Revenge porn, violenza sessuale, detenzione di materiale pedopornografico, diffusione di immagini e filmati a contenuto sessualmente esplicito e violenza privata sono le ipotesi di reato per le quali due fratelli, di 19 e 25 anni, sono stati arrestati dai carabinieri di Ancona, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip.
Le indagini, condotte dai militari con il coordinamento della Procura della Repubblica di Ancona hanno riguardato una serie di vessazioni subite da una ragazza, cominciate nel 2020, quando uno dei fratelli, originari del Bangladesh, titolare di un negozio di telefonia, è entrato in possesso del cellulare della giovane, dove ha trovato, per la sua attività lavorativa, un video intimo con l'ex fidanzato.
Da lì sono cominciati ricatti, minacce e violenze sessuali: l'uomo ha anche realizzato altri video espliciti e quando ha tentato di opporsi, li ha diffusi tra conoscenti e anche mostrati ai genitori della ragazza.
Durante le indagini i militari hanno rinvenuto anche del materiale pedopornografico e individuato altre situazioni da approfondire. I due fratelli sono entrambi rinchiusi nel carcere di Montacuto e sono sottoposti all'ulteriore divieto di incontrarsi e comunicare.
Ritornano i Colloqui organizzati dall’Eum, la casa editrice dell’Università di Macerata insieme alla Scuola di Studi Superiori "Giacomo Leopardi". Mercoledì 11 maggio, alle 15, in diretta sui canali YouTubee Facebook dell’Ateneo, presentazione del libro “Diritto all’acqua e statuto della risorsa idrica con particolare riguardo a proprietà e tariffa” di Francesca Testella.
Con l’autrice ne parlerà il presidente delle Eum Luca De Benedictis. Il testo affronta il tema dello statuto della risorsa idrica nei rapporti con il principio di sostenibilità e con il riconoscimento dell’accesso di tutti all’acqua quale diritto fondamentale, muovendo dapprima dai contesti giuridici internazionale ed europeo per poi concentrarsi su quello italiano, analizzando nello specifico il duplice profilo della proprietà e della gestione dell’acqua e arrivando a trarre conclusioni e proposte ricostruttive anche per il tramite della comparazione con l’esperienza dell’Olanda.
In un quadro di sintesi conclusivo il lavoro si sofferma su una proposta che riconduce la proprietà dell’acqua alla proprietà ambientale quale nozione in grado di evidenziare i limiti e le caratteristiche della risorsa e di fattore di riequilibrio tra istanze sociali, economiche e di sostenibilità negli usi della stessa.
Francesca Testella è laureata in Giurisprudenza all’Università di Macerata e ha svolto attività di ricerca sui temi ambientali. Attualmente è assegnista di ricerca all’Enea e docente a contratto all’Università di Urbino.
"Nei confronti di chi osa contraddirlo o contrastarlo politicamente il sindaco in scadenza Pezzanesi dà prova, come sua abitudine, di esorbitanza verbale. Da questo sindaco, tutto baci, abbracci e parole melliflue da un lato e attacchi personali, anatemi e provocazioni dall'altro, non ci si aspetta certo un'uscita di scena con stile".
A dichiararlo, in una nota, sono Barbara Salcocci e Nazzareno Tiranti, coordinatori del gruppo 'Dipende da Noi' di Tolentino che, alle prossime elezioni amministrative, sostiene la candidatura a sindaco di Massimo D'Este. Il riferimento è alla dura replica che il sindaco uscente ha indirizzato a Mauro Sclavi, sulla questione del termovalorizzatore (leggi qui).
"Arrivati al decimo anno delle sue ineffabili performance vorremmo smettere di occuparci di lui, ma non si può: guai a non prendere sul serio le sue sparate, l'esperienza insegna", aggiungono Salcocci e Tiranti, che a Pezzanesi, presidente Cosmari, rivolgono alcune domande dirette: "Dove dovrebbe sorgere il termovalorizzatore? L'assemblea dei soci ha vagliato dei siti?".
"Pezzanesi, presidente sub iudice e sindaco in scadenza - proseguono Tiranti e Salcocci -, si è preoccupato di spiegare ai cittadini coinvolti le caratteristiche tecnologiche dell'impianto di cui va parlando? Dei fumi e delle polveri che inevitabilmente verranno prodotte? Del traffico veicolare di conferimento dei rifiuti e di smaltimento delle ceneri?"
Il riferimento va, poi, alle parole del sindaco uscente "di due anni fa, quando si oppose all'installazione da parte di un privato di un termovalorizzatore di fanghi nel territorio di Tolentino", precisano i coordinatori del gruppo locale 'Dipende da Noi'.
"Tuonò allora - riferiscono Salcocci e Tiranti - che 'nel nostro regolamento comunale abbiamo inserito il divieto assoluto all'insediamento di altri impianti insalubri nel nostro territorio'. In attesa di sapere cosa pensa veramente Pezzanesi della termovalorizzazione e alla luce di cotanta coerenza è indispensabile che la candidata Luconi, che si definisce sua 'allieva' chiarisca subito la sua posizione sul termovalorizzatore e dica se intende fare di Tolentino, ancora una volta, la pattumiera della provincia".
Umanesimo, dialogo interculturale: sono queste le direttrici che hanno condotto l’Università di Macerata all’incontro con Papa Francesco.
“Questa crescita umana delle persone non può che avere un riflesso positivo sulla società. Pertanto, investire sulla formazione, sulla scuola, sull’università è il miglior investimento per il futuro di un Paese”, sono state le parole del sommo Pontefice alla delegazione di oltre 130 tra studenti, docenti e personale tecnico amministrativo dell’Ateneo maceratese ricevuta stamattina in udienza privata nella sala Clementina del Palazzo Apostolico in Vaticano.
Una giornata speciale nell’anno del 470mo anniversario dalla nascita di Padre Matteo Ricci, il cui lascito, ha detto il rettore Francesco Adornato, “è stato quello della interculturalità, in un incontro di civiltà fino ad allora reciprocamente estranee e diffidenti. Proprio da questo humus è cresciuta la cultura dell’accoglienza della nostra università, oggi un crogiuolo di lingue, culture, etnie, volti, esperienze di giovani studenti, dottorandi e visiting professor provenienti da tanti luoghi d’Europa e del mondo, Ucraina e Russia comprese, che ne fanno un campus internazionale incastonato nel centro storico”.
Gli echi del conflitto che infiamma l’Europa non sono rimasti sotto traccia. “L’ateneo – sono state le parole del rettore Adornato - affronta la complessità del tempo presente con i saperi e il dialogo e non è indifferente davanti alla guerra scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina. È questo spirito di fraternità, che ci ha portati qui, ancor più ci spinge ad essere operatori di pace”.
“Occorre maturare una cultura dell’incontro - ha ribadito Papa Francesco -. E certamente l’università è un luogo privilegiato per farlo. Macerata ha dato i natali a un grande “campione” di questa cultura che è padre Matteo Ricci. Lui è stato grande non solo per le cose che ha fatto che ha scritto, ma è grande perché è stato un uomo di incontri, un uomo della cultura dell’incontro, un uomo che è andato oltre all’essere straniero; è diventato cittadino del mondo perché cittadino delle persone. Mi congratulo con voi perché, non solo custodite la sua memoria e promuovete gli studi su di lui, ma cercate di attualizzare il suo esempio di dialogo interculturale. Quanto bisogno c’è oggi, a tutti i livelli, di percorrere con decisione questa strada. Quanto i poteri del mondo sono abituati alla strada dell’esclusione, alla cultura dello scarto. Invece c’è bisogno del dialogo”.
Una studentessa ucraina ha consegnato al Papa una borraccia Unimc personalizzata. Tra i doni, anche la riproduzione di una fotografia del 1945 della squadra di calcio del cuore del Pontefice, il Club Atlético San Lorenzo, e la cartografia di Matteo Ricci, a cura di Filippo Mignini, edita dall’Istituto Poligrafico dello Stato.
Nel pomeriggio a San Pietro, la messa presieduta dal cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano e custode del Sacro Convento di Assisi, concelebrata dal vescovo di Macerata Nazzareno Marconi ed animata dal coro Unimc. Gambetti ha ricordato la collaborazione con l’Ateneo maceratese “per la digitalizzazione dell’archivio di Assisi e per il percorso di crescita nel nome di un umanesimo di fraternità”.
(Credit foto: Vatican Media)
Oggi il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e l'assessore all'Istruzione Giorgia Latini hanno incontrato il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti per un nuovo confronto sulle criticità della scuola marchigiana.
Tra i temi trattati, la mancata concessione di classi, il rischio chiusura delle scuole e regole che non tengono conto delle vere esigenze dei cittadini e dei territori, ma anche la validità del green pass per gli insegnanti guariti da Covid-19 che, secondo il sistema scolastico prevedrebbe l'obbligo di vaccinarsi entro 90 o 120 giorni.
"Ringraziamo il direttore Filisetti per aver preso in carico le istanze rappresentate nei giorni scorsi che stavano provocando disagi e polemiche nelle scuole. Nell'incontro odierno - spiegano il presidente Acquaroli e l'assessore Latini - ci ha confermato che si è interessato a segnalare al Ministero le incongruenze emerse rispetto agli adempimenti vaccinali del personale scolastico guarito da Covid-19. L'auspicio è che presto si possa fare chiarezza a livello nazionale su questa situazione".
"L'incontro - proseguono Acquaroli e Latini - è stato utile anche per ricercare soluzioni sulle criticità relative alla numerosità delle classi nelle aree interne, montane e nelle aree del cratere. In questi mesi abbiamo ascoltato i territori per fare una ricognizione sui casi critici; ci siamo confrontati con il Ministro chiedendo di salvaguardare le scuole delle aree interne, montane e del sisma".
"Abbiamo cercato risposte alle situazioni più difficili - concludono -. Oggi abbiamo ribadito che difendere la scuola significa difendere la sopravvivenza dei piccoli Comuni marchigiani. La strategia che stiamo portando avanti in regione per la valorizzazione dei borghi e la strategia prevista dal Pnrr vanno nel senso contrario. Se non tuteliamo la scuola, rischiamo di fare investimenti in luoghi che si andranno via via spopolando. Abbiamo chiesto all'Ufficio scolastico regionale di condividere questa visione e di ascoltare il grido di allarme dei sindaci".
Sono 216 le nuove scuole che saranno finanziate con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un numero più elevato rispetto alle 195 inizialmente previste, grazie a un aumento dei fondi che porta lo stanziamento complessivo da 800 milioni a un miliardo e 189 milioni di euro.
Sono state pubblicate sul sito del Ministero dell’Istruzione le graduatorie delle aree, regione per regione, in cui sorgeranno i 216 istituti scolastici, all’esito dell’avviso pubblico rivolto agli enti locali pubblicato all’inizio del mese di dicembre.
Saranno 9 le nuove scuole che verranno costruite nelle Marche, con uno stanziamento pari a 63.701.384,68 euro. Due in provincia di Macerata: l’intervento di demolizione e ricostruzione della scuola media Enrico Mattei (contributo di 7 milioni 100mila euro) e la realizzazione di una nuova scuola elementare nel quartiere delle Vergini, a Macerata (finanziamento di 2 milioni 625mila euro).
“Il progetto delle ‘nuove scuole’ – dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – è uno dei più innovativi del nostro Pnrr Istruzione. Dopo la presentazione delle linee guida realizzate dal gruppo di lavoro composto da grandi architetti ed esperti di scuola, concludiamo un’altra tappa del percorso con l’indicazione delle aree dove le scuole verranno costruite".
Dopo la fase di individuazione delle 216 aree di costruzione, si passerà adesso all’indizione del concorso di progettazione. Al termine del concorso, il Ministero dell’Istruzione procederà alla stipula della convenzione di concessione del finanziamento con gli enti beneficiari.
Inoltre, mercoledì 11 maggio, il Ministro Patrizio Bianchi incontrerà in videocollegamento i sindaci e i presidenti delle province delle aree ammesse al finanziamento, per dare sin da subito tutte le indicazioni necessarie per l’attuazione degli interventi nell’ottica del dialogo e del supporto fondamentali per la buona riuscita delle azioni previste dal Pnrr.
Gli interventi sono stati selezionati in via automatica sulla base di criteri che riguardavano le caratteristiche dell'edificio pubblico preesistente che andrà sostituito (come, ad esempio, la vetustà della struttura, la sua classe energetica, l'indice di vulnerabilità sismica) e quelle dell'area in cui si trovava e che andrà a ospitare la nuova scuola (rischio idrogeologico, appartenenza ad aree interne, montane, isolane).
Ben 70.000 lavoratori irregolari e operatori abusivi nelle Marche: un numero impressionante, per un’economia sommersa che minaccia il lavoro dei piccoli imprenditori e la sicurezza dei cittadini, diventando anche un freno per l’occupazione regolare.
A denunciare le cifre del fenomeno è uno studio di Confartigianato che lancia l’allarme sulla minaccia del sommerso per le attività dei piccoli imprenditori. È un mondo parallelo, quello del sommerso, che rappresenta il 4,3% del valore aggiunto regionale, in cui non esistono regole e si producono danni ingenti alle imprese, alla sicurezza dei consumatori, alle casse dello Stato.
"In tempo di crisi e incertezza, il fenomeno sta proliferando e i dati sono ancora più allarmanti. La maggiore concentrazione di occupazione irregolare (il tasso di irregolarità è del 10,5%) nella nostra regione si annida nei servizi con 53.000 unità, segue il manifatturiero con 11.000, le costruzioni con 4.000 e 2.000 in agricoltura. Nelle Marche, secondo le stime di Confartigianato, sono 23.600 gli abusivi che si fingono imprenditori", sottolinea Confartigianato.
"Sono proprio le imprese artigiane ad essere maggiormente in pericolo Soprattutto nei settori dell’edilizia, dell’acconciatura ed estetica, dell’autoriparazione, dell’impiantistica, della riparazione di beni personali e per la casa, del trasporto taxi, della cura del verde, della comunicazione, dei traslochi. Per questo Confartigianato ha lanciato una campagna nazionale di informazione contro l’abusivismo, dal titolo Occhio ai furbi. Mettetevi solo in buone mani. Un modo per mettere in guardia i consumatori e informarli sulla situazione".
“Dobbiamo lavorare tutti affinché questo fenomeno venga debellato, nell’interesse delle imprese che lavorano seriamente e dei consumatori - le parole del Presidente territoriale Enzo Mengoni -. La difficile situazione economica ha portato ad un proliferare di operatori improvvisati, che in questo modo minacciano la sicurezza dei consumatori, penalizzano le Casse dello Stato e cancellano con un colpo tutti i valori artigiani che da sempre contraddistinguono le nostre imprese".
"È il momento di dire basta: l’appello è anche alle Autorità, affinché continuino a sostenerci con azioni di controllo, di repressione e di contrasto all’evasione fiscale e contributiva”. Per numero di occupati, 3,2 milioni di irregolari, il sommerso è il terzo settore più numeroso dell’economia italiana, preceduto dai servizi, che contano 16,3 milioni di addetti, e dal manifatturiero 4 milioni di addetti".
È caccia al biglietto per gara 4 della finale scudetto, la Cucine Lube Civitanova è alla ricerca della notte perfetta. Eurosuole Forum che va verso un sold-out annunciato per una partita che vale un’intera stagione.
Ha preso il via dalle 18 di oggi la prevendita dei biglietti per la sfida contro la Sir Safety Conad Perugia. Biglietti acquistabili solo al botteghino del palazzetto, e la coda - sin dai primi minuti - è stata notevole.
L'afflusso continuo di persone ha portato alla formazione di un lungo serpentone, che arriva sin quasi all'adiacente Cuore Adriatico. Ogni tifoso potrà acquistare un massimo di due biglietti alla cassa.
La partita è in programma mercoledì 11 maggio (ore 20.45) all’Eurosuole Forum. La formazione cuciniera insegue il settimo scudetto della sua storia, il terzo consecutivo. La partita è compresa nell’abbonamento stagionale.
I ticket per i singoli match e gli abbonamenti stagionali sono nominativi e non possono essere ceduti a terzi, nemmeno a membri dello stesso nucleo familiare. L'accesso all’Eurosuole Forum sarà consentito solo agli spettatori dotati di mascherina Ffp2 (l’unico tipo consentito di protezione delle vie respiratorie) da indossare per tutta la durata della permanenza all’interno dell’impianto.
Alla fine della partita sarà vietato il contatto fra giocatori e spettatori. Biglietti in vendita alla cassa dell'Eurosuole Forum a partire da oggi, dalle ore 18 alle 19.30. In caso di ulteriore disponibilità apertura anche martedì 10 maggio, dalle ore 10 alle 12.30 (info: 0733-1999422).
PREZZI BIGLIETTI
PREMIUM (settore B): 50 Euro Intero, 40 Euro Ridotto*
GOLD (settori A-C): Biglietto numerato: 40 Euro Intero, 32 Euro Ridotto*
TRIBUNA (settori G-H-I): 30 Euro Intero, 24 Euro Ridotto*
GRADINATA: 20 Euro Intero, 15 Euro Ridotto*
*Ridotto Under 18 e Over 65 (in tutti i settori)
++ Aggiornamento ore 20:00 ++
L'Eurosuole Forum è sold out. Non sono rimasti posti disponibili in nessuno dei settori, biglietti esauriti in tempi record.
“Parte dalle Regioni la ripresa dello sviluppo economico nel loro ruolo fondamentale di vicinanza alle imprese e nella strategia delle politiche della programmazione europea”.
Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha aperto la riunione della Commissione sviluppo economico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che si è tenuta alla Rotonda a Mare di Senigallia, alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Una giornata dedicata alle prospettive di crescita e di sviluppo dei territori, tra esigenze di innovazione, competitività e internazionalizzazione dei processi produttivi del sistema Paese.
"Le Regioni rappresentano una grande opportunità – ha sottolineato il presidente – perché rispetto al governo centrale hanno maggiore conoscenza, affinità e possibilità di dialogo con i territori, con le imprese, le categorie e i corpi intermedi. Sanno interpretare meglio le esigenze territoriali. Per questo, come hanno già fatto nel corso della crisi pandemica, proprio le Regioni che hanno avuto un ruolo determinante possono essere uno strumento fondamentale volto a rilanciare le politiche necessarie per la ripresa economica e l’occupazione".
"Siamo davanti a una stagione che sarà determinante per il futuro del sistema Paese e per il futuro di tante regioni come la nostra - ha aggiunto -, che non vogliono vivere di assistenzialismo ma vogliono continuare ad essere regioni che producono, vogliono continuare a garantire quella imprenditorialità che ci rende orgogliosi, realtà che partendo dalla piccola dimensione hanno saputo conquistare mercati internazionali dimostrando la capacità di vincere grandi sfide".
Dopo due anni di pandemia si torna al dialogo in presenza tra istituzioni ed economie territoriali per interpretare al meglio le esigenze: “Una occasione importante per la Regione Marche che presiede storicamente la Commissione attività produttive della Conferenza delle Regioni – ha detto Acquaroli – un grande orgoglio per la nostra regione, per il nostro sistema economico, una spinta ulteriore, uno strumento in più per dare voce alle nostre imprese e alle tantissime realtà, prevalentemente a vocazione manifatturiera, artigianali e industriali, in un contesto così importante”.
Oggi, di fronte a scenari di guerra, la crisi russo ucraina e le sanzioni “occorre che il governo centrale e l’Europa sostengano la nostra economia e le imprese, in particolare quelle manifatturiere, per non perdere le posizioni di competitività e soprattutto contro il rischio desertificazione di alcuni settori - aggiunge Acquaroli – il nostro contributo al sistema Paese è sempre stato rilevante ma occorre una grande spinta che coinvolga l’intera filiera istituzionale, capace di dare risposte e di fare squadra, che ci riporti centrali in una visione complessiva di scelte strategiche nella massima concertazione”.
Pesante il ritardo nella infrastrutturazione, sia digitale che materiale “indispensabile per poter competere - ha aggiunto il presidente - La Conferenza delle Regioni può giocare un ruolo fondamentale per dimostrare che solo nella visione complessiva del Paese si può tornare ad essere tutti protagonisti” ha concluso Acquaroli.
“Stamattina mi sono sentito a casa. Finalmente un confronto diretto, non sulle teorie, ma sulla realtà, sulle competenze, perché le imprese non hanno bisogno di teoria: devono misurarsi, ogni giorno, con i mercati”.
Così il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, in conclusione dei lavori della Commissione Sviluppo economico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che si sono tenuti, questa mattina, alla Rotonda a Mare di Senigallia.
“Una propensione al miglioramento – ha proseguito il ministro - e al buon senso si riverbera anche nella mentalità degli amministratori regionali e, diciamoci la verità, non sempre a livello politico sentiamo discorsi di buon senso. Invece la vicinanza al sistema imprenditoriale forma una cultura del pragmatismo che è utile specialmente in questa fase".
"È decisivo l’uso intelligente del contributo pubblico, funzionale alla capacità dell’atto creativo dell’impresa. Siamo in un’economia di guerra, ormai è certo, quindi la risposta ai costi di una guerra deve essere di risarcimento alle nostre imprese che stanno subendo bombardamenti economici. Ma, in definitiva, il ruolo principale delle istituzioni deve essere quello di fornire un quadro ideale di fiducia e di certezza alle imprese, perché possano operare al meglio” ha concluso Giorgetti.
Obiettivo centrato per la Sef Macerata che, nonostante una formazione ridotta a causa di vari infortuni, si è qualificata per la finale nazionale dei Campionati di società di atletica Master che si svolgeranno a settembre a Modena.
La fase regionale, superata dalla formazione maceratese con 9.108 punti per gli uomini e 9.016 per le donne, si è svolta nel fine settimana scorso allo stadio Mirco Aghetoni di Fabriano dove sono scese in campo le rappresentative di Marche e Umbria.
Tredici, su un totale di quindici, le discipline coperte dagli atleti seffini. Questi i nomi dei protagonisti che hanno dato il proprio contributo alla conquista della fase nazionale del Campionato di società master:
Squadra femminile
Federica Gentilucci (100 metri e salto in lungo), Graziella Mercuri (100 metri, 200 e staffetta 4x100), Fabrizia Fabiani (100 metri e staffetta 4x100), Antonella Sirianni (100, 200 e staffetta 4x100), Cinzia Copponi (100, 200 e staffetta 4x100), Amalia Micozzi (100 metri), Silvia Bianco (100 e 200 metri), Nadia Pacetti (100 e staffetta 4x100), Magdalena Pandele (400 metri, disco e staffetta 4x400), Tiziana Tiberi (1500 metri e staffetta 4x400), Patrizia Nardi (marcia 3000 metri e salto triplo) Valentina Carletti (salto in lungo e staffetta 4x100) Maria Pia Luchetti (lancio del disco e pseo), Paola Zerbini (peso e martello), Iolanda Centioni (salto in alto e martello) Gabriella Belardinelli (giavellotto e martello), Raffaela Rambozzi (salto in alto, giavellotto e staffetta 4x100), Anna Paola Ferrucci (200 e staffetta 4x100), Barbara Carnevali (800 metri e staffetta 4x400) e Cristiana Piangiarelli (staffetta 4x400)
Squadra maschile
Maurizio Riccitelli (lungo e triplo), Giulio Mallardi (marcia 3Km e disco), Vincenzo Cappella (disco e giavellotto), Andrea Dania (salto in alto), Alessandro Porro (peso e giavellotto), Luca Salvatori (100 metri piani, 200 e staffetta 4x100), Alessandro Tifi (400 metri piani e staffetta 4x400), Livio Bugiardini (100, 200 e staffetta 4x100), Roberto Mandolesi (100, staffetta 4x100 e 4x400), Nunzio Spina (1500 metri piani, 800 e staffetta 4x400), Ivano Formiconi (5.000 metri e 1500) Fabio Pallotta (5000 metri), Gabriele Ferramondo (peso e martello), Aldo Strappini (staffetta 4x400)
“Chi parla di cementificazione della spiaggia libera mente sapendo di mentire. Primo perché la suddetta convenzione non è una spiaggia libera, secondo perché trattasi di una semplice soletta di cemento sopra la quale verranno poste le attrezzature già autorizzate e già previste dal piano di spiaggia”. il vicesindaco di Civitanova Marche, Fausto Troiani, ritorna sulla polemica inerente i campi di padel che si stanno realizzando sul lungomare sud ad opera del Surf Club. I lavori sono finite al centro di una petizione lanciata da CivitaSvolta e Legambiente.
“Ritorno sull’argomento riguardante la concessione demaniale n. 5bis un’ultima volta – afferma Troiani – per fare maggiore chiarezza sull’iter amministrativo, perché ritengo non si possa perdere tempo dietro mere speculazioni politiche. In località spiaggia sud, proprietà demaniale, tra due aree non sottoposte a concessione e quindi cosiddette spiagge libere, esiste la “concessione demaniale n. 5 bis assegnata con licenza Fausto Troiani demaniale marittima n. 5 del 15 giugno2021, prot. 37382, denominata “attività collaterali”.
“Tale concessione demaniale risale al 2012, si trattava all’inizio di due concessioni separate, la prima annuale (licenza di concessione n. 10/2014, repertorio 4457), l’altra stagionale (licenza n.11/2014 repertorio 4458). L’unificazione delle due precedenti concessioni in una unica, licenza, n. 5 del 2021, ha prodotto un’area unificata di circa 4900 metri quadrati”.
“Lo scorso anno – continua il vicesindaco – l’amministrazione comunale tra i tanti provvedimenti messi in atto per fronteggiare la crisi delle attività commerciali e ludiche causata dal periodo di pandemia, per aiutare i vari operatori commerciali il 29 aprile 2021 ha rilasciato un’autorizzazione temporanea per la realizzazione di due campi da padel all’interno della concessione demaniale n.5 bis. Quindi la ‘concessione n. 5 denominata attività collaterali’ non avrà la possibilità di posizionare ombrelloni sulla spiaggia se non uso esclusivo dei soci, non avrà possibilità di vendita di beni di ristoro al pubblico, non avrà cioè la possibilità di essere munita di registratori di cassa”.
“Diverso il discorso per chi gestisce a titolo del tutto gratuito, cioè senza pagare alcuna concessione demaniale per benevolenza delle Amministrazioni comunali – conclude Troiani – la casetta in legno di proprietà del comune posizionata sullo stesso fronte mare della concessione di cui sopra, denominata BiblioExpress dove non è in alcun modo possibile il posizionamento di ombrelloni, sdraio e punti di ristoro. In entrambi i casi, ove si riscontrassero irregolarità, i gestori contravventori verranno sanzionali”.
È stato un successo il fine settimana che ha segnato il ritorno della rievocazione storica della Battaglia di Tolentino del 1815, al Castello della Rancia. Tanti i turisti e le famiglie, provenienti da tutta Italia, che hanno scelto la città, apprezzando l’offerta culturale.
"Voglio ringraziare tutti i soci e collaboratori dell’Associazione Tolentino 815 - ha sottolineato la presidente Patrizia Francioni Scisciani, fautrice principale dell'evento che mancava dal 2018 – che hanno lavorato i tempi strettissimi per l’organizzazione, ancora una volta impeccabile, di questa 24esima edizione della Rievocazione".
"Un abbraccio a tutti i rievocatori che hanno accettato il nostro invito e in grande numero sono venuti a Tolentino e che con la loro partecipazione hanno contribuito a rendere l’evento molto emozionante", ha aggiunto.
Al Castello della Rancia, infatti, sono accorsi circa 400 rievocatori provenienti da tutta Italia e da altre nazioni europee come la Germania, la Francia, la Slovacchia e la Repubblica Ceca. Diverse decine di chilogrammi di polvere nera sono stati esplosi, a salve, durante le due giornate della rievocazione.
Numeri che rendono la misura del successo. La rievocazione ha inscenato la Battaglia che ha visto contrapposte le truppe franco-napoletane del Re di Napoli Gioacchino Murat e gli austriaci comandati dal Barone Federico Bianchi: è considerata dagli storici come il primo scontro per l’indipendenza d’Italia.
Il Comandate di Campo Gianfranco Ruello, nelle due giornate di sabato e domenica, ha diretto in maniera impeccabile i due eserciti che hanno dato vita ad una rievocazione molto spettacolare che, in maniera fedele, ha riproposto al pubblico le fasi salienti delle due giornate della battaglia, sino alla sfortunata ritirata di Gioacchino Murat che ha portato alla disfatta delle sue truppe.
I gruppi storici che hanno partecipato non si sono risparmiati e hanno proposto varie movimentazioni come i “carrèe” o le formazioni a “riccio”. Il tutto è stato reso ancora più spettacolare grazie alle cariche a cavallo del 2° Cavalleggeri e dal crepito delle armi ad avancarica a pietra focaia e dai colpi di cannone che hanno echeggiato nella valle del Chienti come più di duecento anni fa.
"Il mio sentimento di stima e riconoscenza va al questore di Macerata, Vincenzo Trombadore, e alla Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato che con le loro esibizioni hanno arricchito in maniera straordinaria la Notte 815 e la parata di tutti i gruppi storici" ha aggiunto Patrizia Francioni.
Pubblico delle grandi occasioni ha affollato, infatti, anche piazza della Libertà - sabato sera - per la parata e il saluto alle autorità da parte di tutti i gruppi storici con il concerto della Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato. Molte le autorità presenti a Tolentino, sia civili che militari, tra cui il prefetto Flavio Ferdani, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi e il sindaco di Corridonia Paolo Cartechini.
(Credit foto: Giorgio Leggi)
Il suono insistente delle sirene che fronteggiano l’emergenza oggi è “rumore” di festa: così i quattro nuovi mezzi in dotazione alla Croce Rossa di Porto Potenza Picena si accendono in seguito al taglio del nastro avvenuto ieri, domenica 8 maggio 2022, in occasione della Giornata che celebra in tutto il mondo l’associazione fondata da Henry Dunant.
Due pulmini disabili e due ambulanze all’avanguardia, intitolate rispettivamente a Gianmario Fermani, fondatore della CRI potentina, e Umberto Larizza, altra anima instancabile della Croce Rossa locale. “La nostra città non può che ringraziare i volontari della Croce Rossa per il lavoro che svolgono ogni giorno. – ha commentato il sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini – Per noi, loro non sono solo sirene ed ambulanze.
Sono il volto più umano e servizievole di questa comunità. Lo sono stati nel pieno della pandemia e lo sono oggi, nella gestione delle persone che sono scappate da un paese in guerra”. Presenti all’iniziativa svoltasi in piazza Douhet anche il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, la presidente della commissione regionale Sanità, Elena Leonardi, il presidente della Croce Rossa delle Marche, Andrea Galvagno, e le principali autorità sanitarie e militari locali.
“Quest’anno la giornata mondiale della Croce Rossa è dedicata al riconoscimento dell’enorme sforzo dei volontari e dei dipendenti, che da sempre sono stati straordinari e costanti promulgatori di umanità. – ha spiegato Matteo Carlocchia, presidente della Croce Rossa di Porto Potenza Picena - Un giorno d’orgoglio e di riscatto nei confronti dei cittadini e delle istituzioni, fatto di azioni concrete e credibili. Il volontariato è una vocazione splendida e contagiosa che dà sempre buoni frutti anche al di là della nostra quotidianità e, come sottolinea il nostro motto della campagna nazionale, ‘per noi ogni singola persona ha una storia. A noi interessano tutte”.
Nel corso dell’iniziativa, alcuni rappresentanti della comunità ucraina ospite in città hanno ringraziato commossi i volontari della CRI per l’accoglienza e il supporto quotidiano, per quella “porta aperta” che ha significato salvezza. Contestualmente, la Croce Rossa potentina ha voluto omaggiare con un attestato e una targa i soggetti che hanno coadiuvato l’azione di gestione e ospitalità di quella che, ad oggi, è diventata per tutti “la comunità ucraina di Potenza Picena.
Donazione di un forno a microonde della ditta Vismap Cucine da parte del presidente Gianluca Pesarini per il gruppo di ospiti ucraini accolti nella struttura della Diocesi a San Lorenzo di Treia. Nella casa famiglia alloggiano 39 persone, soprattutto donne e bambini e, considerati i 52 ospiti gestiti dal Comune, sono circa 90 ospiti su tutto il territorio.
«La città e le sue diverse realtà continuano a non tirarsi indietro di fronte alla solidarietà nei confronti del popolo ucraino colpito dalla guerra – ha sottolineato il sindaco Franco Capponi – Alcuni treiesi hanno messo a disposizione le proprie abitazioni per ospitare i profughi, due aziende locali hanno donato vetture e la raccolta fondi sta procedendo con grande soddisfazione, grazie alla generosa disponibilità di alcuni concittadini. Si sta provvedendo a poter sostenere sia con strumenti istituzionali che tramite il volontariato locale le diverse necessità». I
«Inoltre, con la Giunta abbiamo adottato una serie di provvedimenti che guardano anche all’estate e a un aiuto concreto nei confronti di chi è arrivato in questi mesi estendendo le colonie marine e i centri estivi a tutti i ragazzi ucraini nella stessa fascia d’età». Sta, inoltre, prendendo forma il sistema di aiuti messi in campo dal Governo e questo dovrebbe consentirci di potenziare l’accoglienza diffusa che il Comune di Treia ha attivato attraverso il protocollo d’intesa firmato con la Prefettura di Macerata.
Una vita spesa nel settore del commercio e adesso il desiderio di mettere a disposizione la propria esperienza per Civitanova Marche. E’ questo il motivo che ha spinto Manola Gironacci a scendere in politica per le elezioni del prossimo 12 giugno nella lista Civitanova Unica del sindaco Ciarapica.
“Mi è stato chiesto a più riprese, ma è la prima volta che mi impegno in politica dopo 44 anni di esperienza nel settore del commercio. Riuscire a mettere la mia competenza a disposizione dell’amministrazione, e si vedrà in seguito in quale forma, sarebbe importante”, spiega la Gironacci.
Non cambiare ma di certo migliorare quanto fatto nel corso degli ultimi 5 anni dall’amministrazione Ciarapica. Ed è per questo che la Gironacci ha già presentato un programma appoggiato dai commercianti delle vie principali della città.
“Nuovi parcheggi sono essenziali per Civitanova; non ci attendiamo i multipiano ma piccoli innesti vicini al centro sarebbero una valvola di sfogo importante per tutti. A causa dell’assenza dei parcheggi Civitanova sta perdendo tanto, perché chi viene da fuori preferisce andare altrove a fare shopping. Tra gli altri obiettivi da migliorare ci può essere l’arredo urbano e una pulizia più approfondita del centro, oltre a una valorizzazione delle luminarie presenti. Da qui l'idea di un progetto condiviso”, ha aggiunto la Gironacci.
Una discesa in politica, come candidata al consiglio comunale al fianco di Ciarapica: “L’operato del sindaco è più che soddisfacente, degli anni avuti a disposizione ne ha potuti lavorare solo 3 considerando che tutto è rimasto fermo a causa del Covid. Bisogna rendere merito al sindaco di aver combattuto contro gli abusivismi nel commercio, di aver fatto scomparire gli zingari intorno Civitanova e di aver riqualificato alcuni quartieri della città”, ha concluso la Gironacci.
Tolentino Popolare per conto della coalizione a sostegno di Mauro Sclavi sindaco, ha esposto il progetto per lo stabile degli ex-licei “Filelfo” (Ex-Orfanotrofio), poiché "rappresenta la chiave di volta per il rilancio del centro, in virtù della sua posizione baricentrica”. “Vogliamo trasformare la ex-sede dei licei di piazza dell’Unità in un luogo legato ad attività per il tempo libero, un punto di ritrovo e aggregazione, soprattutto per i giovani, in cui questi possano trovare spazi adeguati, attività culturali, sociali e ludiche, ma anche attività di bar e ristoranti, affermano. Verranno rivisti perimetro e struttura dell’edificio, nel rispetto dei vincoli storici ed architettonici, al fine di creare uno spazio accogliente ed innovativo”.
“L’accesso a tutto il complesso non sarà più unico da piazza dell’Unità, ma saranno aperti diversi accessi anche da piazza Piccinino e via Vasari, in modo tale da incentivare l’utilizzo dei cortili e delle piazzette interne. Lungo il muro di cinta verranno create delle aperture di passaggio pedonale per consentire una permeabilità verso via Parisani e verso i negozi”.
“Il cortile diventerà così uno spazio aperto da adibire a luogo di ritrovo, zona per tavoli all’aperto ed area a beneficio della socialità. Il Filelfo non sarà più una scatola chiusa ma un contenitore aperto, flessibile e versatile che ospiterà associazioni, spazi per i giovani ma anche botteghe di piccolo artigianato”. “L’edificio verrà costruito su misura per le esigenze del cittadino che vuole recuperare il rapporto con il centro storico, del giovane che vuole tornare a incontrarsi, del turista che cerca accoglienza e spazi in cui rilassarsi o ristorarsi dopo una visita”.
“La nostra coalizione e il candidato sindaco Mauro Sclavi, applicano una politica di ascolto e di risposta verso i cittadini, totalmente diversa dal modo denigratorio e rancoroso del duo Pezzanesi - Luconi. Tolentino cambierà insieme alla città, ripartendo proprio dal centro storico”.
Sabato scorso nella sala consiliare di Sarnano si è tenuto l’incontro “Biblioteca & Bambini” per inaugurare ufficialmente lo spazio dedicato alle letture dei più piccoli all’interno della biblioteca comunale, completamente rinnovato grazie ai fondi raccolti dall’Associazione Italiana Biblioteche nella campagna AIB solidale, a favore delle biblioteche pubbliche del territorio colpito dal sisma del 2016.
La donazione dell’Associazione Italiana biblioteche è stata una grande opportunità per attuare un progetto di riqualificazione e miglioramento dei servizi bibliotecari a favore dei bambini, che rappresenta sia un generoso riconoscimento dell’attività sinora svolta dalla biblioteca che un forte impulso per la promozione della biblioteca stessa come punto di riferimento per la crescita della comunità sarnanese.
Al centro di questo momento celebrativo e di ringraziamento una riflessione sul programma Nati per Leggere che da oltre venti anni, grazie ad una rete nazionale strutturata e diffusa, veicola il messaggio del valore della lettura fin dalla primissima infanzia e dei suoi benefici per lo sviluppo ed il benessere dei bambini.
All’incontro, presieduto dal sindaco Piergentili, sono intervenuti Vittorio Ponzani, vice presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche, Stefania Romagnoli Presidente di AIB Marche, Lucia Tubaldi pediatra e neonatologa, Laura Nardi promotrice della rete territoriale dell’ambito ATS16 recentemente costituita.Grande soddisfazione per l’Amministrazione comunale nelle congratulazioni espresse dall’Assessore regionale Giorgia Latini tramite videomessaggio, oltre all’apprezzamento da parte di Vittorio Ponzani, felice di aver scelto la biblioteca di Sarnano come destinataria dei fondi raccolti, il quale ha anche sottolineato il valore sociale e culturale del servizio bibliotecario, uno pei pochissimi servizi pubblici completamente gratuiti.
Il pomeriggio si è concluso con il dono del libro ai bambini e alle bambine nati nel 2021, invito concreto alle famiglie a conoscere e frequentare la biblioteca comunale dove potranno trovare libri di qualità, adatti a tutte le età. In contemporanea, sotto al Loggiato, le operatrici volontarie Nati per Leggere di Sarnano hanno accolto le famiglie con bambini da 0 a 6 anni con momenti di lettura condivisa, a completamento di un pomeriggio festoso e ricco di emozioni, che è stato il primo di altri quattro incontri che si svolgeranno nei mesi di maggio e giugno.
Nell'ultima giornata 580 positivi al coronavirus rilevati nelle Marche e l'incidenza è risultata in lieve risalita da 623,21 a 632,74. Basso come di consueto il numero di tamponi analizzati nel fine settimana: in tutto 1.732 di cui 1.539 nel percorso diagnostico (37,7%) e 193 nel percorso guariti.
Le persone con sintomi sono 144; i casi comprendono 175 contatti stretti di positivi, 156 contatti domestici, 4 in ambiente di vita/socialità, 2 in setting lavorativo, uno ciascuno rispettivamente in setting scolastico/formativo, assistenziale, sanitario. Per 92 casi in corso approfondimenti epidemiologici.
Il numero giornaliero più alto di casi, come di consueto, si è registrato in provincia di Ancona (159), poi Macerata (154), Ascoli Piceno (103), Pesaro Urbino (89), Fermo (47); 28 positivi provenienti da fuori regione. La fascia d'età più 'colpita' è quella 45-59 anni (166), seguita da 25-44 anni (138) e 60-69 anni (77).
Invariato il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: restano 144, di cui 5 in Terapia intensiva (+1), 31 in Semintensiva (+1) e 108 nei reparti non intensivi (-2); 28 le persone dimesse da ospedali in un giorno. Due decessi nelle ultime 24 ore: un 61enne di Montefalcone Appennino e un 73enne di Cupramontana.
La Vis Civitanova lotta e tiene testa al VFC Venezia ma alla fine cede per 4-2. In un match palpitante e ricco di emozioni, le “ragazze de citanò” vengono raggiunte e superate dalle padrone di casa anche se le rossoblu non hanno mollato mai. Un grande cuore quello dimostrato oggi in campo contro un avversario che ha delle qualità individuali importanti.
Parte subito forte il Venezia con diverse occasioni sbagliate principalmente da Della Santa. La Vis reagisce con un’occasione limpida per De Luca e con una grande parata del portiere avversario. Poco dopo arriva il vantaggio rossoblu verso la fine del primo tempo con Camila Uzqueda per poi pareggiare due minuti dopo al 46’ con Conventi.
Inizio di secondo tempo con la Vis che prova ad attaccare: su una buona intesa tra Uzqueda e Spinelli, l’argentina con un pallonetto mette la palla in rete per il nuovo vantaggio rossoblu. Le “ragazze de citanò” ci credono e Spinelli davanti alla porta tira alto sopra la traversa.
Il Venezia non molla ed effettua diversi cambi che risultano l’arma vincente che portano il pareggio a Tonon su calcio d’angolo. A metà della ripresa arriva la doccia fredda con il gol di Della Santa per il 3-2 locale e nel finale al 90’ è sempre lei a chiudere la partita sul 4-2.
Vittoria tanto sofferta quanto preziosa per la Halley Matelica, che apre i suoi playoff piegando nel finale una combattiva New Fortitudo Isernia e portandosi così subito sull’1-0 nella serie valida per i quarti di finale. In un palas di Castelraimondo da tutto esaurito, le due squadre si danno battaglia ad armi pari per almeno 35’, ma i biancorossi la spuntano grazie alla maggiore lucidità e alla profondità della sua panchina (eloquente il dato dei punti dei giocatori alzatisi dal pino per le due squadre: 20-3).
Che sarà una serata di passione per la Vigor, al ritorno in campo dopo un’astinenza da gare ufficiali lunga quasi un mese, lo si capisce sin dai primi minuti. Sasnauskas prende il controllo del pitturato, la reattività di Tsonkov fa male alla retroguardia biancorossa e così i molisani scattano subito a +7 (3-10 al 4’). Le bombe di Bugionovo e Vissani mettono in partita la Halley, Falzon prende da loro il testimone e fa salire la Halley fino al +6 nel cuore del secondo quarto (29-23 al 15’), ma Isernia non si scompone e aggrappandosi al suo pivot lituano va all’intervallo lungo sotto solo di 1 (36-35).
Al rientro sul parquet dopo la pausa di 5’, durante la quale è stata omaggiata del giusto riconoscimento la formazione Under 15 vigorina laureatasi campione regionale di categoria, la musica resta sostanzialmente la stessa. La Halley prende un paio di volte due possessi di vantaggio trovando energia anche nell’ultimo arrivato (ed ex di turno) Zhgenti, ma la New Fortitudo è sempre lì, aggrappata a suoi cinque titolari che rintuzzano colpo su colpo i tentativi di capitan Caroli e compagni.
Le due squadre vanno avanti a braccetto di fatto fino al 37’, quando arriva il momentoche scardina gli equilibri. Sul 65-65, Falzon trova alla perfezione il taglio in area di Provvidenza, l’ala perugina fa saltare Sasnauskas con una finta e realizza col fallo, mentre il lungo lituano, dopo il contatto con l’avversario, frana rovinosamente a terra. In campo entrano i soccorsi, il centrone dei molisani lascia il campo in barella (a lui va il più sentito in bocca al lupo, sperando che non si tratti di nulla di grave) e di fatto gli ospiti non si rialzano più.
Provvidenza fallisce il libero aggiuntivo, ma Falzon arpiona il rimbalzo e apre per Vissani, appostato sull’arco: la sua tripla segna il +5 (70- 65) che devasta il morale isernino. Gli ospiti vanno in tilt, Provvidenza e Vissani completano il parzialone di 17-3 con il quale si chiude il match e la Halley incamera il punto dell’1-0.
I biancorossi avranno il primo match point per le semifinali a disposizione mercoledì sera alle 20.30 in terra molisana, dove si disputerà gara 2. Con la speranza di poter già chiudere i conti contro una squadra che però si è dimostrata di assoluto valore. Questo il commento di coach Cecchini al termine del match: «Isernia è ostica come ci aspettavamo, ha fatto fuori in due gare il Pisaurum senza soffrire eccessivamente e sappiamo quanto il Pisaurum sia una squadra rognosa.
È chiaro però che le otto squadre rimaste in corsa puntano tutte a vincere, al di là di chi gioca più o meno a nascondino, per cui non ci ha sorpreso il valore dell’avversario. In una formula così la valutazione principale era quella di non scivolare sulla buccia di banana in gara 1, al di là di chi c’è o chi non c’è abbiamo portato a casa una vittoria in una roulette russa, perché dopo un mese di stop, contro un avversario che non hai mai incontrato e in una serie cortissima basta un attimo e sei a casa.
Per cui sono contento che come gruppo siamo riusciti a far valere le maggiori rotazioni e questo si è visto. Isernia è abituata a giocare insieme e sapevamo che non avremmo portato via la partita così facilmente sin dall’inizio. Era una gara che dovevamo vincere sul lungo periodo e così abbiamo fatto. Mi auguro questa profondità resti un tema della serie: forse noi abbiamo meno certezze rispetto a loro, ma credo che i nostri “pedoni” ora hanno assaggiato il campo, penso che saranno sempre più pronti andando avanti nella serie».