Si sente male improvvisamente in strada: muore Quinto Cicconi, meccanico 61enne. È successo questa mattina poco dopo le 8 a Tolentino. In base a una ricostruzione, l’uomo stava camminando in via Weber quando ha accusato un malore e si è accasciato a terra. Fatale un infarto.
Sul posto sono stati chiamati i sanitari del 118. Vani i tentativi di salvargli la vita, ma per l’uomo non c’è stato più nulla da fare. Cicconi lascia gli zii Bruna, Gina e Nazareno. Le esequie funebri avranno luogo mercoledì 6 aprile, alle 10, nella parrocchia di San Catervo.
Dopo i lavori di riparazione del danno, con rafforzamento localizzato della struttura, torna agibile un’abitazione singola in via della Galetta, nel centro storico.
Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, a seguito delle attestazioni tecniche presentate dai professionisti incaricati dalla proprietà dell’immobile, ha revocato l’Ordinanza di inagibilità con la quale aveva dichiarato non utilizzabile la struttura. Per le opere di ricostruzione l’Ufficio speciale della Regione Marche ha concesso un finanziamento pubblica di 30mila euro.
“Questa mattina, la sede della Cgil Marche e della Camera del Lavoro di Ancona sono state trovate vandalizzate con scritte inaccettabili e deliranti”. Lo denuncia il gruppo sindacale confederale. La scoperta è stata fatta questa mattina dai dipendenti, quando sono arrivati al lavoro.
Ignoti hanno imbrattato le vetrate all'ingresso con vernice spray. Hanno realizzato delle scritte con cui attaccano il sindacato, ma anche la Cisl e la Uil, con riferimenti al nazismo e anche ai vaccini. La firma è quella del movimento “no vax” rappresentato dalla W cerchiata in rosso.
“Paragonare la Cgil e tutto il sindacato confederale al nazismo significa non conoscere la storia del movimento sindacale italiano ed il contributo politico e in vite umane pagato proprio dalle organizzazioni dei lavoratori durante il nazi fascismo”, si legge in una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil.
“Le sedi del sindacato sono luoghi di accoglienza e democrazia; gesti di questo tipo non faranno che rafforzare le nostre convinzioni anche in ragione del ruolo svolto durante la lunga fase di emergenza. La pandemia da Covid ha ucciso e continua ad uccidere e per questo rivendichiamo e confermiamo”.
“Le nostre idee ed il nostro massimo impegno per il sostegno alle campagne vaccinali e alla diffusione del vaccino nel mondo, soprattutto nelle aree più povere. Cgil Cisl Uil delle Marche non si fermeranno di fronte a queste intimidazioni”, concludono.
Le sorelle Bucci, sopravvissute all’Olocausto della Seconda Guerra Mondiale, saranno le attese protagoniste, in presenza, delle celebrazioni del Giorno della Memoria, rinviate lo scorso gennaio per motivi di salute di una delle signore, in programma per mercoledì 6 aprile al Teatro Gasparrini, evento aperto al pubblico.
“Un evento che abbiamo dovuto rinviare nel gennaio scorso ma che siamo riusciti a recuperare grazie alla grande disponibilità delle sorelle Bucci e di Edith Bruck che ringrazio personalmente.- Ha dichiarato il sindaco Mariano Calamita – . Un incontro per non dimenticare, ma soprattutto per far capire e far riconoscere in tempo ai più giovani i segni della brutalità che purtroppo si annidano da sempre nella parte più buia dell’animo umano. La forza della testimonianza diretta di chi ha subito le atroci violenze, risulta oggi più che mai importante visti i tempi oscuri che stiamo vivendo.”
Tatiana e Andra Bucci, le sorelle autrici di memorie sulla loro esperienza ad Auschwitz, insieme a Edith Bruck, la scrittrice e poetessa ungherese naturalizzata italiana in collegamento da Roma, saranno le importanti testimoni dell’olocausto, l’orribile genocidio perpetrato contro l’umanità.
Un viaggio nella memoria, che si aprirà mercoledì 6 aprile alle ore 10 con un incontro con gli studenti delle scuole dell’Istituto Comprensivo “Luca Della Robbia” e vedrà il suo apice alle ore 21 con la conferenza aperta al pubblico condotta dal professor Angelo Ventrone, docente di Storia contemporanea all’Università di Macerata.
L’appuntamento si concluderà con il conferimento da parte del sindaco Calamita della Cittadinanza Onoraria del Comune di Appignano alle donne sopravvissute all’olocausto per il loro grande impegno nel divulgare la terribile memoria, un monito fondamentale per non dimenticare.
“Nei mesi scorsi la scuola ha preparato gli studenti a questo importante incontro con un percorso storico formativo. -Ha aggiunto l’Assessore alla Cultura Federica Arcangeli – Per crescere adulti migliori di noi è fondamentale educare i giovani alla consapevolezza e il valore della testimonianza diretta delle sorelle Bucci e di Edith Bruck contro odio e razzismo è un patrimonio unico che vogliamo condividere con i ragazzi e con l’intera comunità.”
Le sorelle Tatiana, all'anagrafe Liliana e Andra, diminutivo di Alessandra Bucci nascono nella città di Fiume rispettivamente nel 1937 e nel 1939, figlie di Giovanni Bucci fiumano, cattolico e Mira Perlow, ebrea. Andra e Tatiana Bucci, all’età di quattro e sei anni furono deportate nei campi di sterminio, scambiate per gemelle, vengono tenute in vita per essere usate come cavie per gli esperimenti condotti dal dottor Josef Mengele e sono tra le poche a sopravviverne. Proprio la loro presenza in tale contesto ne fa dei testimoni cruciali sul funzionamento del campo di Auschwitz e sugli pseudo-esperimenti scientifici compiuti.
Oggi le sorelle Bucci, autrici di numerose memorie sulla loro esperienza ad Auschwitz, rappresentano tra le più importanti testimonianze dello sterminio degli ebrei, rilasciano numerose interviste in Italia e nel mondo poiché ritengono che le persone debbano essere informate su ciò che è successo dalla viva voce dei sopravvissuti, affinché non venga mai cancellato il ricordo di milioni di persone morte nei campi di concentramento e sterminio a causa della follia umana.
Edith Bruck, nome d'arte di Edith Steinschreiber, è una scrittrice, poetessa, traduttrice regista e testimone della Shoah, nata in Ungheria a Tiszabercel, il 3 maggio 1931, l'ultima dei sei figli di una povera famiglia ebraica. Conosce, fin dall'infanzia, l'ostilità e le discriminazioni che nel suo Paese, come nel resto d'Europa, investono gli ebrei. Nella primavera del 1944, a tredici anni, dal ghetto di Sátoraljaújhely viene deportata ad Auschwitz e poi in altri campi tedeschi: Kaufering, Landsberg, Dachau, Christianstadt e, infine, Bergen-Belsen, dove verrà liberata, insieme alla sorella, nell'aprile del 1945. Edith Bruck ha ricevuto numerosi riconoscimenti per le sue famose opere, in cui si confronta con la propria infanzia e la Shoah.
Civitanova comune fiorito, questa mattina si è svolto il primo incontro utile a gettare le basi per l’acquisizione della certificazione proposta alle amministrazioni comunali di tutta Italia dall’associazione “Asproflor” (associazione produttori florovivaisti).
I due “ambasciatori” dell’iniziativa, Marcello Manfredi e Salvatore Domolo, alle 11 sono arrivati in piazza XX Settembre a bordo del camper RinascItalia con lo slogan “Fiorire è accogliere” e sono stati ricevuti dall’assessore all’Ambiente Giuseppe Cognigni e dal segretario generale Sergio Morosi per spiegare il progetto che ha come scopo principale quello di affiancare le amministrazioni comunali a rafforzare l’esperienza della bellezza della cura dell’ambiente.
I referenti e gli amministratori hanno scambiato poi alcune informazioni sul verde cittadino e sul marchio adottato da più di 2000 comuni in Italia. "Riportare la natura, il verde e i fiori nelle vie della città, a partire dalle finestre e dai balconi della propria casa vuol dire, di fronte alla stressante vita cittadina, ritrovare un po’ di benessere e calma e per il turista trovare un contesto in cui soggiornare con maggior piacere" ha spiegato Domolo.
L’assessore Cognigni ha illustrato il lavoro impostato in questi cinque anni in città, e le oltre 2 mila essenze piantumate, la cura attenta del patrimonio verde da parte dei giardinieri del comune, la messa a dimora degli alberi nei tre viali all’ingresso sud con palme, platani, lecci e cipressi e il bosco urbano di contrada Migliarino.
“Siamo naturalmente interessati ad ogni collaborazione per sviluppare progetti ambientali seri ed apprezzati che possano dare risalto alla nostra città - ha detto Cognigni -. Insieme al sindaco Ciarapica e agli altri assessori valuteremo attentamente la proposta di Asproflor, che comprende anche la possibilità di avvalersi di esperti del settore sia per consulenze tecniche legate alle essenze floreali, formazione nelle scuole, sia sul piano del marketing turistico per organizzare concorsi nazionali ed internazionali cui il comune potrebbe partecipare".
Continua il ciclo dei Colloqui Eum, la casa editrice dell’Università di Macerata, con la presentazione del libro "Granelli di senapa all'Indice. Tessere di storia editoriale (1585-1700)" di Paola Zito, seconda edizione rivista e aggiornata con prefazione di Rosa Marisa Borraccini.
Martedì 5 aprile, alle 17, con l'autrice ne parleranno il Presidente delle eum Luca De Benedictis e l'allieva della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” Sofia Russo. Sarà possibile seguire l’incontro, collegandosi ai canali Facebook e YouTube dell’Università di Macerata.
Ora alla seconda edizione, il volume ripercorre la vicenda di settantacinque titoli di carattere mistico-devozionale, colpiti dal divieto censorio dopo il 1687, anno che segna, con l’abiura e la condanna al carcere perpetuo del Molinos, l’inizio di una vera e propria caccia ai testi contaminati dal veleno della Quiete.
Nel fuoco dell’indagine genesi testuale, spesso stratificata e complessa, diffusione sul piano peninsulare e oltralpe, sopravvivenza e stato di conservazione degli esemplari. I molteplici percorsi della ricerca consentono di individuare il profilo di pressoché altrettanti bestseller, farmaci dell’anima oggetto di lettura intensiva, radicati nell’immaginario di più generazioni in tutta l’Europa occidentale.
Paola Zito è docente ordinaria di discipline del libro e del documento presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’. È autrice di oltre centoquaranta pubblicazioni, che spaziano sulla storia dell’editoria dall’incunabolistica all’Ottocento, con particolare attenzione agli apparati paratestuali (corredi iconografici in primis), alla costituzione delle raccolte librarie di antico regime, alla fisionomia culturale e sociale di lettori e lettrici.
Tra i temi maggiormente frequentati – accanto ai numerosi studi sull’autografia leopardiana – va segnalato il rapporto fra stampa e censura dal XVI al XVIII secolo. Il libro è disponibile in Open Access alla pagina seguente del sito eum.
Resterà aperta tutto il mese di aprile, e sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 9 alle 12 e dalle 16 alle 20, la mostra personale di Pacifico Sciapichetti, in arte Pacì, artista di origini settempedane tornato nella sua San Severino Marche per esporre pitture, ma anche sculture, dove il protagonista racconta del proprio straordinario percorso.
Dagli anni del Liceo a quelli trascorsi all’Accademia di Belle Arti, dagli anni di insegnamento in Trentino a quelli successivi al pensionamento in cui Sciapichetti ha comunque continuato una produzione molto particolare ispirata anche dal grande maestro Valeriano Trubbiani di cui è stato allievo.
Ospitata nella chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza Del Popolo, l’esposizione è stata inaugurata dal sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, dall’ex consigliere regionale Angelo Sciapichetti, cugino dell’artista, alla presenza di molti amici ed estimatori. Ospite dell’evento anche la voce del soprano Francesca Bortoli, che ha interpretato brani di Ennio Morricone.
Le opere di Sciapichetti esaltano i sentimenti dell’autore mescolando materia e colore e fondendo nell’arte la liberazione di una forte personalità. La scultura, che spesso Pacì utilizza per dare forma artistica a materiali poveri come il ferro, il cemento, la sabbia e il gesso, si mescola talvolta anche alla pittura dove i suoi olii su tela assumono rilievo e tridimensionalità. La sua antologia è un condensato d’arte che nasce da mani sapienti e ispirate.
«L’attuale organizzazione in Area Vasta 3 relativa alla gestione dei pazienti covid in tutte le strutture ospedaliere e territoriali sta creando seri problemi ad operatori e pazienti. L’aumento dei contagi tra gli operatori dovuta alla promiscuità di pazienti rende ancora più difficile l’assistenza - afferma la segretaria Regionale Cisl Funzione Pubblica Marche Paola Ticani - .
Il personale dei Pronto Soccorso, allo stremo dopo due anni di pandemia, si trova per l’ennesima volta a gestire urgenze, emergenze, pazienti covid e ad assistere i tanti pazienti che non trovando il posto letto nel reparto dedicato rimane per giorni nei locali e nei corridoi del reparto».
«Una settimana fa evidenziavamo la presenza di pazienti covid solo in alcuni reparti, oggi, il fenomeno si è esteso pressoché a tutte le Unità di degenza. – prosegue Paola Ticani - Non si riescono a capire le motivazioni di perseverare nella scelta di mantenere nello stesso reparto pazienti negativi e pazienti positivi al covid seppure in stanze dedicate.
Fin dall’inizio, infatti, è stata evidente la crescita dei contagi tra gli operatori e i degenti. Gli operatori dei reparti di degenza con notevole sforzo organizzativo si stanno facendo carico di pazienti covid positivi e non e tra un cambio di divisa e l’altro fanno del loro meglio per garantire un’adeguata assistenza a entrambe le tipologie di pazienti».
«Non è più ammissibile che dopo due anni si continui a gestire questa pandemia come fosse la prima volta. Una scelta organizzativa contestata nell’immediato ma alla quale non abbiamo avuto alcuna risposta e alla quale, tantomeno, si è cercato di porre rimedio. Sarebbe bastata la riapertura di un reparto covid per mantenere puliti tutto il resto dei reparti?
Se due anni fa ci siamo ritrovati ad affrontare una patologia del tutto nuova, oggi non possiamo accettare che ogni ondata pandemica venga gestita come se fosse la prima volta.- denuncia e conclude la Segretaria regionale Cisl Fp Marche - . I tanti colleghi che da due anni lavorano in sanità con competenza e professionalità ma anche con grande spirito di sacrificio sono veramente stanchi e delusi dal modo in cui sono costretti a lavorare».
«Alla luce dell’aumento dell’impegno assistenziale, che non sembra assolutamente ridursi con la fine dello stato di emergenza, la preoccupazione per la scadenza dei tanti incarichi a tempo determinato a ridosso delle ferie estive crea ulteriore criticità.
Alla luce anche del documento firmato dalla Regione Marche che invita le aziende sanitarie a prorogare gli incarichi fino al 30 giugno, fatto questo già previsto in Area Vasta 3, quali saranno le scelte del Governo? Come si garantiranno ferie e assistenza? Al fianco dei dipendenti sempre con correttezza, presenza e costanza la Cisl Fp Marche è vicina ai lavoratori sostenendo le tante istanze che in un’azienda grande come l’Area Vasta 3 ci si trova ogni giorno a gestire. Da sempre per noi il benessere lavorativo è fondamentale, sia dal punto di vista psicofisico sia per il giusto riconoscimento economico».
La Vis Civitanova ottiene un successo prezioso in ottica salvezza sul campo del Padova. Le rossoblu si impongono con un 2-3 in rimonta su un campo ostico, con una grande prova di carattere e determinazione, che le mantiene in piena corsa per la zona play-out. Un altro risultato che conferma la crescita delle “ragazze de citanò” nell’ultimo periodo, per cercare di raggiungere il traguardo della salvezza. Primo tempo appannaggio delle locali che passano subito in vantaggio con Bison ben imbeccata dalle compagne. La Vis Civitanova soffre ma reagisce tuttavia proprio sul finale una sfortunata autorete di Aparicio Perez manda le rossoblu all’intervallo sotto per 2-0.
Nella ripresa “le ragazze de citanò” tornano in campo con grande personalità e Uzqueda, su un’azione personale, accorcia subito le distanze. La gara si mantiene in equilibrio con le padrone di casa che aumentano la pressione e sfiorano il tris ma Comizzoli si esalta. La Vis Civitanova stringe i denti e riesce a pervenire al pari con un calcio d’angolo diretto di De Luca al 73’ che con potenza, e precisione, mette la palla sul secondo palo. Le squadre si allungano e con un’azione personale di Spinelli nel finale arriva il gol della “remuntada” per le rossoblu che conquistano tre punti d’oro.
La Virtus Civitanova non può nulla contro l’incredibile serata balistica della Luiss Roma, che trivella dall’arco senza pietà (18/27 da 3 alla fine) e spazza via ogni velleità degli aquilotti. I sogni di gloria civitanovesi sono durati solo pochi minuti al cospetto di percentuali al tiro fantascientifiche da parte della squadra di coach Paccarié, che non ha lasciato alcuno scampo ai ragazzi di coach Schiavi.
Ad aprire le danze è peraltro colui che ti aspetti meno possa fare male col tiro pesante, ovvero l’ex Teramo Di Bonaventura: sono le sue tre triple nei primi 5’ a dare fiducia alla Luiss, così quando si accoda anche Pasqualin con due spingardate da nove metri l’una lo strappo è già bello ampio (9-21 al 5’). Ma sa è vero che gli universitari colpiscono con precisione chirurgica, la Virtus da parte sua non riesce a fare granché per arginare la mareggiata. Altri cinque punti di Pasqualin spediscono Civitanova già a -15 con ancora 1’ da giocare nel primo quarto e solo una bomba di Rosettani tiene la Virtus vagamente in partita all’imbocco del secondo periodo (14-26). I biancoblu, privi di Dessì influenzato e con Musci gravato presto di 2 falli che lo mettono fuori partita, tengono botta nei primi minuti del secondo periodo, poi la Luiss dà un’altra sgasata: D’Argenzio e Legnini si alzano dalla panchina e si iscrivono al festival del tiro pesante e quando Converso punisce anche nel pitturato il distacco è salito a 20 punti (23-43 al 19’).
Ti aspetti una reazione virtussina in apertura di terzo quarto per provare a dare il tutto per tutto e invece è la Luiss che chiude di fatto i conti: il parziale di 0-11 firmato Jovovic-Barbon scaraventa la Virtus a -31 (31-62 al 25’) manda di fatto i titoli di coda al match e apre un lunghissimo garbage time. Gli aquilotti affondano sul -39 quando Legnini griffa la 18° tripla (su 24 tentativi) della serata degli universitari (50-89 al 33’), poi Musci e Felicioni riescono almeno a limitare i danni fino al 68- 95 finale. Una dura lezione per i biancoblu, ma non c’è tempo per deprimersi: con cinque partite soltanto da giocare il margine di errore, per evitare l’ultimo posto, è sempre più ridotto.
Sono 860 i nuovi positivi nelle Marche (ieri erano stati 1.885) con un tasso di positività del 40,3% (dal 36,2%) sui 2.133 tamponi diagnostici testati (6.554). L'incidenza, dopo undici giorni consecutivi in discesa, oggi torna a salire e si attesta a 1.025,57 casi settimanali ogni 100mila abitanti (1.002,53 ieri). Questo quanto emerge dai dati diffusi dall’osservatorio epidemiologico regionale. I numeri di oggi fanno registrare un balzo dei positivi, considerando, come ogni lunedì, il limitato numero di esami effettuati la domenica
Numeri più contenuti, come ogni lunedì, ma è sempre il capoluogo Ancona la provincia più colpita nelle Marche con 322 casi, davanti a Macerata (172), Ascoli Piceno (145), Pesaro Urbino (112) e Fermo (87); sono stati 22 i contagiati provenienti da fuori regione.
Anche oggi più della metà dei casi giornalieri si concentrano nelle fasce intermedie di età: 232 casi tra i 25-44enni e 219 tra i 45-59enni. Nelle fasce d'età più avanzate si conferma quella tra 60 e 69 anni la più colpita con 79 positivi, mentre tra i più giovani spiccano ancora i bambini delle scuole elementari (6-10 anni) con 78 positivi.
Niente da fare. Il big match con in palio il primo posto è di nuovo del Bramante Pesaro, che sbanca un palasport di Castelraimondo gremitissimo (circa 400 i presenti) mandando al tappeto la Halley Matelica e conquistandosi matematicamente la vetta del campionato. Nonostante le assenze di Gurini e Pipitone, i biancoblu comandano di fatto sin dall’inizio, tenendo a bada i tentativi di rimonta di una Vigor (a sua volta senza capitan Caroli) mai doma ma che non ha mai dato davvero la sensazione di poter fare sua la partita.
In un quarto iniziale pirotecnico, con poca intensità e mani caldissime (il primo fallo fischiato arriva solo dopo 9’), il Bramante prende il comando delle operazioni poco prima della prima sirena: Ferri è imprendibile, ma è tutto il quintetto biancoblu a martellare con continuità nonostante le triple di Bugionovo (4/4 nel primo tempo). Gli ospiti toccano il +14 in apertura di secondo quarto (20-34) con Ferri e Centis a devastare una Vigor troppo contratta e rapsodica nelle scelte offensive. Ma d’improvviso i ragazzi di coach Cecchini si accendono: due triple di Tosti e un incontenibile Falzon producono il parziale di 4-18 che riporta la Halley addirittura in parità a quota 38.
I biancorossi pagano lo sforzo ma all’intervallo lungo è solo -4 (41-45) e alla ripresa delle ostilità il Bramante pare non riuscire a scrollarsi di dosso una Vigor che, pur tra tanti errori, sembra essere sul pezzo. È sul finire del terzo quarto che i pesaresi danno la nuova spallata: Ricci e Ferri producono uno 0-8 di parziale negli ultimi due minuti che ricatapulta la capolista in doppia cifra di vantaggio (55-65). La Halley vacilla e quando, con 8’ da giocare, Panzieri punisce dall’arco per il 58-72 la gara sembra ormai in ghiaccio. Ma il Bramante non ha fatto i conti con Falzon, che praticamente da solo riporta Matelica fino al -3 (70-73 a 4’ dalla fine). Ai biancorossi manca però il killer instinct di Ricci, che con un paio di invenzioni in 1vs1 ridà ai suoi quei 6-7 punti di vantaggio che di fatto chiudono i conti.
Queste le parole di coach Cecchini a fine partita: «Siamo mancati proprio a livello di approccio. Ci siamo allenati tutta la settimana con grande intensità, poi alla palla a due invece ecco le gambe pesanti e tutti timorosi e rinunciatari. Subire 27 punti nel primo quarto è la conseguenza di questo. Se andiamo a guardare in attacco il nostro lo abbiamo fatto, 76 punti è la nostra media abituale: ma ne subiamo 61 di solito, se ne concediamo 83 la differenza sta lì. In una partita che volevamo vincere mettendo loro pressione addosso abbiamo lasciato loro la capacità di poterla gestire come sanno fare benissimo. Poi è chiaro che ci sono stati due canestri di Ricci e uno di Giampaoli che sono stati di altissima qualità e ci hanno tagliato le gambe, ma ci sta e lo metti in conto quando giochi contro di loro.
Quelli che non metti in preventivo sono i canestri facili, abbiamo preso anestri da piccoli di forza sotto canestro. E questo è inaccettabile e che ha a che fare con un aspetto più emozionale e di pressione che tecnico. Chiudiamo al secondo posto e reputo nel complesso la stagione positiva in termini di risultati, siamo arrivati qua a giocarci il primo posto e abbiamo vinto molte partite anche largamente, esprimendo a tratti anche un basket divertente e aggressivo. Dall’altro lato, però, negli unici due appuntamenti di cartello siamo stati al 20% di quello che dovremmo essere. Siamo stati aggrediti, cestisticamente parlando, da una squadra cui invece bastava gestire. E questo fa male».
Grande partecipazione di pubblico all'assemblea organizzata dal comune di Pieve Torina nei giorni scorsi per illustrare il futuro del paese "che sarà improntato alla filosofia ricostruttiva della rigenerazione urbana" sottolinea il sindaco Alessandro Gentilucci. Tanti anche coloro che si sono collegati in remoto “a significare quanto sia forte l’attaccamento a Pieve Torina, e non solo da parte dei suoi abitanti.
Abbiamo presentato le linee progettuali su cui avvieremo gli interventi, incentrati sul tema delle acque e, più in generale, su uno sviluppo urbano sostenibile e innovativo. Partiamo dalla pista ciclopedonale e dal percorso Kneipp che l’affiancherà, con vasche in cui sarà possibile sperimentare sia l’acqua del torrente Sant’Angelo che vari tipi di pavimentazione a secco, dalla ghiaia alle cortecce, per un’esperienza di fruizione legata al benessere fisico.
Abbiamo previsto un’area parcheggio e un punto ristoro in modo da garantire ulteriori servizi per i visitatori. Siamo poi passati a illustrare la nuova viabilità pensata per favorire lo scambio dentro-fuori, ossia percorsi carrabili e pedonali che favoriscano l’ingresso nel centro del paese per rigenerare non solo le attività economiche che si andranno a reinsediare nel borgo ma anche per restituire valore alla piazza, come luogo di incontro e socialità, per residenti e turisti.
La piazza riprenderà il tema delle acque, con una fontana che l’attraverserà lungo l’asse laterale e aiuole ad impreziosirla, in un perfetto equilibrio armonico con la chiesa. Anche il Parco della Rimembranza sarà oggetto di intervento, con una riqualificazione sia delle essenze arboree che dei percorsi di fruizione e con l’attivazione di una illuminazione notturna particolarmente suggestiva, restituendogli quella rilevanza paesaggistica e culturale che gli compete, e sarà, insieme al polo scolastico e al palazzetto dello sport” conclude Gentilucci “un altro elemento di attrazione della nuova Pieve Torina”.
Botte e insulti alla compagna convivente, che aveva rifiutato un rapporto sessuale, fino a colpirla con una scarpa, prenderla per i capelli e procurarle la lacerazione del tendine di un dito della mano. La donna, una 38enne del Bangladesh, è riuscita a chiudersi a chiave in bagno e a chiamare i Carabinieri, che al loro arrivo hanno trovato l'uomo, un 35enne compatriota della donna, operaio presso un cantiere navale del Pesarese, nudo e ubriaco.
È successo nella notte di sabato a Falconara Marittima. Il 35enne è stato arrestato dai Carabinieri e chiuso nel carcere di Montacuto con le accuse di maltrattamenti e lesioni personali. Lei è stata subito accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale di Torrette, dove le è stata riscontrata la lacerazione del tendine del quinto dito della mano destra, con prognosi di 20 giorni.
Nel frattempo l’uomo resterà in carcere fini alla convalida dell'arresto. Non è nuovo a episodi di violenza nei confronti della compagna: a Natale l'aveva percossa, facendola finire all'ospedale con un labbro tumefatto. Alla donna è stata offerta ora la possibilità di cambiare vita e di aderire ad un percorso di tutela e di recupero per le vittime di violenza domestica
Avvio brillante nei quarti di Play Off di Serie A2 per la CBF Balducci HR Macerata che vince in rimonta 3-1 sulla Green Warriors Sassuolo con un’ottima prestazione di squadra.
Prima dell'inizio del match le squadre sono scese in campo con la maglietta celebrativa a sostegno dell'attività svolta dalla Fondazione Cesvi in favore della popolazione civile coinvolta nella guerra in Ucraina.
Nessuna sorpresa negli starting six: CBF Balducci con la diagonale Ricci-Malik, Fiesoli e Michieletto schiacciatrici, Pizzolato e Cosi centrali, Bresciani libero; Green Warriors con Balboni e Rasinska in diagonale, Gardini e Moneta in banda, Busolini e Civitico al centro, Rolando libero.
Partenza lanciata delle emiliane che si portano sul 2-7 con il turno al servizio di Balboni, con gli attacchi di Gardini dal posto 4 ed il buon gioco al centro di Busolini e Civitico. La CBF Balducci reagisce ma la Green Warriors mantiene la sua continuità di gioco e sul 12-16 Gardini e Moneta firmano un altro strappo..
Sul 13-19 Paniconi fa rifiatare la diagonale con Stroppa e Peretti per Ricci e Malik. Stroppa va a segno 2 volte, mentre Pizzolato mura su Busolini. Entra anche Ghezzi per Fiesoli, la CBF Balducci non riesce a recuperare il set ma riesce nel finale ad accorciare con i colpi di Malik.
Gardini trova il 20-24 ma Malik ed un errore di Balboni riportano sotto Macerata. È sempre Gardini a chiudere per Sassuolo (25-22) ma il recupero finale della CBF Balducci ha gettato il seme di un cambio di rotta della partita.
Seme che germoglia subito ad inizio secondo set. Cosi e Pizzolato colpiscono dal centro. È 8-4 e Venco chiama subito time out. Il muro di Macerata e l’ottima difesa guidata da Bresciani cominciano ad assorbire l’impatto sulla partita Gardini.
La CBF Balducci non rallenta, anzi aumenta il suo vantaggio fino al 12-6 con il muro di Cosi sulla schiacciatrice di Sassuolo. È allora Civitico dal centro a cercare di tenere in corsa le sue compagne (15-10) ma trova sulla sua strada Michieletto, che tiene a distanza la compagine ospite.
Quando Ricci mura su Moneta, Fiesoli trova il 20-11 che induce Venco a cambiare la sua diagonale con Zojzi e Giacomello per Balboni e Rasinska. Civitico porta a casa il punto numero 14 ma l’errore dai 9 metri di Fornari (subentrata a Busolini al centro) apre la strada ai colpi finali della CBF Balducci che va a segno due volte con Malik, prima che Zojzi vada out per l’1-1.
Le difficoltà del secondo set intaccano la serenità della Green Warriors che nel terzo set impatta sulla ricezione sontuosa di Macerata, che inizia a crescere anche a muro.
Fiesoli sbarra la strada a Busolini mentre le padrone di casa iniziano a mandare a punto tutte le attaccanti: Michieletto firma l’8-4 che dà una chiara impronta ad inizio set. Cosi mura su Moneta e ripristina il +4 (11-7) prima che Ricci si esalti prima a muro (ancora su Moneta) e poi di seconda.
È 13-7, Sassuolo prova un mini break con la solita Gardini ma non basta ad impensierire Macerata che tiene il passo. Sul 18-14 Paniconi ridà fiato alla diagonale e la neo entrata Peretti va subito all’ace del 19-14. Finale di terzo set che vede l’ingresso di Gasparroni al servizio, con Fiesoli mattatrice con 3 attacchi, un muro sulla fast di Busolini ed il colpo finale per il 25-19 che vale il sorpasso.
La Green Warriors cerca di ancorarsi alla partita serrando i ranghi in difesa ma Macerata risponde con un’ottima performance a muro:5 i block vincenti nel quarto set, 3 dei quali nelle primissime fasi, con Fiesoli e Cosi (2).
Rasinska e Civitico cercano di rimettere le ospiti in carreggiata ma non basta: Michieletto tiene a distanza le rivali, che incappano in diversi errori. Ricci mura ancora, stavolta su Gardini, per il 12-6.
Il minibreak di Sassuolo induce Paniconi a chiamare time out (12-9). La pausa rigenera Macerata che tiene con gli attacchi di Michieletto, Malik e Pizzolato, ma un brivido passa lungo la schiena quando Gardini e Busolini firmano i punti break che riportano Sassuolo sul -1 (16-15).
Tornano in campo Stroppa e Peretti in diagonale, Pizzolato (muro) e Michieletto ridanno aria alla CBF Balducci. Stroppa porta a casa il punto del 22-18 prima che il tecnico di casa riporti in campo la diagonale di partenza. Civitico trova l’ace del 22-20 ma quando Michieletto trova il cambio palla è Cosi a coronare la sua prestazione da MVP con i due aces consecutivi che chiudono gara 1.
(Credit foto: Michele Rossi)
Prestazione di esperienza e qualità per Macerata, gestisce la partita e porta a casa la vittoria contro Brugherio. Primo set in crescendo per i biancorossi che man mano prendono il controllo del gioco e non lasciano scampo agli avversari.
Reazione nel finale di secondo set per i padroni di casa che si avvicinano alla Med Store Tunit, ma sono bravi i ragazzi di Coach Domizioli a non scomporsi e prendersi il doppio vantaggio.
Terzo set che comincia combattuto poi i biancorossi prendono il largo e possono gestire senza rischiare più nulla. Ora testa al derby di domenica 10 aprile, quando Macerata ospiterà la Vigilar Fano al Banca Macerata Forum nella gara che chiuderà la Regular Season.
LA CRONACA – Novità per Coach Domizioli, torna Giannotti, con Lazzaretto e Ferri, il Capitano Robbiati fa coppia al centro con Sanfilippo, la regia è affidata a Scrollavezza, Gabbanelli libero. Per Brugherio dentro Mitkov, Piazza e Chiloiro, cenrali Innocenzi e Eccher, il palleggiatore è Regattieri, il libero Colombo.
Qualche errore in battuta per entrambe le squadre in apertura di gara ma la Med Store Tunit vuole imporsi, dopo un lungo scambio trova il vantaggio Giannotti bucando il muro di casa, 3-4. Ancora il numero 4 biancorosso decisivo, mette in difficoltà la ricezione di Brugherio, sul contrattacco il diagonale è forte e imprendibile per Regattieri, 5-7.
Brugherio trova il pareggio momentaneo ma Lazzaretto e Ferri ristabiliscono subito il +2, i biancorossi non riescono però a scappare e i padroni di casa riagguantano il punteggio con Giannotti che sbatte contro il muro di Innocenzi, 11-11; difende bene la Med Store Tunit, Lazzaretto difende e sul contrattacco trova il diagonale del 12-15, primo time out chiesto da Coach Durand.
Allunga Macerata, Brugherio prova ad accorciare con Mitkov e poi l'ace di Regattieri, risponde subito Sanfilippo dopo uno scambio al centro con Scrollavezza, 14-19. Controlla la Med Store Tunit che nel corso del set ha trovato continuità di gioco: Ferri prima smorza l'attacco di Mitkov poi anticipa il muro di casa, 15-22; ancora Ferri ha la meglio contro la difesa di Brugherio, quindi chiude il set il diagonale di Giannotti, 16-25.
SECONDO SET - Difende bene Macerata, difficoltà invece per i padroni di casa e i biancorossi scappano subito 1-4; prova la reazione Brugherio, la Med Store Tunit resiste a tre attacchi, quindi Compagnoni manda fuori, 3-7. Ace di Bonacchi che prova a spezzare il controllo di Macerata, i biancorossi però gestiscono con sicurezza e continuano a macinare punti: Scrollavezza per Giannotti che fulmina la difesa, 7-13.
Lo schema non funziona poco dopo, Giannotti trova il muro di Brugherio che accorcia e mura ancora, 11-16; i padroni di casa riescono a colpire anche con Mitkov ma i biancorossi tengono a distanza gli avversari: lungo linea di Lazzaretto, 14-20. Lunghissimo scambio che accende il palazzetto, difende bene Brugherio e Chiloiro sorprende Giannotti; il giovane schiacciatore si ripete con un forte diagonale e stavolta è Coach Domizioli che chiama il time out.
Si avvicina nel finale Brugherio, serve Giannotti per chiudere il set, il suo diagonale spezza la difesa avversaria e regala il doppio vantaggio a Macerata.
TERZO SET - Nuova partenza forte per la Med Store Tunit, i biancorossi aggrediscono Brugherio fino al 0-4, poi palla out di Ferri; Macerata commette qualche errore che rimette in gioco i padroni di casa, Mitkov supera il muro, 5-5.
Cresce Brugherio e la partita si fa più equilibrata, ora le squadre rispondono punto a punto, si scuotono poi i biancorossi e Giannotti rilancia i suoi 6-10, time out per Coach Durand.
Macerata torna in pieno controllo: ace di Robbiati, 7-15, Brugherio non riesce a reagire e la Med Store Tunit allunga le distanze. Finale tutto a tinte biancorosse, Macerata scappa e gestisce con autorità fino al punto di Robbiati a muro che chiude set e partita.
Il tabellino:
GAMMA CHIMICA BRUGHERIO - MED STORE TUNIT MACERATA 0-3
GAMMA CHIMICA BRUGHERIO: Mitkov 8, Colombo, Piazza 1, Innocenzi 7, Regattieri 1, Bonisoli 3, Bonacchi 1, F. Compagnoni 1, Eccher 4, Chiloiro 5. NE: M. Compagnoni, Biffi. Allenatore: Durand.
MED STORE TUNIT MACERATA: Giannotti 13, Paolucci, Margutti 1, Ferri 6, Sanfilippo 6, Scrollavezza 1, Lazzaretto 15, Gabbanelli, Robbiati 6. NE: Pasquali, Longo, Scita, Ravellino. Allenatore: Domizioli.
Abusa di alcol: quindicenne soccorso dal 118 all'esterno della discoteca Liolà di Montecassiano. È quanto avvenuto sabato notte, intorno alle 2. Una volta lanciato l'allarme, l'ambulanza è subito giunta sul posto.
Il personale paramedico resosi conto che il giovane, completamente ubriaco, necessitava del trasporto in ospedale, ne ha disposto il ricovero in pronto soccorso per intossicazione alcolica, in codice giallo. Ad indagare su quanto avvenuto, cercando di ricostruire in quale circostanza il 15enne abbia assunto alcolici, sono i Carabinieri.
Rinnovato il direttivo per il Centro Studi Carlo Balelli con la conferma alla presidenza di Emanuela Balelli, erede della celebre dinastia di fotografi. L’assemblea ha anche decretato l’elezione dei membri in carica per il triennio 2022-2025 come previsto dallo statuto.
L’incontro è stata occasione di ripercorrere le molteplici iniziative intraprese nel mandato appena trascorso, caratterizzato in parte dall’avvento della pandemia da Coronavirus, oltre che momento di confronto sulle prossime attività di intraprendere.
"È doveroso un mio ringraziamento ai membri uscenti - ha affermato Emanuela Balelli -, i quali hanno collaborato con passione nelle iniziative realizzate durante il loro mandato. Importante il ricordo a pochi giorni dal primo anniversario della scomparsa, avvenuta il 6 aprile 2021, della professoressa Donatella Donati - ha ribadito con profondo cordoglio la presidente del Centro Studi -, socia fondatrice e, per un mandato, vice presidente del nostro Centro Studi, cui ha collaborato attivamente, con profonda competenza e passione".
All’interno del consiglio direttivo sono risultati eletti: Luciana Andrenelli, Nicola Di Monte, Lucia Guida, Andrea Mozzoni, Ivano Palmucci, Bianca Maria Pietrarelli, Giovanna Salvucci e Alessandra Sfrappini (membro di diritto nominato dalla famiglia Balelli); mentre la carica di presidente onorario è ricoperta dalla signora Giovanna Pernisco Balelli.
Emanuela Balelli ha poi ripercorso le tappe più importanti dell’ultimo triennio, a partire dal 27 giugno 2019, con l’inaugurazione, presso l’ex Ospizio dei Pellegrini dell’Abbadia di Fiastra, della mostra “Obiettivo sul fronte. Carlo Balelli e le Squadre Fotografiche militari nella Grande Guerra”.
Per il grande successo e per l’apprezzamento dei numerosi visitatori, la chiusura della mostra, prevista per il 4 novembre, veniva prorogata al 6 gennaio 2020, organizzando diversi eventi in contemporanea come il convegno “Balelli / Stranges sguardi sul fronte. Il fotogiornalismo di guerra ieri e oggi”, promosso il 19 ottobre 2019 per celebrare decennale di attività del Centro Studi nella sede della mostra all’Abbadia di Fiastra.
Nel 2021, per commemorare la Giornata internazionale della donna, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Macerata è stata allestita nella Sala Giunta del palazzo comunale la mostra “Il lavoro delle donne nella storia” utilizzando foto dell’archivio privato della famiglia Balelli e alcuni scatti della mostra “Carlo Balelli e il lavoro nel primo Novecento”.
Lo Sferisterio di Macerata ha poi rappresentato, ancora lo scorso anno, l’opera verdiana Aida, nel centenario del suo primo allestimento nell’Arena. L’evento ha offerto l’occasione al Centro Studi di allestire la mostra “Aida 1921-La prima stagione lirica allo Sferisterio di Macerata nelle foto Balelli”, che aveva già visto un primo allestimento nel 2014, per la cinquantesima Stagione lirica allo Sferisterio di Macerata.
"L’esposizione ha raccolto gli scatti di Alfonso Balelli, elegante e raffinato ritrattista, che nella stagione lirica del 1921 aveva avuto un ruolo importante in quanto membro del Comitato dei Festeggiamenti della Società cittadina dei pubblici divertimenti" ha sottolineato Emanuela Balelli.
Sulla scia della riedizione del libro si è svolto anche un confronto, il 16 luglio dello stesso anno, nel cortile di palazzo Buonaccorsi fra Barbara Minghetti direttrice artistica dello Sferisterio, la regista Valentina Carrasco, Emanuela Balelli e Alessandra Sfrappini.
Il tema dell’Aida in relazione alle foto Balelli è stato oggetto, inoltre, di due incontri animati da Lucia Tancredi e Emanuela Balelli, uno presso il Teatro Comunale di Urbisaglia il 24 settembre 2021, l’altro il 20 novembre a Civitanova Marche presso il Club Vela Portocivitanova.
"I gazebo sono stati presi d'assalto, in poche ore sono state raccolte centinaia di firme per la petizione popolare a sostegno del centro civico". A riferirlo sono gli esponenti del Partito Democratico di Potenza Picena, in merito alla manifestazione promossa questa mattina in Piazza Stazione prima e in Piazza Douhet, poi.
Un modo per far sentire la voce dell'opposizione, fortemente contraria al parcheggio in piazza e a favore di un Centro Civico polifunzionale: "La pioggia non se l'è sentita di rovinare una splendida mattinata all'insegna della democrazia partecipata e dell'impegno civico - affermano dal Pd -. Siamo orgogliosi di aver promosso una manifestazione che ha visto la partecipazione compatta di tutti i consiglieri di minoranza".
"Solo chi governa con la testa rivolta al passato può pensare che le auto valgano più delle persone: da decenni in tutto il mondo si è deciso che le auto non possono più occupare piazze e centri storici, che devono viceversa essere pienamente restituiti alle persone - proseguito i dem -. L'idea di un Centro Civico parla invece di futuro, di un futuro in cui si cerchi di migliorare la qualità della vita della comunità, ricucendo con nuovi spazi e servizi pubblici le ferite di una società sempre più disgregata, sfilacciata e individualista".
"Oggi ogni cittadino ha potuto prendere liberamente la parola e condividere le proprie riflessioni, aggiungendo il proprio contributo di idee e sensibilità a quello degli altri. E la politica ha il dovere di porsi in un atteggiamento di vero ascolto per poter prendere decisioni meditate e consapevoli" conclude il Pd di Potenza Picena.
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Auto esce di strada e si rovescia in un campo adiacente alla carreggiata: la giovane conducente soccorsa dal 118. L'incidente è avvenuto questo pomeriggio, poco dopo le 16, in località Montale, nel comune di Arcevia. Ancora da chiarire la dinamica esatta di quanto avvenuto, al vaglio dei Carabinieri della locale stazione.
Sul posto sono immediatamente intervenuti gli operatori sanitari del 118, che hanno provveduto ad accompagnare la ragazza al pronto soccorso dell'ospedale di Senigallia, per accertamenti. Presente anche una squadra dei Vigili del Fuoco di Arcevia, con un'autobotte e un mezzo 4x4, che ha messo in sicurezza l'area in cui è avvenuto il sinistro.