Non è stato un semplice saluto istituzionale, ma un vero ritorno alle origini quello del sindaco Fabrizio Ciarapica, che ieri mattina ha fatto visita all’IIS “Bonifazi-Corridoni” di Civitanova Alta, scuola che ha frequentato da ragazzo, per incontrare la classe 2°N – indirizzo Geometri, vincitrice dell’8ª edizione del concorso nazionale “PretenDiamo Legalità”, promosso dalla Polizia di Stato.
I ragazzi, guidati dal prof. Alberto Romani, si sono distinti con il brano originale “Carta falsa – Il gioco sporco”, che affronta in modo creativo e consapevole i temi della legalità e delle truffe online. Un lavoro di squadra premiato lo scorso 10 aprile in piazza XX Settembre, in occasione del 173° anniversario della fondazione della Polizia di Stato.
Accompagnato dalla vice preside dell’istituto Daniela Patriarca, dalla consigliera comunale Paola Fontana e da Anna Skrobisz, rappresentanti dei genitori nel Consiglio di classe, il Sindaco ha voluto incontrare personalmente gli studenti per congratularsi e condividere l’importanza di questo traguardo. “Anche io ho frequentato queste aule, e sapere che oggi da qui parte un messaggio così forte di legalità e creatività mi riempie d’orgoglio. Questa scuola è parte della mia storia, ed è bello vederla crescere attraverso i suoi giovani talenti. È importante educare i ragazzi, sostenerli e indirizzarli: cresceranno, magari commetteranno errori, ma se accompagnati da scuola, famiglie e istituzioni possono costruire un futuro positivo”, ha dichiarato Ciarapica.
La consigliera Paola Fontana ha aggiunto: “Questa vittoria ci dimostra quanto i giovani sappiano interpretare la realtà e trasformarla in un messaggio di valore. Legalità, senso civico e responsabilità sociale devono essere alla base del loro percorso, e noi adulti dobbiamo essere presenti, credere in loro e aiutarli a esprimersi. Questo progetto è una lezione di cittadinanza attiva per tutti.”
Il brano, frutto di un’elaborazione collettiva, è stato lodato dalla commissione per “l’originalità del testo e la modernità del sound, con temi forti legati alla sicurezza online e al fenomeno degli haters”.
Un plauso particolare è andato al prof. Romani, docente appassionato e già noto nel panorama culturale per il suo impegno come liutaio e promotore di iniziative legate alla pace e alla formazione civica, tra cui il progetto simbolico della chitarra per la pace,realizzata artigianalmente e firmata da grandi nomi della musica per sostenere il dialogo e l’educazione attraverso l’arte.
Il 25 maggio si celebra la Giornata internazionale dei bambini scomparsi, un'occasione importante per riflettere su un fenomeno ancora troppo diffuso e preoccupante. Anche la Polizia di Stato ha voluto ribadire l’importanza di tenere alta l’attenzione su ragazzi e ragazze che si allontanano da casa, spesso spinti da situazioni di disagio, maltrattamenti, paure o inganni.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire supporto concreto, la Polizia ha realizzato una brochure informativa e un segnalibro distribuiti giovedì mattina a Civitanova Marche, in piazza Abba, in occasione della tappa del truck della Polizia Postale e delle Comunicazioni per la campagna nazionale “Una vita da Social”.
All’evento hanno partecipato gli studenti della scuola secondaria di primo grado, protagonisti di una mattinata formativa dedicata ai rischi del mondo digitale. Dietro alcune scomparse, infatti, si celano spesso allontanamenti volontari di minori vittime di bullismo, cyberbullismo o di reati gravi come l’adescamento online e il sexting. Questi episodi possono generare vergogna, paura e isolamento, impedendo ai ragazzi di chiedere aiuto.
A spiegare i pericoli e i possibili strumenti di tutela sono stati gli operatori della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale e delle Comunicazioni e della Divisione Polizia Anticrimine della Questura, che hanno incontrato i giovani per fornire informazioni utili su come riconoscere e segnalare situazioni di rischio. L’obiettivo è spezzare sul nascere spirali di violenza, anche quando questa si manifesta solo in forma digitale, ma non per questo è meno traumatica o dannosa.
Un messaggio forte di vicinanza e prevenzione, per proteggere i più giovani e costruire una cultura della sicurezza e del rispetto, anche online.
Nell’ambito di un servizio antidroga interforze finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nel comune di Porto Recanati, nella giornata di ieri, 23 maggio, è stato arrestato un cittadino tunisino di 44 anni, richiedente asilo e disoccupato, con precedenti per droga.
L’attività investigativa, condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Macerata in collaborazione con i Carabinieri e l’unità cinofila della Guardia di Finanza di Macerata, ha permesso di individuare l’uomo dedito allo spaccio nelle vie cittadine.
Ieri mattina, gli agenti in borghese hanno intercettato il sospetto presso la sua abitazione. Alla vista delle forze dell’ordine, l’uomo ha tentato di disfarsi di una busta lanciandola dal balcone. La busta è stata prontamente recuperata e conteneva 22 grammi di cocaina e 44 grammi di hashish, sostanze sequestrate.
Il cittadino tunisino è stato arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica di Macerata, è stato trasferito nel carcere di Ancona Montacuto, a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.
Una giornata speciale per la comunità di Macerata: Enrico Fioretti, conosciuto affettuosamente da tutti come "Righetto", festeggia oggi il suo centesimo compleanno, circondato dall’amore dei suoi familiari, amici e conoscenti.
Classe 1925, residente a Madonna del Monte, Righetto è una figura amata e stimata da intere generazioni. La sua vita è stata segnata da un instancabile impegno come agricoltore e da un profondo attaccamento ai valori che contano: la famiglia, il lavoro, il rispetto per gli altri.
Nel corso degli anni, Righetto si è fatto apprezzare per la sua onestà, la lealtà, la generosità d’animo e uno spirito semplice ma autentico, che ha lasciato un segno indelebile in chi lo ha conosciuto.
Il traguardo dei 100 anni sarà celebrato con un pranzo conviviale organizzato dai familiari, in un clima di affetto e gratitudine, per rendere omaggio a un uomo che, con il suo esempio quotidiano, ha saputo trasmettere valori profondi e insegnamenti di vita.
I comuni dell’Unione Montana Marca di Camerino – Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Muccia, Camerino, Ussita e Fiastra – insieme all’Università di Camerino, saranno al centro della puntata di “Una gita fuoriporta”, in onda su Sky martedì 27 maggio.
Il tema scelto per raccontare questo angolo delle Marche è l’acqua, elemento simbolo di un territorio che si distingue per bellezze naturali, biodiversità e risorse ambientali uniche. Dalle sorgenti cristalline ai laghi, passando per ruscelli e torrenti che animano il paesaggio montano, l’acqua rappresenta una vera e propria chiave di lettura dell’identità locale.
“È importante promuovere le nostre bellezze e le nostre specificità in contesti televisivi che possano raggiungere un pubblico ampio”, afferma Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino. “È un lavoro continuo di valorizzazione territoriale che portiamo avanti partecipando a fiere internazionali come la Bit di Milano o il Festival di Sanremo, e coinvolgendo anche emittenti nazionali come Sky. Il nostro obiettivo è raccontare un territorio vivo, che si sta rialzando con forza grazie alla ricostruzione, e che può offrire esperienze autentiche e coinvolgenti ai turisti”.
La puntata è stata realizzata in collaborazione con l’Unione Montana Marca di Camerino e Europe Direct Marca di Camerino, e sarà disponibile su tutte le piattaforme in chiaro, unendo la televisione tradizionale al mondo digitale e social.
Il Comune di Matelica ha voluto rendere omaggio a uno dei suoi concittadini più illustri nel panorama calcistico nazionale: l'attaccante Mattia Bortolussi, classe 1996, protagonista di una stagione da incorniciare con la maglia del Padova.
Nella stagione 2024/2025 di Serie C, la punta centrale ha messo a segno ben 16 gol e fornito 4 assist, laureandosi capocannoniere del club biancoscudato. Un rendimento che non è passato inosservato e che ha spinto l’amministrazione comunale a consegnargli un riconoscimento ufficiale per i risultati ottenuti.
Durante la cerimonia, l’assessore allo Sport Filippo Maria Conti ha espresso grande soddisfazione per i traguardi raggiunti da Bortolussi: “È con immenso piacere che mi complimento con Mattia per i grandi risultati raggiunti nella sua carriera calcistica e soprattutto per essere stato in questo anno il capocannoniere e trascinatore del Padova calcio. Le sue abilità tecniche, le sue condizioni fisiche, la sua tattica e il suo comportamento sono stati fattori importanti per aver raggiunto le qualità di un giocatore completo e di successo”.
Il riconoscimento rappresenta non solo un tributo sportivo, ma anche un simbolo di quanto i valori del lavoro, della determinazione e dell’attaccamento alla propria terra possano condurre a traguardi significativi. Matelica applaude il suo bomber, esempio per le nuove generazioni e ambasciatore dello sport locale.
Operazione congiunta tra i carabinieri della Stazione di Mogliano e il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata nei giorni scorsi: sotto la lente due cantieri edili, uno situato a Petriolo e l’altro a Mogliano. Obiettivo dell’attività ispettiva: verificare il rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e le misure di tutela ambientale.
Nel cantiere di Petriolo, i militari hanno riscontrato irregolarità relative al ponteggio metallico allestito. In particolare, l’amministratore della ditta esecutrice è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per non aver redatto ed esibito la relazione di calcolo sulla resistenza e la stabilità del ponteggio, in violazione del Decreto Legislativo 81/2008. A suo carico è stata elevata anche una sanzione amministrativa di 2.847 euro.
Ben più gravi le violazioni riscontrate nel cantiere di Mogliano, dove sono state denunciate tre persone. Il legale rappresentante di una ditta esecutrice è stato deferito per non aver predisposto il Piano Operativo di Sicurezza (POS), con una sanzione di 9.112 euro. A ciò si aggiungono ulteriori violazioni delle norme antinfortunistiche, con ammenda di 2.847 euro e conseguente sospensione dell’attività.
Stessa sorte per l’amministratore di una seconda impresa, accusato di non aver coordinato le misure generali di tutela dei lavoratori e di non aver verificato la congruenza del POS, con un’ulteriore sanzione di 2.847 euro.
Infine, il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione – un geometra – è stato anch’egli denunciato per non aver verificato che le imprese applicassero correttamente le disposizioni in materia di sicurezza. Per lui, un’ammenda pari a 9.112 euro.
L’attività dei militari dell’Arma e degli ispettori del NIL rientra nell’ambito di un piano di controlli straordinari a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, in un settore, quello edile, particolarmente esposto a rischi per l’incolumità degli operatori.
In un’economia sempre più segnata da incertezze, tassi di interesse elevati e tensioni geopolitiche, le imprese maceratesi cercano spazi di manovra tra vincoli creditizi sempre più selettivi e nuove opportunità legate all’innovazione e alla sostenibilità.
È questo il quadro tracciato nel pomeriggio di ieri, 23 maggio, nel corso dell’incontro pubblico promosso da Confidi Macerata a margine dell’assemblea ordinaria dell’ente, svoltasi al Casolare dei Segreti, a Treia.
Un confronto ad alta densità istituzionale ed economica, che ha visto la partecipazione del presidente di Confidi Gianluca Pesarini, dell’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Goffredo Brandoni, del dirigente regionale al credito, Silvano Latini e dei ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche, Noemi Giampaoli e Matteo Renghini.
Al centro del dibattito, lo stato di salute del credito alle imprese nella provincia e nella regione, in un momento in cui la domanda di liquidità resta alta, ma la capacità di accesso ai finanziamenti si restringe. I dati illustrati dai ricercatori evidenziano una contrazione dell’accesso al credito negli ultimi due anni, effetto diretto del contesto macroeconomico: l’aumento dei tassi d’interesse, l’inflazione persistente e la volatilità dei mercati internazionali, aggravata dai conflitti in corso, hanno spinto il sistema bancario verso criteri di erogazione più restrittivi, penalizzando in particolare il comparto produttivo.
A livello regionale, il PIL è cresciuto di appena lo 0,2% nel primo semestre del 2024, mentre la produzione industriale ha mostrato segni di arretramento. L’export marchigiano è diminuito, risentendo anch’esso delle tensioni globali, anche se Macerata ha registrato performance più solide in settori specifici, come quello del legno e della produzione di apparecchi elettrici e prodotti chimici.
In questo contesto, la liquidità delle imprese è rimasta elevata, ma non si è tradotta in un corrispondente incremento degli investimenti. Solo nella seconda parte dell’anno si è registrata una timida ripresa delle nuove erogazioni, trainata da un lieve allentamento dei tassi e da un rinnovato interesse per l’immobiliare e il manifatturiero ad alto contenuto tecnologico.
Confidi Macerata ha chiuso il 2024 con un utile positivo, confermando una struttura patrimoniale solida che gli consente di svolgere un ruolo attivo e affidabile nel supporto alle piccole e medie imprese del territorio. In un contesto segnato da un accesso al credito sempre più selettivo, il Confidi si è confermato un presidio tecnico-finanziario fondamentale, accompagnando le imprese nella richiesta di finanziamenti bancari e offrendo garanzie che ne migliorano l'affidabilità creditizia. Determinante in questa azione è la collaborazione con la Regione Marche, che fornisce una controgaranzia pubblica agli interventi del Confidi, rafforzandone l’efficacia e riducendo il rischio percepito dagli istituti di credito. Lo stesso ente regionale si distingue per il sostegno agli investimenti attraverso bandi annuali per circa 91 milioni di euro.
A distinguersi, nel panorama marchigiano, sono in particolar modo le imprese maceratesi, che negli ultimi sei anni hanno mostrato una crescita degli investimenti più costante e strutturata rispetto alla media regionale, soprattutto nel comparto manifatturiero. Una tendenza che premia le realtà più dinamiche e innovative, mentre i settori tradizionali, come il tessile, continuano a mostrare segnali di sofferenza.
Sul fronte dell'ottenimento del credito a lungo termine, si registra una maggiore difficoltà, salvo che in comparti più robusti come la metallurgia e i mezzi di trasporto. Tra le leve emergenti per migliorare l’accesso al credito figura, infine, l’adozione di politiche ESG (Environmental, Social, Governance): le imprese che si dotano di standard ambientali, sociali e di governance responsabili risultano sempre più attrattive per gli istituti finanziari. A tal riguardo, sebbene il ricorso a criteri ESG sia ancora in fase di sviluppo sul territorio, quest’ultimo rappresenta una prospettiva strategica per rafforzare la competitività e il dialogo con il sistema bancario.
In sintesi, il sistema produttivo maceratese si muove tra criticità strutturali e segnali di resilienza: se da un lato l’accesso al credito si fa sempre più selettivo, dall’altro le imprese più innovative e sostenibili dimostrano di saper interpretare il cambiamento, posizionandosi meglio rispetto alla media regionale in termini di capacità di investimento, crescita e stabilità finanziaria.
Grande fermento a Camerino per la 44esima edizione della Corsa alla Spada, la storica manifestazione che unisce divertimento, folklore e identità cittadina. Nella serata di giovedì Picchio News è stata sul posto, immergendosi nell’atmosfera vivace del Palietto, l’appuntamento che precede il giorno della gara e che anima le taverne dei tre terzieri: Sossanta, Di Mezzo e Muralto.
Fra i terzieri si respirava un forte senso di comunità. I tre terzieri, con i colori delle rispettive insegne, hanno accolto residenti e visitatori con le tradizionali cene in taverna: piatti tipici della cucina camerte, convivialità e tanti sorrisi. Un preludio caloroso e sentito a quella che è ormai una delle rievocazioni più attese del territorio.
«Un altro successo – ha commentato il sindaco Roberto Lucarelli –. Questa è una di quelle serate tipiche tra le taverne, con tanti spettacoli e tanta partecipazione. Domenica ci sarà la gara in cui si deciderà tutto, sono sicuro che sarà una bella festa per tutta la città».
Parole confermate anche dalla presidente dell’associazione “Corsa alla Spada”, Donatella Pazzelli, che ha sottolineato l’energia coinvolgente dell’intero evento: «C’è una città in movimento per questa 44esima edizione. Da qui a domenica siamo tutti di corsa: dai ragazzi del Palietto, agli overi, ai bambini, alle donne fino ai 30 atleti della Corsa alla Spada. Una città che si mette di corsa per vivere questi momenti magici di festa e condivisione».
Un’iniziativa significativa ha arricchito ulteriormente la serata: la polizia locale ha messo a disposizione alcoltest gratuiti, promuovendo un divertimento responsabile. «L’ebrezza di fare del bene» è stato lo slogan che ha accompagnato questa attività di prevenzione, accolta con favore dai partecipanti.
La città si prepara ora al grande giorno di domenica, quando i 30 atleti dei terzieri si sfideranno nella Corsa alla Spada, tra incitamenti, tamburi e bandiere. Ma la Corsa alla Spada è molto più di una gara o di una rievocazione. Per Camerino, città profondamente segnata dal terremoto del 2016, questa festa è anche un simbolo di ripartenza. Vedere le vie animate, le taverne affollate e l’intera comunità mobilitarsi per un progetto comune è un segnale tangibile di vitalità e di desiderio di rinascita. Una tradizione che resiste e che diventa, anno dopo anno, motore di speranza.
Nel corso dell’Assemblea dei Soci, il Banco Marchigiano ha celebrato i risultati dell’esercizio 2024, confermando ancora una volta la solidità dell’istituto e il suo profondo legame con il territorio. Un momento particolarmente significativo è stato dedicato alla premiazione di 25 studenti che si sono distinti per l’eccellente rendimento scolastico nell’anno 2023-2024, ai quali è stata assegnata la borsa di studio “Arnaldo Pistilli”. Il riconoscimento, che sarà consegnato ufficialmente durante la convention aziendale del prossimo 6 giugno, rientra nel più ampio impegno della Banca per valorizzare il merito, promuovere la cultura del lavoro e investire nelle nuove generazioni.
L’Assemblea ha inoltre confermato gli eccezionali risultati economici ottenuti nel 2024, con il migliore utile netto della storia della Banca: 12,5 milioni di euro, in crescita del 53,3% rispetto al 2023. Un dato che testimonia l’efficacia della strategia gestionale adottata. Si tratta di un bilancio particolarmente rilevante, che consente non solo di rafforzare il patrimonio dell’Istituto, ma anche di consolidarne la vocazione mutualistica e locale. In questa direzione, il Banco Marchigiano ha destinato risorse importanti a sostegno delle comunità, con oltre 626.000 euro devoluti a iniziative di beneficenza in ambito socio-sanitario, culturale e sportivo nelle sei province in cui opera. Sono stati inoltre stanziati 376.113 euro ai fondi mutualistici e 118.749 euro a favore dei soci, tramite la rivalutazione del valore nominale delle azioni. Questi interventi rafforzano ulteriormente l’impegno dell’Istituto per la coesione sociale e il sostegno concreto al territorio.
I numeri parlano chiaro: il Banco Marchigiano si conferma una banca sana, solida e affidabile, al servizio delle due regioni in cui opera, Marche e Abruzzo. Una giornata, quella dell’Assemblea, che ha evidenziato come passione, competenza e dedizione siano i pilastri su cui si costruiscono i successi — sia tra i banchi di scuola che nella gestione responsabile di una banca al servizio della comunità.
Per quanto riguarda il bilancio 2024, i dati si presentano molto positivi su tutti i fronti. Redditività, solidità, produttività e controllo del rischio risultano rafforzati, grazie a una gestione attenta e strategica. Il patrimonio netto ha raggiunto i 101,6 milioni di euro, con un aumento del 14% in ragione d’anno. Anche il CET 1 ratio, indicatore chiave della solidità di un istituto di credito, si è attestato al 23,1%, ben al di sopra dei limiti previsti dalla normativa di vigilanza e della media nazionale. Questo risultato garantisce maggiore sicurezza per soci e clienti, a conferma di una gestione sempre più solida dei rischi di credito, mercato, liquidità e operativi.
Sul fronte della raccolta, il Banco Marchigiano ha raggiunto quota 1 miliardo e 524 milioni di euro, con una crescita del 9,5% rispetto al 2023. Il risultato è stato trainato sia dalla raccolta diretta, in aumento del 6,8%, sia da quella gestita, cresciuta del 14,9%. Parallelamente, la banca ha incrementato del 4,8% i finanziamenti a imprese, artigiani e famiglie, totalizzando 559 milioni di euro di finanziamenti netti.
Un altro punto di forza dell’Istituto è la qualità del credito: i crediti deteriorati si mantengono su livelli minimi, pari a circa il 3% del totale dei crediti (NPL ratio lordo), con un livello di copertura che sfiora l’80%. Al netto degli accantonamenti, i crediti anomali rappresentano solo lo 0,7% degli impieghi netti (NPL ratio netto), a conferma di un portafoglio crediti sano e ben gestito.
Laura Ruani della classe 2G dell’ITE “Gentili” di Macerata è “Eccellenza marchigiana delle discipline acquatiche”. La studentessa, che vanta un comportamento esemplare ed una pagella eccellente a scuola, ha condiviso la propria esperienza sportiva che pratica quotidianamente in piscina, a cui si aggiungono le partite di domenica con la prima squadra in A2.
“Durante il corso dell’anno le partite del settore giovanile, Juniores e Allieve, le abbiamo disputate nei giorni infrasettimanali e ora ci giochiamo gli spareggi contro il girone toscano per poter entrare tra le prime otto squadre migliori d’Italia. Questo è il terzo anno che gioco con la nazionale” ha dichiarato Laura che ha partecipato agli Europei di Zagabria ed a ben due Mondiali; “durante l’anno si svolgono dei raduni nelle piscine più importanti d’Italia dove ci si prepara al meglio tramite test specializzati nel nuoto e in palestra, partite giocate tra di noi o con altre squadre e infine esercizi di tecnica”.
Con meritato orgoglio Laura ha spiegato che il premio deriva dall’essere l’unica delle Marche ad essere convocata in Nazionale. A nome del Consiglio di classe della 2G, la dirigente scolastica Alessandra Gattari ha sottolineato come Laura "sia un esempio virtuoso di comportamento corretto, dedizione nello studio ed impegno nella disciplina sportiva; si può fare, certo con sacrificio e sudore, ma il frutto di questo lavoro sarà sicuramente ricco di sapore".
Un traguardo che profuma di umanità, coerenza e passione: Mimmo, storico parrucchiere di Civitanova Marche, ha festeggiato 53 anni di attività nel suo salone “Mimmo Studio” in via della Vela. Per l’occasione, il sindaco Fabrizio Ciarapica e il consigliere Gianluca Crocetti hanno fatto visita al professionista, per omaggiarlo e riconoscere pubblicamente il valore di una vita dedicata con amore e artigianalità al suo mestiere.
Mimmo è un parrucchiere “di una volta”, come ama definirsi. Un artigiano che ha fatto della manualità la sua cifra distintiva, rifiutando scorciatoie e puntando tutto sulla qualità, sul rispetto del cliente e sull’autenticità del rapporto umano.
“Il segreto per durare così a lungo? Essere coerenti con se stessi – racconta Mimmo –. Offrire un lavoro di qualità, ma anche saper ascoltare, dare attenzione, restare umani. Io mi sento ancora pieno di voglia di vivere e di fare".
Nel suo salone si respira un’aria d’altri tempi, fatta di parole vere, di gesti precisi e di una professionalità che non ha mai rincorso le mode, ma ha saputo rinnovarsi rimanendo fedele ai suoi principi. È diventato un punto di riferimento per intere generazioni di civitanovesi diventando, nel tempo,uno spazio dove si coltiva l’ascolto, la fiducia, la vicinanza.
“Storie come quella di Mimmo sono un patrimonio prezioso per la nostra città – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica –. Dietro ogni taglio, ogni parola, c’è il valore profondo dell’artigianato e del rapporto umano. Mimmo rappresenta l’essenza di un lavoro fatto con dedizione, passione e dignità. In un mondo che spesso dimentica e ci ricorda ogni giorno quanto conti essere autentici. È un esempio per tutti”.
Il consigliere Gianluca Crocetti ha aggiunto: “Con Mimmo non si entra solo per un taglio di capelli, ma per fare un’esperienza fatta di empatia, cura e attenzione. È una figura storica per Civitanova, e il suo entusiasmo dopo tanti anni è la prova di quanto amore ha messo – e mette ancora – nel suo lavoro.”
Una visita per esprimere a Mimmo la gratitudine della città per ciò che ha rappresentato e continua a rappresentare: un testimone concreto di valori che durano nel tempo e che rendono grande una comunità.
Un’esplosione seguita da un incendio si è verificata nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16, all’interno di un piccolo laboratorio di calzature situato in via Cristoforo Colombo, a Porto Sant'Elpidio. Le fiamme hanno interessato i locali dell’attività artigianale, rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco del comando di Fermo, che sono intervenuti sul posto con quattro mezzi, tra cui due autobotti e un’autoscala, supportati anche da una squadra proveniente da Civitanova Marche.
All’interno del laboratorio, al momento dell’evento, si trovavano due persone, entrambe soccorse dal personale sanitario del 118 e trasportate al pronto soccorso per accertamenti. Le loro condizioni non sarebbero gravi.
L'incendio è stato rapidamente circoscritto e spento dai vigili del fuoco, che hanno successivamente provveduto a mettere in sicurezza l’area. La polizia locale e la polizia di Stato hanno disposto la chiusura temporanea della strada per consentire le operazioni di soccorso, mentre i carabinieri hanno avviato le indagini per risalire con esattezza alle cause dell'esplosione. Gli accertamenti proseguiranno nelle prossime ore per chiarire la dinamica dell’accaduto.
Si è svolta nella mattinata di oggi, all'Hotel House di Porto Recanati, l'operazione interforze denominata "Alto Impatto", che ha visto la partecipazione congiunta di polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco, polizia locale e personale del 118. L’intervento, avviato all’alba, ha interessato diverse aree sensibili del territorio comunale, con l'obiettivo di intensificare i controlli sulla sicurezza urbana e il rispetto delle normative.
Nel corso delle operazioni sono stati identificati circa 100 soggetti, per la quasi totalità di origine straniera. Due persone, risultate non in regola con la normativa sul soggiorno, sono state accompagnate presso l'ufficio immigrazione per ulteriori accertamenti sulla loro posizione.
L'attività ha incluso anche controlli su circa venti veicoli. Durante le verifiche, le forze dell’ordine hanno accertato numerose violazioni al codice della strada: due conducenti sono stati sanzionati per l’uso del cellulare alla guida, altri due per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, mentre un quinto è stato fermato per la guida di un mezzo in condizioni non idonee alla circolazione.
L'operazione "Alto Impatto" conferma l'impegno delle istituzioni nel garantire la legalità e la sicurezza sul territorio, attraverso un’attività sinergica tra le diverse forze coinvolte, con un'attenzione particolare alle situazioni di degrado, al controllo dell’immigrazione e alla prevenzione delle infrazioni stradali. Le attività proseguiranno nei prossimi giorni con ulteriori controlli programmati anche in altri comuni della provincia.
Si è svolta questa mattina, venerdì 23 maggio, a Civitanova Marche la cerimonia per il XXXIII anniversario della strage di Capaci, in concomitanza con la terza Giornata Regionale della Polizia Locale. Un doppio appuntamento, particolarmente sentito, che ha voluto unire il ricordo del sacrificio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli uomini della scorta, alla valorizzazione del ruolo delle donne e degli uomini della Polizia Locale.
La mattinata si è aperta con la resa degli onori ai caduti per la legalità, con la deposizione di una corona al Monumento Piermanni sul lungomare. Inizialmente prevista in piazza XX Settembre, la cerimonia è stata poi trasferita al Teatro Rossini a causa del maltempo, dove è proseguita di fronte a una platea gremita. L’evento si è aperto con l’inno di Mameli, intonato anche dai bambini delle scuole coinvolte nell’iniziativa, che hanno portato al centro dell’attenzione l’importanza dell’educazione alla legalità.
A fare gli onori di casa il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, che ha ringraziato il vicepresidente della Regione Filippo Saltamartini per aver scelto la città come sede della manifestazione. "La Polizia Locale – ha dichiarato Ciarapica – è il primo volto delle istituzioni, promotore di coesione sociale e punto di riferimento quotidiano per la comunità. Ricordare oggi la strage di Capaci dà un significato ancora più profondo alla giornata: è un invito a non smettere mai di difendere i valori della legalità, della giustizia e della convivenza civile".
In rappresentanza della Provincia di Macerata è intervenuto il vicepresidente Luca Buldorini, sottolineando l'importanza di una Polizia Locale vicina ai cittadini e capace di rispondere ai bisogni delle comunità, non solo come forza istituzionale ma anche come presenza quotidiana e familiare.
Il Questore di Macerata, Gianpaolo Patruno, ha evidenziato il valore della sinergia fra le istituzioni, definendola la parola chiave per ottenere risultati concreti nella sicurezza del territorio. "Le difficoltà ci sono – ha detto – ma lo sforzo comune che stiamo facendo va nella giusta direzione".
Sul palco anche il Procuratore della Repubblica Giovanni Fabrizio Narbone e il Prefetto Isabella Fusiello, che con la loro presenza hanno sottolineato il valore istituzionale dell’evento. Il comandante della Polizia Locale di Civitanova, Cristian Lupidi, ha espresso l’orgoglio della città nell’ospitare una cerimonia che celebra non solo il ruolo operativo, ma anche il significato civile della Polizia Locale, in un giorno simbolico come il 23 maggio.
Per l’Ufficio Scolastico Regionale è intervenuta Feliciana Capretta, mentre a rappresentare la Regione Marche c’era il vicepresidente Filippo Saltamartini. Quest’ultimo ha voluto ricordare non solo Giovanni Falcone e la sua scorta, ma anche il suo rapporto personale con Paolo Borsellino, affermando: "Conoscevo Borsellino e ho partecipato ai funerali di Montinaro, Di Cillo e Schifani. Persone che hanno dato la vita per combattere la mafia. Oggi celebriamo anche lo Stato, che ha saputo reagire con determinazione".
Saltamartini ha ricordato come la Regione Marche abbia investito 2,3 milioni di euro per il potenziamento delle strumentazioni della Polizia Locale e per la sottoscrizione dei Patti per la Sicurezza Urbana, firmati con Prefetture e Comuni come Civitanova, Porto Recanati, Fermo, Potenza Picena, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. Un impegno concreto per garantire territori sicuri, contrastare fenomeni di criminalità e devianza e presidiare anche contesti a rischio come quelli legati alla ricostruzione post-sisma.
Centrale nell’evento anche la partecipazione delle scuole. La cerimonia ha visto la premiazione del concorso regionale di educazione civica “L’agente di polizia locale che vorrei accanto”, rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado. La scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Sant’Angelo in Vado” avrà la possibilità di partecipare all’iniziativa “Agente per un’ora”. Le scuole secondarie “Nicola Badaloni” di Recanati e “Da Vinci – Ungaretti” di Fermo, risultate ex aequo, visiteranno il Comando di Polizia Locale.
Durante la mattinata sono stati conferiti 96 encomi ad agenti di Polizia Locale provenienti da 15 enti locali marchigiani. Si tratta di riconoscimenti per azioni che hanno superato i doveri ordinari del servizio: c’è chi ha salvato una vita, chi ha smascherato una truffa ai danni di un anziano recuperando anche il denaro sottratto, chi si è distinto in attività di polizia giudiziaria. Tra i premiati anche cinque agenti del comune di Macerata: Borroni, Vallesi, Pilesi, Maroni e Feliciani.
A consegnare le onorificenze, assieme al vicepresidente Saltamartini, c’erano anche l’assessore regionale Francesco Baldelli e i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni, Simone Livi e Marco Marinangeli. Ogni encomio ha previsto una medaglia, un nastrino e un attestato firmato dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli.
Una giornata intensa e ricca di significati, che ha reso omaggio a chi quotidianamente lavora per la sicurezza e la legalità, nel ricordo di chi ha sacrificato la propria vita per difenderle.
Partecipazione, informazione e confronto. Sono state queste le parole chiave dell’incontro pubblico che si è svolto giovedì 22 maggio presso il Centro sociale “G. Cavalieri” di Montecosaro Scalo, promosso dal Laboratorio di Idee di Montecosaro per approfondire i cinque quesiti referendari dell’8 e 9 giugno.
A introdurre la serata è stato Reano Malaisi, esponente del Laboratorio ed ex sindaco della città, che ha sottolineato la necessità di una discussione seria e approfondita, anche sul tema migranti, vista la sfida demografica legata all’invecchiamento della popolazione.
Il cuore dell’incontro è stato l’intervento di Daniele Principi, segretario generale della CGIL provinciale, che ha illustrato nel dettaglio i contenuti dei cinque quesiti referendari, parlando di una “allucinazione collettiva” nella politica e nella società che ha portato a credere, dalla fine degli anni '90 in poi, che la maggiore flessibilità del lavoro avrebbe creato più occupazione stabile. “È ora di ripensare a questo punto e fare marcia indietro”, ha affermato.
Il primo quesito riguarda il contratto a tutele crescenti, introdotto con il Jobs Act, e punta ad abrogare la norma che, nelle aziende con più di 15 dipendenti, nega il diritto al reintegro per i licenziamenti illegittimi. Il secondo mira ad eliminare il tetto massimo di sei mensilità per il risarcimento in caso di licenziamento illegittimo nelle piccole imprese. Il terzo propone di reintrodurre l’obbligo della causale nei contratti a tempo determinato inferiori a 12 mesi, per arginare l’abuso della precarietà.
Il quarto quesito è legato al tema della sicurezza sul lavoro negli appalti, e chiede di estendere la responsabilità del committente anche ai rischi specifici delle attività svolte dalle imprese appaltatrici e subappaltatrici. Infine, il quinto quesito riguarda la cittadinanza: propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale richiesto a uno straniero extracomunitario per poter presentare la domanda. “Solo un contratto su dieci oggi è a tempo indeterminato”, ha sottolineato Principi, evidenziando la fragilità delle attuali condizioni occupazionali.
L’incontro si è concluso con un dibattito aperto tra i presenti, che hanno espresso le proprie posizioni sul significato e le conseguenze dei quesiti referendari, a testimonianza di un vivo interesse per una partecipazione consapevole alla consultazione di giugno.
Dopo l’annus horribilis culminato con la retrocessione in Prima Categoria, in casa Cluentina è tempo di rifondazione. La società ha deciso di voltare pagina, mettendo in campo una serie di scelte destinate a segnare una svolta profonda rispetto al recente passato.
La novità più rilevante è il ritorno, dopo anni di assenza per scelta deliberata, della figura del direttore sportivo, affiancata da quella di un direttore tecnico (o Direttore Generale), con l’obiettivo di garantire maggiore struttura e professionalità alla gestione tecnica e organizzativa del club.
A ricoprire il ruolo di direttore tecnico sarà Fabio Acciarresi, 43 anni, maceratese, di professione magazziniere. Vanta alle spalle esperienze dirigenziali significative: tre stagioni come DS della Urbis Salvia e sei anni all’Atletico Macerata. Ex calciatore con un passato rispettabile, ha vestito le maglie di Vis Macerata, Pollenza, Montelupone, Montefano, Casette Verdini, Chiesanuova e Montegiorgio, raggiungendo con quest’ultima l’apice della sua carriera nel campionato di Eccellenza Marche, sebbene condizionata da numerosi infortuni.
Acciarresi non nasconde il proprio entusiasmo: «Sono legato da una profonda amicizia con il presidente Marcolini e ho accettato subito la sua proposta. Qui c’è tutto per lavorare bene, a partire da un settore giovanile importante da cui attingere risorse per la prima squadra. Questo sarà il nostro primo obiettivo: valorizzare ciò che abbiamo in casa. Poi, ovviamente, affiancheremo qualche elemento d’esperienza che conosce la categoria. Dopo una retrocessione serve resettare tutto e ripartire con umiltà, senza farsi bruciare dalla voglia di riconquistare subito la categoria perduta».
A supportarlo come direttore sportivo ci sarà Andrea Mandorlini, classe 1991, che da pochissimo ha appeso gli scarpini al chiodo. Esterno di grande qualità, ha militato tra le fila di Giacomense (in Lega Pro), Civitanovese, Montemilone Pollenza, Corridonia, Tolentino, Trodica, Folgore Falerone, Helvia Recina, Porto Sant’Elpidio, Elpidiense Cascinare e Valdichienti Ponte.
Mandorlini ha accolto con entusiasmo la proposta biancorossa: «Ringrazio il presidente e il DT per questa opportunità, era esattamente quello che desideravo fare una volta smesso di giocare. Quello che mi ha colpito della Cluentina è l’onestà intellettuale dei dirigenti: non hanno cercato capri espiatori per la retrocessione, ma hanno riflettuto sugli errori commessi. È una rarità nel calcio».
Sulla costruzione della nuova squadra ha le idee chiare: «Prima di tutto dobbiamo scegliere l’allenatore: capire come vorrà giocare sarà fondamentale per muoverci sul mercato. Di certo ripartiremo dai tanti giovani già a disposizione, aggiungendo calciatori esperti disposti a lavorare con loro. Non tutti ne sono capaci».
Chiude il presidente Marcolini, che con grande lucidità spiega le scelte operate: «Quest’anno abbiamo peccato di presunzione. L’autarchia degli ultimi anni non ha più senso. Non possiamo fare tutto da soli. Fabio e Andrea sono due uomini di campo, con l’esperienza e le competenze giuste per aprire un nuovo ciclo. È ciò di cui la Cluentina ha bisogno: ricominciare su basi nuove, solide, e con uno spirito rinnovato».
Nei giorni scorsi la Compagnia dei carabinieri di Macerata ha intensificato i controlli sul territorio attraverso un articolato servizio finalizzato alla prevenzione dei reati e al rafforzamento della sicurezza pubblica. L’operazione ha coinvolto le stazioni locali dei carabinieri, il nucleo operativo e radiomobile e il nucleo antisofisticazioni e sanità (Nas) di Ancona.
L’attività ha interessato in particolare esercizi pubblici, aree frequentate da giovani e le principali arterie stradali della provincia. I controlli, svolti con un approccio mirato, avevano lo scopo di contrastare reati contro il patrimonio, il traffico di sostanze stupefacenti, le violazioni al Codice della Strada e garantire la sicurezza alimentare.
In particolare, le stazioni di Corridonia e Mogliano, con il supporto del Nas di Ancona, hanno effettuato ispezioni in due bar, riscontrando gravi irregolarità: nel primo locale sono emerse carenze igienico-sanitarie, sanzionate con un verbale da 1.000 euro; nel secondo, il mancato rispetto delle procedure Haccp ha comportato una sanzione di 2.000 euro. Entrambe le attività sono state segnalate all'azienda sanitaria territoriale di Macerata per i provvedimenti del caso.
Oltre ai controlli agli esercizi pubblici, sono stati predisposti posti di blocco sulle strade principali e verifiche nelle vicinanze di obiettivi considerati sensibili. Le pattuglie impiegate sono state sette, con 53 persone controllate, di cui 17 con precedenti penali e 13 stranieri. Sono stati anche verificati i comportamenti di 11 soggetti sottoposti a misure restrittive, al fine di accertare il rispetto delle prescrizioni imposte.
Nel complesso, il servizio ha portato all'elevazione di due sanzioni amministrative, due contravvenzioni al codice della strada, al sequestro di un’autovettura e al ritiro di una carta di circolazione.
L’operazione si inserisce nell’ambito di una più ampia strategia di controllo del territorio, volta a garantire una presenza costante delle forze dell’ordine e a rispondere alle esigenze di sicurezza espresse dalla cittadinanza. La Compagnia dei Carabinieri di Macerata ha confermato che simili servizi proseguiranno anche nelle prossime settimane.
La città di San Severino Marche si sta preparando ai tradizionali festeggiamenti in onore del santo Patrono, San Severino Vescovo, che culmineranno l'8 giugno, e alla suggestiva rievocazione storica del Palio dei Castelli, che inizierà il 6 giugno e terminerà il 14 per poi proporre un altro momento, dal 20 al 22 giugno, con le feste medievali ad Eclito.
Un ricco calendario di eventi unisce fede, storia e spettacolo, coinvolgendo l'intera comunità in un'esperienza unica. Queste celebrazioni, che affondano le radici nella tradizione e nella devozione, vengono anticipate da momenti significativi come l'Offerta dei ceri al Santo Patrono da parte del Comune, officiana nella basilica di San Lorenzo in Doliolo da padre Luciano Genga al termine della Santa Messa delle ore 11 di domenica scorsa.
Questa cerimonia, che ha già visto protagonisti i vari Castelli e Rioni della città nelle passate settimane, rappresenta un ponte spirituale verso la festa principale. L'urna del Santo, precedentemente custodita nel Duomo antico di Castello al Monte ha trovato accoglienza nella Basilica di San Lorenzo subito dopo il sisma e divenuta ormai il cuore di questo importante momento di fede per i settempedani.
Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, affiancata dalle autorità cittadine rappresentate dal presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, e dal Gonfalone del Comune, ha letto la formula dell’offerta e ha deposto il cesto dei ceri, prima che padre Luciano concludesse con una preghiera e la benedizione finale.
Intanto fervono i preparativi dell'Associazione Palio dei Castelli per l'edizione 2025 della rievocazione storica, che evoca i solenni festeggiamenti allestiti in onore del Santo Patrono all’epoca del dominio di Onofrio Smeducci (1387-1413).
Il programma è ricco di iniziative: venerdì 6 giugno, alle ore 21, piazza del Popolo apre il suo spazio ai più giovani con "Bambini nel Medioevo", dove si disputeranno vari giochi per l'assegnazione del Palio 2025, sabato 7 giugno, alle ore 21:30 nel piazzale Smeducci di Castello al Monte, si terrà la "Luminaria", suggestiva processione notturna con fiaccole che scenderà verso il centro storico, con arrivo alla Basilica di San Lorenzo in Doliolo per la benedizione degli stendardi e l’Offerta dei Ceri a San Severino, domenica 8 giugno, alle ore 7 la tradizionale "Sveglia alla città" annuncerà l'inizio della giornata che proseguirà alle ore 11 in piazza del Popolo con la celebrazione di una Samnta Messa solenne in onore del Santo Patrono dell’arcivescovo monsignor Francesco Massara. Sempre l’8 giugno, ma alle ore 21 con partenza dallo stadio comunale, grandioso corteo storico con centinaia di figuranti in magnifici costumi d'epoca. Martedì 10 giugno, ore 21 in piazza del Popolo, "Disfida dei Castelli", con nuovi giochi per l'assegnazione del Palio 2025 e poi venerdì 13 giugno, sempre alle ore 21, nel giardino del Circolo Ricreativo Acli si svolgerà la "Disfida di arco e balestra” con il Torneo del Coccio e il Torneo di Balestra.
Sabato 14 giugno, alle ore 21 in piazza del Popolo, Gran finale con la "Corsa delle Torri e Palio", seguito dallo spettacolo "Attacco al passato" a cura del gruppo tamburini Phoenix, della Compagnia Grifone della Scala e del gruppo tamburini La Fenice. Verrà anche consegnato il premio del concorso "Finestre in Festa". A conclusione dei festeggiamenti, l'immancabile spettacolo pirotecnico con base musicale.
Parallelamente al programma principale, le "Feste Medievali" animeranno Elcito nei giorni 20, 21 e 22 giugno, con spettacoli di falconeria, giocoleria, duelli, musica e mercato medievali, accampamenti storici e giullari, per un'immersione totale nell'atmosfera del passato.
Una pagina di storia, memoria e orgoglio è stata riscritta a Tolentino, dove lo scorso 17 maggio si è ufficialmente concluso il percorso di ricostituzione della Sezione Artiglieri in Congedo, fondata originariamente nel 1932 e rimasta inattiva per decenni. La cerimonia solenne si è tenuta presso il monumento ai caduti della Grande Guerra, simbolo del sacrificio e della dedizione alla patria, alla presenza di numerose autorità civili, militari e associative.
Il momento centrale dell’evento è stato la consegna ufficiale del Labaro della Sezione: la Madrina, Tiziana Verdicchio, ha affidato il vessillo al Gen. B. Mario Ventrone, Vicepresidente nazionale dell’Associazione Artiglieri d’Italia, il quale ha pronunciato la formula solenne e consegnato il labaro al presidente della sezione, Serg. Art. Luciano Tiberi. Quest’ultimo lo ha poi affidato all’alfiere Art. Giampiero Mazzarandani, segnando così il ritorno della sezione alla piena operatività.
A dare lustro alla cerimonia, l’intervento del sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, che ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa e per il valore simbolico dell’evento in un momento storico in cui le nuove generazioni tendono a dimenticare il significato del servizio alla patria. Presenti anche il Dott. Emanuele D’Amico, in rappresentanza della Prefettura di Macerata, e una delegazione marchigiana dell’Associazione Nazionale Artiglieri.
Un momento di particolare emozione è stato dedicato alla memoria del Maggiore Artiglieria Alpina Mario Alessandro Ceccaroni, decorato con Medaglia d’Oro al Valor Militare e caduto sul fronte albanese nel 1941. Alla figlia, la Marchesa Giovanna Ceccaroni Cambi Voglia, orfana di guerra, è stata consegnata una Medaglia Commemorativa con Diploma di conferimento da parte del Col. Enrico Ubaldo Gabrielli, Comandante del Comando Militare Esercito Marche.
La cerimonia è stata impreziosita dalla presenza del Picchetto d’Onore del Reggimento Addestrativo della Scuola di Artiglieria di Bracciano, guidato dal Serg. Ramiro Epifani. Dopo la parte istituzionale, i partecipanti si sono spostati in chiesa per la celebrazione della Santa Messa e la benedizione del Labaro.
A fare da cerimoniere, il Cav. Joselito Scipioni, già Serg. Magg. Aiutante dell’Esercito, che ha coordinato con precisione i vari momenti della manifestazione. Nonostante l’assenza per impegni istituzionali del Presidente nazionale Gen. B. Pierluigi Genta, che ha comunque collaborato attivamente all’organizzazione dell’evento da Roma, la giornata si è svolta con grande partecipazione e commozione. Il Gen. Ventrone ha definito la rinascita della Sezione di Tolentino "una benedizione e un segno di speranza", auspicando che l’esempio tolentinate possa stimolare la riattivazione di altre sezioni nella provincia di Macerata.
Il presidente Luciano Tiberi è già al lavoro per rafforzare la presenza dell’associazione nei comuni limitrofi, tra cui Civitanova Marche, Potenza Picena, Cingoli, Morrovalle, Corridonia e San Severino Marche. Una giornata storica per Tolentino, all’insegna del ricordo e della rinascita dei valori fondanti dell’arma di artiglieria.