L’Unione Montana Potenza Esino Musone si prepara a dare il via ai cantieri per la realizzazione del Sistema di mobilità sostenibile ciclabile nelle vallate del Chienti e del Potenza di cui l’Ufficio Tecnico dello stesso ente, dopo aver curato la progettazione, seguirà ora anche la realizzazione.
Un intervento importante, finanziato con fondi Por Fesr 2014-2020, che riguarda lo sviluppo e la messa in sicurezza di percorsi ciclabili e ciclo-pedonali, per incentivare i trasporti urbani puliti, e che coinvolge ben 16 Comuni distribuiti tra le province di Macerata e Ancona: Camerino, Castelraimondo, Cerreto d’Esi, Corridonia, Esanatoglia, Fabriano, Macerata, Matelica, Mogliano Petriolo, Pollenza, San Severino Marche, Sarnano, Tolentino, Treia e Urbisaglia.
A seguito di un progetto di fattibilità, redatto dalla società Contram Spa che mirava in particolare ad incentivare l’uso della bicicletta integrandolo con quello dei mezzi pubblici, vale a dire autobus e treno; l’Unione Montana Potenza Esino Musone ha bandito una procedura aperta per l’affidamento dei servizi tecnici e poi una successiva gara per l’individuazione dell’impresa affidataria dei lavori, che è risultata essere la ditta Francucci di Treia.
“L’idea progettuale della creazione di un Sistema di mobilità sostenibile ciclabile nelle vallate del Chienti e del Potenza – spiega Matteo Cicconi, presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone – nasce dall’esigenza di uno sviluppo della mobilità lenta e e dolce in aree particolarmente votate da un punto di vista paesistico ambientale e prevede l’integrazione tra il sistema ciclabile e la rete di trasporto pubblico locale ferroviario e automobilistico al fine di favorire l’interscambio modale e le forme di mobilità collettiva e condivisa".
"Tale progetto – aggiunge Cicconi – tende alla valorizzazione delle aree montane dal punto di vista turistico, economico e infrastrutturale, prevedendo la realizzazione di infrastrutture volte allo sviluppo della mobilità eco sostenibile, alla costruzione di opere complementari al servizio dei ciclisti come parcheggi dedicati, attrezzaggio di nodi di scambio intermodale, realizzazione di ciclostazioni e di punti di informazione ciclo turistica. Infine il Sistema mira anche all’individuazione di percorsi cicloturistici, vale a dire ciclovie, all’interno delle aree urbane del cratere sismico con l’obiettivo di riqualificare percorsi e strade secondarie poco trafficate”.
A disegnare l’intero sistema un pool di professionisti esperti riuniti in raggruppamento temporaneo: lo Studio Fontana & Lotti Ingegneri Associati di Riva del Garda (capogruppo), la E. A. Group Srl di Terni, lo Studio geologi associati Federico Sabatini e Tonino Uffreduzzi di Terni, l’architetto Francesca Eugenia Damiano di Macerata.
Uomo cade dalle scale di casa: interviene il 118. L'incidente domestico si è verificato questa mattina, intorno alle 11:30, in un condominio di via Regina Margherita, a Civitanova Marche. L'uomo, un anziano, per cause ancora da accertare ma molto probabilmente accidentali, è caduto dalle scale, mentre si trovava all'interno della propria abitazione.
Immediati sono scattati i soccorsi: i sanitari del 118 sono giunti prontamente sul posto con due ambulanze, della Croce Verde di Civitanova e della Croce Verde di Morrovalle. L'anziano, dopo le prime cure del caso, è stato trasferito per accertamenti all'ospedale cittadino: non si trova in gravi condizioni.
I nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore, nelle Marche, sono 1.904 su 4.865 esaminati nel percorso diagnostico-screening. La percentuale di positività è del 39,1% (ieri al 42,6%), mentre il tasso di incidenza su 100mila abitanti aumenta dal 661,57 al 664,64. Questo quanto emerge dai diffusi dall’osservatorio epidemiologico.
Resta la provincia di Ancona quella con il maggior numero di nuovi positivi, una costante di questa quarta ondata, con 543 casi. A seguire le province di Macerata con 416, Pesaro Urbino con 332, Ascoli Piceno con 277 e Fermo con 255. Sono 81 i nuovi contagi da fuori regione. Su 1.904 nuovi casi di Covid nelle Marche, 927 sono tra 25 e 59 anni, fasce di età dove maggiore è la presenza di no-vax. Tra 6 e 10 anni i nuovi infettati sono 161, mentre nella fascia d'età tra i 14 e i 18 anni sono 132.
I sintomatici sono 388, i contatti stretti di casi positivi 569, i contatti domestici 471, i positivi in setting scolastico formativo 33, i contatti in ambiente di vita socialità 5, per 423 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici.
Nel frattempo, per il nuovo vaccino Novavax, a base proteica, "in totale nella nostra regione si sono prenotate circa 500 persone, il 10% delle quali provenienti da altre Regioni. Anche in questo caso un plauso va indirizzato all'efficienza con cui medici, infermieri, farmacisti e tecnici del servizio sanitario regionale hanno organizzato questo nuova vaccinazione" ha precisato Saltamartini.
L'assessore ha aggiunto che il vaccino, da oggi, "sarà inoculato nei punti di vaccinazione come da prenotazione on line". "Intanto - conclude - registriamo positivamente il calo dei contagi, con l'indice Rt sotto l'unità, anche se la guardia non viene affatto abbassata ed i centri vaccinali rimangono in esercizio, seppure con una diminuzione del personale che ritorna nei reparti nella cura delle altre malattie".
Ancora in discesa il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: 16 degenti in meno nell'ultima giornata. Restano ricoverate nelle strutture marchigiane 221 persone di cui 23 in Terapia intensiva (-5), 47 in Semintensiva (numero invariato rispetto a ieri) e 151 in reparti non intensivi (-11). Cinque le persone decedute, tutte con patologie pregresse: si tratta di un 93enne di Porto Recanati, un 83enne di Fabriano, un 81enne di Morrovalle, una 93enne di Monte San Pietrangeli e un 83enne di Mondolfo.
“Al fine di ottimizzare la gestione dei rifiuti urbani e al contempo di migliorare la raccolta differenziata delle abitazioni private e degli esercizi commerciali, abbiamo raggiunto un accordo con il concessionario Cosmari che consta su più punti che entreranno in vigore nelle prossime settimane”. Ad annunciarlo è il sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini.
Il centro rifiuti raccolta differenziata (dietro il Campo Sportivo “Luciano Panetti”) cambierà il proprio orario di operatività. Rimarrà infatti aperto nella giornata di sabato, nel pomeriggio dalle 15 alle 18, anziché nella giornata del venerdì pomeriggio (negli altri giorni l’orario rimane invariato).
“Per accedervi sarà necessario essere in possesso della riciclo card – spiega il primo cittadino -. Tale misura si spera possa essere propedeutica a facilitare il lavoro di conferimento dei rifiuti speciali a tutte quelle persone che appunto nella giornata di sabato si dedicano a lavoretti domestici (come ad esempio la cura dei giardini o la sistemazione di garage)”.
“I cassonetti che ora stanziano nella zona del Borgo Marinaro e sotto il cavalcavia verranno rimossi” aggiunge Michelini. “Sarà realizzata una mini isola ecologica che sarà a disposizione dei soli operatori commerciali, mentre i ristoranti avranno dei cassonetti chiusi con apposite serrature - spiega il sindaco -. Troppo spesso i cassonetti che oggi si trovano in questi siti diventavano vere e proprie discariche a cielo aperto per coloro che, di passaggio, si trovavano a dover gettare anche dei rifiuti speciali”.
L’intento dell’amministrazione Michelini “è quello di spingere al massimo la raccolta differenziata, impedendo che si possa disporre dei cassonetti in modo improprio e rispettando i giorni in cui un dato materiale (plastica, indifferenziato o carta) deve essere, come da calendario, conferito”.
Analoga procedura è prevista anche nel quartiere Scossicci dove ormai purtroppo, da molto tempo, registriamo una pessima e dilagante cultura dell’abbandono rifiuti (anche ingombranti). Si provvederà quindi – spiega il sindaco - a rimuovere i cassonetti posti in alcune vie
“Per porre fine alle irregolarità e realizzare una corretta e sempre più sistematica raccolta differenziata, si sta ragionando sulla necessità di fare verifiche sui sacchetti dei rifiuti e di sanzionare chi non rispetta le regole" conclude Michelini, sottolineando come "la serie di misure annunciate andranno a regime a breve".
L’“Amor Scortese”, tema dell’edizione 2022, ha fatto scattare la scintilla tra il Carnevale di Fano a quello di Passo di Treia. Ospite della “Carnevalesca”, l’Associazione che si occupa della realizzazione dell’evento nella terza città più popolosa delle Marche, è stata domenica 27 febbraio una rappresentanza del Circolo Acli “La Torre”, ente promotore a sua volta della manifestazione nata sulla sponda del fiume Potenza nel 1965.
Un incontro denso di cultura e folclore, sfociato poi in amicizia e divertimento alla corte di “El Vulon”, dal 1951 la maschera tipica fanese (detta comunemente “El Pup”). Personaggio che si pensa risalga all’Ottocento e alla figura del banditore di editti con la pronuncia del suo “nous vuolons”, poi divenuto appunto “vulon” nell’ironia popolare, tanto da passare a designare ogni personaggio che ostentasse in ogni epoca manie di grandezza.
Accompagnati dalla presidente Maria Flora Giammarioli e dalla maschera di “El Vulon”, il gruppo Passotreiese ha fatto visita alla “Fabbrica del Carnevale”, un innovativo spazio creativo: «Questo invito è stato senza dubbio motivo di soddisfazione per tutti noi vista la grande tradizione fanese che pare risalga addirittura al 1347 - ha spiegato il presidente del Circolo Acli “La Torre” Daniele Bianchi -, non solo, pensiamo sia anche una gratificazione per il lavoro svolto all’interno della nostra comunità in questi anni».
Per Bianchi e il suo gruppo anche l’onore di una foto insieme a“El Vulon” e “Cupida”, la sindaca del Carnevale di Fano, così come la possibilità di confrontarsi da vicino con altre Associazioni: «La visita alla “Fabbrica del Carnevale” ha consentito di prendere parte a una riunione programmatica con le altre realtà del territorio - ha spiegato -, in modo da stabilire una forma di collaborazione e creare una sinergia tale da far diventare le Marche la “Regione del Carnevale”». Cosa accomuna il Carnevale di Fano a quello di Passo di Treia? «Le radici e la passione, non c'è dubbio».
Venditore e acquirente sono su posizioni contrapposte in tutte quelle tappe che rappresentano il percorso della compravendita. Entrambi sono portatori dei propri interessi e sono disposti a tutto pur di tutelarli al meglio, sebbene l’obiettivo finale sia comune, vale a dire: arrivare alla vendita.
Tutto verte ovviamente sui soldi, e non potrebbe essere altrimenti visto che si tratta di esborsi considerevoli che impattano pesantemente sulla vita di ambedue le parti. Per questo motivo essere assistiti da un professionista del settore può garantire tutta una serie di benefici che alla lunga evitano stress evitabili e che permettono di ottimizzare il risultato finale. Con il patentino da agente immobiliare l’operatore dimostra di avere tutte le carte in regola a livello tecnico e morale per poter offrire il massimo della competenza alle parti interessate nella compravendita, per soddisfare appieno le loro richieste.
In questo ambito, ad esempio, gli agenti Rockagent sono dei punti di riferimento preziosi, con un’esperienza pluriennale e una conoscenza approfondita dei trend del settore e delle peculiarità del mercato locale, necessarie per muoversi con sicurezza nelle fasi della contrattazione. Ma andiamo a vedere nello specifico alcuni aspetti che giustificano la scelta di rivolgersi a un’agenzia per le compravendite immobiliari.
Fattore denaro
L’obiettivo del venditore è quello di ricavare il massimo dal proprio immobile, evitando spese extra e tutte quelle seccature che puntualmente vengono fuori a livello burocratico. Chi acquista, per contro, ha l’obiettivo di spendere il meno possibile per la propria futura casa, provando a cogliere l’attimo giusto per fare l’affare della propria vita. In tutti e due i casi rivolgersi a un'agenzia immobiliare rappresenta il modo giusto per arrivare al risultato prefissato nel minor tempo possibile. E se spesso le parti in causa sono disincentivate da commissioni sulla vendita che risultano elevate, negli ultimi anni il mercato è stato rivoluzionato dalle agenzie che offrono la propria professionalità con tariffe fisse e trasparenti.
Fattore burocrazia
Portare avanti una compravendita per contro proprio richiede tutta una serie di conoscenze tecniche e procedurali che appesantiscono la trattativa. Una perdita di tempo prezioso che non mette peraltro al riparo da errori che possono compromettere la buona riuscita della vendita stessa. Un agente immobiliare ha una familiarità totale con questo tipo di adempimenti e riuscirà quindi a muoversi spedito, evitando omissioni o mancanze in grado di far rallentare la finalizzazione dell’affare e che di fatto potrebbero costare care ad ambedue le parti.
Sapere come muoversi
Gli acquirenti di solito hanno un’idea abbastanza precisa di quello che stanno cercando, a partire dalla dimensione della casa, il numero di stanze, la presenza di un giardino e via discorrendo. Fare una ricerca con tutti questi parametri può sembrare facile, ma in realtà è un’attività che è piena di incognite e possibili inconvenienti. Un agente preparato ha la capacità di individuare eventuali punti deboli e fattori che possano rivelarsi controproducenti nel medio periodo. Parliamo della presenza di macchie sul soffitto legate ad infiltrazioni, di chiazze di muffa, segnali che testimoniano la presenza di insetti o problemi alla caldaia. L’esperienza anche in questo caso fa la differenza è può garantire un risparmio considerevole in prospettiva.
Capacità di negoziazione
Le parti potranno anche essere dotate di una capacità persuasiva e di negoziazione superiori alla norma, ma non potrà mai avvicinare quelle di chi questo tipo di attività la fa da anni per mestiere. Gli agenti immobiliari sanno come muoversi in quelli che sono i passi di una trattativa, e ciascuno di essi ha le proprie strategie testate sul campo in anni di esperienza professionale. Vanno dritti al punto senza essere influenzati a livello emotivo, con l’unico obiettivo di raggiungere il miglior risultato possibile.
“Nessuna porcilaia potrà essere realizzata nel Comune di Cingoli, un territorio che già ospita una discarica provinciale e altri allevamenti avicoli, per non compromettere il giusto equilibrio territoriale”. È quanto ha dichiarato il sindaco di Cingoli Michele Vittori.
Il primo cittadino ha comunicato, al riguardo, l’adozione di una delibera di giunta municipale rafforzativa del PRG Comunale, mediante una variante all’art.26 delle NTA. Il tema è stato sollevato in relazione al ventilato progetto di costruzione di un allevamento, che in ogni caso non avrebbe avuto la possibilità di essere realizzato, proprio in virtù delle linee programmatiche dell’attuale Giunta comunale.
“Rassicuro tutti – ha aggiunto il primo cittadino - che mi sento primo interprete del bisogno di tutela ambientale e dell’ecosistema, senza creare confusione o falsi allarmi sulla stampa o sui mezzi di comunicazione. Cingoli ha già dato sul campo degli allevamenti e non vi è alcuna possibilità aggiuntiva” ha concluso.
La Prefettura ha reso noto il calendario delle postazioni degli autovelox che saranno installati lungo la superstrada nel mese di marzo. Sul sito internet dell'ente, nell'apposita sezione dedicata, è possibile consultare l'elenco delle postazioni attive giorno per giorno.
Un elenco che verrà aggiornato mensilmente. Da sottolineare come il calendario faccia riferimento soltanto agli autovelox gestiti dalla Polizia Stradale e non a quelli gestiti dalle Polizie Locali dei singoli comuni.
IL CALENDARIO COMPLETO DI MARZO 2022
Si parte subito il primo marzo, con i controlli in funzione dalle 8 alle 20 a Corridonia nella corsia monti-mare. Il 2, dalle 8 alle 13, autovelox attivi nello svincolo di Montecosaro, in corsia mare-monti, e dalle 13 alle 20 a Tolentino nella corsia monti-mare.
Il 3 marzo, controlli in direzione monti a Corridonia, dalle 8 alle 13, e in direzione mare a Corridonia, dalle 8 alle 20. Cambia l'orario di attivazione il 4 febbraio: controlli a Corridonia direzione monti, dalle 8 alle 20. Nessun controllo sabato 5 e domenica 6 marzo.
Si riprende lunedì 7 e martedì 8 marzo, dalle 8 alle 20, a Corridonia in direzione mare. Il 9 marzo autovelox attivi dalle 13 alle 20 a Montecosaro in direzione monti. Il 10, dalle 8 alle 20 sempre a Corridonia, ma in direzione monti.
Molteplici accensioni venerdì 11 marzo: dalle 8 alle 13 controlli a Tolentino in direzione mare, dalle 13 alle 18 a Corridonia in direzione monti, e dalle 8 alle 13 anche a Montecosaro in direzione monti. Sabato 12 e domenica 13 marzo autovelox spenti.
Poi ancora lunedì 14, controlli a Corridonia nella corsia verso il mare, dalle 8 alle 20. Il 15 marzo sempre a Corridonia ma in direzione monti, dalle 8 alle 20. Il 16 autovelox in funzione a Corridonia in direzione mare, dalle 8 alle 20. Il 17 febbraio autovelox attivi a Tolentino in direzione mare dalle 8 alle 13 e a Montecosaro in direzione monti dalle 8 alle 13.
Il 18 a Corridonia in direzione mare dalle 8 alle 20. Il 19 ancora controlli a Corridonia in direzione monti dalle 13 alle 18 e a Camerino in direzione mare dalle 8 alle 13, prima dello stop di domenica 20 marzo. Si riparte il 21 da Corridonia, nella corsia verso il mare, dalle 8 alle 20. Il 22 a Montecosaro in direzione monti; poi il 23 marzo a Corridonia in direzione mare, dalle 8 alle 20, e in direzione monti dalle 8 alle 13.
Il 24 marzo autovelox in funzione a Corridonia in direzione monti (dalle 8 alle 20) e a Tolentino in direzione mare (dalle 8 alle 13). Il 25 marzo a Corridonia, in direzione mare, dalle 8 alle 20. Il 26 alla Sfercia in direzione monti dalle 13 alle 19. Stop confermato domenica 27 marzo. Il 28 molteplici accensioni dell'autovelox: a Corridonia in direzione monti dalle 8 alle 20, a Tolentino in direzione mare dalle 13 alle 20, a Camerino in direzione mare dalle 8 alle 13.
Il 29 e il 30 marzo a Corridonia in direzione mare dalle 8 alle 20; infine mercoledì 31 marzo autovelox attivi a Corridonia in direzione mare dalle 8 alle 20 e - sempre a Corridonia - in direzione monti dalle 13 alle 18.
Domenica 6 marzo, sesto ed ultimo appuntamento con la stagione di teatro per ragazzi e famiglie “A teatro con mamma e papà” promossa dal Comune di Civitanova Marche, da “Teatri di Civitanova” e da “Proscenio Teatro”.
In scena al teatro Annibal Caro della Città Alta, la compagnia “Tib Teatro” di Belluno che presenta la sua ultima produzione “Coccole”, uno spettacolo divertente e significativo, giocato tra attori e immagini, adatto anche al pubblico dei più piccoli, a partire dai 3 anni.
“Siamo alla tappa conclusiva di una stagione complessa”, commenta il direttore artistico Marco Renzi, “segnata dal Covid e dai conseguenti passaggi di colore della Regione, dall’obbligo di mascherina ffp2 anche per i più piccoli e altre limitazioni che hanno fatto da deterrente, senza considerare il gran numero di classi in quarantena".
"Nonostante questo quadro fluido ed incerto, non c’è stato nessun passo indietro - aggiunge Renzi -, si è mantenuto il calendario che era stato annunciato nel mese di novembre 2021 e, cosa ancora più importante, il pubblico non ha fatto mai mancare il suo sostengo e la sua gioiosa partecipazione. Ricordiamo come si siamo registrati due sold out nei primi due appuntamenti e come anche nel pieno della bufera pandemica il teatro Annibal Caro non sia mai andato sotto le 150 presenze”.
“Ringrazio Marco Renzi per la tenacia nell’affrontare questa stagione così difficile – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - siamo orgogliosi del risultato che dimostra come “A teatro con mamma e papà” sia entrato profondamente nella vita di Civitanova Marche e dei più piccoli, arricchendo da una parte l’esperienza dei bambini e dall’altra l’offerta culturale complessiva che la città è stata in grado di attuare anche in situazioni davvero complicate”.
Ingresso con super green pass a partire dai 12 anni e con mascherina ffp2 a partire dai sei anni. Ingresso unico € 6.00, gruppi a partire da 10 persone € 5,00
Biglietteria aperta al Teatro Annibal Caro dalle ore 15,30 - i numeri da chiamare per la prenotazione dei posti sono i seguenti: 0734-440348 (lun.ven ore 9\13,30), in altri orari 335 5268147
Camion si intraversa lungo la carreggiata e si scontra con due auto: interviene il 118. È quanto avvenuto nella prima mattinata di oggi, poco dopo le 7, al chilometro 70 della SS77 ‘della Val di Chienti’ (superstrada ndr), nel tratto compreso tra le uscite di Tolentino Sud e Tolentino Est, in direzione mare.
A far perdere il controllo del mezzo pesante al conducente, con molta probabilità, è stato il fondo stradale ghiacciato a seguito della nevicata che ha interessato Tolentino. Secondo una prima ricostruzione, dietro il camion procedevano due auto, che non hanno potuto evitare l'incidente.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorritori del 118 e i Vigili del Fuoco. Fortunatamente non si segnalano feriti gravi: due persone sono state condotte al pronto soccorso di Macerata per accertamenti, ma in codice giallo. I pompieri hanno provveduto alla messa in sicurezza del tratto interessato dal sinistro.
Disagi si sono protratti per quasi due ore: la carreggiata in direzione Civitanova Marche è rimasta chiusa sin quasi alle ore 9, con traffico bloccato anche in direzione Serravalle di Chienti. Presenti sul posto, per effettuare i rilievi del caso e regolare la circolazione, sia gli agenti della Polizia Stradale di Macerata che i Carabinieri di Tolentino, oltre alle squadre Anas.
Presentata questa mattina nell’Aula Magna del Comune di Recanati l’XI edizione del prestigioso “Premio Ludovico Alessandrini” per il Cinema di Poesia che quest’anno verrà assegnato alla regista e sceneggiatrice italiana Alice Rohrwacher il 2 aprile prossimo a Recanati. Con l’apertura della rassegna cinematografica dedicata alla giovane regista il prossimo 4 marzo verrà inaugurata la rinnovata sala “Gigli”.
“Siamo lieti di presentare questa nuova importante edizione del Premio Ludovico Alessandrini che, oltre a dare il massimo risalto alle produzioni cinematografiche di grande valore culturale, avvicina i giovani studenti all’arte del cinema coinvolgendoli in una serie di iniziative didattiche preparatorie alla cerimonia finale - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi -. Quest’anno in particolare sarà anche l’occasione per riaprire la sala Gigli e far ripartire una programmazione cinematografica nella nostra città, era un forte desiderio della comunità e una delle azioni previste nel nostro programma elettorale.”
La Sala Gigli tornerà ad essere a disposizione della città, sarà aperta tutto l’anno per le proiezioni di film e per l’organizzazione di eventi con una disponibilità di 100 posti. “Il Premio Alessandrini rappresenta un vero e proprio gioiello nella programmazione culturale recanatese dove ogni anno vengono selezionati i migliori registi del cinema d’autore - ha affermato l’Assessora alla Cultura Rita Soccio -. Un evento sempre atteso anche dai giovani studenti di Recanati che partecipano con entusiasmo ai laboratori di studio organizzati in preparazione all’incontro con il regista premiato. Questo permette di avvicinare i ragazzi al linguaggio del cinema e alle sue tecniche.”
La rassegna recanatese dedicata alla regista ha avuto già un prologo in cui gli studenti sono diventati critici. Due classi delle medie e delle superiori hanno seguito un approfondimento sull'opera della Rohrwacher e, "adottando" ciascuna un suo film, hanno prodotto una recensione che sarà pubblicata nel catalogo del Premio.
“Alice Rohrwacher è una giovane regista toscana molto apprezzata nel mondo del cinema per il suo marcato senso estetico e narrativo che le ha permesso di vincere premi a Cannes e di apparire su molte riviste specializzate - ha spiegato il Presidente del Circolo del Cinema di Recanati Beniamino Gigli -. La regista ha una grande capacità di sintesi, in pochi minuti riesce ad esprimere il suo pensiero in maniera direi eccezionale, ed ha una particolare visione sul mondo della provincia agricola e della sua crisi. Proprio in questi giorni Alice Rohrwacher sta girando il suo primo film “La chimera” e questa estate realizzerà una serie Tv sulle antiche fiabe italiane.”
Nata il 29 dicembre 1981 a Fiesole, da madre italiana e padre tedesco, Alice Rohrwacher esordisce nella regia nel 2006 con "La Fiumara", episodio del documentario collettivo Checosamanca. Nel 2011 gira il suo primo lungometraggio Corpo celeste, presentato nella Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2011, e vince il Nastro d'argento al miglior regista esordiente.
Nel 2014 vince il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2014 con "Le meraviglie". Nello stesso anno prende parte al film collettivo 9x10 novanta presentato al Festival di Venezia. Nel 2018 a Cannes il suo ultimo film, Lazzaro felice, ottiene la Palma d’oro per la migliore sceneggiatura.
Il primo appuntamento con le proiezioni aperte al pubblico per conoscere meglio la regista è con "I corti di Alice” mercoledì 2 marzo alle ore 17.30 nella Mediateca Comunale, con repliche il 9 e 16 marzo. La rassegna poi si sposterà alla sala Gigli il 4, 11, 18 e 28 marzo alle ore 21,30.
Il “Premio Ludovico Alessandrini” vedrà il suo apice il 2 aprile nell’Aula Magna del Comune di Recanati, al mattino con un incontro tra la regista e gli studenti e il pomeriggio con l’intervista del critico cinematografico Dario Zonta e la consegna del Premio Alessandrini ad Alice Rohrwacher. Nell’occasione sarà presentato e distribuito gratuitamente il catalogo del Premio dedicato Alice Rohrwacher.
Chiede il telefono in prestito ad un disabile per una chiamata urgente e poi si allontana rendendosi irreperibile. E' successo nella stazione ferroviaria di Ancona: il derubato si è subito rivolto agli agenti della polizia ferroviaria, che grazie alle immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza, sono risaliti alla sua identità.
Rilevante anche l'accertamento della cronologia di navigazione in internet effettuata dall'autore del furto, verificata attraverso il computer e l'account domestico del proprietario del cellulare, che hanno permesso di risalire ai destinatari delle chiamate e identificare pienamente il responsabile, che è stato denunciato a piede libero.
E' una delle azioni effettuate dalla polizia ferroviaria sui treni e nelle stazioni di Marche, Umbria e Abruzzo. Quattro persone indagate e 3.400 persone controllate, 233 pattuglie impegnate in stazione e 51 a bordo di 95 treni, il bilancio dell'attività.
Nella stazione di Foligno un 50enne italiano è stato denunciato per oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale, nonché sanzionato per inottemperanza alla normativa anti Covid-19: invitato ad indossare la mascherina di protezione, ha reagito insultando e sputando ai poliziotti.
Nella stazione di Pescara il personale della Polfer ha rintracciato un 56enne italiano con difficoltà mentali che si era allontanato da una comunità pugliese. Grazie alla segnalazione di scomparsa e relativa foto identificativa, è stato riconosciuto dagli agenti della Polizia Ferroviaria dopo essere sceso da un treno proveniente da Lecce ed è statoaffidato agli addetti della comunità giunti sul posto.
(Foto di repertorio)
Potrebbe rappresentare un momento di grande svolta per le zone agricole, dunque per tante realtà e aziende anche di Treia, uno dei bandi in uscita nel mese di marzo, previsti dal Pnrr per i privati.
Il Governo è pronto, infatti, a procedere con l’attuazione di uno dei progetti più importanti indicati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza: “il parco solare”, ovvero 1,5 miliardi di euro per potenziare il parco fotovoltaico italiano nel settore agricolo.
Si tratta di un piano che punta a sostenere investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica in ambito agricolo, escludendo totalmente, in questo caso, il consumo del suolo con l’istallazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico, serricolo e agroindustriale puntando a raggiungere una superficie complessiva pari a 4,3 milioni di metri quadrati per 0,43 GW.
Nel concreto le aziende che otterranno l’ok potranno incassare un contributo, a fondo perduto, fino al 50 per cento degli investimenti realizzati. “L’istallazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine senza il consumo di suolo è una prima importante risposta a sostegno delle campagne, nell’interesse degli agricoltori e dei consumatori" commenta il sindaco di Treia Franco Capponi.
"Può rappresentare un’importante occasione da sfruttare per tante realtà treiesi e per le campagne che la compongono, per risparmiare sui costi dell’energia che, specie negli ultimi mesi, hanno subìto degli aumenti esorbitanti e vanno a incidere sull’attività delle aziende. Il fotovoltaico a tetto su edifici rurali è indispensabile per salvaguardare l’esistenza delle stesse visto che gli aumenti stanno mettendo in serio pericolo l’attività specie quella agricola e florovivaista” puntualizza il primo cittadino. Il bando sarà pubblicato entro il 31 marzo.
Treia, però, ha anche un’altra importante iniziativa in corso, di cui è la prima nelle Marche. È stato, infatti, dato l’affidamento di servizi a un importante gruppo di progettazione per individuare terreni in cui installare impianti fotovoltaici a terra con l’obiettivo di salvaguardare l’assetto paesaggistico del Comune.
“Non possiamo prescindere dal dare priorità a questo aspetto – spiega il sindaco Capponi – Sono state individuate delle aree nel progetto che hanno come priorità la tutela del paesaggio in generale, ma in particolare di quello agrario storico che caratterizza per lunghi tratti il territorio di Treia. Ci sono, infatti, nella nostra realtà delle zone in cui i pannelli fotovoltaici sarebbero meno impattanti e lì l’installazione potrebbe essere utilizzata con le dovute mitigazioni. Treia è la prima nella regione a muoversi in questa direzione con un progetto del genere e intende superare con un puntuale approfondimento i regolamenti regionali che oggi consentono d’installare il fotovoltaico anche su aree ad alto valore paesaggistico”.
“Le prossime elezioni amministrative di primavera sono un passaggio cruciale per il futuro della nostra città. Come da noi più volte denunciato, Tolentino necessita di un radicale cambiamento nella sua amministrazione ed è anche per questo motivo, che ribadiamo la necessità di costruire un fronte comune di tutte quelle forze politiche e civiche che non si riconoscono nell'attuale amministrazione cittadina”. Ad affermarlo è il segretario del Partito Comunista Italiano di Tolentino, Emanuele Porfiri.
“Come Partito Comunista Italiano siamo pronti e disponibili a dare il nostro contributo a chi reputiamo in grado di garantire un futuro più chiaro e trasparente alla nostra città, senza nessuna prevenzione o remore verso nessuno e valutando le persone per ciò che fino ad oggi hanno dimostrato” precisa il segretario tolentinate.
“Guardiamo con attenzione a quello che sta succedendo in questi giorni tra le forze di opposizione. Al momento siamo in attesa di capire eventuali sviluppi, facendo però presente che l’unico gruppo con cui abbiamo avuto contatti formali è quello che fa riferimento a Mauro Sclavi, promotore della lista 'Tolentino Civica e Solidale', con alcuni abbiamo avuto solo contatti informali, da altri invece ancora nessuna chiamata” conclude Porfiri.
Si è svolto questo pomeriggio un primo incontro della Commissione speciale della Protezione civile, che riunisce tutti i Dipartimenti regionali, per analizzare il quadro legato alla crisi in atto in Ucraina.
Nelle Marche, la riunione si è svolta nella sede della Sala operativa in collegamento con le altre sedi regionali e con il Dipartimento nazionale, alla presenza del responsabile Fabrizio Curcio. Hanno partecipato, per l’occasione, l’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, e referenti del sistema sanitario regionale.
Nei giorni scorsi, stante l’evolversi della crisi, si è attivato il meccanismo europeo di Protezione civile a cui è giunta richiesta di aiuti da parte dell’Ucraina: principalmente attrezzature sanitarie, medicinali, ospedali da campo e logistica.
“Quella di oggi – ha spiegato Aguzzi – è una prima riunione interlocutoria. In questa sede abbiamo prontamente manifestato la disponibilità da parte delle Marche a rispondere alle richieste europee”.
“È una situazione ancora confusa – ha continuato Aguzzi – e in evoluzione, poiché lo scenario nei territori in guerra cambia continuamente. Aspettiamo direttive da parte del Governo nazionale che consentano di definire come veicolare gli aiuti. Nell’attesa, invieremo una preallerta alle aziende ospedaliere regionali e all’Asur affinché si attivino per effettuare una ricognizione delle disponibilità di farmaci e materiale sanitario, come richiesti dall’Ucraina”.
Torna in questo periodo dell’anno il consueto quanto naturale fenomeno della processionaria del pino, dovuta a un insetto, il Taumatocampa pityocampa, le cui larve sono particolarmente urticanti per l’uomo e gli animali.
Gli uffici comunali competenti hanno attivato il servizio di asportazione dei nidi sericei nei siti di proprietà comunale con significativa presenza di alberi sensibili al fitofago.
La processionaria del pino è un fitofago parassita e la sua caratteristica è quella di formare nidi sericei sugli alberi all’interno dei quali si sviluppano le larve che, a fine inverno/inizio primavera, in processione, scendono per interrarsi e divenire prima crisalide poi farfalla.
La particolarità dell’insetto è quella di essere un vorace fitofago capace di defogliare vaste aree alberate ed inoltre le larve, a causa dei peli urticanti posti sul dorso, possono provocare irritazioni cutanee ed altre anomalie di tipo dermatologico a persone e animali.
L’azione di contrasto alla processionaria del pino è regolata dal Decreto Ministeriale di lotta obbligatoria del 2007, dove è fatto obbligo di procedere contro il lepidottero, “…a cura e spese dei proprietari e dei conduttori delle piante infestate”.
In relazione a questo il Comune ha emesso un’ordinanza, a firma del sindaco Sandro Parcaroli, per il contenimento della popolazione del fitofago e a salvaguardia della salute pubblica dove viene stabilito che “i nidi di processionaria e i rami che li ospitano devono essere raccolti e distrutti” ed è vietato che gli stessi vengano conferiti nelle varie frazioni dei rifiuti urbani e che le spese per questi interventi sono a totale carico dei proprietari interessati.
Naturalmente "si raccomanda ai proprietari di animali di effettuare una vigilanza più assidua sulla presenza di eventuali 'processioni', per evitare che gli animali stessi entrino in stretto contatto con le larve a terra".
Stava lavorando su un albero, quando improvvisamente ha perso l'equilibrio ed è caduto: ora si trova ricoverato all'ospedale Torrette di Ancona. È quanto avvenuto intorno alle ore 14:45 in via Santo Spirito, a Pollenza. L'uomo stava provvedendo al taglio dei rami, quando si è sbilanciato dopo aver accusato un malore e, cadendo, è rimasto impigliato a testa in giù tra i rami stessi. A salvarlo da un volo di 4 metri sono stati i lacci di una scarpa.
È stato quindi, immediatamente, soccorso dai Vigili del Fuoco, intervenuti con una squadra da Macerata. I pompieri lo hanno assicurato con tecniche specifiche per poi adagiarlo sulla barella posta sull'autoscala arrivata in supporto. Una volta a terra, i sanitari del 118 hanno provveduto al trasferimento d'urgenza dell'uomo, tramite eliambulanza: è stato, quindi, condotto in codice rosso all'ospedale Torrette di Ancona.
Da qualche settimana a Macerata si è sollevato il dibattito relativo al canile comunale, dove risultano registrati 21 cani extra comunali (al 31/12/2021) e 50 cani comunali (al 31/1/2022), e il cui gestore dovrebbe ospitare circa 180 cani provenienti da fuori Comune.
Un “numero piuttosto elevato che ha suscitato numerose perplessità dal momento che l’Amministrazione, in più occasioni, ha dimostrato di avere una particolare sensibilità rivolta alla tutela del benessere animale”. A dirlo è l’assessore all’Ambiente con delega agli Animali d’Affezione e responsabile regionale del Dipartimento di Tutela del Benessere Animale della Lega, Laura Laviano.
“Abbiamo una relazione Asur (protocollata a inizio febbraio) che evidenzia che gran parte dei box del canile di Macerata, presentano vari gradi di deterioramento dovuti al non utilizzo scaturito dal fenomeno del randagismo ormai stabilizzato a livelli minimali” spiega l’assessore.
Inoltre, “si sta ragionando, da oltre un anno, a una conversione della struttura che, molto probabilmente, non svolgerà più la funzione di canile rifugio – anticipa Laviano -; motivo per il quale è stata approvata la delibera di dicembre 2021 che ha come unico scopo quello di riqualificare la struttura, corpo centrale del canile”.
“Se il canile quindi diventasse un cantiere sarà la stessa Cooperativa a intuire che le due attività (ospitare un numero elevato di cani ed eseguire i lavori del Superbonus indicati in delibera) non possono coesistere – aggiunge la Laviano -. L’attività correlata al canile di Macerata infatti deve essere eseguita nel pieno rispetto della convenzione, firmata il 30 marzo 2010, con la Cooperativa Meridiana e soprattutto nel pieno rispetto del benessere animale e dell’idoneità del luogo”.
Il sopralluogo effettuato il 3 febbraio dall’Asur di Macerata ha evidenziato che “il canile, che può ospitare fino a 276 cani, al momento non potrebbe adempiere alla sua capienza massima in quanto necessita di importanti lavori” dichiara l’assessore, in quanto “la maggior parte dei box presenta ammaloramenti”.
“I box nei pressi della casa oggetto di ristrutturazione non potranno essere utilizzati per motivi di sicurezza (impalcature, materiale e attrezzature da lavoro) e gli animali sarebbero soggetti a rumori violenti e improvvisi che, ci sono studi scientifici a dimostrarlo, causano stress, danni all’udito e una riduzione nella risposta del sistema immunitario” denuncia Laviano.
“Inoltre l’accesso agli sgambatoi, tenendo presente che a oggi uno di questi è impraticabile perché crollato, non può essere garantito a un numero troppo elevato di animali obbligando molti di loro a restare nel box tutta la giornata - conclude l’assessore -. Non da ultimo, bisogna tener conto del continuo transito di automezzi lungo la strada principale che passa sopra il ricovero dei cani che hanno un’età media di 14/15 anni e di proprietà del Comune di Macerata; ricovero per il quale in delibera, vista la grande attenzione dell’Amministrazione al benessere animale, è stato richiesto un investimento al gestore del canile di 10mila euro per la coibentazione e per l’adeguata pavimentazione antiscivolo”.
L’arbitro Juan Luca Sacchi, direttore di gara di Serie A, è l’ospite d’onore dei due incontri pensati dall’Università di Macerata in collaborazione con l’Istituto Tecnico Economico Gentili in corso oggi e domani, 28 e 29 febbraio. Studenti e studentesse hanno avuto la possibilità di dialogare con il fischietto maceratese, sempre più apprezzato dai vertici arbitrali, sui temi della leadership e delle regole del gioco, in campo e fuori campo, motivazione e formazione.
A introdurre il primo confronto sono stati la professoressa Paola Galli per conto della dirigente Roberta Ciampechini, i docenti Stefano Pollastrelli, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, e Stefano Villamena. Da quest’anno l’Ateneo ha avviato un nuovo percorso di laurea in Consulente giuridico per lo sport, che sta attivando un numero crescente di collaborazioni con importanti realtà del settore.
“Le esternazioni della Paglialunga lasciano un profondo rammarico e la constatazione dell’estrema superficialità con la quale affronta la tematica”. Ad affermarlo è l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Civitanova Marche, Ermanno Carassai, nel replicare alle dichiarazioni della candidata sindaca del centrosinistra Mirella Paglialunga sul cantiere di Civitanova Alta (leggi qui).
“Quella di Paglialunga è una polemica sterile, dietro le sue parole c’è solo un interesse di facciata per Civitanova Alta alla ricerca di consensi elettorali” punge Carassai, che sottolinea come per accertarsi del rispetto di “tutti i vincoli previsti dalla Soprintendenza” sarebbe bastata “una semplice telefonata o un accesso agli atti”.
“Per quanto attiene la sicurezza dei pedoni e degli alunni, tengo a ribadire che i funzionari dell’Ufficio tecnico della Delegazione hanno comunicato alla scuola media Ungaretti il divieto del transito pedonale e carrabile in piazza Garibaldi e la conseguente chiusura dello sbocco su via Oberdan, nonché le vie alternative per raggiungere in sicurezza l’edificio scolastico” spiega l’assessore.
“Un intervento di tale entità comporta sicuramente dei disagi – ammette Carassai -, ma in merito sono stati adottati provvedimenti e gli stessi migliorati ulteriormente per venire incontro alle varie esigenze. Terminata la fase iniziale di rimozione della pavimentazione, saranno allestite delle passerelle in legno per agevolare il transito e garantire la sicurezza di tutti”.
“Parlare senza rendersi conto della realtà è facile, ma dietro certe domande si cela ancor più la scarsa conoscenza dei progetti che interessano la città e che sono stati già illustrati da questa amministrazione” conclude l’assessore ai Lavori Pubblici.