I consiglieri comunali di minoranza del gruppo Per Matelica commentano a caldo il piano regionale per i fondi del Pnrr che vede la città esclusa. “Ancora una volta apprendiamo dalla stampa una notizia che ci lascia interdetti e preoccupati, ed ancora una volta la cittadinanza non è stata informata dal sindaco Baldini, scrivono in una nota. Questa amministrazione non si è imposta e non ha sostenuto abbastanza la riqualificazione della struttura ospedaliera della nostra città tanto da meritare un bel titolo a lettere cubitali sulla stampa regionale”
“Ora non servono più le chiacchiere da campagna elettorale, ora servono i fatti, dopo quasi tre anni di mandato forse bisogna agire e non continuare a vivere di rendita. La grande opportunità del Pnrr era da sfruttare mentre ancora una volta i cittadini di Matelica restano con un pugno di mosche”.
A seguito della nuova ordinanza della Regione Marche con la quale si forniscono le indicazioni per la gestione dei rifiuti urbani dei soggetti positivi al covid, il Cosmari precisa che da lunedì 14 febbraio verranno introdotte alcune importanti novità che i soggetti positivi dovranno rispettare scrupolosamente per il conferimento dei propri rifiuti domestici. Innanzitutto viene eliminata la raccolta dedicata, e non verranno più consegnati a domicilio i kit da parte del personale della società.
Infatti coloro che risultano positivi al covid dovranno semplicemente inserire tutti i propri rifiuti, senza effettuare alcuna differenziazione tra i rifiuti organici, plastiche, metalli, vetro, carta, ecc., all’interno di un primo sacco giallo che dovrà essere chiuso con molta attenzione e che dovrà, a sua volta, essere inserito in un secondo sacchetto giallo sigillato con una reggetta o, meglio, con lo scotch da pacchi.
Non superare il peso di 15 kg, eventualmente fare più sacchetti. Per conferire i rifiuti l’utente dovrà mettere il doppio sacchetto giallo fuori della propria abitazione con le stesse modalità e giorni con cui viene effettuata normalmente la raccolta dei rifiuti indifferenziati con il sacco giallo, generalmente il lunedì.
Si ricorda che in caso di difficoltà oggettive: impossibilità di stoccaggio, intero nucleo familiare in isolamento, assenza di rete familiare di supporto, è possibile richiedere al proprio comune o ai recapiti Cosmari, una raccolta straordinaria del rifiuto indifferenziato (sacchetto giallo)
Il premio “Città-Cultura-Solidarietà” 2022 verrà assegnato a Vittorio De Seriis. Il riconoscimento, pensato dall’associazione “Arte” e rivolto ai civitanovesi che si sono distinti per il loro impegno in società, arriva alla sua ottava edizione e omaggia un concittadino molto apprezzato per le sue doti umane e per la grande passione e professionalità portata avanti nel mestiere di giornalista, quale decano della stampa civitanovese.
Originario di Ancona, si trasferì in città per il suo lavoro di ferroviere, iniziando a collaborare con alcuni quotidiani locali, tra cui Il Resto del Carlino, già sul finire degli anni Sessanta. Appassionato di scrittura, curioso di natura, Vittorio De Seriis si contraddistingue per la sua penna poliedrica: si è infatti occupato e si occupa di qualsiasi argomento, con una verve spiccata per le sue grande passioni, quali lo sport - su tutti l’amata Civitanovese - e la cultura. Da sempre seguitissime sono infatti le sue recensioni come critico d’arte, con ritratti attenti dei pittori del territorio e non solo.
I colleghi apprezzano il taglio scelto da De Seriis per narrare i fatti, giornalista che calibra le parole riuscendo a cogliere ogni aspetto positivo della notizia; uno scrittore attento a tutte le sensibilità, aperto al dialogo e al confronto. Attualmente presta la sua professionalità per alcune testate online.
La consegna del premio da parte di Anna Donati, presidente dell’associazione Arte, avverrà martedì 15 febbraio, alle 17.45 al teatro Rossini. A seguire, alle 18, ci sarà un nuovo appuntamento dei Martedì dell’Arte, con il professor Stefano Papetti che relazionerà su “Sisto V e le Marche”. I Martedì dell’Arte, lo ricordiamo, sono promossi dall’associazione Arte con il patrocinio del Comune il supporto dell’Azienda dei Teatri di Civitanova. Ingresso gratuito con presidi e certificazioni anti-covid.
Ad appena due settimane dalla consegna al ministero dei piani operativi riguardanti i 183 milioni di fondi europei assegnati dal Pnrr alla Regione Marche, la giunta regionale appare in confusione e senza una visione strategica. A denunciarlo è il gruppo assembleare del Partito Democratico, che vede a rischio il potenziamento della sanità territoriale nella fase post Covid.
“Sono mesi - spiega il capogruppo Maurizio Mangialardi - che si conosce l’entità delle risorse che il governo Draghi, attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha destinato alla Regione Marche per quanto riguarda la missione salute. La giunta regionale, con grande imbarazzo da parte di tutti, ha perso intere settimane a tergiversare, tenendo i sindaci, il consiglio regionale, i sindacati e quasi l’intero mondo della sanità all’oscuro della sua strategia. Molto probabilmente perché una strategia non ce l’hanno e non sanno come soddisfare le promesse fatte in campagna elettorale.
La paura di confrontarsi è chiaramente testimoniata non solo dal rifiuto di farci partecipare agli incontri con i sindaci delle cinque Aree vaste, ma anche dal fatto che, nonostante ci fosse una risoluzione approvata all’unanimità per convocare un consiglio regionale dedicato al dibattito sui piani operativi elaborati dalla giunta, la maggioranza ha continuamente rimandato la discussione, fissandola infine per il 24 febbraio, data che a tre giorni dalla deadline, di fatto, impedirà all’opposizione di dare il proprio contributo”.
“In questo anno e mezzo - afferma Romano Carancini - abbiamo presentato almeno tre atti per far sì che il consiglio regionale e il territorio non arrivasse a questo appuntamento impreparato, ma pronto a cogliere un’occasione, quella del Pnrr, di portata storica. Tutto inutile, perché questi dilettanti allo sbaraglio non hanno dato né a noi né ai sindaci l’opportunità di confrontarsi sui loro progetti e sulle reali esigenze dei territori”.
“Hanno costruito delle proposte - precisa la vice capogruppo Anna Casini - senza neppure conoscere i contenuti del Pnrr. Basti pensare che intendevano utilizzare le risorse europee per fare le manutenzioni ordinarie, invece di programmare il potenziamento della medicina del territorio. Vorrebbero creare degli ospedali di comunità a San Benedetto del Tronto, quando c'è già un ospedale. Insomma, sono completamente scollegati dai bisogni delle nostre comunità”.
“Abbiamo cercato di capire come volessero investire le risorse del Pnrr - denuncia Andrea Biancani - ma le uniche notizie le abbiamo apprese dai giornali perché la giunta regionale ha deciso di non dialogare con il consiglio e, quando lo ha fatto, è stato addirittura peggio. Infatti, ciò che vanno raccontando nei territori non corrisponde mai a quanto ci dicono rispondendo alle nostre interrogazioni.
Il problema è la confusione che regna sovrana, con la struttura tecnica della Regione che va per la sua strada ed elabora le sue proposte, mentre la giunta continua a propagandare tutt’altro all’esterno. Rischiamo che queste risorse indispensabili per rilanciare la sanità marchigiana dopo l'esperienza del Covid vadano letteralmente disperse e sprecate. E farne le spese sarà la salute dei cittadini”.
“Un quadro complessivo fumoso - aggiunge Antonio Mastrovincenzo - dettato dall’assenza di programmazione da parte dell’assessore alla Sanità Saltamartini e dalla mancanza di criteri per decidere quali progetti e strutture finanziare e quali no”. “Le uniche due certezze che abbiamo - dice Micaela Vitri - è che la riapertura dei piccoli ospedali, che è stato il cavallo di battaglia della destra alle elezioni, è stata completamente smentita e smontata. Anzi, la vera notizia è che la giunta regionale intende affidare la gestione degli ospedali di Urbino e Pergola a due soggetti privati, dando inizio, questa volta davvero, allo smantellamento della sanità pubblica.
L’altra certezza riguarda la cancellazione di 7 guardie mediche. Per il resto, rischiamo di perdere una grande occasione per realizzare ospedali e case di comunità e potenziare la medicina del territorio, visto che questa giunta superficiale e chiusa al confronto pensa di finanziare con i soldi del Pnrr progetti che non sono ammissibili come l’adeguamento sismico delle strutture sanitarie”.
“Oggi - sostiene Manuela Bora - scaricano la loro incapacità di programmare le risorse del Pnrr sulla precedente Amministrazione. Ma dimenticano che Acquaroli ha ereditato un sistema sanitario qualificato, che non noi, ma il ministero, ha riconosciuto per i livelli di assistenza tra i migliori in Italia dopo quelli delle regioni Veneto, Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna”.
“Non ci sono idee - conclude Fabrizio Cesetti - si va avanti a tentoni e la giunta è completamente assente. Le risorse dovrebbero essere indirizzate a ridurre e superare le disparità territoriali nei livelli di assistenza e prevenzione, come previsto dalle linee guida dello stesso Pnrr. Dunque, i progetti dovrebbero essere inquadrati nell’ambito di una strategia quanto meno regionale. Invece il centrodestra preferisce inseguire logiche di campanile e rispondere alle esigenze elettorali di assessori e consiglieri di maggioranza anziché quelle dei territori”.
Fiamme in un'abitazione: pronto intervento dei Vigili del Fuoco. L'incendio è divampato, poco dopo le 13, in un edificio sito in via Consalvatico a Castelraimondo. In base a una prima ricostruzione, le fiamme sarebbero partite dalla canna fumaria dell'edificio e si sarebbero poi propagate alla veranda e alla cucina.
Una volta scattato l'allarme, sono accorsi sul posto i vigili del fuoco con tre mezzi e l'ausilio di un'autopompa e un'autoscala. I pompieri sono riusciti a domare le fiamme. Non si registrano feriti o intossicati, la donna che si trovava all'interno dell'edificio è riuscita ad uscire in tempo. L'incendio ha provocato del fumo nero intenso nella zona. Secondo i primi rilievi, la causa del rogo sarebbe attribuibile a un corto circuito. La struttura è stata dichiarata inagibile.
Il Comune di Macerata al fianco della 33esima edizione di Musicultura. La Giunta comunale ha deliberato la riconversione delle risorse non ancora utilizzate relative all’intervento ITI In-Nova per dare continuità alla stretta sinergia con il Festival della canzone popolare e d’autore che andrà in scena, questa estate, nella cornice dello Sferisterio con le serate finali.
Oltre al contributo di circa 160mila euro, il Comune ha destinato ulteriori 30mila euro a Musicultura. La riconversione ha l’obiettivo di potenziare le finalità promozionali dell’offerta turistica della città attraverso il potenziale comunicativo del festival e, allo stesso tempo, essere vicini alla manifestazione che è arrivata, quest’anno, alla sua 33esima edizione con un totale di 1086 domande. La Giunta ha quindi approvato la riprogrammazione degli interventi relativi all’Azione 4 di ITI In-Nova, “Sviluppo e promo commercializzazione dei prodotti turistici e culturali”, destinando circa 30mila euro alle attività promozionali di Musicultura.
«L’Amministrazione e la città tutta, anche quest’anno, sostengono con convinzione e orgoglio Musicultura, festival che porta il nome dello Sferisterio, della musica e di Macerata ad alti livelli grazie alla qualità dell’offerta proposta» ha detto il sindaco Sandro Parcaroli.
«Come avvenuto già lo scorso anno, abbiamo messo in atto un’operazione virtuosa utilizzando i fondi ITI per la promozione e la valorizzazione di un festival di richiamo nazionale come Musicultura – ha aggiunto l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. In questo modo riusciamo ad ottenere contemporaneamente due risultati: ricorso a risorse inutilizzate e risparmio di quelle proprie dell’ente, mantenendo al contempo il forte e convinto supporto dell’Amministrazione a una manifestazione di prestigio e dal forte carattere promozionale dell’immagine della nostra identità territoriale».
Un piano di finanziamenti di circa 40 milioni di euro, riferiti esclusivamente al 2021, distribuiti su tutto il territorio comunale provenienti dal PNRR (Piano Nazionale Recupero e Resilienza), dal CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) dal MIUR, MIT, Regione Marche e dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini: sono queste le risorse che daranno un sostegno concreto alla ripartenza del borgo.
Con le ordinanze n. 6, 7 e 8 del 31 dicembre 2021 per l’attuazione degli interventi del Piano complementare nei territori colpiti dal sisma 2009-2016 (ossia fondi stanziati dal Governo che vanno ad integrare e completare gli interventi ritenuti validi per la ripartenza previsti dal PNRR), a San Ginesio sono stati assegnati 3.770.000,00 euro che prevedono diverse progettualità legate all’Ex Convento dei Cappuccini in Albergo diffuso e Bike Station; il rifacimento della Strada Comunale San Savino; riqualificazione centro storico e di Passo San Ginesio con nuove pavimentazioni, arredi e servizi.
Con il CIS, invece, San Ginesio è il Comune Capofila del Progetto “S.N.C.: Storia, Natura e Cultura nei Borghi e Vallate del Fiastra” (Delibera CIPESS del 3 novembre 2021 Fondo sviluppo coesione 2021-2027) per 9.180.000,00 euro e destinatario al momento di oltre 5 mln di euro di cui 3,4 mln per la realizzazione del “Parco lineare Pubblico” che va a ridisegnare e ad abbellire tutto lo spazio intorno alla cinta muraria a cui vanno ad aggiungersi ulteriori 800.000,00 euro da parte del Ministero dei Trasporti per l’adeguamento sismico della “Strada Panoramica”.
Un ulteriore contributo del MIT di 150.000,00 euro ha reso possibile la copertura di tutte le spese relative alla progettazione sia del “Parco lineare Pubblico” che della “Strada Panoramica”. Sempre grazie ai fondi CIS si provvederà all’ampliamento e sistemazione degli impianti sportivi dello Stadio “M. Corridoni”, al rifacimento della strada vicinale Cerreto-Salino e all’acquisto dell’Albergo Centrale in Piazza A. Gentili che, insieme alla sistemazione dell’“Ex Convento dei Cappuccini” (come da ordinanza n. 8), sarà fondamentale per il rilancio turistico del borgo grazie un’offerta ricettiva di qualità. Una parte molto consistente dei finanziamenti sarà destinata al “Progetto Scuole”, altro asset strategico per la ripresa del borgo.
Ai fondi dell’Ordinanza Speciale n° 9 del 29/05/2021 (Lotti A, B e C) da 20.905.376,73 euro i cui lavori dei lotti A e B partiranno entro metà anno, mentre il lotto C è già realizzato, si aggiungono 500.000,00 euro per la messa in sicurezza, l’adeguamento sismico, la ventilazione meccanica controllata nelle aule e negli altri spazi e la sostituzione delle persiane destinati agli altri plessi scolastici del Comune i cui lavori possono definirsi conclusi.
Ulteriori risorse ottenute saranno destinate per importantissimi progetti legati all’edilizia scolastica per importi complessivi di circa 4.651.000,00 euro che prevedono: la Realizzazione del Polo per l’Infanzia 0-6 anni presso l’Agrinido di Vallato; l’adeguamento sismico della Scuola “D. e F. Costantini” di Passo San Ginesio; la realizzazione degli spogliatoi della Struttura Geodetica e dell’edificio strategico per la delocalizzazione temporanea dei laboratori scolastici dell’IPSIA sempre a Passo San Ginesio.
Massima attenzione è stata posta anche alla riqualificazione della viabilità rurale: un investimento di 2 mln di euro con i fondi di varia provenienza permetterà la sistemazione di buona parte delle strade comunali e vicinali su tutto il territorio, così come per località Collina, sono stati assegnati 80.500,00 euro per la manutenzione straordinaria del ponte, al fine di tutelare la sicurezza dei veicoli e dei pedoni.
Non mancano i contributi presi per il miglioramento degli impianti sportivi: 975.000,00 euro per la messa in sicurezza della pista di atletica, l’ampliamento e sistemazione degli impianti e la progettazione del rischio idrogeologico dello stadio “M. Corridoni”. Inoltre, ulteriori 500.000,00 euro andranno ad integrare quanto già assegnato dal CIS per la realizzazione di piste ciclabili (San Liberato–Rocca Colonnalta; Cerqueto–Molinaccio; Macchie-San Savino).
Ai tanti finanziamenti ottenuti, si aggiunge anche la generosità di qualche ginesino che sta apprezzando il “piano della bellezza” già operativo: al contributo di oltre 120.000,00 euro (fondi del GAL SIBILLA e cofinanziamento del Comune) si aggiunge una corposa donazione che consentirà di riqualificare e abbellire il “Campo del Palio”, così da offrire al visitatore una bellissima cartolina all’ingresso del centro storico. Sono questi i progetti più significativi già finanziati e prossimi all’avvio che faranno di San Ginesio il luogo ideale del well being, ossia dove poter vivere bene.
La città di Treia e il Gioco del bracciale sbarcano Oltreoceano sulla Cnn Travel. La giornalista Julia Buckley, corrispondente in Italia della nota emittente internazionale, ha percorso un viaggio in città, immergendosi tra le immagini e la storia che ripercorrono uno dei giochi più antichi d’Italia, che hanno contribuito a rendere celebre Treia e le sue bellezze. “Uno sport di squadra che risale al rinascimento e approssimativamente un incrocio tra tennis, squash, pallavolo e cricket, tra le attività sportive più popolari in Italia fino al 20esimo secolo”.
Un po’ come i calciatori di oggi, o altri sportivi di tendenza, i giocatori del Bracciale “erano le star dello sport dell'epoca, festeggiate in tutto il paese. E il gioco è arrivato anche in altri paesi europei, prima di essere spazzato via quando il calcio ha preso piede”.
“Un patrimonio genetico”, così è definito nell’articolo della Cnn Travel che distingue la città di Treia e i suoi cittadini in tutta Italia, fin dalla nascita, quando si compiono i primi passi assorbendo quella passione che si alimenta nel corso degli anni, arrivando a diventare un giocatore della “Disfida del bracciale”, che va in scena ogni anno a Treia nella prima settimana di agosto.
Qualcosa in più di una rievocazione storica che è anche candidata a Patrimonio immateriale dell’Unesco. Per tutto l’arco di tempo interessato dalla festa, ogni sera Treia si anima: nel contesto degli addobbi e delle scenografie predisposte dai quartieri, si aprono le caratteristiche taverne, che presentano piatti particolarmente ricercati.
Vengono allestite anche botteghe artigiane che vendono i prodotti più vari, ma sempre legati alla tradizione più genuina; si attrezzano laboratori dove pittori e scultori espongono le loro opere e infine si può assistere a spettacoli itineranti per le vie della città. Insomma, un vero e proprio viaggio, attraverso la Cnn Travel, all’interno di una delle meraviglie italiane, rappresentate nella sua unicità.
La Disfida del bracciale è pronta a tornare quest’anno ad agosto, dopo lo stop forzato dalla pandemia, per risvegliare lo spirito competitivo in arena, capace di attrarre visitatori da ogni regione d’Italia. L’obiettivo è di riprendere anche i campionati italiani, a settembre, con l’Associazione nazionale bracciale.
Un’altra nonnina settempedana entra nel club dei centenari. Si tratta di Angela Falcioni che il 10 febbraio ha salutato il secolo di vita. Nata a Camerino, l’arzilla signora negli anni Sessanta si è trasferita in città con il marito ed ha abitato sempre nella zona di Ponte Sant’Antonio. Dedita al lavoro nei campi, poi governante e addetta ai servizi presso alcune famiglie, è rimasta vedova purtroppo molto presto.
Si è sempre presa cura della sua famiglia di cui, anche oggi, continua ad essere una grande guida. Nonostante l’età la limiti un po’ nei movimenti, la signora Angela cerca come può di essere d’aiuto a casa, soprattutto in cucina. A festeggiare l’importante traguardo di vita, assieme al sindaco Rosa Piermattei, anche i familiari cui è molto legata, in particolare le figlie Virginia, Silvana e Diana, i suoi cinque nipoti e i suoi quattro adorabili pronipoti di cui ricorda, senza mai sbagliare, tutti i nomi. Oltre alla casa, quando il cielo sereno lo permette, la signora Angela ama starsene un po’ in giardino a godersi l’aria fresca.
Cuori rossi sospesi in piazza XX Settembre per festeggiare San Valentino. L’iniziativa, organizzata dall’Assessorato al Turismo del Comune di Civitanova Marche, è legata ai provvedimenti presi in occasione delle passate festività natalizie, quando lo spazio davanti a Palazzo Sforza è stato completamente illuminato con mongolfiere giganti e puntellato da stelle luminose.
In occasione della festa degli innamorati, Civitanova Marche riserverà quindi una originale cornice di luce per promuovere ancora una volta l'immagine della città ed attrarre persone in centro. Oltre ai cuori di 2 metri, l’Amministrazione farà installare a terra anche un cuore di circa tre metri, davanti all’ingresso dell’area pedonale di piazza.
L’accensione delle luminarie a tema è programmata per la sera di sabato 12 febbraio fino alla notte del 14. L’allestimento gratuito è stato realizzato dalla Led Italia srl.
Lo spettacolo “Parenti Serpenti”, in programma per questa sera (venerdì 11 febbraio) al Feronia nell’ambito della stagione di prosa dei Teatri di Sanseverino è stato rinviato a data da destinarsi causa contatto Covid di uno degli attori.
A comunicarlo la direzione dei Teatri che renderà nota, appena disponibile, la nuova data della commedia che avrebbe visto sul palco, come protagonista, il comico Lello Arena.
Una prima vittoria giudiziaria per uno dei leader del movimento "Io Apro". Il Tribunale civile di Pesaro ha annullato la multa da 800 euro inflitta dalla polizia a Umberto Carriera per aver fatto cenare trenta persone, tra cui Vittorio Sgarbi, in pieno lockdown.
Quella sera, al ristorante la Grande Bellezza di Mombaroccio, il ristoratore ribelle, tra i fondatore di "Io Apro", decise di sfidare il divieto organizzando la cena malgrado il Dpcm del 3 dicembre 2020 che imponeva la chiusura dei ristoranti alle 18:00, lasciando l'asporto fino alle 22.
Umberto Carriera, che era già stato multato, decise di continuare a protestare contro le chiusure organizzando una serie di cene. Quella del 15 gennaio richiamò molta gente e molta polizia.
Impugnata la multa, oggi è arrivata la sentenza di annullamento dell'ingiunzione di pagamento con la "disapplicazione del Dpcm del 3 dicembre 2020" scrive il giudice Flavia Mazzini. Le motivazioni tra un mese. Per Carriera, difeso dall'avvocato Lorenzo Nannelli di Firenze, "la verità si fa strada, sta trionfando la giustizia”.
(Fonte Ansa)
Prosegue la discesa dei numeri della quarta ondata Covid nelle Marche ormai da due settimane. Oggi, il Gores ha segnalato 2.556 nuovi positivi (ieri erano 2.935), con una percentuale di positività del 38,4% (dal 41%) sui 6.656 tamponi analizzati (ieri 7.158). L'incidenza conferma il recente trend in deciso calo e si attesta a 1.190,95 casi settimanali ogni 100mila abitanti (1.289,12).
Continua la regressione della curva epidemica: la settimana si chiude con circa 18 mila casi/settimana, in riduzione del 43% in comparazione con quella precedente a quota 31mila. Si conferma la provincia di Ancona quella più colpita con 736 casi, seguita da Macerata (587), Pesaro Urbino (446), Ascoli Piceno (355) e Fermo (325); sono 107 i contagi provenienti da fuori .
Totali in discesa in tutte le classi di età, ma restano quelle consuete le più colpite: 650 casi tra 25 e 44 anni e 577 per 45-59enni. Ancora sotto osservazione i contagi tra i più giovani, sono infatti 748 tra gli under 18, con i numeri più alti, di nuovo, per i bimbi delle scuole elementari (6-10 anni) con 231 positivi.
Nelle ultime 24 ore sono dimunuiti a 348 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-13 rispetto a ieri), dei quali 47 in Terapia intensiva (-3 rispetto alle ultime 24 ore) e 301 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 68 e quelli in reparti non intensivi 233 (-10 rispetto a ieri) mentre 42 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano anche sei decessi correlato al Covid: un 83enne di Fabriano, una 93enne di Ripatransone, un 88enne di Monteprandone, una 72enne di Montelabbate, un 60enne di Cupramontana e un 81enne di origini albanesi spirato all'ospedale di Ancona. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse
Dopo la richiesta di una convocazione urgente del sindaco di Recanati Antonio Bravi per chiarimenti sull’utilizzo concreto dei 183 mln assegnati dal PNRR nel piano della Sanità regionale, si è tenuta ieri pomeriggio una riunione con l’Assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, il Direttore Generale dell’Asur Nadia Storti e il direttore Asur Area Vasta 3 Daniela Corsi e tutti i sindaci dell’Area Vasta 3.
A soli 16 giorni dalla scadenza del 28 febbraio prossimo, prevista per la consegna da parte della Regione Marche al Ministero dei piani operativi per la gestione dei fondi, i sindaci dell’Area Vasta 3, a cui sono destinati 72 milioni di euro, sono stati messi al corrente dei progetti studiati dalla Regione.
“Siamo abbastanza soddisfatti della riunione di ieri – ha affermato il sindaco Antonio Bravi – i fondi del PNRR previsti per il territorio recanatese prevedono la ristrutturazione di una intera ala dell’Ospedale Santa Lucia per l’attivazione di una Casa di Comunità, ovverosia un luogo dove i cittadini possono entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria con un approccio integrato e multidisciplinare".
“La nuova struttura si aggiungerà all’Ospedale di Comunità – ha aggiunto la delegata alla sanità Antonella Mariani - che, alla luce delle ultime scelte, appare essere ritenuta dalla Regione la decisione più giusta fatta negli anni scorsi dall’Amministrazione precedente. Al contrario di quanto affermato in questi giorni dal consigliere della Lega del Comune di Recanati Benito Mariani, il governo regionale ha in più occasioni ribadito l’importanza della scelta fatta a suo tempo, nell’aver trasformato la struttura ospedaliera del Santa Lucia in un Ospedale di Comunità".
Una scelta opportuna, quindi, intrapresa con l’obiettivo principale di offrire in cambio maggiori servizi di prevenzione e assistenza alle cronicità, alle fasce più fragili della comunità e, in generale, per essere sempre più vicini ai bisogni sanitari dei cittadini. Servizi che però a causa anche delle due ondate di emergenza pandemica hanno subito contrazioni e alcune sospensioni.
"L’attuale grave problema della mancanza del personale a causa del blocco del tetto di spesa per il personale sanitario è purtroppo un problema che riguarda tutte le regioni d’Italia - ha proseguito Mariani - accanto all’impossibilità di attuare un turn over per la mancanza di personale titolato già formato".
"La volontà espressa dalla Regione sembra essere quella di reperire nei prossimi mesi il personale specialistico necessario per far divenire l’Ospedale di Recanati un ospedale di qualità. Sarà importante anche l’incremento dei servizi di assistenza sanitaria con specialisti a distanza grazie alle efficaci ed innovative tecnologie della telemedicina, accanto al ripristino, anche con nuove formule, dei servizi socio-assistenziali, da troppo tempo sospesi, che lasciano famiglie in difficoltà ancora senza una risposta".
"Il quarto vaccino, "non sarà una quarta dose ma un richiamo, speriamo annuale e dovremo fraternizzare anche quello". Così Nicola Magrini, direttore generale dell'Aifa, ad Elisir, su Rai Tre.
"L'efficacia di questi vaccini - ha detto - è andata anche meglio del previsto, rispetto al fatto che si siano scoperti così in fretta, che il dato degli studi sia stato del 95% di efficacia e che sia stato confermato nel 1° trimestre di utilizzo reale".
"C'è stata poi una lenta graduale perdita di efficacia anche per una variante che l'ha parzialmente ridotta". La comunità scientifica, "ne ha concordemente visto lo straordinario beneficio ovunque".
Per quanto concerne, invece il Novavax “dovrebbe arrivare il 24 di questo mese e essere disponibile. È un vaccino proteico, come quelli antinfluenzali. Sarà una piccola integrazione rispetto agli altri vaccini a mRna".
"Alcuni che sembrano preferirlo, quindi Novavax sarà presto un'opzione per un milione o due di persone che vogliono comunque vaccinarsi", ha affermato Magrini, commentando i dati del rapporto sui vaccini presentato ieri.
"Mentre Valneva", ha aggiunto, è un vaccino ancor più classico e con una tecnologia più vecchia, si tratta di un vaccino inattivato che arriverà ancora più avanti". In qualsiasi caso, quelli a mRna "si sono rivelati i vaccini più efficaci" e "su cui non c'è da avere nessun dubbio rispetto a interferenze geniche, genetiche".
Trenta minuti al buio per unirsi alla protesta dei Comuni contro il caro bollette. Anche la città di Castelraimondo, ieri sera, ha visto spegnersi due simboli del centro: il Cassero e il monumento ai Caduti. Lo spegnimento di alcuni edifici comunali programmato per oggi, 10 febbraio, è un’iniziativa nazionale dell’Anci per attirare l’attenzione del Governo sui rincari delle bollette di gas e luce.
«Le risposte dal governo alle nostre richieste non sono sufficienti – ha spiegato il presidente dell’Anci Decaro -. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini». Il Cassero e il monumento ai Caduti sono rimasti spenti dalle ore 20 alle ore 20 e 30.
«Per il 2022 – ha detto il sindaco Patrizio Leonelli - il nostro Comune tra pubblica illuminazione e riscaldamenti spenderà ben 130mila euro in più. Una cifra ingente come i rincari che purtroppo colpiranno anche famiglie e imprese, una mazzata che non ci voleva in un periodo già economicamente difficile».
"Oggi pomeriggio, abbiamo effettuato il sopralluogo richiesto al Kursaal e Casa per gli Artisti anche se avevamo espressamente richiesto la presenza del progettista che è malato e che ha seguito il sopralluogo per telefono. Nulla sarebbe cambiato se dopo la nostra attesa di oltre 21 giorni, ci fosse stato rinviato a qualche altro giorno per consentirne la preseza". Così il centrodestra di Porto Recanati, guidato dall'ex vicesindaco Rosalba Ubaldi in risposta all'attuale Giunta Michelini sullo stato dei lavori all'ex cineteatro e alla Casa degli Artisti (leggi qui).
"Il Kursaal si presenta -spiegano- ancora come un cantiere in cui i vari interventi sono in fase di ultimazione (durante il sopralluogo, alcuni operai erano al lavoro). Di fronte alle reiterate affermazioni del sindaco e della giunta circa gli interventi non effettuati ribadiamo ancora una volta che l’obiettivo che la precedente Amministrazione si era posta, una volta accantonata l’idea dell’intervento privato, era quello di una ristrutturazione dell’immobile per realizzare una sala polivalente. A tale scopo le indispensabili opere necessarie erano quelle della messa in sicurezza del tetto,
il rifacimento della controsoffittatura nella quale trovano alloggio le luci, la realizzazione ex novo dell’impianto di ventilazione e termico, la realizzazione del nuovo impianto elettrico, la realizzazione ex novo dell’impianto antincendio, la realizzazione dei camerini ed il loro collegamento con il palco per il quale era previsto il prolungamento verso la sala, la sostituzione degli infissi esterni e la ripulitura delle poltrone".
"Per tali lavori la risposta del progettista è stata che i vari interventi sono stati realizzati e che sono in via di ultimazione quelli previsti sull’impianto antincendio e che, dopo la realizzazione delle necessarie tracce per gli scarichi nei bagni dei camerini si procederà, non appena reperita una ditta disponibile (finora cercata invano) al posizionamento di idonea pavimentazione. Il progettista ha ribadito di essersi attenuto al progetto che gli era stato affidato in base alle risorse di bilancio disponibili con due diversi finanziamenti".
"Quello che volevamo verificare lo abbiamo verificato seppure in assenza del progettista e delle tavole richieste. Corrisponde a quanto finora dichiarato. Il progettista ha inoltre confermato che non è stata dichiarata la chiusura dei lavori nè depositata la contabilità finale. Nessuno ha mai pensato che in queste condizioni si potesse procedere alla fruizione della sala. Sapevamo perfettamente che una volta ultimati i lavori avremmo dovuto verificare – dopo una accurata pulizia dei pavimenti – l’eventuale sostituzione totale o parziale degli stessi e per questo avremmo dovuto prevedere un ulteriore investimento come per le finiture e la tinteggiatura dei locali.
Il ritardo di oltre un anno dei lavori imputabili al blocco nel periodo del lockdown e al reperimento dei materiali - problema che ancora oggi stanno incontrando tutti i cantieri - hanno impedito che i lavori programmati fossero conclusi durante il precedente mandato amministrativo.
Se quanto programmato fosse stato completato nei tempi previsti, avremmo sicuramente avuto modo di verificare eventuali necessità da assolvere per pavimenti (ulteriormente rovinati dall’impalcatura interna nella fase di cantiere ) e finiture. Avremmo semplicemente provveduto, rinunciando a fare qualche altro intervento ed avremmo sicuramente provveduto alla inaugurazione ed apertura. Tutto con estrema soddisfazione.
Oggi questo tocca alla nuova amministrazione che invece di intervenire trova la sua soddisfazione nel criticare quanto fatto in precedenza ammettendo candidamente di non aver mai incontrato in oltre quattro mesi di tempo utile, il progettista con il quale avrebbero dovuto confrontarsi. Oggi PNRR o fondi sovracomunali o fondi di bilancio è necessario che l’Amministrazione provveda a reperire le risorse utili che da quanto possiamo ipotizzare ammonterebbero a circa 200.000 euro, visto che le opere strutturali che sempre rappresentano l’investimento più significativo sono già state completate".
"Quando si mette mano ad un edificio anche di nostra proprietà, prima si pensa al tetto, al riscaldamento, agli impianti e solo alla fine si scelgono i colori delle pareti e la tappezzeria, sottolinenano. Evitiamo ogni commento al video pubblicato dal sindaco sui social in quanto riproduce semplicemente lo stato dell’arte di un cantiere e in ogni cantiere, anche quello di una semplice imbiancatura a casa nostra, metterebbe in evidenza scatoloni di materiali usati e da usare, polvere, teli di copertura e finiture da completare".
L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio. I Vigili del fuoco sono intervenuti per un incendio boschivo nella frazione di Scalelle nel comune di Roccafluvione. Le squadre del Comando di Ascoli Piceno arrivate sul posto, con quattro autobotti e tre mezzi 4x4, stanno lavorando duramente al fine di evitare che il rogo si propaghi su una tartufaia che è stata lambita dalle fiamme.
Attualmente l’incendio è sotto controllo da parte dei vigili, che rimarranno sul posto anche durante la notte al fine di effettuare un accurato lavoro di spegnimento e bonifica. Sul luogo dell'incendio anche i Carabinieri Forestali. Ancora ignote le cause del rogo, non si registrano feriti o intossicati.
Aggiornamento delle 13:12
I Vigili del fuoco sono ancora al lavoro per spegnere l’incendio boschivo. Sul posto stanno lavorando tre squadre del Comando di Ascoli Piceno con 2 DOS (Direttore delle Operazioni di Spegnimento) con autobotti e mezzi 4x4. Da questa mattina è stato attivato anche un Canadair per spegnere fiamme che stanno interessando una zona molto impervia.
Juan Ignacio Battezzati in biancorosso. Piccolo e Andreucci salutano la Rata. Arriva la comunicazione ufficiale da parte della Maceratese ancora attiva sul mercato per conquistare più punti possibili in questa seconda parte di stagione.
Il neo acquisto argentino, classe 2003, aumenta il tasso tecnico e qualitativo della rosa. Battezzati ha già esordito, infatti, allo “Stanghetta” di Marina Palmense risultando subito decisivo conquistando il rigore del pareggio pochi minuti dopo il suo ingresso in campo. In uscita Piccolo al Monterotondo (Promozione Toscana) e Andreucci alla Filottranese”.
Una commedia in cui la realtà finisce per superare la fantasia. Domani (venerdì 11 febbraio), alle ore 20,45, torna la prosa al Feronia di San Severino Marche dove va in scena “Parenti Serpenti” di Carmine Amoroso, per la regia Luciano Melchionna, con protagonista assoluto Lello Arena. Con lui sul palco anche Giorgia Trasselli, Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Luciano Giugliano e Anna Rita Vitolo.
Lo spettacolo racconta di un Natale in famiglia in un piccolo paesino. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in un rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravvivare i legami famigliari, come il fuoco del braciere che i genitori anziani usano per scaldare la casa. Un braciere pericoloso ma rassicurante, come tutti i rapporti consolidati, come tutte le abitudini e le tradizioni.
Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti, andati a lavorare in altre città. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi.
All’improvviso i genitori, fino ad allora punti di riferimento, esprimono l’esigenza di essere accuditi come hanno fatto anni prima con i figli: uno di loro è destinato a ospitarli e prendersi cura della loro vecchiaia. A chi toccherà? All’improvviso un terremoto segna una crepa nell’immobilità rassegnata di un andamento ormai sempre uguale, una crepa dalla quale un gas mefitico si espanderà e inquinerà l’aria. Sarà la soluzione più spicciola e più crudele a prendere il sopravvento. Verità? Paradosso? Spesso, come talvolta, come detto la realtà supera la fantasia.
“Questo – spiega il regista, Luciano Melchionna - mi ha spronato ad affrontare un testo che ha la peculiarità rara di fotografare uno spaccato di vita famigliare sempre assolutamente attuale, purtroppo. Si può far ridere nel raccontarlo e sorridere nell’assistere alle spumeggianti gag ma, allo stesso tempo, non ci si può riflettere sopra senza una profonda amarezza. Viviamo in un’epoca in cui i valori, primo fra tutti il rispetto, stanno pian piano sparendo e l’egoismo sta prendendo decisamente il sopravvento sulla carità umana. Prima o poi saremo tutti dei vecchi bambini bisognosi di cure, perché trasformarci in soprammobili polverosi, inutili e ingombranti?”.