"Le Regioni vanno coinvolte sulla Bolkestein che non può essere applicata passivamente in assenza di un riordino della materia. Lo chiedono le Marche, in vista della Conferenza delle Regioni - in programma mercoledì prossimo - che affronterà il tema della direttiva Ue, a seguito della sollecitazione esercitata dal presidente Acquaroli".
Lo riferisce l’assessore Guido Castelli che, oggi, ha partecipato, da remoto, alla Commissione Demanio marittimo della Conferenza delle Regioni, il cui presidente è Marco Scajola, assessore della Liguria.
La Commissione era chiamata a redigere un documento base, da sottoporre al vaglio della Conferenza delle Regioni, alla luce delle due sentenze del Consiglio di Stato dello scorso novembre che hanno di fatto imposto di arrivare entro il 31 dicembre 2023 “alle gare che danno tanta apprensione ai concessionari balneari d'Italia e delle Marche" sottolinea Castelli.
"Le Marche chiedono allo Stato di non dare per scontato che la Bolkestein, in Italia, vada applicata in automatico - aggiunge l'assessore -. Noi riteniamo che si debba aprire una vertenza a livello europeo finalizzata a contrastare l’applicazione della direttiva agli stabilimenti dislocati lungo le coste italiane. Esattamente come è accaduto in Spagna e in Portogallo, nazioni che hanno differito, sine die, lo svolgimento delle gare".
"Chiediamo dunque che lo Stato si schieri a fianco dei concessionari, anche tenendo conto del fatto che la Bolkestein è una direttiva sui servizi, mentre invece gli stabilimenti sono beni”. Il rischio, secondo Castelli, è che “se lo Stato non interverrà prontamente, dopo le controverse sentenze del Consiglio di Stato, con un intervento normativo organico, i Comuni potrebbero andare in ordine sparso nell’indire aste e gare. Magari anche solo per paura di incorrere in qualche sanzione".
"Attraverso la Conferenza delle Regioni, chiediamo che i Comuni congelino la situazione, sterilizzando le eventuali iniziative di indizione di gare perché ciò rischierebbe di produrre un'applicazione della Bolkestein a macchia di leopardo in Italia - ribadisce l'assessore -. È necessario, all’opposto, un intervento più generale e sistemico, ferme restando le impugnazioni giurisdizionali che hanno riguardato le sentenze del Consiglio di Stato”.
Castelli, infine, anticipa che la Regione Marche intende sostenere la posizione di quanti non considerano la Bolkestein una specie di “destino ineluttabile”, dal quale “sarebbe impossibile esonerarsi. Le Marche hanno impresso un’accelerazione al dibattito in corso e intendono lavorare per sollecitare una presa di posizione del Governo in sede europea contro la Bolkestein”.
"Sei arrabbiata? Come va? Dai usciamo per un aperitivo...". Qualche mese dopo lo stupro di gruppo subito il 24 aprile scorso a Porto Recanati (leggi qui), e le minacce estese alla famiglia affinché non parlasse, una 35enne di Ancona, commessa in un negozio, sarebbe stata contattata dal presunto stupratore come se nulla fosse accaduto.
La circostanza, insieme alla 'visita' in negozio di un'altra persona coinvolta, consigliarono alla donna, che nel frattempo aveva denunciato in Questura di Ancona, di fornire gli elementi per identificare gli aguzzini dopo i timori iniziali. Nei giorni scorsi, su ordine del gip di Macerata Claudio Bonifazi chiesto dal pm Rosanna Buccini, la Squadra Mobile di Ancona aveva arrestato due uomini per concorso nella violenza di gruppo commessa dopo un party, a base di alcol e cocaina, in un'abitazione diversa, durante la zona arancione Covid.
Ora si cerca il 'terzo uomo' che la 35enne non conosceva e di cui diede solo una descrizione di massima. In carcere sono già finiti un 44enne campano, insegnante di sostegno, che lavora in un'istituto tecnico superiore dell'Anconetano, accusato di aver materialmente abusato della donna, e un 52enne muratore piemontese, che, insieme al terzo uomo l'avrebbe bloccata durante lo stupro a casa del docente. Gli indagati, che si dicono estranei alle accuse, sono rimasti in silenzio davanti al gip.
La Mobile, guidata da Carlo Pinto, attende le deleghe per sentire altri potenziali testimoni. La 35enne riferì che i tre, durante il party, le chiesero di accompagnarli in auto a prendere del vino perché era terminato; e che poi invece si consumò lo stupro. Impaurita dalle minacce del prof ("sono come Batman - le avrebbe detto -, una persona diversa da quella che appare"), li riaccompagnò al party, e tornò a casa: poi la corsa in ospedale, l'attivazione del codice rosso e la denuncia.
Il caro bollette dell’energia mette in crisi anche il settore che riunisce i gestori delle piscine. Una loro delegazione, che fa capo al Comitato di Gestione delle Piscine Marchigiane è stata ricevuta oggi a Palazzo Raffello dal presidente Francesco Acquaroli e dall’assessore allo sport, Giorgia Latini con i funzionari competenti.
Per i gestori erano presenti, Andrea Sebastianelli di Sport Village Pesaro, Mirko Santoni di Team Marche Falconara Marittima e Igor Pace di Co.ge.pi. Ancona. Il quadro merita certamente grande attenzione e le stime del caro bollette parlano di costi extra ragguardevoli per il settore piscine marchigiane.
“Servono interventi urgenti da parte del Governo nazionale – ha affermato il presidente Acquaroli – Il rischio, altrimenti, è il blocco del Paese. Le Regioni da sole, con il loro bilancio, non possono sostenere il peso economico di misure totali a sostegno di questa situazione che pesa su molti settori commerciali ed economici. Da parte nostra ci attiveremo immediatamente in sede di Conferenza delle Regioni per portare al Governo il tema dei ristori e affinché si faccia carico di richiedere misure tempestive rispetto al tema del caro energia".
“Comprendiamo la difficoltà che vivono oggi i gestori delle piscine – ha aggiunto l’assessore Latini – sulle cui spalle pesa l’enorme rincaro dei costi dell’energia. Ci rivolgeremo ai nostri rappresentanti nazionali affinché si faccia il possibile per attutire questo rincaro che rischia di sfibrare il tessuto socio-economico già fortemente penalizzato dalle restrizioni e dalla pandemia”.
“Come noto il Coni – ha aggiungo Fabio Luna, presidente Coni Marche – ha da subito evidenziato la problematica relativa all’aumento dei costi delle bollette sollecitando il Governo a prendere gli opportuni provvedimenti, per far sì che il mondo sportivo, già duramente colpito come altri settori dalla pandemia, non debba affrontare anche questa emergenza".
"L’aumento esagerato del costo dell’energia sta mettendo in forte difficoltà tutte quelle Asd/Ssd che gestiscono gli impianti sportivi - aggiunge Luna -. Tra queste quelle maggiormente colpite sono le Associazioni che gestiscono gli impianti natatori. Pertanto come Coni Marche ci sentiamo vicini a tutte queste realtà e sollecitiamo tutti coloro che possono intervenire per far fronte a questa emergenza affinché possano mettere in campo i necessari sostegni”.
Il settore delle piscine nelle Marche vede impiegati 1500 addetti e conta circa 300 mila fruitori. Nel corso dell’incontro sono state ascoltate indicazioni e discusse proposte da sviluppare in futuro nell’ottica della reciproca collaborazione. “Apprezziamo la vicinanza e l’attenzione mostrata dalla Regione Marche e l’interesse ad ascoltare le nostre richieste. È stato un incontro positivo - hanno evidenziato i gestori al termine dell’incontro -. Con il sostegno della Regione auspichiamo un fattivo interessamento da parte del Governo”.
Un titolo di viaggio speciale, rilasciato a tutti quei passeggeri che hanno la residenza in uno dei comuni della regione. Il rilancio anche per il 2022 - con possibilità di proroga fino al 2023 - della "Carta Tutto Treno Marche" testimonia la rinnovata partnership fra Regione Marche e Trenitalia, secondo uno schema economico che prevede l’impegno da parte di Palazzo Raffaello per un importo di 400.000 euro equamente diviso tra i due anni oggetto dell’accordo.
Il titolo di viaggio "agevolato", previsto e disciplinato dall'azienda del gruppo FdS, sarà affiancato a un abbonamento annuale presso il servizio ferroviario del territorio, permettendo al titolare di accedere ai treni di lunga percorrenza (Frecciabianca e Intercity) che esulano dalle competenze regionali.
Il costo per accedere ai vari Frecciabianca e Intercity - che operano sulla direttrice adriatica o sulla linea romana - sarà di 130 euro per distanze fino a 60 km e di 150 euro per distanze superiori, secondo la tratta indicata sull’abbonamento. La differenza di costo è coperta dalla Regione, dietro presentazione di rendiconto trimestrale da parte di Trenitalia.
Un concerto per pianoforte che vede protagonista un grande talento del territorio marchigiano, che da tempo svolge la sua attività artistica in Germania e torna in Italia per questo appuntamento. Ottavia Maria Maceratini, affermata pianista, vincitrice di oltre 28 primi premi in importanti competizioni pianistiche, si esibirà al Politeama di Tolentino domenica 13 febbraio alle ore 18,00.
Il programma è dedicato alle più belle pagine di Chopin con il Grande Valse Brillante op. 34 n. 2, Notturno op. 48 n. 1, Sonata in si minore op.58 e di R. Schumann con l’Arabesque op.18 e gli Studi Sinfonici op. 13. Un programma di facile ascolto adatto a tutti, per iniziare ad amare la musica classica.
Ottavia Maria Maceratini inizia lo studio del pianoforte a cinque anni sotto la guida del Maestro Ermanno Beccacece presso la Civica Scuola di Musica “Beniamino Gigli” di Recanati. Si diploma con il massimo dei voti lode e menzione Presso l’Istituto Musicale Pareggiato “G. Pergolesi” di Ancona sotto la guida del Maestro Lorenzo Di Bella, in seguito è stata ammessa alla Hochschule Für Musik und Theater di Monaco di Baviera dove ha studiato fino al 2010 sotto la guida della professoressa Elisso Virsaladze, alla quale deve il suo perfezionamento artistico, conseguendo nello stesso anno il suo Meisterklassendiplom.
Oltre 28 sono i primi premi ricevuti nelle competizioni pianistiche italiane, fra i quali i primi premi assoluti al concorso nazionale di Pisa, Cesenatico, Pistoia, Camerino aggiudicandosi anche la menzione speciale della giuria ed il premio “J.S. Bach”, al concorso Giovani Solisti dell’Adriatico, al concorso Città di Terzo in Piemonte, per citarne alcuni. Unica vincitrice nella sezione pianoforte del “Primo Premio Nazionale delle Arti” istituito dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Il suo primo album “One Cut” è stato accolto con grandi lodi dalla più alta critica musicale, trovando risonanza in riviste e giornali come “Crescendo”, “Frankfurter Allgemeiner”, “Fono Forum” e in canali radio quali “Bayrische Rundfunk”, “ORF” etc. Il secondo album, dedicato a musiche di Schumann, ha ricevuto il premio “Die Rose der Woche” presso il giornale “Münchener TZ” ed è stato proclamato dalla NMZ nella lista dei migliori dischi usciti nel 2012, ricevendo anche una nomination per il premio ICMA (International Classical Music Award).
Si è esibita in prestigiose occasioni come “Chamber Music Connects the World”, con Gidon Kremer e Steven Isserlis, “Schleswig-Holstein” in Germania accompagnata dalla Kremerata Baltica, nella sala “Gasteig” di Monaco di Baviera con la Deutsche Kammerakademie ed i Salzburg Chamber Soloists, con la Nowosibirsk Symphony Orchestra in Siberia, eseguendo il concerto per la mano sinistra di Ravel. Si è inoltre esibita alla Herkulessaal di Monaco con il terzo concerto di Beethoven per pianoforte e orchestra sotto la guida di J. Mora e la Bruckner Akademie.
Biglietti a partire da 8 euro disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Tutte le attività del Politeama si svolgono nel rispetto delle normative per il contrasto del Covid-19, l’ingresso è consentito esibendo il Green Pass “rafforzato” e indossando correttamente la mascherina protettiva FFP2. Master Piano Festival è organizzato grazie alla consulenza artistica di Cinzia Pennesi e continua domenica 6 marzo con Sara Costa, vincitrice del Global Music Awards.
“Il giorno del Ricordo del 10 febbraio sia la circostanza per mantenere viva la memoria e far conoscere in particolare alle giovani generazioni la tragedia delle Foibe e l’esodo forzato dalle terre degli istriani, fiumani, dalmati nel secondo dopoguerra. Sia un monito affinché non si ripetano mai più sciagure simili ma anche un invito alla collaborazione, a combattere odio e discriminazioni per la costruzione della pace”. Così l'assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini, che oggi in Giunta ha proposto la delibera che prevede di assegnare per il 2022, attraverso un avviso pubblico, i contributi di 30.000 euro per progetti per le finalità della Legge Regionale 2012 n.8 per l’affermazione dei valori del ricordo del martirio e dell’esodo Giuliano-Dalmata-Istriano’.
“Trasmessa alla competente commissione consiliare per il parere, la deliberazione propone di conferire risorse prioritariamente ai Comitati marchigiani dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e alle Associazioni di esuli giuliano-istriano-dalmati operanti nelle Marche a seguito della presentazione di progetti attuati in collaborazione con gli enti locali ed altre associazioni. Possono presentare la richiesta di contributo anche gli enti locali per iniziative realizzate in collaborazione, nonché da associazioni e comitati che operano nelle Marche e che possiedono nel proprio statuto finalità e attività previste nella legge”.
“Oltre alla ricorrenza del “Giorno del Ricordo”, vengono sostenuti in particolare quei progetti di attività come pubblicazione di studi, ricerche, iniziative rivolte ai giovani, allestimento di mostre, organizzazione di convegni di studio e di pellegrinaggi nei luoghi della memoria, concorsi, manifestazioni celebrative, finalizzati alla sensibilizzazione e alla diffusione fra i giovani, nella scuola e nei luoghi di lavoro, della conoscenza storica della tragedia del martirio e dell’esodo giuliano-dalmata-istriano. Verrà data priorità ai progetti realizzati e condivisi da più soggetti. La domanda di contributo deve essere trasmessa entro il 22 aprile tramite pec a regione.marche.funzionebac@marche.it”.
Nonostante il periodo turbolento dal punto di vista sanitario ed economico, che di fatto sta alleggerendo eccessivamente le tasche degli italiani, c’è un costo diffuso che tutti ci ritroviamo a sostenere e che sta seguendo una tendenza inversa, la polizza assicurativa.
Da sempre è considerata una delle spese più pesanti da sopportare per i possessori di un veicolo a motore.
Studi recenti portati avanti dall’IVASS hanno però dimostrato il contrario.
L’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni ha rilevato, dall’ultima osservazione sul costo medio di una polizza, che il 50% degli italiani ha pagato meno di 324 euro, per la polizza auto, nel secondo trimestre del 2022, mentre il 10%, addirittura meno di 200 euro.
Lungo tutto lo scorso anno si è assistito di fatto a un decremento dei costi del 5,9%.
Una notizia che effettivamente smentisce il luogo comune che vuole i prezzi delle assicurazioni tra le spese più alte da sopportare per gli italiani.
A ben guardare, però, al di là delle tendenze recenti, risparmiare sull’assicurazione era possibile anche prima.
Giocando su molti fattori e usando particolari accorgimenti è possibile ottenere comunque un risparmio sull’assicurazione.
Al momento della stipula si può applicare la legge Bersani per beneficiare della migliore classe di merito attribuita ad un altro assicurato nel nucleo familiare.
Allo stesso modo, si può optare per guida esperta o esclusiva, due variabili che abbassano il valore del premio finale.
Si può certamente installare una scatola nera, il dispositivo utile a registrare tutte le dinamiche in caso di incidente.
Le garanzie accessorie, infine, possono essere inserite a completamento del preventivo per ottenere una copertura più ampia possibile.
La vera partita quindi si gioca tutta sulla scelta di una compagnia assicurativa che coniughi l’offerta di tutti questi elementi e il minor costo possibile.
Un discorso che vale soprattutto per le assicurazioni online, tra cui spicca come leader di settore Genertel.
La direct company, infatti, ha raggiunto negli anni un livello elevato di affidabilità tra gli assicurati, grazie all’attenzione costante posta nei confronti del cliente.
Sempre al passo con i tempi, Genertel mette in campo tutti i servizi e le opzioni utili a garantire copertura ai guidatori ai prezzi più vantaggiosi.
Basta fare riferimento alla scatola nera della compagnia, utile a far diminuire il valore del premio finale non solo al momento della stipula, quanto anche al rinnovo, dimostrando una guida altamente virtuosa.
Anche il ventaglio delle garanzie accessorie proposte è ben assortito e va incontro alle più disparate esigenze dei guidatori.
Si spazia dalla classica Responsabilità Civile, all’assistenza stradale, senza tralasciare le diverse estensioni.
Gli effetti economici della pandemia hanno interessato da vicino anche il mercato degli affitti residenziali.
Nel 2020, infatti, l’esodo di lavoratori e studenti dalle grandi città, ha fatto schizzare l’offerta a fronte di una visibile contrazione della domanda, con un conseguente calo dei canoni di locazione.
La ripresa delle attività nell’ultimo anno, invece, ha dato nuova linfa vitale al settore delle locazioni ad uso abitativo.
Studenti e lavoratori stanno lentamente rientrando in sede, occupando nuovamente gli appartamenti rimasti vacanti durante l’anno precedente.
Il 2021, quindi, si chiude finalmente con il segno positivo per i proprietari di casa, che hanno potuto così riallineare i prezzi a quelli pre-pandemia.
L’incremento dei canoni registrato negli ultimi dodici mesi, infatti, è pari allo 0,4% per i monolocali e allo 0,3%, invece per i bilocali.
A far pendere l’ago della bilancia a favore dei proprietari sono certamente i giovani, che per il 43% e oltre hanno ripreso ad affollare i capoluoghi d’Italia.
Una tendenza che riguarda maggiormente le grandi città che più hanno sofferto nel primo anno di pandemia.
Questo trend al rialzo, però, se da una parte sembra strizzare l’occhio ai proprietari, non deve scoraggiare gli inquilini.
Utilizzando i giusti strumenti di ricerca, far conciliare le esigenze di entrambe le parti può persino diventare un gioco da ragazzi.
Tante volte, infatti, la soluzione più conveniente sia per i proprietari che per gli inquilini sta nel trovare la persona giusta al momento giusto.
E questo, la piattaforma online Zappyrent, leader nell’incontro tra domanda e offerta di case in affitto, lo sa bene.
L’efficacia dei suoi servizi, di fatto, si evince da due fattori fondamentali, i risultati della ricerca estremamente focalizzati sulle esigenze dei clienti e la tutela riservata a entrambe le parti.
Individuare l’appartamento giusto per gli inquilini è piuttosto semplice, data la possibilità di settare i parametri di ricerca più utili a circoscrivere i risultati.
Ne sono un esempio la tipologia di immobile, il budget, la zona.
Allo stesso modo, anche il proprietario può selezionare in maniera sicura l’inquilino più adatto alla sua offerta, attraverso le informazioni approfondite e raccolte attraverso la piattaforma e il punteggio di merito che quest’ultima assegna a ogni inquilino.
Un metodo che permette ai proprietari di cedere l’immobile all’inquilino selezionato, a cuor più leggero, anche grazie alla speciale protezione Zappyrent, che assicura l’accredito del canone, ogni mese, ai proprietari.
D’altra parte, anche gli inquilini sono tutelati dalla policy “Soddisfatti o rimborsati” che, in caso di netta discrepanza tra annuncio e reali condizioni abitative, prevede la restituzione a questi ultimi delle somme versate.
Un luogo d’incontro virtuale, quindi, dove ogni proprietario può trovare l’inquilino giusto e ogni affittuario la casa che desidera, a prezzi contenuti.
È operativa nel quartiere di Vallicelle la Casetta dell’acqua, la prima in città. Erogherà acqua naturale e gassata al momento, gratuitamente per i primi 60 giorni, poi per usufruire del servizio sarà necessaria una tessera ricaricabile. Il distributore, oltre a essere un nuovo utile servizio per la cittadinanza, rappresenta anche un percorso educativo sotto il profilo ecologico, di salvaguardia dell’ambiente in quanto il riutilizzo delle bottiglie dell’acqua in vetro, permette di ridurre la produzione di imballaggi e del rifiuto di plastica.
La Casa dell’acqua eroga acqua gradevolmente fresca attraverso un pulsante elettrico a bassa tensione, in quantità illimitata, consente il prelievo a bottiglia senza particolari elementi danneggiabili. Il distributore è realizzato con materiali adatti per esterno con una tettoia di protezione a norma di legge e con coibentazione interna contro il gelo, è dotato di luce di illuminazione notturna, schermo LCD 18’’ e scatola con vetro antivandalico e antiriflesso nonchè sistema di filtrazione approvato dal Ministero della Salute Italiano completo di lampada UV e sistema di conteggio dei litri di acqua erogati. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Assm e Blupura.
“Questa Amministrazione ha ampiamente dimostrato di saper valorizzare il patrimonio pubblico esistente attraverso una progettualità appropriata, unita ad una ben riuscita ricerca di fondi pubblici e non certo svendendo gli immobili di proprietà. Questi sono i fatti in cinque anni di Giunta, tutto il resto è solo chiacchiericcio sollevato per mettere in cattiva luce l’esecutivo". A sottolinearlo, in una nota stampa, è il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica.
"La casa di riposo Villa Letizia non si tocca - ribadisce il primo cittadino -, la sua vendita non è mai stata oggetto di discussione in maggioranza, né sancita da atti approvati dalla Giunta. A riprova c’è il recente Piano delle alienazioni approvato il 18 gennaio, dove non viene indicata la cessione di alcun bene comunale a differenza della passata amministrazione di sinistra che mise in vendita immobili pubblici per milioni. Inoltre, nel nostro Piano delle opere viene indicata una casa di riposo da costruire utilizzando contributi statali".
"La realizzazione di una casa di riposo è un’esigenza molto sentita in un territorio come quello civitanovese in continua crescita demografica - dichiara Ciarapica -, ma l’opposizione non fa altro che cavalcare slogan in cerca di visibilità, ignorando completamente che il nostro unico obiettivo è quello di cercare soluzioni attuabili senza pesare sulle casse del comune per concretizzazione il progetto di una nuova struttura polifunzionale per l’accoglienza degli anziani".
"Nello specifico, la delibera pubblicata nel mese di aprile era propedeutica all’assegnazione di una consulenza ad un professionista per poter individuare una proposta attuabile per la realizzazione di una struttura di almeno 90 posti letto - spiega il sindaco -. Il bando che è stato pubblicato a seguito di quella delibera, ci ha dato la possibilità di conoscere eventuali soggetti privati in possesso di requisiti di idoneità per far nascere tale struttura. L’Ufficio competente sta esaminando le proposte protocollate, ma in nessuna di queste si fa riferimento a Villa Letizia".
"Voglio ribadire l’intenzione di questa Amministrazione di realizzare una casa di riposo con fondi statali e di portare avanti il piano per il recupero del patrimonio esistente, attraverso l’intercettazione di fondi per la rigenerazione urbana e altre forme di finanziamenti che escludono l’alienazione di Villa Letizia o di altro bene comunale” conclude Fabrizio Ciarapica.
Mercoledì 9 febbraio verrà dato il via ufficiale a un nuovo progetto europeo guidato dal Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università di Macerata. Il progetto Retourn “Riattivare il Turismo dopo un disastro Naturale”, finanziato dall’Unione Europea con oltre 300 mila euro nell’asse Erasmus+ nel 2021, avrà una durata di due anni e coinvolgerà il soggetto promotore, l’Università di Macerata, insieme a nove partner tra atenei, centri di formazione, camere di commercio e associazioni in Italia, Slovenia, Germania, Ungheria e Grecia.
Nello specifico: Camera di Commercio dell’Umbria e l’associazione Pepelab per l’Italia, Life Long Learning Center e Camera di commercio Italiana per la Grecia, Università di Maribor e Cpu centro di formazione collegato alla camera di Commercio per la Slovenia, la tedesca Europe Unlimited e l’ungherese Trebag Centro di Formazione.
Tutti questi paesi hanno sperimentato l’impatto dei disastri naturali: il centro Italia nel 2016 con il terremoto, gli altri con incendi, valanghe e alluvioni. Tutti risentono ancora dei danni a livello ambientale, economico e sociale, aggravati dallo scoppio della pandemia da Covid-19 nel 2020, che ha contratto gli afflussi turistici a livello mondiale, deprimendo ulteriormente le zone colpite.
Questo progetto è stato finanziato per andare a ricreare e potenziare figure professionali esperte di territorio, ambiente e turismo, per rivalorizzare e recuperare l’equilibrio territoriale, economico e sociale di questi paesi.
La professoressa Elena Cedrola, referente del progetto e direttore del Dipartimento di Economia e Diritto, sottolinea l’importanza dell’aggiornamento delle competenze professionali: “Dalle nostre ricerche preliminari per la formulazione del progetto, gli operatori delle imprese turistiche a livello europeo hanno insistito molto sulla necessità di dotare le figure professionali del turismo di ulteriori conoscenze e competenze".
"In particolare, gli esperti di turismo e promozione territoriale - aggiunge Cedrola - hanno bisogno di competenze trasversali sulla gestione del rischio che svilupperemo con i nostri partner nei prossimi anni grazie a questo progetto. Vogliamo dare il nostro contributo a un’idea di sviluppo e apprendimento su tematiche fondamentali e di immediata applicabilità nei nostri territori”.
La sinergia con i partner italiani - Camera di Commercio dell’Umbria e Pepelab - sarà fondamentale per intercettare le esigenze di formazione di professionisti in ambito turistico, economico e non solo. La formazione sta emergendo a livello interazionale come strategia fondamentale per la riqualificazione di risorse umane, che negli ultimi anni hanno avuto esigenza di riconvertirsi o arricchirsi di competenze trasversali, tecnologiche e avanzate.
Il progetto muove i suoi primi passi online, dal momento che la pandemia ha reso difficili gli spostamenti internazionali, ma a breve tutti i rappresentanti delle istituzioni ed enti partecipanti si riuniranno a Lubiana, per poi proseguire le attività di ricerca e di ideazione di un percorso formativo dedicato alla figura del “tourism recovery expert”.
Entro la fine del biennio l’Università di Macerata organizzerà workshop e seminari dall’Università di Macerata per coinvolgere soggetti interessati al corso, ma anche imprese e associazioni turistiche e di promozione turistica, territoriale e sociale.
Giovedì 10 febbraio, si riunirà il Consiglio Comunale, in seduta aperta, in ricordo delle vittime delle Foibe. Un genocidio riconosciuto ufficialmente soltanto nel 2004. La data scelta per ricordare le vittime è il giorno in cui nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l’Istria e la maggior parte della Venezia Giulia. Visto il perdurare dell’emergenza sanitaria, anche quest’anno la riunione si svolgerà in videoconferenza, a partire dalle ore 10.00, sulla piattaforma della rete civica.
Prima della seduta del Consiglio, l’Amministrazione Comunale ha organizzato una cerimonia commemorativa che si aprirà alle 9 circa, a cui parteciperanno il sindaco Fabrizio Ciarapica ed il presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi, con la deposizione di una corona di alloro presso il monumento “Martiri delle Foibe” in piazza Abba. La cerimonia si svolgerà nel rigoroso rispetto delle disposizioni anti-Covid.
Terminata la commemorazione, si aprirà la seduta del Consiglio Comunale con l’introduzione del Presidente Claudio Morresi, cui seguiranno gli interventi del Sindaco Fabrizio Ciarapica, dell’Assessore dei Servizi socio-educativi Barbara Capponi e dei relatori, quali il Generale Professore Stefano Cosimi ed il Professore Lorenzo Virgini, cui seguiranno gli interventi degli studenti degli istituti scolastici cittadini e dei Consiglieri comunali.
Il progetto grafico del manifesto del Giorno del Ricordo 2022 è stato realizzato da Alberto Mogliani (classe quinta B) dell’Istituto Bonifazi – Sezione Grafica e Comunicazione. La cittadinanza è invitata a seguire la videoconferenza collegandosi al link: https://www.civitanovamarchetv.com/
Per un po’ quella del sushi è stata etichettata come una semplice moda. Ma è diventata molto di più, se consideriamo che il 76% degli italiani mette questa proposta gastronomica in cima alle proprie preferenze. Oggi, per un sushi restaurant, il difficile sta nel distinguersi.
Quanti ristoranti di sushi ci sono a Civitanova, Macerata e dintorni? E quanti hanno davvero qualcosa di particolare? Il cliente medio si è fatto sempre più attento, curioso, pervaso dalla voglia di sperimentare. Ed essere “uno dei tanti” non paga più.
Iamaki Sushi Garden, ha saputo perfettamente interpretare questa nuova fase, nella quale al sushi si chiede di raccontare una storia, di colpire con colori e gusti audaci, di regalare non una semplice cena, ma una vera e propria esperienza. Che finalmente si potrà vivere anche a Civitanova a partire dal 9 febbraio.
Tradizione giapponese, creatività sudamericana
L’idea di Iamaki è quella di sposare la tradizionale arte del fare sushi giapponese con la particolare spinta che solo la cucina sudamericana ha nelle sue corde. Il menù è un vero e proprio viaggio alla scoperta di sapori audaci, materie prime di alta qualità, accostamenti sorprendenti.
Difficile paragonare la proposta di Iamaki, il primo Sushi Garden d’Italia, a qualcosa di già esistente: l’originalità è il punto focale del menù, grazie anche a salse home made che accompagnano sapientemente rolls esotici e tartare, proposte anche in dei mini tacos in omaggio alla cucina messicana.
L’Experiencia de Luxo poi ha un’anima ancor più gourmet, dedicata a chi vuole regalarsi il piacere di alcuni tra gli alimenti più ricercati e pregiati al mondo, esaltati in modo naturale.
Giardini verticali, atmosfera intima, stile ricercato
Ciò che rende Iamaki Sushi Garden diverso da tutti i ristoranti sushi a Civitanova, Senigallia e Cesena – queste le tre sedi di quello che possiamo definire un unicum nel settore - non è esclusivamente il menù.
L’ambientazione è stata studiata prendendo ad esempio gli antichi giardini giapponesi: verde, luci soffuse, giochi d’acqua per creare un’atmosfera immersiva, che permetta di staccare la mente da pensieri ed impegni e concentrarsi solamente sul piacere del sushi. Il design e lo stile abbracciano un minimalismo ricercato ed elegante, moderno e lineare.
Un servizio attento al minimo dettaglio completa il tutto, con un’attenzione delicata, alla “giusta distanza”. Il 9 febbraio Iamaki Sushi Garden apre le porte del suo sushi restaurant a Civitanova: il consiglio è di non perdere tempo e vivere #YourBestSushiExperience.
La città di Treia in profondo lutto per la scomparsa di Nazzareno Domizioli. L’uomo, ex presidente del Chiesanuova calcio negli anni ’80, si è spento improvvisamente all’età di 69 anni. Anche ora da tifoso seguiva la squadra sia in casa sia in trasferta.
“Domenica scorsa, nonostante un piccolo intervento che aveva dovuto affrontare, era riuscito comunque seguirla con il cellulare”, lo ricorda Alessio Spurio dirigente e referente della stessa società biancorossa. Inoltre, da grande appassionato di calcio, era tifosissimo dell’Inter”.
Nazzareno Domizioli, in pensione da qualche anno, aveva lavorato in una ditta del settore dell’edilizia. Lascia i fratelli Silvana, Silvano, Colomba, Assunta, nipoti e pronipoti. Il funerale sarà celebrato domani, martedì 8 febbraio alle ore 15, presso la chiesa parrocchiale Santissimi Vito e Patrizio di Chiesanuova.
“In una città come Treia è previsto un aumento delle bollette superiore a 200mila euro annui”. È il sindaco Franco Capponi a illustrare la situazione che colpisce anche il suo Comune a causa del caro bollette. “Un rincaro che si fa sentire duramente sui bilanci, per i quali noi amministratori siamo obbligati a grandi sforzi di equilibrio proprio per evitare tagli ai servizi o aumenti a carico dei cittadini.
In un Comune come Treia, che conta circa 9mila e 400abitanti con impianti sportivi, scuole, musei, uffici gestiti dal Comune e un patrimonio non immobiliare, non nascondo che ci sia un po’ di preoccupazione per questo aumento esponenziale. “A fine anno abbiamo ricevuto una stima dei rincari che saranno intorno al 20-23 per centro per il riscaldamento e tra il 25 e 30 per cento per gli impianti di illuminazione pubblica".
"Basti pensare che, a seguito del rincaro registrato, per la sola pubblica illuminazione è stata necessaria un’integrazione della spesa di 26mila euro a copertura solo dell’ultimo trimestre 2021. Così come il valore stimato del canone nel primo trimestre 2022 passerà a oltre 125mila euro, a fronte di circa 82mila euro, ovvero ci sarà un aumento della spesa di circa 43mila euro. Per questo è fondamentale sollecitare in Parlamento la necessità di creare un apposito fondo da destinare agli enti locali per il caro bollette”. Situazione che giunge dopo altre due emergenze affrontate come sisma e pandemia.
“Eravamo già stati messi in difficoltà dal terremoto, poi è arrivata anche la pandemia con un ulteriore aggravio di costi legato a tutto ciò che ha comportato tra sanificazioni, igienizzazione, sicurezza. Ora che sembrava potesse esserci una ripresa anche grazie all’arrivo dei fondi del Pnrr, questi rincari rischiano di rendere tutto ancora più difficile”.
Crolla la vetrata di una porta antipanico: paura al liceo Scientifico dell’Istituto Filelfo di Tolentino, che si trova in una struttura d’emergenza al fianco del centro commerciale La Rancia (causa inagibilità del vecchio edificio).
Il fatto è avvenuto, nella prima mattinata, quando gli studenti non erano ancora entrati in classe. La vetrata è crollata, probabilmente a causa del forte vento che ha interessato la provincia, a ridosso dei banchi di una classe quinta. E’ stato un collaboratore scolastico a notare la vetrata caduta e a lanciare l'allarme.
Per permettere il regolare svolgimento delle lezioni, gli studenti sono stati trasferiti in un’altra classe. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma rimangono perplessità sulla sicurezza della struttura, trattandosi appunto di un complesso emergenziale nell'attesa che venga realizzato il nuovo campus scolastico.
“Abbiamo voluto attendere qualche giorno prima di esprimere il nostro pensiero in merito alla vicenda che ha visto suo malgrado protagonista Ceselli. Innanzitutto, ringraziamo Carmelo per l’impegno profuso come Presidente del Consiglio comunale e apprezziamo il fatto che, comunque, abbia manifestato la volontà di proseguire il mandato conferitogli dai cittadini come consigliere comunale fino alla fine della legislatura”.
Così, in una nota, il coordinamento di Forza Italia Tolentino guidato dal commissario Henry Orici, in seguito alle dimissioni di Carmelo Ceselli da presidente del Consiglio comunale (Leggi qui la vicenda). “Su quanto accaduto durante il Consiglio del 31 gennaio scorso, si è parlato fin troppo, spesso a sproposito, continua Forza Italia. Siamo tutti concordi sul fatto che l’utilizzo di un certo linguaggio sia assolutamente da condannare, non solo in una assise consiliare ma anche in un bar", affermano.
"Siamo altresì convinti che in un momento di concitazione, non sia così raro che a chiunque di noi possa uscire una colorita esternazione. Non doveva succedere, è successo. Ma è successo qualcosa che non ha inteso assolutamente offendere nessuno e chi soltanto paventa subdolamente l’ipotesi che Ceselli in quel momento si volesse rivolgere a qualcuno in particolare, lo fa in totale malafede e per mero sciacallaggio politico".
“Sarebbero state sufficienti le scuse pubbliche che Ceselli ha manifestato a più riprese verso chiunque si fosse sentito offeso da quelle 2 parole. Le dimissioni non erano assolutamente un atto dovuto verso nessuno. Ma la nostra visione della politica è quella del massimo rispetto verso le istituzioni e chi le rappresenta. Rifuggiamo la politica urlata, la diffamazione, l'attacco personale, l'insinuare dubbi e sospetti nel prossimo.
Pertanto, con grande responsabilità, senso civico e attaccamento all’istituzione comunale, Carmelo Ceselli ha deciso di dimettersi. Ma, sia chiaro, non si è dimesso per soddisfare gli appetiti di squali affamati che nuotano dentro e fuori il mare della politica. Si è dimesso perchè è una persona seria, per bene, di profonda fede e dedita al sociale che in un particolare momento ha avuto una banale caduta di stile. A dirlo non siamo noi: lo racconta la sua storia. Altro, oltre questo, non c’è”.
“E queste dimissioni nulla cambiano nel rapporto fra Forza Italia e la maggioranza che governa la città, continua il coordinamento cittadino. Come da mandato elettorale chiaro dei cittadini, restiamo, come sempre e senza tema di smentita, coerentemente a sostegno del Sindaco e della Giunta, a differenza di chi ha cercato fughe in avanti senza mai aprire un confronto interno al partito”.
Il coordinamento di Forza Italia, inoltre, traccia una linea sulle elezioni che si terranno la prossima primavera. "Oggi ci troviamo orgogliosamente appartenenti a una compagine politica partito che deve ritrovare se stessa dopo anni e anni di gestione personalistica che hanno impedito, di fatto, la crescita di un gruppo dirigente omogeneo e capace di offrire un naturale ricambio anche generazionale.
Forza Italia a Tolentino vuole essere, invece, oggi la casa di tutti i moderati. In queste ore stiamo ponendo le basi per un cambiamento radicale del gruppo forzista nella nostra città, rifondare il partito, svecchiarlo, conservandone sempre i valori cristiani ed i principi liberali come radici forti, raggruppare professionisti motivati giovani e meno giovani. Questi sono i tanti obiettivi che ci siamo posti e per i quali già lavoriamo da tempo, anche grazie alla vicinanza e alla collaborazione con il nostro commissario regionale, Francesco Battistoni, e con il vice presidente del Consiglio regionale delle Marche, responsabile regionale degli Enti Locali di Forza Italia Gianluca Pasqui”.
“Ci aspetta un periodo impegnativo ma allo stesso tempo fondamentale per la rifondazione del gruppo, concludono. Stiamo lavorando per avere anche a Tolentino una nuova sede, un punto di riferimento per i cittadini che hanno creduto e credono in noi e che meritano un dialogo con le sedi dei partiti quotidiano e non soltanto a ridosso delle campagne elettorali”.
Peccato per il risultato, ma tanti applausi per questa Virtus Civitanova. I biancoblu accarezzano per tre quarti il sogno di fare l’impresa contro una Real Sebastiani Rieti decimata (presenti solo ad onor di firma i tre lunghi senior Ndoja, Ghersetti e Chiumenti) e in netta difficoltà. Ma un passaggio a vuoto in apertura di quarto periodo e soprattutto i tanti tiri aperti sbagliati nella prima metà di gara condannano gli aquilotti a una sconfitta sì preventivabile ma che lascia un po’ di amaro in bocca per la bella prestazione sfoderata.
E pensare che l’avvio di gara non sembrava promettere nulla di buono. La Virtus costruisce tiri piedi per terra per tutti, ma le brutte percentuali aprono le porte allo scatto bruciante di Rieti, che senza strafare strappa sul 2-11 dopo soli 3’ di gioco. I canestri di Riccio e Costa fanno uscire la Virtus dal guscio e con la difesa che inizia a carburare i reatini non riescono a prendere il largo.
Peccato che le percentuali zavorrino i tentativi di una Civitanova ordinata in attacco e tonica in difesa e così Rieti, approfittando soltanto degli errori virtussini, tiene le mani sul volante senza particolari problemi, toccando pure il +10 a fine prime tempo con una bomba da cineteca di Dieng (24-34).
Ma Felicioni e compagni non ne vogliono sapere di darsi per vinti. Riccio prende fuoco e con 8 punti in fila rimette la Virtus negli specchietti retrovisori di una Real Sebastiani totalmente in tilt e quando Felicioni converte un fallo subito in due liberi a referto Civitanova è addirittura a -1 (38-39 al 27’). Nel momento più difficile della serata, le bombe di Loschi e Okiljevic ricacciano indietro i biancoblu, che all’imbocco dell’ultimo periodo sono comunque ancora ampiamente a contatto (42- 50).
La quinta tripla della serata di Riccio che apre gli ultimi 10’ è però il canto del cigno virtussino: Loschi e Dieng costruiscono un parziale di 0-11 che scaraventa Civitanova a -16 (45-61 a 6’ dalla sirena) e condanna la Virtus a una paradossale sconfitta da applausi: perché è vero che il risultato finale è inequivocabile, ma la prestazione dà conforto in vista delle gare nelle quali ci si giocherà la salvezza per davvero.
La Feba Civitanova Marche cede per 55-71 contro La Bottega del Tartufo Umbertide. Le momò sfoderano una prestazione gagliarda e di cuore contro una compagine organizzata e che viaggia nei piani nobili di classifica. Le giovanissime biancoblu, che hanno ancora una volta incamerato ulteriore esperienza e non hanno affatto sfigurato, si sono alla fine dovute arrendere contro lo strapotere fisico delle avversarie che hanno dominato sotto le plance.
Dopo un ottimo primo quarto, che ha visto le momò chiudere sotto per 18-21 con Umbertide sorretta da una super Baldi, nella seconda frazione le umbre hanno scavato il solco vincente grazie alla vena realizzativa di Giudice e Cabrini che ha permesso loro di andare al riposo lungo sul 28-47. Le biancoblu nel terzo quarto hanno cercato un generoso tentativo di rimonta anche se la compagine di coach Staccini si è dimostrata solida in difesa e chirurgica in attacco, frenando i tentativi di rimonta delle padrone di casa. Stesso canovaccio nell’ultima frazione con le umbre che hanno chiuso sul 55-71. In casa Feba rimane comunque una positiva prestazione corale, in cui spicca l’apporto di Bocola, sia sotto le plance che in termini realizzativi, Paoletti e Perrotti oltre alla continua crescita delle giovanissime.
“Abbiamo cercato di lottare facendo il più possibile il nostro gioco – commenta coach Gabriele Carmenati – purtroppo questa settimana non siamo riusciti ad allenarci al completo comunque andiamo avanti per la nostra strada, cercando di giocare ogni weekend. Questo campionato, ad oggi, però non ha avuto una regolarità reale e queste cose comunque vanno considerate. In questo momento non abbiamo degli equilibri in campo e i nostri avversari cercano di giocare su questo. Poi questa sera Umbertide ha tirato con percentuali altissime, dai liberi e da fuori, e questo fa la differenza”.
Nel primo giorno di arancione per le Marche, i numeri scontano l'effetto domenica con meno test effettuati, ma sono comunque 1.022 i nuovi positivi (ieri erano 2.519) con un tasso di positività del 37,5% (dal 34,3%) sui 2.722 tamponi analizzati (ieri erano 7.352). Continua la discesa dell'incidenza, che oggi si attesta a 1.714,39 casi settimanali ogni 100mila abitanti (1.763,08).
Numeri in discesa in tutte le province, ma con le proporzioni che rispettano gli andamenti recenti della pandemia. È infatti ancora Ancona la provincia più colpita ma con 338 casi, seguita da Macerata (290), Pesaro Urbino (144), Ascoli Piceno (127) e Fermo (80); sono 43 i contagiati provenienti da fuori regione.
Contagi in diminuzione per tutte le fasce d'età, ma sono quelle tradizionalmente con più infetti ad essere le più colpite. Sono infatti 262 positivi per i 25-44enni e 252 per i 45-59enne. Attenzione anche ai casi tra i più piccoli, con 307 contagi tra gli under 18. La fascia più esposta è ancora quella dei bambini delle scuole elementari: sono stati infatti 134 i casi nella fascia tra 6 e 10 anni.
Nelle ultime 24 ore sono scesi a 377 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-2 rispetto a ieri), dei quali 52 in Terapia intensiva (-2 rispetto alle ultime 24 ore) e 325 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 67 (-3) e quelli in reparti non intensivi 258 (+3 rispetto a ieri) mentre 18 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano 10 decessi correlati al Covid: un 88enne di Ascoli Piceno, un 78enne di San Benedetto del Tronto, un 77enne di Montottone, un 78enne di San Giovanni in Matenano, un 90enne di Sirolo, un 86enne di Civitanova Marche, un 75enne di Numana, un 78enne di Manfredonia, un 87enne di Montemarciano, una 88enne di Ancona.