Grave incidente questa mattina a Civitanova Marche. Intorno alle 10, in via Giovanni Gronchi, nei pressi dell’Eco Mercatone, una donna di 72 anni è stata investita da un’auto mentre il conducente stava effettuando una manovra in retromarcia.
Secondo una prima ricostruzione, l’automobilista non si sarebbe accorto della presenza della donna, travolgendola accidentalmente per due volte. L’impatto è stato violento, e le condizioni dell’anziana sono apparse subito serie.
Sul posto sono prontamente intervenuti gli operatori sanitari del 118 e la Polizia Locale. Dopo le prime cure, è stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza per il trasferimento d’urgenza all’ospedale regionale di Torrette, dove la donna è ora ricoverata.
Le forze dell’ordine stanno lavorando per ricostruire con esattezza la dinamica dell’accaduto.
La Questura di Macerata accoglie l’ingresso del commissario della Polizia di Stato Matteo Falzetti, nuovo funzionario addetto all’Ufficio di Gabinetto.
Il questore, i funzionari e tutto il personale della questura hanno dato il benvenuto al nuovo dirigente, che porta con sé una solida formazione giuridica e un’esperienza maturata sul campo.
Abilitato all’esercizio della professione forense, Falzetti ha intrapreso la carriera nella Polizia di Stato nel 2018, dopo aver superato il concorso per vice ispettori. Ha prestato servizio inizialmente presso la questura di Roma, per poi essere assegnato a Macerata. Di recente ha concluso con successo il corso per funzionari presso la Scuola Superiore di Polizia, conseguendo anche un Master di II livello in “Organizzazione e politiche di pubblica sicurezza”, presso l’Università Luiss Guido Carli.
Le competenze giuridiche e operative maturate negli anni rappresentano un valore aggiunto per le attività di pianificazione strategica e coordinamento dell’Ufficio di Gabinetto, in un momento in cui la Questura è impegnata in un processo di costante rafforzamento della propria struttura organizzativa.
Contestualmente, il commissario capo Alessia Ausiello, attuale Capo di Gabinetto della Questura di Macerata, lascerà l’incarico per assumere un nuovo prestigioso ruolo presso la Questura di Roma.
La Questura rivolge alla dottoressa Ausiello un sentito ringraziamento per l’impegno e la professionalità dimostrati durante il suo incarico a Macerata, formulandole i migliori auguri per il proseguimento della carriera nella Capitale.
Nel panorama finanziario sempre più digitalizzato, le piattaforme di trading sono diventate strumenti indispensabili per chi desidera operare sui mercati in autonomia, sia da desktop che da mobile. Che si tratti di investitori alle prime armi o trader esperti, la scelta della piattaforma può fare la differenza in termini di costi, efficienza operativa e accesso a strumenti evoluti.
Cos’è una piattaforma di trading?
Una piattaforma di trading è un software, accessibile via web o app, che permette di eseguire operazioni sui mercati finanziari. Attraverso la piattaforma è possibile:
- Acquistare e vendere strumenti finanziari (azioni, ETF, futures, opzioni, valute, ecc.)
- Monitorare l’andamento dei mercati in tempo reale
- Analizzare grafici e indicatori tecnici
- Gestire il proprio portafoglio in autonomia
Alcune piattaforme offrono funzionalità base, altre sono dotate di strumenti avanzati per l’analisi tecnica, il trading algoritmico o la gestione del rischio.
Pro delle piattaforme di trading
Le moderne piattaforme digitali offrono numerosi vantaggi, tra cui:
- Accessibilità e autonomia
Grazie alle piattaforme, è possibile accedere ai mercati in qualsiasi momento, da qualsiasi dispositivo, con pieno controllo sulle operazioni.
- Dati e strumenti in tempo reale
Molte piattaforme forniscono quotazioni in tempo reale, grafici interattivi, news economiche e strumenti per l’analisi tecnica.
- Costi competitivi
Spesso i costi di esecuzione degli ordini sono più bassi rispetto ai servizi tradizionali. Alcune piattaforme applicano commissioni fisse, altre proporzionali al volume.
- Ampia scelta di strumenti
Una buona piattaforma permette di operare su più mercati e asset: azioni italiane ed estere, ETF, derivati, forex e materie prime.
Contro delle piattaforme di trading
Nonostante i vantaggi, ci sono anche criticità da considerare:
- Complessità per i principianti
Le piattaforme avanzate possono risultare poco intuitive per chi è alle prime esperienze. È fondamentale un periodo di apprendimento o l’uso di un conto demo.
- Rischi operativi
L’autonomia comporta anche responsabilità: errori nell’inserimento degli ordini o una scarsa gestione del rischio possono comportare perdite significative.
- Costi nascosti
Alcune piattaforme prevedono costi non sempre chiari, come canoni mensili, spese per dati in tempo reale o per l’uso di determinati strumenti.
Come scegliere la piattaforma di trading giusta
Nel 2025 l’offerta è vasta e diversificata. Ecco alcuni criteri fondamentali da considerare nella scelta della piattaforma:
1) Usabilità e interfaccia
La piattaforma deve essere intuitiva, ben organizzata e accessibile anche da mobile. È importante che le funzioni siano facilmente raggiungibili e personalizzabili.
1) Gamma di strumenti negoziabili
Verifica se la piattaforma offre l’accesso ai mercati di tuo interesse: azioni italiane, USA, Europa, ETF, obbligazioni, futures, forex, criptovalute.
1) Costi e commissioni
Analizza in dettaglio il profilo tariffario: costi di esecuzione, canoni fissi, commissioni su depositi/prelievi, eventuali costi di inattività.
1) Strumenti analitici e supporti educativi
Una buona piattaforma dovrebbe fornire grafici avanzati, indicatori tecnici, segnali di trading e, se possibile, materiale formativo (webinar, articoli, demo).
1) Sicurezza e regolamentazione
È essenziale che la piattaforma sia regolamentata da autorità riconosciute, con sistemi di sicurezza avanzati per proteggere dati e fondi.
Nel 2025, scegliere la piattaforma di trading giusta è un passaggio cruciale per operare in modo efficace e consapevole sui mercati finanziari. Valutare con attenzione pro, contro e funzionalità offerte dai vari provider è il primo passo per costruire una strategia di investimento solida e autonoma.
Chi cerca una piattaforma evoluta, sicura e con accesso ai principali mercati finanziari può iniziare la propria esplorazione da una delle piattaforme di trading migliori elette dagli utenti, con la sicurezza di operare all’interno di un circuito bancario riconosciuto come quello di Fineco.
Si rafforza la rete internazionale della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell’Università di Camerino, grazie ad una serie di importanti incontri e attività in Giappone che hanno visto protagonisti nei giorni scorsi il Direttore della Scuola professor Gianni Sagratini ed il delegato all’internazionalizzazione della Scuola professor Giovanni Caprioli.
I due docenti si sono recati presso la Kansai Medical University di Osaka, dove hanno incontrato il professor Giuseppe Pezzotti, eminente ricercatore italiano residente in Giappone da oltre 40 anni. Già vice rettore del Technology Institute of Kyoto, Pezzotti è oggi affiliato alla Kansai University. L’incontro, preceduto da un primo contatto a cura del prorettore vicario Emanuele Tondi, ha confermato l’interesse comune per l’avvio di collaborazioni scientifiche e accademiche.
Il professorPezzotti, esperto di spettroscopia Raman, ha messo a disposizione la sua vasta esperienza interdisciplinare, che spazia dalla medicina ai materiali, dagli alimenti alle piante, fino al suolo e ai microrganismi, per future attività congiunte. È in fase di proposta un Memorandum of Understanding (MOU) per favorire progetti di ricerca condivisi e mobilità internazionale di studenti e dottorandi.
La delegazione Unicam ha, inoltre, preso parte al convegno internazionale "BioNet – Biodiversity Net for Life", ospitato nel Padiglione Italia all’Expo di Osaka, evento interamente dedicato al tema del cibo. Presenti numerose università italiane tra cui Urbino (organizzatore), Politecnica delle Marche, Macerata, Perugia, Teramo, L’Aquila, Molise e Gran Sasso Institute.
Nel corso del convegno, i professori Sagratini e Caprioli hanno presentato due relazioni sui progetti di ricerca attualmente in corso presso Unicam su tematiche dell’agroalimentare e della biodiversità, quali legumi, farina di ghianda e riduzione dello spreco alimentare nel settore ittico e nella filiera vitivinicola.
L’iniziativa ha visto anche la partecipazione dell’Ambasciatore d’Italia in Giappone Mario Vattani e ha incluso una degustazione di prodotti italiani a cura dell’Accademia del Tartufo, oltre a un test sensoriale su oli extravergine di oliva.
La missione è proseguita con un incontro presso la Ritsumeikan University di Kyoto, con cui Unicam ha già siglato un accordo di cooperazione, confermando l’impegno dell’ateneo nel costruire solide relazioni internazionali orientate alla ricerca scientifica e alla valorizzazione delle eccellenze italiane nel mondo.
"La presenza dei nostri docenti in Giappone e l’avvio di nuove collaborazioni - ha affermato il rettore Unicam Graziano Leoni - rappresentano una conferma della vocazione internazionale della nostra Università. Unicam crede fortemente nella cooperazione scientifica e formativa come motore di innovazione e crescita culturale e siamo orgogliosi di vedere il nostro ateneo riconosciuto e accolto da istituzioni di così alto profilo".
Urbisaglia e Colmurano si uniscono nel dolore per la scomparsa di Michela Mangiaterra, venuta a mancare all’età di 42 anni dopo una lunga malattia. Una notizia che ha profondamente toccato le comunità, che oggi si stringono con affetto attorno alla sua famiglia.
Michela era molto più di una giovane mamma: era una presenza luminosa, capace di affrontare la malattia con una forza d’animo che ha ispirato e commosso chiunque le sia stato vicino. Lascia il marito Luca, le adorate figlie Aurora e Gaia, la madre Liliana, il padre Giuseppe, il fratello Marco con Sofia, i nipoti, gli zii e tanti amici che l’hanno amata.
Il funerale si terrà giovedì 26 giugno alle ore 16, nella Chiesa Parrocchiale di Urbisaglia, con partenza dalla Casa Funeraria Croce Verde di Sforzacosta, dove è stata allestita la camera ardente.
Tra i messaggi di cordoglio, particolarmente toccanti le parole del sindaco di Urbisaglia Riccardo Natalini, che ha espresso la vicinanza dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza alla famiglia:“Michela ci lascia un ricordo prezioso, fatto di coraggio, forza e dignità. Ha affrontato la sua difficile battaglia con uno spirito che ha saputo commuovere e ispirare chiunque l’abbia incontrata, donando un sorriso e una parola di speranza anche nei momenti più duri".
Il primo cittadino ha voluto rivolgere anche un pensiero personale al padre di Michela, Giuseppe: “Tempo fa ho avuto modo di parlare con Peppe e ho percepito nelle sue parole l’immenso amore e la dedizione con cui le sono stati tutti accanto. A lui e a chi le è stato vicino va il nostro abbraccio più sentito. Caro Peppe, ci impegneremo a ricordarla in un modo che sappia onorarne i valori che vi ha lasciato”.
Dal 27 al 29 giugno, la Pro Loco TCT dà appuntamento a tutti gli amanti della musica e del divertimento nella suggestiva contrada San Giuseppe, in zona Collina, per la terza edizione di “Tra Chienti e Potenza – Tolentino Country”. Un weekend all’insegna dello spirito country, del buon cibo e della bellezza delle colline tolentinati.
Ogni sera sarà possibile gustare street food locale, partecipare a momenti di animazione e balli country curati dalla Wild Three Teachers Country Line Dance School, e mettersi alla prova con il mitico toro meccanico, sfidando amici e amiche in equilibrio e risate.
Il programma
Venerdì 27 giugno, a partire dalle ore 18:30, la manifestazione si apre con il concerto acustico dei Backroads, per un viaggio musicale tra sonorità americane e atmosfere da roadtrip.
Sabato 28 giugno, dalle ore 16:30, spazio ai più piccoli con le attività dell’associazione Ritagli di Cielo, che faranno volare coloratissimi aquiloni. Sempre sabato, alle 18:30, partenza per una camminata panoramica in collina con il gruppo Macerata Nordic Walking, seguita dal live energico dei Wild Guns. Domenica 29 giugno, di nuovo protagonisti i bambini con gli aquiloni e un’altra serata di balli country e animazione, ideale per tutta la famiglia.
L’evento è accessibile anche a persone con disabilità, per garantire inclusività e accoglienza a tutti i partecipanti.
Una festa tra natura e musica
Organizzato dalla Pro Loco TCT, con il patrocinio del Comune di Tolentino, dell’Assemblea Legislativa delle Marche, dell’Unione Montana dei Monti Azzurri e del Sistema Turistico Locale Monti Sibillini, l’evento è realizzato grazie alla collaborazione di media partner come Canale 16 e Multiradio, e con il supporto di numerosi sponsor locali.
“Tra Chienti e Potenza” è molto più di una festa: è un’occasione per riscoprire il territorio, vivere le colline in modo autentico e condividere serate spensierate all’insegna della musica, del buon cibo e dello stare insieme.
Odori molesti, fastidi percepiti dai cittadini, impatti sulla qualità della vita: ARPAM rafforza il proprio presidio su questo fronte con l’attivazione di un gruppo di valutatori olfattivi, formati e selezionati secondo i criteri previsti dalla normativa tecnica UNI EN 13725:2022, che opereranno nel proprio Centro Regionale Odori Molesti (CROM).
Presso la sede di Ascoli Piceno si è infatti recentemente conclusa la fase di selezione dei candidati esaminatori, in cui ogni aspirante panelist è stato sottoposto a un test volto a verificare la sensibilità olfattiva a una sostanza standard — il N-Butanolo — somministrata a concentrazioni decrescenti. Il processo si è svolto mediante uno specifico strumento chiamato olfattometro, in grado di somministrare i campioni odorosi in modo controllato.
I candidati che hanno superato le prove entrano così a far parte di un panel che opererà nelle attività del laboratorio olfattometrico dell’Agenzia. La loro funzione sarà fondamentale per quantificare l’intensità degli odori in campioni di aria prelevati sul territorio, contribuendo così al monitoraggio delle emissioni odorigene in ambito ambientale.
Odori come parametro ambientale: la norma c’è
Grazie al D. Lgs. 183/2017, che ha introdotto l’art. 272-bis nel Testo Unico Ambientale (D. Lgs. 152/2006), anche le emissioni odorigene sono oggi ufficialmente riconosciute come parametro ambientale, dando così modo alle Regioni di definire misure di prevenzione, fissare limiti e predisporre controlli.
ARPAM, in linea con il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), si è dotata così, attraverso la costituzione del proprio Centro Regionale Odori Molesti (CROM), di strumenti operativi e metodologici per fornire supporto concreto alle autorità competenti e ai cittadini, sempre più sensibili a questo tipo di problematiche.
Perché servono persone, non solo strumenti
La tecnica utilizzata da ARPAM è quella dell’olfattometria dinamica, un metodo sensoriale riconosciuto a livello europeo. A differenza delle tecnologie elettroniche, infatti, l’olfatto umano è in grado di percepire miscele complesse di sostanze a concentrazioni molto basse, spesso impercettibili per gli strumenti analitici.
Sebbene esistano strumenti di monitoraggio elettronici progettati per simulare il naso umano (chiamati nasi elettronici e noti come IOMS – Instrumental Odour Monitoring Systems), questi non possono operare in autonomia: basati su sensori chimici, sono impiegati per registrare variazioni nel tempo e per il monitoraggio continuo, ma necessitano comunque di essere calibrati con i dati ottenuti dagli esaminatori umani. Inoltre, la complessità dei segnali da elaborare impone una gestione statistica avanzata, che non li rende adatti a una valutazione diretta della percezione umana.
Chi sono i valutatori olfattivi?
I panelist non devono possedere un olfatto eccezionale, ma una sensibilità "nella media", conforme agli standard indicati dalla norma UNI EN 13725:2022. Proprio questa caratteristica consente di ottenere misure affidabili e rappresentative della percezione reale della popolazione.
Con una procedura di selezione che garantisce rigore e oggettività, durante le prove viene valutata la sensibilità olfattiva dei candidati tramite una miscela odorante di riferimento composta da N-Butanolo in azoto, somministrata a diverse diluizioni. I candidati, che registrano la loro percezione dell’odore attraverso un pulsante a loro disposizione, risultano idonei se rientranti in un intervallo di sensibilità specifico stabilito dalla norma.L’attività dei panelist selezionati si svolgerà presso il laboratorio ARPAM. I campioni prelevati presso le sorgenti verranno diluiti e somministrati agli esaminatori, che registreranno la presenza o l’assenza dell’odore. Le risposte del panel saranno poi elaborate per determinare la concentrazione di odore presente nei campioni, espressa in unità odorimetriche per metro cubo.
L’impegno di ARPA Marche
ARPAM, attraverso il Centro Regionale Odori Molesti (CROM), si impegna a monitorare scientificamente la qualità dell’aria anche sotto il profilo olfattivo, riconoscendo agli odori lo status di parametro ambientale rilevante e puntando su tecniche riconosciute, formazione specialistica e trasparenza verso i cittadini, le autorità competenti e i decisori politici.
«Con questa iniziativa - ha dichiarato la Direzione Generale di ARPAM – l’Agenzia compie un ulteriore passo avanti nel rispondere alle segnalazioni della cittadinanza e nell’affrontare in modo strutturato e trasparente il tema degli odori molesti».
A Urbisaglia, si percepisce già un'atmosfera vibrante e carica di attesa. Il paese si prepara a vivere serate indimenticabili, dove l'energia della musica si fonderà con la maestosità millenaria dell'Anfiteatro Romano. Qui, storia ed emozione si abbracciano in eventi spettacolari che promettono di restare scolpiti nella memoria di chi vi parteciperà.
Sono stati scelti due artisti straordinari, capaci di regalare esperienze sonore che vanno ben oltre il classico concerto. Le serate si trasformeranno in veri e propri viaggi sensoriali, un'immersione profonda in melodie e ritmi che risuoneranno sotto un cielo stellato, circondati dalle antiche rovine.
Il 18 luglio, il pubblico sarà trasportato dalla poesia in note di Federico Albanese. Le sue melodie, delicate ma potenti, troveranno nell'Anfiteatro Romano il luogo perfetto per raccontare storie, evocare immagini e toccare le corde più intime dell'anima. Sarà un dialogo suggestivo tra l'arte contemporanea e l'eco dei secoli, un'esperienza che lascerà senza fiato.
Il 28 luglio, invece, attende un viaggio sonoro super visionario con Dardust. Il suo mix unico di pianoforte ed elettronica creerà un'atmosfera inconfondibile, un connubio tra classico e moderno che avvolgerà e farà volare gli spettatori. Sotto le stelle di Urbisaglia, Dardust trasformerà l'Anfiteatro in un palcoscenico di luci e suoni, per un'esperienza indimenticabile.
Non solo musica: un'esperienza da vivere e custodire. Questi non sono semplici concerti, ma veri e propri appuntamenti in cui gli spettatori saranno protagonisti di un'esperienza che nutrirà la loro anima. Immersi nella storia, avvolti dalle emozioni che solo la grande musica sa regalare, faranno parte di notti speciali, di momenti che resteranno per sempre nel loro cuore. Urbisaglia non è solo un luogo, ma un'emozione da vivere, e con questi eventi, invita a scoprirla in una veste inedita e affascinante.
Un profondo legame con la tradizione gastronomica, unito a un impegno costante nella sua valorizzazione e preservazione: questo è il filo conduttore dell'iniziativa che ha visto la Delegazione di Macerata dell'Accademia Italiana della Cucina protagonista di un significativo evento a Civitanova Marche. Il cuore dell'incontro, tenutosi giovedì 19 giugno, è stata la presentazione del volume “Il Brodetto”, un'opera che celebra uno dei piatti più iconici e amati della costa adriatica.
Ad accogliere i numerosi partecipanti, visibilmente interessati e coinvolti, è stato il delegato di Macerata, Pierpaolo Simonelli, che ha sottolineato l'importanza di queste iniziative per mantenere vivo il patrimonio culinario locale. L'Accademia, infatti, dedica ogni anno un approfondimento al "Brodetto", consapevole delle sue molteplici varianti che, pur differenziandosi di paese in paese lungo la costa adriatica, mantengono quasi costante la ricchezza del pescato utilizzato.
Ospite d'onore della serata è stato il professor Corrado Piccinetti, biologo marino e volto noto del programma Rai "Linea Blu". La sua partecipazione ha arricchito la discussione, offrendo preziosi spunti sulla storia delle marinerie e della pesca nell'Adriatico, e illuminando le complessità e le sfide attuali del settore. Il libro “Il Brodetto”, frutto della collaborazione tra Piccinetti e altri autorevoli autori come Ugo Bellesi, Tommaso Lucchetti, Alfredo Antonaros, Maria Lucia De Nicolò e Alberto Mazzoni, non si limita a esplorare la storia del piatto, ma analizza anche le tecniche di pesca, le attrezzature necessarie e propone gli abbinamenti con i vini più appropriati.
Le relazioni del professor Piccinetti e di Ugo Bellesi hanno toccato argomenti cruciali, spaziando dalla storia affascinante del brodetto all'attuale situazione della pesca, evidenziando purtroppo come questo piatto, simbolo della cultura marinara, stia progressivamente scomparendo dalla ristorazione costiera. Un campanello d'allarme che l'Accademia di Macerata si propone di raccogliere, promuovendo una maggiore consapevolezza e un ritorno alle radici della nostra cucina.
La serata è stata anche un momento di celebrazione e riconoscimento. Il consigliere nazionale Ugo Serra ha avuto il piacere di premiare l'Accademica Simonetta Varnelli e il delegato Pierpaolo Simonelli per i loro vari anni di dedizione, testimoniando l'impegno e la passione che animano l'associazione.
L'incontro si è concluso con una conviviale dedicata proprio al brodetto alla civitanovese, svoltasi presso il ristorante Leone di Mare. Durante la serata, il vice delegato Sergio Branciari ha ripercorso la storia degli incontri dedicati al brodetto, ricordando in particolare la figura di Vincenzo Perini, civitanovese DOC, che tanto si prodigò per la salvaguardia di questo piatto. A testimonianza del suo impegno, è stata condivisa la sua storica ricetta, tratta dal volume "Antologia della Cucina Marchigiana", un vero e proprio tesoro culinario che l'Accademia di Macerata continua a valorizzare.
Ed ecco la ricetta tanto apprezzata dai partecipanti:
Ingredienti: 2 kg e mezzo di pesce assortito (5 seppie, calamaro, lumaca di mare, scorfano, pesce prete, pesce cappone, scampi, canocchie, granchi, rana pescatrice, palombo, rombo, razza, sogliole, merluzzi, triglie) 1 cipolla, 2 spicchi d’aglio, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, 1 kg di passata di pomodoro, 1 cucchiaio di maggiorana, ½ bicchiere di vino bianco, olio, sale e pepe (o peperoncino)
Esecuzione: Pulire il pesce lasciando le teste e lavarlo possibilmente con acqua di mare; così pure le seppie e poi tagliarle a pezzi. Far appassire a fuoco medio, in un tegame, possibilmete di terracotta, cipolla e aglio tritati finemente con qualche cucchiaio di olio extra vergine di oliva; unire le seppie, salarle, peparle e quando avranno consumato la loro acqua naturale aggiungere concentrato di pomodoro, maggiorana e vino. Fate ritirare il vino e poi versate il passato di pomodoro che lascerete bollire molto lentamente per mezz’ora. Aggiungete le canocchie poi ad intervalli di 3 o 4 minuti tutti gli atri pesci a seconda della loro consistenza carnosa. Negli ultimi due o tre minuti aggiustare di sale, aggiungere due cucchiai di olio extravergine e le triglie. Servire con fette di pane abbrustolito o di polenta dura; il sugo sarà ottimo per condire delle linguine al dente.
Il maresciallo capo Alessio Alberigo, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Porto Potenza Picena, racconta uno dei momenti più intensi della sua carriera. Il 23 giugno 2025, a Porto Potenza Picena, è riuscito a salvare una giovane donna che stava per togliersi la vita, seduta sul cornicione di un palazzo con i piedi nel vuoto (leggi qui).
Maresciallo Alberigo, come è arrivato l’allarme? Chi ha chiamato i Carabinieri?
Stamane è giunta alla Stazione di Porto Potenza Picena la segnalazione di una donna sul cornicione di un palazzo con apparente intenzione autolesionistica.
Ero in Caserma intento a ricevere il pubblico e non ho esitato ad affrontare con estrema tempestività la situazione, consapevole che non bisognava perdere tempo. Mentre allertavo la Centrale Operativa della Compagnia di Civitanova Marche, affinché mi inviasse ausilio, raggiungevo velocemente quell’abitazione, ubicata peraltro nei pressi della Caserma. Ho notato che la ragazza era effettivamente seduta sul parapetto con i piedi nel vuoto. Di istinto, anche se ero solo, sono subito entrato nell'appartamento dove, a custode, vi era un cane pittbull. Ho mantenuto la calma, agendo con estrema prudenza per evitare che la situazione degenerasse, riuscendo a raggiungere il balcone. Il mio sguardo incrociava quello della giovane donna ed ho colto il terrore nei suoi occhi. Due parole di rassicurazione e nessuna esitazione: mi sono sporto sul parapetto e l'ho riportata in salvo sul balcone.
Pochi attimi, ma intensi, suffragati fortunatamente da un lieto fine. Una volta al sicuro, ho calmato gli animi tesi della famiglia, mentre arrivava l’ausilio dei colleghi del Nucleo Radiomobile di Civitanova Marche. Ho agito, senza tentennamenti, con la gioia nel cuore per essere riuscito a trarre in salvo la donna.
Cosa ha pensato quando si è trovato di fronte alla donna che, seduta sul parapetto, minacciava di lanciarsi nel vuoto?
Nella corsa verso l'appartamento, ho cercato la massima concentrazione per affrontare quel pericolo. Una volta sul balcone, la situazione era ben peggiore di quanto avessi immaginato. Ho subito notato i segni di un forte stato di alterazione psico-fisica. Aveva gli occhi lucidi, aspetto confuso come da sonnolenza e un equilibrio decisamente precario. Ho percepito, a quel punto, che il pericolo era estremo e imminente. La donna era seduta su pochi centimetri di bordo e poi il vuoto. Sapevo di dover agire subito, e così ho fatto!
Che situazione ha trovato nell’abitazione?
È stato difficile in quel momento comprendere pienamente la situazione interna all'appartamento, ma la mia attenzione era totalmente focalizzata sul pericolo imminente. L’adrenalina e l’istinto mi hanno aiutato a gestire la presenza, poco rassicurante, del pitbull; probabilmente in altre circostanze sarebbe stato un ostacolo significativo. La vita della donna era in gioco, e questo superava ogni altro rischio. Credo che la rapidità e la determinazione siano stati fondamentali per risolvere la criticità che avevo davanti a me. Dopo il salvataggio della donna, ho visto rientrare in casa il suo compagno con in braccio il loro bambino di pochi mesi e la mamma che si trovava in un’altra stanza dell’abitazione.
Lei, a un certo punto, con gesto fulmineo e deciso ha afferrato la donna allontanandola dal parapetto da cui si sporgeva. Perché ha preso questa decisione?
In quel frangente, non c'erano altre opzioni. Ho agito con tutta la mia forza, la mia concentrazione era tesa a non sbagliare il gesto di aiuto e non rischiare di sbilanciarmi nel vuoto. La mia premura era duplice: trarre in salvo la ragazza e non precipitare anch’io nel vuoto. Dovevo evitare ogni sua reazione imprevedibile che avrebbe compromesso tutto. Fortunatamente non c'è stata resistenza da parte della donna e la mia azione si è rivelata risolutiva.
Adesso cosa accadrà alla donna e al convivente?
La giornata è proseguita con intense attività investigative per fornire un quadro completo all'autorità giudiziaria. È emersa una complessa situazione familiare ma abbiamo lavorato incessantemente, anche di concerto con i servizi sociali del Comune di Potenza Picena e con il Servizio di Pronto Intervento Sociale dell'Ambito Territoriale 14 della Caritas di Porto Potenza Picena abbiamo reperito una soluzione abitativa per la notte e organizzato il rientro nel paese di origine.
Tornato a casa. Come si è sentito?
Mi sono sentito appagato e contento di come sono andate le cose. Cosa mi ha spinto ad agire? Il senso civico che ritengo dovrebbe avere ogni cittadino in particolar modo noi che vestiamo questa divisa. Paura? No, assolutamente. In quel momento la priorità era aiutare la donna, racconta emozionato. Sono orgoglioso di far parte di un'Istituzione che è sempre fra la gente e per la gente. Non esistono soluzioni semplici ai problemi sociali, ma noi Carabinieri siamo spesso chiamati a intervenire anche nei momenti più tragici e il nostro impegno è sempre quello di lasciare la situazione migliore di come l'abbiamo trovata.
Nel mio cuore porto ora il pensiero di quel bambino di pochi mesi che merita un futuro sereno. Mi auguro, davvero, che il grande impegno profuso da tutti possa aiutare quella famiglia a ritrovare la serenità.
A chiusura dell’intervista
Sempre più spesso l’Arma dei Carabinieri, con i suoi innumerevoli presidi territoriali, è chiamata a soccorrere persone vittime di violenza domestica che, non avendo spesso la forza per reagire, pur di sfuggire ai soprusi, pongono fine alla loro esistenza.
I Carabinieri, le altre Forze dell’Ordine e la Magistratura invitano chiunque ritenga di essere vittima di violenza domestica o di violenza in genere a lanciare una richiesta di aiuto, prima dell’irreparabile.
La vittima deve comprendere che la richiesta di aiuto o la denuncia sono il primo passo per liberarsi della violenza e tornare libere.
Si è chiusa con emozione per il coinvolgimento collettivo la summer school “Fresco – Formazione, Ricerca ed Educazione per lo Sviluppo delle Competenze e l’Orientamento dei Giovani”, realizzata nei territori interni del Maceratese, con l’obiettivo di offrire un’esperienza educativa, relazionale e trasformativa a tante ragazzi e ragazzi.
Il cuore pulsante della summer school è stato il lavoro delle due classi attivate: la classe Immagina, guidata da Francesca Chiappa e Giulia Lapucci, che ha esplorato il potere della narrazione, della mappatura affettiva e dell’ascolto come strumenti per leggere e raccontare il territorio e che, insieme a un gruppo di esperti e docenti, ha costruito una narrazione corale fatta di parole, immagini e relazioni e la classe Spazio, coordinata da Alice Clementi, Adinda Putri Palma, Valentina Pallotti e Michele Serafini, che ha sperimentato tecniche di progettazione partecipata e autocostruzione di arredi per la riqualificazione di spazi pubblici. Quest’ultima, attraverso un lavoro collettivo che ha unito creatività, manualità e progettualità, ha visto dare forma concreta a nuove modalità di abitare e condividere gli spazi. Il percorso è stato accompagnato da un team di docenti, professionisti e professioniste che hanno messo a disposizione tempo, competenze e passione.
Una squadra di formatori e formatrici di grande valore che per la classe Immagina ha visto la partecipazione di Antonio Brizioli, Giammaria De Gasperis, Alessandro Delpriori, Nicola Feninno, Iacopo Pasqui, Francesca Pignataro, Agnese Porto, Gaia Segattini, Emanuele Tartuferi mentre, per la classe Spazio, a dare il proprio contributo sono stati Lorenzo Bartolucci, Susanna Cipollari, Piergiorgio Ciarlantini, Federico Panniccià, Monika Delamnowicz, Fabio Fornasari, Alessia Venanzoni e Davide Mancini Zanchi.
Hanno inoltre contribuito, in qualità di docenti partner della prima giornata di formazione aperta, Chiara Cifatte e Deborah Patrizi per ActionAid, Loredana Guerrieri per Cgil Macerata, Cristiana Tombesi per Cisl Marche, Massimiliano Moriconi per Cna Macerata, Diego Mancinelli per il Forum del Terzo Settore.
La conduzione dei focus group è stata affidata a Chiara Maria De Leone di Cooss Marche Onlus. A curare tutta la documentazione fotografica e video è stato Stefano Teodori, presenza costante e attenta durante tutte le fasi del progetto.
I giovani partecipanti hanno avuto modo di incontrare e ascoltare alcune delle realtà più significative del territorio, che li hanno accolti e ispirati con racconti e buone pratiche: ScaccoMatto Onlus, Libreria Kindustria, Troticoltura Cherubini, Associazione C.A.S.A. di Ussita, Azienda Agricola Cavalieri, Podere sul Lago, Giardino delle Farfalle, MaRec, Museo della Nostra Terra, La Fornace degli Gnomi, Fondazione Chiaravalle Montessori, Spring Color, Rete dell’Appennino, Terra Prospera, Circolo Arci Radeche Fonne, MuPa e molte altre, raccontate all’interno della rivista “FRSSSCH”, in uscita a breve per Hacca Edizioni.
La progettazione e il coordinamento generale del progetto Fresco sono stati curati da Silvia Sorana per Cooss Marche Onlus, insieme al coordinamento per l’Unione Montana Potenza Esino Musone svolto da Daniele Sampaolo e Giulia Vitali.
Grande l’impegno delle tre Unioni montane Potenza, Esino Musone di San Severino Marche, Marca di Camerino di Camerino e Monti Azzurri di San Ginesio rappresentate dai presidenti Denis Cingolani, Alessandro Gentilucci e Giampiero Feliciotti oltre a Valerio Valeriani, coordinatore degli Ambiti Territoriali Sociali 16, 17 e 18, per il sostegno istituzionale, l’impegno e la fiducia costante.
La conclusione della summer school è stata occasione per mostrare non solo i prodotti concreti delle classi – oggetti costruiti, mappe, racconti, visioni – ma soprattutto la trasformazione personale e collettiva che il progetto ha saputo generare. Un’esperienza che ha lasciato segni, tracce, connessioni.
La summer school Fresco è stata promossa dall’Unione Montana Potenza Esino Musone – ATS 17, in partenariato con l’Unione Montana Monti Azzurri – ATS 16 e l’Unione Montana Marca di Camerino – ATS 18, insieme a una rete di partner territoriali, sociali e sindacali: Scacco Matto Onlus, ActionAid International Italia, CGIL Macerata, CISL Marche, Associazione degli Industriali di Macerata, CNA Macerata, Forum Regionale del Terzo Settore delle Marche. Il progetto si inserisce nell’ambito dell’Avviso pubblico “LINK! Connettiamo i giovani al futuro” promosso da ANCI e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.
Paura nel pomeriggio di oggi per un incidente avvenuto nel territorio comunale di Sant’Angelo in Pontano, intorno alle ore 17. Un uomo di 83 anni ha perso il controllo della sua auto, che è uscita di strada ed è finita in un dirupo, precipitando per circa tre metri.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri. Viste le condizioni del ferito, è stato disposto il trasferimento in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona. Fortunatamente, secondo le prime informazioni, le sue condizioni non sarebbero gravi.
L’auto è stata recuperata dai vigili del fuoco con l’ausilio di un’autogru e riportata sulla carreggiata. I carabinieri hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’accaduto, le cui cause sono ancora in fase di accertamento.
“Come al solito, la sinistra seleziona i dati che le fanno comodo per alimentare allarmismo e costruire una narrazione distorta della realtà.” Così l’assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Antonini, commenta il rapporto di Bankitalia sull’economia delle Marche, che certifica una crescita reale dello 0,4% nel 2024 (leggi qui il report).
Per Antonini, si tratta di “un dato positivo”, confermato anche dai primi mesi del 2025, che dimostra la capacità del sistema economico marchigiano di tenere e reagire nonostante i fattori esogeni legati alla congiuntura internazionale. “Non è certo merito delle politiche economiche del passato – afferma – ma frutto delle nostre azioni concrete a sostegno degli investimenti”.
L’assessore rivendica in particolare l’impegno della giunta nell’utilizzo dei fondi europei, per cui le Marche risultano prime in Italia, e gli stanziamenti a favore dell’accesso al credito e della patrimonializzazione delle PMI.
Nel report, Bankitalia evidenzia la tenuta del settore dei servizi, spinto dai flussi turistici stranieri, la crescita del comparto costruzioni e l’aumento del traffico passeggeri aeroportuale. Tuttavia, Antonini sottolinea che alcuni settori strategici come calzature, moda e tessile stanno risentendo del blocco dei mercati russo e ucraino e della crisi dei consumi, criticità esterne che penalizzano in particolare un’economia manifatturiera fatta di micro, piccole e medie imprese.
“È fondamentale leggere i dati con consapevolezza e nel lungo periodo – aggiunge –. Ad esempio, durante il Covid, l’export marchigiano era cresciuto molto grazie alla farmaceutica. Un boom che oggi è naturalmente rientrato. Ma fermarsi ai numeri senza contestualizzare rischia di dare letture fuorvianti".
Antonini lancia infine un affondo al centrosinistra: “Chi oggi dà lezioni è lo stesso che ha lasciato le Marche in una situazione di transizione economica senza investimenti né risposte per imprese e lavoratori. Quando Renzi non salvò Banca Marche, o quando Indesit fu svenduta a Whirlpool, nessuno disse nulla. Quelle scelte hanno innescato la crisi del modello marchigiano”.
A fronte delle sfide globali, l’amministrazione regionale prosegue nel sostegno alle imprese: in questi giorni sono stati autorizzati 6,7 milioni di euro aggiuntivi per lo scorrimento della graduatoria del bando per l’internazionalizzazione, già finanziato con 12 milioni. “Continuiamo a essere dalla parte del lavoro e del sistema produttivo – conclude Antonini – con investimenti mirati e una visione chiara per il rilancio delle Marche".
Coop Alleanza 3.0 ha deciso di togliere dai propri scaffali alcuni prodotti di origine israeliana, tra cui arachidi, tahina e articoli Sodastream. Una scelta simbolica ma significativa, che la cooperativa ha spiegato essere motivata dall’impossibilità di restare indifferente di fronte alle violenze in corso nella Striscia di Gaza e al blocco degli aiuti umanitari imposto dal governo israeliano.
Alla base della decisione – formalizzata dopo un rapporto presentato al consiglio di amministrazione dalla commissione etica e l’intervento di alcuni soci attivisti durante un’assemblea tenutasi lo scorso 21 giugno – vi è un’esigenza di coerenza con i valori fondanti della cooperativa.
Coop Alleanza 3.0, presente in diverse regioni italiane tra cui Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata, ha recentemente aderito alla campagna Coop 4 Refugees. Da un paio di settimane è disponibile nei suoi punti vendita la Gaza Cola, una bibita nata da un progetto palestinese con sede a Londra nel 2023, i cui ricavati vanno a sostegno della popolazione della Striscia.
“La Cooperativa non può rimanere indifferente – sottolineano da Coop Alleanza – davanti alle violenze in corso nella Striscia di Gaza. Siamo da sempre, e senza esitazione, al fianco di tutte le forze – enti, istituzioni e associazioni – che chiedono l’immediata cessazione delle operazioni militari. Ferma è anche la condanna del blocco degli aiuti umanitari destinati alle popolazioni civili della Striscia”.
Il rapporto di Bankitalia fotografa una regione in difficoltà: crescita limitata (+0,4%), export in calo e investimenti frenati. Lieve miglioramento per redditi e mutui.
L’economia delle Marche continua a mostrare segnali di debolezza. È quanto emerge dal rapporto annuale della Banca d’Italia dedicato alla regione, che inquadra il 2024 come un anno di stagnazione. L'indicatore trimestrale dell'economia regionale (ITER) segnala infatti una crescita reale del PIL dello 0,4%, meno della media nazionale, che si è attestata allo 0,7% secondo i dati Istat.
A pesare è soprattutto la crisi dell’industria manifatturiera. Anche nel 2024 il settore ha registrato un calo del fatturato, coinvolgendo sia le piccole che le grandi imprese. Le difficoltà sono state particolarmente evidenti per le aziende orientate all’export, penalizzate dalla contrazione delle esportazioni e da un quadro macroeconomico instabile. La fase ciclica negativa e l’incertezza generale hanno avuto riflessi anche sugli investimenti, ridotti rispetto al 2023 e ulteriormente contenuti nel corso dell’anno.
In controtendenza, il comparto dei servizi ha mostrato maggiore resilienza, grazie soprattutto a un buon andamento del turismo. Le presenze sono rimaste elevate rispetto alla media storica, offrendo un parziale sostegno all’economia regionale.
Famiglie: potere d’acquisto in lieve ripresa
Sul fronte delle famiglie, il reddito disponibile a prezzi correnti è aumentato del 2,5% su base annua, trainato da una ripresa delle retribuzioni e da un lieve incremento dell’occupazione. Tuttavia, l’effettivo potere d’acquisto è cresciuto solo dell’1,1% in termini reali, al di sotto della media nazionale, anche se ha beneficiato di una dinamica contenuta dei prezzi al consumo.
I consumi hanno registrato un aumento, ma in misura più contenuta rispetto al resto del Paese. Bankitalia evidenzia come la crescita, pur positiva, sia stata debole, segnalando un rallentamento rispetto al 2023, anno in cui si era completato il recupero dei livelli di consumo pre-pandemia.
Credito bancario in calo, ma crescono mutui e prestiti personali
Il credito bancario complessivo è diminuito nel corso dell’anno, riflettendo una domanda modesta e politiche di offerta più caute. Tuttavia, si segnala una ripresa dei mutui per l’acquisto di abitazioni, favorita anche dalla riduzione del costo dei finanziamenti. Il credito al consumo, in particolare i prestiti personali, ha invece mostrato una dinamica più vivace.
I Carabinieri della Stazione di San Severino Marche hanno rintracciato e arrestato un uomo di 45 anni, residente nell’Ascolano, già noto alle forze dell’ordine, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Ascoli Piceno.
L’uomo, già sottoposto alla misura dell’affidamento in prova presso una comunità di recupero locale, dovrà scontare una pena residua di 3 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di rapina, commesso a Castel di Lama nell’ottobre del 2022.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa di Reclusione di Fermo, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Momenti di paura in un bar del centro di San Ginesio, dove un uomo in evidente stato di alterazione ha seminato il panico tra i passanti, brandendo un martello e minacciando chiunque gli si avvicinasse. L’episodio si è verificato nei giorni scorsi e ha richiesto l’intervento urgente di una pattuglia della Stazione Carabinieri di Belforte del Chienti.
Il protagonista della vicenda è un cittadino romeno di 29 anni, residente a Lamezia Terme che, dopo aver danneggiato il bancone dell’esercizio pubblico, si è allontanato a bordo della propria auto. Rintracciato poco dopo dai militari, l’uomo è stato sottoposto ad accertamento etilometrico, risultando con un tasso alcolemico di 2,18 g/l, ben oltre il limite consentito dalla legge.
Non solo ubriaco: durante il controllo è emerso che il 29enne non aveva mai conseguito la patente di guida, guidando quindi il veicolo in maniera totalmente abusiva. I Carabinieri hanno proceduto al sequestro del martello, utilizzato per minacciare e danneggiare, e al fermo amministrativo dell’auto per tre mesi.
L’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria con diverse accuse, tra cui guida in stato di ebbrezza, minacce, danneggiamento e guida senza patente.
Un piccolo segno, ma carico di forza. Il punto esclamativo, da oltre mille anni, attraversa i testi scritti con un’energia tutta sua: esprime rabbia, stupore, entusiasmo, sorpresa. È il segno che alza il volume della scrittura, che trasforma le parole in emozioni esplicite.
Sabato pomeriggio, a partire dalle ore 15:30, Urbisaglia ospita un evento unico nel suo genere: “Alle radici di un simbolo. Primo passo per la storia del punto esclamativo, tra lingua, scrittura e memoria”, un incontro tra studiosi, linguisti, filosofi e appassionati, per raccontare l'origine, l’evoluzione e la potenza comunicativa di uno dei segni più affascinanti della punteggiatura.
Il convegno è anche un omaggio sentito e originale alla figura di Jacopo Alpoleio, concittadino a cui si attribuisce – in modo affettuosamente simbolico – l’“invenzione dello stupore tipografico”. Un’occasione per intrecciare storia, filologia e riflessione contemporanea su ciò che significa esprimere emozione nella scrittura.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Riccardo Natalini, i lavori saranno aperti da Federica Curzi, filosofa e coordinatrice dell’iniziativa, che introdurrà i relatori e il percorso dell’incontro.
Seguiranno gli interventi di:
Francesca Sampaolesi, traduttrice e critica letteraria, che rifletterà sul punto esclamativo nel linguaggio inclusivo contemporaneo;
Nora Sarti, linguista e docente all’Accademia di Belle Arti di Macerata, che analizzerà la punteggiatura come segno, promessa e apertura;
Sandro Polci, architetto e studioso, che accompagnerà i presenti nella sua “via verso il borgo dello stupore”, un itinerario culturale e simbolico.
Giorgio Buongarzoni, ideatore dell’iniziativa e rappresentante del comitato promotore, chiuderà i lavori, sottolineando il valore della memoria locale e della creatività applicata anche ai dettagli più trascurati della comunicazione scritta.
Un evento che mette insieme studio e passione, ricerca e immaginazione, con l’obiettivo di avviare un percorso che possa diventare anche un progetto culturale più ampio.
Non poteva che essere l’Abbadia di Fiastra lo scenario ideale per l’inaugurazione della mostra “Pellegrini di Speranza tra Roma e Loreto: Documenti, cartografia e oggetti di antichi viaggiatori tra XVI e XIX secolo”. Al taglio del nastro ha presenziato il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, insieme al vescovo di Macerata Nazzareno Marconi e al curatore dei documenti in esposizione Antonio Volpini. A fare gli onori di casa il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini Renato Poletti, che guida anche il Tavolo di Concertazione proprio per la Via Lauretana; e il presidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi. Con loro il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi e numerose autorità civili e militari del territorio, oltre che studiosi e ricercatori.
La mostra, promossa proprio dalla Fondazione Giustiniani Bandini e dalla Diocesi di Macerata, in collaborazione con il Progetto Cammini Lauretani, la Biblioteca Statale di Macerata e la Fondazione Carima, è stata allestita presso l’Ex Ospizio dei Pellegrini e rimarrà aperta fino al 7 gennaio 2026, con ingresso libero.
Prima dell’inaugurazione la Santa Messa celebrata dal cardinale Ravasi che ha poi portato il suo personale saluto ai numerosi intervenuti in Aula Verde, ringraziando del calore ricevuto in questa sua due giorni in terra maceratese. Il Cardinale ha ribadito l’importanza di intraprendere “la via”, con particolare riferimento al cammino mariano: «C’è un aforisma che viene da una terra insanguinata come la Persia, dalla grandissima cultura e tradizione, che ricorda come esistano tre tipi di viaggiatori – ha spiegato –, i primi sono quelli che viaggiano coi piedi e sono i mercanti; secondi sono quelli che viaggiano con gli occhi, i sapienti; terzi sono invece quelli che viaggiano col cuore e sono i pellegrini. Anch’essi hanno bisogno dei piedi e degli occhi ma avere cuore vuol dire camminare con uno spirito e una dimensione che è come quella che conduce a Loreto».
Un cammino che, rivissuto attraverso i documenti messi a disposizione da Volpini, consente di tornare indietro nel tempo e apprezzare le varie fasi, oltre che l'equipaggiamento dei pellegrini della Via Lauretana.
«Si tratta di una mostra che permette di ammirare documenti autentici e perfettamente conservati dall’attenzione mostrata da Volpini», ha sottolineato in tal senso il vescovo Marconi. «Una esposizione che, unita alla mostra su Matisse a Palazzo Ricci, rappresenta un valore aggiunto per tutto il territorio – ha ribadito il presidente della Fondazione Carima Sabatucci Frisciotti Stendardi –, per questo credo che, su tutti, sia il presidente della Provincia Sandro Parcaroli che il presidente della Regione Francesco Acquaroli potranno andare fieri di quanto questo lavoro potrà rappresentare un volano di promozione. Voglio tra l’altro ricordare la proficua collaborazione dedicata alla mostra dal nostro vice presidente, l’architetto Giacomo Alimenti».
Parole che hanno trovato concorde il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini Poletti: «Un lavoro di gruppo che è stato premiato dalla presenza eccezionale del cardinale Ravasi, al quale va il nostro più sentito ringraziamento». Citato più volte tra i ringraziamenti, durante la presentazione è poi intervenuto lo stesso architetto Alimenti, responsabile dell’Ufficio Sisma della Diocesi, omaggiando anch’esso il cardinale Ravasi per la sua partecipazione («Ogni volta che la ascoltiamo Eminenza germoglia in noi uno spirito nuovo», ha detto) e ricordando come il valore della mostra sia stato compreso immediatamente in Curia e dalle Fondazioni, tanto da arrivare all’allestimento in tempi brevi.
L’esposizione dedicata ai viaggiatori tra Roma e la Santa Casa nasce dalla passione di Volpini per il viaggio: «Questa mostra nasce da una predilezione per Loreto – ha ricordato Volpini, ringraziando quanti tra le Fondazioni e i privati hanno reso possibile l’evento, così come la Diocesi di Macerata, nelle persone del vescovo Marconi e del segretario generale don Gianluca Merlini –, fin dall’inizio del XVI secolo l’itinerario verso la Santa Casa fu il più frequentato dai pellegrini, specialmente nelle ricorrenze giubilari, ma adoperato anche dai viaggiatori. Gli interventi papali conferirono ad esso anche un valore simbolico e un carattere istituzionale. Il percorso espositivo ripercorre le fasi salienti del viaggio: la preparazione, il percorso, la meta, focalizzando la dimensione giubilare. Il titolo stesso richiama il motto di questo Anno Santo 2025: Pellegrini di speranza; perciò il pellegrinaggio è qui proposto come metafora dell’esistenza».
L’itinerario della mostra ripercorre le fasi salienti del viaggio: la preparazione, il percorso, la meta, focalizzando la dimensione giubilare: il visitatore è chiamato a farsi pellegrino, nel percorso simbolico lungo le mappe stradali, a calarsi nelle condizioni concrete del viaggio attraverso gli oggetti quotidiani, a scorgere nell’altro un compagno col quale condividere le difficoltà e la bellezza del cammino, custodendo la speranza di una meta che eccede il termine del finito.
Si sono svolti il 10 e il 17 giugno, i due incontri formativi con la dottoressa Vera Stoppioni e il dottor Agostino Basile sui "Bisogni delle persone con disturbo dello spettro autistico e facilitazioni ambientali", organizzati dall'Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Civitanova Marche in collaborazione con il Centro commerciale Cuore Adriatico.
La proposta è partita dall'Assessorato e ha trovato subito la pronta disponibilità del titolare dell'ipermercato Luciano Laloni e della responsabile del centro Giulia Gamberini, che con sensibilità e proattività hanno collaborato sia nella partecipazione che nel coinvolgimento delle varie realtà commerciali, ristorative e lavorative presenti.
Nel corso delle due giornate cui hanno partecipato circa 40 dipendenti del Centro commerciale, gli esperti hanno illustrato le linee aggiornate relative al disturbo del neurosviluppo, mettendo in luce comportamenti e modelli di trattamento. In particolare, sono stati evidenziati gli accorgimenti utili all’accoglienza delle persone che presentano questo disturbo e delle loro famiglie per poter usufruire al meglio anche dei servizi e degli spazi commerciali.
"Il personale è stato informato rispetto agli accorgimenti da mettere in atto in caso di situazioni problematiche che dovessero presentarsi. Inoltre, sono state proposte modalità riferite alla comunicazione aumentativa alternativa e alla modifica degli stimoli ambientali in alcune ore della giornata, per ridurre un possibile sovraccarico neurosensoriale ed altro ancora".
"L'Assessorato alle Politiche Sociali, con il progetto innovativo sull'autismo, segna un importante cambio di paradigma nella promozione dell'inclusione e della consapevolezza nella nostra città – ha dichiarato l’assessore di riferimento Barbara Capponi. Rompendo gli schemi tradizionali, questo progetto si pone come obiettivo strategico la diffusione capillare della conoscenza sull'autismo, coinvolgendo non solo le famiglie e i professionisti del settore, ma l'intera comunità. La collaborazione con il centro commerciale è un esempio concreto di come si possano creare sinergie efficaci per promuovere una cultura dell'inclusione e dell'accessibilità".
"Riteniamo fondamentale che ogni membro della nostra comunità sia valorizzato e supportato nelle sue esigenze specifiche, e questo progetto è strumento incisivo della promozione della dignità di tutti. Diviene così tangibile il principio di "Tutti diversamente capaci" che ci guida da anni, con l'obiettivo di avere una città interessata e proattiva per ogni cittadino, ciascuno con la propria unicità e le sue esigenze".
Le interlocuzioni tra assessorato e direzione del centro commerciale continueranno al fine di dare seguito ancora più concretamente a questi incontri formativi. Questa iniziativa si inserisce nel percorso biennale sull'autismo organizzato dall'assessorato che ha incontrato e sta incontrando tutte le categorie presenti nella città al fine di rendere più accessibile ogni ambiente di vita per le persone con autismo e le loro famiglie.