentro sè stessi per ritornare al nostro centro, ascoltarci e poter così fiorire nella nostra autenticità. Quando ciò succede risplendiamo della nostra luce più vera, attraendo, in tal modo, persone che brillano sulla nostra stessa frequenza.
In questo stato evolutivo affiniamo l’intuito che conosce a prescindere, senza alcuna reale motivazione razionale, lasciando spazio all’empatia e all’amore.
Tanto più saremo connessi a noi stessi, senza vane apparenze, scudi protettivi o maschere, tanto maggiore sarà la possibilità di attrarre altre anime affini a noi.
Dargen D'Amico mantiene le attese e riempie Piazza Garibaldi a Porto Sant'Elpidio per l'evento finale, gratuito, di un'estate di grandi concerti che ha visto esibirsi nella città costiera molti dei protagonisti dei recenti Festival di Sanremo. Ad arricchire la serata anche un protagonista d'eccezione, Tommaso, bimbo di 11 anni che ha coronato il sogno di salire sul palco e suonare insieme al suo cantante preferito la batteria.
Il cantautore milanese non si è risparmiato allietando i fans con uno spettacolo di circa un'ora e mezza, in cui ha eseguito le canzoni presenti nel suo ultimo progetto discografico "Ciao America" e la maggior parte dei suoi brani più celebri. Ad accompagnarlo una vera e propria band: Giacomo Ruggeri, Marilena Montarone, Tommaso Ruggeri e il polistrumentista Diego Maggi.
Il fuori programma arriva intorno a metà concerto, quando Dargen scorge tra la folla il cartello del piccolo Tommaso, 11 anni: "Dargen, posso suonare Onda Alta alla batteria con te?". L'artista ci riflette, giocando con i suoi musicisti per poi sciogliere le riserve e invitare il bambino sul palco.
Dargen comanda l'attacco del suo ultimo successo sanremese e la magia si compie. Seduto dietro alle casse e ai piatti, il "piccolo Tommaso" dimostra la destrezza coltivata nei suoi cinque anni di studio della batteria, terminando il brano senza sbavature e raccogliendo il boato della gremita piazza Garibaldi.
Al termine dell'esecuzione anche un simpatico scambio di battute con l'artista. "Sai, ti ho visto anche a RisorgiMarche. Ti chiesi una foto, ma in quell'occasione mi hai detto che stavi lavorando", ha scherzato il baby fan. "E guarda cosa è successo oggi per contrappasso", ha ribattuto Dargen divertito.
Il concerto è poi proseguito sino al clou registratosi per "Dove si balla", che ha fatto ondeggiare e cantare tutti i presenti. Un boost di energia mantenuto con "Energia Electronica", prima del gran finale che vede il bis di "Onda Alta" e "Modigliani".
Il Cassano Magnago conferma il pronostico e batte la Macagi Cingoli nella prima giornata di Serie A Gold di pallamano 2024-2025. I ragazzi di Palazzi, infatti, si sono arresi 33-24 al PalaTacca ieri sera, sabato 7 settembre, al termine di una gara condotta dall’inizio alla fine dai varesini, che hanno accusato una leggera flessione solamente a inizio ripresa.
Lì, infatti, Strappini e compagni erano riusciti a ricucire lo strappo del -4 di fine primo tempo fino a -1 e a -2, ma la squadra di Bellotti è riuscita poi a trovare la fuga definitiva.
LA CRONACA - I locali partono subito forte. Sull’1-1, infatti, il Cassano Magnago piazza un break di 4 firmato doppio Savini, Bassanese e Dapiran, portandosi sul 5-1 al 6’. Mangoni accorcia, però, Dapiran e Fantinato piazzano il +5 locale (7-2).
La Macagi Cingoli non riesce a reagire, nonostante le sospensioni per due minuti proprio di questi due ultimi marcatori e sbaglia molto al tiro: si riporta a -3 con due gol di Naghavialhosseini (9-6), ma Moretti e Monciardini riconquistano il +5 sull’11-6 del 19’.
Qui coach Palazzi chiama il primo timeout e c’è il primo accenno di reazione: al rientro in campo, infatti, gli ospiti tornano a -3 grazie a Somma e Naghavialhosseini, parziale sull’11-8.
Cassano ritrova il +5 con Savini e Moretti (13-8), ma Cingoli non molla e conquista il nuovo -3 con Ghiotto e Makhlouf sul 13-10, nonostante la sospensione di Compagnucci. I ragazzi di Bellotti, tuttavia, allungano ancora grazie alle reti di Adamo e Savini, mentre la rete finale di Makhlouf chiude il primo tempo sul 15-11.
SECONDO TEMPO - La ripresa inizia con un moto d’orgoglio della Macagi, che sembra voler riportare il match in equilibrio, ma l’illusione dura solo lo spazio dei primi minuti. Naghavialhosseini, Mangoni e Somma, infatti, trovano i gol del 15-14 al 33’, riaprendo di fatto tutte le ostilità. Moretti sbaglia il 7 metri del possibile più 2 e Cingoli fallisce per più volte il pari dell’eventuale 16-16: Cassano Magnago ringrazia e trova il nuovo +3 con i soliti Savini e Dapiran, parziale sul 18-15 al 40’.
Ciattaglia, Somma e Strappini tengono gli ospiti a -2 (20-18), tuttavia al 43’ i locali scappano: un break di 4-0 firmato Mazza, Fantinato, Kabeer e Savini permette alla formazione di Moretti di trovare il +6 del 24-18 al 46’. Vantaggio che poi diventa di +9 quattro minuti dopo, sul 29-20 di Mazza. La Macagi si innervosisce e, negli ultimi minuti, resta in temporanea doppia inferiorità numerica per le sospensioni di D’Agostino e Maklouf. Cassano Magnago non affonda il colpo e la partita si avvia verso il definitivo 33-24.
Tabellino
Cassano Magnago 33-24 Macagi Cingoli (15-11)
Cassano Magnago: Riva, Monciardini 1, Dapiran 4, Fantinato 4, Moretti 2, Salmini, Lazzari, Adamo 2, La Bruna 1, Branca 2, Bassanese 2, Salvati 1, Kabeer 3, Dorio, Mazza 5, Savini 6. All. Bellotti
Macagi Cingoli: Albanesi, Noack, Gharbi, D’Agostino, D’Benedetto 1, Ciattaglia 1, Naghavialhosseini 5, Mangoni 3, Somma 3, Latini, Strappini 2, Rossetti 1, Compagnucci, Ghiotto 2, Makhlouf 6. All. Palazzi
Arbitri: Fato-Guarini
(Foto di Alessio Luchetti)
La ventunesima edizione di VitaVita non poteva che concludersi nel centro di Civitanova, con quel caleidoscopio di arti varie che è il cuore del festival ideato e diretto da Sergio Carlacchiani.
Così ieri, sabato 7 settembre, le vie della città si sono animate di performance che hanno appassionato il pubblico a passeggio, che ha potuto così fare uno zapping tra musica, artisti di strada, mostre, teatro, danza, ma anche spettacoli per bambini, laboratori, mercatini. E non solo.
Il pubblico, partecipe, ha accolto gli artisti partendo dal via, con la voce dell’attore Marco Di Stefano e con un omaggio a Giacomo Puccini da un’idea di Salvatore dell’Isola, al clarinetto. Intanto, il Gruppo Alfieri e Musici Storici di Servigliano G.A.M.S. ha immerso piazza XX Settembre nelle avventure di Marco Paolo, tra sbandieratori, fuoco e tamburini.
Tra gli happening, c’è stata tanta la musica, con gruppi che hanno toccato generi per tutti i gusti. Da un travolgente tributo a Ligabue, con La Banda, passando per l’energia dei Sheep Shaker o per la magia di De André con Le Nuvole. Come sempre piacevoli e applauditi, i Ribelli Dentro “capeggiati” dal dottor Cesare Carlucci, primario di Otorinolaringoiatria, che quest’anno ha visto sul palco le simpatiche incursioni del collega primario, il dottor Domenico Sicolo.
Spazio poi alla danza, tra le acrobazie dei giovanissimi della street dance dell’Asd Spazio Hip Hop fino a tango di Pasion Tango Asd e Centro studi Tango Ideal. Non sono mancati artisti di strada per grandi e piccini: le marionette della Compagnia Pouët, il mangiafuoco Andrea Karma o il Silence Teatro, con quattro angeli mascherati che, in silenzio, hanno creato poesia itinerante. E altro ancora.
Verso mezzanotte si è ritornati in piazza XX Settembre, dove si sono esibiti i Riccardo Foresi & That’s Amore Orchestra con il suo swing. A Riccardo Foresi il direttore Carlacchiani e il vice sindaco Claudio Morresi hanno consegnato il Premio Vita Vita Premio VitaVita Giovane Talento 2024. Il giorno prima, venerdì, il secondo riconoscimento della rassegna, il Premio VitaVita alla Carriera, era stato assegnato al cantautore Francesco Baccini.
(Credit foto: Luigi Gasparroni)
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica sulla prescrizione dei pagamenti in generale e, in particolare, quella riferita alle bollette delle utenze.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Macerata che chiede: "Quando è applicabile il termine di prescrizione dei 2 anni in luogo dei 5 in riferimento alle fatture di fornitura?"
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto dibattuta, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi recentemente anche la Corte di Cassazione riguardo ad una controversia riferita ad un contratto di somministrazione di acqua ed avente ad oggetto la prescrizione di pagamenti di fatture relative a consumi idrici.
La Suprema Corte è stata chiamata a pronunciarsi sull'interpretazione dell'articolo 1, comma 4, della legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio 2018) che ha ridotto da 5 a 2 anni il termine di prescrizione per i pagamenti relativi alle forniture di energia elettrica, gas e acqua.
La questione sottoposta all'attenzione della Cassazione riguardava la possibilità di applicare il nuovo termine di prescrizione ridotto anche ai consumi effettuati negli anni precedenti all'entrata in vigore della legge.
La Suprema Corte afferma che il nuovo termine di prescrizione può essere applicato anche a fatture per consumi relativi ad anni precedenti all'entrata in vigore della norma, se la scadenza del pagamento sia successiva al 1° gennaio 2020, in questo caso per l’idrico, mentre 1° marzo 2018 per l’elettrico e 1° gennaio 2019 per il gas (come previsto dalla norma transitoria di cui all'art. 1, comma 10, della legge n. 205 del 2017).
Ai fini della determinazione dell'ambito d'applicazione della norma ciò che conta non è né la data di emissione della fattura né l'annualità in cui sono stati erogati o effettuati i consumi quanto piuttosto la data di scadenza del pagamento.
A tal proposito la Suprema Corte ricorda che, il dies a quo della prescrizione «coincide con la scadenza dei termini di pagamento indicati nelle fatture di cui si tratta, atteso che solo da tale momento i crediti divengono esigibili» (si cita Cass., n. 23789 del 17/9/2008).
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice, si può affermare che, “Il termine di prescrizione ridotto a 2 anni dall’art. 1, comma 4, L. n. 205/2017 è applicabile anche ai pagamenti relativi a forniture precedenti con scadenza di pagamento delle fatture successive al 1° marzo 2018 per l’elettrico, 1° gennaio 2019 per il gas ed al 1° gennaio 2020 per l’idrico” (Cass. Civ., Ord. n. 15102/2024).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Gabriele Sbattella, originario di Porto San Giorgio, ma noto ai più soprattutto come "Uomo Gatto", si è sposato nella mattinata di sabato a San Benedetto del Tronto.
Sbattella è stato protagonista e campione nei primi anni 2000, per ben 79 puntate, con il soprannome di "Uomo Gatto", del quiz tv "Sarabanda" condotto da Enrico Papi e trasmesso su Mediaset.
Giornalista sportivo e musicale, tifosissimo del Bayern Monaco e del Milan oltre che, ovviamente, grande amante e conoscitore della musica italiana ed internazionale, Gabriele Sbattella ha detto sì ad Elena Ciubotariu nella sala consiliare del comune di San Benedetto del Tronto, città a cui i novelli sposi sono molto legati.
Colpito da un malore durante la gara: recuperato in barella. La stazione del soccorso alpino e speleologico di Ancona, intorno alle 18:30 del pomeriggio di sabato, è stata attivata dalla centrale 118, per il recupero di un trail runner viterbese di 58 anni che ha accusato un malessere durante la partecipazione alla "Frasassi skyrace".
Le squadre del soccorso alpinto, insieme ai colleghi del 118, una volta giunte sul posto, e dopo aver valutato le condizioni sanitarie dell'uomo, lo hanno stabilizzato ed imbarellato.
Successivamente è stato trasportato con "la barella portantina", una speciale barella utilizzata dal Soccorso alpino in ambiente impervio, fino al parcheggio dove un'ambulanza del 118 era in attesa per fornire le cure del caso.
Il ritorno in Promozione e il debutto nel girone B sono stati perfetti per la Settempeda, che bagna nel modo migliore la prima in casa superando con un meritato 2-0 l’Elpidiense Cascinare. Un gol per tempo, il solito Cappelletti(altra prodezza) e capitan Mulinari su rigore, permette ai biancorossi di conquistare i primi tre punti della stagione e consente di iniziare il torneo come era nelle speranze della vigilia, ovvero con un successo che fa bene all’autostima e porta serenità ancora maggiore per continuare a lavorare al meglio.
Restano da limare alcune imperfezioni e qualche errorino, ma alla fine il responso è più che positivo e sotto vari aspetti per la formazione di Ciattaglia che conferma di saper fare un gioco propositivo e di qualità senza rinunciare ad attaccare ogni volta che ci sono i presupposti. Bene tutti i protagonisti anche se la nota di merito va alla spina dorsale della squadra i cui protagonisti hanno giocato molto bene: dal portiere Bartoloni(2006) a capitan Mulinari in difesa passando per Pagliari perno del centrocampo fino a bomber Cappelletti ormai una sentenza in ogni partita e sempre con reti spettacolari. Insomma, chi ben comincia è a metà dell’opera e la Settempeda deve sentirsi soddisfatta per un avvio ottimo che consentirà di preparare nel modo migliore la trasferta di Grottammare(ore 15.30 Comunale Pirani – Via San Martino) su di un campo sempre ostico e contro un avversario ancora più temibile perché desideroso di riscattare la sconfitta del primo turno.
LA CRONACA – Parte il campionato e la Settempeda debutta in casa contro l’Elpidiense Cascinare. C’è attesa ed entusiasmo intorno alla neopromossa squadra biancorossa che viene schierata da Ciattaglia con il modulo visto fino ad ora e che ha convinto in Coppa. Bartoloni tra i pali; trio difensivo con Palazzetti, Mulinari e l’under D’Angelo; Pagliari in cabina di regia; linea a quattro a centrocampo con Quadrini, Farroni, Dolciotti e Montanari; in avanti Massini e Cappelletti. Gli ospiti sono con un 3/5/2 in cui capitan Cannoni guida la difesa, l’agile Cardinali agisce in mezzo e l’ex Eclizietta fa la seconda punta. Fin dall’avvio sono i locali a condurre le danze, anche se il primo vero pericolo lo porta il Cascinare che sugli sviluppi di un angolo per la Settempeda riparte con l’uomo in più(2 contro 1) con Eclizietta entra in area e prova a servire centralmente Matteo Salvati che però è anticipato da un difensore favorito dal precedente tocco di Mulinari che aveva rallentato e smorzato l’assist del vecchio compagno di squadra. Al 27’ si vede una bellissima azione di prima della Settempeda con tocchi rapidi e precisi che portano al cross dal fondo Dolciotti con palla buona per Massini(altro ottimo protagonista del pomeriggio) che prova a calciare di prima colpendo però male e vanificando la ghiotta opportunità. Al minuto 34 il punteggio cambia: fa tutto Cappelletti il quale che, presa palla, parte verso l’area, effettua una serie di finte di corpo per disorientare due avversari e poi dal limite scocca un sinistro forte e preciso che si infila a fil di palo alla destra di Tomba rimasto immobile. Grande azione personale e gran gol del numero 99 con relativa esultanza sotto la gradinata occupata dai Boys. Al 37’ una fiammata ospite genera l’occasione più grande per poter ristabilire subito la parità: Tartabini sguscia sulla sinistra, entra in area dove entra in contatto con Quadrini che lo stava tallonando finendo a terra. Per Domizi di Macerata ci sono gli estremi per il penalty, episodio che potrebbe cambiare match erisultato, ma non sarà così dato che il destro piazzato di Cannoni trova la parata in tuffo di Bartoloni che intuisce alla grande gettandosi sulla sua sinistra devia la palla facendo esplodere di gioia i propri tifosi. Poco prima di raggiungere gli spogliatoi per il riposo e per ripararsi da un caldo estivo e opprimente che ha messo a dura prova i 22 in campo, la Settempeda si fa insidiosa con Cappelletti che viene fermato in extremis da un difensore quando stava per arrivare in porta sfruttando un bel servizio di Massini. Pronti via per la ripresa e Cascinare con due novità(i rossoblù ospiti finiranno i cambi già al 27’)mentre la Settempeda cambia al 13’ inserendo Andreucci(impatto sul match assai positivo)per Farroni. Prima di uscire quest’ultimo affonda sulla destra mettendo in mezzo per Massini che calcia prontamente ma la sfera colpisce un avversario e va in angolo. Al 10’ si accende Cardinali con un destro dal limite che Bartoloni devia in tuffo. In questa fase sembra che il Cascinare possa produrre lo sforzo maggiore per cercare il pari, ma è solo una sensazione perché la Settempeda torna subito a controllare il gioco. Al 21’ Montanari calcia da ottima posizione(dentro la lunetta dell’area) verso il palo del portiere che fa buona guardia e tocca in angolo. Al 23’ Andreucci sventaglia verso sinistra dove Cappelletti appoggia al volo in
area per Dolciotti che si fa respingere da Tomba il rasoterra a colpo sicuro. Al 29’ Montanari(poco prima di uscire per Piccinini) trova il varco per lanciare lungo l’out di sinistra Andreucci che controlla e accelera puntando l’area e una volta dentro i sedici metri viene steso da dietro da un difensore. Rigore netto che Mulinari si incarica di battere. Destro del capitano come al solito perfetto che entra a mezza altezza alla sinistra di Tomba. 2-0 e risultato in cassaforte. Nel finale(nei locali dentro i due fratelli Staffolani per Cappelletti, applauditissimo, e Dolciotti)c’è spazio per annotare altre azioni. Molto pericoloso Nicolella che, sfruttando una incomprensione fra Bartoloni, in uscita, e Pagliari riesce a mandare un pallonetto verso la porta vuota con palla fuori di pochissimo; subito dopo girata di testa di Matteo Salvati centrale e facile preda del giovanissimo numero uno biancorosso che deve ripetersi qualche istante dopo andando a togliere dalla porta un pallone deviato di testa di un compagno. Per i biancorossi l’ultimo tentativo è ad opera di Quadrini che manda una punizione laterale direttamente sotto la traversa chiamando Tomba alla deviazione in corner. Questo episodio chiude un match che premia la Settempeda che incamera con merito i primi tre punti del torneo.
Continuano gli interventi dei Carabinieri della Compagnia di Macerata, impegnati nel controllo capillare del territorio per garantire la sicurezza dei cittadini.
Ieri, 6 settembre, alle ore 12:45, una pattuglia della Stazione di Corridonia, durante i mirati controlli nel centro cittadino per prevenire i furti in abitazione, ha notato un furgone con a bordo un ragazzo e una donna in via E. Nicolai. La presenza dei due ha insospettito i militari, che hanno subito intimato l’alt al mezzo, procedendo a un’accurata verifica sia del veicolo che delle persone a bordo. Dai controlli è emerso che la donna, una 38enne rumena senza fissa dimora, disoccupata e con precedenti penali, era ricercata. La donna è stata quindi condotta in caserma per ulteriori accertamenti, dai quali è risultato che doveva scontare una pena residua di un anno e tre mesi di reclusione per concorso in tentato furto aggravato e false attestazioni a pubblico ufficiale, reati commessi a Bari il 20 febbraio 2018. Dopo le formalità di rito, è stata trasferita alla Casa Circondariale di Pesaro.
Sempre ieri, nel pomeriggio, durante i controlli quotidiani effettuati dalle pattuglie del Nucleo Radiomobile nei vari quartieri e frazioni della città, un equipaggio ha fermato in via Ghino Valenti una Volkswagen Polo condotta da un 26enne di Macerata. Il giovane ha mostrato segni di nervosismo, insospettendo i militari che hanno proceduto a un controllo approfondito. All’interno del marsupio sul sedile del passeggero è stato trovato un frammento di hashish del peso di 5,20 grammi. La sostanza è stata sequestrata e il giovane è stato segnalato alla Prefettura di Macerata per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti. Inoltre, gli è stata ritirata la patente di guida.
Oggi, 7 settembre, con la discussione delle tesi alla presenza rettore prof. Graziano Leoni, sono stati proclamati gli idonei iscritti al master in “Sicurezza ambientale, energetica e transizione ecologica. Aspetti normativi e geopolitici europei”, diretto dalla prof.ssa Catia Eliana Gentilucci con la collaborazione del prof. Piergiorgio Fedeli e del dott. Giuseppe Losito.
UniCam da tempo promuove percorsi formativi su tematiche di attualità che sono di interesse per gli operatori Forze di Polizia; il master, focalizzato sulla “sicurezza” in un’ottica ecologica, ha visto la partecipazione come discenti di numerosi appartenenti all’Arma dei Carabinieri e funzionari della Regione Marche.
Le lezioni sono state tenute da docenti dell'Università di Camerino, da tecnici dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), da specialisti e funzionari del Dipartimento della Protezione Civile i quali, coordinati dal dottor Oreficini, hanno trattato argomenti di prevenzione e gestione dei disastri ambientali; il gen. Gravina ha affrontato le problematiche della criminalità ambientale, il gen. Di Stefano, il dott. Gianni Corvatta, già dirigente dell’Arpam regionale ha trattato dell’incidenza dell’inquinamento ambientale sul clima ed il prof. Fabio Indeo hanno approfondito aspetti di geopolitica.
L’elevato livello dei docenti ha consentito ai discenti, molti dei quali già impegnati nello specifico ambito, di incrementare ed aggiornare il loro bagaglio culturale con ricadute positive nella loro patica operatività in un settore di basilare importanza per lo sviluppo del Paese e per la tutela della salute dei cittadini.
Un ponte immaginario tra Italia e Argentina che dura da 21 anni. Tutto questo grazie al gemellaggio tra le città di Matelica e Las Rosas. Era il 2003 quando si decideva di suggellare il legame tra le due realtà che ieri, venerdì 6 settembre, si sono di nuovo unite grazie alla visita di una delegazione argentina a Matelica.
Il sindaco Denis Cingolani e l’amministrazione comunale hanno voluto ricevere il gruppo in Comune, consegnandogli una targa ricordo a testimonianza dell’amicizia che lega da tempo le due comunità. «Viva Las Rosas – ha esordito Cingolani – è un grande piacere avervi qui e per questo ringrazio l’ex sindaco Patrizio Gagliardi che all’epoca si fece promotore del gemellaggio e che ancora oggi è un punto di riferimento in questo bel legame che ci auguriamo possa durare nel tempo con continui scambi e visite».
Ieri sera, il suggestivo Cortile di Picchio News, incastonato tra le mura dell’antico palazzo di Corso della Repubblica 10, dopo anni ha riaperto le sue porte presentando il primo di una serie di eventi che costelleranno questo periodo di fine estate. Nella fattispecie, la serata ha visto il Kiwanis International di Macerata accogliere come ospite il noto giornalista e corrispondente Rai dall’Africa Subsahariana, Enzo Nucci, che ha presentato il suo libro "Africa contesa. La risposta del continente all'assalto delle superpotenze" (Infinito edizioni).
Quest’ultimo, figura di spicco nel panorama giornalistico italiano, ha condiviso con il pubblico le sue esperienze e le sue riflessioni maturate in anni di lavoro sul campo. Nato a Napoli nel 1957, Nucci ha iniziato la sua carriera nelle redazioni di quotidiani e radio locali, per poi approdare al Tg3, dove ha ricoperto il ruolo di Caposervizio regionale in Campania. La sua carriera lo ha portato in Paesi segnati da scenari geopolitici molto complessi, coinvolti dalla guerra come Albania, Iraq, Afghanistan ed ex Jugoslavia, fino all’apertura della sede Rai a Nairobi nel 2006, da cui ha seguito le vicende dell’Africa centrale e subsahariana.
A fare gli onori di casa, prendendo la parola per primo, il direttore Guido Picchio, che ha espresso con entusiasmo la sua volontà di rilanciare il cortile come centro di cultura e dialogo per tutta la cittadinanza. Mentre a moderare l’evento sono state Paola Pauri e Patrizia Papetti, presidente del Kiwanis International Macerata, che hanno guidato il dibattito ripercorrendo le linee carsiche che affiorano dai vari capitoli del libro e aprendo, al contempo, degli interrogativi anche nell'ottica di sollecitare una rinnovata autocoscienza sul significato del nostro essere 'occidentali' rispetto alla complessità del continente africano, fra ‘identità e differenza’.
Infatti, il libro “Africa contesa” rappresenta una lucida e preziosissima analisi che legge tra le righe, oltre le righe di una narrazione principale, spesso intrisa di pregiudizi ereditati come automatismi generazionali, e approfondisce le dinamiche geopolitiche che segnano il continente africano, evidenziando come le superpotenze mondiali cerchino di influenzare e controllare le risorse e le politiche locali. Nucci descrive "un’Africa in evoluzione, che cerca di ritagliarsi un ruolo autonomo e consapevole nel panorama internazionale, nonostante le pressioni esterne e le sfide interne".
La serata è poi proseguita con un vivace dibattito tra il pubblico e l’autore, arricchito da riflessioni molto stimolanti, a partire dai soci stessi del Kiwanis che hanno ricordato il loro costante e sostanziale impegno nel prestare aiuto ai bambini di tutto il mondo, per l’appunto, anche dell’Africa e nella fattispecie ai bambini non udenti del Benin che oggi lavorano come chef e che hanno una loro attività là, oltre agli importanti finanziamenti volti alla distribuzione di vaccini e molte altre opere improntate alla beneficienza e ancor prima al bene.
La serata, che si è conclusa con una cena conviviale al ristorante Verde Caffè, ha segnato l’inizio di una nuova stagione di eventi culturali, promettendo di essere un punto di riferimento per la riflessione e il dialogo nella comunità di Macerata. Un particolare ringraziamento ai partner Golden Plast, Eurobuilding, Studi Dentistici Galeotti, Agenzia Immobiliare Tasso.
Un potente viaggio musicale nello spazio e nel tempo condotto dalla straordinaria voce di Antonella Ruggiero ha chiuso, tra i grandi apprezzamenti di un pubblico emozionato e in piedi più volte durante il concerto, l’edizione 2024 di Lunaria la rassegna estiva di Musicultura realizzata con il sostegno e la collaborazione del Comune di Recanati.
“Arpeggio Elettrico” questo il nome del magico concerto che ha abbracciato il mondo con brani unici e non replicabili, una vera opera di artigianato musicale offerta dalla straordinaria vocalità di Antonella Ruggiero tra i suggestivi suoni e arrangiamenti firmati e suonati da Roberto Colombo (synth, organo liturgico e vocoder), e da Adriano Sangineto (arpa celtica e clarino basso).
L’affascinante atmosfera del cortile di Palazzo Venieri di Recanati ha creato il palcoscenico perfetto per la massima espressione della grande arte di Antonella Ruggiero che ha incantato il pubblico con il suo talento e una presenza scenica magnetica.
La cantautrice genovese ha proposto una scaletta di brani ricca e variegata, spaziando con la sua voce unica, capace di attraversare generi e stili diversi, dalla canzone d’autore all’etnico, dal sacro al jazz, fino alle celebri canzoni del suo repertorio, con grande versatilità e profondità.
In apertura il pubblico è stato subito rapito dai brani “Elettrochoc” e “Amore lontanissimo”, seguiti da una preziosa interpretazione di “Per un’ora d’amore”, in cui la Ruggiero ha deliziato i presenti anche con le note della sua armonica a bocca.
La magia è continuata con “Non ti dimentico (Se non ci fossero le nuvole)” e “Controvento”, canzoni che hanno fatto vibrare le corde del cuore dei fortunati presenti.
Un passaggio in India con il mantra “Tum Hi Shiva” e poi il ritorno alla sua città, Genova, con le magnifiche interpretazioni degli immortali brani di Fabrizio De André “Canzone dell’amore perduto” e “Creuza de ma”. Tra i momenti più emozionanti della serata le esecuzioni di “Echi d'infinito”, “Solo tu”, “Cavallo bianco” e “Impressioni di settembre” della PFM.
Il viaggio intorno al mondo è proseguito con la raffinatissima esecuzione di "Kyrie (Missa Luba)” la canzone sacra della Repubblica Democratica del Congo con le potenti atmosfere dei canti gregoriani. Ruggiero ha chiuso il concerto con la memorabile “Vacanze romane” e tra gli acclamati bis ha offerto “Ti sento” e direttamente da Cuba, con il pubblico in visibilio in piedi sotto il palco “Guantanamera”.
“Volendo ricorrere ad un’immagine culinaria possiamo dire che Lunaria 2024 è stato un ‘piatto cotto e mangiato’ particolarmente gustoso. - Ha commentato il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri alla fine dello spettacolo - Lo si deve all’affidabilità dell’intero staff di Musicultura con Giacomo Galassi e Paolo Bruzzesi in testa e al clima propositivo e di fiducia in cui l’Amministrazione ci ha consentito di operare a partire dal sindaco Emanuele Pepa e dall’assessore alla Cultura Ettore Pelati".
"Un grazie particolare va anche all’Ufficio Tecnico, l’Ufficio Cultura, alla polizia municipale e alla Protezione Civile. Ora abbiamo davanti un anno per progettare la prossima edizione, da parte nostra l’intento e di non tradire mai il particolare rapporto di fiducia che la rassegna ha con il suo pubblico, da un lato continuando a privilegiare appuntamenti esclusivi e la reale caratura artistica degli ospiti, dall’altro intensificando l’armonia tra lo specifico mood dei singoli concerti e quello dei luoghi che li accoglie”.
Con il via del nuovo anno scolastico, in programma per mercoledì prossimo, aprirà i battenti anche il nuovo polo scolastico di Borgo Pintura, che accoglierà in un’unica struttura gli studenti delle due scuole primarie di via Piave e di via Giotto. La nuova scuola è dotata di ogni comfort, con 24 nuove aule che potranno accogliere fino a 624 bambini. Oltre alle aule sono stati realizzati servizi igienici, uffici, una palestra e una sala mensa da circa 160 posti.
Nei giorni scorsi, il sindaco Andrea Staffolani ha scritto una lettera ai genitori per informarli su questa novità che rivoluzionerà la didattica morrovallese. «Mercoledì prossimo inizierà la scuola. Le bambine e i bambini della primaria della nostra città andranno a lezione nella nuova struttura, costruita a Borgo Pintura. Un edificio moderno, accogliente, funzionale e al passo con i tempi (non lo erano più i plessi di via Giotto e di via Piave), progettato e realizzato affinché le attività didattiche possano svolgersi nel migliore dei modi. La parte esterna non è ancora conclusa, ma l’esecuzione delle opere da ultimare, che rappresentano meno del 5% del totale, non interferirà con lo svolgimento delle lezioni».
«Avremmo dovuto rinviare l’apertura a settembre 2025, perché sarebbe stato decisamente problematico effettuare il trasloco ed organizzare i servizi durante l’anno scolastico. Perché perdere l’utilizzo di una struttura pronta per le poche opere mancanti, che riguardano peraltro solo l’esterno? Come noto, la realizzazione di quest’opera, che segna una significativa evoluzione nell’edilizia scolastica cittadina, è stata una priorità per l’Amministrazione comunale, che ha voluto porla al primo posto, anche per il suo valore simbolico: rimettere al centro la formazione delle generazioni che sono il futuro della nostra società. Essa deve essere motivo di soddisfazione per tutta la comunità, non solo per quella scolastica direttamente interessata».
«L’avvio di ogni nuova impresa comporta sempre qualche problema o disagio. Inizia un nuovo servizio di trasporto, che stravolge le abitudini consolidate da decenni; anche la viabilità potrebbe soffrire fin quando non sarà completato il parcheggio. Serviranno giorni, settimane di rodaggio. Noi faremo quanto necessario per risolvere i problemi, ma chiediamo la pazienza e la collaborazione di tutti. Ciò che deve guidare i nostri comportamenti è il conseguimento del bene comune, che qui si incarna negli alunni che frequenteranno la nuova scuola. Siamo convinti che tutti, Amministrazione comunale, genitori, nonni, dirigenza didattica, docenti, personale Ata, faranno la propria parte, avendo a cuore il benessere delle giovani generazioni e della nostra città».