Si è svolta, sabato 14 ottobre nella storica cornice del teatro Filarmonica di Macerata e alla presenza di autorità politiche, istituzionali e militari, la cerimonia di passaggio della campana tra presidenti ed ilpPassaggio delle consegne tra luogotenenti governatori del KIWANIS club di Macerata.
Il presidente uscente, Giorgio Agostinelli, prima di procedere alla consegna del collare e del distintivo alla nuova presidente, Patrizia Papetti, ha riassunto brevemente la sua esperienza e le iniziative dell’anno sociale concluso, tra cui la fitta collaborazione con le scuole del territorio per la prevenzione degli abusi e l’uso di alcol e droghe, incontri su temi come il bullismo e ricordando l’impegno principale del KIWANIS, “Save the Children of the World”.
Ha inoltre ringraziato i rappresentanti di altri club Soroptimist, Rotary Club Macerata, Club Kiwanis di Modena, Foligno, Fermo, Ancona Nord e San Marino e d il Kiwanis Club di Charleroy del Belgio per essere intervenuti con un ampia delegazione all’evento. La neo presidente Patrizia Papetti ha illustrato le sue linee programmatiche ringraziando i soci per la stima dimostrata chiedendo l’aiuto e l’impegno di tutti per i progetti futuri rivolti all’assistenza dell’infanzia e dei minori in difficoltà, tra cui la collaborazione con la fondazione Piombini Sensini.
La serata è proseguita secondo la scaletta prevista con la nomina del maceratese Renato Galeotti in qualità di luogotenente governatore della divisione Marche-San Marino-Emilia Romagna, succeduto a Mihaela Anghel del club di San Marino, il quale ha illustrato il progetto in collaborazione con l’UNICEF che il KIWANIS sta portando avanti a livello nazionale, al fine di riuscire a garantire i vaccini ai bambini dell’Africa. Grazie alla generosità dei numerosi presenti sono stati raccolti fondi per la vaccinazione totale di ben otto bambini.
Grave incidente a Corridonia: donna riporta ustioni su tutto il corpo e viene trasportata d’urgenza a Torrette con l'elisoccorso. Il fatto si è verificato intorno alle 17 di oggi, in contrada Cremone a Corridonia, poco prima della segnalazione arrivata alle forze dell’ordine.
Secondo dinamiche ancora in fase di accertamento, la donna sarebbe rimasta coinvolta in un ritorno di fiamma esploso mentre utilizzava dell’alcol, rimanendo ustionata sull’addome, sulle braccia e sulle gambe. Tempestivo l’intervento dei soccorritori del 118, i quali hanno immediatamente disposto il trasporto ad Ancona in eliambulanza.
Il Chiesanuova fa un’altra vittima illustre. Dopo il roboante blitz di Urbania i biancorossi concedono il bis, mettendo al tappeto l’unica formazione d’Eccellenza che era ancora imbattuta. Contro il Castelfidardo finisce 1-0 ed è vittoria che pesa tanto, perché dopo le prime uscite un po’ sfortunate versante episodi, stavolta il team di Mobili l’ha spuntata soffrendo, con gli ospiti che hanno colto due traverse. A decidere la sfida –giocata a Villa San Filippo va ricordato, non propriamente in casa- un siluro di Pasqui nel primo tempo. La vittoria permette al Chiesanuova di raggiungere al 7° posto a quota 9 punti proprio i rivali biancoverdi. I fidardensi di Giuliodori hanno confermato la solidità difensiva e giocato un buonissimo calcio, ma sono saliti a 3 gare senza successo e gol.
L'ex Mobili ri-presenta lo stesso undici di Urbania, in panchina si rivede Farroni. Modulo 4-2-3-1 con Crescenzi alle spalle di Sbarbati e Mongiello stavolta a destra; ospiti con il 4-3-3 e numeri di maglia quasi illeggibili. Primo sussulto al 5' quando Mongiello, a caccia del primo gol, conclude da fuori e la sfera, deviata, lambisce il palo. Subito dopo un'altra deviazione, di Canavessio su cross insidioso di Piazze, chiama Fatone alla gran risposta d'istinto per evitare il peggio. Al 18' il 2001 Nanapere aziona il DRS e si beve Iommi, cross e sul secondo palo E.Nacciarriti non trova la porta. Le squadre si sfidano a viso aperto e 2' dopo Pasqui, già in gol a Urbania, si ripete con una perla. Parte dalla sinistra, resiste alla trattenuta del 2004 Fossi e da 25 metri spara un missile sotto il sette: 1-0 da cineteca. Per un quarto d'ora non accade nulla, ma al 34' grande brivido, su punizione dal limite Fabbri sfodera il suo mancino e la traversa salva Chiesanuova. I rimpianti per il Castelfidardo aumentano al 41' quando Braconi viene messo in verticale davanti a Fatone, lo salta ma manda sull'esterno della rete.
Dieci minuti e da corner svetta Imbriola quasi nell'area piccola, colpo di testa a botta sicura e clamorosa traversa. I biancoverdi, già piacevoli nel fraseggio, prendono campo e fanno molto possesso collezionando angoli. Il Chiesanuova non riesce a ripartire o salire ed è costretto a difendersi. Per la zona Cesarini allora Mobili decide di proteggersi passando a 5 dietro ed in effetti i suoi non rischiano davvero più nulla fino al triplice fischio.
La Civitanovese continua a stupire e conquista una vittoria importantissima contro l’Urbania, raggiungendo la vetta con 15 punti, a pari merito con l’Urbino. I rossoblù dominano fin dai primi minuti e, dopo un primo tempo terminato a reti bianche, il gol di Becker concretizza gli sforzi compiuti regalando tre punti d’oro.
Al Comunale di Civitanova, la prima e la seconda in classifica si incontrano in un match ricco di emozioni fin dalle prime battute: è il 2’ quando l’Urbania si vede un gol annullato dal guardalinee. La Civitanovese riparte alla carica ricompattando i reparti e da lì conduce fino al termine. Il gioco però si congela a centrocampo e il risultato rimane fisso sullo 0-0 fino al duplice fischio.
Nella ripresa i ritmi non cambiano. I locali continuano a farla da padrone ma faticano a sbloccare. Il tanto atteso gol arriva poco dopo la mezz’ora del secondo tempo, in seguito ad un’azione confusa che vede Becker finalizzare in rete per l’1-0. La tifoseria rossoblù accompagna i propri beniamini fino al termine ed esplode in un boato di gioia quando il direttore di gara sancisce la vittoria definitiva della Civitanovese.
(FONTE FOTO: gruppo FB "Civitanovese Speakers' Corner")
Il primo Tolentino post-Buratti non ingrana. La promozione di Ettore Ionni a capo allenatore porta a un cambio di modulo (dal 4-2-3-1 al 4-3-3), ma non agli effetti sperati nella trasferta di Montefano.
Trasferta che i cremisi hanno vissuto senza il sostegno del proprio pubblico, come disposto dalla Prefettura, che ha vietato la vendita dei tagliandi ai residenti nel comune, per via degli scontri avvenuti al termine del match di domenica scorsa giocato al "Della Vittoria" di Tolentino contro la Jesina.
Ad andare in rete nel 2-0 finale dei "viola" sono capitan Bonacci e Palmucci, con un gol per tempo. Tre punti che consolidano la posizione playoff del Montefano, mentre il Tolentino resta tristemente penultimo.
LA CRONACA - Nell'undici iniziale ospite, Ionni lancia il 2004 Cisternino in difesa e Verdesi nel tridente con Petrucci e Santirocco. Nel Montefano a guidare l'attacco è Papa, supportato dal trio composto da capitan Bonacci, Palmucci e Di Matteo.
Al 10' arriva, immediato, il vantaggio dei padroni di casa con Bonacci che deposita in rete un comodo tap-in su assist di Palmucci. Una doccia gelata per gli ospiti, che arrivano da una settimana tutt'altro che facile.
A gestire i ritmi della partita sono i "viola" padroni di casa, con il Tolentino in evidente difficoltà sotto il punto di vista mentale. Sempre Bonacci si rende pericoloso al 36', ma stavolta Orsini risponde presente sulla sua conclusione a botta sicura.
Il primo squillo cremisi arriva al 38' con un tiro debole di Petrucci, ben controllato da David. Velenoso tentativo di Alla al 41', ma la sfera termina a lato. Al riposo è uno a zero per il Montefano.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi il Tolentino parte forte alla ricerca del pareggio ma il forcing dei primi cinque minuti non porta i frutti sperati. Il Montefano replica in ripartenza e sfiora il raddoppio con Papa, fermato a tu per tu da Orsini (54').
L'appuntamento con il gol è solo rimandato e arriva cinque minuti più tardi (59') con il numero 10 Palmucci che fa partire dal suo piede una parabola che scavalca il numero uno cremisi e firma il 2-0. Una rete che affossa definitivamente le speranze di rimonta ospiti.
Solo un tentativo telefonato di Borrelli al 70' e un paio di conclusioni del subentrato Moscati da annotare nel taccuino per la reazione cremisi. La partita si trascina senza sussulti sino al triplice fischio che porta all'esplosione di gioia del pubblico di casa.
Doveva essere una vittoria facile per raggiungere la tanto agognata continuità ma la Maceratese non riesce a prendere il volo e impatta 0-0 contro l’ultima della classe, regalando all’Azzurra Colli il secondo punto stagionale. I biancorossi di Lattanzi, dati per favoriti all’alba del campionato, escono nuovamente scorati dal campo dopo l’ennesima prestazione sottotono per la delusione dei quasi 600 spettatori presenti.
L’inizio della partita tradisce un ritmo di gioco ben più alto di quello riscontrato nella prima frazione, povera di azioni e ancor più di emozioni: il gioco ristagna a centrocampo fra falli e cartellini gialli. Il primo tempo si chiude accompagnato dai fischi dei tifosi, delusi da una Maceratese che, contro l’Azzura Colli ultima in graduatoria (1 punto in cinque giornate), conta solo due opportunità dalla distanza ad opera di Minnozzi e Ruani.
La ripresa si riapre come nel primo tempo: un traversone velenoso attraversa tutta l’area di Gagliardini ma non trova la sponda decisiva e il risultato non cambia. La Maceratese incalza e strappa il pallino del gioco, continuando a spingere in cerca del sorpasso. Poco da segnalare fino all’assedio finale: occasione nitida solo negli ultimi minuti per i locali, con la punizione dal limite dell’area non centrata da Napolano. Imprecisione e sfortuna inchiodano i biancorossi nell’assedio finale e il risultato non si scosta dallo 0-0 al rintocco del triplice fischio.
Auto finisce contro muretto: muore Francesca Bellabarba, 78enne. Il tragico incidente si è verificato, intorno alle 13 della mattinata odierna, in via Roma a Macerata, all'altezza del ristorante "Nino Caffè". Per cause da accertare, la vettura - che proveniva da via Lori - è andata dritta terminando la propria corsa contro un muretto.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto gli operatori sanitari del 118 (con quattro ambulanze) e dei vigili del fuoco. Nonostante il tempestivo arrivo dei soccorsi, a nulla sono valse le operazioni di rianimazione per una dei tre occupanti del veicolo. Nell'abitacolo erano presenti due donne e un uomo: fratello, sorella e moglie dell'uomo. Secondo una prima ricostruzione, erano appena usciti da una funzione religiosa (una cresima, ndr) celebrata alla chiesa di San Francesco.
A perdere la vita proprio una delle due donne (Francesca Bellabarba, la moglie dell'uomo, 78 anni), mentre la seconda è stata trasferita d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona. L'uomo è stato, invece, condotto all'ospedale di Macerata. Presenti sul luogo del sinistro anche gli agenti della polizia di Stato e gli agenti della polizia locale: saranno proprio questi ultimi a ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto.
Il traffico verso il centro del capoluogo ha subito rallentamenti, per consentire il completamento delle operazioni di soccorso e la messa in sicurezza del tratto.
Serata memorabile quella andata in scena giovedì fino a tarda notte all’Area City Park in via Madonna delle Carceri. L’evento "Tutti a ballare gli anni ’80 e ‘90", voluto dall’amministrazione comunale e organizzato da Event, ha letteralmente infuocato Camerino: oltre 1000 persone hanno riempito per tutta la sera l’Area City Park che si è trasformata in una vera e propria discoteca a cielo aperto.
Un successo senza precedenti, grazie anche alla partecipazione delle attività commerciali della città, coinvolte dall’amministrazione e che hanno dato vita ad un evento dall’organizzazione perfetta, consentendo alle migliaia di presenti di divertirsi e scatenarsi per tutta la sera.
Camerino ha mostrato così la sua grande vitalità e ancora una volta di essere la città dei giovani, anche se la serata ha visto la partecipazione non solo di ragazzi ma di persone di tutte le età che si sono lasciate coinvolgere e travolgere dal ritmo e dal sound di 89 Discoteca.
"È stata una bellissima serata, voluta dall'amministrazione comunale e che ha avuto un successo veramente eccezionale dopo anni dal sisma - commenta il sindaco Roberto Lucarelli - Un evento che ha visto più grandi e più giovani ballare insieme in una piazza fantastica, quindi una serata di quelle belle, da ricordare, realizzata nella più totale partecipazione di tutta la comunità".
"Serata veramente da ripetere perché Camerino ha bisogno di eventi che facciano comunità e facciano vivere una città che è sia per giovani sia per tutti, visto appunto la partecipazione dei ragazzi, degli studenti e delle famiglie" conclude Lucarelli.
Grandissima partecipazione sabato a Corridonia per l'inaugurazione della mostra antologica di Silvio Craia ,"Così", e lo scoprimento della scultura in perspex alta tre metri donata dal Maestro alla comunità. "Corridonia diventa il centro di un nuovo capitolo della storia dell'arte contemporanea", hanno affermato i curatori David Miliozzi e Mario Montalboddi.
Taglio del nastro con il sindaco Giuliana Giampaoli e l'assessore alla cultura Massimo Cesca. "Un giorno storico per la nostra comunità. L'opera donata dal Maestro Silvio Craia straordinaria, così come l'allestimento della mostra. Oggi è formalmente iniziato un percorso che darà una forte identità alla nostra città, rendendola più bella ed attrattiva", hanno dichiarato sindaco e assessore.
Presente anche il fondatore dell'accademia di belle arti di Macerata Giorgio Cegna: "Io e Silvio, insieme a tanti amici, Dante Ferretti, Sante Monachesi, Valeriano Trubbiani, Emilio Villa, abbiamo lasciato un segno importante, Agra', le idrologie, la poesia visiva, i recuperi formidabili, un'eredità oggi più viva che mai". Tanti gli interventi per omaggiare il Maestro: Lucio Del Gobbo, Loredana Finicelli, Alvaro Valentini, Giuliana Pascucci, Daniele Taddei, Paola Ballesi, Michele Gentili e Giorgio Cegna.
Finisce con un rocambolesco 3-3 la partita inaugurale tra il Kappabi Futsal Potenza Picena e la Real Fabrica di Roma. Esordio dolceamaro dunque per i “giallorossi” che con questo punto conquistato muovono la classifica ma visto l'andamento della gara, con la prima frazione di gara in pugno per la squadra potentina, c'è un pizzico di rammarico in una stagione comunque agli inizi.
Pubblico delle grandi occasioni al Pala Principi con l'esordio del campionato di A2 per la neo promossa Kappabi Futsal Potenza Picena. Inizio da protagonisti per i ragazzi del duo Moro-Nikinha che con un pressing alto schiaccia gli avversari e si porta al tramonto della prima frazione sul parziale di 3-0 grazie ad uno Sgolastra protagonista, con una doppietta, e Pizzo.
La gara si riapre con il gol ospite siglato da Bielousov per una disattenzione difensiva e si va al riposo lungo sul 3-1. Inizio di ripresa equilibrato con gli ospiti che si rifanno sotto nel corso del match grazie al penalty messo a segno da Martinozzi. La squadra romana dimezza così lo svantaggio ma quando Nikinha e compagni pensano di portare a casa la prima vittoria stagionale, arriva il pareggio beffa a pochi secondi dal termine con Sgolastra che anticipa tutti e insacca nella porta sbagliata per il più classico degli autogol.
"Una prova che ci dà fiducia nonostante il risultato ma siamo solo all'inizio - esordisce così Nico Sgolastra - non abbiamo concretizzato quando avremmo potuto ma abbiamo trovato comunque di fronte una squadra che non ha mai mollato soprattutto nell'aspetto fisico. Ora testa alla prossima trasferta difficile contro la Dozzese, in un match tirato ma daremo come sempre il massimo".
KAPPABI FUTSAL POTENZA PICENA – REAL FABRICA ROMA 3-3 (3-1 pt)
KAPPABI FUTSAL POTENZA PICENA: Luciani, Rossi, Nunzi, Di Iorio, Carnevali, Pizzo, Nikinha, Belleggia, Giacomelli, Sgolastra, Gomez, Tinteanu All. Nikinha - Moro
REAL FABRICA ROMA: Bardoscia, Sciarrini, D’Agostino, Russo, Martinozzi, Sbarra, Masini, Bielousov, Stentella, Relandini, Emer, De Camillis All. De Lucia
Arbitri: Marco Terzini e Paolo Lorenzo Galanti di Pescara
Sequenza Reti: 1-0 Sgolastra, 2-0 Sgolastra, 3-0 Pizzo, 3-1 Bielousov // 3-2 Martinozzi (rig.), 3-3 aut. Sgolastra
La Macagi Cingoli mette paura al Brixen, ma non riesce ad evitare la sconfitta. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno perso 34-36 contro la corazzata alto-atesina, nella gara della sesta giornata della Serie A Gold di pallamano. In svantaggio di 6 reti a inizio ripresa, Strappini e compagni sono riusciti a risalire, riaprendo la contesa a pochi secondi dal termine.
LA CRONACA - Nel primo tempo la partita è piacevole, giocata ad alta intensità da entrambe le squadre. Cañete apre le marcature, Strappini pareggia ma Korbel segna l’1-2. Codina Vivanco fa 2-2, ma dall’altra parte Cañete ed Arcieri piazzano il +2 sul 2-4, dopo la traversa di Sonnerer e la parata di Volarevic su Codina. Shehab accorcia, Sontacchi riallunga e Codina dai 7 metri trova il 4-5. Brixen tenta ancora la fuga e si porta a +3 grazie ai gol di Cañete e Arcieri, ma dall’altra parte Strappini e Mangoni trovano nuovamente il -1 (6-7).
Korbel fa 6-8 e Cingoli risponde con i colpi di Strappini e Rossetti, dopo due parate di Mihail su Cañete. Qui Brixen piazza un break di 0-4 grazie alle doppiette di Endrit Iballi e Korbel per l’8-12, con Volarevic attento sulle conclusioni di Shehab e Codina. Paulo Vinicius e Sonnerer mantengono il +4 sul 10-14, ma la Macagi non molla: Somogyi, Ciattaglia e Shehab riportano a -1 la formazione di casa sul 13-14. In questo frangente, Mihail para un sette metri a Sonnerer e fa due belle parate su Paulo Vinicius e Cañete, mentre Volarevic fa gli straordinari su D’Agostino.
Gli ospiti tornano a +3 grazie ai colpi di Paulo Vinicius ed Endrit Iballi (13-16), con Volarevic fortunato sulla traversa di Shehab e decisivo sul 7 metri di Codina. Due gol consecutivi di D’Benedetto valgono il 15-16. Nel finale dei primi 30’ di gioco, i botta-risposta Endrit Iballi-Somogyi, Cañete -Codina e Ardian Iballi-Somogyi fissano il parziale sul 18-19 che chiude il primo tempo.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa, risulterà decisivo il break iniziale del Brixen, che permetterà agli ospiti di conquistare la vittoria nonostante la reazione di cattiveria e personalità dei locali. Nei primi 10 minuti del tempo, infatti, gli ospiti piazzano un passivo di 1-6 firmato doppio Korbel, Sontacchi, Paulo Vinicius, Sonnerer e Azzolin, portandosi sul +6 del 19-25. In questo periodo Volarevic ipnotizza Somogyi, D’Benedetto dai 7 metri, Ciattaglia, Shehab per due volte e ancora Somogyi dai 7 metri.
Shehab e D’Benedetto accorciano a -4 sul 22-26, mentre la conclusione di Cañete dai 7 metri colpisce prima il palo e poi la traversa. Mihail salva su Korbel e Paulo Vinicius, così D’Benedetto ne approfitta per segnare il 23-26. Brixen torna a +5 grazie a Paulo Vinicius e Cañete (23-28). Cingoli non fa scappare gli avversari e resta attaccata al punteggio: Bordoni, D’Benedetto e Strappini mantengono le 4 reti di svantaggio (27-31), mentre Palazzi inserisce in porta Albanesi al posto di Mihail.
Sul 29-34, i direttori di gara decidono di espellere l’ospite Endrit Iballi per un fallo sulla linea dei 9 metri. A questo punto, sfruttando anche la momentanea superiorità numerica, la Macagi riesce a mettere pressione al Brixen: Somogyi e Strappini strappano il -3 sul 31-34 e Albanesi neutralizza un 7 metri ad Ardian Iballi. Arcieri fa +4 dopo il palo di Krobel, ma dall’altra parte Ciattaglia, Strappini e D’Benedetto riportano a -1 i padroni di casa al 59° minuto sul 34-35, con Albanesi autore di tre parate strepitose su Cañete dai 7 metri, Arcieri e ancora su Cañete.
Il portiere cingolano fa il miracolo anche su Arcieri negli istanti finali, ma nulla può sull’incursione di Cañete che vale la vittoria ospite, tra gli applausi di un PalaQuaresima che aveva sognato un clamoroso pareggio.
Tabellino
Macagi Cingoli 34-36 Brixen (18-19)
Macagi Cingoli: Mihail, Albanesi, Tapuc, D’Agostino 1, Ciattaglia 2, Shehab 5, Ottobri, Mangoni 1, Somogyi 4, Bordoni 1, Latini, Strappini 7, D’Benedetto 7, Rossetti 1, Compagnucci, Albanesi, Codina Vivanco 5. All. Palazzi
Brixen: Volarevic, Lubinati, Azzolin 1, Paulo Vinicius 5, Vanoli, Arcieri 3, Canete 8, Iballi E. 5, Iballi A. 2, Korbel 6, Sontacchi 2, Sonnerer 4, Muehlogger, Puntaier, Rufinatscha, Oberhollenzer. All. Cutura
Arbitri: Dionisi – Rinaldi
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all’avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa al matrimonio e alla possibilità del riconoscimento della sentenza canonica di nullità del matrimonio concordatario nello Stato italiano. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: "È possibile riconoscere la nullità del matrimonio ecclesiastico dopo 3 anni dalle nozze?"
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente delicata, sulla quale ha avuto modo recentemente di pronunciarsi la Corte di Cassazione, affermando espressamente quanto segue: "Se il matrimonio non è nato con i giusti presupposti e se la convivenza coniugale, durata quasi quattro anni, è stata caratterizzata da grosse difficoltà nel rapporto di coppia, caratterizzato da contrasti e incomprensioni, è comunque impossibile riconoscere il pronunciamento con cui i giudici ecclesiastici hanno accolto l'istanza dell'uomo e annullato le nozze".
A tal proposito, infatti, i Giudici d'appello, avevano negano «la dichiarazione di efficacia nel territorio della Repubblica Italiana della sentenza canonica di nullità del matrimonio concordatario» fra lui e la moglie, nullità derivante, secondo i giudici ecclesiastici, dal «non essere il matrimonio nato con i giusti presupposti a causa delle mancanze di lui, che non ha effettuato una libera scelta né è mai riuscito ad assumersi gli oneri coniugali».
Per i giudici d'appello è decisivo un dettaglio: «la convivenza fra i coniugi è durata dal matrimonio nel 1994 sino ad oltre la nascita del figlio, potendosi ritenere i loro rapporti interrotti solo dal 1998», quindi «oltre il triennio dalla celebrazione del vincolo». Logico, di conseguenza, secondo i giudici, non riconoscere la nullità matrimoniale sancita dai giudici ecclesiastici.
A porre fine a ogni discussione provvedono i magistrati di Cassazione, respingendo le obiezioni sollevate dall'uomo e sancendo in via definitiva che non può essere riconosciuta in Italia la nullità, sancita dai giudici ecclesiastici, del matrimonio.
Fondamentale il richiamo al principio secondo cui «la convivenza come coniugi, ove protrattasi per almeno tre anni dalla celebrazione del matrimonio concordatario, integra una situazione giuridica di ordine pubblico italiano ostativa alla dichiarazione di efficacia della sentenza di nullità pronunciata dal Tribunale ecclesiastico per vizio genetico del matrimonio».
La Cassazione osserva che «sulla base degli atti del processo canonico e delle deposizioni ivi raccolte» si è accertato che «il matrimonio è stato dichiarato nullo solo perché non nato con i giusti presupposti a causa delle mancanze dell'uomo che non ha effettuato una libera scelta né è mai riuscito ad assumersi gli oneri coniugali» mentre «la convivenza dei coniugi è cessata solo nel 1998», è durata, dunque, più di tre anni ed è stata anche impreziosita dalla nascita di un figlio.
Privo di valore, quindi, il riferimento fatto dal ricorrente alle difficoltà emerse nel rapporto di coppia già prima dei tre anni di convivenza. Su questo fronte, difatti, i magistrati chiariscono che «la convivenza come coniugi non presuppone certo un rapporto matrimoniale sempre e comunque privo di screzi e contrasti, in quanto la convivenza tra coniugi non è necessariamente collegata ad un matrimonio fondato sempre su solidarietà ed affetti, ma ad un matrimonio comunque celebrato», salvo che i coniugi si trovino in «una condizione di totale estraneità, pur coabitando, senza alcun rapporto personale».
Ecco perché «l'esistenza di contrasti ed incomprensioni» nel rapporto tra i coniugi è, concludono i giudici, «irrilevante» (Cass. Sez. Unite n. 16379/2014).
Pertanto in risposta alla domanda del nostro lettore ed in linea con la più autorevole giurisprudenza di legittimità in materia di responsabilità colposa del conducente, si può affermare che: "La convivenza come coniugi ove protrattasi per almeno tre anni dalla celebrazione del matrimonio concordatario integra una situazione giuridica di ordine pubblico ostativa alla dichiarazione di efficacia della sentenza di nullità dal tribunale ecclesiale per vizio generico di matrimonio” (Cass. Civ., Sez. I, Ordinanza n. 28308/2023).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Renzo Mercorelli non ce l'ha fatta. Per l'uomo, tolentinate di 83 anni, si sono rivelate fatali le ustioni riportate nell'incidente avvenuto venerdì nella sua casa di campagna, in località Calcavenaccio.
Stava bruciando delle sterpaglie quando il fuoco è velocemente divampato e le fiamme lo hanno avvolto. Sul posto si sono precipitati vigili del fuoco, sanitari del 118 e carabinieri ma le sue condizioni - già al momento del trasporto d'urgenza in eliambulanza all'ospedale regionale Torrette di Ancona - sono apparse gravissime.
Nella giornata di lunedì verrà eseguito un riscontro diagnostico, al quale seguirà il nulla osta per la celebrazione dei funerali.
Sorprese dall'oscurità smarriscono il sentiero e chiamano i soccorsi. I vigili del fuoco del distaccamento di Cagli e gli uomini del soccorso alpino sono intervenuti intorno alle 19:30 di sabato, in località Furlo, nel comune di Fermignano, per soccorrere due ragazze rimaste bloccate in una zona impervia.
La richiesta è pervenuta direttamente dalle interessate in quanto, durante l'itinerario di rientro, a causa dell'oscurità, hanno smarrito la traccia del sentiero rimanendo disorientate all'interno della boscaglia.
I soccorritori, tramite coordinate Gps, hanno raggiunto le due ragazze e, viste le buone condizioni fisiche, hanno provveduto a riaccompagnarle al punto di partenza dell'escursione, dove era parcheggiata la loro autovettura.
Grave incidente a Treia: un centauro è rimasto ferito in seguito ad un sinistro con un furgone ed è stato trasportato d’urgenza a Torrette con l’elisoccorso. Il fatto si è verificato sabato sera lungo contrada Chiaravalle, la strada che collega Santa Maria in Selva a Passo di Treia.
Lanciato l’allarme, sono prontamente accorsi gli operatori sanitari del 118 che, verificate le condizioni del motociclista, hanno disposto il trasporto in codice rosso ad Ancona in eliambulanza. Ancora in corso le ricostruzioni sulla dinamica dell’accaduto da parte delle forze dell’ordine intervenute.
“E’ stato per me un onore partecipare e prendere la parola (fra 53 amministratori selezionati ad intervenire compresi ministri, deputati, senatori e presidenti di regione), all’Assemblea nazionale degli enti locali del mio partito politico Forza Italia - racconta in nota il primo cittadino di Civitanova, Fabrizio Ciarapica - che si è tenuta presso l’Autodromo di Monza di fronte ad una platea di oltre mille amministratori azzurri, dai membri del governo ai sindaci, ai presidenti di regione e a tutti gli assessori dei territori".
"Un’importante occasione di confronto quello di oggi, uno spazio importante dove tutti gli amministratori, in primis i sindaci, hanno potuto far sentire la propria voce per portare all’attenzione nazionale le istanze e i bisogni dei cittadini cui dare risposte concrete e garantire servizi - prosegue - Una filiera politica necessaria quella del centro destra salda e pronta a lavorare in modo coeso tutti nella stessa direzione per il bene comune: dallo stato centrale ai territori di provincia".
"Tante le personalità azzurre incontrate oggi: da quello con Letizia Moratti, appena rientrata nel partito d’origine, a quello con l’onorevole Paolo Barelli, Capogruppo di F.I. alla Camera dei deputati, a quello con il Senatore Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato e coordinatore nazionale degli enti locali di F.I., a quello con il Ministro per le riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, fino all’amico Antonio Tajani, Presidente del partito, vicepremier e Ministro degli Esteri".
"Insieme a me tanti colleghi, fra cui: Gianluigi Tombolini, sindaco di Numana, Daniele Silvetti, neo sindaco di Ancona e tutto il gruppo di Forza Italia Civitanova Marche. Un ringraziamento particolare a Francesco Battistoni, nostro coordinatore regionale che ha costruito una bella squadra, compatta e competente nelle Marche".
"Monza è un luogo particolarmente emblematico per tutti noi, seggio storico del Presidente e fondatore di F.I., Silvio Berlusconi che ci ha da poco lasciati e dove il 22 e il 23 ottobre prossimi si terranno le elezioni suppletive al Senato per ricoprire proprio quel seggio con il candidato Adriano Galliani a cui ho fatto i miei auguri personalmente, amico storico del Presidente, già A.D. per un trentennio del Milan e attualmente Vicepresidente vicario e A.D. dell’A.C. Monza, l’uomo giusto per proseguire il lavoro iniziato dal nostro indimenticabile Presidente Silvio Berlusconi”.
Sabato 7 e domenica 8 ottobre si sono svolti a Caorle allo Stadio Chiggiato, i Campionati Italiani Individuali e per Regioni Cadetti, la manifestazione nazionale di maggior prestigio per gli atleti e le atlete di 14 e 15 anni. Oltre 1000 atleti si sono affrontati nelle varie discipline in due giornate di gare, aperte con la sfilata del venerdì e con la partecipazione come testimonial d’onore del Campione Olimpico di salto in alto, Gianmarco Tamberi.
Sono stati 4 gli atleti dell’Avis Macerata a vestire la maglia verde/bianca delle Marche. Un risultato di assoluto valore lo ha raggiunto Beatrice Stagnaro, la matricola del gruppo. Al suo primo anno di categoria e con ancora i suoi 13 anni (14 li compirà a fine dicembre) Beatrice si è messa al collo la medaglia di bronzo nel lancio del disco, piazzandosi al 3° posto con la misura di m 35.10 e portando così a casa 20 punti per la classifica per Regioni.
Seconda dal 3° al 5° lancio, Beatrice ha dovuto lasciare l’argento solo all’ultimo turno di lanci, dove una atleta veneta l’ha scavalcata ottenendo il suo personale. Per Beatrice è comunque un’ottima prestazione, a solo 45 cm dal proprio personale di 35.55 ottenuto a Macerata a settembre, risultato che rappresenta anche il nuovo Record Sociale Cadette.
Nel mezzofondo sfiora la medaglia Irene Ippoliti nella gara dei m 1000. In una domenica mattina molto umida e con qualche incertezza in partenza, Irene non riesce ad esprimersi al meglio nella batteria delle più forti. La gara la vede ottava con il tempo di 3:06.26 ma è superata dalla vincitrice della prima batteria e quindi scende al non posto, appena fuori dal podio (ai Campionati Cadetti vengono premiati i primi 8 classificati).
Peccato perché Irene puntava a migliorare il suo personale di 3:01.84 che l’avrebbe portata direttamente a medaglia. Bella gara dei m 2000 quella disputata da Marsel Provenziani che ha corso la prima batteria. Con una gara attenta, sempre incollato al gruppo di testa, Marsel ha corso i 2000 metri in 5:56.50, chiudendo al 4° posto (24°complessivo dopo le 3 batterie) ma felice di aver finalmente scritto il suo nome nella pagina dei Records Sociali Cadetti.
Infatti il suo tempo va a cancellare uno dei record più storici della Società che resisteva dal 1977, quando Roberto Moretti corse la distanza in 5:59.1. La quarta avisina del gruppo è stata Vittoria Quattrini, anche lei matricola. Alla prima gara in un Campionato Italiano, Vittoria ha portato punti nel lancio del peso, scagliando l’attrezzo da 3 kg a metri 8.25 e chiudendo in diciannovesima posizione. La classifica finale per regioni ha visto le Marche all’8° posto con le Cadette, al 15° posto con i Cadetti e al 9° posto della classifica complessiva.
La storia si ripete con stucchevole (per il quintetto settempedano) verdetto negativo: il Basket Macerata, squadra tosta e tecnica che non scopriamo certamente noi, lotta e vince ancora una volta (73-57) a San Severino. I padroni di casa iniziano la contesa ad handicap per l’assenza per un problema al ginocchio rimediato in allenamento dall’asso Sorci e con Potenza che scende sul parquet senza training settimanale.
Gli strali della malasorte imperversano sul groppone dei biancorossi settempedani anche durante il match, nel corso del quale Della Rocca, Magnatti e Fianchini devono alzare bandiera bianca per distorsioni alla caviglia. Ciò spalanca la porta al successo dei ragazzi del capoluogo anche per una sterilità offensiva della Rhütten durata per gran parte del terzo e quarto periodo, nonostante la generosità di capitan Cruciani, Severini e di Ortenzi in doppia cifra – due bombe per quest’ultimo, che si traveste da Shengelia -, e pure per il dazio pagato nel quarto d’avvio, terminato con 6 falli di squadra a carico contro la... fedina immacolata del quintetto di Brachetti.
Insomma, non è stato un esordio da strapparsi i capelli per la Rhütten che, ciononostante, in settimana si rimetterà al lavoro di buona lena per preparare la prima trasferta del neo battezzato torneo di Divisione regionale 1 sul parquet del palasport di via Ungheria di P.S.Elpidio, con palla a due venerdì 20 ottobre alle 21.30. «Siamo restati pur sempre in partita contro i maceratesi – sintetizza a fine gara coach Alberto Sparapassi -, ma abbiamo perso un po’ di lucidità anche in tiri sulla carta facili nel secondo tempo e dobbiamo lamentare la solita pecca nei tiri liberi con 12 errori complessivi. Ma c’è tempo per migliorare».
Un vasto incendio di vegetazione è divampato a Castel Trosino, in località Casette. Sul luogo sono intervenut i vigili del fuoco di Ascoli che hanno impedito alle fiamme di raggiungere le abitazioni della frazione alle porte del capoluogo piceno.
Data la zona particolarmente impervia è stato richiesto l’ausilio dell’elicottero regionale. Da terra gli operatori stanno cercando di arginare il rogo con due autobotti e tre mezzi fuoristrada.
L’intervento è reso maggiormente difficoltoso dal vento che insiste in zona e l’alta colonna di fumo è visibile anche dal capoluogo Piceno. Sul posto anche il Dos (direttore operazioni di spegnimento).
"A seguito ultimo consiglio comunale vorrei poter avere l’opportunità di poter chiarire e dare una risposta a quanto ascoltato dalla diretta streaming nel rispetto delle persone che mi hanno votato a che hanno apprezzato il lavoro fin qui svolto in amministrazione". Così esordia l'ex assessore di Civitanova, Manola Gironacci, in una lettera aperta in cui torna a parlare dopo l'esclusione dal consiglio comunale.
"Non entro nel merito delle scelte politiche che rimando alle segreterie dei partiti e mi limito a rappresentare la verità del lavoro svolto - continua - Nel ricoprire un ruolo così importante per la mia città ho voluto mettere in risalto e sostenere le attività economiche e commerciali oltre che sostenere le tante persone del territorio che con le loro spiccate capacità ed attitudini si sono distinte nel tempo nei vari ambiti della musica, cultura e sociale: Federica Guardiani, Neve, Bruno Francinella , Agliottone ed altri".
"Il carnevale è stata l’occasione per riportare alla ribalta personaggi del nostro passato - ricorda l'ex assessore - iniziando con “la Petena” per poi mirare negli anni ad altri personaggi da riscoprire con una giornata tutta dedicata all’inclusività".
"Nel mondo della comunicazione fin dall’inizio - prosegue -ho investito risorse e tempo per rifare da capo il sito internet del Turismo ( parte dei fondi presi dal Prnn) con la scelta di Maggioli per collegarsi ad un progetto regionale del MAMA. Il sito è in via di conclusione insieme all’App scaricabile per le attività economiche che potranno promuoverai gratuitamente sulla piattaforma dal proprio cellulare".
"Nella condivisione di una strategia con gli stabilimenti balneari abbiamo destagionalizzato alcuni eventi sul lungomare sponstandoli a giugno e settembre ( vedi trofeo del Mare ed altri ). Siamo arrivati secondi al bando regionale Marche For All per una migliore accessibilità del turismo in spiaggia. Sul lungomare nord si è’ provveduto a incentivare la voglia di passeggiare fino a nord attraverso luminarie e postazione Selfie che potessero attrarre la curiosità dei villeggianti".
"Non scontata , la riconferma della Bandiera BLU per il ventesimo anno. Per la prima volta in città abbiamo firmato un protocollo di intesa con le 2 Proloco dove è’ chiaro lo stanziamento annuale publico e il loro lavoro sul territorio ogni anno di promozione".
"Nella continuità dei buoni progetti già presenti in amministrazione (Dal 2019 la città di Civitanova investe su Civitanova Bike Life ) e sono orgogliosa di aver portato questo ultima edizione in Europa , fino al cuore delle Istituzioni Europee a Bruxelles, dove abbiamo presentato progetti concreti al Parlamento , alla Commissione ed alla delegazione della Regione Marche".
"Non mi sono risparmiata a promuovere , con la mia personale presenza e 47 anni di esperienza commerciale, alle Fiere di promozione TTG di Rimini, la BiT di Milano , Fiera Cicloturismo Bologna. Civitanova vive di commercio e di presenza legate agli acquisti anche a Natale e per la prima volta si è’ organizzato un evento a teatro “la Moda sotto Albero” a dicembre".
"Con la Regione Marche il rapporto è stato sempre collaborativo nella continuità di eventi come Gustaporto, Borghi Aperti e Tipicità caratterizzando con la Civitanovesita’ questi eventi con esperienze come “pesca alla sciabica” e sempre con la Regione per il primo anno siamo stati selezionati per partecipare a Marche Storie".
"Nella mia visione di città globale non vi è’ stata mai distinzione tra la città alta e la zona marinara con stessa importante luminaria natalizia, luminarie anche a San Valentino. A Civitanova alta abbiamo installato delle guide turistiche interattive per un migliore ricerca storica".
"Per la prima volta abbiamo portato nei quartieri eventi di spettacolo e cultura con il Filosofo Fusaro come nel caso di Fontespina , oltre al coro Andrea Grilli a 4 Marine . Per il Borgo Marinaro si è’ patrocinato la cena del Palio dei quartieri che ha visto cittadini scendere lungo la via e socializzare. Per valorizzare il Patrono San Marone si è’ organizzata per la prima volta una regata dedicata al Palio dei Pontini, oltre all’integrazione di una festa nella chiesa di San Marone dove sono custodite le Reliquie".
"Potrei continuar a scrivere per ore ma concludo dicendo che per me la politica è’ come lo slogan del video promozionale estivo( Civitanova Unisce) una catena umana di persone e progetti."