Lo spareggio in vetta è della Halley Matelica. I biancorossi,che ritrovavano Eliantonio dopo due partite di stop, comandano nel primo tempo, finiscono sott’acqua nel terzo quarto ma cambiano marcia nel quarto periodo trovando il guizzo vincente nei secondi finali per piegare una Svethia Recanati che ha ribadito tutte le sue qualità nonostante le pesanti assenze di Andreani e Urbutis.
Il primo tempo è quasi interamente di marca vigorina, seppur Recanati resti praticamente sempre in scia. È un Dieng pimpante a caricarsi l’attacco matelicese in spalla: l’ex Castel San Pietro alterna canestri nel pitturato con altri da fuori, firmando 14 dei 33 punti dei primi due quarti della Halley, che però non riesce a scrollarsi di dosso la pressione della squadra leopardiana. La Halley tocca il massimo vantaggio a metà secondo periodo, quando una rubata di Zanzottera con una spettacolare apertura a tutto campo da dietro la schiena apre la transizione biancorossa per il 28-22 firmato Riccio. La Svethia però non molla la presa, affonda nel burro di una difesa vigorina troppo soft e proprio negli ultimi secondi prima dell’intervallo agguanta il pareggio a quota 33 con cui le due squadre rientrano negli spogliatoi.
La partita cambia volto al rientro dagli spogliatoi. La Svethia scala una marcia in attacco, trovando qualche lampo con Pozzetti e Fontana, ma soprattutto con un Magrini on fire: sono le sue tre bombe a mettere le fondamenta sulla fuga dei leopardiani, che sul finire del terzo periodo toccano il +9 (53-62 con il canestro di Fontana). La Halley sembra alle corde, una tripla di Riccio la tiene a -6 sul finire del quarto ma i biancorossi annaspano. E invece la gara cambia nuovamente volto nel cuore dell’ultimo periodo: Dieng colpisce dall’arco una, due, tre volte e in un amen la Halley ricuce lo strappo. La Svethia alla lunga paga le rotazioni accorciate con diversi errori su tiri comunque ben costruiti e all’ultimo minuto le due squadre si presentano in parità a quota 73. Uno Zanzottera fin lì messo fuori partita dalla difesa recanatese pesca il jolly con un canestro e fallo che porta la Halley sul 76-73 a 29” dalla sirena, Fontana dall’arco ha il tiro per pareggiare ma fallisce e sul rimbalzo i gialloblu spendono il fallo immediato su Riccio. La guardia avellinese fa 2/2 con 11” da giocare, la Svethia perde palla sull’azione della disperazione e alza bandiera bianca.
Esulta la Halley, che chiude il girone di andata in vetta alla classifica insieme alla Italservice Loreto con un bilancio di 8 vittorie e 3 sconfitte: non male, considerando l’incredibile sequela di contrattempi che ha caratterizzato i primi due mesi di stagione. E ora la squadra di coach Trullo si tuffa sul girone di ritorno, che si apre sabato prossimo con la trasferta sul campo della “nuova” Sì con Te Porto Recanati del neo coach Piero Coen.
Così il viceallenatore vigorino Luca D’Angelo a fine partita: «La partita è cambiata quando abbiamo iniziato a metterci più intensità in difesa, siamo stati più concentrati sulle cose che avevamo preparato nell’ultimo giorno e mezzo e ci siamo passati di più la palla. Le assenze di Andreani e Urbutis erano pesanti per loro, ma in casi come questo spesso gli altri danno tutti qualcosa in più e così è stato stasera. Noi siamo scesi in campo pronti per affrontare una Recanati con loro presenti, per cui non è cambiato granchè: abbiamo pensato a fare quello che dovevamo e avevamo preparato».
Questo il commento dell’assistente allenatore Giorgio Palantrani: «Mi aspettavo una partita così perché affrontare una squadra con due assenze così importanti può essere un’arma a doppio taglio. Era una partita che valeva doppio, sappiamo come funziona con questa formula questo campionato. Ma soprattutto abbiamo vinto una partita in cui non abbiamo fatto la nostra miglior prestazione: vincere anche quando non tutto funziona bene secondo me ti dà più fiducia. Ad ogni modo, il bilancio di questo girone di andata è assolutamente positivo, abbiamo avuto parecchi problemi, ci siamo assestati in corsa cambiato più volte assetto e gioco: ora pian piano stiamo trovando una quadratura, sono molto soddisfatto di ciò che abbiamo fatto finora».
HALLEY MATELICA-SVETHIA RECANATI 78-73
MATELICA: Arnaldo 11, Rolli, Panzini 3, Pali ne, Mentonelli 3, Mazzolini ne, Dieng 28, Morgillo 6, Zanzottera 7, Riccio 11, Musci ne, Eliantonio 9. All.: Trullo.
RECANATI: Marcone ne, Gurini 2, Clementoni 9, Fontana 17, Semprini 8, Zomero 5, Sabbatini 2, Atodiresei ne, Pozzetti 9, Ndzie ne, Magrini 21. All.: Di Chiara.
ARBITRI: Gaudenzi, Boudrika.
PARZIALI: 19-16, 14-17, 23-29, 22-11.
La Banda ha sempre partecipato ai momenti di festa di Belforte del Chienti, ma ieri è stata Belforte a festeggiare la sua Banda.
È stata inaugurata all’ex oratorio di via Leopardi, con la benedizione del parroco, la mostra dal titolo “La Banda si racconta” dedicata ai 142 anni di storia del Corpo bandistico.
Strumenti storici, foto d’epoca, articoli di giornale, spartiti originali e vecchie divise raccontano il profondo legame tra la Banda e le tradizioni di Belforte. Una storia fatta di musica, passione e un incredibile passaggio generazionale che ha coinvolto quasi tutte le famiglie del paese. Un’idea, quella di creare l’allestimento, che arriva dalla grande dedizione della presidente della Banda, Renata Tiberi, prima donna ad aver suonato nel gruppo e prima guida donna della realtà belfortese.
«L’idea nasce dal recupero degli strumenti storici appartenuti alla Banda - dice Tiberi - che erano custoditi nell’ex scuola media. Ho pensato che fosse un vero peccato tenerli da parte e, anche ricordando quanti belfortesi avevano avuto il piacere e l’onore di suonarli, ho pensato che una mostra avrebbe potuto valorizzarli. Nell’allestimento troviamo addirittura uno strumento che vanta un secolo di vita».
Una proposta accolta subito con entusiasmo dal suo gruppo: «È un viaggio emozionante nella memoria di una comunità che si identifica anche nella Banda - aggiunge - e che percepisce il valore sociale che questa realtà ha rappresentato e rappresenta ancora per molte famiglie di Belforte. Un valore tramandato di generazione in generazione: ci siamo resi conto che quasi ogni famiglia del paese ha avuto un componente nella Banda».
Ma il viaggio nel tempo non si percepisce solo dall’esposizione: le ultime settimane dedicate all’allestimento sono state un momento per riportare alla luce aneddoti e racconti di chi ha trascorso gran parte della sua vita all’interno della Banda. E se all’ex oratorio resta esposto il passato, la Banda guarda oggi soprattutto al futuro e continua a scrivere pagine importanti legate alla musica e alla comunità: «Facciamo formazione per tutte le età - conclude la presidente - un modo per tramandare questa passione anche alle nuove generazioni».
Al taglio del nastro la graditissima visita di Orfeo Borgani, titolare della ditta di strumenti musicali che porta il suo cognome e a cui appartiene la maggior parte dei manufatti della mostra: una eccellenza del territorio. «La nostra azienda vive da 150 anni - ha detto l’imprenditore -, un numero che quasi coincide con quello della Banda di Belforte con la quale ci auguriamo di continuare a collaborare». Soddisfatto il sindaco Alessio Vita che ha ricordato come «la storia della Banda si intreccia con quella del paese e dei suoi cittadini.
Come non ricordare il legame di questa realtà musicale con Anselmo Ciappi, nostro cittadino illustre. Ora l’obiettivo del Comune è quello di trovare uno spazio per rendere questa mostra permanente affinché continui a ispirare e unire generazioni. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a trasformare questa idea in realtà, ci impegneremo a promuoverla anche con le scuole». Al fianco del primo cittadino il consigliere comunale Elio Carfagna che è stato presidente del Corpo bandistico per 42 anni. La mostra resterà aperta ogni sabato e domenica fino al 15 dicembre dalle 17 alle 19. Nella giornata conclusiva dell’allestimento, domenica 15 dicembre alle 17, nella Chiesa di Sant’Eustachio, si terrà il Concerto di Natale della Banda di Belforte.
Indagine della guardia di finanza smaschera un sistema di trasferimento illecito di denaro.
La guardia di finanza di Macerata ha condotto un’importante operazione di contrasto al finanziamento del terrorismo e all’utilizzo illecito del sistema finanziario, con particolare focus sul controllo della normativa antiriciclaggio. L’operazione ha coinvolto l'intera provincia di Macerata e ha portato alla luce una serie di irregolarità in un'agenzia di "money transfer". Gli investigatori hanno eseguito un controllo approfondito sui flussi finanziari, grazie anche ai poteri di polizia valutaria e alle informazioni fornite dalle banche dati in uso al Corpo.
Gli accertamenti hanno rivelato un sistema illecito in cui l’agente di un istituto di pagamento, sub-mandatario di una rete di intermediari comunitari, ha trasferito somme di denaro sul proprio conto corrente bancario personale, eludendo i controlli previsti dalla normativa in materia. In particolare, è emerso che l’agente aveva acquisito e conservato informazioni false riguardo ai mittenti di 14 operazioni di trasferimento di denaro, per un importo complessivo di 12.284,10 euro. L’agente ha utilizzato i dati identificativi e i documenti di ignari clienti, che risultavano formalmente come mittenti delle operazioni, tranne che per una persona che aveva dato il proprio consenso per il trasferimento.
Al termine delle indagini, il gestore dell'agenzia di “money transfer” e una sua cliente sono stati denunciati per i reati di sostituzione di persona e falsificazione dei dati del cliente in concorso. Inoltre, sono in corso ulteriori verifiche per ricostruire i flussi di denaro e determinare eventuali responsabilità fiscali.
Nel contesto di queste indagini, la guardia di finanza ha ribadito l’importanza del controllo dei circuiti di pagamento alternativi al sistema bancario, delle valute virtuali e della moneta elettronica. Questi strumenti possono essere utilizzati per operazioni di finanziamento al terrorismo, il riciclaggio di capitali illeciti e altre attività criminali che minacciano l’economia legale.
Lo scorso luglio, in occasione delle celebrazione per l'ottantesimo anniversario della liberazione dall'occupazione fascista prima e nazi-fascista poi, a San Severino Marche è stato presentato il Museo Diffuso della Resistenza – Trekking urbano.
Il progetto nato da una felice intuizione della locale sezione ANPI, intitolata al Capitano Salvatore Valerio M.O.V.M., e supportato dal Sindacato Pensionate SPI CGIL e dalla CGIL di Macerata.
L'idea è quella di valorizzare, attraverso passeggiate accessibili a tutti, i molteplici vicoli e palazzi del centro storico che dal settembre del 1943 al luglio del 1944 sono stati silenti spettatori della valorosa storia partigiana di liberazione e che ha portato la città nell'aprile del 2022 ad essere insignita come Medaglia d'oro al merito civile per aver "Durante il periodo bellico partecipò alla lotta partigiana, ospitando e sfamando centinaia di sfollati".
Fu teatro di uccisioni, di numerose fucilazioni e di rastrellamenti ad opera delle truppe tedesche e a danno della popolazione. Esempio di estremo sacrificio e di virtù civiche. 1943/1945" (fonte https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/373214).
In un percorso condiviso tra ANPI e SPI territoriali, nella mattinata di oggi 24 novembre, si è dato il via alla prova generale di questa passeggiata nella storia. Testimonials dell'iniziativa Francesco Rocchetti, Presidente Provinciale ANPI Macerata e Romina Maccari, Segretaria Generale SPI CGIL Macerata. Un nutrito gruppo di persone, che lungo il percorso ha attirato a se altri curiosi, guidati da Donella Bellabarba, presidentessa ANPI San Severino, insieme a Alberta Ricottini dell'associazione il Sognalibro si è mosso dal Cine-Teatro Italia, già sede della gioventù fascista, fino ad arrivare a ridosso del convento di San Pacifico per ritornare nella suggestiva cornice di Piazza del Popolo sotto alla terrazza del Palazzo Comunale da cui il partigiano Mario Depangher, tenne il suo primo discorso a una San Severino finalmente libera.
"Come SPI abbiamo fin da subito aderito con orgoglio all'idea del museo diffuso- dichiara Romina Maccari- L'unire alla se pur importante lettura dei fatti un'esperienza sensoriale come quella offerta dalla passeggiata rafforza attraverso il contatto diretto una memoria che diventa oggi essenziale conservare e tramandare". "La campagna revisionistica propria di una determinata compagine politica - continua Francesco Rocchetti - sta affinando la sua tecnica. Non si contrasta più la Resistenza apertamente, ma la si minimizza relegandola a un ruolo secondario e quasi ininfluente rispetto alle forze alleate in cui era invece parte attiva e prezioso supporto."
E' stato scelto il 24 novembre per promuovere e ricordare la Resistenza non a caso. Questa giornata precede infatti sia la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, 25 novembre, sia lo sciopero generale nazionale proclamato da CGIL e UIL per il 29 p.v. configurandosi idealmente come preludio e volano per promuovere non solo il museo (per maggiori info anpi.sanseverino.cvs@gmail.com), ma anche per il presidio organizzato dal Forum Donne CGIL e il Coordinamento Donne SPI CGIL a Macerata nella mattinata di lunedì e per l'adesione allo sciopero e la partecipazione alla manifestazione che si terrà a Fabriano, città scelta per dare supporto ai lavoratori della storica cartiera e della Beko, ex Whirpool.
La magia del Natale è un momento speciale per le famiglie, e l’organizzazione di spettacoli di Natale per bambini rappresenta un’opportunità unica per regalare ai più piccoli esperienze indimenticabili e momenti di divertimento condiviso. Da anni, Circowow si dedica a creare eventi natalizi ricchi di emozioni, mettendo al centro l’immaginazione e la creatività dei bambini. Scopriamo allora come affrontare l’organizzazione di spettacoli di Natale per bambini, seguendo i preziosi consigli degli esperti di Circowow.
L’importanza degli spettacoli di Natale per bambini
Gli spettacoli di Natale per bambini non sono solo momenti di intrattenimento, ma rappresentano anche un’occasione educativa e sociale di grande valore. Partecipare a uno spettacolo teatrale permette ai bambini di sviluppare competenze come la comunicazione, la gestione delle emozioni e il lavoro di squadra. Coinvolgere i bambini nella preparazione e nella rappresentazione di un evento natalizio contribuisce a creare legami profondi, stimolando la loro creatività e rafforzando la loro autostima. Questi spettacoli diventano momenti indimenticabili che rimangono nella memoria dei bambini anche negli anni a venire.
Pianificazione iniziale: tempistiche e formazione del team
Per un’organizzazione di spettacoli di Natale per bambini efficace, è essenziale partire con una pianificazione accurata. Gli esperti di Circowow consigliano di avviare i preparativi almeno tre mesi prima della data dell’evento.
È importante definire un team organizzativo che includa:
- Un regista per guidare le prove e il coordinamento artistico.
- Un responsabile dei costumi e delle scenografie, che sappia ideare soluzioni creative ed economiche.
- Un coordinatore delle attività con i genitori e i volontari, essenziali per il supporto pratico.
Scelta del tema e della storia per lo spettacolo natalizio
La scelta del tema è uno dei momenti più creativi dell’organizzazione di spettacoli natalizi per bambini. Sebbene le rappresentazioni classiche come il presepe o Babbo Natale siano sempre molto apprezzate, Circowow suggerisce di esplorare idee originali che possano stimolare la curiosità dei bambini e incoraggiarli a esplorare nuovi orizzonti.
- Un viaggio nel mondo della fantasia: i bambini diventano protagonisti di una storia originale in cui esplorano regni magici o fanno incontri sorprendenti.
- Le tradizioni natalizie nel mondo: uno spettacolo che racconta come si celebra il Natale in diversi Paesi, stimolando la curiosità verso altre culture.
- La magia dell’amicizia: una storia incentrata sui valori dell’amicizia e della solidarietà, in perfetto spirito natalizio.
Casting e assegnazione dei ruoli: consigli per un processo equo
La fase del casting è un momento delicato e importante. È fondamentale mantenere un’atmosfera serena e priva di competizione eccessiva, affinché i bambini si sentano liberi di esprimersi senza timore di giudizi. Per i più piccoli, il casting può essere strutturato come un gioco o un momento di improvvisazione, permettendo di scegliere i ruoli in base alle capacità di ciascun bambino. Selezionare i ruoli in modo equo, spiegando l’importanza di ogni parte nello spettacolo, aiuta a gestire le aspettative e a ridurre il rischio di delusioni.
Creazione di costumi e scenografie a basso costo
I costumi e le scenografie sono elementi fondamentali per creare l’atmosfera giusta, ma non è necessario spendere cifre eccessive. Alcune idee possono essere:
- cartone e carta per scenografie leggere e facili da maneggiare;
- tessuti di recupero per i costumi, coinvolgendo i genitori nella realizzazione;
- pittura e glitter per aggiungere un tocco di magia ai dettagli.
Tecniche di regia per mantenere l’attenzione dei giovani attori
Dirigere un gruppo di bambini di diverse età può essere complicato da gestire, ma con le giuste tecniche è possibile mantenere l’attenzione e il coinvolgimento di tutti. Alcuni suggerimenti utili:
- usare il gioco come tecnica di apprendimento, trasformando le scene in attività ludiche;
- focalizzarsi su movimenti semplici, che i bambini possono memorizzare facilmente;
- premiare il loro impegno con piccoli riconoscimenti, come adesivi o complimenti, per incentivare la partecipazione.
Gestione delle prove: creare un ambiente divertente e produttivo
Un ambiente di prova sereno e gioioso contribuisce a creare uno spettacolo di successo: il consiglio degli esperti è quello di strutturare le prove in modo che bilancino l’aspetto divertente con la disciplina necessaria per una rappresentazione fluida.
- Incontri regolari per consolidare la memoria dei testi e dei movimenti.
- Giochi teatrali per scaldare i bambini e allentare le tensioni.
- Feedback positivo per aiutare ogni bambino a migliorare e a sentirsi apprezzato.
Incorporare musica e danza nello spettacolo natalizio
Musica e danza sono componenti essenziali per arricchire lo spettacolo natalizio, creando un’atmosfera festiva e coinvolgente. Circowow suggerisce di scegliere brani musicali adatti all’età dei bambini e di creare coreografie semplici che possano esprimere il senso della storia. È possibile utilizzare canzoni natalizie classiche, ma anche brani strumentali o melodie moderne che diano un tocco speciale alla rappresentazione. La coreografia non deve essere complessa: anche semplici movimenti in sincronia possono risultare molto suggestivi.
Logistica dell’evento: location, sicurezza e permessi
L’ambiente deve essere sicuro e in grado di accogliere sia i piccoli protagonisti che il pubblico, bisogna quindi assicurarsi che la location abbia tutte le dotazioni necessarie per la sicurezza, come uscite di emergenza e un’adeguata illuminazione. Inoltre, potrebbe essere necessario ottenere i permessi necessari per l’evento e verificare con il Comune eventuali normative specifiche. Con una pianificazione attenta e un team motivato, ogni dettaglio contribuirà a realizzare una rappresentazione che sarà ricordata a lungo.
La Feba Civitanova Marche cede per 59-85 contro la Solmec Rhodigium. Le momò, reduci da due successi consecutivi, non riescono a cogliere il primo successo casalingo stagionale, venendo così agganciate in classifica proprio dalle venete. Un match che di fatto si è deciso nel primo quarto, chiuso sull'8-21 per le ospiti: le biancoblu hanno subito fin da subito l'aggressività delle avversarie e non sono riuscite a trovare la via del canestro perdendo anche qualche pedina fondamentale come Jaworska, condizionata dai falli. Le ragazze di coach Donatella Melappioni sono state costrette a rincorrere per tutto l'arco della partita, non riuscendo però a cambiare l'inerzia del match, contro Rovigo che ha sicuramente trovato ottime percentuali al tiro. Le momò hanno mostrato, in qualche frangente, dei timidi segnali di reazione ma non sono bastati contro una squadra in palla questa sera e che ha trovato punti pesanti dalle sue giocatrici più rappresentative.
“Sicuramente il primo quarto è stato determinante per l'andamento di tutta la partita - afferma coach Melappioni - Al di là del parziale di 8-21 anche perdere Jaworska, gravata subito dai falli, non ha aiutato. Dobbiamo tornare ad avere quella fluidità in attacco che avevamo visto contro Vicenza: questa non siamo riuscite ad essere incisive anche se siamo reduci da due settimane di lavoro non facili. Inoltre di fronte avevamo una squadra che aveva l'assoluta necessità di fare due punti, visto che aveva affrontato fino a questo momento team di vertice del campionato. Poi abbiamo subito la loro intensità e non siamo riuscite ad essere fluide in attacco, come detto, e di fatto la partita è stata tutta in salita”.
Bagalier FE.BA Civitanova - Solmec Rhodigium Basket 59 - 85 (8-21, 22-45, 36-71, 59-85)
BAGALIER FE.BA CIVITANOVA: Streni, Panufnik* 9 (3/9, 1/6), Sciarretta, Severini 2 (0/0, 0/0), Perini* 10 (4/9, 0/2), Mini*, Binci* 19 (5/6, 1/6), Contati, Bocola 5 (1/4, 1/6), Jaworska* 14 (5/6 da 2), Pelliccetti Allenatore: Melappioni
SOLMEC RHODIGIUM BASKET: Stoichkova* 13 (1/4, 3/4), Viviani* 11 (1/1, 3/5), Castelli 21 (2/3, 5/8), Battilotti 11 (4/6, 1/4), Bonivento* 6 (2/5 da 2), Leghissa N.* 11 (4/10 da 2), Garofalo 2 (0/1 da 2), Novati 2 (0/1, 0/2), Atanasovska 2 (1/4 da 2), Zuccon* 6 (2/6, 0/2) Allenatore: Pegoraro
Arbitri: Giambuzzi U., Correale D.
Lo show cooking prima dei blogger. Solo un visionario come Giuseppe Dell'Orso, in arte Peppe Cotto, poteva pensarci. Siamo andati a trovarlo nella storica macelleria di famiglia nel cuore di Loro Piceno, dove ci ha regalato una giornata all'insegna delle risate e della buona cucina.
Arriviamo davanti al suo portone e leggiamo 'Bed, Breakfast & Butcher'. Peppe Cotto si presenta alla porta, con tanto di grembiule a scacchi e papillon in pura cotenna, e ci accoglie nel suo tempio. Ci mostra subito la storica macelleria di famiglia e ci racconta un po' la sua storia.
"La macelleria l’hanno lasciata a me nel 1991. Mio nonno, primo macellaio, l’aprì nel 1938, anche il fratello era un macellaio. Mia madre era sarta e aiutava mio padre disegnando i tagli di carne. Come detto poi nel 1991 la macelleria è passata a me, dopo aver fatto 5 anni di perito meccanico, in piena attinenza col mestiere che svolgo", scherza Peppe Cotto.
Da buon padrone di casa ci offre il suo aperitivo di benvenuto "Made in Loro Piceno", con l'immancabile vino cotto e una fetta di ciauscolo a mo' di ombrellino da cocktail. Ci spiega l'origine del nome della sua invenzione e del suo nome d'arte, frutto di ispirazioni poetiche.
"Nelle Marche lui è nato ed è il re del salato, lo si mangia con dolcezza è il ciauscolo, bellezza. L’idea di mettere il ciauscolo a decorare il calice e un po’ di vino cotto. Questo abbinamento dolce e salato è un buon risultato ed è un po’ come le colline marchigiane: mangia e bevi. Terminologia utilizzata da un mio direttore sportivo di ciclismo che con mangia e bevi faceva riferimento alle salite e alle discese tipiche dell’entroterra maceratese".
Proprio la bici è, infatti, stata una parte importante della sua esistenza, della quale ha fatto una metafora di vita. E proprio in sella ad una bici, partendo dalla sua Loro Piceno, ha percorso migliaia di km, arrivando addirittura fino a Parigi e Berlino. Tornando all'aperitivo di benvenuto ci racconta: "Questa creazione mi è valsa il nome d’arte di Peppe Cotto, ovviamente dal vino cotto di Loro Piceno. Mi fu dato dal poeta Giovanni Prosperi. È stato sempre il mio marchio quando venivano a trovarmi turisti. Appena entravano gli offrivo questo aperitivo".
A questo punto inizia il vero show e come tale non possono mancare gli strumenti musicali: Peppe impugna la sua tromba di cotenna e ci suona qualche motivo intervallato dalle sue originali filastrocche. Poi alza la musica e, con uno strumento del tutto inedito (un bastone infilato in mezzo a delle ossa suine) ci offre uno spettacolo degno delle migliori majorette di New York.
Il pranzo è un trionfo di tradizione e di sapori, con Peppe Cotto che tra una portata e l'altra ci intrattiene con le originalissime filastrocche con le quali introduce i suoi piatti. Se oggi quando si va a mangiare fuori si cerca un'esperienza, da Peppe Cotto si compie un vero e proprio viaggio: "Il cibo è convivialità, in tutte le situazioni. Quel miglior modo di viaggiare, anche senza benzina, dello stare ad un tavolo fra amici assaggiando un prodotto e l’altro".
Fra qualche giorno Peppe Cotto farà ritorno nel nord della Francia, dove sta esportando tutta la sua originalità nelle cucine della Normandia. La macelleria però rimane sempre lì al suo posto, con Peppe Cotto che di tanto in tanto continuerà a dilettare chiunque voglia passargli a fare un saluto con il suo show cooking.
Lo salutiamo chiedendogli, alla luce delle tante esperienze fatte, cosa si aspetta ora dal futuro. "Progetti per il futuro? Vivere, continuando a stare in salute, che è la cosa più importante, continuando a fare le mie cose, sperando che la mia creatività non mi abbandonerà mai".
Negli ultimi anni, il cappotto termico è diventato una soluzione popolare per migliorare l'efficienza energetica degli edifici, ridurre le emissioni e aumentare il comfort abitativo. Con l'introduzione del bonus per il cappotto termico in vigore nel 2024, molte persone stanno valutando i costi e i vantaggi di questa tecnica di isolamento. In questo articolo, analizziamo quanto costa il cappotto termico e i principali benefici associati.
Cos'è il cappotto termico e come funziona
Il cappotto termico è una tecnica di isolamento che prevede l’applicazione di uno strato isolante sulle pareti esterne di un edificio. Questo strato riduce al minimo la dispersione termica, mantenendo il calore all'interno durante l'inverno e limitando il riscaldamento eccessivo in estate.
Il cappotto termico può essere realizzato con diversi materiali, tra cui polistirene espanso (EPS), lana di roccia e sughero, ognuno dei quali offre specifici vantaggi in termini di isolamento e sostenibilità.
Il processo di installazione prevede la preparazione della superficie esterna, l’applicazione del materiale isolante e la finitura con una rete protettiva e intonaco. Questo sistema offre isolamento continuo su tutta la struttura, migliorando l'efficienza energetica dell'edificio.
I costi del cappotto termico: fattori che influenzano il prezzo
Il costo di un cappotto termico può variare in base a diversi fattori, e sapere quanto costa il cappotto termico può essere complesso. Tra i principali elementi che influenzano il prezzo ci sono il materiale isolante scelto, le dimensioni dell'edificio e la complessità dell’installazione.
Per esempio, i materiali come l'EPS sono generalmente meno costosi rispetto alla lana di roccia o al sughero, ma potrebbero offrire un livello di isolamento inferiore.
Il prezzo medio per il cappotto termico nel 2024 si aggira intorno ai 30-50 euro per m² per l'EPS, mentre materiali più performanti come la lana di roccia possono raggiungere i 60-80 euro per m². È importante valutare il rapporto tra costo e qualità per scegliere il materiale più adatto alle proprie esigenze e budget.
Confronto dei costi tra diversi tipi di cappotto termico
Materiale
Costo medio per m² (2024)
Durata media
EPS
30-50 €
20-30 anni
Lana di roccia
60-80 €
25-35 anni
Sughero
90-120 €
40-50 anni
Fibra di legno
70-100 €
30-40 anni
Questa tabella fornisce una panoramica dei costi dei materiali più comuni, per aiutare i proprietari di immobili a prendere decisioni informate sulla scelta del materiale.
Benefici economici: risparmio energetico e riduzione delle bollette
Uno dei principali vantaggi del cappotto termico è il risparmio energetico. Grazie alla riduzione delle dispersioni termiche, si può risparmiare tra il 20% e il 40% sui costi di riscaldamento. Questo risparmio si traduce in un abbassamento delle bollette energetiche e in un rapido recupero dell'investimento iniziale.
Per esempio, in una casa di 100 m², il cappotto termico potrebbe generare un risparmio annuale compreso tra 300 e 600 euro. Nel lungo termine, questo significa ammortizzare i costi di installazione e ottenere un ritorno economico significativo.
Miglioramento del comfort abitativo e della qualità della vita
Il cappotto termico offre anche notevoli benefici in termini di comfort abitativo. La temperatura interna risulta più uniforme, riducendo i picchi di caldo e freddo.
Inoltre, il cappotto termico agisce come una barriera contro l'umidità, riducendo la formazione di muffa e migliorando la qualità dell'aria interna. Questi benefici contribuiscono al benessere e alla salute degli abitanti, riducendo i rischi di problemi respiratori e allergie.
Aumento del valore immobiliare
Un altro beneficio del cappotto termico è l'aumento del valore dell'immobile. Gli edifici con elevata efficienza energetica sono sempre più richiesti sul mercato, e un cappotto termico può incrementare il valore di un immobile fino al 10-15%.
Questo rende il cappotto termico un investimento non solo per il risparmio immediato, ma anche per la valorizzazione della proprietà nel tempo.
Vantaggi ambientali e sostenibilità
Il cappotto termico contribuisce alla sostenibilità riducendo le emissioni di CO2. Un edificio ben isolato richiede meno energia per riscaldarsi e raffreddarsi, riducendo così il consumo di combustibili fossili e l'impatto ambientale. Questi vantaggi si allineano con gli obiettivi di sostenibilità globali e contribuiscono a un futuro più ecologico.
Bonus e incentivi per l'installazione del cappotto termico
Nel 2024 sono disponibili diversi bonus e incentivi per chi decide di installare un cappotto termico. Il Superbonus 110% e l'Ecobonus offrono detrazioni fiscali per coprire una parte dei costi di installazione.
Per accedere a questi incentivi, è necessario rispettare alcuni requisiti, come l’utilizzo di materiali certificati e l'affidamento dei lavori a imprese qualificate. È possibile usufruire di finanziamenti agevolati per rendere l’investimento iniziale più accessibile.
Il processo di installazione: fasi e tempistiche
L’installazione del cappotto termico prevede diverse fasi: prima di tutto, è necessario effettuare un sopralluogo per verificare le condizioni delle pareti. Successivamente, viene applicato lo strato isolante, che può richiedere da 2 a 4 settimane a seconda della grandezza dell’edificio e delle condizioni climatiche.
Dopo l’isolamento, si procede con la finitura, garantendo che l’intervento sia esteticamente gradevole e duraturo nel tempo.
In definitiva, installare un cappotto termico rappresenta un’ottima soluzione per migliorare l’efficienza energetica, ridurre i consumi e aumentare il comfort abitativo. Non solo si risparmia sulle bollette, ma si valorizza l’immobile e si contribuisce alla sostenibilità ambientale. Con il bonus per il cappotto termico in vigore nel 2024, questa scelta diventa ancora più conveniente.
Questa notte, intorno alle 3:00, la squadra dei vigili del fuoco di Civitanova è intervenuta con due autobotti per l’incendio di un appartamento a Potenza Picena. Le fiamme si sono sviluppate al piano terra di una palazzina di tre piani situata in viale Europa. I danni sono stati contenuti alla cucina e al salone.
Per motivi di sicurezza, l'appartamento interessato all'incendio è stato reso inagibile. Quelli ai piani superiori sono stati evacuati durante le operazioni, ma non hanno subito alcun danno.
L’intervento si è concluso dopo circa tre ore. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri. Questa notte, intorno alle 3:00, la squadra dei vigili del fuoco di Civitanova è intervenuta con due autobotti per l’incendio di un appartamento a Potenza Picena. Le fiamme si sono sviluppate al piano terra di una palazzina di tre piani situata in viale Europa. I danni sono stati contenuti alla cucina e al salone.
Per motivi di sicurezza, l'appartamento interessato all'incendio è stato reso inagibile. Quelli ai piani superiori sono stati evacuati durante le operazioni, ma non hanno subito alcun danno. L’intervento si è concluso dopo circa tre ore. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri.
Oltre 130 farmacie marchigiane sono pronte a proporre alla popolazione l’effettuazione dell’Urea Breath test, un esame rapido ed efficace per rilevare l’infezione da Helicobacter pylori, batterio che aggredisce la mucosa gastrica, causando gravi danni a stomaco e intestino.
Federfarma Marche ha completato il percorso di formazione - in due momenti di approfondimento a Senigallia e Lido di Fermo - delle farmacie che sono state infatti le prime, in Italia, ad avviare – nei mesi scorsi – la formazione, prendendo spunto da studi recenti che attestano che oltre un terzo della popolazione potrebbe essere affetta da questa infezione, che si manifesta con dolore o bruciore nella parte alta dello stomaco, sensazione di pienezza dopo pranzo e sazietà precoce. L’attenzione specifica dei farmacisti marchigiani deriva anche dall’allarme lanciato a livello internazionale: quasi il 90% dei tumori gastrici è legato a questa infezione e in Italia, nel 2023, sono stati stimati circa 15.000 nuovi casi di tumore gastrico.
Dunque le farmacie marchigiane che espongono una locandina dedicata, sono pronte ad accogliere i cittadini che, su indicazione del medico, potranno sottoporsi all’urea Breath test e avere il referto in 48 ore. La prenotazione dovrà avvenire direttamente in farmacia, dove il farmacista darà le informazioni necessarie per una corretta preparazione ed esecuzione del test. Marco Meconi, presidente di Federfarma Marche, ha ricordato che “in sintonia con i presidenti provinciali abbiamo promosso questo nuovo servizio per favorire una qualificante sinergia tra medici di medicina generale e farmacie, offrendo una soluzione efficace contro l’infezione da H. pylori, nell’intento anche di sensibilizzare i marchigiani sull’importanza di monitorare la propria salute gastrica ed intestinale”.
Il pouf letto è un complemento d’arredo versatile e pratico che unisce eleganza e comfort in un unico oggetto: questo elemento di design può essere una soluzione salvaspazio ideale per chi cerca un arredo funzionale senza rinunciare allo stile.Vediamo quali sono tutti i vantaggi di un pouf letto, come scegliere quello giusto in base alle proprie esigenze e come integrarlo perfettamente nel tuo ambiente.
Cos'è un pouf letto?
Il pouf letto è una combinazione tra un pouf tradizionale e un letto: in sostanza, si tratta di un elemento che, pur avendo l’aspetto di un semplice pouf, può essere trasformato in un letto aggiuntivo quando necessario. Grazie al suo design intelligente, il pouf letto permette di ottimizzare lo spazio, soprattutto in ambienti più piccoli dove ogni centimetro conta.
Questa trasformabilità è resa possibile da meccanismi che permettono di estendere o aprire il pouf, rivelando una superficie di riposo comoda e funzionale. È ideale per ospiti improvvisi o per chi vive in appartamenti con spazi limitati e non vuole sacrificare la qualità del sonno.
I vantaggi del pouf letto
Perché è vantaggioso scegliere di acquistare un pouf letto?
- Ottimizzazione dello spazio. Uno dei maggiori benefici del pouf letto è la sua capacità di ottimizzare lo spazio. Durante il giorno, il pouf può essere utilizzato come seduta o come elemento decorativo, mentre la notte si trasforma rapidamente in un comodo letto. Questo lo rende perfetto per monolocali, camere per gli ospiti, studi o appartamenti di dimensioni contenute.
- Facilità di utilizzo. I pouf letto sono progettati per essere facili da usare. La maggior parte dei modelli presenta un meccanismo semplice che permette di aprirlo con pochissimo sforzo. In alcuni casi, basta sollevare il cuscino o tirare una maniglia per rivelare il letto nascosto all’interno.
- Comodità Senza Compromessi. Anche se il pouf letto è compatto e salvaspazio, non significa che sia scomodo. Molti modelli sono realizzati con materassi in memory foam o altri materiali ad alta densità che offrono un comfort simile a quello di un letto tradizionale, ideale per chi ha bisogno di un posto dove dormire occasionalmente senza rinunciare alla qualità del riposo.
- Design e Stile. Il pouf letto è disponibile in una vasta gamma di stili e finiture. Che tu preferisca un look moderno, classico o minimalista, sicuramente troverai un modello che si adatta al tuo arredamento. Inoltre, molti pouf letto sono progettati con rivestimenti lavabili o sfoderabili, rendendoli facili da mantenere nel tempo.
Come scegliere il pouf giusto
Quando si sceglie un pouf letto, le dimensioni sono un fattore cruciale: è fondamentale assicurarsi che il modello che scegli possa essere facilmente adattato allo spazio disponibile. Per evitare sorprese una volta che il letto viene esteso, è bene misurare accuratamente la stanza dove intendi collocarlo e verificare le dimensioni del pouf sia da chiuso che da aperto: questo ti aiuterà a scegliere il modello giusto senza compromettere lo spazio.
Anche se i pouf letto sono pensati per essere compatti, la qualità del materasso è fondamentale per garantirti una buona notte di sonno, per questo è importante optare per un materasso in memory foam o una combinazione di materiali che possano assicurare il giusto supporto. I modelli con un materasso di qualità elevata offriranno un comfort simile a quello di un letto tradizionale, anche se utilizzato solo occasionalmente.
Esistono vari tipi di meccanismi di apertura per i pouf letto, e scegliere quello giusto è essenziale: alcuni modelli sono manuali e richiedono un semplice movimento per estendere il letto, mentre altri presentano sistemi a scorrimento o a cerniera. Quando si sceglie un modello, è bene assicurarsi che sia facile da aprire e richiudere, così da non compromettere la funzionalità. La facilità d’uso è un fattore che rende il pouf letto ancora più pratico.
Infine, il design del pouf letto deve adattarsi perfettamente all’arredamento della casa: che si stia cercando un pouf letto per il soggiorno o per la camera degli ospiti, il design è cruciale per creare armonia nell’ambiente. I rivestimenti in tessuto o pelle sono molto popolari, ma è importante che siano facili da pulire, soprattutto se il pouf letto verrà utilizzato frequentemente. Per integrare al meglio un pouf letto, è importante considerare lo spazio disponibile e lo stile della stanza. In una camera degli ospiti, può essere posizionato in una zona poco utilizzata durante il giorno, trasformandosi in un comodo letto quando gli ospiti arrivano. Nel soggiorno o nello studio, il pouf letto può fungere da seduta extra per ospiti o da elemento decorativo, mentre in caso di necessità diventa un pratico letto. Il suo design compatto e funzionale lo rende perfetto anche per piccoli appartamenti, dove ogni centimetro di spazio conta.
Insomma, il pouf letto è una soluzione salvaspazio elegante e funzionale che può rendere ogni casa più versatile e confortevole. Grazie alla sua capacità di trasformarsi in un letto, offre la comodità di un riposo di qualità senza compromettere lo stile e lo spazio. Scegli il modello che meglio si adatta alle tue esigenze, sia per comfort che per design, e goditi un arredo pratico e innovativo.
Si spengono le luci al Palazzetto dello Sport di Porto Viro (RO): la nona giornata del campionato maschile di Serie A2 Credem Banca consegna i tre punti disponibili alla Delta Group Porto Viro (3-1). Ancora nessun punto in tasca per la Banca Macerata Fisiomed, si impietosisce lo storico in trasferta per gli uomini di Castellano: 1 punto conquistato fuori casa sui quindici che la classifica permette. Partita molto equilibrata in quasi tutte le fasi del match, con ottimi picchi nelle percentuali in attacco maceratesi specialmente nel secondo e nel terzo set (64-76%). Manca la concretezza, il killer instict e qualche difesa in più per riuscire a centrare ormai una non più agognata, ma necessaria vittoria in campionato. L’MVP è nerofucsia e risponde al nome di Pedro Henrique Pereira Silva, schiacciatore dei veneti (19 punti).
I padroni di casa iniziano l’incontro con la diagonale principe composta da Arguelles e l’ex giovanili Lube Santambrogio, gli schiacciatori sono Andreopoulos e Pedro Henrique, Sperandio-Eccher al centro, Morgese libero.
Macerata prova il blitz con la sua formazione tipo: Marsili opposto a Klapwijk, Ottaviani e Valchinov in posto 4, i centimetri di Berger e Fall al centro, Gabbanelli in seconda linea.
Primo set. La prima fase della partita è in equilibrio, al monstre block di Valchinov risponde quello di Arguelles su Ottaviani, 4-4. Klapwijk fatica in attacco, non si può dire lo stesso di Pedro Henrique: Castellano chiama il primo time-out dell’incontro sul 9-5 per i padroni di casa. Porto Viro sembra essere più continua, ma l’ace di Ottaviani trova a riavvicinare gli ospiti, oggi in tenuta biancoverde (11-9). Macerata difende qualcosa ma fa fatica a ricostruire correttamente, il primo videocheck della partita allontana gli ospiti a -4 dopo l’errore millimetrico di Fall, 16-12. Primo set con andamento “ad elastico”: un pallonetto maceratese costringe Morato al time-out sul 19-17 dopo aver ricucito un gap più ampio fino a poco tempo prima. Come non detto, tre punti in fila per Porto Viro che poi sigla il 25-19 con Eccher al centro.
Secondo set. Marsili “provoca” Santambrogio che risponde subito: sono i due registi che si mettono in proprio per regalare due punti di seconda intenzione alle rispettive squadre: 3-3. Macerata difende, ma fa ancora fatica a concretizzare in attacco, aspetto che le darebbe morale e continuità. Tre bordate di Valchinov, due in attacco e una in battuta, spingono Macerata che comanda in questa fase con un +3 incoraggiante, 11-14. Porto Viro rimane lì con la parallela morbida e intelligente di Pedro Henrique, ora le squadre sono punto a punto. Ci sono Ferri e Cavasin per Ottaviani e Klapwijk, partita intensa e senza esclusione di colpi. Macerata c’è e si procura 4 set point: 20-24. Pozzebon toglie in battuta il primo jolly, ma si chiude al successivo con lo schiacciatore “maceratese” bulgaro 21-25.
Terzo set. Si rivede il sestetto di inizio partita in campo biancoverde, il quale comanda sin da subito: un’infrazione nerofucsia garantisce un prezioso 1-4 in avvio. Macerata sembra non voler prendere vantaggio, un’imperfezione in ricezione di Ottaviani e qualche buona giocata nerofucsia porta i padroni di casa alla conduzione del set al primo time-out di Castellano: 9-7. Set in parità, la fase break non riesce a fare la differenza, le due squadre iniziano a percepire che potrebbe essere il parziale che indirizzerà la partita. Al venti ci arriva prima Porto Viro con un +2 in un set che non vuole avere ancora un padrone: i set dispari continuano ad avere colorazione nero-fucsia. 25-22 Porto Viro, nonostante un importante 76% nell’attacco di squadra maceratese.
Quarto set. C’è Cavasin in pianta stabile per un Klapwijk che sta effettivamente facendo fatica. È efficace la sua spallata da posto 2, ma un beffardo ace sulla linea qualche punto dopo spinge i veneti sul 6-3. Ancora video-check, ancora esito negativo per Macerata, Porto Viro scappa. Macerata non molla, sa che i punti per la salvezza molto probabilmente passeranno anche da questo campo, 13-14. C’è Klapwijk ma non trova ritmo al servizio, 16-15 per Porto Viro. Sbaglia anche il neoentrato Chiloiro per un successivo pari 17. Macerata ci prova, ma il copione sembra quello del set precedente, manca un po’ la difesa e la cattiveria agonistica: si entra sui punteggi caldi col +2 casalingo che rimane fino alla fine. Set e match, errore in battuta di Valchinov, 25-22.
Maurizio Castellano, primo allenatore: “C’è un po’ di amarezza, oggi abbiamo buona partita, stiamo iniziando a ingranare, ma siamo stati poco cattivi nei momenti importanti della partita in un palazzetto complicato. Ho visto tante cose positive, ma purtroppo anche tante cose negative; ci è mancata quella palla in più – che hanno avuto loro – una palla difesa in più... ci sono state tante cose ma noi potevamo essere più cinici durante tutto l'arco della partita. I ragazzi stanno crescendo ma ci dobbiamo dare una mossa perché il campionato continua a crescere e noi dobbiamo fare qualcosa in più.
Delta Group Porto Viro – Banca Macerata Fisiomed 3–1 (25-19, 21-25, 25-22, 25-22)
Delta Group Porto Viro: Arguelles 17, Magliano, Pedro Henrique 19, Sperandio 5, Andreopoulos 20, Eccher 8, Chiloiro, Santambrogio 3, Morgese (L1). NE: Ballan, Ghirardi, Innocenzi, Bellia, Lamprecht (L2). All. Morato Daniele, Ass. Zambonardi Massimo.
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 3, Ferri 5, Valchinov 20, Ottaviani 13, Cavasin 4, Fall 9, Sanfilippo, Klapwijk 3, Berger 6, Gabbanelli (L1). NE: Ichino, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico.
Arbitri: Giorgia Spinnicchia di Catania e Maurizio Merli di Terni
MVP: Pedro Henrique Pereira Silva
Note: Durata set: 28’, 27’, 28’, 32’ per ora e 55 minuti.
Battute punto Macerata 8 con 17 errori, Porto Viro 9 con 14 errori. Muri punto Macerata 7, Porto Viro 13. Attacco punto Macerata 54%, Porto Viro 55%. Ricezione positiva Macerata 60% (41% perfetta), Porto Viro 46% (34%).
Lontano dall’Eurosuole Forum, in campionato la Cucine Lube Civitanova mostra sempre due facce. Nel nono turno di andata della Regular Season, la formazione biancorossa sale sulle montagne russe in Puglia e rallenta la sua corsa con una sconfitta al tie break dopo 2 ore e 20 minuti di gioco sul campo del PalaMazzola contro i padroni di casa della Gioiella Prisma Taranto (19-25, 21-25, 31-29, 25-20, 15-11). In pieno dominio e avanti per due set a zero in trasferta, come era successo a Perugia, gli uomini di Giampaolo Medei partono incerti nel terzo parziale, lo riacciuffano in extremis, ma sprecano tre palle match perdendo certezze e consentendo agli ionici, caricati dal proprio pubblico, di rimontare e prendersi il successo con un colpo di coda. Il derby in famiglia tra padre e figlio se lo aggiudica al fotofinish coach Dante Boninfante, soprattutto per una serie di chiamate importanti al Video Check in fasi cruciali, ma Mattia Boninfante gioca a tratti una partita ad altissimo livello sul campo opposto. I cucinieri salgano a 17 punti e agganciano Piacenza sul gradino più basso del podio, complice lo stop netto degli emiliani a Verona. Ora i giganti marchigiani devono guardare avanti in attesa di scendere in campo mercoledì 27 novembre (ore 20.30) al PalaSavelli di Porto San Giorgio per il derby in notturna contro la Yuasa Battery Grottazzolina, valevole come anticipo dell’11° turno della stagione regolare. I tarantini torneranno in campo domenica 1 dicembre (ore 16), tra le mura amiche, con Modena per il 10° turno.
Fatta eccezione per i muri vincenti, la Lube è avanti nelle statistiche, ma a fare la differenza per la Gioiella sono i dettagli e i colpi di Held, top scorer (25 punti) e premiato MVP a fine gara, in doppia cifra come i compagni di squadra Gironi (18), D’Heer (12) e Hofer (10). Tra i biancorossi i più prolifici sono Lagumdzija (20), Bottolo (18) e Nikolov (14).
Cucinieri in campo con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov laterali, Chinenyeze e Podrascanin centrali, Balaso libero. Padroni di casa della Gioiella Prisma in campo senza l’indisponibile Lanza e schierati con Zimmermann al palleggio in diagonale con la bocca da fuoco Gironi, Held e Hofer di banda, D’Heer e Alletti al centro, Rizzo libero.
Minuto di silenzio in avvio e team in campo con un simbolico baffo rosso sulla guancia per condannare la violenza di genere e ricordare l’arbitro pugliese Federica De Luca e il piccolo Andrea, scomparsi in una tragedia familiare nel 2016. Regalato anche un mazzo di fiore ai familiari prima della partita.
Nel primo set la Lube regge in seconda linea e si affida all’ottima gestione al servizio di Boninfante, che innesca tutti gli attaccanti. Il 56% in attacco, i tre muri vincenti e l’ace biancorosso parlano da soli. Buon approccio fin dai primi scambi (6-10). Il muro poderoso di Chinenyeze vale il +5 (10-15), l’attacco out di Gironi e il block di Lagumdzija mandano Civitanova sul +7 (11-18). Una Lube dilagante mette alle corde i padroni di casa in un primo parziale dominato (12-21). Un calo di tensione biancorosso rianima gli ionici (16-22), Medei ci mette una pezza al time out. Sul 18-23 l’ex tarantino Loeppky entra per Nikolov, sul 18-24 si vede l’altro ex, Gargiulo. Bottolo chiude il set (19-25).
Secondo set con percentuali simili: 1 ace e 3 muri vincenti per i biancorossi, che tengono in ricezione e attaccano con il 56%, spinti da Lagumdzija (6 punti) e Bottolo (5). I cucinieri partono bene (8-10). Taranto lotta e impatta con il muro di Held (11-11), ma la Lube ritrova il ritmo (12-16). La formazione di Dante Boninfante è tutto fuorché arrendevole e approfitta dell’eccessiva fretta dei cucinieri (17-17). Il servizio out degli ionici e l’attacco di Lagumdzija dopo un’azione prolungata rimettono due lunghezze di vantaggio (17-19). Il nazionale turco continua a capitalizzare punti importanti (20-22). Sul 21-23 Loeppky entra per Nikolov, ma i riflettori sono ancora per Lagumdzija. Il muro di Mattia Boninfante chiude il set (21-25).
Inizio choc di terzo set per la Lube (4-1), seguito dal time out di Medei. Sul 5-5 è coach Boninfante a chiamare a raccolta i suoi. Un secondo black-out degli ospiti e uno dei rari errori di Boninfante Jr rilanciano Taranto, che lotta con Held (8 punti nel set) e Gironi (12-7). Medei mischia le carte inserendo Loeppky per Nikolov e i suoi uomini si avvicinano (14-12). Sul 15-13 per Taranto entra Paglialunga in ricezione. Civitanova lotta con l’innesto di Orduna e Dirlic, ma si procede a strappi e la Gioiella allunga (17-13). La forza di Balaso e compagni è di non mollare e il servizio li aiuta: due break recuperati, poi l’ace di Loeppky per il -1 (17-16). Sul 19-18 rientrano Boninfante e Lagumdzija. La Lube spreca la palla dell’aggancio (21-19) e Taranto colpisce a muro (23-20), ma con un parziale di quattro a zero chiuso dalle prodezze di Loeppky e Bottolo (23-24) la Lube mette il naso avanti. La Gioiella annulla la palla match e trova il controsorpasso sull’errore di Lagumdzija (25-24). I biancorossi annullano tre palle set (27-27) e sprecano altre due palle match (29-29) prima di cadere sul muro di Alletti (31-29) vanificando 4 ace nel set.
Nel quarto set la Lube parte con Gargiulo e ritrova Nikolov lottando come nel precedente (5-5). Taranto aggredisce la rete con rinnovata fiducia registrando percentuali più alte in attacco e a muro. Sul 10-7 a muro Medei chiama un time out, ma al rientro è Gironi a colpire (11-7). Tra i biancorossi Medei punta su Orduna e Dirlic, ma sull’attacco out di Bottolo Taranto allunga (17-12). Medei chiama in causa anche Poriya. La situazione si complica sull’ace di D’Heer (19-13). Civitanova reagisce sfruttando un calo dei padroni di casa (19-16), ma i pugliesi sono più incisivi (23-18) e si impongono sull’errore al servizio di Loeppky (25-20).
In apertura di tie break arriva il risveglio civitanovese (1-4), ma Taranto è indomabile e impatta a muro con D’Heer (5-5). Al cambio di campo sono avanti i tarantini (8-7) grazie a un’invasione aerea ravvisata dal Video Check. La Lube va sotto di due punti sull’azione di Held (9-7). Il pubblico scende in campo con Taranto (14-9). la Lube annulla due palle match, ma crolla 15-11.
“C’è tanta amarezza, prima di tutto perché avevamo approcciato la partita molto bene, portandoci sul 2-0, e poi ci siamo inspiegabilmente persi, quando Taranto ha alzato il proprio livello mettendoci in difficoltà. Avevo chiesto ai ragazzi di fare un ulteriore step in trasferta, ma abbiamo fallito. Questo inizio di stagione ha dimostrato che a volte questa squadra riesce a giocare ad altissimo livello, risulta incontenibile, e quando invece c’è da soffrire non riesce a rimanere in partita. In campionato ci sarà sempre da soffrire, dobbiamo esserne consapevoli, urge quindi un passo avanti soprattutto dal punto di vista mentale, più che da quello tecnico. Il calendario ci presenta adesso una partita in trasferta che giocheremo fra tre giorni, chiedo alla squadra la determinazione giusta per conquistare un riscatto importante” queste le parole dell'allnatore Giampaolo Medei.
Tabellino
Gioiella Prisma Taranto - Cucine Lube Civitanova 3-2 (19-25, 21-25, 31-29, 25-20, 15-11)
Gioiella Prisma Taranto: Zimmermann 0, Hofer 10, Alletti 5, Gironi 18, Held 25, D'Heer 12, Luzzi (L), Rizzo (L), Alonso 1, Paglialunga 0. N.E. Santangelo, Balestra, Lanza, Fevereiro. All. Boninfante.
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 3, Bottolo 18, Chinenyeze 9, Lagumdzija 20, Nikolov 14, Podrascanin 7, Bisotto (L), Gargiulo 2, Loeppky 4, Orduna 0, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 1, Dirlic 4. N.E. Tenorio. All. Medei.
Arbitri: Curto (TS) e Cappello (SR)
Note: durata set 29’, 29’, 38’, 27’, 18’. Totale 2h 20’. Taranto: errori al servizio 19, ace 3, muri 13, attacco 46%, ricezione 37% (20%). Civitanova: errori al servizio 27, ace 7, muri 11, attacco 47%, ricezione 54% (29%). Spettatori: 1.480. MVP: Held.
Alla vigilia del match c’era la sensazione che i tre punti in palio avessero una grande importanza per il discorso salvezza e al Serralta ne erano consapevoli perché battere il Camerino Castelraimondo sarebbe stato fondamentale per allungare in classifica e mettere una bella distanza con gli avversari di turno.
Ebbene il Serralta ha colto l’occasione ed ha fatto sua la partita ottenendo dunque il bottino desiderato centrando l’obiettivo principale. Successo meritato a fronte di una buona prestazione corale(molta attenzione in difesa e bravi nel pungere in attacco quando ce ne è stata l’occasione) fatta di attenzione, concentrazione e ottima predisposizione al sacrificio. Locali più manovrieri e con più possesso, ma poco lucidi e precisi negli ultimi metri tanto che il portiere Lanari è rimasto praticamente inoperoso a testimonianza anche del rendimento alto tenuto per tutti i 90’ dal pacchetto arretrato ospite. Serralta pratico e concreto che è riuscito a sbloccare il risultato nel recupero del primo tempo, cosa che è stata fondamentale per affrontare poi la ripresa con un indubbio vantaggio psicologico.
Prima della rete che ha spezzato l’equilibrio, si sono viste due occasioni per i gialloblù costruite intorno alla metà della frazione, la prima con Tommaso Vissani, davanti alla porta si vede respingere il tiro a colpo sicuro dal portiere in uscita bassa, e poi con Pelagalli, girata su preciso cross di Moretti con sfera a scheggiare il palo. Come detto in precedenza il Serralta passa al 46’. Fa tutto Tommaso Vissani che affonda in area dove viene messo giù. Rigore evidente trasformato(destro forte e centrale) dallo stesso attaccante che festeggia nel modo migliore il ritorno in campo dopo due turni di stop. Dopo pochi minuti(Rapaccioni infortunato) della ripresa entra nel Serralta Aldo Gega(nella foto) che ha modo di diventare subito protagonista quando va a battere una punizione decentrata sulla destra con esecuzione perfetta che manda la sfera sotto l’incrocio dei pali più lontano. I locali hanno il merito di rispondere immediatamente tanto da accorciare le distanze con Palazzi abile ad inserirsi in area ed a piazzare il rasoterra vincente.
Gara riaperta. Il Camerino Castelraimondo deve provarci e cerca di creare azioni, ma il Serralta fa buona guardia e non corre rischi. La partita vede abbassarsi i ritmi e di occasioni non se ne vedono più. Sarà così fino al triplice fischio che premia i gialloblù che possono incamerare tre punti molto importanti che significano 9 punti in graduatoria e che potranno fungere da spinta per cercare di vivere una serata positiva nel prossimo impegno casalingo contro il Villa Strada Cingoli(14 punti).
A.S.D. CAMERINO CASTELRAIMONDO-SERRALTA 1-2
MARCATORI: pt 46’ Vissani su rigore; st 12’ Gega, 17’st Palazzi
A.S.D. CAMERINO CASTELRAIMONDO: Pierri, Severini, Galassi, Palazzi, Rivelli Francesco, Campenni, Pagnotta, Bravetti, Rivelli Giacomo, Prince, Prenga. A disp. Birocco, Carboni, Santecchia, Carnevali, Gelagna, Maggi, Ruiz, Moulie, Straini. All. Ferranti
SERRALTA: Lanari, Sparvoli, Crescenzi, Rapaccioni(5’ Gega), Botta, Testa, Moretti, Lacchè(30’st Magarelli), Vissani(40’st Cambriani), Pelagalli(16’st Cappellacci), Falconi. A disp. Spadoni, Baruni, Vissani Enrico, Rocci, Cruciani. All. Masciani
Termina 1-1 la sfida tra Civitanovese e Termoli con i rossoblu che lasciano il Gino Cannarsa con l’amaro in bocca. Succede tutto nella ripresa.
Dopo una prima frazione conclusa sullo 0-0 in cui i ragazzi di mister Alfonsi non erano riusciti mai a trovare il varco giusto, nel secondo tempo pronti via era Padovani con una splendida conclusione su assist di Esposito a sbloccare l’incontro.
La Civitanovese sembrava in totale controllo del gioco e del match, ma la precisa rasoiata di Colarelli al 33’ st riportava l’equilibrio e sanciva il definitivo 1-1.
foto di Eric Moscufo
Una CBF Balducci HR in formato “diesel” batte 3-1 la FGL-Zuma Castelfranco Pisa e conquista altri tre punti preziosi per continuare a scalare la classifica e avere la certezza quantomeno del terzo posto a una giornata termine del girone di andata, complice la contemporanea sconfitta di Brescia (che ha già giocato la nona di andata in anticipo) agganciata a quota 18 ma con le arancionere già con un quoziente set migliore. Dopo aver perso il primo set con le toscane (molto efficaci a muro e in difesa) e sotto 0-5 nel secondo parziale, le ragazze di coach Lionetti cambiano completamente marcia e conquistano l’intera posta con un triplo 25-15: 15 muri, 6 ace e ben cinque attaccanti in doppia cifra fanno la differenza: MVP di giornata la regista Asia Bonelli (Caruso top scorer con 18 punti e 9 muri personali). Per Castelfranco Pisa 12 punti a testa per Zuccarelli e Colzi.
Nel primo set la FGL-Zuma Castelfranco Pisa impatta molto bene sul match mentre la CBF Balducci HR fatica a imporre il proprio gioco, specialmente in attacco (29%): il break nel finale premia le toscane con 4 muri vincenti e i 5 punti di Fucka e Salinas (22-25). Veemente la reazione arancionera nel secondo set: sotto 0-5, le maceratesi ritrovano convinzione ed efficacia e rimontano subito per poi vincere 25-15 guidate dai 6 muri di Caruso e da una battuta che mette in difficoltà la FGL-Zuma. Stessa linea nel terzo set: altri 4 muri della CBF Balducci HR, le difficoltà in attacco delle toscane (16%) e i 6 punti di Fiesoli e Mazzon valgono un altro 25-15. E stesso finale (25-15) nel quarto set, le maceratesi tengono sempre alto il livello di gioco con una Bonelli ispirata in regia e i 4 punti finali sono tutti della top scorer Caruso.
Coach Lionetti inizia con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Fiesoli, Bresciani libero. Per coach Bracci in campo Ferraro-Zuccarelli, Fucka-Colzi, Salinas-Vecerina, Bisconti libero.
Le toscane trovano un mini-break su errore di Caruso (2-4) e ancora con il contrattacco di Zuccarelli (4-7), ma c’è subito l’ace di Fiesoli (6-7) seguito dall’ace di Caruso per l’8-8. Battista firma il 10-9 a muro, Castelfranco risponde con la fast di Colzi (11-12), Morandini entra al servizio e mette l’ace del 13-12, c’è poi il muro di Colzi ed è 13-14. Si va avanti punto a punto fino al nuovo break di Zuccarelli (15-17), Battista contrattacca (17-17) ma le toscane vanno di nuovo avanti sul colpo out di Decortes (18-20) e sul muro di Fucka (18-21). Lionetti inserisce Sanguigni al servizio e Bulaich per Fiesoli, Decortes trova il pallonetto del 20-21, Ferraro inventa il 21-23 e Colzi mura Mazzon (21-24). Decortes annulla il primo set ball (22-24) ma Zuccarelli chiude 22-25.
Super partenza di Castelfranco nel secondo set sulle ali dell’entusiasmo del primo parziale conquistato (0-5) ma la CBF Balducci HR prova a reagire subito (3-5 con Decortes, 4-5 con Caruso e ancora Decortes per il 5-5). Caruso si scatena a muro con due blocchi vincenti (8-5, parziale di 8-0 per le marchigiane), Castelfranco rientra con Vecerina e l’ace di Zuccarelli (9-10), Fucka sbaglia per la pipe ed è 11-10. Fiesoli fa il mani out del 13-11, Caruso mura ancora per il +3 (16-13), l’attacco di Zuccarelli finisce sull’asta (18-14) e Decortes mette un gran lungolinea per il 19-14. Battista firma il 20-14, Caruso un nuovo muro (21-14): Bracci inserisce Moschettini in regia e Lotti opposta ma la centrale siciliana mette giù anche il 22-14 in contrattacco. Battista ancora (23-14) e ancora Caruso chiude il set 25-15.
La CBF Balducci HR riparte bene nel terzo set: è subito 5-1 e poi 7-2 con l’ace di Decortes, arriva anche l’8-2 di Mazzon in contrattacco. Fiesoli allunga con un altro ace (10-3) e il servizio che costringe Ferraro all’invasione (11-3): sul 12-5 Bracci inserisce Fava per Fucka ma al centro c’è ancora Caruso in evidenza con il contrattacco del 15-6. Fiesoli mura il 17-7, Castelfranco (con Lotti in campo per Salinas) trova il guizzo del 17-9 ma il capitano arancionero confeziona il 20-9, Mazzon si scatena con il 21-9 e il 23-12 in fast: ci pensa Battista a chiudere col lungolinea del 25-15.
Nel quarto set i colpi di Fiesoli e l’errore di Salinas (rientrata, c’è Tesi libero per Bisconti) portano le arancionere subito sul 6-2, Mazzon mura l’8-3 e l’errore di Salinas vale il 10-4. Decortes allunga in mani out (11-4): la CBF Balducci HR tiene il +7 (13-6 e 15-8) in cambio palla fino al nuovo contrattacco di Fiesoli per il 16-8. Mazzon a filo rete mette il 17-8 poi il turno al servizio di Ferraro mette in difficoltà le arancionere (ace del 17-11), ma Battista trova il pallonetto spinto del 19-11 e Caruso con quattro colpi consecutivi chiude 25-15.
Le dichiarazioni post gara sono arrivate da Valerio Lionetti, head coach CBF Balducci HR Macerata: “Le ragazze dal secondo set hanno fatto lo switch con la testa e ci hanno messo quel gioco che ho visto in settimana in cui sono state fortissime, sono state molto brave, hanno spinto al primo all’ultimo minuto in tutti gli allenamenti. Castelfranco nel primo set, secondo me, ha fatto una buona fase di muro difesa e ci ha messo in difficoltà, però noi assolutamente non siamo quella roba lì del primo set in attacco e anche in difesa. Poi dal secondo in poi abbiamo trovato una buona intensità. Non bisogna accontentarsi mai, anche dopo questa partita: siamo felici di questi tre punti, ma ripartiamo dal primo set e ripartiamo la settimana prossima a spingere in allenamento, pensando a cosa abbiamo sbagliato in quel set per non riuscire a portarcelo a casa” e da Asia Bonelli e Alessia Fiesoli.
“Oggi nel primo set non abbiamo espresso la nostra migliore pallavolo. - spiega Bonelli - Abbiamo faticato in quasi tutti i fondamentali ma in generale siamo state poco incisive, poco aggressive. Secondo me è mancato un po' di atteggiamento giusto, un po' di cinismo in certi momenti. E nel secondo set siamo partite male, poi niente abbiamo dato una scossa alla partita, abbiamo spinto un po' più al servizio che è stata la chiave iniziale per riuscire a ingranare meglio. Dopo abbiamo trovato tante soluzioni in attacco, cambiato colpi e quindi penso che la squadra in generale abbia girato meglio, siamo riuscite a tirar fuori il vostro vero gioco”.
“Siamo partite un po' contratte abbiamo fatto tanti errori e soprattutto in abbiamo fatto dei colpi che non abbiamo allenato, nel senso stiamo lavorando tanto in palestra per fare determinati colpi alti invece abbiamo abbassato il colpo, abbiamo preso diverse murate, questo ci un po' penalizzato e fatto salire a Castelfranco l'energia e l'adrenalina. Complimenti anche a loro nel primo set perché hanno veramente difeso tutto, toccato tutto a muro e ci hanno messo molto in difficoltà. Brave noi anche avere la reazione, perché non è facile essere sotto di un set, e 0-5 nel secondo sotto: siamo state brave a stare lì con la testa e portare a casa poi la partita da tre punti” queste invece le parole di Fiesoli.
Tabellino
CBF BALDUCCI HR MACERATA - FGL-ZUMA CASTELFRANCO PISA 3-1 (22-25 25-15 25-15 25-15)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 13, Bonelli 1, Battista 12, Caruso 18, Decortes 17, Fiesoli 12, Bresciani (L), Bulaich Simian 1, Morandini 1, Sanguigni. Non entrate: Costantini (L), Orlandi, Busolini, Braida. All. Lionetti.
FGL-ZUMA CASTELFRANCO PISA: Zuccarelli 12, Vecerina 7, Fucka 6, Ferraro 3, Salinas 7, Colzi 12, Bisconti (L), Fava 2, Lotti 1, Moschettini, Tesi (L), Tosi. All. Bracci.
ARBITRI: Resta, Pasquali.
NOTE - Spettatori: 495, Durata set: 30', 24', 26', 24'; Tot: 104'. MVP: Bonelli.
La Maceratese batte 1-0 l'Osimana grazie al gol di Cirulli al 37' della ripresa e, sfruttando il passo falso del Chiesanuova nel big match con il K Sport Montecchio Gallo, vola in testa alla classifica del campionato di Eccellenza.
Possanzini cambia 2 elementi rispetto alle ultime due uscite, con Oses titolare al posto di Grillo e Ciattaglia arretrato terzino e Bracciatelli che sostituisce l'indisponibile Ruani sulla trequarti.
Primo tempo senza particolari occasioni da gol per entrambe le squadre, con la Maceratese che fa la partita e l'Osimana che prova a ripartire. Al 10' Oses ha una buona occasione ma non riesce a superare Santarelli con lo scavetto. Al 13' ci prova Nasic da fuori ma l'ex portiere biancorosso blocca senza problemi. Stesso esito per il tiro dell'altro ex Minnozzi a parti invertite al 18'. Alla mezz'ora ci prova anche Vrioni da fuori ma il suo destro finisce alto. Al 40 la Maceratese si costruisce un altro tiro con Bracciatelli che però calcia alto dal limite dell'area. Si va a riposo sullo 0-0.
La squadra di Possanzini alza il ritmo nella ripresa, ma è l'Osimana ad avere l'occasionissima per passare in vantaggio: Mafei fa tutto bene al limite dell'area e lascia partire un destro imprendibile respinto solo dal palo. Si salva la Maceratese, che si riaffaccia in avanti al 16' col tiro cross di Cirulli sul quale è provvidenziale l'intervento di Patrizi. Al 24' grande apertura di Nasic a trovare la torre di Ciattaglia sul secondo palo, ma Lucero da buona posizione mette alto di testa. Un minuto dopo Bongelli scalda ancora i guanti di Santarelli. Cresce la Maceratese, che prima della mezz'ora ha una grande chance con Albanesi, al rientro dopo più di un mese ai box, che riceve a centro area da Ciattaglia ma colpisce male e spedisce a lato. Il gol arriva al 37' e lo firma, tanto per cambiare, Mirco Cirulli, che coun destro fulminio dal vertice sinistro dell'area batte Santarelli. Terzo gol consecutivo, tutti e tre da subentrato, per l'esterno biancorosso. Il finale vede la Maceratese difendere con i denti un risultato preziosissimo, che le permette di scavalcare il Chiesanuova e tornare da sola in testa alla classifica.
Foto di Francesco Tartari
I vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 14.00 circa in località monte Petrella, per soccorrere tre escursionisti che avevano perso l'orientamento. La squadra VVF di Macerata, con personale SAF (Speleo Alpino Fluviale) ha individuato e raggiunto le persone e, dopo aver verificato le loro buone condizioni fisiche, sono state accompagnate alle loro vetture.
La questione della nuova Casa di Riposo di Mogliano si è trasformata in un vero e proprio terreno di scontro politico, con decisioni che sembrano allontanare sempre più la possibilità di offrire alla comunità una struttura moderna e sicura.
Con una nota della minoranza arriva l'attacco dell'ex sindaco e attuale consigliera di minoranza Cecilia Cesetti: "Nonostante un progetto già approvato, finanziato e appaltato, l’attuale amministrazione Luchetti ha scelto di rimettere tutto in discussione, rischiando di compromettere un’opera essenziale per il futuro degli anziani e del territorio. Ecco i dettagli di una vicenda che potrebbe costare cara a Mogliano.
L’Amministrazione Zura, dopo il sisma del 2016, aveva accettato la donazione di un terreno da parte dei Padri Sacramentini con l’intento di delocalizzare la Casa di Riposo di Santa Colomba, gravemente danneggiata. La scelta era stata confermata dall’Amministrazione Cesetti per ragioni non solo di sicurezza sismica, ma anche di natura sociale e sanitaria, soprattutto dopo l’esperienza della pandemia.
La progettazione del nuovo edificio è stata portata avanti seguendo tutte le procedure previste, fino alla gara d’appalto indetta dalla SUA della provincia di Macerata, sulla base dell’ordinanza speciale n. 30 del Commissario Straordinario per la Ricostruzione. Il costo complessivo dell’opera, pari a 6,5 milioni di euro, è interamente coperto dai fondi della Struttura Commissariale. Il 24 maggio 2024, l’appalto è stato aggiudicato alla ditta Crucianelli Rest/Edile Srl di Tolentino. Molti di questi atti sono stati oggetto di ricorsi sia in sede amministrativa che civilistica da soggetti privati e da parte del movimento 313; alcuni membri di tale movimento sono ora in amministrazione
Con l’insediamento dell’amministrazione Luchetti il progetto ha subito una brusca battuta d’arresto. Dopo una sospensione iniziale di 30 giorni in autotutela, è stata revocata la procedura per l’avvio dei lavori. Atti che hanno un parere negativo di tutti i responsabili della struttura comunale (amministrativo, tecnico, contabile). La giustificazione ufficiale? La tutela del verde pubblico nella zona individuata per la nuova struttura, definita di interesse storico, culturale, sociale e ambientale. Tuttavia l’area in questione, chiusa al pubblico da oltre un decennio, era in precedenza usata prevalentemente come parcheggio.
Nondimeno l’attuale amministrazione sembra intenzionata a riportare la Casa di Riposo nel complesso di Santa Colomba, un edificio vincolato, situato vicino al cimitero e impossibile da adeguare completamente agli standard sismici e sanitari moderni. Questa decisione solleva dubbi e domande: il vero obiettivo è forse quello di privare Mogliano di una struttura nuova e sicura? I fatti sembrano suggerire di sì!
Nel frattempo l’amministrazione Luchetti ha commissionato una valutazione preliminare per il recupero del vecchio complesso di Santa Colomba, all’ing. Stefano Paciotti, stimato a 5,4 milioni di euro” da intendersi come stima preliminare parametrica scaturita da un confronto con interventi analoghi. La corretta e compiuta definizione dei costi di intervento dovrà essere redatta a seguito dei livelli di progettazione previsti dalla vigente normativa, tenendo conto di tutti gli aspetti peculiari dell’edificio, unitamente alle opportune indagini, prove, rilievi, accertamenti e approfondimenti necessari” (D:G: 115/2024). Questo importo, secondo le premesse della stessa perizia, aumenterà con l’elaborazione di un progetto definitivo. La scelta di ristrutturare un edificio vincolato e sismicamente vulnerabile appare dunque poco lungimirante per i fini che ha la giunta Luchetti.
Si precisa che la Giunta Cesetti aveva in mente progetti ben più ambiziosi legati al turismo religioso dei cammini francescani, tenendo presente che nel complesso di S. Colomba sono stati redatti parte dei “Fioretti di S. Francesco”. Inoltre si prevedevano altri utilizzi a carattere sociale e culturale capaci di convogliare a Mogliano turisti di qualità.
Una struttura nuova, costruita ex novo, garantirebbe standard di sicurezza antisismica e sanitaria superiori, mentre il recupero del vecchio complesso potrebbe tradursi in problemi futuri, sia per l’amministrazione comunale, sia per la Struttura Commissariale e sia per l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR).
Il sindaco Luchetti ha rimesso la decisione al Commissario per la Ricostruzione, Guido Castelli.
Chi si assumerà la responsabilità se il complesso di Santa Colomba non dovesse resistere ad un eventuale futuro terremoto o non fosse adeguato alle norme sanitarie che la pandemia ci ha insegnato?
Inoltre, revocare il progetto già approvato comportera' altri costi: penali per la rescissione del contratto con la ditta appaltatrice, il pagamento del progetto esecutivo già realizzato e il rischio di un danno erariale.
Costruire una nuova casa di riposto è un'opportunità da non specare. Essa sarebbe situata in una posizione strategica, vicina al centro storico e a servizi fondamentali come un parco comunale, un supermercato, un bar e una chiesa. Questa localizzazione favorirebbe l’integrazione dei residenti ancora autonomi nella vita cittadina e permetterebbe ai cittadini di Mogliano di offrire supporto volontario agli anziani.
Dal punto di vista sanitario, poi, una struttura moderna risponderebbe alle norme di sicurezza introdotte dopo la pandemia, con percorsi separati per operatori e familiari, ascensori distinti e linee di ossigeno integrate. Inoltre, l’installazione di pannelli fotovoltaici garantirebbe sostenibilità ambientale e risparmio energetico; installazione impossibile su un immobile vincolato.
La scelta di ristrutturare un edificio obsoleto per motivazioni politiche rischia di compromettere il futuro di un servizio essenziale per la comunità. Il progetto della nuova Casa di Riposo, già approvato e finanziato, rappresenta un’occasione unica per Mogliano. Ogni ritardo aumenta il rischio di perdere i fondi della Protezione Civile, che attualmente coprono l’affitto della struttura temporanea alla Maestà. Se ciò dovesse accadere, i costi ricadrebbero sul bilancio comunale, lasciando Mogliano senza una Casa di Riposo adeguata.
La comunità ha bisogno di una struttura sicura e moderna, e il tempo per agire è sempre più ristretto. La domanda resta: l’amministrazione Luchetti sta davvero lavorando per il bene della comunità o sta perseguendo interessi di parte?".
Un’eccellenza di Matelica che raggiunge il top in Italia. Con questa motivazione è stata accolta in Comune la cantina Belisario, che ieri mattina (sabato 23 novembre) ha ricevuto una pergamena direttamente dalle mani del sindaco Denis Cingolani e dell’assessore all’Agricoltura Barbara Cacciolari.
La Belisario si è infatti distinta nell’ultimo periodo per aver raggiunto dei traguardi eccezionali, tra cui la nomina a cantina cooperativa dell’anno 2025 da parte dell’importante guida Vini d’Italia di Gambero Rosso. “Ci congratuliamo con l’azienda matelicese per i suoi recenti successi – hanno commentato Cingolani e Cacciolari – la Belisario è da sempre una grandissima risorsa per il nostro territorio, sia per la produzione di vini di eccellenza che fanno scoprire Matelica a tutto il mondo, sia per il valore sociale ed economico che ricopre nella nostra comunità”.