Quella delle piccole scuole, con spesso pochi studenti riuniti insieme in un’unica classe, o meglio, “pluriclasse”, non è un’immagine da cartolina da altri tempi, ma una realtà ancora oggi molto diffusa, soprattutto in quelle zone che risultano più isolate o comunque meno abitate.
Lo dimostra il forte interesse riscosso a livello nazionale dall’incontro sul tema organizzato dal Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo dell’Università di Macerata con il patrocinio dell’Istituto Nazionale di documentazione, innovazione, ricerca educativa, Indire, della rete Piccole scuole e dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche. Giovedì 16 novembre alle 17 al Polo Bertelli si svolgerà il seminario su curricoli, spazi, tecnologie e soluzioni pedagogiche alternative nelle piccole scuole a partire da due recenti volumi editi da Morcelliana.
Sono oltre 350 le registrazioni finora giunte, di cui il 74% di insegnanti in servizio nelle Marche ma anche in altre regioni italiane, come Piemonte, Lombardia, Campania, Puglia, Abruzzo, Liguria, Calabria, Sicilia e Sardegna. Presente anche una rappresentanza degli studenti iscritti ai corsi di laurea del Dipartimento. Circa la metà potrà partecipare all’evento in presenza, gli altri potranno seguirlo da remoto tramite piattaforma Teams.
I lavori, coordinati da Juri Meda, docente Unimc di Storia della pedagogia, saranno introdotti dai saluti del rettore John McCourt, dalla presidente di Indire Cristina Grieco, dalla direttrice generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche DonatellaD’Amico, la presidente del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria Anna Ascenzi. Interverranno Domenico Simeone dell’Università Cattolica di Milano e Lorella Giannandrea, direttrice del Dipartimento, oltre alle due autrici delle pubblicazioni realizzate nell’ambito del progetto di ricerca dell’Indire “Piccole Scuole”, Giuseppina Rita Jose Mangione e Laura Parigi.
“Nel corso degli ultimi anni – spiega Meda – nei confronti delle piccole scuole sono stati tenuti atteggiamenti eterogenei. In alcuni ambienti, esse erano viste come un lusso, una sorta di privilegio concesso a territori poveri e isolati, un inutile spreco di denaro pubblico. Altri le hanno considerate scuole di serie B. Oggi sono state rivalutate, divenendo un’eccezionale occasione di rilancio delle aree interne e, allo stesso tempo, possono divenire luoghi di straordinarie sperimentazioni pedagogiche, come quelle messe in atto nelle pluriclassi, che costituiscono dei laboratori spontanei di inclusione socio-culturale, educazione tra pari e trasversalità del curricolo”.
Una scossa di magnitudo 4.0 si è registrata oggi a 22 chilometri di profondità, con epicentro a Montelparo (Fermo), secondo i dati riportati dall'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia).
La scossa, breve ma intensa, è avvenuta intorno alle 17:17 ed è stata avvertita distintamente in tutta la provincia di Fermo, ma anche nel Maceratese, nell'Ascolano e nell'Anconetano. Non si registrano al momento danni a persone o cose, ma sono in corso le verifiche del caso.
Nella mattinata di oggi, 14 novembre, è stata inaugurata a Macerata la sede del consolato onorario della Lituania. La prima domanda che può sorgere è «Quali sono i rapporti tra le due nazioni e perché Macerata come luogo d’elezione?».
A rispondere è il console onorario Antonello De Lucia il quale, per motivi professionali, un paio di anni fa, ha avuto modo di entrare a contatto con la realtà di questo paese scoprendo che c’è una grande attenzione, un ecosistema molto sensibile proprio verso la regione Marche, al suo tessuto culturale e aziendale.
Da qui l’idea di fondare l’unico consolato presente nella città maceratese: “Il nostro territorio col suo brand, nonostante abbia vissuto dei momenti difficili dal punto di vista economico, da fuori, è visto con grande interesse; da tutto ciò è scaturita l’iniziativa di dar vita a questa nuova e bella storia ”, ha affermato De Lucia
Quest’ultimo ha messo in luce le caratteristiche e le potenzialità di un paese piccolo quanto fortemente in crescita che, negli ultimi dieci anni, ha impiegato ingenti risorse nel campo delle innovazioni tecnologiche. Non a caso, ha sottolineato il console, molte aziende inglesi, post brexit, da Londra si sono trasferite a Vilnius e la Lituania stessa è un paese che sta investendo anche nel territorio italiano. Per rendere l’idea, basti citare l’impianto multimilionario di pannelli fotovoltaici che in Campania dà lavoro a centinaia di persone: “c’è una fertilità di rapporti economici: l’Italia importa ed esporta dalla Lituania”.
All’evento inaugurale hanno partecipato le maggiori rappresentanze istituzionali tra cui l’ambasciatrice della Lituania in Italia Dalia Kreiviene, il nuovo prefetto Isabella Fusiello, la vicesindaco Francesca D’Alessandro, l’assessore regionale Filippo Saltamartini, il comandante provinciale della Finanza Ferdinando Falco, il rettore dell’Università di Macerata John Mc Court, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido.
A prendere la parola dopo Antonello De Lucia, l’ambasciatrice Dalia Kreiviene che ha messo in evidenza come questo nuovo consolato onorario sia l’undicesimo in Italia nel corso degli ultimi trentadue anni di relazioni diplomatiche tra i due paesi. È poi entrata nel vivo del piano d’azione ribadendo l’importanza di instaurare un rapporto capillare, che dal piano nazionale arriva fino alle realtà locali delle singole regioni.
Sul solco di questa linea politica, ha fatto menzione delle aree di cooperazione fra la Lituania e la regione Marche, soprattutto per quanto concerne l’ambito del turismo e del commercio: “Vorrei sottolineare che l’Italia è da tempo un valido partner economico consolidato. Tuttavia, vedrei dei potenziali per estendere ancora di più il campo di collaborazione con un focus particolare sui settori forti di questa regione: quello tessile, la moda, l’arredamento e l’agroalimentare”.
Ha infine ricordato i settecento anni dalla fondazione dell’attuale capitale e di come, già nelle lettere del Gran Duca di Vilnius ai re e granduchi degli stati della vecchia Europa, si evinceva la fisionomia di un paese baltico aperto all’incontro, allo scambio tra culture, tra economie e persone.
A seguire l’intervento di Alice Pinna, account manager di Lithuania Travel che rappresenta l’Italia nell’ambito del turismo della Lituania tramite un’agenzia di marketing e comunicazione che è B2B: “Siamo felici di essere stati convolti in quest’occasione che a nostro avviso costituisce un ulteriore tassello, un’ulteriore testimonianza di quella che è la stretta relazione tra le due nazioni”. Infine la parola alle suggestive e affascinati immagini di un video incentrato sulle bellezze paesaggistiche e artistiche nonché il corredo delle tradizioni culturali e gastronomiche del paese baltico.
Sedici milioni di euro destinati a edifici storici del centro di Visso e quasi 4 milioni per la torre civica, le mura e costruzioni private del Comune di Petriolo. Sono in totale circa 20 i milioni di euro aggiuntivi destinati alle Marche, e in particolare al Maceratese, dalla Cabina di coordinamento, presieduta dal Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli e composta dai presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Merito delle misure inserite nelle Ordinanze Speciali in deroga che, nel caso del Comune di Visso, riguarda ulteriori quattro interventi, per un valore complessivo di circa 16 milioni di euro destinati a interventi unitari per gli aggregati pubblico-privati di Palazzo Priori (3,5 milioni), Palazzo Governatori (4,9 milioni), Palazzo Varano (2,7 milioni), la chiesa e Palazzo San Giacomo (5 milioni).
In cabina di coordinamento è stata approvata anche un’ordinanza speciale in deroga per il comune di Petriolo. Qui invece sono stati programmati interventi per 3,8 milioni di euro.
Nel dettaglio, le opere riguardano: il recupero della torre civica (832mila euro), le zone ipogee della torre (91mila euro), le mura storiche castellane (608mila euro), le cisterne murarie ipogee (40mila euro), interventi su parti comuni di edifici privati (1,65 milioni), interventi di finitura (450mila euro) e altri interventi (180mila euro).
Infine, attraverso un'ulteriore modifica all’ordinanza Omnibus, è prevista la realizzazione di una struttura temporanea di supporto agli impianti sciistici di risalita sul Monte Prata, nel Comune di Castelsantangelo sul Nera, prossimi alla riapertura dopo sette anni. Una struttura in grado di offrire ospitalità in sicurezza, la cui realizzazione si rende necessaria in attesa della ricostruzione del rifugio "Nido delle aquile", di cui è stato approvato il progetto definitivo, finanziata dalla Struttura commissariale.
Si tratta di un intervento che rientra nella strategia di rilancio per la destagionalizzazione già delineata all’interno del progetto vincitore del bando “Destination Management Comprensorio dei Sibillini”, incluso nel Piano complementare sisma 2009-2016.
Un progetto, finanziato con 500 mila euro, che rappresenta lo strumento attuativo per una nuova visione strategica per l’alta montagna del cratere marchigiano teso a valorizzare il “marchio” dei Monti Sibillini e finalizzato a raggiungere con maggiore efficacia quelle tipologie di turismo che prediligono esperienze sostenibili, a contatto con la natura e con le comunità locali. Il “Destination Management Comprensorio dei Sibillini” ha visto l’adesione di nove Comuni proprio del territorio dei Monti Sibillini: Arquata del Tronto, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Sarnano e Ussita.
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto del lavoro che la cabina sta portando avanti e dei risultati ottenuti da questo ultimo provvedimento, che contribuisce a dare velocizzazione in uno dei centri più colpiti dal sisma come Visso. Le risorse destinate agli edifici storici del centro di Visso, dove sono iniziate le demolizioni da diversi mesi, e del comune di Petriolo, vanno in questa direzione, accelerando sempre di più i tempi di realizzazione degli interventi".
"Oltre alla ricostruzione fisica vi è anche un altro segnale che vogliamo dare a questi territori duramente colpiti ed è quello della speranza per un domani di rinascita sotto molteplici punti di vista: sociale, economica e turistica, per far vivere un centro storico è necessario renderlo fruibile ed abitarlo ma anche innescare un dinamismo che possa stimolare la ripresa economica e l’iniziativa imprenditoriale".
"Infine, rinascita turistica, perché questi centri riportati a un nuovo splendore possano poi attrarre nuovi visitatori. In questo provvedimento c'è anche attenzione alle attività sciistiche sul Monte Prata, nel comune di Castelsantangelo sul Nera, prossime alla riapertura. Una buona notizia che pone le basi per un rilancio di tutto il comprensorio dei Sibillini, di grande valore per l’intero sistema turistico marchigiano”.
Il commissario straordinario alla Ricostruzione e alla Riparazione sisma 2016, Guido Castelli, ha dichiarato: "Si tratta di interventi molto importanti che si inseriscono all'interno di quel cambio di passo che stiamo imprimendo alla ricostruzione. Visso, in particolare, di questo cambio di passo è uno degli esempi più concreti dal momento che l'incremento di cantieri e lavori è ben visibile".
"Mi fa poi particolarmente piacere che queste decisioni odierne per Visso riguardino edifici di pregio del suo centro storico, un autentico gioiello dei Monti Sibillini che è nostro dovere riportare agli antichi fasti. Proprio qui questa estate abbiamo compiuto una visita del centro con il presidente Acquaroli, la cui attenzione nei confronti di questi territori è costante. Positive anche le novità rispetto al centro di Petriolo, borgo al quale dedichiamo risorse ingenti".
"Con l’intervento presso Monte Prata, infine, contiamo di mettere l’ultimo tassello per la riapertura dopo sette anni di questi impianti sciistici nell’attesa del ripristino del rifugio che, in un’ottica complessiva, rappresenta il primo presidio della montagna".
"Il rilancio dei nostri territori montani è di particolare importanza: rappresenta una priorità di cui siamo ben consapevoli. Il recupero e la strategia di rilancio dei siti feriti dal sisma fa parte integrante del processo di riparazione. La loro fruibilità, infatti, può creare un circolo virtuoso fatto di incentivazione del flusso turistico il quale, a sua volta, può contribuire a rivitalizzare e a rendere attrattivi i nostri borghi, contrastando il processo di spopolamento”.
Anche quest'anno l'Alam, l'associazione laureati dell'Università di Macerata, organizza la Giornata del laureato, che si terrà la mattina di sabato 2 dicembre. Nata nel 2003, l’iniziativa vuole riunire insieme e festeggiare chi ha conseguito il titolo di dottore 25 e 50 anni fa. Quest’anno Unimc cerca, quindi, tutti coloro che si sono laureati nel 1973 o nel 1998.
Chi si è laureato in quegli anni e vuole partecipare alla cerimonia, può contattare l’Ateneo per comunicare i recapiti attuali, insieme ai dati anagrafici, il corso frequentato, la data di conseguimento della laurea, in modo da ricevere l’invito ufficiale, scrivendo un’email a comunicazione@unimc.it. L’Ateneo invita anche a passare parola ai colleghi di studio per raggiungere il maggior numero possibile di laureati e laureate.
Dopo il sold out del primo appuntamento della rassegna di circo contemporaneo al teatro Feronia, sabato prossimo (18 novembre), con spettacolo unico alle ore 20:45, arriva l’artista berlinese pioniere della giocoleria contemporanea: Stefan Sing.
Un artista voluto dalla co-direttrice artistica del Sic, lo stabile di innovazione circense, Fabiana Ruiz Diaz, che in collaborazione con la città di San Severino Marche porta per la prima volta in provincia di Macerata il progetto di avanguardia circense "Cie Wilson, sing!" con lo spettacolo "Why not maybe perhaps".
Sul palco con Stefan Sing anche lo scozzese Liam Wilson, giocoliere e ballerino. I due insieme capovolgono i presupposti impliciti della giocoleria seguendo ogni impulso espressivo per creare momenti di bellezza surreale attraverso un approccio espressionista, utilizzando pochissimo per dire molto.
Lo spettacolo, consigliato a tutto il pubblico sopra i 10 anni, è un’occasione unica per addentrarsi nel linguaggio del circo contemporaneo europeo. Stefan Sing sviluppa il suo stile unico dal 1985, combinando la giocoleria con la danza contemporanea.
La giocoleria è un linguaggio capace di trasmettere significati affrontando questioni impegnative in modo sia concreto che metaforico, usufruendo di un vocabolario di componenti astratte e quindi una propria grammatica.
La forza di "Why not maybe perhaps" risiede nel giocolare con gli oggetti, sfruttandone il potenziale associativo che essi offrono per raccontare la relazione dell'essere umano con ciò che lo circonda. In questo senso il giocoliere diventa un simbolo del costante sforzo dell'essere umano di dare ordine e significato ai molteplici stimoli del mondo che attraversa: l'essere umano che fallisce e si rialza, l'essere umano che si sviluppa attraverso la ripetizione costante, l'essere umano che può esistere solo in connessione con l'esterno.
Si dice sicura di un altro successo Fabiana Ruiz Diaz: "Aprire la seconda rassegna di circo contemporaneo al teatro Feronia con un sold out è stata una forte emozione, ci ha dato ancora più fiducia nel nostro lavoro. Il prossimo spettacolo è particolare, Stefan Sing è una star della giocoleria, il suo lavoro è estremamente tecnico ma anche molto concettuale, diversi addetti ai lavori ci hanno già chiamati per venirlo a vedere. Il che ci rende orgogliosi di far apprezzare San Severino Marche, oltre che per le sue bellezze paesaggistiche, anche come luogo di sperimentazione di un’arte popolare come il circo".
La rassegna di nouveau cirque continuerà al teatro Feronia il 16 dicembre con Circo El Grito e il nuovo spettacolo firmato da Fabiana Ruiz Diaz, un’anticipazione ancora "senza titolo" ma che è un esempio di "circo di creazione", fortemente voluta al teatro Feronia come segno di riconoscenza verso tutta la comunità settempedana che ha accolto calorosamente il Sic. Le iniziative dello Stabile di Innovazione Circense sono proposte in collaborazione con i Teatri di Sanseverino.
Nuovo peculiare intervento di awake surgery condotto nel reparto di Neurochirurgia dell’AOU delle Marche – diretta dal dottor Roberto Trignani - dall’equipe multidisciplinare di cui hanno fatto parte i neurochirurghi Stefano Vecchioni e Massimo Vissani, il neuroanestesista Edoardo Barboni e la neuropsicologa Silvia Bonifazi, tutti noti per l’utilizzo delle procedure neurochirurgiche in “awake”.
L’eccezionale procedura ha visto come protagonista un paziente olandese - H.L. - da anni residente in Italia affetto da una lesione cerebrale. Per questo intervento sono state adottate nuove tecnologie con l’obiettivo di migliorare il comfort del paziente, monitorare il livello di stress e, in questo caso specifico, per superare le difficoltà correlate alla barriera linguistica del paziente; la sua prima lingua è l’olandese, la seconda è l’inglese. La lingua olandese è stata impiegata per agire sulla sua componente emotiva attraverso il visore di realtà virtuale (Hypno VR), la lingua inglese per facilitare l’interazione tecnica prima e durante la procedura.
Contestualmente un innovativo sistema di monitoraggio (ANI monitor) è stato utilizzato per la prima volta in Italia in un contesto di awake surgery per documentare anche gli effetti del visore sul paziente, un dispositivo che si propone come guida non invasiva per valutare il livello di stress, comfort e dolore del paziente.
“In queste speciali procedure - spiega il neurochirurgo dottor Stefano Vecchioni - il paziente svolge un ruolo da protagonista, dunque è chiaro quanto sia fondamentale la comunicazione, per il necessario scambio di informazioni e sviluppo di relazioni che avvengono tra tutte le figure coinvolte prima durante e dopo l’intervento chirurgico. Trasformare il paziente in un soggetto attivo e consapevole durante l’intervento significa potenziare ogni sua risorsa, biologica, psicologica culturale e sociale”.
Il dottoe Edoardo Barboni - Responsabile della SOSD Neuroanestesia e TIPO - sottolinea il potenziale enorme dell’Intelligenza Artificiale in medicina : “L’utilizzo del visore ha permesso di modulare le diverse componenti, quella sensoriale, affettivo emotiva, cognitiva, attraverso una condizione immersiva con video e audio in lingua Olandese, fornendo al paziente la possibilità di avvalersi di una strategia in più per controllare l’emotività. L’efficacia di questa strategia è stata confermata dal fatto che il paziente ha richiesto spontaneamente più volte durante l’intervento di utilizzare il visore e il sistema di monitoraggio ha confermato una riduzione del livello di stress avvertito dal paziente durante l’intera procedura”.
“È evidente, d’altronde, come spiega la dottoressa Silvia Bonifazi – della SOSD Psicologia Ospedaliera - che la relazione terapeutica utilizza altri canali oltre a quello verbale ed in questo contesto ovviamente hanno giocato un ruolo fondamentale anche la percezione della presenza, della partecipazione emotiva, dell’empatia e professionalità di tutto il team multidisciplinare”.
La testimonianza di H.L. illustra perfettamente quanto il binomio Intelligenza Artificiale e professionalità medica sia destinato a rivoluzionare le procedure chirurgiche: “ Tutto è iniziato quando sono entrato in contatto con l’Ospedale Torrette di Ancona, dove ho preso un appuntamento con il dottor Roberto Trignani. Lui, insieme al neurochirurgo Stefano Vecchioni – che il paziente chiama affettuosamente Stephani - ha avanzato il sospetto che io potessi avere un tumore sul lato sinistro del mio cervello.
La situazione è progredita molto rapidamente, innanzitutto con un colloquio con il team medico, composto dalla psicologa Silvia Bonifazi, il neurochirurgo Stephani e il neuroanestesista Eduardo Barboni: le loro informazioni e spiegazioni su quali sarebbero stati gli step successivi sono state molto chiare e mi hanno rassicurato fin da subito. La settimana successiva ho iniziato una preparazione - 3 appuntamenti alla settimana della durata di un’ora - durante la quale ho “imparato” a riconoscere delle immagini, contare e fare test questa preparazione tecnico-psicologica si è rivelata un passaggio fondamentale. Nel corso dell’intervento, il team medico è stato sempre al mio fianco e mi ha supportato costantemente. Fantastici” - racconta H.L. con entusiasmo.
“C’era anche della musica a disposizione per aiutarmi a rimanere tranquillo, ma soprattutto c’erano i medici, che mi hanno spiegato ogni passaggio dell’intervento con grande chiarezza. Vale la pena di sottolineare che io sono olandese e che sia la preparazione che l’intervento sono stati eseguiti in lingua inglese, ideale per me che ancora non ho un italiano così buono da affrontare una situazione del genere”.
Tutti questi fattori hanno permesso di sviluppare correttamente quella alleanza terapeutica che ha fatto sentire il paziente a “casa” , in famiglia, anche se in terra straniera, pronto ad affrontare la procedura da sveglio.
“Il team multidisciplinare - prosegue il dottor Edoardo Barboni - è finalizzato ad esaltare il fattore umano, fondamentale per l’esito terapeutico della procedura. Infatti non bisogna immaginare l’intelligenza artificiale come uno strumento che andrà a sostituire il medico : nel nostro approccio al malato le competenze, le nuove tecnologie e l’interesse per le nuove frontiere in tema di ricerca si integrano in un processo che al centro preveda la personalizzazione e l’umanizzazione delle cure.
Fino a domenica 19 novembre gli spazi espositivi allestiti all'interno dell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza Del Popolo, ospitano la mostra di Claudio Scarponi dal titolo: "Occhi dal mondo". L’evento culturale è patrocinato dalla Croce Rossa Italiana, cui saranno destinate le offerte che verranno raccolte grazie a questa iniziativa solidale.
La straordinaria esposizione è un viaggio per immagini che l'artista settempedano, amante da sempre della fotografia, dedica a India, al piccolo Tibet, a Nepal, Siria ed Etiopia, realtà dove ha viaggiato e dove ha raccolto tantissime immagini insieme all’amico fotoreporter Roberto Farina. Le stesse si propongono di documentare particolari situazioni colte lungo le strade, all’interno dei villaggi o delle piccole comunità come quella dei monaci buddisti che vivono sulle montagne desertiche del Ladakh.
Scatti in bianco e nero che catturano l’attenzione ma che, soprattutto, contengono un’anima e danno voce a sentimenti e situazioni. "Mi sono spesso trovato in situazioni difficili da fotografare – spiega l’autore della mostra, Claudio Scarponi – ma il mio istinto naturale è quello di descrivere la vita di persone povere, oppresse o addirittura prive degli elementi essenziali per vivere come l’acqua. Cerco di fissare in questi volti il sentimento di un particolare momento come la paura, la tristezza, la diffidenza, a volte la simpatia e persino la gioia per una semplice stretta di mano".
Il progetto si pone come obiettivo quello di far vedere con uno sguardo diverso e meno indifferente donne e uomini che vivono nello stesso nostro pianeta, ma anche per richiamare l’attenzione su quanti operano nel volontariato locale e internazionale. Si è cercato di mettere in risalto l’umanità di queste persone senza retorica o pietismo, ma lanciando anche un messaggio di positività e di speranza.
La mostra è visitabile nei seguenti giorni e nei seguenti orari d’apertura: dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle 19. Il sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 20, la domenica dalle ore 16.30 alle 20.
Torna il festival "de Sidera. A proposito di cosmogonie", giunto quest’anno alla seconda edizione. Si tratta di un percorso culturale di conoscenza e di riflessione, un fil rouge tra poesia e stelle, evocando de-sideri e con-siderazioni, in programma a Macerata dal 17 novembre al 4 dicembre.
"Si tratta di un festival - ha detto l’assessore alle Politiche giovanili Marco Caldarelli aprendo la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, insieme all’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi e al professor Guido Garufi -, essendo articolato in quattro giornate, portatore di un’ambizione non banale. In ‘de Sidera’ vorremmo un po’ di tutto, poter parlare di politica, letteratura, di poesia, di saggistica e di musica. È un’iniziativa interessante perché aperta, nuova, senza particolare recinti, il criterio di scelta non è politico ma affidato al gusto di ciascuno di noi. Vedrete che chi seguirà il Festival si porterà a casa qualcosa di importante, per la città e per lui".
"Quattro eventi sono un pretesto positivo per conoscerci meglio - ha detto il professor Guido Garufi introducendo gli eventi in programma -. ‘de Sidera’ è un festival che di anno in anno si replica presentando dettagli diversi e potrebbe diventare una struttura permanente irraggiando altri segnali durante l’anno sulla città. Voglio ringraziare gli assessori Caldarelli e Sacchi perché ci vuole coraggio a produrre un atto culturale di questo tipo, perché quello che facciamo rientra in un circuito un po’ diverso. La qualità della cosa è come una giacca di classe e allora, in questo caso, non conta il pubblico ma la qualità del pubblico".
"Promuovere un festival che prevede nel suo core business quello è già stato detto prima di me, è un atto di coraggio - è intervenuto l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. E’ un festival libero, forse perché non ha steccati ideologici e fa dell'approccio liberale la sua cifra. È un festival che più pop non si può, siamo liberi negli argomenti, nello scegliere gli autori, la forma d’arte e il contenuto. E quindi libertà di movimento e di scelta. Sottolineo, infine, la collaborazione e la sinergia benefica tra i due assessorati coinvolti benedetta dall’amministrazione comunale".
Tra letteratura, storia e società, il Festival, organizzato in sinergia dagli assessorati alle Politiche giovanili e agli Eventi, aprirà i battenti con un’anteprima regionale dal titolo “Corsi e ricorsi storici” con la presentazione di "Vico dei miracoli", il nuovo libro di Marcello Veneziani dove il giornalista e scrittore narra la vita di uno dei grandi filosofi italiani: Giambattista Vico.
Tutto scorre come in un racconto, ma tutto è veritiero: la nascita e l'infanzia travagliata; il lavoro di precettore; i primi passi accademici, le incredibili vicissitudini familiari, i rapporti con la Chiesa, i reali e la nobiltà, le opere incomprese, la vecchiaia, la morte e la farsa dei funerali ripetuti, la gloria postuma.
L’incontro, organizzato dall’associazione Antelitteram, per la direzione artistica di Filippo Davoli, si terrà venerdì prossimo, 17 novembre, alle 21.15, al Teatro della Filarmonica. Il calendario del Festival prevede poi per mercoledì 22 novembre, alle 21, al Caffè Basquiat, una serata particolare in compagnia di Luca Pucci e Alessandro Savi, autori del libro “Pronto, è il bar” che in tutta la provincia ha venduto più di mille copie ed è pronto alla ristampa. Il libro raccoglie e racconta un vasto repertorio aneddotico di personaggi frequentatori di bar e locali rappresentando uno spaccato sulle nostre tradizioni linguistiche e popolari.
Mercoledì 29 novembre, sarà la volta di Edoardo Salvioni che presenterà il nuovo libro di Guido Garufi "Non esiliarti", un’autoantologia dei versi dal 1972 ad oggi. L’incontro si terrà, alle 17.30, alla presenza dell’autore, alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti.
A chiudere il festival, lunedì 4 dicembre, alle 17.30, all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti sarà l’incontro intitolato "Lingua di Joyce e frazionamento dei linguaggi" a cura del professor John McCourt, magnifico Rettore dell’Università di Macerata e tra i massimi esperti al mondo di Joyce. L’intervento di McCourt sarà introdotto dal direttore artistico del Festival Filippo Davoli e da Guido Garufi. Tutti gli eventi sono gratuiti.
Sorpreso con la droga negli slip: denunciato un operaio 45enne della provincia di Fermo. A fermarlo, nella tarda serata di venerdì, sono stati i carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Macerata.
L'uomo, italiano, è stato intercettato all'altezza di Montecosaro Scalo dai militari della sezione operativa con la collaborazione dei colleghi del reparto operativo, ed è stato bloccato mentre si trovava, in compagnia di un altro uomo, 38enne, alla guida di un'Audi A3.
Proprio il comportamento nervoso di M.M., queste sono le sue iniziali, e l’impazienza di proseguire la marcia nel vano tentativo di eludere il controllo, ha indotto i militari a non dare credito alle giustificazioni e di approfondire le verifiche.
La perquisizione ha consentito di rinvenire, nascosto negli slip, un involucro per un peso complessivo lordo di 52 grammi contenente eroina, oltre ad un piccolo bilancino di precisione che era custodito in un borsello.
Nel corso della successiva perquisizione effettuata nell'abitazione dell'uomo, è stato trovato materiale per la preparazione e il confezionamento dello stupefacente oltre ad altri due bilancini di precisione intrisi di residui di stupefacente. Particolare che ha ulteriormente aggravato il quadro probatorio emerso a carico del 45enne.
La droga - che doveva essere ancora "lavorata" per essere suddivisa in dosi prima di essere immessa nelle locali piazze di spaccio - e tutto il materiale per il confezionamento rinvenuto sono stati sottoposti a sequestro penale e l'uomo è stato deferito in stato di libertà per la detenzione ai fini di spaccio.
Confindustria Macerata ricerca per un'azienda che opera nel settore oil & gas un/a Qhse Coordinator in supporto ai siti operativi (codice annuncio Conf 435). La risorsa si occuperà della gestione Qhse (Qualità, Salute, Sicurezza e Ambiente), della redazione del Dvr (Documento di Valutazione dei Rischi) e del DSS (Documento di Sicurezza e Salute).
Requisiti richiesi: laurea in Ingegneria Gestionale o in Ingegneria dell’Ambiente o affini; conoscenza dei contesti normativi di riferimento quali il D.Lgs. 81/08 e il D.Lgs. 624/96; conoscenza degli standard UNI EN ISO 9001, 14001 e 45001; buona conoscenza della lingua inglese (livello B1); disponibilità a brevi trasferte in Italia e all’estero. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Nell'ambito di un'intensificazione dei controlli delle Guardia di finanza del comando provinciale di Ancona e dell'Agenzia Dogane e Monopoli presso l'Aeroporto delle Marche, il fiuto del cane antidroga Sonja, delle Fiamme Gialle, ha permesso di intercettare un plico sospetto. Dentro c'era un panetto di 100 grammi di hashish, abilmente imballato e custodito in modo tale da tentare di eludere i controlli.
Gli ulteriori accertamenti effettuati dai militari, sotto la direzione della Procura della repubblica di Ancona, hanno consentito di individuare il destinatario della spedizione ed estendere le operazioni di servizio anche presso la sua abitazione.
Le indagini hanno portato alla denuncia a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti di un giovanissimo - minorenne - alla competente autorità giudiziaria minorile, al sequestro del panetto di hashish e del telefono cellulare da cui, verosimilmente, veniva tracciata la spedizione ed intrattenuti i contatti con il mittente.
Un concerto dedicato uno dei musicisti più innovativi e influenti dell’intera storia del jazz come Charlie Parker. Venerdì 17 novembre alle ore 21:15 al Politeama di Tolentino, il sassofonista e icona del jazz internazionale Stefano Di Battista accompagnato dal Gigli Jazz Project rende omaggio al fondatore del jazz moderno con un progetto dal titolo "Bird, il ritratto di un’epoca". Il programma è tutto dedicato a Parker con brani originali in stile bepop eseguiti da un ensemble di ben 10 elementi.
Dagli anni cinquanta ad oggi, il mondo della musica jazz (e non solo) ha subito l’influenza dell’opera di Charlie Parker. Molti musicisti hanno trascritto e copiato nota per nota i suoi "assolo", schiere di sassofonisti hanno imitato il suo modo di suonare. Di tutta la sterminata produzione dell’artista si propone in questo progetto un estratto del disco che Bird registrò nel 1950: "Charlie Parker With Strings". Parker non si limitò a registrare usando il suo quintetto bebop standard ma nel creare gli arrangiamenti realizzò un desiderio di lunga data: contaminare la sua musica con il suono classico degli archi.
Stefano Di Battista nasce a Roma il 14 febbraio del ’69 da una famiglia di musicisti ed appassionati di musica e inizia a studiare il sassofono all’età di 13 anni. Dopo aver suonato in gruppi di vario genere, nel ’92 si trova a suonare al Calvi Jazz Festival. È lì che incontra per la prima volta dei musicisti francesi, primo fra tutti Jean-Pierre Como che lo invita a suonare a Parigi.
Da quel momento in poi ha fatto la spola tra Roma e Parigi, moltiplicando le sue audizioni in modo da procacciarsi qualche ingaggio. Infine si procura due concerti al Sunset di Parigi, con un trio formato dal batterista Roberto Gatto e dal contrabbassista francese Michel Benita. Gatto rinuncia e viene rimpiazzato all’ultimo minuto dal batterista Aldo Romano, che viene colpito dallo stile affascinante del sassofonista. In un attimo è nata un’amicizia tra i due. La seconda sera Stèphane Huchard è alla batteria e invita Laurent Cugny, prossimo a prendere le redini dell’ONJ (Orchestra Nazionale del Jazz).
Stefano viene assunto all’istante. In due sere da sogno la vita di Di Battista è cambiata. Oltre alla partecipazione al progetto di Aldo Romano dal quale sono scaturite due registrazioni discografiche (Prosodie e Intervista) e la presenza nell’ONJ diretta da Cugny, continua ad incontrare gente, tiene alcuni concerti in trio con Daniel Humair e J.F. Jenny Clark, suona con musicisti americani di passaggio come Jimmy Cobb, Walter Brooker, Nat Adderly. La carriera di Di Battista è a una svolta.
Pilastro dei vari gruppi di Aldo Romano, membro del sestetto di Michel Petrucciani, Stefano incomincia a pensare alla realizzazione di un progetto a suo nome. Nel ’97 il suo primo album per la Label Bleu, dal titolo “Volare”, lo vede al fianco di Flavio Boltro alla tromba, Eric Legnini al piano, Benjamin Henocq alla batteria e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Nel ’98 arriva il suo primo ingaggio per la storica Blue Note, per la quale inciderà l’album “A prima vista”, accompagnato dalla stessa formazione di musicisti, che tra le altre cose diventerà il suo gruppo stabile di riferimento.
Nel luglio 2000, la registrazione di un disco magistrale dove Stefano è affiancato dall’incomparabile presenza di Elvin Jones alla batteria (il leggendario batterista di John Coltrane), Jacky Terrasson al piano e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Il disco, dall’omonimo titolo, uscirà poi nell’Ottobre 2000. Il nuovo disco, oltre ad avere grandi riconoscimenti da parte della critica internazionale, ha vinto il prestigioso premio francese Telerama, classificandosi al primo posto nelle classifiche europee come disco più venduto. La formazione prevede: Stefano Di Battista sax; Luca Pecchia chitarra; Massimo Manzi batteria; David Padellacontrabbasso; Lucia Galli arpa; Luca Mengoni violino I; Stefano Corradetti violino II;Vincenzo Pierluca viola; Federico Pierpich violoncello.
"Il pizzino che il non rimpianto ex sindaco di Macerata, Carancini, indirizza al neo direttore dell'Ast 3, Marco Ricci è grottesco, oltre che totalmente inopportuno. Un attacco preventivo su basi e politiche che, da sempre, sono riconducibili alla sua parte politica". Questa la dichiarazione del vicecapogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio regionale delle Marche, Pierpaolo Borroni, in replica alle esternazioni del consigliere Romano Carancini.
"È notorio, infatti, come sia stato il Pd assoluto maestro di occupazione di poltrone non sul merito, ma sull'appartenenza partitica. Basti guardare quanti ex dirigenti del Pd, ora occupino ruoli dirigenziali nella sanità privata e non solo - sottolinea Borroni -. Tornando sulle inopportune dichiarazioni di Carancini su valutazioni che è pronto a fare di Ricci e di chiunque altro, dimenticando che nessuno ne avverte il bisogno, mi preme evidenziare come la vera e propria ossessione del consigliere regionale sia, in realtà, Daniela Corsi".
"Carancini conosce bene tutti i meriti della gestione Corsi, ma finge strumentalmente di non ricordarseli, sperando che i maceratesi ci caschino - prosegue Borroni -. Ma così non è. Per amor di verità, ci tengo a tratteggiare i risultati e gli obiettivi raggiunti dalla Corsi. Parto dagli accordi con l'Istituto Iom oncologico per l’assistenza oncologica infermieristica domiciliare; l’acquisto di nuove tecnologie come l’acceleratore lineare, gamma camera, apparecchiature radiologiche multifunzionali, il Vitom per otorino, il mammografo per l’ospedale di Recanati, Pet Tac per Medicina nucleare, angiografo in fase di acquisizione".
"L’elenco è lungo e riguarda tutte le strutture dell'Ast 3: potenziamento dell'attività dei consultori con personale medico e ostetrico; gestione della fase Covid del 2021 con il fiore all'occhiello del Covid Hospital di Civitanova che, come promesso, vede ora tutte le attrezzature ed apparecchiature distribuite nei presidi ospedalieri territoriali, Cot e Case di comunità in itinere, ambulatori codici bassa intensità di cura, convenzione per l’Osteopatia in ospedale e territorio, allestimento Dialisi a Camerino - specifica Borroni -. Senza dimenticare come abbia messo mano, bene, anche alla struttura attraverso l’assetto degli incarichi di funzione e coordinamento e i contratti collettivi integrativi delle 3 aree negoziali del personale. E proceduto alla copertura dei Primari vacanti in particolare a Camerino con la conseguente riattivazione dell’attività di Cardiologia e Ortopedia".
"Infine, trasferimento Rsa a Montecassiano e internalizzazione Rsa di Recanati. Potrei andare ancora avanti, ma mi fermo qui per evitare di suscitare un forte malessere in Carancini e in tutto il Pd maceratese che era abituato a promuovere i loro iscritti e/o simpatizzanti, senza guardare al merito. Se ne facciano una ragione, la sanità marchigiana sta cambiando all’insegna dell’efficienza, della qualità, del merito, della professionalità. E non si torna più indietro", conclude Borroni.
"La Giunta regionale riunita ieri ha approvato due importanti delibere concernenti la materia della sicurezza: la prima riguarda le Vittime del dovere, la seconda ulteriori stanziamenti per la strumentazione della polizia locale". Lo comunica il vice presidente della regione Marche Filippo Saltamartini.
"Dobbiamo avere grande riconoscenza per chi si è sacrificato per difendere le nostre libertà e i nostri diritti - sottolinea Saltamartini che ha delega alla Sicurezza - Le vittime nel nostro sistema giudiziario hanno purtroppo una posizione di inferiorità: per vedersi riconosciuti diritti si devono costituire in giudizio e spesso subiscono anche processi di vittimizzazione secondaria".
La Regione Marche, attraverso la legge regionale numero 12 ‘Interventi a sostegno delle Vittime del dovere e individuazione del Comune di Staffolo come riferimento regionale per la memoria delle vittime del terrorismo’, riconosce l'alto valore civile e morale dei caduti nell'adempimento del dovere, conserva e rinnova la loro memoria e rafforza le misure di assistenza e sostegno.
Pertanto, aggiunge l’assessore "anche quest’anno la Regione Marche ha stanziato 20 mila euro per le Vittime del dovere: 15 mila euro andranno a borse di studio e 5 mila euro alle esenzioni per le spese sanitarie. La delibera determina modalità, termini e condizioni per l’erogazione in attesa della pubblicazione del bando".
Potranno accedere al beneficio le vittime del dovere o i loro familiari, coniugi, figli o genitori. L’importo delle borse di studio è di 200 euro per gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado; 400 euro per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado; 1.600 euro per gli studenti universitari e delle scuole di specializzazione per le quali non è prevista retribuzione.
L'anno scorso le domande, tutte accolte, sono state 22. Per l'esenzione alle prestazioni sanitario e farmaceutiche occorre recarsi all’Ufficio anagrafe assistiti dell’Azienda Sanitaria Territoriale di competenza con la documentazione che attesta il riconoscimento dello status di vittima del dovere e del rapporto di parentela con la vittima del dovere: l'Ast rilascerà il codice regionale di esenzione (V01-RM) provvedendo alla registrazione nell’Anagrafe Regionale Centralizzata Assistiti (ARCA).
La Giunta ha deliberato anche lo stanziamento di ulteriori 225 mila euro per l’acquisto di dotazioni tecnico-strumentali per la polizia locale (automobili o allestimenti, defibrillatori portatili, etilometri, strumentazioni fotografiche portatili facilmente occultabili, radio portatili e veicolari, sistemi di lettura targhe, di rilevazione elettronica di incidenti stradali con metodologie satellitari, dispositivi portatili per rilevamento di esplosivi e per il riconoscimento rapido di droghe, strumentazione portatile per l’analisi di falsi documentali). Le risorse si aggiungono ai 575 mila euro già assegnati nel luglio scorso.
In una gremita sala Cecchetti, presso la biblioteca comunale di Civitanova Marche, si è svolta la presentazione del libro "I sentieri del cuore", promossa dall’associazione Un Battito di Ali Odv e patrocinata dal Comune di Civitanova Marche nel contesto progettuale "Civitanova Città per l’Infanzia". A differenza dei canonici incontri, l’evento si è trasformato in un ricco momento di riflessione che ha coinvolto diverse realtà sociali, marchigiane e non, allo scopo di fare rete e instaurare nuove proficue collaborazioni.
A fare gli onori di casa l’assessore alla famiglia e al welfare Barbara Capponi. “Ringrazio l'associazione e tutti gli intervenuti per la loro preziosa testimonianza di forza e spessore. La sofferenza che diviene speranza è risorsa per chi la vive e per i destinatari, che si sentono accolti nello sgomento di situazioni inaspettate e dolorose da chi ha già passato quel momento di buio. Con questo spirito abbiamo avviato anche lo sportello Amare, e c'è infinita gratitudine per l’ottica di rete che fa crescere sempre di più la conoscenza e la collaborazione delle tante meritevoli realtà che esistono. La comunità educata ed educante è questa e l'amministrazione resta sempre disponibile ad ogni sinergia a favore della vita, della tutela e del sostegno di tutti i cittadini, piccoli e grandi, nelle loro variegate situazioni.”
Proprio a fronte della necessità di sinergie e supporto reciproco è nato il libro “I sentieri del cuore”, una raccolta di racconti capaci di emozionare e di prendere per mano le famiglie che si apprestano a vivere un percorso di vita duro e faticoso o quelle che lo hanno già vissuto ma si sentono sole. Le storie raccontate parlano di tante famiglie, famiglie speciali, che dimostrano un coraggio impensabile.
“Abbiamo pensato a quanta forza avrebbe potuto dare raccontare le storie di tante famiglie, delle loro difficoltà, delle loro vittorie, delle sconfitte e dei loro insegnamenti, per chi si affaccia in questo mondo dei cuori birichini” ha spiegato Chiara Mormile, presidente dell’associazione, che ha promosso il progetto insieme a Valentina Felici e Annalisa Cannarozzo. Ecco così l’idea di raccogliere dieci storie, che ritraggono la forza e la tenacia di tanti bambini e bambine, come pure di tante mamme e tanti papà.
Ne è un esempio la vita di Selene Polinesi, raccontata da Silvia Del Beccaro nel racconto "Da madre a madre": un inno al coraggio di tutte quelle donne che, nonostante le difficoltà e – in questo specifico caso – una patologia cardiaca congenita, scelgono di intraprendere la faticosa avventura del diventare genitore. È altresì un ringraziamento alle famiglie e in particolare alle mamme di pazienti cardiopatici, che vivono ogni giorno come un momento di nuova speranza e non sempre possono mostrare le loro fragilità di fronte ai figli, perché loro stesse devono essere esempio di forza e positività.
È stata poi la volta della storia del piccolo Matteo intitolata “Un cuore grande come un sorriso”, raccontata dal papà Cristian Baroni. La perdita prematura del figlio per problemi cardiaci ha portato i suoi genitori a fondare l’associazione spoletina Il Sorriso di Teo, attiva nell’area riguardante i giovani e la cardiologia. Una storia intima, che mette a contrasto la sofferenza di un lutto e l’ottimismo che solo un “grande” cuore – in tutti i sensi – come il suo può offrire.
Diversa è la vicenda intitolata “La danza nel cuore”, raccontata da Cristiano Rosati presente in sala insieme ai genitori. Grandi sono le soddisfazioni che il quattordicenne si sta regalando, specialmente in ambito sportivo, nonostante la cardiopatia con la quale convive fin dalla nascita. Il ballerino, insieme alla sua partner, partecipa regolarmente a competizioni internazionali di alto livello, guadagnandosi giorno dopo giorno un posto nel panorama professionistico. L’ultimo racconto protagonista è stato quello di Marco Apolloni, autore de “La leonessa”, dove si parla della piccola Sophie e della sua lotta, con le unghie e con i denti ma sempre con il sorriso, fra diagnosi prenatali e difficili operazioni.
La moderazione dell’incontro è stata affidata ad Andrea Foglia di Veder Crescere con il Dialogo e operatore della rete sociale Oltre, il quale con grande professionalità ha condotto i presenti in un viaggio ricco di esperienza, coraggio, sfide e sofferenze, ma anche piccole rivincite quotidiane. “Vedere così tante realtà insieme per instaurare un dialogo costruttivo conferma quanto il dolore vada condiviso, affrontato insieme. Grazie all’ascolto, alla vicinanza e al sostegno, infatti, le famiglie che vivono situazioni di criticità possono sopportarlo meglio. La straordinaria opera “I sentieri del cuore” e la possibilità di partecipare a eventi come quello di ieri, inoltre, sono esempio di come si possa elaborare meglio la sofferenza. Tanto più oggi, in una società che tende a mettere da parte ogni narrazione di qualsiasi forma di dolore, da quello fisico a quello psicosociale.”
Un concetto condiviso anche da Luigi Gasparre e Laura Lippolis dell’associazione Amare Aps di Pesaro che, insieme a Eleonora Tizzi (rappresentante dello Sportello “InformaDonna”), promuovono l’attività sportello civitanovese "Amare", servizio innovativo per coppie e famiglie che si trovano di fronte a diagnosi infauste nel periodo della gravidanza, diagnosi di bambini con disabilità o che hanno vissuto il lutto pre o perinatale. “Abbiamo partecipato con gioia e grande empatia all’evento” hanno dichiarato i rappresentanti di Amare Aps. “I temi trattati e le storie raccontate dai diretti interessati hanno dato ancora più valore alla serata. Il nostro motto associativo è "Amare è servire, prendersi cura e scegliere di non sentirsi da soli", perché la sofferenza e il dolore possono colpire molto duramente le nostre vite, a tal punto da annientarle come stritolate in una morsa. Abbiamo nel tempo sperimentato che il dolore va accolto e pian piano trasformato in un messaggio positivo da portare alla collettività. Noi associazioni, collegate in rete, proviamo a rendere “sostenibile” il dolore e la sofferenza, mettendoci la faccia, condividendo le storie più intime e dolorose, che vengono trasformate in un messaggio universale, ovvero che la vita merita di essere vissuta, sempre”.
Venerdì 10 novembre, presso la sede della Lega Marche ad Ancona, si è svolta la prima assemblea della Lega Giovani Marche che ormai ha raggiunto gli oltre 100 tesserati, numeri snocciolati dal coordinatore Mario Alberto Rinaldi.
Presenti anche molti dirigenti della Lega Marche, tra cui la segretaria Latini e i due vice, Carloni (candidato alle elezioni europee) e Lucentini, e tutti i coordinatori comunali, provinciali e universitari della Lega Giovani. Con l’occasione è stato lanciato il sito della Lega Giovani Marche, nonchè Picenum, il blog del movimento giovanile
È intervenuto anche Mirko Giordani, l’esanatogliese coordinatore provinciale di Macerata della Lega Giovani. "In provincia - dichiara Giordani - sono già presenti due coordinamenti comunali: quello di Macerata e quello di Civitanova, entrambi particolarmente attivi".
"Nella città di Matelica - continua Giordani - la Lega Giovani ha già organizzato diverse iniziative, tra cui quella con gli altri movimenti giovanili del centrodestra e la presentazione del Piano Socio Sanitario con l’Assessore Saltamartini". "A Matelica gli eventi continueranno - conclude Giordani - soprattutto con l’approssimarsi delle elezioni amministrative ed europee del 2024".
È tutto pronto per "Biumor, il festival della filosofia dell’Umorismo". Legato al concorso della Biennale dell’Umorismo nell’arte di Tolentino, l’edizione 2023 segna anche l’anniversario dei dieci anni da quando in collaborazione con Popsophia, il concorso ha allargato lo spettro della propria riflessione alla dimensione filosofica.
Per l’occasione il festival ha organizzato due appuntamenti, giovedì 23 novembre e venerdì 24 novembre e l’anteprima di uno spettacolo di musica e filosofia inedito dedicato all’umorismo e alla leggerezza al teatro per festeggiare i dieci anni di Biumor e i vincitori del concorso che ha visto la partecipazione di oltre 700 artisti da 40 paesi di tutto il mondo per un totale di 2400 opere pervenute.
PROGRAMMA - Le iniziative partono giovedì 23 Novembre al Politeama di Tolentino. In anteprima verranno mostrate le 70 opere selezionate attraverso una video proiezione alla presenza della giuria e del presidente, il fumettista Michael Rocchetti, in arte Maicol&Mirco che illustrerà i criteri attraverso i quali è stata fatta la selezione delle opere e le tematiche maggiormente affrontate dagli artisti che hanno partecipato.
L'allestimento fisico nella sala Mari sarà invece inaugurato a dicembre. Rocchetti presenterà poi anche il suo ultimo lavoro, "Natura Morta, una domanda a Giorgio Morandi", dedicato al grande artista bolognese di cui Maicol&Mirco racconta con ironia, irriverenza, in bilico fra umorismo e pessimismo, la vita che si svolge nello studio. Tra gli ospiti anche Piero Massimo Macchini che si cimenterà in un monologo inedito su "marchigianità e filosofia".
A chiudere gli interventi, dopo i saluti del direttore artistico Evio Hermas Ercoli e degli amministratori, Lucrezia Ercoli che terrà una lectio su filosofia e umorismo, ripercorrendo i 10 anni di Biumor. Dieci anni in cui il festival ha vestito di innovazioni culturali e irriverenza artistica le location più suggestive della città: dal castello della Rancia al Politeama fino al teatro Vaccaj.
Per ripercorrere questo decennio, come è nello stile di Popsophia, un video racconto curato dal regista Riccardo Minnucci che mostrerà i tanti ospiti e relatori che hanno contribuito alla riflessione sull’arte della risata amara e malinconica.
La serata clou è quella di venerdì 24 novembre quando nella cornice del teatro Vaccaj si svolgerà la cerimonia di premiazione degli artisti: tre i premi assegnati per primo, secondo e terzo posto per il "Premio città di Tolentino" e primo posto per il "Premio Luigi Mari" dedicato alla caricatura. Verranno poi assegnate anche le menzioni speciali per il secondo classificato del Premio Mari e per una serie di opere selezionate dalla giuria come interpreti dei “Nuovi linguaggi” dell’arte.
Chiusura con un philoshow inedito curato da Lucrezia Ercoli e con la regia di Riccardo Minnucci e la presenza della band Factory sull’umorismo declinato attraverso le forme del pensiero contemporaneo come musica, serie tv, cinema. In scaletta eseguite live dalla Factory i brani del panorama musicale più ironico degli ultimi 50 anni: da Cochi e Renato alle canzoni demenziali di Elio e le Storie tese, dagli Skiantos a Rino Gaetano. E poi ancora la figura di Joker e un omaggio a Friends, a poche settimane dalla scomparsa di Mattew Perry, il Chandler della sitcom americana, maschera dall’approccio cinico e disincantato che nascondeva le ferite di una sofferenza malinconia.
"Analizzare filosoficamente l'umorismo significa entrare in un gioco di contrasti e di opposti - ha spiegato la direttrice artistica Lucrezia Ercoli - Il comico confina con il tragico, la felicità con la tristezza, la vitalità con la morte. Partendo dalla domanda apparentemente banale 'che cosa significa ridere?', il pensiero analizza le caratteristiche proprie dell'umorismo".
La terza sconfitta consecutiva in serie B per l'Ascoli, maturata sabato in casa contro il Como (0-1), è costata la panchina all'allenatore William Viali esonerato dalla società che ha già annunciato il nuovo tecnico: è Fabrizio Castori, 69 anni, tolentinate.
Dopo Ascoli-Como anche la società lariana, nonostante la vittoria, ha deciso di esonerare il proprio allenatore Moreno Longo affidandosi allo spagnolo Cesc Fabregas. Per Castori è un ritorno in bianconero, avendo guidato l'Ascoli da novembre 2010 a novembre 2011, ottenendo una straordinaria salvezza il 29 maggio 2011, superando 3-0, nell'ultima gara di campionato, la Triestina al Del Duca.
L'allenatore ha sottoscritto un contratto fino al 30 giugno 2024 con opzione per un'ulteriore stagione in caso di raggiungimento dei playoff. Nel pomeriggio guiderà il primo allenamento al Picchio Village: sarà presentato agli organi di informazione domani, alle 12.30, nella sala stampa del centro sportivo.
"La tecnica non è più uno strumento nelle mani dell’uomo ma è diventato un mondo che ha ridotto quest’ultimo a funzionario degli apparati tecnici"; queste le parole del prof. Umberto Galimberti che sabato 11 novembre ha conquistato il pubblico accorso numeroso presso il Teatro della Filarmonica di Macerata.
L’incontro, intitolato come l’omonima Loggia maceratese che lo ha organizzato - “Evoluzione e Tradizione: l’umanità al bivio”- e magistralmente moderato da Evio Hermas Ercoli, il quale ha ripercorso anche la storia della Massoneria maceratese, è stato una preziosa occasione di riflessione sulla civiltà umana e sul suo destino in un presente sempre più dilaniato e minato da contraddizioni.
L’evento è stato presentato da Marco Vignoni, Secondo Gran Sorvegliante del Grande Oriente d’Italia, che ha illustrato le caratteristiche e le finalità dell’organizzazione, definendola una realtà non segreta ma riservata, che si propone di promuovere la cultura, il dialogo e la solidarietà. A seguire, l’introduzione di Marco Scali, Maestro Venerabile della loggia maceratese “Evoluzione e Tradizione n.1196” del G.O.I. il quale, nello spiegare i temi della tradizione iniziatica e della sua evoluzione nel contesto contemporaneo, ha voluto sfatare alcuni luoghi comuni che circondano la massoneria, presentandola come un'organizzazione trasparente volta al miglioramento di sé stessi e della comunità, togliendo così quel velo di mistero che aleggia sui “massoni incappucciati" e dall’identità inaccessibile.
Il primo relatore a prendere la parola è stato il giornalista e saggista Carlo Cambi, che ha fornito una lettura economica della tematica, affrontando il concetto dell’etica nelle società protestanti e non ed evidenziando le differenze tra le due concezioni: mentre per le prime ciò che conta è l’individuo, le seconde sono imperniate attorno alla società. Il problema, secondo Cambi, è che sta vincendo la finanza caratterizzata dall’accumulo delle società protestanti, legata soltanto al profitto, che genera disuguaglianza, sfruttamento e crisi. Cambi ha quindi invitato a riflettere su come riuscire a muoverci in maniera diversa e ritornare a quella finanza legata invece ai mezzi di produzione, all’intelletto, alle scoperte, che sono a disposizione di tutti e generano un profitto soltanto in quanto utili.
Successivamente, Galimberti ha posto un focus sulla relazione tra l’essere umano e gli effetti imprevedibili della tecnica. Quest'ultima in origine era uno strumento al servizio dell’uomo, mentre oggi è diventata una forza che lo domina e lo condiziona, dando luogo al fenomeno di una tecnica per la tecnica, che non ha alcuna finalità se non quella di produrre sempre nuovi risultati tecnici che sfuggono a ogni controllo. In questo scenario tautologico improntato alla distruzione, l’uomo perde il senso della storia, il senso del suo essere nella natura, diventando un mero esecutore, un “funzionario degli apparati tecnici”.
Di qui, secondo il filosofo, la necessità di cambiare paradigma culturale:" non più l’uomo al centro dell’universo ma la vita". Occorre abbandonare l’antropocentrismo e adottare un biocentrismo che riconosca l’uomo come parte integrante della natura e della biosfera. Come l’uomo ha compiuto un’evoluzione biologica passando dalla scimmia allo stato attuale così può avere la possibilità di un’evoluzione culturale, passando alla logica della fraternità, la stessa che Francesco D’Assisi aveva già intuito nelle Laudes Creaturarum definendo il sole ‘fratello’, la luna ‘sorella’.
L'incontro è stato accolto con grandissimo entusiasmo dai presenti fortunati (date le 250 persone rimaste fuori per via di una scelta della location poco fortunata da parte della giunta comunale) ed è stato anche un'occasione per conoscere a distanza ravvicinata che cos'è la Massoneria e come quest'ultima opera all'interno della società.