Il consigliere comunale di maggioranza del comune di San Severino Marche Valter Bianchi nella bufera. Ad essere oggetto di dibattito sono le dichiarazioni rilasciate, a titolo personale, sui social in merito al conflitto russo-ucraino.
Il consigliere, infatti, ha mostrato la sua vicinanza a Vladimir Putin postando un'immagine di un intervento dello stesso premier russo - nel corso del quale giustifica l'azione militare in Ucraina - accompagnata dalla didascalia: "E sto! chi la vede diversamente, può astenersi dal commentare".
Nel corso di successivi post Bianchi ha riportato le opinioni espresse da analisti e giornalisti sottolineando come l'attacco russo non sia da ritenersi poi così folle, ricordando quanto avvenuto nel 2014 in Crimea, quando furono "fortemente censurate le immagini di morti, esecuzioni sommarie di bambini, donne e uomini uccisi ad opera dell’addestrato battaglione Azov perché semplicemente si sentivano russi. Un po’ - scrive il consigliere - come avvenne nelle terre irridente con le truppe di Tito ai danni degli italiani, colpevoli di essere o sentirsi italiani".
Bianchi, precisa, "non giustifico una guerra, che è sempre un orrore, ma ricordo cosa preconizzava il buon giornalista Giulietto Chiesa, corrispondente da Mosca per l’Unità e La Stampa, scomparso due anni fa: 'La terza guerra mondiale inizierà dall’Ucraina', sostenendo che il golpe del 2014 fosse l’origine dell’offensiva degli Stati Uniti e dell’Unione Europea contro la Russia".
Secondo il consigliere settempedano "Trump non ha mai provocato militarmente Putin perché non voleva che si ricreassero le situazioni per una guerra fredda, mentre il primo pensiero del nuovo presidente Usa, Biden, è stato proprio quello di andare a stuzzicare l’avversario di sempre, la Russia, in Ucraina, in una guerra in cui a guadagnarci saranno coloro che stanno vendendo le armi e che, quindi, hanno bisogno di guerre".
Bianchi auspica, comunque, che il conflitto "termini in breve e con minor danni e vittime possibili, poiché siamo tutti coscienti che la guerra nel 2022 è una sconfitta per l’umanità". Ieri i consiglieri di minoranza Aronne e Borioni di 'San Severino Futura' avevano fortemente condannato l'uscita fatta da Bianchi.
"Mentre noi eravamo in piazza, insieme a tantissimi cittadini, associazioni, partiti e movimenti, chiedendo la sospensione immediata delle operazioni belliche e l'urgenza di un vero processo di pace - affermano -, mentre esprimevamo piena solidarietà al popolo ucraino che in questi giorni sta vivendo momenti drammatici, Valter Bianchi consigliere capogruppo di maggioranza del Comune di San Severino Marche esce sui social con gravissime prese di posizione, nelle quali si descrive come legittima, la folle operazione militare di Putin".
"Bianchi, lo ricordiamo è figura non certo marginale nella compagine della maggioranza, consigliere comunale, presidente di commissione bilancio, delegato ai rapporti con le frazioni" hanno ricordato dalla minoranza, definendo le sue posizioni personali "non accettabili".
Borioni e Aronne avevano, pertanto, richiesto con "immediatezza chiarimenti al riguardo da parte di maggioranza e presidenza del Consiglio Comunale", auspicando le dimissioni "da tutte le sue cariche di rappresentanza"
Oggi, attraverso una nota ufficiale, è arrivata la risposta da parte dell'amministrazione comunale: "Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il gruppo consiliare di maggioranza San Severino Cambia, dichiarano la propria estraneità alle affermazioni recentemente apparse sui social da parte del consigliere comunale Valter Bianchi, in merito al conflitto russo-ucraino. Ribadiscono tutta la loro vicinanza e solidarietà al popolo ucraino e la ferma condanna dell’invasione russa e di ogni forma di guerra, come atto di aggressione verso altri popoli".
Quarantatre sanzioni per abbandono irregolare di rifiuti e deiezioni canine non racolte in questi primi due mesi del 2022. Prosegue l’attività di controllo del territorio da parte degli agenti della Polizia locale di Macerata, guidata dal Comandante Danilo Doria, sul versante della tutela e della salvaguardia ambientale.
“Nei primi due mesi del 2022, agenti in borghese e non, hanno proseguito l’attività di controllo sui diversi aspetti che concorrono alla tutela ambientale – interviene il comandante Danilo Doria –. Sotto la lente il conferimento dei rifiuti e il rispetto delle norme da parte dei proprietari di cani. Un impegno, quello della Polizia locale, finalizzato alla salvaguardia dell’ambiente e a indirizzare corretti comportamenti da parte dei cittadini anche nei confronti delle disposizioni relative ai cani”.
“L’ambiente, la qualità e il decoro continuano a essere una delle priorità di questa amministrazione comunale – afferma l’assessore Paolo Renna – e il nostro impegno è quotidiano affinché comportamenti non rispettosi della normativa e del rispetto del nostro territorio vengano contrastati. Se ce ne sarà bisogno stringeremo ancora di più le maglie e faremo il massimo per risolvere le problematiche, soprattutto quella dell’abbandono dei rifiuti in città".
Per quanto riguarda il non corretto conferimento e l’abbandono dei rifiuti, compresi quelli edili, particolare attenzione è stata rivolta al centro storico ma anche a zone limitrofe e periferiche. I verbali stilati, e quindi le violazioni accertate, in totale sono stati 40 e hanno riguardato le vie Manzoni, Pergolesi, Foscolo, Cincinelli, Severini, Borghi, Robusti e le contrade Corneto e Rotacupa. Ulteriori controlli sono stati effettuati con l’ausilio della telecamera mobile, nel pieno rispetto della privacy, ovvero in via Verdi, via Cincinelli e nelle contrade Montalbano, Corneto e Mozzavinci.
Gli agenti della Polizia locale proseguono anche nel loro impegno finalizzato ad arginare gli episodi di inciviltà da parte di cittadini che non raccolgono le deiezioni dei loro animali. Per questo, anche grazie alle segnalazioni che giungono al Comando, vengono tenute sotto controllo, soprattutto nelle ore serali, le aree verdi più frequentate e zone limitrofe come quelle intorno ai Giardini Diaz. I controlli, in questi casi, hanno portato a elevare tre sanzioni.
Il rettore Unicam, Claudio Pettinari, ha convocato per stamattina una seduta straordinaria congiunta di Senato Accademico, Assemblea delle Rappresentanze e Consiglio degli Studenti, cui ha partecipato la quasi totalità dei componenti in collegamento telematico.
Nel corso dell'incontro, la comunità universitaria dell’Università di Camerino ha espresso piena solidarietà al popolo ucraino e ha condannato fermamente l’attacco che sta subendo, ribadendo con forza che non può e non deve esserci alcuna alternativa alla pace tra le nazioni, alla tutela della libertà e della democrazia al ripudio della guerra in ogni sua forma.
“Il momento storico che stiamo vivendo impone ad ognuno di noi, maggiormente alle istituzioni come la nostra, di esprimere il proprio unanime dissenso davanti a ciò che sta accadendo: l'Università di Camerino non può, non vuole e non deve tacere”, ha affermato il rettore Pettinari.
“Metteremo fin da subito in campo azioni concrete per sostenere studenti e docenti ucraini ed abbiamo istituito una unità di crisi interna composta da rappresentanti del personale docente, tecnico e amministrativo e degli studenti, che avrà il compito di monitorare costantemente l’evolversi degli avvenimenti. Abbiamo inoltre contattato le tre università ucraine con le quali abbiamo accordi di collaborazione per esprimere la nostra solidarietà e disponibilità, ed il Rettore della National University of Kyiv ci ha ringraziato per la vicinanza”
Di seguito riportiamo l’intero documento approvato all’unanimità dagli Organi di Unicam:
“La Comunità universitaria, riunita in seduta straordinaria attraverso i suoi rappresentanti in Senato Accademico, Assemblea delle rappresentanze e Consiglio degli studenti, esprime la sua piena solidarietà al popolo ucraino e condanna fermamente l’attacco che sta subendo, ribadendo con forza che non può e non deve esserci alcuna alternativa alla pace tra le nazioni, alla tutela della libertà e della democrazia al ripudio della guerra in ogni sua forma.
È preciso dovere dell’Unione europea, delle organizzazioni internazionali nonché dei singoli stati, scongiurare l’inasprimento del conflitto, utilizzando ogni strumento di negoziazione e mediazione diplomatica per giungere all’immediata cessazione della guerra in atto.
L’Università di Camerino è vicina a tutti i ricercatori, docenti e studenti ucraini che in questo momento si trovano ad affrontare una realtà completamente diversa da quella che quotidianamente gli Atenei di tutti il mondo perseguono, costruendo con la conoscenza, l’apertura all’altro, la condivisione, la formazione di donne e uomini la cui missione consiste in un presente ed un futuro di pace, libero, tollerante, solidale.
Unicam aderisce all’appello della CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane e alla sollecitazione del Ministero dell’Università e della ricerca, mettendo in campo fin da subito azioni concrete per il sostegno di docenti e studenti ucraini: nello specifico, stabilisce la disponibilità di quindici borse di studio, sostegno per visiting professor e attività di dottorato, promozione di seminari e webinar dedicati all’approfondimento e alla conoscenza di quanto sta accadendo, anche con il coinvolgimento di esperti esterni. Si impegna inoltre a collaborare con Enti e Istituzioni per eventuali azioni che possano essere d’aiuto alla comunità ucraina che si trova in Italia e nelle Marche”.
Ordigno della Seconda Guerra Mondiale nascosto nel garage: agli arresti due uomini. Nel corso di una complessa attività d’indagine, i Carabinieri della Stazione di Serravalle del Chienti, unitamente ai colleghi di Camerino, hanno tratto in arresto due pregiudicati ritenuti responsabili di furto, ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizioni.
Nel corso di una perquisizione, infatti, i militari hanno rinvenuto in un garage, nella disponibilità dei due uomini, un fucile già oggetto di furto e una pistola con relative munizioni composte da oltre 250 cartucce.
Nel corso dell’attività, i militari hanno rinvenuto l’ordigno bellico che necessitava dell’intervento immediato degli artificieri. La bomba, un proiettile di artiglieria risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è stata trasportata in una cava individuata nei pressi del garage e, successivamente, fatta brillare in sicurezza. I due uomini, uno slovacco di 54 anni e un camerte di 58, sono stati posti agli arresti domiciliari.
Camion avvolto dalle fiamme in autostrada: il traffico va in tilt. I Vigili del fuoco sono intervenuti, poco dopo le 11:15, lungo la A.14 nei pressi dello svincolo per l’uscita Ancona Sud, a causa di un incendio che ha coinvolto un autocarro che trasportava mobili.
La squadra del capoluogo, intervenuta con due autobotti, ha provveduto a spegnere le fiamme con del liquido schiumogeno antincendio e a mettere in sicurezza l’area dell’intervento. Il conducente, fortunatamente, è riuscito a mettersi in salvo prima che il mezzo prendesse fuoco, uscendo illeso dall’abitacolo. L’autostrada è rimasta aperta ad una sola corsia di marcia per permettere ai pompieri di completare l’intervento in sicurezza. Sul posto anche la Polizia autostradale. Inevitabile qualche disagio alla circolazione.
Una nuova carica per Simone Santini: già CCO (Chief Commercial Officer) di Fileni, da inizio anno è stato nominato anche Direttore Generale dell’azienda marchigiana tra i leader nel mondo delle carni avicole e per le carni biologiche. Un riconoscimento per il lavoro di questi ultimi anni che ha portato la società con headquarter a Cingoli, in provincia di Macerata, a rafforzare la sua leadership nel mondo delle proteine animali BIO e crescere la propria notorietà di Brand.
Una carriera sempre ai vertici quella di Santini. Dopo gli studi all’Università Politecnica delle Marche e un master in Bocconi, ha cominciato a sedere sulle poltrone chiave delle più importanti società europee. Dopo i primi passi proprio in Fileni agli inizi della sua esperienza professionale, Simone Santini entra a far parte del gruppo L’Oreal come Business Development VICHY per poi, dopo un anno, divenire Sales Director La Roche posay.
In seguito ha ricoperto importanti ruoli durante la sua lunga esperienza in Adidas, tra cui anche ruoli internazionali, per poi arrivare a ricoprire il ruolo di vice presidentedella filiale italiana, confermando nel tempo le sue doti di leadership e di people management.
Oggi la nuova sfida nel gruppo Fileni, un’azienda all’avanguardia con un fatturato di oltre 500 milioni di euro, che solo poche settimane fa è stata certificata B-Corp. In particolare, si tratta della prima azienda a livello mondiale che opera nel settore delle carni a conquistare la certificazione. Il gruppo marchigiano si è così aggiunto a un network globale di oltre 4.000 aziende virtuose che si distinguono per l’impegno a coniugare profitto, creazione di valore per la società e attenzione all’ambiente.
Illecito trasferimento di denaro all’estero: maxi multa per il titolare di un Money transfer e suoi clienti. Nell’ambito di un più ampio dispositivo di contrasto al finanziamento al terrorismo e all’indebito utilizzo del sistema finanziario, che ha interessato l’intera area costiera della provincia di Macerata, è stato eseguito un controllo antiriciclaggio nei confronti di un “money transfer”, gestito da un cittadino extracomunitario.
Le attività ispettive svolte dalle Fiamme Gialle hanno consentito di portare alla luce un sistema che ha permesso il trasferimento all’estero di ingenti quantitativi di denaro, eludendo i controlli previsti dalla normativa di settore.
In sostanza, sono state adottate tecniche di frazionamento (cosiddette smurfing) degli importi da trasferire mediante l’utilizzo, da parte dei clienti, del sistema finanziario “multicanale” dei numerosi Istituti di pagamento nazionali ed esteri, allo scopo di aggirare i blocchi automatici adottati dai predetti istituti per evitare l’invio di importi superiori alla soglia di legge nell’arco di sette giorni.
L’espediente, illecito, di frazionare una somma più grande in tante più piccole, ha consentito di occultare la reale quantità di denaro trasferito, in modo da scongiurare che l’operazione potesse ingenerare sospetti nelle autorità di vigilanza e produrre una o più segnalazioni per operazioni sospette, proprio in virtù dei limiti quantitativamente previsti dalla normativa antiriciclaggio.
L’attività ispettiva, condotta attraverso l’impiego di un’articolazione specializzata nel settore dell’antiriciclaggio e che opera anche su delega del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma, ha preso in esame più di 33.000 operazioni di trasferimento di denaro eseguite in un arco temporale di un anno e mezzo, per un volume complessivo di oltre 10 milioni di euro, e ha permesso di accertare diverse violazioni, commesse sia dal titolare del money transfer che da numerosi clienti.
Nello specifico, il controllo ha consentito di acclarare l’acquisizione da 77 clienti, in una stessa data ovvero in un ristrettissimo arco temporale (massimo sette giorni consecutivi), di denaro contante per un importo pari o superiore ad euro 1.000, che è stato poi trasferito in favore di un medesimo beneficiario, ovvero di più persone, attraverso i circuiti finanziari degli istituti di pagamento nazionali e comunitari con i quali l’agente opera in qualità di mandatario. Le sanzioni previste, in tali casi, sia per l’Agente che per i clienti, ammontano a circa 4 milioni e mezzo di euro.
Inoltre, è emerso che diversi clienti hanno effettuato rilevanti trasferimenti di denaro che, seppure non eccedenti singolarmente la soglia di legge, erano destinati a un unico beneficiario: in relazione a tali fattispecie, all’Agente money transfer sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 300 mila euro, in quanto ha omesso di effettuare le dovute segnalazioni di operazioni sospette agli organi competenti, come previsto dalla normativa antiriciclaggio.
Le risultanze dell’attività ispettiva sono state comunicate, tra gli altri, al Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, deputato all’irrogazione delle sanzioni contestate e, in ragione della gravità delle stesse, all’applicazione della misura della sospensione, sino a tre mesi, dell’esercizio dell’attività.
Numerosi controlli nel weekend da parte dei Carabinieri del Comando provinciale di Macerata: fermati due giovani sorpresi con la droga nell'auto. A San Severino Marche, nel corso di uno specifico servizio finalizzato al contrasto dell’illecito traffico delle sostanze stupefacenti, la locale stazione carabinieri ha denunciato un 20enne del luogo poiché, nel corso di un controllo. è stato trovato in possesso di circa 15 grammi di marijuana suddivisa in dosi.
Inoltre i militari della stazione di Matelica hanno denunciato un giovane operaio poiché, nel corso di un controllo, è stato trovato in possesso di 15 grammi di sostanza stupefacente, tipo hashish, ed altri 6 grammi di marijuana presso la propria abitazione unitamente ad un bilancino elettronico di precisone. Tutta la sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro dai carabinieri.
“Quello che stanno vivendo i nostri fratelli in Ucraina è terrificante e ingiustificato. Sono addolorato, non è questa la Russia che conosco io". Anche il pallavolista Ivan Zaytsev si unisce al coro del no alla guerra, cosa non scontata e banale per un italiano di origini russe da parte dei genitori. Il campione, subito dopo il match vinto dalla Lube contro Taranto che lo ha visto protagonista, ha affidato ai social il suo pensiero sulla terribile situazione in Ucraina.
"Ci sono tantissime persone che non vogliono questo conflitto nella terra che mi ha dato il cognome che porto. Sono con loro che hanno il coraggio di protestare, con tutto il popolo ucraino che sta scappando e con coloro che stanno resistendo per proteggere tutto quello che hanno: la loro terra, la loro casa, la loro libertà. L'amore non conosce guerra", ha aggiunto Zaytsev.
Serrati controlli sulle strade del Maceratese nel weekend: denunciato un giovane coinvolto in un sinistro stradale. I Carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Civitanova Marche, unitamente a quelli della stazione di Porto Recanati, hanno denunciato un 21enne, poiché alla guida della propria autovettura, coinvolto in sinistro stradale con feriti, è risultato poi positivo all’accertamento alcolemico.
Al giovane è stata ritirata la patente di guida. Nel corso del servizio i carabinieri hanno segnalato al Prefetto di Macerata due giovani 20enni, di porto Sant’Elpidio e di Porto Recanati, poiché trovati entrambi in possesso rispettivamente di circa un grammo di marijuana e di hashish.
I nuovi contagi nelle ultime 24 ore sono 579 su 1.358 esaminati nel percorso diagnostico-screening. La percentuale di positività è del 42,6%, il tasso di incidenza su 100mila abitanti è 661,57. Dati che risentono del basso numero di tamponi effettuati il giorno festivo. Il grafico dell'incidenza cumulativa su 100mila abitanti nelle Marche: la discesa è evidente. Questo quanto emerge dai diffusi dall’osservatorio epidemiologico delle Marche.
Resta la provincia di Ancona quella con il maggior numero di nuovi positivi, una costante di questa quarta ondata, con 184 casi. A seguire le province di Macerata con 120, Ascoli con 91, Fermo con 82 e Pesaro Urbino con 77. Sono 25 i nuovi contagi da fuori regione. Su 579 nuovi casi di Covid nelle Marche, 308 sono tra 25 e 59 anni, fasce di età dove maggiore è la presenza di no-vax. Tra 25 e 44 anni i nuovi infettati sono 156, tra 45 e 59 sono 152.
(Dati in aggiornamento con i numeri delle ospedalizzazioni)
Sabato 5 marzo dalle ore 15 alle ore 18 nella sede della Caritas Vicariale in Via Nazario Sauro si terrà il primo appuntamento del corso informativo su “L’affido familiare: un atto d’amore”, finanziato dall’Unione Montana Potenza Esino Musone con il bando Scuola per Genitori, organizzato dall’Associazione Help SOS Salute e Famiglia ODV in collaborazione con Age Marche, Il Consultorio Familiare Il Prisma, la Caritas Vicariale di San Severino Marche e il Centro Culturale A. Tarkovskij.
L’affidamento familiare rappresenta uno strumento privilegiato e prezioso come risposta ai bisogni di cura, affetto ed educazione dei bambini e delle bambine, nei momenti in cui la famiglia naturale, per diversi motivi, non può essere presente. Per la famiglia affidataria è un vero e proprio gesto di amore e di accoglienza nei confronti dell’infanzia, un modo per svolgere un servizio sociale, dando un sostegno concreto alle nuove generazioni nel momento del bisogno.
Negli incontri, 5 sabati, saranno coinvolte le associazioni La Goccia Onlus, Famiglie per l’Accoglienza e Mondo Minore Onlus, che tutti i giorni supportano e accompagnano le famiglie in questo percorso. Per prenotazioni o informazioni scrivere a info@associazionehelp.org o chiama il numero 351/1804334. È previsto un collegamento in diretta dalla pagina Facebook dell’associazione HELP per rendere il corso fruibile a tutti.
Velocità azzurra da brividi agli Assoluti indoor di Ancona. Il campione olimpico Marcell Jacobs conquista il secondo titolo italiano consecutivo nei 60 metri con 6.55 (dopo il 6.57 della batteria), nella prima gara italiana dopo gli ori olimpici dei 100 e della 4x100. Battuti Giovanni Galbieri (Aeronautica, 6.62) e Antonio Moro (Delogu Nuoro, 6.70), di fronte al pubblico del Palaindoor, pazzo per lo sprinter delle Fiamme Oro.
Al femminile super Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) che nei 60 metri divora la pista di Ancona con il record italiano di 7.16, tre centesimi meglio di quanto fatto in batteria (7.19), e già qualche giorno fa Lodz, stesso crono-record che condivideva con Marisa Masullo da Budapest 1983. La 22enne reggiana precede Aurora Berton (Libertas Friul Palmanova), seconda in 7.28 e la campionessa uscente Vittoria Fontana (Carabinieri) terza in 7.29. Sfida appassionante negli 800 femminili: Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) trionfa con 2:01.07 diventando la terza italiana di sempre, nel duello con Elena Bellò (Fiamme Azzurre) che chiude in 2:01.45. Nel peso, si impone con 21,34 Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia).
Vittorie nei 400 metri per Brayan Lopez (Fiamme Azzurre) in 46.87 ed Eleonora Marchiando (Carabinieri) in 53.52, negli 800 per Catalin Tecuceanu (Silca Ultralite Vittorio Veneto) in 1:48.08. Dalle pedane dei salti, debutto stagionale con 1,92 nell'alto per Elena Vallortigara (Carabinieri), 4,46 nell'asta per Elisa Molinarolo (Fiamme Oro), nel lungo esce di scena con tre nulli Larissa Iapichino (Fiamme Gialle), il titolo va alla junior Marta Amani (Cus Pro Patria Milano) con 6,32. Dario Dester (Carabinieri) oltre i 6000 punti nell'eptathlon con 6038.
La Cucine Lube Civitanova prolunga l’imbattibilità nel girone di ritorno della Regular Season centrando la settima vittoria consecutiva. A farne le spese nella 10a giornata di ritorno sono i padroni di casa della Gioiella Prisma Taranto, sconfitti al PalaMazzola con il massimo scarto (26-28, 19-25, 23-25) dai campioni d’Italia, capaci di stringere i denti e di confermarsi concreti nei momenti clou. Grazie ai tre punti conquistati, gli uomini di Chicco Blengini si tengono stretto il secondo posto a quota 48 in classifica.
In apertura di serata un segnale forte delle due squadre contro la guerra in Ucraina grazie a uno slogan sui pannelli led ai margini del campo con i team schierati. Fondamentali, in un primo parziale scorbutico, la miglior precisione in attacco (50%), il set ball annullato ai rivali e la chiusura con i due muri di Simon alla terza palla utile (26-28). Secondo set più agevole con Lucarelli in crescita e con i punti pesanti di Yant e Zaytsev (19-25). Qualche brivido nel terzo set, con la Lube in controllo (14-18) prima della reazione tarantina (20-20). Determinante la lucidità in attacco negli scambi conclusivi (23-25).
Top scorer Zaytsev con 16 punti con il 58% di positività e 2 muri, molto prolifico anche Yant (MVP del match con 15 punti a referto) e Simon (13 punti e diverse giocate decisive). Per i padroni di casa in evidenza Stefani (14) e grande avvio dei lunghi a muro, unico fondamentale in equilibrio. A favore di Civitanova tutti gli altri. Biancorossi di nuovo in campo sabato 5 marzo (ore 20.30) al PalaPanini per il recupero della 6a di ritorno contro la Leo Shoes PerkinElmer Modena.
La partita
Torna tra i convocati capitan Juantorena, che incita la squadra per tutto il match dalla panchina. Cucine Lube in campo con De Cecco al palleggio per l’opposto Zaytsev, al centro Simon e Anzani, laterali Yant e Lucarelli, libero Balaso. Sul fronte opposto il 6+1 composto dall’ex Lube Falaschi in cabina di regia per la bocca da fuoco Stefani, al centro Alletti e Di Martino, in banda l’ex biancorosso Randazzo e Joao Rafael, libero Laurenzano.
Buon avvio con Zaytsev e Yant (4-9). Taranto rientra con i block di Stefani e Di Martino (9-10) e impatta con l’ace di Joao Rafael (18-18), che si ripete dopo la schiacciata di Randazzo (20-18). Un servizio errato dei pugliesi e la stoccata di Yant riportano l’equilibrio 21-21 Il controsorpasso Lube matura con il muro di Anzani (22-23). Sul 23-24 targato Yant Taranto annulla il set ball con Stefani (24-24) e va sul 25-24 con il quarto muro. La Gioiella stecca il servizio (25-25) e La Lube vince alla terza palla set con due block di Simon (26-28). Biancorossi superiori in attacco (6 i punti di Yant), pugliesi fastidiosi al servizio e a muro.
Nel secondo set Civitanova controlla, seppur con qualche difficoltà nelle prime fasi, e mostra un Lucarelli in crescita, bravo a firmare il muro che precede sia l’errore tarantino che l’attacco di Zaytsev dopo l’ingresso di Sabbi tra gli avversari (7-12). Quando tutto sembra indirizzato (11-16), la matricola abbozza una rimonta (14-17), ma i campioni d’Italia alzano il livello per evitare il finale thrilling del set precedente e colpiscono con Lucarelli (16-21). Finale autoritario dei biancorossi che sigillano la pratica a muro con lo Zar (19-25). Civitanova serve meglio, dilaga in attacco (59%) e domina a muro (4 a 1)
Anche nel terzo set, con Stefani di nuovo al suo posto per Taranto e Lucarelli che certifica la crescita per la Lube, la Lube impatta bene (7-9) e allunga grazie all’ottimo timing di Zaytsev (9-12), che si ripete con un buon mani out (10-14). La Gioiella Prisma prova a tenere aperto il discorso (13-15), ma la velocità d’esecuzione degli attacchi marchigiani fa la differenza e arriva anche un’infrazione per il team di casa (14-18). Come tutte le squadre allenate da Di Pinto, Taranto non molla mai (18-19) e impatta con Randazzo (20-20). In volata Zaytsev mette a terra una palla d’oro (22-24) e Yant chiude alla seconda palla match (23-25).
Tabellino
GIOIELLA PRISMA TARANTO: Stefani 14, Laurenzano (L), Alletti 1, Falaschi, Randazzo 10, Joao Rafael 10, Carbone ne, Gironi, Sabbi 2, Pochini, Freimanis ne, Di Martino 8, Dosanjh. All. Di Pinto
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Anzani 4, Balaso (L), Garcia Fernandez, Sottile ne, Marchisio, Juantorena ne, Lucarelli 9, Zaytsev 16, Diamantini, Simon 13, De Cecco 1, Jeroncic (L) ne, Yant 15. All. Blengini
Parziali: 26-28 (38’), 19-25 (26’), 23-25 (32’). Totale 1h 35’
Taranto: 11 battute sbagliate, 2 ace, 7 muri vincenti, 46% in attacco, 48% in ricezione (34% perfette). Civitanova: 18 battute sbagliate, 5 ace, 7
Dopo Pesaro, Macerata (leggi qui) e Ancona, anche Civitanova si unisce al resto delle Marche per esprimere la sua solidarietà nei confronti del popolo ucraino, vessato in queste ore dal conflitto. Centinaia i manifestanti che si sono dati appuntamento nella serata in quel di piazza Gramsci, muniti fiaccole, cartelli, poesie e brani in nome della pace.
L'iniziativa è stata promossa dalle forze del centrosinistra - guidate dalla candidata sindaco Mirella Paglialunga -, accompagnata anche dalla presenza di alcuni dei rappresentanti della Comunità ucraina nella Regione Marche.
"Un gesto spontaneo e simbolico - ha dichiarato Paglialunga - da parte di persone contrarie alla guerra e che vogliono stringersi attorno ai civili dell'Ucraina che in questo momento soffrono sotto i bombardamenti russi. Esprimere tutta la nostra sensibilità è importante, affinché i governi si ricordino che l'unico modo per risolvere le guerre è attraverso la mediazione, i negoziati e gli accordi. Difendiamo la pace, affinché si possa resttuire ai nostri figlli un futuro migliore".
"Carissimi uomini di buona volontà di Macerata, mi rivolgo a tutti e non solo ai cristiani non perché pretendo di avere un potere o una dignità che mi autorizzino a questo, ma perché Gesù ha invitato ad amare tutti e cercare con umiltà il dialogo con tutti, senza fare preferenze di persone. A tutti vorrei offrire una parola di riflessione sulla situazione attuale, che certo nasce dal patrimonio di pensiero e di vita della comunità cristiana, ma è condivisa anche da tanti che non hanno fede o non seguono la mia fede.
La guerra è un modo di risolvere i problemi di relazione in cui l’uomo regredisce al livello degli istinti animali più bassi ed immediati: aggressività, paura, prepotenza, scontro fisico. La guerra, infatti, inizia quando non si parla più e finisce quando si ricomincia a dialogare. Tutti sanno che: relazionarsi attraverso il linguaggio è ciò che ci fa umani, e dialogare per trovare soluzioni insieme è “ragionare”, ciò che ci rende esseri ragionevoli e non bestie.
Per questo la Costituzione della Repubblica Italiana dice all’Articolo 11: «L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali».
Per questo il cammino più certo per allontanarsi dalla guerra, lo stile con cui si combatte davvero una mentalità bellica è: governare i propri istinti, ascoltare le parole degli altri e crescere nella conoscenza reciproca. È anche ragionare e valutare, evitando di farsi vincere dalla tentazione di voler “fare qualcosa” senza sapere: cosa fare, come farlo, perché, per chi e non semplicemente 'contro chi'.
Il Papa, che è un uomo saggio, ha proposto indicando il giorno 2 marzo Mercoledì delle Ceneri, di vivere una giornata di preghiera, digiuno e carità. È un messaggio che mi sembra valga per tutti.
Pregare, per chi crede, non è solo chiedere qualcosa a Dio, ma anche ascoltare il Vangelo, fare silenzio interiore, coltivare in sé pensieri in sintonia con il pensiero di Dio. La Bibbia dice «Io conosco i pensieri che ho fatto per voi - dice il Signore - pensieri di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza» (Geremia 29,11). Invito, anche chi non crede, a vivere almeno un giorno impegnandosi a coltivare nel cuore “pensieri di pace e non di sventura”.
Digiunare è dire dei 'no' ai propri istinti ed alle proprie passioni ed emozioni, anche a quelle lecite, per reimparare ad essere persone: ragionevoli e non istintive, pazienti e non emotive, attive e non solo reattive. Così si diventa operatori di pace a partire dal proprio intimo.
Solo con persone così può nascere un popolo pacifico, una nazione operatrice di pace, relazioni internazionali più giuste e sagge capaci di realizzare la bellissima profezia di Isaia: «Spezzeranno le loro spade per farne aratri, trasformeranno le loro lance in falci. Una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra» (Isaia 2,4).
Infine, come diceva uno slogan degli anni ’60 che pochi compresero davvero: il contrario della guerra è l’amore. Ciò che fa realmente finire una guerra non è trattare una pace qualsiasi, che potrebbe essere solo la preparazione di una nuova guerra, ma iniziare a vivere secondo una logica di dono, di dialogo, di accoglienza, di valorizzazione dell’altro.
La Chiesa, esperta di umanità, collega perciò sempre alla preghiera ed al digiuno anche un atto d’amore concreto, che si esprime nel fare un dono a chi ha bisogno, un dono totalmente gratuito, che in greco si dice agape ed in latino caritas.
Il Vangelo suggerisce infine con molta sapienza umana che: chi vuol vivere bene preghiera, digiuno e carità deve farlo 'in segreto', senza «strombazzare ciò che fa, per far vedere dagli altri che digiuna» (Matteo 6,2).
Certo manifestare per la pace può avere un valore positivo per sensibilizzare l’opinione pubblica, per fare pressione sui politici, ma salvarsi da strumentalizzazioni non è facile. E sarebbe davvero vergognoso strumentalizzare la sofferenza di chi sta morendo sotto le bombe.
Per questo non ho chiamato la mia gente in piazza, né penso di farlo, mentre ho chiesto che ogni giorno nelle nostre chiese e pubblicamente si preghi con queste parole, che propongo a tutti: «Signore, Padre Onnipotente aiuta i popoli d’Europa ed i loro governanti a mantenere e rafforzare la pace, in particolare tra i popoli cristiani Russo ed Ucraino. Te lo chiediamo per intercessione di Maria Santissima Regina della Pace».
(comunicato stampa Ufficio Stampa Diocesi di Macerata)
L’Ancona Matelica si conferma davanti al proprio pubblico strappando un punto alla vice capolista Reggiana dopo essere passata in vantaggio ed essere rimasta in dieci nel finale. Poche le sorprese in formazione per i padroni di casa. Squalificato il velenoso Cobra Rolfini, in difesa mister Colavitto sceglieva gli stessi del match con il Grosseto, a centrocampo Delcarro subentrava al posto di D’Eramo e l’autore del gol della tranquillità di mercoledì scorso, Del Sole, trovava posto dall’inizio nel tridente offensivo.
Reggiana reduce dalla prima battuta d’arresto stagionale a Gubbio, dopo ventisette risultati utili consecutivi, nonostante le tantissime occasioni create, chiamata ad una pronta reazione per non perdere le distanze dal vertice della graduatoria.Buona la rappresentanza di tifo ospite, ottima la risposta del pubblico di casa con un significativo striscione ed un incitamento costante per i biancorossi.Mister Diana schierava la freccia Cremonesi a posto di capitan Rozzio squalificato, recuperava D’Angelo e Radrezza in mezzo al campo, dove prendevano regolarmente postole certezze Sciaudone e Cigarini, affidandosi in avanti alla coppia Zamparo – Lanini.
Ottima la partenza dei padroni di casa, che in avvio creavano buone trame ed occasioni per impensierire Venturi. Dopo il quarto d’ora cresceva la Reggiana, più volte insidiosa in area marchigiana, con Masetti e soprattutto Avella sugli scudi, con quest’ultimo autore di un paio di interventi prodigiosi. Sul fronte opposto, grande occasione per Sereni alla mezz’ora, murato sul più bello. L’Ancona Matelica chiudeva in crescendo con diversi contropiede interessanti
.Nella ripresa la gara procedeva a fiammate, con le formazioni brave a non scoprirsi troppo fino all’episodio che spaccava la partita. Al 18’ atterrato Faggioli in area, dal dischetto Sereni faceva 1-0 e decimo centro stagionale in un Del Conero ebbro di gioia. La Reggiana provava subito a reagire con i cambi e appena dopo il 20’ guadagnava la superiorità numerica per il doppio giallo comminato a Faggioli. Biancorossi che provavano a resistere con tutte le proprie forze, cercando di sfruttare la rapidità del subentrato Moretti in contropiede con la Reggiana che andava più volte a sbattere contro il muro Avella, prima di trovare il pari molto fortunoso con il tiro cross di Rosafio che si infilava a fil di palo.
ANCONA MATELICA (4-3-3): 22 Avella; 33 Noce, 25 Masetti, 6 Iotti, 3 Di Renzo; 4 Iannoni, 7 Gasperi (35’ st 27 Papa), 8 Delcarro (41’ st 19 Palesi); 21 Del Sole (19’ st 17 Moretti), 18 Faggioli, 10 Sereni (41’ st 5 Bianconi). A disposizione: 12 Vitali, 14 Tofanari, 15 Sabattini, 20 Vrioni, 26 Ruani, 28 Maurizii. Allenatore Gianluca Colavitto.
REGGIANA (3-5-2): 22 Venturi; 16 Luciani, 26 Cremonesi, 6 Camigliano (14’ st 7 Rosafio); 44 Guglielmotti (31’ st 9 Scappini), 21 Radrezza (21’ st 96 Muroni), 8 Cigarini, 88 Sciaudone (21’ st 27 D’Angelo), 3 Contessa; 30 Zamparo (21’ st 20 Arrighini), 94 Lanini. A disposizione: 1 Voltolini, 12 Marconi, 5 Rossi, 11 Neglia, 17 Libutti, 32 Porcino. Allenatore Aimo Diana.
ARBITRO: Sig. Michele Giordano della sezione di Novara.ASSISTENTI: Sig.ri Marco Lencioni della sezione di Lucca e Roberto Rubén Arena della sezione di Torre del Greco.QUARTO UFFICIALE: Sig. na Veronica Vettorel della sezione di Latina.
RETI: 18’ st Sereni (rig), 38’ st Rosafio.NOTE: gara iniziata con 5’ di ritardo come messaggio di pace per la situazione umanitaria in Ucraina; spettatori 2165 di cui 395 ospiti per un incasso di 19739,54 euro; locali in divisa rossa, pantaloncini e calzettoni rossi e portiere grigio, ospiti in divisa bianca, pantaloncini e calzettoni bianchi e portiere giallo; espulso al 23’ st Faggioli per doppia ammonizione; ammoniti Guglielmotti, Cigarini e Gasperi; corner 1-11; recupero 2’ pt, 5’ st.
Il Commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti, il Referente regionale Enti Locali, Enrico Rossi, e i sindaci Sandro Parcaroli (Macerata), Daniel Matricardi (Montalto delle Marche) e Andrea Spagna (Frontino), annunciano di aver già avviato una interlocuzione con l’Ente Regionale per l’abitazione Pubblica delle Marche e la ricognizione dei posti disponibili nei CAS affinché si mettano a disposizione dei profughi ucraini alloggi. A breve la Lega Marche avvierà anche una raccolta di medicinali, alimenti e indumenti da mandare in Ucraina
“Da parte della Lega Marche c’è stata sin da subito una chiara e fattiva volontà di accogliere i profughi ucraini in fuga dalla guerra - fanno sapere Marchetti, Rossi, Parcaroli, Matricardi e Spagna - abbiamo pertanto avviato una interlocuzione con ERAP affinché vengano individuati in ciascun comune quanto prima alloggi popolari da assegnare ai rifugiati che arrivano dall’Ucraina. Intendiamo anche procedere alla ricognizione di tutti i Centri Accoglienza Stranieri (CAS) della regione per capire se e dove ci sono posti disponili nei quali poter collocare i cittadini ucraini - proseguono i leghisti - e chiederemo al Dipartimento regionale di Protezione Civile di dare un supporto fattivo nell’integrazione dei profughi nei territori con i canali umanitari e con la collaborazione del Ministero della Salute”.
La Lega metterà in campo ogni iniziativa utile anche per dare un aiuto concreto a tutti i cittadini che rimangono in Ucraina.
“Come Lega Marche avvieremo quanto prima una colletta alimentare fuori dai supermercati per raccogliere beni di prima necessità, e metteremo a disposizione le nostre sedi in tutti i territori della regione e banchetti nelle piazze per raccogliere medicinali e indumenti - fanno sapere - spediremo poi tutto ai cittadini ucraini che non vogliono o non possono lasciare la loro terra. Tra qualche giorno forniremo tutti i dettagli di queste iniziative cosicché chiunque intenda partecipare, saprà come e dove poterlo fare - concludono - è fondamentale che in un momento così difficile ognuno faccia la propria parte, perché anche un piccolo gesto può fare la differenza”.
Il popolo del web si sta mobilitando in queste ore per offrire il proprio sostegno e aiuto umanitario alle popolazioni dell'Ucraina, colpite dalla drammaticità dell'invasione russa - in un escalation continua di violenza. Anche sul profilo facebook dell'assessore regionale Angelo Sciapichetti è apparso il seguente messaggio di supporto alla Croce Verde di Macerata, nella raccolta dei beni di prima necessità.
"La guerra scoppiata nei giorni scorsi rischia di creare una catastrofe umanitaria in Ucraina. Per aiutate la popolazione Ucraina, la Croce Verde di Macerata organizza una raccolta di: coperte, prodotti alimentari a lunga conservazione, medicinali di prima necessità, abiti pesanti, prodotti per l'igiene.
È necessario attenersi alle richieste effettute e controllare che i prodotti alimentari e i medicinali siano a lunga conservazione ben chiusi e scatolati.
Il materiale deve essere portato presso la sede della Croce Verde di Macerata sita in Via Indipendenza 12 tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 15 - Tel.0733 260260
Coloro che volessero effettuare offerte in denaro possono fare il versamento su C/C intestato alla Croce Verde di Macerata, utilizzando il seguente IBAN:IT50A0849113400000120101669, specificando la causale (indispensabile): 'EMERGENZA UCRAINA' "
Si ringrazia tutti per la gentile collaborazione".
Ad aprire la terza serata delle udizioni live di Musicultura 2022 è stato John Vignola. Dopo una lectio magistralis sui grandi personaggi della musica e i loro manager, il giornalista e critico musicale di Rai Radio1 ha consegnato - assieme all'assessore al turismo di Macerata Riccardo Sacchi, il Premio del pubblico "Targa Bannca Macerata" a Iosonorama, aka Raffaella De Falco.
Fra gli artisti più appaluditi, anche Guido Maria Grillo che ha omaggiato con uno stile personalissimo e ricercato la canzone napoletana, con echi del Mediterraneo, tracce di elettronica e di musica araba nei brani “Chi ci salverà ” e “Tramonto”. A Musicultura anche il cantautore Scuro con i brani “Da un’altra vita” e “Non ci credo”, dalle sonorità incisive e spirito rock, mescolati con elettronica e melodie pop su testi ironici e ricercati
Avorio è invece il nome del collettivo musicale che ha proposto “L’imprevisto” e “Mamma”, canzoni nate con l’intento di riportare l’artigianato artistico italiano tra i vanti dell’era contemporanea. Sonorità pop rock sono quelle offerte da Ciro Zerella con le canzoni “Tutta Bianca” e “Prenderti o perderti”, dove il ruolo dei testi è predominante, mentre al rapper Faax - alias Fabio Cannavale - viene riconosciuto il merito di una grande capacità autorale, dove dinamismo e introspezione incontrare le curve sonore del rap game italiano.
Franz e i pensieri molesti è il nome della band composta da Francesca, Lorenzo, Jacopo, Roberto ed Enrico. I ragazzi si sono esibiti con “Mania” - una canzone sulle “ansie” provocate dai sentimenti - e con “Come la vita”, loro ultimo singolo sul tema dell’imprevedibilità della vita.
Oggi domenica 27 febbraio alle ore 17 si esibiranno: Costanza di Livorno, Anna e l’appartamento di Verona, Matteo Leone di Calasetta (SU) Francesco Forni di Roma, Vito di Palermo e Hurricane di Vicenza
Martedì 1 marzo ore 21 - ospite Irene Grandi si esibiranno: Isotta di Siena, Ponente di Palermo, Sandri di Cesena, Moretti di Milano, Filippo Bubbico di Lecce e Moriel di Modena